Pasticcio di verdure in padella Oggi vi racconto un’altra ricetta della tradizione della cucina povera calabrese, una delle ricette tramandate negli anni insegnatami dalle mie care nonnine.
E’ un pasticcio di verdure di campo con fagioli e pane raffermo che io ho però sostituito con il pangrattato, perchè crea una crosticina più croccante. Che poi in realtà questo piatto è anche molto moderno, perfetto per un menù veg… quante volte tra gli scaffali del supermercato ci siamo trovati davanti a strani “hamburger” vegetariani, a mio parere questo è un piatto perfetto che sostituisce alla grande tutti quei strani cosi (e con strani sono stata buona), è un piatto completo ci sono i carboidrati del pane, le fibre e le vitamine delle verdure, le proteine dei fagioli e poi è anche buono, cosa vogliamo di più?! Se poi lo vogliamo anche vegano basta non mettere il formaggio e via! Le mie nonne chiamavano nel dialetto di Maierà, come ormai saprete bene essere il mio paese di origine in Calabria, questo piatto “la ‘Mbrachiatedda”, ovvero appunto il pasticcio. Vi racconto la ricetta…
Ingredienti: 500 g di verdura lessa (cicoria, spinaci, bietola, tarassaco) 100 g di pangrattato 100 g di parmigiano grattugiato 200gr di fagioli cannellini lessi olio e.v.o 1 spicchio di aglio peperoncino sale
Procedimento: La prima cosa da fare è lessare la verdura e se non si usano i fagioli in scatola lessare anche quelli.
Solitamente io per questa ricetta utilizzo un misto di erbe di campo, come per esempio le bietole, la cicoria, il tarassaco, l’amaranto o la borragine, in realtà però questo piatto si può fare con qualsiasi verdura a foglia, io preferisco quelle un po’ più amare anche perchè il pane ed i fagioli ne smorzano un po’ quel sentore ma poi lo sformato rimane più saporito. In una padella metto ad imbiondire uno spicchio di aglio ed il peperoncino. Una volta pronto levo l’aglio ed aggiungo prima la verdura tagliata grossolanamente ed i fagioli e faccio andare a fuoco medio schiacciando bene i fagioli. Aggiungo in seguito il pangrattato ed il formaggio. Mescolo bene fino a che si asciughi tutta l’acqua della
verdura e dei fagioli fe ottengo una sorta di impasto compatto. Se notate che l’impasto rimane troppo liquido anche dopo averlo fatto cuocere aggiungere ancora una manciata di pangrattato.
A questo punto l’impasto risulterà quasi plastico, lo stendo allora bene sulla padella, (ah ovviamente la padella sarà unta dall’olio di prima, ma deve essere antiaderente altrimenti si attaccherà tutto) quasi come se fosse una frittata.
Lascio asciugare e compattare ancora bene sul fuoco fino a che si sarà creata una bella crosticina, prima su un lato e poi sull’altro, giro il mio pasticcio come se fosse una vera frittata e lo servo a fette accompagnato dagli immancabili peperoni cruschi. Che buono!!
Amatriciana al mare E’ un po’ che va di moda ripensare i piatti della tradizione in chiave moderna, alleggerendoli, magari anche solo svecchiandone la presentazione, c’è chi porta un piatto di terra al mare e viceversa, chi si inventa il ragù vegetariano e chi cucina l’hamburger vegano… In tutto questo turbinio di esperimenti, rivisitazioni e ripensamenti culinari, poteva mai mancare la mia versione dell’Amatriciana di mare? Ovviamente no! Anche perchè, già l’amatriciana, quella vera, è tra i miei piatti preferiti, figuriamoci riuscire a farla diventare un piatto di pesce!!! Vi racconto il mio esperimento…
Ingredienti: 300 g di mezzi paccheri di Gragnano 300 gr di moscardini 500 gr di cozze abbondante pecorino romano 1 barattolo di pomodori pelati sale olio Evo pepe 1 peperoncino 1/2 bicchiere di vino bianco secco
Procedimento: Dopo aver pulito bene il pesce, in una padella faccio imbiondire uno spicchio d’aglio ed il peperoncino, ci tuffo dentro i moscardini che sfumo con mezzo bicchiere di vino.
