PROGETTO SOCIALE D’INIZIATIVA WIN (WELLFARE DI INIZIATIVA).
Ing Paolo Neri
4 Settembre 2014
Associazione Vecchie e Nuove Povertà Empoli
IL «PROGETTO SOCIALE D’INIZIATIVA» •
•
•
Missione: favorire l’uscita dal disagio/emarginazione di Soggetti con Grave Disagio sociale e personale (SGD) nel Circondario Empolese Valdelsa Obiettivo Principale: rendere i soggetti autonomi tramite il loro inserimento nel mondo del lavoro (superamento della logica assistenziale) Come: tramite interventi mirati rivolti alla persona capaci di: individuare le possibilità di impiego nel territorio in funzione delle potenzialità personali, fornire la formazione ed il tirocinio necessario, fornire un supporto economico per la sostenibilità del percorso, fornire un supporto per l’integrazione sociale
2
IL «PROGETTO SOCIALE D’INIZIATIVA» •
•
Con quali Risorse: tramite il coinvolgimento e la partecipazione integrata e coordinata di tutte le Risorse istituzionali e territoriali utili a portare un contributo all’impresa, ed un Budget iniziale di 160.000 € Con quali Modi: tramite l’uso di una Rete connettiva e opportuni strumenti di Information Technology e l’attivazione di processi condivisi.
3
LA METODOLOGIA PROPOSTA Descrivi il Contesto del Progetto
Conteso del Progetto Determina i Requisiti Requisiti
Contesto del Progetto
Modella il Contesto della Soluzione
Requisiti
Contesto della Soluzione
Processi Modella gli Use Case Use Cases/ Funzioni
Contesto della soluzione Modella le Interazioni Soluzione/Attori Interfacce della Soluzione
Use Cases
Modella la Struttura della Soluzione Struttura della Soluzione
4
Modella gli Use Case
MODELLA GLI USE CASE Contesto della soluzione Requisiti Identifica gli Use case
Modella gli Use Case
Descrivi i Processi Funzioni
Modella i flussi Attività Modella scambio dati Dati Use cases
Processi
Descrivi il Contesto del Progetto
IL CONTESO DEL PROGETTO: ALBERO DEGLI OBIETTIVI Descrizione degli obiettivi e delle idee per il progetto. L’ambiente in cui si colloca e le esperienze pregresse. Nota: Gli obiettivi sono da rivedere congiuntamente A ciascun obiettivo secondario (use case) dovranno essere associate una o più Misure di Efficacia Rendere i Soggetti autonomi tramite il lavoro
Favorire l’Inserimento lavorativo
Soddisfare Bisogni primari
Sostenere l’Iniziativa
Costruire Strumenti metodologici
6
PRIME MISURE DI EFFICACIA •
Si suggerisce di formulare fin dall’inizio alcune misure di efficacia.
•
Esempio di MOE per «Favorire l’Inserimento lavorativo»
°
1 3 5 9 :
° °
à
!"" ##$%&" % '()* !"" !+!, -&"
° .
!"" ##$%&" !"" ##$%&"
à
/ 0 /
% '()2 % '()*
4 67 8 4 8 ;° 7
DETERMINA I REQUISITI • Fare l’elenco degli Stakeholders: individui o organizzazioni che hanno un diretto interesse nel progetto e hanno dei Requisiti. Nota: nel documento che mi è stato dato «Domanda di contributo» vi è una dettagliata lista di Attori. Vale la pena verificarla. Manca per esempio l’Utente finale. • Raccogliere i Requisiti: Chiedere agli stakeholders. Successiva analisi dei requisiti per una loro formulazione corretta, non ridondante, e verificabile. Individuazione di conflitti tra requisiti. Costruzione di una Struttura gerarchica dei requisiti. I Requisiti sono la base per assegnare le Prestazioni funzionali alle Funzioni Nota: dai documenti ricevuti tale raccolta, ancorché sicuramente fatta, non risulta
