AGENZIA REGIONALE PREVENZIONE E AMBIENTE DELL’EMILIA-ROMAGNA
PIANO DI RIPOSIZIONAMENTO E RIEQUILIBRIO ECONOMICO-FINANZIARIO
PRELIMINARE DI PROGRAMMA 2008 OTTOBRE 2007
arpa
PRELIMINARE DI PROGRAMMA 2008
EMILIA-ROMAGNA
Rev. 1 del 23/10/2007
Piano di riposizionamento e riequilibrio economico-finanziario
Redazione R.A.P.C.D./A. Libero
Verifica R.S.A.I.P.C./V. Polacchini
Approvazione D.G./A. Bratti
Preliminare di Programma 2008
Indice
Piano di riposizionamento e riequilibrio economico-finanziario Indice 0. Introduzione
1
; Obiettivi
1
; Organizzazione dei lavori
2
1. Riposizionamento dell’offerta in relazione alla mission
5
1.1 Identificazione dell’offerta ed articolazione per servizi
5
1.2 Inquadramento normativo e di obbligatorietà dell’offerta
6
1.3 Classificazione dell’offerta con riferimento alla mission ed ai LETA
8
1.4 Articolazione dell’offerta per obbligatorietà / mission
9
2.
3.
1.5 Stima dell’impegno di risorse umane per servizi
10
1.6 Definizione dei costi dei servizi
12
1.7 Ricognizione dei ricavi diretti dai servizi
13
1.8 Confronto impegni/costi/entrate
14
1.9 Scenari di ridefinizione dell’offerta
17
1.10 Potenziali nuovi campi d’intervento dell’Agenzia
22
1.11 Percorso per il riposizionamento dell’offerta sulla mission
23
Azioni di efficientamento e riduzione dei costi
26
2.1 Rete Laboratoristica
26
2.2 Sistema delle eccellenze
31
2.3 Reti di monitoraggio ambientale
32
2.4 Attività di Vigilanza e Controllo
36
2.5 Acquisto di beni e servizi
37
2.6 Politiche del Personale
40
2.7 Staff di supporto
43
2.8 Sistemi di Reportistica
45
2.9 Quadro dei recuperi attesi 2008-2010
46
Leve di incremento ricavi
48
3.1 Azioni a prevalente governo agenziale
48
3.2 Azioni a prevalente governo regionale
50
3.3 Fiscalità ambientale
53
3.4 Benefici economici attesi
54
Allegati
55
I
Preliminare di Programma 2008
0.
Introduzione
Introduzione
; Obiettivi La definizione di un Piano di riposizionamento e riequilibrio economico-finanziario dell’Agenzia si è posta come obiettivi, da un lato, l’individuazione e caratterizzazione di scenari d’analisi (e di decisone) cui riferire gli asset produttivi ed organizzativi di Arpa in un quadro di allineamento alla mission, dall’altro la proposizione (e l’avvio) di un set di azioni di efficientamento e riduzione dei costi i cui pieni effetti si raggiungano nel medio termine; puntando altresì ad avviare anche un processo di revisione organizzativa che permetta l’efficace valorizzazione a medio-lungo termine degli out-come sia delle azioni di revisione dei processi, sia di quelli derivanti dall’aggiornamento degli asset produttivi contestuali alle scelte di riallineamento alla mission. L’elaborazione del Piano è stata condotta, a fronte delle indicazioni del Comitato di Indirizzo di Arpa del 25 settembre 2006, per fronteggiare le criticità emergenti di ordine economico-operative e governare la complessità derivante dai mutamenti in atto. E s tra tto d a l v e rb a le d e l C o m ita to d i In d iriz z o d i A rp a d e l 2 5 /0 9 /0 6 • P re s id e n te : • S i d e v e a p rire u n a n u o v a fa s e c h e ric h ie d e in te rv e n ti c o n o riz z o n te d i m e d io p e rio d o . • A d ie c i a n n i d a lla c o s titu z io n e , a d A rp a s o n o s ta ti a ffid a ti m o lte p lic i c o m p iti e s e rv iz i c h e n o n p o te v a n o e s s e re g e s titi d ire tta m e n te d a lla R e g io n e . • S e rv e u n ’in n o v a z io n e c h e te n g a c o n to d e lla d iv e rs ità d e lla s itu a z io n e , s i d o v ra n n o c o d ific a re n u o v e re g o le . • O c c o rre a rriv a re a lla d e fin iz io n e d e i L E T A p e r g a ra n tire la q u a lità n e i c o m p iti d i is titu to . • N e lla d e fin iz io n e d e i s e rv iz i a ttra v e rs o i L E T A e n e lla in d iv id u a z io n e d i a ltre a ttiv ità s tra te g ic h e s i d e v e d e c id e re u n a m e to d o lo g ia p e r u s c ire d a ll’a m b ig u ità p u b b lic o /p riv a to . • Il m o d e llo d e ll’A g e n z ia d e v e s v ilu p p a rs i, d o p o u n a fa s e d i a s s e m b la g g io d e lle d iv e rs e s tru ttu re c o n flu ite , v e rs o u n a m a g g io re v e rtic a liz z a z io n e d e l s is te m a e d u n ra ffo rz a m e n to d e lla d im e n s io n e re g io n a le . • Il te m a d e i la b o ra to ri è u n e s e m p io d e lla n e c e s s ità d i p ro c e d e re a d u n a ra z io n a liz z a z io n e d e l s is te m a .
Una scelta ed un impegno determinati dalla rapidità del cambiamento degli scenari di riferimento, ma anche dalla necessità di fronteggiare le problematiche del risanamento comuni alla quasi totalità delle realtà di natura pubblica: forte recupero di efficienza in risposta ad una generale contrazione del finanziamento pubblico ed alla progressiva riduzione delle risorse derivante dal blocco del turnover, snellimento di strutture onerose a favore di strutture sulle quali si concentrano gli incrementi della domanda di servizi, riduzione dei tempi di erogazione di prestazioni, ecc. Pagina 1 di 59
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Introduzione
La valutazione della situazione economico-finanziaria dell’Agenzia evidenzia in prospettiva (2008) serie criticità e costituisce, in una situazione di generalizzata riduzione di risorse, l’elemento forse più esplicito ma senza dubbio non esclusivo della spinta al cambiamento. Porre l’enfasi esclusivamente sulla dimensione economica del problema significherebbe però trascurare l’incidenza di altri ed altrettanto decisivi elementi. Primi fra tutti la questione tuttora irrisolta del finanziamento della spesa ambientale e l’individuazione dei Livelli essenziali di tutela ambientale (cosiddetti LETA) da corrispondere da parte delle Agenzie; l’evoluzione stessa del quadro normativo attinente l’ambiente, che negli anni ha modificato - ampliandolo - il campo d’azione dell’Agenzia, non sempre garantendo un’adeguata e corrispondente copertura finanziaria. Infine, la pressione più marcata di categorie di stakeholder e gruppi sociali su tematiche ambientali emergenti, che negli anni ha determinato un sensibile incremento della richiesta di controlli, monitoraggi e quadri conoscitivi. La lettura di sistema va quindi oltre la chiave di rimodellazione della geografia organizzativa, che pure è un aspetto importante, ma deve risultare coerente con le scelte strategiche derivabili da un processo di verifica e ripensamento del perimetro dei servizi offerti e di una sua potenziale riconfigurazione. L’istanza di trasformazione è dunque complessa, perché richiede all’Agenzia di ridefinire il quadro delle priorità strategiche ed il suo riposizionamento operativo, salvaguardando da un lato la coerenza con la mission pubblica e dall’altro l’evasione delle aspettative espresse dagli stakeholder in ordine ad una maggiore efficienza e redditività. Una nuova vision dell’Agenzia dovrà scaturire dalla coerente ed armonica pesatura e combinazione di questo insieme di fattori, sostenuto sia da una robusta azione di efficientamento di processi e prestazioni e da una valorizzazione delle risorse umane strettamente agganciata agli obiettivi di produttività, sia da una diversa caratterizzazione economica dell’offerta attuale e futura di servizi. A complemento andranno individuate soluzioni organizzative coerenti con le scelte strategiche, adeguate a sostenere ed accompagnare i processi di cambiamento. ;
Organizzazione dei lavori
Su questi temi l’Agenzia ha attivato Cantieri di lavoro specifici, per arrivare entro il 2007 alla stesura di un Piano di riposizionamento e riequilibrio economico-finanziario con avvio di misure per una correzione dell’andamento economico già dal 2008. Essi hanno individuato, da un lato, azioni rivolte all’ambito interno dell’Agenzia di revisione dei processi con effetti economico-finanziari attesi a medio termine, dall’altro, proposte per un aggiornamento del ruolo, ovvero degli ambiti operativi, dell’Agenzia stessa in stretta coerenza con la sua mission, che ne assegni coerenti sfere d’impegno in relazione al presidio dei nuovi e sempre più significativi temi ambientali, energetici, climatici, territoriali e di sostenibilità dello sviluppo, correlati con equilibri e vitalità degli ecosistemi e delle risorse sia naturali che antropiche (socio-produttive).
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Preliminare di Programma 2008
Introduzione
Lay out progettuale dei “Cantieri” AMBITO ESTERNO RIPOSIZIONAMENTO MISSION E VISION DELL’AGENZIA
RIDEFINIZIONE PERIMETRO OFFERTA
REVISIONE PROCESSI INTERNI
ADEGUAMENTO MODELLO ORGANIZZATIVO
AMBITO INTERNO
Le domande chiave: 1
Ripensare il posizionamento di Arpa: quali attività continuare a presidiare e quali no? Verso quali temi proporre un maggior presidio? • È necessario mappare il perimetro di attività attualmente offerte da Arpa: quali è essenziale opportuno, strategico o economicamente conveniente mantenere? Quali è possibile/opportuno riallocare? A fronte di ciò è opportuno sviluppare il presidio di altre tematiche?
2
Rivedere i processi interni ad Arpa: quali opportunità di ridurre i costi o aumentare i ricavi?
3
Ridisegnare il modello organizzativo: quali scelte per supportare i cambiamenti necessari?
• È necessario ricercare aree di riduzione di costo attraverso efficientamento di processi: dagli acquisti, alla rete laboratori, alla gestione reti monitoraggio. • È opportuno interrogarsi sulle possibilità di generare maggiori ricavi introducendo nuovi servizi o variando le “politiche commerciali” su ambiti già presidiati.
• Sulla base del ripensamento dell’offerta e della revisione di processi si deriva un modello organizzativo coerente che nel contempo superi le attuali criticità.
I lavori dei Cantieri, coordinati da Responsabili di progetto, hanno coinvolto operativamente circa 50 collaboratori dell’Agenzia e sono stati oggetto di periodiche verifiche (circa 50 riunioni) con i Comitati Guida di ciascun Cantiere; numerose verifiche di stato avanzamento lavori sono state effettuate con il Comitato di Direzione di Arpa. In fase di avvio ed in itinere, iter metodologico e prospezioni di sintesi delle acquisizioni dei diversi Cantieri, sono state oggetto di presentazione al Comitato di Indirizzo di Arpa, previo confronto con l’apposito Tavolo tecnico Regionale istituito dallo stesso Comitato di Indirizzo nella seduta del 19 dicembre 2006. Pagina 3 di 59
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Introduzione
In sintesi i lavori hanno mirato a:
Cantiere di indagine
Macro-obiettivi
1
Definizione Definizione dell’offerta dell’offerta
• Proporre, sulla base di riflessioni di natura normativa e di cogenza con la mission, una ”mappatura” dei servizi erogati e relativo dimensionamento economico • Identificare, sulla base del contesto regionale, potenziali ulteriori servizi da presidiare
2
Strutture Strutture di di area area tecnica tecnica
• Identificare soluzioni riorganizzative della rete laboratoristica e delle reti di monitoraggio finalizzate al contenimento dei costi, e al miglioramento della qualità dei servizi erogati • Identificare possibili soluzioni di ridisegno organizzativo dell’attività di Vigilanza e Controllo volte al superamento delle criticità attualmente presenti
(sottocantieri) (sottocantieri)
3
Leve Leve di di incremento incremento dei dei ricavi ricavi
4
Leve Leve di di contenimento contenimento dei dei costi costi (sottocantieri) (sottocantieri)
5
Sistemi Sistemi di di reportistica reportistica
• Identificare azioni per corretta applicazione degli strumenti tariffari e delle convenzioni sui progetti • Proposte per l’ adozione del principio “chi inquina paga” sul fronte dei controlli e per la remunerazione dei servizi a domanda individuale
• Identificare e dimensionare opportunità di recuperi di costi attraverso l’analisi di sottocantieri tematici (acquisti, personale, staff amministrativi)
• Identificare i gap attuali e le possibili soluzioni finalizzate, con riferimento al “Catalogo dei Servizi”, alla realizzazione di un sistema informatizzato di rendicontazione tecnica ed economica
A fronte dell’avanzamento dei lavori dei Cantieri è stato condotto uno specifico approfondimento sulle problematiche più urgenti riguardanti l’assetto organizzativo: è stato istituito un apposito Gruppo di lavoro per l’analisi e formulazione di una proposta di Ridisegno organizzativo che affiancasse l’avvio operativo delle risultanze dei Cantieri stessi.
Gruppo di Lavoro
Macro-obiettivi
• Delineare alcune ipotesi riorganizzative implementabili nel “breve termine”, ovvero entro la fine del 2007 – avvio 2008, finalizzate a: - favorire il riequilibrio economico-finanziario di Agenzia
Ridisegno organizzativo
- superare alcune criticità gestionali ed operative evidenziate nel progetto • “Preparare il terreno” per una più profonda eventuale revisione organizzativa da avviarsi nei prossimi anni in funzione di: - evoluzione del “contesto ambientale” - esiti del confronto con i Referenti Istituzionali in merito agli scenari di sviluppo/riposizionamento dell’Agenzia - opportunità/necessità di superamento di ulteriori criticità organizzative evidenziatesi
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Riposizionamento dell’offerta in relazione alla mission
1. Riposizionamento dell’offerta in relazione alla mission I prodotti/servizi erogati dall’Agenzia sono stati analizzati con riferimento agli obblighi normativi ed alle caratteristiche di essenzialità dell’offerta, indagando scenari a mediolungo termine di riallineamento del ruolo e degli ambiti di azione di Arpa alla mission. Sono stati definiti ed analizzati scenari di lettura delle aree di impegno dell’Agenzia con riferimento al mandato istituzionale ed a tipologie e gradi di evasione dei LETA (Livelli essenziali di Tutela ambientale), cui ispirare il riposizionamento dell’offerta alla mission propria dell’Agenzia. In sintesi i lavori hanno puntato a: Cantiere 1
Definizione dell’offerta
Macro-obiettivi • Proporre, sulla base di riflessioni di natura normativa e di cogenza con la mission, una ”mappatura” del posizionamento strategico dei servizi erogati e relativo dimensionamento economico • Identificare, sulla base del contesto regionale, potenziali ulteriori servizi da presidiare
I punti cardine cui si è fatto riferimento sono stati: Proporre, sulla base di riflessioni di natura normativa e di cogenza con la mission agenziale, una mappatura dei servizi attualmente erogati; Operare una stima delle risorse umane impegnate per l’erogazione/evasione dei diversi servizi della sfera d’azione dell’Agenzia; Giungere ad un dimensionamento economico (a costi pieni) dei servizi; Individuare per singolo servizio relative entrate e loro forma; Sviluppare mappe di confronto costi-entrate per i diversi ambiti (normativi / di mission); Proporre scenari prospettici di lettura del ruolo e dell’azione dell’Agenzia in differenti ipotesi di presidio dei servizi; Identificare, sulla base del contesto regionale, potenziali nuovi ambiti o tipologie di servizi da presidiare e/o di cui sviluppare l’ambito operativo già in essere; Proporre un percorso di riposizionamento dell’offerta dell’Agenzia alla mission. 1.1
Identificazione dell’offerta ed articolazione per servizi
L’Agenzia con le sue diverse strutture organizzative (le Sezioni provinciali; le Strutture tematiche; i nodi di integrazione e supporto della Direzione Generale) eroga una complessa ed articolata gamma di prestazioni/prodotti. Tale produzione è realizzata attraverso molteplici attività (elemento base della catena di costruzione della prestazione/prodotto) che in modo fisso-ricorrente e/o aggiuntivo, laddove necessario, vanno a comporre la risposta alle domande di monitoraggio&previsione/ autorizzazione/ vigilanza&controllo/ prevenzione/ supporto analitico/ misurazione/ analisi/ studio/ ricerca/ elaborazione/ progettazione/ comunicazione&diffusione dati ambientali/ supporto tecnico su tematiche ambientali.
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Riposizionamento dell’offerta in relazione alla mission
Per l’individuazione dell’offerta produttiva dell’Agenzia, si è proceduto all’identificazione e classificazione, con aggregazione in servizi, di prestazioni/prodotti erogati, facendo riferimento a: Catalogo delle prestazioni di Arpa; Accordo di Programma tra Regione, Province, AUSL ed Arpa (ex art.3 L.R. 44/95); Regolamento Generale di Arpa (vedi: art.3; 35); Progetto di riorganizzazione di Arpa (31marzo 2003); L.R. 44/95(vedi art.5) e succ. mod. (L.R.18/99); Atti della Regione Emilia-Romagna di trasferimento ad Arpa di funzioni e compiti. Il Catalogo delle prestazioni di Arpa (DT rev. novembre ‘06) classifica 339 prestazioni. Le prestazioni sono state aggregate per finalità, individuando i servizi che costituiscono la produzione dell’Agenzia. Tali servizi rappresentano le tipologie di azione/intervento sulle varie matrici e/o settori, associabili a categorie di utenti/clienti specifici se definite qualiquantitativamente da precise norme di legge, ovvero ad utenze differenziate se realizzate su specifiche richieste. Nel processo di individuazione dei servizi si è seguita la struttura ad albero del Catalogo delle prestazioni che permette di ricondurre le attività elementari svolte dalle diverse unità operative dell’Ente all’erogazione del prodotto/prestazione atteso/richiesto. La ricognizione degli ambiti operativi dell’Agenzia secondo i criteri di aggregazione: Prestazioni -----Æ Processi primari ------Æ Servizi [Matrici/Settori]
[Tipologie]
Attività [1,.. jesima]
è stata incrociata con la classificazione delle prestazioni di Arpa definita nell’Accordo di Programma tra Regione, Province, AUSL ed Arpa (ex art.3 L.R. 44/95). La lettura incrociata di queste fonti, del data-base tecnico-gestionale dell’Agenzia, della L.R. 44/95(vedi art.5) e succ. mod. (L.R.18/99), degli Atti della Regione di trasferimento ad Arpa di ulteriori funzioni e compiti e del Regolamento Generale di Arpa (vedi: art.3; 35), ha permesso di definire un quadro rappresentativo del perimetro e della profondità di azione dell’Agenzia, giungendo alla individuazione di 59 servizi che ne descrivono l’operato (vedi Allegato 1).
1.2
Inquadramento normativo e di obbligatorietà dell’offerta
I 59 servizi che descrivono la produzione di Arpa sono stati classificati in ragione del tipo di obbligatorietà. I criteri di tale inquadramento normativo sono desumibili dall’impianto legislativo che ha disegnato la costituzione e le funzioni del sistema Agenziale e, nel caso specifico, dalla costituzione e dall’operato delle Agenzie ambientali regionali secondo quanto indicato dalla L. 61/94, dalla L.R. 44/95, dall’Accordo di Programma (ex art. 3 L.R. 44/95), dagli Atti amministrativi della Regione di trasferimenti di funzioni/compiti.
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Riposizionamento dell’offerta in relazione alla mission
- Criteri di classificazione normativa dell’“offerta” di Arpa-ER Inquadramento normativo dell’offerta
“Obbligatoria da normativa ambientale rif, L. 61/94”
“Obbligatoria per ulteriori attribuzioni della L.R. 44/95”
“Obbligatoria per trasferimento da RER”
“Non Obbligatoria - Aggiuntiva”
• Servizi erogati in riferimento ai dettami normativi in materia ambientale indicati dalla L.61/94 di competenza delle Agenzie su base regionale
• Servizi erogati in riferimento a funzioni tecniche specialistiche attribuite dalla L.R. 44/95 (p.es.: Previsioni meteorologiche, idrologiche; Supporto laboratoristico per prevenzione collettiva e igiene degli alimenti;…)
• Servizi erogati in riferimento a funzioni/competenze successivamente trasferite/assegnate dalla Regione ER (p.es.: Cancerogenesi ambientale; Centro funzionale regionale per al Protezione Civile;…)
• Servizi erogati (anche ai sensi dell'Accordo di Programma) a titolo oneroso su domande specifiche da pubblici/privati che eccedono gli ambiti dimensionali di livello regionale dell'operatività "cogente-inderogabile" per l'Agenzia
Ciò permette di segmentare la gamma produttiva dell’Agenzia in “obbligatoria” e “non obbligatoria - aggiuntiva”. I 59 servizi che compongono l’offerta trovano all’interno di tale schema classificatorio una specifica collocazione. Una prima significativa fascia di servizi fa riferimento a quanto espressamente indicato all’articolo 01 del D.L.496/93 (convertito nella L. 21gennaio 1994, n.61) e specificatamente al punto 1 commi: g), h), i), f), l), m) b), e più in generale n), a), c), d), e), quali ambiti operativi delle Agenzie regionali e delle province autonome istituite ai sensi dell’art. 03, premesso all’art.1 del D.L.496/93 in sede di conversione il Legge L. 61/94. Il punto 1 dello stesso art. 03 precisa anche che …. “Per lo svolgimento……… delle ulteriori attività tecniche di prevenzione, di vigilanza e di controllo ambientale, eventualmente individuate dalle regioni …”, indicando quindi anche una possibile attribuzione di specifiche ulteriori funzioni in campo ambientale da parte delle Regioni in sede di costituzione dell’Agenzia. Ciò trova riscontro per Arpa in quei servizi che, nello schema elaborato, vengono classificati come: Funzioni di supporto tecnico attribuite dalla L.R.44/95.
Successivamente alla costituzione dell’Agenzia con L.R.44/95, che ha avuto avvio operativo nel maggio ’96, attraverso atti diversi (DPGR; DGR; L.R.; Lett. Ass.re Reg.Sanità; Atti RER su DPCM e DM;…) sono state trasferite altre funzioni e/o strutture e compiti, che in virtù degli atti amministrativi di attribuzione devono essere classificate anch’esse con carattere di obbligatorietà: Funzioni/competenze trasferite/assegnate da RER Carattere di non obbligatorietà hanno quei servizi aggiuntivi che, ancorché per tipologia analoghi o assimilabili a quelli istituzionali così come definiti dall’art.5 della L.R. 44/95, vengono realizzati su richiesta diretta di utenti/clienti pubblici/privati, esulano dalla dimensione regionale della problematica di riferimento (p.es. le reti di monitoraggio), Pagina 7 di 59
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Riposizionamento dell’offerta in relazione alla mission
volgono a misurazione, monitoraggio, controllo, analisi, studio di aspetti/problematiche ambientali o di impatto territoriale di scala locale (provinciale, intercomunale, infracomunale, comprensoriale,..), non possono avere alcun carattere autoritativo o certificativo, possono interessare anche ambiti e committenze extra-regionali, ovvero nazionali e comunitarie, vengono realizzati solo in condizione di complementarietà rispetto alla dimensione richiesta da quelli “obbligatori” ed ai tempi di risposta che per questi ultimi devono essere assicurati, fanno riferimento ad una soglia quantitativa individuata in sede di programmazione annuale che ne consenta la compatibilità con il flusso della domanda istituzionale, vengono erogati esclusivamente a titolo oneroso (con riferimento al tariffario, ovvero ove non applicabile al costo industriale). 1.3 Classificazione dell’offerta con riferimento alla mission1 ed ai LETA Dopo aver operato l’articolazione dell’offerta dell’Agenzia secondo i caratteri di “obbligatorietà” e “non obbligatorietà”, è stata individuata una classificazione dei servizi in funzione della loro essenzialità (ovvero importanza) rispetto alla mission di prevenzione e tutela ambientale, propria di una Agenzia ambientale e consona con gli obiettivi programmatici che Arpa intende perseguire, nonché elemento cardine del proprio impianto prospettico-evolutivo. I 59 servizi sono stati classificati in relazione al posizionamento che presentano secondo i criteri di seguito descritti (indipendentemente da attuali o possibili fattori di economicità).
