I COLORI DEL SOLE
...NON TERRE DEI FUOCHI MA DI ARTE, CULTURA, ECCELLENZA E STORIA! I°edizione premio Terre del Sud evento poliedrico con mostre, spettacoli, degustazioni ed esibizione delle eccellenze
Paolo Caiazzo Eugenio Bennato Coro Giovanile del San Carlo
e tanti altre eccellenze premiate
Mensile di arte, cultura, storia enogastronomia, spettacolo e perle del Sud Inserto allegato a "La Tofa"Periodico torrese per la conoscenza e la difesa del patrimonio culturale della città.reg. tribunale di Torre Annunziata n. 6 del 8/8/2006
terre del sud
Editoriale
Dal Vesuvio all’Europa: territorio al primo posto
di Ermanno Corsi
Vicina alle imprese, vicina alle famiglie Indirizzi sede principale: Palazzo Vallelonga Corso Vittorio Emanuele, 92/100 Torre del Greco tel. 081-358111 Altra sede: Piazza Martiri d’Africa, 116 Torre del Greco tel. 081-8813990
Un credibile programma di sviluppo socio-economico e di rigenerazione sociale non può prescindere da parole che indicano obiettivi validi per l’immediato e per il futuro meno lontano. Territorio, economia e servizi sono le parole-programma. Tanto più per una città come Torre del Greco che dovrebbe continuamente chiedersi:come è possibile che da terra simbolo dell’antica Campania felix, è diventata oggi una terra di forte sofferenza collettiva? E ancora: se al tempo dei Borbone era “la spugna d’oro del reame”, come è possi bile che sia ora una terra attraversata da patologie acute come la disoccupazione (specie quella giovanile) ,l’illegalità, la confusione istituzionale, la malavita sempre più pervasiva? Il vero legame con un territorio richiede, come obbligo etico-morale, una lettura critica di esso. Fino agli anni Cinquanta Torre del Greco era raccomandata come una zona fra le più salubri, alle pendici del Vesuvio, nell’ampia fascia dal mare alla “montagna”, luogo di villeggiatura per eccellenza (basta citare Leopardi). La “lebbra del cemento”, la trasformazione di vaste zone da agricole in edilizie ha arricchito speculatori e ha oggettivamente impoverito la comunità. La degenerazione dei comportamenti è stata una drammatica, ma innaturale, conseguenza. Al rispetto della natura e del paesaggio si è sostituita una devastante “marmellata” di rioni e di edifici a molti dei quali è impedito oggi di vedere “i colori del sole”. economia ha subìto un tracollo verticale. Fino ad alcuni decenni fa poteva contare su una pluralità di “filoni”: dalle attività collegate al mare alla vocazione artistica, dalla capacità imprenditoriale alla intraprendenza nei commerci; un protagonismo a tutto campo. Recentemente la rovinosa caduta del colosso Deiulemar ha inferto un colpo durissimo a una struttura che sembrava inattaccabile. Nessun settore della nostra vita comunitaria è un corpo separato. Quello che accade in uno si ripercuote immancabilmente sugli altri. Così le crisi ricorrenti hanno provocato una mutazione quasi genetica sui comportamenti collettivi. Il tasso di moralità pubblica si è sensibilmente abbassato, il consumismo troppo spesso fine a se stesso ha reso l’avere più importante dell’essere. I modelli che vengono proposti ai giovani torresi puntano più sulla quantità che sulla qualità, più sui beni effimeri che su quelli durevoli. Da una lettura critica, sia pure molto veloce, viene l’idea che la regressione sociale è irreversibile? Nient’affatto. Viene invece la sfida a riprendere coraggiosamente la via dello sviluppo e della rigenerazione. Una sfida che sarebbe però velleitaria se non si avesse consapevolezza degli obiettivi che si possono raggiungere,insieme con le forze da mettere necessariamente in campo. “Terre del Sud”,o “I colori del Sole”,è un’espressione dal forte contenuto simbolico. Allude a un insieme di iniziative, a una strada che può portare lontano. Parte dall’idea che il vero progresso deve avere come fondamento le risorse proprie di un territorio:quelle “eccellenze” cui finora non è stata fornita la possibilità di esprimersi compiutamente,quel patrimonio che è connaturato al territorio e ne qualifica l’identità. Post fata resurgo,è scritto sul campanile di piazza Santa Croce. Il mare c’è ancora e continua a “bagnare” Torre del Greco con armatori prestigiosi che mantengono posizioni preminenti su vasta scala. Il corallo, nonostante scelte e trasferimenti territoriali molto contestati, continua ad esercitare una forte attrazione. Le imprese che non vogliono arrendersi trovano nella Banca di Credito Popolare un sostegno prezioso e di grande apertura. Le produzioni agricole più specifiche non sfigurano nella competizione sui mercati. Il dinamismo dei giovani trova in alcune strutture un luogo privilegiato per potersi esprimere. Ma occorre avvicinare sempre più la politica e la società,la sfera pubblica e quella privata. Nell’immaginario collettivo c’è troppa distanza. Con “Terre del Sud” parte da Torre del Greco una proposta articolata che esprime una decisa volontà di ripresa:non immaginata e virtuale, ma fondata su risorse che il territorio ha e che, però,vanno utilizzate con più intelligenza di prima. 3
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I COLORI DEL SOLE
Eccellenze in passerella con Terre Del Sud
L’evento L’evento dell’estate dell’estate che che risalta risalta le le eccellenze eccellenze del del Sud Sud ee culmina culmina con con ilil Gran Gran Galà Galà alle alle pendici pendici del del Vesuvio Vesuvio di diFrancesca FrancescaMari Mari
Mai più “terra dei fuochi” e di camorra... ma di risorse ed eccellenze in tutti i campi da risaltare e premiare. Nasce “Terre del Sud”, la prima edizione del premio dedicato alle eccellenze campane e meridionali, promosso dalla cooperativa sociale “Anchioleali” in sinergia con diversi enti come Ministero dei Beni Culturali e del Turismo, Ministero degli Interni, Regione Campania, Assessorato al Turismo e Spettacolo ed alle Attività Produttive, Napoli Città Metropolitana, numerosi Comuni campani, Confagricoltura Napoli, Agripromos Campania,Federalberghi Campania, Touring Club Italiano – Campania, Banca di Credito Popolare di Torre del Greco, NEUROMED, Parco Nazionale del Vesuvio,Istituti Statali Turistico – Alberghieri, Associazione Cuochi Torresi, Associazione Pasticcieri Torresi, Associazioni Presepisti Torresi, Associazione Socio-Culturale “ Il Corpo di Napoli”, Associazione Spaghetti Italiani – Biennale del Gusto, Accademia Europea della Musica, Associazione Provinciale. L’evento che consta di una serie di iniziative e manifestazioni culturali, enogastronomiche e musicali si 4
svolgerà a Torre del Greco, presso il complesso turistico “Gora” ed altre location cittadine, tra il 18 e il 25 giugno 2015. “Con l’istituzione del premio Terre del Sud - dice Rosario Rivieccio, direttore artistico - si è inteso dare un riconoscimento a tutte quelle personalità del mondo della Ricerca e Formazione, Cultura, Arti Figurative e Mestieri, Spettacolo e Tv, Giornalismo e Letteratura, Enogastronomia, Società Civile ed Istituzioni che con le loro attività abbiano accresciuto la conoscenza delle eccellenze della Campania Felix, nei vari settori di competenza e che si siano prodigati nella loro promozione e diffusione a livello nazionale ed internazionale. Il fine ulteriore è quello anche di valorizzare e porre all’attenzione dei giovani del territorio, modelli e riferimenti positivi nei vari ambiti d’interesse sia culturale, ambientale, formativo, etico, professionale e della legalità. Il Premio Terre del Sud, insieme alla omonima rivista, non sono altro che i primi passi perché tutta la mission progettuale confluisca all’interno di una fondazione che possa mantenere, potenziare ed ampliare l’offerta forma
