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9 7 9 _ 0 1
BEI Information Année : 1979 Numéro : 019 Langue : IT
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Banca Europea per gli
ìtiaziòiiÌ -In questo numeroPRIMI FINANZIAMENTI SU RISORSE DEL NUOVO STRUMENTO COMUNITARIO; ABBUONI D'INTERESSE NEL QUADRO DEL SISTEMA MONETARIO EUROPEO pp. 1-2
UNITÀ Dl CONTO p. 2
IN AUMENTO I FINANZIAMENTI BEI NEL MEZZOGIORNO pp. 3-5
FINANZIAMENTI A FAVORE Dl UNA VASTA GAMMA Dl PROGETTI DEL SETTORE ENERGETICO pp. 6-8
TASSI D'INTERESSE p. 8
BEI-EIB 2, PLACE DE METZ - LUXEMBOURG
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OTTOBRE 1979
Investimenti
Nuovi sviluppi nell'attività di finanziamento della BEI
Primi finanziamenti su risorse del Nuovo Strumento Comunitario Abbuoni d'interesse nel quadro del Sistema Monetario Europeo Nelle ultime settimane l'attività di finanziamento della Banca Europea per gli investimenti è stata caratterizzata da due importanti novità. La BEI ha infatti concluso le prime operazioni su risorse del Nuovo Strumento di Prestiti e Mutui Comunitari (NIC), accordando finanziamenti per oltre 230 milioni di unità di conto in Irlanda, in Italia e nel Regno Unito. I fondi utilizzati per queste operazioni sono raccolti sui mercati dei capitali, a nome della CEE, dalla Commissione delle Comunità Europee; questa li versa poi alla BEI, che ha il mandato di utilizzarli per finanziamenti, accordati per conto della Comunità, a favore di progetti conformi a taluni obiettivi prioritari nei settori energetico, industriale ed infrastrutturale. La Banca ha poi stipulato con la Commissione una Convenzione di cooperazione che fissa le modalità per l'applicazione di un abbuono d'interesse del 3%, a carico del bilancio comunitario, a determinati finanziamenti accordati su risorse della Banca e su quelle del NIC nei Paesi membri meno prosperi che partecipano a pieno titolo al Sistema Monetario Europeo (sono cosi designate l'Italia e l'Irlanda). I primi finanziamenti su risorse del Nuovo Strumento Comunitario sono andati ad investimenti concernenti l'approvvigionamento energetico ed idrico, le reti di fognatura, la rete stradale ed il miglioramento delle telecomunicazioni: £1R 58 milioni in Irlanda, Ut 45 miliardi In Italia, E 66,3 milioni nel Regno Unito. Ed ecco le caratteristiche di detti finanziamenti: irianda — mutuo di £IR 16,5 milioni, della durata di 20 anni, all'Electricity Supply Board per la costruzione ad Aghada, nella contea dl Cork, di una centrale termoelettrica di 270 MW, la quale costituisce un elemento fondamentale nel quadro del programma elaborato dall'Ente per far fronte, mediante un incremento del 25% delle proprie capacità di produzione entro la metà degli anni '80, al previsto aumento della domanda. La centrale sarà alimentata con gas naturale proveniente dal giacimento sottomarino scoperto a 60 km al largo della costa di Cork; il costo globale del progetto, per il quale la BEI aveva già accordato £IR 30 milioni su ri-
sorse proprie, è valutato a £IR 66,5 milioni; — mutuo di £IR 16,5 milioni, della durata di 20 anni, all'Irlanda per il finanziamento delle opere idriche e fognarie che la Dublin Corporation e il Dublin County Council stanno realizzando nella City, nelle zone periferiche ed in prossimità delle «nuove città» per far fronte all' aumento della domanda, conseguente allo sviluppo industriale ed all'incremento demografico; il costo delle opere, per la cui realizzazione la BEI aveva già accordato £1R 30 miiioni, è valutato a £1R 66 milioni; — mutuo di £IR 13 milioni, della durata di 20 anni, all'Irlanda per contribuire al finanziamento di lavori di miglioria su oltre 20 strade statali e su altre importanti arterie di traffico all'interno ο alla periferia di Dublino, Cork, Limerick e Dundalk; il costo del progetto, per II quale la BEI aveva già accordato £IR 11 milioni, è valutato a £1R 66,9 milioni; — mutuo di £IR 12 milioni, della durata di 20 anni, all'Irlanda per l'ammodernamento delle telecomunicazioni, che comporterà l'allacciamento alla rete telefonica di 28 000
nuovi abbonati; il costo del progetto, per il quale la BEI aveva già accordato £IR 18 milioni, è valutato a £IR 44 milioni.
Italia — mutuo di Lit 45 miliardi, della durata di 15 anni, alla Cassa per il Mezzogiorno per contribuire al prolungamento dell'acquedotto del Pertusillo: si tratta di un progetto d'importanza fondamentale nella lotta contro la penuria d'acqua che ha lungamente ostacolato lo sviluppo economico della Puglia e della Basilicata. Il costo complessivo dell'opera, destinata a servire 55 comuni della Puglia centrale (oltre un milione e mezzo di abitanti) è valutato a circa Lit 300 miliardi; la BEI aveva già accordato, per questo stesso progetto. Lit 80 miliardi. Regno Unito — mutuo di £ 50 milioni, della durata di 15 anni, all'Electricity Council per la costruzione della centrale idroelettrica di Dinorwic nel Galles sett; il costo del progetto, per il quale la BEI aveva già accordato £ 118,9 milioni, è valutato a £420 milioni. Si tratta di una centrale di accumulazione mediante pompaggio, la quale utilizzerà l'energia disponibile nelle ore notturne per pompare acqua da un bacino inferiore ad uno superiore: facendo poi defluire l'acqua nuovamente nel bacino inferiore, si produrrà energia (per una capacità globale di 1 680 MW) la quale servirà a far fronte alla richiesta delle ore di punta ο ai sovraccarichi, a colmare eventuali vuoti di produzione In altre centrali ed a regolare la frequenza della rete di distribuzione nazionale: ciò contribuirà a massimizzare la produzione delle centrali a maggiore rendimento, cioè le grandi centrali di base prevalentemente alimentate a carbone ο nucleari. È questo un modo di ridurre il grado di dipendenza dal petrolio per la produzione di energia elettrica. — mutuo di £ 16,3 milioni, della durata di 15 anni, al Lothian Regional Council (Scozia) per finanziare la costruzione di una diga e di altre opere volte a potenziare l'approvvigionamento idrico di Edimburgo e della regione del Midlothian ed a ridurre l'inquinamento nell'insenatura del Firth of Forth con la realizzazione di importanti miglioramenti alla réte fognaria di Edimburgo; il costo del progetto, per il quale la BEI aveva già accordato £ 33,5 milioni, è valutato a £ 76 milioni.
