PICCOLI SCRITTORI CRESCONO... Una raccolta di romanzi ideati e scritti dai bambini e dalle bambine della classe 5 B Scuola Elementare Italo Calvino - a.s. 2006/07 insegnante Mariarosaria Pranzitelli
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INDICE DEI ROMANZI
1.
Alice Gargiulo “In viaggio con un'amica”
2.
Andrea Bedocchi “La mia vita in due parole”
3.
Andrea Prandi “Il viaggio di Carl”
4.
Benedetta Romeo “Ammirando la luna a passo di danza”
5.
Camilla Gherardini “Ben”
6.
Cecilia Garuti “Emily”
7.
Chiara Nasso “Andando in America”
8.
Davide Cellario “I misteri nell'ombra”
9.
Davide Fontanesi “Ricordi”
10.
Francesca Parisi “Correndo insieme sotto l'aurora boreale”
11.
Giovanni Magnavacchi “Ritorno dal passato”
12.
Irene Schiatti “Lupo”
13.
Karen Bottoni “Verso un nuovo mondo”
14.
Marketa Povalaciova “Una nonna davvero speciale”
15.
Marco Melloni “Guerra tra due mondi”
16.
Matteo Voltolini “Analog. La vita come un gioco”
17.
Nicol Ferioli “Il paese dei folletti”
18.
Pietro Lasalvia “La piramide”
19.
Roberto Zelioli “Le avventure di Slaifer e la sua famiglia”
20.
Rossella Stellati “Due gemelle in Inghilterra”
21.
Silvia Badiale “Una legge infranta”
22.
Sofia Vedovati “Una vita in una casetta sull'albero”
TUTTI I ROMANZI LI POTETE TROVARE ALL’INDIRIZZO DEL SITO DELLA SCUOLA ITALO CALVINO: http://space.comune.re.it/calvino/2007/ROMANZI5B/romanzi5B.htm
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“È necessario che tutti coloro che hanno il compito di insegnare si portino negli avamposti dell'incertezza del nostro tempo.” Edgar Morin Cari bambini, questi romanzi sono stati il risultato di un viaggio molto impegnativo nel mondo della scrittura e non solo. Scrivere è un processo che inizia con la consapevolezza che comunicare attraverso le parole apre ad una dimensione magica… alla dimensione del senso e del significato delle parole. Ricordate? “Dove nascono le parole?” E’ la domanda che vi abbiamo rivolto noi insegnanti in prima elementare durante un laboratorio sulla scrittura figurata. “Le lettere possono essere…” vi ricordate? “Di fuoco, di ghiaccio, morbide, di metallo colorate, dure…” queste e tante altre sono state le vostre risposte. Ci siamo incamminati nel labirinto delle lettere e della costruzione delle parole, abbiamo imparato a leggere e a scrivere cercando di trovare un senso a tutte le “scritture” che abbiamo creato: insieme, da soli, a coppie, a piccolo e grande gruppo. Con materiali diversi, al computer, attraverso la corrispondenza con i nostri amici di Rimini, attraverso racconti e storie inventate, descrivendo fatti, eventi, emozioni… Recitando La tempesta di Shakespeare, I Miti, raccontando fiabe ai bimbi del Nido Peter Pan. Disegnando per rappresentare e capire meglio in una storia la sua logica e il suo intreccio. Come insegna un grande scrittore che ha dato il nome alla nostra scuola Italo Calvino : ” .... una scrittura in cui le parole si sposano con le forme e i colori, in cui anche le parole diventano immagini e con il movimento e i colori cambiano di espressione e tonalità .... una pagina che si legge come un manifesto e si guarda come uno spot .... uno scrittore che progetta, pensa e scrive in uno spazio visivo ....” Ed ecco che scrivere diventa ricerca, approfondimento, stupore… Per questo non abbiamo avuto paura di sbagliare perché l' errore è la possibilità di un cambiamento, di una nuova scoperta, di un rilancio e di un nuovo gioco linguistico. L’errore come possibilità… Tante volte abbiamo riso dei nostri errori “linguistici” e costruito nuove associazioni di parole, abbiamo combinato parole apparentemente lontane e sono diventate poesie, storie fantastiche. Così nel percorso verso il romanzo abbiamo trovato nuovi strumenti per riuscire a scrivere storie entusiasmanti come quelle dei libri letti d’un fiato. Scrivere è stata anche l’occasione per riflettere. Ricordate le pagine bellissime del racconto Il prepotente? Da questo racconto siamo arrivati a parlare di piccole prepotenze subite o viste, dei giornali e dei telegiornali che in quel momento parlavano di “bullismo” e di scuola. Abbiamo letto gli articoli di alcuni giornali e poi abbiamo scritto al Sindaco di Reggio Emilia Delrio per chiedergli cosa lui può fare per rendere la città più serena, più ecologica e più giusta. Ecco che la scrittura prende tante forme, dalla lettera alla mail, dal commento alla ricerca su internet per capire il mondo in cui viviamo e come la cultura e l’informazione possono aiutarci a vivere in modo più consapevole il nostro quotidiano.
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A volte siamo entrati in riflessioni apparentemente “difficili”, ma voi siete riusciti a stupirmi sempre, perché avete colto oltre le parole i significati più profondi. Chi è il filosofo? Siete stati in grado di scrivere pagine sulla vostra idea di come vive un filosofo… infatti avrei pagine e pagine di materiale da citare, ma sono sicura che voi ricordate benissimo quei momenti e quelle conversazioni. Il mito della biga alata… La vita di Platone… Abbiamo parlato di morte, di sofferenza, ma anche di storia e di felicità. La nascita, l’attesa dei vostri genitori, lo spettacolo visto insieme “Il cantico del nascere” di Gigi Tapella. Fotografie, gite, laboratori, percorsi al museo di storia, geografia, arte. Sicuramente tutto è servito per far crescere la consapevolezza che la scrittura è riscrittura, è trasformazione, trasfigurazione, sospensione, paura, gioia, riflessione e pazienza. Quando un pensiero diventa scrittura ha fatto un passaggio importante: è fuori di noi e ritorna in noi più forte e più ricco di prima. Abbiamo letto insieme “ad alta voce” tutto quello che avete scritto ascoltandoci reciprocamente, abbiamo provato il piacere di sentire le nostre voci che raccontavano, attraverso la lettura, le nostre esperienze. Abbiamo applaudito i testi più suggestivi, le storie più intense, i racconti più vicini alla nostra realtà. Mentre si ascolta, nel silenzio, si apprezza la possibilità di immaginare con gli occhi della mente quello che le parole ci suggeriscono. La grande fortuna di chi insegna a bambini come voi è poter rivedere e rivivere “ancora una volta” il piacere di imparare e di trasformare quello che vi proponiamo in momenti magici ed unici. Ecco perché si dice… insegnando s’impara.
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Biografia degli autori dei romanzi
1- Alice è una ragazza di undici anni nata a Reggio Emilia il 29 aprile del 1996 alle ore 00:20 di lunedì notte. Ha origini napoletane da parte del padre e modenesi da parte del nonno. Il suo aspetto è fine e sembra più grande della sua età grazie alla sua altezza, ha la carnagione di colore chiaro, le guance paffute; una bocca rossa e carnosa e due occhi ridenti di colore marrone. La sua passione è il nuoto, infatti i suoi genitori dicono che è un pesce fuor d’acqua. E’ dolce e sincera con le amiche ed affettuosa con i bambini piccoli del suo quartiere. Il suo romanzo è stato ispirato ad un libro che si intitola “In viaggio con Valentina “, ed è stato dedicato a tutti i viaggiatori. 2 - L’autore del libro “La mia vita in due parole” si chiama Andrea Bedocchi, nato a Reggio Emilia il 9 febbraio del 1996. Ora è qui, seduto sul suo banco a raccontarci la sua storia, la storia di cinque anni trascorsi alla Italo Calvino. “Drizzare le orecchie, acchiappare le parole al volo” hanno aiutato Andrea per tutto il percorso di questi anni, ad Andrea piace molto viaggiare, conoscere nuovi posti, camminare per ore e ore sotto il velo del vento che riscalda. Sono queste avventure che gli hanno arricchito la mente di idee e immagini. Sono tutte queste cose che l’hanno aiutato a creare la sua opera più importante: il suo romanzo. 3- Andrea Prandi nato a Reggio Emilia il 18 aprile 1996 a mezzogiorno nell’ospedale Santa Maria Nuova in viale Risorgimento. Ha intrapreso una carriera da scrittore da quando ha frequentato la scuola primaria Italo Calvino, ma in futuro spera di diventare un famoso calciatore. Attualmente gioca a calcio in una fortissima società chiamata Reggio Calcio vincitrice di molti trofei e medaglie. Per scrivere il suo romanzo “Il viaggio di Carl” si è ispirato (almeno così ha raccontato) a tutte le persone che sono state rapite nella guerra, poiché il suo romanzo parla di un ragazzo rapito che deve fare un lungo viaggio da Monterrey (Messico) a Detroit (Stati Uniti) Andrea ha anche confermato di essere un super ultra mega tifoso della squadra di calcio Milan. 4 - Benedetta Romeo, nata il 23 luglio 1996, ha 11 anni ed è residente a Reggio Emilia. Vive in un appartamento con i suoi genitori: M. Michela , Antonio e con suo fratello minore Davide. Va alla scuola primaria Italo Calvino nella classe 5^B dove è una delle più alte, quasi un gigante, rispetto alle compagne di classe. Se la incontrerete non sarà difficile riconoscerla: si presenterà a voi con un aspetto slanciato, dovuto allo sport che pratica, cioè, la pallavolo. Sicuramente vi comincerà a fare una serie di domande e i suoi capelli bruni metteranno in risalto i suoi grandi occhi. Nonostante la sua giovane età, la sua vita ha avuto una serie di intoppi, come la morte del nonno, un uomo dolce e generoso con il quale si poteva confidare ed ascoltare tante storie fantasiose.
