Programma
pluriennale delle Attività
2016 - 2017 Consiglio di Amministrazione 18 dicembre 2015
Indice
INTRODUZIONE
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AREA DI RICERCA SVILUPPO SOSTENIBILE
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A. Attività intersettoriale di euro-progettazione
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B. Attività settore Qualità dell’aria e cambiamenti climatici
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C. Settore Sviluppo Sostenibile
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AREA DI RICERCA TERRITORIALE A. Settore Biodiversità e aree protette
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B. Settore Risorse Idriche
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AREA FORMAZIONE E COMUNICAZIONE
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A. Settore Educazione e Formazione ambientale
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B. Settore Eventi e comunicazione
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C. Laboratori didattico-scientifici FLAB’S
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ATTIVITÀ ISTITUZIONALE
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Introduzione
Con il Programma Pluriennale 2016-2017 la Fondazione conferma i risultati d’eccellenza delle sue ricerche, che assumono interesse e valenza in chiave, oltre che regionale, anche nazionale ed europea. Alla fine del 2015 è stato rinnovato il Protocollo di Intesa con Regione Lombardia, che conferma la forte collaborazione con la Fondazione su alcuni dei punti programmatici più strategici delle politiche regionali. I numerosi ambiti compresi nel Protocollo riguardano in particolare la revisione del Piano Territoriale Regionale, dopo aver curato nel corso del 2015 l’attuazione della l.r. 31/2014; l’attuazione del Piano Regionale per la Gestione delle Bonifiche e dei Rifiuti, all’interno del quale continua anche la sperimentazione delle politiche sullo spreco alimentare e si prevede di realizzare la nuova caratterizzazione del suolo sul terreno dell’incidente di Seveso. Inoltre nel corso del 2016 si concluderà la predisposizione del Piano Faunistico e Venatorio Regionale attraverso la collaborazione al percorso di approvazione del Piano con tutti i soggetti interessati. Nell’insieme delle priorità politiche rivolte al territorio della Lombardia, ce ne sono alcune che incrociano le agende politiche nazionali e internazionali, sulle quali la Fondazione sta collaborando da diversi anni con la Regione. In questo contesto, il riferimento principale è al Piano Clima della Lombardia, che comprende politiche di adattamento e mitigazione del cambiamento climatico, e che rappresenta un modello in Italia e una delle best practice a livello internazionale. Grazie alla proficua collaborazione con la Fondazione, la Lombardia è entrata a far parte dei partenariati internazionali più importanti, riconosciuti dalle Nazioni Unite, con i quali si sta confrontando autorevolmente per delineare politiche di carattere internazionale per il contenimento dei gas a effetto serra. L’accordo raggiunto alla Conferenza delle Parti delle Nazioni Unite sottoscritto a Parigi nel dicembre 2015 sottolinea l’importanza e la strategicità del tema del cambiamento climatico a livello planetario. La Programmazione Comunitaria e il nuovo Piano di Sviluppo Rurale 2014 – 2020 saranno opportunità che si dovrà saper cogliere per essere competitivi e per supportare con innovazione ed efficacia le politiche ambientali della pubblica amministrazione.
Il prossimo biennio vedrà la Fondazione fortemente impegnata ancora nel settore dell’Educazione Ambientale. Il Centro Ricerche e Formazione Ambientale sta acquisendo un ruolo scientifico e culturale di rilievo nel territorio e si continuerà in modo sempre più convinto a dare attenzione all’attività di divulgazione ambientale sia attraverso gli eventi nell’auditorium, sia attraverso l’utilizzo dei Laboratori FLABS e del Planetario. Il 2015 ha rappresentato un anno importante per l’avvio dei Laboratori e per la piena attività dell’Auditorium che oltre ad essere sede delle iniziative della Fondazione, ha ospitato convegni in collaborazione con tanti soggetti del territorio e ha dato avvio ad importanti cicli di conferenze. Tutta questa attività informativa e divulgativa rappresenta un grande valore culturale e sarà supportata e incrementata nel corso dei prossimi anni. L’attenzione rivolta alla valorizzazione del territorio trova attuazione anche nei progetti che la Fondazione ha presentato e vinto nel 2015 attraverso i bandi della Fondazione Cariplo, con la quale si prevede di consolidare ulteriormente la collaborazione che continua ormai da decenni. Queste attività saranno fortemente legate nel corso del 2016 a due importanti ricorrenze: i quaranta anni dell’incidente di Seveso e i trent’anni della Fondazione. Si darà ampio spazio e rilievo a questi due avvenimenti attraverso una serie di iniziative con l’obiettivo di porre le basi ambientali, sociali e culturali sulle quali costruire politiche future per valorizzare e sostenere lo sviluppo del territorio, dando ancora più impulso a quella che è stata da sempre una mission peculiare della Fondazione. Ci prepariamo quindi ad affrontare i prossimi anni con la convinzione che la Fondazione, attraverso la propria attività di ricerca, studio e formazione, continuerà a rappresentare un punto di innovazione e sviluppo a supporto delle comunità locali, nazionali e internazionali.
Il Presidente Matteo Fumagalli
AREA DI RICERCA SVILUPPO SOSTENIBILE
Area di ricerca Sviluppo Sostenibile
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Coordinatore: Dr. Mita Lapi
A. ATTIVITÀ’ INTERSETTORIALE DI EURO-PROGETTAZIONE Nell’ambito dell’Area di Ricerca “Sviluppo Sostenibile”, l’attività intersettoriale di euro-progettazione riveste una importanza strategica. Le iniziative e le azioni che vengono condotte sono relative a: monitoraggio e selezione dei programmi Europei di ricerca, formazione e cooperazione territoriale, finanziati dall’Unione Europea, accessibili dalla Fondazione; individuazione di temi progettuali, definizione di proposte di progetto a livello nazionale e internazionale e costruzione di partenariati competitivi; mantenimento di collaborazioni consolidate e ricerca di nuove collaborazioni a livello europeo con enti istituzionali, istituti di ricerca e organizzazioni associative non profit e private; attività istruttoria per la submission della documentazione ufficiale richiesta dai diversi programmi di finanziamento europeo; presentazione e promozione dei progetti candidati presso le istituzioni regionali, nazionali ed europee preposte alla valutazione dei progetti candidati, anche in funzione di successive candidature per le quali occorra istruire un processo di indirizzo tematico (formulazione di priorità specifiche nell’ambito di bandi in fase di definizione); sviluppo e gestione dei progetti candidati che hanno superato la selezione, sulla base del ruolo definito per la Fondazione nell’ambito dell’application form progettuale. Sulla base di questa consolidata metodologia di lavoro, da alcuni anni la Fondazione partecipa attivamente ai bandi dei programmi europei di finanziamento alla ricerca e allo sviluppo territoriale. Nella presente relazione si dà evidenza del proseguimento nel 2016 dei progetti approvati nella passata programmazione comunitaria 2007-20131 (Progetto IEE BRICKS) e dell’avvio dei progetti (Progetto LIFE GESTIRE2020) approvati nell’ambito della nuova programmazione 2014-2020, che nel 2015 ha visto la riapertura di quasi tutte le linee di finanziamento. Per il 2016 sono attesi gli esiti delle valutazioni dei progetti che abbiamo candidato ad un finanziamento europeo nell’ambito del secondo semestre del 2015 e che appartengono alle linee: Horizon 2020, INTERREG EUROPE e LIFE. La Fondazione proseguirà anche nel 2016 la significativa attività di proposta progettuale anche attraverso la capitalizzazione delle competenze tecnico- scientifiche e di project management acquisite nello svolgimento dei precedenti progetti a scala nazionale e locale. La Fondazione continuerà altresì a partecipare ad eventi di informazione specifica (Infoday), di formazione rivolta a stakeholders privilegiati e di brokeraggio, oltre a mantenere i contatti con i National Focal Points e le Agenzie europee di riferimento dei diversi programmi e a partecipare attivamente a reti europee e internazionali.
Nell’ambito della programmazione comunitaria 2007-2013 la Fondazione ha partecipato a bandi legati a differenti strumenti di finanziamento: 7° Programma Quadro, Programma per la Competitività e l’Innovazione, INTERREG IVC, Spazio Alpino, LIFE +, Intelligent Energy Europe, Strumento Finanziario per la Protezione Civile Civitas Plus II, Gioventù in Azione, Cultura 2007-2013, Europa per i Cittadini.
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Questa attività intersettoriale, condotta prevalentemente dal team di questa Area di Ricerca, si svolge in collaborazione con la Delegazione a Bruxelles della Presidenza di Regione Lombardia e si avvale di consolidate collaborazioni con le Università lombarde. 1 - PROGETTO IN CORSO BRICKS – “Building Refurbishment with Increased Competences, Knowledge and Skills” La Fondazione è partner del progetto BRICKS, presentato dal capofila ENEA nell’ambito del Programme IEE Intelligent Energy Europe – Integrated Initiative Pillar II BUILD UP SKILLS. La partnership è rappresentata da 15 enti tra istituti di ricerca (tra cui ENEA, CS Aziendale, ITS Energy and Environment, Di.T.N.E., Renael), e da altri enti e società di settore per la realizzazione di un progetto sulla formazione professionale in materia di certificazione energetica nell’edilizia. Il progetto BRICKS prevede lo sviluppo di strumenti e di metodologie per realizzare un sistema di formazione in grado di migliorare le conoscenze, le abilità e le competenze dei lavoratori impegnati nella riqualificazione energetica degli edifici e nell’uso di fonti rinnovabili di energia, mirando all’obiettivo di avere, entro il 2020, un parco edilizio a consumi energetici “quasi zero”. Per raggiungere questo importante obiettivo nel 2015 sono già state svolte azioni per mettere a punto una strategia di sviluppo del sistema di qualifica a partire dalle linee definite nella roadmap italiana e per individuare le strategie per rimuovere gli ostacoli individuati dalla roadmap al fine di promuovere un nuovo sistema di qualifica VET (Vocational & Educational Training) che soddisfi sia le esigenze del mercato del lavoro sia i nuovi requisiti stabiliti dalle direttive RES (Promozione dell’uso delle fonti rinnovabili di energia) e BPDP (Performance energetica degli edifici). Nel 2016 la Fondazione contribuirà a: • mettere a punto una strategia di sviluppo del sistema di qualifica a partire dalle linee definite nella roadmap italiana; • segnalare buone pratiche già sviluppate e testate anche in ambito europeo, adattandole al sistema italiano, per la valutazione delle competenze acquisite in ambito non formale ed informale; • avviare il tavolo di lavoro UNI per la definizione di norme riguardanti le professioni non organizzate in albi o ordini così come previsto dalla legge n.4 del gennaio 2013, defi dettagliatamente conoscenze, abilità e competenze così come previsto dal Quadro Europeo delle Qualifiche (EQF); • avviare il tavolo di lavoro UNI per la definizione di norme riguardanti le professioni non organizzate in albi o ordini così come previsto dalla legge n.4 del gennaio 2013, definendo dettagliatamente conoscenze, abilità e competenze così come previsto dal Quadro Europeo delle Qualifiche (EQF); • raggiungere tutte le regioni e le province autonome in modo da promuovere quanto sviluppato; • nel progetto attraverso tutta il sistema scolastico e della formazione professionale; • attivare una vasta campagna di comunicazione per raggiungere le amministrazioni nazionali, regionali e locali impegnate nell’uso di fondi europei per l’assegnazione di appalti di riqualificazione energetica degli edifici. Finanziatore: Commissione Europea – Programma IEE Tempistica: settembre 2014 – febbraio 2016 IBECA - Technical Assistance for Institution building of the Ministry of Environment in enforcing Environmental and Climate Acquis Nell’ambito dell’ IPA National Programme 2013 for Albania (area di cooperazione: Ambiente e Risorse naturali), il capofila AGROTEC SpA è risultato vincitore del contratto europeo con il pro-
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getto IBECA identificato con il riferimento EuropeAid/135700/DH/SER/AL. In collaborazione con il Centro Euro-Mediterraneo sui Cambiamenti Climatici Scarl (CMCC), la Fondazione contribuirà alla elaborazione dei seguenti documenti nazionali, approfondendo in particolare la tematica del settore dei trasporti anche in connessione con gli altri principali settori emettitori di gas serra: a) Albanian National Climate Change Strategy (NCCS); b) Albanian National Climate Change Plan (NCCP). La Strategia e il Piano nazionali sui cambiamenti climatici dell’Albania metteranno a sistema strategie e piani esistesti, fornendo una valutazione globale delle azioni previste in Albania, nel breve e lungo termine. Il documento fornirà una panoramica di obiettivi, di politiche, di raccomandazioni e di misure previste nei settori rilevanti responsabili delle emissioni di gas climalteranti, oltre a restituire la valutazione delle potenziali sinergie e lacune. Finanziatore: Commissione Europea tramite CMCC scarl Tempistica: novembre 2015 – dicembre 2016
2 - PROGETTI IN FASE DI VALUTAZIONE I progetti europei che la Fondazione ha candidato nel secondo semestre del 2015 e che sono in fase di valutazione, al momento della stesura del presente programma, afferiscono a diversi pro-
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grammi di cofinanziamento comunitari: Integrated Europe INNOGROW (sottoposto alla valutazione: 28 luglio 2015) Life MASTER ADAPT (sottoposto alla valutazione: 15 settembre 2015) H2020 GreenEDU (sottoposto alla valutazione: 15 settembre 2015) Life BATWooD (sottoposto alla valutazione: 1 ottobre 2015) Life BIOSOURCE (sottoposto alla valutazione: 15 ottobre 2015) Life (integrato) PREPAIR (sottoposto alla valutazione: 10 ottobre 2015) Di seguito si propone la presentazione di una selezione dei progetti sopra citati. Interreg Europe INNOGROW - Regional policies for innovation driven competitiveness and growth of rural SMEs Il progetto INNOGROW è stato candidato dal capofila Regione Tessaglia (Grecia) nell’ambito della prima call del programma Interreg Europe (Priority axis 2: “Competitiveness of SMEs”; Specific Objective: 2.1 “Improve the implementation of regional development policies and programmes, supporting SMEs in all stages of their life cycle to develop, achieve growth and engage in innovation”). I 9 partner, tra cui la Fondazione, provengono da 8 Paesi europei diversi: Grecia, Regno Unito, Italia, Ungheria, Slovenia, Bulgaria, Repubblica Ceca e Lettonia. Il progetto INNOGROW mira a migliorare le politiche in materia di competitività delle PMI nelle aree rurali per quanto riguarda l’integrazione di nuove tecnologie di produzione e modelli di business che portano a prodotti innovativi. Il progetto intende promuovere l’adozione di innovazione in agricoltura, attraverso la condivisione di pratiche e di esperienze tra le Regioni e gli attori interessati alle competitività delle PMI rurali. Attraverso il progetto INNOGROW le Regioni avrebbero ulteriori strumenti per: fornire incentivi adeguati alle PMI rurali per l’adozione di innovazioni di tecnologie e di produzione (ad esempio, agricoltura biologica, processi di allevamento e di alimentazione selettivi, …); sostenere l’ammodernamento delle PMI rurali esistenti e la nascita di start-up innovative; promuovere nuovi business e nuovi modelli di coalizione e partecipazione nelle zone rurali che portano a idee imprenditoriali innovative. Regione Lombardia ha supportato il progetto attraverso la sottoscrizione di una lettera di sostegno firmata dalla propria Autorità di Gestione dei fondi FSE e FESR 2014-2020. L’esito della selezione è previsto per i primi mesi del 2016. Finanziatore: Commissione Europea – Programma INTERREG EUROPE Tempistica: gennaio 2016 – dicembre 2018 LIFE MASTER ADAPT – MAinSTreaming Experiences at Regional and local level for adaptation to climate change Il progetto è stato candidato dal capofila Regione Sardegna al bando Life 2015 Climate Action - Climate Change Adaptation lo scorso 15 settembre 2015. Oltre alla Fondazione, sono partner del progetto: ISPRA, Regione Lombardia, Coordinamento Agende 21 Locali Italiane, Università di Sassari, Università IUAV di Venezia e Ambiente Italia. Il progetto, fortemente voluto e condotto con grande impegno dalla Fondazione, intende fornire strumenti di sup-
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porto decisionale capaci di rendere efficaci ed efficienti le strategie e le misure di adattamento che si delineeranno nei prossimi anni a scala regionale e locale, andando ad implementare – in particolare a livello italiano - la Strategia Nazionale di Adattamento ai Cambiamenti Climatici (SNAC). L’obiettivo generale del Life MASTER ADAPT è infatti quello di Individuare e testare strumenti di multilevel governance innovativi a supporto di regioni e enti territoriali locali nell’identificazione e sviluppo di strategie e politiche di adattamento, anche in conformità agli impegni prescritti nell’iniziativa Patto dei Sindaci per l’Adattamento. Il mainstreaming delle politiche di adattamento all’interno delle altre politiche settoriali, sperimentato dalla Regione Lombardia nella propria Strategia (elaborata dalla nostra Fondazione e selezionata tra le buone pratiche europee nella pubblicazione “Climate change adaptation practice across the EU, 2013”), è considerato dall’Unione Europea come uno degli strumenti di fondamentale importanza per dare operatività alle future strategie regionali di adattamento. Il progetto si propone di sviluppare, a partire da quanto sperimentato in Lombardia, uno strumento operativo innovativo e replicabile per ottimizzare e rendere efficace il reindirizzo e l’integrazione delle politiche regionali di settore rispetto agli obiettivi di adattamento agli impatti dovuti alla deriva climatica. Poiché l’area di applicazione ottimale delle misure di adattamento spesso non corrisponde ai confini amministrativi delle autorità di governo del territorio, occorre pensare e testare nuovi strumenti di governance capaci di garantirne l’effettiva implementazione e il successivo monitoraggio in contesti di nuova istituzione come le città metropolitane o aggregazioni di Comuni che condividono medesime vulnerabilità e analoghe capacità di risposta ma mancano di un organismo/strumento decisionale comune. Questi strumenti di governance verranno testati su un’aggregazione di Comuni lombardi dell’area Nord Milano (tra cui Seveso, Cesano Maderno e Bovisio Masciago) e su un’aggregazione di Comuni pugliesi del Salento, mentre le città metropolitane prese come riferimento saranno Venezia e Sassari. Finanziatore: Commissione Europea – Programma LIFE Tempistica: ottobre 2016 – settembre 2019 LIFE PrepAIR – Po Regions Engaged to Policies of Air Il progetto integrato PrepAir è stato presentato alla call 2014 (in due steps) del programma di cofinanziamento europeo LIFE dal capofila Regione Emilia Romagna, ottenendo nella selezione finale un alto punteggio, ancorché purtroppo non sufficiente per il finanziamento. Sulla base di questo incoraggiante esito, il partenariato – che consta di 17 partner tra cui la Fondazione e Regione Lombardia - ha deciso di ripresentare il progetto, trasmettendo il Concept Note lo scorso 10 ottobre 2015 (primo step della selezione europea). La Fondazione ha contributo ad elaborare in particolare le azioni connesse alla sfida della mobilità elettrica e micromobilità e del riscaldamento civile con l’impiego di energie rinnovabili (Analysis of the logistics of consumption and supply of woody biomass), oltre a fornire contributi per le azioni di comunicazione e disseminazione (Creation of multimedia informative and educational materials on air quality issue). Finanziatore: Commissione Europea – Programma LIFE Tempistica: 7 anni
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3 – NUOVE IDEE PROGETTUALI Vengono presentate di seguito alcune delle tematiche già oggetto di riflessione interna e condivise con selezionati partner con i quali sono in corso contatti. Le tematiche sono distinte per tipologia di bando attualmente individuata anche se possono essere adeguatamente collocate nell’ambito di programmi differenti da quelli qui di seguito ipotizzati, anche a seguito del continuo monitoraggio delle call più adatte agli obiettivi previsti. Temi per bandi “SPAZIO ALPINO” 1. Social innovative services and sustainable re-use of built heritage attracting and mantaining population and SMEs in mountain areas Lo spopolamento in montagna e in particolare nell’arco alpino è diventato molto rilevante durante la seconda metà del secolo scorso. In molte aree, la perdita di popolazione è stata accompagnata dal crollo delle attività economiche agro-forestali-pastorali ad alta quota e dalla scomparsa di imprese artigianali a quote più basse. La crisi socio-economica degli altipiani è di solito accompagnata da una crisi nei servizi. Mentre le attività commerciali dei piccoli insediamenti stanno chiudendo, anche servizi di pubblica utilità stanno scomparendo a causa del calo della popolazione oltre che a causa dei tagli nelle politiche per la spesa pubblica. Al tempo stesso, la progressiva riduzione di questi servizi ha accelerato il trasferimento a valle delle popolazioni residenti, soprattutto nel caso di famiglie con bambini. Negli ultimi anni, tuttavia, in diverse aree dello Spazio Alpino, si sta sperimentando un trend demografico inverso, soprattutto da parte di giovani alla ricerca di nuovi stili di vita sostenibili, immigrati stranieri, pensionati, famiglie con progetti di micro - imprenditorialità, promotori del turismo rurale e eco-innovativo. Questi soggetti sembrano essere il possibile nucleo di un rilancio socio-economico della montagna. Per promuovere la loro presenza (e per stimolare il loro arrivo), è fondamentale attuare politiche e interventi mirati, a partire dal lato dei servizi. FLA sta elaborando tale idea progettuale in collaborazione – tra gli altri - con l’Università degli Studi di Milano Bicocca e il Club Alpino Italiano. 2. Transnational governance of adaptation to climate change In ambiente montano gli impatti del cambiamento climatico a livello locale variano sensibilmente in funzione delle specifiche vulnerabilità e dei diversi fattori di resilienza, naturali e antropici. Le strategie di adattamento, e di conseguenza i Piani di Azione, richiedono che le misure siano sostenibili da un punto di vista economico e gestionale e siano coerenti con gli interventi di settore programmati a livello regionale e nazionale. È necessaria pertanto una metodologia di trasferimento e di armonizzazione tra le misure adottabili a livello locale (da parte dei comuni e delle comunità di valle) e i contenuti delle strategie di adattamento regionali e delle politiche di settore sviluppate in sede EUSALP (Macro-regione Alpina) e dei protocolli attuativi della Convenzione delle Alpi. È necessario poi mettere a punto una rete, una piattaforma e un sistema di monitoraggio permanente dell’efficacia delle misure adottate sulla base di indica- tori condivisi tra il livello locale e i livelli istituzionali superiori. La Fondazione sta elaborando l’idea progettuale sul tema dell’adattamento agli impatti del cambiamento climatico, “Transnational governance of adaptation to climate change”, in collaborazione con – tra gli altri – il Ministero dell’Ambiente italiano e quello austriaco. 3. Turismo sostenibile • Turismo invernale Obiettivo: promuovere la gestione integrata e sostenibile delle acque, considerando i diversi