“Si definiscono “essenziali” i servizi che presentano caratteristiche di cogenza, inderogabilità o funzionalità diretta rispetto alla prevenzione e tutela ambientale”
“Si definiscono “integrativi” i servizi che garantiscono un più ampio presidio delle competenze, una maggior copertura territoriale e rappresentano utile supporto per una miglior risposta alla prevenzione e tutela ambientale” “Si definiscono “supplementari” i servizi che non presentando caratteristiche specifiche rispetto alla prevenzione e tutela ambientale, potrebbero essere affidati anche ad altri soggetti” Tali criteri di classificazione trovano ampio riscontro anche con la suddivisione secondo servizi afferenti alla sfera dei Livelli essenziali di tutela ambientale (LETA)2 piuttosto che alla sfera più prettamente riconducibile ai LEA (Livelli essenziali di assistenza sanitaria) di
1
Presidiare i controlli ambientali per la sostenibilità ambientale, la tutela della salute, la sicurezza del territorio, la valorizzazione delle risorse 2 come esplicitamente richiesto dal Comitato di Indirizzo di Arpa nella seduta del 26/09/06. Pagina 8 di 59
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Riposizionamento dell’offerta in relazione alla mission
diretto rapporto con le conoscenze e le decisioni di ordine sanitario. In particolare ai LETA3 corrispondono tutti i servizi considerati come “essenziali”; alla tipologia Integrativi LETA fanno riferimento la stragrande parte di quei servizi qui classificati come “integrativi”; infine alla tipologia LEA (ovvero quella cui si riconducono i servizi che hanno un riflesso primario sulla tutela - di carattere preventivo - della salute e sulla cosiddetta prevenzione collettiva) corrispondono i servizi “supplementari”.
1.4 Articolazione dell’offerta per obbligatorietà / mission Dall’incrocio degli elementi di classificazione dei 59 servizi si è giunti alla creazione di una matrice concettuale di posizionamento dell’offerta dell’Agenzia, con l’obiettivo di fornire una mappatura della produzione di Arpa secondo una duplice chiave di lettura: il carattere di “obbligatorietà” (normativa) e l’“essenzialità” (importanza verso la mission di prevenzione/tutela ambientale).
Posizionamento dei 59 servizi nella matrice obbligatorietà / mission Importanza servizi rispetto alla mission Essenziali
Integrativi
Supplementari
N° 21 Servizi
Non applicabile a legislazione vigente
Non applicabile a legislazione vigente
Classificazione servizi rispetto all’inquadramento normativo
Obbligatori da normativa ambientale rif L. 61/94
Obbligatori
N° 2 Servizi
N° 6 Servizi
N° 6 Servizi
trasferiti da RER
N° 0 Servizi
N° 6 Servizi
N° 3 Servizi
Non Obbligatori / Aggiuntivi
N° 4 Servizi
N° 9 Servizi
N° 2 Servizi
attribuiti da L.R. 44/95
Obbligatori
La collocazione nei 12 quadranti della matrice dei 59 servizi, fornisce elementi di indagine degli attuali assetti produttivi, di presidio delle diversificate fonti di domanda e, non ultimo, il confronto degli impegni sostenuti, dei costi e delle entrate corrispondenti (vedi All.to 1). Dalla caratterizzazione matriciale del perimetro (e profondità) dell’offerta dell’Agenzia, si possono quindi configurare combinati scenari di lettura degli ambiti operativi e dei relativi assetti (dimensionali ed economici).
3
cfr.: risultanze del Progetto LETA, elaborato da Arpa-ER (Area Pianificazione e Controllo e Controllo direzionale) in ambito ONOG- APAT, di cui si è chiusa una prima fase analitico-dimensionale nel 2006 e che sarà approfondita nel piano operativo 2007-2008. Pagina 9 di 59
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Riposizionamento dell’offerta in relazione alla mission
Alcuni specifici servizi, pur caratterizzabili in via generale con effetti/riflessi riconducibili alla sfera dei LEA, ai fini della prospezione operata, sono stati associati all’ambito operativo “Integrativi LETA” in funzione sia della ricaduta dei prodotti generati nel contesto Arpa sulla conoscenza degli effetti inquinanti sulle matrici ambientali, sia dell’evoluzione del ruolo di tali servizi sul sistema ambiente-salute. Analoga considerazione vale per un paio di servizi che, anche se associabili alla tipologia “Integrativi LETA”, di fatto paiono più realisticamente collocati nell’ambito “Supplementari”, in ragione di una valenza prettamente rivolta alla fornitura di supporti conoscitivi e di controllo a vantaggio di uno specifico settore produttivo.
1.5 Stima dell’impegno di risorse umane per servizi Il dimensionamento delle risorse umane impegnate per l’erogazione dei 59 servizi è stato effettuato mediante un percorso di ricognizione di varie fonti informative, il coinvolgimento di tutti i nodi, la verifica di congruità dei dati raccolti con le rilevazioni degli assetti microrganizzativi e le banche dati dell’Area gestione Risorse Umane. E’ stata condotta una ricognizione con riferimento a due principali gradi di articolazione: quella organizzativa e quella di servizi presidiati riconducibili a macro-aggregati omogeneamente riconosciuti, predisponendo schemi di rilevazione degli impegni (n° risorse umane) per la realizzazione dei servizi nelle singole strutture organizzative e richiedendone la compilazione da parte di tutti i nodi operativi (Sezioni e Strutture tematiche). Tale approccio, se da un lato sconta una certa approssimazione e forse anche disomogeneità nell’imputazione dei valori ad opera dei vari nodi, dall’altro genera l’informazione in prossimità della struttura che eroga il servizio, con maggior sensibilità e conoscenza sul campo della distribuzione dei carichi di lavoro, garantendo altresì la completa allocazione delle forze lavoro sul set di servizi definiti. Sui dati dei vari nodi la Direzione Tecnica ha operato una generale verifica di congruità, con ponderazione/pesatura dei valori %li di distribuzione dell’impegno operativo. A fronte del quadro informativo raccolto, se per alcuni ambiti il dimensionamento dell’impegno in risorse umane per l’erogazione dei servizi risultava direttamente possibile (in particolare per l’azione dei Servizi Territoriali: pareri ed attività di vigilanza e controllo), in altri casi l’informazione ottenuta è stata oggetto di ulteriori verifiche ed approfondimenti specifici (con l’Area laboratoristica e l’Area monitoraggio – DT) per la miglior definizione dell’entità di risorse umane impegnate. Procedimento analogo è stato seguito anche per una più precisa e validata definizione degli impegni di risorse umane da associare, come dato di stima, ai servizi/prodotti delle Strutture Tematiche. Esse infatti operano su processi differenziati e spesso univoci della struttura. A tal fine è stato condotto un approfondimento specifico con i Direttori delle 4 Strutture Tematiche, per dettagliare i dati ottenuti con la ricognizione generale in un preciso dimensionamento del personale (uomini/anno) impegnato sui singoli servizi. Tra le risorse impegnate operativamente sui 59 servizi sono stati considerati anche componenti (o quote parti) del personale degli staff di direzione di Sezioni e Strutture tematiche. Si tratta di personale impegnato direttamente in attività facenti parte Pagina 10 di 59
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Riposizionamento dell’offerta in relazione alla mission
dell’erogazione del servizio/prodotto, quindi coinvolto in processi primari, quali: accettazione allo sportello di campioni, sviluppo prodotti del Sistema informativo ambientale regionale (SIRA), comunicazione (vs esterno) di dati/informazioni ambientali, progetti gestiti direttamente dallo staff di direzione. Anche nei nodi integratori (Direzione Generale) è stata effettuata una ricognizione per individuare contributi in attività connesse ai processi primari di erogazione dei servizi. I dati ottenuti sono stati confrontati con gli assetti di microrganizzazione delle strutture dei singoli nodi Arpa, con riferimento alle informazioni 2006 disponibili nella banca dati (Cézanne) gestita dall’U.O. Sviluppo organizzativo - DG, e verificati con le informazioni del data-base dell’Area Sviluppo e Gestione Risorse Umane - DA. L’ impegno in risorse umane è stato espresso in Full Time Equivalent (FTE = uomo/anno equivalente, calcolando i vari rapporti di lavoro part-time, le aspettative temporanee, ecc. in termini di corrispondenti n° di unità a tempo pieno). Si è considerato il personale dirigente, di comparto e precario (Tempi det., Co.Co.Co. e Borse st.) in essere nel 2006. Il percorso di attribuzione ai 59 servizi degli impegni operativi tiene quindi conto dei contributi forniti dalle diverse strutture dell’Agenzia. Il personale direttamente impegnato (operativo) nei processi primari rappresentati nei 59 servizi è pari a 894,0 FTE di cui 738,5 appartenenti alle Sezioni provinciali, 130,3 alle Strutture tematiche e 25,2 alla Direzione Generale (nodi integratori). Invece, il personale di supporto ammonta complessivamente (compreso Direttori di nodo) a 203,0 FTE: 104,7 delle Sezioni provinciali, 23,3 delle Strutture tematiche e 75,0 della Direzione Generale. L’attribuzione del personale di supporto ai servizi ha seguito due principi generali: L’impegno operativo è il driver utilizzato per il ribaltamento sui servizi del personale di supporto. A questo criterio guida è seguito un secondo principio: distinzione tra servizi “Obbligatori” e servizi “Non obbligatori/Aggiuntivi”. In considerazione del fatto che una larga parte del personale di supporto costituisce una struttura di base necessaria e vitale per l’Ente volta a garantirne il funzionamento, di conseguenza necessaria a prescindere dall’esistenza o meno di un presidio di servizi “Non obbligatori/Aggiuntivi”, a questi ultimi è stato imputato solo 1/3 della quota proporzionale di impegno in supporto che ne risulterebbe da una ripartizione omogenea tra tutti i servizi. I 2/3 rimanenti della quota proporzionale destinata ai servizi “Non obbligatori/Aggiuntivi” sono stati ribaltati ovviamente sui servizi “Obbligatori”, in proporzione alla dimensione operativa di questi ultimi. Il risultato fa sì che ad ogni unità operativa dei servizi “Non obbligatori/Aggiuntivi” viene attribuito un impegno di supporto pari a circa il 27% dell’analogo valore assegnato per unità operativa dei servizi “Obbligatori”. L’impegno complessivo stimato per servizio è risultato dalla somma degli impegni delle diverse strutture coinvolte (Sezioni prov.li e/o Strutture tematiche; Direzione generale), per un totale di 1.097 FTE di personale. Dalla distribuzione dell’impegno complessivo tra Pagina 11 di 59
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Riposizionamento dell’offerta in relazione alla mission
servizi Obbligatori e Non obbligatori/Aggiuntivi si osserva come il 78% del personale complessivo dell’Agenzia (860 FTE) sia impegnato nell’erogazione/presidio di 44 servizi con carattere di Obbligatorietà. Negli ambiti classificati Non obbligatori/ Aggiuntivi si collocano 15 servizi che coinvolgono complessivamente l’impegno di 237 FTE (22%).
Impegno di personale per ambiti di servizi (in FTE complessivi) Importanza servizi rispetto alla mission
Classificazione normativa dell’offerta
Essenziale
Integrativa
Supplementare
Impegno (FTE)
Obbligatoria per normativa ambientale – rif. L.61/94
602
602
54.9%
Obbligatoria per ulteriori attribuzioni della L.R. 44/95 e trasferimenti da RER
43
“Non Obbligatoria - Aggiuntiva”
82
Impegno (FTE)
90
258
125
23.5%
90
65
237 21.6%
727 66.3%
180
190
16.4%
17.3%
FTE = Full Time Equivalent – Uomini a tempo pieno/y
1.097 Totale (FTE)
N° FTE complessivi impegnati (operativi + supporto)
1.6 Definizione dei costi dei servizi Per la definizione dei costi dei servizi (costo pieno = costi diretti+indiretti) si è fatto riferimento all’impegno di risorse umane richiesto (operative+supporto), ed alla valorizzazione dei costi dei beni e servizi associati. In coerenza con il dimensionamento del personale sul dato 2006, si è operando con i dati del Bilancio d’esercizio 2006. Il costo complessivo risponde alla produzione 2006 (74,412ML€), fatta eccezione per: - personale in comando presso altri Enti (0,734ML€); - sterilizzazione degli ammortamenti (2,348ML€). L’individuazione dei costi per i 59 servizi è stata effettuata secondo il criterio di ripartizione delle risorse umane impegnate. Infatti il costo del personale incide mediamente per oltre il 70%. Il costo delle risorse umane (1.097FTE totali) è stato determinato sulla base dei costi rilevati per singolo Centro di responsabilità cui le stesse risorse afferiscono ed è comprensivo dei contratti atipici, rilevando un costo unitario medio per Centro di Responsabilità. Pagina 12 di 59
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Riposizionamento dell’offerta in relazione alla mission
Per beni e servizi, laddove possibile è stato attribuito direttamente il costo operativo specifico del servizio (8 su 59 servizi). Per i restanti, si è calcolato il costo unitario di beni e servizi dei diversi Centri di Responsabilità; tale costo è stato poi moltiplicato per le risorse impegnate sul singolo servizio e aggiunto ai costi delle risorse umane. Di seguito si propone un quadro di sintesi della distribuzione dei costi dei servizi rispetto alla collocazione degli stessi sulla matrice: obbligatorietà / importanza verso la mission. Emerge una distribuzione dei costi che interessa per il 78% i 44 servizi “Obbligatori” ed il 22% i 15 servizi classificabili come “Non obbligatori/ Aggiuntivi”.
Costo pieno dei servizi per ambiti – (anno 2006) Importanza servizi rispetto alla mission
Classificazione normativa dell’offerta
Essenziale
Integrativa
Costi (ML€)
Obbligatoria per normativa ambientale – rif. L.61/94
38.8
38,8
52,1%
Obbligatoria per ulteriori attribuzioni della L.R. 44/95 e trasferimenti da RER
“Non Obbligatoria - Aggiuntiva”
19,1 3,0
7,7
8,4
5,7
6,2
4,6
25,7%
16,5 22.2%
Costi (ML€)
47,5
13,9
63.8%
18.7%
Costi pieni (diretti + indiretti) dei servizi (ML€)
1.7
Supplementare
13,0 17.5%
74,4 Totale Costi (ML€)
Ricognizione dei ricavi diretti dai servizi
Per la rilevazione dei ricavi diretti si è operato sui singoli documenti contabili emessi nel 2006 indipendentemente dalla competenza, giungendo alla configurazione di un quadro generale di distribuzione per servizio, che è stato esaminato dal Comitato Guida con validazione di approccio e risultanze. A chiusura del bilancio 2006 (aprile 2007) è stata ripetuta l’analisi sui dati di competenza 2006, utilizzando: fatture, note di debito e registrazioni di contributi. L’attribuzione dei ricavi diretti per servizio è stata effettuata sulla base del codice di fatturazione, ovvero con riferimento alla descrizione riportata. I ricavi diretti assegnati comprendono: i contributi per gestione servizi, i proventi delle prestazioni erogate a tariffa, i corrispettivi delle convenzioni per studi e progetti (sia regolati come contributi, sia con fatture commerciali). Non sono stati considerati invece: Pagina 13 di 59
Preliminare di Programma 2008
• • • • • •
Riposizionamento dell’offerta in relazione alla mission
trasferimenti per attività correnti da Ass.ti regionali Sanità e Ambiente (53,410ML€); contributo per trasferimento ad Arpa degli Uffici periferici del Dipartimento dei Servizi tecnici nazionali - Servizio Idrografico e Mareografico, sedi di PR e BO (1,022ML€); rimborsi per affitti e noleggi (0,180ML€) rimborsi di comandi in uscita (0,734 ML€); costi capitalizzati per sterilizzazione ammortamenti (2,348 ML€); una quota di ricavi non attribuibili al momento della rilevazione (0,466 ML€).
L’analisi dei ricavi diretti pone in evidenza il contributo rilevante delle attività “obbligatorieessenziali” tra cui spiccano i servizi relativi all’emissione di pareri tecnici che fatturano oltre 2,6 ML€ tali da coprire il 17,2% dei costi stimati. L’entità di tali introiti potrebbe aumentare con il completamento normativo dei tariffari e delle convenzioni per AIA e pareri su aziende RIR. Studi e progetti commissionati dagli EE.LL, pur essendo “attività aggiuntiva”, sostengono costi sensibilmente superiori ai ricavi (vedi All.to 2). Di seguito si propone un quadro di sintesi della distribuzione dei ricavi diretti dei servizi rispetto alla collocazione sulla matrice obbligatorietà / importanza verso la mission. I ricavi diretti di Arpa sono generati per il 45% dal presidio dei 44 servizi “Obbligatori” e per il 55% dall’erogazione dei15 servizi classificabili come “Non obbligatori/ Aggiuntivi”.
Ricavi diretti dei servizi per ambiti – (anno 2006) Importanza servizi rispetto alla mission
Classificazione normativa dell’offerta
Essenziale
Integrativa
Supplementare
Obbligatoria per normativa ambientale – rif. L.61/94
5,1 5,1
Obbligatoria per ulteriori attribuzioni della L.R. 44/95 e trasferimenti da RER
“Non Obbligatoria - Aggiuntiva” Ricavi diretti (ML€)
2,7 0,3
2,3
0,1
4.0
4,1
1,4
9,4
6,4
1,5
9,5
17,3 Totale Ricavi diretti (ML€)
Ricavi diretti dei servizi (ML€)
1.8
Ricavi diretti (ML€)
Confronto impegni/costi/entrate
Il quadro conoscitivo ottenuto permette impegni/costi/entrate dei servizi dell’Agenzia.
un
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esame
dei
bilanciamenti
tra
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Riposizionamento dell’offerta in relazione alla mission
Significativa è l’analisi della dimensione dei costi pieni (risorse umane + costi operativi) unitamente a quella dei ricavi diretti corrispondenti. In termini complessivi il differenziale risulta di -57,1ML€. La copertura dei costi da ricavi diretti raggiunge complessivamente il 58% nella fascia dei servizi “Non obbligatori/ Aggiuntivi”: all’interno il dato decresce dal 70% dell’ambito “essenziale”, al 66% per quello “integrativo”, fino al 30% per il “supplementare”. Nei campi dell’”Obbligatorietà” la migliore performance di copertura dei costi con ricavi diretti si registra nei servizi “integrativi” con il 30% (1,54ML€ ovvero il 67% sono contributi per gestione monitoraggi e previsioni idrometeorologiche); negli “essenziali” si hanno coperture del 10-13% (circa 1/3 sono contributi per gestione reti di monitoraggio); nei “supplementari” si registra appena l’1%. Per una più efficace lettura del rapporto costi-entrate dell’offerta dell’Agenzia, si deve considerare anche la copertura finanziaria derivante dai trasferimenti Regionali e da altre voci. Le risorse trasferite dalla Regione per il funzionamento di Arpa, nel 2006, risultano 53,4ML€ (compreso il contributo di1,0ML€ per ex Ufficio Idro-mareografico PR e BO); ad esse si sommano 1,2ML€ di altre entrate (0,2ML€ rimborsi per affitti e noleggi, 0,5ML€ ricavi diretti non attribuibili e 0,5ML€ altro). La destinazione complessiva di tali fondi (54,6ML€), non essendone esplicitata l’esclusività negli atti normativi, se si può intendere prioritariamente indirizzata all’erogazione dei “servizi-obbligatori”, appare sostenibile che in quota minima sia da assicurare anche ai “servizi-non obbligatori/aggiuntivi” per garantirne condizioni strutturali di base alll’erogazione, in quanto, pur resi su richieste ad hoc, rientrano tra le tipologie/funzioni istituzionali dell’Ente caratterizzandone crescita conoscitiva e rappresentando anche opportunità di ricerca&sviluppo e di up-grading tecnologico. L’attribuzione di questi fondi ai servizi si basa quindi su due principi generali: i costi pieni (personale + funzionamento) rappresentano il driver per l’assegnazione ai 59 servizi delle risorse finanziarie in gioco; si distinguono i servizi “Obbligatori” e i servizi “Non obbligatori/Aggiuntivi”, in coerenza con la scelta di limitare la dimensione dell’offerta di servizi “Non obbligatori/Aggiuntivi” per adeguato presidio delle funzioni obbligatorie. Quindi ai servizi “Non obbligatori/Aggiuntivi” si assegna 1/3 della quota proporzionale risultante da una ripartizione omogenea tra tutti i servizi. I 2/3 rimanenti vengono ribaltati a favore dei servizi “Obbligatori”, aumentandone così il valore unitario, in analogia con i criteri di assegnazione del personale di supporto. Risulta che per ogni unità di costo dei servizi “Non obbligatori/Aggiuntivi” si attribuisce una quota di tali fondi pari al 28% di quella assegnata ai servizi “Obbligatori” per unità di costo. Nell’ambito delle fasce di “obbligatorietà” la copertura finanziaria da tali fondi si attesta sull’87% del costo pieno; di contro il valore scende al 24% per i “servizi-non obbligatori/ aggiuntivi”, coprendo in questo caso solo ¼ dei costi pieni. Sommando alle quote così ipotizzate di competenza dei singoli servizi, i corrispondenti valori dei ricavi diretti, si ottiene un quadro di confronto complessivo costi-entrate per singolo servizio. Ne deriva che per i servizi “obbligatori–essenziali” tale somma tende ad
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Preliminare di Programma 2008
Riposizionamento dell’offerta in relazione alla mission
equilibrare i costi corrispondenti, anche se il 13% di copertura assicurata oggi dai ricavi diretti è quasi totalmente attribuibile agli introiti derivati da pareri. Complessivamente l’intera gamma di servizi “essenziali” dà luogo ad uno sbilancio costientrate di dimensioni contenute, per lo più attribuibile ai servizi “non obbligatori/ aggiuntivi”. Una situazione similare si rileva per i servizi “integrativi”, dove il saldo apprezzabilmente positivo è frutto di positività economica dell’ambito “obbligatorio”, cui si contrappone una negatività dell’ambito “non obbligatorio/ aggiuntivo”. Differentemente, per i servizi “supplementari” si registra un saldo sensibilmente negativo (-3,0ML€). Di seguito si presenta il quadro costi-entrate secondo la mappatura dell’offerta. Il risultato complessivo esprime il disavanzo (-2,5ML€) della gestione caratteristica di bilancio 2006.
Articolazione costi–entrate per ambiti – (anno 2006) Importanza servizi rispetto alla mission
Classificazione normativa dell’offerta
Essenziale
Supplementare
∆ Costi Entrate (ML€)
Obbligatoria per normativa ambientale – rif. L.61/94
Integrativa
5,1 38,8
+0,2
33,9
Obbligatoria per ulteriori attribuzioni della L.R. 44/95 e trasferimenti da RER
“Non Obbligatoria - Aggiuntiva”
∆ Costi – Entrate (ML€)
+0,3 0,3 2,6
3,0
2,3 6,7
7,7
0,1 7,4
8,4
-3,0 4.0 1,4
5,7 - 0,2
4,1 1,5
6,2
+ 0,7
Costi pieni dei servizi (ML€)
1,4 1,1
4,6 - 3,0
Ricavi diretti dei servizi ML€)
Trasferimenti (53,4ML€) FSR + Contributo funz. RER compreso ex idro-mareografico + Entrate (1,2ML€) non attribuibili a singoli servizi
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17,3 74,4
54,6
-2,5 Totale ∆ Costi-Entrate (ML€)
Preliminare di Programma 2008
1.9
Riposizionamento dell’offerta in relazione alla mission
Scenari di ridefinizione dell’offerta
Per la ridefinizione aggiornata dell’offerta di Arpa rispetto alla situazione operativa/organizzativa “ATTUALE”, si è proceduto attraverso un percorso che, analizzando tre possibili scenari del perimetro d’azione dell’Agenzia, “OBBLIGATORIA”, “ESSENZIALE”, “INTEGRATA”, ha portato ad identificare una configurazione, quella “INTEGRATA”, come la soluzione più prossima a garantire il presidio e lo sviluppo di sempre più ampie e complesse funzioni, competenze e conoscenze necessarie ad assicurare efficace risposta al “presidio dei controlli ambientali per la sostenibilità ambientale, la tutela della salute, la sicurezza del territorio, la valorizzazione delle risorse”4.