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Comunque è sempre andata avanti con il sorriso, sempre pronta a poter scrivere di sé e delle sue storie fantasiose. Il suo primo romanzo è: “Ammirando la luna a passo di danza”. Una storia che narra le vicende di una ragazza dapprima nel buio, in un vicolo cieco, ma che alla fine trova la luce. 5 - Gherardini Camilla nata il 14 Aprile alle ore 3:30 a Reggio Emilia. Le piace fare ginnastica artistica ed ha scritto un romanzo a soli 11 anni. Ha un fratello, una sorella e due genitori. Ha condotto gli studi con impegno e sta affrontando la classe 5^ della scuola primaria I.Calvino. Non fa amicizia molto facilmente per via del suo carattere, è abbastanza permalosa ma con l'aiuto delle sue amiche Karen, Irene, Francesca, Cecilia, Alice e Benedetta riuscirà a concludere gli studi. Il suo romanzo ha come protagonista Ben, un ragazzo di 17 anni. Ha dedicato il suo romanzo a Irene una delle sue amiche perché è una bambina piena di fantasia che vuole vivere delle grandi avventure proprio come il protagonista. Camilla ringrazia tutti i suoi compagni di classe e la sua insegnante Mary. 6 - Cecilia Garuti, nata a Reggio Emilia il 14 giugno 1996, ha realizzato il suo primo romanzo all’età di undici anni. Il suo romanzo intitolato “Emily” per ora non ha vinto nessun premio, ma nel futuro chissà… Cecilia pratica pallavolo e sta per concludere le elementari. Vive con sua madre, Roberta, suo padre, Luciano, e purtroppo anche suo fratello, Francesco. Con la sua famiglia ha fatto molti viaggi: a Londra, in Egitto, in Croazia... e quest’ anno partirà per la Spagna. A Cecilia piace viaggiare, vedere posti nuovi, persone nuove e conoscere la flora di quel luogo. Ora risiede a Reggio Emilia e vive in un condominio al terzo piano.
7 - Chiara Nasso è una bambina di dieci anni, è nata a Reggio Emilia dove vive tuttora. È nata il 28 Agosto del 1996, all'1.30 di notte. Con il romanzo si è ispirata al suo sogno, cioè viaggiare in un posto sconosciuto. Per lei l'elemento fondamentale per scrivere un bel romanzo, è leggere tanti libri. In un'intervista ha dichiarato: “il segreto per diventare abili scrittori è allenarsi e descrivere molto bene i personaggi, i luoghi e gli animali con un pizzico di ironia per stuzzicare la curiosità.” 8 - Davide Cellario è nato il 20 Dicembre 1996 alle 10:25 del mattino, e all'età di 10 anni ha scritto il suo primo romanzo ambientato a San Diego. È alto 1.47 m, gli piace praticare ogni genere di sport ma soprattutto calcio e atletica. Il suo genere preferito di libri è horror e azione, ama i film e legge molti libri. E' un grande sportivo che vince medaglie; e dice anche che un giorno vorrebbe scrivere la sua storia oppure quella di un ragazzo di una squadra di calcio di provincia che con la sua passione arriva ad essere un campione mondiale di serie A e molto altro. Sogna anche di diventare un campione come il ragazzo della sua storia. 9 - Didev Fontastic (pseudonimo di Davide Fontanesi) è nato a Reggio Emilia l'11 gennaio 1996 alle 13:30.
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Sta per terminare gli studi elementari alla scuola Italo Calvino dove in cinque anni ha appreso molto. Sta aspettando di trasferirsi alla scuola media. Non sopporta i numeri dispari oltre il 12 ed in particolare il 13 (suo giorno sfortunato). Gioca a calcio in una società di via della Canalina: la Reggio Calcio. Gli piacciono molti altri sport come pallavolo, tennis e ping-pong. Vive in una casa modesta ed è “costretto” a dividerla con tre persone che a volte, se fosse per lui, non dovrebbero esistere. Il suo primo romanzo è frutto di cinque anni di duro lavoro ed è stato ultimato nel 2007. “Ricordi” è un romanzo realistico che narra le avventure di un ragazzo: James. Esso vive sotto il terrore di una persona insopportabile: sua madre e..... leggendo questo libro potrete vivere anche voi alcune gesta dell'autore. 10 - Francesca Parisi, nata il 3 marzo 1996 a Napoli, vive a Reggio Emilia, dove è costretta a dividere i suoi spazi con le sorelle Giulia e Federica. Sta per concludere i suoi studi alla scuola Elementare Italo Calvino. All’inizio ha pensato di scrivere un romanzo che narrava di un cane, che però è stato giudicato copiato dai suoi compagni. Allora lei, (terribilmente permalosa), con grande impegno, già la sera stessa, ha iniziato a scriverne uno nuovo. Questo le ha portato grande soddisfazione. I nomi dei suoi personaggi sono ispirati ai nomi delle sue grandi amiche, Chiara e Irene. 11 - Giovanni Magnavacchi è un bambino di undici anni nato a Montecchio Emilia il 5 aprile 1996 e attualmente sta frequentando la classe 5° della scuola elementare Italo Calvino. L’autore è sempre stato un bambino con molti hobby: gli animali e la natura, l’Egitto, le macchine e i rally, l’astronomia e viaggiare per approfondire i suoi interessi. Oltre a questo un’altra sua passione sono gli sport come il calcio, il tennis, il ping pong e il nuoto che fin da piccolo ha sempre praticato. Giovanni è anche molto creativo, riflessivo e fantasioso e questo romanzo è stato realizzato grazie a tutto questo. 12 - Irene Schiatti, nata il 24 agosto dell’anno 1996 a Reggio Emilia. E’ una bambina che sprizza vivacità da tutti i pori, ama far divertire le amiche con le sue battute strampalate. Non sta mai ferma un attimo ed è impossibile non farla ridere. Le piace disegnare, tanto che lo fa dappertutto, ma il meglio di sé lo da’ durante le lezioni. Disegna con particolare piacere le cose fantastiche: ”Le idee più belle mi vengono proprio in classe”. I suoi animali preferiti sono felini, cani e lupi. Il suo corpo è minuto, ma pratica uno sport che è molto adatto a lei: karaté; non si direbbe, visto che non è una delle più forti della classe. Ma per il maestro è molto veloce e preparata. Il 27 maggio fa una gara di karaté per diventare cintura verde. A Irene non piace viaggiare, ma sa come andar via di casa senza muoversi: immagina mondi fantastici, popolati da creature non umane. Ed è questa passione che l’ha spinta a scrivere un romanzo d’avventura. Grazie anche all’amicizia di Cecilia, Chiara, Francesca, Karen e Camilla.