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usi di questa risorsa in ambito alpino, in un contesto di medio-piccolo bacino in una stagione di forte competizione degli usi finali della risorsa acqua. • Mobilità sostenibile Obiettivo: sostenere la mobilità elettrica per i turisti, i collegamenti collettivi (shuttle elettrici) nelle e tra valli limitrofe, gli spostamenti ecologici dell’“ultimo miglio” (bici e piccoli van elettrici) in un contesto di intermodalità del trasporto turistico montano. 4. Crescita economica e sviluppo sostenibile Con lo scopo di promuovere occupazione e nuove opportunità di business nell’ambito della Circular e Green Economy (EC COM(2014) 398 final), si propone di sostenere e diffondere buone pratiche di open-innovation e di eco-innovation tra le imprese pubbliche e private che operano nell’area alpina, con una particolare attenzione ai settori del turismo, delle energie rinnovabili legate alla biomassa e della filiera agro-alimentare. Questo tema potrebbe essere sviluppato attraverso l’attivazione di una cooperazione strutturata tra aziende, centri di ricerca, enti della pubblica amministrazione; la creazione di una piattaforma che connetta innovation seekers e innovation solvers; la definizione di strumenti di formazione per la professionalizzazione dei ge- stori di open-innovation; la disseminazione di esempi di buone pratiche della comunità sia degli enti privati che di quelli pubblici. Temi per bandi “MED” 1. Mainstreaming Climate Change Adaptation Strategies into sectoral Biomass-based energy policies in the Mediterranean area Gli obiettivi fissati dal recente pacchetto clima-energia dell’UE (riduzione dei gas serra del 40% e il 27% delle fonti rinnovabili entro il 2030) costringe i Paesi del Mediterraneo ad adottare ambiziose strategie energetiche che valorizzino l’uso della biomassa, una fonte rinnovabile molto promettente nel bacino del Mediterraneo. Tuttavia, queste politiche dovranno tenere in considerazione gli impatti del cambiamento climatico in atto e previsti sui fattori ambientali ed economici che influenzano la disponibilità spaziale e stagionale della biomassa utilizzabile per il consumo di energia. Pertanto, il progetto già proposto al consorzio europeo connesso al progetto Proforbiomed (2011-2014), di cui la Fondazione è stata partner, si propone di definire approcci efficaci e metodologie trasferibili sul territorio per l’individuazione di strategie di adattamento regionali e locali nei settori che interessano direttamente o indirettamente la filiera di produzione e uti-
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lizzo di biomassa ad uso energetico. Particolare attenzione sarà rivolta alla coerenza di queste misure di adattamento con le politiche di mitigazione del clima (riduzione delle emissioni di gas climalteranti e di aumento dell’uso di energie rinnovabili). 2. Carbon neutrality, energy efficiency and clean air: a new supply- and use-chain for biomass solid fuels Lo scopo della proposta progettuale, già condivisa con il consorzio europeo del progetto Proforbiomed, è quello di favorire la diffusione di combustibili “puliti” derivanti da biomassa (pellet di alta qualità) e di apparecchi per uso domestico (caldaie e stufe) a basse emissioni di inquinanti atmosferici. A tale scopo dovranno essere identificate opportune catene di approvvigionamento di biomassa locale, anche attraverso la individuazione di strumenti di governance territoriali, la promozione di iniziative con il coinvolgimento diretto di attori chiave del mercato (fornitori di biomassa e produttori di caldaie) e la creazione di reti di utenti disposti a modificare le proprie abitudini connesse alla tipologia di riscaldamento domestico scelto. Temi per bandi “ERASMUS+” 1. Progetto “Young Motors For Europe” Il progetto prevede la simulazione delle dinamiche democratiche rappresentative dell’Associazione 4 Motori d’Europa, di cui Regione Lombardia è uno dei quattro partner. In particolare il progetto, che è in fase di definizione nell’ambito del Gruppo di Lavoro Ambiente dell’Associazione, persegue i seguenti obiettivi: • incoraggiare la partecipazione attiva dei giovani nella propria comunità locale, nazionale e internazionale; • promuovere e supportare il dialogo tra giovani, responsabili delle scelte di governo e rap-
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presentanti della società civile; • contribuire alla costruzione di un modello sociale inclusivo, fondato sulla garanzia delle pari opportunità di accesso alle forme di cittadinanza attiva; • sensibilizzare i giovani sul proprio essere cittadini europei, incoraggiarli a riflettere sui temi ambientali e coinvolgerli nel dibattito sulla costruzione e sul futuro dell’UE; • favorire la condivisione a livello europeo di idee, scambi di esperienze e buone pratiche per stimolare la consapevolezza e la riflessione sulle differenze di culture e valori; • stimolare i giovani all’agire collettivo, al protagonismo, alla partecipazione, alla cittadinanza attiva, all’apprendi- mento interculturale. 2. Partenariati strategici nel settore dell’istruzione e formazione Il Settore ha attivato contatti con il FAI, Fondo Ambiente Italiano, al fine di elabo- rare congiuntamente una proposta progettuale nell’ambito della azione chiave di Erasmus + che prevede la “collaborazione in materia di innovazione e scambio di buone pratiche” e della sottoazione dedicata alla promozione di attività formative attraverso partenariati strategici. A tal proposito si stanno definendo due possibili percorsi di alta formazione su: 1. effetti dell’inquinamento atmosferico sui beni culturali, includendo anche pratiche di adattamento e restauro conservativo; 2. tecniche di miglioramento dell’efficienza energetica del patrimonio monumentale architettonico. Tali corsi potrebbero essere rivolti ad insegnanti e riguardare moduli didattici interdisciplinari. Attenzione particolare è rivolta alla produzione di materiali didattici per scuole superiori in grado di integrare conoscenze proprie degli insegnamenti di indirizzo artistico con materie scientifiche (chimica, fisica, scienze ambientali) anche per la produzione di guide per la promozione di siti da visitare durante le uscite scolastiche. Tema per bando “LIFE” 1. Reti territoriali virtuose contro lo Spreco alimentare La candidatura di una proposta progettuale al bando Life 2016 si colloca in linea con la continuazione logica e il rafforzamento degli esiti del Progetto Spreco Alimentare promosso da DG Ambiente Regione Lombardia e condotto dal punto vista tecnico dalla Fondazione. Il focus del progetto LIFE riguarderebbe l’implementazione dell’uso dello strumento economico (e del modello di governance) al livello regionale, in supporto al sistema di gestione dei rifiuti (finalizzato alla riduzione e prevenzione degli stessi) e alle policies di efficienza delle risorse. Nell’ambito dell’idea progettuale potrebbe essere proposta la validazione di un modello, alla scala regionale, ai fini di estenderlo come base per la formulazione di policies regionali su tutto il territorio nazionale, mutuando altresì best practices europee. La proposta progettuale di candidatura potrebbe riguardare l’attivazione di un progetto dimostrativo alla scala regionale che permetta la sperimentazione del modello normativo e organizzativo destinato ai Comuni esito della valutazione, studio e modellizzazione sul piano teorico del progetto in corso e la disseminazione alle altre Regioni, alla scala nazionale. La Fondazione sta collaborando a questa idea con Regione Lombardia e l’Università Cattolica del Sacro Cuore. 2. Governance degli ambiti periurbani La Fondazione sta costruendo una proposta di progetto, insieme a Regione Lombardia. Il progetto mira a contribuire in modo concreto e operativo allo sviluppo di un sistema di strumenti efficaci per il governo, la gestione e gli usi di spazi periurbani, promuovendo soluzioni sostenibili e capaci di valorizzare le risorse ambientali, sociali e culturali.
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Nella visione europea delle bioregions, il tema di questa proposta di progetto include l’innovazione della Pubblica Amministrazione anche attraverso avanzati e moderni strumenti di governo del territorio e l’utilizzo di ICT per transitare verso area che siano “smart lands”. A questo proposito la Fondazione sta collaborando con il Dipartimento DASTU del Politecnico di Milano e con il suo Resilience Lab. Tema per bando “HORIZON 2020” 1. Progetto “Electric VEhicles and a sustainable urban mobility” Un analogo progetto (progetto EVERMORE) era stato presentato durante il bando di finanziamento europeo IEE per il 2013, ma non era stato finanziato. Si sta lavorando a una sua ripresentazione nel 2016 considerando la nuova programmazione comunitaria “HORIZON 2020’2020’” e una configurazione migliore della partnership. Il veicolo elettrico (EV) per la mobilità urbana, alimentato da elettricità proveniente da fonti rinnovabili o da sistemi ad alta efficienza, è una strategia vincente per il raggiungimento degli obiettivi fissati dall’Europa in termini di mobilità sostenibile e qualità dell’aria. Esistono, tuttavia, importanti barriere fisiche, economiche e comportamentali che ostacolano lo sviluppo di una mobilità basata sui EV e veicoli alimentati in modo non-convenzionale in grado di soddisfare la domanda per raggiungere quegli obiettivi. L’obiettivo principale del progetto è di implementare un sistema di monitoraggio permanente delle risposte degli attori chiave nel passaggio dalla mobilità urbana esistente a quella di tipo elettrico. Il monitoraggio si baserà su una serie di indicatori che valutano tutte le variabili (economica, energetica, ambientale, sociale) coinvolte nel processo di conversione. Tema per bando “INTERREG EUROPE” Green economy and Circular Economy In collaborazione con la DG Ambiente di Regione Lombardia, nell’ambito del Tavolo Ambiente dell’Associazione 4 Motori d’Europa si sta elaborando una proposta progettuale per lo scambio di buone pratiche utili a creare o a consolidare piani d’azione verso un’“Economia verde e circolare” nei territori delle quattro regioni partner dell’Associazione. Il progetto potrà essere sviluppato attraverso iniziative specifiche volte a: • sostenere la creazione di nuove opportunità di business per le imprese che lavorano nei settori della sostenibilità e della green economy; • promuovere il dialogo e la cooperazione strutturata tra le imprese, esperti, centri di ricerca e università, autorità pubbliche riguardo al tema dello sviluppo di economia verde e circolare; • creare una piattaforma online per diffondere esempi di buone pratiche nel mondo degli affari e integrando i casi studio con moduli di formazione e informazione. Tema per bando ADRION Actions for Climate Change Adaptation in Adriatic Marine and Coastal Protected Areas Il progetto, dedicato alla definizione di una strategia (e relativo piano di azioni) di adattamento al cambiamento climatico nelle aree costiere adriatiche è in fase di elaborazione. FLA ha contatti in corso con ISPRA (Istituto Superiore di Protezione e Ricerca Ambientale), che è candidato ad essere il capofila del progetto. Il coinvolgimento della Fondazione nella fase progettuale è tale da prevederne il ruolo di subcontractor di ISPRA per lo sviluppo di specifiche attività inerenti l’elaborazione della Strategia di Adattamento per la regione adriatica, in coerenza con le raccomandazioni europee e la Strategia Nazionale di Adattamento ai Cambiamenti Climatici (alla quale la Fondazione ha collaborato, a supporto del Ministero dell’Ambiente). Obiettivo del progetto è quello di fornire alle aree protette marine e costiere dell’Adriatico
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strumenti operativi finalizzati all’adattamento ai cambiamenti climatici. Si prevede, infatti, di definire una Strategia di Adattamento ai cambiamenti climatici in Adriatico, nonché un Piano specifico di azioni dimostrative all’interno delle aree stesse, al fine di aumentarne la resilienza ai cambiamenti climatici nel medio-lungo periodo.
ATTIVITÀ DEL SETTORE QUALITÀ DELL’ARIA E CAMBIAMENTI CLIMATICI 1 - PROGETTI IN CORSO Collaborazione per la predisposizione degli elementi fondanti il “Piano Clima della Lombardia” e per l’attuazione di azioni volte alla mitigazione e all’adattamento ai cambiamenti climatici in Lombardia Nell’ambito dell’Accordo di collaborazione tra Regione Lombardia e FLA, la DGR 18 settembre 2015 ha dato avvio ai lavori per l’elaborazione di un documento di azione in tema di cambiamenti climatici a livello lombardo, che sia in raccordo con le linee strategiche, le raccomandazioni, le iniziative e le best practices dell’ONU e dell’UE, e con le indicazioni fornite a livello nazionale da Ministero dell’Ambiente e ISPRA. La Fondazione sta collaborando alla redazione del documento sopra citato che conterrà, in particolare, un affondo dedicato alle misure di adattamento prioritarie da attivare. Sulla base della Strategia (SRACC, FLA, 2014), la Fondazione sta elaborando il Documento di Azione Regionale sull’Adattamento ai Cambiamenti Climatici (DARACC) e, nel 2016, compirà i seguenti passaggi chiave: • Individuare le opzioni e le misure di adattamento preferibili e prioritarie.
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• Valutare i costi e i benefici delle misure selezionate, valorizzando opportunità e sinergie. • Pianificare le specifiche azione da attuare. • Elaborare strumenti per garantire la governance multilivello. • Identificare e cooperare con i più rilevanti portatori di interesse. • Definire indicatori adeguati. • Monitorare e valutare in modo sistematico. • Essere consapevoli di evitare il mal adattamento. • Considerare e pesare le incertezze. • Continuare a migliorare la conoscenza e rafforzare la consapevolezza. La Fondazione parteciperà altresì ai lavori del Gruppo di Lavoro Clima di Regione Lombardia, coinvolgendo e coordinando, le diverse Direzioni Generali di Regione Lombardia e gli altri soggetti interessati, per il confronto, l’analisi e l’individuazione delle azioni e degli elementi necessari ai fini della predisposizione del documento di azione sul clima della Lombardia. Committente: Regione Lombardia Tempistica: settembre 2015 – dicembre 2016 Identificazione di linee guida regionali volte alla riduzione e al recupero dello spreco alimentare Fondazione sta collaborando con Regione Lombardia (DGR del 28 novembre 2014) ad uno studio per l’identificazione di indirizzi strategici e criteri specifici atti alla riduzione e al recupero dello spreco di prodotti alimentari prodotto in Lombardia. Tale attività tecnico-scientifica prevede l’individuazione di metodologie, strumenti e drivers di processo migliorativo che possono essere utilizzati, alla luce delle best practices oggi esistenti e delle opportunità offerte dal contesto istituzionale, per delineare un efficace quadro di intervento della Regione Lombardia su questa materia. La realizzazione di questo progetto è da intendersi quale azione attuativa del Programma Regionale di Gestione dei Rifiuti, in relazione agli obiettivi di prevenzione e riduzione della produzione dei rifiuti con finalità anche di natura sociale volte a garantire un sostegno alimentare alle persone più disagiate. In particolare, la collaborazione tra Regione Lombardia e Fondazione ha come finalità: a) l’individuazione di un quadro normativo “chiaro” e semplificato nell’ottica di una semplificazione degli oneri a carico degli operatori del settore e della salvaguardia degli aspetti igienicosanitari; b) la sperimentazione di un modello locale di lotta allo spreco e l’analisi delle fattibilità e degli effetti socio economici della stessa; c) la sensibilizzazione dei cittadini sul tema dello spreco alimentare. Con l’avvio del progetto sperimentale Reti territoriali virtuose contro lo spreco alimentare, che coinvolge oltre 30 soggetti tra Comuni, Grande Distribuzione Organizzata e enti non profit (sottoscrittori di un Protocollo di Intesa), nel corso del 2016 sarà effettuata la raccolta e l’analisi dei dati che verranno periodicamente restituiti da questi soggetti. Ciò al fine di effettuare la valutazione dei meccanismi incentivanti e premiali sul piano fiscale e/o di governance complessiva per quei soggetti che effettuano la devoluzione dell’invenduto. La sperimentazione consentirà altresì di evidenziare i benefici, i vantaggi ambientali, sociali ed economici derivanti dalla devoluzione e quindi di dimostrare l’importanza e la sostenibilità dell’incentivo/sgravio fiscale che sarà attivato attraverso la mediazione dei Comuni a favore delle GDO e/o di altre eventuali forme di sostegno. Nel 2016 la Fondazione sarà impegnata anche sul fronte della comunicazione e divulgazione delle attività svolte nell’ambito del Protocollo e di altre iniziative contro lo spreco alimentare (anche in raccordo con la Legge Regionale 6 novembre 2015, n. 34 “Legge di riconoscimento, tutela e
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promozione del diritto al cibo”), in modo da poter estendere le iniziative (tra cui di devoluzione dell’invenduto e altre) su tutto il territorio regionale, andando così a coprire il fabbisogno della domanda ancora insoddisfatta. Committente: Regione Lombardia Tempistica: dicembre 2014 – dicembre 201 ESSERCI! La Resilienza Circolare di Seveso Il progetto ESSERCI!, presentato dalla Fondazione in qualità di capofila, ha vinto il bando 2015 “Comunità Resilienti” della Fondazione Cariplo. Il progetto “ESSERCI! La rESilienza CIrcolare di SEveso” è espressione progettuale di un insieme di soggetti del territorio di Seveso che da alcuni anni stanno ponendo al centro del dialogo tra i diversi attori della città un’azione strategica di confronto sui temi della rigenerazione urbana dei propri spazi e delle relative funzioni, e della pianificazione urbanistica con attenzione alla qualità paesaggistica e ai servizi ecosistemici svolti dai beni naturali, per il miglioramento della qualità della vita e del benessere della comunità di Seveso nel proprio ambiente urbano. Gli abitanti di Seveso sono stati in grado di reagire all’incidente del 1976 e di creare una comunità resiliente per rispondere alle pressioni sia ambientali sia sociali. Insieme alla Fondazione, il Comune di Seveso, l’Agenzia InnovA21 per lo Sviluppo Sostenibile e Legambiente Lombardia svilupperanno le seguenti azioni chiave: 1) La resilienza circolare della comunità di Seveso: Mappe verdi e benessere della comunità nell’ambiente urbano Nuova generazione degli spazi urbani e nuove agorà: socialità e qualità della vita negli spazi pubblici Circular Seveso Resilience Network: Seveso resiliente entra in rete; 2) La rete della mobilità dolce a Seveso: Rigenerazione in movimento: la nuova mobilità dolce attraverso la cura del territorio “STOPPIAMOCI”: elaborazione e sperimentazione di un percorso di mobilità condivisa in paese. Il progetto è sostenuto da una fitta rete di soggetti del territorio (Comitato Amici Parco Villa Dho, GAS di Seveso, Scout Cesano Maderno e Seveso, Legambiente Circolo Laura Conti Seveso, Natur& Onlus, WWF Parco delle Groane, Cooperativa Dinamo, Comitato via Zara, Giornale di Seregno, Qui Brianza), nazionali (Resilience Lab e Transition Italia) ed europei (Salies de Bearn Territorie en Transition). Finanziatore: Fondazione Cariplo Tempistica: dicembre 2015– agosto 2017 Progetto Agricol-Lura. Terre nuove per nutrire il futuro La Fondazione è capofila del progetto Agricol-Lura, vincitore del bando “Comunità Resilienti” del 2014 di Fondazione Cariplo, insieme ai partner Consorzio Parco del Lura, Fondazione Minoprio e Corto Circuito Società Cooperativa Sociale. Attraverso il progetto si intende riqualificare le funzioni eco-sistemiche e fruitive del territorio del Parco del Lura, attraverso la valorizzazione delle attività agricole in chiave di sviluppo locale. In particolare, il progetto mira a rafforzare la capacità del settore primario locale di agire nella direzione della tutela ambientale, in uno scenario
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di cambiamento climatico già in atto, per salvaguardare il paesaggio e la diversificazione delle colture e diffondere una cultura della produzione e del consumo di qualità, per una maggiore coesione sociale, contro gli sprechi, la valorizzazione delle competenze e delle risorse produttive del territorio. Il progetto sta intervenendo in particolare sui seguenti fattori di risposta: resilienza sul piano delle variabili ambientali e climatiche; resilienza sociale; resilienza agro-alimentare. La finalità del progetto è di contribuire a stimolare un processo per dare un nuovo ruolo all’agricoltura, che attualmente genera margini reddituali bassi e quindi bassa competitività nei confronti di altri settori quale quello edilizio o industriale. Gli obiettivi del progetto, in sintesi, sono: • rilanciare la sostenibilità a lungo termine del settore primario locale per promuovere lo sviluppo territoriale; • favorire una cultura ambientale multifunzionale, con il mantenimento di un paesaggio vitale e di un ambiente ricco di biodiversità e resiliente ai cambiamenti climatici; • incentivare l’occupazione e incoraggiare le giovani generazioni all’occupazione rurale, nella tutela del territorio, verso uno spirito di impresa fondato sulla coesione sociale e l’innovazione; • sostenere una governance locale che coinvolga le organizzazioni dei produttori e quelle interprofessionali, anche attraverso lo sviluppo di filiere più corte dal produttore al consumatore. Dopo aver individuato e caratterizzato le terre disponibili ed elaborato possibili progetti di agricoltura innovativa e resiliente, nel 2016 saranno completate le attività previste dal progetto con l’affidamento delle terre giovani agricoltori selezionati, formati e affiancati dalle aziende agricole del territorio. I giovani saranno quindi aiutati ad elaborare i propri business plan di progetto imprenditoriale e la comunità che sta alimentando le azioni di Agricol-Lura sarà ancor più responsabilizzata a contribuire a delineare e sostenere il futuro di queste giovani imprese agricole. Finanziatore: Fondazione Cariplo Tempistica: gennaio 2015– dicembre 2016 Foreste in Comune: Un modello di gestione condivisa e responsabile delle risorse naturali dei Corni di Canzo Il progetto “Foreste in Comune”, che ha vinto il bando “Comunità Resilienti” del 2014 di Fondazione Cariplo, ha come capofila Legambiente Lombardia Onlus. Oltre alla Fondazione gli altri partner di progetto sono il Comune di Canzo e il Parco Lago del Segrino. Il progetto nasce dal territorio della Foresta dei Corni di Canzo e dalla comunità residente. La gestione comunitaria della Foresta da parte della popolazione locale rappresenta il mezzo per far fronte a diversi fattori di stress: l’inarrestabile e progressivo abbandono del territorio boschivo; l’aumento del rischio idrogeologico; l’aumento dell’importazione di legname dall’estero per far fronte all’esigenza energetica locale; il controllo delle specie alloctone e invasive.
