Dott. Ing Paolo COPPOLELLA Piazzetta Piscero, 10/c Tel. e Fax 0881- 972055 71020 - Castelluccio V.re (FG)
Collaboratore: Dott. Ing. Donato COPPOLELLA Arch. jr. Carmen COPPOLELLA
VÉÅâÇx w| TÄuxÜÉÇt Prov. di FOGGIA - CAP 71031 - via Stradale Lucera s.n.c. - Tel. 0881-592022 Fax 0881-592151 - C.F. 82000870715 - P. IVA 00579050717
PROGETTO ESECUTIVO LAVORI DI “COMPLETAMENTO RISANAMENTO E ADEGUAMENTO DELLA RETE IDRICA NEL CENTRO ABITATO”
Finanziamento: DGR n°1002 del 21.05.2012, Risorse Finanziarie di cui alla delibera CIPE 60/2012 – Codice intervento 33700 -
OGGETTO: RELAZIONE GENERALE DI FATTIBILITA’ AMBIENTALE
IL RESPONSABILE DELL’U.T.C.
IL PROGETTISTA
Geom. Leonardo FORGIONE
Dott. Ing. Paolo COPPOLELLA
RELAZIONE GENERALE DI FATTIBILITA’ AMBIENTALE “Completamento lavori di risanamento rete idrica comunale di Alberona”
DESCRIZIONE ED ANALISI INTERVENTI PREVISTI
DEGLI
IMPATTI
AMBIENTALI
DEGLI
Obiettivi generali dell'intervento Lo studio in argomento è stato condotto con applicazione dei principi fondamentali della analisi della pianificazione territoriale prevedendo l'inserimento dei singoli interventi di progetto all'interno del centro abitato del comune di Alberona. Lo scopo ultimo dell'intervento risulta essere l'adeguamento funzionale e l'integrazione delle opere di prima urbanizzazione presenti sul territorio alberonese riguardanti le reti idriche e fognarie, ove sottodimensionate per estensione e diametro a fronte dei fabbisogni previsti nel vigente Piano d'Ambito. Dalla fase ricognitiva, è emersa infatti la necessità di effettuare interventi migliorativi, incrementando, ove necessario, le potenzialità delle reti. Dunque, il fine del progetto si concretizza nel rendere il servizio idrico integrato il più efficiente possibile attraverso la realizzazione di tronchi e reti integrative, e con l'eventuale sostituzione di tronchi insufficienti o vetusti. Gli interventi proposti si sviluppano per la maggior parte nelle aree definite dalle distinte zonizzazioni delle strumentazioni urbanistiche comunali come zone “A” , “B” e “C”. Gli interventi consistono pertanto in: -
sostituzione dei tronchi; realizzazione di nuovi tronchi; adeguamento degli allacci;
I suddetti interventi hanno come scopo : Il risanamento di alcuni tronchi della rete idrica comunale ricadenti nel centro abitato, nonché il rifacimento degli allacci delle utenze idriche private in esercizio con idonei criteri dettati dall’AQP S.p.A., quale futuro soggetto gestore della rete; L'adeguamento degli impianti esistenti alle esigenze future -
Con la presente relazione si concretizza una fase di verifica finalizzata anche all'acquisizione dei necessari pareri amministrativi sulla fattibilità degli interventi, conformemente alle normative ambientali e dei piani paesaggistici, territoriali ed urbanistici sia a carattere generale che settoriale. Nel dettaglio, il quadro degli strumenti urbanistici ed il quadro vincolistico sono stati esaminati con particolare riferimento ai seguenti strumenti di pianificazione territoriale: -
Strumentazione Urbanistica Comunale (Piani Urbanistici Generali, Piani di Fabbricazione, Piani Regolatori Generali); Piano Paesistico Territoriale Tematico del Paesaggio (P.U.T.T./p); Piano di Assetto Idrogeologico (P.A.I.) ed elementi identificati dalla carta idrogeomorfologica dell'Autorità di Bacino;
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Aree protette (Legge 394/91, Delibera della Conferenza Stato Regioni del 24-7-2003, L.R. n. 19/97; Rete Natura 2000 (Direttiva 79/409/CEE, Direttiva 92/43/CEE, D.P.R. n. 357 del 08.09.1997, D.G.R. del 8 agosto 2002 n. 1157, D.G.R. del 21 luglio 2005, n. 1022) Aree SIC e ZPS; Beni culturali e paesaggistici, parte II e III D.Lvo n.42/2004. Piano Paesaggistico Territoriale Regionale adottato con delibera di G.R. n.1435 del 02.08.2013;
Sono pertanto riportate di seguito le sintesi dei risultati delle verifiche svolte, relativamente alle interferenze degli interventi di adeguamento funzionale ed integrazione delle reti idriche e fognarie dell'agglomerato con gli strumenti di pianificazione ed i vincoli territoriali.