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13 - Karen Bottoni: nata a Reggio Emilia il 1 maggio 1996 dove ancora risiede. Ha condotto i suoi studi alla scuola primaria Italo Calvino con buoni voti e una futura carriera da tennista. Essendo italiano la sua materia prediletta ha realizzato un romanzo all'età di 10 anni intitolato: “Verso un nuovo mondo” di cui è molto fiera. I personaggi della storia non sono ispirati alla vita reale ma a quella fantastica. Le piace immaginare che oltre al mondo in cui viviamo ne esista un altro, differente, magari popolato da creature fantastiche. Immagina che ci siano rivali in questo mondo e che duellino fra loro per conquistare nuove terre. “Fantasticare è sempre bene” racconta essa. 14 - Marketa Povalaciova è riuscita a scrivere un romanzo anche se proviene da un altra nazione. Il paese da cui proviene è la Repubblica Ceca, più precisamente da Ostrava. Marketa in questi cinque anni è riuscita ad imparare una nuova lingua. Suo padre Silvano è italiano, i suoi due fratelli Patrik e Josef sono come lei un po' italiani e un po' della Repubblica Cieca, sua madre Alena e infine suo fratello piccolo Filippo per ora italiano. I suoi sport preferiti sono il nuoto, la danza e il pattinaggio. 15- Marco Melloni nato il 5 ottobre1996 a Reggio Emilia. Questo ragazzo è alto 1.48 m ha i capelli marroni come gli occhi, è impaziente, a volte diverte i suoi amici con barzellette prese dai suoi due cugini Davide e Matteo. Quando è a scuola, sta molte volte in ombra, ma a casa nessuno riesce a trattenerlo mentre fa le sue attività inventate. La sua famiglia è composta da sua sorella Mirta, suo fratello Elias, sua mamma Paola e suo padre Claudio anche se non si vive tutti insieme. Come sport pratica il calcio e spera di diventare un grande centrocampista della Juventus. Anche se non adora la scrittura è riuscito a scrivere un romanzo intitolato da lui "GUERRA TRA DUE MONDI". E' stata la sua innata fantasia e la sua maestra delle elementari, Mary, a spingerlo in questa avventura. Sfortunatamente non è riuscito ad esprimere tutta la sua creatività. Il suo romanzo è caratterizzato da ben circa sedici descrizioni fantastiche . Il suo genere di libro è di azione e fantasia, ma gli piacciono anche quelli di avventura e horror. E' un ragazzo con pregi ma anche molti difetti. Quando vuole è tranquillo, ubbidiente e gentile; ma può essere anche testardo ed egoista....... 16 - Matteo, nato il 30 Luglio 1996, ore ..., residente fin dalla nascita a Reggio Emilia. Nutre in se una passione per il basket realizzando a Rimini il suo sogno, conquistando i titoli regionali accedendo a i nazionali. Innamorato del calcio, portiere di un'esordiente squadra, la quale vincitrice di più trofei, dopo essersi classificata seconda solo una volta dopo innumerevoli vittorie. Stesura del romanzo 2007, all'eta di dieci anni, testo per il quale ha nutrito un profondo amore, con questa storia scritta ha rappresentato fatti della propria vita vissuta. 17 - Nicol Ferioli nata a Reggio Emilia il 30 Maggio 1996. A soli dieci anni e mezzo ha scritto questo romanzo dopo aver trascorso cinque anni alla scuola primaria Italo Calvino dove ha imparato le cose fondamentali della scrittura.
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Per arrivare a questo punto ha letto molti libri di scrittori famosi che le hanno dato nuove idee e nuove fonti di inspirazione. Un libro fondamentale per lei è stato il “Manuale del giovane scrittore creativo” di Bianca Pitzorno che le ha insegnato come in un gioco i trucchi per scrivere un romanzo. La sua famiglia è composta da mamma Lorella, papà Roberto e naturalmente fratello pestifero di nome Matis. Come sport pratica la Ginnastica artistica ed è molto brava e le piace molto, anche se non ha avuto ancora la possibilità di vincere un medaglia. A Settembre passerà alla scuola media Carlo Alberto Dalla Chiesa dove spera di incontrare delle insegnanti brave come quelle delle elementari. 18 - Pietro Lasalvia nasce a Correggio (Reggio Emilia) il 31 Luglio 1996. Frequentò il nido comunale d’infanzia ”G. Cervi” e la scuola comunale d’infanzia “Ernesto Balducci” della quale ha apprezzato soprattutto lo spazio dedicato alla preistoria. Lì ha iniziato a inventare le sue prime storie di colli lunghi, triceratopi e denti aguzzi con i suoi amici e il suo gemello. In seguito frequenta la scuola elementare “Italo Calvino”: durante i cinque anni impara che è importante scrivere e che leggere è un piacere. Proprio dopo avere letto “Il manuale del giovane scrittore creativo” scrive il suo primo romanzo: “La piramide”. Agitato, bravo nelle materie scolastiche, certe volte un po’ testone, Pietro scrive un romanzo fantastico, ricco di sorprese e di intrighi. In effetti anche quando scrive l’autore è un po’… ingarbugliato. Pietro augura comunque a tutti una buona lettura. 19 - Roberto Zelioli: è un bambino di 10 anni nato il 12 novembre 1996 a Reggio Emilia alle ore 1:30 di notte. La sua passione è il pianoforte, lui è molto geloso delle sue cose e il suo migliore amico è Pietro Lasalvia. Roberto è di corporatura esile, ha i capelli di colore biondi e gli occhi azzurri. Il progetto del romanzo è iniziato nel 2007 esattamente alla fine di febbraio. Roberto ha iniziato a scrivere un romanzo senza senso, ma dopo con l'immaginazione ha costruito una bella storia, successivamente con l'aiuto dei suoi compagni è diventato bellissimo. 20 - Rossella Stellati è una ragazza di dieci anni e mezzo, nata ha Reggio Emilia l’11 agosto 1996. A un anno ha iniziato a frequentare l’ asilo nido Belelli, poi la scuola dell’infanzia Balducci. Lì Rossella ha conosciuto molti bambini che le sono diventati amici, si perché Rossella ha un carattere estroverso e le piace fare amicizia con tutti. Le piace molto fare sport e durante la sua vita ha partecipato a corsi di nuoto, di judo, di pattinaggio, di ginnastica artistica e attualmente frequenta un corso di pallavolo. Adesso Rossella frequenta la scuola primaria Italo Calvino in classe 5°, dove ha ritrovato alcuni amici della scuola dell’infanzia. Rossella ha conosciuto la sua insegnante di italiano Mary, appassionata per la scrittura e per i romanzi tanto che ha contagiato i suoi alunni e li ha incoraggiati a scrivere; anche Rossella ha creato uno splendido romanzo. Per lei avere scritto un romanzo è stata la cosa più bella ed emozionante dell’anno tanto che vuole risentire le emozioni provate quando scriveva.
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All’inizio per lei è stata dura, non sapeva da dove cominciare… quando una piccola lucina si accese nella sua testa. Da quel momento Rossella iniziò ha scrivere come un razzo e non si fermò più (a parte alla fine ). Grazie a moltissime revisioni, con l’aiuto dei suoi compagni e
della maestra Mary, Rossella è riuscita
terminare il romanzo. Oltre alla passione per la scrittura a Rossella piace camminare sulla sabbia in riva al mare e soprattutto vivere avventure e passeggiate in montagna. 21 - Silvia Badiale è nata il 31 ottobre del 1996 alle 8:15 di mattina a Reggio Emilia. Qui ha realizzato il suo primo romanzo intitolato: Una legge infranta. La sua passione è pattinare sulle rotelle e nuotare nei mari puliti. Le piace molto scrivere per fare grandi viaggi con la mente nei luoghi più remoti della sua immaginazione. Fa nuove amicizie ogni giorno, infatti da grande vuole imparare le lingue straniere per conoscere tane persone. 22 - Sofia Vedovati nata a Reggio Emilia il 4 agosto 1996, da genitori di origini milanesi. La sua grande passione è la danza, infatti le aspetterà in futuro una grande carriera da ballerina. Lo studio procede con buoni risultati, infatti “UNA VITA IN UNA CASETTA SULL’ALBERO” il suo primo romanzo scritto, è diventato un vero capolavoro. Ella è una ragazza molto socievole e allegra, le piace conversare con le amiche che le hanno dato alcuni consigli importanti per realizzare qualche capitolo del romanzo. Ama molto la scrittura, in particolare quella romantica, infatti le ha dato un piccolo spunto la tragica storia di “ROMEO E GIULIETTA”, e avendo visto anche il film, la descrizione dei sentimenti dei protagonisti del suo romanzo, sono risultati ancora più profondi.
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ALICE GARGIULO Percorso per il mio romanzo Non so come si inizi, veramente un romanzo, so solo che ci vuole immaginazione e divertimento. Ci vuole ispirazione per costruirlo e uno spunto per cominciarlo. Ci sono tanti generi di romanzi: d'amore, come Romeo e Giulietta una storia intrigante e appassionante, di avventura, come L'occhio del lupo, di descrizione, come Boy; di storia come Shakespeare e di emozioni come lo Stralisco. Questi sono alcuni dei libri che ho letto per decidere il genere del mio romanzo. Facendo delle descrizioni dei nostri compagni, ci siamo allenati per poi narrare con immaginazione l’aspetto e il carattere dei nostri personaggi; per poi farli immaginare al lettore,come se fosse in un film. Anche i film mi hanno aiutato, come Oliver Twist, Ragazzo selvaggio, Troy, Cinderella Man e Alessandro Magno; sono riuscita a descrivere in un modo diverso le emozioni. Andando avanti abbiamo letto, fino a metà “Il manuale del giovane scrittore creativo” e da lì abbiamo iniziato a scrivere il nostro romanzo; con i consigli di Prisca Puntoni. E così alla fine sono riuscita a scrivere il mio romanzo, ma, non credo che sia finito; perché come dice Carver i romanzi vanno sempre modificati e non deve essere un obbligo ma un piacere.