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La Comunità, le associazioni e gli enti locali hanno deciso di attivare un percorso condiviso e diffuso per realizzare ed estendere un modello di vita virtuoso, che riporta al centro della vita della popolazione l’equilibrio con l’ambiente. Le attività iniziate nel 2015 proseguiranno nel 2016 per raggiungere i seguenti obiettivi che il progetto si è posto: • sviluppare iniziative locali, legate alla gestione condivisa dei boschi del canzese, che accrescano la resilienza della comunità ai rischi legati al progressivo impoverimento dell’ecosistema forestale e alla minor cura del territorio; • riattivare i servizi ambientali e sociali della foresta con azioni condivise tra Ente pubblico locale e cittadinanza per ricondurre la Comunità locale alla conoscenza del proprio territorio; • aumentare la consapevolezza della Comunità verso i prodotti naturalmente offerti dalla Foresta; • aumentare i processi di condivisione di competenze, degli strumenti e degli attrezzi per la gestione sostenibile della foresta fra la cittadinanza. Il fiume chiama - La risposta della comunità al rischio idrico del Seveso La Fondazione partecipa in qualità di partner al progetto “Il fiume chiama”, vincitore del bando “Comunità Resilienti” del 2015 di Fondazione Cariplo, insieme a Agenzia InnovA21 per lo Sviluppo Sostenibile (capofila) e Comune di Bovisio Masciago. Le esondazioni dei torrenti Seveso e Certesa, con particolare riferimento agli eventi più recenti del 2014, hanno messo in evidenza la fragilità del territorio e della comunità di fronte agli eventi di piena. Gli obiettivi specifici che il progetto si pone sono: favorire l’acquisizione di norme comportamentali di autodifesa preventiva da parte della comunità locale in caso di allerta e successiva gestione dell’emergenza; stimolare un dialogo attivo tra comunità locale e soggetti istituzionali preposti alla gestione del rischio idraulico per condividere le azioni di risposta alle emergenze; favorire comportamenti tesi alla cura del territorio come prevenzione del rischio e come risposta resiliente in seguito alle esondazioni. Il progetto “Il Fiume Chiama” si sviluppa in cinque differenti azioni: 1. la comunità si prepara: momenti di incontro con la comunità locale per prepararsi a reagire agli eventi di piena dei corsi d’acqua del bacino idrografico del Seveso ed esercitazioni pratiche di messa in sicurezza; 2. la comunità si informa: elaborazione e distribuzione di materiale formativo/informativo per la preparazione della cittadinanza alle esondazioni e agli eventi di piena; costruzione di un sito internet per il dialogo intercomunale tra cittadinanza, istituzioni, organizzazioni di Protezione Civile e stakeholder locali; 3. la comunità reagisce: individuazione delle aree critiche del territorio e organizzazione di momenti di pulizia e messa in sicurezza pre e post esondazioni; 4. la comunità si attrezza: elaborazione partecipata e distribuzione sul territorio di cartellonistica di supporto alla comunità locale. 5. Coordinamento e valutazione: coordinamento dei partner e degli stakeholder locali e valutazione sistematica dell’andamento di progetto e dei sui risultati. Finanziatore: Fondazione Cariplo Tempistica: dicembre 2015 a maggio 2017
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2 - PROGETTI IN FASE DI VALUTAZIONE Bando pubblico per la concessione del contributo triennale destinato al funzionamento di enti, strutture scientifiche, fondazioni e consorzi (Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca) Nell’agosto 2015, la Fondazione ha avanzato richiesta di contributo al MIUR in relazione ai costi sostenuti principalmente per le attività di divulgazione scientifica, coerenti con le finalità della legge 113/1991. Tali attività prevedono: • l’aggiornamento e lo sviluppo dei contenuti scientifici dei laboratori dedicati ai fenomeni dalla luce, del suono e delle onde e del planetario multimediale; • l’upgrade e l’aggiornamento delle strumentazioni utili al funzionamento dei laboratori FLABS; • l’individuazione, la selezione e la formazione delle guide che si occupano di presentare i laboratori e il planetario ai visitatori; • l’avvio di un nuovo filone di iniziative, che si estenderà oltre l’orizzonte temporale del 2015, legate al rapporto tra l’uomo e l’ambiente; • conferenze scientifiche legate ai FLABS; • serate a tema nel Planetario. Nel corso del 2015 è iniziato un ciclo di serate avente come tema i miti e le leggende del nostro cielo nelle diverse stagioni dell’anno: un format ripetibile anche con altri argomenti riguardanti il nostro universo; • la redazione della newsletter Istituzionale con lo scopo di fornire ai lettori approfondimenti sulle attività legate alle ricerche e alle collaborazioni della FLA; • l’organizzazione di convegni per la presentazione dei risultati derivanti dai progetti sviluppati dai settori della Fondazione. Nella relazione tecnica accompagnatoria alla domanda, la Fondazione ha altresì sottolineato che vanta un’intensa attività editoriale, che si estende a tutte le tematiche oggetto di studio nei diversi settori. Le pubblicazioni presenti rappresentano un contributo alla promozione e alla valorizzazione dell’attività di ricerca della Fondazione e mettono in condivisione i risultati degli studi effettuati. Finanziatore: MIUR Tempistica: 2015 - 2017 Progetto FLABS - Sperimentare per capire (Bando Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca- MIUR) Il progetto FLABS è stato candidato dalla Fondazione al finanziamento del bando MIUR “Diffusione della cultura tecnico-scientifica”, dello scorso 6 agosto 2015. La promozione della cultura scientifica è un pilastro dell’offerta formativa scolastica e l’UE sollecita gli Stati Membri verso tale direzione con programmi di finanziamento particolare. Per appassionare gli studenti e la cittadinanza al mondo della ricerca, occorre incentivare l’utilizzo di strumenti innovativi e di metodologie didattiche moderne attraverso la possibilità di sperimentare personalmente la validità delle basi teoriche studiate con esperienze di laboratorio. Data la molteplicità di materiale disponibile sul web, l’approfondimento delle conoscenze scientifiche è concretamente realizzabile, ma non sempre interessante e perseguibile. Scoprire invece che fenomeni fisici, con i quali ci confrontiamo quotidianamente, sono decifrabili e ripetibili, se affrontati con adeguati strumenti e conoscenze, permette di renderne avvincente l’apprendimento. È fondamentale quindi assicurare la possibilità per tutti di avere accesso a strutture didattiche multidisciplinari, multimediali e senza barriere architettoniche, che ne limiterebbero la frequentazione. Il progetto “FLABS–Sperimentare per capire” è dedicato alla copertura dei costi per le attività utili al funzionamento dei laboratori, il mantenimento e l’upgrading degli strumenti
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multimediali e digitali e l’avvio di un adeguato piano di comunicazione per la diffusione e la promozione del nuovo polo scientifico.La possibilità di applicare il metodo “hands-on - dall’esperienza alla teoria” (conoscere attraverso “il fare”), tipica della didattica informale e condivisa dai moderni musei scientifici, contribuisce a far diventare “FLABS” il veicolo migliore per aprire agli appassionati la porta del mondo della scienza sperimentale e multimediale. Nel progetto collaboreranno le guide (responsabili dei laboratori) con i docenti che prenoteranno i percorsi didattici. Ogni esperienza sarà arricchita da supporti multimediali per anticipare le esperienze proposte presso FLABS (fase pre) in classe e poi, dopo le attività di laboratorio nel Centro, di approfondimento (fase post). Progetti di ricerca condotti presso il CRINES (Centro di Ricerca sull’INquinamento atmosferico e gli EcoSistemi) di Curno Il Centro, attivo dal 2007 su iniziativa congiunta di Regione Lombardia, FLA ed ERSAF, è stato messo a disposizione da FLA per lo svolgimento di alcuni esperimenti nell’ambito del progetto europeo FP7 ECLAIRE (“Effects of climate change on air pollution impacts and response strategies for European ecosystems - Effetti del cambiamento climatico sugli impatti dell’inquinamento atmosferico e strategie di risposta per gli ecosistemi europei”) finanziato dall’Unione Europea che sta coinvolgendo 39 tra università ed enti di ricerca a livello europeo. Il ruolo di Third Party (Terza Parte) riconosciuto a FLA all’interno del progetto ha consentito di ricevere i finanziamenti necessari a sostenere tutte le spese e i costi di funzionamento del Centro fino alla conclusione del progetto prevista per il 2015. L’acquisizione di nuovi dati ecofisiologici e di crescita in biomassa di vegetazione di interesse agrario o forestale saranno resi disponibili nell’ambito del progetto ECLAIRE per lo sviluppo di nuovi modelli previsionali sugli effetti del cambiamento climatico e dell’inquinamento atmosferico e a livello degli ecosistemi vegetali. Tale attività è svolta in collaborazione con Università Cattolica Del Sacro Cuore – sede di Brescia. Nel 2016 saranno condotte nuove azioni che potranno comprendere la partecipazione a bandi nazionali ed europei nell’ambito dei programmi di finanziamento per la ricerca sugli impatti dell’inquinamento e dei cambiamenti climatici a livello degli ecosistemi. COLLABORAZIONI DI SETTORE IN CORSO Partecipazione alla Società Italiana per le Scienze del Clima (SISC) La Fondazione ha aderito nel 2013 alla Società Italiana per le Scienze del Clima (SISC), dopo aver partecipato alla sua Prima Conferenza Internazionale (Lecce, 23-25 settembre 2013) e alla sua Seconda Conferenza Internazionale (Venezia, 29-30 settembre 2014) e al ROME2015 – SCIENCE SYMPOSIUM ON CLIMATE (Roma, 19 e 20 novembre 2015) - presentando in queste sedi metodologia e contenuti delle linee-guida e della Strategia per un approccio regionale ad un piano di adattamento ai cambiamenti climatici. Nel 2016 la collaborazione proseguirà nell’ambito della progettazione comunitaria, individuando ambiti e priorità di azioni specifiche per singoli bandi.
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La SISC, società scientifica senza scopo di lucro, è diretta dal Centro Euro-Mediterraneo per i Cambiamenti Climatici (CMCC) e vuole contribuire al progresso scientifico e all’innovazione delle scienze climatiche in Italia, promuovendo la convergenza delle discipline e la multidisciplinarietà delle ricerche e proponendosi come punto di incontro tra tutti gli studiosi che si occupano di scienze legate al clima e ai suoi impatti. Quattro Motori d’Europa La Fondazione continuerà a supportare la Regione Lombardia in relazione allo sviluppo delle attività tecnico-scientifico del programma del Working Group Environment dell’Associazione Quattro Motori, di cui Regione Lombardia è ente coordinatore. In particolare nel 2016, in raccordo con la nuova Presidenza della Regione di Rhône-Alpes, e con i referenti di Baden-Württemberg e Catalogna, Fondazione svilupperà le attività tecnico-scientifiche inerenti i seguenti temi: qualità dell’aria, cambiamenti climatici, educazione ambientale, Green Economy, progettazione europea in ambito ambientale. Committente: Regione Lombardia Tempistica: gennaio 2016 – dicembre 2016 Collaborazione con il Centro Comune di Ricerca di Ispra (VA) Il Settore ha in corso una collaborazione con le seguenti due Unità del CCR di Ispra: Qualità dell’Aria e Cambiamenti climatici e Adattamento ai Cambiamenti climatici. Anche al fine di elaborare congiuntamente progetti di ricerca nei settori di competenza, si prevede di proseguire il dialogo con questo prestigioso ente. Il 2016 sarà altresì occasione per valutare percorsi di informazione e di diffusione dei risultati delle nostre ricerche, oltre che sul nostro territorio, anche in ambito ONU alla COP21 di Parigi (dicembre 2015). Attività di collaborazione con la Delegazione di RL a Brussels La Fondazione continuerà ad avvalersi nel 2015 della collaborazione della Delegazione a Brussels della Presidenza di Regione Lombardia in particolare per quanto riguarda lo sviluppo delle attività relative all’europrogettazione, all’associazione Quattro Motori d’Europa, al consorzio Air Quality Regional Initiatives e ad EXPO2015. La Fondazione collabora peraltro direttamente anche con la D.C. Programmazione Integrata e Finanza di Regione Lombardia, partecipando ai lavori del tavolo regionale GPE, Gruppo Progettazione Europea. The Climate Group Con la sua recente adesione, Regione Lombardia ha la possibilità di dialogare con istituzioni pubbliche e private provenienti da tutto il mondo attorno alla cruciale questione del cambiamento climatico e dell’inquinamento atmosferico a scala globale e locale, anche attraverso la partecipazione a “gruppi di lavoro” ad hoc. Il confronto su questo tema è fortemente auspicato dall’associazione essendo ciascun membro impegnato a raggiungere il proprio obiettivo di riduzione delle emissioni di gas serra attraverso misure e politiche concrete. La Fondazione ha coordinato il processo di adesione di Regione Lombardia a The Climate Group e sta seguendo direttamente la collaborazione con questa organizzazione internazionale. Network of Regional Governments for Sustainable Development - nrg4SD Con l’imminente adesione a questa rete costituita da 50 governi regionali, Regione Lombardia potrà disseminare, capitalizzare, condividere e confrontarsi su buone pratiche e politiche in tema di qualità dell’aria, presso altre autorità di governo regionale, dei Paesi industrializzati così come
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dei Paesi in via di Sviluppo, del nord e del sud del mondo. La Fondazione ha coordinato il processo di adesione di Regione Lombardia a nrg4SD e sta seguendo direttamente la collaborazione con questa organizzazione internazionale. ENCORE Environmental Conference of the Region of Europe Questa rete promuove la cooperazione tra Assessori all’Ambiente delle regioni dei Paesi europei sui temi dell’ambiente, del territorio e dello sviluppo sostenibile. ENCORE ha lo scopo: a) di contribuire a un’effettiva ed efficace implementazione delle politiche ambientali dell’Unione Europea, b) di migliorare il governo dell’ambiente e c) di promuovere lo sviluppo sostenibile nelle regioni europee. Nel 2016 la Fondazione supporterà l’adesione formale da parte di Regione Lombardia a questa rete, prevista per il 23 Settembre 2016 in Carinzia in occasione della prossima Environmental Conference. La Fondazione continuerà altresì a partecipare allo Steering Group di ENCORE e ad alcune sue Alleanze tematiche. Una di queste è l’Air Quality Alliance (avviata nel 2012 in Drenthe in Olanda). Recentemente è stata avanzata alla Lombardia la proposta di coordinare questa Alleanza, insieme alla Styria (Austria). Le altre regioni che attualmente hanno espresso interesse sono Catalunya (Spagna), Carinthia (Austria) e Saxony. Con il coordinamento di questa Alleanza la Lombardia potrebbe condividere le misure contenute nell’ambito del proprio PRIA (Piano Regionale degli Interventi per la Qualità dell’Aria), valorizzare le iniziative condotte in ambito di bacino padano, capitalizzare le azioni tematiche promosse nell’ambito delle organizzazioni europee e reti internazionali di cui fa parte. Accreditamento presso le Nazioni Unite (UNFCCC) e partecipazione alle relative Conferences of Parties (COP22) - Paris Pledge for Action L’accreditamento presso le Nazioni Unite ottenuto nel 2000 sta consentendo alla Fondazione di partecipare attivamente al processo negoziale, nell’ambito della Convenzione Quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti Climatici (UNFCCC), che coinvolge Governi, organizzazioni intergovernative e non governative e la comunità scientifiche internazionale per l’implementazione del secondo periodo di impegni del Protocollo di Kyoto, nonché per la definizione di un quadro vincolante di impegni di riduzione delle emissioni di gas climalteranti nel periodo post 2020 secondo la roadmap di fasi negoziali definita alla Conferenza delle Parti (COP19) di Varsavia nel novembre 2013: COP20 a Lima nel 2014 e COP21 a Parigi nel 2015. In occasione della COP21, la Fondazione ha sottoscritto il documento Paris Pledge for Action, impegnandosi direttamente per contribuire alla lotta ai cambiamenti climatici, al fianco di altri prestigiosi centri di ricerca ed enti che indirizzano e supportano con basi scientifiche solide politiche regionali e locali. A tal proposito, la Fondazione continuerà con maggiore impegno a farsi promotrice di azioni di comunicazione e diffusione sul territorio degli esiti raggiunti in queste sedi, di azioni di educazione e alta formazione sui temi discussi in ambito ONU (inclusi gli aggiornamenti scientifici
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provenienti dal Quinto Rapporto dell’IPCC) e di azioni di promozione e presentazione in sede internazionale degli studi condotti a livello regionale e nazionale. Iniziative regionali sul clima a seguito di impegni internazionali (Piano operativo relativo alla collaborazione per le attività 2016 di coordinamento e gestione per la partecipazione alle organizzazioni e ai partenariati di carattere internazionale per il clima e lo sviluppo sostenibile) - Compact of States and Regions Nel settembre 2014, in occasione del Climate Summit dell’ONU di New York, Regione Lombardia ha aderito all’associazione internazionale no-profit The Climate Group e alla sottoscrizione degli impegni previsti dal Compact of States and Regions (avvenuta in occasione della Conferenza delle Parti delle Nazioni Unite sul Clima COP20 a Lima in Perù il 9 dicembre 2014). In conseguenza di tale impegno, la Lombardia ha elaborato nel 2015 una prima proposta di obiettivi di riduzione delle emissioni dei gas climalteranti al 2020 e al 2030. Tali impegni sono stati trasmessi alla rete The Climate Group ad agosto 2015: il primo report globale dei firmatari del Compact è stato presentato alla Conferenza delle Parti delle Nazioni Unite sul Clima di Parigi (COP21) ed è stato caricato sulla piattaforma NAZCA (Non-State Actor Zone for Climate Action) delle Nazioni Unite. La Fondazione si candida a mantenere i rapporti istituzionali con la rete afferente a questo protocollo e a definire un sistema di monitoraggio dell’attuazione degli impegni assunti da Regione Lombardia che periodicamente dovrà trasmettere gli effetti delle proprie politiche, valutarne l’adeguatezza rispetto agli obiettivi indicati, nonché aggiornare il portale ONU. - Under 2 MoU Regione Lombardia il 26 ottobre 2015 ha sottoscritto il protocollo “Under 2 MoU” (“Subnational Global Climate Leadership Memorandum of Understanding”), un’iniziativa nata dalla collaborazione tra la California e il Baden-Württemberg per raccogliere l’impegno dei governi sub-nazionali a ridurre le proprie emissioni climalteranti entro il 2050 dall’80 al 95% rispetto al valore del 1990 oppure mantenendo le proprie emissioni sotto due tonnellate pro-capite. L’impegno pone obiettivi in linea con i livelli di emissione scientificamente stabiliti per limitare il riscaldamento del pianeta entro i 2 gradi Celsius e offre l’opportunità a stati, regioni e città di condividere e scambiare esperienze e buone pratiche per la riduzione dei gas serra e la promozione delle energie rinnovabili, per la ricerca scientifica e la riduzione delle emissioni nei trasporti e, in generale, la sostenibilità dei sistemi produttivi. La Fondazione si candida a mantenere i rapporti istituzionali con la rete afferente a questo protocollo e a definire un sistema di monitoraggio dell’attuazione degli impegni assunti da Regione Lombardia che periodicamente dovrà trasmettere gli effetti delle proprie politiche e valutarne l’adeguatezza rispetto agli obiettivi indicati. - Regions Adapt Lo scorso 3 dicembre 2015 presso la Maison de l’Europe a Parigi, Regione Lombardia ha sottoscritto il documento internazionale Regions Adapt. Tale iniziativa, complementare all’Under 2 MoU,
