Distretto Diffuso del Commercio: “Commerciando tra castelli e casali dell’Aquila e del Leone”
PROGRAMMA DI INTERVENTI DEL DISTRETTO DIFFUSO DEL COMMERCIO
“Commerciando tra castelli e casali dell’Aquila e del Leone”
Progetto candidato a Regione Lombardia - D.G. Commercio, Fiere e Mercati Bando relativo al progetto strategico Distretti del Commercio per la competitività e l’innovazione del sistema distributivo nelle aree urbane della Lombardia Misura Distretto Diffuso del Commercio 2° Bando D.d.g. 25 maggio 2009, n. 5151 Ex D.g.r. 24 luglio 2008, n. 8/ 7730
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Distretto Diffuso del Commercio: “Commerciando tra castelli e casali dell’Aquila e del Leone”
Partner Capofila Comune di Castel Goffredo (MN)
Partner Pubblici Comune di Casalmoro (MN) Comune di Casaloldo (MN) Comune di Castiglione delle Stiviere (MN)
Associazione di Categoria Partner Confesercenti MN
Partner Privati Commercianti del Comune di Castel Goffredo •
Chitò Laura, in qualità di rappresentante legale della ditta “F.lli Chitò srl”
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Loretta Fogliata, in qualità di rappresentante legale della ditta “Ristorante – Pizzeria da Viola”
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Daniela Viola, in qualità di rappresentante legale della ditta “Fantasia di Viola Daniela”
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Alessio Arrighi, in qualità di rappresentante legale della ditta “Frog cafè”
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Lucia Gorgaini, in qualità di rappresentante legale della ditta “Osteria Castelvecchio di Gorgaini L.”
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Bertazzi Cristian, in qualità di rappresentante legale della ditta “Pet Store di Bertazzi Cristian”
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Ghio Simona, in qualità di rappresentante legale della ditta “La Frutteria di Ghio G. & C. snc ”
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Elisabetta Cappelletti, in qualità di rappresentante legale della ditta “Giallo Oro di Cappelletti E. & C snc”
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Storti Maurizio, in qualità di rappresentante legale della ditta “Storti Maurizio” Fortuna Evangelista, in qualità di rappresentante legale della ditta “Colpo di fortuna di Evangelista F.”
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Bianchera Tiziano, in qualità del rappresentante legale della ditta “Villa Europa di Bianchera T.& C. snc”
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Pacchioni Valerio, in qualità di rappresentante legale della ditta “Il Bocciolo snc”
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Bertoni Sara, in qualità di rappresentante legale della ditta “Tabaccheria – Ricevitoria Bertoni Sara”
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Angela Marcato, in qualità di rappresentante legale della ditta “Angel di Angela Marcato” 2
Distretto Diffuso del Commercio: “Commerciando tra castelli e casali dell’Aquila e del Leone”
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Adelio Rosa, in qualità di rappresentante legale della ditta “ Tuttauto di Rosa Adelio”
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Rinaldo Pinzi, in qualità di rappresentante legale della ditta “Ottica Pinzi sas di Pinzi Olivia & Rinaldo”
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Zaniboni Mariangela, in qualità di rappresentante legale della ditta “Tabaccheria n. 2 Zaniboni M.”
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Maria Maddalena Treccani, in qualità di rappresentante legale della ditta “Telecom Center 2 srl”
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Antonella Martelengo, in qualità di rappresentante legale della ditta “Chioskito di Martelengo A. & c. snc”
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Bignotti Emanuela, in qualità di rappresentante legale della ditta “Merceria Bignotti di Bignotti E.& c. snc”
Partner Privati commercianti del Comune di Casalmoro
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Silvano Giani, in qualità di rappresentante legale della ditta “ Ferramenta Giani Silvano”
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Sabrina Romanelli, in qualità di rappresentante legale della ditta “Tabaccheria Romanelli Simona”
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Vincenzo Sigillo, in qualità di rappresentante legale della ditta “Ristorante – Pizzeria la Girandola”
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Sara Ugolini, in qualità di rappresentante legale della ditta “Les Follies di Ugolini S., Zaninelli A. & c. snc”
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Guineani Amleto, in qualità di rappresentante legale della ditta “Frutta & Verdura Guindani Amleto”
Partner Privati commercianti del Comune di Casaloldo •
Morena Cestari, in qualità di rappresentante legale della ditta “Morena Tabaccheria”
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Lorena Durosini, in qualità di rappresentante legale della ditta “Sisters cafè di Durosini L. & c.”
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Bertani Elio, in qualità di rappresentante legale della ditta “Ferramenta S. Agostino”
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Zanoni Annamaria, in qualità di rappresentante legale della ditta “Calzature Zanoni di Zanoni A. & C. snc”
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Filippini Angela, in qualità di rappresentante legale della ditta “Albergo-Ristorant al Ciliegio”di Filippini A.”
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Giuseppina Alceri, in qualità di rappresentante legale della ditta “Caffè Centrale di Alceri G. & C. snc”
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Luciano Sereni, in qualità di rappresentante legale della ditta “Macelleria bovina Sereni Luciano”
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Partner Privati commercianti del Comune di Castiglione delle Stiviere •
Bignotti Daniela, in qualità di rappresentante legale della i “Bar Parco Pastore”
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Fiorentino Rita, in qualità di rappresentante legale della ditta “Pizzeria l’Angolo di Rita”
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Compagnoni Marta, in qualità di rappresentante legale della ditta “Il Monello”
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Greppi Maria, in qualità di rappresentante legale della ditta “Ristorante la Capanna di Greppi M. & c. sas”
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Garbisi Alberto, in qualità di rappresentante legale della ditta “Tlc Promotion srl”
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Ernestina Ambrosi, in qualità di rappresentante legale della ditta “Ambrosi Ernestina”
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Buratti Daniela, in qualità di rappresentante legale della ditta “Buratti Daniela”
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Ambrosi Franco, in qualità di rappresentante legale della ditta “Ambrosi Franco”
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Lorenzi Ermanno, in qualità di rappresentante legale della ditta “La Briciola s.r.l”
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Pincella Rossella, in qualità di rappresentante legale della ditta “Pincella Rossella”
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Serafino Marianna, in qualità di rappresentante legale della ditta “Serafino Marianna”
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Bonati Daniela, in qualità di rappresentante legale della ditta “Alterego di Bonati Daniela & c. s.n.c”
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Barone Roberto, in qualità di rappresentante legale della ditta “Barone Roberto”
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Guidetti Mauro, in qualità di rappresentante legale della ditta “Fondec Ferramenta”
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Roberta Neri, in qualità di rappresentante legale della ditta “Roberta Neri”
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Cornacchia Ivano, in qualità di rappresentante legale della ditta “Chiosco bar Corny di Cornacchia Ivano”
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Avigo Stefania, in qualità di rappresentante legale della ditta “Stefania Avigo”
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Mecucci Giovanni, in qualità di rappresentante legale della ditta “Next Level sas di Mecucci G. & c.”
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Partner di rete
Provincia di Mantova CCIAA di Mantova Unione del Commercio di Mn Centro Servizi Calza di Castel Goffredo Associazione Industriali di Mantova Cna di MN Associazione Piccole Imprese Monte dei Paschi di Siena Bcc Credito Cooperativo Mantovabanca 1896 Comune di Piubega (Comune Pics 2006) Comune di Guidizzolo (Capofila del DDC “Gli Itinerari del Mercante”) Associazione Nazionale Carabinieri in Congedo Sezione di Castel Goffredo Associazione Pro Loco di Castel Goffredo Gruppo San Luca Onlus di Castel Goffredo Polisportiva Casaloldese Associazione I Giovani del Futuro di Casaloldo Associazione Casalodi di Casaloldo Associazione Aquila e Il Leone Associazione Culturale Persone Singolari Onlus di Casaloldo Eco Museo di Piubega e Casaloldo Castelli e Mulini dell’Agrocenturiato della Postumia Associazione Spazio Famiglie e Bambini Corale Della Basilica di San Sebastiano di Castiglione delle Stiviere Associazione Il Moro di Casalmoro Gruppo Mortaristi della Madonna del Dosso Centro Sociale Luigi Magri Onlus di Casalmoro Corale Madonna del Dosso di Casalmoro Associazione Pro Loco di Castiglione delle Siviere Sisam Spa
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Distretto Diffuso del Commercio: “Commerciando tra castelli e casali dell’Aquila e del Leone”
Indice Capitolo I Premesse e motivazione del partenariato alla partecipazione al Bando
pag 9
Capitolo II Descrizione dell’area oggetto di intervento con particolare riferimento all’individuazione dei sistemi commerciali di riferimento e con indicazione di eventuali studi e analisi di settore funzionali all’obiettivo del Distretto
pag 11
2.1 Le caratteristiche territoriali e demografiche dell’area di intervento
pag 12
2.2 Il contesto economico - sociale del distretto
pag 14
2.3 Le infrastrutture del territorio
pag 16
2.4 Il contesto economico in cui si muove il Distretto diffuso
pag 17
2.5 Approfondimento specifico sul commercio al dettaglio
pag 24
Capitolo III Individuazione dell’area oggetto di intervento sulla quale si concentrano le attività e gli interventi previsti dal programma evidenziandone anche le motivazioni alla base della scelta
pag 34
3.1 I Comuni del distretto: breve presentazione e situazione del commercio
pag 35
3.2 Il marketing del territorio
pag 62
3.3 Analisi dell’attrattività dell’area
pag 63
3.4 Motivazione degli interventi da parte dei commercianti del distretto e modalità di coinvolgimento
pag 65
3.5 Modalita’ di costruzione del distretto
pag 66
3.6 Coerenza del distretto con gli strumenti di programmazione locale e sovralocale
pag 69
Capitolo IV Individuazione degli obiettivi e dei risultati da raggiungere, con diretto riferimento all’articolazione delle azioni, dello stato di fatto e degli strumenti proposti per ottenerli
pag 70
4.1 Obiettivo del Distretto
pag 71
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Distretto Diffuso del Commercio: “Commerciando tra castelli e casali dell’Aquila e del Leone”
4.2 Risultati attesi dalla realizzazione del distretto
pag 73
4.3 Monitoraggio e verifica dei risultati del distretto
pag 74
Capitolo V Descrizione delle azioni e degli interventi previsti con specifica dei soggetti attuatori, soggetti destinatari, contenuto e finalità pag 77 5.1 Azioni dei Soggetti privati
pag 78
5.2 Azioni strutturali dei soggetti pubblici
pag 96
5.3 Tipologie di interventi previsti all’interno del distretto dell’alto mantovano
pag. 100
5.4 Elenco Interventi promozionali svolti e pagati dalle Associazioni non profit del distretto
pag 103
5.5 Partner di rete che hanno fornito adesione formale alla creazione del distretto, che vedono con favore il suo operato e che sosterranno le iniziative che si svolgeranno con patrocinio
pag 104
5.6 Sostenibilità ambientale degli interventi contenuti nel Programma
pag 105
5.7 Strategia e Azioni di proseguimento dopo il bando
pag 106
Capitolo VI Piano economico-finanziario complessivo che evidenzia l’entità dell’investimento, le risorse a carico dei soggetti del partenariato e le modalità di cofinanziamento per ciascun intervento
pag 107
Capitolo VII Il cronoprogramma di realizzazione di ciascun intervento e del programma nel suo complesso
pag 119
Capitolo VIII Il supporto cartografico con la rappresentazione della localizzazione delle attività commerciali, del sistema di relazioni tra le attività commerciali e i pubblici esercizi, esistenti e programmati, con le varie attività economiche presenti, con l’edificato residenziale, con gli spazi e gli edifici pubblici
pag 123
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Distretto Diffuso del Commercio: “Commerciando tra castelli e casali dell’Aquila e del Leone”
Capitolo I Premesse e motivazione del partenariato alla partecipazione al Bando
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Distretto Diffuso del Commercio: “Commerciando tra castelli e casali dell’Aquila e del Leone”
Con il presente progetto si intende cogliere l’invito di questo secondo bando della programmazione regionale, alla creazione di un secondo sistema territoriale diffuso di imprese commerciali nel territorio dell’alto mantovano1, intitolato:“Commerciando tra castelli e casali dell’Aquila e del Leone”, promosso dai Comuni di Castel Goffredo (Capofila del partenariato) e dai comuni contermini di Casalmoro, Casaloldo e Castiglione delle Stiviere, con i rispettivi operatori commerciali e soggetti privati coinvolti, col preciso scopo di promuovere la competitività delle aziende del commercio al dettaglio tradizionale di quest’area attraverso proposte congiunte pubblico/private volte alla rigenerazione del contesto di riferimento. La motivazione che spinge questa compagine distrettuale a costituirsi parte richiedente di un contributo per l’inizio della realizzazione di azioni volte alla riscoperta dell’offerta commerciale come risorsa per la qualità urbana e l’animazione socio-economica del territorio e la creazione di un microsistema commerciale competitivo “Commerciando tra castelli e casali dell’Aquila e del Leone”, alternativo alle proposte dei sistemi commerciali più affermati per superficie, dimensione e capacità attrattiva, situati nell’area stessa (almeno 20 realtà significative tra medie e grandi strutture: Centri Italmark, Centri commerciali plurimarca il Leone tra Castiglione delle Stiviere e Lonato (Bs), Hard Discount, Coop, di grandi dimensioni con bacino di utenza ed attrazione interprovinciale e regionale ) che spesso hanno minato l’esistenza del piccolo commercio di prossimità sottraendo flussi di acquirenti e quote di mercato. Sulla scia della contro-tendenza dei flussi commerciali registrati in quest’ultimo triennio2, pur nella crisi generalizzata dei consumi in area euro, i centri commerciali naturali di Casalmoro, Casaloldo e Castel Goffredo, ricorrendo a collegamenti tra politiche di sviluppo e promozione del territorio e del commercio e valorizzazione del patrimonio artistico e culturale dei borghi, ha denotato una maggiore tenuta in termini di vendite, mantenimento operatori e risposte ed offerte al consumo, rispetto ad aree più isolate, meno in grado di valorizzare il marketing territoriale. Una nota diversa va citata per il Comune di Castiglione delle Stiviere (il più grande dei 4 partner pubblici con i suoi oltre 22000 abitanti), che seguito ad una maxi riqualifica del centro storico iniziata da un triennio con chiusure al traffico, modifica dei percorsi pedonali e delle soste, stravolgimento dell’intero assetto del nucleo storico urbano e delle prime periferie, si trova oggi ad una situazione di quasi sparizione di operatori commerciali significativi nelle aree più prestigiose del borgo gonzaghesco (mancano panifici, ortofrutta, classici commerci di prossimità) con la necessità di riacquistare fiducia e attrattività da parte del comparto, occasione propostasi con il presente bando. Nel ruolo suo proprio di coordinatore di rete il Comune di Castel Goffredo, dotato dell’Ufficio Unico di front per le attività produttive, si è fortemente adoperato assieme agli altri partner Comuni, alle associazioni culturali e di promozione del territorio e alla compagine settoriale dei commercianti al dettaglio in sede fissa per costituire un partenariato pubblico consapevole dell’importanza dell’invito del bando ad applicare politiche pubbliche pensate dal basso, integrate e capaci di mettere a 1
Il primo dell’area dell’alto mantovano si è costituito con il primo Bando dei distretti diffusi del commercio approvato con DDUO n. 4504 del 7/5/2009, facente capo al comprensorio di Comuni con Guidizzolo capofila, Medole, Cavriana, Solferino e Goito dal titolo “Gli Itinerari del mercante” e risulta non solo contermine con la compagine pubblico privata che si candida in questo secondo Bando, ma per molti accordi, protocolli, intese risulta strettamente connesso al primo distretto, con una sua connotazione più legata al tema Gonzaga (Aquila), Ducato Veneziano (Leone) e strada della Calza. 2 Fonte Osservatorio Confcommercio.
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Distretto Diffuso del Commercio: “Commerciando tra castelli e casali dell’Aquila e del Leone”
sistema interventi di carattere socio-economico, progettati sullo spazio e sulle funzioni urbane unitamente ad interventi di qualificazione delle imprese e delle reti commerciali urbane, con il coinvolgimento attivo, come attore primario nel tramite con gli operatori commerciali di distretto, dell’Associazione Confesercenti di Mantova nella persona del suo Direttore, informato e partecipe in tutte le fasi di processo costitutivo, dalle scelta alle strategie e alla valorizzazione di iniziative da parte degli operatori commerciali del territorio di concerto con le amministrazioni comunali e le volontà politiche relative. Il progetto verte pertanto sulla messa a sistema degli operatori di distretto sia pubblici che privati con diversi gradi di coinvolgimento e intende dar inizio ad un processo da consolidare e mettere a sistema negli anni, che riguarda l’attenzione per la piccola distribuzione commerciale posta sul territorio del distretto con svariate micro e macro azioni di animazione socio-economica, più sotto dettagliate ed interventi congiunti concertati a livello di distretto. L’idea portante del progetto è quella di creare itinerari commerciali alternativi e competitivi, rispetto ai grandi centri commerciali, lungo la strada della calza, supportati da iniziative culturali, di promozione del territorio ed in collegamento con i flussi turistici dei vicini capoluoghi di Brescia, Mantova e Cremona di cui l’area è contermine. “Commerciando tra castelli e casali dell’Aquila e del Leone” si pone come progetto sperimentale con l’intento di attrarre, tramite politiche distrettuali condivise, acquisti dei residenti del distretto, non residenti e visitatori, grazie alle molteplici azioni di promozione territoriale singole e congiunte già previste, programmate e da programmare nel periodo 2009/2011 e oltre la durata stessa del progetto. In uno spirito di continuità rispetto ad altre iniziative territoriali l’area presenta un elevato grado di aggregazione territoriale ed una tradizione di creazione di rete e partenariato pubblico-privato già sperimentata in altri ambiti (GAL Alto mantovano, Distretti culturali, Associazione L’Aquila e il Leone, La strada della Calza, Il distretto della Calza di Castelgoffredo). Nella condivisione della problematica comune e nella riflessione circa le possibilità di risposta ad esigenze mutate di consumatori, operatori, territori ed usi e consuetudini di acquisto sia durante le adunanze pubbliche avvenute presso ciascun comune partner in fase di preparazione del distretto, con la testimonianza e mediazione dell’Associazione Confesercenti di Mantova, si è ampiamente dibattuto circa la proposta che questo progetto formula in varie azioni a sostegno del comparto. Il Distretto Diffuso del Commercio dell’alto mantovano denominato “Commerciando tra castelli e casali dell’Aquila e del Leone” tramite i suoi 4 Comuni Partner, la sua Associazione maggiormente rappresentativa del settore - Confesercenti e con il supporto del partenariato pubblicoprivato composta da n. 50 esercenti il commercio e le Associazioni no profit del territorio: • • • • • •
promuove la valorizzazione integrata dello spazio urbano e sovracomunale con presenza di attività commerciali al dettaglio significative. promuove la competitività e l’innovazione del sistema delle imprese del commercio e riconosce alla funzione commerciale un ruolo strategico di supporto alla coesione sociale e territoriale; evidenzia il vantaggio che deriva dalla gestione in Comune di determinati aspetti dell’attività commerciale rispetto a quella individuale (attività promozionali di distretto, itinerari sulla strada della calza, replica di iniziative di successo shopping day, notte bianca, domeniche in festa); valorizza e promuove la cooperazione tra gli operatori; valorizza l’integrazione delle attività economiche del commercio e del turismo; preserva i commerci tradizionali e mantiene l’occupazione del comparto 10
Distretto Diffuso del Commercio: “Commerciando tra castelli e casali dell’Aquila e del Leone”
Capitolo II Descrizione dell’area oggetto di intervento con particolare riferimento all’individuazione dei sistemi commerciali di riferimento e con indicazione di eventuali studi e analisi di settore funzionali all’obiettivo del Distretto promosso Castiglione delle Stiviere
Castel Goffredo
Casalmoro Casaloldo
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Distretto Diffuso del Commercio: “Commerciando tra castelli e casali dell’Aquila e del Leone”
2.1
Le caratteristiche territoriali e demografiche dell’area di intervento
L’ambito territoriale interessato dal presente Distretto diffuso del commercio dal titolo: “Commerciando tra Castelli e Casali dell’Aquila e del Leone” comprende i comuni di •
Castel Goffredo, Casalmoro, Casaloldo e Castiglione delle Stiviere
Questi quattro comuni rappresentano un ambito territoriale riconoscibile, anche sul piano percettivo, per la peculiarità del sistema ambientale sotto il profilo della configurazione geomorfologica, delle forme e delle modalità di strutturazione degli insediamenti storici, nonché degli assetti idrografici, vegetazionali e paesaggistici. Tale identità territoriale è riconosciuta anche dal PTCP (Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale) della Provincia di Mantova, che individua elementi di omogeneità legati ai caratteri ambientali (corridoi ambientali e sistemi di valori ambientali alla scala della rete ecologica provinciale), così come da una lettura storica del sistema insediativo, che evidenzia una matrice comune sotto il profilo dei valori culturali (per esempio il sistema dei castelli, delle fortificazioni, dei nuclei storici) e descrive il circondario Circondario A3 – Alto mantovano – composto da 21 comuni Acquanegra sul Chiese, Asola, Canneto sull’Oglio, Casaloldo, Casalmoro, Casalromano, Castel Goffredo, Castiglione delle Stiviere, Cavriana, Ceresara, Gazoldo degli Ippoliti, Goito, Guidizzolo, Mariana Mantovana, Medole, Monzambano, Piubega, Ponti sul Mincio, Redondesco, Solferino, Volta Mantovana.
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Fonte Piano del Commercio della Provincia di Mantova, 2009
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La popolazione residente
Cod. Com. Comune
020015 020011 020010 020017
Castel Goffredo Casaloldo Casalmoro Castiglione delle Stiviere
Popolazione Superficie Prov. residente in Kq 2007 MN
11.350
MN MN
2.172 2.154
MN
22.045
Totale 37.721
42 km2 16 km2 13km2 42,29 km2 113,29
Si tratta di un’area sovracomunale che si estende per circa 113 km2 con insediata una popolazione di quasi 38000 unità, in contesti comunali disomogenei per estensione, abitanti, densità media e incidenza economico-sociale (vedi Castel Goffredo con popolazione dimezzata rispetto a Castiglione delle Stiviere su un’area di pari estensione geografica). La composizione della popolazione per grandi classi d’età descrive una popolazione straniera decisamente giovane composta principalmente da persone in età lavorativa e da bambini, con una presenza di anziani praticamente inesistente Solo l’1,4% degli stranieri residenti in provincia ha infatti più di 65 anni, contro il 24% degli italiani, al contrario il 24% e il 75% ha rispettivamente meno di 15 anni e tra i 15 e i 64 anni. Questi valori incidono evidentemente sulla composizione per età della popolazione virgiliana con il risultato che il 23% dei bambini da 0 a 4 anni non ha nazionalità italiana così come il 21% dei giovani tra i 25 e i 29 anni. Nel complesso, se gli stranieri costituiscono il 10% dei residenti, rappresentano ben il 17% di quelli con meno di 45 anni. Dai 45 anni in su, al contrario, le percentuali di stranieri diminuiscono progressivamente fino a toccare l’0,9% tra gli over 60.
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Distretto Diffuso del Commercio: “Commerciando tra castelli e casali dell’Aquila e del Leone”
2.2 Il contesto sociale del distretto “Commerciando tra castelli e casali dell'Aquila e del Leone” Il territorio compreso tra l’Aquila (tipicamente Castiglione delle Stiviere baluardo Gonzaga) e il Leone (Casaloldo, Castel Goffredo e poco lontano Asola), sulla strada della calza, rappresenta un’area caratterizzata da forti trasformazioni socio-economiche che negli ultimi 15 anni stanno comportando modifiche radicali economiche del territorio, da forte vocazione industriale/artigianale (distretto della calza) in un'area di maggiore diversificazione produttiva: produzione agricola, piccolo commercio e ambulantato, valorizzazione turistica. L’area territoriale di riferimento del progetto è l’insieme di quattro Comuni che sono una parte del Distretto socio-sanitario di Guidizzolo – Alto Mantovano comprendente Castel Goffredo, Castiglione Delle Stiviere, Casalmoro e Casaloldo. Nel corso dell’ultimo decennio il territorio mantovano ha visto crescere la propria popolazione di 33.027 unità pari al 8,9% e si prevede un ulteriore aumento che oscilla tra il 4,2% e il 4,4% per fine 2012. A questa espansione ha contribuito in modo particolare l’Alto Mantovano la cui popolazione è aumentata del 14,5% a causa della particolare forza attrattiva di questo territorio e del derivante incremento delle immigrazioni. Di conseguenza, la densità abitativa di questo circondario è notevolmente cresciuta passando da 150 abitanti per Kmq nel 1997 a 171 nel 2007. Tale indicazione è rilevante non solo dal punto di vista demografico ma anche dal punto di vista sociale ed economico poichè un tessuto più fitto e strutturato è indice della presenza di relazioni ed interazioni di natura economica e sociale e quindi di un maggiore potenziale di sviluppo del territorio. Il fenomeno delle immigrazioni ha di certo influenzato positivamente anche il valore del saldo naturale di questo circondario che, al 31/12/2007, ammonta a +275 individui. L’Alto Mantovano è, infatti, l’unico circondario a presentare un valore del saldo naturale positivo. Secondo le previsioni demografiche calcolate sulla base dei valori registrati nel 2007 si stima per il 2012 una crescita ulteriore del 6,6%, se il comportamento riproduttivo dovesse rimanere immutato, e del 6,8%, se ci fosse una ripresa della fecondità. Tale ipotizzato aumento di popolazione supera di oltre 2 punti quello provinciale ed è il valore maggiore tra i circondari mantovani. Questo territorio è inoltre caratterizzato da una struttura per età giovane se confrontata con gli altri circondari che vedrà crescere ulteriormente la sua componente di popolazione tra 0 e 14 anni che passerà dal 14,9% al 16% a scapito di una lieve perdita da parte delle componenti di adulti e anziani. All’interno del circondario la popolazione si concentra principalmente nei comuni di Castiglione (506 abitanti per km2), Castel Goffredo (269 abitanti per km2), Guidizzolo (263 abitanti per km2), Gazoldo degli Ippoliti (219 abitanti per km2). Lo sviluppo è legato in particolare alle dinamiche di alcuni comuni che hanno vissuto una notevole crescita della propria popolazione in dieci anni e tra questi in particolare Casaloldo (+26,6%), Castel Goffredo (+22,7%), Ponti sul Mincio (+22,2%) e Castiglione (+20,5%). Inoltre i comuni di questo circondario mostrano generalmente valori dell’indice di vecchiaia e di dipendenza strutturale inferiori a quelli provinciali che rivelano un grado di criticità meno evidente rispetto a quanto evidenziato complessivamente per l’intero territorio provinciale.
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Quest’aspetto è particolarmente evidente nei comuni di Casalmoro, Castiglione e Castelgoffredo dove la struttura della popolazione appare meno sbilanciata verso le fasce d’età più anziane e dove l’indice di vecchiaia fotografa una situazione più favorevole. Questo aspetto va ancora una volta di pari passo alle alte percentuali di stranieri residenti in questi comuni: a Castel Goffredo si tocca il 17,1% ben 7 punti percentuali oltre il valore provinciale. Questo contesto territoriale oggetto di studio ha una popolazione di circa 37.400 abitanti (dati Provincia di Mantova al 31/12/2007) e si estende su una superficie di circa 113 km quadrati. La densità di popolazione è in media piuttosto bassa per i Comuni più piccoli, ma risulta essere decisamente alta per il Comune più grande (Castel Goffredo), ovvero analoga a quella del capoluogo provinciale (Comune di Mantova). I Comuni del distretto aderiscono al Protocollo di Intesa Quadro per lo Sviluppo dell’area, al quale si è aggiunto, a garanzia della valenza sociale del Protocollo, il Patto Sociale. Tale strumento ha come ambiti di intervento: conferma del Piano di Zona come motore della concertazione sociale dell’area; azioni di supporto alla stesura del Piano di Zona 2009/2011; funzione di animazione e di sviluppo territoriale; formazione e sviluppo delle competenze; implementazione della rete della società civile; osservatorio locale; funzione di incubatore di idee; alfabetizzazione dello sviluppo locale; officina delle eccellenze; assistenza nella redazione di progetti e programmi; assistenza alle imprese nella definizione e progettazione di servizi territoriali e nella individuazione di azioni positive di welfare aziendale; azioni sperimentali.