ANDREA BEDOCCHI Percorso del mio romanzo: Una grande fantasia, tanta emozione e un po’ di coraggio sono questi i 3 elementi speciali per costruire un romanzo. Tutti gli scrittori, anche quelli più esperti sono partiti da una buona lettura di libri, come il GGG, L’occhio del lupo e Boy. Ma anche vedere dei buoni film può aiutare a condurre un romanzo, Cindarella Man, Il ragazzo selvaggio e Oliver Twist sono degli ottimi film. La fantasia è stata ispirata dal GGG, in questa storia una bambina di nome Sofia viene rapita dal grande gigante gentile e portata in un mondo fantastico pieno di creature fantastiche pronte a raccontarvi la loro storia. L’emozione l’ho presa dal libro La fabbrica di cioccolato, un bel giorno la fabbrica di cioccolato Wonka dirama un avviso: “…chi troverà i cinque biglietti d’oro nelle tavolette di cioccolato riceverà una provvista di dolciumi per tutto il resto della loro vita e potrà visitare il resto della fabbrica, mentre solo un fortunato tra i 5 ne diventerà il padrone”. Per il giovane Charlie Buket fu un’emozione grandissima trovare l’ultimo biglietto d’oro e forse con un altro po’ di fortuna sarebbe riuscito a vincere il premio più grande. Il coraggio l'ho preso dal film Cindarella Man dove il padre pur ferito dai vari combattimenti continuò a combattere per la sua famiglia.
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Ognuno di noi è partito da una piccola lettura, ma poi mano a mano che gli anni passavano la voglia di leggere libri aumentava sempre di più. E così che ognuno di noi ha iniziato a scrivere il suo primo romanzo... ANDREA PRANDI Percorso del mio romanzo: Non è stato facile scrivere il romanzo ma, dopo aver letto molti libri ci siamo tutti riusciti, per farlo abbiamo seguito un lungo percorso... Siamo partiti due anni fa, in terza più precisamente, dove abbiamo letto i racconti di William Shakespeare come “Romeo e Giulietta” e “Amleto” che parlano tutti e due di terribili tragedie drammatiche dove accade che i due protagonisti muoiono. Un anno dopo, in quarta abbiamo letto molti più libri dell'anno prima come “Mio nonno era un ciliegio” scritto da Angela Nanetti che parla di un nonno e di un bambino di nome Tonino, abbiamo anche letto un altro libro molto bello “L'occhio del lupo” scritto da Daniel Pennack. Abbiamo anche fatto (in quarta) un'altra cosa che mi ha aiutato molto il diario di bordo. In quinta abbiamo letto un libro che mi ha ispirato molto “Lo stralisco”, ma la cosa che mi ha aiutato di più è stato il “Manuale del giovane scrittore creativo” scritto da Bianca Pitzorno. Per scrivere però non mi ha aiutato solo leggere, ma anche guardando dei film come “Cindarella Man” che parla di un pugile povero che con molta volglia riuscì a diventare campione del mondo, abbiamo anche visto “Oliver Twist” che parla di un ragazzo che per guadagnarsi da vivere incomincia a rubare, per finire abbiamo visto “Il ragazzo selvaggio” che parla di un bambino trovato sulle montagna da un uomo che gli insegna l'alfabeto e lo educa. Dopo questo lungo lungo percorso sono riuscito a scrivere il “complicatissimo” romanzo. BENEDETTA ROMEO Percorso del mio romanzo: Nessuno sa come si possa creare un romanzo, il quando e il perché. Io so solo che leggendo si acquisiscono parti importanti per crearlo. Grazie a molti libri sono riuscita a capire questo, soprattutto da uno scrittore molto famoso: Roald Dahl. Esso riesce a descrivere posti sconosciuti e portarli al lettore. Ma non solo questo lo rende un grande scrittore, lo rende grande anche la facilità con cui racconta eventi straordinari. Credo che i romanzi raccontino sempre una parte di noi, e dei nostri sentimenti; è come una maschera che racconta la nostra personalità. Infatti lo si può riscoprire nei libri: il GGG ( Roald Dahl a preso spunto da suo padre), o nella fabbrica di cioccolato( la più grande passione di Roald Dahl). Ma grazie anche alla scuola che ho scoperto il fantastico mondo della scrittura : abbiamo letto BOY, una biografia davvero stupefacente.
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Ma il libro che ho preferito è stato l’occhio del lupo, di Daniel Pennac. Questo libro unisce due mondi diversi e porta al lettore la fredda e gelida vita del lupo e la triste vita di un ragazzo. Abbiamo letto “Mio nonno era un ciliegio” e osservato la copertina; cosa molto importante per un racconto. Abbiamo letto “Lo Stralisco” un esempio di metafore per rendere visibile la stato d’animo del bambino e del pittore. Come ultimo punto abbiamo letto “L’inventore di sogni”; un libro che mette in risalto le riflessioni dello scrittore. Mi hanno aiutato molto anche i film: Oliver Twist, Il ragazzo selvaggio e Cindarella Man. Questi film sono tutti esempi di vita o di cose che succedono frequentemente. Mi hanno aiutato a descrivere i mondi e personaggi, ed io intenta a rendere lo stesso risultato del film mi sono impegnata più che mai. Non saranno romanzi perfetti ma è un inizio per un bambino. In ogni caso non credo che il romanzo sia finito, perché ci sarà sempre una parte per giungere o da risistemare; un romanzo non sarà mai finito fin che non si perderà la fantasia e la immaginazione, e non deve essere un obbligo risistemarlo ma un divertimento come dice Carver. CAMILLA GHERARDINI Percorso del mio romanzo: Per scrivere i nostri romanzi siamo partiti dal “diario di bordo”, dove abbiamo inserito tutti i nostri testi, abbiamo poi proseguito imparando a memoria dei miti Greci che ci hanno aiutato molto. I racconti di Shakespeare hanno aiutato chi voleva scrivere una tragedia ed anche la poesia ha fatto la sua parte. La maestra Mary ci ha fatto leggere la leggenda della Biga Alata. Ed in quinta abbiamo letto tutti insieme in classe dei libri molto originali, che ci hanno ispirato, come Boy, Lo stralisco, Mio nonno era un ciliegio e molti altri. Poi siamo arrivati a leggere un libro intitolato “Manuale del giovane scrittore creativo” di Bianca Pitzorno che ci ha insegnato a scrivere un romanzo e a fare tante altre cose. Ma è servito anche scrivere testi narrativi e descrittivi e leggere i testi e i romanzi dei nostri compagni. Le esperienze scolastiche come danza e teatro ci hanno aiutato nella scrittura, perché dopo ogni lezione Mary ci faceva scrivere le nostre sensazioni. Ma anche guardare film molto originali come “Cinderella Man” e “ Il ragazzo selvaggio” ha dato un piccolo aiuto. Questi due film in particolare hanno ispirato perché ti fanno osservare la vita da un altro punto di vista. È stata un’esperienza molto particolare quella del romanzo, non ci è voluto poco a scriverli e ci è costata molta fatica ma è stato anche molto divertente e i compagni hanno potuto aiutarci con i loro consigli che sono serviti tantissimo. CECILIA GARUTI
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Percorso del mio romanzo: Vivere la scrittura di un romanzo è come vivere una avventura. Se sei coraggioso e vai avanti nel percorso il romanzo viene particolareggiato. Se invece ti tiri indietro e hai paura il romanzo è incompleto. Per ottenete un buon lavoro è anche utile andare a riprendere letture già percorse e da lì ispirarsi. Molti di noi hanno parlato in prima persona e raccontato avventure della vita del protagonista: questo può assomigliare al libro “Boy” di Roal Dahl. Non solo i libri possono essere ripercorsi, ma anche i film visti insieme a scuola come, ad esempio: “Cindarella Man”, “Il ragazzo selvaggio” oppure “Oliver Twist”. Ricordati anche di prendere spunto dalla tua vita: qualche personaggio buffo, qualche animale … Sino dalla prima elementare per me la scrittura è sempre stata una sensazione di libertà, in seconda è diventata una sensazione e in terza molto di più. In quarta elementare la scrittura ci ha aiutato molto a parlare correttamente. Per la prima stesura del romanzo abbiamo impiegato circa 2 mesi e per la stesura finale 2 settimane. Gli errori presenti nella prima stesura sono stati segnalati dai miei compagni che ora ringrazio per il loro supporto e ringrazio anche Mary per la sua idea. CHIARA NASSO Il percorso del mio romanzo Dalla classe terza stiamo lavorando sulla scrittura, abbiamo creato un “diario di bordo” dove abbiamo inserito tutti i testi e le poesie trascritte al computer. In quarta abbiamo iniziato a leggere libri in classe come: il GGG e BOY di Roald Dahl, MIO NONNO ERA UN CILIEGIO e tante altre letture che ci hanno aiutato a produrre sempre di più. In quinta ci siamo esercitati sulle descrizioni di persone, ambienti e animali. Dopo impegnative esercitazioni abbiamo iniziato a scrivere la struttura del romanzo e attraverso lunghe correzioni è diventato un vero capolavoro. Un romanzo non può finire in una sola stesura, un romanzo finisce dopo che l'abbiamo revisionato più volte. Alla fine di tutto il lavoro abbiamo dedicato una particolare cura alla copertina, all'introduzione e alla bibliografia. DAVIDE CELLARIO Il percorso del mio romanzo Per arrivare a scrivere un romanzo ho dovuto lavorarci tanto; leggendo libri di ogni genere e scrittore dalle tragedie di Shakespeare, all'Occhio del lupo, seguendo con Lo Stralisco e BOY, L'inventore di sogni, ed il manuale del giovane scrittore creativo ed i suoi consigli.