Evaporato bene il vino trasferisco i moscardini in un piatto e, tolto l’aglio, butto nella stessa padella le cozze che faccio aprire. Per evitare che queste si rinsecchiscano le levo dalla padella man mano che si aprono. Aperte tutte le cozze, filtro il fondo di cottura e lo rimetto in padella insieme ai pelati ed un pizzico di pepe; faccio cuocere la salsa. Assaggio per aggiustare eventualmente di sale, io non ne aggiungo perchè con il fondo delle cozze e il pecorino che andrà poi la salsa è già ben saporita. Quasi a fine cottura aggiungo in padella una generosa manciata di pecorino romano e spengo.
Intanto faccio cuocere la pasta in acqua bollente, la scolo indietro di cottura che faccio finire in padella con la salsa.
Per ultimi, quasi prima di impiattare unisco i moscardini saltati. Servo al dente e con ancora una spolverata di pecorino romano. Buonissima!!
Albero di Natale rustico
Ricettina veloce e d’effetto… Tra le mille portate del pranzo natalizio, non può mancare un bell’alberello!
Io ho fatto questi 2 gustosissimi alberi di pasta sfoglia uno farcito con della ‘nduja e l’altro con del pesto, molto buoni e sfiziosi. Perfetti per l’aperitivo e tra gli antipasti sono un’ottima soluzione veloce e scenografica. Ve li racconto…
Ingredienti: 2 fogli di pasta sfoglia pesto 50 gr ‘nduja
Procedimento: Per iniziare spalmo bene su metà di uno dei 2 fogli di pasta sfoglia la ‘nduja e ripiego il foglio su se stesso, con un matterello schiaccio e stendo leggermente l’impasto.
Ripeto l’operazione con il secondo foglio ma all0interno spalmo del pesto e spolvero anche un po’ di formaggio grattugiato.
Farciti i fogli li ritaglio dando la forma di un albero, li passo su una teglia foderata di carta da forno e passo a cucinare.
In forno a 200° per circa 15-20 min.
Pasta fagioli e cozze
Oggi vado sul classico, siamo in autunno e ho proprio voglia di una bella zuppa… certo non fa ancora freddissimo, ma ci sta. Buonissima la zuppa di pasta fagioli e cozze! E’ un piatto di origine partenopea, ma visto e rivisto in mille modi. Dal chiaro sapore di mare e terra, è molto facile da fare, forse un po’ lungo nella preparazione degli ingredienti, ma dal gusto molto ricco! Vi racconto la mia versione…
Ingredienti: 100 gr di fagioli secchi 100 gr di pasta 500 g di cozze 50 gr di pomodorini 1 spicchio di aglio 1 peperoncino rosmarino olio sale 1 pizzico di curcuma (opzionale) 1 pizzico di Paprika (opzionale)
Preparazione:
Parto dai fagioli, la sera prima li metto a bagno in acqua fredda. Il giorno dopo li lesso in acqua sale e qualche fogliolina di rosmarino.
Volendo avrei anche potuto usare i fagioli precotti.
In una pentola faccio saltare insieme ad olio, aglio e peperoncino, i pomodorini tagliati a metà. Dopo qualche minuto aggiungo i fagioli con un po’ della loro acqua e faccio andare.
Intanto faccio aprire le cozze al naturale in una padella chiusa con coperchio, appena si aprono le sguscio.
Filtro l’acqua di cottura delle cozze e l’aggiungo in pentola insieme ai fagioli, porto ad ebollizione e ci calo la pasta.
Quasi a fine cottura aggiungo le cozze e faccio finire di cuocere il tutto.
Spengo e aggiusto di sale ed un pizzico di curcuma e paprika, potete anche non metterle ma a me piace il gusto piccante ed aromatico che lasciano in bocca.
Servo con un filo d’olio a crudo ed un rametto di rosmarino.
Buonissima questa zuppetta!!!
Moscardini in umido Ricettina veloce e di gran figura!