tiva, promozionale, di studio, di affiancamento e di tutela degli scopi in oggetto”. Si parte, allora, il 20 maggio con la conferenza stampa di presentazione dell’evento alle 11 presso la Sala Convegni della Camera di Commercio di Napoli. Il 19 giugno 2015 si svolgerà “OPEN DAY: la giornata per il Sud” presso la struttura turistica “Gora Club” di Torre del Greco con questo programma: ore 9.30 Coffè Break; ore 10 SEMINARIO «Il turismo e le potenzialità economiche strutturali dei nostri territori alla luce della nuova Legge Regionale per un futuro sostenibile» ; ore 11.15 Coffè Break; ore 11.30 SEMINARIO. «Il recupero e la promozione della Bottega Scuola come strumento per il rilancio degli antichi mestieri»; ore 12.30 pausa pranzo; ore 15 SEMINARIO «Terra dei fuochi: storia, ambiente e bonifiche»; ore 17 Incontri letterari con Nadia Verdile, Roberta Ventrella ed Antimo Manzo e con degustazioni varie. Poi dal 18 al 25 giugno 2015 presso la struttura turistica «Gora» di Torre del Greco sí svolgerà la “Mostra-fiera-mercato”, mostra delle eccellenze artigianali, enogastronomiche produttive (Cammeo, Corallo, lavorazione pietra lavica, florovivaismo, produzioni agricole autoctone, maestri d’ascia, antiquariato, ceramiche e lavorazioni del vetro, editoria). Degustazioni e dimostrazioni enogastronomiche tutti i giorni con Chef stellati. Serata conclusiva il 25 giugno 2015 presso la struttura turistica «Gora» di Torre del Grecoc con il Gran Galà premio «Terre del Sud». Questi i riconoscimenti: premio alla Carriera a Eugenio Bennato; premio Impresa ed Innovazione ad Atitech; premio Start up e Ricerca a 012Factory; premio Editoria e Giornalismo a Nadia Verdile, e Antonello Perillo; premio Università e Formazione a Università Telematica Pegaso; premio La Carovana della Solidarietà a Cooperativa Resistenza per Vino Falanghina Selva Lacandona; premio “Giovani Emergenti” ad Antonio Colantuono, Raffaele Battiloro, Daniela Federico; premio alle Istituzioni a Catia Pellegrino,Comandante Nave Libra; premio Bottega Artigiana alla Sartoria Gianni Attolini; premio allo Spettacolo a Paolo Caiazzo; premio Città Torre del Greco a Mauro Ascione; premio Turismo e Territorio al corto “Napoli è Bella”. La premiazione sarà impreziosita dalle esibizioni di: Coro giovanile del Regio Teatro San Carlo di Napoli, diretti dal M° Carlo Morelli; tenore Mario Todisco; Etnica Ditirambo e Antonio Onorato; pianista Raffaele Battiloro; musicista Antonio Colantuono. Presenterà la serata Marianna Mercurio. Al termine dello spettacolo Cena di Gala presso ristorante «Villa Federico» per degustare i piatti e i prodotti preparati dagli Chef stellati premiati durante la serata stessa. 5
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La musica delle radici: Eugenio Bennato Il premio alla carriera andrà ad Eugenio Bennato, artista napoletano poliedrico e vero rappresentante della musica e tradizione
di Francesca Mari
Il premio alla “Carriera” sarà conferito ad Eugenio Bennato, una delle icone indiscusse della napoletanità. Eugenio Bennato è un cantautore e musicista italiano e fa parte della scuola di cantautori napoletana assieme ai due fratelli Edoardo e Giorgio, a Pino Daniele, Tony Esposito, Alan Sorrenti ed altri. Nasce a Napoli il 16 marzo 1947. Nel 1969 fonda la Nuova Compagnia di Canto Popolare, che negli anni ’70 diventa il più importante gruppo di ricerca dedicato alla musica popolare dell’Italia meridionale, anche grazie alla conquista del pubblico giovane e all’influenza sugli artisti della Scuola Napoletana. Con essa Bennato registra sei album e – dopo l’esordio al Festival dei Due Mondi di Spoleto nel 1972 - intraprende una serie di tournée in Italia e all’estero, tutte di grande successo.Il 1976 è l’anno della fondazione di Musicanova – altro gruppo che si propone di mantenere vivo il folklore musicale - a cui si affianca l’attività personale di compositore. Scrive infatti parecchi album di successo, fra cui BRIGANTE SE MORE del 1979, lavoro sul tema del brigantaggio ancora oggi estremamente conosciuto, realizzato in collaborazione con Carlo D’Angiò. Oltre a questo, c’è spazio per la composizione di colonne sonore per il cinema, per il teatro e per il balletto. Nel 1998 Bennato fonda Taranta Power, compagnia che – partita con un grande festival a Lecce - porta successivamente il musicista in tournée per mezzo mondo. L’anno successivo questo progetto diventa anche un lavoro discografico: nel 1999 esce infatti TARANTA POWER, mentre tra il 2000 e il 2001 vengono pubblicate le raccolte antologiche LEZIONI DI TARANTELLA (2000) e TARANTELLA DEL GARGANO (2001). Nel 2001 Bennato partecipa poi al Womad festival di Peter Gabriel, ricevendo l’offerta per la pubblicazione del brano “Taranta power” nella raccolta WOMAD 2001. Sempre nello stesso anno fonda a Bologna la Scuola di Tarantella e danze popolari del Mediterraneo, la prima dedita al 6
recupero, allo studio e alla divulgazione delle danze popolari del Sud d’Italia. Nel giugno 2002 esce CHE MEDITERRANO SIA, lavoro che mira a coniugare la musica etnica italiana con maggiori sonorità mediterranee. Accanto ad una tournée internazionale di due anni – dal 2002 al 2004 – Bennato prosegue singolarmente la propria attività di compositore: dopo la realizzazione delle musiche dell’opera teatrale “Pilato Sempre” (su testo di Giorgio Albertazzi), e del film “Rosafuria”, realizza - in collaborazione con il fratello Edoardo - la colonna sonora del cartone animato “Totò Sapore” uscito nei cinema a Natale 2003. Dopo l’impegno con le musiche della fiction per Rai Uno “Il padre delle spose” (2006), l’anno successivo esce l’ultimo lavoro: si tratta di SPONDA SUD, che ancora una volta si colloca nella tradizione della musica popolare ed etnica.
L’impresa prende il volo: Atitech Il premio Impresa e innovazione conferito ad Atitech S.p.a., leader nel settore dei trasporti di Nicoletta Lanzano Premio Impresa ed Innovazione: Atitech. Atitech S.p.A. è una società leader italiana, dal 1964 al 1990 divisione tecnica di Ati - Aero Trasporti Italiani, una compagnia aerea istituita da Alitalia per operare i voli interni in Italia. Quando Ati è stata incorporata in Alitalia, la divisione tecnica è stata scorporata per costituire la nuova società. Le principali compagnie aeree clienti di Atitech sono Alitalia e Alitalia Express. La sede della società è presso l'Aeroporto Internazionale di Napoli-Capodichino, dove sono ubicati due hangar. Un laboratorio di 4400 metri quadrati supporta tutte le operazioni tecniche, insieme ad un grande magazzino. Al giorno d'oggi, Atitech ha un contratto in esclusiva, fino al 2020, con CAI-Alitalia, per effettuare la manutenzione di base per l'intera flotta a corto-medio raggio A319, A320, A321. Nel novembre del 2009, quando ha avuto luogo il processo di privatizzazione, la società è stata riorganizzata per affrontare al meglio le sfide del mercato e, grazie ad un accordo firmato dai sindacati, può ora contare su un nuovo approccio di flessibilità del lavoro. E' stato, inoltre, rinnovato il Consiglio di Amministrazione per quanto concerne la dirigenza. Atitech è attualmente presieduta da Gianni Lettieri, ex Presidente della "Unione Industriali" (Associazione degli Imprenditori), con una provata esperienza in questioni finanziarie, e Presidente ed Amministratore
Delegato di Meridie S.p.A..Con grandi sforzi e professionalità delle maestranze e dei dirigenti, Lettieri è riuscito a salvare un’azienda sull’orlo del fallimento, che attualmente è in forte crescita e ha una forza lavoro di circa 600 dipendenti. Dal 1° settembre 2012, C.E.O. è stato nominato Ciro Favicchia. Con l'obiettivo di ottenere nuovi clienti, non solo nell'area del Mediterraneo, Atitech sta arricchendo la sua capacità con la certificazione di manutenzione di base per Boeing B767, Embraer 175/190 e Canadair CL415. Una scuola di formazione e certificati EASA Part 147 completano la sua gamma di funzionalità, fornendo ai clienti una matrice di prima classe di servizi. La società ha firmato contratti con altre compagnie aeree, aggiungendo, in tal modo, più di 30 aerei alla flotta Alitalia. Atitech S.p.A. propone ai suoi clienti selezionati capacità e know-how consolidati, al fine di realizzare partnership di lungo termine con notevoli vantaggi commerciali.