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Grazie a queste letture e molte ancora, ho imparato ad esprimermi diversamente e ho arricchito di vocaboli la mia mente, in seguito dopo qualche anno ho provato ad inventre un romanzo, alla fine ho scambiato il romanzo con i miei compagni e ho ricevuto dei consigli ed infine ho modificato il romanzo e l'ho finito. Comunque il percorso per arrivare a scrivere è stato molto lungo e impegnativo ma alla fine ci sono riuscito impegnandomi a formare nuove frasi e a divertirmi scriendo e inventando. Così grazie alle mie idee ealla mia insegnante che mi ha insegnato tutto, ai film significativi, e alle letture di miti e testi sono riuscito a scrivere il romanzo. DAVIDE FONTANESI Percorso del mio romanzo: Scrivere è diventato molto importante: è fonte di divertimento, istruzione e comunicazione. La scrittura per noi bambini è il più gran sistema di comunicazione: da qui nasce il libro. Il libro è una raccolta di pagine che racchiude pensieri forti ed emozioni che vengono trasmesse da persona a persona. I grandi scrittori non sono diventati bravi per magia, ma hanno costruito la loro scalata con impegno fin da piccoli, passo dopo passo. E anche noi siamo partiti da qui: leggendo libri. Abbiamo portato a scuola libri che già avevamo letto e ci avevano colpito molto; libri di Roald Dahl, e altri di vari autori. Utilizzammo la tecnica dello scambio per leggere i libri di tutti e commentarli a vicenda. Questo ci servì molto per imparare a condividere ed apprezzare le scelte degli altri. Con la classe leggemmo tanti libri che ci illuminarono e ci ispirarono per la costruzione del romanzo. I tanti libri ci aiutarono uno ad uno a narrare con uno stile diverso: dal reale al suggestivo, dal romantico al descrittivo. Arrivarono le feste di Natale e noi alunni ricevemmo dall’insegnante un libro, il cui titolo era “Manuale del Giovane Scrittore Creativo” di Bianca Pitzorno. Insieme leggemmo il manuale fino al capitolo nel quale ci veniva chiesto di comporre un romanzo. Per arrivare alla stesura finale di RICORDI (il mio romanzo) mi aiutò molto il libro Boy di Roald Dahl, che narra la sua vita da protagonista. Il duro lavoro di due mesi, tanta fantasia e determinazione, un obiettivo importante da raggiungere, l’appoggio di tutti i miei compagni e i consigli preziosi di Mery hanno prodotto un ottimo testo. FRANCESCA PARISI Percorso del mio romanzo: Scrivere un romanzo significa descrivere emozioni e sensazioni, pensieri e riflessioni. Forse molti pensano che è impossibile per bambini di quinta elementare, ma noi ce l'abbiamo fatta. Senza neanche accorgercene, tra un'esperienza e l'altra, ci siamo addentrati nel complicato mondo della Scrittura.
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Non solo leggendo libri come L'occhio del Lupo, Mio nonno era un ciliegio, Boy, L'inventore di sogni ed altri, ma anche guardando alcuni film come Il ragazzo selvaggio, Billie Elliot, Oliver Twist e Cinderella Man che descrivevano le sensazioni non solo con le parole. Il teatro e la danza stranamente mi hanno aiutato; infatti dopo aver vissuto l'esperienza diretta, in classe si raccontavano le emozioni provate. La filosofia e i miti, hanno contribuito quando, nel romanzo dovevo formulare pensieri profondi. Mi ricordo anche di un diario delle vacanze della terza che ci ha aiutato nelle descrizioni. Anche se questa esperienza è stata impegnativa, posso dire che pochi altri bambini hanno avuto quest'occasione. IRENE SCHIATTI Percorso del romanzo Le idee più belle nascono dal cuore, ed è così che noi abbiamo creato dei romanzi. Non saranno lunghi o belli come quelli dei famosi scrittori, ma per dei bambini come noi creare un romanzo è un'esperinza indimenticabile. LEGGERE è stata la tappa fondamentale del percorso, perchè leggendo si capiscono molte cose che, probabilmente, in futuro ci serviranno. Lo scrittore scrive il libro in diversi MODI o STILI: ci può essere lo stile descrittivo, cioè che descrive bene i personaggi e le loro emozioni; come nel libro “L' OCCHIO DEL LUPO”. Lo stile fantastico che nel libro “ARTHUR NEL POPOLO DEI MINIMEI” c'è sempre; ma state attenti, spesso le storie più fantastiche posso racchiudere un pizzico di verità. Insieme, la nostra classe ha letto molti altri libri: come “L'INVENTORE di SOGNI” che è un libro che fa immaginare. Oppure ci sono stati molti altri film significativi come “BILLY ELIOT” che racconta di un ragazzo che stà inseguendo il suo sogno: quello di ballare. Come noi che stiamo inseguendo il sogno di scrivere. Grazie a libri e a film scelti apposta per questo, abbiamo imparato a scrivere testi ricchi di descrizioni, di dialoghi e pensieri. Non solo questo ci ha aiutato, la capacità di usare il computer è servita per scrivere il romanzo. Però devo ringraziare una persona in particolare: Mary, la mia insegnante; grazie, senza di te non avrei potuto scrivere il mio romanzo. Grazie, grazie e grazie ancora! L'ispirazione del mio romanzo la devo alla mia gatta Legolas. Grazie anche ai miei genitori. KAREN BOTTONI Percorso del mio romanzo: Leggere libri ha sicuramente facilitato il progetto del mio romanzo che, dopo tanti ritocchi è riuscito a raggiungere la stesura finale. Questo è dovuto alla bravura della nostra insegnante Mary che ritiene la lettura le fondamenta della scrittura. Infatti in classe ci siamo dedicati molto alla lettura di libri come “Boy”. Boy racconta di Rohald Dahl “autore” che compie fantastici viaggi nel mondo e anche nella sua fantasia aiutandoci nelle biografie dei personaggi delle nostre storie. Proseguendo con le classi ci siamo dedicati a letture più approfondite come Shakespeare e i suoi racconti drammatici che io prediligo.
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Altre letture come quelle dello “Stralisco” e “L'occhio del Lupo” sono stati fondamentali per proseguire la nostra “carriera di scrittore”. Giunti in quinta elementare abbiamo elaborato un romanzo. Ha subito molti rimaneggiamenti ed è divenuto molto soddisfacente. Anche se non scritto da autori famosi può essere fonte di ispirazione per molte persone e molto impegno ci è voluto per costituire un testo di cui noi siamo orgogliosi. MARCO MELLONI Percorso del mio romanzo: Ho letto molti libri, come: "L'occhio del lupo" per lo sguardo, " Il GGG " per capire che in ogni libro c'è un pizzico di verità, infatti Roal Dahl, per la descrizione del GGG si è ispirato a suo padre, Arold Dahl, che era altissimo e gentile. "Mio nonno era un ciliegio" per imparare a scegliere la copertina con cura, visto che è una delle parti che da senso alla storia. Poi abbiamo letto "Boy" per capire come è fatta una biografia. Infine abbiamo letto “Lo stralisco” che mi ha fatto capire molte cose; ad esempio che con la scrittura mi potevo esprimere liberamente. Per approfondire la scrittura ci hanno aiutato anche Romeo e Giulietta, l'inventore di sogni, Amleto e anche Re Lear. Per continuare il romanzo ci hanno aiutato anche dei film, come Oliver Twist, Il ragazzo selvaggio e Cinderella Man. Tutti film molto belli, significativi, e con molte emozioni. Mi stavo quasi dimenticando di dirvi che è stato un libro di Bianca Pitzorno: "MANUALE DEL GIOVANE SCRITTORE CREATIVO" a darmi il via per il romanzo. Non abbiamo fatto molti esercizi ma gli unici fatti mi sono stati molto utili per imparare a scrivere e a introdurre argomenti e frasi. Danza e teatro ci hanno aiutato molto ad esprimerci e a raccontare le nostre emozioni nascoste che non riuscivamo a tirar fuori. Per un ragazzo scrivere è la più grande fonte di comunicazione. Per noi scrivere una storia è già tanto, ma un romanzo è veramente il top. E' molto difficile scrivere un romanzo e non avrei mai pensato di farlo, per questo devo ringraziare la mia maestra Mary, per avermi dato questa opportunità e con me tutti i miei amici. MATTEO VOLTOLINI Percorso del mio romanzo: Non credo si possa avere un’idea chiara del percorso svolto per comporre un romanzo, non ha inizio e non ha fine. Pensate a questa frase, al senso profondo che racchiude:”Non ha inizio”.