L’Agenzia “ATTUALE”
Essenziale
Integrativa
Supplementare
Obbligatoria .
∆ Costi-Entrate: -2,5 ML€
rif. L.61/94 . Obbligatoria . L.R.44/95 + trasf. RER
1.097 FTE
Non Obbligatoria . - Aggiuntiva .
Di seguito si presenta un quadro di sintesi dei macro-aggregati dei servizi erogati e del relativo quadro dimensionale della attuale configurazione operativa dell’Agenzia. Obbligatorietà
SERVIZI
Personale (FTE)
Costi (k€)
Entrate (k€)
•MONITORAGGIO – RETI REGIONALI (compresa att. analit.) Obbligatori Legge 61/94
•PARERI (compr. pianif. terr.) •VIGILANZA (compresa att. analit.) •SIA, SGA-SGP, VIA, DATI AMB. Diffus.
602,0
38.858
39.006
257,7
19.082
19.313
237,3
16.471
13.576
•SUPP. TECNICO > RER, EE.LL. PER STUDI AMB.LI e RSA Obbligatori L.R 44/95 + Trasf. RER
•PREVISIONI IDROMETEO e CFR+CdC > Prot. Civ., idrologia e bilanci idrici •SUBSIDENZA E CATASTI (> GIS) •EDUCAZIONE AMB.LE •MUTAGENESI-EPIDEMIOLOGIA –CANCEROGENESI •SUPP. LABOR. PREV. COLL. •SUPP. LABOR. SICUR. ALIM. e ACQUE POTABILI (+Oss. Alim. + Centro Micologico + NAS + USMAF) •PREVISIONI POLLINI E AGROMETEO (x agricoltura) •LAB. BIOSICUREZZA LIV. 3 •STUDI/PROGETTI regionali
Non Obbl./ Aggiuntivi
•STUDI/PROGETTI extra regionali •MONITORAGGI LOCALI e OSSERV. TERRIT. (compresa att. analit.) •PREST. LABORAT. AMB.LI su specifica richiesta + ricerca analitica di settore •STUDI /PROGETTI METEO-CLIMATICI •STUDI /PROGETTI AMBIENTE-SALUTE •PREVISIONI IDROMETEO su richieste specifiche •PREST.LABORAT. per alimenti e prev. collett. su specifica richiesta + ricerca analitica di settore •VIGILANZA CERTIFIC. AGROBIO
1.097 FTE 74.4ML€ 71.9ML€
4
Cfr.: mission di Arpa Emilia-Romagna Pagina 17 di 59
Preliminare di Programma 2008
Riposizionamento dell’offerta in relazione alla mission
Essenziale
L’Agenzia “OBBLIGATORIA”
Integrativa
Supplementare
Obbligatoria .
∆ Costi-Entrate: +0,4 ML€
rif. L.61/94 . Obbligatoria . L.R.44/95 + trasf. RER
860 FTE
Non Obbligatoria . - Aggiuntiva . L’ipotesi Agenzia “OBBLIGATORIA” limiterebbe l’azione ai servizi di tipo “Obbligatorio”, identificati di competenza per le ARPA dalla normativa nazionale (L.61/94) e a quelli attribuiti dalla Regione (L.R.44/95 succ. mod. e altri provv.ti) Impegnerebbe 860FTE di personale, prevalentemente in servizi di monitoraggio, vigilanza, autorizzazione e supporto tecnico sulle matrici ambientali, alimentari, temi meteo-climatici e ambiente-salute, con un costo pieno stimato di 57,9ML€, mentre l’ammontare di trasferimenti di competenza individuati e ricavi diretti risulterebbe di 58,3ML€.
Tale scenario prevederebbe la rinuncia ai servizi erogati su specifica richiesta riconducibili a due aree d’azione: una progettuale/previsionale e di monitoraggi locali, con 125FTE, l’altra di prestazioni laboratoristiche e di studio/ricerca analitiche, con 112FTE. Oggi tali fronti operativi (237FTE) producono un saldo costi-ricavi diretti di -7,0ML€, in parte bilanciato dai trasferimenti stimati di competenza per 4,0ML€, con un bilancio per tale fascia di servizi di -3,0ML€ (rif.: 2006).
Agenzia “OBBLIGATORIA”: Servizi, Impegni, Costi, Entrate (2006) Obbligatorietà
SERVIZI
Personale (FTE)
Costi (k€)
Entrate (k€)
•MONITORAGGIO – RETI REGIONALI (compresa att. analit.) Obbligatori Legge 61/94
•PARERI (compr. pianif. terr.) •VIGILANZA (compresa att. analit.)
602,0
38.858
39.006
257,7
19.082
19.313
•SIA, SGA-SGP, VIA, DATI AMB. Diffus. •SUPP. TECNICO > RER, EE.LL. PER STUDI AMB.LI e RSA Obbligatori L.R 44/95 + Trasf. RER
•PREVISIONI IDROMETEO e CFR+CdC > Prot. Civ., idrologia e bilanci idrici •SUBSIDENZA E CATASTI (> GIS) •EDUCAZIONE AMB.LE •MUTAGENESI-EPIDEMIOLOGIA –CANCEROGENESI •SUPP. LABOR. PREV. COLL. •SUPP. LABOR. SICUR. ALIM. e ACQUE POTABILI (+Oss. Alim. + Centro Micologico + NAS + USMAF) •PREVISIONI POLLINI E AGROMETEO (x agricoltura) •LAB. BIOSICUREZZA LIV. 3
860 FTE 57.9ML€ 58.3ML€ •STUDI/PROGETTI ambientali (regionali - extra regionali)
Servizi non erogati
•MONITORAGGI LOCALI e OSSERV. TERRIT. (compresa att. analit.) •STUDI /PROGETTI METEO-CLIMATICI e PREVISIONI IDROMETEO su richieste specifiche •PREST. LABORAT. (AMB.LI + ALIM. + PREV. Coll.) su richiesta + ricerca analitica di settore •STUDI /PROGETTI AMBIENTE-SALUTE •VIGILANZA CERTIFIC. AGROBIO
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237,3 FTE
16.471 ML€
13.576 ML€
Preliminare di Programma 2008
Riposizionamento dell’offerta in relazione alla mission
L’Agenzia “ESSENZIALE”
Essenziale
Integrativa
Supplementare
Obbligatoria .
∆ Costi-Entrate: -0,2 ML€
rif. L.61/94 . Obbligatoria . L.R.44/95 + trasf. RER
727 FTE
Non Obbligatoria . - Aggiuntiva
L’ipotesi Agenzia “ESSENZIALE”. prevederebbe un’azione rivolta esclusivamente ai servizi essenziali per prevenzione e tutela ambientale (cfr.: LETA): i servizi “obbligatori” da legislazione nazionale (L.61/94), quelli trasferiti con L.R.44/95 diretti alla conoscenza e prevenzione ambientale, nonché servizi “non obbligatori/ aggiuntivi” che volgano nella direzione di cui sopra. Essa impegnerebbe 727FTE di personale, prevalentemente in servizi riguardanti matrici/tematiche ambientali per monitoraggio, vigilanza, autorizzazione e supporto tecnico, sistema informativo, diffusione dati/informazioni e sistemi di certificazione, analisi/studi per Regione ed EE.LL, con un costo pieno stimato di 47,5ML€, mentre l’ammontare di trasferimenti di competenza e ricavi diretti risulterebbe di 47,3ML€. Tale scenario prevederebbe la rinuncia a servizi erogati riconducibili a tre aree d’azione: una di monitoraggio-ricerca previsionale idrometeoclimatica e di monitoraggi locali, con 114FTE, una di prestazioni laboratoristiche, con 225FTE, ed una più prossima ai LEA con 31FTE. Oggi tali fronti operativi (370FTE) producono un saldo costi-ricavi diretti di 19,0ML€, in parte bilanciato dai trasferimenti stimati di competenza per 16,7ML€, con un bilancio su tale insieme di servizi di –2,3ML€ (rif.: 2006).
Agenzia “ESSENZIALE”: Servizi, Impegni, Costi, Entrate (2006) Obbligatorietà
SERVIZI
Personale (FTE)
Costi (k€)
Entrate (k€)
•MONITORAGGIO – RETI REGIONALI (compresa att. analit.) Obbligatori Legge 61/94
•PARERI (compr. pianif. terr.) •VIGILANZA (compresa att. analit.)
602,0
38.858
39.006
43,0
2.993
2.908
81,8
5.676
5.408
•SIA, SGA-SGP, VIA, DATI AMB. Diffus. Obbligatori L.R 44/95 + Trasf. RER Non Obbl./ Aggiuntivi
•SUPP. TECNICO > RER, EE.LL. PER STUDI AMB.LI e RSA
•STUDI/PROGETTI regionali •STUDI/PROGETTI extra regionali
727 FTE 47.5ML€ 47.3ML€ •SERVIZI IDRO-METEO-CLIMATICI, STUDI/PROGETTI e PREVISIONI (CFR+CdC > Prot. Civ., idrologia e bilanci idrici •MONITORAGGI LOCALI e OSSERV. TERRIT. (compresa att. analit.) +SUBSIDENZA E CATASTI
Servizi non erogati
•EDUCAZIONE AMB.LE, MUTAGENESI-EPIDEMIOLOGIA –CANCEROGENESI •STUDI /PROGETTI AMBIENTE-SALUTE •SUPP. LABOR. PREV. COLL. e SICUR. ALIM. + ACQUE POTABILI (+Oss. Alim. + Centro Micologico + NAS + USMAF) e LAB. BIOSICUREZZA LIV. 3 •PREVISIONI POLLINI E AGROMETEO •PREST. LABORAT. (AMB.LI + ALIM. + PREV. Coll.) su richiesta + ricerca analitica di settore •VIGILANZA CERTIFIC. AGROBIO
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370,0 FTE
26.878 ML€
24.573 ML€
Preliminare di Programma 2008
Riposizionamento dell’offerta in relazione alla mission
L’Agenzia “INTEGRATA” (riferita ai servizi attuali)
Essenziale
Integrativa
Supplementare
Obbligatoria .
∆ Costi-Entrate: +0,5 ML€
907 FTE
rif. L.61/94 . Obbligatoria . L.R.44/95 + trasf. RER
Non Obbligatoria . - Aggiuntiva . Questo scenario configura un assetto dell’Agenzia che oltre alle funzioni considerate “essenziali” prevede ruoli che ne integrano e potenziano sinergicamente le competenze (e l’efficacia) rivolte al monitoraggio ed alle conoscenze delle sfere di significativa incidenza sulle dinamiche evolutive ambientali-territoriali, secondo un approccio “integrato”. Con l’ipotesi di Agenzia “INTEGRATA” si propone quindi che il campo d’azione sia rivolto, oltre che ai servizi “essenziali” per l’azione di prevenzione e tutela ambientale (cfr.: LETA), a servizi per lo più individuati come “integrativi LETA”. A tale tipo di lettura del ruolo dell’Agenzia fanno riferimento sia i servizi “obbligatori” in derivazione di quanto normato dalla legislazione nazionale (L. 61/94), sia quelli trasferiti con L.R. 44/95 che sono diretti alla conoscenza e analisi previsiva delle dinamiche ambientali, nonché servizi “non obbligatori/ aggiuntivi” che volgano nella direzione di cui sopra.
L’Agenzia “Integrata”, con riferimento alle attuali attività, impegnerebbe 907FTE di personale, in servizi riguardanti matrici/tematiche ambientali per monitoraggio, vigilanza, autorizzazione e supporto tecnico, gestione e sviluppo del SIA, diffusione dati/informazioni e sistemi di certificazione, analisi/studi/progetti per Regione ed EE.LL anche con riflesso sulla programmazione ambientale, nonché in monitoraggi, previsioni, studi/progetti nel campo dell’idrometeorologia, azioni di monitoraggio ambientale locali ed osservatori territoriali, analisi della subsidenza, implementazione catasti per componenti territoriali, prestazioni laboratoristiche su matrici ambientali su richieste specifiche e sviluppo di ricerche analitiche, ricerche-studi&progetti inerenti il rapporto ambiente-salute, con un costo pieno stimato di 61,4ML€, mentre l’ammontare di trasferimenti di competenza e ricavi diretti risulterebbe di 61,9 ML€. Tale scenario, cui prioritariamente si riflette la proiezione di un rinnovato e più efficace assetto operativo di Arpa in riferimento anche al potenziale sviluppo di funzioni e competenze di rilevo per una sempre più efficace e piena rispondenza alla mission, prevede il trasferimento ad altri Enti/Istutuzioni di servizi attualmente erogati riconducibili a due linee d’azione: una, prevalente, di prestazioni laboratoristiche per la prevenzione collettiva e la sicurezza alimentare anche con attività di ricerca&sviluppo collegata, con 177FTE, una, minore, riferita ad aree complementari di supporto a sanità e settori produttivi (agricoltura), con 13FTE, per queste ultime peraltro si può ipotizzare una riconfigurazione di asset di servizi riconducibili alla sfera dell’”integrato”. Oggi complessivamente tali fronti operativi “supplementari” (190FTE), che in visione prospettica andrebbero (per 177FTE) trasferiti ad altri Enti/Istituzioni, producono un saldo
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Preliminare di Programma 2008
Riposizionamento dell’offerta in relazione alla mission
costi-ricavi diretti di -11,5ML€, compensato da trasferimenti regionali stimati di competenza per 8,5ML€, con un bilancio annuo di -3,0ML€ (rif.2006). E’ peraltro opportuno sottolineare che in tale scenario il dimensionamento dell’organico impegnato in termini diretti (FTE operativi) sui servizi da trasferire ad altri Enti/Istituzioni, escludendo il personale di supporto, somma circa 147,5FTE; se si esclude inoltre il personale di competenza impegnato nelle attività di sportello (accettazione campioni – consegna referti, circa 14,5FTE) e le corrispondenti incidenze del personale gestionale, nonché quello impegnato sulle attività di eccellenza riconducibili a tali aggregati di servizi, il dato si attesta intorno a 115FTE di personale. In fase di eventuale analisi di fattibilità progettuale di tale scenario i dati economici dovranno essere perfezionati tendo conto quindi di tali valori: di fatto sarebbero ovviamente meno gli FTE che seguirebbero il trasferimento di servizi, dando luogo a spostamenti economici dei costi di minor entità rispetto a quella individuata allo stato attuale dal Piano.
Agenzia “INTEGRATA” (riferita ai servizi attuali) : Servizi, Impegni, Costi, Entrate (2006) Obbligatorietà
SERVIZI
Personale (FTE)
Costi (k€)
Entrate (k€)
•MONITORAGGIO – RETI REGIONALI (compresa att. analit.) Obbligatori Legge 61/94
•PARERI (compr. pianif. terr.) •VIGILANZA (compresa att. analit.)
602,0
38.858
39.006
133,0
10.634
11.871
172,2
11.908
11.038
•SIA, SGA-SGP, VIA, DATI AMB. Diffus. •SUPP. TECNICO > RER, EE.LL. PER STUDI AMB.LI e RSA Obbligatori L.R 44/95 + Trasf. RER
•PREVISIONI IDROMETEO e CFR+CdC > Prot. Civ., idrologia e bilanci idrici •SUBSIDENZA E CATASTI (> GIS) •EDUCAZIONE AMB.LE •MUTAGENESI-EPIDEMIOLOGIA –CANCEROGENESI •STUDI/PROGETTI ambientali (regionali - extra regionali)
Non Obbligatori/ Aggiuntivi
•MONITORAGGI LOCALI e OSSERV. TERRIT. (compresa att. analit.) •PREST. LABORAT. AMB.LI su richiesta + ricerca analitica di settore •STUDI /PROGETTI METEO-CLIMATICI e PREVISIONI IDROMETEO su richieste specifiche •STUDI /PROGETTI AMBIENTE-SALUTE
907 FTE 61.4ML€ 61.9ML€
Servizi non erogati
•SUPP. LABOR. PREV. COLL e SICUR. ALIM. (+Oss. Alim. + Centro Micologico + NAS + USMAF) + ACQUE POTABILI • LAB. BIOSICUREZZA LIV. 3 •PRESTAZ. LABORAT.CHE su Alim. + Prev. coll. su richiesta + ricerca analitica di settore •PREVISIONI POLLINI E AGROMETEO (x agricoltura) •VIGILANZA CERTIFIC. AGROBIO
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190,0 FTE
13.011 ML€
9.980 ML€
Preliminare di Programma 2008
1.10
Riposizionamento dell’offerta in relazione alla mission
Potenziali nuovi campi d’intervento dell’Agenzia
A fronte dell’articolato quadro d’azione cui si rivolge oggi l’agire dell’Agenzia, è stata condotta una preliminare ricognizione delle tematiche/ambiti che, in relazione anche alle esperienze già presenti in Arpa, possono costituire nuovi potenziali campi di presidio, studio, progettazione e supporto programmatorio verso la Regione e gli EE.LL., in un rinnovato contesto normativo e programmatico che volga al ridisegno/aggiornamento del perimetro dell’offerta dei servizi/prodotti dell’Agenzia. Quale principale base di riferimento, ancorché non in via esclusiva, per la declinazione di sviluppi e/o ampliamenti dei campi d’intervento di una Agenzia di prevenzione ambientale sui temi che più diffusamente e pressantemente minacciano la sostenibilità (ambientale e territoriale) e quindi di vitalità degli ecosistemi, sono stati assunti gli indirizzi del VI Programma di Azione CE. Di seguito si richiamano le tematiche che, allo stato attuale, possono suggerire prime ipotesi d’intervento dell’Agenzia, ovvero rappresentare elementi chiave da cui avviare una discussione con gli interlocutori istituzionali, in primis, e complessivamente con il sistema degli stakeholders territoriali e sociali che caratterizza la peculiare mutirefernzialità di Arpa.
- Ipotesi di potenziali nuovi ambiti di sviluppo dell’offerta (focus e tematiche di indirizzo del VI Programma di Azione CE) Principali Item a significativa “richiesta” di presidio
Bilanci/contabilità e strumenti per la sostenibilità ambientale REACh: verifica rispondenza safety report su sostanze chimiche (Reg. CE 1907/06) Rapporti energia-ambiente Previsioni ed effetti dei cambiamenti climatici Presidio integrato dei fattori di rischio idrogeologico ed idrologico Conoscenza integrata tematiche dei rifiuti Analisi problematiche dei sistemi urbani Studio relazioni inquinamento ambientale – impatto/rischio sulla salute Analisi di sostenibilità dell’ecosistema marino
A titolo esemplificativo, si presenta una schematizzazione del posizionamento assegnabile ai nuovi ambiti di impegno indicati. Si richiamano anche alcuni servizi che possono essere oggetto di una ridefinizione specifica del ruolo di Arpa e della relativa ricollocazione (Monitoraggio e previsioni agrometeo e pollini; Vigilanza certificazione agrobiologica). Pagina 22 di 59
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Riposizionamento dell’offerta in relazione alla mission
Mappatura impegni aggiuntivi su nuovi ambiti dell’“Offerta” Importanza servizi rispetto alla mission
Classificazione norm ativa dell’offerta
Essenziale Obbligatoria per normativa ambientale – rif. L.61/94
Obbligatoria per ulteriori attribuzioni della L.R. 44/95 e trasferimenti da RER
Integrativa
Supplementare
Impegno operativo (FTE)
•Bilanci/contabilità per sostenibilità ambientale •REACh
17,0
•Rapporti energia-ambiente
•Previsioni/effetti cambiamenti climatici
•Conoscenza integrata tema rifiuti
•Presidio fattori rischio idrologicoidrogeologico
•Monit. e prev. agrometeo
•Inquin. Amb.le – impatto/rischi salute
•Previsioni Pollini
•Problematiche dei sistemi urbani •Analisi sostenibilità/produttività ecosistema marino
37,0
•Previsioni Pollini
• Vigilanza Agrobio. • Vigilanza certific. Agrobio.
“Non Obbligatoria - Aggiuntiva”
Impegno operativo (FTE)
43,0
54,0
11,0
(…) FTE = Full time equivalent; uomini/y aggiuntivi oltre quelli in essere al 2006 •Riposizionamento ”servizi”
1.11
0,0
Tot. ∆ + Impegno operativo (FTE)
Percorso per il riposizionamento dell’offerta in relazione alla mission
Il quadro conoscitivo prodotto fornisce gli schemi dimensionali da cui avviare, con i referenti istituzionali, un percorso di declinazione delle proposte di fattibilità operativa, organizzativa ed economica per il riposizionamento dell’offerta nel medio-lungo termine. Il Riposizionamento dell’offerta dell’Agenzia si realizza sulla base di scenari paralleli richiedendo studi di fattibilità progettuale, che, da un lato, ridisegnino i confini dei servizi presidiati (sviluppo di nuovi ambiti, ampliamento di funzioni già in essere, cessazione di alcune aree di servizi), dall’altro, giungano alla definizione di nuovi equilibri ed assetti economici ed organizzativi. Il precorso d’analisi e di elaborazione compiuto ha portato alla configurazione di una proposta di scenario a medio-lungo termine dove l’Agenzia, in un ottica di forte relazione con la propria mission5, vede il trasferimento ad altri Enti/istituzioni di alcuni servizi (dell’area “supplementare”) ed il potenziamento del proprio campo d’azione sui nuovi ambiti sopra citati. Tale scenario si concretizza nella proiezione propspettica dell’Agenzia integrata ,che si arricchisce dei nuovi ambiti e trasferisce alcuni servizi.
5
“presidio dei controlli ambientali per la sostenibilità ambientale, la tutela della salute, la sicurezza del territorio, la valorizzazione delle risorse” Pagina 23 di 59
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Riposizionamento dell’offerta in relazione alla mission
L’Agenzia “INTEGRATA” in prospettiva di medio-lungo termine
Essenziale
Integrativa
Supplementare
Obbligatoria .
∆ Costi-Entrate: 0,0 ML€
969 FTE
rif. L.61/94 . Obbligatoria . L.R.44/95 + trasf. RER
Servizi non di carattere ambientale
Nuovi servizi
Non Obbligatoria . - Aggiuntiva
. Di seguito si propone un dimensionamento di servizi e riferimenti economici dello scenario prospettato di riposizionamento dell’Agenzia.
Agenzia “INTEGRATA” in prospettiva : Servizi, Impegni, Costi, Entrate (rif. dati.2006) Obbligatorietà Obbligatori Legge 61/94
SERVIZI •MONITORAGGIO – RETI REGIONALI (compresa att. analit.) •PARERI (compr. pianif. terr.) •VIGILANZA (compresa att. analit.) •SIA, SGA-SGP, VIA, DATI AMB. Diffus.