Che cos'è e perché è stato creato il Nuovo Strumento di Prestiti e Mutui Comunitari La creazione del Nuovo Strumento di Prestiti e Mutui Comunitari — noto anche come «Sportello Ortoli» — fu proposta dalla Commissione nel giugno 1977 quale mezzo volto a permettere una più incisiva azione della Comunità per combattere la disoccupazione, accrescere gli investimenti e permettere una maggiore convergenza delle economie dei Paesi membri. L'idea di fondo è che la Comunità Economica Europea — grazie al credito di cui gode — reperisca sui mercati dei capitali risorse da destinare ad investimenti in determinati settori chiave, in aggiunta a quelle provenienti da altre fonti di finanziamento comunitarie. Nell'ottobre 1978 il Consiglio delle Comunità Europee approvava in linea di massima il progetto, dando alla Commissione l'autorizzazione di raccogliere complessivamente, a nome della CEE, fondi per un importo massimo di un miliardo di u.c.; il 14 maggio 1979 esso fissava poi a 500 milioni di u.c. il limite massimo per la prima fase dell' operazione di raccolta, disponendo che i proventi fossero destinati allo sviluppo delle infrastrutture ed al settore energetico. I mutui a favore delle infrastrutture riguarderanno in particolare i trasporti, le telecomunicazioni, i progetti di bonifica e valorizzazione di comprensori rurali, l'approvvigionamento idrico e la protezione dell' ambiente; i progetti nel settore energetico dovranno permettere alla Comunità di raggiungere un maggiore grado d'indipendenza, sicurezza ο diversificazione in mate ria di approvvigionamento energe tico: particolare rilievo è attribuito al risparmio di energia ed allo sviluppo di fonti energetiche alternative. La Commissione decide sull'ammissibilità di ciascun progetto per il quale viene richiesto un mutuo su risorse di questo Nuovo Strumento Comunitario. Per il resto, le procedure per l'ottenimento di tali mutui, i tassi d'interesse e le altre condizioni sono comparabili a quelle che vengono applicate ai mutui su risorse proprie della BEI. Abbuono d'interesse nel quadro
delio SME La Convenzione di cooperazione stipulata fra Commissione e BEI sull'abbuono d'interesse da accordare nel quadro del Sistema Monetario Europeo fa seguito alla decisione adottata dal Consiglio Euro-
peo (Capi di Stato ο di Governo dei Paesi membri della CEE) nella riu nione del 4-5 dicembre 1978; in detta riunione, nella quale fu presa la decisione di avviare la prima fase dello SME, fu riconosciuta la neces sità di mettere in atto delle misure destinate a rafforzare le economie dei Paesi meno prosperi partecipanti a pieno titolo a detto Sistema. In base al regolamento del Consiglio delle Comunità Europee del 3 agosto 1979, con decorrenza dal Γ gennaio 1979 un abbuono d'in teresse del 3% viene applicato ai mutui accordati su risorse della BEI ο su quelle del Nuovo Strumento Comunitario sino a concorrenza di 5 miliardi di u.c. (un miliardo di u.c. l'anno per 5 anni). Tale misura comporterà, per il bilancio comunitario, una spesa globale pari a 1 miliardo di u.c. (200 milioni l'anno per ognuno dei 5 anni). I mutui che beneficiano dell' abbuono d'interesse sono da destinare principalmente a progetti d'infrastruttura la cui realizzazione contribuisca a risolvere importanti problemi strutturali nei Paesi interessati, a ridurre gli squilibri regionali ed a migliorare la situazione occupazionale. In base a quanto previsto dalla Convenzione di cooperazione, la Banca procederà all'istruttoria dei progetti secondo i criteri da essa normalmente applicati. Spetterà alla Commissione decidere sull'ammissibilità di ciascun progetto all'abbuono d'interesse, sulla base delle condizioni fissate nel regolamento del Consiglio.
Unità di conto Si riporta qui appresso il controvalore in moneta nazionale, al 28 settembre 1979, dell'unità di conto utilizzata dalla Banca; i tassì sono quelli applicati nel trimestre ottobre-dicembre 1979 per l'elaborazione dei prospetti finanziari e dei dati statistici: DM 2,48777 £ 0,649544 FF 5,85499 LIT 1 145,01 FL 2,75931
FB 40,2326 FLUX 40,2326 KRD 7,26913 E IR 0,668086 $ USA 1,42770
I dati statistici relativi all'attività della Banca sin dalla sua fondazione ed espressi in unità di conto si basano su tassi di conversione diversi. Pertanto, tenuto conto anche dei movimenti di prezzo intervenuti in un periodo cosi lungo, essi vanno interpretati con prudenza. La composizione e, quindi, il valore dell'unità di conto utilizzata dalla BEI sono identici a quelli dell'unità di conto europea.
