MINISTERO DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE
Ufficio Scolastico Regionale per la Lombardia
Iniziativa Lavagne Interattive Multimediali e Didattica
Per un servizio regionale in rete: i poli provinciali dalla fase 1 alla fase 2: progetto ponte
Isp. Augusto Tarantini Responsabile Area Progettuale ICT nelle scuole
Milano, 18 ottobre 2006
Iniziativa Lavagne Interattive Multimediali e Didattica
INDICE 1. CORNICE .......................................................................................................................................3 2. PRELIMINARI ..............................................................................................................................4 2.1 Primi approcci alla LIM e ricerche in ambito europeo ..........................................................4 2.2 Sperimentazione e comunicazione .........................................................................................4 2.3 Conclusioni della fase preliminare .........................................................................................5 3. I FASE .............................................................................................................................................6 3.1 Le convenzioni ...........................................................................................................................6 3.2 L avviamento .............................................................................................................................6 3.2.1 Cofinanziamento diffuso .....................................................................................................7 3.2.2 Le azioni di supporto...........................................................................................................8 3.2.2.1 Formazione regionale ...................................................................................................8 3.2.2.2 Formazione territoriale azioni di accompagnamento ................................................9 4. II FASE............................................................................................................................................9 4.1 Premessa.....................................................................................................................................9 4.2 Azioni 2006/2007 .....................................................................................................................10 4.2.1 Il modello ..........................................................................................................................10 4.2.2 Cofinanziamento mirato ....................................................................................................11 4.2.3 Formazione e accompagnamento ......................................................................................11 4.2.3.1 Formazione regionale .................................................................................................13 4.2.3.2 Formazione locale ......................................................................................................13 4.2.3.3 Figure coinvolte a livello regionale............................................................................14 5. PREVISIONI DI BILANCIO........
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5.A Dotazioni tecnologiche ai 14 poli territoriali.. 5.B Formazione Regionale e in ogni polo 5.C Riepilogo bilancio infrastrutture e formazione LIM 6. ALLEGATI 6.A Assegnazioni fondi per infrastrutture ai singoli poli... 6.B Fondi per la formazione 6.C Progetto per la formazione tramite il portale integrato...
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1. CORNICE La valenza didattica e formativa dell uso delle ICT è un assunto non solo consolidato nella principale letteratura pedagogica, ma anche fatto proprio dall Amministrazione Scolastica che, a partire dal Piano di Sviluppo delle Tecnologie Didattiche 1997-2000, ne ha sottolineato il valore trasversalmente strategico alle discipline. La scuola, infatti, non deve adeguarsi in modo puramente mimetico ed imitativo ai cambiamenti esteriori in atto nella società, quanto ricercare nell innovazione gli strumenti più consoni ai mutanti stili cognitivi dei bambini, degli adolescenti e dei giovani, per co-determinare la costruzione di una società fondata sulla conoscenza diffusa e di qualità, e co-educare alla convivenza civile favorendo estensivamente l inclusione sociale. Ne consegue che l introduzione delle ICT nella didattica deve essere intesa non come oggetto di insegnamento teso all acquisizione di una competenza fine a se stessa, disciplinarizzata, ma deve svilupparsi in modo trasversale alle aree disciplinari,, con un ottica strumentale e integrativa per migliorare effettivamente l impianto dei relativi itinerari culturali realizzando un ambiente di apprendimento ad alta valenza formativa, sempre più caratterizzato da percorsi multi e interdisciplinari. Del pari, il dibattito e la documentazione nazionale e non solo ha mostrato che la formazione dei docenti alle ICT non può limitarsi all acquisizione di saperi circa l utilizzo di risorse saperi finalizzati spesso al banale padroneggiamento operativo di strumenti informatici in funzione di una maggiore efficienza nella predisposizione ritualizzata di atti burocratici connessi alla funzione docente quanto indurre la scoperta o la riscoperta, il consolidamento e l assimilazione di teorie e prassi pedagogiche che, nelle e con le ICT, conseguono maggiore efficacia. Insomma, la presenza delle ICT nella scuola ha senso solo se valorizzata nell ottica di un approccio mirato a ricongiungerle con i fondamentali dell insegnamento/apprendimento, e l innovazione cui le stesse ICT soggiacciono deve essere assunta in modo da identificarne anche grazie alla cultura della documentazione gli elementi di continuità ed i riunificatori presenti nella centralità della didattica e della matetica. Sulla base di questi presupposti, l Ufficio Scolastico Regionale per la Lombardia ha operato fin dalla sua istituzione, non solo applicando le direttive dell Amministrazione Centrale della Scuola, ma anche sostanziandole con l impegno a far sì che questa innovazione apparentemente solo strumentale avesse, invece, la massima ricaduta sul piano didattico. In questa logica di concretezza, l USR per la Lombardia ha stimolato, supportato e avviato sperimentazioni che si traducessero in una crescita sistemica della scuola, anche attraverso processi di documentazione e diffusione di best practices. D altra parte, la Direzione dell USR-L, in coerenza con i propri obiettivi in ambito ICT, ha istituito l Area Progettuale ICT nelle scuole affinché le proprie azioni tendessero non solo e non tanto a garantire la più efficiente allocazione delle risorse finanziarie disponibili, quanto e soprattutto a promuovere e valorizzare un uso qualitativo di strumenti tecnologici che contribuiscono al raggiungimento di obiettivi generali indiscussi. Questi principi innovativi trovano corrispondenza nella dichiarazione del Consiglio Europeo straordinario di Lisbona del marzo 2000, e nei testi ad esso correlati, la loro sintetica esplicitazione. Su queste basi, operative e teoriche assieme, l USR, nella sua dimensione progettuale e operativa, parte dal presupposto che la modernizzazione della scuola non avviene solo con un incremento quantitativo delle sue dotazioni strumentali, quanto nell applicazione di una valida metodologia didattica, non prescindendo, d altro canto, da un analisi e un confronto con le esperienze in atto nei paesi dell Unione Europea e, più estensivamente, in quelli dell area OCSE.
