Protezione vie Respiratorie D.lgs.475 Art. 1 2) Si intendono per Dispositivi di Protezione Individuale (D.P.I.) i prodotti che hanno la funzione di salvaguardare la persona che li indossi o comunque porti con sé da rischi per la salute e la sicurezza
3M Sicurezza
Protezione vie Respiratorie D.lgs. 626/242 Art.41 I D.P.I. devono essere impiegati quando i rischi non possono essere evitati o sufficientemente ridotti da misure tecniche di prevenzione, da mezzi di protezione collettiva, da misure, metodi o procedimenti di riorganizzazione del lavoro.
3M Sicurezza
Protezione vie Respiratorie D.lgs.475 /92 Il decreto legislativo 475/92 suddivide I Dispositivi di Protezione Individuale in 3 categorie a seconda del rischio da cui devono proteggere. Per le diverse categorie sono previsti obblighi diversi per ottenere la certificazione di conformità CE.
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Protezione vie Respiratorie D.lgs.475 Art. 4 c. 2,4,5 I^ Cat. : D.P.I. di progettazione semplice per la protezione da danni di lieve entità II^Cat. : D.P.I. non compresi nelle altre due III^ Cat. : D.P.I. di progettazione complessa destinati a proteggere da rischi di morte, lesioni gravi e a carattere permanente
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Tipologie DPI Rischio
Protezione
Pericoli ambientali
Abbigliamento
Pericoli particolari
Indumenti di protezione
Impigliamento ustione
Prot. Cuffia capelli
Offesa dall’alto o contatto
Copricapo (anche per sole)
Occhi
Occhiali, visiere, schermi
Mani
Manopole, guanti, altro
Piedi
Calzature
Altre parti
Schermi, grembiuli, pettorali, gambali
Caduta
Cinture
Vie respiratorie
Maschere o altro
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D.M. 2 Maggio 2001 Ministero del Lavoro e della Previdenza Sociale Criteri per l’individuazione e l ’uso dei dispositivi di protezione individuale ² Protezione dell’udito (All.1) + Protezione delle vie respiratorie (All.2) $ Protezione degli occhi (All.3): $ Filtri per saldatura e tecniche connesse $ Filtri per radiazioni UV $ Filtri per radiazioni IR € Indumenti di protezione da agenti chimici (All.4) 3M Sicurezza
D.M. 2 Maggio 2001 Allegato 2 Norma UNI10720
“Guida alla scelta ed all’uso degli apparecchi di protezione delle vie respiratorie ”
DM 2 maggio 2001 - All.2
3M Sicurezza
Selezione del respiratore RESPIRATORI Dipendenti dall’atmosfera
Indipendenti dall’atmosfera
RESPIRATORI A FILTRO
RESPIRATORI ISOLANTI
• ossigeno < 17 % • concentrazione dei contaminanti superiore ai limiti del respiratore a filtro • gas e vapori con soglia olfattiva > TLV
DM 2 maggio 2001 - All.2
3M Sicurezza
Protezione vie Respiratorie Contaminanti: Polveri, fumi e nebbie Questi inquinanti solitamente vengono chiamati particelle
Polveri sono particelle solide di dimensioni variabili, generate da frantumazione o abrasione di materiali solidi. Più la dimensione delle particelle è piccola, maggiore è la possibilità di inalarle 3M Sicurezza
Protezione vie Respiratorie Contaminanti: Polveri, fumi e nebbie
Nebbie: sono minuscole goccioline disperse nell’aria, queste possono essere a base acqua, ed allora si parla di nebbia acquosa, o formate da sostanze organiche, e allora si parla di nebbia organica (es. nebbie d’olio). Queste nebbie sono spesso generate da operazioni nebulizzazione. 3M Sicurezza
Protezione vie Respiratorie Contaminanti: Polveri, fumi e nebbie
Fumi: si formano quando un metallo, scaldato fino alla fusione o vaporizzato, si raffredda velocemente. Questo crea particelle molto fini: inferiori a 0,4 micron. L’esempio più comune è la saldatura. 3M Sicurezza
Protezione vie Respiratorie Contaminanti: Gas e Vapori
Gas: sono sostanze, che a temperatura e pressione ambiente, si presentano in fase gassosa. Possono essere incolori ed inodori, e diffondersi nell’ambiente anche ad elevata distanza molto velocemente. Esempio il Cloro, l’ammoniaca …. 3M Sicurezza
Protezione vie Respiratorie Contaminanti: Gas e Vapori
Vapori: sono la forma gassosa di sostanze che si trovano allo stato liquido (o solido) a temperatura ambiente. Per esempio solventi quali il toluolo e l’acetone. In verniciatura spesso si ha a che fare con vapori oltre che con particelle 3M Sicurezza
Protezione vie Respiratorie Prevenzione primaria Qualora tali misure di prevenzione primaria non riescano a ridurre sufficientemente il rischio, è necessario impiegare dispositivi di protezione individuale (D.Lgs.n° 626 art.41).