Oltre 1 040 milioni di u.c. in due anni
In aumento i finanziamenti della BEI nel Mezzogiorno Più di 1 040 milion! di unità di conto (') sono stati accordati dalla Banca Europea per gli Investimenti negli ultimi due anni (1977-78) per l'attuazione dl progetti concernenti lo sviluppo industriale, l'approvvigionamento energetico ο altre infrastrutture nel Mez zogiorno d'Italia: importo considerevole, ricordando che nel sei anni precedenti erano stati concessi, complessivamente, 1 350 milioni di u.c. Certo va tenuto conto dell'inflazione, ma anche in Dopo la recessione del 1975, che aveva avuto gravi ripercussioni sugli investimenti, sulla crescita economica e sull'occupazione, l'economia del Mezzogiorno aveva dato i primi segni di ripresa, anche se esitante, nella seconda metà del 1976, e tale evoluzione è continuata nel 1977 e nel 1978. Grazie a due buone annate agricole ed ai migliori risultati ottenuti dalle industrie agro-alimentare ed automobilistica, la ripresa economica del Sud è stata leggermente superiore, sotto molti aspetti, a quella delle regioni centrali e settentrionali. Anche la situazione occupazionale ha mostrato un certo miglioramento: quasi i due terzi dei 120 000 nuovi posti di lavoro creati in Italia nel
termini reali l'Incremento dei finanziamenti accordati negli ultimi due anni nel Sud resta elevato: circa II 60% in più rispetto alla media annua del periodo precedente. Il presente articolo si basa su uno studio sulle operazioni della Banca nel Mezzogiorno; esso aggiorna quanto è stato già pubblicato sul periodi 1959-70 e 1971-76 0 -
I finanziamenti comunitari costituiscono un importante contributo al proseguimento degli sforzi intrapresi per rilanciare l'economia del Mezzogiorno, e circa i due terzi dei fondi erogati provengono dalla Banca Europea per gli Investimenti C). β I mutui accordati dalla Banca nel 1977-78 sono stati destinati a nuovi investimenti valutati approssi mativamente a 2 500 milioni di u.c., pari a circa il 10% di tutti i nuovi investimenti fissi realizzati nel Mez zogiorno nello stesso periodo. • In media, i mutui della BEI hanno finanziato oltre il 40% del costo degli investimenti, contro il 28% nei sei anni precedenti. • L'impatto sull'occupazione essere valutato in tre modi:
può
Un Protocollo allegato al Trattato di Roma riconosceva «taluni problemi particolari interessanti l'Italia»; esso metteva in evidenza il ruolo che la BEI avrebbe potuto svolgere nel rafforzare l'economia del Paese ed in particolare del Mezzogiorno. 1 finanziamenti della BEI in Italia, dal 1958 a fine 1978, si elevano complessivamente a 3 884 milioni di u.c., di cui Γ80% (3 130 milioni) per investimenti nel Mezzogiorno; il che vuol dire che il Mezzogiorno, da solo, ha ottenuto circa un terzo di tutti i finanziamenti che la BEI ha accordato in detto periodo nella Comunità. Per il 1979, sino a fine settembre, i finanziamenti della BEI nel Mezzogiorno ammontano complessivamente a 439,6 milioni di u.c. 1977 e nel 1978 avrebbero interessato il Mezzogiorno. Se ha alleviato la situazione occupazionale per quanto concerne le persone in cerca di primo impiego, quelle cioè che si presentano per la prima volta sul mercato del lavoro (il loro numero è valutato attualmente a 45 000-60 000 l'anno), tale evoluzione non ha ridotto però il numero di disoccupati — 700 000 a fine 1978 — né ha contribuito a ridurre la sottoccupazione strutturale nel settore agricolo e in quello terziario. Le industrie di base del Mezzogiorno (siderurgia e chimica) si trovano poi a dover affrontare gravi ploblemi, che si ripercuotono anche su molte attività indotte.
— posti di lavoro pari a 215 000 persone/anno per le opere in costruzione nonché per le forniture dei materiali ed i servizi; — la creazione, secondo le stime iniziali, di 12 000 posti di lavoro stabili, principalmente nel settore industriale;
il 15% del totale dei crediti ivi accordati da istituti di credito speciale Ο I principali settori finanziati: energia ed approvvigionamento idrico La ripartizione settoriale dei finan ziamenti della BEI negli ultimi due anni mostra che la quota destinata ai progetti energetici è sensibilmente aumentata: 222,8 milioni di u.c., cioè il 2 1 % del totale, contro il 7% nel periodo 1971-76. La Banca ha contribuito, in particolare, a finanziare lo sviluppo di diversi giacimenti d'idrocarburi offshore; essi sono relativamente piccoli ma il loro sfruttamento, specie a seguito dell'aumento del prezzo del petrolio, è economicamente giustificato. I giacimenti sono situati al largo delle coste abruzzesi, calabresi e marchigiane; a pieno regime, la loro produzione dovrebbe essere pari a 1,3 milioni dì t/anno dì petrolio. La BEI è intervenuta anche nel finanziamento della costruzione del gasdotto Algeria-Italia, che entro il 1985 dovrebbe convogliare verso l'Italia circa un terzo del suo fabbisogno dì gas naturale (pari a 35 milioni di t/anno dì petrolio), dì cui una buona parte per il Mezzogiorno; essa ha contribuito in particolare al finanziamento dì 230 km di condotte in Calabria ed in Sicilia nonché di 15 km di condotte sottomarine nello stretto dì Messina.
— gli effetti a lungo termine della maggior parte dei progetti d'infrastruttura — p. es. comunicazioni ed approvvigionamento idrico — che creano direttamente un numero relativamente poco elevato dì posti dì lavoro ma migliorano considerevolmente le condizioni atte a favorire la crescita economica.
Questi progetti sono stati finanziati soprattutto perché contribuiranno a sostituire le importazioni dì petrolio a livello comunitario e nazionale (la fattura petrolifera è valutata per l'Italia a $ USA 12-13 miliardi per il 1979, contro 9 miliardi nel 1978), ma essi hanno anche un considerevole impatto sullo sviluppo regionale con la realizzazione di migliori infrastrutture per l'approvvigionamento energetico.
• Nel 1977 i mutui BEI nel Mezzogiorno hanno rappresentato circa
Dei finanziamenti sono stati accordati anche per l'estensione della
mento della produttività e la possibilità, per la prima volta, di orientarsi verso colture più redditizie permetteranno di elevare considerevolmente i redditi ed il tenore di vita delle comunità agricole della zona.
rete elettrica in Sicilia, in Campania ed in Puglia nonché per una centrale elettrica dl punta in Campania. Per l'approvvigionamento idrìco, la costruzione di fognature e progetti d'irrigazione sono stati concessi 211,6 milioni di u.c., pari a circa il 20% dei finanziamenti accordati nel Mezzogiorno dalla BEI negli ultimi due anni, contro il 12% nel periodo precedente.
Comunicazioni I finanziamenti per il miglioramento delle comunicazioni sono rimasti ad un livello alquanto elevato: 304,6 milioni di u.c., pari a circa il 29% dei finanziamenti accordati dalla Banca nel Mezzogiorno, contro il 33% nel periodo 1971-76. La BEI ha voluto soprattutto apportare il suo contributo alla realizzazione dei progetti volti a favorire le regioni relativamente periferiche, di quelli cioè che comportavano il potenziamento delle comunicazioni
I progetti di approvvigionamento idrico dovrebbero permettere di coprire il fabbisogno industriale, turistico e domestico in vaste zone della Campania, della Puglia e della Basilicata nonché in zone industriali della Sicilia. Le opere irrigue hanno interessato circa 40 000 ettari in Sardegna ed in Calabria, dove l'au-
Tabella 1
Finanziamenti della BEI nel Mezzogiorno (1977-78) ripartizione per settore Investimenti fissi (') (milioni dl u.c.)