Il moscardino si presta a molte ricette facili e veloci, questa è tra le più classiche, ma che fa sempre il suo figurone e ci vuole davvero poco per prepararla. Leggero e saporito, questo piatto è davvero una buona soluzione per una cenetta volante, ma con gusto, o anche in antipasto ad un evento più importante, non vi nascondo che mi ha salvato più volte in situazioni non previste! Menomale!!! Vi racconto come la faccio io…
Ingredienti: 500 g. di moscardini piccoli 2 spicchi d’aglio olio EVO 1/2 bicchiere di vino bianco secco 150 g di salsa di pomodori Sale Peperoncino Prezzemolo
Paprika piccante (opzionale)
Procedimento: La prima cosa da fare è ovviamente pulire i moscardini, svuotando la parte del cappello dal suo contenuto e sciacquare bene tutto il corpo. Eliminare la parte con gli occhi e il becco al centro dei tentacoli. Ora, se i moscardini sono molto piccoli io li lascio interi, altrimenti li taglio. Metto a scaldare una padella con dell’olio, l’aglio e un pezzetto di peperoncino fresco e faccio rosolare, aggiungo quindi i moscardini e li faccio saltare per qualche minuto a fuoco alto e girando spesso. Sfumo ora con il vino bianco e assicuratami che il liquido sia ben evaporato tutto aggiungo anche la salsa di pomodori. Lascio cuocere per circa 20 minuti a fuoco basso e per ultimo, prima di spegnere, aggiungo un pizzico di paprika e aggiusto di sale. Servo con un bel ciuffo di prezzemolo, una fetta di pane bruscato e un filo di olio a crudo. Spettacolare! Buon appetito!
Sarde salate Prodotto tipico calabrese, molto antico, è più che altro un modo di conservare il pesce e farne scorte per l’inverno.
Spesso direttamente i pescatori, appena tornati a terra, conservavano per l’inverno il bottino appena pescato e, affidando il pesce a sale e peperoncino, lo mettevano a stagionare in caratteristici barattoli di creta, al fresco delle loro cantine. Le sardine così conservate sono ottime mangiate in purezza solo con un filo d’olio su una bella fetta di pane, perfette per condire anche un primo piatto, ma sono anche ottime come base di un qualsiasi piatto di pesce per insaporire ed esaltarne il gusto e la sapidità.
Metodo di lavorazione Questa prelibatezza si prepara prevalentemente tra marzo e settembre, le sarde fresche di circa 12/13 cm pulite, eviscerate e decapitate si ripongono in caratteristici barattoloni di creta o di vetro, una accanto all’altra, ricoperte per ogni strato da abbondanti quantità di sale chiuse e messe sotto peso. Dopo circa sei mesi, vengono sciacquate con acqua dolce ed amalgamate con pepe rosso
(piccante, un mix di peperoni cruschi e un po’ di peperoncini secchi macinati grossolanamente), quindi disposte nuovamente nei contenitori, a strati con altro pepe. Segue una stagionatura di qualche settimana, necessaria prima del consumo. Queste qui sotto sono quelle che hanno preparato la mia mamma ed il mio papà!!!
La Bomba Calabrese
La Bomba Calabrese al Peperoncino Oggi vorrei parlarvi della Bomba Calabrese, è una salsa a base di ortaggi e peperoncino, è molto piccante, ma anche molto gustosa e saporita. Io la uso spesso per dare un tono in più ai miei piatti, sta benissimo per esempio sulla pasta e i più temerari potrebbero azzardare uno spaghetto condito solo con un bel cucchiaio di questa. Come dicevo, è un mix di Peperoncino piccante tritato e mischiato a melanzane, pomodori secchi, sale, olio evo e funghi. E’ diffusa in tutta la Calabria ed è un prodotto che risalta al meglio i sapori calabresi. Ottima per primi piatti, carni, bruschette, pizze, formaggi e contorni. Secondo me un uso perfetto per questo prodotto è di spalmato semplicemente sul pane!
