ISTITUTO COMPRENSIVO GAVORRANO Scuola dell’ Infanzia “GIANNI RODARI” Scarlino Scalo
PROGETTO DI EDUCAZIONE SCIENTIFICA
“ Se l’ape scomparisse dalla faccia della terra, all’uomo non resterebbero che quattro anni di vita” Albert Einstein
Lo scopo di questo progetto è quello di portare i bambini a conoscenza del meraviglioso mondo delle api, dell'importanza che questo magnifico insetto ha per l'equilibrio della natura, della bontà dei suoi prodotti e dell'effetto benefico che essi producono per il nostro organismo. Attraverso questo percorso nel mondo della natura si vorrebbe compiere un piccolo passo verso la consapevolezza dell'importanza di avvicinarsi ad essa, di comprenderla e rispettarla. In un mondo sempre più "virtuale" e scollegato dalla realtà, sembra importante recuperare questo contatto che conduce all'essenza delle cose e riporta in una dimensione di armonia con tutto ciò che ci circonda, dove tutto funziona se c'è rispetto, giustizia ed amore per la natura e l'essere umano. OBIETTIVI - OSSERVARE i fenomeni naturali e gli organismi viventi sulla base di criteri o ipotesi, con attenzione e sistematicità. - SVILUPPARE la curiosità e l’esplorazione, porre domande, discutere, confrontare ipotesi, spiegazioni, soluzioni e azioni. - UTILIZZARE un linguaggio appropriato per descrivere le osservazioni o le esperienze. FINALITA’ - Conoscere la struttura morfologica e le caratteristiche delle api. - Conoscere i comportamenti e l’ambiente di vita delle api. - Conoscere la società delle api. - Conoscere i prodotti delle api. COMPETENZE - Osservare l’ape. - Riconoscere le caratteristiche dell’ape e dei suoi prodotti. - Raggruppare e seriare secondo un criterio. - Ricostruire e rappresentare l’ape attraverso varie tecniche. - Trovare le fasi più significative dell’esperienza e riorganizzarle. - Esprimere pareri e confrontarsi con il gruppo. - Usare un linguaggio consapevole e corretto.
1° STEP: OSSERVAZIONE LIBERA Una mattina noi insegnanti abbiamo fatto trovare ai bambini un barattolo di vetro chiuso con dentro tre api… • Gabriele: l’ api!!! • Sophia: perché sono lì dentro? • Sofia C: le api sono come le mosche! • Michele: fanno il miele! • Diego: bellineeee!!! • Sophia: mi fanno schifo, perché al campo mi fanno sempre i pizzicotti !!!
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Diego: (eccitatissimo) guarda come sono carine … me le porterei a casa queste vespine! Gabriele: le api! Si muovono! C’hanno le striscioline! Gregorio: sono le api! Non mettere il dito li sopra ( coperchio del barattolo), perché è tutto bucato! Berkan : dobbiamo stare zitti altrimenti si svegliano e ci pizzicano! ( ci fa capire, perché è un bimbo straniero entrato a settembre) Gregorio : ma stanno chiuse nel barattolo! Michele : quando si svegliano fanno ancora miele, vero? Berkan va a prendere un librino di Winnie the Pooh e mi mostra delle api! Sofia O: non sbatacchiare! Sta attenta che spaccano il barattolo e ti pizzica! Sophia: sai perché? Vogliono pizzicare tutti i bambini e le maestre!
2° STEP: OSSERVAZIONE GUIDATA
In questa fase abbiamo invitato i bambini ad osservare attentamente le api, poi ho chiesto loro: “Cosa sono?” Gabriele: le api! “E cosa sono le api?” Sofia C: dei cosini che pungono! Samuel: sono una specie di insetti che pungono. Pietro: degli insetti che pungono! Se gli diamo noia pungono! “Ma perché pungono?” Michele: per difendersi! Federico: come il mio gatto … se gli do noia mi graffia! “Com’è fatta un’ape?” Pietro: con le strisce nere e gialle, con la testa un po’ grigia. Sofia C: c’ha le zampette. Samuel: il pungiglione. Greta: le ali. Gregorio: le antenne.