Importo (milioni di u.c.)
739,0
Energia Produzione Centrali termiche Centrali idroelettriche Produzione d'idrocarburi Trasporto Linee elettriche G a s d o t t i e d oleodotti Comunicazioni Trasporti Ferrovie Strade e d opere d'arte Trasporti marittimi Telecomunicazioni Infrastrutture idrauliche Sistemazione agricola Acqua
222,8
Industria, agricoltura e servizi
302,1
Industria Industrie estrattive Produzione e prima trasformazione del metalli Materiali da costruzione Industria del legno Vetro e ceramica Iridustrla chimica Industrie metallurgiche e meccaniche Industria automobilistica Costruzione elettrica elettronica Prodotti alimentari Industria tessile e del cuoio Pasta per carta, carta Trasformazione gomma e materie plastiche Altre Industrie Fabbricati e opere civili Agricoltura Serv^lzl Prestiti globali (importo non assegnato)
291,6
Totale generale
(')
di cui assegnazioni di crediti su prestiti globali
Totale Energia, comunicazioni e altre infrastrutture
Posti di lavoro creati
604
1 836,1
516,3 139,5 44,7
61,1 ?8,6
—
86 49 20
94.8 376,8 229,5 147,3
42,5 161,7 r06,3 55,4
29 37 Ì5
22
905,4
304,6
407,6
133,6
—
212,7 194,9 497,8 414,4l 247,8 166,6
98,7 34,9 171,0 211,6
108,9 102,7
82,8
694,2
74,2
518 498 20 11 735 11 435
664,5
4,3
75
2,4 10,0 3,3 1.6 3,4
100,2 38,0 7,7 65,1 34,8
675 1 186 324 353 497
22,1 121,0
14,7 1,2
55,4 227,1
1 755 3 420
16,6 12,8 0,7 5,0
5,9 12,8 0,7 5,0
42,2 32,4 1,7 11,7
967 829 86 181
16,3 2,2 0,3
9,0 2,2 0,3
38,4 4,4 1,1
883 194 10
1,7
1,7
36,2 13,4 3,3 25,4 14,6
7,2 3,9
7,2 1.4
16,1 13,6
82,8
2 530,3
173 127
0,6 Ο 1 041,1
12 339
(') s t i m e ex ante. ( ή Differenza tra l'Importo dei prestiti globali accordati durante detto periodo β quello assegnazioni dl credito deliberate durante lo stesso periodo su prestiti gioitali in corso.
delle
con il resto del Paese e con la stessa Comunità. Per le telecomunicazioni sono stati accordati 171 milioni di u.c.; per diversi anni la Banca ha destinato cospicui importi al potenziamento di questo settore nel Mezzogiorno, e nel 1976 la densità telefonica era salita a quasi 18 apparecchi per 100 abitanti, contro 10 nel 1970. 1 progetti che la Banca ha contribuito a finanziare negli ultimi due anni erano concentrati in zone interne della Sardegna, della Calabria, della Sicilia, dell'Abruzzo, del Molise e del Lazio, che erano ancora relativamente poco servite; è stato anche finanziato un Centro di formazione professionale per tecnici del settore delle telecomunicazioni in Abruzzo. Un totale di 133,6 milioni di u.c. è stato destinato a diversi progetti per il miglioramento dei trasporti, che hanno un impatto diretto sullo sviluppo industriale: opere portuali e strade nella zona industriale di Cagliari, la più estesa della Sardegna; strade di accesso ed impianti per i moli per containers a Napoli, volti a rafforzare il ruolo della città quale polo di sviluppo; la circonvallazione di Palermo ed altre strade che migliorano 1 collegamenti tra la città, le zone industriali e l'aeroporto. Imprese produttive I finanziamenti alle imprese produttive — complessivamente 302,1 milioni di u.c. — si sono mantenuti circa allo stesso livello del periodo 1971-76, ma con un incremento del 20%. rispetto alla media annua del periodo 1974-76, cioè a quello successivo alla crisi petrolifera. Quest'incremento è dovuto in parte al maggior volume di crediti a favore delle piccole e medie imprese, tramite i prestiti globali accordati ad istituti intermediari e da questi utilizzati per finanziare, d'Intesa con la BEI, piccoli e medi investimenti. Cinque prestiti globali per un totale di 68 milioni di u.c. sono stati accordati, per investimenti industriali, all' IMI - Istituto Mobiliare Italiano, alla Banca Nazionale del Lavoro (Sezione Speciale per II Credito Industriale), all'ICIPU - Istituto di Credito per le Imprese di Pubblica Utilità, al CIS - Credito Industriale Sardo e all'ISVEIMER - Istituto per lo Sviluppo Economico dell'Italia Meridionale; un prestito globale di 14,1 milioni è andato poi alla Cassa per il Mezzogiorno per il finanziaménto di iniziative nel settore zootecnico. Nel periodo in esame sono state finanziate nel Sud, a valere su detti
prestiti globali e su altri concessi precedentemente, 177 iniziative nei più diversi settori, cioè quasi lo stesso numero d'investimenti finanziati nei sei anni precedenti. Dei finanziamenti a favore di grandi industrie, la quota più elevata — 120 milioni di u.c. — è andata al settore automobilistico e dei mezzi di trasporto: ristrutturazione degli impianti per l'assemblaggio di automobili nel Lazio ed in Sicilia, una nuova fabbrica di carrozzerie in Campania, l'ampliamento di una fabbrica di carrelli elevatori in Puglia, l'ammodernamento di una fabbrica di batterie in Abruzzo nonché un importante progetto internazionale: la fabbrica di motori diesel veloci realizzata in Puglia — in «joint venture» — dalla FIAT, dall' Alfa Romeo e dalla francese Renault C). Tutti questi progetti favoriscono il raggiungimento di uno degli obiettivi fondamentali perseguito già da diversi anni: incoraggiare l'industria automobilistica e dei veicoli commerciali, che dà lavoro a numerose persone, a trasferire nel Sud una parte delle sue attività. Gli altri principali settori che negli ultimi due anni hanno beneficiato di cospicui finanziamenti della BEI sono le industrie metallurgica, chimica, elettronica, del vetro e della ceramica (v. tabella 1, pag. 4).