Obbligatori L.R 44/95 + Trasf. RER
•SUPP. TECNICO > RER, EE.LL. PER STUDI AMB.LI e RSA •PREVISIONI IDROMETEO e CFR+CdC > Prot. Civ., idrologia e Agrometeorologia e Pollini •SUBSIDENZA E CATASTI (> GIS) •EDUCAZIONE AMB.LE •MUTAGENESI-EPIDEMIOLOGIA –CANCEROGENESI
Nuovi Servizi
•BILANCI/CONTABILITÀ E STRUMENTI PER LA SOSTENIBILITÀ AMBIENTALE •REACh: verifica rispondenza satety report sostanze chimiche (reg. CE 1907/06) •RAPPORTI ENERGIA-AMBIENTE •PREVISIONI ED EFFETTI DEI CAMBIAMENTI CLIMATICI •PRESIDIO INTEGRATO DEI FATTORI DI RISCHIO IDROGEOLOGICO ED IDROLOGICO •CONOSCENZA INTEGRATA TEMATICHE DEI RIFIUTI •ANALISI PROBLEMATICHE DEI SISTEMI URBANI •STUDIO RELAZIONI INQUINAMENTO AMBIENTALE – IMPATTO/RISCHIO SULLA SALUTE •ANALISI SOSTENIBILITA’ E PRODUTTIVITA’ DELL’ECOSISTEMA MARINO
Non Obbligatori/ Aggiuntivi
•STUDI/PROGETTI ambientali (regionali - extra regionali) •MONITORAGGI LOCALI e OSSERV. TERRIT. (compresa att. analit.) •PRESTAZIONI LABORATORISTICHE AMBIENTALI su richiesta •STUDI /PROGETTI METEO-CLIMATICI e PREVISIONI IDROMETEO su richieste specifiche •STUDI /PROGETTI AMBIENTE-SALUTE •VIGILANZA CERTIFICAZIONE AGROBIO
∆ Costi-Entrate: 0,0 ML€ Servizi non di carattere ambientale
• SUPPORTO LABORATORISTICO PER PREVENZIONE COLETTIVA e SICUREZZA ALIMENTARE (+Oss. Alim. + Centro Micologico + Supp. NAS + USMAF) + ACQUE POTABILI • LAB. BIOSICUREZZA LIV. 3 • PRESTAZIONI LABORAORISTICHE su Alimenti + Prevenzione collettiva su richiesta
Personale (FTE)
Costi (ML€)
Entrate (ML€)
602,0
38.858
39.006
140,0
11.084
12.281
54,0
3.900
3.400
173,0
11.975
11.133
969 FTE 65.8ML€ 65.8ML€
177,0 FTE
12.172 ML€
9.475 ML€
Per i servizi classificati “non di carattere ambientale” da trasferire gli FTE operativi risultano circa 115 a fronte dei 54 individuati, in via di stima preliminare, come personale operativo aggiuntivo necessario per il presidio dei nuovi ambiti di intervento proposti. Nell’ipotesi prospettata sono stati assunti i seguenti criteri: Calcolo del costo pieno dell’impegno aggiuntivo per i nuovi ambiti di sviluppo dell’offerta indicati, con applicazione del costo pieno per FTE di servizi analoghi. Si Pagina 24 di 59
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Riposizionamento dell’offerta in relazione alla mission
giunge ad una stima di 3,2ML€/y per i 54FTE operativi stimati come risorse aggiuntive dedicate ai nuovi ambiti. Riposizionamento di tre servizi, (Monitoraggio previsioni agrometeo + Monitoraggio previsioni pollini + Vigilanza certificazione agrobio) tra gli “integrativi” per ridefinizione del ruolo dell’Agenzia regolato da specifiche convenzioni pluriennali, cui corrispondono 2,6+4,4+5,8 FTE (0,839ML€/y). Raffigurazione di massima dei valori in gioco, con indicazione dei trasferimenti regionali necessari ed evidenziazione dei servizi “non di carattere ambientale” da trasferire ad altri Enti. Di seguito si propone una sintesi delle risultanze dello scenario delineato come percorso di medio-lungo termine; ovvero la schematizzazione economica di massima del programma di rivisitazione delle funzioni oggi svolte dall’Agenzia sopra indicato, che dovrà essere necessariamente condiviso con la Regione nonché con gli Enti di riferimento dell’Agenzia.
L’Agenzia “INTEGRATA” nella prospettiva di medio-lungo termine Schema prospettico di riposizionamento dell’“Offerta”: costi–entrate (stima) Importanza servizi rispetto alla mission
Classificazione normativa dell’offerta
Essenziale
1,2
Obbligatoria per normativa ambientale – rif. L.61/94
Integrativa
Supplementare
5,1 0,8
38,8
33,9
Obbligatoria per ulteriori attribuzioni della L.R. 44/95 e trasferimenti da RER
“Non Obbligatoria - Aggiuntiva”
∆ Costi Entrate (ML€) Costi pieni nuovi servizi (ML€) Costi pieni dei servizi (ML€)
0,3 1,4 2,6
1,8 3,0
2,3 0,6 7,1
0,9 8,1
1,5 12,2
4.0 1,4
5,7 - 1,0
8,0
4,1 0,6 1,6
6,3
0,0
+ 1,0 Ricavi diretti dei servizi attuali ML€) Trasferimenti (50,0ML€) FSR + Contributo funz. RER compreso ex idromareografico e contributi RER-EE.LL. x nuovi servizi (3,4ML€) + altre Entrate (1,2ML€) non attribuibili a singoli servizi
Totale ∆ Costi-Entrate (ML€)
Ambiti di servizi a bassa rilevanza su mission
Lo schema proposto descrive un risultato d’esercizio a pareggio, con: Riduzione a 50,0ML€ (da attuali 54,6ML€) da trasferimenti RER e altro, Riduzione di 5,3 FTE, correlata per ¾ alla contrazione di 0,5ML€ dei costi totali. Trasferimento servizi dell’ambito “supplementare” ad altri Enti/istituzioni (per circa 115FTE operativi). Pagina 25 di 59
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Azioni di efficientamento e riduzione dei costi
2. Azioni di efficientamento e riduzione dei costi Le azioni di “efficientamento e contenimento dei costi” presentate sono suddivise, in funzione dell’ambito di manifestazione, in azioni relative a: Rete laboratoristica Reti di monitoraggio ambientale Sistema delle eccellenze Attività di vigilanza e controllo Acquisto beni e servizi Politiche del personale Staff di supporto Sistemi di reportistica 2.1
Rete Laboratoristica
La riorganizzazione del 2004 (Del. 109 del 12/11/03) ha individuato per i Dipartimenti Tecnici l’obiettivo di avviare un processo di ridistribuzione logistica delle attività analitiche, di sviluppare i nodi di eccellenza, utili alla creazione di una rete laboratoristica regionale integrata, e di trasferire ai Servizi Territoriali e al Servizio Sistemi Ambientali tutte le attività di campionamento. Questo processo di integrazione risponde alla necessità di mantenere la “prossimità” ai clienti istituzionali e locali, perseguendo obiettivi di sviluppo, razionalizzazione dei costi e tempestività delle risposte. Sono stati pertanto definiti sei Dipartimenti Tecnici Provinciali (PC, PR, MO, FE, FC, RN) che effettuano le attività analitiche di base sulle matrici ambientali relative alla Sezione di appartenenza e tre Dipartimenti Tecnici di Area (RE, BO, RA) che effettuano le attività analitiche di base sulle matrici ambientali riferite alla Sezione di appartenenza, nonché le matrici non ambientali riferite alle rispettive aree geografiche (est, centro, ovest). L’attività di indagine ora condotta è stata finalizzata a formulare ipotesi di riorganizzazione della rete laboratoristica che consentano di ridurre i costi di gestione e di mantenere elevati standard qualitativi di servizio mediante interventi che garantiscano l’efficacia e la sostenibilità delle ipotesi stesse. Sono state considerati: gli impellenti elevati investimenti di rinnovamento richiesti su alcune sedi (PR, RN), i vincoli per gli impegni di investimento già assunti per ristrutturare le sedi di FE e RA, l’evoluzione della domanda di prestazioni, il confronto con lo scenario di riposizionamento prospettico dell’offerta di Arpa, le previsioni del trend dei pensionamenti del personale, l’esigua possibilità di nuove assunzioni con la sola copertura del 50% del turn-over, la possibilità di utilizzare meccanismi di mobilità interna del personale. La riorganizzazione della rete laboratoristica prevede un percorso a più fasi basato su: contenimento dei costi, garanzia del livello di servizio offerto, garanzie per i livelli occupazionali, identificazione e valorizzazione delle eccellenze rilevanti.
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Azioni di efficientamento e riduzione dei costi
Sono stati individuati 3 Dipartimenti Tecnici che o per ragioni logistiche (ristrutturazione in atto della sede di RN) o per opportunità economiche (vendita di una delle sedi di PR) o per evidente carenza di personale tecnico (sede di MO), si prestano ad essere ridimensionati. L’ipotesi indagata prevede la riconfigurazione della rete in 6 “Laboratori Integrati” e 3 “Laboratori Tematici”, ipotizzando al tempo stesso un piano operativo che consideri ulteriori possibili accorpamenti di attività da realizzarsi in tempi medio-lunghi e sulla base di specifici scenari di riferimento. Riconfigurazione dei Dipartimenti Tecnici Il ridimensionamento delle sedi di PR, MO e RN comporta un trasferimento dell’attività analitica in altri presidi laboratoristici, conservando nei singoli Dipartimenti Tecnici le cosiddette “eccellenze” specifiche. Operativamente, quindi, i tre Dipartimenti Tecnici trasferiranno l’attività analitica attualmente svolta sulle matrici ambientali verso laboratori preposti all’analisi multimatriciale (c.d. “Laboratori Integrati”), secondo criteri di contiguità geografica, mantenendo l’attività analitica a beneficio dell’intera rete regionale su specifici ambiti, in particolare: PR mantiene l’attività analitica di mutagenesi ambientale e costituisce laboratorio di riferimento per le misure in automatico della qualità aria (ozono, pm10, pm2,5, ecc), MO mantiene l’attività analitica sull’aria (solo per l’Area Centro), RN mantiene l’attività analitica sulle acque di balneazione. Si vengono così a configurare due tipologie di strutture laboratoristiche: I “Laboratori Integrati”, ovvero laboratori preposti ad analisi su più matrici, presidiate su scala regionale o pluriprovinciale I “Laboratori Tematici”, ovvero laboratori focalizzati sul presidio di una specifica matrice/analisi di competenza, svolgendo il ruolo di riferimento analitico regionale per la rete intera e gli interlocutori esterni Rimarrà per altro invariata rispetto alla situazione attuale, in termini di diffusione territoriale, l’attività di accettazione tecnico-amministrativa dei campioni.
RIMODELLAMENTO DELLA RETE LABORATORISTICA
PC FE
PR RE MO BO
RA
Laboratorio Integrato FC
Laboratorio Tematico
RN AREA OVEST AREA CENTRO AREA EST
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Azioni di efficientamento e riduzione dei costi
Redistribuzione delle attività della rete laboratoristica Inizialmente sono state prese in esame due differenti ipotesi di ridistribuzione dei volumi di attività all’interno della rete, valutandone la fattibilità e delineandone il percorso temporale necessario per la loro realizzazione. Alla luce delle analisi condotte è prevalsa l’ipotesi di superare l’attuale assetto organizzativo articolato in Dipartimenti Tecnici di Area e Dipartimenti Tecnici Provinciali costituendo dei Poli Analitici all’interno delle aree geografiche, al fine di ridurre la diversificazione analitica dei laboratori, ma specializzandoli, a regime, secondo tipologia di matrice: Polo Analisi Alimenti: RE (Area Ovest) e BO (Aree Centro ed Est) Polo Analisi Acque Potabili: RE (Ovest), BO (Centro) e FO (Est) Polo Analisi Suolo/Rifiuti: PC (Ovest), FE (Centro) e RA (Est) Polo Analisi Aria: PC (Ovest), MO (Centro) e RA (Est) Polo Analisi Acque di Monitoraggio: RE (Ovest), FE (Centro) e RA (Est) L’organizzazione per Poli di Analisi su matrici potrà facilitare nel futuro ulteriori accorpamenti (unico Polo Alimenti, due Poli Suolo e Rifiuti, due Poli Acque potabili, ecc.) In fase di transizione sarà possibile, al fine di garantire al meglio lo svolgimento dell’attività, prevedere distribuzioni dei volumi analitici leggermente differenti da quelle sopra esposte.
PROPOSTA DI ASSEGNAZIONE DEI POLI SPECIALISTICI Polo Suolo Rifiuti
Polo Alimenti
Polo Suolo Rifiuti
Polo Acque Ambientali
Polo AlimentiLaboratorio Tematico Aria
Polo Acque Ambientali
Polo Alimenti Centro Est
Polo Suolo Rifiuti
PC FE
PR RE Polo Aria
Polo Aria
MO BO
RA
Laboratorio Tematico Polo Aria Mutagenesi Ambientale
Polo Suolo Rifiuti
Polo Acque Sanitarie
FC Polo Acque Ambientali
RN
Polo Acque Sanitarie
Laboratorio Tematico Acque Balneazione
AREA OVEST AREA CENTRO
Polo Acque Ambientali
AREA EST
Polo Acque Sanitarie
Il trasferimento degli alimenti a Bologna e delle acque potabili a Forlì dovrebbe facilitare il rafforzamento graduale dell’Area Microinquinanti Organici del Dipartimento Tecnico di Ravenna che risulta aver raddoppiato il numero dei campioni analizzati dal 2004 al 2006. L’analisi delle acque di scarico relative alle province di Modena, Parma e Rimini verrà effettuata nei laboratori più prossimi rispettivamente a Reggio Emilia per Modena, a Piacenza per Parma e a Forlì per Rimini. Pagina 28 di 59
Preliminare di Programma 2008
Azioni di efficientamento e riduzione dei costi
- Ridefinizione delle eccellenze analitiche Tra gli obiettivi dell’attività progettuale ha assunto ruolo primario la ridefinizione delle cosiddette “aree di Eccellenza laboratoristica”, con l’obiettivo di individuare una nuova rete di riferimenti regionali più funzionale e coerente rispetto all’evoluzione della pressione ambientale e all’analisi dei bisogni e della domanda esterna. Fatto salvo il concetto di “Eccellenza” come competenza tecnica elevata (sviluppata o da sviluppare) a supporto di processi primari, si propone di ridurne il numero complessivo dalle attuali 15 a 10 e di coniare la nuova definizione di “Riferimenti Analitici Regionali” (RAR). Nei “Riferimenti Analitici Regionali” (RAR) si localizzano competenze tecniche e risorse strumentali per il presidio a livello regionale di attività analitiche su tematiche specifiche. Rispetto alla matrice/tematica trattata, i RAR assommano funzioni produttive su scala regionale o pluriprovinciale e di riferimento per la definizione di linee guida metodologiche. I RAR di Modena (“Aria”), Parma (“Mutagenesi ambientale”) e Rimini (“Acque di balneazione”) coincidono con il “Laboratorio Tematico” provinciale. Sezione Provinciale
Riferimento Analitico Regionale (RAR)
Parma
RAR Mutagenesi ambientale e analisi del rischio
Reggio Emilia
RAR Amianto, polveri e fibre RAR Acque interne
Modena
RAR Aria
Bologna
RAR Alimenti (inclusi OGM e Biosicurezza)
Ferrara
RAR Fitofarmaci
Ravenna
RAR Microinquinanti organici RAR Rifiuti, fanghi e sedimenti
Forlì Cesena
RAR Tipizzazione salmonelle
Rimini
RAR Acque di balneazione
Benefici economici attesi I benefici economici attesi sono sostanzialmente derivabili dai seguenti fattori: economie su consumi, acquisti e manutenzioni derivanti dall’accentramento dei volumi analitici in un numero inferiore di strutture e dalla loro specializzazione, che favorisce anche la riduzione delle duplicazioni strumentali all’interno della rete, contrazione delle spese di investimento e successiva gestione e manutenzione in immobili e impianti, riduzione (a regime) del fabbisogno di risorse umane di Dipartimento Tecnico derivante dalla specializzazione operativa e dalla maggior saturazione della capacità produttiva, riduzione del fabbisogno di nuovi inserimenti di risorse presso i Servizi Territoriali e Servizi Sistemi Ambientali di nodo attraverso, ove possibile, la riconversione delle risorse eccedenti dai Dipartimenti Tecnici che riducono l’attività. E’ opportuno sottolineare che la realizzazione dei benefici economici attesi è fortemente condizionata dalla piena percorribilità di ipotesi di base, quali l’effettiva uscita, nel trennio 2007-2009, delle quote stimate di personale di SSA ed ST delle Sezioni di PR, MO, RN e Pagina 29 di 59
Preliminare di Programma 2008
Azioni di efficientamento e riduzione dei costi
la contestuale possibilità di sostituzione interna attraverso risorse provenienti dal Dipartimento Tecnico. La realizzazione delle economie derivanti dall’accentramento di elevati volumi analitici in un numero inferiore di sedi sono peraltro subordinate alla possibilità di ottenere un’effettiva razionalizzazione della spesa per acquisto e manutenzione di strumenti e materiali attraverso un coordinamento “forte” dell’Area Attività Laboratoristiche – Direzione Tecnica. Dalla valutazione complessiva dei costi differenziali sorgenti e cessanti si perviene alla quantificazione del beneficio economico atteso a regime (2010), pari a 880.000 €/y.
POTENZIALE DI RISPARMIO ANNUO A REGIME DA 2010) TRASFERIMENTO ATTIVITÀ DAI LABORATORI (orizzonte DI MO, PR, RN (€/000) 1.400.000
1.200.000
440.000
120.000
1.000.000
20.000
20.000
800.000
240.000 600.000
880.000
400.000 200.000
200.000
60.000
100.000
Logistica e facility mgmt
Gestione operativa
Riduzione Riduzione oneri finanziari personale DT
Sostituzione Assunzione personale nuove risorse interna ST/SSA
Formazione
Mobilità
RECUPERO ATTESO
Il risparmio annuo a regime (2010) sarebbe pari a circa 880.000 €
Tempistica attuativa Area Est: è confermato l'inizio della fase di transizione da novembre 2007 con il trasferimento delle attività dal laboratorio di RN, il completamento del processo terminerà con il trasferimento degli alimenti a BO da RA entro fine 2008 - primo semestre 2009. Area Centro: è da confermare la previsione di trasferimento entro il 2008 a MO delle analisi emissioni ed immissioni ed a Ferrara dei monitoraggi ambientali. Area Ovest: entro fine 2008 la Sezione di PR dovrebbe trasferire l’attività ambientale. Pagina 30 di 59
Preliminare di Programma 2008
2.2
Azioni di efficientamento e riduzione dei costi
Sistema delle eccellenze
La riorganizzazione delle attività dell’Agenzia che ha posto, tra le proprie linee guida, la valorizzazione delle aree dirigenziali di alta competenza tecnico-scientifica, ha avviato un percorso di revisione dell’attuale sistema delle “Eccellenze” dei Servizi Territoriali e dei Sistemi Ambientali, al fine di ripensarne composizione, ruolo e collocamento organizzativo in ottica di adeguata capitalizzazione delle competenze eccellenti e di maggiore integrazione delle linee tecniche dell’Agenzia. Attualmente il modello organizzativo Arpa prevede 21 “eccellenze” tra Servizi Territoriali (10) e Sistemi Ambientali (11), collocate all’interno delle Sezioni Provinciali. - Ridefinizione del presidio delle conoscenze in Centri Tematici Regionali L’ipotesi di riorganizzazione prevede il riaccorpamento del presidio delle conoscenze in “Centri tematici regionali – CTR”, ovvero riferimenti regionali di alta competenza a presidio di specifici tematismi ambientali e ambiti di ispezione e controllo. I CTR sono, a seconda dei casi, insediati presso la Direzione Tecnica o presso le Sezioni Provinciali e supportano i Nodi su scala regionale e nazionale. L’ipotesi riorganizzativa prevede la costituzione di 12 CTR: 5 direttamente afferenti, sotto l’aspetto gerarchico-organizzativo, alla Direzione Tecnica e 7 allocati presso le Sezioni Provinciali in dipendenza gerarchico-organizzativa del Direttore di Sezione. I CTR gerarchicamente dipendenti dalle Sezioni mantengono tuttavia l’autonomia gestionale ed esecutiva delle attività, interfacciandosi con il Direttore Tecnico per il raggiungimento degli obiettivi. Nodo
Rimini
Centro Tematico Regionale CTR Acque Interne CTR Gestione integrata dei rifiuti CTR Ambiente ed Energia CTR Ambiente e Salute CTR Impianti a rischio di incidente rilevante CTR Radioattività ambientale CTR Radiazioni non ionizzanti (Cem) CTR Qualità dell’aria CTR Aree urbane CTR Cancerogenesi ambientale e valutazione del rischio CTR Turismo e ambiente
Modena
CTR Inceneritori e impianti di produzione energetica
Direzione Tecnica
Piacenza Parma Bologna
Benefici economici attesi La riduzione del numero complessivo di eccellenze dalle attuali 21 ai 12 Centri Tematici Regionali non produrrà benefici economici nel breve termine ma contribuirà, in una prospettiva di medio termine, all’incremento della flessibilità gestionale all’interno dei Nodi Operativi e alla progressiva riduzione dell’organico dirigenziale pari a 9 unità.
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2.3
Azioni di efficientamento e riduzione dei costi
Reti di monitoraggio ambientale
L’attività è stata finalizzata a perseguire i seguenti risultati operativi: rivedere l’organizzazione delle 24 reti osservative attuali verso il concetto di un numero ridotto di “Sistemi integrati di monitoraggio” individuare possibili risparmi nel breve termine relativi alla gestione delle reti fornire indirizzi per pianificazione/programmazione/controllo sistemi di monitoraggio E’ stata definita una soglia di risparmio da applicare a tutte le reti (circa 5%) con mandato alle Eccellenze di proporre con la Direzione Tecnica gli interventi da realizzare al fine di conseguire risparmi efficaci in tempi ragionevoli (1 – 2 anni). Il risparmio è stato proposto in modo integrato sull’insieme delle reti che definiscono uno specifico sistema di monitoraggio (es: Sistema di valutazione della Qualità dell’aria, Sistema Idrometeo, ecc.). - Definizione di sistemi di monitoraggio e valutazione integrati per matrice L’attività di monitoraggio con reti di rilevazione basate sul campionamento o la misura diretta mediante stazioni collocate sul territorio, appare oggi concettualmente riduttiva per una valutazione tempestiva e capillare dello stato dell’ambiente. Il superamento di tale concezione è stato già applicato nel settore della qualità dell’aria con la messa a punto di un “Sistema per la Valutazione e la Gestione della Qualità dell’Aria”, che si avvale congiuntamente di reti di monitoraggio, di un inventario delle emissioni (pressioni) e dell’applicazione di sistemi modellistici atti a valutare l’effetto delle pressioni sullo stato dell’ambiente a scala locale e regionale. Tale approccio è stato proposto, ove possibile, per le altre reti di monitoraggio, passando da un sistema di monitoraggio dell’ambiente basato su 24 reti osservative a 8 Sistemi di monitoraggio e valutazione della qualità dell’ambiente organizzati in reti e sottoreti di misura, modelli matematici, telerilevamento, tecniche di spazializzazione dei dati. I sistemi così configurati comprendono tutta l’attività realizzata per il monitoraggio e la valutazione dello stato dell’ambiente definendo centri di costo complessivi per le diverse matrici/tematismi considerati, in grado di migliorare la performance in termini di dati/informazioni prodotti, grado di utilizzo, costo per unità di informazione, con obiettivi di efficienza dell’intero sistema di monitoraggio dell’ambiente. Nel medio periodo questa impostazione dovrebbe portare ad un controllo dell’intero sistema dove l’incremento di finanziamenti su una componente riflette un risparmio più o meno significativo su altre. Sono quindi stati definiti 8 Sistemi di monitoraggio e valutazione dello stato dell’ambiente: 1. Campi elettromagnetici 2. Radioattività ambientale 3. Qualità dell’aria 4. Acque superficiali interne 5. Acque di transizione e costiere 6. Acque sotterranee 7. Idrometeorologico 8. Subsidenza e costa
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Azioni di efficientamento e riduzione dei costi
Di seguito si illustrano le azioni di risparmio di breve termine ipotizzate per i Sistemi di monitoraggio e valutazione Cem e Radioattività, Qualità dell’aria, Idrometeorologico. - Razionalizzazione delle campagne di misura di Cem e Radioattività ambientale E’ stata formulata un’ipotesi di intervento che tiene conto dell’evoluzione già pianificata dei due sistemi di monitoraggio Cem e Radioattività ambientale, prevedendo: una riduzione del 33% (da 480 a 320) delle campagne di misura delle radiazioni ambientali con riduzione proporzionale dei tempi di realizzazione dell’attività; una riduzione del 50% (da 200 a 100) dei campionamenti per l’analisi della radioattività su reflui di depuratori. L’insieme degli interventi proposti consentirà di migliorare l’efficacia relativa al monitoraggio della radiazione ambientale e delle radiazioni non ionizzanti con un’integrazione significativa delle attività rispetto all’attuale, congiuntamente ad un contenimento apprezzabile dei costi, rispetto alla situazione attuale ed a quella pianificata.