Vi riporto 2 ricette antichissime per prepararla:
Piccantino o Bomba calabrese con verdure a crudo Ingredienti:
1,5 Kg di peperoni 1,5 Kg di melanzane 500 g di acciughe sotto sale (200 g) Sale grosso q.b. Aceto di vino bianco q.b. Olio extravergine di oliva q.b. Aglio (1 spicchio piccolo) Basilico Prezzemolo capperi e pomodori secchi peperoncini (8 grandi e piccantissimi)
Ho lavato ed affettato le verdure. Ho fatto degli strati in una grande ciotola cospargendo ogni strato di sale grosso. Ho coperto con un piatto e messo sotto peso. Ho lasciato riposare per circa 24 ore. Trascorse queste ore le verdure hanno perso molta della
loro acqua, le ho quindi strizzate molto bene. Le ho rimesse nella ciotola e le ho ricoperte con l’aceto. Ho lasciato riposare per 3 ore, dopodichè ho scolato e strizzato di nuovo molto bene. Ho unito alle verdure il basilico, il prezzemolo, le acciughe ben lavate, l’aglio, una manciata di capperi, una decina di pomodori secchi ed ho tritato grossolanamente. Ho messo il composto ottenuto in una ciotola e ho coperto con l’olio. Ho lasciato riposare per una settimana, controllando di tanto in tanto il livello dell’olio. Dopo 7 giorni ho distribuito la bomba in vasetti di vetro sterilizzati, ho coperto con l’olio, li ho chiusi molto bene e li ho riposti in dispensa.
Ricetta Bomba calabrese con verdure cotte
Peperoncino piccante tritato 500 gr Melanzane grigliate 500 gr Zucchine grigliate 100 gr Olive verdi 500 gr Funghi champignons grigliati 100 gr Pomodori secchi Olio evo capperi sale grosso q.b. aglio basilico origano
Lavare, affettare e grigliare melanzane, zucchine e funghi, denocciolare le olive. unire tutti gli ingredienti in un mixer e frullare grossolanamente. Sterilizzare i barattolini ed invasare il composto, schiacciando il composto e aggiungendo molto olio, il
trito dovrà essere sommerso. Richiedere con il tappo e riporre in dispensa. STREPITOSE!
Timballo di melanzane e pasta Buone le melanzane… e poi ci si possono fare davvero mille cose!
E via con un nuovo esperimento… vabbè esperimento relativo in effetti, perchè il timballo di pasta e melanzane è una ricetta classica, ma io ho cambiato un po’ gli ingredienti, alleggerendolo anche un po’… Davvero molto buono, anche mio marito lo ha gradito… e lui sugli “alleggerimenti” ha sempre da borbottarci su!!! XD
Ve lo racconto:
Ingredienti: 2 melanzane 140 gr di pasta 2 caprini aromatizzati al peperoncino 2-3 cucchiai di polpa di pomodori in pezzi Sale Olio Evo Peperoncino Qualche fogliolina di menta
Procedimento: Prima cosa da fare lavare e affettare le melanzane, le faccio di circa 3-4 mm.
Sul fornello metto a scaldare la piastra e, quando a temperatura, metto a grigliare le fette di melanzana su entrambi i lati.
Nel frattempo che finisco di grigliare le mie melanzane, metto a bollire dell’acqua per cuocere la pasta.
Quando bolle la calo, lascio cucinare ma la tiro su
molto al dente, perchè poi finirà di cuocere in forno. Condisco con la polpa di pomodoro, olio, sale ed il caprino, amalgamo bene e aggiungo anche un pizzico di peperoncino e una fogliolina di menta spezzettata con le mani. Bene, passo a “montare” il tortino. Ungo la base di una pirofila da forno e vi dispongo a raggiera le fette di melanzane facendole uscire per metà della lunghezza.
Al centro delle melanzane aggiungo la pasta condita ed aggiungo ancora un cucchiaio di polpa di pomodoro. Non ho cotto la salsa per non aggiungere ulteriori calorie con soffritti vari, poi in forno la salsa si condirà e cucinerà dentro insieme al tortino. Ripiego su loro stesse le fette di melanzane che fuoriescono dalla teglia e richiudo bene a coprire tutto il contenuto.
Passo un filo d’olio in superficie e ancora un pizzico di sale. Metto in forno per una ventina di minuti a 200°
Pronto!!!
Spaghetti pomodori secchi, caprino e bomba calabrese Un piatto di pasta al volo, pronto in pochi minuti, giusto il tempo che si cuocia la pasta.