Sotto il profilo geografico, l'estensione dei finanziamenti della BEI è determinata in gran parte dal livello di gravità dei problemi cui devono far fronte le diverse regioni, e primo fra tutti quello della disoccupazione, principalmente nelle grandi città. Dalla tabella 2 (pag. 5) risulta che il 70% dei finanziamenti accordati in questi due ultimi anni ha interessato la Sicilia, la Campania, la Puglia e la Sardegna. La stessa tabella mostra poi che la Banca ha contribuito a finanziare diverse grandi opere d'infrastruttura (per la maggior parte si tratta di «progetti speciali» realizzati dalla Cassa per il Mezzogiorno) di cui beneficiano contemporaneamente due ο più regioni. Prospettive È difficile fare previsioni per il 1979; come obiettivo generale, tuttavia, la Banca si propone di raggiungere lo stesso volume di finanziamenti del 1978, cioè circa 700 milioni di u.c. Le prospettive per il 1980 e gli anni successivi dipendono dall'evoluzione dell'economia e dai programmi d'investimento del settore pubblico e di quello privato.
La Cassa per il Mezzogiorno, sia per il volume di risorse che ha potuto mobilizzare da quando, nel 1950, è stata costituita (ivi compresi I 450 milioni di u.c. ottenuti dalla BEI sino a fine 1978)0 sia per l'esperienza acquisita in molti campi, è il principale organismo operante per lo sviluppo del Mezzogiorno. Tuttavia l'attività della Cassa è assicurata, per legge, soltanto fino al 1980, e la questione del rinnovo del suo mandato ο della definizione di un nuovo ruolo dovrà essere esaminata dal governo. La Banca spera altresì in un incremento dell'attività svolta in cooperazlone con gli enti regionali ai quali sono state assegnate nuove responsabilità, specialmente nel settore agricolo. L'espansione degli investimenti del settore pubblico richiederà però, in generale, un grande sforzo di programmazione e di gestione. Il rilancio degli investimenti nel settore privato, d'altro lato, è strettamente connesso col miglioramento della situazione finanziaria di diversi grandi gruppi. Per quanto riguarda la Comunità, il contributo che essa può dare alla realizzazione di investimenti nel Mezzogiorno non è mai stato tanto notevole. II nuovo Regolamento del Fondo Europeo di Sviluppo Regionale è stato approvato, ciò che permetterà
(') Pari a 1 089 miliardi di lire per il periodo 1977-78, contro 1 030,5 miliardi per i sei anni precedenti (al tasso dl cambio in vigore II giorno della firma dei contratti). C) La Banca Europea per gli Investimenti ed I problemi del Mezzogiorno, studio pubblicato nel settembre 1972; le operazioni della BEI nel Mezzogiorno, su BEIlnformazioni n. 11, pubblicato nel novembre 1977. f ) Nel periodo 1975-78 i finanziamenti per investimenti concessi dalla BEI, dalla Comunità Europea del Carbone e dell'Acciaio, dal Fondo di Sviluppo Regionale e dalla Sezione Orientamento del Fondo Europeo A g r i c o l o di Orientamento e Garanzia hanno raggiunto la media annua di 562 milioni di u.c. (di cui 360 della BEI). C) A rigore, i dati non sono comparabili, in quanto la BEI accorda mutui anche a taluni organismi che non possono ottenere finanziamenti da detti istituti. (*) Diversi progetti che la BEI ha contribuito a finanziare nel Mezzogiorno comportano una cooperazlone con società di altri Paesi membri o, In alcuni casi, dl Paesi non comunitari. Questo tipo di progetti consente non solo un afflusso dl capitali, ma anche un trasferimento di tecnologia. (') Di quest'importo circa 650 milioni sono andati direttamente alla Cassa per la realizzazione di opere pubbliche, mentre la parte restante è stata da essa messa a disposizione di altri Istituti per il finanziamento di investimenti.
di aumentare le assegnazioni (la sezione «entro quota» è stata dotata, per il 1979, di 945 milioni di u.c., oltre il 60% in più rispetto al 1978; la quota da destinare all'Italia è del 39,4%). D'altra parte, la creazione del Nuovo Strumento di Prestiti e Mutui Comunitari e la possibilità di usufruire di abbuoni d'interesse nel quadro del Sistema Monetario Europeo (v. articolo precedente) aumentano l'impatto che la BEI può avere con i finanziamenti su risorse proprie.
Tabelfa 2
Finanziamenti della BEI nel Mezzogiorno (1977-78) ripartizione per regione e per grande settore d'intervento Milioni di u.c.
Marche Energia Industria, agricoltura. servizi
11,2 6,4 4,8
Lazio Industria, agricoltura. servizi
68,5 68,5
Campania Energia Comunicazioni Infrastrutture idrauliche Industria, agricoltura, servizi
156,9 53,0 20,9 46,1 36,9
Abruzzo Energia Industria, agricoltura. servizi
72,5 28,6 43,9
Molise Industria, agricoltura. servizi
2,2 2,2
Puglia Energia Industria, agricoltura. servizi
117,5 25,4 92,1
Basilicata
0,4
Industria, agricoltura, servizi
0,4
Calabria Energia Infrastrutture idrauliche Industria, agricoltura, servizi
60,9 7,4 48,0 5,5
Sicilia Energia Comunicazioni Infrastrutture idrauliche Industria, agricoltura, servizi
189,4 46,6 74,4 26,8 41,6
Sardegna Comunicazioni Infrastrutture idrauliche Industria, agricoltura, servizi
165,4 97,6 60,9 6,9
Importo non assegnato dei prestiti globali (') Progetti multiregionali Abruzzo/Lazio Puglia/Basilicata Puglia/Sicilia Calabria/Basilicata Calabria/Sicilia Totale generale
— 0,6 169,8 51,7 29,8 35,1 24,8 55,4 1 041,1
(I) Differenza tra l'importo dei prestiti globali accordati durante detto periodo e quello delle assegnazioni di credito deliberate durante lo stesso periodo su prestiti globali in corso.