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Ognuno in sè, anche se non testualmente, scrive il proprio romanzo; secondo il mio parere un romanzo è l’insieme di più pensieri avuti nel tempo passato, nell’infanzia, quando pensavi di non poter arrivare a nessun obiettivo, quando hai scoperto la scrittura ed hai iniziato a fantasticare in racconti o fiabe. Non ha fine…….la fine non esiste in un romanzo, bisogna sempre migliorarlo, come spiega nel gabbiano Jonatan, non si troverà mai la perfezione senza continuo lavoro. In questi anni vissuti, ho formulato il romanzo tenendo come trama cose vissute, facendole animare, fantasticando in pensieri. Quando decidemmo di mettere il romanzo per iscritto, rivedemmo interiormente fatti della nostra vita passata. Sicuramente sono stato molto fortunato nel poter dare vita a questo romanzo; ho ricevuto molte possibilità in questi anni scolastici: gli innumerevoli libri letti, i testi scritti per formulare idee e saperle esporre. Ognuno di noi ha sempre dato tutto per aiutare il prossimo, abbiamo vissuto questo percorso insieme. Questa avventura mi ha suscitato un amore profondo per la scrittura, ho messo il cuore nello scrivere, ora, quando scrivo un testo, sono felice interiormente: grazie ai miei compagni e a Mary, la maestra di Italiano.
NICOL FERIOLI Percorso del mio romanzo: Se pensate che un romanzo sia facile da scrivere, vi sbagliate, sì è bello e divertente, ma come dice un grande scrittore quando si scrive un romanzo non c'è mai una stesura definitiva, si cambierà e si cambierà sempre per migliorarlo sempre di più una cosa molto impegnativa. Noi per scrivere un romanzo siamo partiti, già dalla seconda, a leggere libri di bravissimi scrittori come Boy dove abbiamo imparato a scrivere la biografia e La fabbrica di cioccolato, il G.G.G., L'inventore di sogni, Mio nonno era un ciliegio, L'occhio del lupo, Lo stralisco e i cinque racconti di William Shakespeare che ci hanno fatto scoprire nuove parole e nuove forme di scrittura. È stato utile anche raccontare le nostre esperienze quotidiane a scuola come le giornate al museo, le lezioni di danza, e di teatro. Descrivere personaggi, ambienti, oggetti e situazioni ci ha aiutato a essere più precisi nel racconto. Ma mi è stata anche molto utile la lettura dei romanzi dei miei compagni che mi hanno dato nuove idee e nuove fonti di ispirazione. Un libro fondamentale per me è stato “ Manuale del giovane scrittore creativo” di Bianca Pitzorno che ci ha insegnato come in un gioco le ricette e i trucchi per scrivere un romanzo. Scrivere un romanzo per me è stato un'esperienza entusiasmante, faticosa, ma alla fine anche di grande soddisfazione al di la del risultato finale. PIETRO LA SALVIA Percorso del mio romanzo: L’idea del romanzo mi è venuta quando leggemmo il giovane scrittore creativo anche se per me iniziò in quarta dove credo tutti presero l’inspirazione cioè quando leggemmo i libri in classe. Penso che tutti abbiano
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preso qualcosa da uno dei libri letti e anche dalle cose che sono capitate nella vita di tutti i giorni. Credo anche che, mentre scrivevamo il romanzo, ognuno di noi ha descritto i sentimenti nel modo in cui li ha sentiti. Ciascuno di noi, con la propria immaginazione, ha scritto dei romanzi riusciti bene seguendo un libro intitolato: Il Manuale del Giovane Scrittore Creativo. Io ho fatto questo percorso. La prima tappa è stata quella dell’ambientazione quindi ho scelto di ambientare il mio romanzo nel deserto del Sahara, in Egitto, nelle vicinanze di El Alamein. Ho poi individuato il protagonista, Mario, un ragazzo new yorkese. Rileggendo il
manuale del giovane scrittore ho proseguito il mio romanzo creando un
antagonista e ho deciso che fosse un ladro, un ladro famoso di nome Alessandro. Alla mia storia ho anche aggiunto un aiutante del protagonista, in questo caso il padre del ragazzo, un archeologo di nome Andrea. Ho fatto un po’ fatica a trovare l’aiutante dell’antagonista, ma alla fine ho inventato la guida del deserto, Anacleto. Un po’ alla volta il mio romanzo si è arricchito di nuovi personaggi come: la fidanzata del protagonista, Anna, una ragazza che ha sempre il sorriso in faccia e la sua acerrima nemica: Sophie, una ragazza che tenta due volte di togliere di mezzo la concorrenza senza avere successo, ma che poi si innamora di un altro uomo, Hirushi. Hirushi è un personaggio misterioso ed è il re di una città . Ho poi scelto l’obiettivo del protagonista e ho deciso che l’obiettivo di Mario doveva essere quello di trovare la tomba di un faraone antico e quindi il suo tesoro. Veramente il tesoro l’ha trovato anche se non è un tesoro fatto di oro e argento…Ma non dico più niente, perché se no svelo il finale. Nel tempo libero ho incominciato a scrivere la mia avventura, un po’ per volta fino alla fine. Ma la parte più difficile è stata la copertina. La maestra ci ha detto che la copertina andava scelta con cura perché doveva rappresentare tutto il romanzo. Visto che il mio romanzo si intitola “la piramide” ho deciso di disegnare un enorme buca con qualche tenda, una ruspa e infine una imponente piramide: gli scavi archeologici alla ricerca della tomba del faraone. Io ho costruito così il mio romanzo e credo che anche gli altri l’abbiano fatto seguendo un po’ le indicazioni del manuale. Comunque vi do un consiglio: leggete ”Analog, la vita è come un gioco”, ”Correndo sotto l’aurora boreale”,“La mia vita in due parole”, ”Una legge infranta”,”Una guerra tra due mondi”,”Una vita su una casetta sull’ albero”, ”La piramide” e infine “Slaifer e la sua famiglia”.
SOFIA VEDOVATI Percorso del mio romanzo: Per saper scrivere un bel romanzo non è necessario avere un talento da scrittore, ma basta un po' di fantasia e buona volontà che anch'io bambina di 11 riesco a scrivere. Mi è piaciuto molto scrivere il mio romanzo e sono stata sul genere romantico uno dei miei preferiti. Per elaborare un romanzo ci vuole tempo e concentrazione la perfezione non deve mai mancare e gli spunti diventano sempre più numerosi, è normale però, tutte le storie hanno sempre un pizzico di realtà. Gli spunti sono stati molti che mi hanno aiutato a realizzare il mio testo.
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In classe abbiamo letto molti libri: “Mio nonno era un ciliegio, boy, l'occhio del lupo , Amleto,Giulietta e Romeo” ecco la bellissima ma tragica storia del famosissimo William Shakespeare. E' da li che ho preso spunto; è una storia romantica, è presente l'amore fra due ragazzi e la storia è piena di contrasti. Perfetto una storia che fa per me!!!!!!!! Mi hanno aiutato molto ad esprimere le emozioni le lezioni di danza e lo spettacolo di teatro e molte altre cose fatte in tutti questi anni. Un piccolo aiuto è stato anche leggere i romanzi dei miei compagni, erano tutti molto belli, con idee completamente diverse, ogni volta che ne leggevamo uno bisognava,scrivere un piccolo commento. I suggerimenti e i commenti dei miei amici mi sono serviti molto per il mio romanzo, infatti alla fine è diventato un capolavoro. Mi stavo scordando la cosa più importante; il via per scrivere il testo l'ho avuta dal Manuale del giovane scrittore creativo”. Quel libro per me è stato l'aiuto più grande perchè mi ha insegnato anche ad anagrammare il nome d'arte in un vero nome da scrittore.
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MARKETA POVALACIOVA Percorso del mio romanzo: Cominciando da metà anno della classe prima non sapevo né scrivere né leggere. Ho cominciato a vedere le lettere, le parole ed ascoltando le lezioni riuscivo pian piano a migliorare il mio italiano. Per me spiegare era difficile, infatti, mi ricordo, che quando dovevo fare le fotocopie invece di dire ventidue io dicevo due. Gli anni passarono e io diventai sempre più grande e riuscivo a parlare e scrivere sempre meglio. Il nostro primo libro che ci ha aiutato a capire come scrivere un romanzo è stato: “L'occhio del lupo” che ha saputo raccontare la forza dello sguardo, “Romeo e Giulietta” come può nascere un amore tra due persone. ricordo che in qualsiasi: storia, leggenda , romanzi e libri ci possono essere dei pizzichi di verità. Per fare un romanzo ci sono varie tappe: descrivere animali, persone, case e infine città. Questa è la prima tappa la seconda è quella di descrivere sentimenti ed emozioni. La terza tappa è stata quella della lettura del libro di Bianca Pitzorno che attraverso esempi e giochi linguistici divertenti ci ha dato molte indicazioni per come si può creare un romanzo. E questo grazie alla mia insegnante Mary grazie, grazie e grazie senza di te non sarei arrivata a questo punto.