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2. PRELIMINARI 2.1 Primi approcci alla LIM e ricerche in ambito europeo Nell autunno 2004, il Direttore Generale dell Ufficio Scolastico Regionale per la Lombardia, disponendo di una visione di insieme delle iniziative ed esperienze attivate in ambito europeo per innovare la didattica attraverso l impiego di nuove tecnologie, ha dato mandato all Area Progettuale ICT nelle scuole di approfondire le opportunità didattiche offerte dalle Lavagne Interattive Multimediali (alias LIM), sia ricercando documentazione significativa elaborata da altri Paesi europei e di area OCSE (a seguito di tale ricerca una selezione è attualmente disponibile nel portale www.scuoladigitale.lombardia.it), sia conducendone una simulazione di utilizzo in contesto didattico. Per assolvere il compito affidatogli, l Area progettuale ICT nelle scuole ha costituito un Gruppo di Lavoro, composto da docenti adeguatamente rappresentativi della realtà regionale e di tutti i gradi e ordini scolastici di consolidata e consapevole esperienza e competenza nella ricercaazione sull impiego didattico di tecnologie ICT. Gli elementi ricavati hanno indotto a ritenere che le LIM potessero costituire uno strumento didattico particolarmente efficace per una laboratorializzazione e una svolta in senso costruttivista dei processi didattici. Queste prime conclusioni sono state esaminate e analizzate dal Direttore dell USR-L che le ha fatte proprie, cogliendo anche la valenza sistemica e multiprospettica della risorsa LIM. In particolare la sua potenzialità per fronteggiare un emergenza specifica della scuola lombarda: l insegnamento/apprendimento delle discipline tecnico-scientifiche e matematiche nella scuola secondaria di I grado, la cui problematicità sottolineata anche dal progetto PISA-OCSE nelle edizioni 2000 e 2003 determina una sopravvalutazione della loro difficoltà e può influire negativamente sull orientamento e sulle successive scelte di scolarizzazione, compromettendo in prospettiva il conseguimento di reali obiettivi formativi e la piena realizzazione di ciascuna persona. Pertanto l USR-L ha deciso di avviare una fase di più sistematica sperimentazione dell uso delle LIM e di loro presentazione al mondo scuola.
seppur ristretta
2.2 Sperimentazione e comunicazione Il 25 gennaio 2005, presso il SIAM di Milano, l Area Progettuale ICT nelle Scuole ha organizzato mediante il proprio Gruppo di Lavoro un seminario di studio sulle LIM, cui sono state invitate aziende distributrici di Lavagne Interattive Multimediali per illustrare le caratteristiche tecniche e didattiche dei loro prodotti. L interessata partecipazione a questo seminario, i primi risultati della sperimentazione (nel frattempo condotta dal Gruppo di Lavoro Area Progettuale ICT nelle scuole ), l approfondimento della documentazione internazionale sulle LIM sono tutti elementi che hanno confermato la fondatezza dell attenzione del Direttore dell USR Lombardia. All esterno dell Ufficio Scolastico Regionale questi preliminari di comunicazione e pre-sperimentazione si sono tradotti in un contributo propositivo negli incontri preparatori al lancio del Progetto nazionale MIUR (ora MPI) @Apprendere digitale che appunto, nella sua formulazione definitiva, ha incluso le LIM nelle dotazioni informatiche per le scuole coinvolte nel Progetto stesso. Successivamente, nel marzo 2005, a Expo Milano, sono stata esposte nello spazio dell USRL due LIM che hanno suscitato vivo interesse da parte dei Dirigenti e Docenti visitatori, e nel contempo si sono tenuti brevi seminari-conversazioni sugli aspetti didattici dello strumento. Progetto ponte verso la II fase
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2.3 Conclusioni della fase preliminare Al termine della fase di documentazione, approfondimento, sperimentazione e comunicazione, l Area Progettuale ICT nelle scuole ha espresso al Direttore dell USR-L un parere positivo per l avvio di azioni favorevoli a una prima diffusione delle LIM nelle scuole secondarie di I grado, ritenendo lo strumento particolarmente utile anche per agevolare una didattica capace di accompagnare gradualmente verso concetti astratti, grazie al ricco repertorio di visualizzazioni concrete facilmente evocabili e manipolabili, che consentono presentazioni più stimolanti dei contenuti scientifici-matematici e tecnici. Lo strumento LIM, inoltre, da un lato contribuisce a supportare una didattica stabilmente ed efficacemente collaborativa, partecipata e coinvolgente un ampia gamma di codici comunicativi, dall altro presenta, rispetto ad altre ICT, un plusvalore specifico: si iscrive infatti in una strategia di conferma della specifica identità della scuola, costituendo un ponte di modernizzazione tra il fuori (la casa) che mantiene suoi specifici tecnologici, e il dentro (la scuola) che, lungi dall essere passivamente imitativo del mondo esterno, si avvale di propri specifici tecnologici. Per quanto riguarda l articolazione di eventuali azioni capaci di promuovere la diffusione delle LIM, si è ritenuto di suggerire un primo intervento orizzontale, rivolto alle scuole secondarie di I grado, perché tutte potessero dotarsi almeno di una Lavagna Interattiva Multimediale. I Dirigenti Scolastici, i Docenti in particolare quelli di discipline matematiche, tecniche e scientifiche , e i Responsabili di laboratorio avrebbero potuto così avvalersi di un primo approccio all uso didattico dello strumento, che fosse la premessa pur con i limiti di impiego dovuti alla sua collocazione in aule dedicate e ai vincoli conseguenti di orario per il suo utilizzo per avviare concrete azioni per migliorare l apprendimento degli alunni. Tale I fase avrebbe dovuto opportunamente essere seguita da un intervento di tipo verticale, per creare una rete regionale di scuole secondarie di I grado che, quali poli pilota, sperimentassero la LIM nella quotidianità della didattica in classe. Si prevedeva di iniziare la sperimentazione nelle classi II e III, e successivamente trasferire, in diagonale, le esperienze acquisite nelle altre scuole omologhe, non impreparate a cogliere e implementare i modelli didattici prospettati grazie alla diffusione orizzontale della I fase. Nell ipotizzare tale sequenza, si è considerato che usualmente la strategia d introduzione di strumenti e conseguenti tecniche didattiche innovative privilegia azioni in due tempi che partono da una sperimentazione ristretta, verticale, in scuole polo/pilota di riferimento, per giungere, poi, a una loro diffusione orizzontale in tutto il sistema scolastico. Parallelamente però, si è tenuto conto del fatto che questa strategia si giustifica quando l innovazione è realmente tale in mancanza di una letteratura didattico-pedagogica di supporto , ed è funzionale alla documentazione/verifica dei vantaggi che essa può o non può determinare. D altra parte, tale strategia genera un rischio forte e reale, quello che le scuole pilota si pongano al timone di navi vuote , nocchiere solo di se stesse, prive di quelle interazioni essenziali a evitare l autoreferenzialità o comunque la chiusura nella torre d avorio dei pochi . Le Lavagne Interattive Multimediali ormai hanno, invece, una tradizione didatticamente validata sul piano europeo e non europeo, e, pur nella loro specificità, si inseriscono, enfatizzandone le valenze positive, in una didattica che privilegia la partecipazione collettiva alla co-costruzione dell apprendimento (una didattica che trova tecnologie appropriate già alla fine degli anni 80, con l abbinamento PC/transviewer/lavagna luminosa e prosegue, per citare le soluzioni che hanno avuto una qualche diffusione nella scuola, con il PC collegato a videoproiettore o TV). Con questo presupposto, si è preferito, appunto, proporre di procedere prima a una diffusione orizzontale ed estesa di una LIM nelle scuole secondarire di I grado, e successivamente di avviare la
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una sperimentazione verticale più intensivo: più LIM presenti in poche scuole polo al fine di verificarne l efficacia in una situazione d uso quotidiano e abituale: il contesto europeo costituisce comunque l orizzonte di riferimento e di più largo respiro.