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è stata promossa dal governo dello Stato di Rio de Janeiro e dal governo della Catalogna, per promuovere l’impegno delle regioni nelle politiche per l’adattamento ai cambiamenti climatici. Alla definizione del testo del documento che è stato sottoscritto ha contributo anche la Fondazione Lombardia per l’Ambiente. 3 – IDEE PROGETTUALI Affiancamento tecnico-scientifico ai Comuni per la realizzazione di Impianti a biomassa In collaborazione con alcuni Comuni del territorio di Como e di Varese e con il Consorzio Parco del Lura, la Fondazione intende proporre un insieme di attività tecnico-scientifiche da svolgere in affiancamento alla realizzazione di impianti di produzione di energia da combustione della biomassa legnosa. I recenti obiettivi dell’UE in tema di clima-energia obbligano i Paesi ad adottare strategie energetiche lungimiranti incentrate sull’utilizzo di biomassa prodotta localmente. D’altra parte, gli studi della Fondazione (v. Strategia Regionale di Adattamento ai Cambiamenti Climatici, 2014) hanno evidenziato che il cambiamento climatico in atto avrà un impatto importante sui fattori ambientali ed economici che influenzano la disponibilità spaziale e stagionale della biomassa per la produzione energetica. Pertanto, a livello locale gli obiettivi di mitigazione dovranno essere armonizzati con quelli di adattamento. A tal fine, la Fondazione si candida a provvedere al raccordo tra queste politiche, tracciando la provenienza della risorsa energetica sul territorio, valutando il ciclo di vita e la carbon footprint di produzione e utilizzo della biomassa di migliore qualità possibile e, infine, comunicando e sensibilizzando la cittadinanza sull’importanza di effettuare un cambiamento nell’approvvigionamento energetico a scopi domestici (riscaldamento civile e degli edifici pubblici). Aspetti socio-economici della cattura e stoccaggio di carbonio La Fondazione nel 2013 ha condotto un’analisi preliminare di alcuni aspetti tecnici e giuridici relativi al Carbone Capture and Storage (CCS), anche in applicazione della DGR n.VIII/010966 del 30 dicembre 2009. La tecnica di cattura e stoccaggio di biossido di carbonio non è stata ancora sperimentata in Italia e la Regione Lombardia, in particolare, sta valutando l’avvio di un impianto pilota entro il suo territorio (indagine affidata ad Eupolis). L’approfondimento della Fondazione in tale contesto, che peraltro rappresenta un supporto al Programma di Ricerca e Sperimentazione in materia di Risorse Minerarie ed Energetiche di Regione Lombardia, è indirizzato, in particolare, a verificarne aspetti di natura sociale, in particolare valutando il grado di accettabilità da parte della società civile di un impianto pilota di CCS, anche attraverso l’analisi normativa in modo comparato e la valutazione di good-practices esistenti. Bando 2016 per progetti DG Agricoltura Regione Lombardia Politica Agricola Comunitaria e Programma di Sviluppo Rurale La Fondazione ha condotto nel 2013, insieme a ERSAF e a un pool di enti di ricerca e università lombarde, il progetto AgriCO2ltura - Valutazione di tecniche per incorporare carbonio nei suoli agricoli e ridurre le emissioni di anidride carbonica in agricoltura finanziato dalla DG Agricoltura e DG Ambiente di Regione Lombardia. Nel corso del 2016 la Fondazione potrà fornire un contributo a Regione in relazione alla attuazione del nuovo Programma di Sviluppo Rurale (PSR), in accordo con le più recenti indicazioni comunitarie (PAC 2014-2020, Pacchetto Energia-Clima 20-20-20, Strategia Europea di Adattamento ai cambiamenti climatici). Infatti politiche regionali importanti per la riduzione delle emissioni climalteranti e per l’aumento dell’incorporazione di carbonio nei suoli sono realizzabili median-
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te alcune misure previste dal PSR che, in Lombardia, finanziano interventi che, direttamente o indirettamente, favoriscono il sequestro di carbonio nei suoli e riducono le emissioni da terreni e aziende agricole. Tra gli altri aspetti, la proposta della Commissione Europea per la PAC 2014-2020 prevede un quadro di attuazione per supportare mirati interventi di adattamento nel settore agricolo volti a orientare, catalizzare e supportare la capacità adattiva dei sistemi agrari degli stati membri. Concretamente, nell’ambito del futuro Piano Europeo di Sviluppo Rurale 2014-2020, saranno messi a disposizione degli stati membri rilevanti finanziamenti per supportare strategie di adattamento del settore ai cambiamenti climatici globali. Tra le novità regolamentari proposte, il futuro PSR comunitario prevede lo sviluppo di un sistema di monitoraggio delle politiche messe in atto come parte integrale di un “performance framework” disegnato secondo il Regolamento sulle Disposizioni Generali. Lo sviluppo di un set di indicatori specifici garantirà il monitoraggio delle politiche della Common Monitoring and Evaluation Framework (PAC), in particolar modo la valutazione delle iniziative messe in atto in materia di adattamento e mitigazione del cambiamento climatico nel settore agricolo. A livello regionale, la Fondazione ha proposto a Regione Lombardia l’individuazione di un Sistema di indicatori di impatto sulle colture. Green economy - Predisposizione di una piattaforma di cooperazione internazionale nell’ambito della lotta al cambiamento climatico, tra istituzioni locali, comunità scientifica e sistema imprenditoriale La proposta progettuale, già avanzata a Camera di Commercio di Milano, si propone di individuare e realizzare strumenti di cooperazione, di promozione e di conoscenza volti a rafforzare l’innovazione e la competitività delle piccole e medie imprese (PMI) lombarde. Tali strumenti saranno identifi grazie all’analisi e alla modellazione di processi di “open innovation”, processi cioè che promuovono innovazione in sé e ricerca & sviluppo nei diversi settori tec-nologici. Green economy e politiche di mitigazione del cambiamento climatico rappresentano un’opportunità per il “sistema regionale dell’innovazione”, incentrato sulle università e i centri di ricerca lombardi, dove idee, programmi di ricerca, prototipi, impianti pilota e prime dimostrazioni d’utilizzo commerciale possono ricevere impulso, direzione e finanziamento nel quadro messo in moto dal Pacchetto “Clima-Energia” dell’Unione Europea. In particolare, la mitigazione rappresenta una opportunità per il sistema manifatturiero e non manifatturiero della Lombardia, sia per lo sviluppo, la produzione e l’esportazione di tecnologie e sistemi “verdi”, sia per il più complessivo passaggio a una Lombardia Sostenibile. La piattaforma (sito web, laboratori e forum sull’innovazione “open”) che sarà allestita fornirà la possibilità concreta di realizzare costruzione di capacità innovativa in loco capacity building e di trasferimento tecnologico “technology transfer”.
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C. SETTORE SVILUPPO SOSTENIBILE PROGETTI IN FASE DI ELABORAZIONE 2015/2016 Attività tecnico-scientifiche di supporto per l’attuazione del Piano regionale di bonifica delle aree inquinate e iniziative di marketing territoriale - DG Ambiente, Energia e Sviluppo Sostenibile Nel corso del 2016, le attività proseguiranno attraverso: l’accompagnamento dei Comuni anche nelle fasi successive alla pubblicazione di manifestazioni di interesse/bandi/concorsi: fase decisionale di aggiudicazione, iter amministrativo/decisionale/progettuale; il supporto nella sistematizzazione delle banche dati disponibili ai fini della progettazione di un database utile a imprese e operatori economici interessati allo sviluppo urbanistico dei siti contaminati; il supporto agli uffici regionali nella presentazione/divulgazione/promozione delle “Linee Guida per il riutilizzo e la riqualificazione urbanistica delle aree contaminate”; l’attuazione e l’applicazione di strumenti di valorizzazione e promozione di siti da bonificare e bonificati, in attuazione del Regolamento regionale 2/2012, tra cui la redazione di Linee guida per la riqualificazione ambientale e urbanistica dei siti contaminati (che verranno approvate con apposita delibera di Giunta Regionale), la redazione del bando di raccolta di manifestazioni di interesse per l’alienazione dell’area ex Omar a supporto del Comune di Lacchiarella, il supporto agli uffici regionali e comunali di Pisogne, Costa Volpino, Taino; la partecipazione a convegni e workshop sui temi della valorizzazione e recupero dei siti da bonificare; l’attività di collaborazione con la Camera di Commercio in tema di valorizzazione e promozione dei siti da bonificare (in fase di verifica), l’individuazione dell’ordine di priorità degli interventi, basato su un criterio di valutazione del rischio (dovuto alla contaminazione di suolo e/o acque sotterranee); la ripresa dei procedimenti sospesi per i siti contaminati e potenzialmente contaminati; il confronto sulla revisione dei contenuti della l.r. 12/05 e sui contenuti per la revisione del PTR. Tempistica: 2015-2016 Indagine di valutazione di rischio da esposizione alla diossina residua dell’incidente Icmesa per la popolazione dei Comuni di Seveso, Meda, Cesano Maderno, Desio, Bovisio Masciago, Seregno e Barlassina Con riferimento a recenti interlocuzioni tecniche con gli uffici di Regione Lombardia, la Fondazione sta collaborando ad una proposta per l’approfondimento del tema della valutazione di rischio da esposizione alla diossina residua dell’evento del 1976 sul territorio di Seveso e comuni limitrofi. Le politiche di riferimento per questa tipologia di indagine sono: D.lgs. 3 aprile 2006 n. 152 “Norme in materia ambientale”, titolo V parte quarta; Programma Regionale di Sviluppo della X legislatura, approvato con deliberazione del Consiglio Regionale 9 luglio 2013, n. 78; Programma Regionale di Bonifica delle aree inquinate approvato con DGR del 20 giugno 2014 n. 1990 tra i cui obiettivi c’è la definizione dei piani di intervento per l’inquinamento diffuso delle matrici ambientali. La proposta di indagine, che si sta delineando insieme a Regione Lombardia, scaturisce dalle esigenze evidenziate nelle sedi istituzionali competenti a seguito delle opere di movimentazione del terreno dei suoli per l’esecuzione delle opere stradali previste sul territorio dei comuni. L’esecuzione delle indagini previste dal progetto permetteranno, sulla base dei risultati della valutazione di rischio, e tenuto conto dei differenti scenari di esposizione e dei target di popolazione maggiormente interessati, di proporre criteri per l’eventuale modifica di destinazione di uso dei suoli e/o specifiche prescrizioni per il loro utilizzo. Committente: Regione Lombardia Tempistica: gennaio 2016 – dicembre 2017
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AREA DI RICERCA TERRITORIALE
Area di ricerca territoriale
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Coordinatore: Dr. Riccardo Falco A. SETTORE BIODIVERSITÀ E AREE PROTETTE 1 - PROGETTI IN CORSO E CON PROSEGUIMENTO NEL 2016 e NUOVI PROGETTI DEL 2016 Osservatorio Regionale della Biodiversità in Lombardia (ORBL) - 2015/2016 Nell’ambito della collaborazione della FLA in seno all’Osservatorio Regionale della Biodiversità in Lombardia (istituito con DGR n. 3893/2012), la Struttura “Valorizzazione delle aree protette e biodiversità” della Direzione Generale “Ambiente, Energia e Sviluppo Sostenibile” di RL, ha approvato con DECRETO N. 9643 del 12/11/2015 “Il Programma operativo per lo svolgimento delle attività 2015-2016”. All’interno del ORBL la FLA svolgerà le seguenti attività: 1. aggiornamento del DB Natura 2000 per la trasmissione al Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare (MATTM); 2. conclusione dell’aggiornamento informatizzato della cartografia degli habitat di interesse comunitario (All. I Direttiva Habitat) e relativa corrispondenza con la banca dati natura 2000 a fini della approvazione e pubblicazione degli strati informativi; 3. risoluzione delle “Insufficienze e Riserve scientifiche” segnalate dal MATTM a seguito del Seminario biogeografico bilaterale Stato - Regioni tenutosi a Roma il 7 e l’8 ottobre 2015; 4. supporto agli Enti Gestori dei Siti Natura 2000 finalizzato alla revisione e risoluzione delle incongruenze relative ai formulari standard (disponibilita’ ad incontri di approfondimento, sopralluoghi, elaborazioni cartografiche, integrazione con l’attività di aggiornamento della banca dati natura 2000); 5. segreteria tecnica gestione email, gestione comunicazioni interne tra membri dell’osservatorio e nei confronti degli Enti Gestori di Rete Natura 2000. Tempistica: 2015-2016 Supporto alle attività di Valutazione di Incidenza Ambientale (VINCA) - 2015/2016 Nell’ambito delle attività di Valutazione di Incidenza Ambientale (VINCA) la FLA supporterà la Struttura Valorizzazione aree protette e biodiversità della DG Ambiente, Energia e Sviluppo Sostenibile di Regione Lombardia nello svolgimento delle seguenti attività: 1. analisi dei piani territoriali e di settore (compresi piani agricoli, forestali e faunistico venatori e loro varianti); 2. analisi degli Studio di Incidenza (SDI) o degli Studio di Impatto Ambientale (SIA) presentati dai soggetti proponenti gli interventi; 3. verifica della completezza della documentazione dell’intervento ed eventuale richiesta di integrazione nei termini temporali previsti; 4. svolgimento di sopralluoghi nell’ambito del procedimento di VIA - acquisizione obbligatoria dei pareri degli Enti Gestori nell’ambito della valutazione dei piani/programmi; 5. partecipazione alle procedure istruttorie sia per VIA sia per VAS; 6. redazione di relazione tecnica di supporto alla emissione dell’atto dirigenziale di Valutazione di Incidenza; 7. collaborazione nell’ambito di procedure di verifica di assoggettabilità a VIA regionale dove la struttura è tenuta ad esprimersi con un parere specialistico, ai sensi dell’art. 6 della L.R. 2 febbraio 2010, N. 5; 8. collaborazione nell’ambito delle procedure di VIA Nazionale nella quale regione Lombardia è tenuta ad esprimersi con un proprio parere. Nei casi 7 e 8, la collaborazione della Fondazione si esplicherà: a) nell’analisi della documentazione tecnica presentata dai soggetti proponenti gli interventi; b) nello svolgimento di eventuali sopralluoghi programmati nell’ambito della procedura; c) nella redazione di relazione tecnica di supporto alla emissione del parere specialistico regionale. Tempistica: 2015-2016
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Piano Faunistico e Venatorio regionale e relativa VAS La DG Agricoltura di Regione Lombardia ha chiesto una supporto alla Fondazione per la predisposizione del Piano Faunistico e Venatorio, della relativa Valutazione Ambientale Strategica e della realizzazione dello Studio di Incidenza come previsto dall’articolo 6 della Direttiva Habitat, partendo dall’analisi della documentazione scientifica presente, dal confronto con le altre esperienze regionali in atto, dall’adeguamento con la nuova normativa europea e nazionale e dal confronto con i soggetti del settore. L’attività scientifica si è conclusa, come da termini contrattuali, nel 2015; nel corso del 2016 la Fondazione darà supporto alla Regione per la fase di approvazione del Piano. Tempistica: 2016 Monitoraggio degli effetti ambientali delle opere relative al progetto “Riassetto idrogeologico e mitigazione dei rischi naturali presenti in Val Torreggio” nel comune di Torre S. Maria (SO) (DG Territorio) Il progetto prevede un Monitoraggio Ambientale, con lo scopo di analizzare eventuali variazioni nell’ambiente nel periodo dei lavori e negli anni immediatamente successivi all’esecuzione degli stessi, orientato a verificare il legame di eventuali variazioni con le opere realizzate e a cercare soluzioni per ridurre gli impatti delle opere stesse. Secondo quanto previsto all’interno del Progetto Esecutivo, il Monitoraggio Ambientale deve consentire di: • verificare il manifestarsi delle previsioni d’impatto; • verificare l’efficacia dei sistemi di mitigazione attuati; • garantire la gestione delle problematiche ambientali connesse alle opere previste; • rilevare eventuali emergenze ambientali impreviste in modo da intervenire adeguatamente. Il monitoraggio si articola in tre fasi: 1. monitoraggio ante operam, avente lo scopo di definire un set di specie o gruppi di specie da utilizzare per verificare gli impatti e di acquisire dati di base per prevedere adeguate contromisure ai verosimili impatti; 2. monitoraggio in corso d’opera, con lo scopo di segnalare eventuali emergenze ambientali per intervenire tempestivamente, garantire il controllo di eventuali specificità ambientali per potervi adeguare qualora necessario lo svolgimento dei lavori, verificare l’efficacia degli interventi di mitigazione attuati; 3. monitoraggio post operam, al termine dei lavori, finalizzato a verificare gli impatti ambientali dovuti alla realizzazione dell’opera e l’efficacia dei provvedimenti di mitigazione degli impatti stessi e ad indicare eventuali ulteriori necessità di interventi di contenimento di effetti non previsti. La fase 1 del monitoraggio è conclusa, la fase 2 si concluderà durante la stagione invernale 2015/2016. La fase 3 ovvero il monitoraggio post operam, a causa dei ritardi nell’apertura del cantiere e nella realizzazione delle opere di messa in sicurezza della frana, verrà posticipata al 2016. Per tale ragione la DG Territorio, Urbanistica e Difesa del suolo della RL con decreto del Direttore Vicario ha procrastinato la durata dei monitoraggi fino al 2017 stanziando le risorse necessarie (48.600 Euro) Tempistica: 2011-2017 LIFE + NATURE - Progetto LIFE11 NAT/IT/044 “GESTIRE” – “Development of the strategy to manage the Natura 2000 network in the Lombardia Region” Il progetto “GESTIRE - Development of the strategy to manage the Natura 2000 network in the Lombardia Region” è promosso dalla Regione Lombardia in partenariato con la Fondazione Lombardia per l’Ambiente (FLA), l’Ente Regionale per i Servizi all’Agricoltura e alle Foreste (ERSAF), il Centro Turistico Studentesco e giovanile (CTS), Comunità Ambiente e la Lega Italiana Protezione Uccelli (LIPU), e con il cofinanziamento della Fondazione Cariplo. Il progetto, è stato finanziato nel quadro del Bando 2011 del Programma LIFE+ Natura. GESTIRE è un progetto volto a formulare programmi di gestione della rete Natura 2000 e a elaborare il Prio-
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ritised Actions Framework (PAF) a livello regionale una strategia regionale integrata di gestione per l’intera Rete Natura 2000 della regione Lombardia, fornendo quindi un contributo concreto alla realizzazione della strategia europea della Biodiversità al 2020. La FLA in particolare è coinvolta nelle seguenti azioni di progetto: 1. creazione di un “Gruppo Natura 2000”, con rappresentanti degli assessorati regionali con competenze sui siti della rete Natura 2000 ed esperti di pianificazione e Natura 2000, naturalisti ecc., con l’obiettivo di garantire la coerenza con le varie politiche regionali della programmazione per la gestione della rete Natura 2000 in Lombardia; 2. raccolta ed analisi di tutti i documenti per la gestione dei siti Natura 2000 nella regione; 3. analisi delle misure regolamentari vigenti e eventuali ipotesi di aggiornamento; 4. elaborazione di un piano finanziario per la gestione della rete Natura 2000 in Lombardia nel periodo 2014-2020; 5. formulazione del programma di monitoraggio scientifico della rete; 6. definizione di linee guida per la conservazione della biodiversità nella rete Natura 2000 da parte dei cittadini e delle imprese. 7. definizione del PAF Regionale, con, tra gli altri: gli obiettivi di conservazione strategici e le priorità per Natura 2000 per il periodo 2014-2020 e la descrizione delle misure fondamentali per raggiungerli. Il progetto è stato segnalato dalla CE come «Best practice» a livello europeo tra i progetti finanziati nel 2011. L’attività di individuazione delle Misure di Conservazione per gli habitat naturali e le specie di interesse comunitario svolta nell’ambito dell’azione C1 “Formulazione delle misure di gestione per i siti senza un pdg e delle misure necessarie alla interconnessione dei siti della rete” ha richiesto la collaborazione dei 52 Enti Gestori presenti in Lombardia. Tale necessaria azione di condivisione ha portato all’allungamento dei tempi previsti in fase di stesura del Formulario di Candidatura. RL in qualità di beneficiario responsabile, in accordo con i partner, ha quindi formalizzato richiesta alla CE per procrastinare la chiusura del progetto a febbraio 2016. La CE ha accettato la richiesta. Tempistica: 2012-2015 con proroga febbraio 2016 Attività tecnico-scientifiche di collaborazione per la revisione del Piano Territoriale Regionale - DG Territorio, Urbanistica, Difesa del suolo L’attività di collaborazione è iniziata nel giugno 2015 e si concluderà nel luglio 2016. L’attività è svolta, e continuerà ad essere svolta nel corso del 2016, in stretta relazione con gli uffici della DG Territorio, Urbanistica e Difesa del suolo della Regione Lombardia. A tal fine, FLA garantisce a RL la presenza presso gli uffici regionali di 4 collaboratori per almeno due giorni a settimana. L’attività del 2016 si divide in due categorie. La prima riguarda la predisposizione del Documento finale di revisione del PTR, comprensivo di: Definizione della vision e revisione del quadro degli obiettivi del PTR. Rilettura degli elementi ordinatori e individuazione di elementi da assumere come elementi identitari, ovvero da proporre come invarianti strutturali in accordo con VAS e PTR. Sviluppo delle tre politiche di piano: strutturazione e riorganizzazione insediativa, qualità e sicurezza territoriale, coesione territoriale.
