Rassegna Stampa Domenica 29 maggio 2016
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Rassegna del 29 maggio 2016 COMITATO ITALIANO PARALIMPICO Rosalba Castelletti
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La Stampa
"zika, rischio contagio fermate i giochi di rio" l'allarme di 150 esperti ma l'oms: niente pericoli 1, 15 L'angelo dei feriti di kabul
Paola Scola
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Bresciaoggi
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Atleti speciali: passione per superare l'ostacolo
Irene Panighetti
5
Corriere Delle Alpi
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Cuori bellunesi, una vita da atleti
Corriere Di Como
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Trionfo briantea: quinto scudetto per i canturini
Il Quotidiano Della Calabria Il Resto Del Carlino Macerata Il Resto Del Carlino Pesaro Il Tirreno Pistoia
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Orlandi, nulla è impossibile nello sport come nella vita
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Ragazzi di corsa per dire no alla droga
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Coni oggi la giornata nazionale dello sport
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Lo sport è di tutti: esibizioni e spettacoli al palaterme
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Il Tirreno Pontedera
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Basket in carrozzina per sensibilizzare gli studenti
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La Citta Di Salerno
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A salvio il premio "antonio ghirelli"
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La Gazzetta Dello Sport 47
Basket, briantea campione
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La Gazzetta Dello Sport 57 Lomb. La Gazzetta Dello Sport 55 Roma La Gazzetta Di Brindisi 52
Briantea, festa in trasferta "uno scudetto meritato"
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Santa lucia una beffa da due punti lo scudetto va a cantù
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Ecco «olimpiadi in... '16»
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La Provincia Di Como
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Un parco senza barriere l'asta frutta mille euro
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La Provincia Di Lecco
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Sofia, una "stoccata" in azzurro europei una grande esperienza
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La Provincia Pavese
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Italiani paralimpici pavesi in gara
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La Sicilia
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Angelo fonte un disabile... abile «supero i problemi grazie allo sport»
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La Stampa (imperia)
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Per il fàggio olympic il sogno s'infrange ai rigori contro roma
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Lombardia Oggi
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E federica ha vinto il tricolore
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Metropolis
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Il salernitano fabrizio salvio vince il ghirelli
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Primo Piano Molise
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Studenteschi, molisani pronti
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Roma
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Regioanli di sitting volley: partita la prima edizione
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Roma
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"premio ghirelli", ricordo di un maestro
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Corriere Adriatico Macerata
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Una gara podistica contro alcol e droghe
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La Repubblica
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6 M. Moscardi
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CIP WEB Incodaalgruppo.gazzetta. Web it
Cip Umbria, regionale bocce Fisdir: Marathon Perugia s’impone nella prima prova
Gian Luca Pasini
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"Zika,rischiocontagio fermate i Giochi di Rio" L'allarme di 150 esperti Ma rOms: niente pericoli Da Oxford a Yale, appello degli scienziati: "Il virus può infettare altri paesi". Il Brasile: "Andiamo avanti" DAL NOSTRO INVIATO ROSALBA CASTELLETTI
nei Paesi poveri dell'Asia me-
Sulla spiaggia di Copacabana torreggia u n telaio di acciaio brulicante di operai e ruspe: è il cantiere del futuro stadio da beach volley di Rio 2016. A poco più di due mesi dall'inizio delle Olimpiadi in Brasile, i lavori procedono frenetici non curanti della "fobiaZika". L'ultimo allarme arriva da 150 esperti di medicina di prestigiosi istituti come Oxford, Yale e Harvard. In una lettera aperta a Margaret Chan, la direttrice dell'Organizzazione Mondiale della Sanità, hanno chiesto di spostare o rinviare i Giochi «in nome della salute pubblica». Ma, come già settim a n e fa il Comitato Internazionale Olimpico, anche l'Oms ha dichiarato di non vedere «alcuna giustificazione» per revocare i Giochi. Dal 5 al 21 agosto a Rio de Janeiro sono attesi 10.500 atleti olimpici, 4.350 paraolimpici e circa mezzo milione di turisti stranieri. «Potrebbero infettarsi e poi tornare a casa dove potrebbero generare un'epidemia», temono i firmatari dell'appello. «Se un tale scenario dovesse avvenire
"Gli atleti potrebbero infettarla a casa. In Asia e Africa conseguenze drammatiche"
RIO DE JANEIRO.
ridionale o dell'Africa ancora risparmiati dal virus, le conseguenze potrebbero essere drammatiche», scrivono gli scienziati ricordando che il virus Zika è associato non solo alla microcefalia nei feti, malformazione irreversibile del cranio, m a anche alla sindrom e di Guillain-Barré, una grave malattia neurologica potenzialmente mortale che colpisce gli adulti e può portare a una paralisi temporanea. «Non è etico fare correre u n tale rischio solamente perché i Giochi possano avere luogo». Un rischio, continuano, aggravato dal fallimento del programma brasiliano di sradicamento della zanzara Aedes aegypti portatrice del ceppo e da u n sistema sanitario "indebolito" dall'emergenza che dallo scorso anno h a colpito oltre un milione e mezzo di persone nel Paese. «Facciamo questo appello, nonostante la diffusa convinzione che i giochi siano inevitabili, perché troppo grandi
COMITATO ITALIANO PARALIMPICO
per fallire. La storia insegna che non è così. Nel 1916, nel 1940 e nel 1944 le Olimpiadi non solo furono spostate m a posticipate fino ad essere cancellate», hanno ricordato cavalcando i timori espressi da vari atleti olimpici su Zika. Dai due golfisti, l'australiano Marc Leishman e il fijano Vijay Singh, che hanno rinunciato a partecipare ai Giochi, al campione irlandese di golf Rory Mclllroy e alle due stelle del calcio femminile statunitense Alex Morgan e Hope, che hanno più volte espresso dubbi e preoccupazioni. L'Oms dovrebbe creare u n gruppo indipendente d'esperti per consigliare l'Organizzazione delle Nazioni Unite e il Comitato Olimpico Internazionale, concludono i firmatari segnalando quasi con sospetto la collaborazione decennale e «stretta vicinanza» tra Oms e Comitato olimpico internazionale. «Non c'è alcuna ragione di sanità pubblica che giustifichi u n annullamento o u n rinvio dei Giochi», h a replicato l'Oms ricordando che i Paesi dove vi sono virus trasmessi da zanzare sono almeno sessanta e che «la gente contin u a a viaggiare normalmente in questi territori». Per di più, ha aggiunto il ministero brasiliano della Sanità, i Giochi si terranno nel mese di agosto, in pieno inverno bra-
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siliano, quando la diffusione delle zanzare portatrici dei virus della dengue, Zika e Chikungunya è minima. Anche Tom Frieden, il di-
rettore del Centro americano di controllo e prevenzione delle malattie (Cdc), h a respinto gli allarmismi: le persone che si recheranno a Rio de Ja-
neiro per i Giochi, h a calcolato, rappresentano «meno dello0,25%" di t u t t i i viaggiatori nei Paesi del Sudamerica affetti dal virus. I RISCHI PERI NEONATI
LETAPPE
Nelle donne in gravidanza può portare microcefalia nel neonato. L'Oms suggerito alle donne incinte di non andare in Brasile
LA DIFFUSIONE
LA ZANZARA
Zika si trasmette con la puntura di zanzara aedesaegyptienella maggior parte dei casi provoca solo febbre e altri sintomi passeggeri
In Sud America l'Oms prevede che Zika possa colpire 4 milioni di persone In Europa il rischio, moderato, è più alto in Francia e Italia
LE OLIMPIADI
I Giochi olimpici sono previsti ad agosto a Rio: 150 esperti hanno chiesto il rinvio dell'appuntamento. L'Oms è contraria