SISTEMA DI MONITORAGGIO DEI CAMPI ELETTROMAGNETICI E DELLA RADIOATTIVITÀ AMBIENTALE Costi (€ *1.000)
1.198
1.200
1.000
LE AZIONI DI INTERVENTO IPOTIZZATE
+22%
1.400
985
-25%
-8%
445
904
247 800
398 600
400
Riduzione delle campagne di misura delle radiazioni ambientali da 480 a 320 generando i seguenti recuperi: Recupero di 4,2 FTE Riduzione di 5 k €/y su costi di manutenzione Recupero totale di 246,5 k€/y
Azioni di intervento
752
738
506
200
Riduzione dei campioni sui reflui di depuratori da 200 a 100 campioni/anno: Recupero di 0,8 FTE di laboratorio Riduzione costi di laboratorio di 1,2 k€/y
0
Situazione attuale
Post-integrazione reti “as is”
Radiazioni Ionizzanti Radiazioni Ambientali (CEM/UV)
(1) (2)
TOTALE POST INTERVENTO(1)
I recuperi di FTE costituiscono risorse liberate che possono essere destinate ad altre attività
Risparmio % ARPA rispetto a situazione attuale Risparmio % ARPA rispetto a situazione post integrazione (2)
L’anno in cui gli interventi vanno a regime è il 2010 Costi complessivi (Regione + ARPA), ipotizzando finanziamenti della Regione costanti e risparmi a totale beneficio dell’Agenzia
- Rimodulazione della rete di Valutazione della qualità dell’aria Sono stati ipotizzati alcuni interventi correttivi privilegiando le azioni relative alle reti che presentano minori rigidità, con un recupero di efficienza e di efficacia in termini di qualità dell’informazione prodotta. Le azioni proposte riguardano: rimodulazione della rete di monitoraggio della qualità dell’aria mediante riduzione degli analizzatori di CO e BTX in alcune stazioni mirate; predisposizione di un sistema esperto a supporto della validazione dei dati di qualità dell’aria con utilizzo di una procedura unica a livello regionale a maggiore efficienza; rimodulazione e informatizzazione sistema qualità per maggiore efficienza; Pagina 33 di 59
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Azioni di efficientamento e riduzione dei costi
maggiore automatizzazione della rete di monitoraggio della genotossicità; rimodulazione numero di campioni analizzati nelle reti semiautomatiche.
Le azioni proposte consentiranno un risparmio sul sistema delle reti di monitoraggio della qualità dell’aria di circa il 12% rispetto alla situazione a regime senza correttivi.
SISTEMA DI MONITORAGGIO E VALUTAZIONE DELLA QUALITÀ DELL’ARIA LE AZIONI DI INTERVENTO IPOTIZZATE
Costi (€*1.000) -6%
6.000
+5% -10%
5.000
4.600 720
4.829 4.333
856
4.000
847
2. Predisposizione di un sistema a supporto della validazione dei dati di qualità dell’aria che uniformi le attività in agenzia 3. Rimodulazione e informatizzazione del sistema qualità relativo alla certificazione
3.000
2.000
1. Rimodulazione della rete di monitoraggio della qualità dell’aria mediante riduzione degli analizzatori di CO e BTX in alcune stazioni mirate;
3.880
3.973
Azioni di intervento
3.485
1.000
4. Maggiore automatizzazione della rete di monitoraggio della genotossicità; 5. Rimodulazione del numero di campioni analizzati relativamente alle reti semiautomatiche.
0 Situazione attuale
Post-integrazione reti “As-Is”
TOTALE POST INTERVENTO(1)
Reti di monitoraggio dell’aria
Risparmio % ARPA rispetto a situazione post integrazione
Sistema a supporto della valutazione
Risparmio % ARPA rispetto a situazione attuale (2)
Recuperi Recuperi attesi attesi rispetto rispetto aa pianificato pianificato
4,9 FTE 211,6k €
Incremento % post-integrazione (1) (2)
L’anno in cui gli interventi vanno a regime è il 2012 Costi complessivi (Regione + ARPA), ipotizzando finanziamenti della Regione costanti e risparmi a totale beneficio dell’Agenzia
- Adeguamento tecnologico del sistema Idrometeorologico I costi del sistema di monitoraggio idrometeorologico per il 2007 sono pari a 2,49 ML€: il costo del personale è di circa 1/3, mentre 2/3 sono costituiti dai costi di gestione. Il risparmio previsto al 2009 deriva dal contenimento dei costi di gestione, attraverso adeguamento tecnologico, dei radar di San Pietro Capofiume, portando anche in prospettiva ad una riduzione dei costi di manutenzione di questo sistema.
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Azioni di efficientamento e riduzione dei costi
SISTEMA DI MONITORAGGIO IDROMETEOROLOGICO
Costi .000€ Costi (€*in 1.000 ) 368 360
346
-6%
Relative alle reti di monitoraggio:
270 308 365
180 Azioni di intervento
Risparmio di 1 FTE (39k€/y) Adeguamento tecnologico radar di San Pietro Capofiume con conseguente risparmio di 40k€/y Relative ai sistemi complementari alle reti di monitoraggio:
90 60 0 -19 (3) -90
LE AZIONI DI INTERVENTO IPOTIZZATE
Situazione attuale (1) Sistemi complementari alle reti
Extracosto relativo ad 1 FTE complessivo per 58k€/y
POST INTERVENTO (2) Reti di monitoraggio
Incremento % post-integrazione
(1) (2) (3)
Il costo attuale è riferito al solo costo a carico ARPA (al netto dei finanziamenti della Regione) L’anno in cui gli effetti degli interventi andranno a regime è il 2009 Per i sistemi complementari alle reti è previsto un risultato positivo annuo di 19 k€/y grazie ad i finanziamenti dalla Regione
61
Benefici economici attesi La quantificazione degli oneri di gestione dei sistemi di monitoraggio è stata effettuata considerando i costi complessivi del personale (costi diretti e ribaltamento proporzionale dei costi indiretti) e l’attribuzione diretta dei costi vivi di gestione alle rispettive reti. Complessivamente i costi di gestione ammontano a circa 10,5 ML€/y e la previsione per i prossimi 2 anni si avvicina a 11 ML€/y. Il monitoraggio incide quindi per circa il 15% sui costi complessivi di Arpa, una quota ragionevole per il presidio di una materia di così particolare rilievo nel perseguimento dello sviluppo sostenibile. Di seguito si fornisce un’indicazione sintetica delle risorse necessarie in termini di personale e di spese correnti, mettendo in evidenza un risparmio complessivo di circa 370.000 € rispetto ai costi attuali e di 800.000 € a regime rispetto agli interventi ad oggi già pianificati (-7% circa). Tali valori derivano: per la situazione attuale (-370.000 €) da risparmi sui costi di gestione per 55.000 € e valorizzazione economica del tempo-uomo liberato, pari a 5,5 FTE; per la situazione pianificata (-800.000 €) da riduzione dei costi gestionali per 240.000 € e valorizzazione economica del tempo-uomo liberato, pari a 9,9 FTE.
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Azioni di efficientamento e riduzione dei costi
QUADRO DI SINTESI RECUPERI ATTESI SU SISTEMI DI MONITORAGGIO Su situazione attuale Sistema di monitoraggio
Costi di gestione
FTE
Su evoluzione pianificata
(€*1.000)
FTE
Costi di gestione (€*1.000)
Cem e Radiazioni Ion.
- 1,5
+ 5,9
- 5,0
- 6,2
Qualità dell’aria
- 4,0
- 39,0
- 4,9
- 211,6
Idrometereologico
--
- 22,0
--
- 22,0
Totali
- 5,5
- 55,1
- 9,9
- 239,8
2.4
Attività di Vigilanza e Controllo
Per le attività di “Vigilanza e controllo” l’indagine è stata orientata ad analizzare i punti di criticità dei Servizi Territoriali, definirne delle ipotesi per il superamento e analizzare la fattibilità delle stesse, a fronte di: 1. 2. 3. 4.
modello organizzativo del 2004; dotazione organica, messa a confronto con i dati di produzione e con i dati di pressione ambientale; vigente suddivisione delle Eccellenze; sistema di rendicontazione dei dati di attività e del conseguente reporting periodico.
Le linee guida individuate per la mitigazione delle criticità sono riassumibili in:
superamento della gestione strettamente provinciale delle attività di controllo che richiedono competenze non uniformemente distribuite sul territorio regionale o di difficile reperibilità definizione di criteri di assegnazione di nuovo personale ai Servizi Territoriali in funzione del grado di allineamento tra organici e livello di pressione ambientale. - Costituzione di squadre regionali per il controllo del territorio
Nello specifico, si propone la creazione di una squadra unica regionale che si occupi dell’attività di controllo degli inceneritori (11) e delle aziende per la produzione energetica (25) presenti in Regione, insediata presso il CTR “Inceneritori e Impianti di produzione energia” di Modena. Il CTR sarà preposto al coordinamento ed all’uniformazione su scala regionale delle attività di controllo riguardanti la materia specifica ed in particolare: gestione controllo integrato (IPPC), su scala regionale, e controllo - a supporto dei Servizi Territoriali di nodo - dei più importanti impianti di incenerimento ed energetici; Pagina 36 di 59
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Azioni di efficientamento e riduzione dei costi
produzione Linee Guida; gestione banca dati impianti di incenerimento e di produzione energia; presidio evoluzione normativa ed innovazione tecnologica con sviluppo competenze.
E’ stata anche prevista la costituzione di un Centro Tematico Regionale (CTR) dedicato alla attività di controllo degli impianti a rischio di incidente rilevante, che, insediato presso la Direzione Tecnica, provveda al coordinamento ed all’uniformazione di: gestione interventi di vigilanza e ispezione sugli impianti RIR regionali, avvalendosi, per gli ambiti sovraprovinciali, di personale delle Sezioni di Ferrara e Ravenna; emissione di pareri tecnici; organizzazione e sviluppo delle banche dati; presidio evoluzione normativa ed innovazione tecnologica con sviluppo competenze. - Rafforzamento dell’organico e delle funzioni per il controllo e la vigilanza Per quanto riguarda la definizione di criteri di rafforzamento dell’organico dedicato ad attività di “Vigilanza e controllo” si prevede di destinare tutto il possibile turnover del personale a supportare i Servizi Territoriali e distribuire i nuovi inserimenti in funzione delle pressioni ambientali locali e dell’attuale livello di risposta. In questo senso è stata effettuata, in via propedeutica, un’analisi del contesto territoriale regionale secondo lo schema "Determinanti – Pressioni – Stato – Impatti – Risposte” per avviare valutazioni di maggior dettaglio circa le azioni di potenziamento degli organici dei ST con riferimento anche alle pressioni ambientali presenti. Congiuntamente si prevede di approfondire la percorribilità di un’azione di riassetto organizzativo interno alle singole Sezioni che miri a garantire maggiore permeabilità tra Servizio Territoriale e Sistemi Ambientali in relazione all’attività di espressione pareri (attualmente in carico totalmente ai Servizi Territoriali). L’impiego di personale proveniente dagli SSA a supporto dell’attività di ST, oltre a garantire un incremento dei volumi di attività erogabile, favorisce l’arricchimento dei contenuti conoscitivi dei ST capitalizzando conoscenze (es. relativamente alla gestione catasti) funzionali all’attività di programmazione a supporto degli Enti Locali. 2.5
Acquisto di beni e servizi
Sono state individuate ed analizzate voci dei costi operativi, e i procedimenti di acquisto correlati, di importi superiori ai 200.000€/y nel 2005. Tali voci (~14ML€ nel 2005) rappresentano l’85% dei costi operativi. I risultati dell’esercizio 2006 evidenziano già una riduzione di costi per l’acquisto di beni e servizi rispetto all’anno precedente: beni e servizi 26,00
milioni di €
24,00 22,00 20,00
19,32
18,98
18,00 18,08
16,00
17,73
14,00 12,00 2003
2004
2005 anni
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2006
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Azioni di efficientamento e riduzione dei costi
Le informazioni rilevate dall’analisi delle voci di costo e dagli “ auditing” svolti indicano che: 1. l’accentramento delle gare relative ai consumi più significativi e l’utilizzo delle centrali pubbliche di committenza (CONSIP, Intercent-ER) hanno avuto grande rilevanza per il contenimento dei costi di gestione, 2. nella gestione di Arpa non si verificano significativi “sprechi”. Ulteriori spazi di miglioramento si possono individuare in : 1. svolgimento di una gara unica (gruppo di acquisto con altre Arpa) per servizi di manutenzione attrezzature di laboratorio (finora prevalentemente in economia o in esclusiva); 2. verifica delle procedure di selezione del fornitore ai fini della riduzione dei costi di manutenzione delle reti; 3. maggior coordinamento dei nodi per definizione fabbisogni acquisto e capitolati; 4. implementazione di sistemi di GPP tesi alla riduzione dei consumi energetici, sia per ragioni economiche che etiche (sostenibilità e impatto ambientale). Acquisti di beni e servizi in ambito laboratoristico Per quanto riguarda l’acquisto di gas tecnici, reagenti e materiale vario di laboratorio il risparmio sul 2005 dei costi 2006 è stato dell’ordine del 16,65%. Per quanto riguarda prospettive di riduzione dei prezzi unitari, risparmi significativi sono già stati conseguiti con le gare centralizzate in materia di reagenti e gas tecnici. Occorre razionalizzare l’attività di acquisto dei materiali vari di laboratorio “in esclusiva”, data la moltiplicazione su più nodi della medesima attività contrattuale con gli stessi fornitori. A condizioni immutate dell’assetto organizzativo, il risparmio massimo prevedibile sulle voci in esame potrebbe raggiungere il 3% sui costi 2006, pari a 35.000€. In relazione ai costi di manutenzione delle attrezzature di laboratorio, opportunità di risparmio è data dalla gara in unione di acquisto con le altre Arpa, da cui ci si attende, oltre che un miglioramento gestionale, una riduzione dei costi (sul 2006) dell’ordine del 6%, quantificabile in 46.000€ circa. In relazione ai costi di trasporto, principalmente relativi al trasporto campioni, si è registrato nel 2006 un calo del 5% sui costi 2005. Se sul 2007 si può ipotizzare il mantenimento dei costi 2006, a partire dal 2008, grazie ai risultati della gara sul trasporto campioni si può ipotizzare una riduzione dei costi dell’ordine del 6% sul 2006, quantificabile in 15.000€. In relazione ai costi di pulizia e lavaggio vetrerie sono già state messe in atto azioni per un contenimento dei costi, sia sul fronte dei prezzi degli appalti (adesione alle convenzioni, prima Consip, ora INTERCENT-ER) sia sulla riduzione dei consumi (riduzione ore lavaggio vetreria). Per quanto riguarda l’esercizio 2007, si può ipotizzare un risultato pari ad una riduzione dell’ordine del 6% sul 2006. Ulteriori riduzioni – non quantificabili - potranno aversi nel caso della razionalizzazione delle sedi (36 oggi nell’appalto delle pulizie), o dell’ulteriore riduzione delle ore da appaltare esternamente per il lavaggio delle vetrerie. Acquisti beni e servizi in ambito gestione sedi (facility management) Per quanto riguarda il noleggio macchine ufficio, si può confermare il trend in diminuzione, considerato il calo dei prezzi nel mercato di riferimento ed in particolare i benefici ottenuti dalle gare delle centrali di committenza. In considerazione della scadenza al 28.02.08
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Azioni di efficientamento e riduzione dei costi
della maggior parte dei contratti Arpa in essere, si può pensare in quell’esercizio un risultato di ulteriore calo dei costi dell’ordine del 6% (circa 10.000€). Per quanto riguarda le spese di telefonia fissa, l’eventuale adozione di sistemi di comunicazione basati su modalità VoIP (Voice over Internet Protocol) consentirebbe un risparmio annuo stimato in circa 50.000€. L’avvenuta stipula ad inizio 2007 di un nuovo contratto di fornitura di energia elettrica che consente di mantenere inalterato per un biennio il costo del Kw/h (contratto “Anno Sicuro”) consente un risparmio rispetto al consuntivo 2006 pari a circa 25.000€. - Gestione delle assicurazioni La voce di costo in esame risentirà dei benefici della maggior concorrenzialità del settore. I recenti risultati della gara potranno evidenziare già nel preconsuntivo 2007 un risparmio apprezzabile. A partire già dal 2008 si prevede quindi una significativa contrazione dei costi (-100.000€) e nel 2009-2010 i valori dei costi si assesteranno nell’ordine dei 210.000€/y, con un risparmio sul 2006 pari a 150.000€7y. Benefici economici attesi
PROSPETTIVE DI RECUPERO ECONOMICO INDIVIDUATE Natura del costo
Cons 06
Proposta di azione
1.163.000
2009
2010
Centralizzazione acquisti in “esclusiva”
17.000
35.000
35.000
Manutenzione attrezzature di laboratorio
790.000
Unione di acquisto tra Arpa per global service manutenzione attrezzature
46.000
46.000
46.000
Trasporti e postali
252.000
Gara trasporto campioni
15.000
15.000
15.000
Convenzione Intercent-ER e riduzione ore lavaggio vetreria
40.000
80.000
80.000
176.000 €
1.326.000
Facility Mgmt
Pulizia e lavaggio vetreria
Energia elettrica
793.000
Contratto “Anno sicuro”
25.000
25.000
25.000
Spese telefoniche (fisso)
334.000
Introduzione tecnologia VoIP
25.000
50.000
50.000
Noleggio macchine ufficio
174.000
Convenzione Intercent-ER e ridimensionamento parco macchine
10.000
10.000
10.000
Ass.
Spese laboratoristiche
2008 Gas tecnici, reagenti, materiali vari
Recuperi a regime
Recupero stimato (€)
Assicurazioni
369.000
Nuova gara
100.000
150.000
150.000
278.000
411.000
411.000
85.000 €
150.000 €
- Logistica delle sedi Nel triennio 2007-2009 gli investimenti logistici in funzione dell'evoluzione del sistema della prevenzione ambientale, obiettivo al quale Arpa ha lavorato in tutti questi anni, costituiranno una delle principali criticità di bilancio. L’impegno finanziario a supporto di questa mole di interventi per consolidare e far crescere Pagina 39 di 59
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Azioni di efficientamento e riduzione dei costi
l’Agenzia, in una fase di rapidi cambiamenti, è consistente e non potranno essere sufficienti le sole risorse derivanti dall’ordinaria gestione e disponibilità patrimoniali di Arpa. La piena attuazione del piano di riassetto logistico delle sedi, infatti, trova oggi un limite nella necessità di garantire l’equilibrio economico, finanziario e di cassa. A regime l’aggiornamento tecnologico delle sedi in virtù della maggior dotazione impiantistica e strumentale con potenze impegnate decisamente superiori a quelle del passato, comporterà una più rilevante incidenza dei costi di manutenzione ed esercizio, che non paiono pienamente compensabili dal minor onere di manutenzione conseguente alla ristrutturazione/nuova realizzazione delle sedi. Tale criticità può essere superata da una parte attraverso il supporto di adeguati contributi in conto capitale da parte della Regione e con il riconoscimento dei maggiori oneri per le manutenzioni, dall’altro attraverso un percorso di ripensamento complessivo interno all’Agenzia del sistema logistico, che miri ad una riduzione del numero di sedi (attualmente 36) presenti sul territorio regionale. 2.6
Politiche del Personale - Riduzione del numero dei dirigenti
All’1/09/2007 la dotazione organica complessiva di Arpa era di 1.012 dipendenti, ripartiti in 821 dipendenti del comparto e 191 dirigenti. Attualmente la forza lavoro di Arpa è composta per il 18,9% da personale dirigente con un rapporto medio tra personale del comparto e dirigenti pari a 4,30 unità del comparto per dirigente. Si è stimato che l’attivazione di un secondo progetto di risoluzione consensuale nel triennio 2008-2010 porterebbe a regime (2010) ad un risparmio di circa 700.000€/y, al netto delle indennità supplementari erogate al personale che fruisce della risoluzione. La stima formulata è prudenziale, in quanto riferita a sole 10 unità di personale rispetto ad un potenziale di 32 dirigenti aventi i requisiti per fruire della risoluzione (57 anni di età e 35 di lavoro, secondo la normativa vigente). E’ peraltro opportuno sottolineare come le previsioni di uscita di personale dirigente attraverso il secondo progetto di risoluzione consensuale non siano da intendersi come ulteriori rispetto alle previsioni di uscita formulate in altre parti del presente documento (es. uscita di personale dirigente dai Dipartimenti Tecnici). La predisposizione di un piano di risoluzione consensuale è quindi strumentale a favorire la messa in atto delle azioni di riequilibrio economico-finanziario che richiedono una riduzione dell’organico suggerite dal Piano. - Razionalizzazione del numero di aree dirigenziali E’ stata condotta una ricognizione sulla distribuzione delle aree dirigenziali e sul numero di aree che risulteranno “scoperte” allo 1/1/2008, considerando gli incarichi attualmente vacanti e quelli risultanti tali al termine della prima risoluzione consensuale. Posto dunque l’obiettivo di giungere, nel triennio, ad un riequilibrio tra numero di dirigenti e personale del comparto ed alla conseguente definizione di un assetto organizzativo snello, la soluzione di come assecondare questo passaggio evolutivo è stata individuata nell’adozione di una politica di “aggiustamenti” in itinere della struttura dirigenziale, sostenuta da meccanismi di accorpamento delle aree organizzative dirigenziali ed incentivazioni alla mobilità dei dirigenti su scala regionale. Una prima ricognizione ha fornito le seguenti indicazioni aggiuntive relative alle opportunità di accorpamento: Pagina 40 di 59
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Azioni di efficientamento e riduzione dei costi
posizioni potenzialmente accorpabili, in quanto gravitanti su missioni e processi integrabili per matrici/tematiche ambientali trattate o per caratteristiche gestionali e logistiche: circa 10-15 posizioni. posizioni potenzialmente sopprimibili, a seguito di assorbimento di attività e competenze in altre posizioni, di trasferimenti di attività laboratoristiche, o per vacanza di copertura compresa tra >3 mesi <1 anno e assenza di risorse assegnate: circa 5 e 7 posizioni. posizioni trasformabili in unità operative affidabili al Comparto: circa 10 posizioni. - Incentivazione alla mobilità del personale dirigente
Si prevede l’attivazione di processi di “mobilità concordata”, al fine di contemperare le esigenze di riassetto strutturale dell’Agenzia finalizzato al recupero dei costi, con le esigenze di una valorizzazione di ruolo ed economica dei dirigenti in servizio. I benefici economici proposti (importi lordi mensili) – previsti per determinate tipologie di incarico – sono modulati in base alla distanza tra sede di lavoro e provincia di residenza: 100 euro per assegnazione a sede posta fino 60 km dalla residenza 200 euro per assegnazione a sede posta tra i 60 e i 100 km dalla residenza 250 euro per assegnazione a sede posta oltre i 100 km dalla residenza. - Riduzione del turnover di Comparto Per quanto riguarda il personale del comparto non sono state individuate azioni, concretamente attuabili, di riduzione dei costi, ravvisando per il futuro un andamento pressoché stabile del turn over ed un incremento dei costi connesso essenzialmente ai rinnovi contrattuali. L’attenzione si è pertanto concentrata su: 1. risparmi conseguenti ai pensionamenti nel triennio 2007-2009; 2. costi derivanti dai passaggi di categoria; 3. costi per la graduale stabilizzazione/valorizzazione del personale precario. I pensionamenti del personale del comparto nel triennio 2007-2009, ipotizzati sulla base del trend degli anni precedenti, si prefigurano pari a 45 unità. Anche in questo caso la proiezione formulata è prudenziale (per il 2007 è ormai sostanzialmente confermata), riferendosi ad un bacino potenziale di 60 risorse del comparto avente i requisiti. La stima del potenziale beneficio economico derivante dalle uscite 2007, 2008 e 2009 si attesta per l’esercizio 2010 a circa 1,0ML€/yi, fermo restando che le reali potenzialità di recupero economico sono in funzione dell’evoluzione del quadro normativo. Riguardo alle progressioni verticali, l’analisi si è limitata all’anno corrente senza spingersi al biennio 2008-2009. Per il 2007 le progressioni interessano un totale di 26 unità per i ruoli amministrativo e tecnico. Tali progressioni trovano copertura economica nel fondo di cui all’art. 31 (CCNL Comparto sanità Biennio 2004-2005), per cui la riqualificazione è da leggersi più in chiave di evoluzione della composizione degli organici che non di spesa. - Stabilizzazione e valorizzazione del personale precario Per quanto concerne la graduale stabilizzazione/valorizzazione del personale precario – e, più in generale, le politiche occupazionali dell’Agenzia - il quadro di sintesi che si può delineare per il triennio 2007-2009 è il seguente: Pagina 41 di 59
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Azioni di efficientamento e riduzione dei costi
stabilizzazione, a domanda, mediante assunzione a tempo indeterminato, del personale in servizio a tempo determinato da almeno tre anni, purché assunto mediante procedure selettive; l’operazione potrebbe riguardare un totale di 16 lavoratori nel triennio 2007-2009; utilizzo delle graduatorie concorsuali vigenti per assunzioni a tempo determinato dei candidati in esse utilmente collocati; attivazione di procedure selettive pubbliche per assunzione a tempo determinato con riserva di una quota pari al 60% delle posizioni da ricoprire, ai soggetti con rapporto di lavoro “atipico” (contratti di co.co.co., borse di studio, consulenze con partita IVA) per la durata complessiva di almeno un anno raggiunta al 29/9/06; il personale precario assunto a tempo determinato potrebbe essere, nel triennio 2007-2009, pari a n. 60 unità; trasformazione di n. 8 contratti di formazione e lavoro in essere, in contratti a tempo indeterminato dal 1/7/07; trasformazione da tempo determinato a tempo indeterminato del personale appartenente alle categorie protette già in servizio in Arpa da tre anni; l’operazione potrebbe riguardare un totale di 14 lavoratori nel quadriennio 2007-2010.