3. I FASE 3.1 Le convenzioni A valle di Expo 2005, il Direttore dell USR-L, accertata tramite l Ufficio Finanziario la disponibilità di fondi per una iniziativa di supporto all acquisto di LIM da parte delle scuole, ha dato mandato all Area Progettuale ICT nelle scuole di predisporre, di concerto con l Ufficio Legale, una bozza di convenzione che impegnasse le 3 aziende distributrici di LIM integrate con specifico software didattico, presenti sul mercato italiano, a fornire alle scuole della Regione Lavagne Interattive Multimediali a condizioni agevolate. Tale convenzione avrebbe dovuto indicare con chiarezza e così è stato nella forma definitiva il costo per le scuole dello strumento e di tutti gli accessori necessari a corredo, i modi e i tempi di consegna, il servizio di assistenza on side e off side fornito, incluse un idoneo numero di ore di formazione del personale delle scuole responsabile della nuova dotazione informatica.
3.2 L avviamento Il Direttore dell USR-L in una comunicazione del 3 giugno 2005 (Prot. n. 10274), avente come oggetto La Lavagna Multimediale nella Didattica e rivolta ai Dirigenti dei CSA e ai Dirigenti Scolastici della Regione, segnala come la LIM uno strumento versatile, utilizzabile in modo trasversale rispetto alle diverse aree disciplinari e potenzialmente interessante nel quadro dei processi innovativi in corso nel sistema di istruzione possa costituire una risorsa ICT da valorizzare per innovare la didattica, considerando anche la sua forte compatibilità con un ampia gamma di approcci formativi, rivolti anche ad alunni diversamente abili, capaci di indurre un attiva partecipazione della classe. La comunicazione mette inoltre in evidenza come l uso della Lavagna Interattiva Multimediale in ambito formativo si stia già diffondendo in molte istituzioni formative europee, dalla scuola primaria all università, anche grazie a iniziative istituzionali di indirizzo e di supporto, per una maggiore conoscenza delle quali si rimanda alla documentazione nel frattempo resa disponibile sul portale scuoladigitale.lombardia.
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Sulla base di queste considerazioni, l USR-L annuncia la sua decisione di favorire l avvio di esperienze che, concretizzando le potenzialità della risorsa tecnologica LIM, facciano emergere buone pratiche da offrire al sistema lombardo di istruzione. Questo attraverso una duplice iniziativa, tesa, da un lato, a permettere a tutte le scuole statali l accesso a condizioni di fornitura agevolate e, dall altro, appunto come avvio di una I fase, ad offrire alle scuole statali secondarie di I grado sia un co-finanziamento mirato all acquisto di tale risorsa per innovare la didattica di Matematica, Scienze e Tecnologia, sia idonee azioni di formazione operativa e, soprattutto, didattico-metodologica specifica per i docenti. Così preannunciata, l 8 giugno 2005, con Nota prot. 10483, viene avviata la I fase dell Iniziativa Lavagna Interattiva Multimediale , inserita a pieno titolo nel quadro delle azioni dell USR-L rivolte alla qualificazione delle risorse ICT nella didattica. Dopo aver ribadito che la Lavagna Interattiva Multimediale, dotata di software specializzato per la didattica che consente anche un interazione con le risorse web e la registrazione delle attività didattiche per una fruizione differita, in presenza o a distanza , è una risorsa tecnologica versatile e trasversale, la Nota ne evidenzia la specificità per la costituzione di un setting di apprendimento laboratoriale, atto a favorire un attiva partecipazione della classe e rendere l aula ordinaria complementare al tradizionale laboratorio ICT settoriale. Questa breve considerazione inquadra gli aspetti operativi dell Iniziativa declinati nella Nota. 3.2.1 Cofinanziamento diffuso Premesso che tutte le scuole statali della Lombardia, di ogni ordine e grado, sono invitate a valutare l utilità di arricchire le proprie dotazioni tecnologiche con lo strumento LIM (e a tal fine si segnala l opportunità di avvalersi delle condizioni di acquisto agevolato possibili grazie a un intesa tra l USR-L e le tre principali società distributrici di Lavagna Interattiva Multimediale dotata di software specializzato per la didattica), la Nota annuncia che, per favorire esperienze d uso della Lavagna Interattiva Multimediale nelle scuole statali secondaria di I grado autonome o incluse in Istituto Comprensivo nella didattica di Matematica, Scienze e Tecnologia, con la prospettiva anche di una raccolta di buone pratiche e della loro condivisione in rete, è stata disposta con apposito decreto l assegnazione di un congruo finanziamento a tutti i CSA che a loro volta, a titolo di co-finanziamento, potranno accreditare la somma di 1000 a ciascuna scuola statale secondaria di I grado che aderirà all iniziativa. A luglio 2006 più di 550 istituti lombardi di istruzione secondaria di I grado (oltre l 80% del totale) hanno richiesto e ricevuto il cofinanziamento per l acquisto di almeno una LIM. In dettaglio: LIM : distribuzione provinciale dei cofinanziamenti richiesti e assegnati provincia Bergamo Brescia Como Cremona Lecco Lodi Mantova Milano Pavia Sondrio Varese TOTALI
scuole secondarie di I grado 94 84 46 22 23 14 33 243 26 21 73 679
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Scuole che hanno richiesto e ricevuto il cofinanziamento 72 44 45 20 19 14 17 243 21 17 45 557
percentuale di scuole cofinanziate 76,6 52,4 97,8 90,9 82,6 100,0 51,5 100,0 80,8 81,0 61,6 82,0
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300 280 260 240 220 200 180 160 140 120 100 80 60 40 20 0
N° totale di scuole secondarie di I grado
Lo d an i to v M a i la no Pa v S o ia nd r V a io re se M
Be rg am Br o es cia Co Cr mo em on a Le cc o
Scuole che hanno richiesto e ricevuto il cofinanziamento