“Ma quante ali, antenne, zampette ……?” Sofia C: tre zampette da una parte … tre zampette dall’altra parte. Michele: sei!!! Gianmaria: due ali. Sofia O: due corna. Greta: noooo, due antenne!!! Federico: un pungiglione. “Com’è l’ape?” Sofia O: è piccola. Samuel: esistono anche delle api più grandi. Michele: sono belle! Federico: sono piccine. Alessio: vola! “Dove vive l’ape?” Gregorio-Michele: nell’alveare.
3° STEP: ELABORAZIONE INDIVIDUALE Successivamente i bambini hanno disegnato e colorato un’ ape.
4° STEP: LE NOSTRE AMICHE API I bambini sono stati impegnati a fare un lavoro collettivo: un grande cartellone da appendere alla parete delle nostre sezioni.
5° STEP: L’APE E’…
“Bambini com’è l’ape?” Michele: è un insetto come la zanzara. Sophia: come il ragno. Anna: è bella come una farfalla. Noemi: è bella come un fiore. Gabriele: è piccola come la formica. Pietro: come un soldo. Michele : è laboriosa, perché lavora tanto! Sofia O: lavora come le formiche!
Diego: come il mio babbo che lavora. Ennio: è gialla e nera! Sofia C: gialla come una banana. Gregorio: come il sole. Gianmaria: come il limone. Alessio: nera come un pipistrello. Gregorio: come il buio!!! Michele: anche le olive sono nere! Federico: è nera come il manico del pennello. Tutte le caratteristiche emerse dalla conversazione collettiva e i simboli concordati dai bambini per rappresentarle, sono state raccolte in un cartellone: L’APE E’…
6° STEP: “SMONTIAMO” L’APE I bambini sono stati sollecitati a “smontare” l’ape per trovare le caratteristiche dell’insetto. Ogni bambino è stato invitato a disegnare un’ ape al centro di un foglio e le sue caratteristiche nei quadrati intorno. Successivamente ogni bambino ha verbalizzato il proprio elaborato. Dopo è seguito un elaborato collettivo.
7° STEP: LA NOSTRA “APONA” STACCA-ATTACCA Per far capire meglio ai bambini come è fatta un’ape, li abbiamo coinvolti in questo gioco, che consiste nel rimontare l’insetto. Per prima cosa abbiamo colorato la nostra “APONA” lavorando tutti insieme… dopo di che siamo partiti con il nostro gioco dove hanno partecipato tutti con grande entusiasmo. Appesa l’ “APONA” ad una parete, perché i bambini ci giochino liberamente … …siamo passati al lavoro individuale “TROVA LE DIFFERENZE”.
Successivamente abbiamo aggiunto alla nostra “apona” i nomi delle varie parti del corpo; a turno tutti i bambini sono stati chiamati ad attaccare questi nomi nel posto giusto.
8° STEP: ELABORAZIONE CREATIVA In questa fase abbiamo proposto ai bambini di costruire un’ape con il materiale riciclato … piatti di carta … tappi di plastica… contenitori delle sorprese degli ovetti … contenitori delle sorprese degli ovetti …tempere… farine e semini …
9° STEP: GIOCHI MOTORI
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“Come si muovono le api?” Sofia O: con le ali! Gabriele: volano!
Chiediamo loro di imitare le api quando volano… “Ma noi possiamo volare?” Tutti: noooooooooo!!! “Siamo sicuri? Vogliamo provare?” Tutti: siiiiiiiiiiiiii!!!! Appurato che, pur sbattendo fortissimo le ali (braccia), non possiamo volare, passiamo ad altri giochi.
VOLARE DI FIORE IN FIORE … un gioco di velocità dove vince chi si posa per primo sul fiore volando … … e tantissimi altri giochi motori !
10° STEP: ELABORAZIONE INDIVIDUALE Terminato il gioco ogni bambino ha lavorato individualmente per tracciare il volo delle api.