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Riorganizzazione dei contenuti dispositivi del PTR e definizione di un apparato normativo e di strumenti attuativi. Sviluppo del sistema di monitoraggio del Piano integrato con il sistema di monitoraggio VAS. Revisione struttura documentale. La seconda riguarda la revisione dei documenti e delle tavole elaborate nel corso del 2015 rispetto alle indicazioni della Giunta e del Consiglio e del recepimento delle osservazioni che perverranno a seguito dell’adozione della prima variante del PTR (attualmente in fase di analisi e studio da parte delle Commissioni). Tempistica: giugno 2015-luglio 2016 LIFE 2014 ENVIRONMENT INTEGRATED PROJECTS - LIFE14 IPE/IT/018 GESTIRE 2020 “Nature Integrated Management to 2020” In relazione ai risultati ottenuti dalle azioni di progetto conclusesi e al positivo andamento del LIFE11 NAT/IT/044 “GESTIRE”, Regione Lombardia in qualità di beneficiario coordinatore, in partenariato con Fondazione Lombardia per l’Ambiente ERSAF, Corpo Forestale dello Stato, LIPU, WWF Italia onlus, Comunità Ambiente Srl (beneficiari associati) ha partecipato alla call per il finanziamento di progetti integrati nell’ambito del Programma LIFE 2014-2020 – sotto-programma Ambiente. La proposta LIFE14 IPE/IT/018 GESTIRE 2020 “Nature Integrated Management to 2020” (presentata ad aprile 2014) ha superato la fase di ammissibilità ed eleggibilità (comunicazione luglio 2015) a seguito della quale la CE ha formulato richiesta di precisazioni per procedere con l’iter di valutazione. In data 7 settembre 2015 RL in qualità di beneficiario coordinatore ha inviato le risposte ai 50 quesiti posti dalla Commissione Europea. In data 28/09/2015 la CE ha indetto una video conferenza con il partenariato per la disamina dei quesiti, a seguito della quale in data 19/10 sono state fornite indicazioni ufficiali per l’integrazione della full proposal. Il 13/11 la versione integrata della full proposal è stata inviata alla CE; attualmente si è in attesa della conferma di finanziamento. I principali macro-obiettivi di progetto sono: 1. Miglioramento e implementazione dei modelli di governance e di gestione di rete Natura 2000, al fine di integrare le politiche regionali in merito agli obiettivi individuati nelle Direttive Habitat, Uccelli, Acque e in relazione ai cambiamenti climatici, attraverso un aumento delle capacità dei vari soggetti coinvolti nella gestione di rete Natura 2000 in Lombardia. 2. Migliorando dello stato di conservazione degli habitat naturale e delle specie di interesse comunitario (All. I, II e IV DH, All. I DU) mediante sperimentazione e diffusione di buone pratiche. 3. Aumentare la consapevolezza dei decisori politici e dei diversi attori territoriali relativamente al valore potenziale di rete Natura 2000. 4. Monitorare l’efficacia del progetto nel perseguire gli obiettivi del PAF elaborato nell’ambito del LIFE11 NAT/IT/044 “GESTIRE” – “Development of the strategy to manage the Natura 2000 network in the Lombardia Region”. Tempistica: gennaio 2016- dicembre 2023 Bando Cariplo Tutelare e valorizzare la Biodiversità 2011 – “Gestione e conservazione di agroecosistemi e di ambienti forestali a favore dell’avifauna di interesse conservazionistico nel Parco del Ticino” La Fondazione è capofila di questo progetto che si prefigge di eseguire interventi che migliorino lo stato di conservazione degli ambienti agricoli e forestali presenti nell’area protetta, a favore dell’avifauna di interesse conservazionistico. Le principali azioni in cui si struttura il progetto sono le seguenti: 1. Reperimento e analisi delle conoscenze pregresse 2. Studio dell’avifauna nidificante negli ambienti agricoli
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3. Studio dell’avifauna nidificante negli ambienti forestali 4. Creazione di nuove praterie naturali 5. Gestione di praterie naturali con pascolo bovino controllato 6. Riqualificazione e mantenimento di prato naturale in fase di abbandono 7. Mantenimento di marcite 8. Monitoraggio dell’avifauna nidificante negli ambienti agricoli 9. Monitoraggio dell’avifauna nidificante negli ambienti forestali 10. Cartografia di distribuzione reale e potenziale delle specie ornitiche 11. Linee guida per la gestione degli ambienti agricoli e degli ambienti forestali A seguito di alcuni ritardi nell’esecuzione di interventi affidati alle Aziende agricole individuate dal Parco Regionale de Ticino, è stato necessario richiedere alla Fondazione Cariplo una proroga di 6 mesi; il progetto di conseguenza terminerà nel giugno del 2016. Tempistica: 2012-2016 Bando CARIPLO 2013 Favorire la connessione ecologica - “La connessione ecologica nella Brughiera Comasca” Il progetto presentato sul Bando Cariplo 2013 “Favorire la connessione ecologica” e che verrà realizzato in collaborazione con il Parco Locale di Interesse Sovracomunale della Brughiera Briantea, il Comune di Cantù e l’Agenzia InnovA21, prevede la realizzazione di uno studio di fattibilità per la conservazione, il miglioramento e il ripristino della connessione ecologica nell’area comasco-brianzola. Nello specifico la FLA sarà impegnata nella realizzazione delle seguenti attività: 1. descrizione del contesto territoriale e analisi delle criticità e dei punti di forza; 2. analisi e definizione delle principali macrotipologie ambientali e valutazione della loro idoneità; 3. studio dell’avifauna; 4. studio dei mammiferi di medie dimensioni; 5. studio dell’erpetofauna; 6. individuazione, descrizione e analisi degli interventi per il mantenimento e il miglioramento della funzionalità e della connessione ecologica; 7. fattibilità politico-sociale;
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8. fattibilità giuridico-amministrativa; 9. stesura a realizzazione del piano di comunicazione. In qualità di Capofila, la Fondazione è inoltre responsabile del coordinamento del progetto. Il progetto presentato ha ottenuto il finanziamento richiesto senza riduzioni e le attività sono iniziate a gennaio 2014. In relazione al cospicuo numero di interventi individuati al fine di ripristinare e/o incrementare la connettività ecologica nell’area oggetto dello studio di fattibilità e di condividere tali interventi con le amministrazioni comunali, il partenariato di progetto ha richiesto una proroga di sei mesi. Tempistica: 2014-2016 Bando CARIPLO 2014 Connessione ecologica Progetto “ViNO - VIgneti e Natura in Oltrepò - Gestione agricola per la rete ecologica” Il progetto presentato in partenariato con l’Unione dei Comuni Lombardi del Tidone Pavese Ruino-Valverde-Canevino e la Cooperativa Eliante ONLUS e in cui la Fondazione ha il ruolo di capofila, si propone di realizzare uno studio di fattibilità per la conservazione, il miglioramento ed il ripristino della funzionalità ecologica e della connessione ecologica nell’area collinare dell’Oltrepò pavese, tenendo conto della peculiarità dell’area, dove in diversi contesti i fattori che incidono di più su funzionalità e connessione ecologica non sono legati a urbanizzazione o infrastrutture, bensì alla gestione (o, per contro, all’abbandono) degli ambienti agricoli. Le attività relative alla formulazione del quadro conoscitivo per quanto concerne le principali componenti ambientali e in relazione agli organismi/gruppi utilizzati come indicatori (uccelli e lepidotteri) si sono concluse. Attualmente si stanno individuando gli interventi e definendo le possibili indicazioni gestionali al fine di condividerle con gli attori locali (istituzioni e portatori di interesse). Nel 2016 verranno: • individuate, in collaborazione con il mondo agricolo, le misure per incrementare il ruolo di “serbatoi”per specie di ambienti agricoli della fascia collinare; • proposti e condivisi dei protocolli di gestione dei vigneti con le principali associazioni che operano sul territorio oltrepadano al fine della loro diffusione e applicazione nell’area di studio attraverso la loro attività di consulenza e indirizzo delle pratiche agronomiche presso le aziende vitivinicole; • definite delle misure, compatibili con le esigenze agronomiche, che favoriscano specie selvatiche potenzialmente in grado di contribuire alla lotta ai patogeni (ad esempio, specie ornitiche insettivore); • identificate delle porzioni di territorio da tutelare, riqualificare o deframmentare ai fini del mantenimento o del ripristino della connessione ecologica. Tempistica: 2015-2016 Bando CARIPLO 2014 Connessione ecologica “Connessioni ecologiche nella bassa pianura cremonese e mantovana: il Canale acque alte” Il progetto presentato in partenariato con WWF Cremona onlus (ente capofila), Comune di San Daniele Po, Consorzio di bonifica Dugali Naviglio Adda-Serio e Fondazione ha come finalità l’individuazione di dettaglio di connessioni (fasce di collegamento) tra le aree di maggior pregio del territorio in oggetto e tra questi e la Rete Ecologica Regionale RER e la Rete Ecologica Provinciale (REP di Mantova), fornendo indicazioni gestionali e di valorizzazione, anche attraverso una verifica delle interazioni fra studio di fattibilità
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e strumenti urbanistici locali (PGT). Ad oggi è fase di ultimazione la realizzazione del quadro conoscitivo per quanto concerne le componenti indagate ovvero vegetazione, anfibi, rettili, uccelli e micromammiferi. Nel corso del 2016 verranno implementate le seguenti attività: • individuazione di dettaglio in base agli esiti delle indagini sulle componenti ambientali delle linee di connessione tra il territorio in oggetto e le zone limitrofe, in particolare con le aree protette (es. siti Natura 2000) e la fascia golenale del Po; • individuazione di dettaglio delle potenzialità e delle criticità intrinseche del territorio, con specifico riferimento alle connessioni ecologiche e alle strategie per garantirne la funzionalità; • definizione delle tipologie e delle modalità di intervento per la risoluzione criticità riscontrate; • verifica della compatibilità degli interventi individuati con le previsioni degli strumenti urbanistici vigenti (PGT) e loro coerenza con la pianificazione territoriale di ordine superiore (es. PTCP); • definizione delle linee-guida e degli interventi funzionali al mantenimento e al miglioramento delle connessioni ecologiche. Tempistica: 2015 - 2016 Bando CARIPLO 2014 Favorire la connessione ecologica - “CAMPUS - La tutela e valorizzazione della aree agricole quale elemento di connessione tra il PLIS del Lura e il Parco delle Groane” Il progetto in fase di realizzazione in collaborazione con l’Agenzia InnovA21 (capofila), Legambiente Lombardia ONLUS, Parco delle Groane e Comune di Saronno, prevede l’elaborazione di uno studio di fattibilità per realizzare corridoi di connessione nelle aree agricole comprese tra il PLIS del Lura e il Parco delle Groane. L’area individuata si articola nei comuni di: Cesate, Caronno Pertusella, Solaro, Saronno, Ceriano Laghetto, Cogliate, Rovello Porro, Misinto, Rovellasca, Lazzate, Bregnano, Cermenate, Lentate sul Seveso. Ad oggi sono terminate le attività finalizzate alla caratterizzazione ecologica e che hanno previsto l’acquisizione e la messa a sistema delle informazioni inerenti: • elementi ecologici presenti (boschi, filari, siepi, aree umide); • individuazione delle specie animali target da valutare e monitorare, funzionali a rappresentare la connettività e la potenzialità ecologica dell’area (avifauna ed erpetofauna); • individuazione delle principali fragilità e dei punti di forza dell’ecosistema e prima definizioni di possibili interventi finalizzati a migliorare la connettività degli elementi naturali e naturaliformi. Nel corso del 2016 verranno implementate le seguenti attività: • assetto urbanistico dell’area; • analisi degli strumenti urbanistici approvati o in elaborazione; • confronto degli strumenti urbanistici approvati o in elaborazione con il PTCP; • individuazione della proprietà pubblica/privata; • presenza dell’agricoltura sul territorio e sua caratterizzazion; • rilevamento di interventi già programmati e progetti in corso di sviluppo nell’area. Tempistica: 2014 - 2016
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Progetto CARIPLO Extrabando “Verso la nuova PAC - Studio e monitoraggio della biodiversità negli ambienti agricoli del Parco Lombardo del Ticino” II annualità Il progetto in fase di svolgimento è finalizzato ad individuare pratiche gestionali sostenibili per marcite, risaie, medicai, e verificarne le eventuali ricadute positive su indicatori biologici quali flora spontanea, uccelli, chirotteri, entomofauna e pedofauna. Le attività sono implementate in partenariato con il Parco lombardo della Valle del Ticino e l’Università degli Studi di Torino, e sono realizzate mediante il coinvolgimento diretto delle aziende agricole che operano nel territorio dell’area protetta, in particolar modo quelle iscritte alla Società Consortile Produttori Agricoli Parco Ticino. Tempistica: 2014-2016 Convenzione con il Parco Regionale del Fiume Serio finalizza allo svolgimento di attività di ricerca sulla fauna e la vegetazione del SIC IT20A0003 Palata Menasciutto e sull’area “Malpaga Basella” Oggetto della Convenzione è la realizzazione di attività di studio e ricerca scientifica presso il SIC IT20A0003 Palata Menasciutto e nell’area indicata come Malpaga Basella. Le attività che la Fondazione sta svolgendo sono: 1. verifica della presenza di specie faunistiche comprese negli Allegati II e IV della Direttiva Habitat, nell’Allegato I della Direttiva Uccelli e di habitat compresi nell’Allegato I della Direttiva Habitat, fattivamente a quanto indicato nel “Natura 2000 - Standard data form” del SIC IT20A0003 Palata Menasciutto; 2. stesura di un programma di monitoraggio finalizzato alla valutazione dello Stato di Conservazione delle specie faunistiche comprese negli Allegati II e IV della Direttiva Habitat, nell’Allegato I della Direttiva Uccelli e degli habitat compresi nell’Allegato I della Direttiva Habitat, fattivamente a quanto indicato nel “Natura 2000 - Standard data form” del SIC IT20A0003 Palata Menasciutto, così come previsto dall’articolo 17 della Direttiva Habitat e dall’articolo 12 della Direttiva Uccelli; 3. individuazione degli Obiettivi di conservazione e delle relative azioni da implementare al fine di garantire una gestione del SIC IT20A0003 Palata Menasciutto il più possibile orientata a garantire uno stato di conservazione soddisfacente delle specie di fauna e degli habitat; 4. supporto all’Ente Parco nella Stesura del Piano di Gestione del SIC; 5. formazione delle Guardie Ecologiche Volontarie (GEV) relativamente alle attività di monitoraggio da implementare periodicamente finalizzate alla valutazione dello stato di conservazione delle specie animali oggetto di specifiche indagini; 6. verifica della presenza di specie di particolare rilevanza e/o interesse conservazionistico nell’area “Malpaga Basella” finalizzata all’istituzione della riserva naturale. Nello specifico le componenti che verranno indagate sono: a) erpetofauna, con particolare riferimento alla verifica di popolazioni delle seguenti specie: i. Anfibi: Bufo bufo, Bufo balearicus (ex Bufo viridis), Hyla intermedia, Pelophylax lessonae -“P. synkl. esculentus”, Rana latastei e Rana dalmatina ii. Rettili: Anguis fragilis, Lacerta bilineata, Hierophis viridiflavus (ex Coluber viridiflavus), Natrix natrix, Coronella austriaca b) avifauna nidificante e migratrice con particolare riferimento alle specie di interesse conservazionistico e/o caratterizzate da uno stato di conservazione a livello nazionale insoddisfacente e/o cattivo; c) fauna invertebrata, con particolar riferimento ai Lepidotteri ropaloceri. Tempistica: 2015-2016
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Attività di studio dell’avifauna nidificante, dell’erpetofauna e della teriofauna nell’area naturalistica e nell’area sita nel Comune di Meda del Parco Regionale Naturale Bosco delle Querce di Seveso e Meda Il progetto di ricerca è finalizzato allo studio delle principali componenti di fauna vertebrata presenti nel Parco Regionale Naturale Bosco delle Querce di Seveso e Meda. Nel corso del 2015 e del 2016 verranno implementate attività di ricerca relativi alle seguenti componenti: 1) avifauna, con l’obiettivo di: • redigere una nuova check-list delle specie nidificanti nell’area; • confrontare i dati raccolti durante le attività di campo implementate nel corso del progetto “Bosco delle Querce: area sorgente di biodiversità” al fine di evidenziare possibili variazioni nella composizione della check-list delle specie nidificanti e di conseguenza individuare eventuali criticità e indicazioni utili per la gestione; • implementare i censimenti nell’area collocata nel Comune di Meda non oggetto di attività nel precedente progetto 2) erpetofauna, con l’obiettivo di: • redigere una nuova check-list delle specie di anfibi e di rettili presenti nell’area naturalistica; • rilevare le caratteristiche ambientali s. l. dei siti in cui le specie sono presenti, con particolare attenzione alla descrizione e caratterizzazione delle aree di riproduzione degli anfibi; • confrontare i dati ottenuti con le indagini effettuate durante lo svolgimento del progetto “Bosco delle Querce: area sorgente di biodiversità” al fine di individuare possibili variazioni nella composizioni in specie e segnalare eventuali criticità e indicazioni utili per la gestione. 3) teriofauna, con l’obiettivo di: • prolungare il periodo di monitoraggio mediante la stessa tecnica per tutta la durata della manifestazione “EXPO2015” al fine di verificare se la fruizione dell’area naturalistica ha ricadute sulla componente in esame; • definire il livello di impatto sia positivo che negativo derivante rispettivamente dalla definitiva eliminazione delle barriere fisiche perimetrali all’area naturalistica; • estendere l’attività di fototrappolaggio; • elaborare una prima check-list delle specie presenti nell’area collocata nel Comune di Meda non oggetto di attività precedenti. Tempistica: 2015-2016 Parco Nazionale della Val Grande: azioni previste dalla Direttiva del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare per la conservazione della biodiversità (Direttiva n° 48234 del 21.10.2013) e attività di ricerca su avifauna ed erpetofauna del Parco Procede la collaborazione tra Parco Nazionale della Val Grande e Fondazione anche per il biennio 2014 2015. Nello specifico la FLA è impegnata nella realizzazione delle seguenti attività: 1. studio approfondito migrazione autunnale dei Passeriformi attraverso l’area protetta e aree limitrofe, compresa analisi dei dati pregressi; 2. studio approfondito della migrazione primaverile dei rapaci diurni attraverso l’area protetta ed aree limitrofe, compresa analisi dei dati pregressi;
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3. studio della distribuzione ed ecologia di Passeriformi degli ambienti rupestri nel Parco e aree limitrofe, compresa analisi dei dati pregressi; 4. realizzazione di punti d’ascolto lungo transetti, per il “Monitoraggio della Biodiversità animale in ambiente alpino”; 5. raccolta di dati aggiuntivi durante i periodi riproduttivi nel Parco e in aree limitrofe, analizzando anche i dati finora acquisiti per alcune specie target di interesse conservazionistico; 6. studio sull’ecologia della Vipera (Vipera aspis) in un’area campione nel Parco; 7. studio dei piccoli mammiferi terricoli presenti in un’area campione del Parco. 8. raccolta di dati aggiuntivi relativi alla distribuzione delle specie di anfibi e rettili presenti nel Parco da integrare ai dati finora acquisiti. Tempistica: giugno 2014 - gennaio 2016 2– PROGETTI IN FASE DI VALUTAZIONE LIFE15 NAT/IT/000989 BIOSOURCE - Enhancing Biodiversity by Restoring Source Areas for Priority and Other Species of Community Interest in Ticino Park A seguito della comunicazione da parte della CE relativa alla Proposal LIFE14 NAT/IT/000377 “Enhancing biodiversity in Ticino River by restoring source areas for priority and other species of community interest” in cui si dava informazione che la Application pur avendo superato sia la selezione relativa agli aspetti formali che quella relativa ai contenuti non rientrava nella lista dei finanziabili, Parco Lombardo della Valle del Ticino in qualità di Ente beneficiario responsabile, Fondazione Lombardia per l’Ambiente e G.R.A.I.A. srl - Gestione e Ricerca Ambientale Ittica Acque, in qualità di beneficiari associati, hanno riformulato e integrato la proposta di progetto ricandidandola alla call di ottobre 2015. L’obiettivo generale della nuova riformulazione è rimasto la conservazione, la riqualificazione e l’incremento degli habitat elettivi delle specie target per la loro riproduzione, al fine di assicurarne una piena funzionalità come source areas, e dunque come serbatoi di diversità e dispersione per le popolazioni. Oggetto di interesse e di intervento è il mosaico di zone umide naturali (lanche, rogge, stagni) e seminaturali (marcite, prati umidi, risaie), che caratterizza la Valle del Ticino, in cui il rapporto tra aree source (serbatoio di biodiversità) e aree sink necessita di essere riequilibrato al fine di recuperare la corretta funzionalità delle dinamiche. La strategia d’azione prevede un approccio multitasking, in grado di affrontare il problema della frammentazione, del degrado e della perdita di habitat riproduttivi lavorando su diversi fronti: • normativo, attraverso l’istituzione di nuovi strumenti atti ad assicurare una protezione adeguata di siti di eccezionale importanza, non ancora sufficientemente tutelati perché rivelatisi in tutto il loro valore solo in tempi recenti; • ingegneristico-ambientale, mediante interventi strutturali volti alla creazione e riqualificazione ecologica degli ambienti acquatici (lentici e lotici) di particolare interesse;
