Accessori
Passport: facciamo un profilo alla nostra reflex Il ColorChecker Passport consente di avere il pieno controllo del colore dell’immagine e di creare dei profili (stili colore) da associare alla propria fotocamera con i programmi Adobe. E’ anche di formato tascabile e protetto da una custodia rigida.
Il digital imaging ha permesso di migliorare in modo notevole il flusso del lavoro fotografico, tanto che oggi è possibile controllare personalmente ogni fase dal momento dello scatto fino alla realizzazione della stampa finale. Non ci sono più terze parti coinvolte: l’utente “sceglie” e personalizza il sensore/pellicola e sviluppa
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il Raw personalmente. Possiamo quindi dire che è l’utente a costruirsi l’emulsione che più gli aggrada e a scegliere come svilupparla, il tutto in modo ripetibile. Una simile costanza di risultati è ben più difficile da ottenere nella camera oscura tradizionale: le pellicole cambiano, anche se leggermente, la loro
Grazie alla sua forma il Passport può essere appoggiato sul set.
Le misure del Passport a confronto con il tradizionale ColorChecker in formato A4.
Formato 9x12 cm, spessore di circa 1 centimetro, peso di 85 grammi: il Passport sta decisamente in tasca.
Per lo scatto da cui “estrarre” un profilo (stile colore) per la fotocamera è importante inquadrare completamente il Passport, evitando che le dita del soggetto coprano le singole patch (tessere di colore).
risposta da lotto a lotto, gli sviluppi possono addirittura variare da laboratorio a laboratorio, e addirittura da un giorno con l’altro a seconda del tipo di rigenerazione dei bagni. Il digitale invece è matematica pura e quindi i risultati sono prevedibili e ripetibili. Tutto questo ha però un rovescio della medaglia: per far sì che
le tecnologie digitali costituiscano un effettivo vantaggio e non una fonte di problemi nuovi è necessaria una diversa competenza tecnica. Un aiuto nel controllo del flusso digitale ci viene dal ColorChecker Passport, un accessorio di ripresa e sviluppo presentato di recente da XRite.
ColorChecker Passport
Il ColorChecker Passport è un sistema tascabile che permette di avere un controllo perfetto e ripetibile del flusso digitale, dall’acquisizione in ripresa fino allo sviluppo del Raw e la stampa. Ma innanzitutto, chi è X-Rite? E’ un leader mondiale nella tecnologia PC PHOTO
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Apriamo con Camera Raw il file Raw/Nef scattato per la calibrazione della fotocamera, in questo caso una Nikon D700. Esportiamo il file in formato DNG.
Apriamo il programma ColorChecker Passport incluso nel Si trascina nella finestra il file DNG e il programma carica kit: per prima cosa il programma verificherà lo stato di ca- l’immagine. librazione monitor, la cui ottimizzazione è essenziale per la valutazione dei colori.
Se il target appare sufficientemente grande nell’immagine il programma lo riconosce e lo seleziona. L’immagine originale (non ritagliata) mostra come il programma evidenzia il target anche se non è a piena immagine; l’importante è che tutte le tessere siano perfettamente visibili, ed infatti la modella sta attenta a non coprirle con le dita.
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Apriamo il file in Camera Raw e selezioniamo il profilo che è stato appena creato: “Nikon D700 provapassport”. Se per qualche motivo il programma non riuscisse a riconoscere il target è possibile selezionarlo con lo strumento di puntamento in manuale. Una volta che il programma ha riconosciuto il target, il file viene salvato in formato DCP nella cartella Camera Profiles. Si può anche attribuire al file il nome della fotocamera utilizzata.