11° STEP: CLASSIFICAZIONE DI ANIMALI CHE VOLANO In questa fase abbiamo chiesto ai bambini di dirci altri animali che volano: Sofia O-Gianmaria: la farfalla. Diego: il pipistrello. Gregorio: le zanzare. Sophia: un uccello. Michele: i mosconi. Greta: la coccinella. Federico: la mosca. Anna: l’ape. Berkan: Ben 10! Noemi: il pappagallo. (Di sicuro uno dei mostri in cui si trasforma Ben 10 volerà ma Pietro: la civetta. … gli chiedo di portarmi un libro con un animale che vola: Gabriele: l’aquila. uno pterodattilonel libro dei dinosauri!) 12° STEP: ELABORAZIONE INDIVIDUALE ( VERIFICA ) In questa fase abbiamo dato ai bambini una scheda dove dovevano colorare solo gli animali che volano. In seguito è stato chiesto loro di disegnare qualche animale che vola.
13° STEP: OGNI ANIMALE NEL SUO AMBIENTE “Mi avete detto che l’ape vola, ma dove?” Sofia O: in cielo! Gabriele: sul cielo! “Volano tutti gli animali?” Sofia O: noooo! Tipo l’elefante non vola. Pietro: la mucca, la giraffa, i topi, la tigre, i cani non volano! Alessio: neanche i bruchi. Gabriele: i bruchi strisciano. Alessio: i bruchi si trasformano in farfalle. “Allora come fanno a muoversi?” Sofia C: camminano! “E dove camminano?” Gabriele: in terra. Sophia: sul prato. Alessio: nello zoo. “Ci sono solo animali che volano e camminano?” Sofia O: alcuni strisciano. Dopo aver pensato bene … Alessio: notano!!! Gabriele: altri nuotano.
“Vogliamo giocare a SCATOLINE CHIUSE SCATOLINE APERTE per mimare come si muovono tutti gli animali?” Tutti: siiiii!!! Cominciamo…. Scatoline chiuse… Scatoline aperte.. “…escono fuori tanti pesci…»
“… escono fuori tante mucche …”
14° STEP: ELABORAZIONE INDIVIDUALE (VERIFICA) Terminato il gioco ogni bambino ha lavorato individualmente.
15° STEP: APE IN MASCHERA Nel periodo di Carnevale abbiamo proposto ai bambini ditrasformare l’ape in una maschera … Ed ecco la nostra rielaborazione creativa
…
16° STEP: RENZO L’APICOLTORE Oggi a scuola è venuto a trovarci Renzo, l’apicoltore,per parlarci delle api e della loro casa. Renzo: bambini lo sapete come si chiama la casa dove vivono le api? Tutti: alveare. Renzo: bravi! Bambini l’ape è un insetto indipendente, cioè fa tutto da sola e non ha bisogno dell’aiuto dell’uomo. Nella famiglia delle api ognuna ha il suo compito: c’è il gruppo delle api che pensa alla pulizia dell’alveare; un certo numero di api è addetto alla bottinatura, cioè andare alla ricerca di provviste; le api giovani sono addette all’alimentazione delle api nuove e della regina (la scorta di provviste è per i primi tre giorni, dopo la pappa reale viene prodotta al momento del consumo); un altro gruppo di api fa la guardia all’alveare
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Renzo: quando devono costruire un nuovo alveare, un gruppo di api va ad esplorare vari ambienti. Nel momento in cui si ritrovano “comunicano”, “parlano” tra di loro ed ognuna descrive la zona che ha trovato, dopo di che, tutte insieme, decidono quale è il posto migliore da occupare. Così partono tutte, compresa l’ape regina, perché c’è una nuova casa da costruire e organizzare. Renzo: arrivate sul posto cominciano a fare la cera, sapete cos’è? Michele: si scioglie quando il fuoco gli va sopra! Renzo: in casa avete qualcosa fatto di cera? Gregorio: le candele! Renzo: la CERA è un composto fatto di grasso animale, che producono le api stesse, e propoli, che è una resina che le api raccolgono sulle piante.
Il PROPOLI (resina delle piante) è molto ricco di antibiotici. Alle api serve per fare la cera, lo usano come colla (per incollare tutto ciò che si muove dentro l’alveare e chiudere tutto per non far entrare amici indesiderati) e come disinfettante per loro stesse.
Renzo: pronta la cera le api iniziano a costruire questa casina chiamata FAVO. Ogni favo, come vedete, è formato da tante cellette (ALVEOLI).
I favi vengono costruiti in base al numero delle api stesse e servono per fare sia il MIELE (nettare e polline), che per deporre le uova (COVATA).