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2.3 Le infrastrutture del territorio Le infrastrutture e le strutture di comunicazione (accessibilità e mobilità interna) acquistano rilevanza in chiave di qualità della vita per la possibilità di raggiungere, in tempi relativamente brevi, i luoghi. Analizzando i vari fattori legati al sistema di comunicazioni del territorio provinciale si possono evidenziare due particolarità: _ il potenziale esistente dato dalla sua posizione geografica vicino agli sbocchi verso l’esterno (crocevia interprovinciale tra Mantova/Brescia e Cremona); _ l’inefficenza del sistema di trasporto pubblico su strada e la totale assenza di trasporto ferroviario; Il sistema interno di comunicazione invece, evidenzia una maggiore infrastrutturazione nell’asse sudest/nord-ovest (strada statale) rispetto a quello nord-est/sud-ovest (strade provinciali). Il sistema autostradale assicurato dai vicini caselli di Desenzano del Garda sull’autostrada A4 TorinoVenezia; Cremona sull’autostrada Cremona-Torino. Per quanto riguarda la viabilità ordinaria, due sono le principali arterie di collegamento: la strada statale bresciana che la collega a Mantova (40 Km) e la provinciale asolana e una miriade di strade provinciali e comunali di raccordo del distretto. La rete ferroviaria non è presente e questo non favorisce il trasporto di persone e merci che d’altro canto non trovano efficiente supporto dal sistema dei trasporti pubblici su strada. All’interno del territorio provinciale, una sola compagnia di trasporto garantisce i collegamenti, Autoservizi di linea APAM, nelle tratte Mantova-Castiglione delle Stiviere-Brescia Mantova-Castel Goffredo – Asola-Casaloldo- Casalmoro
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2.4 Il contesto economico in cui si muove il Distretto diffuso “Commerciando tra castelli e casali dell'Aquila e del Leone”
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Il quadro Economico Internazionale
Il peggioramento del quadro economico mondiale iniziato nel 2007 sembra essere confermato dalle tendenze congiunturali degli ultimi mesi. La crisi finanziaria negli Stati Uniti si prospetta di lunga durata. Allo stesso tempo, si concretizzano i timori di una spinta inflazionistica su scala globale, come conseguenza delle turbolenze sui prezzi delle materie prime (in particolare quelle alimentari ed energetiche). In questo contesto, le proiezioni per la crescita del PIL mondiale indicano un netto rallentamento: dal +5% registrato nel 2007 si scenderà al di sotto del 4% nel 2008 e nel 2009. Anche l’evoluzione del commercio mondiale è prevista meno dinamica nel triennio 2008-2010, con tassi di variazione positivi, ma notevolmente inferiori a quelli del recente passato. L’economia italiana sarà, come già è avvenuto nel recente passato, in una posizione più arretrata all’interno del resto d’Europa. Le conseguenze sfavorevoli della congiuntura economica mondiale per la crescita del PIL italiano tendono ad accentuare il gap esistente nei confronti delle altre economie europee. Il recente recupero di competitività per l’export di alcuni prodotti del Made in Italy non sembra accompagnato da un significativo miglioramento nella crescita della produttività. Per affrontare queste difficili condizioni, le imprese italiane dovranno necessariamente continuare il percorso già avviato in termini di strategie di internazionalizzazione complesse (più mercati di sbocco e più lontani, investimenti diretti all’estero, innovazione, ecc.). Ciò potrebbe favorire il processo di ristrutturazione della nostra economia e, di conseguenza, migliorare le prospettive di crescita per il futuro. Le proiezioni per la crescita fornite dal recente World Economic Outlook indicano un ritmo di sviluppo per l’Europa non superiore all’1,4%. Tale previsione è giustificata dagli economisti del FMI sulla base dei forti rapporti che legano i paesi del Vecchio Continente all’economia americana.
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Dal Rapporto Economico Provinciale 2007 – SIE CCIAA di Mantova
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Distretto Diffuso del Commercio: “Commerciando tra castelli e casali dell’Aquila e del Leone”
La situazione economica italiana La crescita del sistema economico in Italia nel 2007 è stata positiva, anche se l’aumento su base annua del PIL dell’1,5% non colloca l’economia nazionale tra quelle più dinamiche in Europa. Le previsioni Prometeia per il 2008 indicano un serio rallentamento, che porterà lo sviluppo del PIL attorno all’0,5%. Tale tendenza appare condizionata da fattori esterni ed interni. Primo, è prevedibile una minore crescita delle esportazioni causata dalla decelerazione delle principali economie industrializzate (Stati Uniti in primis, ma anche partner importanti come Francia e Germania). Secondo il FMI, la crescita del PIL italiano nel biennio 2008-09 sarà più contenuta, intorno allo 0,3%. Ciò potrebbe accentuare il divario esistente fra la crescita dell’Italia e quella dell’area Euro, un divario già molto elevato. Tuttavia, tale previsione così pessimistica del ciclo economico nazionale potrebbe essere in qualche modo corretta se, come previsto da alcuni indicatori Prometeia e ISAE, la domanda aggregata dovesse recuperare maggiore dinamismo già dal secondo semestre del 2008. Si prevede che l’incertezza che caratterizza il contesto nazionale ed internazionale potrà incidere negativamente sul clima di fiducia delle famiglie. Ciò potrebbe portare ad un ulteriore rallentamento della spesa per consumi, che secondo Prometeia nel 2008 crescerà soltanto dell’0,3% su base annua. L’inflazione e le difficoltà di ottenere credito sembrano alla base di questo indebolimento della capacità di spesa delle famiglie italiane. Nel 2007 lo sviluppo degli investimenti fissi lordi è apparso più lento rispetto all’anno precedente. Nel 2008 è prevista una ulteriore decelerazione causata da un lato dalla prospettiva di condizioni finanziarie meno favorevoli e dalla maggiore incertezza che suggerisce alle imprese una strategia di attesa per degli investimenti produttivi e dall’altro lato, dal previsto ridimensionamento della componente delle costruzioni (in fase espansiva da alcuni anni). Le ipotesi sulle tendenze nei prezzi al consumo in Italia (per il 2008 Prometeia prevede un tasso di inflazione al 3,0%, mentre per il FMI si dovrebbe rimanere intorno al 2,5%) sono condizionate al rientro delle tensioni sui mercati delle materie prime e al rafforzamento della ripresa “reale”. Se le rinnovate incertezze sui prezzi petroliferi dovessero interessare anche il secondo semestre del 2008, gli effetti negativi sui prezzi potrebbero risultare maggiormente preoccupanti per la spesa delle famiglie italiane.
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Distretto Diffuso del Commercio: “Commerciando tra castelli e casali dell’Aquila e del Leone”
La situazione provinciale: focus sull’area dell’alto mantovano5
L’area economica di Asola-Castel Goffredo si estende su una superficie di 307,6 Kmq e si trova nella parte nordovest della provincia di Mantova. Si compone dei comuni di Acquanegra sul Chiese, Asola, Canneto sull’Oglio, Casalmoro, Casaloldo, Casalromano, Castel Goffredo, Ceresara, Gazoldo degli Ippoliti, Mariana Mantovana, Piubega e Redondesco. Vi risiedono 44.463 persone (dato 2007), che rappresentano l’11% degli abitanti della provincia. Il 13,2% dei residenti dell’area non ha cittadinanza italiana. Il comune più importante per numero di abitanti è Castel Goffredo (con 11.356 cittadini residenti). Nell’area hanno sede 4.844 imprese (al 2007), di queste 1.655 sono artigiane. Complessivamente le unità locali sono 5.579. Le aziende agricole presenti al Censimento dell’Agricoltura (anno 2000) erano 1.500 e occupavano 2.032 persone. Il settore manifatturiero conta 1.086 unità locali e coinvolge 10.418 addetti (il 18,1% della provincia; dato al 2005). Punto di forza dell’area è la presenza del distretto industriale della calza: un terzo delle unità locali presenti nella zona è dedito a questo tipo di produzione. Altra produzione di rilievo per l’area è l’industria metallurgica. Le unità locali del terziario sono complessivamente 2.360 (il 9,4% della provincia) e si avvalgono di 5.612 addetti. Quasi la metà delle imprese del terziario è impegnata nel commercio, concentrando il 40% degli addetti del comparto. Tra gli altri servizi, sia in termini di unità locali, sia di addetti, i più importanti sono quelli di supporto alle imprese, il cosiddetto terziario avanzato (347 unità locali con 1.170 addetti). Le altre attività di rilevanza nel terziario sono gli alberghi e ristoranti (con 547 addetti) e il settore dei trasporti (con 512 addetti). L’area economica di Castiglione delle Stiviere si estende su una superficie di 311 Kmq e si trova nella parte nord della provincia di Mantova, la zona delle colline moreniche. Si compone dei comuni di Castiglione delle Siviere, Cavriana, Goito, Guidizzolo, Medole, Monzambano, Ponti sul Mincio, Solferino e Volta Mantovana. Vi risiedono 61.574 persone (dato 2007), che rappresentano il 15,3% degli abitanti della provincia. Il 12,2% dei residenti dell’area non ha cittadinanza italiana. Il comune più importante per numero di abitanti è Castiglione delle Stiviere, con 21.317 cittadini residenti (è il secondo comune dopo il capoluogo). Nell’area hanno sede 7.088 imprese (al 2007), di queste 2.280 sono artigiane. Complessivamente le unità locali sono 8.189. Le aziende agricole presenti al Censimento dell’Agricoltura (anno 2000) erano 1.919 e occupavano 2.266 persone. Il settore manifatturiero conta 1.236 unità locali e coinvolge 10.195 addetti (il 17,7% della provincia; dato al 2005). L’area è particolarmente specializzata nell’industria tessile e abbigliamento e nell’industria alimentare, ma possiede anche altre produzioni di rilievo quali: la fabbricazione di metalli, l’industria chimica e l’industria del legno. Le unità locali del terziario sono complessivamente 3.973 (il 16% della provincia) e si avvalgono di 9.670 addetti. Quasi la metà delle imprese del terziario è impegnata nel commercio, concentrando oltre un terzo degli addetti del comparto. Tra gli altri servizi, sia in termini di unità locali, sia di addetti, i più importanti sono quelli di supporto alle imprese, il cosiddetto terziario avanzato (756 unità locali con 2.268 addetti). Le altre attività di rilevanza nel terziario sono i trasporti (con 1.318 addetti) e gli alberghi e ristoranti (con 849 addetti).
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Rapporto Cciaa di Mn MANTOVA E I SUOI TERRITORI - Analisi della struttura socio-economica provinciale-anno 2008
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Distretto Diffuso del Commercio: “Commerciando tra castelli e casali dell’Aquila e del Leone”
Tessuto imprenditoriale Per l’anno 2007 il numero delle imprese mantovane è risultato sostanzialmente stabile (-0,1%), a fronte di un tasso di crescita positivo delle attività imprenditoriali sia a livello regionale (+1,3%) che nazionale (+0,7%). Tale dato viene confermato dai primi dati del 2008. E’ importante sottolineare che i dati per la provincia di Mantova sono condizionati, almeno in parte, da un lavoro straordinario di aggiornamento dell’Albo delle imprese artigiane che ha previsto la cancellazione delle imprese inattive. Questa importante operazione di “pulizia” ha infatti determinato la riduzione del tasso di crescita per l’anno 2007, portando l’ammontare complessivo delle imprese a 43.088 unità. I settori che hanno subito le maggiori perdite sono stati quelli tradizionali (agricoltura, industria e commercio), mentre risulta sempre positiva la crescita del terziario, specie di quello avanzato. Prosegue la crescita del numero di imprese femminili, che raggiungono quota 8.606 (il 20% delle imprese mantovane). Si tratta in prevalenza di imprese individuali attive, per lo più, nel settore del commercio. In aumento anche la consistenza di attività economiche mantovane gestite da imprenditori di nazionalità extracomunitaria (+2,4% rispetto al 2006). Il settore economico che ha rilevato i maggiori incrementi percentuali è stato il manifatturiero, nella fattispecie il settore alimentare e quello tessile. I dati forniti dall’Ufficio Italiano Brevetti e Marchi, elaborati da Unioncamere, mostrano che Mantova, tra le 11 province lombarde, occupa il quarto posto nella graduatoria per numero di brevetti presentati nel 2007. Anche dalle elaborazioni sul numero di brevetti pubblicati all’EPO (European Patent Office), si possono osservare le buone potenzialità innovative della nostra provincia che presenta un valore procapite al 2006, rapportato alla popolazione, largamente superiore alla media nazionale (102,9 Mantova, 68,8 Italia). Le imprese mantovane, a fine 2007, sono risultate 43.088, cioè 225 in meno rispetto all’anno precedente. Nel corso del 2007 i settori economici che sono stati interessati da una crescita positiva sono il terziario avanzato (+2,2%) e la sanità (+5,5%). Il settore delle costruzioni è rimasto praticamente stabile (+0,4%) così come il credito (+0,1%), gli alberghi e ristoranti (+0,3%) come pure i servizi sociali e personali (-0,1%). Bilancio negativo, invece, per il settore agricolo (-2,0%), per quello manifatturiero (-1,0%), per commercio (-1,3%) e trasporti (4,6%). Le imprese femminili , nel 2007, sono cresciute di 81 unità rispetto allo scorso anno raggiungendo quota 8.606, pari cioè al 20% del totale delle imprese mantovane. La forma giuridica prevalente è rimasta l’impresa individuale (65,8%), anche se in calo rispetto allo scorso anno a favore delle società di capitali (8,8% di tutte le imprese femminili), e delle società di persone (24,1%). Distinguendo per settori è il commercio quello maggiormente connotato al femminile (26,9%) seguito dall’agricoltura (20,4%), dalle attività manifatturiere (14,1%), dai servizi sociali e personali (11,8%) oltre che dal terziario avanzato (10,3%). La distribuzione degli imprenditori per classe di età e settore economico mostra come l’agricoltura, nel 2007, sia rimasta il settore con minor cambio generazionale in quanto il 62,6% degli imprenditori risulta essere ultracinquantenne. Nei rimanenti comparti, sia dell’industria che dei servizi, la distribuzione nelle varie classi di età ha richiamato la media provinciale, con la prevalenza delle classi più giovani (fino a 49 anni).
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Gli imprenditori con età compresa tra i 18 e i 29 anni sono collocati prevalentemente nelle costruzioni (27,6%), mentre quelli con età compresa tra i 30 e i 49 anni sono concentrati principalmente nel commercio (21,1%), nelle attività manifatturiere (17,7%) e nelle attività immobiliari, noleggio e informatica (11,7%).Gli ultracinquantenni operano nei settori più “maturi”: agricoltura, commercio e attività manifatturiere. Le imprese mantovane dichiarate fallite nel corso del 2007 sono state 25, ben 42 in meno rispetto all’anno precedente (-62,7%). Di queste 25 imprese 22 sono società e 3 ditte individuali. I settori economici più colpiti sono il commercio (10 unità) e il manifatturiero (5 unità). Osservando il grafico si nota come la serie crescente di fallimenti iniziata nel 2002 si sia interrotta nel 2005 per poi cambiare tendenza negli ultimi due anni. Lavoro In base al macrosettore di attività, il maggior numero di assunzioni per il 2007 è previsto nei servizi (3.070 pari al 52% delle assunzioni totali); l’industria in senso stretto ne ha stimate invece 2.360 (40,6%), mentre il restante 6,7% (poco meno di 400 unità) erano attese nelle costruzioni (Tab. 5.6). Sul versante dei servizi, la domanda di lavoro più consistente è derivata dalle attività dei trasporti e dei servizi operativi alle imprese: sono state 940 le assunzioni stimate per il 2007, pari ad oltre il 16% delle assunzioni totali programmate a Mantova. Seguono a breve distanza le attività del commercio, con 780 assunzioni (il 13,4% del totale provinciale) che hanno segnato nel 2007 un marcato incremento rispetto alla media 2004-2006. Commercio e servizi Il commercio è uno dei settori che ha subito nell’ultimo decennio una profonda trasformazione strutturale, già a partire dalla riforma del 1998, fino alle recenti manovre volte alla liberalizzazione del comparto. A cambiare la struttura della rete commerciale, è stata anche la diffusione della grande distribuzione, con il continuo insediamento di centri commerciali che hanno modificato l’assetto urbano delle aree dell’hinterland del capoluogo e dei comuni più grandi della nostra provincia. Il commercio, grande o piccolo che sia, riveste un ruolo importante all’interno del panorama economico virgiliano: quasi la metà delle imprese di servizi svolgono un’attività commerciale (il valore più elevato a livello regionale). Nel 2007, il numero delle imprese operanti in provincia di Mantova nel commercio al dettaglio si è ridotto dell’1,8%, proseguendo il trend negativo iniziato lo scorso anno. La consistenza di fine anno è pari 4.581 unità. Dai dati forniti dal Ministero dello Sviluppo Economico si evince che le aperture di punti vendita a Mantova hanno subito un notevole calo rispetto al 2006. La tipologia più colpita è stata quella delle medie strutture di vendita. Il numero di imprese che hanno operano nel settore dei servizi, nel 2007, è aumentato dello 0,4%. Tuttavia, se nel saldo venissero incluse anche le attività del commercio (dettaglio più ingrosso), si avrebbe una variazione negativa di tutto il comparto (-0,5%). Le tipologie di attività che hanno registrato una crescita migliore sono stati i servizi sanitari e di assistenza sociale e le attività immobiliari di ricerca e informatica. Al contrario, gli alberghi e ristoranti, l’intermediazione monetaria e finanziaria e i servizi personali si sono mantenuti sostanzialmente stabili, mentre una diminuzione rispetto allo scorso anno è registrata nei trasporti e nel commercio.
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La quota di valore aggiunto prodotta dal settore terziario, nel 2007, è leggermente aumentata rispetto all’anno precedente (da 57,3% a 57,6%), anche per il calo del contributo dell’agricoltura. La quota del settore industriale è stabile (37,6%), mentre quella del settore agricolo è scesa dal 5,1% al 4,8%. In ogni caso, la quota dei servizi in provincia di Mantova è nettamente inferiore rispetto al livello di quella regionale e a quella nazionale (Lombardia 65,9% e Italia 71,4%). Dal Registro Imprese della Camera di Commercio di Mantova risulta che l’attività commerciale interessa il 22,1% del tessuto economico provinciale e conta, a fine 2007, 11.995 unità locali che occupano complessivamente 24.263 addetti17. Sia le imprese sia la relativa forza lavoro, negli anni novanta, hanno perso importanza, ma dal 2000 in poi, il commercio mantovano ha ridotto di poco la consistenza di imprese e ha accresciuto il numero degli addetti che si sono concentrati in imprese di dimensioni sempre più grandi. In provincia sono presenti 11 grandi centri commerciali19, 9 ipermercati, 95 supermercati e 8 grandi magazzini, oltre ad un outlet dedicato alla moda. Strettamente collegato al commercio è il dato dei consumi. Circa l’82% dei consumi delle famiglie è destinato ai generi non alimentari, così circa i tre quarti degli esercizi al dettaglio è specializzata in questi generi.
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Il turismo6 LO SCENARIO INTERNO - FLUSSI TURISTICI NELLA PROVINCIA DI MANTOVA Nel 2008 la provincia di Mantova, in controtendenza con quello che sta succedendo i Italia, fa segnare un aumento degli arrivi del 4%. Per quanto riguarda le presenze nel 2008 si assiste ad una crescita del 6%, grazie soprattutto agli stranieri che mostrano tassi di crescita doppi rispetto a quegli degli italiani. L’analisi storica dei flussi mostra che, dopo il forte calo del 2003, i dati 2008 superano per la prima volta i dati del 2002, considerato un anno particolarmente positivo. Lo studio dell’offerta ricettiva 2008 mostra che il numero di posti letto è aumentato del 12%, grazie all’incremento dell’extra alberghiero che registra un +20%, mentre il numero di posti letto delle strutture alberghiere registra un incremento più contenuto, anche se di tutto rispetto. Dall’analisi degli arrivi per struttura emerge un lieve calo per l’alberghiero (-1%), con il comparto extra alberghiero che invece aumenta di ben 25 punti percentuali.
Grafico dei flussi dell’Alto Mantovano
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Fonte Provincia di Mantova - OSSERVATORIO PERMANENTE DEL TURISMO MANTOVANO RISULTATI 2008
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2.5 Approfondimento specifico sul commercio al dettaglio Struttura e dinamica del commercio al dettaglio Nel 2007, le imprese operanti nel commercio al dettaglio sono diminuite dell’1,8%, proseguendo il trend negativo iniziato lo scorso anno e attestandosi su una consistenza di 4.581 unità. VEDI SOTTO LA DESCRIZIONE . Le imprese di capitali (+4,5%), quest’anno, hanno ceduto il primato nella classifica del tasso di crescita per natura giuridica alle altre forme; queste rispetto all’anno precedente sono passate da una situazione abbastanza negativa ad una nettamente positiva (+5,3%). Le società di persone si sono mantenute pressoché stabili (+0,1%), mentre le imprese individuali hanno registrato un valore decisamente negativo (-2,8%). Dato che queste ultime rappresentano il 73% delle imprese commerciali, il loro trend ha di conseguenza influenzato la crescita negativa del 2007. Dai dati forniti dal Ministero dello Sviluppo Economico si evince che le aperture di punti vendita a Mantova sono state 424 con un notevole calo rispetto al 2006, quando si registrarono 523 nuovi esercizi. La tipologia più colpita è stata quella delle medie strutture di vendita, con un calo di esercizi e di superficie rispettivamente del 23 e del 28%, mentre quella degli esercizi di vicinato ha subito una riduzione del 19% degli esercizi e del 7% della superficie. Le grandi superfici di vendita, oltre i 1500 mq, hanno, invece, registrato un’apertura nel corso dell’anno. Sulla base della specializzazione merceologica prevalente, gli esercizi mantovani che hanno realizzato i migliori incrementi annui sono stati i tabacchi e monopoli (+2,4%) e le farmacie (+3,8%), mentre le tipologie che hanno subito maggiori perdite sono state quelle relative ad elettrodomestici radio TV (-4,0%) ma anche a mobili, casalinghi e illuminazione (-3,8%) oltre che a prodotti tessili e biancheria (-3,6%). Secondo un’indagine della Confcommercio condotta sul territorio nazionale fra il 2002 e il 2007 l’8,5% dei negozi di alimentari al dettaglio, nel territorio nazionale, ha chiuso, e in particolar modo le macellerie e i “frutta e verdura” di quartiere. Un addio, perciò, al negozio a conduzione familiare a favore delle grandi catene di super e ipermercati. Per contro le botteghe destinate ai servizi sono aumentate: i tabacchi del 15,4%, l’abbigliamento, calzature e cosmetici del 10% e le farmacie del 8,5%; una direzione di crescita dei servizi che riguarda tutti i livelli delle economie locali, si pensi solo alla quota di valore aggiunto del settore che rappresenta i due terzi del totale (71,4%) della ricchezza prodotta a livello nazionale. In provincia di Mantova il comparto della grande distribuzione, i cui dati sono aggiornati all’1/1/2007, ha registrato nel corso del 2006, un aumento del numero dei supermercati (passati da 94 a 95 unità), dei grandi magazzini (da 4 a 8 unità, raddoppiando la loro consistenza), delle grandi superfici specializzate (da 15 a 17) e dei minimercati (da 32 a 33 unità). La consistenza degli ipermercati è rimasta invariata (9 unità). La superficie media investita è aumentata rispetto al 2005 solo nel caso dei supermercati, mentre nelle rimanenti tipologie di esercizi si è verificata una diminuzione.
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Le vendite nazionali al dettaglio, nel corso del 2007, hanno ottenuto una variazione positiva pari allo 0,5%, determinata dall’aumento sia del comparto alimentare (+0,9%) sia di quello non alimentare (+0,2%). I piccoli esercizi sono rimasti pressoché stabili (+0,1%), con gli alimentari che registrano un valore pari a +0,3% e i non alimentari che rimangono invariati. Le grandi superfici hanno visto un incremento annuo dell’1,0% da attribuire in egual misura sia al settore alimentare sia a quello non alimentare. Nel 2007, dopo una ripresa che ha interessato i due anni precedenti, le vendite hanno iniziato a diminuire, rimanendo comunque positive. Gli incrementi dei beni non alimentari sono da attribuire alle calzature e articoli in cuoio (+1,0%), ai prodotti di profumeria (+0,7%), all’abbigliamento (+0,6%), alla foto-ottica (+0,4%), ai giochi e articoli sportivi (+0,4%). Tali dati dimostrano che a fronte del commercio tradizionale che lentamente vede diminuire le proprie attività ed infine i negozi al dettaglio lasciando spazio ai grandi spazi di vendita, il turismo è la vera spinta propulsiva provinciale e il volano di crescita per lil futuro. Il settore turistico è fortemente compenetrato nel commercio tradiizonale e può incidere positivamente per lo sviluppo del commercio stesso, fornendo una forte spinta al rinnovamento della cultura commerciale oltrechè alle opere edilizie. Le grandi traiettorie turistiche dovranno essere sempre più compenetrate con le piccole mete turistiche locali, da insediare e rafforzare all’interno del Distretto commerciale di riferimento, anche al fine di sviluppare il territorio in senso turistico-commerciale. Struttura e dinamica dei servizi Il numero di imprese che operano nel settore dei servizi in provincia di Mantova, nel 2007, è aumentato dello 0,4% . La variazione risulterebbe negativa (-0,5%) se venisse compreso l’intero comparto del commercio che si compone, oltre del commercio al dettaglio, anche del commercio all’ingrosso e del commercio e riparazione di autoveicoli, settori, questi che nel 2007 hanno tutti ridotto la consistenza delle imprese. Le attività del terziario che hanno registrato una crescita migliore sono relative ai servizi sanitari e di assistenza sociale (+5,5%) e ai servizi alle imprese (2,2%). Gli alberghi e ristoranti, l’intermediazione monetaria e finanziaria e i servizi personali si sono mantenuti sostanzialmente stabili, mentre i trasporti (-4,6%), insieme al commercio (-1,3%), hanno subito una diminuzione nel corso dell’anno. Flussi turistici In uno scenario nazionale ed internazionale di crescita, anche Mantova fa segnare un deciso aumento degli arrivi e delle presenze. A livello di offerta, le strutture ricettive mantovane, nell’anno appena trascorso, fanno registrare un forte incremento delle soluzioni extra alberghiere. Cresce il numero di B&B e di alloggi complementari (alloggi in affitto), mentre il numero degli agriturismo per la prima volta supera quello degli alberghi. Questi ultimi fanno registrare anche una diminuzione del numero di posti letto (-2%).