Analisi degli strumenti urbanistici Strumentazione urbanistica Comunale Il territorio comunale di Alberona è governato da un Piano Urbanistico Generale (PUG) vigente, con relative Norme Tecniche di Attuazione, approvati con delibera di G.R. n°333 del 28.12.2005 e delibera di C.C. n°1 del 06.01.2006. Nel caso di specie, lo strumento urbanistico, non essendo stato ancora approvato il Documento Regionale di Assetto Generale del territorio previsto dall'art.4 della L.R. 20/2001, e non essendo l'Amministrazione Provinciale di Foggia dotata del P.T.C.P., per il PUG di Alberona il controllo venne effettuato rispetto al Piano Urbanistico Territoriale Tematico per il Paesaggio (approvato con deliberazione della Giunta Regionale n. 1748/2000, ai sensi dell'ad. 6 della L.R. 56/80) che rappresentava, al tempo l'unico strumento di pianificazione territoriale esistente. Il Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale è stato adottato all'unanimità dal Consiglio Provinciale in data 11 Dicembre 2008. Ai sensi dell'art. 5.07- "Criteri per varianti e deroghe al piano" delle N.T.A. del P.U.T.T. è possibile realizzare opere pubbliche e opere di interesse pubblico (così come definite dalla vigente legislazione) in deroga alle prescrizioni di base (titolo III) sempre che dette opere: a) b) c)
siano compatibili con le finalità di tutela e valorizzazione delle risorse paesaggisticoambientali previste nei luoghi; siano di dimostrata assoluta necessità o di preminente interesse per la popolazione residente; non abbiano alternative localizzative.
In questo caso la deroga assume l'effetto di una autorizzazione ai sensi dell'art. 5.01 del Piano. Pertanto, per Opera Pubblica, la deroga è concessa contestualmente all'approvazione del progetto. I tronchi di progetto previsti interessano aree riconosciute dagli strumenti pianificatori come zone “A” e “B” e potranno avvalersi di quanto citato. Le opere in progetto sono in ogni caso da ritenersi di assoluta urgenza e imprescindibilità. Gli interventi non presentano infine alternative localizzative in quanto subordinati dai vincoli imposti nella attuazione pratica dell'intervento, poiché si tratta di sostituzione e ammodernamento delle condotte esistenti. In ogni caso non si ritiene necessario il ricorso allo strumento della deroga; piuttosto le opere in progetto sono da ritenersi autorizzabili comunque ai fini paesaggistici dal momento che, come illustrato, sono compatibili con le finalità di tutela e valorizzazione delle risorse paesaggisticoambientali previste nei luoghi.
Analisi dei Vincoli determinati dal P.U.T.T./p Analisi dei Vincoli determinati dal P.U.T.T./p Ambiti Territoriali Estesi Il territorio di Alberona è assoggettato a vincoli dettati dai differenti strumenti di tutela. Per quanto concerne il comune in esame,su di esso insistono i seguenti vincoli definiti dal P.U.T.T./p: AMBITI TERRITORIALI ESTESI - Ambiti Territoriali estesi di tipo "B" - Valore paesaggistico-ambientale distinguibile, laddove esistano condizioni di compresenza di più beni costitutivi con o senza prescrizioni vincolistiche preesistenti. I suddetti ambiti interessano il territorio in porzioni contenute e attualmente molto lontane dall'edificato. -
Ambiti Territoriali Estesi di tipo "C" - "Valore paesaggistico-ambientale distinguibile, laddove sussistano condizioni di presenza di un bene costitutivo, con o senza prescrizioni vincolistiche preesistenti". I suddetti ambiti interessano il territorio in porzioni contenute e, in alcuni casi interessano l'edificato.