SILVIA BADIALE Percorso del mio romanzo: Di certo un romanzo nasce solo se c’è voglia di farlo, se la fantasia non ti manca e soprattutto se credi in quello che scrivi. Credere in te stesso e nelle tue capacità, nel tuo pensiero racchiudi tutte le tue idee ed esprimiti liberamente su un foglio. Le mie idee, sono nate e cresciute insieme a me e al mio sentimento, e per rinforzare sempre di più queste capacità, le ho accompagnate con i libri. Quello che mi ha aiutato di più, è stato “Mio nonno era un ciliegio”, perché mi ha fatto capire l’importanza che c’è tra due persone, come il potente legame che c’è tra il ragazzo e suo nonno, così potente che lasciarsi è stato davvero molto difficile. Certo non mi sono di sicuro dimenticata di leggere “Lo stralisco”, un libro meraviglioso che mi ha emozionato molto. L’insieme di questi due libri ha formato un sentimento importantissimo: la tristezza. Certo non può sembrare una bella cosa, ma per un romanzo è molto utile specialmente per far provare ai lettori quello che provo io stessa nei momenti dove occorre quel sentimento. Attraverso un raccoglitore che noi abbiamo chiamato “ Diario di bordo”, ci siamo esercitati sui commenti e su storie inspirate da fotografie, commenti di capitoli o esperienze fatte con la scuola. Tutto questo ci ha aiutato nelle descrizioni del romanzo senza di quelle un romanzo non sarebbe romanzo! Un piccolo particolare che ci ha abbastanza aiutato è stata la lettura dei testi dei compagni per raccogliere modi diversi per scrivere senza copiare. Questo per me è stato un grande aiuto! Perché almeno, nel mio romanzo non sono apparse ripetizioni e il testo è stato scritto con modi diversi. Un altro grande aiuto, sono state le attività scolastiche danza e teatro. Danza mi ha dato un modo di raccontare il rapporto che si ha con il corpo. Ogni movimento è uno “stormo” di emozioni.
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Teatro mi è stato utile nel scrivere frasi poetiche e sentimentali nel trovare un modo di raccontare tutto mio. Qualunque esperienza abbia fatto ha comunque prodotto qualcosa, qualcosa che mi mancava e di cui avevo bisogno. Mi ricordo ancora adesso i film che mi hanno colpito lasciandomi un segno. Uno di quelli è “ Il ragazzo selvaggio” un bambino che vive nella giungla e che viene ritrovato da un uomo che lo adotta e lo educa, secondo me ha fatto nascere la libertà nel mio pensiero. Non dimentichiamoci però di “ Oliver Twist”, un film che narra la storia di un bambino orfano che cerca un posto dove stare ma nessuno lo può capire. Troppo bello! Pieno di emozioni e tanto commovente. Per completare il necessario aggiungo “ Cindarella Man”, un uomo che poveretto cerca di mantenere la sua famiglia fa il pugile e diventa il campione del mondo. Tre film che mi hanno permesso di concludere il mio romanzo in modo semplice ma bello. I sentimenti non finiscono mai! Basta solo andare alla loro ricerca. ROBERTO ZELIOLI Il percorso del mio romanzo In quarta abbiamo fatto una biblioteca di classe il libro intitolato “Nella terra degli unicorni” mi ha insegnato molte cose e mi è piaciuto molto. Io ho letto tanti libri oltre a quello che ho nominato prima tipo “Mio nonno era un ciliegio” e “Lo stralisco”. In quinta la maestra Mary ci ha fatto fare un romanzo, grazie ai libri letti e ai film tipo Cinderella Man ed il ragazzo selvaggio sono riuscito a comporre il mio romanzo. Devo ringraziare solo la maestra Mary che ci ha aiutato a costruire un romanzo e fare delle nuove esperienze ROSSELLA STELLATI Percorso del mio romanzo: Per fare un romanzo ci vuole impegno e soprattutto molta fantasia. Noi siamo arrivati al romanzo grazie a molte tappe : 1) Facendo moltissimi testi descrittivi e narrativi 2) Leggendo molti libri e, man mano che leggevamo un capitolo raccontare oralmente un piccolo riassunto sulle pagine lette fino ad ora 3) Consultare libri come il manuale del giovane scrittore di Bianca Pitzorno capire i vari personaggi che fanno un romanzo cioè: il protagonista personaggi principale della storia, l’antagonista rivale del protagonista, personaggio misterioso cioè colui che nella storia è da trovare, amico dell’antagonista colui che è amico dell’antagonista e anche esso rivale del protagonista, aiutante magico cioè colui che aiuta il protagonista. Non ci ha aiutato solo in questo, ma anche ad anagrammare un nome comune in un nome fantastico di una persona famosa. 4) Trasformare una grande storia in un piccolo riassunto di cento o cinquanta parole circa. 5) Leggere i libri Tipo mio nonno era un ciliegio, l’occhio del lupo, i G.G.G, Lo stralisco, Boy, La magica medicina, l’inventore dei sogni, la fabbrica di cioccolato, Re Lear, Amleto Giulietta e Romeo”. La maggior parte dei libri letti forse, gli abbiamo letti per un motivo :
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L’occhio del lupo : per descrivere meglio i sentimenti e gli sguardi Boy: per capire come è fatte una biografia Il G.G.G. : per capire che nelle storie c’è un pizzico di verità perché Roal Dahl, famoso scrittore si è ispirato a suo padre Arold Dahl descrivendolo come un uomo molto alto quasi come un gigante 6) Anche i film ci anno aiutato molto: Cindarella Man: per capire che ci sono diversi modi per raccontare le storie e in questo caso c’è il Flash back. Il ragazzo selvaggio, Tory: per capire come si viveva tanto tempo fa e come guerrieri si preparavano alla battaglia, Spiderman. Il film e il libro che mi anno ispirato di più nel mio romanzo sono stati: Boy e Cindarella Man. Grazie all’immaginazione siamo riusciti a creare un bellissimo romanzo ed il mio è intitolato “Due gemelle in Inghilterra” . Stiamo creando uno splendido libro con raccolti tutti i romanzi. Come dice Carver – I romanzi bisogna sempre revisionarli !!- A me personalmente, come credo a tutta la classe, sia piaciuto fare il romanzo perché possiamo far capire come dei bambini di 11 10 anni riescano a fare un romanzo. Sono riuscita a farlo grazie alla mia maestra di italiano Mary.
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BIBLIOGRAFIA
L'occhio del Lupo, di Daniel Pennac, edizioni TEA "Un giorno un ragazzo si presenta di fronte al recinto del lupo e rimane piantato lí, come un albero gelato, a guardare aggirarsi il lupo. Il ragazzo rimane in piedi immobile e silenzioso. Solo i suoi occhi si muovono, seguono i passi del lupo lungo la rete. Dal canto suo il lupo non riesce a scorgere il ragazzo che una volta su due, perché non ha un occhio, il lupo. Ha perduto l'occhio lottando contro gli uomini, dieci anni fa, il giorno che fu catturato. All'andata, dunque (se quella si può chiamar andata), il lupo vede lo zoo tutto intero, con le sue gabbie, i bambini che impazzano e, in mezzo a loro quel ragazzo del tutto immobile. Al ritorno (se quello si può chiamare ritorno) il lupo non vede che l'interno del recinto, recinto vuoto. E così per qualche giorno. Ma c'è qualcosa che disturba il lupo; un particolare stupido: lui non ha che un occhio, mentre il ragazzo ne ha due. Ad un tratto il lupo non sa in che occhio del ragazzo fissare lo sguardo. Esita. Il suo unico occhio salta da destra a sinistra da sinistra a destra. Il ragazzo non batte ciglio. Il lupo è maledettamente a disagio: per niente al mondo stornerebbe lo sguardo; di riprendere la marcia non se ne parla. Così il suo unico occhio impazzisce sempre più e ben presto, attraverso la cicatrice dell'occhio morto, spunta una lacrima. Non è dolore, è impotenza e collera. Allora il ragazzo fa una cosa curiosa, che calma il lupo, lo mette a suo agio. Il ragazzo chiude un occhio. Ed eccoli là che si fissano, occhio nell'occhio, nel giardino zoologico deserto e silenzioso, con un tempo infinito davanti a loro"
Lo stralisco, Roberto Piumini, Einaudi Ragazzi Nell’atmosfera incantata di una Turchia quasi fuori dal tempo, Ganuan, signore della terra di Nactumal chiama presso la sua dimora il pittore Sakumat. Ganuan ha un figlio molto malato, Madurer: non può crescere all’aria aperta, non può vedere la luce e sentire l’aria delle montagne. Il padre, per fargli un dono grandissimo, chiede al pittore di dipingere le pareti delle stanze in cui vive il figlio. Stretti da un legame fortissimo di affetto, Sakumat e Madurer disegneranno le meraviglie del mondo. Colori e pennelli si trasformeranno magicamente in montagne, colline, mare e avventure, secondo le storie e le fantasie del piccolo Madurer. L’imbrunire del ricchissimo prato disegnato insieme segnerà la fine della vita del bambino.
