PARLARE CORRETTAMENTE PER CANTARE CORRETTAMENTE
Anche se stai cercando di migliorare il tuo modo di cantare, dovresti iniziare dal modo di parlare, perchè qualsiasi lavoro tu faccia, anche se sei un cantante professionista, passerai molto più tempo a parlare che a cantare. Siamo inconsciamente portati a distinguere nettamente il parlato dal cantato, ma è interessante notare che per il cervello non c'è nessuna differenza! Il cervello esegue esattamente le stesse procedure quando parli o quando canti, perchè sono coinvolte le stesse componenti muscolari, e l'unica differenza che il cervello percepisce è che quando canti sostieni le vocali per un periodo singolarmento più lungo e utilizzi note diverse dalla norma. Per ottenere grandi miglioramenti nel canto è bene che tu parta da un parlato che abbia fondamenta forti e vigorose. Quindi: anche se sei interessato solo a migliorare il tuo modo di cantare, non esimerti da iniziare a migliorare il tuo modo di parlare. Uno dei pericoli più grandi per le corde vocali di un cantante è parlare scorrettamente. Se dedicherai parte del tuo tempo ad ascoltare attentamente il tuo modo di parlare e a correggere ogni problema che riscontrerai, starai solo Bonus Clienti Utmusica
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proteggendo la tua voce da alcuni dei pericoli più insidiosi. È importante in ogni caso procurarsi un registratore, per tenere traccia di tutti gli esercizi che fai o che farai con il tuo insegnante di canto, ma anche per controllare la tua emissione parlata. A causa delle vibrazioni che si trasmettono all'interno dei tessuti e che risuonano all'interno delle cavità corporee, la voce che senti non è la stessa che percepiscono le altre persone. La tua voce risuona e vibra in tutto il tuo corpo, ma un ascoltatore esterno può sentire solo quello che viene trasmesso attraverso l'aria. È per questo che il suono registrato potrà sembrarti più povero rispetto a quello che ascolti mentre lo riproduci. A causa di questa differenza percettiva tra noi e un interlocutore, è meglio che ogni studente di canto si munisca di un orecchio “oggettivo”, ovvero la registrazione degli esercizi che vengono compiuti. Non è importante un registratore superaccessoriato, basta un normalissimo registratore vocale, l'importante è che tu non cancelli mai nulla e tenga il materiale registrato ben catalogato. Queste registrazioni saranno la prova del tuo punto di partenza e sarà una delle motivazioni più forti per farti procedere con determinazione nello studio, perchè ti consentirà di valutare quanto avrai progredito. I tuoi progressi saranno tangibili e oltretutto avrai un modo molto semplice per valutare e giudicare la tua voce e anche il tuo maestro di canto! Ma torniamo al modo di parlare. Puoi provare a registrarti leggendo un articolo qualsiasi di un giornale o
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una rivista, e riascoltandoti cerca di notare se senti:
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La tua voce nel naso.
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Niente voce nel naso.
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La voce troppo ariosa.
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La voce troppo squillante.
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La voce rauca.