Questi dati evidenziano, assieme, l efficacia delle molteplici azioni di accompagnamento, cui ora conviene accennare, e l interesse delle scuole lombarde verso questa risorsa che di fatto si pone in una logica di continuità in avanti rispetto ad uno strumento, l ordinaria lavagna d ardesia, già consolidato nel loro comune vissuto professionale molto più di altre risorse ICT che in qualche modo, invece, rompono la prassi e il setting logistico dell aula tradizionale. 3.2.2 Le azioni di supporto 3.2.2.1 Formazione regionale Poiché all inizio, nel 2005, la diffusione del tutto scarsa nelle scuole di questa risorsa tecnologica l avrebbe prevedibilmente fatta percepire come troppo nuova e, in quanto svestita di un significativo patrimonio di esperienze didattiche, anche come indecifrabile , la Direzione Generale fin dall inizio ha previsto azioni di accompagnamento per facilitare la comprensione delle valenze didattiche e la ricettività professionali, quanto una propensione alla diffusione orizzontale. Il 1° luglio 2005, è stato conseguentemente predisposto il Progetto generale di formazione dei docenti e di accompagnamento tecnico-operativo e didattico all iniziativa (Prot.n° 11686 del 1 luglio 2005, cui si rimanda per maggiori dettagli). Ha preso così avvio, nella seconda decade di luglio, una operazione a cascata: una fase regionale di formazione di 24 docenti-esperti, provenienti da varie province lombarde. È stato realizzato un seminario intensivo (22 ore), sia per consolidare le loro competenze nell uso degli Hardware e dei vari tipi di Software disponibili per le tre LIM delle aziende in convenzione con USR Lombardia, sia per impegnarli nella predisposizione (attraverso la ricerca e la rielaborazione di materiali già esistenti in Italia e in altri Paesi, europei e non europei, e la creazione di prodotti didattici originali) di materiali/dispense di base per un uso consapevole ed efficace, operativo e didattico, delle LIM relativamente all area matematicoscientifico-tecnologica, da utilizzare anche per la successiva formazione di tutor provinciali. Questi esperti (12 sugli aspetti tecnologici e 12 su quelli didattici delle Lavagne Interattive Multimediali) hanno poi tenuto, a inizio settembre 2005, per la formazione di 60 tutor provinciali designati dai CSA un seminario-laboratorio di 25 ore (articolato in tre turni), in esito del quale sul portale scuoladigitale.lombardi è stato pubblicato il materiale didattico, strutturato e semi.strutturato, prodotto.
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3.2.2.2 Formazione territoriale azioni di accompagnamento Per consentire il radicamento, lo sviluppo e la disseminazione delle prassi didattiche con le LIM è strategico stimolare approcci aperti suscettibili di riadattamento da parte dei docenti piuttosto che proporre metodologie e percorsi (pre)definiti, da replicare in modo passivo, conformistico. Bisognava dunque creare le condizioni perché si diffondano una serie di attenzioni metodologiche e di materiali semistrutturati, fautori di percorsi suscettibili di adattarsi alle situazioni-classe, che invitassero a re-interpretare l esistente e ad autoregolarsi nel vivo del quotidiano scuola. Sulla base di questo modello, a partire dall ottobre 2005, i tutor provinciali formati a Milano sono stati coinvolti, a livello territoriale, nelle attività di formazione e di supporto tecnico e didattico che, nel corso dell anno scolastico 2005-2006, hanno ad accompagnato il concreto avvio delle esperienze nelle scuole, contestualmente alla consegna delle Lavagne Interattive Multimediali, favorendo nel contempo il superamento delle naturali resistenze determinate dall impatto start-up di nuove risorse per lo più ignote . Inoltre, per garantire continuità alle azioni di accompagnamento e rafforzamento dell iniziativa LIM, il portare scuoladigitale.lombardia, nel quale sono presenti le documentazioni disponibili a livello nazionale, europeo e internazionale sulle LIM, ha continuato a raccogliere e rispecchiare/disseminare le buone pratiche di didattica con le ICT, e nella fattispecie con le LIM. Nella prospettiva di un incremento dei servizi di informazione, documentazione e supporto che il portale dovrà erogare a fronte della progressiva diffusione delle ICT nella didattica, è stata avviata la predisposizione di uno specifico progetto perchè, con il supporto di Cefriel/Politecnico di Milano e il coinvolgimento dei tutor regionali e provinciali e del Gruppo di Lavoro dell Area progettuale ICT nelle scuole , si possa preceder a una sua riorganizzazione e ristrutturazione, nell ottica anche di incrementarne l interattiva e rispettare più compiutamente le norme sull accessibilità e usabilità (L. n.4 del 9//2004).
4. II FASE 4.1 Premessa Il buon esito della I fase dell iniziativa e un aggiornato confronto con quanto in atto in altri Paesi europei e non europei conforta ora l avvio della prevista II fase in cui avviare la sperimentazione verticale, quella di un uso più intensivo delle LIM attraverso una loro stabile collocazione nel maggior numero di aule di classi II e III di un alcune scuole secondarie di I grado, in condizioni atte a privilegiarle come poli e distribuite in tutte le province lombarde. Si ritiene, infatti, che la laboratorializzazione della didattica intesa come azione di insegnamento/apprendimento che, in un ottica costruttivista, coinvolge gli alunni in processi collaborativi-cooperativi di co-costruzione di conoscenze-capacità-competenze non possa essere episodica. L aula-laboratorio non deve rappresentare un frammento (più o meno esteso) nella scansione temporale del fare scuola, ma il setting quotidiano , e di essa la LIM può costituire un elemento forte, se non centrale. Tale risorsa infatti non è solo strumento di effettiva didattica multimediale, in grado di sintetizzare (diremmo sovrapporre ) spazialmente il parlante (emittente di una comunicazione non solo orale ma, stante la sua fisica presenza, anche gestuale-espressiva) e il medium iconico (statico o dinamico, in esso includendo anche il segno alfa-numerico) e capace di superare la sola oralità, la sostanziale monomedialità, della lezione frontale (ma anche di quella chiacchierata ).