In ogni caso, con la stabilizzazione/valorizzazione del personale precario l’Agenzia non riesce a fronteggiare, completamente, i fabbisogni di personale; pertanto è necessario contemperare questa politica con la parziale sostituzione del turn-over del personale del Comparto mediante l’utilizzo delle graduatorie concorsuali vigenti.
Prospetto effetti economici triennio 2008-2010 delleDEL Politiche PROSPETTO EFFETTIsul ECONOMICI POLITICHE
PERSONALE Acque già considerati negli altri ambiti,Polo p.es. laboratori) del personale (al netto dei recuperi Ambientali
2008
2009
2010
FTE
€
FTE
€
FTE
€
Previsione uscite comparto(2)
12
360.000
13
390.000
15
450.000
-
Assunzioni tempo indet. cat. D
8
280.000
8
280.000
8
280.000
=
Recuperi turnover comparto non sostituito
4
80.000
5
110.000
7
170.000
-
Costi annui politiche stabilizzazione(*)
+
Previsione uscite dirigenti(1)
=
Maggior costo da finanziare
335.000 1
20.000 235.000
288.000 3
60.000 118.000
293.000 -
123.000
(1) Al
netto delle 6 uscite considerate nell’ambito della riorganizzazione della rete laboratoristica, considerando i costi di incentivazione all’uscita
(2) Al
netto delle uscite (5 unità) previste dalla riorganizzazione della rete laboratoristica
(*)
Costo a regime nell’esercizio successivo
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2.7
Azioni di efficientamento e riduzione dei costi
Staff di supporto
Obiettivo è stato individuare, nell’ambito dell’attuale ripartizione dei processi di supporto tra centro e periferia, possibili margini di recupero di efficienza ed efficacia ottenibili attraverso eventuali azioni di riallocazione di singoli sottoprocessi/attività ora distribuiti in rete (riaccentramento di funzioni delegate e viceversa), eliminazione di ridondanze esecutive, revisione dell’assegnazione di risorse ad esse dedicate. Riequilibrio numerico degli staff di supporto Sì è proceduto in via preliminare all’individuazione dei processi di supporto, assumendo a riferimento la classificazione riportata nell'allegato all'Accordo generale sulla riorganizzazione dell'11/3/2003. Il numero di dipendenti sui processi indicati è stato calcolato applicando l’equivalente in tempo pieno (“full time equivalent” - FTE), sia in riferimento all’organico del solo personale di ruolo, sia includendo i lavoratori “precari” (co.co.co, borsisti). Come riportato di seguito, l’incidenza del personale adibito a funzioni di back office sulla totalità dei dipendenti risulta pari al 17,6% (in FTE), evidenziando un delta di 29 unità rispetto al limite del 15% indicato in Finanziaria 2007. Organico di ruolo
CoCoCo e Borsisti(1)
Unità
FTE
CoCoCo
Organico Organico effettivo effettivo
1.031
1.003
68
Personale Personale (3) “supporto” “supporto”(3)
205
189
0
Proiezione Proiezione al al 15% 15%
155
Incidenza Incidenza “supporto” “supporto” ∆ ∆ rispetto rispetto al al 15% 15%
Organico Totale(2) Unità
FTE
36
1.135
1.107
6
211
195
150
170
166
19,9%
18,8%
18,6%
17,6%
+50
nd
+41
+29
(1)
Ipotizzando rapporto 1 testa = 1 Fte
(2)
Ruolo + CoCoCo e Borsisti
(3)
Personale con compiti “amministrativi” e “informatici”
Borsisti
Nb: nel calcolo del personale sono considerati comandi in entrata (0 per teste, 1 per Fte) e in uscita (1 per teste, 0 per Fte), CoCoCo, Borsisti, Interinali, Aspettative
Il riequilibrio numerico degli staff amministrativi attraverso la mancata/parziale copertura dei pensionamenti risulta quindi una scelta quasi obbligata, se si considera che in materia di personale la Legge Finanziaria 2007 (L.296/2006) prevede una rigorosa politica di riduzione dei costi6. Va osservato altresì che il tempo stimato per riassorbire il delta di 29 unità deve essere calcolato tenendo conto degli “effetti” dell’Accordo siglato il 26/07/07 tra Arpa e OO.SS. in materia di politiche occupazionali 2007-2009, e più specificamente, delle azioni di stabilizzazione del personale precario. Queste ultime riguardano anche i lavoratori precari 6
Per ciascun anno del triennio 2007-09 il limite di spesa è dato dall’ammontare 2004 diminuito dell’1,4%.
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Azioni di efficientamento e riduzione dei costi
del ruolo amministrativo, che potranno accedere – per la quota di posti riservata nella misura del 60% - alle procedure selettive pubbliche per l’assunzione triennale con contratto a tempo determinato di numero di posti da definirsi di operatori nel profilo di “assistente amministrativo di categoria C”. Verrà comunque valutata in dettaglio la possibilità di impiegare personale amministrativo in attività di supporto tecnico, al fine di ridurre quanto possibile i carichi di attività ricadenti in particolare sul personale dedicato ad attività di “Vigilanza e controllo”. Per quanto riguarda l’incidenza dei pensionamenti sulla riduzione del delta, alla data di agosto 2007, appare contenuta: complessivamente le uscite del personale del solo ruolo amministrativo nel triennio 2007-2009 potrebbero interessare un totale di 12 operatori7 (4 dei quali nel 2009), cui si aggiungono le uscite certe di 2 operatori entro dicembre 2007. - Efficientamento dei processi di supporto La seconda direzione dell’indagine è stata sviluppata allo scopo di rappresentarne lo svolgimento dettagliato dei processi di supporto nell'ambito delle singole unità aziendali e di evidenziare eventuali ridondanze. Rispetto alla totalità dei processi di supporto si è scelto di restringere il campo di osservazione a sette processi a presidio comune degli Staff Amministrativi e Comunicazione, presenti presso Sezioni provinciali e Strutture Tematiche. Sono stati poi “isolati” e messi a confronto singoli sottoprocessi o macroattività significative, utilizzando dei misuratori che permettessero di valutare nel complesso il carico/uomo di singole attività e confrontarlo all’interno della rete. In via generale si possono osservare, da un lato una “commistione” di processi tra unità organizzative diverse e, dall’altro rilevanti differenze soggettive tra i nodi su analoghi segmenti o porzioni particolari di processi. Sulla base delle analisi svolte, si sottolineano le seguenti possibili linee di azione di centralizzazione di servizi a supporto della rete. - Centralizzazione del processo di fatturazione Oggi tutti i nodi effettuano la registrazione delle fatture emesse dai fornitori, rinviando poi la fattura al centro per la liquidazione e archiviazione. La proposta è di semplificare e velocizzare il processo di gestione della documentazione del ciclo amministrativo-contabile riallocandone la gestione al centro, presso la Direzione Amministrativa, unico punto di ricezione e lavorazione delle fatture: ricevute le fatture la Direzione Amministrativa ne garantirebbe l’inoltro per via telematica ai nodi per la verifica di rispondenza, per poi procedere a registrazione, archiviazione on line e pagamento. Ciò si potrebbe realizzare senza necessità di mobilità territoriali, ma solo utilizzando razionalmente le risorse presenti su più sedi dei nodi di Bologna. Sarà necessario un piano di riallocazione del personale coerente con le competenze possedute e le nuove esigenze organizzative, favorendo le eventuali riconversioni ad altre attività e individuando opportune soluzioni logistiche e tecnologiche, permettendo ai nodi di liberare risorse professionali da destinare ad altre attività. - Centralizzazione del processo di rendicontazione dei Progetti Si può valutare l’ipotesi di costituzione di un team specialistico dedicato alla rendicontazione ed alla gestione contabile dei progetti. Ciò risponderebbe sia all’esigenza di evitare dispersione di know-how e competenze, sia alla necessità di ridurre tempi e criticità di interfaccia con gli enti erogatori dei finanziamenti e/o certificatori. 7
Età anagrafica conforme sia a legislazione in vigore sia a quella richiesta dalla futura riforma pensionistica.
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2.8
Azioni di efficientamento e riduzione dei costi
Sistemi di Reportistica Allineamento dei differenti sistemi di rendicontazione
L’attuale disallineamento dei differenti sistemi di rendicontazione richiede di strutturare un set di azioni riassumibili in: realizzazione di un Catalogo delle Prestazioni informatizzato, in forma di unico data-base centrale contenente l’elenco aggiornato di tutte le prestazioni e delle relative attività sottese; revisione ed unificazione della lista di categorie per la classificazione dei campioni utilizzata nei diversi applicativi informatici, al fine di allinearla pienamente alle prestazioni previste nel Catalogo delle Prestazioni; redazione di manuali/linee guida formative e organizzazione di corsi di formazione per la rendicontazione delle attività sui nuovi programmi. L’allineamento dei sistemi di rendicontazione aziendale dovrebbe garantire, oltre ad una maggiore rappresentatività dei dati utilizzati ai fini del reporting, una semplificazione delle attività di immissione dati e, conseguentemente, una seppur marginale liberazione di tempo-uomo da destinare ad attività tecniche. Predisposizione programma per rendicontazione progettuale E’ in fase di studio un applicativo utilizzabile per la gestione dei progetti. Si intende predisporre una versione centralizzata della rendicontazione dei progetti e, quindi, attivare un motore gestionale in grado di generare un sistema strutturato. Si ipotizzano 2 fasi relative all’implementazione di tale applicativo: 1°: modifica delle schede progetto, con un’architettura di collegamento ai dati contabili. 2°: analisi finalizzata ad un’eventuale estensione dell’impiego del prodotto anche alla rendicontazione delle attività tecniche, almeno per quei processi primari, e relative prestazioni, considerate “ a corpo” che difficilmente sono registrabili nei sistemi esistenti. Rilevazione informatizzata di indicatori tecnici ed economici A partire dal Catalogo delle Prestazioni è stato individuato e proposto un nuovo set di indicatori tecnici ed economici. Gli indicatori selezionati, corredati delle rispettive dimensioni, risultano organizzati in quattro categorie o raggruppamenti: - Produzione, che comprende gli indicatori quantitativi sulla produzione di Arpa, individuati sia per le prestazioni, sia per le attività sottese. - Efficienza, che comprende gli indicatori finalizzati ad esprimere la correlazione fra i dati di produzione e le risorse impiegate. - Efficacia, che comprende gli indicatori finalizzati ad esprimere la correlazione fra i dati di produzione ed eventuali obiettivi normativi e/o relativi piani o programmi. - Risorse, che comprende gli indicatori finalizzati a fornire informazioni quantitative su costi e ricavi legati alla produzione. Sistema informatizzato per rilevazione degli impegni delle prestazioni Sono state valutate diverse ipotesi per l’attribuzione dei tempi necessari al rilascio delle prestazioni, decidendo di ricorrere ai tempi stimati. A tale riguardo, i tempi standard stimati nell’ambito delle attività progettuali del progetto “Valorizzazione delle prestazioni di Arpa” serviranno all’ottenimento di coefficienti per la reciproca “pesatura” delle diverse tipologie di prestazioni, sulla base del teorico impegno in risorse umane. I coefficienti così ottenuti, Pagina 45 di 59
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Azioni di efficientamento e riduzione dei costi
incrociati con i dati di consuntivo ottenuti a seguito dell’implementazione del nuovo sistema allineato al Catalogo delle prestazioni, e con i dati inerenti la reale dotazione organica di ciascun nodo, consentiranno di definire (anche se in modo approssimato) l’impegno di risorse necessarie al rilascio delle prestazioni. L’ipotesi sopra esposta che si è deciso di percorrere non sarà tuttavia utilizzabile per quei processi primari, quali monitoraggio, educazione ambientale, progetti, ecc. dove l’impegno totale dedicato non può derivare da una mera moltiplicazione di prestazioni rilasciate per relativi tempi (o coefficienti) standard. Per le prestazioni relative a tali processi si dovrà comunque ricorrere a stime a consuntivo dell’impegno profuso in risorse umane, magari a cadenza trimestrale o annuale. 2.9
Quadro dei recuperi attesi 2008-2010
Il presente punto sintetizza i contributi attesi dalle azioni di efficientamento e riduzione dei costi (punti 2.1 – 2.8) illustrate nel documento. Principi cardine cui si ispira la rappresentazione dei potenziali di recupero sono: i recuperi prospettati fanno riferimento alla condizione di “perimetro di attività immutato”, ovvero non tengono conto di possibili revisioni future della composizione dell’offerta e di riallineamento alla mission dell’Agenzia con conseguenti riconfigurazioni del portafoglio servizi erogati; i recuperi sono quantificati sia “a regime” (identificando nell’esercizio 2010 il momento di piena manifestazione degli effetti delle azioni intraprese) sia, attraverso opportune stime, nel breve termine (esercizi 2008-2009); le azioni individuate presentano probabilità di successo (e conseguentemente di ritorno economico) differenti e a volte non compiutamente prevedibili, in quanto dipendenti, in alcuni casi, dal manifestarsi di eventi coincidenti e/o di natura esogena rispetto all’ambito strettamente decisionale di Agenzia; i benefici attesi dalle azioni individuate potrebbero essere parzialmente sottostimati/sovrastimati, in relazione a meccanismi di interpretazione/stima dei dati disponibili adottati nel processo di elaborazione. Il potenziale recupero economico viene presentato suddividendo il monte complessivo di recuperi attesi in funzione di: natura del recupero, riduzione di costi di gestione o liberazione di tempo-uomo (condizione quest’ultima non necessariamente di immediata traduzione in un contenimento dei costi); ambito di manifestazione (reti di monitoraggio, rete laboratoristica, etc.); momento di manifestazione, parziale e completo, nel periodo 2008-2010. Il quadro di sintesi del potenziale recupero derivante dall’implementazione delle azioni di efficientamento e contenimento costi indicate, evidenzia: una crescita progressiva del potenziale di recupero economico nel periodo 20082010, fino ad attestarsi su oltre 1,4 ML€/y dal 2010; la possibilità già nell’esercizio 2008 di mettere in atto azioni di contenimento dei costi, in particolare per quanto riguarda la riorganizzazione della rete laboratoristica, le politiche di acquisto beni e servizi e la manutenzione delle reti di monitoraggio, per un ammontare complessivo pari a 336.000€/y; Pagina 46 di 59
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Azioni di efficientamento e riduzione dei costi
la possibilità di un impiego differente del tempo-uomo liberato dalle azioni previste, per un ammontare, riferito ai soli interventi sulle reti di monitoraggio, sulla rete laboratoristica e di razionalizzazione del sistema delle eccellenze, stimabile in circa 34 FTE8.
Recuperi attesi 2008-2010 da azioni di efficientamento e riduzione costi Ambiti di intervento
Proiezioni contenimento costi (€)
Recupero forza lavoro (FTE)
2008
2009
2010
Regime (2010)
Interventi sulle reti di monitoraggio
59.000
239.000
239.000
10
Riassetto della rete laboratoristica
232.000
547.000
880.000
15
Acquisto beni e servizi
280.000
411.000
411.000
-
Politiche del personale
-235.000 -118.000 -123.000
-
Riorganizzazione “eccellenze”
-
-
-
9
Processi di supporto
-
-
-
Da definire
Sistemi di reportistica
-
-
-
Da definire
Totale recuperi
336.000 1.079.000 1.407.000
34
Va inoltre ricordato che, accanto alle potenzialità di recupero derivanti dalle azioni di efficientamento e riduzione costi sopradescritte, esistono ulteriori potenzialità di miglioramento della performance economico-finanziaria o dell’operatività aziendale derivanti dall’implementazione di azioni di incremento dei ricavi (illustrate al successivo cap. 3) che, sebbene in larga parte dipendenti dal verificarsi di eventi esogeni rispetto alle leve decisionali dell’Agenzia, potrebbe portare a incrementi di ricavo anche senza significativi impatti sulle strutture attuali di costo.
8
Al netto quindi degli ulteriori potenziali recuperi derivanti dalla revisione dei processi di supporto e dalla revisione degli strumenti di reporting Pagina 47 di 59
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3
Leve di incremento dei ricavi
Leve di incremento dei ricavi
Il capitolo “Leve d’incremento dei ricavi” esplora iniziative a breve e medio periodo che possano portare allo sviluppo di ricavi dell’Agenzia, anche attraverso la risoluzione dei problemi relativi all’omogeneizzazione delle modalità di rendicontazione e fatturazione delle attività erogate dai singoli Nodi operativi. Le analisi presentate sono state effettuate mediante la raccolta dei dati disponibili dai sistemi informativi aziendali, poi elaborati per i fini conoscitivi specifici e strutturati secondo macro ambiti rappresentativi dell’operato di Arpa: • prestazioni territoriali - attività tutela del territorio, comprensiva dell’attività di espressione dei pareri tecnici e di controllo; • attività di laboratorio, • attività progettuali; • altre attività e nuovi servizi; • fiscalità ambientale. Per ogni macro-ambito investigato si è proceduto ad esaminare criticità ed opportunità attualmente presenti per poi quantificare – ove possibile – conseguenti linee di sviluppo. Parallelamente sono stati condotti approfondimenti sui servizi e sulle prestazioni erogate da parte di specifiche strutture dell’Agenzia (in particolare il Servizio IdroMeteorologico) che per le loro peculiarità, produttive e di clientela, hanno richiesto propri schemi di analisi. Unitamente all’effettuazioni di analisi della situazione attuale e conseguente proposta di linee di sviluppo, l’attività di studio è stata completata dalla redazione di linee guida e suggerimenti metodologici da applicare in fase di acquisizione commesse e di sviluppo, o abbandono, di attività; esse integrano la risposta alle esigenze di omogeneità rilevate. Nei seguenti capitoli vengono presentate in forma sintetica le azioni di risposta che possono essere autonomamente presidiate da Arpa, rispetto a quelle il cui process owner è un soggetto esterno all’Agenzia. La suddivisione, ispirata sulla titolarità del processo di risposta, evidenzia anche la temporalità e la complessità istituzionale della risposta medesima; infatti, le azioni sottese a processi direttamente ed autonomamente governabili dall’Agenzia possono essere avviati immediatamente o comunque in tempi brevi. Diversamente si può supporre per i processi la cui titolarità gestionale fa capo ad altri enti, in quanto si palesa la necessità sia di raccordo tra più soggetti, ognuno portatore di interessi, sia l’emanazione di specifici atti normativi che necessitano di iter complessi e spesso lunghi. L’ultimo capitolo esamina in sintesi il tema della fiscalità ambientale sia in relazione ai proventi delle sanzioni amministrative sia per quanto riguarda la compartecipazione alle spese ed alle tasse di scopo. Tale tematica costituisce un elemento di confronto in vari ambiti anche a livello nazionale.
3.1
Azioni a prevalente governo agenziale - Standardizzazione nell’applicazione del Tariffario Arpa
E’ stata evidenziata una significativa carenza di standardizzazione delle procedure relative al processo di fatturazione che porta sovente ad interpretazioni non univoche delle regole di applicazione del Tariffario Arpa (D.G.R. 1567/04) nelle diverse Sezioni. Ne consegue che le azioni di risposta individuate fanno riferimento prevalentemente a: • sviluppo di manualistica relativa alle linee guida di applicazione del Tariffario Arpa; Pagina 48 di 59
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•
Leve di incremento dei ricavi
formazione erogata agli operatori, sia tecnici che amministrativi dei Nodi Operativi, coinvolti nel processo amministrativo/rendicontale.
In particolare, nell’ambito delle prestazioni territoriali si evidenzia la necessità di: • introduzione di un applicativo in grado di fare “colloquiare” Sinapoli con il sw della fatturazione. Questa azione di relazione tra db tecnico-gestionali ed amministrativocontabili è già in fase di avvio. • formazione specifica sulle modalità di utilizzo degli applicativi informatici, in particolare di Sinapoli. Relativamente alle attività di laboratorio, si propongono azioni di revisione delle modalità di fatturazione mediante introduzione di un listino prezzi basato sul prodotto realizzato/ servizio erogato piuttosto che sulla metodica applicata. Questa ultima azione richiede tempi lunghi per la necessità di un importante lavoro preparatorio che può però sfruttare esperienze già realizzate all’interno dell’Agenzia. Inoltre, il listino prezzi centrato sul prodotto favorisce trasparenza e certezza di costo indipendentemente dalla struttura erogante o dalla tecnica impiegata per l’analisi. - Definizione linee guida per la redditività delle attività progettuali Arpa Emilia Romagna sviluppa negli ultimi anni oltre il 25% di ricavi “propri” sul totale del valore della produzione a bilancio, non rientranti cioè nei trasferimenti di funzionamento garantiti annualmente per l’attività istituzionale dagli Assessorati regionali Sanità e Ambiente, per un valore complessivo intorno ai 19 milioni di euro. Di questo volume, circa 10 milioni nel 2006 sono stati i ricavi derivanti da commesse e progetti, di cui 6 milioni da attività su commessa fatturate e 4 milioni da contributi di regioni, province, comuni e altri soggetti pubblici per progetti specifici. Per quanto riguarda la definizione della redditività delle attività progettuali, Arpa ritiene nel proseguo dell’attività di procedere alla emanazione di linee guida valide per tutti i Nodi operativi, individuando strategie comuni differenziate in funzione del cliente. Per quanto riguarda i progetti cofinanziati dalla UE, ove i ricavi strutturalmente non possono coprire la totalità dei costi sostenuti, la partecipazione dell’Arpa verrà attivata in particolare quando costituisce un’occasione di sviluppo di conoscenza necessaria non altrimenti acquisibile. Per i progetti svolti a favore di EE.LL. dell’Emilia-Romagna occorre definire, in accordo con le Amministrazioni stesse, le modalità di finanziamento in quanto attualmente questi progetti non coprono il costo industriale sostenuto per lo svolgimento delle attività connesse. In tal senso si potrà procedere ad una scelta in cui le Amministrazioni contribuiscono in quota parte ai contributi di funzionamento dell’Agenzia, così come è previsto dalla Legge istituiva della stessa e come viene attuato in altre Arpa (es. Arpa Veneto), o valutare la copertura totale dei costi sostenuti per i singoli progetti affidati comprensivi del costo del personale Arpa impiegato. Per i progetti a favore di altri soggetti pubblici (es. APAT, Ministeri, ecc..) i ricavi debbono tenere conto del parere relativo alla posizione dominante delle Agenzie più volte espresso dall’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM) e quindi riferirsi agli interi costi sostenuti. Al fine di definire in modo ottimale la redditività delle attività progettuali, è emersa la necessità di strutturare, unitamente alla definizione di precise linee guida per l’acquisizione o meno di commesse esterne, procedure che consentano un migliore controllo dei costi.