Dalla produzione di torba all'energia solare
Finanziata quest'anno dalla BEI una vasta gamma di progetti del settore energetico Nell'Irlanda centrale ed occidentale oltre 24 000 ettari dl terreni paludosi sono in corso dl prosciugamento per aumentare la produzione di combustibile destinato alle centrali alimentate a torba ed al riscaldamento domestico: la produzione supplementare sarà pari a 540 000 t/anno di petrolio. In Italia sarà introdotto prossimamente un nuovo sistema di controllo della produzione e della trasmissione di energia elettrica, mediante elaboratori elettronici, che permetterà di realizzare economie di energia valutate a 66 000 t/anno di petrolio. In Austria, nel Tirolo, viene ampliata una centrale idroelettrica la cui produzione sarà destinata per metà — pari a 130 000 t/anno di petrolio — alla Germania. È Stata la crisi petrolifera del 19731974 ad indurre la BEI ad aumentare i finanziamenti volti a migliorare l'approvvigionamento energetico dei Paesi membri: dall'inizio del 1974 alla fine del 1978 essa ha concesso 2 211,9 milioni di u.c., pari al 35% del totale delle operazioni concluse nello stesso periodo in tutta la Comunità. L'importanza del contributo della Banca risulta evidente se si considera che solo nel periodo 1977-78 essa ha partecipato al finanziamento di progetti che, una volta completati, dovrebbero permettere una produzione di energia pari a quella ottenibile con 34 milioni di tonnellate di petrolio l'anno, cioè circa il 7% delle importazioni di petrolio nella Comunità nel 1978. Oltre ai principali settori, come quello nucleare e lo sviluppo di risorse d'idrocarburi europee, la Banca ha contribuito a finanziare l'estrazione di uranio e di carbone, centrali geotermiche ed impianti volti a ridurre l'inquinamento causato dall'acqua di zavorra scaricata direttamente in mare dalle petroliere e che permettono nello stesso tempo di recuperare il petrolio ('). Essa è anche intervenuta, quest' anno, nel finanziamento della produzione commerciale di pannelli solari. Altri mutui sono stati concessi recentemente per fabbriche di impianti destinati all'industria nucleare, petrolifera ο del gas, per la produzione di materiali isolanti, di impianti che consentono un minore consumo di energia nelle acciaierie e per fabbriche di motori diesel veloci e turbocompressori. Se una giustificazione era ancora necessaria per il finanziamento di questi ed altri investimenti volti a
Sono, questi, alcuni dei progetti al cui finanziamento la Banca Europea per gii Investimenti ha quest'anno partecipato per contribuire a ridurre la dipendenza della Comunità dalle importazioni di petrolio, che hanno rappresentato nel 1978 circa il 50% del consumo di energia dei nove Paesi membri. Nei primi nove mesi di quest'anno la Banca ha accordato complessivamente 794,5 milioni di u.c. per investimenti concernenti la produzione e la trasmissione di energia (695 milioni su fondi propri e 99,5 milioni su risorse del Nuovo Strumento Comunitario); entro la fine dell'anno saranno sicuramente firmati altri contratti di mutuo, per cui il totale dei finanziamenti a favore del settore energetico potrebbe superare di molto l'importo di 721,3 milioni di u.c. accordato nel 1978.
permettere economie di energia, questa è stata data dagli avvenimenti degli ultimi mesi: presumendo che il prezzo del petrolio non sia ulteriormente aumentato, la fattura petrolifera per la Comunità nel 1979 potrebbe aumentare, in dollari, del 30% rispetto al 1978. Si troveranno qui di seguito brevi cenni su quattro progetti ritenuti i più rappresentativi tra quelli che la BEI sta cercando di incoraggiare. Produzione di torba Sin dall'antichità le paludi dell' Irlanda hanno fornito combustibile sotto forma di torba, i cui giacimenti si sono formati in seguito al continuo accumularsi di resti vegetali. Negli ultimi 30 anni sono stati compiuti sforzi considerevoli per giungere all'applicazione di metodi moderni e ad una meccanizzazione su vasta scala nello sviluppo di queste risorse. Attualmente la torba svolge un ruolo importante nella produzione di energia elettrica (le centrali alimentate con questo combustibile coprono oltre il 20% del consumo di energia elettrica dell'Irlanda) per il riscaldamento delle case, dei fabbricati industriali e commerciali e degli edifici pubblici. Il Bord Na Mona, l'ente irlandese incaricato dello sfruttamento delle torbiere, ha calcolato che la produzione di torba per fini energetici è stata pari nel 1978 a 936 000 tonnellate di petrolio che, importate ai prezzi attuali, avrebbero inciso sulla bilancia dei pagamenti irlandese per 65 milioni di sterline (circa 100 milioni di u.c.). Detto ente estrae attualmente 4,2 milioni di tonnellate di torba l'anno, da un'area che si estende su 53 000
ettari. Nel quadro dell'attuale programma di sviluppo, l'attività di estrazione dovrebbe interessare altri 24 000 ettari, con una produzione supplementare di 2,75 milioni di t/anno di torba frantumata. La produzione complessiva corrisponderà cosi a 1,45 milioni di t/anno di petrolio, cioè alla produzione di un giacimento petrolifero di medie dimensioni del Mare del Nord; va notato che un giacimento di torba può essere sfruttato anche sino a 30 anni, più a lungo perciò, in generale, di un giacimento petrolifero. La Banca Europea per gli Investimenti ha accordato due mutui per un totale di £IR 7 milioni (10,4 milioni di u.c.) per finanziare il costo dell' apertura, del drenaggio e della messa in produzione di torbiere in cinque nuove zone, che costituiscono la maggior parte dell'area interessata dal nuovo programma di sviluppo. Si prevede di estrarre circa 2,2 milioni di tonnellate l'anno, di cui 1,5 milioni per le centrali elettriche sotto forma di torba frantumata (in piccoli pezzi ο polveriz zata) e il resto per la produzione di formelle (blocchi di torba trattati per il riscaldamento domestico). Il progetto dovrebbe permettere di creare circa 1 300 posti di lavoro, di cui 1 000 a tempo pieno, in una zona con un alto livello di disoccupa zione. L'estrazione della torba richiede molti lavori preparatori, in partico lare lo scavo dei canali di scolo (attualmente sono in costruzione circa 32 000 km di canali). In gene rale sono necessari da 6 a 8 anni {') V. BEI-lnformazioni nn. 17 e 18 per descrizioni dettagliate sulle centrali geo termiche e sul lavaggio delle petroliere.
