Autorizzazione del Tribunale di Ancona n. 34/05 del 21/12/2005 - Anno VII n. 28 - dicembre 2012 - Poste Italiane S.p.A. Sped. Abb. Post. 70% - DCB Ancona
n ot i z i e Periodico della Banca di Credito Cooperativo di Filottrano n. 28 • dicembre 2012
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È ancora sostenibile il modello BCC? A quanto pare, non tutte le previsioni degli economisti sul futuro del sistema bancario sono esatte…
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uando negli anni Ottanta ci furono i primi cambiamenti e pocali nel panorama bancario, che introdussero la nozione di Banca Universale e spinsero le banche verso il mercato e una competizione sempre più spinta, molti economisti teorizzarono la fine del sistema del credito cooperativo. Il motivo? Il credito cooperativo era costituito da piccole imprese, che inevitabil mente, secondo le nuove logiche del mercato, erano destinate a diventare preda dei grandi colossi nazionali ed europei. Questa previsione, come sappiamo, non si è avverata. Al contra rio, il credito cooperativo non si è limitato a resistere alla com petizione, ma ha continuato a crescere, aumentando le proprie quote di mercato.
Il mito delle economie di scala E parliamo di un’altra teoria in parte smentita: si diceva che la sfida bancaria era sul terreno globale, e pertanto per resistere alla concorrenza occorreva perseguire “economie di scala” pos sibili soltanto attraverso politiche di aggregazione. In realtà, a distanza di anni, ciò si è rivelato solo parzialmente fondato. Le economie di scala non sono avvenute, e comunque dove ciò è accaduto hanno prodotto effetti di poco conto. Oggi il sistema bancario italiano evidenzia 40.000 esuberi; e, cosa ancora più grave, attraverso i processi di aggregazione non si è raggiunta l’efficienza tanto attesa. Ci sono stati invece problemi di stabilità per grandi banche, evi tati con interventi finanziari messi in atto dai rispettivi governi che non potevano consentirne il default senza mettere in crisi lo Stato stesso (Gran Bretagna e Stati Uniti). Il prospetto che segue evidenzia gli “aiuti di stato” concessi alle banche. Stati Regno Unito Germania Irlanda Olanda Belgio Spagna Danimarca Austria Portogallo Italia
Miliardi di euro 973,0 417,0 157,0 143,0 137,0 42,0 40,0 33,0 6,2 4,1
È bene sottolineare che, tra le banche italiane, il Credito Co operativo non ha avuto alcun sostegno pubblico, ma ha operato sempre con le proprie forze. In un contesto del genere, la domanda che si impone è: “È an cora sostenibile il modello delle Banche di Credito Cooperati vo?” Credo che, a fronte dello scenario delineato, la risposta sia implicita. Nei momenti di crisi, il sistema cooperativo e le Bcc hanno svolto sempre una funzione anticiclica, dando speranze e possibilità di riscatto sociale proprio ai più deboli.
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Storicamente le Cooperative si sono sviluppate soprattut to nei paesi poveri (vedi l’E cuador) e negli stati colpiti da forte recessione e crisi econo miche, perché attraverso la raccolta dei piccoli risparmi si è creato un circuito virtuoso che permette di sviluppare micro attività economiche (artigia nali, agricole e commerciali) creando nuova ricchezza e benes sere diffuso. In un momento come l’attuale, purtroppo non passeggero, ma strutturale, il Credito Cooperativo ha rallentato gli effetti deva stanti della crisi, continuando a sostenere attraverso la conces sione del credito le famiglie e le piccole e medie imprese.