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Leve di incremento dei ricavi
- Potenziamento linee di erogazione servizi Formazione La realizzazione di un focus sulle prospettive di sviluppo di una struttura di formazione di Arpa aperta a soggetti esterni ha posto in evidenza che, anche a seguito dell’accreditamento dell’Agenzia dalla RER per il rilascio di crediti ECM nelle proprie attività formative nonché per l’interesse evidenziato da altri enti, vi è la possibilità di introdurre una quota di partecipanti esterni a pagamento ai propri corsi. Questa soluzione non prevede costi aggiuntivi ed è realizzabile nel breve periodo a differenza di altre possibili a maggiore complessità che possono prevedere, ad esempio, la realizzazione di un vero e proprio Centro di formazione gestito direttamente da Arpa. Elaborazione dati ambientali È stata esplorata anche la possibilità di ampliare il portafoglio clienti acquirenti i dati ambientali elaborati prodotti da Arpa e già realizzata dal Servizio IdroMeteorologico. Questa azione si scontra con difficoltà di concorrenza coi possibili competitor in quanto, a fronte di costi di elaborazione in progressiva diminuzione quindi accessibili ad una vasta platea di soggetti privati, Arpa è tenuta a rendere pubblici gratuitamente i dati ambientali grezzi (D.Lgs. 195/2005). Ne consegue che il vantaggio competitivo primario basato sulla detenzione di informazioni di base risulta sostanzialmente annullato per cui vi è la necessità di individuare con un lavoro di maggiore approfondimento segmenti, probabilmente di nicchia, che richiedano elaborazioni specifiche per le quali sono necessarie grandi potenze di calcolo e un know-how intersettoriale. 3.2 Azioni a prevalente governo regionale - Aggiornamento del Tariffario Arpa In relazione al Tariffario Arpa, si propongono specifiche azioni di aggiornamento: • rendere automatico, quindi senza necessità di approvazione da parte della Giunta Regionale, l’aggiornamento annuale delle tariffe in funzione dei valori annuali di inflazione registrati dall’ISTAT; questa soluzione, già adottata da altre Arpa, permette di mantenere allineate le tariffe all’incremento del costo della vita; • revisione ammontare degli sconti, attualmente ritenuti sovrastimati in relazione all’impegno per le prestazioni rese, per specifiche tipologie di attività, a) analitiche quando in presenza di volumi di prestazioni che superano livelli definiti; b) relative all’espressione di pareri tecnici in occasione di rinnovi di autorizzazioni; • revisione tariffe con adeguamento ai reali costi sostenuti (es. aumento costo personale per rinnovo contratti), individuando anche automatismi che non richiedano approvazioni specifiche. - Remunerazione della attività svolte in collaborazione tra Arpa e AUSL Rilevante impatto economico viene attribuito alla compartecipazione ai ricavi derivanti dalle attività svolte in collaborazione tra Arpa ed i Dipartimenti di Sanità Pubblica in particolare per quelle relative ai Nuovi Insediamenti Produttivi (NIP), in quanto l’attuale attribuzione dei ricavi a favore delle Aziende USL è ancora basata su una distinzione effettuata al momento dell’istituzione di Arpa ed ormai superata nella prassi che ha visto l’impegno profuso dell’Agenzia diventare prevalente all’interno di tale processo autorizzatorio. Pagina 50 di 59
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Leve di incremento dei ricavi
Per la realizzazione di tale azione è necessario raggiungere un accordo con le AUSL, ratificato dalla Regione Emilia Romagna, in un ambito più generale di redistribuzione delle competenze. - Adozione di tariffari specifici AIA, RIR Oltre ad attività svolte in collaborazione con altri Enti vi sono attività, anche di rilevante impiego di risorse dell’Agenzia, che attendono un adeguamento normativo, compresa l’approvazione di tariffari specifici o la redazione di protocolli di intesa. Il riferimento è alle prestazioni connesse all’Autorizzazione Integrata Ambientale ed alle Aziende a Rischio di Incidente Rilevante sia in relazione all’attività istruttoria che all’attività di controllo. L’erogazione di tali prestazioni è già in parte effettuata dall’Agenzia mentre occorre procedere al riconoscimento economico dell’impegno sostenuto dagli operatori. Tariffari AIA Ai sensi dell’art. 18 del D.Lgs. 59/2005 e della L.R. 21 le spese per effettuare rilievi e accertamenti necessari per l’istruttoria delle domande AIA e per i successivi controlli sono a carico del gestore. Nelle more dell’emanazione del Decreto nazionale, che riguarderà la definizione delle tariffe per tali attività, la Regione Emilia-Romagna ha stabilito che ogni gestore per l’attività istruttoria corrisponda, come anticipo, all’autorità competente un corrispettivo per oneri amministrativi (250 €) ed una quota variabile (tra 1.200 e 3.600 €) in base alla complessità dell’impianto. Mancano indicazioni circa gli oneri relativi alle visite ispettive ed agli accertamenti analitici effettuati nell’ambito dei controlli. Alla luce di quanto osservato, Arpa propone, pur in attesa del Decreto Ministeriale, di: riconsiderare le tariffe applicate per le attività istruttorie in quanto assolutamente non rispondenti all’effettivo impegno sostenuto dall’Agenzia; valorizzare gli oneri a carico dei gestori per le attività ispettive effettuate nell’ambito dei singoli piani di monitoraggio e controllo; applicare per gli accertamenti analitici necessari, relativi a tutte le matrici ambientali coinvolte, il Tariffario Arpa approvato dalla Giunta Regionale e non un rivisitazione dello stesso effettuata sulla base dei prezzi rilevati in un mercato non congruente. Tariffari RIR In base alla normativa nazionale e regionale gli oneri per istruttorie e controlli sono a carico dei soggetti gestori anche se attualmente la D.G.R. 938/04 riconosce solamente gli oneri per lo svolgimento delle istruttorie per le schede tecniche e nulla circa le visite ispettive sugli stabilimenti. In attesa della normativa nazionale in materia di tariffazione per quanto riguarda le aziende RIR, si propone di: introdurre l’onerosità delle visite ispettive a carico dei gestori calcolata sulla base del costo orario degli operatori impiegati rivedendo la D.G.R. 938/04; revisionare gli importi dovuti dai gestori per la valutazione delle schede tecniche relative agli stabilimenti soggetti all’articolo 6 del D.Lgs. 334/99; definire delle modalità di ripartizione degli importi relative alle schede tecniche tra i soggetti componenti il Comitato Tecnico di Valutazione dei Rischi. - Accordo per le istruttorie VIA regionali Le attività di esame ed istruttoria tecnica dei progetti sottoposti alle procedure di pronuncia di compatibilità ambientale sono eseguite da Arpa, in base alla L.R. 9/99, subordinatamente alla stipula di apposita convenzione con l’Autorità competente. Pagina 51 di 59
Preliminare di Programma 2008
Leve di incremento dei ricavi
Per lo svolgimento di tali attività è prevista una remunerazione, calcolata in misura percentuale sulle spese istruttorie dovute dal proponente, definita con le seguenti modalità: esame ed istruttoria tecnica complessiva dei progetti in fase di screening: 80%; esame ed istruttoria tecnica complessiva nella fase di valutazione di impatto ambientale per progetti soggetti a VIA o assoggettati come esito della procedura di verifica: 80%; supporto per esame ed istruttoria tecnica di una o più matrici ambientali: per singola matrice 10% Con l’introduzione di tale disposizione sono state stipulate convenzioni con alcune Province e Comuni mentre non si è ancora arrivati alla stipula di una convenzione volta a regolare i rapporti con la Regione. Tale convenzione permetterebbe ad Arpa di esercitare integralmente il ruolo di supporto relativo alle istruttorie tecniche per le VIA regionali. - Accordo su EMAS ed Ecolabel RER - Ministero dell’Ambiente Tra gli ambiti di attività in cui è presente un significativo potenziale di sviluppo, si segnalano le attività – EMAS, Ecolabel – che fanno riferimento all’utilizzo nel settore produttivo e dei servizi di certificazioni e sistemi di gestione ambientale di tipo volontario. In questo settore Arpa ha una storia e professionalità consolidate, sia a livello di Direzione Generale sia di Nodi operativi, ma non è riconosciuto all’Agenzia un ritorno economico per la copertura delle spese sostenute . Parte rilevante di questo gap è dovuto alla normativa vigente che destina a livello nazionale, Comitati EMAS/Ecolabel, i costi sostenuti dalle aziende o Enti pubblici che adottano le suddette certificazioni. Dal punto di vista dei ricavi si tratta quindi di provvedere alla ridefinizione di un nuovo accordo tra Regione e Ministero competente. Nuova frontiera di ricavo è quella dell’IPP/SCP - Politica Integrata di Prodotto e Politica di Consumo Sostenibile – ove Arpa dispone già delle professionalità necessarie per assumere in tale contesto un ruolo di rilevanza.
- Strumenti Urbanistici L’analisi effettuata ha indicato opportuno avviare un percorso condiviso con le istituzioni locali sul ruolo che l’Agenzia svolge sulla valutazione degli strumenti urbanistici, per sottoporre a verifica la natura istituzionale di tale attività che risulta particolarmente rilevante in termini di impegno del personale nei Nodi operativi. Tale verifica può portare da una parte a ritenere l’operato di Arpa assimilabile all’espressione di pareri ambientali settoriali, rispetto a quali è previsto un meccanismo di tariffazione, dall’altra può costituire un’attività “istituzionale-obbligatoria” coperta da contributi di funzionamento annuali da parte delle Amministrazioni locali. - “Bollino Blu” Si propone la necessità di riflettere sull’attività riferita al “Bollino Blu”. Le prestazioni svolte da Arpa già oggi per alcuni Comuni sono fonte significativa di ricavi e risultano estendibili ad altre realtà Comunali. Si tratta di attività a carattere sia amministrativo, sia di certificazione, nonché di costituzione di catasti di emissioni utili per la “qualità dell’aria”. Per il futuro si potrebbe indirizzare l’attività anche verso il controllo degli strumenti utilizzati dalle autofficine per la misura dei gas di scarico. Pagina 52 di 59
Preliminare di Programma 2008
Leve di incremento dei ricavi
3.3 Fiscalità ambientale La fiscalità ambientale come modalità integrativa di finanziamento dell’Agenzia si basa, fatto salvo quanto già riportato per AIA e RIR, su tre possibili linee di sviluppo: • partecipazione ai proventi da sanzioni amministrative; • compartecipazione alle spese per l’attività di controllo; • tasse di scopo Partecipazione ai proventi da sanzioni amministrative A fronte della necessità di un supplemento di indagine presso le Amministrazioni locali per meglio definire il reale valore delle sanzioni effettivamente comminate, attualmente stimato in toto in circa 50.000€/anno, occorre valutare l’opportunità che Arpa possa partecipare ai proventi delle sanzioni amministrative per quanto riguarda i reati ambientali. Da una parte ciò costituirebbe un riconoscimento del ruolo dell’Agenzia nell’attività di controllo anche attraverso un riconoscimento economico, per contro potrebbe determinare una minore percezione di disponibilità all’assistenza/ascolto dell’utente attualmente valutata con estrema positività nelle ultime ricerche di customer satisfaction (43%). Compartecipazione alle spese per l’attività di controllo L’aspetto oggi particolarmente delicato e dinamico è quello relativo alla partecipazione alle spese che Arpa sostiene relativamente ai controlli eseguiti. Infatti la normativa di attuazione delle disposizioni comunitarie nel nostro ordinamento prevede una partecipazione del soggetto controllato - “Legge comunitaria 1995-1997” n. 128 del 7 maggio 1998, art. 7 – in quanto l’esercizio dell’attività produttiva, essendo di potenziale impatto sull’ambiente, richiede specifiche azione di controllo da parte degli enti preposti. Sulla base di tale premessa la Regione Emilia Romagna è chiamata non solo a ratificare proposte di adeguamenti economici del Tariffario di Arpa, ma a valutare un diverso approccio alle modalità di finanziamento dell’Agenzia che possano prevedere un parziale spostamento da un contributo indifferenziato da parte della collettività regionale ad un approccio in cui si affiancano strumenti di partecipazione economica differenziata in funzione delle effettive richieste all’ente preposto. Il completamento della normativa nazionale e regionale, ormai atteso da anni per diversi ambiti, può portare vantaggi anche significativi per Arpa, e può altresì facilitare lo sviluppo di una cultura della responsabilità ambientale da parte di chi svolge attività produttive che possono avere un effetto particolarmente critico sulla qualità ambientale. Tasse di scopo Approccio culturalmente analogo è quello sotteso alle tasse di scopo in quanto fa riferimento ad un tipo di tassazione i cui proventi non confluiscono in modo indifferenziato agli enti esattori, ma servono per finanziare i soggetti la cui attività è finalizzata alla prevenzione e alla tutela dell’ambiente e della salute potenzialmente minacciata da quella specifica attività oggetto di tassazione. In tale senso è esemplare la normativa (L. 549/95, L.R. 31/96) già in essere relativa ai rifiuti in cui è previsto che i proventi relativi alle tasse sui rifiuti medesimi siano indirizzati alla realizzazione degli impianti di smaltimento nonché al finanziamento delle Agenzie che effettuano i controlli su tale settore (norma già applicata per il finanziamento di Arpa Marche).
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Preliminare di Programma 2008
3.4
Leve di incremento dei ricavi
Benefici economici attesi
E’ opportuno sottolineare come sia necessario, in fase di analisi delle potenzialità di riequilibrio economico-finanziario, considerare il grado di complessità relativa al processo di adozione delle singole leve di ricavo individuate. In tal senso, appare evidente come le azioni cosiddette “interne” necessitino dell’avvio di un processo che, seppure in molti casi complesso ed impegnativo, può essere realizzato nell’impianto e nei tempi autonomamente definiti dall’Agenzia con conseguente sicurezza di ottenimento, in toto o in parte, dei benefici economici associati. Per quanto riguarda le azioni cosiddette “esterne” risulta difficile prevedere in modo preciso il grado di raggiungimento del risultato finale, in tempi e valore, in quanto il processo di realizzazione prevede, come accennato in apertura del capitolo, il coinvolgimento di molti attori portatori di interessi differenti. Appare quindi opportuno, a titolo prudenziale e ai fini delle prospettive di riequilibrio economico, ipotizzare di recepire effettivamente una quota ridotta dei benefici potenziali derivanti dalle azioni a lungo termine al momento individuate.
POTENZIALITÀ INCREMENTO RICAVI AZIONI
Complessità di realizzazione
Beneficio economico potenziale (2010)
Azioni a governo agenziale: • Standardizzazione applicazione Tariffario Arpa • Definizione linee guida redditività attività progettuali • Formazione • Elaborazione dati ambientali
Incremento ricavi: c.a. 1,0 ML€
Media: • • •
Standardizzazione procedurale Linee guida selezione progetti Formazione
Azioni a governo regionale: • Aggiornamento Tariffario Arpa • Remunerazione attività in collaborazione tra Arpa e AUSL • Adozione di tariffari AIA, RIR • Accordo per istruttorie VIA regionali • Accordo su EMAS ed Ecolabel RER - Ministero dell’Ambiente • Strumenti Urbanistici • “Bollino Blu”
Incremento ricavi: c.a. 1,5 ML€
Elevata:
Non quantificabili
Elevata:
•
Coinvolgimento di diversi attori a livello regionale
Fiscalità ambientale: • Partecipazione proventi da sanzioni amministrative • Compartecipazione spese per attività di controllo • Tasse di scopo
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•
Decisioni politiche a livello regionale e nazionale
Preliminare di Programma 2008
Allegati
Allegato 1 Articolazione dell'"offerta" secondo le classificazioni adottate per la "matrice di posizionamento "
F unzioni svolte in riferim ento ai dettam i norm ativi in m ateria am bientale indicati dalla L.61/94 F unzioni di supporto tecnico attribuite dalla L.R .44/95
Servizi erogati in riferimento ai dettami normativi in materia ambientale indicati dalla L.61/94 di competenza delle Agenzie regionali + Funzioni attribuite ad Arpa ER con L.R. 44/95 + Funzioni trasferite/asseg nate successivamen te da RER
Classific. normativa
O bbligatoria
Criteri normativi di classificazione dell'offerta
Tip.gia riferim. LETA LEA
Macro-aggregati di Servizi
LETA
Monitoraggio e previsioni qualità dell'aria (compreso deposizioni atm. di fondo) - rete regionale
E
LETA
Monitoraggio delle acque superficiali e sotterranee (stato amb.; vita acquatica; potabilità; - compreso stazioni automatiche) - reti regionali
E
LETA LETA
MONITORAGGIO - RETI Monitoraggio acque marino-costiere (+balneazione) e di transizione con Supporto laboratoristico REGIONALI (compresa att. Daphne - reti regionali analitica) Monitoraggio radioattività ambientale e radiazioni ionizzanti - rete regionale
E E
LETA
Monitoraggio campi elettro-magnetici e rumore (anche con campagne di misurazione) - reti regionali
E
LETA
Analisi laboratoristiche per monitoraggi ambientali regionali
E
LETA
Pareri per autorizzazioni ambientali settoriali (compreso vidimazione registri e collaudi, nonché eventuali sopralluoghi e campionamenti)
E
LETA
Pareri sui Piani di monitoraggio e supporto tecnico procedure di rilascio di AIA
E E E E E E E E E
LETA
PARERI - (AUTORIZZ. AMB., VIA)
Pareri impianti a rischio di incidente rilevante (RIR)
LETA
Valutazione strumenti di pianificazione territoriale (PTCP, PSC, Varianti PRG, POC)
LETA
Studi e attività tecnico-scientifiche di supporto alla VIA
LETA
Vigilanza/ispezione programmata annualmente per diverse matrici/settori
LETA
Vigilanza/ispezione impianti a rischio di incidente rilevante (RIR)
LETA LETA
VIGILANZA (compresa att. Vigilanza/ispezione su segnalazioni di inconvenienti igienico-ambientali analitica) Vigilanza/ispezione per emergenze ambientali
LETA
Analisi laboratoristiche per vigilanza/ispezione di matrici ambientali e/o fattori di pressione incidenti Supporto tecnico diffusione sistemi gestione ambientale e di prodotto - Nodo Regionale rete diffusione Emas/SGA - Ecolabel/SGP Istruttorie per rilascio Registrazione EMAS/Certificazione Ecolabel e/o di prodotto
LETA LETA LETA
SIA, SGA-SGP, Realizzazione e gestione SIA (compreso catasti: scarichi idrici, emissioni, rifiuti-Sez.reg.Catasto, siti DIFFUSIONE DATI AMB. contaminati, cem, stabilimenti RIR) + Focal point Sina-net
E E E
LETA
Elaborazione e reporting dati ambientali
E
LETA Integr.LETA/ LEA Integr.LETA
Comunicazione e diffusione informazioni ambientali - (L. 150/00; D.Lgs. 195/05)
E
Previsioni meteorologiche, climatologiche e meteo-marine (compreso disagio bioclimatico) - SIM
I
Monitoraggio integrato meteorologico e idrologico RIRER e Radar - SIM
I
Integr.LETA Integr.LETA
PREV. IDROMETEO E Elaborazione e previsione dati idrologici (annali idrologici, previsioni idrologiche) - SIM CFR, CDC>PROT. CIV, IDROLOGIA E BILANCI Centro funzionale regionale idro-meteo per Protezione civile (DPCM 27/02/04; DGR 975/04; DGR 1427/05) con previsione delle piene (DPCM 24/07/02) e dei fenomeni franosi (DDGA 15050/04) - SIM IDRICI
I I
Integr.LETA
Centro di competenza in modellistica meteo e radar meteorologia - SIM
I
Integr.LETA
Monitoraggio e previsione agrometeorologica (per bilanci idrici)
I
LETA LETA LEA
SUPP. TECNICO > RER, Supporto tecnico-scientifico per attuazione politiche e azioni ambientali EE.LL. PER STUDI AMB.LI Supporto alla RSA e analisi dinamiche evolutive delle componenti ambientali e RSA SUPP. LABOR.STICO PER PREV. COLL.
LEA LEA
E E
Supporto laboratoristico per prevenzione collettiva (acque minerali, termali, piscine, acque tecnologiche, acque di dialisi, insetti, cosmetici e farmaci, matrici varie)
S
Supporto laboratoristico per prevenzione collettiva nei luoghi di vita e di lavoro (ambienti confinati, matrici varie) Supporto laboratoristico per analisi acque potabili
S S
Supporto laboratoristico per la sicurezza alimentare (alimenti, bevande, matrici alimentari, materiali a contatto con alimenti, OGM, micotossine, microinquinanti organici e residui di fitofarmaci), gestione Osservatorio chimico-microbiologico alimenti al consumo e Centro Micologico regionale
S
Prestazioni laboratoristiche su alimenti e altre matrici richieste dai NAS
S
Prestazioni laboratoristiche su alimenti e altre matrici richieste da USMAF del Ministero della Salute
S
Implementazione e gestione Catasti per componenti territoriali (opere di difesa idraulica; Cartografia Integr.LETA SUBSIDENZA E CATASTI territoriale GIS -> Arpatlante, Energia-ambiente;…..) (>GIS) Integr.LETA Monitoraggi subsidenza e topo-batimetria linea di costa – rete regionale
I
S
Integr.LETA
PREVISIONI POLLINI E Monitoraggio e previsione pollini allergenici aerodispersi - rete regionale AGROMETEO (PER Elaborazioni agrometeorologiche a supporto programmazione e produzione agricola AGRICOLTURA)
Integr.LETA
EDUCAZIONE AMB.LE
Supporto a iniziative di educazione ambientale promosse da Regione ed EE.LL.