La società delle api è formata da: APE REGINA – FUCO - API OPERAIE
L’ APE REGINA è l’ape più grande e ciò dipende dall’alimentazione che riceve. Mentre le altre api Mangiano pappa reale solo i primi tre giorni di vita, la regina magia solo questa, che le sviluppa le ovaie. I suoi compiti sono di comandare, lei da tutti gli ordini, e deporre le uova per riprodurre le api. Il FUCO è il maschio dell’alveare. Le API OPERAIE sono addette ai lavori. Tutte le api femmine nascono da un uovo fecondato, mentre il fuco da un uovo non fecondato che sceglie la regina.
Ieri chi è venuto a trovarci?” Sofia O: lo zio di Gaia! Samuel: Renzo, è venuto a parlare delle api… Greta: …dove vivono le api! “E dove vivono le api?” Gabriele: nell’alveare. “Dove viene costruito un alveare?” Noemi: dentro un albero vuoto. Michele: dentro un albero pieno. Sofia C: anche nel tetto.
17° STEP: CONVERSAZIONE DI GRUPPO
Greta: un gruppo di api cercano un posto dove stare … Gabriele: … dopo si ritrovano e si parlano … Sofia C: … dicono dove sono state … Sofia O: … e decidono dove andare a costruire la casa. Alessio: … decidono tutte insieme !!! Gregorio: a quel punto vanno tutte in questo posto a costruire la casa. L’alveare da cosa è formato?” Noemi: è formato dalle cellette. Come sono fatte?” Samuel: con sei lati. Come sono chiamate le cellette?” Gabriele: alveoli.
Tante cellette attaccate cosa formano?” Greta: i favi. “Di che materiale sono fatti?” Gregorio: di cera. “La famiglia delle api da chi è composta?” Gabriele: l’ape regina. Samuel: le api lavoratrici, perché lavorano. Gregorio: api operaie ! Anna: l’ape regina è la più grande. Gabriele: il fuco … il maschio.
18° STEP: ELABORAZIONE INDIVIDUALE In seguito, ogni bambino, ha disegnato un favo.
19° STEP: IL FAVO Successivamente i bambini si sono impegnati a costruire la loro celletta con il cartoncino giallo … … dopo abbiamo unito tutte le cellette, ed ecco …
20° STEP: IL GIOCO DELLE SEQUENZE ATTACCA-STACCA Successivamente noi maestre abbiamo fatto dei disegni raffiguranti il racconto di Renzo sulla costruzione dell’alveare e …
… i bambini li dovevano mettere in sequenza. Terminato il gioco ognuno ha lavorato individualmente.
21° STEP: CONTARE Collega ogni ape con un fiore, sono più le api o i fiori? Disegna un ape dentro ogni celletta. Quante sono le api?
22° STEP: FESTA DEL BABBO Per il 19 marzo i bambini hanno regalato al babbo un sasso fermacarte dipinto come un’ape. Come prima cosa hanno lavato bene bene i sassi… poi li hanno dipinti
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23° STEP: LA TECA A SCUOLA Renzo è tornato a trovarci portando un’altra bellissima sorpresa.
Dopo l’entusiasmo iniziale e dopo aver osservato attentamente la teca da tutti i punti di vista … Renzo: perché ci sono tanti spazi vuoti? Michele: perché ci camminano! Renzo: come vedete il favo è diviso in due sezioni: la parte sotto è il NIDO, la parte sopra il MELARIO.
Renzo: nel favo da NIDO ci viene fatta la COVATA. Adesso, come vedete, ci sono le api giovani che devono essere protette dai genitori (a sinistra) e le scorte di miele (a destra), dove le api vanno quando devono nutrire le api nuove.
API GIOVANI
MIELE
Renzo: bambini toccate il vetro sia dove sono le api che dove c’è il miele. Gregorio: qui è caldo! Renzo: si … Quando c’è la covata alle api servono 37° per far nascere i piccoli e per mantenerli in vita. Il calore viene prodotto dalle api giovani perché mangiano il miele.
Renzo: nel nido da MELARIO c’è il miele, perché quando ci sono tante provviste e il nido è pieno, le api lo portano sopra. Noi uomini prendiamo solo il miele dal melario. Renzo: bambini vi ho portato anche l’ape regina, proviamo a cercarla? Tutti: siiiiiiiiiiii ! ……Cerchiamo…Cerchiamo…
…Eccola qui !