8
Modella il Contesto della Soluzione
MODELLA IL CONTESTO DELLA SOLUZIONE
Si tratta di modellare gli attori esterni al sistema (che io chiamerò la Soluzione), che scambiano informazioni, e i flussi informativi. Questo serve per descrivere gli Use Case, ossia i servizi che la soluzione fornisce e per i quali è nata. Nota: Da rivedere e completare con la descrizione dei flussi
•
Comuni
Risorse territoriali sociali
Terzo settore Soggetti con Grave Disagio SGD
Banche
Imprese Sociali
Regione Toscana
Progetto Sociale d’Iniziativa
Fondazione Altagamma Risorse Territoriali
Confederazioni Produttori/ Esercenti/ Distribuzione
Aziende
9
Modella gli Use Case
MODELLA GLI USE CASE •
• • •
•
•
Per ogni Obiettivo primario, allo scopo di elencare le Funzioni o attività che devono essere svolte per soddisfare i bisogni espressi, cioè il servizio (use case) richiesto alla soluzione, ho sviluppato una possibile sequenza operativa per ciascuno di essi. Tale sequenza si identifica con uno «scenario». Le varie funzioni sono «colorate» in modo diverso pe assegnarle a differenti categorie. Questo aiuta per la successiva allocazione ai Nodi Operativi della struttura Più scenari possono essere descritti per considerare differenti modi di soddisfacimento dei servizi in condizioni particolari Una volta stabilite le Funzioni, partendo dai Requisiti, si allocano i requisiti alle Funzioni e si determinano sia i collegamenti tra le Funzioni che i dati scambiati. Si determinano anche le prestazioni delle funzioni in base ai requisiti allocati. Si esegue uno studio di fattibilità preliminare per garantire la fattibilità delle prestazioni richieste ed i costi presunti di esercizio in modo da rientrare nel Budget. Si avvia un processo di verifica delle MOE richieste, ed in genere dei requisiti per accettarle o modificarle per renderne fattibili i modi, tempi e costi. Si esegue inoltre una prima analisi di rischio per individuare aree di difficile (prestazioni, tempi, costi) implementazione da tenere sotto controllo nella costruzione della soluzione.
NOTA: Tutto da rivedere insieme. Come riferimento ho preso il Paragrafo 11.1 del documento «Domanda di contributo»
10
SCENARIO «FAVORIRE INSERIMENTO LAVORATIVO»
Favorire l’Inserimento lavorativo
La sequenza delle attività non specifica chi esegue le azioni ne il come
Identifico soggetti bisognosi [Identificare Soggetti] • Verifico tipologia del bisogno [Verificare Bisogni] • Seleziono soggetti e interventi necessari [Selezionare Interventi] Nel caso di bisogni primari rimando a «Soddisfa Bisogni Primari» • Rilevo competenze del soggetto [Analizzare Competenze] • Ricerca risorse [Ricercare Risorse] •
Terreni (in collaborazione con i Comuni) Locali industriali (in collaborazione con i Comuni) Finanza ( in collaborazione con Banche e Progetti Microcredito) 11
SCENARIO «FAVORIRE INSERIMENTO LAVORATIVO»
Ricerca possibilità lavorative [Ricercare Opportunità]
•
Ricerca offerte lavoro Azienda o
o o
Contatto Associazioni industriali, Confederazioni produttori ed esercenti, sindacati e aziende private e raccolgo offerte lavoro Individuazione fattori abilitanti ad accoglienza Studio normativa contratti inserimento lavoro e proposte modifica