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La LIM favorisce anche la documentazione, la conservazione della storia di un processo formativo, e, mantenendone traccia, come consentendone il recupero in itinere del suo farsi, permette di andare oltre l annualità (per non dire addirittura la frammentazione quotidiana ed episodica) della progettazione didattica e del processo di apprendimento, e di enfatizzare il continuum. Consente, insomma, anche di diacronicizzare il percorso di formazione degli alunni, di ciascun alunno, favorendo la creazione nel tempo di mappe cognitive reticolari e complesse. E come strumento, positivamente ingombrante e impegnativo, favorisce il confronto tra i docenti all interno del consiglio di classe, che, pur nella specificità disciplinare, (ri)trovano, nella condivisione del medium e nelle procedure didattiche che esso attiva, la comunanza di metodi, strategie, riferimenti pedagogici cui informare la propria azione.
4.2 Azioni 2006/2007 Su queste basi, sinteticamente e non esaustivamente declinate, si intende dare prosecuzione all iniziativa Lavagna Interattiva Multimediale LIM avviando sperimentalmente in 14 scuole secondarie di I grado (autonome o incluse in Istituti Comprensivi), una per ciascuna provincia (due per la provincia di Brescia, tre per quella di Milano), l inserimento di una LIM e delle strumentazioni necessarie a corredo in ogni classe II e III nel mentre, nelle classi I, a titolo preparatorio si procederà a percorsi alfabetizzanti alle ICT, in positivo raccordo con i livelli di informatizzazione delle famiglie che andranno specificamente rilevati con l obiettivo di creare una rete, non centrifuga ma centripeta e intrercooperativa, di scuole polo provinciali (o subprovinciali) di scuole secondarie di I grado, un rete capace di approfondire la sperimentazione e la documentazione didattica delle LIM, quando queste entrano in modo più ampio in più classi, e quindi di erogare tramite il nuovo portale integrato CEFRIEL/Politecnico servizi e contributi nell interesse di tutte le altre scuole omologhe del sistema lombardo d Istruzione. 4.2.1 Il modello Di ciascuna delle 14 scuole secondarie statali di I grado che saranno prescelte partecipano al progetto le classi sperimentali II e III di almeno un plesso, relativamente all insegnamentoapprendimento di tutte le discipline curriculari. a) Modello tecnologico: si prevede che ogni classe sperimentale abbia a disposizione una postazione-tipo d aula costituita da: n. 1 LIM (Lavagna Interattiva Multimediale) n. 1PC (desktop) n. 1 video proiettore eventuale connessione Internet a banda larga, via cavo o wireless. b) Modello didattico: gli insegnanti, attraverso un impiego qualitativo di queste risorse che arricchiscono l offerta formativa, enfatizzano la loro funzione di facilitatori dell apprendimento e sono stimolati e avvantaggiati nel superamento della didattica trasmissiva verso un modello coerente con la didattica costruttivista e attento agli stili di apprendimento degli studenti. In questa dimensione, la LIM in classe favorisce l apprendimento collaborativo, stimola l acquisizione di conoscenze e competenze quali frutto di confronto e discussione, sviluppa le capacità relazionali e di comunicazione. c) Modello formativo: il supporto delle tecnologie TIC/LIM nella pratica didattica avvicina la scuola al mondo e ai linguaggi dei giovani e consente processi di apprendimento coerenti con i bisogni formativi dei singoli studenti.
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4.2.2 Cofinanziamento mirato Gli Uffici Scolastici Provinciali, fattivamente copartecipi del Progetto, sulla base di criteri concordati con l USR-L identificheranno tra le scuole secondarie di I grado del territorio di competenza una terna di Istituti (due terne per la provincia di Brescia, tre per quella di Milano). L Ufficio Scolastico Regionale, sentiti tramite l Area Progettuale ICT nelle scuole i Dirigenti scolastici delle terne di scuole selezionate e il referente ICT di ciascun USP, individuerà all interno della rosa proposta una scuola per ciascuna provincia (due per la provincia di Brescia, tre per quella di Milano). In questi contatti le scuole dovranno fornire ragionevoli garanzie sostanziali sulla loro capacità di progettare, gestire e documentare l innovazione in tutti i suoi aspetti (didattici e organizzativo/gestionali), e dovranno comunque formalizzare la condivisione al progetto assunta negli organi competenti. Poiché il contributo, pur sostanzioso (c.a. 10.000 euro per ciascuna scuola), non potrà coprire interamente i costi dei beni da acquisire, le scuole dovranno anche rendere disponibili proprie risorse finanziarie e, in particolare, mostrare capacità di coinvolgimento degli enti territoriali e/o di altri soggetti pubblici o privati, acquisendone impegni con riscontri scritti per finanziamenti specificati e rivolti ad integrare l acquisto di altre postazioni-tipo LIM elle strumentazioni da rendere poi disponibili al Comune di competenza per attuare iniziatine rivolte alla formazione dei cittadini. Una tale capacità di negoziare forme di co-finanziamento, soprattutto con gli EE.LL in vista del D.lgvo 112/98, è per altro sempre stata valorizzata dalla politica dell USR-L che ha, quando possibile e opportuno, evitato i cosiddetti finanziamenti a pioggia , ritenendo elemento qualificante di un istituto scolastico efficiente ed efficace il sapere non solo progettare didatticamente e operativamente l innovazione, ma anche coinvolgere gli enti territoriali e altri soggetti pubblici e privati che, con tale loro disponibilità, ne attestano quella credibilità che solo un azione positiva e adeguatamente rispecchiata e socialmente interattiva può assicurare. Si ritiene per altro che in particolare gli EE.LL, soprattutto nei centri minori, siano disponibili a farsi coinvolgere nell ammodernamento delle dotazioni tecnologiche delle strutture scolastiche di loro proprietà come in molti casi già avvenuto per la messe in rete (via cavo o wireless) degli edifici scolastici, soprattutto a valle della C.M. 152/02 , anche nella prospettiva (indicata nella Legge finanziaria, di una più compiuta e concordata utilizzazione degli spazi e delle attrezzature scolastiche, in orario diverso da quello delle lezioni, non solo a favore degli alunni e degli operatori scolastici che nella scuola devono trovare il luogo dove realizzare la propria professionalità, che non si concretizza certamente nel solo atto dell insegnamento in presenza, quanto, e sempre più pregiudizialmente, nella progettazione e ri-progettazione del proprio atto didattico e nella auto- (ma preferiremmo dire co-) formazione , ma anche dei famigliari e, più in generale, della intera popolazione giovanile e degli adulti. 