Purtroppo Renzo ci deve salutare, perchè se le api che sono rimaste nell’alveare non vedono la regina per qualche ora, ne fanno subito un’altra e quando questa torna la uccidono. 24° STEP: ELABORAZIONE INDIVIDUALE Ogni bambino disegna la teca.
25° STEP: DISCUSSIONE COLLETTIVA
“Cosa ha portato Renzo l’ultima volta che è venuto a trovarci?” Federico: una scatola dove c’erano le api dentro. Gregorio: c’erano due favi. “Cosa formano più favi?” Gregorio: l’alveare. “Come erano messi questi due favi?” Greta: uno sotto e uno sopra. Gregorio: uno era giallo scuro e uno giallo chiaro. Anna: su ci stavano poche poche e giù ci stavano tante.
“Nel favo sotto a destra cosa c’era ?” Gabriele: il miele. “E a sinistra ?” Diego: tante api. Pietro: la teca era calda! “Dove era calda ?” Sophia: dove erano le api. Gregorio: è caldo per far nascere i cuccioli di ape. “Nel favo sopra c’è il miele, ma perché ?” Sofia C: per farlo mangiare a noi ! “Ma perché le api lo portano di sopra ?” Sofia C: perché giù di sotto è pieno! Michele: è pieno di miele. Sofia O: …anche delle uova.
Anna: abbiamo visto anche l’ape regina. “Com’è l’ape regina?” Noemi: grande. Gregorio: grossa! Samuel: io so cosa mangia…la pappa reale! Gregorio: depone le uova. Noemi: comanda tutti ! “Chi sa dirmi com’è formata la famiglia delle api?” Noemi: in tante api! Gregorio: ape regina. Noemi: fuco… Com’è il fuco?” Anna: senza pungiglione!
26° STEP: ELABORAZIONE INDIVIDUALE E’ stato chiesto ai bambini di disegnare com’è composta la famiglia delle api.
27° STEP: IL FUCO Abbiamo consegnato ai bambini questo lavoro per vedere se avevano capito bene la differenza tra le api e il fuco.
28° STEP: L’ALVEARE Ogni bambino si è impegnato a disegnare un’ape per comporre la famiglia delle api.
29° STEP: UNA-POCHE-TANTE
30° STEP: API OPERAIE
Mi avete detto che la famiglia delle api è formata da una sola APE REGINA… …pochi FUCHI…
…e tante API OPERAIE ! Ma quest’ultime hanno tutte lo stesso compito nell’alveare?”
Tutti: noooooo! “Mi dite quale ape operaia conoscete?” Federico: quella che pulisce il pavimento. Gregorio: poi c’è l’ape che fa le pulizzie. Anna: l’ape che da il cencio
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Gabriele: l’ APE SPAZZINA. Pietro: l’ape che cucina.
Gabriele: maestra poi c’è anche l’ APE GUARDIANA.
Gregorio: l’ API BOTTINATRICI.
Gabriele: l’ APE MURATORE.
Gregorio: l’ape architetta. Pietro: quelle che fanno i vestiti. Alessio: l’ape bidella. Michele: l’ape maestra.
Gregorio: l’ API ESPLORATRICI.
Sophia B: l’ APE VENTILATRICE
Sofia C: l’ape che imboccano le apine. Sofia O: l’ APE NUTRICE.
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31° STEP: ELABORAZIONE COLLETTIVA
Dopo i bambini hanno lavorato individualmente.
32° STEP: IL PERO FIORITO
Stamani appena entrata in sezione Daniele mi ha detto: Maestra n’hai visto niente? “Cosa dovevo vedere?” Il pero !!! E’ tutto fiorito !!!
Vedendo il loro entusiasmo … “Andiamo ad osservare i fiori del pero?” Tutti: Siiiiiiii !!! Così abbiamo cominciato l’osservazione.
“Guardate bene, cosa riuscite a vedere?” Anna: maestra guarda, ci sono tante api che volano! Andrea: sono tante e non si fermano mai!
Viola: succhiano il nettare per poi fare il miele.