Mio nonno era un ciliegio, Angela Nanetti, Einaudi Ragazzi Una vena di umorismo pervade la storia del piccolo Tonino, bimbo di città. La sua grande fortuna sono i nonni di campagna. La nonna Teodolinda con le sue amatissime oche e il nonno Ottaviano con il suo orto adorato e il suo amatissimo ciliegio. Il nonno Ottaviano, considerato da tutti un po’ matto, ha un affetto grande per Tonino e gli insegna l’amore per la natura. Nel susseguirsi delle stagioni, il ciliegio, su cui Tonino impara ogni giorno di più ad arrampicarsi, diventa il simbolo dell’unità della famiglia. Dopo la morte della nonna Teodolinda, il nonno si sente sempre più triste e confuso fino a morire in uno squallido ospedale. Quando la terra del nonno sarà minacciata dalle ruspe per costruire una nuova strada, Tonino compierà un’azione di forza contro le autorità: si arrampicherà fino in cima al ciliegio difendendo la sua pianta adorata e l’immenso affetto che ha nutrito per il nonno.
Leonardo Da Vinci e il suo megacervello, Michael Cox, Morta che Parla Il genio dei geni, l'uomo capace di essere il migliore in tutto. Un libro che tratteggia un divertente affresco del Rinascimento con una dettagliata carrellata sulle molteplici invenzioni della personalità più significativa del periodo. Non tutti sapranno che, oltre ad aver dipinto il quadro più famoso del mondo e ad aver disegnato la prima macchina volante, Leonardo ha trascorso dieci anni tentando di costruire un cavallo alto sette metri e che amava realizzare complicati
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meccanismi per gioco. Un modo per scoprire tutto su di lui, curiosando fra le pagine del suo diario segreto e leggendo il "Messaggero di Milano".
L'inventore dei sogni, McEwan, Eniaudi Con l'Inventore di sogni McEwan ritorna nel mondo dell'infanzia, ma questa volta con un libro scritto per i bambini,inserendosi così in uno dei filoni della narrativa inglese. McEwan si accosta all'infanzia cercando di vedere le cose nel modo in cui potrebbe vederle un bambino e rispettando la diversità dei suoi punti di vista rispetto al mondo degli adulti.Protagonista della narrazione è Peter Fortune nel quale l'autore,in parte,si identifica. Lo spaesamneto si esprime sottoforma di sogno,su cui si struttura il libro.Tutto si struttura in otto capitoli:il primo introduce il protagonista(Peter Fortune),mentre i capitoli che seguono sono imperniati su un'avventura del ragazzino al cui cetro vi è un sogno. I sogni di Peter assumono forme diverse:fantasie ad occhi aperti,immagini prodotte durante il sonno,riflessioni.Sebbene Peter perda per un certo periodo il contatto con la realtà,i suoi sognoi non sono un'evasione ma si rivelano essere un modo per affrontare,probabilmente in maniera più consapevole,la realtà stessa.Essi hanno a che fare,nel loro complesso,con il"crescere",una delle tematiche da cui l'autore ha tratto spesso ispirazione.Gli oggetti,come ha scritto un critico,possono rivelarsi agli occhi di u bambino"carichi di un simbolismo e di un potere che l'età adulta non sa più riconoscere".Di fronte a questo lato misterioso non resta altra soluzione che accettarlo,attuando una trasformazione di sé,del proprio modo di osservare la realtà. I sogni di Peter sono popolatianche di paure:la paura del male,dei mostri,del dolore e della morte.Tutto però è espresso in maniera leggera,attraverso allusioni e accenni,senza insistenza o drammaticità.Crescre significa anche conoscere le proprie paure e imparare a convivere con esse. Manuale del giovane scrittore creativo, Bianca Pitzorno, Mondadori Drizzare le orecchie e acchiappare al volo le parole strane come farfalle variopinte. Rivoltarle come un guanto alla ricerca di nuovi significati. Approfittare degli errori involontari per inventare storie strampalate. "Assaggiare" giocando la lingua italiana e sperimentare nuove "ricette". A fare da guida agli aspiranti giovani scrittori creativi è Prisca Puntoni, la scrittrice in erba protagonista di "ascolta il mio cuore". Cinque racconti di William Shakespeare, Mary Lamb, Agli inizi dell'Ottocento, accettando l'invito di un editore, i fratelli Charles e Mary Lamb si misurarono con un'impresa ritenuta impossibile: rielaborare sotto forma narrativa alcune opere di William Shakespeare. Il risultato fu felice e i loro racconti sono oggi considerati un modello semplice e scrupoloso di riscrittura letteraria. I cinque testi di questa edizione (Romeo e Giulietta, Amleto, Re Lear, Il racconto d’inverno, La tempesta) sono proposti unitamente ad un’antologia shakespeariana in modo da favorire un confronto e una lettura parallela.
Boy, Roald Dahl,Salani Dahl fu un bambino buono, attaccatissimo alla sua mamma, cui scrisse una lettera alla settimana. Fu un bambino ingenuo e credulone, sia quando gli raccontarono che la liquirizia era fatta di sangue di topo pressato che quando gli dissero che si poteva ammalare di appendicite inghiottendo un pelo di spazzolino da denti. L'unico dispetto lo fece alle spalle di un'orrenda venditrice di dolci, una specie di Sporcella: le mise un topo morto in un barattolo di caramelle e per questo venne picchiato la prima volta. I ricordi d'infanzia di Dahl sono costellati da continue frustate e da terribili prepotenze sui bambini da parte degli adulti. No, Dahl non ha avuto bisogno d'inventare i giganti crudeli, né la Spezzindue, che è mite se confrontata alla sadica venditrice di dolci. Dahl ci avverte di non credere ai cattivi delle fiabe, e ci fornisce i mezzi per smascherare i cattivi della vita.
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La fabbrica di cioccolato, Roald Dahl,Salani Cinque ragazzi, quattro ricchi e molto viziati, uno meno fortunato, ma gentile e intelligente partecipano ad un concorso; trovare un biglietto d'oro per ciascuno, per visitare una misteriosa fabbrica... un libro stupendo, un film piacevole, una grossa tavoletta di cioccolato da sognare per tirarsi un po' su di morale.
William Shakespeare, Morto che Parla, Andrew Donkei Basata sulla formula fortunata delle "Brutte storie", la collana "Morto che parla" presenta al lettore in erba biografie dei "vip" del passato, in una forma piacevole e affatto "pizzosa". Dopo Albert Einstein, Leonardo da Vinci, Roald Dahl, Elisabetta I, Enrico VIII, è la volta di William Shakespeare, la cui biografia è ricostruita, a modo suo, da Andrew Donkin. Età di lettura: da 10 anni.
Ascolta il mio cuore, Bianca Pitzorno, Einaudi Cosa può succedere se tre amiche ritornando a scuola trovano una maestra nuova, che renderà la loro vita e quella delle compagne invivibile? Un intero anno scolastico vissuto tra intrighi, pianti ,ingiustizie ma anche amori, lotte e solidarietà. Un romanzo che piace ai grandi perchè ricordano gli anni spensierati dell'infanzia, un libro per piccini che potranno ridere delle mille avventure che capitano alle tre protagoniste. Un racconto brioso, fluido, leggero, intervallato dalle storie scritte da una delle tre bambine. Un'ondata di spensieratezza e di vivacità che coinvolge il lettore trascinandolo tra le pagine in un turbine di eventi. Ma alla fine chi vincerà le tre " paladine" che lottano contro le ingiustizie delle maestra o la maestra stessa?......Leggetelo e lo saprete!!!!!
I tre racconti, Eugenio Carmi e Umberto Eco, Fabbri EdItori La bomba e il generale": gli atomi malinconici chiusi dentro una bomba e un generale che vuole fare la guerra a tutti i costi. "I tre cosmonauti": i tre cosmonauti sospettosi che incontrano un marziano con sei mani. "Gli gnomi di Gnù": un imperatore presuntuoso che pretende di portare la civiltà su un piccolo pianeta innocente e felice. Tre storie raccontate da Umberto Eco e illustrate da Eugenio Carmi, per i bambini, per i grandi, per chi ha bisogno di fiabe.
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