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Dinamica delle imprese mantovane nel secondo trimestre 2008 La movimentazione delle imprese nel secondo trimestre dell’anno genera un tasso di crescita lievemente positivo pari al + 0,4%, dovuto ad uno scarto favorevole delle iscrizioni rispetto alle cessazioni di +175 aziende. Secondo i dati elaborati dal Servizio Informazione Economica della Camera di Commercio, lo stesso andamento è stato registrato dalla maggior parte delle province italiane e dalla media nazionale (+0,6%). Mantova, con le sue 42.757 unità a fine trimestre, figura al diciottesimo posto in Italia nella classifica per tassi di crescita; la Lombardia, invece, con un aumento del +0,7% conquista il primo posto in quella per regione. Le forme giuridiche che mantengono un risultato positivo sono le società di capitali (+1,4%) e le altre forme (+0,8%); mentre le società di persone e le imprese individuali si attestano attorno ad un +0,2%. Il settore che più di altri sembra risentire della crisi economica in atto, è quello manifatturiero (1,5%), confermando i segnali di debolezza già emersi nella recente analisi congiunturale della produzione industriale mantovana. In leggera flessione risultano anche i settori dell’intermediazione finanziaria (-0,4%), del commercio (0,3%), dei servizi sociali e personali (-0,3%), dell’agricoltura (-0,2%) e dei trasporti (-0,2%). Registrano, invece, variazioni positive il terziario avanzato (+0,8%), la sanità (+0,7%), gli alberghi e ristoranti (+0,6%) e le costruzioni (+0,1%). Tab. 1 Sedi d'impresa e unità locali commerciali iscritte al Registro Imprese della CCIAA di Mantova al 31/12/2007 Sedi di impresa G 50 Comm.manut.e rip.autov. e 1.342 motocicli 1.342 1.596
Unità locali 1.596
G 51 Comm.ingr.e interm.del 3.596 comm.escl.autov. 3.596 4.313
4.313
G 52 Comm.dett.escl.autov- 4.581 rip.beni pers. 4.581 6.086
6.086
TOTALE 9.519 11.995 Fonte: Elaborazione SIE su dati Infocamere - StockView E’ importante evidenziare che quasi la metà delle imprese del terziario è impegnata nel commercio, concentrando oltre un terzo degli addetti del comparto. Tra gli altri servizi, sia in termini di unità locali, sia di addetti, i più importanti sono quelli di supporto alle imprese, il cosiddetto terziario avanzato (756 unità locali con 2.268 addetti). Le altre attività di rilevanza nel terziario sono i trasporti (con 1.318 addetti) e gli alberghi e ristoranti (con 849 addetti).
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Focus sul Piano del Commercio Provinciale – alcuni dati di sintesi L’alto mantovano è definito nell’ambito provinciale facente parte del “Circondario A”. La rilevazione sulla struttura commerciale della Lombardia al 30 giugno 2007 indica in 122.660 gli esercizi commerciali attivi, autorizzati per vendita al dettaglio in posto fisso: di questi il 15,6% sono esercizi alimentari, il 75,2% sono non alimentari e il 9,1% misti. Gli esercizi commerciali della provincia di Mantova costituiscono il 5,1% del totale regionale. La ripartizione per settore è in linea con quella lombarda in quanto il 13,7% degli esercizi è alimentare, il 76,5% è non alimentare e il 9,8% è misto L’ultima colonna della tabella 1.1. riporta l’indice di densità commerciale costruito rapportando i metri quadrati totali di tutta la rete commerciale in sede fissa al numero di abitanti di ogni provincia (Fonte Istat 2007). Questo indice costituirà una sorta di filo conduttore di tutti i livelli di analisi che seguiranno (a quello regionale seguirà infatti l’analisi provinciale, l’analisi per circondari e quella a livello comunale). L’indice di densità permette il confronto tra territori diversamente popolati valutando la superficie delle strutture di vendita, che risulta più significativa dal punto di vista della programmazione commerciale (regionale, provinciale e comunale) rispetto al numero delle strutture. Ciò è evidente se si pensa alle grandi strutture di vendita che, dal punto di vista del loro numero, sono sempre meno degli esercizi di vicinato e delle medie struttura ma, ovviamente, occupano grandissime metrature. Guardando all’indice di densità generato dai dati dell’Osservatorio regionale si può vedere come Mantova sia una provincia molto servita in rapporto ai propri abitanti; con circa 1.975 metri quadrati ogni mille abitanti occupa infatti la seconda posizione dopo la provincia di Bergamo che raggiunge i 2.004 mq ogni mille abitanti (tab.1.1). Il numero degli esercizi di vicinato a Mn nel 2007 è stato pari a 5813, per 325.000 mq Il numero delle medie strutture di vendita a Mn nel 2007 è stato pari a 472, per 322.000 mq Il numero delle grandi strutture di vendita a Mn nel 2007 è stato pari a 24, per quasi 150.000 mq Il numero degli esercizi di vicinato7 nel circondario A sono 1325 (il 22,8% del totale complessivo pari a 5813) I dati sono aggiornati al 30/06/2007 e hanno come fonte l’Osservatorio Regionale del Commercio. Il numero degli esercizi di medie strutture di vendita nel circondario A sono 122 (il 26% del totale complessivo pari a 469). Il numero delle Grandi strutture Organizzate (GSV e Centri commerciali) nel circondario A sono 5 (il 20% del totale complessivo pari a 20) e riportano i seguenti dati:
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Esercizi di vicinato: per i comuni fino a 10.000 abitanti: esercizi con superficie inferiore a 150mq; per i comuni oltre 10.000 abitanti: esercizi con superficie inferiore a 250mq. Medie strutture di vendita: per i comuni fino a 10.000 abitanti: esercizi con superficie da 151 a 1500mq; per i comuni oltre 10.000 abitanti: esercizi con superficie da 251 fino a 2500mq. Grandi superfici di vendita: per i comuni fino a 10.000 abitanti: esercizi con superficie superiore a 1.501mq; per i comuni oltre 10.000 abitanti: esercizi con superficie superiore a 2.501mq GDO: comprende GSV e Centri Commerciali 27
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SUPERFICIE DI VENDITA
RAPPORTO DI CRITICITA’
food ( 40.03 0
no food (m 112.579
popola zi 397.63 7
food/ a 0,101
fo 0,283
sup.tot ./ 0,384
food ( 100,6 7
no food (m 283,12
sup.tot. (m 384
CIRC A*
13.60 0
25.192
104.09 3
0,131
0,242
0,373
130,6 5
242,01
373
CIRC B
1.482
2.018
46.867
0,032
0,043
0,075
31,62
43,06
75
CIRC C
6.541
16.182
97.220
0,067
0,166
0,234
67,28
166,45
234
CIRC D
18.40 7
69.187
149.45 7
0,123
0,463
0,586
123,1 6
462,92
PROVINCIA
no
DENSITA' COMMERCIALE OGNI 1000 ABITANTI
586
LEGENDA Legenda: no criticità criticità media provinciale Fonti Dati popolazione :Osservatorio demografico Provincia di Mantova anno 2006
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Distretto Diffuso del Commercio: “Commerciando tra castelli e casali dell’Aquila e del Leone”
Dati grande distribuzione: Osservatorio Provinciale del Commercio Il circondario A comprende oltre ai comuni di Guidizzolo, Goito, Medole, Solferino e Cavriana anche Castiglione delle Stiviere, Asola, Canneto Sull’Oglio, Acquanegra sul Chiese, Monzambano, Ponti sul Mincio, Volta Mantovana, Gazoldo Degli Ippoliti, Castelgoffredo, Casaloldo, Rodigo. Nel circondario A si evince che la superficie dei negozi food è superiore rispetto alla media provinciale, ciò evidenza la tendenza dei negozi alimentari ad allargarsi di dimensioni, mentre sono in linea con la media provinciale le superficie delle attività non food. Ciò vale anche per la densità commerciale in Mq ogni 1000 abitanti. Tale dato riferito ai negozi food è troppo sbilanciato verso l’alto: ciò significa che sono troppo grandi i negozi food rispetto al numero degli abitanti. In sintesi, nel circondario A, i negozi food sono più grandi ed evidenziano una maggiore densità commerciale delle attività food rispetto alla media provinciale.
La distribuzione delle grandi e delle medie strutture di vendita in provincia di Mantova
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Distretto Diffuso del Commercio: “Commerciando tra castelli e casali dell’Aquila e del Leone”
Esercizi di vicinato Al 31.12.2007 sono 4.991 gli esercizi di vicinato presenti in provincia di Mantova per un totale di 299.923 mq e una dimensione media di 60,1 mq. Le strutture di vicinato inserite all’interno di un centro commerciale autorizzato sono solo 195 e sono caratterizzate da una dimensione più ampia rispetto alla media e pari a circa 97 mq. Rispetto al 2005 si sono ridotti complessivamente del 14,1% mentre la loro metratura complessiva è diminuita dell’7,4%, aumenta di conseguenza la loro dimensione media del 7,7%. Il 44% degli esercizi si concentra nei 9 comuni della provincia che superano i 10.000 abitanti; qui gli esercizi di vicinato possono arrivare a misurare, secondo la normativa, fino a 250 mq mentre nei comuni più piccoli la massima superficie è pari a 150 mq. A questo proposito va detto che dal 2005 al 2007 il comune di Goito ha passato la soglia dei 10.000 abitanti anche se ciò non incide particolarmente sulla diminuzione registrata a livello provinciale. Il comparto non alimentare assorbe il 77,2% degli esercizi e l’80,8% dei mq; rispetto al 2005 ha subito una perdita del 17% degli esercizi che sono passati dai 672,4 mq ogni 1.000 residenti ai 600,3. La categoria merceologica più diffusa tra i beni no food è l’abbigliamento (13,3%) mentre la meno presente riguarda gli articoli per animali Il comparto alimentare in senso stretto copre il 18,4% degli esercizi e il 13,8% dei mq ma se si considera che per comparto misto si intendono i piccoli esercizi a carattere prevalentemente alimentare, queste percentuali salgono rispettivamente a 22,8% e 19,2% In quest’ottica, rispetto al 2005, il comparto alimentare è rimasto più o meno stazionario (+1%) mentre sono diminuiti del 18% gli esercizi che trattano merci miste con prevalenza alimentare. A fine 2007 gli esercizi alimentari o misti a carattere prevalentemente alimentare sono quindi complessivamente 1.135, tra questi i più diffusi sono le panetterie/pasticcerie (22,6%), seguono i minimarket (19,1%) e gli alimentari in genere (18,1%) Medie strutture di vendita A fine 2007 le medie strutture di vendita ammontano a 666 esercizi per un totale di 352.122 mq e una dimensione media di 528,7 mq. Il 48,2% di queste strutture si concentra nei 9 comuni mantovani con più di 10.000 abitanti e il 51,8% nei restanti 61 comuni. Rispetto al 2005 sono l’unica tipologia di struttura di vendita che ha visto un incremento, crescendo del 8,3% in valore assoluto e del 4,5% in termini di metratura destinata alla vendita Scendendo nella specificità della tipologia di merce venduta si nota che la crescita sopraccitata riguarda principalmente il comparto non alimentare in misura pari al +8%. Al 31.12.2007, il 74,8% delle medie strutture vende esclusivamente merci non alimentari e dedica il 69,6% dello spazio di vendita La tipologia di merce più diffusa in questi punti di vendita è l’abbigliamento (18,1%) a cui seguono i mobili e l’arredamento (16,1%) e le ferramenta (13,1%)
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Distretto Diffuso del Commercio: “Commerciando tra castelli e casali dell’Aquila e del Leone”
Le medie strutture che trattano esclusivamente alimentare in provincia di Mantova sono solo 17 e riguardano prevalentemente le bevande (5). Va però sottolineato che in questo tipo di esercizi si collocano spesso i supermercati i quali trattano principalmente generi alimentari ma vendono anche beni non alimentari e ricadono perciò nella categoria del misto che riguarda il 21% delle medie strutture e ben il 28,8% della loro superficie complessiva e merita perciò un approfondimento. Si specifica che delle 140 medie strutture di categoria mista solo 97 possiedono la distinzione tra la superficie destinata alla vendita di generi alimentari e quella destinata ai non alimentari mentre nei casi restanti l’indicazione è generica.
La grande distribuzione organizzata Le grandi strutture di vendita del territorio mantovano sono complessivamente 16 (17 nel 2005) per un totale di 61703 mq e una dimensione media di 3856,4 mq. Rispetto al 2005 si passa da 201,7 a 152,9 mq ogni 1.000 abitanti. Considerata l’importanza di questa tipologia di struttura di vendita e il suo impatto sul territorio si è ritenuto opportuno verificare i dati al 31.12.2008 rilevando una nuova grande struttura di vendita nel comune di Castel Goffredo denominata ITALFRUTTA e inserita in un nuovo centro commerciale denominato ITALMARK inaugurato nel settembre 2008 che porta a 65.603 mq la superficie complessiva delle grandi strutture di vendita del mantovano. Castiglione delle stiviere ha una superficie di 2700 food, 1210 no food, totale 3910. Queste 16 strutture di vendita hanno sede in 12 comuni della provincia di cui 5 con meno di 10.000 abitanti (Asola, Bagnolo, Gonzaga, Marmirolo e Ostiglia) . Rispetto alle altre tipologie di strutture cresce significativamente lo spazio dedicato alla vendita di articoli misti che raggiunge il 69% della metratura complessiva mentre il 31% è dedicato esclusivamente al non alimentare e riguarda in particolare 6 strutture che vendono principalmente arredamento, generi non almentari misti e ferramenta. Nessuna struttura tratta esclusivamente generi alimentari ma lo spazio dedicato all’alimentare è solitamente compreso nella categoria merceologica “misto” poiché riguarda essenzialmente le grandi catene distributive come Iper coop, il Gigante, Italmark, Cityper, Famila e l’Affare è, le quali trattano anche generi no food. In queste strutture, a carattere misto, l’alimentare copre in media il 51% dello spazio vendita contro il 49% del non alimentare. Nel complesso, quindi, l’alimentare copre il 35% della superficie totale delle grandi strutture mentre il non alimentare il restante 65% (tab.2.2.). Accanto alle grandi strutture di vendita, completano il quadro della grande distribuzione organizzata mantovana i centri commerciali di cui fanno parte 6 delle 16 grandi strutture di vendita sopra descritte. Considerando i valori aggiornati al 31.12.2008, le grandi strutture di vendita sono passate a 7 delle 17 totali, per una metratura complessiva pari a 87.520. I centri commerciali sono infatti medie o grandi strutture che accorpano più esercizi commerciali di piccola, media o grande natura che usufruiscono di infrastrutture comuni e spazi di servizio gestiti unitariamente.
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A Castiglione delle Stiviere ci sono due centri commerciali, per un totale di 16.400 mq, a Castel Goffredo per un totale di 11.000 mq autorizzati. La metratura complessiva autorizzata dei 9 centri commerciali mantovani è pari a 95.431 mq di cui, però, circa l’84% è realmente occupato. In particolare 4 centri commerciali vedono occupata meno del 70% della superficie a disposizione e tra questi si segnalano il Centro Commerciale “Arcobaleno” a Sermide con solo il 33% di superficie utilizzata e il Centro Commerciale “Po” a Suzzara con il 61%. Nel complesso la superficie autorizzata è occupata per il 24% da esercizi di vicinato e in ugual misura da medie e grandi strutture (38%).
Circondario A – Alto Mantovano Il Circondario A è costituito da 21 comuni e, per numerosità, è secondo solo al circondario C (23 comuni). Presenta inoltre 3 comuni con popolazione superiore ai 10.000 abitanti, vale a dire Castiglione delle Stiviere (21.317), Castel Goffredo (11.356) e Goito (10.022). Secondo i dati rilevati dall’Osservatorio del Commercio della Provincia di Mantova, al 31.12.2007, i comuni appartenenti al circondario A potevano contare su 2.135 esercizi commerciali di cui 1.445 in sede fissa e 690 esercizi di commercio ambulante. In questo circondario spicca un indice di densità molto elevato per i metri quadrati destinati agli esercizi di vicinato che risultano ben 770,5 ogni mille abitanti. Rispetto alla rilevazione effettuata nel 2005, l’andamento della distribuzione al dettaglio in questo circondario si dimostra in controtendenza rispetto al totale provinciale che registra una perdita sia nel numero di esercizi che nei metri quadrati destinati alla vendita (rispettivamente – 7,5% e – 1,8%). In questo caso siamo di fronte ad un aumento del 2,3% del numero di esercizi e del 4,6% dei metri quadrati riconducibile sia agli esercizi di vicinato (+4,5% nel numero di esercizi e +5,9 nei mq) che alle medie strutture (+1,3% come numero +6% come metratura). Le grandi strutture sono invariate sia come numero che come metratura. Esercizi di vicinato Al 31.12.2007 gli esercizi di vicinato di questo circondario sono 1.287 per un totale di 81.702 mq e una dimensione media di circa 63,5 mq. Come già sottolineato, rispetto al 2005, sono aumentati del 4,5%, mentre la loro metratura complessiva è aumentata dell’5,9% e la dimensione media dell’1,3%. Gli esercizi di vicinato coprono, nel 2007, l’89,1% dell’intera rete distributiva in sede fissa di questo circondario. Il comparto non alimentare assorbe il 77,4% degli esercizi con un aumento del 5% rispetto al 2005, l’alimentare copre il 18,8% con un aumento del 4% e il misto il 3,8% con un aumento del 2%. La categoria merceologica più diffusa nell’ambito del food è quella delle panetterie con circa il 27% e gli alimentari in genere (22% circa) che sono una tipica realtà commerciale dei piccoli comuni. Invece, in linea con i risultati provinciali, la categoria merceologica più diffusa tra i beni no food è l’abbigliamento (13,2%) e la meno presente riguarda gli articoli di animali (1,1%).
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Medie strutture di vendita Nel circondario A le medie strutture di vendita sono 156 per un totale di 83.049 mq e una dimensione media di 532,4 mq. Se a livello provinciale questa tipologia di vendita ha registrato un incremento, nel circondario A siamo in presenza di una sostanziale stabilità come numero (+1,3%) e di aumento come metratura (+ 6%) e quindi della dimensione media (+ 4,6%). Per questa tipologia di vendita, iI comparto non alimentare assorbe il 69,9% degli esercizi, il misto si attesta sul 25,6% e l’alimentare è residuale con appena il 4,5%. La tipologia di merce più diffusa in questi punti di vendita sono i mobili e l’arredamento (19,3%) seguiti da abbigliamento (17,4%) e ferramenta (17,4%). Commercio su aree pubbliche Il commercio su aree pubbliche al 31.12.2007 può contare su 690 posteggi per un totale di 28.027 mq e una dimensione media di posteggio pari a 40,6 mq. Rispetto al 2005 non si notano particolari cambiamenti. Il comparto non alimentare assorbe, in termini metri quadrati, il 77,5% dei posteggi. Focus comunali: La prima classifica si basa sull’indice di densità che, come già chiarito in altra sede, si genera dal rapporto tra i metri quadrati di vendita, in questo caso dei metri quadrati di tutti gli esercizi in sede fissa e la popolazione dei comuni. Indice di densità alimentare a Castiglione delle Stiviere è 246,4 su 70 comuni Casalromano 10, Casaloldo 19, Castel Goffredo 29
MN - ESERCIZI DI VICINATO ALLA DATA DEL 30 GIUGNO 2007
Provincia Comune
N. Pdv alimentari
N. Pdv non alimentari
N. Pdv merceologia mista
Sup. alimentari
Sup non alimentari
Sup merceologia mista
MN
CASALMORO
5
10
2
163
679
150
MN
CASALOLDO
2
11
3
110
900
275
MN
CASTEL GOFFREDO
22
103
20
1.198
5.833
1.543
MN
CASTIGLIONE DELLE STIVIERE
45
211
14
2.362
15.408
1.669
74
335
39
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Capitolo III Individuazione dell’area oggetto di intervento sulla quale si concentrano le attività e gli interventi previsti dal programma evidenziandone anche le motivazioni alla base della scelta
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3.1 I COMUNI DEL DISTRETTO: BREVE PRESENTAZIONE E SITUAZIONE DEL COMMERCIO Comune di Castel Goffredo
I dati Abitanti: 11.350
Superficie: kmq. 42
Altitudine: 50 m s.l.m.
Densità ab. 266,6 ab/km2
Frazioni: Berenzi, Boccardi, Bocchere, Casalpoglio, Coletta, Gambina, Giliani, Lodolo, Perosso, Poiano, Profondi, Rassica, Romanini, Sant'Anna, Selvole, Valzi, Villa, Zecchini Distanze: da Mantova: km. 36; pressapoco la stessa distanza che lo separa da Brescia Comuni Contigui : Acquafredda (BS), Asola, Carpenedolo (BS), Casalmoro, Casaloldo, Castiglione delle Stiviere, Ceresara, Medole Indice di Vecchiaia (2007) 91,1 Reddito Medio Dichiarato (2005)
€ 18.510 35
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Numero Famiglie (2001)
3.551
Numero Abitazioni (2001) 3.935 Economia Località, un tempo, ad economia esclusivamente agricola, oggi Castel Goffredo ha sviluppato accanto all’agricoltura (cereali e foraggi) e all’allevamento (bovini, suini, animali da cortile) una fiorente industria specializzata nel settore della calzetteria femminile. Da qui una miriade di piccole e medie aziende (circa 300) che esportano in tutto il mondo calze di qualità. Castel Goffredo è considerata a ragione la "CAPITALE DELLA CALZA", ed è sede del distretto industriale cui fanno capo 12 comuni della zona: Castel Goffredo (sede), Castiglione delle Stiviere, Asola, Casalmoro, Casaloldo, Casalromano, Cavriana, Ceresara, Gazoldo degli Ippoliti, Guidizzolo, Medole, Piubega, Rodigo, Redondesco e Solferino situati nella provincia di Mantova, mentre Acquafredda e Carpenedolo nella provincia di Brescia. Breve descrizione Castel Goffredo è posto nella media pianura padana, nella fascia dei fontanili che ricevono l’acqua penetrata nei sassosi terreni collinari posti a nord, nell’alta pianura. Quindi, la nostra è una zona ricchissima d’acque sorgive, per lo più calcaree, che un tempo formavano paludi, ma che poi furono incanalate negli ampi fossi (Fuga, Tartaro, Osone) e seriole che solcano tutto il territorio comunale. L’unica, oramai, palude rimasta si trova nella frazione Perosso, ed è un esempio interessante di microambiente naturale. Il cuore della città è costituito dalla rinascimentale Piazza Mazzini, verso la quale con vogliano alcune delle vie del centro storico, fino al secolo scorso protetto da solide mura. Lungo i lati del rettangolo che costituisce la piazza si affacciano edifici carichi di storia, simboli dei poteri cittadini. A levante sorge la chiesa parrocchiale di S. Erasmo, edificata nel ‘400 in parte sulle fondamenta di un preesistente edificio di culto; fu ampliata nei primi del ‘500 e parzialmente riprogettata dall’architetto Bernardino Facciotto sul finire del medesimo secolo. L’interno, a tre navate, risulta armonioso e ricco di testimonianze artistiche tra le quali alcune tele variamente datate, un crocifisso ligneo già famoso nel secolo XV per le sue manifestazioni taumaturgiche, una bella statua lignea del‘400 raffigurante Madonna in trono con bambino. Preziosi sono anche gli altari marmorei magistralmente ornati di tarsie e pietre dure. A ponente, di fronte alla parrocchiale, è posto il Municipio, edificato sulle strutture dell’antico Palazzo della Ragione del quale rimane la facciata con parte della loggia. Sul lato nord della piazza spicca l’imponente Palazzo Acerbi, un tempo residenza dei marchesi Gonzaga. Il palazzo è chiuso tra la Torre Civica, risalente al XIII secolo e sopralzata nel XV secolo, e il trecentesco Torrazzo. Sul lato sud corrono i portici medioevali sotto i quali, ancor oggi, si aprono le vetrine delle numerose botteghe. Ricco di fascino è l’antico reticolo urbano di CastelVecchio, che costituiva, prima del 1500, il centro urbano della città, con la chiesa di S.Maria del Consorzio della quale restano so-lo il campanile del XV secolo e l’abside con affreschi del XVI secolo.Nel centro storico si possono visitare altri due edifici sacri: la chiesa dei Disciplini, costruita nel 1587 e la settecentesca chiesa di S. Giuseppe, recentemente riaperta al culto. Uscendo dalla zona urbana, che negli ultimi anni si è ampliamente sviluppata in tutte le direzioni, ci si trova immersi nella pianeggiante campagna resa fertile da numerosi corsi d’acqua. E in mezzo al verde spiccano alcune dimore gentilizie che hanno conservato la struttura originale: Villa Beffa e la Palazzina a nord dell’abitato di Castel Goffredo, e a sud, verso la zona industriale, Palazzo Riva. Lungo la strada per Ceresara si può ammirare la Corte di Gambaredolo, luogo di vacanza dei marchesi Gonzaga. 36
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Numerose sono le frazioni che dipendono dal capoluogo. Fino agli anni ‘50 erano popolose; poi, con la trasformazione dell’economia da agricola ad industriale, si sono gradatamente spopolate, conservando tuttavia una loro spiccata identità. Su quasi tutte le frazioni svetta il campanile di una chiesa o di un oratorio, aperti al culto e tenuti con cura dagli abitanti. Casalpoglio (che fu Comune fino al 1873) e Bocchere sono ancor oggi comunità parrocchiali.Nelle frazioni si vanno sviluppando alcune attività nel settore dell’industria e del terziario. Infatti sono sorte delle strutture agrituristiche che oltre alla cucina casalinga propongono attività di svago. Alcune delle associazioni ricreativo-culturali presenti sul territorio: • Assistenza e Sicurezza Sociale: El Castel, Reduci e Combattenti, A.I.D.O., Gruppo Scout/Agesci, Associazione Nazionale Carabinieri, Granatieri di Sardegna, Azione Cattolica, Croce Rossa Italiana, Centro di Aiuto alla Vita. • Attività sportive e ricreative: San Paolo, Amatori Calcio, Polisportiva Casalpoglio, Polisportiva Castellana, Archè • Cultura e Informazione: San Michele, Comitato Castellano contro i Tumori, Pro Loco, Giuseppe Acerbi, Fotoclub “Il Castello”, Amici della Fotografia, Gruppo San Luca, Compagnia di prosa il Teatrino, Avis, Gruppo Alpini, Protezione Civile A.N.A., Circolo Collezionisti Castellani, Associazione don Bosco, Corale don Aldo, Grest, Gruppo Missionario Giovani della Parrocchia, Casa del Giovane, Radio Alfa, don Aldo Moratti, Alba, AssociazioneUnitaria Genitori-studenti-insegnanti, Venerdì Gnoccolaro, La Fontanella; Ass. Pastorius • Sviluppo Economico: ACLI, Comunità S.Anna, Banda Cittadina, Amici Miei • Tutela dei Valori Ambientali: Area Verde I Musicisti, Samambaia, La Radice • El Castel Benito Castellini P.zza Matteotti, 6 46042 Castel Goffredo (MN) • Reduci e Combattenti Madella Antenore Via Brescia, 4 46042 Castel Goffredo (MN) A.I.D.O. Frer Daniela Via Brescia, 23 STORIA Il territorio di Castel Goffredo è stato abitato fin dalla preistoria e vasti sono gli insediamenti dell'età del bronzo (1800-1200 a.C.).Importanti ceramiche, ora conservate presso il Museo Civico di Padova, indicano una presenza etrusca, mentre numerosi sono gli insediamenti di epoca romana e la stessa impronta urbanistica di Castel Goffredo è ascrivibile a questo periodo storico. Questa epoca è inoltre testimoniata da diverse epigrafi di cui alcune si possono far risalire alla famiglia di Publio Virgilio Marone, il grande poeta latino che, secondo il professor Nardoni dell'Università di Cassino, ebbe i natali nel territorio goffredese. Un bassorilievo longobardo del VII-VIII secolo, custodito presso l'Oratorio di San Michele, è il più antico segno della presenza cristiana in questa comunità. In età carolingia Castel Goffredo appartiene alla contea di Brescia. Terra di confine tra il bresciano, alla cui diocesi apparteneva, e il mantovano, si dona spontaneamente al Comune di Mantova, e quindi ai Gonzaga, nel 1337. Dopo alterne vicende (dominazione viscontea, gonzaghesca, di nuovo viscontea, veneziana ed infine definitivamente gonzaghesca) nel 1515 Castel Goffredo diviene la capitale di un piccolo stato, comprendente anche Castiglione delle Siviere e Solferino, governato dal marchese Aloysio Gonzaga cui succedette il primogenito Alfonso. Questi, per ragioni legate alla successione del feudo, fu fatto assassinare, nel 1592, nella corte di Gambaredolo dal nipote Rodolfo, fratello di San Luigi, a sua volta vittima di una congiura popolare che portò alla sua uccisione sulla soglia della Prepositurale di Sant'Erasmo il 3 gennaio 1593. A 37
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seguito di questi avvenimenti, Castel Goffredo fu aggregata al Ducato di Mantova, con il quale passò sotto la dominazione austriaca nel 1707. Dal 1861 fece parte del Regno D'Italia, nato per merito delle guerre d'indipendenza combattute anche dal goffredese Giovanni Acerbi, Intendente generale della Spedizione dei Mille. Testimonianza di questi trascorsi storici, è ancor oggi la scenografica Piazza Mazzini. In questo equilibrato rettangolo, sono rappresentati architettonicamente i "poteri" che ebbero tanta parte sul governo della città: a nord Palazzo Gonzaga-Acerbi, residenza e corte del Signore, ad est la Prepositurale di S. Erasmo, sede del Prevosto, ad ovest il Palazzo Municipale, casa della " Magnifica Comunità di Castel Goffredo" ed, infine, a sud i Portici,cui si affacciano da sempre le botteghe dei commercianti, rappresentanti il potere economico. Molte sono le cose di interesse artistico sparse nel centro storico e che il visitatore attento può scoprire: da segnalare la bella Annunciazione in cotto quattrocentesca posta nel passaggio B.A.M. tra via Roma e via Moratti. A pochi passi sorge la Chiesa dei Disciplini costruita nel 1587 con bel campanile seicentesco. Lasciata l'atmosfera di antico borgo, tutt'intorno la campagna si propone con paesaggi lineari interrotti da architetture rurali cariche di storia, come Villa Beffa, del 1550, o la bellissima corte di Gamberedolo, di poco più giovane, luogo vacanza dei Signori Gonzaga, che l'attrezzarono con torre, cappella, e ampi spazi rustici. Ma in zona i borghi e i paeselli non si contano; recano testimonianza di un Settecento prolifico, che ha assegnato a ciascuna località una chiesa, una parrocchiale, come a Perosso, Bocchere, Poiano, Selvole, Berenzi, Zecchini, Sant'Anna e Casalpoglio
Eventi nel comune • • • • • • • • • • • •
Gennaio: Il Buriel e il Presepio vivente Febbraio: Carnevale di sua maestà Re Gnocco con i bambini Marzo: Fiera di S. Giuseppe Aprile: Motoraduno- Itinerario Verdiano Maggio: Apertura parco Estivo la Fontanella con:balli cinema, saggi di danza, teatro, concerti Giugno: Festa del Tortello Amaro Luglio: Proclamazione del vincitore del Premio letterario Giuseppe AcerbiSpettacolo di burattini Agosto: Concerto verdiano- Iniziative di vario genere Settembre: Festa dell'Anziano Ottobre: Fiera di S. Luca Novembre: Cerimonia di consegna del Premio letterario Giuseppe Acerbi Dicembre: Tutte le domeniche iniziative di vario genere - Festa degli auguri Antivigilia shopping day
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Comune di Casaloldo
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Una delle caratteristiche del territorio dei comuni di Castelgoffredo, Casaloldo, Casalmoro, Castiglione delle Stiviere è quella di essere “terra di confine”, un tempo tra i ducati di Milano dei Visconti (Casalmoro), di Mantova dei Gonzaga (l’Aquila presente nello stemma gonzaghesco, erano territorio dei Gonzaga Castelgoffredo e Castiglione delle Stiviere) e la Repubblica di Venezia (il Leone presente nello stemma della Srenissima, Casaloldo era territorio veneto). Alcuni episodi del passato lo testimoniano: • La lotta per il controllo del territorio di Casalmoro nel secolo XIV e XV tra i Visconti e i Gonzaga appoggiati dalla Repubblica di Venezia conclusasi con il trattato del 1438 e il definitivo passaggio di Casalmoro ai Gonzaga • La battaglia del 1509 per il controllo della Quadra di Asola di cui Casaloldo faceva parte che ha portato allo stabilirsi del confine tra i Gonzaga e i Veneziani a Casaloldo • Le vicende legate al Marchesato di Castelgoffredo, Castiglione e Solferino alla morte do Alfonso e poi di Rodolfo Gonzaga Legati a queste vicende vi sono numerosi edifici storici: • A Casaloldo: la Torre, Villa Fario, Cascina Sforzia, Ca’ Nova, il teatro SOMS, Chiesa Parrocchiale, Chiesa di San Vito, Chiesa di San Luigi con l’ex convento gonzaghesco ed il mulino a Molinello, Chiesa dei Disciplini; • A Casalmoro • A Castelgoffredo • A Castiglione Oggi il “confine” che ci caratterizza è quello tra le province di Brescia, Verona e Cremona. La vicinanza di questa parte del territorio mantovano a queste tre province e al lago di Garda, lo rende un territorio dalle particolari caratteristiche artigiane ed imprenditoriali che nel tempo ha dato origine al distretto tessile della calza di cui tutti e quattro i paesi fanno parte, Negli ultimi anni si stanno pensando alcuni percorsi di fruizione del patrimonio ambientale, agroalimentare ed artistico del territorio, ad esempio: Percorso ciclopedonale tra i casali e le frazioni Percorso dei nuclei antichi: Casaloldo, la storia tra edifici civili e religiosi Percorso delle tradizioni locali: le cascine, i mulini, la filiera del tessile, i prodotti agricoli, zootecnici ed enogastronomici. Inoltre da cinque anni sono stati realizzati tre tronchi dell’asse viario denominato “strada della calza” che ha come scopo il potenziamento dell’accessibilità al distretto industriale nord-occodentale mantovano, collegandolo con l’autostrada Milano-Venezia. Con la realizzazione di tale asse stradario sono ben collegati i comuni di Castiglione delle Stiviere, Cedole, Castelgoffredo, Casaloldo. La completa realizzazione di questo asse viario provinciale permetterà, attraverso il collegamento della viabilità interprovinciale, una migliore accessibilità al “distretto della calza” ed un collegamento più rapido con la provincia di Brescia, Milano e Verona e le province di Parma e Cremona.
