Autorizzazione del Tribunale di Ancona n. 34/05 del 21/12/2005 - Anno VI n. 24 - Dicembre 2011 - Poste Italiane S.p.A. Sped. Abb. Post. 70% - DCB Ancona
n ot i z i e Periodico della Banca di Credito Cooperativo di Filottrano n. 24 • dicembre 2011
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2011, un anno confuso A
nche il 2011 ormai volge al termine e, come ogni anno, si cerca di fare il bilancio. L’anno trascorso ha portato sicuramente tante novità: ad alcuni forse buone, ad altri meno felici. Certo è che, al pari degli ultime tre anni, è stato caratterizzato da una persistente crisi economica, rafforzata anche da una crisi finanziaria. Le borse sembrano impazzite, ogni dichiarazione di capi di stato le manda in fibrillazione, sia in positivo, sia in negativo. Sembra che non ci siano più punti di riferimento duraturi su cui tracciare una rotta di lungo periodo. L’Europa è sempre meno unita, con la crisi sembrano risvegliarsi antichi nazionalismi; anziché costruire insieme il futuro con reciproca fiducia, si preferisce guardare indietro alla ricerca di certezze ormai scomparse. occorre Cambiare rotta
Emerge la consapevolezza che la nostra generazione abbia, in qualche maniera, compromesso le prospettive di chi verrà dopo di noi. Alle giovani generazioni tutto si può imputare, ma non di aver accumulato l’enorme debito pubblico; pertanto, dovremmo impegnarci, ognuno nel suo piccolo, per ricostruire quelle certezze che i nostri padri hanno dato alla nostra generazione, anche con il sacrificio della propria vita (infatti non vanno dimenticate le vittime delle due guerre mondiali). Insomma, il 2011 ci lascia un po’ di amaro in bocca e tanto materiale su cui riflettere, ma soprattutto ci dice con chiarezza che dobbiamo cambiare rotta: è nostro dovere lasciare un paese che dia la possibilità alle generazioni future di poter vivere una vita dignitosa, costruendo una società meno egoista e più solidale: nessuno, infatti, potrà mai affrontare da solo le avversità che la vita, di volta in volta, ci riserva. Parole come solidarietà, dovere civico e bene comune dovrebbero sostituire, una volta per tutte, i termini che hanno caratterizzato negativamente questi ultimi tempi: furbizia, corruzione, evasione, privilegi, violenza. Anche il sistema bancario risente pesantemente della crisi economico-finanziaria, oberato, peraltro, da una proliferazione normativa che ne appesantisce l’operatività quotidiana. Troppo spesso le banche vengono chiamate a svolgere ruoli che non sono esattamente di loro competenza, aumentando
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pesantemente la burocrazia interna che ne compromette l’efficienza; un energico disboscamento normativo renderebbe le banche più efficienti e comporterebbe meno oneri per la clientela. la nostra missione continua
La nostra Banca, pur tra varie avversità, continua a svolgere il suo lavoro tenendo conto della missione di sempre: essere la banca del territorio a sostegno dell’economia locale. Continuiamo a investire i risparmi che i nostri soci e clienti ci hanno affidato unicamente nelle Comunità dove li abbiamo raccolti, a favore delle piccole imprese e delle famiglie delle quali dividiamo il destino e, naturalmente, lavoriamo affinché il futuro sia indirizzato verso lo sviluppo. Voglio assicurare i nostri Soci e Clienti che la BCC di Filottrano continuerà a svolgere fino in fondo la sua funzione di banca locale, coerente con i principi fondanti del Credito Cooperativo, ma esprimo anche un auspicio a guardare avanti con rinnovata fiducia, contando soprattutto nelle molteplici capacità umane e nelle risorse economiche presenti nelle nostre Comunità: un capitale di energie in grado di contribuire al superamento di una crisi che non potrà certamente durare in eterno. Il Consiglio di Amministrazione, il Collegio Sindacale, la Direzione e tutti i nostri collaboratori rivolgono a Voi tutti Soci, Clienti e alle Vostre famiglie un sincero augurio affinché possiate trascorrere un sereno Natale, nella speranza che l’anno 2012, anche se presenterà ancora difficoltà, rappresenti almeno l’inizio di una fase nuova, più costruttiva e meno egoistica. Luciano Saraceni Presidente
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Cerca nel tuo cuore La tentazione di prendersela con qualcuno e di scaricare solo sugli altri la responsabilità di questa situazione è troppo forte. Ma io credo che ognuno di noi debba farsi un esame di coscienza e riconoscere che, se siamo arrivati a questo punto è perché un po tutti, chi più chi meno, abbiamo dato il nostro contributo. Io credo che ognuno di noi debba e possa fare la sua parte perché le cose funzionino meglio. Per trovare la soluzione è sufficiente guardare dentro di noi e chiederci cosa abbiamo fatto per il nostro tornaconto o quello che invece non abbiamo fatto per costruire una società più giusta e onesta. E allora guardiamo nel nostro cuore e decidiamo quale contributo, anche piccolo, ognuno di noi possa dare, per vivere un anno nuovo “MIGLIORE” di quello trascorso. Enzo Bianchi Direttore Generale
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ari Soci, stiamo vivendo un momento particolarmente difficile. Gli ultimi tempi ci hanno fatto capire che per noi italiani le difficoltà economiche sono ancora maggiori di quelle degli altri cittadini europei. Da un lato il debito pubblico elevato, l’economia in crisi, l’alta disoccupazione giovanile e dall’altro la disonestà che regna sovrana, l’evasione fiscale, i privilegi politici, le pensioni fasulle, la burocrazia cieca.
Dopo che Wata Tanka ebbe stabilito i sei punti cardinali (est, sud, ovest, nord, sopra, sotto) gli rimase una sola direzione. Egli è il più saggio e forte. Perciò il potente fantasma Wata Tanka cercò un posto dove fosse difficile trovarlo. Alla fine egli decise di nascondersi in un posto dove le persone guardano poco: nel loro cuore. Okolokolo, The legend of Amazon Indians
sommario Attività BCC
Il rinnovo 2011, un anno degli confuso Organi Sociali Cerca tuo cuore dei cavalli Mario,nel il “pedicure” Intervista Cronache La processione del Venerdì Santo Cronache dai Comuni Risorgimento Family week, osimano tutto a portata di famiglia dai 2014-2020 Comuni PAC Madama Dorè e le sue belle figlie L’eccellenza nelle energie Largo Nello Fabrizi a Villa rinnovabili Strada Con lo spirito dei samurai Isport nostri prodotti Essere speciale... Essere socio... In punta di stecca sport Il Giro d’Italia torna1-0 a Castelfidardo Rugby batte calcio grande Scarponi Un Caporaletti da record sul podio Pallavolo Filottrano: ancora Tanta energia sotto rete una promozione salto triploa 360° dell’Apiro Calcio I Il nostri prodotti Protezione Il conto che ti rende davvero Ragazzi tenaci attività sociale Il Bilanciol’impegno Sociale 2010 Quando premia Un tuffo passato certificati Due nuovinelconsulenti Festeggiamo il Risparmio Etica e finanza: la coppia con un futuro I nostri giovani Ethical Banking:soci tre anni di numeri cuore dell’Emilia c’è Emil Banca Nel Banca d’Alba: una BCC a confronto BCC con 36.000 soci Un Cosaanno pensano i giovani dall’altra partesoci? del mondo Partiamo condella il Calendario del Socio Il panettone solidarietà Gabriele Grazie perSordoni le foto va in pensione Crescere nella Cooperazione, Anno Quinto Sulle orme di Cavour Gli incantevoli 2012: pronti a giardini ripartire di Ninfa rubriche L’angolo del gusto Baby Benvenuto
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n ot i z i e InIncopertina: copertina:Veduta VedutadidiCingoli Filottrano di Luigino di PaoloTomassetti Pierelli Direttore Responsabile: Giuseppe Camilletti Comitato di redazione: Luciano Saraceni, Giustino Falasconi, Stefania Trillini, Francesca Paccamiccio, Carlo Cusini, Auro Stampella, Lauro Lancioni, Alessandro Andreoli Progetto grafico: Studio Editoriale Associato - Milano Editrice: BCC Filottrano Stampa StampaeeFotalito: Fotalito:Grafiche Tipografia Scarponi Luce - -Osimo Osimo(An) (An) Periodico - anno VI n. 24 22 Spedizione in abbonamento postale Autorizzazione del Tribunale di Ancona n. 34/05 del 21/12/2005 Poste Italiane SpA - Sped. Abb. Post. 70% - DCB Ancona
Il periodico pubblicato dalla BCC di Filottrano esce da 13 anni; il suo attuale numero progressivo è il 56, 54, di cui 35 con il nome Notiziario, e 24 22 con il nuovo nome Notizie BCC Filottrano.