LA PREVENZIONE
A San Paolo un passante osserva la scultura che riproduce una zanzara "aedesaegypti", responsabile della trasmissione del virus Zika. L'opera, posta su un marcia piede della città, è dello street-artist Andre Farkas e ha lo scopo di aumentare la consapevolezza sulla diffusione del virus. A sinistra, operatori sanitari spruzzano insetticidi sotto le gradinate del Sambodromo di Rio de Janeiro, struttura che sarà utilizzata per le gare di tiro durante le Olimpiadi 2016
'Zika. rischio contagio II fermate i Giochi di Rio" L'allarmedi 150 esperti Ma l'Oms: niente pericc
COMITATO ITALIANO PARALIMPICO
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LE STORIE
L'angelo dei feriti di Kabul PAOLA SCOLA CEVA (CUNEO)
T T ° paura? Direi di / / I — I no. Certo, se sei >A _1_ _l_in strada quando sparano, è diverso. Non sono un eroe, ma la Croce Rossa è rispettata e penso di essere
protetto dal lavoro che faccio. Chiamiamolo destino o Provvidenza». Alberto Cairo è sereno, anche quando racconta di un Paese in piena violenza. Una terra che è diventata la sua da 25 anni: l'Afghanistan. L'hanno ribattezzato l'« angelo di Kabul», ma il fi-
sioterapista di Ceva (nel Cuneese) replica: «Faccio solo il mio dovere». Lui che, grazie alle protesi, ha restituito gambe, braccia e una vita dignitosa a migliaia di feriti di guerra e disabili. CONTINUAAPAGINA15
L'angelo di Kabul candidato al Nobel "Ricostruisco gambe sotto le bombe" Cairo, il fisioterapista del Cuneese dirige i centri di riabilitazione per la Croce Rossa internazionale nell'Afghanistan devastato
A
lberto ha compiuto 64 anni il 17 maggio. Papà Carlo, tanto orgoglioso di quel «ragazzo coraggioso e testardo», è morto alcuni mesi fa; mamma Anita non c'è più da tempo. I due fratelli, Domenico e Valentina, abitano a Ceva e lui, quando possibile (com'è accaduto domenica), torna a trovarli. Blitz di poche ore, poi tappe per vari impegni in Italia, summit a Ginevra e rientro in Asia. Lì c'è bisogno della sua forza. Quasi inaspettata in un fisico così minuto. Per Cairo tutto cambia a trent'anni. Dopo la maturità classica, studia e lavora come telefonista alla Sip, per laurearsi in Giurisprudenza. Ma la sua strada è un'altra: si diploma in Fisioterapia. E parte per il Sudan. Nel '90 va in Afghanistan per il Comitato internazionale della Croce Rossa: sono i tempi della ritirata sovietica, il Paese è devastato. Nella capitale Alberto gestisce il primo centro di riabilitazione per i mutilati di guerra. «Ora le strutture della Croce Rossa di Ginevra di cui mi oc-
cupo sono sette - racconta - e ne sosteniamo altre otto, di piccole organizzazioni, rifornendole di materiali». Quasi centomila i pazienti aiutati finora: «Ho insistito molto perché ogni anno, oltre ai feriti di guerra e dalle mine, potessimo curare bimbi con poliomielite o vittime di qualsiasi handicap motorio. Che sono 9 mila. Ce l'ho fatta». Nella terra «dove gli aquiloni non potevano più volare», Alberto inizia realizzando protesi con materiale di recupero. A basso costo. «Piccoli miracoli» che restituiscono dignità anche ai poveri. «Oggi - spiega - la tecnologia è avanzata e provvede Ginevra: ci manda le protesi, che sperimentiamo». Ma non basta: «Ho sempre pensato che, oltre alla riabilitazione fisica, ci voglia quella sociale. Così abbiamo creato laboratori, corsi professionali e un sistema di micro-prestiti. Assumendo ex pazienti nei centri». E ancora: «Ora puntiamo alla riabilitazione sportiva. Anzi, sono arrabbiato
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con me stesso per non averlo scoperto prima. Lo sport è un diritto, mentre si pensa che per gli afghani sia un lusso. Siamo partiti con la pallavolo, ma non è adatta ai disabili gravi. Allora basket in carrozzina. Abbiamo formato 4 squadre di ragazze e 8 di ragazzi, con esiti oltre le aspettative, fino alle qualifiche per le Paralimpiadi. Ora iniziamo ad allenarci per la tournée in Iran e Turchia». Nel 2010, Cairo è stato candidato al Nobel per la Pace. Una pace che laggiù è lontana. «C'è molta incertezza politica - dice -. Fuori delle città il 30% del territorio è dell'opposizione armata. E i giovani fuggono». Un Afghanistan di nuovo dimenticato? «In parte sì. Le piccole organizzazioni sono andate via per motivi di sicurezza e mancanza di fondi. Gli stranieri hanno fatto piani non sempre giusti. La guerra? Si vedono cose crudeli». Com'è una giornata a Kabul? «Mi alzo e rincaso alla stessa ora. In mezzo, tanto lavoro». Una volta ha scritto: «Quando vedo uno senza gambe arrivare da noi, ho impara-
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to a non pensare "Poveretto", ma a calcolare rapidamente i giorni che ci vorranno per rimetterlo in piedi».
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BY NC NDALCUNI DIRITTI RISERVATI
strutture Sono i centri riabilitativi della Croce Rossa di Ginevra gestiti da Alberto Cairo
Prima linea Sopra Alberto Cairo nei primi anni a Kabul, a sinistra con i militari di una missione italiana
1000 mutilati Si tratta dei feriti dalle mine e dalla guerra che ogni anno si presentano ai centri riabilitativi per essere curati
COMITATO ITALIANO PARALIMPICO
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L'ESEMPIO. Acerbi, ex azzurro, si è qualificato alle Paralimpiadi di Rio
Atleti speciali: passione per superare l'ostacolo Dopo l'incidente sostiene chi continua a fare sport Irene Panighetti
La passione oltre l'ostacolo: nome più appropriato non si poteva trovare per definire il progetto di Ferdinando Acerbi, ex atleta azzurro e olimpico di equitazione, nonché bresciano d'azione, che si è qualificato alle Paralimpiadi di Rio ma che, prima di tutto porta avanti «Atleti Speciali», un'iniziativa nata per sostenere chi, come lui, continua a fare sport nonostante un grave incidente e la conseguente malattia. «Vorrei riuscire a sfruttare le Paralimpiadi di Rio per lanciare il progetto di una piattaforma interattiva online completamente dedicata alla ricerca di soluzioni digitali ai problemi che quotidianamente incontrano disabili, anziani e portatori di disagio in genere», ha dichiarato lo stesso Acerbi che dopo il suo incidente ha fondato la cooperativa Henable per reinserire nel mondo del lavoro persone disabili. Acerbi, classe 1965, sportivo sin da piccolo, dapprima diventa un campione d'equitazione, partecipando a due Campionati d'Europa e uno del Mondo, oltre che ai più importanti completi internazionali. Poi si dedica al mare, diventa skipper e istruttore subacqueo navigando portan-
Ferdinando Acerbi e Barbara Mite Ili
do in escursione turisti sul Mar Rosso; finché il 13 gennaio 2004 la tragedia: per salvare un uomo durante un'immersione non rispetta le regole di decompressione e un'embolia gassosa gli colpisce il midollo osseo, causandogli tetraplegia e paralisi a quattro arti. Racconta l'atleta: «Ho affrontato la malattia con la stessa mentalità con la quale affrontavo lo sport e ho raggiunto risultati che la medicina non si aspettava; ora ho una vita quasi normale». CAMMINA, seppur aiutato, e dall'agosto 2015 ha ricominciato a fare equitazione sebbene «il rapporto con il cavallo è diverso: prima ero io a imporre le regole, ora sono io a dover far certe cose con il cavallo, con sempre la paura di farmi male». Poi però la sfi-
COMITATO ITALIANO PARALIMPICO
da la vince e alla grande: ora è pronto per le Paralimpiadi ma con in mente lo sviluppo del suo progetto: «Creare la piattaforma per atleti disabili e fare un motore di ricerca personalizzato affinchè i disabili e le loro famiglie possano avere tutte le informazioni relative agli sport praticabili sul loro territorio». Cercando fondi grazie il crowdfounding. Con lui tanti amici e la scuola italiana di Life and corporate coaching, fondata da Luca Stanchieri e che nel 2004 ha iniziato a formare «coach umanisti», ha spiegato Barbara Mitelli, di Life and corporate coaching. «Abbiamo incontrato Ferdinando- ha aggiunto- e abbiamo abbracciato il suo progetto perché vediamo un lui un esempio per tutti». • © RIPRODUZIONE REERVATA
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AL COMUNALE DI BELLUNO
Cuori bellunesi, una vita da atleti
Da sinistra: Paola Padovan, Biagio Giannone e Alessandro Gazzi » BELLUNO
Sport come palestra di vita, come strumento di divertimento e di crescita tra rinunce e soddisfazioni. È questo il senso dell'iniziativa che il Comune di Belluno, tramite l'assessorato allo sport e in collaborazione con l'Usi le la Camera di Commercio, organizza per mercoledì alle 20.30 al teatro comunale. Sul palco saliranno quattro sportivi che saranno il simbolo di tutti i grandi nomi dello sport bellunese. I prescelti sono Oscar De Pellegrin, medaglia d'oro nel tiro con l'arco alle ultime paralimpiadi; Alessandro Gazzi, centrocampista del Torino; Mattia De Paoli azzurro e campione italiano di Cross triathlon 2013-2014-2015; Paola Padovan, azzurra del giavellotto, 13a agli ultimi Europei di atletica. Insieme a loro interverranno anche il direttore del Servizio degli alimenti dell'Usi 1 Oscar Cora e il medico di famiglia Gianluca Rossi, che presenterà il suo libro "Vincere la paura è una questione di metodo". Ad allietare la serata le performance vocali del soprano bellunese Alessandra Mella. «Vogliamo trasmettere ai giovani il messaggio che fare sport significa sacrificarsi. Che non si ottengono risultati positivi senza rinunciare a qualcosa», dice Biagio Giannone, «tra cui anche agli affetti familiari