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Il Contesto Socio-Economico dell’area L’analisi delle caratteristiche produttive ed economiche del Comune di Casaloldo rileva che il settore prevalente è la produzione di Calze e collant, dovuto alla sua ubicazione nel distretto della Calza di Castel Goffredo, con una recente tendenza alla diversificazione del settore grazie all’insediamento di nuove ditte. Casaloldo essendo situato a Nord della Provincia di Mantova, è ad una distanza simile dai capoluoghi delle provincie di Mantova (km. 30), Cremona (km. 41) Brescia (km. 45) e Verona (km. 55), ha una superficie territoriale di 16,84 kmq. ed un’altitudine di 45 mt. S.l.m., la stazione ferrovia più vicina è situata nel comune confinante di Asola, mentre i caselli autostradali più vicini sono a Mantova con l’autostrada A 22 Modena-Brennero ed a Desenzano del Garda (BS) con l’Autostrada A 4 MilanoVenezia. Le imprese I residenti del Comune ammontano a numero 2611 al 31-12-2008. L’attività prevalente del paese fino a cinquanta anni fa è stata l’agricoltura, con il decollo delle attività artigiano-industriali del distretto tessile, dopo gli anni cinquanta, anche questo paese ha assunto un volto nuovo e la maggioranza dei suoi abitanti è occupata tutt’ora, nonostante la crisi del settore, nelle piccole e medie imprese legate alla produzione di calze, intimo, filati e fibre di vario tipo. La caratteristica di questa trasformazione artigiano-industriale è quella di aver visto fiorire nel tempo un numero elevato di piccole aziende a conduzione famigliare; oggi dopo l’ennesima crisi del settore si osserva la conferma di una tendenza coerente con dinamiche generali presenti in tutti i distretti industriali, ovvero un forte processo di verticalizzazione e di concentrazione delle imprese leader. L’occupazione complessiva si è ridotta, ma il distretto è stato capace di riassorbire alcune situazioni di crisi e di continuare ad accogliere manodopera straniera, soprattutto femminile ed asiatica. Oggi nel comune sono presenti 8 aziende (industrie) di una certa rilevanza, circa 70 aziende artigianali e di artigianato di servizio e 53 esercizi commerciali (ambulanti, fissi, pubblici esercizi). Le industrie e buona parte degli artigiani si trovano concentrati nelle due zone artigiano-industriali poste all’inizio del paese sulla strada per Castel Goffredo e sulla strada per Piubega, anche se vecchie aziende a conduzione famigliare si trovano tutt’ora all’interno del paese. La maggioranza degli esercizi commerciali si trova nel centro abitato ed anche un discreto numero di artigiani, specialmente l’artigianato di servizio (parrucchieri, fornai, elettricisti, fabbri, falegnami, ecc.) è dislocata intorno al centro del paese. Nell’area di Casaloldo si contano quindi in tutto 131 imprese. La distribuzione delle imprese per settore di attività produttiva è la seguente: • Tessile; • Commercio; • Meccanico; • Artigianato di servizio; Le ultime statistiche risalenti al 2001 distribuiscono la forza lavoro occupata nel seguente modo: • Attività industriali e artigianali 74,49 %; • Attività di servizio, commerciali, pubblici esercizi 17,93 %; • Attività legate all’agricoltura e all’allevamento 7,58 %;
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ESERCIZI DI VICINATO (alla data del 31.12.2008) -
ALIMENTARI NON ALIMENTARI MISTI
TOTALE N° ESERCIZI
N° N° N°
16 23 6
MQ. MQ. MQ.
1.320 1.660 590
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TOTALE SUPERFICI DI VENDITA MQ. 3570 MEDIE STRUTTURE DI VENDITA (alla data del 31.12.2008 -
NON ALIMENTARI MISTI
TOTALE N° MEDIE STRUTTURE
N° N°
3 1
MQ. 2.240 MQ. 1.450
4
TOTALE SUPERFICI DI VENDITA MQ. 3690
Nel P.G.T. è previsto un ambito di trasformazione a destinazione commerciale di circa 12.000 mq, localizzato in prossimità della strada provinciale per Castelgoffredo, vicino alla zona produttiva. Il territorio Comunale per il Commercio in sede fissa è stato diviso in due zone: CENTRO ABITATO e FUORI CENTRO ABITATO che comprende il restante territorio Comunale. Il Centro Abitato, limitato a nord da via San Vito e via Solferino, ad ovest dal vaso Seriola Fuga, ad est da via Don Primo Mazzolari, a sud dal vaso Tartaro, raggruppa 38 negozi di generi vari. Fuori Centro Abitato si trovano 11 attività commerciali. Il sistema della recettività
Offerta residenziale Attualmente nel centro del comune di Casaloldo sono presenti sia zone già urbanizzate con appartamenti già disponibili, che zone avviate ed in fase di realizzazione diversificate per ogni tipo di esigenza. Inoltre sono presenti un agriturismo “Corte Vignola” ed un piccolo albergo “Il ciliegio”. Offerta di ristorazione Nel comune di Casaloldo sono presenti 2 ristoranti, di cui uno denominato “IL CILIEGIO” situato in via Mantova fuori centro abitato che effettua anche servizio di bed and breakfast, il secondo denominato “L’OST” ubicato nel centro abitato in via Giustizia, vicino a Piazza Virgilio, oggetto di una delle Opere Pubbliche in programma. Inoltre il comune ha aderito al consorzio “Terre di Virgilio” per la tutela e la promozione dei prodotti agroalimentari mantovani: da alcuni anni sono presenti due aziende che producono e commercializzano prodotti tipici del territorio di cui una iscritta anche al consorzio del “Salame mantovano”(azienda agricola Azzini).
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Manifestazioni culturali, ricreative e sociali del territorio A Casaloldo si assiste ad interessanti fenomeni di aggregazione economico-sociale sul territorio dimostrato anche dalle manifestazioni realizzate: • La Sagra di San Luigi, l’ultima domenica di ottobre, antica fiera del paese che negli ultimi anni sta assumendo una certa importanza e vede una buona presenza di pubblico anche dai comuni vicini, da sei anni si svolge durante questa manifestazione la rievocazione storica in costume che rievoca momenti di vita al tempo dei conti Casalodi con la partecipazione dei commercianti del paese e la collaborazione delle associazioni locali culturali e di volontariato, che animano un piccolo mercato in costume e l’apertura domenicale degli esercizi commerciali • La festa patronale il 10 maggio, riscoperta nell’ultimo decennio, sta diventando un momento importante di incontro e di nuove esperienze di gioco, sport e spettacolo specialmente per i più piccoli anche in questo caso con la sponsorizzazione delle imprese del paese e la collaborazione delle associazioni locali culturali e di volontariato. Inoltre questo anno sono state organizzate numerose iniziative in occasione del cinquecentesimo anniversario della battaglia di Casaloldo del 1509, come si evince da uno stralcio del progetto di seguito riportato Progetto: La battaglia di Casaloldo Celebrazioni del cinquecentesimo 10 maggio 1509- 10 maggio 2009 Celebrazioni dal 4 al 18 maggio Seminario sul teatro del 1500 dalle 21.00 alle 23.30 S.Messa e inaugurazione della mostra “Casaloldo e i patroni: la battaglia del 1509”, sarà presente il vescovo Monsignor Roberto Busti Spettacolo teatrale comico ispirato alla battaglia “Beca Guto spregevole masnadiero” Convegno di studi Relazioni • I conti di Casaloldo. Origini, ascesa e decadenza di una stirpe comitale • Il territorio di Casaloldo dal Duecento al Cinquecento • S. Emiliano e la chiesa di Casaloldo (XII – XVI secolo- Don Pino Rubini esperto di pievi e organizzazione ecclesiastica medioevale) • Il castello di Casaloldo: vicende di una fortificazione rurale • 10 maggio 1509: la battaglia di Casaloldo • I santi patroni di Casaloldo: Cordiano ed Epimaco (Don Alberto Buoli) • Spettacolo teatrale drammatico ispirato alla battaglia “Il furto dei cannoni” • Rievocazione storica della battaglia • Alla taverna si festeggia ala cacciata dei Gonzaga • Spettacolo finale di giocoleria e di fuochi • Teatro SOMS presentazione della pubblicazione “Casaloldo gente e luoghi di un po’ di anni fa”. • La festa del 17 gennaio organizzata dai giovani agricoltori del territorio con degustazione di prodotti tipici e la realizzazione del tipico “buriel” (falò di S.Antonio) • La festa dell’AVIS nella prima settimana di luglio che vede la partecipazione e la sponsorizzazione delle imprese del territorio • La festa dello sport nel mese di luglio che vede la partecipazione di oltre 250 atleti di ogni età e viene realizzata grazie alle sponsorizzazioni dei commercianti e delle imprese del territorio. • Rassegna di musica e teatro presso il Teatro SOMS organizzata dall’Associazione Culturale Persone Singolari in collaborazione con l’Amministrazione Comunale, nei mesi di marzo-aprile per le scuole del circolo di Castelgoffredo.
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• Rassegna di spettacoli musicali e comici organizzati dall’Associazione I Giovani del Futuro in collaborazione con l’Amministrazione Comunale, organizzata nel periodo dicembre-gennaio, presso il teatro SOMS. • Festa dei Giovani e del Centro Ricreativo Estivo, organizzata nel mese di giugno dall’Associazione I Giovani del Futuro in collaborazione dell’Amministrazione Comunale.
Il sistema dei servizi Attualmente nel territorio comunale sono presenti due ordini di scuola: • La scuola primaria “Dante Alighieri” (126 alunni) • La scuola dell’infanzia”Nasinsù”(84 alunni). L’amministrazione comunale effettua il servizio di trasporto scolastico per gli alunni della scuola dell’infanzia, della scuola primaria e della scuola media verso i comuni di Piubega e Castel Goffredo. Esistono inoltre quattro servizi per la prima infanzia: • Micronido comunale gestito dall’associazione “Spazio famiglie e bambini” (9 bambini) • Nido-famiglia comunale “I nani di Biancaneve” gestito dall’associazione “Spazio famiglie e bambini”(5 bambini) • Nido-famiglia comunale “Spazio famiglia” gestito dall’associazione “Spazio famiglie e bambini”(5 bambini) • Servizio di prolungamento ed integrazione degli orari scolastici gestito dall’amministrazione comunale e dall’associazione “Spazio famiglie e bambini”. Esistono anche alcuni servizi per l’handicap e gli anziani: • Trasporto assistito presso strutture scolastiche e assistenziali gestito in collaborazione con l’associazione Casalodi • Servizio di trasporto assistito per anziani ed indigenti gestito in collaborazione con l’associazione Casalodi • Servizio di assistenza domiciliare per anziani, minori ed handicap gestito in collaborazione con le cooperative “Agape” e la cooperativa “Viridiana” • Servizio di formazione all’autonomia per l’handicap gestito in collaborazione con la cooperativa Agorà
E’ presente un centro sportivo comunale(2 campi da calcio, 1 campo da beach-volley, 1 campo da tennis e calcetto, 1 campetto per l’allenamento, 2 campi da bocce, la palestra) che permette la pratica di numerosi sport (calcio, calcetto, tennis, bocce, pallavolo, pallacanestro, danza, ginnastica per adulti e per gli anziani, karate, beach-volley, tennis tavolo, freccette) gestito dalla locale polisportiva e dalla cooperativa S.Lucia. Nel territorio comunale è presente anche la biblioteca comunale che fa parte del sistema bibliotecario provinciale ed è aperta 4 giorni alla settimana, permette il prestito interbibliotecario a livello regionale ed interregionale con un servizio di bibliobus settimanale. Inoltre da maggio 2006 è stata riaperto il teatro S.O.M.S., dopo parecchi anni di chiusura ed il recente recupero e restauro ha iniziato la sua rassegna di spettacoli ed eventi il 28 ottobre 2006 grazie anche al lavoro e all’impegno dell’associazione “Casalodi”, gli anziani insieme per Casaloldo, dell’associazione culturale”Persone singolari”, dell’associazione “I giovani del futuro”.
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Nella parrocchia di Casaloldo sono presenti 6 edifici per la celebrazione dei riti cattolici: • La Chiesa parrocchiale • La Chiesetta dei Disciplini • La chiesetta di S.Vito • La chiesetta di Molinello • La chiesetta dei Morti del Crocione • La chiesetta del cimitero. Inoltre nel territorio comunale sono presenti 2 centri culturali: • Centro per la professione della fede protestante “World Church” • Centro culturale mussulmano macedone. Il territorio di Casaloldo è servito dal trasporto pubblico nella direzione Mantova-Asola in modo molto efficiente e nella direzione Asola-Desenzano-Brescia negli orari legati al lavoro.
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Cenni storici e patrimonio artistico Tracce di vita preistorica neolitica sono emerse in località Bottino, dove sono state rinvenute lamelle di selce e ceramiche, in località San Vito sono stati ritrovati: oggetti di bronzo, lame e frecce di selce dell’età del bronzo. È l’epoca romana quella che ha lasciato maggiormente tracce nell’area di Casaloldo. In antico l’attuale territorio del paese non era esclusivamente pertinente all’agro di Mantova, ma parte era compreso in quello veronese, parte in quello cremonese, ed in parte nell’oltrepò ed afferiva all’Emilia. Tra i più interessanti reperti archeologici del periodo romano recuperati in Casaloldo, si segnala una pregevole applique bronzea a soggetto mitriaco databile attorno al I sec. d.C. (1) e un balsamario in argento e oro a maschere teatrali sempre di età imperiale (2). Questi reperti oggi rappresentano il vanto del Museo Archeologico di Mantova. Dal IX sec, al XIII sec. d.C. Casaloldo unisce le sue fortune a quelle di una importante famiglia: i Conti Longhi da Casalalto o Casalodi. Casaloldo vede inoltre la sua storia legata a quella dei paesi vicini, in particolare Asola e soprattutto Castelnuovo di Asola, in alcuni periodi del passato. Oggi sappiamo che Casaloldo in origine, si chiamava Casalto, Casale Alto (Casalis Altis), Casalzucco o anche Casalatto, sorgeva come afferma l’Amadei “tra due munitissime torri con un castello” di cui vi sono ancora visibili alcuni resti. Il Mangini, cancelliere della Serenissima, nelle “Flistorie” fa discendere la stirpe dei Casalodi da Brenno re dei Galli-cenomani, scesi in Italia nel V secolo. Il nome del casato Io incontriamo però ufficialmente solo nel 964 allorché Ermengarda, moglie di Corrado da Verona lascia un legato per una cappella da erigersi in “Locus Dicituri Casalis Altis”. Un altro storico il Muratori, da per certa la notizia delle armate di Matilde sconfitte il 15 di Ottobre 1080 a Volta Mantovana dalle truppe imperiali, mentre il Mangimi assicura che questa battaglia si sia svolta in località san Vito di Casaloldo e che per tale scontro Mantova è stata sottratta alla contessa. Non è semplice stabilire l’origine di questa famiglia ma la autorevole affermazione sembra essere quella di Odorici il quale afferma che la famiglia dei Longhi appartenga alla stirpe degli Ugoni secondo alcuni e per altri fu Laffranco I Conte di Casaloldo a dare origine alla famiglia. È certo che Laffranco Conte di Casaloldo fu padre di Azzone I, Vizzolo e forse Narisio, questi fratelli ebbero ciascuno successione. Azzone si chiamò Conte di Mosio, Vizzolo Conte di Sarazzino e Narisio Conte di Montechiaro, Alberto, figlio di Azzone conservò l’antico titolo di Conte di Casaloldo, Ugo suo fratello divenne Conte di Redondesco Pizone, Pizino o Pizio Conte di Marcaria. Quella dei Longhi fu la famiglia più potente tra quelle dei conti rurali stanziati nel territorio tra Cremona, Mantova, Brescia e Verona. Il castello dei Casalodi nell’anno 1214, era tanto poderoso per mezzi e per soldati che i Conti potevano aspirare alla conquista di Brescia. Casaloldo fu a lungo in guerra con Asola. Questa fu conquistata da Rotario di Casaloldo neI 1121. Intervenne poi Brescia a punire i Casalodi. Ridusse al suolo il castello nel 1125, ma l’operazione facilitò i Casalodi, che nel 1150 ricostruirono rocche e torri ed ebbero dall’imperatore Rotario nel 1155 l’investitura ufficiale. Brescia nel 1147 invase di nuovo l’asolano e pose d’assedio Casaloldo. Il risultato fu che i Longhi, due anni dopo tentarono addirittura di impadronirsi di Brescia e furono respinti a stento. Nel 1158 rincominciarono le scorrerie e le battaglie; fu allora che Brescia decretò che nella stessa terra dei Casalodi si levasse un castello e vi fosse mercato franco (oggi Castelnuovo di Asola). Il nuovo borgo a ridosso di Casaloldo prese il nome “Costrum Novum” ed era esente da ogni tassa. Questo mercato franco portò il popolo di Casaloldo alla rivolta. Nel frattempo Brescia era andata conquistando attorno terre e castelli così da chiudere in una morsa il borgo ribelle. Fu la rovina; Casaloldo fu costretto a vivere in un piccolo spazio limitato in ogni iniziativa affamato ed indebolito. Con la forza della disperazione il popolo nel 1181 assediò e poi prese il castello di Brescia. Lo lasciò solo quando questo fu completamente depredato. Il popolo di Casaloldo fu inseguito dai rinforzi e fu decimato, furono distrutti ed incendiati i cascinali, il borgo e i raccolti, i bresciani però non riuscirono ad espugnare il castello. Alberto signore Conte di Casaloldo non si diede per vinto; dopo essere stato cacciato da Brescia si fece dì nuovo pericoloso
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riuscendo nel 1211 ad entrare in Brescia divenendone il podestà. Sembra che lo stemma araldico della Città di Brescia (la leonessa) derivi da quello dei Casalodi (il leone rampante). Nello stesso anno ottenne dall’Imperatore Ottone IV anche i possedimenti di Lonato, Custoza, Isola della Scala e Gonzaga. Fu proprio quest’ultimo il possedimento più difficile da gestire. Gonzaga spettava al Papa Innocenzo III per testamento di Matilde, ma Alberto lo tenne per sé scontrandosi con Mantova e con Cremona. Al rifiuto di restituire quel territorio, Federico II imperatore per rendere giustizia alla Santa Sede promulgò nel 1220 l’Imperiale Decreto con bando di confisca dei beni di Alberto dei suoi successori ordinando nello stesso tempo a mantovani, bresciani, veronesi e ferraresi di non prestare aiuto ai Conti di Casaloldo e invitando Parma, Reggio, Modena e Bologna a muovergli guerra. Nel 1269 viveva a Mantova Pinamonte da Bonacolsi, uomo scaltro, che desiderava il governo della città, fattosi amico Federico Conte di Marcaria, utilizzò i Casalodi, cioè Alberto di Casaloldo (nipote del precedente) per far nascere una rivolta e farsi eleggere rettore insieme a Federico, ma nel 1272 si liberò di loro, facendo insorgere il popolo con false accuse e facendosi nominare capitano e reggitore assoluto di Mantova. Confiscò tutti i beni dei Casalodi a vantaggio della propria famiglia, ed è a questo fatto che allude Dante Alighieri nei versi: “Già fur le genti sue dentro più spesse Prima che la mattia dì Casalodi Da Pinamonte inganno ricevette”. Nel secolo XIV il paese subì la parziale distruzione ad opera delle bande armate di Reggio Emilìa. Casaloldo poi passò a far parte della “Quadra” di Asola prima con i Gonzaga e poi con la Serenissima Repubblica di Venezia. Dopo la pace di Cavriana del 20 novembre 1441, conclusa tra Milano e Venezia, Il Marchese di Mantova mosse lite per riavere a se il territorio strategico di Casaloldo oramai passato ad Asola, ma il Doge non acconsentì e il borgo dovette trascorrere un periodo di inquietudini finendo nel 1447 sotto Brescia; poi nel 1453 sotto Mantova ed infine ancora sotto il distretto veneto subendo la condanna; in pena alla ribellione fu costretto a pagare i lavori di ricostruzione della rocca e della rocchetta Asolana. Il 1509 fu un anno memorabile per Casaloldo, poichè dopo una guerra molto cruenta il borgo riuscì finalmente, dopo alcuni anni, a trovare una lunga pace. I marchesi di Mantova avevano sempre desiderato il possesso di Casaloldo per ragioni strategiche: nel maggio 1509 decisero di sferrare un poderoso attacco; il Provveditore Veneto di Asola lo seppe però in tempo e inviò sul posto 600 cavalieri tra i più esperti, la battaglia durò due ore e si svolse nei dintorni della torre e della chiesa parrocchiale. Così mentre gli asolani affrontavano i nemici, i contadini di Casaloldo con picchi, tridenti, falcetti lì strinsero alle spalle costringendoli ad una fuga precipitosa; Mantova lasciò sul terreno morti, feriti, prigionieri, 4 pezzi d’artiglieria di bronzo, archibugi e munizioni; il Doge mandava ampia lode ai vincitori della battaglia, ricordata nel grande quadro della chiesa parrocchiale (copia settecentesca dell’originale oggi in Palazzo Ducale a Venezia ). Il paese sotto la garanzia di Venezia si poteva ora dedicare alla ricostruzione. Nel 1629 venne dato l’ordine di dare la “caccia ai luridi Alemanni” che portavano con infiltrazioni isolate la peste tra la popolazione. Ai Lanzichenecchi risale infatti la Maria dei Crocioni, chiesetta eretta a suffragio delle tantissime persone morte di peste e sepolte in una enorme fossa comune. Anche allora il paese si era ripreso e, tranne lo scompiglio portato dai Tedeschi nel 1714, la pace durò fino al 1797 e più avanti sino alla scaramuccia del 24 giugno 1859 fra retroguardie Franco-Piemontesi e i reparti Austriaci durante la battaglia di Solferino-San Martino. L’antico borgo, costituito in contrade era stato costretto alla “incastellazione”, a fare cioè da corona al maniero dei padroni e steso a protezione degli ingressi della loro casa. Nonostante il Cardo (la via pubblica) e il Decumano (l’asse del Tartaro, fiancheggiato da strada) di sicura impostazione romana siano rimasti leggibili, ben poco è rimasto del castello che le cronache ricordano di disegno stupendo e di ottima costruzione, a cui si accedeva per un lungo ponte come quello di San Giorgio a Mantova. Il castello sicuramente costruito nella parte frontale con muri solidissimi e in mattoni a vista e da palizzata per la restante parte, rimase in piedi fino all’inizio del 700 quando fu smontato per permettere 47
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con il riutilizzo dei mattoni la costruzione della chiesa e dell’imponente campanile. Nel portale d’ingresso gli archi, lo spacco per le catene del ponte, l’ingresso pedonale, lo spiraglio e i piombatoi, la feritoia e la fessura per la calata della saracinesca sono oggi i resti del castello. Vi è poi alla sommità una serie di archetti pensili in cotto e qualche squarcio di affresco con l’arma del casato, figure votive e all’esterno festoni di fìori e di frutta, parte della volta della chiesetta del castello (oggi scomparsa) fu imbragata e posta in una cappella laterale della chiesa parrocchiale. Nella bassa torre d’ingresso hanno ricavato negli anni settanta alcune stanzette d’abitazione. L’ultima torre superstite è stata modificata e adattata a cella del capannone civico, asportato durante la guerra e rifatto nel 1946. Sopravvissuta miracolosamente al logorio del tempo rimane, sul fronte del portale d’ingresso al castello, la enigmatica coppia di “mattoni parlanti” a testimoniare un passato ancora pieno di mistero. Altra costruzione di una certa importanza è il Teatro della Società Operaia di Mutuo Soccorso, recentemente restaurato, ora mostra, finalmente, il suo soffitto decorato con fregi, festoni, simboli teatrali e la ricorrente immagine delle due mani in solidarietà significanti il mutuo soccorso, era stato costruito nei primi anni del ventesimo secolo. Anche Villa Fario è una costruzione di un certo valore, risale al XXVIII secolo e si trova sulla strada per Castel Goffredo. Da ricordare anche gli edifici di culto: • La Chiesa parrocchiale del secolo XVII con l’imponente campanile • La Chiesetta dei Disciplini del secolo XVI • La chiesetta di S.Vito del secolo XV • La chiesetta di Molinello del secolo XVI • La chiesetta dei Morti dei Crocioni del secolo XVI • Inoltre un particolare nota merita la corte di Molinello risalente alle zie di San Luigi Gonzaga Cinzia, Olimpia e Gridonia che fu ingrandita nel 600 e destinata dalle Vergini Gonzaga a convento.