perché una zona non ancora drenata raggiunga la fase di piena produzione. Il contenuto di acqua della torba allo stato greggio può raggiungere il 95%; esso deve essere ridotto a circa il 50%, per poterla utilizzare nelle centrali elettriche ed al 10% per la produzione di formelle. Tanto le centrali elettriche quanto le fabbriche di formelle sono ubicate il più vicino possibile alle torbiere per ridurre i costi di trasporto. Attualmente l'Electricity Supply Board-ESB, l'ente elettrico irlandese, dispone di sette centrali elettriche alimentate a torba, con una capacità globale di 430 MW. In due centrali sono in corso dei lavori di ampliamento che dovrebbero aumentare la capacità di 80 MW. L'esperienza acquisita in Irlanda nello sviluppo di nuove tecniche di produzione e di impianti specializzati viene altresì messa a frutto nello sfruttamento delle proprie torbiere da parte di Paesi in via di sviluppo (sono già ricorsi alla consulenza tecnica degli irlandesi il Burundi, il Ruanda, la Tanzania e Giamaica).
assicurare la migliore continuità del servizio ed una più efficace pianificazione per far fronte alle variazioni della domanda. Il sistema non è del tutto nuovo in quanto l'ENEL, non appena costituito — nel 1963, con la fusione delle diverse compagnie elettriche — installò un centro di controllo e di dispacciamento dell'energia elettrica su base unitaria ed esteso a tutto il territorio nazionale. Negli anni successivi il sistema è stato sviluppato e migliorato ed ora è possibile — a seguito dei progressi realizzati nel campo degli elaboratori elettronici, che hanno raggiunto elevatissime capacità e rapidità di calcolo — di attuare il controllo automatico del sistema di produzione e trasmissione di energia elettrica su base nazionale spingendo l'automazione a limiti sinora mai raggiunti.
Sulla base di questa tecnologia l'ENEL sta ora potenziando ed ammodernando l'intero sistema, che opera a tre livelli: — nelle unità periferiche: impianti per la raccolta dei dati e mezzi di telecomunicazione collegati con le Pensando già a quando le torbiere centrali elettriche, i trasformatori e saranno completamente sfruttate, il le altre installazioni; Bord Na Mona sta effettuando delle — a livello compartimentale: otto ricerche — in cooperazione con l'An centri responsabili della raccolta e Fora Taluntais (ente irlandese per del trattamento dei dati relativi alla le ricerche agricole) — su come bonificare il terreno, precedente- produzione ed al consumo, che venmente inadatto a qualsiasi tipo di gono poi trasmessi al coltivazione. Degli esperimenti sono — Centro nazionale di controllo, in corso per l'eventuale sistema- dove tutti i dati pervenuti vengono zione a zona di pascolo, per la pro- elaborati per valutare il flusso della duzione di ortaggi, cereali, vivai di domanda e prendere le misure piante ed altri prodotti orticoli ο per necessarie per coordinare la trasmissione di energia elettrica sull' il rimboschimento. intera rete. La disponibilità di informazioni più In Italia: sistema di controllo dettagliate e la possibilità di un mediante elaboratori elettronici rapido trattamento dei dati permetper il risparmio di energia L'ENEL - Ente Nazionale per l'Ener teranno di far fronte in migliori congia Elettrica gestisce una rete che dizioni alle variazioni della domanda si estende per quasi 1 500 km dalle nel corso di ciascuna giornata e di Alpi alla Sicilia e centrali elettriche programmare l'attività di produzione con una capacità complessiva di e trasmissione per il giorno successivo, senza lasciarsi sorprendere da circa 35 000 MW. improvvisi e inattesi cambiamenti. Per un ente di queste dimensioni, anche un lieve miglioramento del 11 continuo controllo del sistema grado di efficienza si traduce in un dovrebbe portare ad una immediata identificazione di potenziali difficoltà notevole risparmio di energia. L'ENEL sta investendo circa 170 e permettere di intervenire prontamiliardi di lire, di cui 50 (43,9 milioni mente per salvaguardare la sicudi u.c.) ottenuti dalla BEI, in un rezza dell'approvvigionamento. sistema, basato su elaboratori elet- Oltre a consentire un risparmio di tronici, per il controllo istante per energia pari a circa 66 000 t/anno istante della produzione e della di petrolio, il sistema dovrebbe facitrasmissione d| energia elettrica su litare gli scambi di energia elettrica tutto il territorio italiano; detto tra le reti italiana, francese, svizsistema permetterà — nel 1982/83, zera, austriaca e iugoslava, ciò che quando entrerà in funzione — una a sua volta permetterà un'utilizzasensibile riduzione della costosa zione più razionale delle risorse riserva di potenza necessaria per energetiche.
Sempre in Italia, la BEI ha accordato recentemente un mutuo di 3 miliardi di lire (2,6 milioni di u.c.) per la produzione di pannelli solari. Il mutuo è stato concesso a La Metalli Industriale S.p.A., una società operante nel settore del rame che sta diversificando la propria attività in due stabilimenti vicino a Pistoia. La società si è orientata, in particolare, verso la produzione di pannelli solari; è già in corso di installazione una linea di produzione avente una capacità di 12 000 pannelli l'anno. Date le condizioni climatiche italiane, l'energia solare può coprire il 20-30% del fabbisogno energetico per il riscaldamento domestico; secondo le previsioni del governo, entro il 2 000 circa il 7% del consumo di energia primaria sarà coperto dall'energia solare. Il progetto che la BEI contribuisce a finanziare comprende anche la costruzione di uno stabilimento per la produzione di cavi ad isolamento minerale per impieghi speciali e per termocoppie. 1 due stabilimenti — che saranno dotati essi stessi di pannelli solari per coprire una parte del fabbisogno di energia — dovrebbero salvaguardare circa 90 posti di lavoro, in una zona che offre poche possibilità di nuovo impiego. Centrale idroelettrica in Austria Recentemente la BEI è anche intervenuta nel finanziamento della costruzione — in Austria, nel Tirolo — di una centrale idroelettrica la cui produzione sarà destinata, in parte, alla Germania. Poiché il progetto è situato fuori del territorio della CEE, Il Consiglio dei governatori della BEI ha dovuto accordare per il suo finanziamento un'autorizzazione speciale, conformemente all' articolo 18 dello Statuto della Banca. La centrale è situata nel Tirolo meridionale, vicino alla frontiera italiana, e precisamente nello Zillertal, ad un'altitudine compresa tra 1 700 e 2 000 m. Un mutuo della BEI dl 90 milioni di franchi svizzeri (39,3 milioni di u.c.) — accordato alla Tauernkraftwerk AG di Salisburgo e all'Oesterreichische Elektrizitätswirtschaft AG di Vienna — è stato destinato al finanziamento di un investimento complessivo di circa 350 milioni di u.c. che comprende la costruzione di un serbatoio di 88 milioni di m^ un tunnel di scarico di 7,5 km, una centrale con due gruppi elettrogeni di 175 MW ciascuno e 9,5 km di linee di trasmissione a 220 kV.