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• gestionale, mediante il recupero e/o sperimentazione e di diffusione di sistemi di gestione degli agroecosistemi secondo modelli e buone pratiche da implementarsi anche attraverso esperienze “pilota”; • partecipativo e comunicativo, attraverso il coinvolgimento degli stakeholder locali, in primis degli agricoltori, nella sperimentazione di buone pratiche di gestione degli agro-ecosistemi. Di seguito l’elenco della azioni in cui si articola il progetto: 1) Azioni preparatorie • Istituzione di una nuova ZSC per la protezione dell’unico sito di frega ancora attivo oggi conosciuto in tutta Europa per lo Storione cobice (Acipenser naccarii)*. Tale azione comporterà la caratterizzazione dell’area, sita nel Fiume Ticino nei pressi di Pavia, e la predisposizione di tutta la documentazione atta a proporla come nuova ZSC speciespecifica; • Analisi territoriale e presa di accordi con le aziende agricole da coinvolgere nelle azioni di conservazione riguardanti gli agro-ecosistemi di interesse naturalistico; • Progettazione degli interventi di riqualificazione e incremento di ambienti acquatici; • Consultazioni per la creazione di una task force impegnata nella salvaguardia dei nidi dello Storione cobice. 2) Azioni di conservazione • Attivazione e mantenimento di una protezione attiva dell’area di frega dello Storione cobice dalle due principali minacce, Siluro e bracconaggio; • Reintroduzione di Storione ladano (Huso huso). Le azioni preparatorie all’attività di reintroduzione sono in corso nell’ambito del Parco del Ticino, grazie ad un finanziamento della Fondazione Cariplo; • Realizzazione di interventi strutturali di riqualificazione e incremento di zone umide aventi funzione di source areas (risorgive, lanche, pozze, stagni, ...) a favore di Uccelli acquatici, Anfibi, Pesci localizzati nei seguenti ambiti, tutti di proprietà del Parco del Ticino: • Realizzazione di interventi di riforestazione e riqualificazione di ambienti forestali di interesse comunitario (soprattutto querceti) in comune di Bernate Ticino; • Creazione di prati umidi allagati quali luoghi di sosta e alimentazione durante la migrazione e lo svernamento da parte dell’avifauna selvatica di interesse comunitario (in particolare Airone bianco maggiore, Garzetta, Cicogna bianca, Albanella reale, Falco di palude, Smeriglio, Tottavilla); • Intervento di riqualificazione ecologica e faunistica di un bacino artificiale di spagliamento controllato del Torrente Arno (comuni di Lonate Pozzolo, VA, e Castano Primo, MI), in particolare mediante realizzazione di isole artificiali dotate di vegetazione naturale (canneto) o di superficie ghiaiosa-sabbiosa, a favore di uccelli di interesse comunitario (Moretta tabaccata, Tarabusino, Cavaliere d’Italia, Sterna comune). 3) Azione divulgative • realizzazione di pannelli didattici nelle aree d’intervento; • realizzazione di capanni per l’osservazione dell’avifauna acquatica e di sentieri per il bird-watching in corrispondenza delle nuove zone umide che si prevede di realizzare nella proprietà del Parco de “I Geraci”; • attività di networking con progetti Life europei che svolgono attività analoghe; • sito web dedicato al progetto; • video documentario incentrato su ambienti acquatici e biodiversità;
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• realizzazione di materiale divulgativo, e in particolare di un volume che descrive i risultati emersi dal progetto e dalle buone pratiche realizzate; • convegno finale di presentazione dei risultati; • attività didattica per le scuole nelle aree d’intervento. Tempistica: novembre 2016- novembre 2020 Bando Cariplo 2015 - Connessione ecologica - SPECIES PER AQUAM: potenziamento di due aree sorgenti (Paludi di Arsago e Lago di Comabbio) per il consolidamento della connessione ecologica tra la Valle del Ticino e le Alpi All’interno del bando “Connessione ecologica” scaduto il 9 giugno 2015, la Fondazione in collaborazione con il Parco Lombardo della Valle del Ticino in qualità di capofila, ha presentato un progetto finalizzato al rafforzamento della connettività della RER - Rete Ecologica Regionale mediante il potenziamento della matrice ambientale in due aree sorgente di biodiversità (Lago di Comabbio e Paludi di Arsago) localizzate in un’area focale, ovvero tra le Aree prioritarie per la biodiversità “Valle del Ticino” a sud-ovest e “Colline moreniche del Varesotto e della Brianza” a nord-est. Il progetto sulla base di uno studio preliminare di fattibilità come richiesto dallo stesso bando, si prefigge di realizzare una serie di interventi concreti volti a: a) incrementare la permeabilità della matrice ambientale a scala locale nell’intorno del Lago di Comabbio, a favore dell’avifauna di interesse conservazionistico di grandi dimensioni nidificante, migratrice e svernante; b) potenziare la funzione di area sorgente svolta dal Lago di Comabbio per le specie ornitiche acquatiche di interesse conservazionistico nidificanti, migratrici e svernanti nella fascia ripariale a formazioni di macrofite emergenti di grande taglia; c) migliorare la rete ecologica nell’area delle Paludi di Arsago, al fine di connettere i nuclei isolati e incrementare lo scambio genetico della più importante meta-popolazione italiana di Pelobate fosco, migliorando lo stato conservazionistico della specie target e delle altre specie di anfibi presenti; tale obiettivo favorirà anche le specie ornitiche presenti. Si è in attesa degli esiti della valutazione da parte di Fondazione Cariplo. Tempistica: 2016 - 2019
3– PROPOSTA DI NUOVE ATTIVITÀ DI RICERCA PER L’ANNO 2016 1) Adeguamento dei PTCP e del Piano strategico della Città metropolitana al PTR adeguato ai sensi della l.r. 31/14 - – rivolto alla DG Territorio Ai sensi della l.r.31/14, i Piani Territoriali di Coordinamento Provinciale e il Piano Strategico della Città
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di Milano (di seguito CM) devono adeguare i propri contenuti alla variante del PTR entro un anno dall’approvazione di questa ultima. È intenzione della DG Territorio, Urbanistica e Difesa del suolo (di seguito DG TUDs) fornire supporto tecnico alle Province e alla CM. A tale scopo FLA rappresenta il soggetto che, avendo definito i contenuti del PTR integrato ai sensi della l.r. 31/14 e con cui la DG Territorio, Urbanistica e Difesa del suolo ha instaurato un proficuo ed efficace rapporto di collaborazione, potrebbe supportare le province e la CM in tale attività. A tal fine, FLA propone a RL di istituire un apposito ufficio che si occupi di declinare i criteri e le metodologie indicate nel PTR alla scala provinciale. Le Province e la CM possono dunque trovare in FLA il soggetto che ridefinisce le soglie di consumo di suolo provinciali e per gli ambiti territoriali omogenei, approfondisce le analisi territoriali e socio-economiche, applica e implementa la metodologia per stimare il fabbisogno di superfici residenziali e produttive di beni e servizi, calibra sul territorio i criteri per la riduzione del consumo di suolo e i temi della rigenerazione. 2) Progetto pilota sulla rigenerazione – rivolto alla DG Territorio Il tema del consumo di suolo è fortemente interrelato al tema della rigenerazione, rappresentando questa ultima l’unica reale alternativa all’occupazione di suolo libero da parte degli insediamenti. Sul tema della rigenerazione appare fondamentale e urgente avviare un approfondimento disciplinare che, alle diverse scale, definisca le diverse accezioni ad essa associate: territoriale vs urbana, urbanistica vs edilizia, sociale vs ambientale, riqualificazione vs riciclo ecc. FLA, a tal fine propone di individuare innanzitutto un lessico comune e condiviso tra le multiple interpretazione e finalità dei diversi attori che si occupano del tema, secondariamente deve gli strumenti (territoriali, procedurali, fiscali, economici) attraverso cui sostanziare le politiche e gli obiettivi di rigenerazione sociale, ambientale e territoriale. FLA deve identificare inoltre forme di collaborazione non solo con le diverse DG regionali, ma anche con soggetti istituzionali e non tra i quali: ANCI, Camera di Commercio, Assolombarda, Assimpredil ANCE. 3) Progetto pilota sulla Carta del consumo di suolo – rivolto alle Amministrazioni comunali A seguito dell’approvazione della variante del PTR, FLA può avviare un progetto pilota di sperimentazione della Carta del consumo di suolo (prevista ai sensi della l.r. 31/14) in cui coinvolgere le amministrazioni comunali lombarde. A tale proposito, dal sito della Dg Territorio, Urbanistica e Difesa del suolo di Regione Lombardia si legge “Dall’entrata in vigore della legge i Comuni non hanno più la possibilità di approvare varianti ai PGT che prevedano un ulteriore consumo di suolo; entro 30 mesi le previsioni edilizie oggi contenute nella pianificazione urbanistica vigente devono consolidarsi, ovvero vengono congelate in attesa della revisione dei PGT, in applicazione della nuova legge”. Ai Comuni viene dunque richiesto di rivedere le proprie previsioni di sviluppo insediativo entro 30 mesi, a meno che non vogliano procedere con una variante al proprio strumento urbanistico che preveda, o meno, consumo di suolo libero. In tal caso, ai sensi della predetta legge, i Comuni devono elaborare la Carta di consumo di suolo (ex art. 3, comma K) “che costituisce parte integrante di ogni variante generale o parziale del PGT che preveda nuovo consumo di suolo”, poiché l’approvazione della suddetta Carta, è “presupposto necessario e vincolante per la realizzazione di interventi edificatori, sia pubblici sia privati, sia residenziali, sia di servizi sia di attività produttive, comportanti, anche solo parzialmente, consumo di nuovo suolo”. Ai fini di supportare i Comuni e di rispondere a una concreta esigenza di programmazione territoriale in un ottica di sostenibilità delle trasformazioni territoriali, FLA può avviare un progetto di ricerca finalizzato alla definizione dei contenuti e delle modalità realizzative della Carta del consumo di suolo, anche in rapporto ai criteri di redazione che FLA ha elaborato per la revisione del PTR. Tale progetto prevede la redazione della suddetta Carta per ognuno dei Comuni interessati a partecipare alle attività e l’avvio di un tavolo tecnico di confronto e collaborazione con Regione Lombardia.
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B. SETTORE RISORSE IDRICHE 1 - PROGETTI APPROVATI NEL 2015 E ATTIVI DAL 2016 Elaborazione e sintesi del quadro ambientale del bacino del Torrente Seveso Il progetto presentato alla Direzione Generale Territorio, Urbanistica e Difesa del suolo di RL, è finalizzata alla realizzazione di un quadro conoscitivo delle principali componenti ambientali del bacino del Torrente Seveso e alla implementazione di attività di informazione e condivisione con le comunità locali e i portatori di interesse sia degli esiti delle ricerche ed analisi che verranno sviluppate sia agli interventi in progetto per mettere in sicurezza il territorio da fenomeni di esondazione e verrà realizzato in collaborazione con ARPA Lombardia. Le attività si articoleranno in 3 differenti blocchi: • il primo volto alla definizione e restituzione in forma di sintesi del quadro ambientale s.l. del bacino del Torrente Seveso, articolato in: o Sintesi delle conoscenze e delle progettualità già sviluppate e/o in essere o Analisi della qualità in relazione all’uso del suolo prevalente o Analisi della biopermeabilità o Analisi della coerenza con la Rete Ecologica Regionale (RER) o Caratterizzazione del bacino idrografico del torrente Seveso tramite valutazione e monitoraggio dello stato morfologico dei corsi d’acqua (protocollo IDRAIM) e il calcolo dell’IQM (Indice di qualità Morfologica) per i principali corsi idrici del bacino e per i torrenti Pudiga e Garbogera o Elaborazione del quadro conoscitivo degli ecosistemi acquatici a scala di bacino (stato delle comunità macrobentoniche, stato delle comunità ittiche, valutazione degli effetti della deposizione di sedimenti fini sulle cenosi acquatiche, caratterizzazione chimico fisica) • il secondo finalizzato all’analisi e caratterizzazione delle comunità di gruppi sistematici di particolare importanza e significatività quali erpetofauna, avifauna e teriofauna di medie dimensioni. Lo studio di tali componenti biologiche oltre a contribuire alla realizzazione del quadro ambientale, permetterà di avere elementi utili a valutare l’effettiva coerenza e l’eventuale efficacia di interventi mitigativi e/o compensativi proposti in fase di progettazione delle opere; • il terzo dedicato alle attività di informazione, condivisione e coinvolgimento delle comunità locali. Tempistica: 2016-2017
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AREA FORMAZIONE E COMUNICAZIONE
Area Formazione e Comunicazione Coordinatore: Dr. Riccardo Falco
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A. SETTORE EDUCAZIONE E FORMAZIONE AMBIENTALE 1 - PROGETTI IN CORSO E CON PROSEGUIMENTO NEL 2016 e NUOVI PROGETTI DEL 2016 Accordo di Collaborazione per la promozione comune di programmi di educazione ambientale Regione e FLA nel 2013 hanno sottoscritto un Accordo di Collaborazione della durata di tre anni nell’ambito del quale sono previste attività per la promozione comune di programmi di educazione ambientale volti a sviluppare e diffondere una cultura per l’ambiente inteso come inestimabile valore del reale, da tutelare e promuovere attraverso una maggiore consapevolezza in merito ai problemi dell’ambiente e dello sviluppo sostenibile. Nell’ambito di tale Accordo di Collaborazione la Fondazione nel 2016 si occuperà delle seguenti attività: 1. coordinamento e partecipazione al Tavolo Regionale in materia di Educazione Ambientale, costituito con Decreto n. 8534 del 19 settembre 2014 e insediato in occasione delle Seconde Giornate Europee di Educazione Ambientale il 26 settembre 2014. Uno dei principali obiettivi della collaborazione è il supporto alla stesura delle linee guida regionali per l’educazione ambientale; 2. collaborazione alla realizzazione di una collana editoriale per la sensibilizzazione e la promozione della tutela dei grandi carnivore protetti (lupo e orso) sul territorio lombardo. La collana è indirizzati sia alle scuole primarie sia ai soggetti che a vario titolo sono coinvolti nella tutela e conservazione di queste specie (gli enti gestori delle aree protette, dei siti Natura 2000 ecc.).La collana verrà stampata in 80.000 copie e i file in formato pdf potranno essere scaricati dal sito della Regione e/o della Fondazione. Tempistica: 2015-2016 Accordo di collaborazione con ARPA Lombardia sui temi dell’educazione ambientale e alla sostenibilità Prosegue la collaborazione tra FLA e ARPA Lombardia nell’ambito della Convenzione 2014-2016 per l’educazione all’ambiente e allo sviluppo sostenibile. Nel corso del 2016 verranno realizzate le seguenti attività: 1. realizzazione degli opuscoli della nuova collana di educazione ambientale destinata alle scuole primarie “Ambientiamoci” relativi alle tematiche acqua e rifiuti e implementazione delle APP (contenuti multimediali e interattivi); 2. promozione della collana multimediale “Ambientiamoci” mediante gli strumenti digitali realizzati nel 2015 (landing page, video spot, tutorial) e utilizzo dei Social Media (blog, facebook, YouYube, Apple Kiss ecc.); 3. realizzazione di un portale di educazione ambientale finalizzato alla valorizzazione della collana multimediale “Ambientiamoci” e alla sistematizzazione organica di tutte le informazioni, i documenti , i giochi didattici, le iniziative, gli eventi relativi alle principali tematiche nel campo dell’educazione ambientale e alla sostenibilità. 4. Ideazione e redazioni di nuovi opuscoli multimediali della collana “Ambientiamoci”. Tempistica: 2016 “Io non mi rifiuto!” IV edizione Procede la collaborazione con Gelsia Ambiente per la realizzazione di attività di educazione ambientale per le scuole. La proposta per quest’anno scolastico è duplice: - “IO NON MI RIFIUTO”- Concorso a premi sul tema dei rifiuti destinato alle classi IV delle scuole presenti nei Comuni serviti da Gelsia. Il concorso è diviso in 4 sezioni: Ri-Creo (ideare e costruire oggetti vari con materiale da riciclo), Ri-
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Comics (disegnare una striscia di fumetti sul tema “rifiuti”), Ri-Butto (realizzazione elaborati in 2D per la copertura dei cestini dell’immondizia presenti sul territorio) e Ri-Pulisco (rappresentazione di un pensiero di eco-sostenibilità che andrà a decorare le macchine spazzatrici). La scadenza per la presentazione delle adesioni era fissata per il giorno 16 novembre 2015 mentre la presentazione degli elaborati avrà come termine ultimo il 17 aprile 2016. Hanno aderito al Concorso 46 classi per un totale di oltre 1000 bambini! È previsto un grande evento finale per tutti i partecipanti in cui, oltre alla premiazione degli elaborati vincitori, sarà possibile assistere ad un divertente spettacolo teatrale inerente il tema dei rifiuti e della raccolta differenziata. - FORMAZIONE – Per gli insegnanti delle classi che partecipano al Concorso è previsto un incontro di formazione gratuito sul tema dei rifiuti presso la sede di Fondazione Lombardia per l’Ambiente. Tempistica: 2015-2016 Imparare giocando Fondazione Lombardia per l’Ambiente organizza la quarta edizione di Imparare Giocando. La manifestazione si svolgerà nel mese di aprile 2016). Imparare Giocando è un evento che nelle precedenti edizioni si è svolto in concomitanza con la “Giornata del Verde Pulito”, istituita dall’Assessorato Ambiente, Energia e Sviluppo Sostenibile, rivolto alle scuole primarie e secondarie di primo grado, alle famiglie e alle associazioni presenti sul territorio. Le prime tre edizioni sono state un vero successo, sia in termini di partecipazione che di giudizi positivi sull’iniziativa e le modalità con le quali è stata realizzata: in particolare nella seconda edizione la giornata di venerdì, interamente dedicata alle scuole, ha visto la partecipazione di 500 bambini che, a rotazione, hanno partecipato con entusiasmo e interesse alle attività a loro dedicate. Il format per la nuova edizione vedrà la seguente proposta di laboratori: • Laboratori FLABS • Giocambiente: laboratorio ludico multimediale per imparare, giocando, nozioni e comportamenti corretti su alcuni temi ambientali di particolare rilevanza e attualità: acqua, biodiversità e energia. • Altri laboratori in fase di definizione (tra cui uno con Gelsia Ambiente) L’evento si concluderà nella giornata di sabato con una giornata dedicata alle famiglie e la proposta di uno spettacolo teatrale interattivo dove, anche in questo caso, i protagonisti saranno i bambini che, con giochi e divertenti magie, saranno coinvolti nella narrazione della storia. Sarà predisposto apposito comunicato stampa da distribuire alla stampa locale anche con il sostegno dei soggetti coinvolti.