per andare lontano ad allenarsi e fare esperienze sportive di un certo livello». Esempi sono il calciatore Gazzi, 33 anni e la ventenne giavellottista Padovan. «Ho iniziato a giocare a calcio nella Plavis», racconta Gazzi originario di Santa Giustina e ora residente a Torino, dove gioca nella squadra in serie A, «poi a 13 anni sono andato a Montebelluna per allenarmi, quindi a Roma quando sono stato ingaggiato dalla Primavera della Lazio e a 20 anni sono finito in CI a Viterbo; poi, passando per la serie A con Bari, Siena e Reggina, quattro anni fa sono sbarcato a Torino. E in tutto questo percorso di sacrifici ne ho fatti. Ora, quando posso, torno qui nel Bellunese per trovare i miei genitori». «Il mio obiettivo sono le Olimpiadi», dice determinata Paola Padovan, che ha iniziato la sua carriera a 9-10 anni. Prima col salto in alto e in lungo, poi con il giavellotto. Fisicamente esile, sembra impossibile che faccia quello che fa. Ma una spiegazione Padovan ce l'ha: «Non sono i muscoli che fanno lanciare in lungo il giavellotto, ma una serie di altri fattori. Io vivo a Padova, studio a Venezia architettura e mi alleno a Montebelluna, ma per me lo sport è ancora divertimento, per fortuna», conclude annunciando che presto volerà in Tunisia per i Giochi del Mediterraneo. Jk
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Basket paralimpico
Trionfo Briantea: quinto scudetto per i canturini Briantea 84 in trionfo: la forma- del Santa Lucia. Invece, quando il zione canturina ha infatti conqui- pallone è diventato caldissimo, stato lo scudetto 2016 di basket pa- sono stati proprio i ragazzi della ralimpico, il quinto della sua sto- Briantea a gestire al meglio la siria. Una vera e propria impresa tuazione, a portarsi avanti e a quella della squadra del presiden- mantenere il vantaggio. E alla site Alfredo Marson, che è stata ca- rena è stata grande festa per la pace di vincere gara 3 sul parquet squadra, per il coach Marco Bergna, il presidente Alfredo Marson del Santa Lucia Roma. Le due squadre, infatti, sono e la trentina di tifosi e appassiogiunte al match di ieri sull'1-1 e si nati che ha deciso di fare il lungo è resa necessaria la "bella", che i viaggio e assistere alla gara. Un brianzoli, sovvertendo i pronosti- sacrificio ben ripagato. Per la città del mobile questo è il ci, sono andati a conquistare in un palazzetto infuocato, dove il tifo secondo scudetto del 2016. Lo scorera praticamente tutto a favore so 30 aprile era stata la squadra Under 20 della Pallacanestro Candei padroni di casa. Una sfida che ha visto gli ospiti tù a conquistare il titolo tricolore quasi sempre avanti. Poi, nel fina- di categoria nelle Final Eight dile, il sorpasso dei padroni di casa, sputate in Brianza. che sembrava preludere al trionfo Massimo Moscardi
La festa della squadra canturina sul parquet di Roma
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L'EVENTO La campionessa sbarca in città
Orlandi, nulla è impossibile nello sport come nella vita HA vinto 5 medaglie ai mondiali per atleti con sindrome di down in Sudafrica, è stata citata come esempio dal capo dello Stato Mattarella, è stata ospite al festival di Sanremo e a "La vita in diretta", ha partecipato con eccellenti prestazioni alla trasmissione del sabato sera "Ballando con le stelle". La ventiduenne di Biella Nicole Orlando ha scelto adesso di condividere per un giorno i suoi
successi con il pubblico di Reggio. Sarà infatti protagonista di un evento speciale promosso per martedì dal Panthlon Club. L'appuntamento, patrocinato dal Consiglio regionale e dal Coni Calabria, è fissato per le 18:30nella sala Monteleone di Palazzo Campanella e si aprirà con un video messaggio del presidente del Coni Giovanni Malagò. Nella prima parte della serata, che sarà
condotta da Anna Foti, Nicole Orlando riceverà il benvenuto del presidente dell'assemblea calabrese Nicola Irto, del sindaco Giuseppe Falcomatà, del presidente della Provincia Giuseppe Raffa, degli assessori Lamberti Castronuovo e Zimbalatti, del presidente del comitato regionale del Coni Maurizio Condipodero, del responsabile del comitato paralimpico Fortunato Messineo e del
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governatore dell'area meridionale del Panathlon Antonio Laganà. Hanno aderito alla manifestazione l'associazione stelle al merito sportivo, il circolo tennis Polimeni, il circolo velico, i licei scientifici "Alessandro Volta" e "Leonardo da Vinci", il Convitto Campanella e la Fidapa Morgana. Significativo il titolo dato dal Panathlon di Reggio alla manifestazione: "Col sorriso si vince".
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S A N SEVERINO LA MANIFESTAZIONE
Ragazzi di corsa per dire no alla droga PARLARE di droga, alcol e prevenzione non è facile. Ancor meno se lo si fa con i giovani. Ci vuole attenzione a non scadere nella mera ramanzina. L'Itis di San Severino «E. Divini» e l'Ipsia «E. Pocognoni» di Matelica lo fanno ormai da otto anni a modo loro, con una due giorni all'insegna dello sport, del divertimento e di momenti di serietà. Si tratta della gara podistica e dell'incontro dibattito ad essa legato. Anche quest'anno, tantissimi gli ospiti: venerdì mattina erano presenti Giorgia Benusiglio, una ragazza che nel 1999 è stata miracolosamente salvata da un trapianto di fegato dopo aver assunto una piccola quantità di ecstasy, Corinna Boccaccini, campionessa mondiale e sciatrice della Nnazionale di snowboard, Giorgio Farroni, campione paralimpico di ciclismo, ma anche frate Alessandro, il «tenore di Dio», e frate Daniele, giovane francescano che prima di entrare nell'Ordine dei Frati Minori ha avuto un passato da tossicodipendente. Presenti anche Francesco Coscia e Paola Giglioni dell'Università di Perugia e, per finire, i rapper Grazy e Kenz. L'incontro si è ripetuto anche in serata, al cine-tea-
tro Italia, aperto a tutta la cittadinanza, durante il quale si è svolto anche lo show di Luciano Lembo, cabarettista di Colorado Cafè. Toccanti le testimonianze di Giorgia Benusiglio, autrice anche del libro «Vuoi trasgredire?...Non farti», e frate Daniele. «Una volta, che vuoi che sia, mica si muore per mezza pasticca, lo fanno tutti, ci provo anch'io. Sì, una volta, che sarà mai». Invece si può muorire, per mezza pasticca di ecstasy. Giorgia adesso lo sa, sarebbe morta in poche ore. Anche la vita di frate Daniele Piras è stata caratterizzata dal dolore e, purtroppo, da cattive compagnie. Ha iniziato a bere, a fare uso di droghe e a 16 anni era già tossicodipendente. Inizialmente i suoi tentativi di disintossicarsi fallirono, poi, con il sostegno della madre è tornato a vivere, decidendo di unirsi ai francescani, nel 2006. Ieri mattina, invece, la giornata dedicata allo sport e alla tradizionale camminata intorno alle bellezze di San Severino. Due gli ospiti ad animare i presenti, dal programma Mediaset «Amici», Francesco Capod acqua e Valeria Romitelli. Hanno presentato Marco Moscatelli e Cinzia Poli. Gaia Gennaretti
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Coni Oggi la Giornata nazionale dello sport LA 13 a EDIZIONE della 'Giornata nazionale dello sport', istituita dal Coni per promuovere la pratica sportiva ed i suoi valori, programmata di solito per la l a domenica di giugno, è stata anticipata di una settimana, per evitare la concomitanza con le elezioni amministrative. Pertanto si svolge oggi sull'intero territorio della provincia grazie all'impegno di alcune società sportive e di volontariato. Il Coni esprime l'auspicio che la 'giornata' possa essere, nella prospettiva dei Giochi olimpici e paralimpici di Rio de Janeiro.
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GRUPPO SPORTIVO HANDICAPPATI TOSCANA
Lo sport è dì tutti: esibizioni e spettacoli al Palaterme » MONTECATINI
"Lo sport è di tutti". Questo il titolo del grande evento che il Gruppo Sportivo Handicappati Toscana organizza oggi al Palaterme. Una manifestazione per disabili, con atleti in carrozzina e non, che si sfidano in varie discipline: tennis, hockey, scherma, palla a canestro, tiro a segno, tiro con l'arco, sitting volley, special olympics, ciechi ed ipovedenti, sclerosi multipla, pallavolo, pin pong e tanto altro. Gli atleti delle varie associazioni saranno più di cento e cominceranno ad esibirsi verso le 9. Le dimostrazioni poi andranno avanti fino verso le 15.