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Impresa del futuro con 012 FACTORY
Il giornalismo per la verita’
Il premio per la ricerca a una realtà tutta italiana che si è distinta per crescita, innovazione e occupazione
Nadia Verdile e Antonello Perillo, due giornalisti campani attivi nel nome della verità
di Marcella Caliman
di Nicoletta Lanzano
Il premio "Start up e Ricerca" andrà a 012Factory, in quanto, tra le eccellenze del Sud, si è distinta per successo in termini di velocità di crescita, innovazione, occupazione giovanile ed internazionalizzazione. Nata il 9 maggio 2014 a Caserta grazie a sette imprenditori: Sebastian Caputo, Paolo Conte, Gianluca Abbruzzese, Luigi Abbruzzese, Enrico Vellante, Fabrizio Lapiello e Pietro Nardi, si è ispirata allo studio di New York di Andy Warhol dove personaggi di spicco creavano qualcosa di nuovo per una contaminazione senza precedenti ed ad aziende competitive dell'imprenditoria mondiale capaci di generare posti di lavoro come la Stanford University, Mind The Bridge, Singularity University della NASA.012Factory ha dato fin da subito la sua impronta sul territorio offrendo servizi di supporto alle attività locali. Nel Policy Brief Youth Entrepreneurship della Commissione Europea e dell’OECD viene lanciato il Key Message: “L’imprenditorialità giovanile non è la panacea per contrastare la disoccupazione giovanile ma rappresenta sicuramente uno strumento fondamentale al suo contrasto, in linea con la Mission for Growth”. In tale visione fondamentali sono le startup, destinatarie di interesse da parte di Istituzioni, entri privati, corpi intermedi. In tale 8
ottica si muove 012Factory con l'Academy, suo programma di punta che in soli 6 mesi è stata riconosciuta come eccellenza del Sud dall'Expo delle Startup. Si tratta di un percorso formativo gratuito della durata di 6 mesi e 12 workshop che con il supporto di mentor altamente qualificati, permette a 30 selezionati di creare aziende ad alto potenziale di crescita. Primo centro di contaminazione in Italia per l’innovazione d’impresa e prima Academy in Campania per la formazione delle startup, 012Factory ha visto la partecipazione di illustri casi di successo come la Fondatrice e Vice Presidente di Moleskine. Chiamata a Maggio 2014 come case history italiano allo Startup Weekend a Lecce, 012Factory viene ripresa come eccellenza italiana allo SME Assembly - Business Tour. 012Factory mantiene le sue radici e fonda il TEDxCaserta, licenziatario ufficiale della conferenza americana portandola al Centro Commerciale Campania con interventi di speaker internazionali e sponsor del territorio. Per una contaminazione internazionale, diventa socio di ItaliaStartup e stringe una partnership con Liverpool John Moores University e con le principali realtà inglesi per portare 24 speaker dall’Inghilterra in vista della seconda edizione dell’Academy.
tano. Alla Real tenuta borbonica ha, poi, dedicato uno scritto appassionato ed approfondito, La Reggia di Carditello. Tre secoli di fasti e feste, furti e aste, angeli e redenzioni, Edizioni Ventrella. Il libro sarà presentato nel corso dell'Open Day che si terrà al Gora Club di Torre del Greco, il 19 giugno 2015. Antonello Perillo nasce a Napoli il 29 giugno 1961. E' giornalista professionista dal 1988. Entrato in RAI nel 1992, è conduttore del Tg Campania ed ha condotto per diversi anni le edizioni mattutine del TG1 e del TG2 prodotte dalla redazione di Napoli. È stato, il 28 marzo del 1999, il primo conduttore televisivo italiano a trasmettere in diretta nazionale da uno “studio virtuale”, quello del Tg3 Neapolis. Nel marzo 2001 ha fondato il blog www.azzurrissima.it, dedicato alla città di Napoli. Dal 18 febbraio 2013 è il Caporedattore Centrale Responsabile del TGR RAI della Campania. Copiosi i premi all'attivo, come il Premio Nazionale Arycanda per l’impegno nella propria professione e per il coraggio nella cronaca giornalistica, ricevuto 16 novembre 2013 al teatro dell’Accademia Aeronautica Militare di Pozzuoli; Premio Personalità Europea 2013 per il settore giornalismo, ricevuto il 10 dicembre 2013 in Campidoglio; Premio Arcobaleno Napoletano destinato alle eccellenze partenopee, ricevuto il 3 dicembre 2014 al Teatro Sannazaro di Napoli.
Premio Editoria e Giornalismo: Nadia Verdile ed Antonello Perillo. Nadia Verdile nasce a Napoli nel 1965 e vive a Caserta. Giornalista de Il Mattino, insegna Italia no e Storia al Liceo Artistico "San Leucio", nel capoluogo di Terra di Lavoro. Da anni si occupa di storia delle donne e di storia del territorio. Ha collaborato con i Dipartimenti di Lettere della "Federico II" e della "Sun", con la Colorado State University per il progetto Female Biography Project e con la Fondazione Valerio per la Storia delle Donne. E' autrice di sedici libri e lavora per la carta stampata dal 1998. Nel corso della sua carriera è stata insignita di tre premi: Premio Olmo, per il giornalismo (2007); Premio Terza Napoli – La città che eccelle, per la ricerca storica sulle donne (2011); Premio Donna Coraggio, per l'impegno giornalistico profuso nella difesa della Reggia di Carditello (2015). Il 13 febbraio 2015 ha, difatti, ricevuto minacce di morte dalla criminalità organizzata proprio per aver denunciato dalle pagine de Il Mattino le tristi vicende del sito caser9
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Daniela Federico
Pegaso: la formazione è telematica
L’Università telematica Pegaso è stata la prima ad usare tecnologie multimediali per la formazione di Marcella Caliman
Il premio Università e Formazione sarà dato all'Università telematica Pegaso. Il dottor Danilo Iervolino, nella sua carriera universitaria, si è sentito uno dei tanti ospiti che, una volta laureto, avrebbe lasciato tutto immutato ed invece avrebbe voluto un'Università che potesse appartenere e plasmarsi con gli studenti e con coloro che ci lavorano. Il passo da desiderio a realtà si è avuto il 20 aprile 2006, quando a Napoli è stata istituita, con Decreto MIUR, l'UniPegaso, che risponde ad una delle principali domande del mercato: formazione che cresce con la società e quindi con la tecnologia. L'Università Pegaso è stata la prima ad utilizzare l'e-learning, tecnologie multimediali ed Internet ai fini dell'apprendimento e della formazione. Grazie all'introduzione di metodologie didattiche all'avanguardia ed al concetto di accessibilità a tutti attraverso canali diversificati, vengono valorizzati i diversi stili cognitivi, si offre una fruizione semplice ed immediata, garantendo un sapere continuo, condiviso e contestualizzato. Ciò è reso possibile dal know how, ossia lo scambio culturale che si ottiene grazie alla rete di high profile di docenti e collaboratori interni ed esterni. L’Ateneo segue le linee guida del lifelong learning, sviluppando un paradigma formativo che rende lo studente protagonista del processo di apprendimento, orien10
tato verso il personal empowerment: offre, infatti, una formazione continua lungo l'intera esistenza, garantendo, con l'utilizzo del Web, una moltitudine di accessi. Grazie alla grande professionalità delle risorse umane - altamente qualificate ed affermate nell’ambito lavorativo - offre una vasta gamma di corsi (9 corsi di laurea ed oltre 200 post lauea e post diploma) per coloro che hanno terminato la scuola dell’obbligo, ma anche per chi è già inserito nel mondo del lavoro. Un' esempio sono l'English Certification, l'Eipass Informatica e la Certificazione di lingua italiana per stranieri. I corsi, concepiti a seguito di approfondite analisi di mercato forniscono agli studenti conoscenze generali e settoriali, competenze tecniche ed una padronanza degli strumenti tale da assicurare ampi sbocchi occupazionali. Pegaso, quindi, garantisce una formazione che si dimostra essere non solo al passo con i tempi, ma che, guardando in avanti, è in grado di formare figure professionali che soddisfino a pieno la richiesta del mercato del lavoro.