Vediamo di analizzare più a fondo questi difetti di emissione: 1 – La voce nel naso. È dovuta ad una eccessiva quantità di aria costretta a fuoriuscire dal naso e che quindi risuona nelle cavità nasali. Quando emettiamo delle note alte, una certa quantità di aria deve essere comunque diretta verso i seni paranasali oltre che sotto il palato molle. (La parte anteriore del palato costituita da tessuto osseo è il palato duro, mentre la parte posteriore viene detta palato molle). Ma a volte, quando si irrigidisce la parte posteriore della gola, l'aria non è libera di circolare dentro la bocca, e ciò comporta l'invio di una innaturale quantità di aria nella zona del naso, producendo il caratteristico suono aspro e tremolante. Per sapere se stai inviando troppa aria nel naso fai questa prova: conta lentamente da uno a dieci. Quando arrivi a cinque tappati il naso e continua a contare. Molto probabilmente rimarrai sorpreso nel constatare che la tua voce non è cambiata nel contare da sei a dieci. Infatti se si parla correttamente, il
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naso viene utilizzato solo in minima parte. Quando tappi le narici, l'aria che non riesce a uscire dal naso è talmente poca che non modifica la qualità del suono (a meno che non si tratti dei tipici suoni “nasali” come la M e la N). Se invece hai notato un drastico cambiamento nella seconda parte della conta (quando hai tappato le narici), allora significa che quando parli mandi troppa aria verso le cavità nasali. 2 – Niente voce nel naso. È conseguenza di un errore altrettanto comune, ma opposto. In questo caso la quantità di aria inviata verso le cavità nasali è insufficiente e la voce apparirà come nel caso di un raffreddore in corso. Questi primi due sono difetti molto comuni, perchè è molto facile mandare troppa o poca aria verso il naso, almeno fino a che non si allinea perfettamente la voce. Inoltre, può capitare che, se la voce diventa nasale per un qualsiasi motivo (ad esempio per un raffreddore prolungato), possa restare così per sempre. Ciò avviene a causa della “memoria uditiva” del nostro cervello, che ricorda il suono della voce e cerca di mantenerlo costante. Nel caso di un raffreddore che si prolunga per più settimane, il cervello si fa trarre in inganno e memorizza quel suono cercando di riprodurlo ogni volta che parliamo. Quindi, è importante mantenere una costante vigilanza sul suono della propria voce, e insegnare al cervello quale è il suono che ci piace e che vogliamo, in modo che venga mantenuto inalterato nel tempo.
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3 – La voce roca. È un difetto simile alla raucedine, ovvero la voce bassa e roca, quasi scoppiettante, ed è dannoso per le corde vocali, perchè si arrossano e si gonfiano. È dovuto nella maggior parte dei casi ad un cattivo dosaggio del fiato: troppo fiato nella parte iniziale della frase e troppo poco nella parte finale. In questo modo, per terminare il discorso, si è costretti a sforzare le corde vocali che sono obbligate a vibrare ancora, ma senza il “cuscino” d'aria di cui erano dotate all'inizio della frase, con conseguente irritamento delle mucose e, a lungo andare, perdita della voce. Questo difetto di utilizzo dell'aria colpisce una grande percentuale della popolazione, ma fortunatamente è anche uno dei problemi più facili da risolvere, semplicemente cambiando li modo di respirare. Molte persone sono riluttanti a respirare più a lungo, quasi che ci fosse una reale urgenza di far uscire le parole una dietro l'altra rapidamente, e senza prendere pause. In realtà si può raggiungere un giusto compromesso tra avere il fiatone e diventare paonazzi mentre si parla, attraverso il corretto impiego della respirazione diaframmatica e alla corretta gestione del flusso d'aria che deve andare a colpire le corde vocali. 4 – La voce ariosa. La voce ariosa, in realtà per certi versi è calmante e rilassante per chi la ascolta, e può divenire sensuale in particolari momenti. In genere viene trovata attraente perchè invece di imporsi come le voci potenti e penetranti, tende a lasciare spazio all'interlocutore.