Dopo le gare sportive la giornata andrà avanti con attrazioni e spettacoli per tutti. Sarà presente la compagnia di balli e canti popolari "Paranza del Geco" che si è anche esibita in Vaticano. Poi sarà la volta della danza del ventre. Il tutto a ingresso libero e gratuito. Prevista anche la presenza di personalità dello sport ma soprattutto la visita, a chiusura della manifestazione (intorno alle 18) di monsignor Roberto Filippini, nuovo vescovo di Pescia, che non ha voluto mancare a questo grande evento per portare il suo saluto a questi ragazzi così coraggiosi che hanno da insegnare a tutti con la loro forza e il loro coraggio. E
senza dimenticare i familiari cheli assistono. Il Gshat è nato diversi anni fa per volontà di alcuni disabili, poi la onlus con il tempo si è ingrandita e dalle sue discipline sono usciti campioni che parteciperanno anche ai Giochi di Rio de Janeiro. L'appuntamento del Palaterme è un'occasione per avvicinale il pubblico e sensibilizzare la gente verso queste problematiche, partecipando a una giornata di sport in compagnia di tanti ragazzi che con la loro gioia e il loro entusiasmo hanno molto da dire. Per loro e per i loro familiari sarà una giornata di festa, ancora più grande se la partecipazione saia numerosa.
Scherma in carrozzina
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Basket in carrozzina per sensibilizzare gli studenti
Ultimo atto ieri - al la scuola media Pacinotti a Pontedera del progetto di Bellaria Solidarietà e dalla Associazione sportiva handicappati (Asha) che aveva come obiettivo la sensibilizzazione dei più giovani rispetto al tema delle disabilità, con particolare riguardo per le persone costrette a una vita in carrozzina. Proprio le sedie a rotelle sono state protagoniste
del percorso didattico per gli studenti delle classi terze della Pacinotti in abbinamento anche al basket. Ieri, infatti, nel piazzale della scuola media si è disputato un torneo di pallacanestro in carrozzina (nella foto) per la festa denominata "Oltre l'ostacolo". «Un grazie agli alunni per l'impegno e la passione dimostrata - si legge nella pagina Facebook di Bellaria Solidarietà - alle
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insegnanti Paola e Barbara per aver portato avanti un progetto importante. Infine un grazie speciale alle Volpi Rosse Menarmi per averci aiutato a diffondere il progetto durante tutto l'anno scolastico». Un'iniziativa che s'inserisce nell'attività delle due associazioni impegnate nell'assistenza dei disabi li attraverso la pratica di discipline sportive.
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LA MANIFESTAZIONE
A Salvio il premio "Antonio Ghirelli" Riconoscimento pure a un altro salernitano, il decano Nino Petrone Luca Cardìnalìnì di Raisport e il salernitano Fabrizio Salvio de La Gazzetta dello Sport e del magazine Sportweek sono i vincitori ex aequo della seconda edizione del Premio internazionale di giornalismo sportivo dedicato ad Antonio Ghirelli, la cui cerimonia si è svolta a Napoli, nel foyer dell'auditorium della Rai. Menzione speciale per Pasquale Raicaldo de La Repubblica e Stefano Caredda dell'agenzia Redattoresociale.
sul magazine SuperABile. 14 finalisti hanno concorso con servizi dedicati ai temi del fair play, il razzismo nello sport, l'integrazione, le attività paralimpicche. Al vertice della giuria del Premio ci sono due giornalisti salernitani: il presidente Gianfranco Coppola, consigliere nazionale Ussi e membro di Aips Europe, e il segretario Massimiliano Amato, della Scuola di Giornalismo dell'Università di Salerno. Riconoscimenti speciali ai giornalisti legati alla figura di Antonio Ghirelli co-
dell'ufficio stampa e comunicazione della Presidenza della Repubblica; Ugo latini ex direttore de l'Avanti; Marcello Masi, direttore del Tg2; Alessandro Vocalelli, direttore del Corriere dello Sport. Un salernitano anche tra i giornalisti a cui sono andati i riconoscimenti speciali nella sezione "allievi di Ghirelli": l'ex inviato speciale del Corriere della Sera e del Messaggero Nino Petrone, premiato insieme ad Antonio Corbo, già inviato speciale del Corriere dello Sport e capo della redazione
it r n n u n «jpnnVin n n h h l i r a t n
m p f l i n v a n n i f l r a s s n Hirpttnrp
n a n n l p t a n a Hi R p n n h h l i r a
» NAPOLI
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PARALIMPICI • BASKET, BRIANTEA CAMPIONE (e.san) La Unipol Sai Briantea84 è campione d'Italia di basket in carrozzina. Ha vinto gara-3 contro Roma 59-57.
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Basket > In carrozzina
Briantea, festa in trasferta «Uno scudetto meritato» •Vittoria 59-57 in casa della rivale Santa Lucia Roma: il tricolore torna a Cantù Il patron Marson: «Sempre avanti, giusto così». Sagar: «Ribaltati i pronostici» volta è stata premiata, su un campo, quello di Roma, dove un avversario non tagliava la retina dal 2008 (risultato finale 57-59).
Elena Sancire
L
a Unipol Sai Briantea84 è campione d'Italia. Lo scudetto di basket in carrozzina torna a Cantù dopo un anno di assenza al termine di una serie finale che ha portato l'intero movimento sotto i riflettori, per intensità e per la bellezza del gioco espresso. Uno scudetto che entra nella bacheca della Briantea, una realtà sportiva che vale molto più di una bacheca. Vale il lavoro instancabile di uno staff che molti sport più blasonati non vantano, vale una passione e una voglia di migliorarsi sempre, e che questa
COSA HO PENSATO AL SORPASSO DEL SANTA LUCIA? CHE CI VOLEVA L'ANGELO CUSTODE... ALFREDO MARSON PRESIDENTE BRIANTEA84
FELICE «Ce l'abbiamo fatta, è stato troppo forte, troppo bello — commenta il presidente Alfredo Marson, emozionatissimo —. Ce la meritavamo questa partita, perché essere avanti per 38 minuti per poi non vincere sarebbe stato davvero tremendo. Cosa ho pensato quando Roma è passata in vantaggio a due minuti dalla fine? Che ci voleva un angelo custode e che, fortunatamente, si è fatto vedere». È il quinto scudetto per la
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La festa della Briantea84 per la conquista dello scudetto, dopo la vittoria sul Santa Lucia di Roma. A destra, Brian Bell taglia la retina TOMBA
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società biancoblù e protagonista del match è stato, ancora una volta, l'inglese Gaz Choudhry, che ha messo a referto 25 punti e 11 rimbalzi. Ora Choudhry partirà per il ritiro britannico insieme a Sagar e Jama ma il cecchino campione d'Europa non tornerà a Cantù l'anno prossimo: «Vincere a Roma è qualcosa di grande, incredibile. Lo abbiamo fatto su un campo difficile, contro delle vere e proprie leggende del basket in carrozzina, come Cavagnini, Rossetti, Sanna. Contro, penso, il migliore allenatore d'Europa, Carlo Di Giusto. È stata un'emozione grandissima. Cosa faccio l'anno prossimo? Purtroppo con Cantù non abbiamo trovato l'accordo — dice — ma ringrazio comunque la Briantea per avermi dato la possibilità di vivere esperienze come quelle delle ultime due stagioni davanti al pubblico migliore. Non resterò in Italia». RISCATTO Jordi Ruiz, spagnolo, tiene in mano la coppa dello scudetto come fosse un bambino: «È dal primo anno che gioco a Cantù che avevo voglia di venire a Roma a tagliare la retina, da quando il Santa Lucia ha vinto la Coppa Italia da noi. Due scudetti in tre anni, tra le difficoltà e tutto, dicono bene cosa sanno fare questi ragazzi, dai giocatori, alla società, allo staff, a chi ci segue anche in trasferta. Chi porta a casa la retina? Se nessuno mi vede, la porto a casa io e la metto nella mia bacheca». I pronostici erano tutti a favore di Roma: «È vero, nessuno ci dava per favoriti — commenta il capitano Ian Sagar —. Ma noi giochiamo sempre per vincere, è inutile entrare in campo se non si pensa di vincere. Sapevamo che sarebbe stato difficile giocare qui. Lo è stato. Ma abbiamo vinto, questo conta». © RIPRODUZIONE RISERVATA
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da due punti Lo scudetto va a Cantù Federico Pasquali
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BASKET IN CARROZZINA
Santa Lucia una beffa