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Andrea Silvestroni nel suo mulino di Montefano.
L’ultimo mugnaio C
he cosa c’è dietro una pagnotta? Siamo seri, chi mai se lo domanda. Eppure basterebbe dare un’occhiata a un mulino per rendersi conto che dietro un pezzo di pane c’è un lavoro enorme; un lavoro antico, che sta alla base della nostra civiltà. Una civiltà, per l’appunto, basata sul consumo di pane in tutte le sue declinazioni (pizze, focacce, piadine, crescia) che, per produrre farina, aveva bisogno di mulini. E di mugnai. Come Andrea, cinquantenne, ultimo rimasto di una lunga dinastia di mugnai, che manda avanti a Montefano il mulino Fratelli Silvestroni, ovvero suo padre e i suoi zii (quattro, tutti mugnai). Il padre di Andrea, purtroppo, non c’è più, ma in rappresentanza della generazione precedente ci sono ancora gli zii Leonardo e Ivo. Quest’ultimo, anziano ma ancora molto in gamba, è la “memoria storica” della famiglia e del mestiere che ne ha accompagnato quattro generazioni. Per Oggi, un mulino ha ben questo l’intervista sarà a poco a vedere con gli antichi mulini ad acqua. due voci: Andrea, che ci
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racconterà il presente, Ivo, che ci guiderà nel passato, quando i mulini erano ad acqua. Questo, di Montefano, è alimentato a elettricità ed è davvero impressionante: da profana, pensavo che si rovesciasse il grano in un imbuto e subito sotto ne uscisse la farina. Come una specie di grande macinacaffè. Invece somiglia di più a una centrale atomica... Andrea Silvestroni mi racconta paziente come funziona, parla di setacci, mi mostra tubi, cilindri e setacci, mette perfino in azione l’intero marchingegno (che occupa qualcosa come tre piani in verticale), ma vi giuro che se dovessi raccontarvi come funziona davvero, non saprei da che parte cominciare. Se non ne avete mai visto uno in azione comunque, vale la pena di farlo. E di darsi una mossa, perché il mulino dei Fratelli Silvestroni è uno dei pochi rimasti nelle province di Ancona e Macerata. «Hanno chiuso tutti», spiega Andrea. «Uno alla volta: Villa Potenza, Recanati, Sambucheto, l’Aspio. Oltre a questo, ne è rimasto solo un altro, più grande, a Padiglione. Sono proprio i piccoli ad avere chiuso». Ma chi va a macinare il grano oggi in un mulino? Andrea: «Nessuno! Il lavoro è cambiato rispetto al passato: ora siamo noi che compriamo il grano al consorzio e produciamo la nostra farina, che poi vendiamo, soprattutto ai panettieri. Gliela portiamo noi. Piccole quantità per piccole panetterie, piccoli panifici ubicati a volte in vicoletti stretti, dove la grossa distribuzione fatica ad arrivare. Ma c’è anche chi si viene a comprare la farina perché il pane lo fa in casa, gli extracomunitari, per esempio,
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soprattutto nordafricani. Così risparmiano e mangiano il pane proprio come a casa loro». Ivo: «Una volta invece, il pane in casa lo facevano tutti e tutti avevano bisogno della farina. Durante l’anno la gente veniva a macinare di media una volta al mese nel vecchio mulino ad acqua che avevamo a San Filippo, nel comune di Osimo. Io e i miei quattro fratelli ci siamo nati, lì». Breve nota: il mulino San Filippo, che ancora si trova ai confini tra i comune di Osimo e Santa Maria Nuova, ma non è più in funzione, era uno dei trenta mulini ad acqua costruiti dal medioevo in poi e alimentati dal Musone o dagli altri corsi d’acqua del bacino. Osservando oggi il fragile filo d’acqua a cui è stato ridotto questo fiume, sembra quasi incredibile. Se tornassimo indietro di una sessantina d’anni, chi vedremmo arrivare al mulino? Ivo: «Quando era autunno, verso la semina, arrivavano i contadini sui loro carretti - i birocci tirati dai buoi - carichi di sacchi di grano, perché se veniva la neve non ci si poteva muovere più. Per arrivare presto al mulino partivano da casa ch’era ancora buio, alle quattro del mattino. Stavano delle intere giornate ad aspettare il loro turno per poter macinare: a quei tempi toccava patire anche per mangiare». Ma chi aveva cominciato l’attività di mugnaio in famiglia? Ivo: «Mio padre, ch’era già figlio e nipote di mugnai, aveva sette mesi quando la sua famiglia si stabilì a San Filippo. Io sono cresciuto lì. Le macine andavano sempre, ma in estate si soffriva perché acqua ce n’era poca. Toccava aspettare tre o quattro ore che si riempisse d’acqua il deposito e tornasse a far girare le macine. Ricordo le donne che riparavano i sacchi, quando erano logori e si bucavano, e noi bambini, che appena possibile cominciavamo a dare una mano anche noi». A che età? «Dieci, undici anni, appena finite le scuole elementari. Insaccavamo la farina. Un altro dei lavori che venivano affidati ai Andrea con gli zii.
Ivo, la memoria storica.
bambini, era stare alla macina che spezzava le pannocchie che poi si davano da mangiare agli animali: bisognava controllare che non s’incastrassero i pezzi più grossi: il lavoro consisteva nello smuoverli con un bastoncino. Io stavo lì ore e ore, sul cassone della macina a tenere d’occhio le pannocchie per i maiali. I più grandicelli una volta la settimana lavoravano sulle macine, con un martello, per renderle più ruvide, perché a furia di macinare si allisciavano e funzionavano male». Andrea: «Anche qui a Montefano, con tutto che i tempi fossero cambiati, c’era sempre ressa. Sono ricordi di quando ero ragazzino e si macinavano circa ottanta quintali al giorno, sulle ventiquattr’ore. Pensare che oggi il potenziale di questo mulino sarebbe di 150 quintali di macinato al giorno. Invece, ormai siamo a 20 quintali al giorno di media». Ma il problema è legato anche alla tipologia del grano? Andrea: «Certo. Noi qui maciniamo grano tenero, che è quello che si usa per fare il pane, i dolci. La richiesta di grano tenero si è molto abbassata negli anni, ed è aumentata quella di grano duro e di altri cereali. Ogni cereale ha bisogno dei suoi macchinari. Una volta qui producevamo farina di grano tenero che esportavamo al Sud. Adesso il grano gli arriva direttamente dalla Francia». E il granoturco, il mais? Ivo: «Al Mulino di San Filippo avevamo una macina apposta per il granoturco. I contadini d’inverno venivano con il sacco in spalla - la bisaccia - anche con la neve, a piedi, e da lontano, per macinare la farina per la polenta. Allora se ne mangiava di polenta!». Andrea: «Qui a Montefano da anni ormai non facciamo più farina per polenta, non c’è più richiesta, ma con la vecchia macina produciamo comunque farina di mais per uso zootecnico, così come la crusca». Qualcuno continuerà la tradizione di famiglia? Andrea: «Io ho due figli sui vent’anni, un maschio e una femmina, ma non mi sembra che abbiano intenzione di fare i mugnai...». Intanto, a buon conto, all’attività del mulino Andrea Silvestroni ha affiancato la vendita di piante, di granaglie, terricci, concimi e altri prodotti per giardinaggio e orticoltura. E poi chissà, con questa crisi che incombe, forse si ricomincerà a fare il pane e la pasta in casa, come una volta, e i mulini torneranno a lavorare a pieno ritmo. Come ai tempi del mulino di San Filippo. Valeria Verri
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cronache dai comuni
Risorgimento osimano I
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l centocinquantesimo dell’Unità d’Italia sta volgendo al termine; è quindi tempo di bilanci conclusivi. Il Comune di Osimo, nonostante le ristrettezze finanziarie dovute alla crisi, ha potuto predisporre un ricco programma, coordinato e realizzato dal Comitato per le celebrazioni presieduto dall’assessore Achille Ginnetti. Non potendo in questa sede descrivere nei particolari ogni singola iniziativa, mi soffermo su quelle più significative e caratterizzanti il periodo storico. Particolarmente interessante è stata la serata dedicata ai protagonisti osimani del Risorgimento, svoltasi al Palazzo Campana il 5 marzo, nella quale P. Morroni, V. Baiocco e L. Frontini hanno illustrato tre delle figure più rappresentative: Rinaldo Simonetti, Bellino Briganti Bellini e Francesco Fiorenzi. I tre fecero parte del gruppo di volontari osimani, comandati dallo stesso Simonetti, aggregati al Battaglione civico mobile di Ancona, che accorsero nel 1848 sul campo di battaglia della Prima guerra d’indipendenza, dove, pur soccombendo, combatterono valorosamente. Il conte Rinaldo Simonetti (1821-1870), oltre che carbonaro e patriota, si distinse anche come fondatore della Guardia Civica di Osimo e come senatore del Regno. Bellino Briganti Bellini (1819-1869) sin da giovane diede prova di possedere uno spirito imprenditoriale non comune, applicando nuove tecniche di coltivazione agraria e imprimendo notevole sviluppo alla filanda di famiglia. Nel 1848 si unì alla Compagnia osimana col ruolo di sottotenente e combatté valorosamente a Monte Berico (Vicenza). Dopo l’Unità partecipò