Antonio Colantuono
Tre giovani promesse made in Torre
Il premio destinato ai giovani emergenti andrà a tre artisti torresi che si sono distinti nel panorama musicale di Antonio Grazioli e Antonio Sollazzi Per la categoria “giovani emergenti”i premiati saranno Daniela Federico, Raffaele Battiloro e Antonio Colantuono. Daniela Federico classe ’89, si appassiona fin dall’adolescenza al canto lirico, per poi specializzarsi al genere Pop-Soul. Ha partecipato a una trasmissione di Rai Due “Canzoni e Sfide” con la canzone classica napoletana ‘’Dicintencelle vuje’’ ricevendo buoni consensi dai critici Luca Jurman e Katia Ricciarelli. Nel 2010 ha partecipato alle selezioni di Sanremo e, nonostante il provino non è andato a buon fine, la sua canzone è stata selezionata per una compilation di brani inediti, riuscendo ad arrivare al primo posto di I Tunes. Nel 2012 ha gareggiato in un programma di giovani talenti di Rai 1 chiamato ‘’ Talent Fest ‘’duettando con il grande Jimmy Fontana la canzone‘’Il Mondo‘’ e vincendo così la competizione. Raffaele Battiloro, classe ’99, nasce a Torre Del Greco e all’età di 5 anni incomincia a studiare pianoforte, mentre a 7 viene ammesso al Conservatorio ‘’Gesualdo da Venosa’’. Frequenta attualmente l’ottavo anno del corso di pianoforte principale. Nel corso degli anni di studio ha ricevuto il primo premio in alcuni concorsi pianistici nazionali ed internazionali: LAMS di Matera 2008; Orfeo Stillo di Paola; Piove di Sacco; Concorso
Raffaele Battiloro
Internazionale di Cava dei Tirreni 2013. Ha effettuato numerose Masterclass con grandi artisti Internazionali. In questi anni Raffaele ha effettuato alcuni concerti per l’Università della Basilicata; per il ministero dei beni Culturali al museo archeologico di Potenza, per il comune di Torre Del Greco ed è stato invitato dal liceo Galilei nel corso del 50° anniversario della fondazione. Antonio Colantuono, classe ’77, nasce a Napoli, ed è proprio nella città Partenopea che inizia la sua carriera artistico-musicale, facendosi notare per un coinvolgente intrattenimento di Pianoshow. L'artista ha collezionato varie esperienze televisive regionali e nazionali, emergendo anche come speaker nei vari programmi radiofonici. Il disco che ha caratterizzato la sua carriera discografica è “Il Malacarne”. Nel corso degli anni ha raggiunto molte collaborazioni artistiche che lo vedono coinvolto sia musicalmente che in qualità di attore. La stampa lo definisce il Cant-attore, per la sua simpaticissima caratteristica attoriale nei video clip da lui scritti unitamente alle canzoni composte a quattro mani con suo padre Salvatore Colantuono.
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Attolini, il top della tradizione sartoriale Una delle realtà sartoriali più famose che porta nel mondo la tradizione partonopea Di Antonio Grazioli e Antonio Sollazzi Attolini è, nel mondo, sinonimo di tradizione sartoriale partenopea. Ieri come oggi, dal 1930 lungo tre generazioni, fucina di una nuova eleganza esclusiva ed artigianalità reale. Espressione, senza compromessi, di qualità assoluta, cultura unica del saper fare, personalizzazione e raffinatezza senza tempo. “Il nostro segreto è sintetizzabile in una formula semplice: fare sempre seriamente il nostro lavoro, senza cercare facili scorciatoie che possono anche premiarti nel breve periodo ma nel lungo ti presentano inevitabilmente il conto” dice Cesare Attolini. A cavallo degli anni Trenta del secolo scorso, Napoli è una delle città più eleganti d’Italia, il gusto napoletano coincide in prevalenza con quello inglese fino a quando un giovane sarto partenopeo Vincenzo Attolini grazie alla sua spiccata intuitività creativa, al suo profondo senso dell’armonia e ad un’abilità manuale impareggiabile nel taglio dei tessuti, riscrive le regole dell’ingessata eleganza d’oltremanica. Proprio nell’anno 1930, disegna, taglia e cuce una giacca dalla linea mai vista prima e dalle rifiniture inconsuete. Una semplicità disarmante capace però di fare apparire giurassici i capi d’abbigliamento inglesi. Via le imbottiture, via le spalline, via la fodera. Resta solo l’indispensabile, rendendo la giacca morbida e leggera come una camicia. Nessun sarto aveva mai osato tanto negli ultimi cinquant’anni. E’ una rivoluzione. Gli uomini più prestigiosi dell’epoca giungono, giorno dopo giorno, come in un pellegrinaggio, nella sartoria di via Vetriera a Napoli, a cento passi da quella via Filangieri dove oggi si trova il raffinato atelier di Cesare Attolini. La Sartoria può vantare, sotto la guida appassionata e meticolosa del Maestro Cesare, la collaborazione di ben 130 sarti partenopei fra i più esperti ed abili in circolazione. E’ qui che prendono vita, passaggio dopo passaggio, i soli ed esclusivi 10.000 capi fra giacche, abiti, cappotti che ogni anno raggiungono in tutto il mondo gli estimatori dello stile Attolini. L’espressività esecutiva di un capo Attolini è vicina all’arte:
sono necessarie dalle 25 alle 30 ore per realizzare un abito. Oggi, i pregevoli capospalla prodotti nel laboratorio di Casalnuovo sono presenti nelle boutique più importanti dei 5 continenti, da New York a Miami, da Atene a Toronto, da Londra a Parigi, da Berlino a Mosca, passando per Los Angeles, Tokyo e Dubai.