I ennesimo scudetto per il Santa Lucia Roma, la I squadra di basket in carrozzina più titolata d'Italia, è sfumato per due punti. Ieri nel palazzerto della Fondazione Santa Lucia, sold out, il quintetto di coach Carlo Di Giusto ha ceduto alla Briantea84 Cantù in gara-3 di finale. Una partita che ha visto i romani inseguire i
cantorini fin dall'inizio (715,24-29,44-48,57-59) con un solo acuto a 2' dal termine quando erano riusciti ad ottenere il primo vantaggio (56-55). Ma alla fine è mancata la lucidità e il numero di tricolori della squadra romana rimane a 21. PANCALLI Ad assistere al match c'erano il presidente federale Zappile e quello del Cip Pancalli. «È stato uno spettacolo straordinario - h a dichiarato il numero uno del Cip -, l'ennesima dimostrazione che lo sport paralimpico sa offrire momenti di grande agonismo sempre nel massimo rispetto delle regole e dell'avversario. Compli-
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menti a Cantù per il titolo». Lo spettacolo è stato davvero bello. Palazzetto pieno, strette di mano iniziali e finali, tanto agonismo. Il rammarico è grande pero Di Giusto, il più vincente coach della storia di questo sport. «Cosa ci è mancato stavolta? La lucidità durante il match e soprattutto nei momenti clou. E in un paio di occasioni i giocatori non hanno fatto ciò che avevo chiesto ed è accaduto proprio nel momento in cui avevamo riaperto la partita. Purtroppo non siamo riusciti ad evitare i nostri cali di tensione nemmeno nella parte finale della stagione». m RIPRODUZIONE RISERVATA
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PARAOLIMPIADIA LATI ANO UN PICCOLO CENTRO CHE PUÒ ASPIRARE AL TITOLO DI CITTA DELLA SOLIDARIETÀ
Ecco «Olimpiadi in... '16» Juando la solidarietà non è soltanto una parola astratta ma concreta • Olimpiadi In 2016... ed è già festa! Riecco l'esercito gioioso degli atleti disabili e non, che a Latiano, cittadina in provincia di Brindisi, ricompare puntuale da ormai 17 anni, con il suo tripudio di bandiere, colori, suoni, canti e balli. Martedì l'evento che vanta il record di ben sette prestigiose medaglie del Presidente della Repubblica italiana e che è entrato ormai nella memoria di molti in Italia e all'estero, divenuto storia di popolo e del territorio, consapevolezza collettiva, espressione di diritti e di pari opportunità, voglia di esserci, a prescindere dalle condizioni di salute e dalle diversità altre, vessillo di impegno e responsabilità per l'inclusione dei più deboli e contro i pregiudizi e le discriminazioni. Le Olimpiadi In, con le sue 40 squadre in festosa disputa, ritornano ora con forza alla ribalta e si imporranno nuovamente all'opinione pubblica per rafforzare il civile risveglio nel segno della comune umanità che lega tutti e tutte a uno stesso destino. Come un fiume carsico, la moltitudine di Associazioni, di Enti, di Scuole, Strutture e Servizi, di gruppi e famiglie, di professionisti e volontari, insieme ai propri beniamini, riemergerà alla luce del sole, invaderà le vie e sarà festa. Un bel modo per mostrare a tutti che la solidarietà non si è fermata, che è ben viva nelle vene della nostra società, e che continua a lavorare in silenzio, a intessere reti di relazioni, ad abbattere muri di ignoranza ed egoismo per la redenzione dei più deboli e per dare loro speranza e gioia di vita. Il raduno è previsto alle 15, sul piazzale della Stazione ferroviaria, da dove muoverà il lungo festoso corteo delle Organizzazioni presenti, ciascuna con le sue insegne, gagliardetti, tamburi fischietti e umana vivacità, delle Autorità, dei bambini che sorreggono l'interminabile drappo della pace. Alla testa, feroce il drago «stigma», lungo 30 metri e alto 5, realizzato dai giovani di Città Solidale e portato a spalle per le vie del centro urbano, che alla fine andrà incontro al suo triste destino: essere scacciato a sassate (finte) dai bambini, che con la loro innocenza rappresentano il mondo di liberi ed eguali che solo loro possono costruire. In mezzo, a vivacizzare il fiume variopinto di cittadine e cittadini gli Sbandieratori e Musici di Carovigno, gli artisti di strada, i cavalli con carrozza dell'Associazione Demetra, la banda «Nino Rota» di Latiano.
Dopo l'accensione della fiaccola della solidarietà, il saluto delle Autorità, l'inno nazionale e la presentazione delle squadre, sul grande piazzale del Convento dei Domenicani, sulla via per San Vito dei Normanni avranno inizio le maratone solidali: quella dei bambini, per classi di età, alle 16,30 e quella per tutti indistintamente i cittadini e cittadine, ivi comprese le persone con disabilità in carrozzina, alle 17, nelle quali gare nessuno sarà perdente e tutti saranno premiati perché il loro cum-petere sarà veramente finalizzato alla ricerca individuale e collettiva del bene comune. Intorno alle 17.30, avranno inizio gli attesissimi esilaranti giochi, riservati alle circa 40 squadre di giovani disabili, che con grande passione ed emozione si cimenteranno nella «Corsa ad ostacoli», nel «Tiro alla fune» e nella gara «A pesci in faccia». Negli intermezzi dei giochi si esibiranno le compagnie di artisti, con musica, canti e balli, tra le quali «Solida! Clown» e «Erva di Ientu», di Città Solidale, i giovanissimi «Radiosogno» della cooperativa il Sogno, le coreografia di aerozumba e di dancing. Anche quest'anno sarà presente una delegazione argentina. L'intera manifestazione verrà animata dall'attore-regista Gino Cesaria. Dopo la proclamazione dei vincitori e le premiazioni, il grande spettacolo musicale con il Gruppo Gospel Tyna Maria & Black on White Gospel Ahoir, Antonio Carbone e Carlo Andreoli, i Cercasi Nome, Lorenzo Sermon, i Migrarne e i Maffei. Un format d'eccezione che, in maniera gioiosa, mette insieme finalità oggi purtroppo, spesso solo declamate: la solidarietà, la lotta contro lo stigma, il pregiudizio e l'emarginazione delle persone con disabilità, l'integrazione delle diversità; i contenuti: la partecipazione allegra ai giochi agli spettacoli, al corteo, non solo del popolo degli interessali, ma dei bambini, studenti, uomini e donne di ogni età e condizione, rappresentanti di associazioni, cooperative sociali, servizi e strutture pubbliche e private. Tutto questo, quasi un miracolo, avviene in una piccola Città del Sud, che in questi anni si è riscattata con lo sviluppo di una quarantina di strutture e servizi per le persone svantaggiate di ogni tipo, tanto da poter oggi vantare il primato a livello regionale: Forse, oggi, Latiano può aspirare al titolo di Città della Solidarietà.
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«OLIMPIADI IN...'16» Latiano si appresta a ospitare una delle più significative manifestazioni sportive
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Un parco senza barriere L'astafruttamille euro Cantù Oggi a Cascina Amata, nel centro di via Monforte una giornata di eventi per raccogliere altri fondi Oltre mille euro raccolti con l'asta benefica al Caffecchio, venerdì sera, grazie alle maglie e ai cimeli sportivi firmati dai campioni. Parte bene il progetto per realizzare il primo parco inclusivo Mamete: oggi, al centro sportivo di via Monforte, dove si vorrebbero costruire le strutture, è prevista una giornata di festa.
«Il nostro obiettivo - spiega Marzio Marelli, promotore del progetto - è la realizzazione di un parco giochi in cui tutti i bambini possano giocare e divertirsi insieme, parchi dove sono installati giochi il più possibile accessibili e fruibili da parte di tutti i bambini. Quelli che possono correre, che usano la carrozzina, ipovedenti o con disabilità motoria. Nessuno escluso». Alle 11, l'ora in cui partirà anche l'aperitivo alla veneta, il calcio d'inizio per il primo tornec di calcio femminile "Fai goal pei la solidarietà". Alle 12.30, ì. pranzo con piatti tipici e specia-
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lità venete. Alle 14, l'inizio dei laboratori e delle attività inclusive con la collaborazione del Centro Disabili Diurno di Cascine Amata. Dalle 14.30, il laboratorio di pasta modellabile pei bambini. Dalle 16.30, le finali de torneo. Poi, dalle 19, aperitivo e cena. Presente come testimonial 1E velocista paralimpica prossime agli Europei Federica Maspero, quarta ai mondiali 2015 ne: 400 con il miglior tempo italiano. Madrina dell'evento, la calciatrice azzurra Martina Capelli. C.Cal.