Qui vediamo la differenza tra il bilanciamento del bianco “come scattato” (sopra), e un bilanciamento del bianco “personale” utilizzando le tessere del target fotografato. A sinistra è ben visibile la differenza tra l’immagine con il profilo ICC standard (sopra), e con il profilo personalizzato (sotto). dei colori. La società, che è anche proprietaria della ben nota Pantone, sviluppa e produce sistemi di misurazione del colore. Già conosciamo i prodotti ColorChecker, che consentono, a seconda dei modelli, di effettuare il corretto bilanciamento del bianco piuttosto che la misurazione esposimetrica in luce incidente, o di accompagnare il proprio file Raw fino alla stampa; sono disponibili versioni
in formato A4 per le riprese in studio e nel formato A5 per le riprese in esterni. Questi target (mire) sono realizzati in materiali resistenti e corredati di custodia, ma se non è un problema usarli con la dovuta cura in studio, in esterni è più facile danneggiarli, o anche solo piegarli quando li si mette nella borsa fotografica. Ecco quindi l’idea di Passport.
Il ColorChecker Passport racchiude tre differenti ColorChecker in una custodia rigida e resistente; inoltre, dato che è pieghevole a libro, lo si può appoggiare a piacere sul set con la corretta inclinazione rispetto alla sorgente di luce. Il Passport include anche una comoda cinghia per portarlo al collo. Così come qualsiasi target colore il Passport va tenuto al riparo della luce PC PHOTO
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Il target Creative Enhancement propone delle tessere da utilizzare per un controllo creativo dell’immagine: 1 - Tessere per il controllo HLS (tonalità, saturazione, luminosità). 2 - Tessere per il controllo dell’incarnato. 3 - Tessere per il controllo dei toni di verde e di azzurro nei paesaggi. 4 - Tessere per controllo dei dettagli nelle ombre e nelle luci.
Le tessere del Creative Enhancement per modificare le componenti verde e blu tipiche del paesaggio. La tessera centrale (contrassegnata dalla tacca nera) è quella di riferimento: spostandosi verso sinistra si raffredda l’immagine, spostandosi verso destra la si riscalda. Un esempio di come cambia l’immagine scegliendo le diverse tessere. quando non utilizzato e la custodia è di grande aiuto in quanto, una volta richiusa, diventa ermetica alla luce; occorre comunque tenere presente che, come tutti i target di questo tipo, nel corso del tempo i colori si possono modificare a causa dell’esposizione alla luce e delle condizioni climatiche dell’ambiente. Periodicamente deve quindi essere sostituito, ma si parla di cinque anni. Vediamo ora come si usa. Il ColorChecker Passport serve innanzitutto per creare un profilo colore personalizzato (stile) per la propria fotocamera da usare nei programmi di Adobe. Una volta creato, tale profilo
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potrà essere immediatamente richiamato all’interno di Camera Raw di Photoshop e Lightroom. Il Passport include tre target. Target White Balance: si utilizza per mettere a punto il bilanciamento del bianco. E’particolarmente utile quando si scatta in Jpeg ed è difficile eseguire una correzione del bilanciamento del bianco in post-produzione. Lavorando in Raw può comunque essere utile per avere l’informazione del bilanciamento del bianco creato sulla macchina. Target Classic: è un riferimento visivo cromatico, necessario per la creazione di un profilo personalizzato per la fotocamera.
Target Creative Enhancement: è la vera novità. Comprende una serie di tessere (patch) che permettono di riscaldare o raffreddare le immagini, andando a variare in post-produzione l’incarnato nei ritratti o la tonalità dei verdi nei paesaggi. Una serie di tessere HSL (tonalità, saturazione e luminosità) sono un utile riferimento di regolazione cromatica. Infine le tessere in scala di grigio permettono di controllare i dettagli nelle ombre e nelle luci.
La creazione di un profilo per la reflex
Per creare un profilo (stile colore) per la propria fotocamera da usare con i
In questa immagine usiamo le tessere del Target Creative Enhancement dedicate al controllo dell’incarnato.