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Paolo Caiazzo: il comico “sociologo”
Il premio allo spettacolo conferito a Paolo Caiazzo, il comico poliedrico che parla di storia meridionale
di Francesca Mari Il premio allo spettacolo andrà al comico Paolo Caiazzo. Reso famoso al grande pubblico dalla trasmissione “Made in Sud”, il cabarettista Paolo Caiazzo ha alle spalle un lungo e brillante percorso artistico nell’ambito teatrale e televisivo. Nato il 19 Ottobre 1967 a S. Giorgio a Cremano in provincia di Napoli¸ muove i primi passi nel mondo del teatro di base nel 1987. Agli inizi degli anni 90 frequenta la Bottega Teatrale del Mezzogiorno presso il Teatro Cilea di Napoli diretta da Antonio Casagrande e con Maurizio Casagrande.Dopo varie esperienze nel teatro semiprofessionistico inizia un percorso di attore ed autore di testi di cabaret. I suoi personaggi approdano così in alcuni format televisivi di successo¸ prima sulle emittenti regionali¸ e poi su quelle nazionali. Ritorna in Teatro dal 2005 affermandosi nei principali cartelloni partenopei mettendo in scena le sue commedie particolarmente apprezzate dal pubblico per la loro originalità e contemporaneità. Il suo personaggio più noto è Tonino Cardamone, un uomo marchiato e riconosciuto dalla società come mente poco attendibile. Con questo si costruisce un alibi per poter parlare¸ spesso con lingua tagliente¸ del mondo dei sani di mente. Scruta ed analizza comportamenti¸ manie e fatti di cronaca con estrema lucidità evidenziandone gli aspetti poco razionali. Tra i premi ricevuti: primo classificato al Festival di comicità nazionale Charlot 2001 di Paestum; premio MASSIMO TROISI 2008; premio TOTO` 2007 assegnato da Liliana De Curtis. Tra le trasmissioni televisive a cui ha partecipato: Quelli che il calcio, Zelig, Colorado Cafè, Domenica in etc. Molti sketch di Caiazzo, inoltre, si possono considerare vere e proprie lezioni di revisionismo storico relativo a Napoli e al Sud Italia in genere. 14
Mauro Ascione: la forza della tradizione La famiglia Ascione è da oltre un secolo leader nel settore dei coralli, cammei, madreperla e pietre dure
di Angela Esposito Il Premio Città Torre del Greco sarà conferito a Mauro Ascione. Questa scelta perché con i suoi 160 anni di attività, la "Giov. Ascione & Figlio" rappresenta la forza di una tradizione maturata nel solco di una continuità familiare solida e mai interrotta. Essa e' la più antica e fra le più rinomate manifatture esistenti in Torre del Greco nel delicato e prestigioso settore della lavorazione del corallo, del cammeo, della madreperla e delle pietre dure. Le origini azienda manifatturiera risalgono agli ultimi anni del regno di Ferdinando II di Borbone, e precisamente al 1855 quando Giovanni Ascione, figlio dell’armatore di coralline Domenico, volle avviare una propria attività industriale legata al corallo nella sua città natale, Torre del Greco, già sede di manifatture dal 1805. Giovanni Ascione conferì subito alla propria azienda il carattere di impresa
familiare che essa avrebbe mantenuto per numerose generazioni. Dopo l'Unità d'Italia, della Famiglia Reale, gli Ascione ottennero il privilegio di fregiare il marchio delle insegne di Casa Savoia, con due diversi brevetti, l’uno del 1875 (sotto Vittorio Emanuele II) e l’altro del 1905 (con Vittorio Emanuele III). La continua ricerca di nuovi stili e tecniche da applicare non solo alla tradizionale lavorazione del corallo ma anche a materiali diversi quali la madreperla, la tartaruga, la conchiglia, le pietre dure e quelle semipreziose, ha consentito alla Casa Ascione di costruire, sin dalla fine dell'Ottocento, un catalogo particolarmente ricco. Dal secondo dopoguerra, l'ingresso nell'azienda della forte personalità umana ed artistica del comm. Giovanni Ascione, recentemente scomparso, ha comportato un ulteriore passo in avanti dell'impresa. Verso la fine degli anni ottanta, ed è cronaca dei nostri giorni, si affaccia alla vita aziendale una nuova generazione che con determinazione proietta verso il futuro una tradizione artigiana unica al mondo.L’organigramma attuale dell’azienda conta circa venti addetti, tra diretti ed indiretti e vede alla direzione i fratelli Ascione: Mauro, amministratore della società e responsabile del settore commerciale, Giuseppe, responsabile amministrativo; Marco e Giancarlo responsabili della produzione, e Caterina, designer e direttore artistico della produzione. Mauro ha ricoperto numerosi incarichi nelle federazioni associazioni di settore tra cui ricordiamo oltre un decennio trascorso alla presidenza di Assocoral e Vicepresidente della Confedorafi massima organizzazione del settore orafo italiano.Dal 1902 la Casa ha sede presso il medesimo edificio nel centro storico di Torre del Greco, ove ancora si trova il laboratorio e nei cui suggestivi saloni, tra le antiche vetrine, si può ripercorrere la storia dell'azienda attraverso le sue più significative creazioni. 15
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Hotel Scapolatiello: gusto eccellente
L’hotel Scapolatiello è il top campano nella cucina mediterranea e riceve il premio “il gusto dell’eccellenza” di Angela Esposito Il premio “Il gusto dell’eccellenza” andrà all’Hotel Scapolatiello.L’Hotel Scapolatiello è oggi una delle più importanti e rinomate strutture della Campania ed è annoverato tra i soci delle catene Jewels Hotel & Resorts Collection e Charme&Relax.Il merito di aver dato inizio nel 1821 alla fiorente attività alberghiera dell'Hotel spetta a Gabriele Scapolatiello. E’ a lui che a partire dal 1846 ci si riferisce con l'appellativo “padrone” nell'antico libro degli ospiti, gelosamente custoditodall'albergo. Sul finire del XIX secolo, subentrò nella gestione il figlio Giuseppe, primo membro della famiglia a essere censito come albergatore nel registro comunale. Successe a Giuseppe il figlio Cesare di cui si ricorda soprattutto la passione e il talento nell’arte culinaria. Il segreto dei suoi squisiti manicaretti risiedeva nella genuinità degli ingredienti delle pietanze offerte, provenienti dalle coltivazioni biologiche di proprietà della famiglia Scapolatiello e tutt'oggi utilizzate nei deliziosi piatti preparati dallo chef del ristorante dell’albergo
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“Locanda 18.21”. Quando nel 1943 Cava de' Tirreni divenne terra di conquista e fu bombardata, lo spirito di apertura e solidarietà, aggiunte alla naturale propensione all'ospitalità, spinse la famiglia Scapolatiello ad accogliere tutti gli abitanti che a causa dei bombardamenti erano rimasti senza casa, provvedendo per lungo tempo anche al loro sostentamento. Dopo il 1950 dal matrimonio di Giuseppe con Zelia Pelosi Ventura nacquero Lucia, Giuliana e Cesare, oggi al timone dell’albergo al fianco della saggia presenza del padre. Da qui sono passati ospiti illustri, che si sono fermati non solo ad ammirare le bellezze di questo luogo antico e pieno di fascino, ma a gustarne le prelibatezze delle antiche ricette della cucina. Oggi , in queste storiche cucine, ci sono degli Chef di eccezione : Ludovico D’urso, Cerchia Giuseppe e Buonocore Pasquale. La loro è una cucina semplice, basata sullo stile mediterraneo.