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Sofia, una "stoccata" in azzurro Europei una grande esperienza Scherma. La Brunati, del Circolo Lecco, reduce dalle gare in carrozzella «È stata un'emozione indescrivibile difendere i colori della Nazionale» CLAUDIO ZUBANI LECCO
Una passione per la scherma nata da pochi anni, ma chegiàl'ha portataavestire la maglia della nazionale italianaparalimpica. Sofia Brunati, tiratrice del Circolo Scherma Lecco classe 2000, nataaCarate Brianzae residente a Giussano con spola a Lecco, ha infatti difeso i colori azzurri nei Campionati Europei di sciabola disputati a Casale Monferrato, prima atleta nella storia del sodalizio bluceleste a raggiungere un simile traguardo. «Ho conosciuto la scherma quattro annifagrazie allarma associazione Sportiamo di Bosisio Parini - spiega Sofia - che dava la possibilità a noi disabili di confrontarci con diversi sport La schennaèquellochemièpiaciuto di più, ti da la possibilità di metterti alla prova non solo con gli avversari ma anche con te stessa». Inizia cosila sua avventura nel Circolo SchermaLecco, insieme all'amica Matilde Spreafico di Og-
giono, prime due tiratrici in carrozzina del sodalizio lecchese. A seguirle c'è il maestro Vittorio Bedani che fornisce loro le prime nozioni di questo affascinante sport Dopo un anno di preparazione arriva il debutto nelle prime gare, quindileprimevittorieconilnuovo maestro del circolo Mirko Buenza, ed una crescita sportiva che l'ha portata fino alla recente convocazione per gli Europei. «È stata un'esperienza fantastica ed indimenticabile. Vestire la maglia azzurra è un'emozione indescrivibile. C'era davvero un bell'ambiente ed era come se tutti fossimo amici da anni». Per Sofia è arrivato il 16° posto finale, perdendo la prima sfida diretta conl'unghereseVeres, brava poi a vincere la medaglia d'argento. «Nel girone eliminatorio le ho perse tutte, - racconta Sofia - purtroppo non sono riuscita a tirare come di consueto e mancando per un soffio almeno una vittoria Poi sono iniziate le sfide dirette e li ho
incontrato subito una delle sfidanti migliori. Noi nate nel 2000 eravamo le più piccole in gara e anche la maggior esperienza ed abitudine delle avversarie a manifestazioni di questo livello hapesato. Oltre a ciò devo ammettere che le mie avversarie avevano una disabilità meno grave della mia, pur essendo tutte nella stessa categoria, in quanto ho sfidato anche ragazze che non avevano alcun problema nel camminare». Studentessa al Liceo Classico di Desio, nel futuro vede ancora tanta scherma. «Non so ancora cosavogliofare nellavita, disicuro punto in alto nella scherma nella qualevogliocontinuareamigliorare. Devo ringraziare il maestro Mirko Buenza, il Circolo e tutti gli sponsor che mi hanno dato lapossibilità di vivere questa esperienza fantastica e spero di riuscire sempre a ripagare la loro fiducia Ora il prossimo obiettivo sono i Campionati Italiani di Roma in programma dal 10 al 12 giugno».
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Sofia Brunati, tiratrice del Circolo Scherma Lecco classe 2000, reduce dagli europei
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NUOTO
Italiani paralimpici Pavesi in gara • • Giulia Bellingeri, Camilla Luscrì, Monica Boggioni e Mirko Bonetti dell'Aics Pavia sono in acquaoggi a Lignano Sabbiadoro nei campionati società di nuoto paralimpico.
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la storia
Angelo Fonte un disabile... abile «Supero i problemi grazie allo sport» E' disabile ma gareggia pure in vasca con i normodotati. E vince, addirittura. Angelo Fonte, 38 anni, è la tenacia fatta persona. La pratica dello sport, nonostante la disabilità, lo ha da sempre aiutato a superare le difficoltà di ogni giorno. Proprio due domeniche fa ha gareggiato con i normodotati a Messina, nella vasca da 50 metri, vincendo una medaglia d'oro nei 100 metri dorso e una medaglia di bronzo nei 400 stile. La sua storia? Lui la sintetizza così: «Sono nato affetto da spina bifida, dopo appena un giorno sono stato operato: successivamente sono stato sottopposto a un intervento chirurgico alle gambe, a Vigliola. Non smetterò mai di ringraziare i miei genitori per quello che hanno fatto, con sacrifici enormi sotto tutti i punti di vista». «Lo sport mi aiuta a vivere», aggiunge. Poi sorride e svela: «Sino a 18 anni non sapevo nuotare, ora invece, nell'acqua ci sguazzo a meraviglia, visto che sono fra i pochi disabili ad aver vinto gare all'e-
stero... ». Non a caso, peraltro, Fonte ha già vinto per 6 anni consecutivi la San Silvestro a mare nella categoria disabili. Fra un allenamento e l'altro, non trova mai relax: «Nel primo weekend di giugno sfiderò i normodotati a Catania, alla piscina della Plaia. Dal primo al 3 luglio, a Bergamo, difenderò il titolo italiano dei 100 dorso: con il mio tecnico, Salvo Cuffari, stiamo lavorando proficuamente. E sono pronto a cimentarmi anche nella sfida dei 400 stile libero». In merito alle difficoltà economiche, Angelo Fonte allarga le braccia: «Non percepisco nulla dallo Stato, nemmeno un minimo di pensione perchè non ho la disabilità in percentuale necessaria per ricerverla. In ogni caso da 7 anni a questa parte ho scoperto il mondo del paralimpico, tanto che fa tre anni gioco pure a basket in carrozzina, con il Cus Catania e il Centro unità spinale del Cannizzaro». Catania e la barriere? «Argomento
affrontato mille volte, ma poco è cambiato in città negli ultimi dieci anni per noi disabili. Barriere ovunque! Sapete cosa sogno? Spero che qualcuno si accorga di noi come sportivi e che i ragazzi si avvicinino sempre di più allo allo sport invece di rimanere a casa. Nel mio cuore? Spero di poter approdare in nazionale, scoppierei di gioia... ». Infine un pensiero: «Vorrei ringraziare il mio datore di lavoro, il dottor Franco Proto, che non mi ha creato mai problemi quando mi sono dovuto assentire per le gare in giro per l'Italia e per l'Europa... ». Angelo Fonte è tesserato con il club Lazio Nuoto, perchè dalle nostre parti le società paralimpiche sono abbandonate a se stesse, non solo per mancanza di fondi ma soprattutto per l'inagibilità degli impianti. Ma la vicenda legata all'impiantistica catanese, merita un capitolo a parte... UMBERTO TECHINI
Angelo Fonte atleta disabile catanese è tesserato per la Lazio Nuoto
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CAMPIONATI ITALIANI FISDIR
Per il Fàggio Olympia il sogno s'infrange ai rigori contro Roma Sport e sociale per abbattere le barriere. Il motto del Faggio Olympic Savona è stato ribadito anche a Loano ai campionati italiani Fisdir di calcio a 5 per diversamente abili che si sono svolti al Palazzetto dello Sport. I biancoverdi di Tiziano Glauda e Davide Girgenti dopo il secondo posto dell'anno scorso inseguivano il titolo nella location del ponente ligure, sono riusciti a raggiungere la finalissima sfiorando ancora una volta il massimo trofeo, solo ai calci di rigore si è risolta la sfida decisiva che assegnava lo scudetto Fisdir in favore dell'Archetto di Roma . Il Faggio Olympic Savona ha dunque sfiorato l'impresa
dopo una «due giorni» di grande calcio in cui circa 80 atleti con disabilità intellettivo-relazionale si sono sfidati in gare di alto livello con gioco e spettacolo assicurato in tribuna. La finale ai savonesi è costata cara dal dischetto dopo che i tempi regolamentari si erano conclusi sul risultato di perfetta parità, quattro reti per parte. Ai rigori la squadra Archetto di Roma si è rivelata più precisa e con il risultato di 6-5 si è laureata campione d'Italia. Un applauso comunque ai giocatori del Faggio Olimpie, vice campioni d'Italia, sono Pavone (portiere), Ficca (attaccante), Gambetta (difensore), Legiero (dfifensore), Gaggino (centrocampista), Vi-
vidi (centrocampista), Nastase (attaccante). La squadra era accompagnata dagli allenatori Tiziano Glauda e Davide Girgenti mentre il progetto «Dai un calcio alla barriera» è coordinato dal responsabile delle attività riabilitative attraverso lo sport, Gianfranco Pusceddu che a dicembre scorso aveva visto il Faggio Olimpics sempre in prima linea con il progetto «Stadi aperti», ospite del Milan nel centro sportivo di Milanelo da Sinisa Mihailovic. La squadra del Faggio Olimpics anche nella scorsa edizione dei campioanti italiani aveva centrato il secondo posto anche alle finali giocate a Lignano Sabbiadoro. [EN. FOR.]
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BY NC NDALCUNI DIRÌGI RISERVATI
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Il Faggio Olympic sconfitto solo ai rigori da Roma
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Aspettando le Olimpiadi di Rio, dal 5 al 21 agosto
E Federica ha vinto il Tricolore P er gli sportivi che si sentono già orfani del Giro d'Italia, che si conclude proprio oggi - 29 maggio - a Milano, qualche anticipazione sull'altra grande saga sportiva dell'anno: le Olimpiadi di Rio de Janeiro, Brasile, dal 5 al 21 agosto. Il Coni ha annunciato che la portabandiera degli Azzurri sarà Federica Pellegrini, la nuotatrice di Spinea bella e brava. Federica, che il 5 agosto compie 28 anni, ha già vinto: è laprima rappresentante del nuoto (tolto il tuffatore Klaus Dibiasi a Montreal '76) ad essere l'alfiere azzurro e la seconda donna dopo Valentina Vezzali a Londra 2012. Assieme a Martina Caironi, alfiere alle Paralimpiadi, riceverà dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella il Tricolore da esibire durante la cerimonia di inaugurazione. Per Federica questo è un sogno finalmente realizzato, «il riconoscimento di quello che ho fatto in 10 anni, per il mio sport e spero per il mio paese». E u n
sogno realizzato per Giovanni Malagò, presidente del Coni, ma anche dell'Aniene, per la quale Pellegrini è tesserata: nel suo libro «Storie di sport, storie di donne», già nel 2012 la definiva «la più grande atleta italiana di sempre». Rio per Federica sarà la quarta olimpiade: ad Atene 2004 sorprese tutti tornando con un argento e il record di più giovane italiana (16 anni e 12 giorni) mai salita su un podio olimpico individuale, da Pechino portò via un oro e il record mondiale nei 200 stile. Segue il mondiale di Shanghai e l'inizio della love story con Filippo Magnini, a Londra 2012 conobbe anche la polvere con due deludenti quinti posti nei 200 e 400: «Io ci credo ancora», disse però. Poi l'anno sabbatico, il ritorno di fiamma con Magno, gli allenamenti con Philippe Lucas fino all'oro agli Europei di Berlino 2014 nei 200 stile. Nell'ultimo anno l'azzurra ha triplicato gli sforzi e raggiunto tempi mai visti. Pensando a Rio.