alle elezioni per il Parlamento italiano e venne eletto deputato nel collegio di Recanati, avendogli i concittadini preferito Francesco Fiorenzi. Il conte Francesco Fiorenzi (1813-1895) fu un eccellente ingegnere idraulico e progettò l’impianto di derivazione Francesco Fiorenzi dell’acqua potabile dal fiume Musone per l’acquedotto di Osimo. Iscritto alla Giovane Italia e alla Carboneria, dopo avere preso parte con i volontari osimani alla spedizione veneta, nel 1849 fu eletto nel collegio di San Severino alla Costituente Romana. Dopo l’Unità d’Italia fu deputato per due legislature, quindi fu a lungo consigliere e deputato provinciale, nonché ripetutamente consigliere e sindaco del Comune di Osimo. Un altro interessante evento inserito nel quadro delle celebrazioni è stato senza dubbio quello denominato Itinerario risorgimentale della città di Osimo, realizzato in collaborazione con Italia Nostra e con il Circolo Fotoamatori Giacomelli. L’iniziativa è consistita nel fotografare edifici pubblici e privati della città significativi per quanto attiene alle vicende storiche del Risorgimento osimano, e nel predisporre le relative targhe didascaliche, tuttora visibili, affisse sui muri dei siti individuati. Luciano Egidi
PAC 2014-2020 t rei a
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uali prospettive per il futuro? È questo il tema dell’incontro organizzato a Treia dal CSA - Centro Servizi Agricoltura, al quale hanno partecipato oltre cento imprenditori agricoli della zona, vista la rilevanza e l’importanza dell’argomento trattato per una realtà, quella del nostro territorio, legata al mondo agricolo. A relazionare il dott. Onelio Cingolani, Presidente regionale ANPA, che ha illustrato con chiarezza e professionalità le possiUn momento dell’incontro.
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bilità previste dal progetto di riforma della PAC, Politica Agricola Comune, prevista dopo il 2013. «Il progetto - ha spiegato Cingolani - mira a rafforzare la competitività, la sostenibilità e il consolidamento dell’agricoltura su tutto il territorio del’ UE, così da garantire ai cittadini europei un’alimentazione sana e di qualità, proteggere l’ambiente e favorire la tutela e lo sviluppo delle zone rurali». La nuova PAC consentirà, inoltre, di promuovere l’innovazione del settore agricolo, sia dal punto di vista economico, sia da quello ecologico, di contribuire a ridurre gli effetti sui cambiamenti climatici, di sostenere l’occupazione e la crescita apportando un contributo decisivo alla strategia Europa 2020. Il sindaco di Treia Luigi Santalucia, portando un saluto ai presenti, si è congratulato per l’iniziativa che il CSA ha voluto promuovere a Treia.
cronache dai comuni
L’eccellenza nelle energie rinnovabili L
Uno degli impianti premiati.
in Italia, e cercare di ridurre le dispersioni. Secondo uno studio scientifico, nel 2050 tutti i paesi membri dell’UE saranno in grado di produrre energia da fonti rinnovabili». Presenti anche Sandro Donati, Assessore all’Ambiente e Energia della Regione Marche, Bruno Fiorelli, Presidente Federazione BCC Marche, Francesco Valentini, Responsabile finanza ed agevolazioni Federazione BCC Marche, Marco Pacetti, Rettore dell’Università Politecnica delle Marche e Luigino Quarchioni, Presidente Legambiente Marche. Lauro Lancioni
fi l o t t r a n o
a Federazione Marchigiana Banche di Credito Cooperativo, in collaborazione con Legambiente Marche, ha organizzato, lunedì 27 giugno 2011 un incontro per la premiazione di progetti di eccellenza sulle energie rinnovabili finanziati dalle Banche di Credito Cooperativo delle Marche nell’anno 2010. L’incontro si è tenuto presso la Sala del Rettorato dell’Università Politecnica delle Marche ad Ancona. Nell’occasione sono stati anche presentati i risultati degli anni di attività della convenzione stipulata tra le Banche di Credito Cooperativo delle Marche e Legambiente Marche, finalizzata alla concessione di finanziamenti agevolati per la realizzazione di impianti destinati alla produzione di energia rinnovabile. Sono stati assegnati i premi ai migliori investimenti nel settore del risparmio energetico e delle fonti rinnovabili. Uno dei nove premi assegnati è andato alla Lu Da srl del gruppo Luciano Rosetti, per due impianti fotovoltaici situati in località San Faustino di Cingoli di 120 kWp e 600 kWp montati sulla copertura a falda degli stabilimenti e finanziati dalla Banca di Credito Cooperativo di Filottrano. «I premi - ha affermato Stefano Ciofani, responsabile scientifico di Legambiente nazionale - non testimoniano solo l’utilizzo di energie rinnovabili, ma soprattutto il corretto utilizzo di queste fonti. Occorre lavorare sulla ricerca delle rinnovabili, anche
I ragazzi del Fight Club.
È
sempre più gratificante l’attività del Fight Club Apiro nei settori agonistico e organizzativo delle arti marziali. La coinvolgente validità delle discipline che, irrobustendo l’educazione psicofisica individuale, impegnano notevolmente a livello giovanile, ha avuto e riceve i tangibili consensi della Bcc di Filottrano.
Infaticabile propulsore del Fight Club Apiro - che ha gradualmente frequentato le ribalte tricolori, internazionali e mondiali proiettando la cittadina in dimensioni prestigiose - l’allenatore e istruttore Giovanni Federici, cintura nera, protagonista di eminenti competizioni, appassionato dirigente. Due i settori del Fight Club Apiro: taekwondo (l’arte di lottare tirando al volo calci e pugni) e la novità kick boxing (sfide a base di pugni e calci alle gambe). Ovviamente, per effettuare confronti ad elevata intensità, è indispensabile un’ottima preparazione: quella a cui Federici sottopone i suoi allievi. Successi più recenti: oro per Nico Novelli e Riccardo Bonvecchi nei campionati interregionali in Abruzzo. Kich boxing: Franco e Riccardo Antonelli (atleti professionisti), Sonia Albanesi, Jonathan Capomasi, Janet Capomasi, Marco Sordini, Gabriele Bastari, Gabriele Tiberi. Gianfilippo Centanni
a pir o
Con lo spirito dei samurai
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sport
In punta di stecca I
brillanti successi ottenuti e il premuroso sostegno della Banca di Credito Cooperativo di Filottrano, hanno stimolato la dirigenza del Circolo Cittadino di Cingoli a raddoppiare la partecipazione al campionato provinciale di biliardo - specialità boccette - che per la prima volta dopo più di tre lustri d’intensa attività viene disputato da due squadre del sodalizio presieduto da Mario Matteucci. Avendo conquistato la promozione al termine della stagione scorsa, una compagine effettua di diritto l’attuale torneo in serie A; la seconda quello di B. Il Cbs Circolo Cittadino Cingoli, iscritto al Coni e alla Fbs, annovera nei locali sociali tre biliardi omologati per lo svolgimento dell’attività agonistica e per competizioni a carattere nazionale. Compongono gli organici formati esclusivamente da giocatorisoci e da numerosi giovani, Roberto Bacchetta, Attilio Barigelli, Emanuele Bracaccini, Mattia Cerquetella, Doriano Ciriaci, Enrico Corinaldi, Paolo Giattini, Maurizio Mogliani, Francesco Pediconi, Samuele Tittarelli, Mauro Vittori, Alessandro Calvelli, Sergio
Gagliardini, Raniero Giorgi, Riccardo Lombi, Stefano Losa, lo stesso presidente Matteucci, Giorgio Mosca, Ettore Mugianesi, Giulio Pelagagge, Alberto Verdinelli e Luciano Violini. Il giocatore più anziano è l’ultraottantenne sempre valoroso Verdinelli, il più giovane Calvelli, non ancora diciottenne. Gianfilippo Centanni La squadra del Circolo Cittadino con Matteucci.