Facilissima, super veloce e molto buona! Anche con questo Contest partecipo a Fattorie Aperte in Sila
Vi racconto come l’ho preparata…
Ingredienti:
160 g di spaghetti 5-6 pomodori secchi 3 cucchiai di olio evo 1 caprino fresco 3-4 cucchiaini di Bomba Calabrese Sale qb
Procedimento: Prima cosa metto su la pentola dell’acqua e quando bolle butto gli spaghetti. Intanto preparo il condimento, ma davvero ci vuole un attimo! Taglio a pezzi i pomodori sottolio e li amalgamo con il caprino.
Tiro su la pasta molto al dente e la ripasso meno di 1 minuto con un po’ di acqua di cottura e la Bomba calabrese. Per ultimo aggiungo il pomodoro e il caprino, amalgamo bene e servo. BUONISSIMA!
Empanadas argentinas Prima ricetta di questa nuova sezione non poteva non essere quella delle Empanadas. Piatto tipico argentino sono molto diffuse però in tutta l’America Latina.
La prima volta che ho assaggiato questo panzerotto è stata in un autogrill sull’autostrada tra Buenos Aires e Rosario ed è stato subito amore!!! Ero appena arrivata in Argentina e appunto dall’aeroporto di Buenos Aires stavo raggiungendo Rosario, dove avrei finalmente conosciuto i miei cugini e rivisto mia zia emigrata li 60 anni prima, ero molto emozionata non vedevo l’ora di conoscerli e di conoscere questo “nuovo mondo”. Tutte
queste emozioni vi dirò mi avevano messo un certo languorino… Sosta in autogrill… fantastico, assaggerò qualcosa… aggirandomi tra gli scaffali intravedo nel bancone un panzerotto dall’aria paffutella e molto goloso… ho dovuto prenderlo!!! Buonissimo!!! In pratica era un fagottino ripieno di carne soprattutto e poi spezie e qualche verdura… di li a poco avrei scoperto che ogni occasione era buona per gustare un’empanadas, che ce ne sono 3 versioni principali di carne di manzo, di carne di pollo e di verdure, ma le ricette cambiano a secondo della zona quindi si possono trovare mille varianti di questa ricetta, addirittura per esempio in Patagonia invece della carne si usa il pesce e anche una versione dolce. La leggenda dice che le preparassero le donne argentine per festeggiare il ritorno dei loro gauchos dalla pampas, dove avevano trascorso lunghi periodi con il bestiame. Bene dopo avervi raccontato un po’ di storielle non mi rimane che scrivere anche la ricetta…
Ingredienti per l’impasto: Farina 500g 240 ml di acqua Sale qb 50 g di olio Evo
Ripieno: 1 cipolla non tanto grande 50 gr di strutto o olio evo 2 uova sode 50 g di uvetta 1 peperoncino verde lungo
1 cucchiaino di Paprika forte in polvere 1 cucchiaino Cumino 50 gr olive verdi denocciolate 250 gr di carne di manzo tritata
Procedimento: Per prima cosa metto ad ammollare l’uvetta in acqua. In una ciotola inserisco la farina, l’olio, l’acqua e il sale, impasto bene fino ad ottenere un impasto liscio. Faccio un panetto che copro con la pellicola trasparente e lascio riposare a per circa 30 minuti. Passo ora a preparare il ripieno: trito la cipolla e la faccio saltare in padella con lo strutto, anzi io preferisco l’olio, quindi con l’olio… metto poi a lessare le uova in un pentolino con dell’acqua, quando saranno cotte le sguscio e le taglio a fettine. A cipolla imbiondita aggiungo la carne e a metà cottura circa unisco anche tutte le spezie. Lascio cuocere per una mezz’ora circa e unisco le olive che ho tagliato a pezzettini e l’uvetta sgocciolata, mescolo bene il tutto e lascio finire di cuocere e ritirare bene. Il ripieno è pronto, bisogna stendere la pasta… con il matterello faccio una sfoglia sottile di circa 2-3 mm e con un coppapasta faccio dei cerchi e al centro di ognuno metto un po’ di ripieno ed una fettina di uovo sodo.
Richiudo il tutto a mezzaluna e ripiego il bordo su se stesso per farlo sigillare bene, li spennello in superficie con dell’uovo sbattuto…
non resta che cuocere i miei fagottini… li inforno a forno già caldo per 15-20 minuti a 180°
Si mangiano calde!