I
MUTAGENESIEPIDEMIOLOGIACANCEROGENESI
Studi/ricerche e monitoraggio regionale mutagenesi ambientale (rete regionale)
I I I S
LEA LEA
SUPP. LABOR.STICO PER SICUR. ALIM. (compreso acque pot.li)
LEA
Funzioni/com petenze tr asferite/assegnate da R E R
Servizi
Importanza vs "Prevenzione/ tutela ambientale" (E - I - S)*
LEA
LEA LEA LEA
Segue All.to 1 LEA
LAB. BIO. AMB. LIV. 3
Studi e ricerche di Epidemiologia Ambientale - (Epam) Studi e ricerche di Cancerogenesi ambientale Laboratorio regionale di Biosicurezza Livello 3
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I S
Preliminare di Programma 2008
Allegati
Articolazione dell'"offerta" secondo le classificazioni adottate per la "matrice di posizionamento"
Servizi erogati (sempre in riferimento alle funzioni istituzionali dell'Ente L.61/94 + L.R.44/95) a fronte di domande specifiche da pubblici/privati e che eccedono gli ambiti dimensionali o tipologici dell'operatività "cogenteinderogabile" per l'Agenzi
Classific. normativa
N o n O b b lig a to ria - A g g iu n tiv a
Criteri normativi di classificazione dell'offerta
Tip.gia riferim. LETA LEA
Macro-aggregati di Servizi
Integr.LETA MONITORAGGI RETI (e/o Integr.LETA CAMPAGNE integrative) LOCALI su specifiche Integr.LETA richieste (compresa att. analitica) E OSSERV. Integr.LETA TERRIT.li Integr.LETA
Servizi
Monitoraggi locali qualità dell'aria
I
Monitoraggi locali acque superficiali, sotterranee e piezometria falde acquifere
I
Campagne di monitoraggio locali cem e/o rumore
I I I
Analisi laboratoristiche per monitoraggi ambientali locali
Partecipazione a Osservatori territoriali (p.es.: Osservatorio prov.le rifiuti) Prestazioni laboratoristiche e/o di misura su matrici ambientali rese su specifiche richieste a privati ed PRESTAZ. LABORAT. Integr.LETA EE.LL., RER, Ministeri, Università, APAT, Ass.ni ambientaliste,…..+ studi e ricerche analitiche di AMB.LI SU SPECIF. RICH. settore PRESTAZIONI LAB. SU Prestazioni laboratoristiche e/o di misura su matrici alimentari e di prevenzione collettiva rese su LEA ALIMENTI E PREV. COLL. specifiche richieste ad ASL e/o privati + studi e ricerche analitiche di settore SU SPECIF. RICH. Integr.LETA Integr.LETA LETA LETA LETA LETA
VIGILANZA SU CERTIF. Vigilanza su Enti certificazione e operatori dell'agricoltura biologica AGROBIOLOGICA PREVISIONI IDROMETEO Previsioni idro-meteorologiche rese su richieste specifiche a privati e ad enti extra regionali SU SPECIF. RICH. STUDI/PROGETTI REGIONALI
S S I
Supporto tecnico procedure di VAS piani regionali e VALSAT e quadri conoscitivi ambientali
E E
STUDI/PROGETTI EXTRA Studi/ricerche commissionati a livello comunitario su tematiche ambientali REGIONALI Supporto a Ministeri e APAT per studi/progetti ambientali o Osservatori amb.li per grandi opere
STUDI/RICERCHE AMBIENTE-SALUTE
I
Studi/progetti commissionati da EE.LL., Regione o altri Enti Pubblici per elaborazione piani e programmi ambientali anche di settore e Agende 21
STUDI E MODELLISTICA Studi/ricerche e progetti (anche modellistica) commissionati ad hoc su tematiche meteo-climatiche (e Integr.LETA METEO-CLIMATICA diffusione inquinanti) Integr.LETA
Importanza vs "Prevenzione/ tutela ambientale" (E - I - S)*
Studi/ricerche e progetti commissionati ad hoc su tematiche Ambiente-salute
* = Importanza rispetto alle funzioni di prevenzione/tutela ambientale - (E=Essenziale; I= Integrativo, S= Supplementare)
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E E I I
Preliminare di Programma 2008
Allegato 2
Allegati
Mappatura dell’“Offerta”: Impegni - Costi - Ricavi diretti (anno 2006) Importanza rispetto alla funzione di prevenzione e tutela ambientale Essenziale
Obbl.
Classificazione normativa
Legge 61/94
Obbl. L.R 44/95
•Monitoraggi/previsioni: aria, acque, cem, radioattività, rumore – reti regionali (compreso att. analitica) •Istruttorie/pareri x autorizzazioni ambientali (compreso pianif. terr.) •Controllo rispetto normativa amb. (compreso att. analitica) •Vigilanza x inconvenienti amb.; •Presidio emergenze amb. •SIA, Reporting; SGA-SGP, VIA, •Comunicazione-diffusione dati amb. •Supporto tecnico per politiche amb.li •Supporto RSA + analisi dinamiche amb.li
Imp. Costi Ric.d. (FTE) (k€) (k€) 83.6
255.2
5.808
143
66.8 25.0 49.1 27.2
4.049 1.549 3.545 2.091
----618 37
26.3
1.842
295
16.7
1.151
---
RER
53.9
•Supporto x VAS e VALSAT •Studi e progetti amb. per UE
3.9 15.5
•Studi e progetti ambientali x Ministeri – Apat e Oss. grandi opere
8.6
Supplementare
Imp. Costi Ric.d. (FTE) (k€) (k€)
14.994 2.570
95.1
•Studi e progetti ambientali x EE.LL, RER, P.A.
Imp. Costi Ric.d. (FTE) (k€) (k€)
6.821 1.719
+ Trasf
Non Obbl/ Agg.
Integrativa
3.218
2.201
235 1.438
41 479
788
1.299
•Monitoraggi(integrati) e previsioni idrometeo •CFR > Protezione civile; CdC modelistica Radar e meteorologia; elaborazioni e previsioni idrologiche •Monitoraggi e previsioni agrometeo (x bilanci idrici) •Monitoraggi subsidenza - reti •Implementazione catasti territoriali > GIS •Supp. Educazione amb. •Mutagenesi amb. – rete/studi •Epidemiologia amb. – studi •Cancerogenesi amb. – studi •Monitoraggi locali aria, acque, cem, rum. (compr. att. analit.) •Prest. Laborat.che su matrici ambientali x EE.LL.,RER, Min., Apat, ecc. su richiesta + ricerche analitiche di settore •Osservatori territoriali (p.es.rifiuti) •Studi/progetti su tematiche meteo-climatiche • Studi/progetti su tematiche rapporto Ambiente-Salute •Previsioni idrometeo su richieste specifiche
30.5
3.194
792
25.5
1.764
950
3.9
273
---
1.6 5.6
125 448
81 27
2.8 6.7 5.6 7.7
206 439 461 731
25 --105 313
19.2
1.086
1.031
47.5
3.447
1.629
3.7
218
46
15.7
1.136
1.076
2.7
227
92
1.6
115
•Supp. Laboratoristico prevenzione collettiva •Supp.laboratoristico sicurezza alimentare e acque potabili (+Oss. Alim. + Centro Micologico + NAS + USMAF) •Monitoraggio e previsione pollini •Monitoraggio e previsione agrometeo (x produzioni agricole) •Lab. Biosicurezza Liv. 3
39.4
2.699
---
75.7
5.118
---
268 182 181
---
•Prest. Laborat.che su matrici alimentari e prev. Coll. x ASL e privati su richiesta + studi/ ricerche analitiche di settore •Vigilanza Enti di certificazione e operatori agricoltura biologica
59.3
4.4 2.6 2.6
5.8
17 51
4.174 1.423
389
----
235
727
47.5
9.4
180
13.9
6.4
190
13.0
1.5
FTE
ML€
ML€
FTE
ML€
ML€
FTE
ML€
ML€
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Preliminare di Programma 2008
Allegati
Allegato 3 I servizi che compongono l' "Offerta" di Arpa-ER - Quadro normativo / strategico / economico
Funzioni svolte in riferimento ai dettam i norm ativi in materia am bientale indicati dalla L.61/94
Tip.gia riferim. LETA LEA
Funzioni di supporto tecnico attribuite dalla L.R .44/95
Macro-aggregati di Servizi
Servizi
Entrate di Import. Risorse Costo Pieno su competenza umane - Anno 2006 - Anno 2006 - impegnate mission (€) (FTE)° (E-I-S)* (€)
LETA
Monitoraggio e previsioni qualità dell'aria (compreso deposizioni atm. di fondo) - rete regionale
E
3.266.511
4.375.449
31,2
LETA
Monitoraggio delle acque superficiali e sotterranee (stato amb.; vita acquatica; potabilità; compreso stazioni automatiche) - reti regionali
E
1.374.565
1.199.846
20,5
E
481.427
579.499
5,7
LETA LETA
MONITORAGGIO - RETI Monitoraggio acque marino-costiere (+balneazione) e di transizione con Supporto REGIONALI (compresa att. laboratoristico Daphne - reti regionali analitica) Monitoraggio radioattività ambientale e radiazioni ionizzanti - rete regionale
E
941.996
822.260
15,8
Monitoraggio campi elettro-magnetici e rumore (anche con campagne di misurazione) reti regionali
E
LETA
Analisi laboratoristiche per monitoraggi ambientali regionali
E
756.761
660.570
10,4
LETA
Pareri per autorizzazioni ambientali settoriali (compreso vidimazione registri e collaudi, nonché eventuali sopralluoghi e campionamenti)
E
10.142.565
11.330.075
171,3
LETA
Pareri sui Piani di monitoraggio e supporto tecnico procedure di rilascio di AIA
3.679.045 506.291 666.585
3.288.030 457.697 582.665
62,3 8,6 13,1
LETA
35.469
LETA
Valutazione strumenti di pianificazione territoriale (PTCP, PSC, Varianti PRG, POC)
E E E
LETA
Studi e attività tecnico-scientifiche di supporto alla VIA
E
306.771
328.392
5,0
LETA
Vigilanza/ispezione programmata annualmente per diverse matrici/settori
E
3.724.426
3.394.220
Vigilanza/ispezione impianti a rischio di incidente rilevante (RIR)
E E E
339.310 2.833.241 1.083.634
296.180 2.473.112 945.895
64,0 5,7 48,9 18,3
LETA
PARERI - (AUTORIZZ. AMB., VIA)
LETA LETA LETA
Pareri impianti a rischio di incidente rilevante (RIR)
VIGILANZA (compresa att. Vigilanza/ispezione su segnalazioni di inconvenienti igienico-ambientali analitica) Vigilanza/ispezione per emergenze ambientali
LETA
Analisi laboratoristiche per vigilanza/ispezione di matrici ambientali e/o fattori di pressione incidenti
E
3.425.792
2.990.344
50,0
LETA
Supporto tecnico diffusione sistemi gestione ambientale e di prodotto - Nodo Regionale rete diffusione Emas/SGA - Ecolabel/SGP
E
387.253
406.870
4,7
LETA
Istruttorie per rilascio Registrazione EMAS/Certificazione Ecolabel e/o di prodotto
E
145.375
157.204
2,1
E
1.917.414
2.131.695
25,5
LETA
Realizzazione e gestione SIA (compreso catasti: scarichi idrici, emissioni, rifiutiSIA, SGA-SGP, Sez.reg.Catasto, siti contaminati, cem, stabilimenti RIR) + Focal point Sina-net DIFFUSIONE DATI AMB.
LETA
Elaborazione e reporting dati ambientali
E
788.558
688.326
11,7
LETA
Comunicazione e diffusione informazioni ambientali - (L. 150/00; D.Lgs. 195/05)
E
2.091.134
1.861.896
27,2
Integr.LETA /LEA
Previsioni meteorologiche, climatologiche e meteo-marine (compreso disagio bioclimatico) - SIM
I
1.473.021
1.325.788
21,3
Integr.LETA
Monitoraggio integrato meteorologico e idrologico RIRER e Radar - SIM
I
1.720.711
2.254.384
Elaborazione e previsione dati idrologici (annali idrologici, previsioni idrologiche) - SIM
I
436.451
510.974
9,2 6,3
Centro funzionale regionale idro-meteo per Protezione civile (DPCM 27/02/04; DGR 975/04; DGR 1427/05) con previsione delle piene (DPCM 24/07/02) e dei fenomeni franosi (DDGA 15050/04) - SIM
I
854.716
815.074
12,4
Integr.LETA
Centro di competenza in modellistica meteo e radar meteorologia - SIM
I
472.822
1.163.687
Integr.LETA
Monitoraggio e previsione agrometeorologica (per bilanci idrici)
I
272.782
238.109
6,8 3,9
E
1.842.165
1.903.357
26,3
E
1.150.826
1.004.547
16,7
Supporto laboratoristico per prevenzione collettiva (acque minerali, termali, piscine, acque tecnologiche, acque di dialisi, insetti, cosmetici e farmaci, matrici varie)
S
1.463.939
1.277.860
21,3
LEA
Supporto laboratoristico per prevenzione collettiva nei luoghi di vita e di lavoro (ambienti confinati, matrici varie)
S
1.235.067
1.078.080
18,0
LEA
Supporto laboratoristico per analisi acque potabili
S
2.718.112
2.372.617
39,6
LEA
Supporto laboratoristico per la sicurezza alimentare (alimenti, bevande, matrici alimentari, materiali a contatto con alimenti, OGM, micotossine, microinquinanti organici e residui di fitofarmaci), gestione Osservatorio chimico-microbiologico alimenti al consumo e Centro Micologico regionale
S
2.138.170
1.866.390
32,0
LEA
Prestazioni laboratoristiche su alimenti e altre matrici richieste dai NAS
S
189.931
165.789
2,9
LEA
Prestazioni laboratoristiche su alimenti e altre matrici richieste da USMAF del Ministero della Salute
S
71.592
62.492
1,2
I
447.628
417.279
5,6
Integr.LETA
Funzioni/com petenze trasferite/assegnate da RER
Servizi erogati in riferimento ai dettami normativi in materia ambientale indicati dalla L.61/94 di competenza delle Agenzie regionali + Funzioni attribuite ad Arpa ER con L.R. 44/95 + Funzioni trasferite/asseg nate successivament e da RER
Classific. normativa
O bbligatoria
Criteri normativi di classificazione dell'offerta
Integr.LETA
LETA LETA LEA
PREV. IDROMETEO E CFR, CDC>PROT. CIV, IDROLOGIA E BILANCI IDRICI
SUPP. TECNICO > RER, Supporto tecnico-scientifico per attuazione politiche e azioni ambientali EE.LL. PER STUDI AMB.LI Supporto alla RSA e analisi dinamiche evolutive delle componenti ambientali e RSA
SUPP. LABOR.STICO PER PREV. COLL.
SUPP. LABOR.STICO PER SICUR. ALIM. (compreso acque pot.li)
Implementazione e gestione Catasti per componenti territoriali (opere di difesa idraulica; Integr.LETA SUBSIDENZA E CATASTI Cartografia territoriale GIS -> Arpatlante, Energia-ambiente;…..) (>GIS) Integr.LETA Monitoraggi subsidenza e topo-batimetria linea di costa – rete regionale
I
125.250
190.697
1,6
Monitoraggio e previsione pollini allergenici aerodispersi - rete regionale
S
268.488
234.361
4,4
Integr.LETA
PREVISIONI POLLINI E AGROMETEO (PER AGRICOLTURA)
Elaborazioni agrometeorologiche a supporto programmazione e produzione agricola
S
181.854
175.989
2,6
Integr.LETA
EDUCAZIONE AMB.LE
Supporto a iniziative di educazione ambientale promosse da Regione ed EE.LL.
I
205.981
204.636
2,8
MUTAGENESIEPIDEMIOLOGIACANCEROGENESI
Studi/ricerche e monitoraggio regionale mutagenesi ambientale (rete regionale)
I
438.785
383.012
Studi e ricerche di Epidemiologia Ambientale - (Epam) Studi e ricerche di Cancerogenesi ambientale
I I
460.891 731.072
507.308 951.611
Laboratorio regionale di Biosicurezza Livello 3
S
181.027
209.052
6,7 5,6 7,7 2,6
LEA
LEA LEA LEA
Segue All.toLEA3
LAB. BIO. AMB. LIV. 3
Pagina 58 di 59
Preliminare di Programma 2008
Allegati
I servizi che compongono l'"Offerta" di Arpa-ER - Quadro normativo / strategico / economico Tip.gia riferim. LETA LEA
Classific. normativa
Servizi erogati (sempre in riferimento alle funzioni istituzionali dell'Ente L.61/94 + L.R.44/95) a fronte di domande specifiche da pubblici/privati e che eccedono gli ambiti dimensionali o tipologici dell'operatività "cogenteinderogabile" per l'Agenzia
Non Obbligatoria - Aggiuntiva
Criteri normativi di classificazione dell'offerta
Macro-aggregati di Servizi
Risorse Import. Entrate di Costo Pieno umane su competenza compless. - Anno 2006 mission - Anno 2006 impegnate (€) (E-I-S)* (€) (FTE)
Servizi
Integr.LETA
Monitoraggi locali qualità dell'aria MONITORAGGI RETI (e/o Monitoraggi locali acque superficiali, sotterranee e piezometria falde acquifere CAMPAGNE integrative) LOCALI su specifiche Integr.LETA richieste (compresa att. Campagne di monitoraggio locali cem e/o rumore analitica) E OSSERV. Integr.LETA Analisi laboratoristiche per monitoraggi ambientali locali TERRIT.li
I
479.984
613.754
8,5
Integr.LETA
I
78.985
393.804
1,4
I
200.060
209.018
3,5
I
327.397
79.997
5,8
Integr.LETA
I
217.782
98.813
3,7
I
3.447.271
2.471.127
47,5
S
4.174.331
2.442.552
59,3
S
388.544
94.938
5,8
I
114.609
263.038
1,6
Partecipazione a Osservatori territoriali (p.es.: Osservatorio prov.le rifiuti)
Prestazioni laboratoristiche e/o di misura su matrici ambientali rese su specifiche richieste PRESTAZ. LABORAT. a privati ed EE.LL., RER, Ministeri, Università, APAT, Ass.ni ambientaliste,….. + studi e Integr.LETA AMB.LI SU SPECIF. RICH. ricerche analitiche di settore PRESTAZIONI LAB. SU Prestazioni laboratoristiche e/o di misura su matrici alimentari e di prevenzione collettiva LEA ALIMENTI E PREV. COLL. rese su specifiche richieste ad ASL e/o privati + studi e ricerche analitiche di settore SU SPECIF. RICH. Integr.LETA
VIGILANZA SU CERTIF. AGROBIOLOGICA
Vigilanza su Enti certificazione e operatori dell'agricoltura biologica
PREVISIONI IDROMETEO Previsioni idro-meteorologiche rese su richieste specifiche a privati e ad enti extra regionali Integr.LETA SU SPECIF. RICH. LETA
STUDI/PROGETTI REGIONALI
LETA LETA
STUDI/PROGETTI EXTRA REGIONALI
LETA
Supporto tecnico procedure di VAS piani regionali e VALSAT e quadri conoscitivi ambientali
E
235.306
98.340
3,9
Studi/progetti commissionati da EE.LL., Regione o altri Enti Pubblici per elaborazione piani e programmi ambientali anche di settore e Agende 21
E
3.218.121
2.987.010
53,9
Studi/ricerche commissionati a livello comunitario su tematiche ambientali
E
1.438.259
830.795
15,5
Supporto a Ministeri e APAT per studi/progetti amb.li o Osservatori amb.li per grandi opere
E
788.057
1.491.862
8,6
I
1.135.899
1.354.007
15,7
I
227.070
147.189
2,7
STUDI E MODELLISTICA Studi/ricerche e progetti (anche modellistica) commissionati ad hoc su tematiche meteoIntegr.LETA METEO-CLIMATICA climatiche (e diffusione inquinanti) STUDI/RICERCHE AMBIENTE-SALUTE
Integr.LETA
Studi/ricerche e progetti commissionati ad hoc su tematiche Ambiente-salute
* = Importanza rispetto alle funzioni di prevenzione/tutela ambientale - (E=Essenziale; I= Integrativo, S= Supplementare); ° FTE = Full Time Equivalent
Totali
74.411.613
71.895.030
1.097
Accorpamento dei dimensionamenti per macro-aggregati di Servizi Quadro normativo/strategico/economico per Macroaggregati di "servizi" dell' "Offerta" di Arpa-ER Criteri normativi di classificazione dell'offerta
L.61/94
indicati dalla
materia ambientale
dalla L.R.44/95
- Anno 2006 -
(€)
Entrate di competenza - Anno 2006 -
(€)
Risorse umane impegnate (FTE)°
6.821.261
7.673.094
PARERI - (AUTORIZZ. AMB., VIA)
15.301.257
15.658.467
260,2
LETA
VIGILANZA (con att. anali.)
11.406.404
10.099.752
186,9
LETA
SIA, SGA-SGP, DIFFUSIONE DATI AMB.
5.329.734
5.574.382
71,3
MONITORAGGIO - RETI REGIONALI (con att. analit.)
LETA
Integr.LETA PREV. IDROMETEO E CFR, CDC>PROT. CIV, IDROLOGIA E BILANCI IDRICI /LEA
83,6
5.230.503
6.308.017
60,0
SUPP. TECNICO > RER, EE.LL. PER STUDI AMB.LI e RSA
2.992.991
2.907.903
43,0
LEA
SUPP. LABOR.STICO PER PREV. COLL.
2.699.006
2.355.940
39,4
LEA
SUPP. LABOR.STICO PER SICUR. ALIM. (compreso acque pot.li)
5.117.806
4.467.289
75,7
572.878
607.976
7,2
268.488
234.361
4,4
181.854
175.989
2,6
205.981
204.636
1.630.749
1.841.931
LETA
Integr.LETA LEA
RER
riferimento ai
tecnico attribuite
dettami normativi in
Funzioni di supporto
Funzioni/competenze
trasferite/assegnate da
Funzioni svolte in
Costo Pieno
Macro-aggregati di Servizi
LETA
SUBSIDENZA E CATASTI (>GIS) PREVISIONI POLLINI E AGROMETEO (PER AGRICOLTURA)
Integr.LETA Integr.LETA LEA LEA Integr.LETA
Non Obbligatoria - Aggiuntiva
Servizi erogati (sempre in riferimento alle funzioni istituzionali dell'Ente L.61/94 + L.R.44/95) a fronte di domande specifiche da pubblici/privati e che eccedono gli ambiti dimensionali o tipologici dell'operatività "cogenteinderogabile" per l'Agenzia
Obbligatoria
Servizi erogati in riferimento ai dettami normativi in materia ambientale indicati dalla L.61/94 di competenza delle Agenzie regionali + Funzioni attribuite ad Arpa ER con L.R. 44/95 + Funzioni trasferite/asseg nate successivament e da RER
Tip.gia riferim. LETA LEA
Classific. normativa
Integr.LETA LEA
EDUCAZIONE AMB.LE MUTAGENESI-EPIDEMIOLOGIA-CANCEROGENESI
2,8 20,0
181.027
209.052
MONITORAGGI RETI (e/o CAMPAGNE integrative) LOCALI su specifiche richieste (compresa att. analitica) E OSSERV. TERRIT.li
1.304.207
1.395.385
22,9
PRESTAZ. LABORAT. AMB.LI SU SPECIF. RICH. + studi e ricerche analitiche di settore PRESTAZIONI LAB. SU ALIMENTI E PREV. COLL. SU SPECIF. RICH. + studi e ricerche analitiche di settore
3.447.271
2.471.127
47,5
4.174.331
2.442.552
59,3
LAB. BIO. AMB. LIV. 3
2,6
Integr.LETA
VIGILANZA SU CERTIF. AGROBIOLOGICA
388.544
94.938
5,8
Integr.LETA
PREVISIONI IDROMETEO SU SPECIF. RICH.
114.609
263.038
1,6
LETA
STUDI/PROGETTI REGIONALI
3.453.427
3.085.349
57,7
LETA
STUDI/PROGETTI EXTRA REGIONALI
2.226.316
2.322.657
24,1
Integr.LETA
STUDI E MODELLISTICA METEO-CLIMATICA
1.135.899
1.354.007
15,7
Integr.LETA
STUDI/RICERCHE AMBIENTE-SALUTE
* = Importanza rispetto alle funzioni di prevenzione/tutela ambientale - (E=Essenziale; I= Integrativo, S= Supplementare); ° FTE = Full Time Equivalent
Pagina 59 di 59
227.070
74.411.613
147.189
71.895.030
2,7
1.097
Direzione generale Via Po, 5 40139 Bologna Tel 051 6223811 Fax 051 543255
www.arpa.emr.it