4.2.3 Formazione e accompagnamento Le azioni di formazione, rivolte sia ai D.S. d che ai docenti dei 14 poli verticali e tutte supportate, nella parte in presenza, dall uso dello strumento LIM, saranno sviluppate con un duplice obiettivo: promuovere un consolidamento dell'innovazione, già variamente in atto nelle scuole da privilegiare, nei processi di apprendimento-insegnamento rispettando, in un ottica costruttivista, gli stili di apprendimento degli allievi e favorendo un processo capace di contribuire alla crescita della motivazione, dell autostima e l assunzione di attenzioni rivolte all orientamento degli allievi, Progetto ponte verso la II fase
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favorire la reticolarità e il fattivo collegamento con gli altri progetti, sia all interno delle scuole sperimentatrici (per integrare il progetto con gli altri che preesistono in tali scuole, per far tesoro dei risultati delle esperienze e per evitare di ricominciare sempre da zero ), sia delle altre scuole polo del presente progetto, sia, e più in generale ancora, dell Area Progettuale ICT nelle scuole (per sviluppare azioni di coordinamento con l intenzione di far convergere le azioni dei diversi progetti nello sviluppo e attuazione della riforma). Alle azioni formative in presenza andranno affiancate due tipi di attività a distanza, tra loro complementari, affidate a soggetti interni ed esterni all Amministrazione scolastica. All interno dell USR-L una parte della formazione dei D.S. e dei docenti verrà svolta attraverso communities appoggiate al portale scolastico europeo, gratuito e già utilizzato positivamente in diverse occasioni, per: supportare e consolidare le attività di formazione in presenza; consentire il confronto, l emulazione, avviare la raccolta buone pratiche effettuando una prima cernita dei materiali didattici prodotti. All esterno dell USR-L, appoggiandosi al nuovo portale integrato che il CEFRIEL/Politecnico dovrà nel contempo realizzare, verranno attivati altri servizi di formazione erogati mediante un area riservata su cui potranno operare solo gli addetti ai lavori , ovvero le figure più direttamente ed istituzionalmente assegnate a determinate aree di attività, e mediante un area pubblica, in modo che i contenuti della sperimentazione LIM, sia per l ambito ICT che per le loro applicazioni al progetto Nuove Tecnologie e Disabilità, possano essere un resi utili e trasparenti verso tutte le scuole lombarde. In merito a questo secondo tipo di attività formativa a distanza, in appendice è dato relativo progetto per il quale è stato consultato il CEFRIEL/Politecnico. In concreto, l area dei servizi di formazione a distanza della II fase comprende: risorse e strumenti per la comunicazione asincrona (communities), accesso alle risorse selezionate dalla rete dei poli e riproposte dal portale integrato, azioni di monitoraggio regionale (USR-L). Saranno quindi disponibili forme molteplici e complementari di cooperazione in rete tra i docenti coinvolti per favorire l interscambio delle esperienze e la crescita complessiva dell iniziativa, e per creare le condizioni perché la sperimentazione si sviluppi e, idoneamente documentata, si proponga come fattore di positiva disseminazione nel territorio lombardo. Nelle classi la sperimentazione incomincerà prevedibilmente all inizio nel secondo quadrimestre, dopo che, tramite la formazione di start-up in cui usare le LIM sia in quella regionale che in quella a livello di singolo polo, saranno state create le condizioni necessarie per un suo efficace avviamento attraverso: sensibilizzazione e formazione dei Dirigenti Scolastici coinvolgimento dei genitori e degli Enti territoriali formazione dei Docenti referenti di scuola/disciplina acquisizione delle infrastrutture sensibilizzazione dei Collegi Docenti formazione dei Docenti delle aree disciplinari con relativo inserimento delle LIM nella programmazione didattica individuale e in quella collegiale dei Consigli di Classe.
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4.2.3.1 Formazione regionale
Formazione in presenza Formazione Regionale di 3 Referenti di Istituto per ciascun polo
Formazione regionale DS
Formazione in ogni polo per sensibilizzare i Collegi Docenti
Formazione in ogni polo per l uso della LIM nelle varie discipline
Formazione a distanza (Communities regionali e Portale Integrato)