Tutti osservavano con grande interesse il lavoro delle api che nessuno si è preoccupato di essere punto. Sara: guarda come muovono le zampette, così ci si attacca una polverina che quando volano casca per terra e nascono altri fiori.
33° STEP: LA SMIELATURA
“E’ tornato Renzo a trovarci per parlarci della smielatura, sapete cos’è ?” Gregorio: si prende il miele dalle cellette. Sofia O: tolgano il miele dalle cellette. Alessio: la smielatura si fa con la macchina, la mia mamma l’ha fatta e me lo da’ quando ho la tosse. Gabriele: il miele serve per diventare forti e grandi. Sofia C: la mia mamma me lo da’ quando ho la febbre. Qualche bimbo chiede se ci ha portato di nuovo le api … Renzo: le api non ci sono, perché quando sono andato a prendere i favi con dentro il miele le ho tolte.
Come vi ho già spiegato, le api fanno il miele per mangiare e per vivere. I favi che ho portato per le api sono una scorta: è in più! Gli da’ quasi noia, perché dentro l’alveare serve loro lo spazio per fare la covata e riprodursi. Quindi noi uomini lo togliamo per mangiarlo, ma le api non sono molto contente di questo “furto”… è per questo motivo che le tolgo tutte !!!
Il MIELE è il miglior dolcificante che abbiamo e fa molto bene al nostro organismo per la sua composizione. La sostanza principale per fare il miele è il NETTARE che le api raccolgono, anzi, succhiano dai fiori.
La seconda sostanza necessaria è il POLLINE, una polverina dei fiori che le api trasportano con le zampe, perché gli si “appiccica”. Infine è Necessaria una sostanza, che molti chiamano ENZIMI, che produce l’ape stessa e l’uomo ancora non è riuscito a creare. Il miele è composto da: 80 % di zuccheri e 18 % d’ acqua. Il miele non va scaldato a più di 40°, perché perde le sue proprietà
Iniziamo con la nostra SMIELATURA. Ho portato un melario dove dentro ci sono i famosi favi pieni di miele maturo e pronto. Il miele è pronto quando le api ventilatrici hanno tolto l’umidità in eccesso, perché se ci fosse più del 20 % d’acqua, il miele fermenterebbe e non si conserverebbe. Come potete vedere il miele non cola dal favo, perché le api hanno chiuso tutte le cellette con la cera. Inoltre gli alveoli sono leggermente piegati verso l’alto.
Per fare la smielatura servono degli attrezzi. Per prima cosa, sul banco DISIPERCOLATORE, si toglie la cera che chiude le cellette (DISIPERCOLATURA) usando …
… sia un coltello termico (per praticità, ma si può usare anche un coltello normale) …
… che la forchetta disipercolatrice …
… e si raccolgono gli OPERCOLI ( i tappi ) dentro il recipiente.
Quando tutti i telai con i favi pieni di miele sono nella smielatrice, si chiude il coperchio e si accende.
Quando tutti i “tappi” che chiudevano le cellette sono stati tolti, i favi vengono messi dentro un altro macchinario, lo SMIELATORE, che serve per togliere il miele dalle cellette.
La macchina inizia a girare e grazie alla forza centrifuga, estrae il miele che si deposita sul fondo.
A questo punto apriamo il rubinetto sul fondo dello smielatore e il miele comincia ad uscire.
…deve passare attraverso due filtri, uno meno rado e uno più rado…
Il miele fuoriuscito viene introdotto nell’ultimo macchinario, il MATURATORE, ma …
… per togliere dei pezzetti di cera rimasta.
Il miele colato sul fondo del maturatore Viene lasciato a riposare per 4-5 giorni …
… perché durante la smielatura si formano delle bollicine d’aria, che essendo più leggere del miele, pian piano salgono in superficie.
… il nostro MIELE
Adesso il miele è pronto per essere messo nei contenitori…
34° STEP: ASSAGGIAMO IL MIELE
“Vi piace? E com’è?” Gregorio, Michele, Nastassya, Berkan, Pietro, Federico: si! Noemi, Sofia C: mi è piaciuto. Sofia O: non mi è piaciuto, perché è troppo appiccicoso.