Ma dove vanno i nostri risparmi? E a questo punto, occorre porsi almeno un’altra domanda: dove finiscono i nostri risparmi depositati nelle banche on-line (ad esempio ING con il Conto Arancio, e tante altre)? Finanziano attività economiche creando altra ricchezza e occupazione nel territorio dove sono state raccolte, oppure si limitano a investire in speculazioni finanziarie fini a se stesse, sottraendo linfa vitale ai sistemi economici locali? Non sono domande di poco conto e, prima di affidare i nostri ri sparmi a organizzazioni che non conosciamo, forse è meglio riflet tere e verificare quali attività finanziano realmente queste banche e come utilizzano i nostri risparmi faticosamente accantonati. La Bcc, come sottolineato altre volte, per norma e per statuto investe il 95% dei risparmi raccolti negli stessi territori da cui provengono, promuovendo un circuito virtuoso per sviluppare altra ricchezza e nuova occupazione, rappresentando così una garanzia per le famiglie e le piccole imprese locali. Siamo alla fine di un altro anno che ci auguravamo fosse miglio re del precedente. Forse per alcune persone è stato così, ma sicuramente per la stragrande maggioranza il futuro è ancora molto incerto. Ma non dobbiamo perdere la speranza di uscire da questo tunnel e per questo, a nome del Consiglio di Ammi nistrazione e della Bcc di Filottrano, auguro a tutti un sereno Natale e un Anno Nuovo in cui si possa cominciare a vedere la luce della ripresa tanto attesa. Per quanto riguarda la nostra Banca, assicuro che continuerà a svolgere il proprio ruolo continuando a investire i vostri risparmi per sostenere le famiglie e le imprese locali che hanno prospet tive di successo. Luciano Saraceni Presidente
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Una storia d’amore
Sono qua, con i miei ind ios che amo. Si trascinano fino all a mia porta un po’ tut ti, anche gli anziani senza identità: non ha nno un documento ch ari Soci, e li identifichi, non risultano registrati all ’anagrafe, non possono neanche dimostrase il Natale significa amore, allora affido il messaggio di au re che esistono e quind i non hanno nemmeno il diritto al “buono della sopravvivenza” guri ad alcuni brani estratti da una bella lettera che ci ha inviato che il governo assegn a ai più poveri. Ho affi na to le corde del mio cuore di recente padre Pio Baschirotto, un missionario salesiano che a cogliere la presenza del Signore sul volto so viva fferente dei più bisog abbiamo conosciuto in Ecuador. nosi. Ma ne ho una processione sempre alla porta. Non mi inf Padre Pio è un simpatico prete che ha dedicato gli ultimi qua astidiscono mai. Li accolgo tutti con bene volenza e una segreta gioia interiore. Poi rant’anni della sua vita ad aiutare gli indigeni poveri dell’Ecua penso che sono anch ’io uno di loro, uno de lla terza età! Nel rispetto profondo dor. È una delle tante storie buone che non finiscono mai sui e nell’amore con cui li abbraccio, faccio ne l mi o cu ore l’esercizio di scoprire giornali. quante fisionomie div assume il volto soffe erse rente di Gesù! Nella Ha compiuto 71 anni, dice che purtroppo non riesce più a e lotta fra me e la povertà, la vince sempre lei: io sconfiggo un po sprimersi come quando ne aveva 30. «Allora ero un vulcano, ’ di povertà da un lato, ed ecco ne sono nate di nuove dall’altr o! Sabato scorso venne ora solo una fumarola… ma vedo che riscaldo tanto ancora». un’anziana campesina con un bimbetto sulle spalle. Il piccolo Spero che la lettera riscaldi un po’ anche i vostri cuori. che avrà avuto un anno , non camminava ancora, continuava a piangere. La povera an Enzo Bianchi ziana mi chiese di aprirle la porta della chiesa per accendere Direttore Generale du e candeline. Ho aperto la porta e sono rimasto in chiesa pure io un po’, osservandola. Ha acceso le due candeline e le ha collo cate, al fondo della chiesa, davanti alla croce di pietra. È rim as ta lì, raccontando al suo Signore, a voce alta, la sua desolazion e e la sua miseria, con il bimbo sulle spall e che continuava a pia ngere sconsolato. Prima che la povera sig nora se ne andasse, mi sono avvicinato e le ho dato in mano du e dollari. Ebbene, me ntre mi ritiravo, ho osservato che lei è an data depositare un do llaro nella cassetta delle elemosine! Io sono rimasto a vederla partire, immerso nella mia commozion e! Vi porto nel cuore – tut ti – e vi mando la mia benediz Vi giunga carica di aff etto riconoscente. ione. Pio Zumbahua, 9 ottobre 2012
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sommario Attività BCC
I nostri prodotti
Il periodico pubblicato dalla BCC di Filottrano esce da 14 anni; il suo attuale numero progressivo è il 63, di cui 35 con il nome Notiziario, e 28 con il nuovo nome Notizie BCC Filottrano.