Rugby batte calcio 1-0 S
uccede a Moscosi, frazione di Cingoli, che da puntino sulla cartina geografica regionale, potrebbe diventare il paradiso del rugby. A Moscosi, infatti, fino a qualche anno fa esisteva solo la società di pallone con il suo bellissimo campo in erba curato con amore. Che, volendo, si sposa benissimo con il rugby, disciplina emergente in cui, a differenza del pallone, bastano pochi soldi e solo tanta voglia per farsi largo. Così, ai primi problemi della società calcistica, ecco l’intuizione: l’intera dirigenza si è “convertita” al rugby. Una decisione sull’onda dell’entusiasmo generato
dalla nazionale azzurra, ma soprattutto frutto della convinzione che la nuova società ha sul valore sociale dello sport in generale e del rugby in particolare. Una nuova disciplina sportiva per educare e trasmettere i giusti valori ai ragazzi del paese e non solo, perchè la società ha subito capito che per un torneo impegnativo come la serie C aveva bisogno di attingere da un bacino più ampio, facendo proseliti anche nel comune di Cingoli, di Apiro e in tutto il territorio circostante. Così sono nati i Lupi del San Vicino, il monte che domina il territorio. E la porta del bellissimo campo da calcio si è incredibilmente trasformata nella più nuova “acca” del territorio. Un ringraziamento particolare va a tutti coloro che hanno contribuito alla riuscita del progetto, tra cui un ruolo importante spetta alla Banca di Credito Cooperativo di Filottrano. Tarcisio Ciciliani Presidente Asd Moscosi 2008 I Lupi di San Vicino
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sport
Caporaletti da record N
ella vita quotidiana come nello sport, dove si esaltano i valori che da sempre distinguono la nostra realtà di azienda a contatto con il territorio, la bcc resta sempre in prima linea. Nadia Caporaletti, porta colori dell’Atletica Montecassiano, nello splendido impianto di Osimo ha stabilito il nuovo primato regionale nella specialità del salto con l’asta con la misura di 3,75 metri, quota che la pone tra le prime 12 Nadia Caporaletti d’Italia per quest’anno. Il 21 maggio 2011 è una data che rimarrà negli annali dell’atletica nazionale, visto che il precedente record di 3,70 metri, appartenuto alla fermana Silvia Catasta, risaliva a oltre 10 anni fa. Ma conosciamo meglio la nostra eroina: Nadia Caporaletti nasce il 19 agosto 1983 a Recanati, cresce nel comune di Montefano, fin da bambina si dedica all’atletica leggera, prima come giavellottista (con diversi allori in ambito gio-
vanile) e poi coronando il sogno di saltare con l’asta. Nel frattempo, non trascura la scuola: riesce a diplomarsi con il massimo dei voti all’Istituto Tecnico per geometri di Osimo e dopo aver ottenuto l’iscrizione all’albo, senza mai abbandonare lo sport, inizia a lavorare per le Ferrovie dello Stato. Si allena regolarmente sei volte a settimana, tra gli impianti di Montecassiano e Fermo e dal 2008, seguita dall’allenatore Luca Graziani, ha già partecipato a tre edizioni dei Campionati italiani assoluti: nel 2009 all’aperto (decima), e nel 2010 sia indoor (dodicesima) che outdoor (quindicesima). Un esempio di come le persone che hanno dei valori sappiano mettere dedizione in tutto ciò che fanno, dagli hobby al lavoro, ottenendo risultati che le portano a distinguersi. Lauro Lancioni
Tanta energia sotto rete
Un’azione durante la gara Lardini Filottrano-Brindisi. A fianco, Il Presidente Saraceni con Giovanni Morresi, presidente della Polisportiva Filottrano Pallavolo.
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iamo di nuovo a raccontare della Polisportiva Filottrano Pallavolo. Si progetta o meglio si è già progettato il cammino della società e della squadra di riferimento, la Lardini Filottrano che è prima in classifica nel suo girone di Serie B1 femminile. L’energia dal punto di vista societario è quella rinnovabile, derivante dall’impianto fotovoltaico realizzato sul tetto del PalaGalizia anche per bonificarlo dall’eternit. L’impegno (anche economico)
da parte dei dirigenti ha trovato il supporto della Bcc di Filottrano e così, grazie a un finanziamento importante, il paese ha un palazzetto migliore. Dell’altra energia è stata già impiegata ridisegnando l’organizzazione della società con il reclutamento di nuovi dirigenti e per migliorare il settore giovanile, che dovrà sfornare giocatrici e giocatori sempre di più alto livello. Il coinvolgimento inoltre è stato e continuerà a essere esteso a tutto il paese attraverso il progetto di Azionariato Popolare per allargare la base societaria. L’energia più positiva resta comunque quella prodotta dalle squadre coi loro risultati e ci piace sottolineare l’inizio stagione delle “Lardinette” che occupano il primo posto nel girone e sono virtualmente in serie A2 di pallavolo. Il cammino è lungo, ma Filottrano ha già battuto Catania, Bari, Brindisi, Potenza, Ancona… Come dire: la formica ha schiacciato il gigante, già più di una volta. Carlo Cusini
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attività sociali
Il Bilancio Sociale 2010
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omenica 2 ottobre, presso il cinema teatro Torquis di Filottrano, la Bcc di Filottrano ha presentato il Bilancio Sociale 2010. L’appuntamento, a cui sono intervenuti numerosi soci e clienti della Banca, è stato introdotto dal presidente Luciano Saraceni che ha illustrato i contenuti del documento. Il Bilancio Sociale è uno strumento che dà conto del valore creato dalla Banca a favore dei propri portatori di interessi e del suo principale socio di riferimento: il territorio. Alcuni dati per quantificare la cifra di tale impegno: •
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289.000 euro è quanto speso a favore dei propri soci in termini
di iniziative e condizioni agevolate; 458 milioni di euro l’importo dei crediti concessi a favore dell’economia del territorio (pari al 95% del totale impieghi della Banca) a conferma di una vocazione realmente locale dell’istituto filottranese; 410.000 euro di finanziamenti erogati a realtà operanti nel sociale nell’ambito del progetto Ethical Banking (il progetto di finanza etica promosso dalla bcc) a un tasso medio pari all’1%; 454 interventi tra beneficenza e sponsorizzazione per un importo complessivo di oltre 360.000 euro a favore di 450 differenti organizzazioni del territorio.
Il Credito Cooperativo favorisce la partecipazione degli operatori locali alla vita economica, privilegiando le famiglie e le piccole imprese; promuove l’accesso al credito, contribuisce alla parificazione delle opportunità, come elencato nell’articolo 4 del nostro Statuto.
attività sociali
I nostri clienti sono la nostra ragione di fare e di fare sempre meglio il nostro mestiere. Alla fine del 2010 il numero di clienti era di 28.886 con un aumento del 3,52%. Quanto alla composizione qualitativa di tale dato si può dire che in gran parte esso è costituito da famiglie (84,58%), mentre il restante 15,42% da altri operatori economici pubblici e privati. Oltre alla presentazione dei dati relativi al Bilancio Sociale, l’appuntamento è stato l’occasione per incontrare coloro che ci hanno permesso di essere dove siamo, coloro che credono nei nostri principi e ci seguono nelle scelte aziendali. Al termine della riunione sono state consegnate le borse di studio dedicate ai soci e ai figli dei soci che, a conclusione del ciclo di studi relativo all’anno 2009/2010, si sono distinti per il merito scolastico. Un ulteriore modo per sostenere il territorio e per dare coerenza alla nostra missione. Sono ventitré in totale i ragazzi premiati, di cui tre della scuola media inferiore, otto della scuola media superiore, e dodici laureati. Lauro Lancioni
Gli studenti premiati Scuola media inferiore Lidia Lippi, Anna Chiara Tartarelli, Benedetta Bianchi Scuola media superiore Tania Chiaraluce, Arianna Marinelli, Luca Bordoni, Silvia Ortensi, Alessia Baldi, Riccardo Del Mastro, Sofia Roncaglia, Margherita Marziali Università Francesca Pasquini, Giorgia Catena, Michele Carbonari, Luca Quadri, Cristina Ciucci, Lucia Pepa, Michele Manzotti, Lucia Giachini, Edoardo Bocci, Michele Servasi, Leonardo Emiliani, Giacomo Agliata BORSE DI STUDIO PER I SOCI E FIGLI DEI SOCI per l’anno 2010-2011 Si ricorda ai soci e ai figli dei soci che il 31 dicembre scadrà il termine per la presentazione delle domande per le borse di studio relative all’anno 2010/2011.