Sophia: no, perché è un po’ saporito. Samuel: no, perché era appiccicoso. Gianmaria: Si! E’ appiccicoso, perché mi si è appiccicato alle mani. Greta: mi è piaciuto! E’ dolce! Gabriele: si, è buono! Noemi: a me mi ha fatto venire i muscoli! Gianmaria, Sofia C: anche a me! Alessio: è giallo scuro.
35° STEP: ELABORAZIONE INDIVIDUALE Ogni bambino ha fatto il disegno della smielatura.
36° STEP: CONVERSAZIONE COLLETTIVA
“Ieri cosa abbiamo fatto?” Gabriele: il miele! Gregorio: l’ha fatto Renzo il miele. «Come si chiama questo procedimento?” Samuel: smielatura! Come fanno le api a fare il miele? Gregorio: prendono il polline, il nettare e l’altra cosa non si sa!!! Il nettare l’ape lo succhia con la proboscide dai fiori. Greta-Gabriele: il polline si attacca alle zampe. “Preso il nettare e il polline dove vanno?”
Sofia O: nell’alveare e mettono gli ingredienti nelle cellette … Greta: e poi le chiudono con la cera. “Renzo cosa ha portato?” Michele: il favo da melario … Sofia O: … dove le api ci mettono il miele che gli avanza e lo mangiamo noi! Nastassya: tre macchine. Sofia O: qualche macchinetta! Alessio: nella prima ci tagliava la cera per aprire le cellette. Gianmaria: e dopo i favi li metteva dentro lo smielatore Federico: poi l’ha acceso “E cosa è successo?” Noemi: è uscito il miele dentro una pentola … Ennio: … l’ha messo dentro un macchinario con i filtri. “Come si chiama questo macchinario?” Gregorio: maturatore. Sophia: poi il miele è andato dentro il barattolo.
37° STEP: GIOCHIAMO CON LE FOTO I bambini sono stati invitati a fare il gioco della sequenza della smielatura con le foto fatte quando è venuto Renzo.
Poi è seguito il lavoro individuale.
38° STEP: FESTA DELLA MAMMA I bambini sono stati molto entusiasti di questo percorso. Molti di loro, infatti, tornati a casa, raccontavano tutto. Una nonna, dopo aver ascoltato il racconto del nipote, gli ha detto che con i prodotti delle api si possono fare tante cose tra cui una crema per le mani … Un’ idea molto originale per il regalo alla mamma!! A lavoro… Questa crema è utile per idratare, ammorbidire e profumare. Ha un’azione lenitiva e reidratante. Il miele è antibatterico. E’ anche ottimo come cicatrizzante per tagli, bruciature e scottature e per rigenerare la pelle. INGREDIENTI : -30 g cera d’api; -250 ml di olio di oliva extravergine; -75 ml di buon miele; -olio essenziale di lavanda
PREPARAZIONE : In un pentolino a bagnomaria, abbiamo sciolto la cera d’api… … mescolando frequentemente in modo da avere un prodotto finale omogeneo e liquido. Poi abbiamo aggiunto l’olio d’oliva continuando a mescolare affinché i due ingredienti si amalgamassero ben bene Tolto il composto dal fuoco abbiamo spettato che raffreddasse prima di aggiungere il miele e l’olio essenziale di lavanda, e …
… abbiamo continuando a mescolare. Ecco la nostra crema pronta per essere messa nei vasetti di vetro.
39° STEP: CONVERSAZIONE COLLETTIVA (VERIFICA)
“Cosa abbiamo preparato l’altro giorno?” Alessio: la cremina … Nastassya: … per le mani! “Cosa abbiamo usato come ingredienti?” Greta: la cera … Anna: … sciolta! Gregorio: poi abbiamo messo l’olio d’oliva … Alessio: … e poi abbiamo girato. Pietro: abbiamo messo il miele … 40° STEP: CARTELLONE FINALE
“Cosa si può fare con la cera?” Gregorio: le candele! Gabriele: le cellette! “E con il miele?” Greta: mangiamolo!!! “Come si può mangiare?” Nastassya: con il pane. Greta: nel latte. Federico: a cucchiai. Gregorio: si può fare la torta.
Luana Tonini, Helena Fatarella, Antonietta Marciano Simeone e tutte le insegnanti del plesso.