La musica dell’anima con i Sancarlini e Todisco
Esibizione d’eccellenza durante il Gala con il Coro Giovanile del San Carlo e il tenore Mario Todisco
di Nicoletta Lanzano Nel corso della premiazione si esibiranno: Coro Giovanile del Teatro di San Carlo e Mario Todisco con Gloria Mazza e Francesco Di Gennaro. Il Coro Giovanile del Teatro di San Carlo (i Sancarlini) è nato nell'ottobre del 2012 a San Giovanni a Teduccio, grazie all'impegno del maestro Carlo Morelli e all'appoggio della Fondazione Teatro San Carlo, presieduta da Luigi De Magistris. L'intento sociale è la forza che muove il progetto, gratuito e no profit. Il Coro dei Sancarlini, con un repertorio che spazia tra sacro e profano, musica classica e popolare, gospel e pop, è ormai una realtà consolidata nel panorama culturale partenopeo. Tra le molte esibizioni ricordiamo quella per i giovani detenuti dell'Istituto Penitenziario Minorile a Nisida e "Un sorriso per il Guatemala" presso il Cinema Teatro Roma a Portici. Nel suo curriculum non mancano spettacoli tenutisi nelle più svariate location, come San Giovanni a Teduccio, Torre del Greco, Il Duomo e Il Museo Diocesano a Napoli, Sorrento. Il tenore Mario Todisco è nato a Torre del Greco. Da giovanissimo ha iniziato a studiare canto sotto la guida del soprano Maria Grazia Marchini; in seguito, al Teatro Marrucino di Chieti, ha partecipato al corso di alto perfezionamento di canto lirico con il soprano Alessandra Lazic Labalile. Come Artista del Coro ha lavorato in alcuni teatri di fama mondiale, dal San Carlo di Napoli all’Accademia Nazionale di Santa Cecilia. Dal 2000 è Artista del Coro Stabile del Teatro San Carlo di Napoli. Gloria Mazza è nata a Sarno, in provincia di Salerno, e si è diplomata presso il Conservatorio di Musica di Salerno. Successivamente, si è perfezionata sotto la guida del maestro Walter Ferrari di Napoli e del soprano
Antonietta Stella a Roma. All'età di ventun'anni entra a far parte del Coro del Teatro di San Carlo. Con l'ensemble vocale "I cameristi del Teatro di San Carlo" del maestro Carlo Morelli si è specializzata nel canto gospel e spiritual. Francesco Di Gennaro è nato a San Giuseppe Vesuviano. Si è laureato in Lettere Classiche con lode presso l’Università “Federico II” di Napoli, specializzandosi, poi, in lingue e letterature classiche. Parallelamente, ha condotto gli studi musicali conseguendo il Diploma di Canto presso il Conservatorio di musica “Giuseppe Martucci” di Salerno e il Diploma di Pianoforte presso il Conservatorio “Gesualdo Da Venosa” di Potenza. Ha intrapreso studi di organo e composizione organistica. Dal 2001 è, in qualità di baritono, artista stabile del Coro del Teatro di San Carlo di Napoli. 17
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Selva Lacandona, il vino del riscatto
Il marchio del primo vino DOC prodotto su un bene confiscato alla camorra di Marianna Benincasa “Selva Lacandona” è il primo vino doc prodotto su un bene confiscato alla camorra in Campania. Infatti deriva dall’uva coltivata nei 14 ettari del fondo rustico “Amato Lamberti” (studioso e avversario della camorra) al confine tra il comune di Marano e il quartiere di Chiaiano, sequestrato nel 1977 e sottratto 13 anni fa al clan Simeoli , ma affidato solo nel 2012 alla Cooperativa Resistenza guidata da Ciro Corona. Quattordici meravigliosi ettari di vigneto e pescheto, divenuti ormai il simbolo del riscatto sociale, che ospitano decine di iniziative sociali, dai campi estivi che hanno visto la presenza di centinaia di giovani provenienti da tutta Italia alle decine di iniziative ambientali. In questo luogo lavorano minori dell’area penale a braccio a braccio con i volontari della comunità guidati da contadini locali. Negli ultimi anni non solo è stato prodotto vino, ma anche marmellate e succhi di pesca inserite anche nel progetto “Facciamo un pacco alla Camorra” promosso nel
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periodo natalizio dell’anno 2013 dal Comitato Don Peppe Diana e dal Consorzio Nco (nuovo commercio organizzato). Il fondo ha acquisito il nome di Selva Lacandona per l’importanza storica, culturale e sociale dell’omonima foresta presente in Messico e manterrà in ricordo commemorativo la dedica al Professore Amato Lamberti. L’obbiettivo di questa cooperativa è chiaro: creare una valida alternativa al lavoro criminale attraverso il riscatto sociale, l’onesto lavoro agricolo e l’impegno di tutti in modo tale, da dare modelli educativi sani e punti di riferimento alternativi a ragazzi che crescono in realtà difficili e che non hanno modo di avere scambi culturali.
NAPOLI… da Spot
Premio “Turismo e territorio” allo spot su Napoli che ha visto impegnati tanti attori a titolo gratuito solo per amore della propria città di Francesca Mari Uno spot per celebrare quello che è il lungomare più bello del mondo, il Lungomare Caracciolo. “Napoli, il lungomare più bello del mondo” nasce da un’idea dei fratelli Alessandro e Andrea Cannavale e dall’attore Sergio Assisi, rispettivamente proprietari delle società audiovisive Run Comunicazione i primi due e Q Production di Assisi. L’idea non ha ricevuto nessuna sovvenzione dagli enti ed è stata tutta frutto dell’applicazione dei grandi nomi della recitazione e canto napoletani che si sono offerti a titolo gratuito. Infatti nello spot che dura poco meno di 3 minuti si possono vedere grandi personaggi come Peppe Barra, Sergio Assisi, Maurizio Aiello, Giacomo Rizzo, Biagio Izzo, Antonella Stefanucci, Francesco Paolantoni, Maria Mazza, Germano Bellavia, Gino Rivieccio, Sal Da Vinci, Leopoldo Mastelloni, Lucio Caizzi, Patrizio Rispo, Mimmo Esposito, Peppe Iodice, Claudia Ruffo, Nunzia Schiano, James Senese, Gianni Simioli, i fratelli Abbagnale, Serena Rossi, Giovanni Esposito, Enzo Gragnaniello, Rosaria De Cicco, Ivan Castiglione, Francesco Procopio, Michele Caputo, Ilenia Lazzarin, Raffaella Iliceto, Adele Pandolfi, Mimmo Ruggiero, Antonio Buonanno, Simone Schettino, Francesco Albanese, Monica Sarnelli, Peppe Cantore, Luigi
Russo, Davide Tizzano e tantissimi altri che hanno partecipato entusiasti al progetto. Il video emozionante che trasmette quanto possono essere belli gli scorci di Napoli e il suo lungomare è stato girato in un week-end di maggio su una Via Caracciolo affollata di turisti. L’intento di Assisi e dei Cannavale è quello di far vedere come Napoli non sembri più quella Napoli affollata e trafficata che tutti conoscono mostrando luoghi come la funicolare, il tunnel borbonico, Piazza Dei Martiri, la riviera di Chiaia, il Borgo Marinari. Resta il fatto che lo spot è un’ottima idea per trasmettere le bellezze eterne della città spesso affossate da una cronaca troppo spietata ed è trasmesso su molte reti televisive.
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Lettera al giornale
di Marco Nonno, vice presidente Consiglio Comunale di Napoli e autore del libro “Pianura 2008, i giorni della monnezza” Mi chiamo Marco Nonno, ho quarantacinque anni e da trenta mi dedico alla politica. Sì, perché ho cominciato all’età di quattordici anni, come segretario del Fronte della Gioventù, per poi proseguire la mia attività prima come consigliere circoscrizionale e di muicipalità del mio quartiere (Pianura) e poi come consigliere comunale della città di Napoli. Lo scorso anno sono stato eletto vicepresidente del Consiglio Comunale della mia città e oggi sono candidato alle prossime elezioni regionali in Campania. Ho cominciato la mia attività nel Movimento Sociale Italiano, successivamente in Alleanza Nazionale, poi confluita nel Polo della Libertà e, oggi, sono nelle fila del movimento di Giorgia Meloni Fratelli d’Italia. Chi mi conosce, sa che ho sempre dedicato la mia attività politica alle necessità della gente comune, soprattutto cercando di creare un ponte tra i cittadini e le istituzioni, sempre più lontane
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Libri del SUD
Durante l’evento ci sarà la presentazione di 5 libri che parlano di Napoli e della Campania di Angela Esposito