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Per questi motivi, questo tipo di emissione vocale tende ad essere identificata come utile e positiva, e quindi siamo inconsciamente portati ad utilizzarla. Il problema è che anche questa emissione è dannosa per le corde vocali. Perchè parlando in questo modo, il flusso d'aria che colpisce le corde è talmente forte, che impedisce loro di vibrare correttamente: si muovono senza controllo e sono costrette a lasciar passare molta aria. In questo modo le corde vocali si asciugano e si arrossano, perdendo la loro naturale lubrificazione. Nei casi più gravi si gonfiano (edema vocale) e potreste perdere la voce in pochissimo tempo. Quindi: se si vuole essere romantici e sensuali, si può anche utilizzare la voce in questo modo, ma per pochissimo tempo. Inoltre sappi che questo non è l'unico modo per fare colpo sulle persone: una voce addestrata che sa sfruttare tutte le sue potenzialità, le sue sfumature e la sua musicalità, può sedurre chiunque! 5 – Voce troppo squillante. È un fenomeno prodotto dalle corde vocali che vibrano per tutta la loro lunghezza, come le corde di un pianoforte. Questo tipo di vibraizione, sotto le giuste condizioni, è alla base di una voce dalla risonanza molto piacevole. In questo caso è un difetto perchè non c'è sufficiente flusso di aria per produrre una risonanza, anzi il corpo sta letteralmente ingoiando le sonorità prima che possano uscire. La laringe (alloggio delle corde vocali), durante la deglutizione si alza chiudendo il passaggio dell'aria in modo che nessun liquido o solido
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possa entrare nei polmoni. Puoi verificalo semplicemente deglutendo e appoggiando un dito sul pomo d'Adamo: sentirai che questo si alza e poi ritorna al suo posto. Questo movimento è da evitare durante il canto, ma anche durante il normale regime di conversazione, per non incappare appunto nel fastidioso problema della voce squillante. Per scoprire se la tua laringe si alza troppo riducendo il passaggio del flusso d'aria mentre parli, basta che tu appoggi un dito sul pomo d'Adamo e cominci a parlare. Se la laringe si muove di molto sopra il tuo dito, in modo simile a quando deglutisci, allora significa che c'è qualcosa da sistemare. Mentre parli la laringe si dovrebbe muovere al massimo di circa sei/otto millimetri in senso verticale. Ogni movimento più ampio blocca il flusso di aria. Anche in questo caso siamo davanti ad un difetto molto comune, anche tra molti oratori, ma anche molto facile da correggere con esercizi mirati ad abbassare la laringe. Oltretutto la laringe è una delle parti del corpo che ha maggiore memoria, quindi una volta che l'avrai fatta abbassare, rimarrà al suo posto per sempre. Una volta posizionata correttamente la laringe, avrai nel contempo corretto il problema della voce squillante.
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6 – La voce rauca. Questo difetto è molto meno comune di quelli visti fino ad ora, ma la voce gutturale e rauca è comunque una di quelle che meglio si fa notare nel panorama delle voci fastidiose. È dovuto al sommarsi delle cause che producono una voce ariosa a quelle che producono una voce squillante. Perchè la voci diventi rauca, è necessario che la laringe si alzi parzialmente bloccando il passaggio dell'aria, e allo stesso tempo le corde vocali devono essere investite da una grande quantità di aria. In questo modo le corde vocali non riescono a vibrare se non nelle zone esterne. Inoltre il flusso d'aria è talmente potente che stacca il muco dalle corde e le asciuga in pochissimo tempo. Le persone che parlano normalmente in questo modo, hano in genere molto spesso dei cali di voce e probabilmente rimangono spesso senza voce. Se ci si accorge di avere questo difetto, anche solo per pochi attimi durante il parlato, è bene porre particolare attenzione all'uso corretto della laringe e alla respirazione.
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Se ti sei accorto di avere uno di questi difetti nella tua emissione parlata, allora è il caso di iniziare a correggerli. Non preoccuparti: è difficile trovare una persona che parli in modo corretto. Se chiedi ai tuoi amici di descriverti come giudicano la propria voce, ti accorgerai che quasi tutti esprimono insoddisfazione, e se addirittura chiedi loro di descrivere le loro qualità canore, allora diventano anche più impietosi. Ma sappi che è molto semplice riuscire a eliminare ogni difetto di emissione. Serve solo consapevolezza sull'utilizzo delle corde vocali e sulla gestione della respirazione, e un po' di applicazione. Anche se il tuo obiettivo non è quello di diventare un cantante professionista, il corretto uso della tua voce è alla base dei tuoi rapporti sociali, perchè con una bella voce, ben allenata risuonante, avrai a disposizione un'arma vincente per acquisire carisma ed essere ascoltato con interesse in ogni situazione. Una volta che si impara ad utilizzare la voce in modo corretto, svelandone tutte le sue potenzialità, si rimane meravigliati dal sentire quanto si può fare lasciando libera la voce. Libera di esprimere sentimenti, che sono determinanti nelle relazioni interpersonali.
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