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Selezione del Respiratore Respiratori antipolvere I filtri antipolvere e i facciali filtranti 3M sono costituiti in tessuto non tessuto di fibra polipropilenica caricata elettrostaticamente. Le particelle presenti nell’aria sono trattenute dal filtro mediante un’azione meccanica (1) ed elettrostatica (2). 1 2
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Selezione del Respiratore Respiratori antipolvere Le particelle più grossolane sono trattenute dalle “maglie” della fibra (azione meccanica), mentre le particelle più fini sono catturate dalla carica elettrostatica (azione elettrostatica). Per aumentare il livello di protezione si agisce sul numero di strati filtranti.
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Mascherine Igieniche Ministero dell’Industria e dell’Artigianato: CIRCOLARE 22 maggio 2000, n.759470 “Indicazioni per la commercializzazione di maschere di protezione delle vie respiratorie nel quadro della direttiva 89/686/CEE…” Le maschere igieniche: n NON possono riportare alcuna marcatura CE n DEVONO riportare chiaramente che: NON garantiscono in alcun modo la protezione respiratoria di chi le indossa 3M Sicurezza
Efficienza filtrante totale minima Respiratori e Filtri per polveri, fumi e nebbie Classe
Efficienza
FFP1/P1*
78 %
FFP2/P2*
92 %
FFP3/P3*
98 %
* Filtri montati su semimaschera DM 2 maggio 2001 - All.2 c.6.1.1
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Selezione del Respiratore Valore limite di soglia (TLV) Concentrazione media ponderata di contaminante presente nell’ambiente, su una giornata lavorativa di 8 ore, per 40 ore lavorative settimanali, alla quale quasi tutti i lavoratori possono essere ripetutamente esposti, giorno dopo, senza effetti negativi. Oltre questo valore espresso in mg di contaminante su m3 di aria o parte per milione (ppm), é necessario proteggersi onde evitare effetti negativi per la salute. 3M Sicurezza
Selezione del Respiratore Fattore di protezione (FP) E’ il rapporto tra la concentrazione del contaminante nell’ambiente (Cest) e la sua concentrazione all’interno del facciale (Cint):
FP =
Cest Cint
DM 2 maggio 2001 - All.2 c.10
=
100 100 - % eff. APVR
3M Sicurezza
Selezione del respiratore Fattore di Protezione Nominale
Classe
FPN
CONC. MAX
FFP1/P1
4,5
4 X TLV
FFP2/P2
12,5
12 X TLV
FFP3/P3
50
50 X TLV
DM 2 maggio 2001 - All.2 c.10
3M Sicurezza
Selezione del respiratore Fattore di Protezione Operativo (FPO)
Rappresenta un valore realistico riferito alla protezione offerta dal dispositivo. Si discosta dal valore FPN soprattutto per alti livelli di protezione.
DM 2 maggio 2001 - All.2 c.10.2
3M Sicurezza
Selezione del Respiratore Comparazione FPN - FPO
Filtro
FPN
FPO
P1
4,5
4
P2
12
10
P3
50
30 3M Sicurezza
Protezione vie Respiratorie Respiratori a filtro
Facciale Filtrante FFP1 Semimaschera + P1 Facciale Filtrante FFP2 Semimaschera + P2 Facciale Filtrante FFP3 Semimaschera + P3
FPO
Respiratori a filtro
FPO
4
Pieno facciale + P1
4
10
Pieno facciale + P2
16
30
Pieno facciale + P3
400*
DM 2 maggio 2001 - All.2 c.10.2.4
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Selezione del respiratore Non conosco la concentrazione degli inquinanti:
Polveri con:
Livello minimo di protezione
TLV = 10 mg/m3
FFP1/P1
TLV > 0.1 mg/m3
FFP2/P2
3
FFP3/P3
TLV < 0.1 mg/m DM 2 maggio 2001 - All.2 c.10.2.4
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Protezione vie Respiratorie Selezione del respiratore antipolvere
identifico il contaminante conosco la concentrazione?
no
si 4 X 10 X 30 X
TLV TLV TLV
DM 2 maggio 2001 - All.2 c.10
FFP1/P1 FFP2/P2 FFP3/P3
TLV = 10 mg/mc TLV > 0.1 mg/mc TLV < 0.1 mg/mc 3M Sicurezza
Durata respiratore antipolvere
lIntasamento lPerdita
di tenuta
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Selezione del Respiratore Respiratori per gas e vapori Le sostanze sono trattenute mediante l’azione chimico-fisica di carboni attivi presenti nel filtro. L’azione del filtro può essere associato al funzionamento di una spugna che assorbe l’acqua.