Cinque libri di alcuni eccellenti autori meridionali che parlano di diversi aspetti della propria terra. dalle esigenze reali delle persone. Sono numerose le attività a cui mi sono dedicato nel corso di questi anni: tra le altre, l’illuminazione di intere zone del quartiere, la sistemazione del manto stradale di numerose aree dissestate, la riqualificazione del patrimonio comunale, la lotta contro i poteri forti che attraverso la costruzione di centri commerciali cercavano di desertificare l’economia del quartiere. Ma forse la battaglia più importante e decisiva sotto tutti gli aspetti è stata quella per la quale ancora oggi pago un prezzo altissimo: la protesta contro l’apertura della discarica di Pianura. Ritengo fosse mio dovere impedire con tutti i mezzi legali a disposizione che venisse perpetuato un ulteriore scempio contro un quartiere già martoriato da quarant’anni di sversamenti illeciti, con conseguenze letali sotto il profilo della salute dei cittadini che ancora oggi continuano a morire di cancro. Sono certo che il processo a mio carico si concluderà con l’assoluzione e, nel frattempo, consapevole del grave momento di crisi che il nostro paese sta vivendo, spero di poter dare il mio contributo al fine di trovare una soluzione ai numerosi problemi che attanagliano la città di Napoli e la Campania. Marco Nonno
Nadia Verdile, “La reggia di Carditello. Fasti e feste, furti ed aste, angeli e redenzioni”. Il libro, diviso in tre momenti essenziali, racconta con dovizia di dettagli e rigore scientifico, la vicenda della Tenuta reale di Carditello, in provicia di Caserta. Voluta da Carlo di Borbone alla metà del Settecento, divenne luogo di sperimentazione agricola e di fasti con Ferdinando IV. . Dal 2002 in vendita e poi dal 2011 all'asta, è ritornata dopo essere stata depredata di ogni ricchezza, nella proprietà dello Stato il 9 gennaio 2014. Roberta Ventrella, “Reali delizie. Itinerario storico-artistico in Campania Felix”.Lo studio su un'antica masseria in abbandono nella campagna di Caserta, condotto con il ritrovamento di atti notarili, documenti originali e mappe storiche, ha consentito di ricostruire il suo passato, finora sconosciuto, inserendosi come un piccolo tassello tra le vicende di re, principi, illustri personaggi e soprattutto di uomini comuni, protagonisti degli ultimiquattrocento anni di storia. Gianni Lettieri,“L’imprenditore scugnizzo. La mia Napoli, le mie sfide”. Gianni Lettieri è ciò che in America chiamerebbero un self-made man. Un uomo che si è fatto da solo. Uno che ha
cominciato da ragazzo, nel ramo commerciale in cui lavorava il padre, e con l'ingegno e anche la furbizia tipica di un napoletano, si è trasformato in imprenditore, capace di uscire dall'ambito geografico e settorialedi partenza, e di aver successo. Marco Nonno, “Pianura 2008, i giorni della monnezza”. Marco Nonno, nato a Napoli, è vice presidente del Consiglio comunale Napoli. Il suo è un libro 'controcorrente' che racconta la rivolta del quartiere di Pianura nel genna- io 2008, quando si ipotizzo' di riaprire la discarica di contrada Pisani per fronteggiare l'ennesima emergenza rifiuti. Marco Nonno tra i protagonisti di quella battaglia di popolo descrive in un libro tutto quello che accadde a Napoli nel drammatico inverno di 7 anni fa. Antimo Manzo, Italo Talia. Il tempo e la storia. Il sud e l'identità perduta. Un’indagine sulle cause della mancata autonomia del Mezzogiorno d’Italia e sulla deficitaria identità statuale, ricercate in un passato che affonda le sue radici nel periodo delle monarchie medievali. Nel tratteggiare le vicende dei regni normanno, svevo, angioino, aragonese, gli autori descrivono il lungo conflitto tra accentramento regio e autonomia-anarchia feudale. Indicano gli effetti delle “fratture” storiche e ambientali entro cui si è svolta la vicenda dell’economia e della società meridionale: dalla ipertrofia delle sue capitali, Napoli e Palermo, alla debolezza della rete urbana, alla “scioltezza” degli abitanti. Il volume, anche attraverso l’analisi delle forme di governo, del sistema fiscale, degli apparati burocratici, dell’ambiente e della natura dei luoghi, propone una lettura “senza pregiudizi” del Sud e delle sue identità. Antimo Manzo è nato a Napoli nel 1948. Già dirigente sindacale, è esperto di sviluppo territoriale e finanza locale. Italo Talia è nato a Cervaro, in provincia di Frosinone, nel 1939. Già professore ordinario di Geografia urbana e Politiche urbane presso l’Università degli Studi di Napoli “Federico II”, è autore di monografie e saggi sulla città, sul Mezzogiorno, sul Mediterraneo.
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FederalberghiCosta del Vesuvio
ti. Il 12 dicembre 2014 è nato “Federalberghi-Costa del Vesuvio” dall’unione delle due realtà e circa trenta operatori del settore alberghiero di Torre del Greco, Ercolano, Portici, San Giorgio a Cremano, Torre Annunziata, Trecase, Boscotrecase, Boscoreale, Castellammare di Stabia, Volla, Pollena Trocchia, Cercola, Terzigno Sant’Antonio Abate, Casola, Lettere, Gragnano, Agerola e Pimonte. “Con Federalberghi Costa del Vesuvio”, spiega Adelaide Palomba, imprenditore da oltre venticinque anni, “inizia una fattiva collaborazione con i governi del territorio con l’obiettivo di valorizzare i patrimoni e le tradizioni culturali e gastronomiche che abbiamo. Dobbiamo guardare nella stessa direzione per rendere appetibile la nuova destinazione turistica che intendiamo promuovere e che prenderà il nome di Costa del Vesuvio. Vogliamo sganciarci dai percorsi tradizionali che privilegiano visite mordi e fuggi tra Pompei, Sorrento e Vesuvio. Per questo è necessaria una sinergia tra le istituzioni e le realtà imprenditoriali del territorio”.
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Dall’unione di due realtà all’avanguardia uno slancio al turismo del territorio di Marcella Caliman Il Consorzio Costa del Vesuvio, da anni ente prezioso per il territorio vesuviano, riunisce gli operatori del turismo che condividono obiettivi di sviluppo del territorio e rappresentano i diversi rami operativi: trasferimenti, visite guidate, ricettività, ristorazione, enogastronomia, artigianato ed anche servizi di allestimento, comunicazione, marketing e stampa.Fondamentale per Costa del Vesuvio è l'associazionismo. Costa del Vesuvio svolge le seguenti attività: sviluppare un'offerta turistica che valorizzi tutte le tipologie di risorse del territorio; valorizzare l'attrattiva dell'area vesuviana, attraverso eventi legate alla storia ed alle tradizioni locali; assicurare uno sviluppo equilibrato del turismo, attraverso la diversificazione e la permanenza dei turisti nel territorio; promuovere la cultura dell'ospitalità e sostenere le piccole imprese operanti sul territorio a qualsiasi livello ed in qualsiasi settore; controllare il know-how, i processi esternalizzati ed i comportamenti dei partner, curare l'analisi dei bisogni dei soci e promuovere il conseguimento degli obiettivi imprenditoriali degli associa22
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A.P.C.N. Associazione Provinciale Cuochi Napoli
Chef d’eccezione con APCN
CONFAGRICOLTURA
L’associazione Provinciale Cuochi Napoli raccoglie il meglio dei professionisti della cucina
“Efficienza e crescita”
di Marianna Benincasa L’APCN , Associazione Provinciale Cuochi Napoli, nasce il 19 giugno del 1992 con atto costitutivo della Federazione Italiana Cuochi, ma le sue origini possono essere datate molto prima, in quanto essa è la diretta discendente del nucleo centrale della già preesistente Unione Regionale Cuochi della Campania. L’APCN è un’associazione apolitica, indipendente e senza scopi di lucro che raccoglie intorno a sé chef professionisti , chef patron, docenti e allievi degli istituti alberghieri nonché soci sostenitori, al fine di raggiungere un maggiore prestigio ed una migliore condizione economica, sociale e culturale. Fra le varie tappe professionali di tale associazione, ricordiamo nel 1992, la partecipazione alla prima mostra culinaria di Sorrento, nel 1994, il 1° Convegno Provinciale presso le “Arcate” di Napoli e l’inizio dei corsi di cucina per i ragazzi di Nisida , nel 1995, partecipazione al raduno regionale di Pompei e l’organizzazione della prima gara di cucina nazionale, con un tema fino ad allora mai affrontato l’intolleranza al glutine. Altre tappe più recenti che hanno segnato la storia dell’associazione, sono la vittoria della medaglia d’oro alla competizione internazionale di Norimberga nel 1997, dove per la prima volta, vince una squadra della Campania e le varie partecipazioni all’exposudhotel di Napoli e i pranzi di beneficenza per l’Unitalsi. Le finalità dell’associazione, sono quelle di approfondire attraverso corsi e seminari d’aggiornamento, le conoscenze tecniche e professionali del comparto cucina, nonché progettare, organizzare e gestire attività di formazione, operando azioni di sostegno e solidarietà al fine di dare ai giovani considerati a rischio, conoscenze tecniche e professionali per intraprendere un mestiere affascinante che possa guidarli presso una concreta e stabile attività lavorativa.