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i nostri prodotti
Protezione a 360° L
a casa è certamente un elemento fondamentale, un punto fermo della quotidianità e della vita sociale, una sicurezza, è il luogo in cui prendono forma e crescono i sogni delle famiglie. La casa è, e sarà sempre, un bisogno primario per tutte le persone. Per questo motivo, appoggiarsi alla Banca per accendere un mutuo risulta essere la giusta strada per poter soddisfare questo bisogno. Spesso però, chi stipula questi contratti teme delle situazioni inattese che potrebbero ripercuotersi su sé o sulla propria famiglia come la perdita del lavoro, un’improvvisa dipartita, la disoccupazione, la perdita della propria autosufficienza o una grave malattia, mentre il mutuo è ancora in essere. Timori logici, dubbi comprensibili, un peso che nessuno vorrebbe veder gravare sui propri cari. Nasce con queste logiche a tutela della famiglia e con l’intento di preservare i propri clienti Protezione Mutuo di BCC Assicurazioni. Questa polizza è stata creata appositamente per tutelare gli assicurati da diverse eventualità che potrebbero minare la capacità di estinguere il finanziamento richiesto.
Protezione Mutuo si rivolge a tutti i lavoratori - autonomi, dipendenti pubblici o privati - che vogliono avere la certezza di veder pagata la rata del finanziamento acceso anche in circostanze in cui vi sia un’oggettiva impossibilità a produrre reddito o in caso di premorienza o di invalidità totale permanente, e avere la sicurez-
“Il mutuo non spaventa più”
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Protezione Mutuo BCC Assicurazioni, per i Clienti del Credito Cooperativo, ha creato Protezione Mutuo, la nuova polizza assicurativa per preservare il proprio mutuo
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za di vedere liquidato il debito residuo, preservando in ogni caso i propri cari da situazioni particolarmente gravose da affrontare. Protezione Mutuo ha una formula di sottoscrizione semplice e immediata, studiata appositamente per rendere chiare e trasparenti le condizioni della polizza. Al momento dell’erogazione del prestito, vi è la possibilità di pagare il premio assicurativo di Protezione Mutuo per l’intera durata del prestito, così che la Banca lo finanzi al Cliente e lo includa nelle rate, garantendosi la protezione desiderata dai rischi sopra citati a un costo decisamente basso. Questa polizza di BCC Assicurazioni, infatti, tutela il sottoscrittore in caso di: • decesso, sia causato da malattia che da infortunio, • invalidità totale permanente dovuta a infortunio, pari o superiore al 60%, • inabilità totale temporanea, causata da infortunio o da malattia, • disoccupazione, dovuta da giustificato motivo, che veda il lavoratore impiegato per meno di 16 ore settimanale o che sia in mobilità o in cassa integrazione, • ricovero ospedaliero, dovuto a infortunio o malattia, per svolgere accertamenti e terapie non eseguibili in strutture ambulatoriali. In caso di anticipata estinzione del mutuo, l’assicurato avrà la possibilità di scegliere in autonomia se far proseguire la copertura assicurativa o se farla terminare, richiedendo il rimborso del premio assicurativo pagato e non goduto. Tutti, così, avranno la possibilità di pensare al proprio avvenire e a quello della propria famiglia, tutelando i propri cari dai possibili rischi di una mancata estinzione del mutuo, grazie a Protezione Mutuo. Protezione Mutuo è solo una delle polizze di BCC Assicurazioni, Compagnia Danni nata per offrire ai Clienti delle Banche di Credito Cooperativo la possibilità di accrescere la propria tranquillità di oggi e di domani, con prodotti sicuri e affidabili.
www.bccassicurazioni.com decesso, sia causato da malattia che da infortunio, invalidità totale permanente dovuta ad infortunio, pari o superiore al
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nd e R T-
i nostri prodotti
Il conto che ti rende davvero Per incentivare tale conto, la Banca ha deciso di annullare tutte le spese di gestione. Presso le nostre filiali, i collaboratori saranno a disposizione per eventuali informazioni e chiarimenti. T-Rende è il conto che ti rende sul serio. Ufficio Multicanale & Marketing
Antiriciclaggio: il nuovo limite a 2.500 euro
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seguito della recente modifica del regime fiscale dei prodotti d’investimento e con l’intento di ampliare la gamma dei prodotti di raccolta per contrastare i prodotti analoghi della concorrenza, la Banca di Credito Cooperativo di Filottrano ha rea lizzato un nuovo conto di deposito denominato T-Rende. Questo prodotto si contraddistingue per la sua semplicità e il basso grado di rischio poiché è tutelato dal Fondo di garanzia dei depositanti del Credito Cooperativo. Sostanzialmente, T-Rende consente di vincolare somme di denaro, con un minimo di 2.500 euro, a scadenze prefissate di 3, 6 o 12 mesi, a condizioni vantaggiose e a un tasso di favore denominato “premium”, fisso per tutto il periodo del vincolo e con capitalizzazione finale. Può essere aperto da chiunque e alla scadenza del vincolo la somma e gli interessi maturati verranno automaticamente riaccreditati. Il proprio capitale è sempre disponibile e si è liberi di prelevare in qualsiasi momento.
Filottrano P.za Garibaldi 26 Tel. 0717227730
Con la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale del 13 agosto del D.L. n.138/2011 è stata modificata, con decorrenza immediata, la normativa antiriciclaggio, i cui limiti sono stati abbassati da 5.000 a 2.500 euro. Cambia quindi l’operatività relativa agli assegni bancari, circolari e postali, al contante, ai depositi e ai libretti di deposito, o altri titoli, al portatore. Per importi sopra a 2.500 euro, è vietato il trasferimento di denaro contante o di libretti di deposito, bancari o postali, o di altri titoli al portatore, gli assegni devono recare nome, cognome e ragione sociale del beneficiario e la scritta non trasferibile. Possono essere rilasciati assegni, vaglia postali e cambiari senza la clausola di non trasferibilità solo su richiesta del cliente. Inoltre, tutti i libretti di deposito al portatore non possono avere un saldo superiore a 2.500 euro.
Le nostre filiali nelle province di Ancona e Macerata
Montoro Via Montoro Nuovo 19 Tel. 0717222169
Osimo Via Aldo Moro 62 Tel. 0717230791
S. Biagio di Osimo Via Manzoni 47 Tel. 0717108005
Castelfidardo Via Soprani 5 Tel. 0717822422
S. Maria Nuova Via Garibaldi 35 Tel. 0731249434
Cingoli P.za XX Settembre 4 Tel. 0733604360
Strada Via Rossini 29 Tel. 0733616977
Montefano Via della Vittoria 7 Tel. 0733850564
Apiro P.le Battisti 9 Tel. 0733611702
Treia Borgo Vittorio Veneto 65 Tel. 0733215579
Numana Via Flaminia, 66 Tel. 0719332237
Passatempo di Osimo Via Casette di Passatempo, 162 Tel. 0717100719
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attività sociali
Un tuffo nel passato
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ella serata quella trascorsa giovedì 24 novembre a Palazzo Carradori a Montefano, che ha visto riuniti tutti gli attuali componenti del Consiglio di Amministrazione, del Collegio Sindacale e della Direzione Generale con quanti hanno ricoperto le stesse cariche nel corso della vita della nostra Banca: Giovanni Zappanico, Fabio Franchini, Angelo Lancioni, Luciano Fermani, Pierino Virgili, Luciano Centanni, Ermelindo Bianchetti, Odoa cre Paesani, Remo Mazzieri, Glauco Cerioni, Bernardo Fagioli, Ottavio Bruni, Giustino Falasconi, Egidio Carbonari, Giuseppe Giovagnetti, Olivo Petrini, Alberto Simonetti, Duilio Falappa, Lucio Corallini e Francesco Buti. È stato un incontro piacevole arricchito anche da qualche momento di commozione. Parole di simpatia e di riconoscenza sono state pronunciate dal Presidente Luciano Saraceni che, unitamente al Direttore Generale Enzo Bianchi, ha consegnato una pergamena agli ex amministratori, recante la motivazione e il periodo del mandato svolto. Non sono mancati i ricordi da parte degli Amministratori dell’allora Cassa Rurale ed Artigiana, ma su tutti ha colpito il racconto dell’ex Direttore Generale Francesco Buti che sottolineava come quarant’anni fa il Consiglio di Amministrazione si riunisse soltanto dopo cena, perché prima non c’erano sedie a sufficienza sia per i dipendenti, sia per i membri del Consiglio. Era giusto e doveroso, ha precisato il Presidente Saraceni, dare un riconoscimento a quanti si sono prodigati e hanno contribuito alla crescita e al successo della nostra Banca, che non vuole perdere di vista le sue origini e la filosofia complessiva del credito cooperativo in cui la questione economica non è mai disgiunta da quella etica.