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Ambiti Territoriali estesi di tipo "D" - Valore paesaggistico-ambientale distinguibile, laddove pur non sussistendo la presenza di un bene costitutivo, sussista la presenza di vincoli (diffusi) che ne individui una significatività. I suddetti ambiti interessano il territorio in porzioni contenute a ridosso dei confini amministrativi.
Dall'analisi della allegata cartografia di PUTT/p (Piano Urbanistico Territoriale Tematico per il Paesaggio) si evince che il progetto si sviluppa in quelle aree definite come Ambiti Territoriali Estesi di tipo "C" dallo stesso Strumento direttivo.
Analisi dei Vincoli determinati dal P. U. T. T./p Ambiti Territoriali Distinti Per quanto attiene gli AMBITI TERRITORIALI DISTINTI, in base allo studio effettuato sulla cartografia del P.U.T.T./p, è possibile verificare come il progetto in esame,ricada in quelle aree assoggettate alla presenza di : Vincolo Idrogeologico,Zone di ripopolamento,Boschi,Macchia e Parchi soggetti a tutela,Usi Civici. La suddetta analisi è stata effettuate sulle opere puntuali e lineari e non su quelle areali essendo,ad oggi, impossibile definirne la localizzazione. Si segnala che, ai sensi del comma 5 dell'art. 1.03 del P.U.T.T./p, le norme contenute nel piano, di cui al titolo II (Ambiti Territoriali Estesi) ed al titolo III (Ambiti Territoriali Distinti), non trovano applicazione all'interno dei territori costruiti che sono così definiti: a) b) c)
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aree tipizzate dagli strumenti urbanistici vigenti come zone omogenee "A" e "B"; aree tipizzate dagli strumenti urbanistici vigenti come zone omogenee "C" oppure incluse in uno strumento urbanistico esecutivo; aree che, ancorché non tipizzate come zone omogenee "B" dagli strumenti urbanistici, o che:
ne abbiano di fatto le caratteristiche (ai sensi del D.M. 1444/1968), vengono riconosciute come regolarmente edificate (o come edificato già sanato ai sensi della Legge n. 47/1985), e vengano perimetrale su cartografia catastale con specifica deliberazione di consiglio comunale; siano intercluse nell'interno del perimetro definito dalla presenza di maglie regolarmente edificate, e vengano perimetrate su cartografia catastale con specifica deliberazione di consiglio comunale.
Ed ancora, per il caso in specie, trattandosi di rifacimento di tratti di condotte idriche esistenti nell’ambito del centro abitato di Alberona, a termine dell’art.5.02 (interventi esenti dall’Autorizzazione Paesaggistica), comma 1.06 – l’Autorizzazione Paesaggistica non va richiesta per il collocamento entro terra di tubazioni di rete infrastrutturali, con ripristino dello stato dei luoghi e senza opere edilizia fuori terra. Inoltre a seguito dell’adozione del PPTR con DGR 1435 del 02/08/2013, ai sensi dell’art.105, lo stesso risulta compatibile con l’art. 91 comma 12 delle NTA del PPTR.
Analisi dei Vincoli determinati dal P.A.I. Analisi dei Vincoli determinati dal P.A.I L'analisi delle cartografie di P.A.I ha evidenziato l'assenza di aree a rischio idraulico interferenti con le opere di progetto, mentre,per le aree soggette a pericolosità geomorfologica ,la stessa analisi delle cartografie ha evidenziato l'insistenza di aree, interferenti con le opere di progetto, e classificate dallo stesso come: -
Aree a pericolosità geomorfologica elevata (PG2). ). Soggette alle disposizioni dell’art. 14 delle NTA del PAI; Aree a pericolosità geomorfologica molto elevata (PG3). Soggette alle disposizioni dell’art. 13 delle NTA del PAI.