a. Dirigenti Scolastici La formazione dei Dirigenti Scolastici delle scuole polo avrà l obiettivo di illustrare il quadro generale della II fase dell iniziativa Lavagne Interattive Multimediali LIM e le attese dell Amministrazione nei confronti del loro ruolo, sia per gli aspetti innovativi introdotti dallo strumento nel processo didattico, sia in ambito amministrativo-gestionale, rispetto alle componenti interne (docenti e discenti) ed esterne (famiglie ed Enti Locali) agli Istituti. Dopo un primo incontro di preparazione, ne seguiranno altri tre, rispettivamente all inizio e, anche come prima valutazione in itinere, dopo l avvio dell iniziativa. Per tutta la durata della sperimentazione, i Dirigenti Scolastici parteciperanno ad attività di confronto in rete, attraverso specifica community, amministrata da un D.S. che ha già competenze in merito. b. Referenti di Istituto L obiettivo della formazione dei docenti referenti (3 per ciascuna scuola, di cui due dell area disciplinare storico-linguistica-letteraria e, rispettivamente, matematica-scientifica-tecnologica) è non solo di metterli in condizione di utilizzare efficacemente, nella pratica didattica quotidiana, la LIM, ma soprattutto di proporsi, nella propria scuola, come esperti di riferimento per la formazione e il supporto dei colleghi dal punto di vista didattico, pedagogico, tecnologico, e, in rete, come documentatori e diffusori dell esperienze acquisite e di buone pratiche proceduralizzate. La formazione si articolerà in momenti in presenza, strutturati in micro-seminari intensivi, a livello regionale, e, a distanza, attraverso la partecipazione a communities dedicate (due di cui una per le macro aree disciplinari e una per gli aspetti tecnici). 4.2.3.2 Formazione locale a. Sensibilizzazione dei Collegi Docenti Si prevede, a livello di singolo Istituto-Polo partecipe all Iniziativa, un incontro pomeridiano con tutti i Docenti di ciascuna scuola secondaria di I grado partecipante alla fase di sperimentazione, per sensibilizzarli sulle metodologie didattiche consentite e favorite dalle LIM. Progetto ponte verso la II fase
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b. Formazione dei docenti dei Consigli di Classe I Docenti dei Consigli di Classe partecipi all Iniziativa saranno coinvolti in seminari di formazione in presenza, tenuti negli Istituti di appartenenza dai referenti di scuola con l eventuale contributo dei tutor regionali/provinciali già formati nella I fase dell iniziativa , e, a distanza, in rete, con il supporto di 7 communities, una per ciascuna disciplina curriculare nella scuola di istruzione secondaria di I grado. 4.2.3.3 Figure coinvolte a livello regionale Saranno coinvolte le figure indicate nel seguito. Referente Area progettuale ICT nella scuola , con il compito di curare il coordinamento tecnico-didattico di tutte le attività a livello regionale, formazione compresa, inerenti il progetto. Per attivare amministrativamente la formazione regionale è stato consultato l ICS Munari di Milano - scuola prevedibilmente inclusa nelle terne di Milano e nei 14 poli disponendo già 4 LIM e di esperienze già ampiamente diffuse sulle stesse - che già ha formalizzato la propria disponibilità ad effettuarne la relativa gestione. N. 1 Direttore dei corsi regionali, nominato dall USR-L (D.S. dell ICS Munari ) con il compito di: assicurare le condizioni logistiche per il corretto svolgimento dei corsi; curare gli aspetti organizzativi e amministrativi (calendario, elenco iscritti, rilascio attestazione finale, ecc.). Un congruo numero di esperti per assolvere le funzioni di relatori, di e-tutor, di amministratori di communities, designati dal coordinatore tecnico-didattico per le loro competenze professionali e dallo stesso indicati al Direttore del Corso per l assegnazione d incarico congruente alla normativa per la formazione (D.I. 13-6-1986 e D.I. n° 326 del 12-10-1995). Essi svolgeranno sia attività di raccordo tra l attività on line e gli incontri in presenza, sia le seguenti funzioni: pedagogica: favorire il raggiungimento degli obiettivi formativi sociale: sostenere la nascita della comunità dei docenti organizzativa-gestionale: coordinare le comunities e interfacciare il Direttore dei Corsi tecnologica: aiutare i docenti referenti di Istituto nell affrontare eventuali problemi tecnici e tecnologici nell utilizzo degli strumenti di coordinamento e sostegno (coaching): accompagnare in rete le attività dei docenti in classe durante la sperimentazione, in particolare nella fase iniziale. Per la formazione regionale affidata al CEFRIEL/Politecnico, lo specifico progetto in appendice dettaglia i gruppi di figure che dovranno partecipare alla parti in presenza, le relative numerosità e nonché le durate degli interventi che li abiteranno a servirsi del portale integrato per la formazione a distanza complementare alle communities che, invece, sono ambienti chiusi e riservati ai D.S. dei 14 poli, ai relativi 3 referenti ovvero ai docenti delle aree disciplinari.
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5. PREVISIONI DI BILANCIO 5A
DOTAZIONI TECNOLOGICHE AI 14 POLI TERRITORIALI 5A. A LIVELLO DI SINGOLO POLO 1 Sulla base delle risorse finanziarie che si prevede si renderanno disponibili al capitolo di spesa 7490 ( 48.467,00) a seguito dell approvazione dell assestamento del Bilancio 2006 e di quelle già disponibili sul capitolo 7237 ( 91.487,82) si ha una previsione di spesa media cofinanziata di c.a. 10.000,00 per n. 4 postazioni-tipo d aula, ognuna del costo di c.a. 2.500,00, costituite da: N. 1 LIM N. 1 videoproiettore N. 1 PC (desktop) N.B. - Con tale somma vari poli potrebbero acquistare anche 5 LIM, nel caso in cui fosse possibile giovarsi di altre attrezzature HW/SW già in dotazione, ad esempio videoproiettori e/o PC desktop finora diversamente utilizzati.
COMPLESSIVO
140.000,00
N.B. A ciascuno dei 14 poli territoriali si prevede di assegnare una quota di cofinanziamento base pari a 10.000,00 per incrementare di 4 postazioni - tipo LIM d aula - un congruo numero di aule di classi 2^ e 3^ almeno in un plesso di scuola secondaria di 1° grado. Sarà cura delle scuole prescelte affiancare a tale cofinanziamento ulteriori somme attingendo sia dal proprio bilancio sia, e particolarmente, interessando il proprio Comune al fine di integrare quanto complessivamente si potrà rendere disponibile all interno dell amministrazione scolastica (cofinanziamento base dell U.S.R.-L. e bilancio di ciascun polo interessato).