Ricerca impieghi possibili in cooperative associate Ricerca Mercati e possibili prodotti o
• •
Contatto Associazioni esercenti e distribuzione per individuare possibili prodotti e relativo mercato
Analisi gap capacitivi in funzione possibilità lavorative [Analizzare Gap] Seleziono tipologia intervento lavorativo [Selezionare Intervento]
12
SCENARIO «FAVORIRE INSERIMENTO LAVORATIVO» Nel caso di Impiego in Azienda Seleziono impiego (coordinamento con Azienda) [Selezionare Impiego] Pianifico percorso Formativo (Coordinamento con Soggetti Formazione) [Pianificare Formazione] Attivo Formazione [Attivare Formazione] Pianifico Assunzione (eventuale) tempo determinato (Coordinamento con Cooperative) [Pianificare Assunzione] Pianifico Assunzione presso Azienda (Coordinamento con Azienda) [Pianificare Assunzione] Attivo inserimento [Attivare Inserimento] Attivo tutoraggio [Attivare Tutoraggio] Verifico inserimento [Verificare intervento]
Nel caso di Sviluppo d’Impresa Seleziono Prodotti e mercato (Coordinamento con Distributori) [Selezionare Prodotto] Selezione Team d’impresa [Selezionare Team] Pianifico percorso Formativo (Coordinamento con Soggetti Formazione) [Pianificare Formazione] Attivo Formazione [Attivare Formazione] Elaboro Business Plan [Elaborare Business Plan] Decido le Risorse [Decidere Risorse] Terreni, Locali, Finanza
Assegno Risorse [Assegnare Risorse] Attivo tutoraggio [Attivare Tutoraggio] Verifico andamento impresa [Verificare intervento] 13
Soddisfare Bisogni primari
SCENARIO «SODDISFARE BISOGNI PRIMARI» • •
Rilevo Bisogni del soggetto [Analizzare Bisogni] Ricerca risorse [Ricercare Risorse] Vitto (in collaborazione con i Comuni, Terzo Settore, Parrocchie) Alloggio (in collaborazione con i Comuni, Terzo Settore, Parrocchie) Contributo di copertura ( in collaborazione con Comuni, Terzo settore) Integrazione sociale
Scrivere Progetto di Solidarietà [Scrivere Progetto] • Attivare Progetto di Solidarietà [Attivare Progetto] • Attivare il Tutoraggio [Attivare Tutoraggio] •
•
Verificare Intervento [Verificare intervento]
14
Sostenere l’Iniziativa
SCENARIO «SOSTENERE L’INIZIATIVA» • • •
Ricerca Donazioni [Ricercare Fondi] Ricerca Fondi istituzionali (regione, stato, UE) [Ricercare Fondi] Partecipazione Ricerche EU [Partecipare Ricerche]
15
Costruire Strumenti metodologici
SCENARIO «COSTRUIRE STRUMENTI METODOLOGICI» • •
• • • • •
Comunicare al Territorio [Comunicare Progetto] Coordinare Tavoli Territoriali [Coordinare Operatori] Assegnazione dei ruoli Management delle Operazioni Implementare e Gestire Strumenti SW e Rete [Gestire Strumenti] Amministrare il fondo [Amministrare Progetto] Promuovere il marchio [Promuovere marchio] Progettare l’Iniziativa [Progettare Iniziativa] Attuare il Piano di Valutazione del Progetto [Attuare Valutazione] 16
ALBERO DELLE FUNZIONI •
L’albero delle funzioni serve a dare una struttura funzionale al progetto. Esso raccoglie l’insieme delle Funzioni che servono per soddisfare tutti i bisogni. Ciò è utile anche per evitare duplicazioni e per sfruttare sinergie applicative. Progetto Sociale d’Iniziativa