La nuotatrice dei record sarà l'alfiere degli azzurri nella cerimonia di inaugurazione
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IL premio
Il salernitano Fabrizio Salvio vince il Ghirelli
Luca Cardinalini di Raisport e il salernitano Fabrizio Salvio della Gazzetta dello Sport e del magazine Sportweek sono i vincitori ex aequo della seconda edizione del Premio i n t e r n a z i o n a l e di giornalismo sportivo dedicato ad Antonio Ghirelli. Menzione speciale per Pasquale Raicaldo
di Repubblica e Stefano Caredda dell'agenzia redattoresociale.it con u n servizio pubblicato sul magazine SuperABile. I 4 finalisti h a n n o concorso con servizi dedicati ai temi del fair play, il razzismo nello sport, l'integrazione, le attività' paralimpiche. Nel corso della manifestazione,
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la giuria del Premio, al cui vertice ci sono due giornalisti salernitani: il presidente Gianfranco Coppola, consigliere nazionale Ussi e membro di Aips Europe, e in quella di segretario Massimiliano Amato, della Scuola di Giornalismo dell'Università di Salerno.
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Da martedì al due giugno allo stadio dei Marmi a Roma il gruppo di cadetti ed allievi degli istituti secondari
Studenteschi, molisani pronti ROMA. Una tre giorni dedicata agli istituti secondari di primo e secondo grado (quelle che una volta erano le scuole medie e le superiori). Da dopodomani (martedì 31 maggio) e sino a giovedì 2 giungo a Roma - allo Stadio dei Marmi - saranno di scena 1.700 tra ragazzi ed insegnanti con quello che sarà per molti un antipasto anche alla visione, all'Olimpico, del meeting 'Mennea' (il Golden Gala), tappa della Diamond League. Il programma prevede cinque sessioni con due (mattutina e pomeridiana) martedì e mercoledì ed unicamente la sessione mattutina giovedì con eventi anche per il settore Cip ed interessate le categorie cadetti ed allievi con prove su 80 (piani ed ostacoli per cadetti), 100 (piani ed ostacoli per allievi, al maschile 110), 400, 1.000, lanci (disco, peso e vortex), salti (alto e lungo), marcia (due chilometri per i cadetti e tre per gli allievi) e staffetta 4x100. Sul versante molisano, come squadra cadetti al maschile sarà presente l'istituto comprensivo San Giovanni Bosco di Isernia con Antonio Ciallella che farà gli 80 ostacoli, Alessio Colarusso in gara nel peso, Lorenzo Correddu al via nell'alto, Diego Ferretti che si disimpegnerà nel lungo, Paulo Henrique Ianniruberto sugli 80, Daniele Palumbo sui 1.000 ed Emanuele Primerano per il vortex. A livello individuale, poi, spazio per Pasquale Palange della Colozza sugli 80, per Vincenzo Rossi del Pilla sui 1.000, per Alessio Sandonnini della Montini sugli 80 ostacoli, per Samuel Scarabelli dell'Amatuzio Pallotta nell'alto, per Filippo Tilli dell'Omnicomprensivo di Guglionesi nel lungo e per Matteo D'Ardes dell'Omnicomprensivo di
San Martino in Pensilis nel vortex. Dalla sua, peraltro, la San Giovanni Bosco sarà al via come squadra - anche sul fronte femminile del settore cadetti. Qui a rappresentare l'istituto isernino ci saranno Laura Ciafrei nell'alto, Anna Di Nucci sugli 80 ostacoli, Ludovica Fornaro sugli 80, Greta Fraraccio nel lungo, Aurora Morsella nel vortex, Caterina Picciano nel peso e Federica Siravo nei 1.000. A livello individuale, poi, saranno presenti Debora Colella della Montini sugli 80, Cinzia Paldini della D'Ovidio sui 1.000, Fatia Chiacchiari e Giulia Maria D'Alonzo, ambedue della Giovanni XXIII, nelle prove del lancio del peso e degli 80 ostacoli rispettivamente e ancora Gaia Miele della Bernacchia nell'alto e Francesca Rico dell'Amatuzio Pallotta nel vortex. Sul fronte allievi, poi, al maschile spazio per l'istituto superiore di Bojano che avrà al via Alessandro Alberico sui 100 metri, Davide Lucarelli nell'alto, Luigi Manfredi sui 400, Paolo Monaco nel peso, Nicola Rossodivita nel disco, Fabrizio Spina nel lungo, Angelo Tagliaferri sui 110 ostacoli e Danilo Tellarolisui 1.000. A livello individuale, Angelo Barbato nel disco, Luca Ciavone sui 110 ostacoli e Matteo Mangione sui 100 rappresenteranno il Majorana-Fascitelli di Isernia, Leonardo Biscotti l'altro istituto pentro del Fermi-Mattei sui 400 e ancora spazio a Michele D'Alessio del Pilla di Campobasso sui 1.000. al concittadi-
no Alessio Mitri del Pertini per l'alto e a Vincenzo r Lombardi del Giordano di Venafro nel lungo. Sul fronte delle allieve, ma al femminile, saranno impegnate invece le studentesse del Majorana-Fascitelli, i due licei (scientifico e classico) isernini. Presenti Ilenia Correddu nel disco, Eleonora Massaro nel lungo, Moira Raimo nel peso, Eleonora Russo sui 400, Chiara Scungio sui 1.000, la gemella Giulia Scungio nell'alto, Martina Servillo sui 100 ostacoli e Giorgia Tedeschi sui 100. Cristina Mauriello dell'istituto superiore di Bojano sarà presente nell'alto, Gaia Razzante del Cuoco-Manuppella si disimpegnerà nel lungo ed Alessia Tonti del MajoranaFascitelli sarà, infine, di scena nella marcia tre chilometri. Particolarmente corposa, peraltro, anche la delegazione paralimpica con sette istituti rappresentati: la Montini di Campobasso avrà tre cadetti (Marco D'Alessandro ed Emilio Pistilli al maschile rispettivamente su 80 ed 80 ostacoli e Georgiana Vieriu sugli 80 ostacoli al femminile). Due cadetti per l'altro istituto campobassano della D'Ovidio: ossia Simone Romano al maschile (lungo) e Jennifer Biundo al femminile (vortex). Dall'omnicomprensivo di Guglionesi spazio ad Antonio Mazzatenta (cadetto) nel vortex, mentre la cadetta Alessia Fittante sarà al via sugli 80 per la Bernacchia-Brigida di Termoli. Altra cadetta Vanessa Cocozzella della Colozza nel lungo. Sul versante degli allievi tre i rappresentanti della Pertini: Francesco Cristofaro e Nicholas Terriaca sui 100, Umberto Stasi, invece, nel lungo con
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Pasquale Fiore dell'istituto
superiore di Larino presente,
invece, nel peso.