Una caratteristica di questo progetto è che l'acqua a valle sarà fatta cadere da questa centrale In un serbatoio situato a quota inferiore, costituendo cosi acqua a monte per una centrale idroelettrica già in funzione; ciò permetterà di aumentare la produzione anche in quest'ultima centrale. I nuovi impianti dovrebbero entrare in funzione nel 1987, quando la capacità di produzione totale nello Zillertal raggiungerà 1 1 670 G W h l'anno, di cui la metà sarà destinata, in base ad un contratto ventennale, all'Energieversorgung Schwaben A G (EVS) di Stoccarda. La centrale dello Zillertal — una centrale di accumulazione mediante pompaggio — funzionerà in tandem con centrali alimentate a carbone ο nucleari che l'EVS realizzerà nella seconda metà degli anni '80.
L'energia prodotta da queste grandi centrali di base nelle ore in cui la domanda è bassa sarà fornita alle centrali dello Zillertal per pompare acqua dal serbatoio inferiore a quello superiore, il che permetterà di aumentare la produzione di queste centrali idroelettriche nelle ore di punta. È questo il secondo progetto energetico che la BEI ha contribuito a finanziare In Austria: il C o n s i glio dei governatori della Banca aveva infatti già autorizzato la c o n cessione di finanziamenti per complessivi 48 milioni di u.c., nel 1973 e nel 1977, per la costruzione e per l'aumento della capacità di trasporto del Trans-Austria Gasline, che trasporta gas proveniente dall' Unione Sovietica verso il sistema di gasdotti della Comunità.
Tassi d'interesse La BEI non ha finalità di lucro. I tassi d'interesse dei suoi mutui si approssimano al costo dei prestiti emessi sui mercati dei capitali, dove essa raccoglie la maggior parte delle risorse necessarie alla sua attività. Il tasso viene fissato alla data della stipula del c o n tratto — in alcuni casi alla data dell'erogazione del mutuo — e non è soggetto a revisione; i mutui vengono erogati alla pari, per cui il mutuatario riceve la totalità dell'importo nominale. Il mutuatario può scegliere tra le seguenti formule di mutuo:
PERSONALIA Il Consiglio dei governatori della Banca Europea per gli Investimenti ha nominato un nuovo membro del Consiglio dì amministrazione: il Dott. Tommaso Padoa-Schìoppa, Direttore Generale degli Affari Economici e Finanziari (DG II) della Commissione delle Comunità Europee dal maggio scorso. Il Dott. Padoa-Schioppa (39 anni) proviene dalla Banca d'Italia, dove ha passato nove anni al Servìzio Studi ricoprendo tra l'altro la carica dì Capo dell'Ufficio Mercato M o n e tario; ultimamente era stato anche Consigliere economico del Ministro del Tesoro Pandolfì. Egli succede al Dott. Ugo Mosca — ex Direttore Generale della D G II, ora in pensione — che aveva fatto parte del Consiglio di amministrazione della BEI sin dal f e b braio 1967. N o t a : il Consìglio di amministrazione sì compone dì 18 membri titolari (17 designati dagli Stati membri della Comunità, 1 dalla Commissione) e 10 sostituti (9 designati dagli Stati membri, 1 dalla Commissione) che sono nominati dal Consiglio dei governatori; il loro mandato ha una durata di 5 anni ed è rinnovabile.
a) mutui in più monete a composizione standard, per i quali la c o m posizione, la durata ed il tasso d'interesse vengono fissati in anticipo; b) mutui in più monete a composizione variabile, cioè secondo le preferenze del mutuatario e le disponibilità della Banca; e) mutui in una sola moneta non comunitaria, principalmente dollari USA, franchi svizzeri e yen o, per importanti operazioni di finanziamento dette «operazioni specchiate» (back-to-back), in monete comunitarie ο altre. Il tasso d'interesse sui mutui in più monete corrisponde alla media dei tassi fissati dal Consiglio di amministrazione della Banca per ciascuna delle monete erogate, ponderate secondo la percentuale di ogni moneta nella composizione del mutuo e, se del caso, secondo la durata stabilita per ognuna di esse. Si riportano qui di seguito le composizioni più correnti, con i tassi d'interesse applicabili al 14 settembre 1979:
Durata
8 anni
Composizione
40%$ USA 35% $ USA 40% $ USA 40% $ USA 45% $ USA 40% DM 30% DM 35% DM 3 0 % D M 25% DM 20% s e AUS20% FL lOO/oFB 15% FL 15% FL — 15% YEN 1 so/o YEN 15% YEN 15% YEN
Tasso d'interesse
9,10%
10 anni
9,20%
12 anni
9,35%
15 anni
9,45%
20 anni
9,60%,
Per il rimborso dei mutui può essere accordato un periodo di preammortamento compreso in generale tra 2 e 4 anni, cioè fino all' ultimazione del progetto ο all'entrata in funzione degli impianti. Il rimborso del mutuo in capitale ed interessi, generalmente in rate uguali semestrali, avviene nella ο nelle monete ricevute.
BEI-INFORMAZIONI è una pubblicazione periodica della Banca Europea per gli Investimenti che esce contemporaneamente In 6 lingue (danese, francese, inglese, italiano, olandese e tedesco). La riproduzione degli scritti apparsi su BEi-INFORMAZIONI è consentita; si gradirebbero comunque la citazione della fonte e l'invio del ritaglio dell' articolo pubblicato. 2, Place de Metz—ßoJte postale 2005 Luxembourg N. tei. 43 50 11 N. telex 3530 bankeu lu Dipartimento Italia: Via Sardegna, 38 — 00187 Roma N.tel. 48 36 51 N. telex 611130 bankeu I Ufficio di Rappresentanza a Bruxelles: 227, rue de la Loi B-1040 Bruxelles N. tei. 735 21 38 N. telex 21721 bankeu b Liaison Office for the United Kingdom 23 Queen Anne's Gate Westminster London S W I H 9BU Ν. teL 222 2933 Ν. telex 919159 bankeu g
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