1 Analisi della situazione
2 Decisione e Controllo
3 Attivazione
4 Comunicazione e Gestione
17
ALBERO DELLE FUNZIONI: ANALISI DELLA SITUAZIONE 1 Analisi della Situazione
1.1 Ricerca Dati
1.1.1 Identificare Soggetti
1.1.3 Ricercare Fondi
1.2 Analisi Dati
1.1.2 Ricercare Opportunità
1.2.1 Verificare Bisogni
1.2.2 Analizzare Competenze
1.2.3 Analizzare Gap
1.1.4 Ricercare Risorse
18
ALBERO DELLE FUNZIONI: DECISIONE E CONTROLLO 2 Decisione e Controllo
2.1 Decidere
2.2 Pianificare
2.3 Verificare
2.1.1 Selezionare Soggetti
2.1.2 Decidere Risorse
2.2.1 Pianificare Formazione
2.3.1 Verificare intervento
2.1.3 Selezionare Impiego
2.1.4 Selezionare Prodotto
2.2.2 Elaborare Business P.
2.3.2 Attuare Valutazione
2.1.5 Selezionare Team
2.1.6 Decidere Finanziamenti
2.2.3 Pianificare Assunzione
2.1.7 Progettare Solidarietà 19
ALBERO DELLE FUNZIONI: ATTIVAZIONE
3 Attivazione
3.1 Attivare Formazione
3.2 Attivare Inserimento
3.3.1 Tutoraggio Inserimento
3.3 Attivare Tutoraggio
3.3.2 Tutoraggio Impresa
3.4 Assegnare Risorse
3.5 Partecipare Ricerche
3.6 Attivare Solidarietà
3.3.3 Tutoraggio Solidarietà
20
ALBERO DELLE FUNZIONI: COMUNICAZIONE E GESTIONE
4 Comunicazione e Gestione
4.1 Comunicazione
4.1.1 Promuovere marchio
4.1.2 Comunicare Progetto
4.2 Gestione
4.2.1 Management
4.2.2 Coordinare Operatori
4.2.3 Amministrare Progetto
4.2.4 Gestire Strumenti
21
MODELLA LE INTERAZIONI SOLUZIONE/ATTORI
Modella le Interazioni Soluzione/Attori
Serve per stabilire il flusso logico di azioni e di dati che legano gli attori con la Soluzione. Ciò è fondamentale per la specifica della Rete, del modo di utilizzarla, e per stendere le specifiche dei Tool informatici di Rete. Nota: da sviluppare completamente a partire dal Contesto della Soluzione a dallo sviluppo funzionale degli Use Case •
22
MODELLA LA STRUTTURA DELLA SOLUZIONE
•
•
•
•
•
Modella la Struttura della Soluzione
In questa fase si ipotizzano dei Nodi operativi (vedi slide 26) , in base ad una ottimizzazione delle connessioni, della condivisione delle risorse comuni, e dell’equa ripartizione delle funzioni (allocazione funzioni nodi: vedi slide 27) Si allocano le funzioni ai Nodi operativi e si determinano gli scambi dati ed i flussi di attività tra i nodi all’interno della Soluzione. Dato che anche tra i Nodi sarà utilizzata la rete, ciò contribuirà alla sua progettazione. All’interno di ciascun nodo, per ogni funzione, si stabilirà quanto lavoro dovrà essere fatto dall’uomo e quanto dalla macchina. Si stabiliscono da un lato i task degli operatori, e dall’altro le specifiche per i tool informatici (banche dati e loro funzionalità). Una volta stabiliti i task, si definiscono i ruoli degli Operatori, come insieme di Task, identificando le singole professionalità necessarie ed i carichi di lavoro conseguenti. Si possono scrivere e dimensionare a questo punto le procedure per l’esecuzione delle varie attività.
23
ALLOCAZIONE FUNZIONI AI NODI OPERATIVI Tavolo Terr. 1 Analisi Situazione
VNP
Cabina Regia Formazione
1.1 Ricerca dati
1.1.1 Identificare Soggetti 1.1.2 Ricercare opportunità 1.1.3 Ricercare Fondi 1.1.4 Ricercare Risorse 1.2 Analisi dati 1.2.1 Verificare Bisogni 1.2.2 Analizzare Competenze 1.2.3 Analizzare Gap 2 Decisione e Controllo 2.1 Decidere 2.1.1 Selezionare Interventi 2.1.2 Decidere Risorse 2.1.3 Selezionare impiego 2.1.4 Selezionare Prodotto 2.1.5 Selezionare Team 2.2 Pianificare 2.2.1 Pianificare Formazione 2.2.2 Elaborare Business Plan 2.2.3 Pianificare Assunzione 2.3 Verificare 2.3.1 Verificare intervento 2.3.2 Attuare Valutazione 3.1 Attivare Formazione 3 Attivazione 3.2 Attivare Inserimento 3.3 Attivare Tutoraggio 3.4 Assegnare Risorse 3.5 Partecipare Ricerche 4 Comunicazione e Gestione 4.1 Comunicazione 4.1.1 Promuovere Marchio 4.1.2 Comunicare Progetto 4.2 Gestione 4.2.1 Progettare Iniziativa 4.2.2 Coordinare Operatori 4.2.3 Amministrare progetto 4.2.4 Gestire Strumenti
24
RETE, NODI OPERATIVI E STAKEHOLDERS Riporto uno schema che evidenzia le relazioni tra gli attori ed i nodi operativi della soluzione, così come risulta dai documenti ricevuti. Regione Soggetto a verifica: fa parte della Struttura della Soluzione Toscana Banche Comuni
Tavolo territoriale
Imprese Sociali Formazione
Risorse territorial i sociali Terzo settore Soggetti con Disagio
Terreni Locali Nodi Operativi
Tavolo territoriale
Associazione VNP
Cabina di regia
Fondazione Altagamma
Tavolo territoriale
Stakeholders
Confederazioni Produttori/ Esercenti/ Distribuzione
Aziende
FLUSSI OPERATIVI COORDINAMENTO
25
ACTIVITY DIAGRAM
26