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Bernardo Fagioli, ex Amministratore.
Duilio Falappa, ex Amministratore.
Francesco Buti, ex Direttore Generale.
Lucio Corallini, ex Presidente del Collegio Sindacale.
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Festeggiamo il Risparmio P
rendendo spunto dalla Giornata Mondiale del Risparmio, domenica 30 ottobre, la Banca di Credito Cooperativo di Filottrano ha organizzato presso l’Acquaparco Verde Azzurro di Cingoli, per il ventiquattresimo anno consecutivo, la Festa del Risparmio. L’iniziativa, che culmina con la festa di fine ottobre, ha lo scopo di educare bambini e ragazzi a gestire il denaro, stimolandoli a farne un uso consapevole: mettere da parte i soldi, per avere una disponibilità maggiore da utilizzare in futuro. Un risparmio che è fonte di sicurezza e tranquillità, soprattutto quando ci si trova in momenti di difficoltà economica come quelli che il nostro paese sta affrontando. La manifestazione ha richiamato un gran numero di presenze, nonostante nei comuni limitrofi ci fossero diversi festeggiamenti legati ad Halloween; iniziata alle 16.45, con il saluto del Vice Presidente Paolo Santoni, la festa è poi proseguita con lo spettacolo del mago Alivernini, che ha intrattenuto con successo un folto pubblico di piccoli e grandi. Al termine, i partecipanti hanno
Un momento della Festa.
potuto gustare un’appetitosa merenda a base di pizza offerta dalla Bcc di Filottrano e hanno ricevuto l’omaggio-regalo che ogni anno spetta ai possessori, in regola con i versamenti, di un libretto di Primo Risparmio (6-14 anni) e ai piccoli titolari di un libretto Risparmio Baby (0- 6 anni). Ufficio Segreteria Generale
I nostri giovani soci Continuiamo anche in questo numero, dato il successo riscosso nelle precedenti uscite, lo spazio speciale dedicato ai “giovani soci”. A chi, cioè, ha deciso di entrare a far parte della nostra BCC e indirettamente del Movimento del Credito Cooperativo, mettendo a disposizione anche tutta l’energia positiva e fresca della propria età. Mirko Montecchiani - Cingoli
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uando avevo circa 8 anni... mia nonna mi propose un salvadanaio della Cassa Rurale in cui mettere i soldini... i miei primi risparmi. Ricordo che la banca aveva organizzato una specie di concorso rivolto a tutti i piccoli risparmiatori con premiazione presso il Cinema Farnese di Cingoli. Sono ancora cliente perché la Banca ha creduto in me. Grazie alla Banca ho potuto realizzare il mio sogno più grande, quello di comprare casa. La cosa che mi piace di più è il rapporto umano che c’è con gli operatori. Mi aspetto che in un momento di crisi come questo, la Bcc tenga sempre al centro il cliente e le sue esigenze di vita. Questo è un momento che mette tutti a dura prova... ed è proprio nei momenti difficili che si vede se una banca è grande oppure no!
Simone Goffi - Santa Maria Nuova
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onosco la Bcc di Filottrano da quando ha aperto la sua filiale a Santa Maria Nuova. Sono diventato cliente perché cercavo una banca fatta anche di persone e non solo di numeri, persone che ti sanno consigliare e “aiutare”. Mi sono trovato a mio agio in filiale. Poi, dopo un po’ di tempo, trovandomi bene mi hanno proposto di diventare socio e ho accettato molto volentieri, anche per una serie di vantaggi riservati ai soci. Mi piace la cordialità, la disponibilità e la simpatia con cui lavorano gli impiegati e i direttori, e anche le buone condizioni fatte. Mi aspetto una duratura collaborazione, sempre nell’ottica della trasparenza, fiducia nei giovani che meritano ma soprattutto nei giovani imprenditori come me. Chi avesse piacere e voglia di rispondere alle stesse domande (Da quanto tempo conosci il Credito Cooperativo o la BCC di Filottrano? Perché sei cliente e perché sei diventato socio? Cosa ti piace di più della “tua” banca? Cosa ti aspetti dalla “tua” banca?), può inviare il proprio contributo per mail a
[email protected]. Provvederemo a pubblicare i vostri testi nei prossimi numeri.
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attività sociali
Nel cuore dell’Emilia c’è Emil Banca E
mil Banca è una cooperativa di credito che opera attraverso 49 filiali in un territorio che abbraccia le province di Bologna, Ferrara e Modena, con 457 collaboratori. Ha oltre un secolo di storia alle spalle e ha avuto origine da 13 Casse Rurali ed Artigiane. È un’azienda orientata alla responsabilità sociale che utilizza le risorse economiche per generare benessere e partecipare allo sviluppo dei territori in cui opera. La ricchezza del territorio viene impiegata a favore delle famiglie e delle piccole e medie imprese affinché ritorni a essere energia per lo sviluppo dell’economia locale. I clienti sono circa 90 mila. Una banca fatta di soci
I soci sono il patrimonio più importante della Banca. Sono quasi 21.000 tra persone fisiche e aziende. Con loro la banca condivide una precisa idea di promozione e di sviluppo e la possibilità di mettere in pratica una relazione basata sullo scambio mutualistico e la partecipazione. E per fare questo investe risorse, economiche e non solo, davvero rilevanti. Ai soci, oltre a una serie di servizi bancari, sono riservati una serie di opportunità e progetti di natura meta bancaria. A titolo di esempio cito l’impegno nelle iniziative dedicate alla prevenzione e tutela della salute dei soci, in collaborazione con la fondazione Ant Italia Onlus (Associazione Nazionale Tumori) e Samur (Associazione per gli studi sulle malattie urologiche). Questi progetti hanno consentito ai soci della Banca di accedere a esami e screening gratuiti per la prevenzione del melanoma della pelle e dei tumori alla tiroide e della prostata (ad oggi 2.660 persone sono state interessate). Di vario genere sono poi le convenzioni stipulate a favore dei soci. Tra queste emerge, per reale convenienza, un progetto studiato dalla Banca, denominato ASSIST; si tratta di una copertura
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sanitaria integrativa in collaborazione con Campa, una tra le più importanti Mutue italiane. Non mancano poi organizzazione di eventi, gite e incontri, in particolare quelli dedicati all’accoglienza dei nuovi soci ammessi alla compagine e a quelli territoriali per la presentazione del bilancio sociale. Fondamentali appuntamenti per rafforzare il collegamento con la base sociale e mantenerla informata e il più possibile consapevole. La Banca è cosciente che la socialità e la cultura sono lo specchio della qualità della vita di un territorio. Per questo vi investe e lo fa anche attraverso l’azione di 19 Comitati soci locali, uno dei quali composto solo da giovani soci under 35. Circa 600 sono le iniziative che attraverso queste realtà, formate da soci volontari, vengono sostenute nei territori in cui la Banca opera. Legati ai nostri territori
Il legame con le comunità locali è molto forte, radicato e basato su un dialogo costante con gli interlocutori economici e istituzionali. Per contribuire a favorire la coesione sociale e a creare quel benessere diffuso, richiamati nell’articolo 2 dello statuto della Banca di Credito Cooperativo, Emil Banca realizza direttamente iniziative educative, divulgative e socioculturali, collabora con numerose realtà del territorio e ne sostiene economicamente l’attività. In questo periodo in cui gli effetti della crisi non si sono attenuati, la Banca ha mantenuto le misure anticrisi adottate nel 2009, come ad esempio la moratoria sui crediti (oltre 140 milioni di euro concessi), la cui azione è stata a suo tempo anticipata e i cui effetti sono stati ampliati, rispetto agli accordi nazionali. Nel 2011 ha adottato nuove misure per continuare a sostenere aziende e privati ancora in difficoltà. Da anni la Banca è attiva nel campo del microcredito di emergenza dedicato a nuclei familiari in temporanea difficoltà finanziaria, cosi pure, come la Bcc di Filottrano, è attiva nella
attività sociali