Nello specifico l’intervento di progetto attuale ricade in aree tipizzate PG 2 e solo per un tratto di via Volturino il tratto di condotta idrica esistente e da risanare ricade in area PG3.
Analisi dei vincoli relativi alle aree SIC e ZPS: aree "Natura 2000" Analisi dei vincoli relativi alle aree SIC e ZPS: Aree "Natura 2000" Il centro abitato del comune di ALBERONA, oggetto del presente intervento, non è individuato il SITO DI INTERESSE COMUNITARIO, inoltre sullo stesso abitato non insistono zone di protezione speciale (ZPS).
Analisi vincolo bene culturale, parte II D.Lvo n.42/2004 L’intervento in oggetto prevede la rimozione della pavimentazione esistente sovrastante il sottoservizio (rete idrica esistente) per la larghezza strettamente sufficiente alla lavorazione in sicurezza tesa al risanamento della tubazione. Siffatto intervento, nell’ambito del Piano Urbanistico Generale (PUG) si sviluppa lungo le strade ricadenti nella zona A “centro storico” e nell’ambito della zona B “zona interamente edificata” . Pertanto, limitatamente all’intervento ricadente nella zona A, a termine del D.Lvo 22.01.2004 n.42, Codice dei Beni Culturali e del paesaggio all’art.10, comma 1 e 4 lettera g) e l’art.12, comma 1, quantunque il ripristino della pavimentazione sia eseguito con altro materiale diverso dal preesistente rimosso è opportuno chiedere esplicita autorizzazione al Ministero per i Beni e le Attivita’ Culturali – Sovrintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici per la provincia di Bari, Barletta-Andria-Trani e Foggia, Piazza Federico II (Castello Svevo) 70122, Bari.
Inquadramento nell’ambito beni paesaggistici, parte III D.Lvo n.42/2004 In considerazione di quanto sopra esposto, l’intervento di che trattasi non incide su beni paesaggistici di cui all’art.134, c.1, lettera a), né tantomeno interviene su aree tutelate per legge di cui all’art.142. Pertanto non essendoci alcun vincolo paesaggistico non va chiesta esplicita autorizzazione al Ministero per i Beni e le Attivita’ Culturali – Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici per la provincia di Bari, Barletta-Andria-Trani e Foggia, Piazza Federico II (Castello Svevo) 70122, Bari.
Analisi
vincolo
Piano
Paesaggistico
Territoriale
Regionale
(PPTR) Con delibera di G.R. n.1435 del 02.08.2013, è stato adottato il Piano Paesaggistico della Regione Puglia e, pertanto, il presente intervento è stato assoggettato alla verifica con il richiamato PPTR, ancorché all’attualità sono in vigore le Norme di Salvaguardia. Il PPTR, all’art.38, individua e delimita i beni paesaggistici di cui all’art.134 del Codice, nonché ulteriori contesti a norma dell’art.143, c.3, lettera e) del Codice e né detta rispettivamente le specifiche prescrizioni d’uso e le misure di salvaguardia e utilizzazione. Gli “ulteriori contesti” individuati dal PPTR sono elencati al punto 3.1, c.3, art.38, per il caso in specie è da prendere in esame la lettera q) città consolidata. La definizione degli “ulteriori contesti” riguardante le componenti culturali ed insediative sono definite all’art.76, c.1 del PPTR, il quale per “città consolidata” intende: quella parte dei centri urbani che va dal nucleo di fondazione fino alle urbanizzazioni compatte realizzate nella prima metà del novecento. L’intervento di che trattasi, a termine dell’art.81 del PPTR afferente le misure di salvaguardia, può ritenersi ammissibile e di ciò lo certifica il Responsabile del procedimento dell’intervento di che trattasi.
Conclusioni A conclusione di quanto analizzato precedentemente in merito alle interferenze delle opere di progetto con i vincoli presenti sul territorio, è opportuno che sia predisposto la richiesta di autorizzazione per il superamento del vincolo paesaggistico ambientale, parte II D.Lvo n.42/2004, come sopra dettagliatamente riportato. A tal uopo si demanda alla relativa relazione specialistica.
IL PROGETTISTA Dott. Ing. Paolo COPPOLELLA