Via Nazionale, 235 / Torre del Greco (NA) tel: +39 0818474485 fax:+39 0818836291 E-mail:
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Pasticceria Mennella “La tradizione… da oltre 40 anni”
“Mangiare bene per star bene”
Federazione Regionale Coldiretti Campania tel. 081 5535613/081 5636049 - fax 081 203128 e-mail :
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Indirizzo sede Napoli: Corso Arnaldo Lucci 137 tel: +39 081 284077 fax: +39 081 285243 E-mail:
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Il segreto del successo: Tony May Il presidente del Gruppo Ristoratori Italiani, modello di chi si fa da sé
Cameo Art: la dignita’ dell’ incisione
di Marcella Caliman Antonio Magliulo, in arte Tony May, presidente del GRI, nasce nel '37 a Torre del Greco da un capitano di marina. E' il primo di 8 figli e come racconta lo stesso May "a quei tempi c'erano solo tre possibilità per vivere: lavorare il corallo, navigare o emigrare: io sono emigrato". Infatti a soli 26 anni parte per l'America e decide di andare a Manhattan dove prende il via la sua lunga carriera. Lui, come tanti altri emigranti in quelle terre, inizia a fare il cameriere; ma la sua strada è molto diversa da quella percorsa dai tanti giovani che partono cercando di costruire la loro vita in un territorio straniero. Comincia dal Rainboow Room del Rockefeller Center, dove da cameriere diventa maitre di sala in un solo anno e precisamente nel '64. In pochissimo tempo, nel '68 diventa direttore del ristorante; non bisogna attende a lungo per assistere al passaggio successivo: nel '78, infatti, il proprietario del Rainboow Room è proprio Tony May che decide di rivoluzionare rendedolo un luogo in cui si esibiranno i migliori jazzisti americani.Il Rainboow Room è solo il primo della lunga catena di ristoranti aperti da Tony May: tra i quali ricordiamo il "Palio", il "San Domenico", ma anche il "Gemelli" ed il "PastaBreak" che però saranno distrutti nel 2011 a seguito della caduta delle Torri Gemelle. Nel 1979 con l'aiuto di un gruppo di importanti ristoratori italiani fonda il "Gruppo Ristoratori Italiani" associazione nata senza scopi di lucro per sviluppare e comprendere l'arte della cultura culinaria italiana. Il GRI è sempre stato presieduto da Tony May ed ha creato l'Italian Culinary Foundation con l'obiettivo di fornire programmi di insegamento dell'arte culinaria.Magliuolo non ha, quindi, fondato solo ristoranti ma anche istituito anche diverse scuole culinarie. Ha ricevuto riconoscimenti non solo in America ma anche nella nostra terra, infatti il Presidente della Repubblica gli ha conferito il titolo di commendatore per il suo grande ed eccelso lavoro.Tony May ha svelato uno dei segreti per il successo di un buon ristorante: "Gli italiani in cucina mi 26
L’Associazione Cameo Art ha l’intento di portare nel mondo il valore dell’incisione torrese di Marcella Caliman
danno qualcosa che gli americani non hanno, o solo in pochi, la propensione e l'educazione naturale al gusto: un piatto fatto da un italiano ed assaggiato da un italiano mentre lo prepara è diverso da uno fatto da un americano anche bravo, perchè no, ma non educato naturalmente al gusto come solo un italiano può esserlo. Comunque, segliere il miglior personale possibile per il proprio ristorante è sicuramente uno dei segreti del successo. Oltre al duro lavoro..."Oggi però Tony May decide di vendere i suoi ristoranti in America perché non riesce più a svolgere il suo lavoro come vorrebbe: è diventato amministratore quando in realtà vorrebbe solo passare del tempo in sala con i suoi clienti.Vende i suoi ristoranti, ma con ancora un sogno: lasciare l'America ed aprire una scuola di cucina in Marocco, paese di origine della moglie.dare.
Il Convegno Inagurale Cameo Art "Incisori torresi verso l'imprenditoria aggregata: documento condiviso ed Istituto di creazione del cammeo torrese" tenutosi a Torre del Greco il 5 Novembre 2014 sancisce la nascita di Cameo Art, associazione culturale di categoria per Incisori Torresi. Cameo Art nasce con l'intento di mantenere nel tempo la dignità artistica, l'alto valore commerciale e la classe di eccellenza del Cammeo. Vuole migliorare, mantenere, difendere e sviluppare le peculiarità del suo prodotto che lo rendono unico poichè il suo valore, prevalentemente artistico e legato unicamente alle mani di chi l'ha creato, cresce nel tempo. Riconoscente al suo territorio, Cammeo Art lavora per la diffusione dello sviluppo artistico della città supportando iniziative di rivalutazione dell'artigianato e delle opere artistiche. Valore fondamentale per Cameo Art è il rispetto della dignità degli artisti a cui si riconosce il diritto al giusto compenso ed al tempo libero, disponendo così di mani libere e gratificate per lavorare tale prodotto unico. In poco tempo l'associazione ha sviluppato vari eventi per richiamare l'identità torrese che vanta il primato mondiale nella produzione di cammeo: ricordiamo l'incontro con Vittorio Sgarbi per la presentazione del suo lavoro "Le Meraviglie d'Italia"; in tale occasione l'associazione ha donato al critico d'arte un cammeo recante l'incisione del libro. Dal 23 Dicembre 2014 all'11 Gennaio 2015 Cameo Art ha organizzato una Mostra Dinamica presso i locali dell’ Ex Palestra Gil: le vetrine recanti i pezzi realizzati sia dai padri dell’incisione torrese sia dalle generazioni successive ed attuali di cammeisti, hanno vissuto in piena esposizione
“dinamica” grazie alla simulazione pratica della lavorazione del cammeo in tutte le fasi di produzione. La mostra ha vissuto il dinamismo proprio di una dimostrazione veritiera e concreta dell’incisione resa praticabile grazie alla sinergia con la scuola d’arte cittadina da cui ogni incisore torrese,del passato e del presente, ha ricevuto formazione. La mostra è stata anche l’occasione per coinvolgere tutte le eccellenze torresi dell’Arte, Musica, Spettacolo, Pittura, Sociale, Cultura al fine di sugellare l’autenticità del Made in Torre del Greco. Il 19 Febbraio 2015 Cammeo Art realizza il Cammeo recante il profilo di Totò, poi donato alla figlia del grande artista, commossa ed entusista del solco in effigie del padre.
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Artista tout court: Marianna Mercurio
La presentatrice della serata sarà l’attrice e cantante napoletana Marianna Mercurio di Marianna Benincasa
L’attrice e cantante napoletana Marianna Mercurio sarà la presentatrice della serata di Gala dell’ evento TerredelSud e le sarà assegnato il premio Turismo e Territorio per la partecipazione al video “Napoli, il lungomare più bello del mondo”. La carriera di Marianna Mercurio, decolla con la partecipazione al musical “C’era una volta scugnizzi” accanto a Sal Da Vinci, successivamente la sua carriera continua alternando ininterrottamente cinema, musica e teatro, lavorando accanto a personaggi rivelanti quali Luigi De Filippo, Rino Marcelli, Nello Mascia e Gino Rivieccio. Per quanto riguarda il cinema ha realizzato numerose scene con Bud Spencer, Luca Zingaretti e Peppe Servillo e la sua presenza è stata rilevante in numerose serie tv, quali “La Squadra”, “Un posto al sole” e “I delitti del Cuoco”, realizzato tra Napoli e l’isola di Ischia. Ultimamente l’abbiamo vista al Teatro Bellini di Napoli nello spettacolo diretto da Luciano Melchionna in una piece tratta da Filumena Marturano. Attualmente ritroviamo Marianna Mercurio su canale 9 nella sit-comedy “Tutti a Casa” e nel suo recital “Non solo scugnizzi”, in cui alterna prosa e canzone classica napoletana. Prossimamente, la vedremo al cinema nel film “Due euro l’ora”, diretto dal regista Andrea D’ambrosio, in cui interpreterà il ruolo di una sarta di nome Rosa.
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