promozione di Ethical Banking, il progetto di finanza etica che dedichiamo allo sviluppo del terzo settore e che in questi anni le ha consentito di finanziare 32 progetti per 1,8 milioni euro. Queste e tante altre iniziative sono rendicontate nel bilancio sociale che la Banca redige da nove anni. L’ultima versione, quella relativa all’esercizio 2010, è stata realizzata anche in video. Scelta che ha contribuito anche all’assegnazione dell’Oscar di Bilancio 2011, riconoscimento nazionale che abbiamo con orgoglio ritirato il 1° dicembre scorso presso la Sede della Borsa Italiana. Giuliana Braido Rsponsabile Area Identità Aziendale di Emil Banca
Sulla terra c’è abbastanza per soddisfare i bisogni di tutti ma non per soddisfare l’ingordigia di pochi. Sono le azioni che contano. I nostri pensieri, per quanto buoni possano essere, sono perle false fintanto che non vengono trasformati in azioni. Gandhi
In alto, una veduta di Piazza Maggiore a Bologna; qui sotto, la facciata della sede di Emil Banca nell’anno del 150° dell’Unità d’Italia
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attività sociali
BCC a confronto N
ell’ambito del Gemellaggio per l’innovazione cooperativa, si è svolto in Valle d’Aosta nella splendida località di Forte di Bard, l’annuale incontro tra i vertici delle Banche di Credito Cooperativo aderenti al patto stipulato nel 2008. Tema del confronto: La crisi economica e del debito: impatti e strategie per le nostre banche. La giornata di lavoro si è aperta con i saluti di benvenuto da parte del Presidente della BCC Valdostana Martino Cossard e del Presidente di turno del Gemellaggio, nonché Presidente della Bcc di Filottrano, Luciano Saraceni. A seguire è intervenuto il Referente tecnico Danilo Giubellino per presentare il programma di lavoro svolto nel 2011 dal suo gruppo e gli sviluppi futuri del laboratorio per l’innovazione cooperativa. Successivamente ha preso la parola il Direttore Generale di Federcasse Sergio
Gatti, che dopo aver salutato i convenuti sottolineando anzitutto
come il gemellaggio sia un’occasione di arricchimento e di condivisione per le diverse Bcc aderenti al Patto di gemellaggio in rappresentanza di territori tra loro diversi, ha iniziato il suo intervento sul tema della giornata. Il momento economico attuale, ha spiegato, è caratterizzato da un mercato bancario che repentinamente da iperliquido è divenuto poco liquido, generando a cascata numerosi problemi. A seguire, si è discusso sia dello scenario economico generale, sia dell’approccio delle Bcc alla situazione attuale, sia delle previsioni per il futuro. Numerosi gli interventi dei partecipanti: Banca d’Alba, Banca della Maremma, Bcc Valdostana, Cassa Padana, Credito Trevigiano, Emilbanca e infine la Bcc di Filottrano con il Presidente Luciano Saraceni e il Direttore Generale Enzo Bianchi accompagnati dal referente del progetto, Alessandro Andreoli. Al termine è stato effettuato il simbolico passaggio di mano dal Presidente di turno del Gemellaggio, Luciano Saraceni, al Presidente della Bcc Valdostana, Martino Cossard. Lauro Lancioni
Un momento della riunione.
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La famiglia Andreoli con uno dei due missionari saveriani presenti a Guarapuava; sullo sfondo, la cattedrale.
attività sociali
Un anno dall’altra parte del mondo P
artire con tutta la famiglia per stare un anno in missione a fianco dei missionari saveriani… Perché? Lasciare il lavoro per un anno e rinunciare al proprio stipendio per un anno… Perché? Chiedersi il perché delle scelte è importante: aiuta a riscoprire le proprie motivazioni. Alessandra e io siamo sposati da circa otto anni e già prima di conoscerci il desiderio della missione era un desiderio ricorrente, uno di quelli che fa da sottofondo e che ogni tanto salta fuori e ti interpella. Fidanzati, abbiamo scoperto che il desiderio personale era anche un sogno comune da poter immaginare insieme. Due anni fa abbiamo chiesto al laicato saveriano (un gruppo composto da altre famiglie come noi accomunate dal desiderio di vivere la missione condividendo la spiritualità dei missionari saveriani) di aiutarci a partire. Abbiamo verificato insieme diverse mete, molte le abbiamo dovute scartare per vari motivi: la scarsa sicurezza ambientale, la situazione sanitaria, la difficoltà di apprendere lingue locali troppo complicate… Finalmente all’inizio del 2011 si è aperto uno spiraglio nel sud del Brasile. Uno spiraglio che con i mesi si è concretizzato rapidamente e ora, “gracias a Deus” dal 26 ottobre siamo in Brasile. Nei mesi che hanno preceduto la partenza la domanda più ricorrente che la gente ci poneva era: “ma là cosa andate a fare?” Quando c’è qualcuno che parte per la missione, spesso si pensa che vada a realizzare un progetto, a fare qualcosa, a rendersi utile. Per noi, però, missione non è solo un luogo dove “andare a fare qualcosa” ma piuttosto un luogo dove “andare per stare con
qualcuno”, per condividere in semplicità la nostra esperienza di fede, la nostra esperienza di Dio, il nostro essere famiglia nella semplicità e nella quotidianità, al fianco dei poveri, condividendo tutto questo insieme a dei missionari consacrati, nella consapevolezza che è questa la forma più credibile di annuncio attraverso la quale essere testimoni della Buona notizia. Per realizzare questa partenza ho dovuto chiedere alla banca un anno di aspettativa non retribuita. Mi rendo conto che per l’azienda questa mia richiesta ha significato rivedere alcune scelte, pensare soluzioni alternative per coprire quest’anno di assenza dall’Ufficio Soci. Approfitto pertanto di questo spazio per ringraziare il Consiglio d’Amministrazione e la Direzione che, nonostante le difficoltà, hanno accolto questa mia richiesta permettendomi ora di vivere un tempo a servizio degli altri e dei più poveri qui in Brasile. Auguro a Lauro Lancioni e Fabio Baiocco, i colleghi che mi hanno già avvicendato in ufficio, un buon lavoro e che i prossimi mesi, seppur impegnativi, siano ricchi di soddisfazioni così come lo sono stati per me quelli trascorsi all’Ufficio Soci! E, visto che questo è il numero di dicembre, approfitto per fare a tutti i migliori auguri di un felice Natale. Che sia un “Natale differente” un po’ più vuoto di cose, un po’ più pieno di relazioni e che ci renda capaci di relativizzare i nostri problemi e mettere a fuoco le vere priorità. Um abraco bem brasileiro Alessandro
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attività sociali
Il panettone della solidarietà D
opo il grande successo dell’anno scorso, anche quest’anno la Bcc di Filottrano ha deciso di riproporre l’iniziativa del Panettone della Solidarietà, un prodotto che nasce dalla volontà di creare sinergie tra diversi soggetti del territorio: la banca, la cooperativa agricola e il commercio equo e solidale. L’idea nasce lo scorso anno dalla conoscenza reciproca tra queste tre realtà accomunate da un’identità di valori, dando vita a un progetto comune capace di valorizzare il senso della cooperazione tra soggetti diversi per la realizzazione di un prodotto genuino che coniugasse equità, qualità e promozione del territorio. Riunirsi con queste realtà locali ha significato far incontrare idealmente i nostri contadini produttori di grano e i contadini di altri paesi del sud del mondo (in questo caso l’Ecuador), produttori di cacao e zucchero. Gente che ama la propria terra e la cura perché sa ciò che dona. Gente che, al di là delle latitudini, ha spesso gli stessi problemi e le stesse speranze: il riconoscimen-
to della propria dignità e della giustizia sociale ed economica. Gente che vuole offrire ai consumatori un prodotto di qualità a un prezzo giusto per tutti: per chi produce, per chi lavora e per chi consuma. All’interno di questo progetto, Mondo solidale ha fornito gli ingredienti base del panettone, la cooperativa il Biroccio ha curato la produzione del dolce, e la BCC di Filottrano, oltre a coordinare l’iniziativa, ha aggiunto un ulteriore segno di solidarietà. Per ogni panettone venduto, infatti, tre euro (uno compreso nel prezzo di acquisto e due aggiunti dalla Banca) verranno devoluti per sostenere un progetto scolastico a favore di Cacha, una comunità dell’Ecuador gemellata idealmente con la nostra Banca. Un motivo in più, dunque, per acquistare, in questo Natale, un panettone genuino, sano, giusto e buono in tutti i sensi. Il panettone può essere acquistato presso i punti vendita del Biroccio o presso le botteghe del commercio equo e solidale.