Elenco delle Associazioni presenti sul Territorio Comunale • • • • • • • • •
Associazione Spazio Famiglie e Bambini, associazione culturale e di volontariato Associazione Culturale Persone Singolari Polisportiva Casaloldese Associazione I Giovani del Futuro, associazione culturale e di volontariato Associazione Casalodi, associazione culturale e di volontariato AVIS sezione di Casaloldo, associazione culturale e di volontariato Gruppo Giovani Agricoltori Gruppo Genitori Oratorio Parrocchiale Fondazione Parada Ragazzi di Bucarest, Associazione di Cooperazione Internazionale
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Comune di Casalmoro
I dati Popolazione: 2.154 abitanti Superficie: Kmq. 13 Altitudine: -
Densità per kmq 166 ab./km²
Frazioni: Distanza da Mantova: 38 Km Comuni Contigui: Acquafredda (BS), Asola, Castel Goffredo, Remedello (BS) Indice di Vecchiaia (2007) 93.0 Reddito Medio Dichiarato (2005)
€ 17.108 49
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Numero Famiglie (2001) 775 Numero Abitazioni (2001) 812 Il contesto socio-economico dell’area Il Comune di Casalmoro in ambito produttivo ed economico vede come settore prevalente la produzione di calze e collant grazie alla sua ubicazione nel distretto della Calza di Castel Goffredo. Casalmoro è un comune confinate con la provincia di Brescia, che, nonostante il recente sviluppo di attività industriali, ha mantenuto l’impianto urbanistico tipico dei borghi rurali padani. Il territorio è contrassegnato da numerosi corsi d’acqua naturali ed artificiali: a ovest scorre il Chiese che, alimentato dalle risorgive, si presenta particolarmente limpido; a est, in parallelo alla SS343 Brescia/Parma, scorre la fossa Magna, canale di epoca viscontea che fissava il confine tra i territori appartenenti ai signori di Milano e quelli della Repubblica di Venezia; un altro canale, la Seriosa de Molino, attraversa l’abitato prima della confluenza nel Chiese. La campagna circostante è caratterizzata da alcuni gruppi di cascine, anche se mancano vere e proprie frazioni, mentre nel centro gli edifici pubblici, dal Municipio alle Scuole d’Infanzia e Primaria, incluso il Palazzetto dello Sport, sono di recente costruzione. Casalmoro essendo situato a Nord della Provincia di Mantova, è ad una distanza simile dai capoluoghi delle provincie di Mantova (km. 46), Cremona (km. 38) Brescia (km. 45) e poco più distante da Verona (km. 70), ha una superficie territoriale di 13,8 kmq. ed un’altitudine di 47 mt. S.l.m., la stazione ferrovia più vicina è situata nel comune confinante di Remedello, mentre i caselli autostradali più vicini sono a Mantova con l’autostrada A 22 Modena-Brennero ed a Desenzano del Garda (BS) con l’Autostrada A 4 Milano-Venezia. Le imprese I residenti del Comune ammontano a numero 2216 al 2008. L’attività prevalente del paese fino agli anni Cinquanta è stata l’agricoltura. Il sorgere, verso la fine degli anni Sessanta di numerose imprese a carattere artigianale e di due consistenti insediamenti industriali tessili specializzati nella trasformazione del filato e nella produzione della calze, ha frenato il lento esodo migratorio verso l’offerta di lavoro che ha caratterizzato il dopoguerra. Recentemente si è assistito al rifiorire della piccola impresa su un vasto arco produttivo, dal settore meccanico a quello edile.
Cenni occupazionali: Risultano insistere sul territorio del comune 77 attività industriali con 1.202 addetti pari al 81,60% della forza lavoro occupata, 27 attività di servizio con 94 addetti pari al 1,83% della forza lavoro occupata, altre 36 attività di servizio con 126 addetti pari al 6,38% della forza lavoro occupata e 15 attività amministrative con 35 addetti pari al 2,44% della forza lavoro occupata. Risultano occupati complessivamente 1.473 individui, pari al 71,89% del numero complessivo di abitanti del comune. Dati da verificare .
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Manifestazioni culturali, ricreative e sociali del territorio • •
Festa patronale di S. Stefano il 26 dicembre Festa della Madonna del Dosso. E’ la festa più importante per i cittadini di Casalmoro e viene festeggiata, da almeno due secoli, ogni 21 novembre, secondo riti e regole non scritte che si tramandano ininterrottamente di generazione in generazione. La sagra coincide, nel calendario liturgico, con la presentazione di Maria al Tempio, ma segna anche un momento di incontro con parenti e amici che, pur non abitando più in paese, fanno ritorno a Casalmoro per non mancare all’emozionante evento.Il tratto caratteristico della festa è la pratica dell’esplosione dei mortaretti: grossi tronchi conici in metallo pesante riempiti di polvere da sparo. I primi botti vengono esplosi il pomeriggio della vigilia (alle 16.30); ulteriori deflagrazioni precedono le celebrazioni della giornata ed evidenziano con forza i momenti salienti della liturgia, con una manifestazione al limite tra sacro e profano. È il Gruppo Mortaristi che si occupa della preparazione, seguendo un processo duro e laborioso: la polvere viene pressata con grosse e pesanti mazze, anche nelle ore notturne, secondo un antico rito ormai radicato nella gente del paese. Sono molte, infatti, le famiglie di Casalmoro che hanno offerto, in epoche diverse, un mortaretto che reca incisi le data e il nome dei donatori. Tale pratica ha consentito di accumulare una sorta di archivio che documenta l’immutato affetto per la Madonna del Dosso.La presentazione della statua della Vergine al fedele è improntata ad una grande spettacolarità, secondo il criterio che muoveva l’antica produzione degli apparati barocchi. Da molti decenni anche le strade del paese vengono illuminate per accogliere festosamente la ricorrenza della Madonna del Dosso. All’imbocco di via Valle Maria, una luminaria recante il testo Ave Maria apre lo scenario di luci colorate che si susseguono fino al grandioso impatto del Santuario neoclassico che si staglia nel cielo. La sagra di Casalmoro viene ancora definita la Pollastrella, denominazione antica caduta in progressivo disuso, che probabilmente trova spiegazione, oltre che nella leggenda legata alla festa del paese, nel menù tipico del tempo (minestra con i fegatini, pollo o cappone – i migliori, allevati e risparmiati per l’occasione più importante dell’anno - in genere ripieni e abbinati al cotechino con le verze, bussolano o torta sbrisolona).
Il sistema dei servizi Attualmente nel territorio comunale sono presenti due ordini di scuola: • La scuola primaria “Don Milani” (123 alunni) • La scuola dell’infanzia “Luigi Magri”(81 alunni). Esiste inoltre un Nido Famiglia gestito dall’Associazione don Bosco. E’ garantito un servizio di prolungamento ed integrazione degli orari scolastici gestito dall’amministrazione comunale in convenzione con la Coop. Viridiana. Sono attuati anche alcuni servizi per l’handicap e gli anziani: • Servizio di trasporto assistito per anziani ed indigenti gestito dal Centro Sociale Luigi Magri Onluss Casalmoro • Servizio di assistenza domiciliare per anziani e portatori di handicap gestito in collaborazione con la Cooperativa Sinergie E’ presente un centro sportivo comunale, costituito da un campo da calcio, un campo da tennis, un campetto polifunzionale per la pallavolo e il basket, un palazzetto dello sport, che, grazie alla gestione della locale Polisportiva Casalmorese, vede la partecipazione di molti giovani.
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Nel territorio comunale è stata recentemente inaugurata la biblioteca comunale che fa parte del sistema bibliotecario provinciale ed è aperta 3 giorni alla settimana, permette il prestito interbibliotecario a livello regionale ed interregionale con un servizio di bibliobus settimanale. Cenni storici e patrimonio artistico Sulla base di un diploma imperiale del 1405 sappiamo che il paese in origine si chiamava “Casalis Mauris”, probabilmente dal nome dei signori del luogo, le cui insegne sono forse quelle riprodotte dallo stemma municipale. Gli scavi archeologici di Vezzole (primi anni 80) hanno comunque consentito di recuperare alcune testimonianze della cultura neolitica e della successiva e tà del bronzo uniche nel loro genere. A suscitare maggiore interesse sono due sepolture, in una delle quali sono stati ritrovati i resti di uno scheletro, inumato e i posizione rannicchiata e con il cranio trapanato, risalente al quinto o quarto secolo a.C. L’incisione nella testa è stata compiuta trasversalmente, in modo da evitare possibili lesioni al cervello, con una tecnica raffinata che dimostra il livello assai progredito della civiltà preistorica sviluppatasi lungo il Chiese. Nelle sepolture sono stati rinvenuti anche frammenti di ceramiche, strumenti di corno e di osso e resti faunistici: prevalenti sono le specie domestiche (maiali, capri, ovini e bovini), ma con una buona percentuale anche di quelle selvatiche (cervi, caprioli, lupi, castori). Dell’età del bronzo finale (IX – X sec. a.C.) in cui confluiscono la maggior parte dei ritrovamenti di Casalmoro (importantissimi, se si considera che nelle zone conosciamo solo l’insediamento di Fontanella), sono stati rivenuti cocci ceramici, resti di pranzi e manufatti in bronzo (spilloni, spille e altro) mentre sicuramente galliche sono alcune tombe la cui datazione si aggira intorno al 200-300 a.C.. Se negli scavi di S. Faustino la presenza di testimonianze romane è incerta e si riduce al rilievo di un sistema di canalizzazione non ben definito cronologicamente e cocci utilizzati per la costruzione della necropoli alto medievale entendentesi per tutta la zona limitrofa in località Corobiolo diventa invece significativa: qui c’era probabilmente una villa romana risalente al I secolo a.C.. L’esistenza di un ambiente di tipo termale (cioè di un locale con pavimento rialzato da piccoli pilastri circolari per permettere d’inverno la circolazione di aria calda) insieme al ritrovamento di frammenti di affresco e di reperti vascolari dalle fogge molto delicate e raffinate indicano l’elevato tenore di vita nella famiglia patrizia residente nella zona. I due marmi, inoltre, di epoca romana recuperati a Casalmoro ci parlano della famiglia aurelia (presso il Santuario della Madonna del Dosso) e di Q. Ignatius (stele spostata al museo civico di Brescia). Come altre borgate limitrofe (Castelnuovo, Casaloldo, Casalromano) anche Casalmoro ha origini romane. Il Mangini le difinisce Mansio, cioè luogo per alloggiar la gente d’armi. Raggiungendo con lo scorrere del tempo l’era cristiana, si delinea con sempre maggior precisione accanto all’elemento civile la condizione ecclesiastica di Casalmoro soggetto ora al vescovato di Mantova, ora a quello di Brescia e successivamente parte integrante della Commenda Asolana. In epoca medievale, con l’alternarsi del dominio della signoria milanese, mantovana e veneziana, il comune di Casalmoro (l’attuale denominazione risale al 1192) fu direttamente coinvolto nelle aspre lotte tra guelfi e ghibellini, schierandosi a favore di quest’ultimi. Per ritorsione, nel XIV secolo fu saccheggiato e dato alle fiamme dalla parte guelfa di Asola. Nel 1438 un trattato di pace tra i visconti di Milano e i Gonzaga, alleati alla Serenissima assegnò definitivamente il territorio ai marchesi di Mantova. Risalgono a questo tormentato periodo di guerre e carestie, la Rocca Militare originariamente delimitata da un fossato denominata “Casotto”, la costruzione del Castello anch’esso circondato da un fossato di cui resta ampia memoria nella denominazione della via principale del paese, ma soprattutto la realizzazione nella seconda metà del XIV secolo ad opera di Barnabò Visconti della Fossa Magna, che traendo le sue acque a nord-est di Carpendolo, scorre attraverso l’abitato di Acquafredda e Casalmoro per raggiungere Asola. Le condizioni materiali e lo stato spirituale della comunità di Casalmoro in quei tempi emergono nitide dalle Historie del Mangini, contrassegnate dall’insopportabile pressione fiscale, dalle distruzioni e dalle rapine provocate dagli eventi bellici, dallo scorrere delle soldatesche (particolarmente rovinoso, da questo punto di vista, fu il passaggio a Casalmoro delle truppe mercenarie francesi
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inviate dai Gonzaga nel 1509) e nell’infuriare delle pestilenze (tristemente famosa la peste che tra il finire del XIV e i primi anni del secolo successivo falcidiò la popolazione). Ulteriori elementi inerenti l’aspetto economico e demografico della popolazione si ricercavano dai resoconti delle visite pastorali: significativa quella di Mons. Bollani del 14 Maggio 1566 in cui si impartirono indicazioni in merito alle sistemazioni da apportare alle varie chiese del luogo che comprendevano la chiesa dei S. Quirico, dei Disciplini, di S. Maria del Monte (del Dosso), di S. Stefano (la parrocchiale). Nei secoli successivi, Casalmoro segue le sorti poco propizie del piccolo ducato gonzaghesco, in lotta per la sopravvivenza fino all’avvento di Napoleone: emblematica del periodo, ci resta in località Corobiolo, una stele di marmo di botticino, alta 2 metri, fatta commissionare ad un artigiano del posto dai nobili Mangeri nel 1762 che riproduce in sintesi un proclama del Doge Loredan di Venezia in merito alle leggi che punivano le ruberie e i vandalismi. (Patrimonio artistico) A parte il cosiddetto “Casotto dei Visconti” e un edificio secentesco, Casalmoro non possiede palazzi di particolare interesse artistico e storico. Le uniche costruzioni degne di nota sono invece quelle di carattere religioso. La Parrocchiale, dedicata a S. Stefano Protomartire, risale al 1728 e presenta un’importante facciata barocca, dietro la quale si stagliano le merlature della torre campanaria. L’ampio frontone curvilineo è scandito da due ordini di lesene e due cornicioni. All’interno della basilica hanno un certo pregio la pala d’altare scolpita, una cassa d’organo del Seicento e infine un dipinto del secolo successivo di Luigi Sicurtà, un artista che ha operato molto in tutta la zona. Ma il nome di Casalmoro è strettamente legato al Santuario della Madonna del Dosso (la costruzione attualmente visibile è del XVIII secolo) anche per l’intreccio di leggende e forme di devozione popolare sviluppatesi attorno alla piccola chiesa che sorge ai margini occidentali dell’abitato, sulla sommità di un’altura artificiale. Nessun documento precisa l’anno in cui fu collocata la prima pietra (nell’archivio della parrocchia una relazione sui luoghi di culto del paese, del 674, menziona già la chiesa della Madonna del Dosso), né si può conoscere con precisione quel che era l’antico aspetto del santuario in quanto quello attuale è il risultato di una ricostruzione iniziata nel 1780, come attesta un’iscrizione nella sagrestia. Al termine di un’ampia scalinata, la chiesa colpisce per le belle proporzioni del gusto neoclassico del tardo Settecento lombardo. La facciata, preceduta da un portico a tre arcate, è scandita da quattro grandi lesene e culmina in un timpano triangolare. Nell’interno, dove si trova il menzionato sarcofago romano della famiglia Aurelia, prevale invece la ricchezza barocca: colore dominante è il bianco luminoso e le colonne fortemente sporgenti a fasce o isolate, movimentano il disegno dell’unica navata. Il quadro della Beata Vergine del Dosso, del 600, si trova sul presbiterio: le fattezze della Vergine sono tratte dalla Madonna con il Figlio riposta nella nicchia absidale. Meta devozionale (durante la festività del 21 Novembre) il santuario è inserito nel percorso giubilare della provincia di Mantova.
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ESERCIZI DI VICINATO (alla data del 31/07/2008) -
ALIMENTARI NON ALIMENTARI MISTI
TOTALE N° ESERCIZI
N° 08 N° 03 N° 05
MQ. MQ. MQ.
975 390 735
16
TOTALE SUPERFICI DI VENDITA MQ.
2100
MEDIE STRUTTURE DI VENDITA (alla data del 31/07/2008) - ALIMENTARI N°
1 (esercizi con superficie da mq. 160 a mq. 1.500)
TOTALE N° MEDIE STRUTTURE
01
TOTALE SUPERFICI DI VENDITA MQ. 480
GRANDI SUPERFICI DI VENDITA Non vi è nessuna programmazione per l’apertura di grandi superfici di vendita. Il territorio Comunale per il Commercio in sede fissa è situato solo nel: CENTRO STORICO di Casalmoro. Il Centro Storico, limitato alle centrale via Roma _ IV Novembre via Piave che raggruppa 16 negozi di generi vari.
Comune di Castiglione delle Stiviere I dati Popolazione: 22.045 abitanti Superficie: Kmq. 42,09 524 ab./km²
Altitudine: mt. 111 slm
Densità per kmq
Frazioni: Gozzolina, Grole, Astore, San Vigilio; Località: Botteghino, Barche di Castiglione, Fezzardi, Fenil Beschi, Campidello, Prede, Cola, San Viletto, Valle Scura, Pedercini, Santa Maria, Valle, Bertasetti, Albana Distanza da Mantova: 39 Km; da Brescia 37 Km Comuni contigui: Calcinato (BS), Carpenedolo (BS), Castel Goffredo, Lonato (BS), Medole, Montichiari (BS), Solferino
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Indice di Vecchiaia (2007) 94,8 Reddito Medio Dichiarato (2005)
€ 20.241
Numero Famiglie (2001) 7.050 Numero Abitazioni (2001)
7.346
Economia Di notevole importanza economica per la cittadina di Castiglione è la presenza della Goldenlady s.p.a. oltre che ad uno stabilimento di produzione della Barilla, Amica Chips, Pata e uno stabilimento della Nestlè. E inoltre la zona industriale comprende grandi e piccole aziende di notevole importanza che contribuiscono all'accrescimento della potenza economica di questa città.
Breve descrizione del territorio In quella zona della provincia di Mantova che, nelle vaste pianure del Po, si protende con morbidi rilievi verso nord, fin quasi ad abbracciare il Lago di Garda, è situata la città di Castiglione delle Stiviere. Siamo nell'Alto Mantovano, nel cuore dell' anfiteatro delle Colline Moreniche del Garda.La formazione delle Colline Moreniche gardesane risale al periodo delle glaciazioni della terra e precisamente alla formazione dei grandi ghiacciai alpini Riss Worm, avvenute circa 400 mila anni fà Allora il Lago di Garda era uno di questi ghiacciai. Con il successivo alzarsi della temperatura, l'enorme massa gelida si staccò dalla cerchia alpina e cominciò a scivolare verso valle, trascinando con sé masse di detriti. Dal deposito di questi materiali (morene) ebbero origine le Colline Moreniche. Le pioggie infine trascinando via la sabbia e ghiaia, crearono solchi fra rilievi. E nacquero fiumi come il Mincio, che collega il Lago di Garda e il Po e che circonda Mantova con i suoi piccoli laghi. Questo importante fenomeno idrogeologico spiega la conformazione del suolo di Castiglione delle Stiviere, che risulta costituito prevalentemente di ciotoli morenici, sabbia e ghiaia. Si spiega così anche la formazione di laghetti e aree paludose, come la presenza di risorgive e fontanili, prodotti dalla penetrazione dell'acqua in profondità attraverso i terreni ghiaiosi e permeabili, e dal riaffiorare di queste stesse acque a valle in zone impaludate. Si comprende anche come la zona di Castiglione risulti attraversata da numerosi corsi d'acqua, come Vaso Riale, Marchionale, Gozzolina, Serioletta e Vaso Albana, e abbia patito al contempo il problema nelle aree collinari. Nel Territorio comunale si possono distinguere due zone: una che si estende a Nord in dolce declivo dalla frazione di Esenta di Lonato (BS) fino al confine di Solferino; una pianeggiante che abbraccia la parte a Sud del territorio di Castiglione fra i confini di Medole, Carpenedolo e Montichiari. Il punto più elevato è la Zona Belvedere (202 m.) e quello più depresso si trova in frazione S. Vigilio (62 m.). La conformazione del territorio determina un paesaggio di imprevedibile bellezza e varietà, con il susseguirsi e alternarsi di collinette e ondulazioni, di prati aridi e boschi, di pianori coltivati e specchi d'acqua. Un vero paradiso per gli amanti delle passeggiate, della bicicletta e dell'equitazione. CLIMA Castiglione delle Stiviere, grazie alla vicinanza del Lago di Garda, gode di un clima mite in tutte le stagioni, offrendo anche d'inverno lo spettacolo di panorami cristallini.
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Storia Di origine etrusca conobbe nel tempo invasioni di Barbari e il dominio dei Longobardi durato oltre due secoli (568 - 774 d.C.). A causa della sua posizione geografica fu zona molto contesa nel periodo delle Signorie, fra Gonzaga, Visconti e Scaligeri, fino a quando nel 1478 iniziò con il marchese Ferrante Gonzaga la sua storia autonoma di feudo. È di questo periodo la nascita di Luigi Gonzaga (1568) lo stesso che sarà proclamato santo nel 1726, e oggi venerato nel mondo come "il santo della gioventù". Acquisì anche il titolo di "principato" dell'Impero. Il 5 agosto del 1796 nelle sue campagne si svolse la battaglia di Castiglione nella prima campagna d'Italia di Napoleone. Il dominio austriaco durò fino a quando nelle vicinanze si combatté la famosa battaglia di Solferino (1859) che segnò una tappa fondamentale nella storia del Risorgimento, e ispirò il giovane Henry Dunant alla creazione di una delle associazioni umanitarie più importanti: la Croce Rossa Internazionale. Idea che si concretizzò nel 1864 a Ginevra. Nel 2001 Castiglione delle Stiviere ottenne il titolo di città. Di origine etrusca, “Castrum ab estivis” (questo il nome in latino), conobbe nell’ Alto Medioevo le invasioni dei Barbari e il conseguente dominio dei Longobardi durato oltre due secoli 568 - 774 d.C. A causa della sua strategica posizione geografica fu zona molto contesa nel periodo delle Signorie, fra i Gonzaga di Mantova, i Visconti di Milano e gli Scaligeri di Verona, fino a quando nel 1478 il marchese Ferrante Gonzaga diede origine alla autonomia del feudo di Castiglione, diventando negli anni a seguire anche un piccolo Principato con tanto di Corte, Palazzo del Principe e Zecca di Stato. È questo il periodo di massimo splendore per la città che si abbellì di notevoli palazzi e chiese che ancora oggi impreziosiscono il suo elegante centro storico di chiara impronta rinascimentale. Castiglione è oggi conosciuta in tutto il mondo come la città di San Luigi Gonzaga, che qui ebbe i natali nel 1568, proclamato santo nel 1726, e oggi venerato come il santo Patrono Mondiale della Gioventù, e della Croce Rossa Internazionale la cui idea della nascita avvenne proprio qui a Castiglione nel 1859, per volontà di un giovane uomo di affari ginevrino Henry Dunant, che ebbe l’ispirazione in seguito ai dolorosi episodi della cruenta battaglia combattutasi nella vicina Solferino e San Martino nel 1859 (II° Guerra di Indipendenza).