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2. ATTIVITÀ ISTITUZIONALI 2016 UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE: Protocollo per l’attuazione di iniziative di educazione e informazione ambientale Proseguirà nel 2016 la collaborazione con l’USRL, così come da Protocollo d’Intesa siglato il 20 marzo 2014. Come per il 2015 la Fondazione si renderà disponibile alla realizzazione di corsi e seminari destinati al corpo docente. Collaborazione con AREA Parchi e Sistema Parchi di Regione Lombardia Anche per il 2016 la Fondazione è stata invitata a far parte della commissione di valutazione della “Call for Green Project - Territori Mutanti” indetta da AREA Parchi all’interno del Programma delle attività didattiche 2015-2016 dei Parchi Regionali lombardi “Natura in movimento”. La commissione costituita oltre che dalla FLA da ARPA Lombardia, ERSAF, Ufficio Scolastico Regionale per la Lombardia, Federparchi, Parks.it e EUROPARC federation, dovrà valutare gli elaborati prodotti dalle scuole aderenti al progetto “Natura in movimento” che consente di sperimentare grazie alla collaborazione dei Parchi Regionali lombardi, uno tra i seguenti percorsi didattici: • Qualità ambientale - inquinamento, dissesto idrogeologico, monitoraggio delle componenti abiotiche degli ecosistemi) nei territori della Lombardia; • Uso del territorio - come l’uomo ha trasformato e trasforma l’ambiente e il paesaggio • Coevoluzione - come evolvono gli ecosistemi (flora e fauna autoctona, specie alloctone e tutela della biodiversità) • L’uomo in movimento - esplorare i parchi in modo sostenibile • Le connessioni ecologiche - scoprire i sistemi naturali nella loro complessità. La selezione avverrà in due step: 1. valutazione della scheda “proposta progettuale” e attribuzione di un contributo per la realizzazione di un prodotto comunicativo - dicembre 2015 2. valutazione dei prodotti comunicativi elaborati - maggio 2016 B. SETTORE EVENTI E COMUNICAZIONE 1. EVENTI Scienza a Seveso 2016 Come ogni anno ritorna la rassegna di divulgazione a carattere scientifico-culturale Scienza a Seveso a cura dell’associazione Don Mezzera e di Euresis e con la collaborazione della FLA, che si terrà nel periodo febbraio-marzo 2016. Il tema di questa edizione sarà l’acqua. Come per gli scorsi anni ci saranno tre incontri serali preparatori e di divulgazione rivolti alla cittadinanza. La mostra “Misteriosa è l’acqua”, affronta tutti gli aspetti che rendono l’acqua un elemento unico, essenziale per l’esistenza dell’uomo, straordinario per proprietà chimico-fisiche, critico per gli equilibri ambientali e socio-economici e da sempre carico di significati simbolici. Resterà aperta per una settimana e l’accesso sarà dedicato alle scuole durante la mattinata e alla cittadinanza nel pomeriggio. Le visite guidate alla mostra saranno svolte dalle guide dei laboratori FLABS, con il coordinamento scien-
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tifico dell’associazione Euresis. Per l’occasione verrà realizzato un apposito comunicato stampa. La diffusione dei comunicati sarà incentrata sulla stampa locale e sulle pagine milanesi dei principali quotidiani Eventi e conferenze legate ai laboratori FLABS Un’ulteriore finalità dei laboratori FLABS, è la diffusione della cultura scientifica a livello della popolazione cittadina. A tale scopo, sono previsti una serie di eventi e conferenze nel corso dell’anno 2015-2016. 1) Serate nel Planetario “Il cielo delle stagioni” anche nel 2016 continueranno gli incontri di osservazione per conoscere da vicino il cielo delle diverse stagioni dell’anno. Nel mese di dicembre 2015, in occasione dell’avvicinarsi del S. Natale, è stato proposto un ciclo di incontri a tema astronomico nel planetario, per conoscere “da vicino” le comete, corpi celesti affascinanti e misteriosi del nostro Universo e il cielo di dicembre. 2) Open day per gli insegnanti: nel corso dell’anno si prevedono delle giornate di visita riservati agli insegnanti di diversi livelli e gradi scolastici. 3) Nel corso del 2016 verranno proposti una serie di incontri e conferenze dedicati principalmente agli studenti di formazione superiore e aperti all’intera cittadinanza. Giornata delle Ville Aperte In collabora collaborazione con il Comune di Seveso, in occasione della Giornata delle Ville Aperte nella provincia di Monza e Brianza, il Centro Ricerche e Formazione Ambientali per un pomeriggio resterà aperto al pubblico, che su prenotazione potrà visitare il Centro e partecipare ai quattro Laboratori didattico scientifici e ad altri laboratori allestiti per l’occasione. Utilizzo dell’Auditorium del Centro Ricerche e Formazione Ambientali La Fondazione Lombardia per l’Ambiente ha in programma, per il 2016, l’ideazione e l’organizzazione di propri convegni al fine di far conoscere il Centro Ricerche di Seveso. Continueranno gli eventi nell’ambito del ciclo “Arte natura e Bellezza”, cominciato nel 2015, in cui verranno affrontati i temi della pittura e della musica. A tal proposito è stato chiesto a tutti i responsabili di settore di indicare dei temi che, secondo la propria esperienza, potrebbero essere oggetto di approfondimenti sotto diversi punti di vista: convegni, workshop, incontri tra esperti, corsi di formazione, mostre a tema,… . Anche nel 2016 continuerà la collabora-
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zione con il CAI di Seveso: come per gli anni passati, la Fondazione concederà l’Auditorium in occasione delle loro conferenze serali, con cadenza mensile, nel periodo febbraio-maggio. La Fondazione utilizzerà gli spazi del Centro Ricerche per eventi e iniziative al fine di incrementare la già stretta collaborazione con la città di Seveso, con i comuni limitrofi e le Associazione del territorio per una sempre maggiore valorizzazione dello stesso.
1.1 Eventi
legati all’iniziativa
“40
anni da
Seveso”
Di seguito sono riportate le proposte previste per l’iniziativa “40 anni da Seveso”. • Convegno Internazionale.. Nel corso dell’anno si svolgerà un percorso di coinvolgimento dei cittadini, per dare a tutti la possibilità di portare il proprio contributo, sui temi legati all’evento di Seveso: chi erano gli attori, i soggetti, le istituzioni che intervennero e furono coinvolte a quel tempo, e come è adesso la situazione sociale e istituzionale che governa il territorio e gestisce questo tipo di emergenze. Altri aspetti molto importanti che si intendono affrontare sono gli impatti ambientali e gli studi sulla diossina nel corso degli anni, le esperienze e conoscenze sulla gestione del rischio che sono maturate e consolidate in questi anni. Il convegno è previsto per ottobre 2016 e si propone di farlo della durata di due giorni: vi sarà associato anche il momento di restituzione del lavoro fatto dal coinvolgimento dei cittadini. Fondazione curerà la richiesta di contributo alla Fondazione Cariplo e l’organizzazione del convegno insieme all’Agenzia Innova 21, che curerà anche il processo di coinvolgimento dei cittadini organizzando momenti di confronto e di partecipazione attiva. • Nell’autunno 2016, in data ancora da decidere, il Bosco delle Querce ospiterà il workshop sull’educazione ambientale del Sistema Parchi di Regione Lombardia. Anche questa iniziativa potrebbe essere un altro momento nel programma di Seveso40 (gestito dal Comune di Seveso). • Convegno dell’Ordine dei Medici di Monza e Brianza: l’evoluzione della ricerca medica e della disciplina giuridica negli anni da Seveso a oggi. In particolare, verranno presentati i dati attuali in possesso delle Istituzioni Socio Sanitarie e le analisi che sono ancora in corso presso la popolazione. Il convegno informerà sulle attuali conoscenze, le analisi epidemiologiche e gli studi tossicologici. Si terrà a Seveso sabato 14 maggio 2016, presso il Centro Pastorale Ambrosiano di Seveso. La Fondazione ha intenzione di partecipare con un intervento a cura del prof. Ballarin. In coda al convegno potrà essere allestita un mostra fotografica e a pannelli (a cura del Comune di Seveso) aperta al pubblico. Infine sarà previsto un momento pubblico con i giornalisti per presentare qualche dato rilevante tra quelli che vengono discussi al convengo. L’ordine dei medici verificherà queste cose con il comune di Seveso. Sarà su iscrizione e quindi non aperto al pubblico e alla cittadinanza. • Cerimonia commemorativa il 10 luglio 2016. Il comune di Seveso coordina l’organizzazione e il programma dell’evento. • Concorso di idee per la sistemazione di Largo 10 luglio 1976. Si prevede la collaborazione con la facoltà di Architettura del Politecnico di Milano per un concorso di idee per intervenire su largo 10 luglio 1976 a Seveso, con il progetto di destinare l’area a laboratorio a cielo aperto su temi di carattere ambientale. L’intervento è destinato a lasciare un segno duraturo anche urbanistico dei 40 anni. I partecipanti dovranno presentarsi in un team che abbia competenze urbanistiche, di scienze ambientali e di mobilità. Ci sarà
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un Comitato di Valutazione (Comitato Scientifico + Scuola di Architettura + Comune di Seveso), la premiazione potrebbe essere fatta sempre al convegno di ottobre. Si prevede un premio in denaro e l’impegno del Comune di Seveso ad affidare il progetto esecutivo a chi avrà vinto il concorso, posto che vi siano le condizioni per realizzare l’intervento. Il progetto deve avere dei riferimenti anche al territorio circostante. Potranno essere coinvolti sponsor per il supporto economico al progetto. La Fondazione, su indicazione del Comitato Scientifico, ha incontrato la prof.sa Valente, preside della Scuola di Architettura del Politecnico di Milano, che ha dato la disponibilità a collaborare al progetto. Con il Comune di Seveso verrà coinvolto anche l’ordine degli architetti di Monza e Brianza. • Interventi sul Bosco delle Querce. Si prevede un intervento di allargamento del Bosco delle Querce o un intervento di sistemazione di aree già presenti nel Parco, con l’obiettivo di legare l’intervento alla memoria dei 40 anni. A cura del Comune di Seveso. • Progetto Cariplo. È stato presentato un progetto sul bando Cariplo “Comunità Resilienti 2015”, che ha ottenuto il finanziamento. Il progetto riguarda attività e interventi urbanistico-ambientali e di mobilità sostenibile, finalizzati anche ad uno scopo sociale. • Logo “Seveso +40”. Si prevede di realizzare un logo ad hoc per i 40 anni di Seveso che contraddistingua gli eventi legati a questa ricorrenza. L’iniziativa è promossa dal Comune di Seveso. Da stabilire i momenti di comunicazione al pubblico di tutto il programma e in generale del tema “Seveso40”, con conferenze stampa, comunicati stampa, comunicazioni alla cittadinanza ecc… da stabilire se fare un logo unico oppure se inserire i loghi dei soggetti organizzatori. • Evento a Bruxelles per il Parlamento Europeo e per i funzionari della Commissione: le Direttive Europee e il recepimento da parte dei Paesi membri, le prospettive della disciplina sulla gestione del rischio, a partire dall’esperienza di Seveso. Il convegno si terrà mercoledì 15 giugno 2016. L’evento si tiene in collaborazione con l’Ordine Europeo degli Avvocati. È stata coinvolta e invitata a partecipare all’organizzazione anche la Regione Lombardia. • Filmato 40 anni Seveso. Obiettivo: partendo dai tragici fatti del luglio 1976, ricostruire come il territorio, le istituzioni, la comunità scientifica hanno risposto alla tragedia. Come nel corso degli anni si è sviluppata l’attenzione verso i temi dell’ambiente, dell’inquinamento, della ricerca e dell’innovazione ed educazione. Attraverso una sorta di documentario di 10/15 minuti, si racconta questa storia. Uno strumento di comunicazione empatico, a minor costo e utilizzabile in diverse situazioni (scuole, convegni, presentazioni ecc.) Sceneggiatura: si parte nel ricostruire, attraverso immagini e voci del luglio 1976, i fatti Icmesa. Poi attraverso interviste di personaggi pubblici, realizzate oggi, che hanno svolto ruoli in quel periodo. Quindi il percorso di questi 40 anni, puntando a far vedere ciò che oggi è stato raggiunto e realizzato. In questo “percorso” narrativo saranno coinvolti, oltre a Fla, il Comune di Seveso e il territorio, le istituzioni sanitarie e del territorio, Regione Lombardia, le Università. In ogni caso la sceneggiatura sarà
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costruita in stretto raccordo con la Direzione e il Comitato Scientifico di Fla. Risorse: attività di scrittura e sceneggiatura; raccolta materiale iconografico, filmati, immagini, etc; girati e interviste. Supporto giornalistico. Montaggio e duplicazione su supporto dvd. Costi: da definire. Possibilità di una sponsorizzazione di FNM SpA e contributo di Regione Lombardia (Giunta o Consiglio). Tempistica: definizione incarico entro gennaio 2016; entro febbraio 2016 stesura ed approvazione della sceneggiatura; entro giugno 2016 presentazione del girato; luglio-agosto 2016 montaggio definitivo, duplicazione e stampa dvd; Settembre 2016 consegna. Iniziative per i 30 della Fondazione Nel 2016 ricorrono anche i 30 anni dalla nascita della Fondazione. Anche con il supporto del Comitato Scientifico si sta valutando quali iniziativa potrà essere opportuno fare. Alcune iniziative potranno incrociarsi con gli eventi legati ai 40 anni di Seveso, come ad esempio il video, che citerà anche i trent’anni della Fondazione, e il convegno internazionale, nel corso del quale si farà riferimento ai trent’anni della Fondazione. Inoltre si è pensato ad altre iniziative come ad esempio l’uscita sui giornali locali con notizie e articoli di approfondimento che diano risalto alla Fondazione, nonché la realizzazione di contenuti multimediali di advertising per promuovere la Fondazione sulle diverse piattaforme digitali e di social media. 2. COMUNICAZIONE Attività di comunicazione a supporto delle aree di ricerca Il settore comunicazione supporto e collaborazione per l’organizzazione di convegni ed eventi previsti dai progetti e dalle attività dei singoli settori della FLA al fine di divulgare i risultati delle ricerche. La newsletter raggiunge attualmente 1000 utenti. Newsletter istituzionale Proseguirà la redazione della newsletter Istituzionale, con cadenza bimestrale, con lo scopo di fornire ai lettori approfondimenti sulle attività legate alle ricerche e alle collaborazioni della FLA. Newsletter FLABS Dal 2016 ci sarà la redazione di una newsletter dedicata interamente a diffondere e promuovere i laboratori FLABS e gli eventi ad essi collegati. Siti Internet Dallo scorso anno, al sito istituzionale della Fondazione (www.flanet.org) si è aggiunta la gestione e la manutenzione del sito dei laboratori scientifici didattici (www.flabs.it) sul quale le scuole hanno anche la possibilità di prenotare on line le visite. Sul sito istituzionale della Fondazione continuerà la pubblicazione dei testi e delle relazioni scientifiche dei progetti di ricerca svolti, delle attività e delle notizie che vengono costantemente aggiornate per garantire un’adeguata informazione. Il sito del laboratori è stato implementato con il sistema di prenotazione online che dà la possibilità alle scuole di prenotarsi ai laboratori in modo più semplice e veloce. Strategia di comunicazione dei laboratori Il settore comunicazione s’impegna a sostenere e divulgare tutte le attività di promozione e comunicazione che riguardano i laboratori e il planetario. Rientrano all’interno di una strategia
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di comunicazione molto ampia l’aggiornamento del sito internet dedicato www.flabs.it, l’aggiornamento della pagina Facebook “FLABS”, un’immagine coordinata e una serie di attività mirate alla massima divulgazione del prodotto. Attività di Ufficio Stampa Curerà i comunicati stampa che accompagnano le iniziative della Fondazione, le rassegne stampa periodiche sulla Fondazione, la redazione di eventuali articoli e interviste che si ritiene opportuno fare. In particolare si segnala l’opportunità di incontri periodici con “Il Cittadino di Monza Brianza”, e altre testate giornalistiche locali, allo scopo di mantenere un rapporto costante con il territorio. Si prevede di iniziare a collaborare con l’agenzia di stampa della Regione Lombardia “Lombardia Notizie”. Collaborazioni con associazione Euresis Durante il 2016 la collaborazione dell’Associazione Euresis verterà principalmente sulle seguenti aree tematiche: Scienza a Seveso 2016: rassegna di divulgazione a carattere scientifico-culturale Scienza a Seveso a cura dell’associazione Don Mezzera e di Euresis e con la collaborazione della FLA, che si terrà nel periodo febbraio-marzo 2016. Il tema di questa edizione sarà l’acqua. Come per gli scorsi anni ci saranno tre incontri serali preparatori e di divulgazione rivolti alla cittadinanza. Supporto tecnico/scientifico alle attività dei laboratori didattico-scientifico FLABS: l’Associazione Euresis continuerà a collaborare con la Fondazione per supportare, ove richiesto, l’aggiornamento e lo sviluppo dei contenuti scientifici dei laboratori dedicati ai fenomeni dalla luce, del suono e delle onde e del planetario multimediale. L’Associazione continuerà anche a contribuire all’individuazione, alla selezione e alla formazione delle guide che si occupano di presentare i laboratori e il planetario ai visitatori nel caso l’aumento degli orari di utenza e/o un naturale turn-over delle guide stesse lo rendano necessario. Ciclo di iniziative che approfondiscono i nessi tra Arte, Natura e Bellezza: l’Associazione Euresis collaborerà con la Fondazione alla prosecuzione di questa iniziative, avviate nel 2015, legate al rapporto tra l’uomo e l’ambiente, in un’accezione ampia che coniughi l’indagine scientifica e la sintesi espressiva dell’arte. Le iniziative, tipicamente conferenze, saranno rivolte al pubblico più ampio, con un’attenzione particolare, ove opportuno, al coinvolgimento delle scuole. L’Associazione si occuperà di proporre i temi e i contenuti delle varie iniziative, di identificare e contattare i relatori che interverranno agli incontri aperti al pubblico e di proporre eventuali forme di coinvolgimento delle scuole. Conferenze scientifiche legate ai FLABS: nel 2016 verranno proposte due conferenze legate al laboratorio sul suono. L’Associazione si occuperà di proporre i temi e i contenuti delle varie iniziative, di identificare e contattare i relatori che interverranno agli incontri aperti al pubblico.