Partendo da un bilanciamento del bianco personalizzato, ma normale (in alto), è possibile effettuare un bilanciamento del bianco particolare per l’incarnato usando la riga delle tessere dedicate a questo (immagine al centro): l’incarnato si scalda leggermente, e lo si può ulteriormente enfatizzare selezionando la tessera di un particolare ciano (immagine in basso). Sono disponibili quattro differenti tessere con riscaldamento progressivo dell’incarnato.
A destra ecco come cambia l’immagine scegliendo le diverse tessere.
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La riga superiore del target Enhancement comprende 8 tessere HSL (tonalità, saturazione, luminosità) che permettono di valutare la fedeltà cromatica dell’immagine e di apportare le necessarie modifiche.
La differenza di luminosità di queste tessere è di 1/3 di stop, con l’ultima tessera che rappresenta il massimo nero; la gamma dinamica del target è circa 32:1 (5 stop). Con i software Adobe queste tessere permettono di capire nell’anteprima se si stanno perdendo dei dettagli.
programmi Adobe si inizia con uno scatto in formato Raw al target 24 colori. Tale scatto deve poi essere “tradotto” in formato DNG per mezzo di Photoshop o di Lightroom ed aperto con il software a corredo di Color Checker Passport. Il software è in grado di riconoscere automaticamente il target fotografato, e su questo andrà a creare il profilo DNG della fotocamera; qualora il software non riconoscesse automaticamente il target (per esempio se fosse troppo piccolo nell’immagine), è possibile farlo riconoscere manual-
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Non va naturalmente dimenticato il target Classico, che oltre a essere necessario per creare i profili per le fotocamere, è anche un punto di riferimento per la cromaticità dell’immagine. Lo si inserisce in una immagine test (e quindi con la stessa illuminazione dell’immagine finale), e nella fase di fotoritocco costituirà un punto di riferimento dei colori.
mente dal programma. Una volta creato un profilo, ma se ne possono fare per diverse fotocamere, si apre l’immagine da elaborare in ambiente Adobe, si carica il profilo della fotocamera utilizzata e si inizia a sviluppare il Raw, utilizzando le varie serie di tessere disponibili nel Target Creative Enhancement. Se l’immagine è un ritratto o un paesaggio, lavorando con le tessere di riferimento sarà possibile personalizzare la resa tanto dell’incarnato che della vegetazione. Inoltre è possibile memorizzare il flusso di lavoro così da poterlo richia-
mare per lavori successivi in batch quando è richiesta una resa cromatica omogenea e costante.
Il giudizio
Il ColorChecker Passport è un target (mira) di riferimento grazie a scale di colore accettate a livello internazionale. L’abbiamo decisamente apprezzato sotto diversi punti di vista: innanzitutto è un prodotto veramente tascabile e al contempo resistente, grazie alla custodia rigida che lo tiene al sicuro da graffi, spiegazzamenti e lo protegge dalla luce.
Il kit del Color Checker Passport comprende anche il software per la creazione dei profili.
ColorChecker Passport.
Quanto Costa Color Checker Passport: € 102. Distribuzione Aproma, Via Cimabue 9, Cormano MI. Tel.: 02.38.0.111.38.
[email protected] ordini:
[email protected] www.aproma.it www.apromastore.com
I tre target che contiene sono tutti di fondamentale importanza per il controllo del colore; è molto utile quando si lavora in Jpeg, ma lo è altrettanto nel processo di sviluppo degli scatti in formato Raw. Interessante la possibilità di creare uno stile colore per la fotocamera da usare con i programmi Adobe. Abbiamo anche apprezzato che il ColorChecker Passport rende il flusso di lavoro digitale ripetibile e addirittura migliorato nel tempo, partendo dalle stesse immagini, man mano che l’utente aumenta la sua esperienza. Gli scatti in interni sono stati effettuati con un generatore a batteria Quadra di Elinchrom.
Gerardo Bonomo e Giancarlo Vinci PC PHOTO
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