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IL CAMPIONATO Da ieri fino al 19 giugno si disputerà il primo torneo campano paralimpico misto
Regionali di sitting volley: partita la prima edizione NAPOLI. È tempo di grandi B B B B ^ ^ H ^ ^ eventi per il volley campano. Il comitato regionale della Fipav e infatti lieto di annunciare lo start del primo campionato regionale di Sitting Volley misto. Da ieri fino a domenica 19 giugno, le selezioni di sitting del Nola Città dei Gigli a.s.d.. Incrocio Pontccagnano, Normanni Aversa e Sitting Volley Mondragone, prenderanno parte ad una competizione (formula all'italiana) che metterà di fronte i migliori talenti del sitting vol- ha dichiarato il Referente Tecnico del Settore Sitting Volley ley campano. IL CI DELLA NAZIONALE della Fipav Campania e CT delFEMMINILE DI SITTING. la nazionale femminile di Sit«Per il sitting volley campano si ting Volley, Guido Pasciari - dotratta di un momento storico - po Lo scudetto conquistato dal-
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la Campania al termine del primo campionato nazionale maschile disputato la passata stagione ad Aversa e le tante convocazioni in nazionale dei nostri paratleti. L'organizzazione
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di questo campionato regionali regionale ha richiesto lo sforzo di tanti collaboratori del Cr della Fipav Campania che hanno dovuto fare i conti con molteplici difficoltà. Difficoltà che renderanno ancor più indimenticabile un evento che consentirà ad atleti ed addetti ai lavori di compiere un ulteriore step di crescita». IL REGOLAMENTO. Leselezioni che prenderanno parte al primo campionato Regionale misto di Sitting Volley indetto dal C.R. della Fipav Campania, dovranno obbligatoriamente schierare in campo 3 atleti disabili a cui potranno esserne affiancati altri normodotati. SALVATORE ROTONDO
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L'EVENTO Nel foyer dell'Auditorium della Rai di Napoli la seconda edizione del riconoscimento dedicato al giornalista
"Premio Ghirelli". ricordo di un maestro
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umerosi personaggi del dell'Ordine dei Giornalisti della mondo del giornalismo, del- Campania e dell'Ussi Campania. le istituzioni e dello sport Luca Cardinalini di "Raisport" e hanno voluto onorare la memoria Fabrizio Salvio della "Gazzetta di Antonio Ghirelli, indimenticato dello Sport" e del magazine "Spordirettore del "Globo", del "Corrie- tweek" hanno vinto ex aequo la re dello Sport", "Tuttosport", seconda edizione dell'ambito pre"Tg2" e "Avanti" nonché porta- mio. Menzione speciale, invece, voce del presidente della Repub- per Pasquale Raicaldo di "Repubblica, Sandro Pertini e capo uffi- blica" e Stefano Caredda delcio stampa della Presidenza del l'agenzia "redattoresociale.it". 14 Consiglio dei ministri, durante i finalisti hanno concorso con serdue Governi Craxi. Venerdì sera, vizi dedicati ai temi del fair play, nel foyer delil razzismo nello sport, l'integral'Auditorium zione, le attività paralimpiche. Nel della Rai, precorso della manifestazione, la giusenti i figli ria del premio, presieduta dal giorMassimo e nalista Gianfranco Coppola, conGuido con le sigliere nazionale Ussi e membro rispettive modi Aips Europe, ha assegnato rigli, e la nipote conoscimenti speciali ai giornaliSilvia, Napoli sti legati alla figura di Antonio ha ricordato il Ghirelli come Giovanni Grasso, grande maedirettore dell'Ufficio stampa e Costro, in occamunicazione della Presidenza delsione della cerimonia della 2a edi- la Repubblica; Ugo Intini, ex dizione del premio internazionale di rettore dell'"Avanti"; Marcello giornalismo sportivo a lui dedica- Masi, direttore del "Tg2"; Alesto, iniziativa promossa e organiz- sandro Vocalelli, direttore del zata dalla casa editrice "Cento Au- "Corriere dello Sport". Inoltre, ritori" di Villaricca e dalla onlus conoscimenti anche agli allievi di "Ali" dirette dell'entusiasta me- Ghirelli, Antonio Corbo e Nino cenate Pietro Valente, con il pa- Petrone. Tra i numerosi presenti, trocinio dell'Ordine nazionale dei il rettore dell'Università di SalerGiornalisti, del Coni, dell'Ussi,
no Aurelio Tommasetti, il procuratore Giovandomenico Lepore, il presidente nazionale Odg Enzo Iacopino, il nostro direttore Antonio Sasso, il caporedattore centrale Tgr Campania Antonello Perillo, il direttore Cptv Rai Napoli Francesco Pinto, Carlo Verna, Pino Blasi, Geppino Mariconda, Salvatore Biazzo, Andrea Petrella, Giovanni Rinaldi in rappresentanza del Suge, Alessandro Sansoni, Poly Sanguineti, Ugo Trojano, Massimiliano Amato, Nico Pirozzi, Mimmo Falco, Pier Paolo Petino, i presidenti Ussi nazionale e Campania Luigi Ferrajolo e Mario Zaccaria, l'ex presidente del Napoli Corrado Ferlaino arrivato con il direttore Emilio Fede, Jarbas Faustino Cane. Alla cerimonia è giunto anche un messaggio di saluto del presidente emerito della Repubblica, Giorgio Napolitano, "ragazzo di via Chiaia" come Ghirelli.
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Alcuni momenti dell'evento tenutosi alla Rai di Napoli
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Una gara podistica contro alcol e droghe Protagonisti gli studenti. Momenti di spettacolo con Romitelli e Capodacqua, ex concorrenti di Amici Molto toccante l'incontro con Giorgia Benusiglio che ha raccontato la sua drammatica storia
IL GRANDE EVENTO MONIAORAZI San Severino
Grande successo ieri mattina per la gara podistica organizzata dall'Iris Divini di San Severino e dall'Ipsia Pocognoni di Matetica. In tanti si sono ritrovati nel piazzale davanti allo stadio, per gustare, prima della partenza, il momento di spettacolo presentato da Marco Moscatelli e Cinzia Poli, per ballare e cantare con gli ex concorrenti di Amici, Valeria Romitelli e Francesco Capodacqua, che hanno saputo coinvolgere benissimo studenti e cittadini, in alcuni momenti di canto e ballo tutti insieme. Il fischio d'inizio
Dopo ilfischiod'inizio la manifestazione si è divisa tra coloro che hanno gareggiato lungo un circuito chiuso, e gli altri che hanno fatto una bella cammina-
ta non competitiva, alla scoperta di tanti vicoli del centro, che restano sconosciuti per gli stessi residenti. Questa è stata la novità di quest'anno. La giornata di gara, favorita dal sole, ha avuto un ottimo riscontro di partecipanti. Il momento sportivo è stato preceduto da due importanti eventi, nella giornata di venerdì. Al matttino si è tenuto l'incontro riservato ai ragazzi delle scuole medie e superiori dal titolo "Vuoi trasgredire? Non farti", che da il nome al libro di Giorgia Benusiglio, la 32enne milanese che a 17 anni, per aver assunto mezza pasticca di ecstasy, si è ritrovata a dover subire un trapianto di fegato, ma che ha saputo trasformare la sua disavventura in un'occasione di informazione per i ragazzi più giovani, ai quali porta la sua testimonianza in giro per le scuole. «Il suo intervento è stato commovente ed intenso - spiegano i docenti che hanno organizzato la due giorni -, ha raccontato la sua drammatica storia, per trasmettere ai giovani il messaggio iniDortante del valore della vita
e della lotta all'abuso di alcool e droghe». La sera l'evento si è ripetuto al cinema Italia, pieno di famiglie e cittadini, con una veste meno emotiva, ma più ludica e scherzosa, anche se non sono mancate le testimonianze importanti di chi ha attraversato il dramma della tossicodipendenza, riuscendo a superare i momenti difficili, come un giovane frate. Le testimonianze Si sono aggiunte le testimonianze di chi ha fatto dello sport la passione della propria vita, come l'atleta paraolimpico dalla nazionale di ciclismo Giorgio Farroni e Corinna Boccaccini, campionessa mondiale ed atleta della nazionale italiana di snowboard. Non sono mancati il momento moda con gli splendidi abiti realizzati dall'Ipsia Frau di Tolentino, esilarante e pieno di risate il momento finale dello show di Luciano Lembo, direttamente da Colorado Cafè. Gli organizzatori hanno espresso soddisfazione per essere riusciti a coinvolgere ancora una volta i giovanissimi della città, in un messaggio che unisce il benessere e la pratica sportiva, alla sensibilizzazione contro i fenomeni di abuso di sostanze stupefacenti come alcol o droga. In alto a sinistra i partecipanti al convegno che si è svolto in teatro. Sopra la partenza della gara podistica e a sinistra Marco Moscatelli insieme a Cinzia Poli
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DATA sabato 28 maggio 2016 SITO WEB incodaalgruppo.gazzetta.it INDIRIZZO http://incodaalgruppo.gazzetta.it/2016/05/28/cip-umbria-regionale-bocce-fisdir-marathon-perugia-simpone-nella-prima-prova/ Questo sito utilizza cookie tecnici e di profilazione propri e di terze parti per le sue funzionalità e per inviarti pubblicità e servizi in linea con le tue preferenze. Se vuoi saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie clicca qui. Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina o cliccando qualunque suo elemento acconsenti all’uso dei cookie. Accetto
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28 maggio 2016
Cip Umbria, regionale bocce Fisdir: Marathon Perugia s’impone nella prima prova
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a cura di Gian Luca Pasini
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Gian Luca Pasini Successo della Marathon Perugia nella prima prova del Campionato regionale di bocce Fisdir (Federazione italiana sport disabilità intellettiva relazionale) 2016, disputata mercoledì scorso presso la bocciofila di Pian di Massiano di Perugia. Vincenzo Ceci e Michele Mancini hanno vinto la categoria agonisti mentre Michele Ercolanelli e Simone Primieri quella promozionale. Prossimo evento lunedì 30 maggio a Gubbio, al Campionato regionale Fisdir di atletica leggera.
CHI C’ERA Hanno preso parte alla competizione, oltre agli organizzatori della Marathon Perugia, circa 40 atleti appartenenti alle società del Kt Gubbio, Tarsina Gualdo Tadino, Fortitudo Perugia, Oltre l’Handicap Perugia, Peter Pan Bastia Umbria. Al termine della competizione sono state ringraziate tutte le realtà coinvolte a partire dalla Bocciofila Città di Perugia, al Sant’Angelo Montegrillo, al Comune di Perugia, alla Cooperativa Asad e a tutti i volontari e giudici che hanno permesso il buon esito dell’evento, patrocinato dal Cip (Comitato italiano paralimpico) Umbria.
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