Monumenti Punto di partenza del nostro itinerario la scenografica piazza san Luigi Gonzaga, cuore pulsante del centro storico, su cui prospetta la seicentesca Basilica di san Luigi, prezioso scrigno di opere d’arte e cicli di affreschi che illustrano le tappe salienti della vita del celebre santo che morì alla tenera età di 23 anni. A lato della basilica, l’imponente Collegio dei Gesuiti, l’Ordine a cui aderì san Luigi, oggi sede del Municipio. Percorrendo la via Ordanino, dopo aver lasciato alla nostra sinistra l’elegante Teatro Sociale, opera tarda del noto architetto ticinese Luigi Canonica, si giunge al Castello (l’antico castrum dei romani), posto su di un lieve colle in posizione dominante sul centro storico, che nel corso della Signoria dei Gonzaga venne trasformato in nobile Palazzo di Corte dove nacque lo stesso san Luigi. Costeggiando le antiche mura del castello (dove recenti scavi hanno rinvenuto i resti di un antico edificio) e scendendo per la scalinata posta ai piedi delle mura si giunge nella elegante piazza rinascimentale Ugo Dallò, abbellita da portici e fontane (in particolare quella posta al centro della piazza dalla rara forma ettagonale), su cui prospettano gli eleganti Palazzo del Principe con tracce di affreschi di scuola del Mantegna e la Torretta delle Prigioni. Da Piazza Dallò, via Marconi, elegante arteria cittadina su cui si affacciano austeri palazzi con nobili cortili di epoca settecentesca ed ottocentesca, ci conduce al Duomo, imponente struttura settecentesca al cui interno possiamo ammirare la preziosa tela di S.Rosalia del celebre pittore siculo il Monreale. Castiglione è anche città di Musei: Il Museo Storico Aloisiano ospitato nei piani nobili del Collegio 56
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delle Vergini del Gesù, austero edificio fondato nel 1608 dalle tre nipoti di S.Luigi Gonzaga, che comprende una serie di importanti opere d'arte (suppellettile sacra, ritratti del santo e dei Gonzaga, quadri e paramenti sacri) e una piccola Pinacoteca, importanti per la comprensione della storia della vita di S.Luigi e del nobile casato dei Gonzaga del ramo di Castiglione e il Museo Internazionale della Croce Rossa ospitato nell'elegante cornice del Palazzo Triulzi - Longhi, conserva una serie di cimeli, reperti, documenti e foto attestanti le fasi salienti dell'Istituzione della C.R.I e del suo operato a tutt'oggi. Abbandonato il centro storico e i suoi monumenti, proseguiamo il nostro itinerario che offrirà ancora significativi momenti di interesse storico, artistico, ma soprattutto paesaggistico, dirigendoci appena fuori dal centro abitato, toccando le innumerevoli frazioni della città, dislocate sulle pendici delle colline moreniche, passando per il punto panoramico della città (Monte Belvedere, 202 metri). Si segnala per importanza l'antico Convento di Santa Maria e alcune aree naturali come la zona umida di Valle con acquitrigni e laghetti intermorenici, divenuta habitat naturale di molte specie animali e botaniche delle colline (Airone e Folaghe, Biancospino, Noci e Ranuncolo). Parco Pastore - Attiguo all'omonimo palazzo, è un'oasi di verde nel cuore della cittadina. Fra le specie arboree gli ippocastani, le robinie, i carpini, i bagolari e i sambuchi. Grazie alla sua ricchezza idrogeologica e al conseguente cospicuo numero di fontane che ne caratterizzano l'aspetto urbanistico, Castiglione delle Stiviere viene indicato anche come il Paese delle Fontane.
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Il Commercio
GRANDI STRUTTURE DI VENDITA – oltre mq 2.500 N° strutture Sup. Alimentari Al 30/6/2009 2 5.700
Sup. non alim. 10.761
Sup. Totale 16.461
MEDIE STRUTTURE DI VENDITA – da mq 251 a mq 2.500 N° strutture Sup. Alimentari Sup. non alim. Al 30/6/2009 20 3.389 7.964
Sup. Totale 11.353
NEGOZI DI VICINATO – fino mq 250 N° Misti Sup. Alimentari negozi Al 30/6/2009 263 1.204 2.655
Sup. non alim.
Superficie totale
15.305
19.164
Nel comune di Castiglione delle Stiviere sono localizzate due grandi strutture di vendita situate agli estremi del centro urbano provenendo sia da Montichiari che da Mantova. L’Amministrazione ha recentemente adottato il nuovo PGT che prevede l’inserimento di nuove aree commerciali lungo l’asse ex statale Goitese, al fine di soddisfare le richieste che nel previgente PRG non trovavano adeguata risposta. Le medie strutture di vendita sono attualmente 20: in lieve diminuzione rispetto agli scorsi anni, si sta registrando una buona ripresa con l’arrivo di 4 nuove medie strutture. I negozi di vicinato presenti all’interno del territorio comunale sono 263 e sono in numero costante da alcuni anni, ma non nel centro storico dove, a fronte anche di sostituzioni di attività, il loro numero si è comunque ridotto. Si conferma invece a livello territoriale l’importanza dell’asse dell’ex Statale Goitese quale attrattore di attività commerciali di tutti i generi a testimonianza che la strada sta diventando simbolicamente il fulcro economico del paese. L’amministrazione comunale di Castiglione delle Stiviere ha attuato diversi strumenti volti alla rivitalizzazione del Centro Storico mediante interventi strutturali di riqualificazione del patrimonio immobiliare ed uno studio della viabilità. Gli interventi ormai quasi completamente ultimati, hanno visto la riqualificazione di Piazza San Luigi e di parte di via Cesare Battisti, con chiusura parziale al traffico; riqualificazione di Piazza Dallò, Via Pretorio e Via Ripa Castello: anche Piazza Dallò è stata pedonalizzata e Via Pretorio resa a senso unico. La vicina Via Racchetta è stata poi oggetto di interventi al fine di recuperare una cinquantina di posti auto, ma il ritrovamento di alcuni reperti archeologici antichi, ha bloccato e limitato l’intervento. Ulteriori parcheggi sono stati creati nella parte retrostante il municipio, creando un parcheggio sotterraneo all’esistente. Anche con l’arredo urbano l’amministrazione comunale sta cercando di rendere il Centro storico un luogo accogliente, pulito ed ordinato, delimitando gli spazi per la sosta degli autoveicoli e 58
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limitandone la durata, collocando diverse panchine e piante ornamentali, disponendo cestini portarifiuti. Nel cuore della città si estende un’area verde di quasi 80.000 mq costituita dal Parco Pastore e dal Parco ex Desenzani collegati tra loro da un sottopasso a viale Boschetti, che taglia quasi a metà l’area verde. Il Parco Pastore offre agli utenti un Bar e giochi per bambini, oltre ad un percorso vita e ad un campo di pallavolo. Al Parco ex Desenzani, carente di ogni tipo di servizio, è stato realizzato da poco un chiosco per la somministrazione di alimenti e bevande ad opera di privati, previa procedura ad evidenza pubblica per l’assegnazione dell’area pubblica. Con le medesime caratteristiche è il chiosco realizzato nel Parco situato nella frazione di Grole: l’area verde di modeste dimensioni, si trova nella zona centrale della frazione, vicino alla Chiesa e alla scuola materna; è provvisto di giochi per bambini ma era privo di punti di ristoro, come in sostanza lo è tutta la frazione che ospita soltanto due bar e nessun esercizio commerciale. Nell’ambito della propria autonomia regolamentare, l’Amministrazione intende adottare ogni strumento idoneo a consentire il recupero o il riutilizzo di fabbricati presenti nel centro storico, da destinare a pubblici esercizi o attività commerciali: a tal fine è in corso la modifica al regolamento di igiene, previo nulla osta da parte dell’Asl competente territorialmente. E’ stato inoltre adottato un Regolamento di agevolazioni tributarie per le attività economiche situate nelle vie riqualificate che prevede agevolazioni dal pagamento della TOSAP per due anni: con questa iniziativa l’Amministrazione intende favorire la crescita delle attività economiche nel centro storico e lo sviluppo di spazi aperti al pubblico da parte delle stesse, che creino punti di aggregazione per i cittadini (plateatici). Ultimati i lavori di riqualificazione della Piazza Dallò e di via Pretorio, l’Amministrazione comunale ha provveduto a ricollocare il mercato settimanale del sabato mattina, nelle vie centrali della città che storicamente lo hanno ospitato (via Garibaldi, via Pretorio, Piazza Dallò, Via Chiassi, Via Marconi); è stato inoltre trasferito il Mercato Contadino dalla precedente sede alla Piazza San Luigi, così da rivitalizzare la piazza nelle mattine del giovedì. L’intenzione è chiaramente di vivacizzare il centro e portare gli utenti dei mercati a frequentare i pubblici esercizi e gli esercizi commerciali del centro storico.
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Con lo stesso intento, molteplici sono le manifestazioni organizzate dal comune o dallo stesso patrocinate: -Colori, suoni e sapori d’Italia: importante manifestazione che prevede ogni ultima domenica del mese nella splendida cornice di Piazza Dallò e nei mesi estivi del Parco Pastore, una giornata dedicata completamente alle varie Regioni Italiane con musica etnica, popolare e folcloristica , stand di artigianato e prodotti tipici, punti promozionali dei vari Iat ospitati. Ogni evento prevede anche un workshop turistico inerente la regione ospitata dove gli operatori della regione ospite incontrano gli operatori locali della provincia di Mantova e del bacino del Lago di Garda. La manifestazione, ha le seguenti tappe: Aprile con la Liguria, Maggio con la Puglia, Giugno con le Marche, Agosto con la Lombardia, Settembre con la Toscana, Ottobre con il Trentino Alto Adige. -Castiglione in fiore: manifestazione all’insegna del florvivaismo che ormai da anni in primavera colora il centro storico con eleganti composizioni floreali. Nel 2009, la manifestazione-evento nata per commemorare San Luigi Gonzaga, si è svolta in due giornate 25-26 aprile in concomitanza con Colori, Suoni e Sapori dedicata alla Liguria, regione della quale i fiori sono un simbolo. -In previsione per il 12-13 settembre è Recyclart: l’arte del riciclo. L’Amministrazione ha infatti deciso di aderire al I festival nazionale del riciclo con l’idea di sensibilizzare il territorio e i loro abitanti al concetto del riciclo a 360 gradi, come strategia volta a recuperare il materiale di scarto riutilizzandolo invece di smaltirlo, rendendolo parte integrante di un nuovo ordine. L’evento patrocinato dall’amministrazione prevede, tra le altre cose, che duecentocinquanta opere d’arte contemporanea, realizzate riciclando materiali di scarto da 20 scuole di varie regioni italiane, siano dislocate sull’intero percorso del Festival, negli spazi pubblici e negli spazi commerciali del Centro Storico di Castiglione delle Stiviere. Una mappa-cartina sarà a disposizione di ogni singolo visitatore che potrà così seguire l’itinerario artistico e percorrere tutto il centro storico alla scoperta delle opere d’arte. -numerose altre iniziative animano il centro storico: Rassegna dei burattini, nei giovedì sera di luglio, Canzoni da Asporto, intrattenimenti musicali dei venerdì sera di luglio, la sfilata dei carri mascherati per Carnevale, la festa dello Sport al Parco Pastore del 7 giugno, staffetta delle due piazze e palio dei quartieri del 5 giugno, giocosport Progetto interistituzionale con le scuole dell’alto mantovano (nessun comune del distretto), torneo di bridge il 19 luglio, ecc.
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DDC “ Commerciando tra Castelli e Casali dell’aquila e del leone” 3.2 Il marketing del territorio
La vocazione del Turismo L’area oggetto della presente azione non è ad oggi considerata una zona a vocazione turistica in senso classico. In realtà, essa ha una collocazione strategica, al centro di una zona fortemente produttiva, adiacente ad aree turistiche di notevole interesse, pregio e quantificazione in flussi di visitatori (area morenica e Garda) a breve distanza dalla cttà di Mantova (40 Km), a 20 Km dalla città di Brescia e Cremona mete di un turismo in buona parte straniero orientato alla visita delle città d’arte ed alla fruizione dei beni ambientali – lacustri. Il target turistico di riferimento è prevalentemente italiano, in particolare per quanto riguarda la provenienza dalle regioni del centro nord ed in minor misura di stranieri provenienti dal Nord Europa. Il turismo culturale chiede sempre più la possibilità di fare tappa in strutture di qualità collocate in aree ad alto valore ambientale ed artistico dove poter anche trascorrere momenti di relax alternati alle visite dei centri e dei siti storici. In ambito provinciale, infatti, è stata registrata una crescita delle presenze nelle strutture agrituristiche e di recettività minore che, comunque, si dimostrano ancora insufficienti. Attualmente, la domanda piuttosto contenuta, evidenzia un’offerta scarsa in termini di ricettività dell’area sufficiente, sia a livello numerico, che qualitativo ed è in aumento la cosiddetta recettività minore, in grado di attrarre tipologie diverse di turisti e di diffonderli su tutto il territorio, anche per quanto concerne gli agriturismo e i bed & breakfast. Il territorio infatti ha visto di recente l’incremento di strutture legate ad una tipologia di accoglienza orientata maggiormente ad un turismo eno gastronomico e alla fruizione dell’ambiente con particolare attenzione ad attività quali il cicloturismo, la pesca e le escursioni a piedi. Le attrattive artistico-culturali e naturalistiche sono invece di pregio per un passaggio su itinerari nuovi e piccoli circuiti dell’entroterra dell’alto mantovano. Nel territorio sono presenti alcune strutture in grado di offrire alloggio, alcuna delle quali appartiene alla categoria alberghiera e 4 a quella extra - alberghiera ma occorre sviluppare meglio la cultura turistica e la valorizzazione del patrimonio locale e del territorio con beneficio per gli operatoi commerciali del distretto
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DDC “ Commerciando tra Castelli e Casali dell’aquila e del leone”
3.3 Analisi dell’attrattività dell’area Una visione competitiva che faccia perno sull’obiettivo comune di valorizzare le potenzialità del Territorio non può prescindere dalla valutazione degli elementi endogeni legati ai punti di forza e di debolezza del sistema territorio, che esogeni, che ne favoriscono opportunità di sviluppo e che la pongono a rischio di contrazione. Tale analisi prende spunto dal resoconto dei dati offerti sulla situazione economica e del commercio in particolare precedentemente riportati, per l’area provinciale di riferimento, l’area di distretto e successivamente l’area comunale. Analisi swot La realtà delineata nella descrizione dei singoli comuni ha generato una corretta politica di limitazione delle opportunità localizzative e consolidamento delle aree industriali presenti a favore di un ampliamento delle aree naturali. Si delinea così un’area le cui potenzialità la pongono in grado di proporsi come destinazione di elevato valore, capace di attirare sia interessi di carattere strettamente produttivo che interessi colti al fine di donare momenti di sereno relax in un ambiente naturale plasmato dalla ricchezza dell’agricoltura, del paesaggio e dalle vicende storiche. Punti di forza I fattori strategici di attrattività e vivibilità del Distretto del Commercio “Commerciando tra castelli e casali dell’Aquila e del Leone” sono: -
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la presenza di numerosi addensamenti di esercizi commerciali anche integrati con altri settori economici (artigianato calza e PMI industriali del distretto della calza di Castel Goffredo) distinti nelle varie merceologie ed in contatto con l’artigianato di servizio e di prossimità; la storicità di molti esercizi commerciali e la disponibilità e professionalità degli operatori; una buona spinta da parte pubblica alla riqualifica urbana degli arredi, delle aree verdi, della segnaletica, della pulizia e della sicurezza; una buona dotazione, di risorse paesistico naturali (da meglio valorizzare), utilizzabili anche per finalità turistico-ricreative (turismo naturalistico - rurale; presenza di alcuni punti di eccellenza nelle tradizioni gastronomiche e nei prodotti tipici di tradizione locale (es. il tortello amaro di Castel Goffredo); numerose manifestazioni culturali e di promozione del territorio con buona affluenza di pubblico.
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Punti di debolezza si evidenziano alcune carenze ed opportunità: 1) a parte la Iat di Castiglione delle Stiviere, negli altri 3 Comuni si inizia soltanto in questi anni a considerare la valorizzazione dei beni culturali e paesistici come una fonte di ricchezza a cui ancorare il destino dei centri storici/borghi; 2) scarsa capacità di accoglienza, di comunicazione, di sensibilizzazione rispetto alle iniziative previste, di promozione delle iniziative programmate nel calendario degli enti, ecc. 3) mancanza di assistenza linguistica e informativa ai turisti e ai visitatori durante gli eventi; 4) scarsa cura e qualifica degli ambienti con particolare riferimento all’arredo urbano ed alle ristrutturazioni di facciate e monumenti (soprattutto per Casalmoro e Casaloldo) 5) mancanza di segnaletica specifica, territoriale ed extra-territoriale ad indicazione dei siti di interesse; 6) scarsa sinergia tra enti pubblici e privati e conseguenti carenze organizzative che non consentono lo sfruttamento delle indubbie potenzialità possedute dal distretto; 7) la promozione degli eventi risulta ancora insufficiente e non coordinata all’interno del territorio. 8) scarsa innovazione di prodotto e processo Dopo avere creato il Distretto Commerciale, sarà necessario provvedere ad azioni promozionali efficaci che iniziano da un migliore approvvigionamento dei relativi supporti sotto il profilo quantitativo e qualitativo, della formazione degli addetti e di conoscenze e studi sugli andamenti dei consumatori;
Opportunità Sarebbe opportuno creare convenzioni tra i ristoratori locali, per facilitare i visitatori nell’individuazione delle opportunità offerte dal territorio e coinvolgere gli operatori nella valorizzazione e promozione del territorio attraverso i suoi prodotti e le sue tradizioni gastronomiche. Tale azione non deve limitarsi al coinvolgimento degli attori della ristorazione ma deve essere adeguatamente sostenuta, a livello promozionale, nella fase di costruzione degli eventi e durante lo svolgimento degli stessi. Il patrimonio naturalistico rappresenta un importante risorsa che va maggiormente valorizzata. Presenza di manifestazioni culturali e promozionali di rilievo e richiamo regionale/nazionale (Premio Acerbi a Castel Goffredo, Rievocazione Battaglia di Casaloldo, Colori suoni e Saporti d’Italia di Castiglione delle Stiviere Minacce Insufficiente capacità comunicativa che deriva in parte dall’esiguità di risorse economiche ed in buona misura dalla carenza organizzativa e dal ritardo con cui vengono effettuate le azioni necessarie a garantire la creazione degli eventi. Questo naturalmente si riflette negativamente sull’efficacia dell’azione verso i territori attualmente utenti e verso i territori potenziali. 63
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3.4 Motivazione degli interventi da parte dei commercianti del distretto e modalità di coinvolgimento Il processo che ha portato alla costruzione delle strategie distrettuali e alla scelta degli interventi da indicare per parte pubblica e privata è stato caratterizzato dall’interessata partecipazione in ciascun comune del distretto alIe adunanze pubbliche (tenutesi durante il mese di giugno 2009) durante le quali si sono illustrati ad opera di amministratori ed esperti del settore (Confesercenti e componente progettuale) le opportunità offerte dal presente bando a titolo di inizio di vere e proprie politiche di medio-lungo termine, pensate dal basso e condivise, da implementare in quest’area fortemente colpita dalla recessione sulla piccola distribuzione. Il fatto che l’area presenti un qualche grado di aggregazione pubblico-privata attivata negli anni grazie ad alcuni progetti sia di natura economica (Distretto della calza) che culturale (Progetti di valorizzazione di piste ciclo-pedonali e itinerari turistici nelle terre dell’Aquila e del Leone) condivisi, ha agevolato il costituirsi del distretto (in data 15 Luglio 2009).. Da parte dei commercianti del distretto si è acquisita fiducia per poter condividere un percorso di investimento che seguendo il trend di valorizzazione messo in atto, nonostante le difficoltà economiche, potrebbe portare alla creazione di un piccolo sistema distributivo diffuso e vario dal punto di vista merceologico in grado di attrarre sul territorio sia maggiori acquisti da parte dei residenti che del flusso di visitatori e passanti che a vario titolo visitano l’area. La decisione di condividere un percorso comune di animazione socio-economica, di organizzare in modo coordinato gli eventi (notti bianche, shopping day, “Natale nel distretto”), di promuovere in modo univoco il materiale promozionale che sarà elaborato dal sistema commerciale creatosi, il rafforzamento delle sinergie tra associazioni di categoria (particolarmente Confesercenti), comuni, e sistema economico locale e associazionistico è stata vista come una risposta importante al problema della perdita di competitività del comparto anche in quest’area dove ancora il reddito pro-capite è medio medio-alto e l’occupazione tiene data l’alta numerosità industriale. La maggior parte degli interventi (vedi tabulato degli investimenti privati) riguarda opere di riqualifica e/o ammodernamento dell’aspetto del locale, dei dehor e l’effettuazione di investimenti di utilità collettiva per svolgere l’attività di commercio in modo innovativo e in un’ottica di maggiore condivisione con gli altri operatori e il territorio, oltre alla promozione, pubblicità ed organizzazione di eventi per tutto il distretto
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DDC “ Commerciando tra Castelli e Casali dell’aquila e del leone” 3.5 Modalita’ di costruzione del distretto Il distretto “Commerciando tra castelli e casali dell’Aquila e del Leone” si è costituito il 15 luglio 2009 in seguito a convocazione da parte del Comune Capofila di Castel Goffredo di tutti i partner pubblici interessati, diretti e indiretti beneficiari del contributo, mentre il coinvolgimento della parte privata è avvenuto presso le sedi dei vari Comuni. Il Distretto diffuso del Commercio è un’area con caratteristiche omogenee per la quale i soggetti pubblici (Comuni) e privati (commercianti e associazioni) propongono interventi di gestione integrata nell’interesse comune dello sviluppo sociale, culturale ed economico e della valorizzazione ambientale del contesto urbano e territoriale di riferimento. Tale Distretto sovracomunale si configura come bacino di utenza di “sistema”. Tutti gli attori pubblici del distretto si vedono oggi già coinvolti in molteplici manifestazioni/eventi ed iniziative di carattere socio economico e culturale che ha richiesto loro atti formali di aggregazione, incarichi per progettazione comune e protocolli di intesa o associazioni temporanee di scopo - a testimonianza dell’alto livello aggregativi già presente nell’area e dell’interesse comune a fronteggiare problematiche socio-economiche e culturali.
I contenuti della Programmazione 2007-2013 hanno rappresentato un importante stimolo per il territorio rimarcando la necessità di sviluppare azioni di sistema in grado di valorizzare le risorse presenti all’interno dell’area e di definire una programmazione strategico di carattere complessivo. L’esperienza passata infatti aveva evidenziato la necessità di fare sistema, superando i campanilismi e favorendo lo sviluppo sinergico del territorio. Ogni Comune aveva già maturato un’esperienza di concerto pubblico/privata aderendo al Bando Pics del 2006, senza esito positivo per l’attribuzione del contributo (ma tutti i progetti ammessi e non finanziati, con Casaloldo 2° Comune degli ammessi e n.f.) L’area geografica oggetto del presente progetto si sta delineando come area promettente per le progettualità che la stanno caratterizzando (vari progetti in ambito di distretto della calza, progetto di ricerca e risparmio energetico candidato su Bando Dafne – Filiere Innovative)
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DDC “ Commerciando tra Castelli e Casali dell’aquila e del leone” Sono state realizzate le seguenti azioni che hanno portato alla costituzione del distretto: - l’individuazione di un gruppo di lavoro composto dai Sindaci dei 4 Comuni unitamente agli Assessori alle attività produttive, dal Direttore della Confesercenti di Mn, dai consulenti di marketing territoriale della società Nerosubianco Srl, dagli oltre 50 commercianti - la presentazione delle opportunità di bando nei 4 comuni del distretto durante le adunanze pubbliche convocate nel mese di giugno 2009; - la condivisione tra i partner dell’analisi sul posizionamento del Distretto, sui suoi elementi di debolezza e sui suoi punti di forza; - lo sviluppo di una strategia condivisa di valorizzazione dell’offerta commerciale e degli spazi urbani su cui insiste il Distretto; - una significativa pubblicità ( anche con l’uso dei giornali locali Gazzetta di Mantova e Gazzettino) all’iniziativa tra gli operatori commerciali del Distretto, i residenti e gli enti potenzialmente interessati; -il più ampio coinvolgimento, in itinere, dei diversi soggetti presenti sull’area (Provincia di MN – Cciaa di Mn – Unione del Commercio di MN – Confartigianato – Associazione Industriali – Associazioni culturali – Banca MPS – Banca Mantova – Comuni limitrofi Pics o capofila di distretti diffusi del commercio con i quali si sono avuti dialoghi, spunti e scambi di riflessione anche per adottare politiche condivise- Piubega e Guidizzolo) - l’individuazione chiara delle responsabilità e dei ruoli dei vari partner nel progetto - All’interno dei vari Comuni si sono organizzati a più riprese incontri per verificare la fattibilità degli interventi previsti dal bando;
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Il processo attivato sul territorio per la promozione del distretto si è così concretizzato: - predisposizione di avviso del Bando DDC e diffusione ad ogni operatore del settore commercio tramite avviso pubblico con esposizione nelle bacheche comunali dislocate sul territorio comunale, affissione all’albo informazioni comunali, esposizione all’ufficio relazioni con il pubblico; istituzione di un punto di informazioni presso le segreterie dei vari Comuni a disposizione di tutti gli operatori negli orari d’ufficio; raccolta di tutte le proposte di adesione; valutazione dell’ammissibilità delle domande di adesione secondo i codici di attività previsti dal Bando; selezione delle domande in relazione agli obiettivi generali tematici e territoriali del distretto individuati dalla partnership Comune/privati; attività di concertazione con i Comuni di altri distretti del commercio (Guidizzolo) e Piubega (Pics 2006) per verifica complessità atti, delibere e procedure; Contatto del partner Comune di Casaloldo che ha dato indirizzi, consigli, collaborato alla stesura atti, coinvolgimento partner anche per il Comune di Casalmoro; incontri e discussioni con Confesercenti e scambi sugli stati avanzamento lavori; 66
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Attività di confronto e negoziazione con patner privato; Condivisione percorso progettuale e richieste lettere di intenti ai partner di rete non economici; Attività di concertazione con le varie associazioni operanti sul territorio in campo sociale, economico, culturale ed enogastronomico, onde ottenere il loro supporto nella realizzazione del progetto; Verso il 10/7 una volta verificati i presupposti di fattibilità si sono contattati: L’Assessorato Attività produttive della Provincia di Mantova per la richiesta di concessione di lettera di adesione partenariato di rete; la Camera di Commercio per richiesta concessione partenariato di rete; Incontri vari tra Sindaci, Segretari Comunali e Responsabili di servizio oltre ai consulenti esterni e progettisti dei vari interventi; Contatti telefonici, mail, fax e personali tra Sindaci, dagli amministratori e dalla Responsabile del Settore Sportello Unico con i soggetti patners di rete; Steso Accordo di distretto e raccolta firma di tutti i partners e beneficiari in data 15/07/2009. . I principali spunti emersi sono stati : - la volontà degli operatori di continuare i percorsi di riqualificazione delle aree centrali del Paese attraverso l’ultimazione dei lavori pubblici di competenze del Comuni;- il conseguente stimolo per gli operatori privati ad accettare la sfida di riqualificazione anche sui singoli punti vendita nel contesto di un processo di rinnovamento e sviluppo generale del distretto. Dai confronti con le Associazioni di categoria e con gli enti sono emersi apprezzamenti per il Programma impostato per la qualità degli interventi pubblici proposti, per l’importante partecipazione di operatori privati la cui attività ha caratteristiche di coerenza e reciproca integrazione con gli interventi pubblici, per la coerenza con la programmazione di livello provinciale Le maggiori problematiche emerse hanno riguardato: - la componente di rischio finanziario ed in particolare la necessità di coinvolgere banche e finanziatori terzi sul progetto al fine di potenziare la leva finanziaria ed alleggerire la componente di finanziamento pubblico da attivarsi anche extra bando; - la necessità di un continuo impegno negli investimenti nell’ambito dell’animazione socio-culturale, della valorizzazione dei prodotti tipici della zona, dell’attivazione di flussi di visitatori e turistici per mantenere e sviluppare nel tempo il processo innescato; - alcune perplessità circa la difficoltà a realizzare in pratica le manifestazioni in tutto il distretto
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DDC “ Commerciando tra Castelli e Casali dell’aquila e del leone” 3.6 Coerenza del distretto con gli strumenti di programmazione locale e sovralocale Il distretto si inserisce in linea con i numerosi strumenti della programmazione locale e sovralocale: • Il Piano di marketing territoriale dell’area morenica che comprende anche la zona di Castiglione delle Stiviere • Indicazione PSR regione Lombardia GAL alto mantovano Leggendo le linee di intervento prioritarie contenute nel PRS della VIII e IX legislatura regionale della Regione Lombardia l’area dell’alto mantovano e area morenica mantovana viene definita ambito di sviluppo e di interesse prioritario per gli interventi ed investimenti della Regione in quanto considerata area a forte potenzialità di sviluppo a basso impatto ambientale. • PTCP della provincia Anche il PTCP della Provincia di Mantova riconosce l’area dell’alto mantovano “area asolana/castellana – quale ambito di interesse e attrattività poichè individua elementi di omogeneità legati ai caratteri ambientali (corridoi ambientali e sistemi di valori ambientali alla scala della rete ecologica provinciale), così come da una lettura storica del sistema insediativo, che evidenzia una matrice comune sotto il profilo dei valori culturali (sistema dei castelli, delle fortificazioni, dei nuclei storici). •
Normativa dei distretti produttivi Lombardi “Distretto della calza di Castel Goffredo/Strada della calza
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Sistemi turistici Po di Lombardia
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Promozione territoriale dell’Associazione di Comuni dell’Aquila e del Leone (tutti comuni aderenti tranne Castiglione delle Stiviere)
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Capitolo IV Individuazione degli obiettivi e dei risultati da raggiungere, con diretto riferimento all’articolazione delle azioni, dello stato di fatto e degli strumenti proposti per ottenerli.