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Selezione del Respiratore Efficienza dei filtri Questi contengono carboni attivi e sostanze chimiche in grado di assorbire e neutralizzare i contaminanti La normativa EN 141 prevede che i filtri ABBIANO SEMPRE UNA EFFICIENZA DI FILTRAZIONE DEL 100%. 100%
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Selezione Respiratore antigas Classificazione dei filtri per gas e vapori EN 141 / EN 405
A A
Gas e vapori organici con punto di ebollizione superiore a 65°C
B B
Gas e vapori inorganici
EE
Gas acidi
K K
Ammoniaca e derivati
DM 2 maggio 2001 - All.2 c.6.1.2
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Selezione Respiratore antigas Classificazione dei filtri per gas evapori
AX
Gas e vapori organici con punto di ebollizione inferiore a 65°C
NO-P3
Ossidi di azoto / polveri
Hg-P3
Mercurio / polveri
Form.
Formaldeide *
* Ad oggi non incluso nell’elenco dei filtri antigas del DM DM 2 maggio 2001 - All.2 c.6.1.2
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Selezione respiratore antigas Classificazione dei filtri per gas e vapori
Classe
Capacità
Limite di utilizzo
1
bassa
1000 ppm
2
media
5000 ppm
3
alta
10000 ppm
DM 2 maggio 2001 - All.2 c.6.1.2
3M Sicurezza
Selezione respiratore antigas Fattore di Protezione Nominale
Respiratore
FPN
Conc. max.
Semimaschera
50
50 X TLV
Pieno facciale
2000
2000 X TLV
DM 2 maggio 2001 - All.2 c.10.2.4
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Selezione respiratore antigas Respiratori a filtro antigas
Classe
Semimaschera + filtri antigas
FPO
Limite di utilizzo
1
30
1000 ppm
2
30
5000 “
30
10000 “
Facciale filtrante antigas Semimaschera + filtri antigas Facciale filtrante antigas Semimaschera + filtri antigas
3
Facciale filtrante antigas Pieno facciale + filtri antigas
1
400
1000
“
Pieno facciale + filtri antigas
2
400
5000
“
Pieno facciale + filtri antigas
3
400
DM 2 maggio 2001 - All.2 c.6.1.2
10000
“
3M Sicurezza
Selezione respiratore antigas
l Contaminante
l Concentrazione
DM 2 maggio 2001 - All.2 c.6.1.2
tipo di filtro semimaschera o pieno facciale classe del filtro
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Protezione vie Respiratorie
Sostituzione all’avvertimento di odore o sapore del contaminante
3M Sicurezza
Formazione ed addestramento ADDESTRAMENTO OBBLIGATORIO: - per il personale che utilizza l’APVR per la prima volta; (Teoria, pratica e indossamento con test di tenuta); - va ripetuto periodicamente almeno ogni 5 anni. Svolto da personale competente, ⇒ colui che abbia ricevuto una speciale formazione e che, ad intervalli opportuni, segua un corso di aggiornamento. L’intervallo dipende dalla complessità dell’APVR , comunque non superiore a 5 anni. DM 2 maggio 2001 - All.2 c.7.4
3M Sicurezza
Formazione ed addestramento Argomenti definiti: (per respiratori a filtro) Ø
Ø Ø
Ø
Ø Ø
Ø
Composizione ed effetti delle sostanze pericolose in questione (gas, vapori, particelle) Conseguenza della carenza di ossigeno sull’organismo umano Concezione e funzionamento degli APVR che si intendono utilizzare Limiti dell’effetto protettivo, durata d’impiego, sostituzione dei filtri Indossamento Comportamento riguardo la protez. respiratoria durante l’addestramento, l’uso effettivo e in caso di fuga Conservazione e manutenzione
DM 2 maggio 2001 - All.2 c.7.4.2
3M Sicurezza
Formazione ed addestramento Ø Addestramento per abituare l’utilizzatore all’uso del respiratore Al termine vanno eseguite le prove di tenuta del respiratore:
Fit-test
DM 2 maggio 2001 - All.2 c.7.4.2
3M Sicurezza
Gestione dei respiratori Registro Deve essere tenuto un registro degli APVR Deve essere predisposto un programma di manutenzione, manutenzione e mantenuto un registro delle attività svolte: • Ispezione per l’accertamento di eventuali difetti; • pulizia e disinfezione; • manutenzione generale; • immagazzinamento DM 2 maggio 2001 - All.2 c.8.1
3M Sicurezza
Gestione dei Respiratori Manutenzione Procedure di manutenzione: ü Pulizia; ü Disinfezione; ü Preparazione per un reimpiego; ü Prove del corretto funzionamento ad intervalli stabiliti; ü Verifica ad intervalli stabiliti. Nomina del responsabile degli APVR
DM 2 maggio 2001 - All.2 c.8.4
3M Sicurezza