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5B
FORMAZIONE REGIONALE E DEI 14 POLI 5B.1
FORMAZIONE REGIONALE D.S. REGIONALI 1. in presenza, 5 gg. di 8h ciascuno (1 h costo compensi gg. + 2 gg. consecutivi + 2 gg. tot h forfait Intervallati) . 40 5,2 208,00 Direzione Corso Relatori (azione frontale n. 4 h X 5 20 41 820,00 incontri) Esperti (n. 2 gruppi X 4h X 5 incontri) 40 41 1.640,00 35 350,00 Progettazione e produzione materiali 10 Materiali per uso individuale e 206,47 organizzazione Indennità missione (a carico delle 0,00 sedi/Polo) 2. a distanza (n. 1 community)
1.400,00
IRAP 8,5%
Tot. Parziale
17,68
225,68
69,70
889,70
139,40 29,75
1.779,40 379,75 206,47 0,00
119,00
TOTALE 5B.1
1.519,00 5000,00
5B.2 DOCENTI REFERENTI REGIONALI n. 42 (n. 3, di scuola sec. I grado, per ciascuno
dei 14 poli) 1. in presenza, (2 gg. consecutivi X 7 h ciascuno + 2 pomeriggi intervallati di 3 h ciascuno) Direzione Corso Relatori (azione frontale n. 6 h distribuite nei 4 incontri) Esperti (n. 3 gruppi X 14h distribuiti nei 4 incontri) Progettazione e produzione materiali Materiali per uso individuale e organizzazione Indennità missione
h costo tot h
compensi forfait
IRAP 8,5%
Tot. Parziale
20
5,2
104,00
8,84
112,84
6
41
246,00
20,91
266,91
42
41
1.722,00
146,37
1.868,37
30
35
1.050,00
89,25
1.139,25
2. a distanza (n. 2 community X 1250,00 cadauna)
218,88
218,88
1.900,00
1.900,00
2500
212,50
TOTALE 5B.2 5B.3
8.218,75
SUPPORTO A DISTANZA DEI 14 POLI PER LE APPLICAZIONI LIM NELLE DISCIPLINE
3. a distanza (n. 5 community X 1250,00 cadauna) TOTALE 5B.3
h tot
costo h
compensi forfait 6.250,00
IRAP 8,5% 531,25
Tot. Parziale 6.781,25 6.781,25
TOTALE 5B.1, 5B.2, 5B.3
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2.712,50
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20.000,00
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FORMAZIONE DOCENTI IN OGNI POLO PROVINCIALE 5B.4 1. SENSIBILIZZAZIONE DEL COLLEGIO (scuola sec. I grado)
1. in presenza (n. 1 incontro start up pomeridiano di 3 h) Direzione Corso Relatori (azione frontale n. 1 h) Esperti ( n. 3 gruppi X 2h X 1 incontro, con esercitazioni LIM) Progettazione e produzione materiali per LIM Materiali per uso individuale e organizzazione
h tot
costo h
compensi forfait
IRAP 8,5%
3 1
5,2 41
15,60 41,00
1,33 3,49
16,93 44,49
6
41
246,00
20,91
266,91
6
28
158,23
13,45
171,68
Tot. Parziale
100,00
100,00
TOTALE punto 1
600,00
2. DIPARTIMENTI DISCIPLINARI DEL COLLEGIO (scuola sec. I grado) 1. in presenza (2 incontri pomeridiani di 3 h ciascuno) Direzione Corso Esperti ( n. 5 gruppi X 3h X 2 incontri, con esercitazioni LIM) Progettazione e produzione materiali per LIM Materiali per uso individuale e organizzazione
h tot
costo/ h
compensi forfait
IRAP 8,5%
6
5,2
31,20
2,65
33,85
30
41
1.230,00
104,55
1.334,55
14
28
392,00
33,32
425,32
106,28
Tot. Parziale
106,28
TOTALE punto 2
1.900,00
3. ATTREZZATURE PER LE ESERCITAZIONI LIM N.B. Trattasi di risorse indispensabili per poter svolgere le esercitazioni LIM in sedi diverse del polo. N. 1 postazione-tipo LIM d aula TOTALE punto 3 TOTALE
5B.4
Progetto ponte verso la II fase
h tot
costo/ h
Costo unitario 2.500,00
IRAP 8,5%
Tot. Parziale 2.500,00 2.500,00 5.000,00
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RIEPILOGO PREVISIONI BILANCIO INFRASTRUTTURE E FORMAZIONE LIM 5A DOTAZIONI TECNOLOGICHE AI 14 POLI TERRITORIALI 5B
BILANCIO FORMAZIONE REGIONALE (IN PRESENZA E A DISTANZA) PER I D.S. E PER I REFERENTI REGIONALI DEI 14 POLI 5B1, 5B2, 5B3 FORMAZIONE DOCENTI IN OGNI SINGOLO POLO PROVINCIALE 5B4 X 14 POLI TOTALE COMPLESSIVO
Progetto ponte verso la II fase
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COMPLESSIVO
140.000,00 20.000,00
70.000,00 230.000,00
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6.A Allegato
ASSEGNAZIONI FONDI PER INFRASTRUTTURE AI SINGOLI POLI USP
n° POLI
Assegnazione fondi ( ; c.a.)
Bergamo
1
10.000
Brescia
2
20.000
Como
1
10.000
Cremona
1
Lecco
1
10.000 10.000
Lodi
1
10.000
Mantova
1
10.000
Milano
3
30.000
Pavia
1
10.000
Sondrio
1
10.000
Varese
1
10.000
TOTALI
14
140.000,00
N.B. 1. L assegnazione delle somme verrà effettuata a valle della identificazione delle scuole che dimostrino formalmente, come meglio indicato nel testo, di possedere capacità professionali, disponibilità interna, risorse finanziarie proprie e/o dell Ente Locale per integrare il cofinanziamento-base dell USR Lombardia. 2. Dal punto di vista operativo, poiché le somme disponibili sono ascritte a due diversi capitoli di bilancio, le une (cap. 7490) direttamente disponibili all USR-L, le altre (cap. 7237) appoggiate all USP di Milano, al momento della erogazione si curerà di minimizzare le operazioni contabili facenti capo all USP di Milano.
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6.B Allegato: fondi per la formazione 1. ASSEGNAZIONI FONDI PER FORMAZIONE AI SINGOLI POLI USP
n° POLI
Assegnazione fondi
Bergamo
1
5.000,00
Brescia
2
10.000,00
Como
1
5.000,00
Cremona
1
Lecco
1
5.000,00 5.000,00
Lodi
1
5.000,00
Mantova
1
5.000,00
Milano
3
15.000,00
Pavia
1
5.000,00
Sondrio
1
5.000,00
Varese
1
5.000,00
TOTALI
14
70.000,00
N.B. In quanto le somme sono ascritte al cap. 2147 appoggiato all USP di Milano, l effettiva erogazione dei finanziamenti verrà concretamente effettuata da tale Ufficio e direttamente ai bilanci delle singole scuole-polo, a valle della loro identificazione da parte dell USR Lombardia.
2. FONDI PER LA FORMAZIONE REGIONALE La somma di 20.000,00 , necessaria per la gestione amministrativa prevista a bilancio, è stato specificamente interessato al riguardo l ICS Munari di Milano che ha formalizzato la propria disponibilità in merito (cfr. nota allegata), pertanto il decreto disporrà l assegnazione della somma stessa a tale Istituzione scolastica indicando nel relativo D.S., prof. F.Fioretti, il Direttore delle corrispondenti azioni formative rivolte sia ai D.S. sia ai referenti regionali dei 14 poli provinciali.
3. FONDI PER LA FORMAZIONE CON IL PORTALE INTEGRATO La somma di 19.500,00 , senza IVA, necessaria per attuare la relativa formazione tramite le due aree - riservata e pubblica - del nuovo portale integrato, verrà corrisposta a CEFRIEL/Politecnico con le modalità indicate nel relativo progetto posto in appendice a seguito della stipula di uno specifico Protocollo Attuativo.
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