ingredienti per quattro persone ♦♦600g
♦♦
♦♦1
circa di arista carota ♦♦1 zucchina ♦♦50g di mandorle tostate ♦♦2 salsicce ♦♦pan grattato 40g circa
♦♦ un
2uova mazzetto di erbe aromatiche (salvia,rosmarino,timo) ♦♦ 1 bicchiere di vino bianco ♦♦ olio qb ♦♦ sale e pepe
Esecuzione ♦♦Chiedete
al vostro macellaio di fiducia di aprire l’arista a libro. la carne con il vino bianco, salate e pepate. ♦♦Mettete le mandorle in forno a tostare fin quando si saranno leggermente colorate. ♦♦Tagliate a cubetti piccoli la carota, la zucchina e le erbe aromatiche. ♦♦Preparate il ripieno unendo i seguenti ingredienti: salsicce, verdure, erbe aromatiche, mandorle, vino, sale e pepe, pan grattato, uova. ♦♦ Adagiate il ripieno sopra l’arista e arrotolate il tutto. ♦♦ Legate con dello spago da cucina. ♦♦ Cuocere in forno a 180 gradi per almeno 30 min. ♦♦ Servire con delle verdure di stagione. ♦♦Spruzzate
Rotolo di arista con carote, zucchine e mandorle tostate Un’idea golosa da degustare in buona compagnia
Enoteca Oltrevino
Ringraziamo per questa ricetta l’Enoteca Oltrevino di Filottrano. Se qualche ristorante o cuoco nostro socio o nostro cliente desidera utilizzare questo spazio per pubblicare una propria ricetta, può farlo inviando il testo e una foto del piatto a: Ufficio Soci -
[email protected]. Selezioneremo le ricette pervenute pubblicando di volta in volta quella più appropriata e dando rilievo al cuoco o al ristorante che l’ha fornita.
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attività sociali
Chi partecipa al progetto Il Biroccio, Società Cooperativa Agricola di Filottrano, è impegnata nel settore agroalimentare. Produce, trasforma e commercializza prodotti agricoli dei soci e gestisce direttamente due punti vendita. In questo progetto ha curato la produzione e il confezionamento. www.ilbiroccio.com La Cooperativa Sociale Mondo Solidale Onlus gestisce 15 Botteghe del Mondo nelle quali sono venduti prodotti provenienti dal sud del mondo pagati in maniera giusta e senza sfruttamento, al fine di promuovere un’economia di giustizia. In questo progetto ha curato il reperimento di materie prime del commercio equo e solidale. www.mondosolidale.it BCC Filottrano è una Banca cooperativa locale. Nell’esercizio della sua attività si ispira ai principi cooperativi della mutualità senza fini di speculazione privata. La BCC è stata la promotrice del progetto di cui ha curato il coordinamento delle attività. www.filottrano.bcc.it
Grazie per le foto R
ingraziamo tutti i soci e clienti che nei mesi scorsi ci hanno inviato le loro foto, grazie alle quali anche quest’anno è stato possibile realizzare il Calendario del Socio. Abbiamo cercato di dare spazio al maggior numero di persone possibile, anche se, comprensibilmente, non è stato possibile inserire tutte le immagini che abbiamo ricevuto. A tutti il nostro grazie e l’augurio di un sereno Natale e un 2012 ricco di soddisfazioni. ERRATA CORRIGE Si informa che per un errore della tipografia nella stampa del calendario 2012 sono state invertite le descrizioni di due foto. Ci scusiamo per il disguido.
Un benvenuto speciale a Ginevra, Giorgia, Sofia e Mattia Giorgia
Sofia
Siamo felici di dare il benvenuto a Ginevra, figlia del socio Diego Ciciliani, a Giorgia Magi, figlia della socia Ilaria Valori, a Sofia Monaci, figlia della socia Silvia Pietromilli e a Mattia, figlio del socio Paolo Giuliodori. Come prevede la nostra iniziativa BABY BENVENUTO, i bimbi Mattia hanno ricevuto un libretto Risparmio Baby, con un primo versamento di 50 euro effettuato dalla Banca: un piccolo regalo con i migliori auguri da parte di tutti noi ai nuovi nati e ai loro genitori.
Ginevra
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attività sociali
Sulle orme di Cavour I
l 12 e il 13 novembre abbiamo festeggiato i 150 anni dell’Unità d’Italia con un viaggio enogastronomico e culturale sui luoghi dove tutto è nato, e precisamente in Piemonte, nelle Langhe. Abbiamo visitato il castello di Grinzane Cavour, appartenuto al Conte Camillo Benso di Cavour, ora sede di un museo dove sono conservati molti oggetti a lui appartenuti e da dov’è possibile ammirare un paesaggio collinare, ricoperto da immensi vigneti che sembrano quasi disegnati sul terreno. I vini di produzione piemontese - tra i quali il Barolo e il Barbaresco, conosciuti e pluripremiati a livello internazionale - sono giustamente rinomati.
Il viaggio è proseguito alla scoperta di Alba, città nota e famosa in tutto il mondo per il tartufo, soprattutto quello bianco. All’arrivo sembrava quasi che il profumo ci travolgesse. Insieme ai numerosi prodotti tipici (quali la torta di nocciole, i torroni, i cioccolatini di Cherasco) si possono gustare prelibati piatti regionali, come la bagna cauda o il lardo a fette: e sono solo alcune delle specialità che caratterizzano questa zona. Questo viaggio enogastronomico conclude di fatto le gite organizzate dalla Bcc per l’anno 2011, raccogliendo un successo inaspettato che ci riempie di soddisfazione. Adriana Papa
Il gruppo in visita al castello di Grinzane Cavour e nei pressi di un vigneto; a fianco, i celebri tartufi bianchi di Alba.
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2012: pronti a ripartire C
ome di consueto, con il numero di dicembre del notiziario della BCC di Filottrano, pubblichiamo l’elenco dei viaggi che ci proponiamo di effettuare nel corso del prossimo anno. I programmi dettagliati saranno disponibili presso i nostri sportelli e sul sito Internet della Banca con congruo anticipo rispetto alla data di partenza programmata. L’elenco presenta delle proposte, ci auspichiamo che sia possibile effettuare tutti i viaggi e che magari ne vengano aggiunti altri. Relativamente ai mesi previsti in elenco, potrebbero esserci delle variazioni. Per chi fosse interessato a qualche viaggio, si consiglia di avvisare subito Adriana o Auro e fare le pre-iscrizioni, anche se non si conoscono di preciso la data e il prezzo, che verranno comunicati quando sarà tutto organizzato. Si darà la conferma definitiva versando l’acconto richiesto.
Per i viaggi che prevedono come mezzo di trasporto l’aereo, le prenotazioni vanno fatte con largo anticipo, per avere la certezza di prenotare i biglietti.
Le gite proposte per il 2012 Date e periodo
Località
Durata
20-22 gennaio 24-26 febbraio (prenotare subito) Martedì 14 febbraio (prenotare entro il 15 gennaio) Sabato 24 marzo Domenica 22 aprile 12-13 o 19-20 maggio Giugno/luglio (prenotare subito) Giugno/luglio (prenotare subito) Sabato 8 settembre Sabato 20 ottobre Ottobre/novembre 15-16 dicembre
Pozza di Fassa 3 giorni con i giovani sulla neve Pozza di Fassa 3 giorni sulla neve con le famiglie Roma - Andiamo in TV a La prova del Cuoco con Antonella Clerici Città del Vaticano - Cappella Sistina e Giardini Vaticani Montegridolfo e il Castello di Montebello Garfagnana - Ville Lucchesi - Pistoia Medjugorie Il grande Nord - Norvegia Le Abbazie intorno a noi (province di Macerata e Ancona) Piancastagnaio - Raccolta castagne Viaggio a carattere enogastronomico (località da definire) Mercatini di Natale... a tutta birra - Monaco di Baviera
3 giorni 3 giorni 1 giorno 1 giorno 1 giorno 2 giorni 4 giorni 8 giorni 1 giorno 1 giorno 2 giorni 2 giorni
Per informazioni telefonare ad Adriana (071 7227701) o ad Auro (347 1588374)
Caro Socio, anche quest’anno, in occasione delle festività natalizie, la nostra Banca vuole offrirti un piccolo dono che potrà essere ritirato presso la filiale a te più vicina, presentando questo tagliando. TAGLIANDO PER IL RITIRO DEL DONO (da presentare entro il 31 gennaio 2012) Il socio ________________________________________ ritira il pacco natalizio della Banca di Credito Cooperativo
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