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C. I LABORATORI DIDATTICO–SCIENTIFICI “FLABS” Presso la sede di Seveso sono stati inaugurati il 30 ottobre 2014 i quattro laboratori didattico-scientifici (FLABS), il cui scopo specifico consiste nel contribuire all’innovazione della didattica e della formazione e alla promozione della cultura scientifica. Nel primo anno di attività i laboratori FLABS hanno fatto registrare commenti positivi sull’esperienza vissuta dagli studenti e dagli insegnanti. Alcune scuole dell’infanzia e centri diurni per disabili hanno partecipato ad attività mirate, con grande entusiasmo dei fruitori dei FLABS. Esplorando le Onde In questo laboratorio vengono proposti una serie di esperienze ed esperimenti scelti e pensati in modo da integrarsi con le proposte relative alla stanza del suono e alla stanza della luce. Grazie a ondoscopi, sistemi a molle e una grande chitarra si introducono i concetti legati alle diverse tipologie di onde. Esplorando il Suono L’idea cardine di questa stanza è quella di permettere al pubblico, attraverso esperienza diretta, di sperimentare alcune delle caratteristiche e dei fenomeni legati al suono: con l’aiuto di semplici spiegazioni riportate su schermo, il visitatore potrà essere aiutato in modo immediato a entrare nel mondo dell’acustica. La stanza della luce è rivolta a visitatori di tutte le età. Esplorando la Luce La Stanza della Luce include 4 esperimenti sul tema dell’Arcobaleno, che ricostruiscono un percorso in quattro tappe, dall’osservazione alla scoperta del fenomeno: il Gocciabaleno, il Laser-baleno, il Dritto-baleno e il Doccia-baleno. La stanza della luce è rivolta a visitatori di tutte le età: dalle scuole materne, elementari, medie, superiori fino al pubblico generico. La visita guidata alla stanza può durare da un minimo di 15 minuti ad un massimo di 45/50 minuti a seconda dell’età dei visitatori e del dettaglio della spiegazione
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Esplorando l’Universo L’offerta didattica del Planetario si compone di diverse soluzioni, favorendo la flessibilità della proposta e la possibilità di venire incontro alle necessità delle varie scuole e dei diversi livelli di scolarità. Oltre alle classiche funzioni di planetario, è possibile visualizzare diversi percorsi video sulla storia dell’universo, sul sistema solare e tantissimi altri contenuti. È anche possibile proiettare dei film full dome 360° realizzati dalla NASA e da altri Enti internazionali su missioni scientifiche di particolare interesse. Stage Nel periodo estivo sono stati proposti dei periodi di stage ad alcuni studenti di due licei scientifici della zona, selezionati dai propri professori di matematica e fisica. Il bilancio di questa nuova attività dei laboratori, di approfondimento ad alto livello, è stata molto positiva sia da parte degli studenti coinvolti che dei loro professori, i quali hanno manifestato un ritorno positivo sul lavoro di tutta la classe di appartenenza degli studenti che hanno direttamente svolto lo stage presso i FLABS. Modalità di visita delle scuole Attraverso il sito www.flabs.it gli insegnanti interessati possono informarsi sulle attività e i contenuti svolti nei laboratori FLABS. A partire dal mese di novembre 2015 il processo di prenotazione e pagamento avviene on line attraverso la compilazione di un format presente sul sito dei laboratori FLABS. I Laboratori sono a disposizione di gruppi fino ad un massimo di 60 persone: esiste la possibilità di seguire l’intero, o parziale, percorso dei laboratori o di svolgere una singola esperienza. Tutte le informazioni sono riportate sul sito www.flabs.it . A seconda del percorso scelto le visite sono state articolate in due ore di lezione (una per laboratorio), un breve pausa in cui gli studenti possono ristorarsi e in una o due ore di lezione conclusive. La lezione è svolta da guide esperte nelle materie dei Laboratori e opportunamente formate, che utilizzano la strumentazione presente nel laboratorio e dei supporti multimediali appositamente creati, differenziati per tema svolto e grado di scolarità degli studenti. L’interazione dei ragazzi viene continuamente provocata dalle guide, in modo da suscitare domande sempre più precise e pertinenti che costituiscono un passo fondamentale nel processo di apprendimento. Durante alcuni esperimenti gli studenti possono partecipare personalmente allo svolgimento e all’utilizzo della strumentazione presente nel laboratorio, seguendo le indicazioni delle guide. I contenuti multimediali utilizzati dalle guide durante le visite saranno scaricabili gratuitamente dal sito dei laboratori e consegnati agli insegnati in apposite cartellette. Frequenza Nel primo anno di attività più di 2500 studenti delle scuole primarie, secondarie di primo e secondo grado, hanno visitato i laboratori FLABS. Nel periodo estivo le scuole secondarie di secondo grado, in particolare due licei scientifici della zona, sono stati coinvolti nell’esperienza pilota degli stage estivi per gli studenti più meritevoli, consentendo loro di approfondire alcune tematiche del programma scolastico ad alto livello.
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Guide Il personale addetto allo svolgimento delle lezioni nei laboratori viene individuato e formato in collaborazione con l’associazione scientifica Euresis. La competenza necessaria richiesta alle guide è quella di possedere di un’adeguata formazione scientifica e un’attitudine personale alla comunicazione. Il corpo-guide attualmente presente presso i FLABS è costituito da laureati o laureandi in diverse discipline scientifiche: fisica, chimica, ingegneria.
Attività istituzionali
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Regione Lombardia: Protocollo d’Intesa Riconosciuto il valore strategico della Fondazione tra gli enti del Sistema Regionale Lombardo (SIREG) quale punto di riferimento per la ricerca e la formazione sulle problematiche connesse alla tutela ambientale e per la divulgazione di questi temi attraverso specifiche attività di educazione ambientale, viene sottoscritto un nuovo Protocollo di Intesa tra Regione Lombardia e la Fondazione con l’intento di collaborare nella promozione e protezione dell’ambiente e nella salvaguardia della salute umana favorendo un approccio comune orientato alla prevenzione e mitigazione dei rischi ambientali. La collaborazione riguarda tutti gli ambiti di ricerca della Fondazione (Clima e agenti, Bonifiche e Rifiuti, Pianificazione territoriale e Consumo di Suolo, Biodiversità, Educazione Ambientale, Risorse Idriche) con una particolare apertura al Diritto Ambientale e alle normative europee in campo ambientale e al loro recepimento in ambito nazionale e regionale. Viene sottolineata la collaborazione per la realizzazione e presentazione di progetti comuni su bandi e programmi di finanziamento europei. Le attività di collaborazione verranno concretamente attivate attraverso specifici accordi attuativi da concordarsi tra la Fondazione e le diverse Direzioni Generali competenti per materia. ARPA LOMBARDIA: Convenzione per l’educazione all’ambiente e allo sviluppo sostenibile In data 3 settembre 2014 la Fondazione e ARPA Lombardia hanno sottoscritto una convenzione che oltre ad avere l’obiettivo di promuovere una maggiore consapevolezza sui problemi dell’ambiente e dello sviluppo sostenibile tra gli alunni delle scuole di ogni ordine e grado di tutto il territorio lombardo prevede una fattiva collaborazione tecnico-scientifica da parte della Fondazione nel supportare Regione Lombardia nell’implementazione delle linee guida per l’educazione ambientale, nella realizzazione delle edizioni annuali di Exposcuolambiente attraverso la proposta di concrete idee progettuali e nella partecipazione attiva al tavolo regionale per l’educazione ambientale. Attraverso questa collaborazione la Fondazione si propone di promuovere sul territorio regionale le attività dei propri laboratori scientifici e la diffusione della collana “AmbientiAMOci” sia su formato cartaceo che digitale come valido percorso di educazione ambientale. La convenzione ha una durata triennale e prevede al termine di ogni anno la presentazione di nuove proposte progettuali valide per l’anno successivo. UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE: Protocollo per l’attuazione di iniziative di educazione e informazione ambientale In data 20 marzo 2014 la Fondazione ha sottoscritto un Protocollo di Intesa con l’Ufficio Scolastico Regionale volto a instaurare una fattiva collaborazione per promuovere e sviluppare iniziative, ricerche, sperimentazioni e progettualità che permettano la divulgazione i principi relativi all’educazione ambientale e allo sviluppo sostenibile nelle scuole di ogni ordine e grado in tutto il territorio lombardo. In tale ambito la Fondazione, oltre a offrire il proprio supporto tecnico-scientifico per l’organizzazione di eventi e iniziative specifiche, si propone di divulgare in tutte le scuole del territorio lombardo le attività dei propri laboratori scientifici. L’accordo ha la durata di 5 anni. TRE NORD: Accordo di collaborazione Considerato il numero delle adesioni avute da parte delle scuole che hanno usufruito dell’opportunità offerta da Trenord è stato riconfermato il rinnovo dell’Accordo di collaborazione tra la Fondazione e Trenord che intende continuare ad agevolare le scuole a raggiungere i laboratori scientifici servendosi del trasporto ferroviario. Sia la Fondazione che Trenord si impegnano infatti ad offrire uno sconto sul biglietto ferroviario e sul biglietto di entrata ai Laboratori scientifici per quelle scuole che scelgono il treno come mezzo di trasporto. Tramite i canali di comunicazione disponibili (sito, distribuzione di materiale promozionale, newsletter)
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entrambe si impegnano a divulgare il più possibile l’iniziativa portandola a conoscenza delle scuole di ogni ordine e grado del territorio lombardo. L’accordo dura fino al 31/12/2018. Partecipazione alla Società Italiana per le Scienze del Clima (SISC) La Fondazione ha aderito nel 2013 alla neonata Società Italiana per le Scienze del Clima (SISC), dopo aver partecipato alla sua Prima Conferenza Internazionale (Lecce, 23-25 settembre 2013) e alla sua Seconda Conferenza Internazionale (Venezia, 29-30 settembre 2014), presentando in quella sede metodologia e contenuti delle linee guida per un approccio regionale ad un piano di adattamento ai cambiamenti climatici. Nel 2015 la collaborazione proseguirà nell’ambito della progettazione comunitaria, individuando ambiti e priorità di azioni specifiche per singole call. La Società, senza scopo di lucro, è diretta dal Centro Euro-Mediterraneo per i Cambiamenti Climatici (CMCC) e vuole contribuire al progresso scientifico e all’innovazione delle scienze climatiche in Italia, promuovendo la convergenza delle discipline e la multidisciplinarietà delle ricerche e proponendosi come punto di incontro tra tutti gli studiosi che si occupano di scienze legate al clima e alle sue applicazioni. La Fondazione versa una quota partecipativa annua di Euro 1.500,00. Protocollo di intesa per l’attuazione del progetto sperimentale “Reti territoriali virtuose contro lo spreco alimentare (comuni, grande distribuzione organizzata, enti non profit)” in attuazione del programma regionale di prevenzione dei rifiuti È stato sottoscritto un importante protocollo di intesa con l’intento di attuare un progetto sperimentale di lotta contro lo spreco alimentare che vede protagonisti diversi enti sia pubblici che privati tra cui, oltre a Regione Lombardia e Fondazione, alcuni comuni del territorio lombardo (tra gli altri Bergamo, Lodi, Milano, Pavia, Seveso), aziende della grande distribuzione (tra cui Auchan, Carrefour, Conda, Esselunga,Conad) ed Enti no-profit operanti nel settore (per esempio Associazione Banco alimentare della Lombardia “Danilo Fossato Omlus, Caritas Ambrosiana, Cauto). Tutti gli enti sono legati dal comune interesse ad attuare interventi finalizzati alla prevenzione alla minor produzione di rifiuti attraverso azioni di lotta allo spreco alimentare. La Fondazione svolge un importante ruolo di coordinamento e coinvolgimento delle attività nonché una attiva partecipazione nel raggiungimento di diversi obiettivi tra cui: analisi degli gli effetti economici (costi e benefici) dell’attuale sistema di devoluzione, stesura di linee guida igienico-sanitarie per orientare il processo devolutivo; Gestione dei tavoli di confronto, informazione e formazione sul tema e Individuazione di forme e modalità per introdurre nelle procedure amministrative dei Comuni. Il protocollo dura fino al 31.12.2016. Accreditamento presso le Nazioni Unite (UNFCCC) e partecipazione alle relative Conferences of Parties (COP21) L’accreditamento presso le Nazioni Unite ottenuto nel 2000 sta consentendo alla Fondazione di partecipare attivamente al processo negoziale, nell’ambito della Convenzione Quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti Climatici (UNFCCC), che coinvolge Governi, organizzazioni intergovernative e non governative e la comunità scientifica internazionale per l’implementazione del secondo periodo di impegni del Protocollo di Kyoto, nonché per la definizione di un quadro vincolante di impegni di riduzione delle emissioni di gas climalteranti nel periodo post 2020 secondo la roadmap di fasi negoziali definita alla Conferenza delle Parti (COP19) di Varsavia nel novembre 2013: COP20 a Lima nel 2014 e COP21 a Parigi nel 2015. A tal proposito, la Fondazione continuerà a farsi promotrice di azioni di comunicazione e diffusione sul territorio degli esiti raggiunti in queste sedi, di azioni di educazione e alta formazione sui temi discussi in ambito ONU (inclusi gli aggiornamenti scientifici provenienti dal Quinto Rapporto dell’IPCC) e di azioni di promozione e presentazione in sede internazionale degli studi condotti a livello regionale e nazionale.
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PARCO LOMBARDO DELLA VALLE DEL TICINO: Convenzione quadro per l’attuazione di iniziative congiunte sul tema dello studio, monitoraggio, divulgazione e conservazione della biodiversità e delle reti ecologiche La convenzione quadro con il Parco Lombardo della Valle del Ticino è stata sottoscritta con l’obiettivo di sviluppare progetti congiunti volti a promuovere e sviluppare azioni finalizzate alla conservazione della biodiversità all’interno dell’area protetta. In particolare si tratta di realizzare attività relative al ripristino degli ambienti naturali e semi-naturali, di miglioramento della connessione ecologica, di monitoraggio e di conservazione della sia della flora che della fauna presenti nel Parco. Nell’ambito di tale convenzione sono stati attuati i seguenti progetti: “ Accordo per la realizzazione di un atlante degli uccelli nidificanti e svernanti nel Parco del Ticino” “Convenzione per l’attuazione di iniziative congiunte sul tema dell’adesione del Parco del Ticino alla convenzione Ramsar” La convenzione dura fino a dicembre 2018 e prevede la proposta di programmi operativi e la definizione delle relative proposte di spesa che vengono di volta in volta valutati dalle parti. AGENZIA InnovA21 per lo Sviluppo Sostenibile: Convenzione La Fondazione in qualità di socio fondatore dell’agenzia Innova 21 ha sottoscritto con quest’ultima un accordo di collaborazione allo scopo sia di presentare e divulgare le attività della Fondazione sul territorio diffondendo una nuova cultura della sostenibilità ambientale sia di collaborare per la partecipazione a bandi di finanziamento a livello locale ad europeo. In ambito più prettamente scientifico si presenta l’opportunità di una specifica collaborazione da parte dell’Agenzia per supportare la Fondazione nella redazione di una strategia intercomunale di adattamento nei comunidel bacino idrografico del Seveso. Importante è l’impegno da parte dell’Agenzia nella comunicazione e diffusione delle iniziative della Fondazione sul territorio attraverso i propri mezzi di comunicazione (sito internet, social network, newsletter etc) con specifica attenzione alla diffusione degli eventi relativi ai Laboratori Scientifici. In particolare L’Agenzia Innova 21 collaborerà con la Fondazione nell’organizzazione e realizzazione delle iniziative connesse al quarantesimo anniversario dell’incidente di Seveso, in stretta collaborazione con tutti gli Enti del territorio coinvolti. La convenzione dura fino al 31/12/2018 e prevede il versamento di un contributo annuale di Euro 13.000 da parte della Fondazione. ASSOCIAZIONE EURESIS: Convenzione quadro per l’attuazione di iniziative comuni per la divulgazione e l’informazione scientifica, l’educazione ambientale e allo sviluppo sostenibile La collabroazione tra Fondazione e Associazione Euresis iniziata nel 2013 si è dimostrata proficua tanto da riconfermare la firma dlella convenzione tra i due enti per altri 3 anni. la Fondazione e l’Associazione Euresis intendono in questo modo confermare la loro collaborazione allo scopo di promuovere e sviluppare ogni iniziativa ritenuta utile per la divulgazione di una nuova educazione ambientale e di una nuova idea di sostenibilità. In particolare Euresis si impegna a collaborare con la Fondazione per la promozione del Centro Ricerche come luogo di cultura e come riferimento per l’organizzazione di eventi e incontri. GELSIA AMBIENTE: Convenzione La necessità di rafforzare la propria presenza sul territorio ha spinto la Fondazione ha riconfermare la collaborazione con Gelsia Ambiente che si è dimostrata un valido supporto nel raggiungimento di questo obiettivo. In quest’ottica è stata riconfermata la firma della Convenzione tra la Fondazione e Gelsia Ambiente con l’intento di sviluppare iniziative educative e formative di carattere ambientale rivolte alla realtà delle scuole, delle imprese, della realtà scientifica e della cittadinanza in generale. In quest’ottica
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di collaborazione la Fondazione e Gelsia Ambiente si impegnano nell’organizzazione di corsi formativi e seminari rivolti sia alla realtà scolastica in generale che alla formazione di personale tecnico di Gelsia per la divulgazione di una corretta educazione allo sviluppo sostenibile, alla gestione dei rifiuti, all’uso e alla gestione delle risorse energetiche, dei suoli e del cambiamento climatico. Allo scopo quindi di organizzare eventi, iniziative, attività progettuali la Fondazione e Gelsia si impegnano ogni anno a pianificare le attività proponendo nuovi progetti e obiettivi. CDO OPERE EDUCATIVE: accordo di collaborazione La Fondazione nell’intento di dare maggior visibilità possibile alle proprie iniziative e con l’intento in particolare di raggiungere in modo capillare le scuole di ogni ordine e grado esistenti sul terriotorio lombardo ha stretto un accordo di collaborazione con CDO Opere educative FOE attraverso il quale si impegna a promuovere attraverso i propri canali di comunicazione tutte le attività organizzate dalla Fondazione con particolare attenzione alle iniziative dei laboratori scientifici. In quest’ottica viene offerto uno sconto sul biglietto di ingresso ai Laboratori sceintifici a tutte le scuole associate alla CDO Opere educative. L’accordo dura fino al 31.12.2016 CLUB ALPINO ITALIANO - SEVESO Collaborazione per un ciclo di incontri organizzato presso il Centro Ricerche. Verranno trattate tematiche ambientali inerenti la montagna coinvolgendo esperti segnalati dal CAI e potranno essere presentati studi realizzati dalla Fondazione. Anche in questa occasione sarà possibile lavorare congiuntamente al partner scientifico di riferimento per la diffusione di comunicati stampa.