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DDC “ Commerciando tra Castelli e Casali dell’aquila e del leone” 4.1 Obiettivo del Distretto Con la partecipazione a questo bando si intendono perseguire obiettivi di breve termine (18-24 mesi) quali la stabilizzazione delle vendite per il piccolo commercio e la sua riqualifica coniugando: - le potenzialità economico- turistiche dell’area; - le risorse paesaggistiche -ambientali e storico-culturali; - la capacità e volontà di recuperare e valorizzare il patrimonio storico-culturale, sfruttandone, in un’ottica di sostenibilità, il potenziale di sviluppo economico e sociale; - la qualificazione dei prodotti e dei servizi offerti dalla piccola distribuzione e dalla ristorazione locale; - il collegamento con le attività del piccolo artigianato locale; - l’ammodernamento e la riqualificazione delle strutture, dei servizi e delle attrezzature della piccola distribuzione per attrarre maggiormente sia i residenti che i visitatori;
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DDC “ Commerciando tra Castelli e Casali dell’aquila e del leone” Obiettivi di medio-periodo (3-5 anni) tramite l’implementazione di: - strategie/politiche distrettuali comuni per lo sviluppo del commercio-animazione sociale; - promozione di azioni di marketing mirate a promuovere una immagine coordinata del Distretto
Obiettivi specifici - la valorizzazione degli spazi dei centri storici dei comuni partner ai fini della promozione commerciale e turistica, per favorire flussi di potenziali acquirenti verso il commercio sito in questi luoghi; - il miglioramento dell’accessibilità del centro storico attraverso l’apprestamento di adeguati spazi di parcheggio; - il miglioramento dell’immagine delle vie e delle piazze sia attraverso interventi pubblici per l’arredo urbano sia attraverso interventi privati volti a migliorare l’immagine degli esercizi commerciali ed il loro livello di servizio; - implementare il programma di manifestazioni qualificate unico per il distretto per offrire occasioni di accesso al pubblico e di conseguenza occasioni di lavoro per le attività economiche
Obiettivi di progetto 2010-2011:
- crescita della coesione sociale territoriale attraverso la partecipazione agli eventi del territorio delle famiglie e dei minori, giovani - mantenimento/incremento dell’occupazione (soprattutto femminile) - mantenimento del PIL del sistema territoriale - sviluppo di mobilità sostenibile (Es: trasporto pubblico, parcheggi per cicli e motocicli, infrastrutture per la mobilità dolce, isole pedonali); - miglioramento della qualità urbana (arredo urbano, aree verdi, segnaletica, pulizia, sicurezza); - migliorare l’ offerta di servizi (notti bianche, shopping day, animazione/eventi, attività culturali e di intrattenimento).
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DDC “ Commerciando tra Castelli e Casali dell’aquila e del leone” 4.2 Risultati attesi dalla realizzazione del distretto
a) miglioramento della vivibilità e qualità della vita del contesto urbano in cui si effettuano gli interventi (aree riqualificate dei 4 comuni partner) in termini di parametri di ristrutturazione degli edifici, manutenzione generale dei luoghi ad opera sia pubblica che privata; indicatore di risultato mantenimento/incremento dell’occupazione e del numero di operatori esistenti (almeno 4 unità); Si prevede un aumento considerevole delle iniziative di promozione, (oltre agli eventi di area, quelli programmati da Confesercenti e dal manager di distretto); Viene previsto anche un ulteriore leggero aumento di popolazione residente (soprattutto immigrata) da sempre attratta e invogliata a stabilirsi nel distretto dal positivo contesto socio-economico del territorio locale (oggi comunque fortemente impattato dalla crisi di congiuntura e settoriale del “tessile”).
b) varietà, qualità ed ampiezza dell’offerta commerciale indicatore di risultato: introduzione di nuove merceologie (2 prodotti biologici, 1 ristoranti etnici), ampliamento di offerta di servizi (4 info point, noleggio bici, organizzazione eventi) c) accrescimento dei servizi pubblici di accessibilità all’area e miglioramento dei servizi di igiene ed arredo urbano; indicatore di risultato: è prevista la creazione di n. 350 nuovi posti auto, più aree verdi sempre dedicate al parcheggio libero e nuova pavimentazione. d) aumento dell’attrattività dell’area creazione di percorsi di visita “itinerari”, segnaletica e cartellonistica coordinata indicatore di risultato: 800.000 presenze in più previste per il biennio 2010/2011, in seguito alla pubblicizzazione di eventi ed iniziative di richiamo regionale/nazionale (Premio Acerbi, Rivocazione battaglia di Casaloldo, Colori, suoni e sapori d’Italia, ecc) Ampliamento fasce orarie di apertura dei negozi: - si prevede l’adesione all’apertura straordinaria, serale e/o domenicale in corrispondenza delle numerose manifestazioni promozionali e culturali organizzate nel paese; - si prevede l’apertura domenicale anche in assenza di manifestazioni specifiche per consentire ai visitatori turisti di fruire meglio delle tipicità locali.
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DDC “ Commerciando tra Castelli e Casali dell’aquila e del leone” 4.3 Monitoraggio e verifica dei risultati del distretto Risultati attesi ed Indicatori: Nel medio-lungo periodo, sarà possibile verificare i seguenti risultati, attraverso il monitoraggio quadrimestrale che verrà realizzato grazie alla Cabina di Regia del Distretto e alle attività distrettuali coordinate dal Comune capofila di Castel Goffredo: 1) Coinvolgimento del 30% delle attività commerciali del distretto Indicatore: incremento di 10 negozi ed esercizi aderenti entro 18 mesi dall’avvio dell’iniziativa 3) Incremento progressivo del numero dei visitatori generali dal distretto Indicatore: incremento medio del 10-15% del fatturato dei commercianti a fine progetto 4) Aumento dei Comuni coinvolti nell’estensione del progetto Indicatore: n. 1 Distretto partner aggiunto di Guidizzolo e almeno altri 4 Comuni limitrofi (Asola, Ceresara, Acquanegra sul Chiese e Casalromano) entro il termine del progetto 5) Incremento dei soggetti aderenti all’iniziativa a livello provinciale Indicatore: n. 10 soggetti partner aderenti al progetto tra Associazioni, Consorzi, Organismi sovra comunali e istituzionali 6) Numero di nuove attività avviate nel distretto Indicatore: + 5% nuove attività avviate a fine progetto 7) Numero di partner finanziatori inseriti nel progetto Indicatore: incremento della percentuale di co-finanziamento 8) Numero di segnalazioni positive da parte dei media locali e provinciali Indicatore: numero conferenze stampe e articoli realizzati 9) Rilevazione clima e soddisfazione territoriale (con test e sondaggi)
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DDC “ Commerciando tra Castelli e Casali dell’aquila e del leone” Effetto leva dei benefici/risultati attesi dall’integrazione progettuale
Sui partner pubblici riconoscimento politico rafforzamento della rete pubblico/privata e rete istituzionale valorizzazione ambientale e sostenibilità degli interventi rafforzamento attività commerciale e turistica dell’area Su beneficiari/imprese riqualifica punti vendita maggiore afflusso clienti aumento delle vendite maggiore patrimonializzazione rafforzamento della rete commerciale introduzione in circuiti turistici mantenimento/incremento occupazione (anche femminile)
Su partner di rete e aderenti rafforzamento rete Comuni/commercio associazioni di categoria organizzazione di manifestazione e promozione territoriale vantaggio di immagine e buon operato aumento iscrizione commercianti alle associazioni visibilità Sui cittadini miglioramenti estetico-funzionali dell’ambiente residenziale fruizione di maggiori prodotti/servizi miglioramento in efficacia ed efficienza nei servizi ampliamento proposte tempo libero animazione sociale Su visitatori/turisti
nuovi circuiti commerciali ed itinerari nuovi percorsi artistico-culturali e paesistici apprezzamento per qualità offerta commerciale fruizione di prodotti tipici ampliamento offerta culturale
Sul territorio
valorizzazione paesistica ed artistica integrazione ambientale degli interventi preservazione di spazi verdi/parchi preservazione aree naturalistiche
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DDC “ Commerciando tra Castelli e Casali dell’aquila e del leone” Su altri operatori/settori/ambiti
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richiamo turistico/commerciale aumento flusso visitatori opportunità di crescita e/o riconversione visibilità compartecipazione organizzazione manifestazioni/eventi
DDC “ Commerciando tra Castelli e Casali dell’aquila e del leone” Capitolo V Descrizione delle azioni e degli interventi previsti con specifica dei soggetti attuatori, soggetti destinatari, contenuto e finalità;
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DDC “ Commerciando tra Castelli e Casali dell’aquila e del leone” 5.1 Azioni dei Soggetti privati Il distretto diffuso del commercio dell’alto mantovano “ Commerciando tra castelli e casali dell’aquila e del leone ”, intende con le azioni qui di seguito proposte sia pubbliche che private promuovere e valorizzare
ITINERARIO DELLE CHIESETTE CAMPESTRI
LA STRADA DELLA CALZA
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DDC “ Commerciando tra Castelli e Casali dell’aquila e del leone” Itinerari commerciali proposti 1. “ Commerciando tra castelli e casali dell’aquila e del leone ” da Castiglione con direzione Castel Goffredo, passando da La strada della calza: Casaloldo e chiudendo con Casalmoro Il territorio di Castel Goffredo è stato abitato fin dalla preistoria e vasti sono gli insediamenti dell'età del bronzo (1800-1200 a.C.).Importanti ceramiche, ora conservate presso il Museo Civico di Padova, indicano una presenza etrusca, mentre numerosi sono gli insediamenti di epoca romana e la stessa impronta urbanistica di Castel Goffredo è ascrivibile a questo periodo storico. Questa epoca è inoltre testimoniata da diverse epigrafi di cui alcune si possono far risalire alla famiglia di Publio Virgilio Marone, il grande poeta latino che, secondo il professor Nardoni dell'Università di Cassino, ebbe i natali nel territorio goffredese. Un bassorilievo longobardo del VII-VIII secolo, custodito presso l'Oratorio di San Michele, è il più antico segno della presenza cristiana in questa comunità. In età carolingia Castel Goffredo appartiene alla contea di Brescia. Terra di confine tra il bresciano, alla cui diocesi apparteneva, e il mantovano, si dona spontaneamente al Comune di Mantova, e quindi ai Gonzaga, nel 1337. Dopo alterne vicende (dominazione viscontea, gonzaghesca, di nuovo viscontea, veneziana ed infine definitivamente gonzaghesca) nel 1515 Castel Goffredo diviene la capitale di un piccolo stato, comprendente anche Castiglione delle Siviere e Solferino, governato dal marchese Aloysio Gonzaga cui succedette il primogenito Alfonso. Questi, per ragioni legate alla successione del feudo, fu fatto assassinare, nel 1592, nella corte di Gambaredolo dal nipote Rodolfo, fratello di San Luigi, a sua volta vittima di una congiura popolare che portò alla sua uccisione sulla soglia della Prepositurale di Sant'Erasmo il 3 gennaio 1593. A seguito di questi avvenimenti, Castel Goffredo fu aggregata al Ducato di Mantova, con il quale passò sotto la dominazione austriaca nel 1707. Dal 1861 fece parte del Regno D'Italia, nato per merito delle guerre d'indipendenza combattute anche dal goffredese Giovanni Acerbi, Intendente generale della Spedizione dei Mille. Testimonianza di questi trascorsi storici, è ancor oggi la scenografica Piazza Mazzini. In questo equilibrato rettangolo, sono rappresentati architettonicamente i "poteri" che ebbero tanta parte sul governo della città: a nord Palazzo Gonzaga-Acerbi, residenza e corte del Signore, ad est la Prepositurale di S. Erasmo, sede del Prevosto, ad ovest il Palazzo Municipale, casa della "Magnifica Comunità di Castel Goffredo" ed, infine, a sud i Portici,cui si affacciano da sempre le botteghe dei commercianti, rappresentanti il potere economico. Molte sono le cose di interesse artistico sparse nel centro storico e che il visitatore attento può scoprire: da segnalare la bella Annunciazione in cotto quattrocentesca posta nel passaggio B.A.M. tra via Roma e via Moratti. A pochi passi sorge la Chiesa dei Disciplini costruita nel 1587 con bel campanile seicentesco. Lasciata l'atmosfera di antico borgo, tutt'intorno la campagna si propone con paesaggi lineari interrotti da architetture rurali cariche di storia, come Villa Beffa, del 1550, o la bellissima corte di Gamberedolo, di poco più giovane, luogo vacanza dei Signori Gonzaga, che l'attrezzarono con torre, cappella, e ampi spazi rustici.
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DDC “ Commerciando tra Castelli e Casali dell’aquila e del leone” Ma in zona i borghi e i paeselli non si contano; recano testimonianza di un Settecento prolifico, che ha assegnato a ciascuna località una chiesa, una parrocchiale, come a Perosso, Bocchere, Poiano, Selvole, Berenzi, Zecchini, Sant'Anna e Casalpoglio. D'altra parte Castel Goffredo è anzitutto un centro industriale, specializzato nel settore della calzetteria femminile. Da qui, una miriade di moderne aziende piccole e medie e grandissime, esportano in tutto il mondo questi accessori d'abbigliamento molto apprezzati per la loro eleganza. E la storia di questa affermazione comincia probabilmente dal vecchio calzificio Noemi, sorto in paese ai primi del secolo come piccolo laboratorio artigianale e divenuto in breve una vera e propria scuola per giovani capitani d'industria, che dal 1960 in poi costruiscono alla periferia del paese e nei comuni limitrofi decine di piccole fabbriche. Tanto che oggi Castel Goffredo è considerata a ragione la "CAPITALE DELLA CALZA", ed è sede del distretto industriale cui fanno capo 12 comuni della zona: Castel Goffredo (sede), Castiglione delle Stiviere, Asola, Casalmoro, Casaloldo, Casalromano, Cavriana, Ceresara, Gazoldo degli Ippoliti, Guidizzolo, Medole, Piubega, Rodigo, Redondesco e Solferino situati nella provincia di Mantova, mentre Acquafredda e Carpenedolo nella provincia di Brescia.
2. “ Commerciando tra castelli e casali dell’aquila e del leone ” Itinerario Castelli e Casali Per chi arriva dal Garda, l’approccio con una provincia di pianura è alquanto insolito: ci si trova ai piedi della zona collinare. Disseminati un po’ ovunque, i piccoli comuni e le frazioni lentamente si adagiano in pianura, sovrastati da Cascine solitarie e alte mura di stretti borghi fortificati. Castiglione delle Stiviere con il Museo della Croce Rossa sono a testimoniare che questa è una terra ricca di storia, contesa dai casati più importanti del Nord Italia fino ai Gonzaga di Mantova che hanno lasciato riferimenti monumentali e storici in tutta la provincia. Il territorio pianeggiante compreso tra l’Oglio e il Po è un susseguirsi di borghi, e castelli Castel Goffredo e porte monumentali. L'Alto Mantovano, terra di famose battaglie, per tutte quella risorgimentale di Solferino e San Martino, ma anche circuiti minori ma non per importanza nel borgo di Casaloldo per poi terminare sul borgo Casalmoro
3.“ Commerciando tra castelli e casali dell’aquila e del leone ” Itinerario delle chiesette campestri Lungo la direttrice che collega Castiglione a Cremona, la campagna di Castel Goffredo è disseminata di oratori campestri, circa dieci, segno di una religiosità assai diffusa. Tra i più significativi si ricorda: Oratorio dell'Immacolata Concezione in contrada Lodolo, Oratorio di Sant'Anna in contrada Ceresole, Oratorio di S. Michele Arcangelo in contrada Zecchini, Oratorio di S. Apollonio
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DDC “ Commerciando tra Castelli e Casali dell’aquila e del leone” L’itinerario, della lunghezza di circa 45 Km (più una diramazione da Castel Goffredo a Mariana Mantovana) si sviluppa a sud – ovest di Castiglione in una zona caratterizzata da ampie distese di campi coltivati e da un’intensa attività artigianale e industriale, che dal XIX° secolo ad oggi si è continuatamente espansa, concentrandosi prevalentemente nel settore dell’attività calzificia. L’itinerario parte da Piazza San Luigi e oltrepassato l’incrocio di viale Maifreni con la statale “236” per Mantova, imbocca via Medole che si percorre fino ad arrivare, dopo ca 6 Km, a Medole (62 m), piacevole borgo a cavallo fra le ultime propaggini delle Colline e la pianura padana. Alla periferia del paese è la romanica Pieve di S.Maria, costruita nel 1000 che conserva affreschi tardo gotici di scuola lombarda del’400. La settecentesca parrocchiale, al centro del paese, conserva una bellissima “Apparizione di Cristo a Maria” opera di Tiziano Vecellio e un importante gruppo statuario in terracotta policroma attribuito al celebre artista modenese G.Mazzoni. Lasciata Medole, dopo aver visitato gli eleganti edifici barocchi che costellano il centro storico, impreziositi da bei portali marmorei, l’itinerario prosegue verso sud, in un paesaggio agricolo che ancora mostra l’impianto della centuriazione romana, per giungere a Castel Goffredo, importante centro industriale, oggi noto in tutto il mondo come centro internazionale della calza, per l’elevata produzione di calze e collants che vengono qui prodotte ed esportate su tutto il territorio nazionale e internazionale. Prima di giungere nel centro storico, una breve deviazione dalla statale per Medole, permette di raggiungere l’elegante Villa Beffa, il più bel esempio di villa cinquecentesca del comprensorio. La città, sede in un importante marchesato autonomo dei Gonzaga al tempo del rinascimento, conserva ancora l’assetto urbanistico del 1480, il cui cardine è la rinascimentale piazza Mazzini, cuore della città. In essa prospettano l’imponente Palazzo Gonzaga – Acerbi, rimaneggiato nel ‘700, affiancato da 2 torri, l’una a sinistra medievale (XIII° secolo), alta 27 m, l’altra a destra rinascimentale, il Palazzo Pretorio (oggi sede del Comune) e la Prepositurale di S.Erasmo opera di gusto vignolesco realizzata sul finire del’500 dall’architetto B.Facciotto: l’interno, di chiara linearità rinascimentale, conserva diversi altari impreziositi da eleganti paliotti marmorei policromi ad opera dei maestri marmorini bresciani e veronesi. Usciti da Castel Goffredo in direzione Asola, oltrepassato Casaloldo, nell’ambito dell’itinerario proposto merita di essere raggiunto, con una breve e comoda deviazione strada statale dal bivio di Castelnuovo, l’abitato di Mariana Mantovana, il più piccolo comune mantovano, che conserva l’antico Castello, ricostruito sul finire del 1400 per volere del Duca Ludovico II Gonzaga, che lo fece erigere come borgo fortificato circondato da un ampio fossato; consigliamo anche la visita all’Oratorio dei Cambonelli, risalente al 1100, dall’inconfondibile impianto romanico, circondato da antiche leggende legate ad una sorgente miracolosa e alle apparizioni della Vergine. Ritornati al bivio di Castelnuovo, proseguiamo diritti per Asola, tradizionale centro agricolo, posto sulla sinistra del fiume Chiese. La città, contesa fra i Visconti e i Gonzaga, fu dal 1440 al 1797 possedimento veneziano, come dimostra ancora tutt’oggi l’impianto rinascimentale del centro storico dalla caratteristica pianta a scacchiera. Sulla piazza centrale, in cui prospetta anche un elegante Caffè Liberty e il Palazzo Pretorio (sede del Comune), sorge la tardo gotica chiesa di S.Andrea (1472 – 1514), uno dei massimi gioielli dell’arte rinascimentale in Lombardia per il suo ricchissimo corredo di opere d’arte conservate. L’interno, infatti, a 3 navate, custodisce importanti capolavori del periodo rinascimentale e merita un’attenta visita: l’organo cinquecentesco dell’Antegnati e il pulpito sono ornati da pregevoli tele realizzate dal Romanino nel 1525 – 36; nell’abside il monumentale polittico quattrocentesco della Madonna della Misericordia da alcuni attribuito al veneziano B.Vivarini, da altri al mantegnesco Antonio della Corna; lungo le pareti molteplici affreschi di artisti del rinascimento lombardo quali Moretto, Giovanni da Asola e Lattanzio Gambara e una particolare Ultima Cena del 1516, una delle primissime copie del celebre cenacolo vinciano delle Grazie a Milano. Varcato il fiume Chiese e raggiunto Casalromano nella campagna piatta e movimentata da filari di alberi e da macchie di vegetazione un lungo rettilineo porta a Canneto sull’Oglio, importante baluardo difensivo dei Gonzaga, 80
DDC “ Commerciando tra Castelli e Casali dell’aquila e del leone” come rivela ancora la sua struttura urbanistica con il tracciato ortogonale delle strade che si irradiano dall’area un tempo occupata dal Castello e di cui oggi rimane solo in piedi una medioevale Porta – Torre (XV°secolo). La città, compresa all’interno del Parco Naturale dell’Oglio Sud, è nota per essere un importante centro vivaistico (vocazione introdotta nel ‘700 e a tutt’oggi i vivai nel cannetese coprono una superficie di ca 500 ettari) e industriale, specializzato nella produzione del giocattolo; a tal proposito raccomandiamo una visita al Museo del Giocattolo “G.Superti Furga” che raccoglie bambole e giocattoli sia in legno, porcellana, panno che altri materiali, prodotti dalle industrie locali nell’arco di più di un secolo. Oltrepassato il fiume Oglio dopo Canneto, giungiamo in provincia di Cremona dove il nostro itinerario si conclude, ma per chi volesse continuare ad esplorare interessanti borghi, già sedi di un feudo dei rami cadetti dei Gonzaga, consigliamo la visita all’abitato di Isola Dovarese, il cui nucleo centrale è costituito dalla grande piazza porticata su cui si affacciano il Palazzo della Guardia e il Palazzo Pretorio, realizzata dall’architetto rinascimentale Giulio Brunelli nel 1587 per volere del Duca Giulio Cesare Gonzaga.
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DDC “ Commerciando tra Castelli e Casali dell’aquila e del leone” Azioni Commercianti di Casaloldo: “Itinerario commerciale dei Casalodi” Titolo
Attuatore ateco Localiz C. f. /P.iva 2002/ zazione 2007
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Rifacimes FERRAM 47.59 terno ENTA .10 SANT’A 2007 GOSTIN O SNC Ammod CALZAT 52.43 esterno, URE .10 insegna ZANONI 2002 di ZANONI ANNAM ARIA & C. S.N.C Tintegg ALBERG 55.30 esterno O .10 RISTOR 2002 ANTE AL CILIEGI O di FILIPPIN I ANGELA Illumin CAFFE’ 56.30 esterna CENTRA .00 LE di 2007 ALCERI GIUSEPP INA & C. S.N.C Ammod MACELL 47.22 tende ERIA .00 SERENI 2007 LUCIAN O
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DDC “ Commerciando tra Castelli e Casali dell’aquila e del leone” Azioni Commercianti di Castel Goffredo “Itinerario commerciale castellano” Titolo Attuatore ATEC O 2002/2 007 Rifac PET 47.76.2 vetrin STORE di 0 BERTAZ 2007 e ZI CRISTIA N Amm TABACC 47.26.0 HERIA 0 od estern RICEVIT 2007 ORIA i BERTON I SARA Pubbli 47.72,1 ANGEL 0 c, abbell di 2007 estern ANGELA MARCAT i O Amm 52.48.4 FANTASI 0 od di 2002 Vetrin A VIOLA e DANIEL A Rifac TUTTAU 45.32.0 di 0 estern TO ROSA i 2007 ADELIO
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DDC “ Commerciando tra Castelli e Casali dell’aquila e del leone” Azioni Commercianti di Casalmoro “Itinerario “del Moro” Titolo
Attuatore
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013807 10200
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Via IV 004280 Novemb 50207 re, 42
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Azioni Commercianti di Castiglione delle Siviere Itinerario gonzaga Titolo
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DDC “ Commerciando tra Castelli e Casali dell’aquila e del leone” CCI G
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02154 3. 50020 2 7
DDC “ Commerciando tra Castelli e Casali dell’aquila e del leone” 5.2 Azioni strutturali dei soggetti pubblici8 Interventi Comune di Castel Goffredo (MN)
Titolo
Tipologia di investimento Riqualificazione Azione 3.3 Intervento Piazza riqualifica Piazza Martiri della Liberazione con parcheggi
8
Localizzazione Tempistica Costo totale attuazione investimento 224.188,32 Comune di 18 mesi Castel Goffredo Piazza Martiri della Liberazione
Di ogni interventi sono allegati al Programma di Intervento i file in pdf degli elaborati delle opere e computo metrico
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DDC “ Commerciando tra Castelli e Casali dell’aquila e del leone” Interventi Comune di Casalmoro (MN)
Titolo
Tipologia di investimento Realizzazione Azione 3.3 Realizzazione parcheggio di Parcheggio commerciale in via IV Novembre
92
Localizzazione Tempistica Costo totale attuazione investimento €118.000,00 Comune di 18 mesi Casalmoro Via IV Novembre
DDC “ Commerciando tra Castelli e Casali dell’aquila e del leone” Interventi Comune di Casaloldo (MN)
Titolo
Tipologia di investimento Riqualificazione Azione 3.3 Piazza Virgilio Urbanizzazione e arredo urbano di Piazza Virgilio
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Localizzazione Tempistica Costo totale attuazione investimento €150.000,00 Comune di 18 mesi Casaloldo Piazza Virgilio
DDC “ Commerciando tra Castelli e Casali dell’aquila e del leone” Interventi Comune di Castiglione delle Stiviere (MN)
Titolo
Tipologia di Localizzazione Tempistica Costo totale investimento attuazione investimento 18 mesi € 230.562,92 Riqualificazione Azione 3.3 Castiglione centro storico e Riqualificazione delle Stiviere centro storico e zone limitrofe zone limitrofe; Via Ripa Castello, Piazze San Luigi e Dallo’, Viale Boschetti
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DDC “ Commerciando tra Castelli e Casali dell’aquila e del leone”
5.3 Tipologie di interventi previsti all’interno del distretto dell’alto mantovano Il Distretto Diffuso del Commercio “ Commerciando tra Castelli e Casali dell’aquila e del leone” Prevede azioni distrettuali ne sottoindicati ambiti:
1. Comunicazione e marketing di Distretto del Commercio 1.1 Sviluppo di azioni di marketing funzionale alla valorizzazione del Distretto: Realizzazione di azioni promozionali eventi e pubblicità integrata tramite IAT alto mantovano, l’ufficio comunicazione della Confesercenti di Mn e redazione del Piano di marketing di distretto ad opera del manager di distretto (valorizzazione shopping day, notti bianche, rievocazione battaglia Casaloldo, Castiglione in fiera); 1.2 Interventi integrati e di sistema dedicati alla clientela del Distretto del commercio: Diffusione di documentazione promozionale di distretto Azione trasversale ai partner- Azione di distretto
2. Promozione e animazione 2.1 Campagna di promozione: sviluppo di un programma articolato di sostegno al tessuto commerciale dell’area, inclusi manifestazioni, eventi e iniziative volti a sostenere l’attrattività commerciale dell’area
2.2 Organizzazione di servizi ad hoc per gli utenti in occasione di eventi e manifestazioni di rilievo aree attrezzate, dehors, “bar in piazza/festa dei bar”, cucine in piazza, tortello amaro e altre, uso di attrezzatura di uso collettivo per manifestazioni ed eventi cuturali/promozionali; bus dell’Aquila e le Leone Azione trasversale ai partner- Azione di distretto 3. Interventi strutturali di qualificazione urbana 3.1 Qualificazione estetica degli immobili e degli spazi destinati al commercio in sede fissa (es: sistemazione di facciate, vetrine, insegne e dehors); VEDI INTERVENTI SIA PUBBLICI CHE PRIVATI Azione da realizzare a cura dei soggetti privati del Distretto.
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DDC “ Commerciando tra Castelli e Casali dell’aquila e del leone”
3.2 Qualificazione e sistemazione degli spazi destinati al commercio su aree pubbliche Azione da realizzare a cura di tutti i Comuni 3.3 Qualificazione e sistemazione finalizzati a migliorare l’impatto visivo e a facilitare la fruibilità degli spazi urbani annessi al Distretto del commercio (es: miglioramento dell’arredo urbano, del verde pubblico, dell’illuminazione pubblica, creazione parcheggi ed aree attrezzate). TUTTI I COMUNI HANNO PROGETTI AL RIGUARDO DETTAGLIATI MINUZIOSAMENTE NEL PROGRAMMA DI SVILUPPO Azione da realizzare a cura dei comuni partner del distretto. 4. Accessibilità e mobilità 4.1 Miglioramento delle rotatorie, vie al traffico urbano e provinciale, accesi migliorati e facilitati di distretto anche con cartellonistica dedicata.
TUTTI I COMUNI HANNO PROGETTI AL RIGUARDO CHE SARANNO DETTAGLIATI MINUZIOSAMENTE NEL PROGRAMMA DI SVILUPPO Azione trasversale ai partner- Azione di distretto
4.2 Interventi di valorizzazione degli strumenti di politica dei tempi e degli orari al fine di facilitare i consumi e favorire la massima accessibilità e attrattività dei Distretti del commercio e del commercio in genere, anche attraverso una riconsiderazione degli orari e dei tracciati del trasporto pubblico locale. Iniziativa shopping day di Castel Goffredo con apertura notturna Notte bianca di Castiglione delle Stiviere Deroghe e concessioni di aperture domenicali e agevolazione e flessibilità per agevolare le vendite dei commercianti Programmazione futura su Casaloldo e CAsalmoro
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DDC “ Commerciando tra Castelli e Casali dell’aquila e del leone”
5. Sicurezza 5.1 Interventi a favore della sicurezza delle aree dei Distretti del Commercio per le persone, le merci e gli immobili sistemi di video-sorveglianza e di allarme elettronici) Azione trasversale ai partner- Azione di distretto All’interno degli interventi di riqualificazione urbana sono stati previsti sistemi anti intrusione e di dissuasione 6. Gestione di servizi in comune 6.1 Strutturazione di servizi e sistemi Comuni promossi dal partenariato del Distretto da gestire in maniera uniforme all’interno del Distretto (ri-disegno e gestione della segnaletica, decoro dei marciapiedi e dei percorsi ciclo-pedonali, promozione e marketing, steward) per alcuni servizi in comune vedi convenzione con (circuito Sisam) Azione trasversale ai partner- Azione di distretto
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DDC “ Commerciando tra Castelli e Casali dell’aquila e del leone”
5.4 Elenco Interventi promozionali svolti e pagati dalle Associazioni non profit del distretto Denominazione Polisportiva Casaloldese Assoc. Spazio Famiglie e Bambini Corale della Basilica di S. Sebastiano
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Risorse umane Iniziativa Spesa Sostenuta valorizzate Festa dello sport 2.000,00 10 Festa patronale 1.000,00 4
Concerto di natale Concerti musica “ “ classica “ “ Animazione Sagra di S. Associazione Luigi e Culturale Persone rassegne Singolari teatrali Associazione Sagre e feste l’Aquila e il Leone del distretto Associazione Festa Casalodi dell’anziano Festa Patronale e rassegne Associazione I cinematografigiovani del futuro che
Totale
23.500,00
2.500,00
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9.000,00 3.000,00
/ /
1.000,00
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2.000,00
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DDC “ Commerciando tra Castelli e Casali dell’aquila e del leone” 5.5 Partner di rete che hanno fornito adesione formale alla creazione del distretto, che vedono con favore il suo operato e che sosterranno le iniziative che si svolgeranno con patrocinio:
Provincia di Mantova CCIAA di Mantova Unione del Commercio di Mn Centro Servizi Calza di Castel Goffredo Associazione Industriali di Mantova Cna di MN Associazione Piccole Imprese Monte dei Paschi di Siena Bcc Credito Cooperativo Mantovabanca 1896 Comune di Piubega (Comune Pics 2006) Comune di Guidizzolo (Capofila del DDC “Gli Itinerari del Mercante”) Associazione Nazionale Carabinieri in Congedo Sezione di Castel Goffredo Associazione Pro Loco di Castel Goffredo Gruppo San Luca Onlus di Castel Goffredo Eco Museo di Piubega e Casaloldo Castelli e Mulini dell’Agrocenturiato della Postumia Associazione Il Moro di Casalmoro Gruppo Mortaristi della Madonna del Dosso Centro Sociale Luigi Magri Onlus di Casalmoro Corale Madonna del Dosso di Casalmoro Associazione Pro Loco di Castiglione delle Siviere Sisam Spa
Il Programma di Intervento del Distretto Diffuso del Commercio “ Commerciando tra Castelli e Casali dell’Aquila e del Leone”comprende azioni rivolte a favorire: - aspetti di continuità di sviluppo rispetto alle caratteristiche strutturali e territoriali del contesto con gli aspetti innovativi finalizzati alla promozione del commercio si è strutturato un programma di interventi che intende: - integrare sul territorio il sistema commerciale nel suo complesso, promuovendo ed avviando interventi sia diretti che indiretti a favore del commercio; - integrare le diverse tipologie di forme distributive (GDO, medie strutture, vicinato, ambulantato); AZIONI: PROMOZIONE delle tipicità e delle Gallerie dei centri storici presso le grandi superfici di zona, maggiori aperture festive del piccolo commercio, bus navetta dai centri storici per la gdo e viceversa) - interventi di qualificazione del sistema commerciale - qualificazione estetica delle strutture e dello spazio commerciale fruibile dal consumatore. AZIONI: vedi elenco interventi soggetti privati
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DDC “ Commerciando tra Castelli e Casali dell’aquila e del leone” - interventi di qualificazione dei centri urbani, valorizzazione paesistica e creazioni di spazi e parcheggi per il sistema commerciale - qualificazione estetica degli edifici di pregio, valorizzazione dell’arredo urbano, rifacimento facciate, creazione aree parcheggi integrate. AZIONI : vedi elenco interventi soggetti pubblici 5.6 Sostenibilità ambientale degli interventi contenuti nel Programma Gli interventi previsti nel presente Programma non impattano sull’ambiente anzi sono rivolti alla massima valorizzazione funzionale ed architettonica degli spazi e degli immobili al fine della loto integrazione soft nei luoghi storici. Per quanto attiene le opere degli operatori economici, ci si è consultati ai fini dell’ammissione al presente Bando di interventi che hanno il solo scopo di abbellire, ammodernare, integrare l’aspetto funzionale degli esercizi commerciali nel pieno rispetto dei vincoli architettonici e paesistici del distretto “ Commerciando tra Castelli e Casali dell’Aquila e del Leone”. Pertanto sia i rifacimenti di facciate, che l’introduzione di nuove attrezzature e/o l’arredo di spazi esterni avverrà nel pieno rispetto della bellezza dei luoghi, nell’ottica comune del sistema distrettuale e delle sue peculiarità. Nessun intervento risulta aggressivo rispetto al territorio, al contrario, fondi stradali di solo cemento (intervento di Castel Goffredo di riqualifica dello sferisterio per creazione parcheggi con utilizzo di materiali acciottolato di fiume con lastre di marmo e asfalto con aggiunta di bitumi colorati a basso impatto visivo, e trasformati in pavimentazioni ciottolate più gradevoli alla vista ed al paesaggio, anche la creazione di parcheggi rispetta lo stesso criterio; è prevista la piantumazione di verde e le opere di restauro e riqualificazione intendono riportare all’antico splendore parti di edifici oggi più degradate. Gli interventi realizzati dai privati prevedono anche l’utilizzo di impianti e tecnologie a basso impatto ambientale; in particolare verranno installati impianti termici ad alto rendimento e basso consumo energetici, uso di colori per tinteggiature senza alcoli e biodegradabili, la sostituzione di vecchie tende con nuove coibentate che preservano da irraggiamento e dispersione calore.
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DDC “ Commerciando tra Castelli e Casali dell’aquila e del leone” 5.7 Strategia e Azioni di proseguimento post-bando Gestione di servizi per uso comune: promozione e pubblicità del distretto attraverso la creazione di una campagna di comunicazione integrata e coordinata (insegne, cartelloni, logo del distretto, da inserire all’interno dei negozi, sulle insegne dei negozi, presso il comune); eventi, sabato e domenica, il pacchetto di servizio che si attiva per eventi e manifestazioni collettive, animazione per i bimbi e famiglie durante gli eventi, (sconti, promozioni, informazioni), accompagnatori per visite turistiche, Cooperazione tra operatori: rafforzamento della rete di distretto quale uno sportello unico di assistenza pro-attiva alle attività commerciali del distretto, utile per sviluppare tutto il potenziale e la capacità innovativa del territorio (già peraltro attivo presso il Comune capofila)
I servizi offerti da EDN si riferiscono all’esperienza europei degli “Eurosportelli”, coniugandoli con le potenzialità dell’Innovation Relay Centre. Concretamente, questi sportelli, dislocati presso i comuni partner di distretto (quindi con servizio a domicilio per il territorio) tenteranno, attraverso gli sforzi comuni dei soggetti gestori, di realizzare i seguenti servizi: -ideazione e lancio di nuove progettualità e idee per le imprese e per il territorio, attraverso scambi tra operatori, alimentando cooperazioni e stimolando le imprese a svilupparsi oltre gli orizzonti entro i quali sono nati (attività già iniziata e condivisa anche su altre progettualità comuni GAL Alto Mn, Por Asse 4 Regione Lombardia per promozione territorio, piste ciclo-pedonali, strada della calza). -promozione di incontri tra imprese per individuare possibilità di sinergie ed economie di scala, ai fini di ridurre i costi di impresa e aumentare i profitti (dialogo già aperto con Bando Dafne sul distretto della calza). -costruzioni di reti tecnologiche (rete Sisam già attiva), basate sul concetto di “trasferimento dell’innovazione”, anche al fine di generare profitto dal capitale investito in tecnologia e reti. - servizi di comprensione di normative e legislazione UE, e in materia di tutela dei consumatori (da parte di Confesercenti); -servizio di conoscenza e accesso a finanziamenti locali, nazionali e della UE (già impiantato dal Comune Capofila a servizio delle attività produttive del territorio); -servizi di formazione e consulenza su varie tematiche quali: risorse umane e gestione dei collaboratori, reti e sviluppo locale, sicurezza e salute sul lavoro (Confesercenti), -consulenza nell’ambito dei rapporti con banche e assicurazioni (Euroconfidi Impresa, Mps, Mantova Banca, Bcc di Castel Goffredo)
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DDC “ Commerciando tra Castelli e Casali dell’aquila e del leone”
Capitolo VI Piano economico-finanziario complessivo che evidenzia l’entità dell’investimento, le risorse a carico dei soggetti del partenariato e le modalità di cofinanziamento per ciascun intervento;
MONETA ANTICA DI GIANFRANCESCO GONZAGA C. 1439
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DDC “ Commerciando tra Castelli e Casali dell’aquila e del leone” INTERVENTI A FINALITA’ PRIVATA CASTEL GOFFREDO
Titolo
Attuatore
ATEC Localiz C. f . / Tip O zazione P.iva inv 2002/2 007
Rifacim PET 47.76. Via 020290 3.1 ento STORE di 20 Umbert 70204 vetrine BERTAZZI 2007 ini, 3 CRISTIAN Ammod errname nto esterni
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47.26. Via 021513 3.1 00 Botturi, 40201 3.1 2007 9/ 11 5.1
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020198 2.1 90207 3.1 3.1 3.1 3.1
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€ Sett 5.500,00 2009 / Sett € 2010 2.500,00
Costo totale investim ento
€ 3.402,56 € 5.671,88
€ 8.470,59 € 14.120,0 0
€ 6.388,94 € 10.650,0 0
€ 596,90 € 995,00
€ 4.403,87 € 7.341,00
12 M € € E 3.200,8 4.799,20 € SI 0 8.000,00
DDC “ Commerciando tra Castelli e Casali dell’aquila e del leone” Insegna e ammod ername nti esterni
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DDC “ Commerciando tra Castelli e Casali dell’aquila e del leone” vetrina
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016234 3.1 30202 5.1
2007 47.64. 10
016234 3.1 30202 5.1 3.1
47.77. Via 006431 00 Garibal 20207 2.1 2007 di, 2
Piazza 3.1 47.21. Mazzin 020725 01 i, 13/ 80208 3.1 2007 14 3.1 3.1 3.1 2.1
Insegna, sicurezz FROG a e CAFE’ opere di S.R.L ammod ername nto esterne
Sicurez za, opere esterne
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022181 6.1 70203 5.1 3.2
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2010
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9 € € M 1.080,2 1.619,73 E 7 € SI 2.700,00
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€ €98.633 €147.888 246.521 ,19 ,16 ,35
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DDC “ Commerciando tra Castelli e Casali dell’aquila e del leone” INTERVENTI FINALITA’ PRIVATA CASALOLDO Titolo
Attuatore
ateco Localiz C. f. Ti 2002/ zazione /P.iva p 2007 in v
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Tempist ica attuazio ne
€ Sett 1.050,00 2009 Sett € 2010 1.950,00
- ATTR. € ESTERNE 1.120,00 VETRINA € 1.380,00 TINT. € ESTERNA 13.000,0 RIV. 0 PILASTRI € 2.580,00 TINT. € ESTERNE 11.525,0 - RISTR. 0 FACCIAT A + € VETRINA 13.633,3 0 + PAVIMEN TO MARCIAP IEDE € INSEGNA 1.500,00 TINT. € ESTERNE 25.000,0 0
Sett 2009 Sett 2010 Sett 2009 Sett 2010
2010
Du rat Me si
Quota Quota contribut carico o partern richiesto a RL
Costo totale Investi m.
/ 12 €1.200,3 €1.799,7 ME 0 0 SI € 3.000,0 0 12 / ME €1.000,2 €1.499,7 SI 5 5 € 2.500,0 0 12 / ME €6.233,5 € SI 6 9.346,44 € 15.580, 00
12 ME € €15.992, SI 10.665,3 99 1 €26.658 ,30
Marzo 4 2010 / ME € € Giugno SI 10.002,5 14.997,5 € 2010 0 0 25.000, 00 56.30 Piazza 014508 3. ILL. € Maggio .00 Matteot 60208 1 ESTERNA 5.000,00 2009 / 2007 ti, 3 Luglio 3 € € 2009 ME 2.000,50 2.999,50 SI € 5.000,0 0 Ammod MACELLER 47.22 Via D. 012479 3. - TENDA € Sett ernamen IA SERENI .00 Alighie 00200 2 CON 1.550,00 2009 / to tende LUCIANO 2007 ri, 20 CAPOTTA Sett €620,16 € 929, 85 € 1.550,0 2010 0 € €31.722, €47.565, 79.288, 107 57 73 30
DDC “ Commerciando tra Castelli e Casali dell’aquila e del leone” INTERVENTI A FINALITA’ PRIVATA CASALMORO Titolo
Attuatore
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Importi
Tempistica attuazione
€1.450,00 €2.150,00 €1.500,00 €1.600,00 €1.850,00
Mesi contr richi
7 MES I Settembre 2009 / Marzo 2010
€ 6.4
€2.000,00 €5.650,00
€2.000,00 €2.500,00 €3.500,00 €500,00
Sett2009/2010
12 MES € 3.7 I
€840,00 €1.386,00 €1.866,67 € 176,00 €400,00 €200,00 €650,00 €1.000,00 €2.656,00 €2800,00 €295,00 €1.500,00 €6.000,00
Sett2009/2010
12 € 1.3 MES
Aprile 2009 / 14 Giugno 2010 MES €3.87 I
Settembre 12 2009/Settembre MES 2010 I € 2.4
€17.7
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DDC “ Commerciando tra Castelli e Casali dell’aquila e del leone” INTERVENTI A FINALITA’ PRIVATA CASTIGLIONE DELLE STIVIERE Titolo
Riqualifi cazione locale
Sicurezz a Locale
Ammode rn Locale e videosor veglianz a Ammode rnament o porta
Ammode rnament o locale,vi deosorve glianza
Attuatore ateco Local c.f/P.iv Ti Elenco Importi 2002/ izzazi a p spese 2007 one inv ammissibil i
Tempis D contribut ticattua ur richiesto a zione M RL es i NEXT 2007 Via 021995 1.2 € Settem LEVEL 47.65 P.C. 00204 CAMPAG 4.304,00 bre200 12 S.A.S. DI .00 Besch 3.1 NE M € 5.120,32 9/ MECUC i, 30/ 2.1 PROMOZ € Ottobre E CI 6 2.1 IONE 2.800,00 2010 SI GIOVAN - ARREDI € NI - MAT X 2.796,80 EVENTI €2.900,0 0 PUBBLIC ITÀ MACEL 2007 Via 014383 5.1 - VIDEO €3.672,2 Aprile 3 LERIA 47.22 Chias 20200 SORV. 6 2009- M EQUINA .00 si, 53 Luglio E € 1.468,90 DI 2009 SI ROBERT O BARON E ALTERE 2007 Via 021987 3.1 - ATTR.. € Aprile/ 3 GO DI 47.76 Mazzi 50206 EST. 12.000,0 Luglio M 5.1 GIARD.P 0 BONATI .10 ni, 18 2010 E € DANIEL ENSILE SI 10.000,00 A - VIDEO € SORV. 13.000,0 0 Nov/Di 2 BAR 2007 Via 013164 3.2 - PORTA € 3.500,00 c 2009 M € 1.400,00 SERAFI 56.30 Valle 10206 + E NO .00 Scura TENDON MARIA , 21 E EST. SI NNA FONDEL 2007 Via 013572 3.1 - ATTR. €6.000,0 Settem FERRA 47.52 Battis 56206 2.1 EST. 0 bre 12 € 5.400,00 5.1 MENTA .10 ti €2.000,0 2009/S M DI PUBBLIC 0 ettembr E MAURO ITA’ €5.500,0 e 2010 SI GUIDET 0 TI IMPIANT O SICUREZ ZA
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109
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12
Quota parter
Costo totale inv
€ 7.680,48 €12.800,8 0
€ 2.203,36 €3.672,26
€ 15.000,0 €25.000,0 0 0
€ 2.100,00 €3.500,00
€ 8.100,00 €13.500,0 0
DDC “ Commerciando tra Castelli e Casali dell’aquila e del leone” o esterno CORNI e di sicurezza CORNA CCHIA IVANO
2007 scura – Parco Com. Di Grole
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2007 Via PNCR 3.1 47.71 Alfier SL67E .30 i, 34 67E89 7J
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2007 Via 022539 3.1 56.10 Tosca 90200 3.1 .11 nini, 3.1 40
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3.1 3.1 3.1 5.1
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€25.000, Agosto 1 00 2010 M € € E 10.000,00 15.000,0 €25.000,0 S 0 0 E €1.750,0 Aprile 3 0 2009/ M € 1.940,00 € €2.400,0 Giugno E 2.910,00 0 2009 SI €4.850,00 €700,00
€2.000,0 0 €12.612, 24 €4.500,0 0 Ammode CAFFÈ 2007 Via 018265 3.2 €1.687,0 rnament REGINA 56.30 san 20205 VENEZIA 0 o locale DI .00 Pietro NE X BURATT , 28 ESTERNI I DANIEL A Riqualifi ROBERT 2007 Via 018984 3.2 - TENDO € 500,00 cazione A NERI 56.30 Mazzi 10983 STRUTT locale .00 ni, 79 URA X esterno /81 3.1 EST. € IMP. 1.977,50 AUDIO X EST. Ammode STEFAN 2007 Via 022566 3.1 €11.036, rnament IA 56.30 Zanar 40208 SERRAM 96 o locale AVIGO .00 delli 3.1 ENTI EST €2950,3 3.1 SUP.EST. 1 in CEMENT €1.710,9 3.1 O 1 3.1 - GIOCHI 3.1 ESTERNI PER €1.277,9 3.1 BAMBINI 2 TINT. €872,00
110
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€ 2009/S M € 3.900,00 ettembr E 10.000,00 e 2010 SI € 1.224,00 € 663,68 € 8.963,82 € 6.318,50
Settem bre 2009/ Settem bre 2010 Novem bre 2009
12 M € 7.644,90 € E 11.467,3 SI 4 €19.112,2 4
Settem bre 2009/ Settem bre 2010
12 M E €991,00 SI
Aprile 2009/ Settem bre201 0
1 M E € 674,80 S E
€ 1.012,20 €1.687,00
€ 1.486,50 €2.477,50
18 M € E 10.000,00 SI
€ 15.000,0 0
€25.000,0 0
DDC “ Commerciando tra Castelli e Casali dell’aquila e del leone” EST - ATTR. EST PERGOL ATO EST ammode rn esterno
€4.450,0 0 €2.701,9 0
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2007 Via 012542 3.2 - TENDA €630,00 Sett 47.72 Pretor 20203 ESTERN 2009/ .20 io11 A 2010
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2007 47.71 .00
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2007 56.10 .11
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2007 56.10 .11
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12 M € 252,00 E SI 020126 3.1 TINT. €10.000, Settem 12 M 60201 3.2 EST 00 bre 5.1 - TENDA €13.000, 2009/S E € - VIDEO 00 ettembr SI 10.400,00 SORV €3.000,0 e 2010 0
023668 2.1 80983 3.1 PUBBLIC ITÀ ILL. EST.
€2.600,0 0 €1800,0 0
€ 378,00 €630,00
€ 15.600,0 €26.000,0 0 0
Settem bre 2009/ Settem bre 2010 021375 3.1 € Settem 00209 VETRINE 4.500,00 bre 2009/ Settem bre 2010 021899 3.1 - DEHOR €25.000, Giugno 30205 00 2010/ Giugno 2011
12 M E € 1.760,00 € 2.640,00 €4.400,00 SI
021545 3.2 - ATTR. €7.500,0 Settem 00207 EST. 0 bre200 9/Sette mbre 2010
12 M € 3.000,00 € 4.500,00 €7.500,00 E SI
12 M E € 1.800,00 € SI 2.700,00 € 4.500,00 12 M E € SI 10.000,00
€91.851,9 2
€ 15.000,0 0 €25.000,0 0
€137.77 7,88
€ 229.629,8 0
Si specifica che gli interventi strutturali sono sostenuti dalla parte privata sia con utilizzo di mezzi propri che con il ricorso a mutui bancari e/o prestiti.
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DDC “ Commerciando tra Castelli e Casali dell’aquila e del leone” INTERVENTI DI INIZIATIVA PUBBLICA Vedi allegati in pdf progetti PROSPETTO DEI COSTI - SPESE AMMISSIBILI ( al lordo dell’IVA) Titolo
Riqualificazione Liberazione
Tipologia di investimento
della Azione 3.3 Intervento riqualifica Piazza Martiri della Liberazione con parcheggi Promozione e animazione Azione 2.1 Promozione e animazione Cabina di regia Azione 1.1 Cabina di regia per progettazione, rendicontazione, tenuta rapporti partner, coordinamento, tavolo tecnico distretto per 24 mesi di progetto Realizzazione parcheggio Azione 3.3 Realizzazione di Parcheggio commerciale in via IV Novembre Riqualificazione piazza Azione 3.3 Urbanizzazione e arredo urbano di Piazza Virgilio Promozione e animazione Azione 2.1 Promozione e animazione Riqualificazione centro storico e zone Azione 3.3 Riqualificazione centro limitrofe storico e zone limitrofe; Via Ripa Castello, Piazze San Luigi e Dallo’, Viale Boschetti Promozione e animazione Azione 2.1 Promozione e animazione 112
piazza
Localizzazione Quota carico Quota parternariato contri RL
Martiri
Comune di Castel Goffredo Piazza Martiri Comune di Castel Goffredo Comune di Castel Goffredo
€184.188,32
€40.00
€ 42.000,00
€
€ 40.000,00 € 5.000,00
€ 20.0
Comune di € 78.000,00 Casalmoro Via IV Novembre Comune di € 110.000,00 Casaloldo
€ 40.0
Comune Casaloldo
di € 17.771,00
€ 40.0
€0,00
Comune di € 190.562,92 Catiglione delle Stiviere
€ 40.0
Comune di € 82.494,48 Castiglione delle Stiviere
€ 0,00
DDC “ Commerciando tra Castelli e Casali dell’aquila e del leone”
FERRAMENTA GIANI SILVANO LA GIRANDOLA DI SIGILLO VINCENZO TABACCHERIA ROMANELLI SABRINA LES FOLLIES DI UGOLINI SARA FRUTTA E VERDURA DI GUINDANI AMLETO
Azioni/mesi
Realizzazione Intervento “xxxxxx” Comune di Castiglione delle Stiviere
NEXT LEVEL S.A.S. DI MECUCCI GIOVANNI MACELLERIA EQUINA DI ROBERTO BARONE ALTEREGO DI BONATI DANIELA BAR SERAFINO MARIANNA FONDEL FERRAMENTA DI MAURO GUIDETTI CHIOSCO BAR CORNI di CORNACCHIA IVANO ROSSELLA PINCELLA LA BRICIOLA S.R.L DI ERMANNO LORENZI AMBROSI FRANCO CAFFÈ REGINA DI BURATTI DANIELA ROBERTA NERI STEFANIA AVIGO ERNESTINA AMBROSI RIST- PIZZ LA CAPANNA DI GREPPI MARIA & C. SAS TLC PROMOTION IL MONELLO DI MARTA COMPAGNONI PIZZERIA L’ANGOLO DI RITA FIORENTINO BAR PARCO PASTORE
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1 April e 2009
2 Magg io 2009
3 Giugn o 2009
4 Lugli o 2009
5 Agost o 2009
6 Sette mbre 2009
7 Ottob re 2009
8 Nove mbre 2009
9 Dice mbre 2009
10 Genn aio 2010
11 Febbr aio 2010
12 Marz o 2010
13 Apr e 2010
DDC “ Commerciando tra Castelli e Casali dell’aquila e del leone” Capitolo VIII Il supporto cartografico con la rappresentazione della localizzazione delle attività commerciali, del sistema di relazioni tra le attività commerciali e i pubblici esercizi, esistenti e programmati, con le varie attività economiche presenti, con l’edificato residenziale, con gli spazi e gli edifici pubblici;
Vedi file in pdf
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