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Lorena e Patrizia Tittarelli
Le sorelle “mani di fata” «E
Cosa si nasconde dietro un abito di sartoria? Un mix di esperienza, tecnica, mestiere. Ma una brava sarta deve avere anche una predisposizione naturale, che si rivela fin dall’infanzia, come racconta Patrizia
ro molto piccola e la prima cosa che ho ricoperto di stoffa sono state un paio di ciabattine. Almeno, così dice mia madre, perché io non mi ricordo. Poi ho continuato coi vesti ti. Così com’erano non mi piacevano mai, quindi li reinventavo, a volte solo con delle spille, riprendendoli qua e là», racconta oggi rievocando i suoi esordi. Un talento naturale, poiché in famiglia non vi erano sarti. Oggi Patrizia Tittarelli, coadiuvata dalla sorella Lorena, ge stisce un’affermata sartoria a San Vittore di Cingoli, una vera bottega artigiana che lavora su due fronti: da un lato la creazio ne di abiti e capi spalla per la clientela privata, dall’altro la rea lizzazione di modelli per i campionari stagionali delle maggiori griffe italiane e straniere di alta moda. Quelle, per intenderci, che sfilano a Milano, Parigi e Londra. Dei campionari si occupa soprattutto Lorena, mentre Patrizia si occupa pre valentemente della realizzazione della collezione privata Tittarelli. Figlie di due soci, anche loro hanno scelto di essere clienti della BCC. Talento a parte, com’è diventata sarta? Patrizia: «Lavorando e studiando. Dopo la terza media, tra i quattordici e i vent’anni, ho lavorato in una fabbrica di confezioni, come o peraia, e contemporaneamente seguivo un corso di modellista. Terminato quello, ho preso anche il diploma di stilista. La scuola mi ha dato le basi teoriche, soprattutto di disegno, che sono fondamentali in questo mestiere, poi l’espe rienza si costruisce con la pratica, e io ne ho fatta tanta, prima
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in fabbrica, poi in una sartoria di Spoleto, dove confezionavamo abiti per le mogli degli sceicchi: come si può immaginare era un tipo di lavorazione molto ricca, con ricami e pietre, ed è stata molto utile. Nei due anni a Spoleto mi sono fortificata, ho ac quisito coraggio, e alla fine mi sono messa per conto mio. Ormai sono diciotto anni». E, nel 2008, è arrivata anche Lorena. Lorena: «Per diversi anni mi sono occupata di façon, cioè di modelli per la lavorazione in serie dei capi, ma avevo bisogno di nuovi stimoli, così sono venuta a lavorare con Patrizia. Io seguo più la parte amministrativa, i contatti con le aziende per la rea lizzazione dei campionari, ma il nostro è comunque un lavoro di équipe». Le sorelle Tittarelli abitano sopra il loro laboratorio. Mai come in questo caso vale il detto “casa e bottega” che, se da un lato è fonte di comodità, dall’altro porta inevitabilmente a non avere orari. Patrizia: «Cerchiamo di tenerci libera la dome nica e il sabato pomeriggio, ma non sempre va così. Quando ho un po’ di tempo, mi rigenero camminando in mezzo alla natura». Lorena: «A volte i tempi per realizzare i campio nari sono davvero molto stretti, e allora si lavora finché non si ha finito. Io cerco di ritagliarmi lo spazio per andare in palestra, ma a volte mi tocca rinunciare». In dettaglio, come si confezionano i modelli per un campio nario?
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Patrizia: «Dipende. A vol te arriva solo uno schizzo su un foglio: prima di rea lizzare il prototipo devo completare il disegno e valutarne la fattibilità con la casa madre. A volte so no necessarie modifiche che, sempre in accordo col cliente, apporto io stessa. Poi il modello va tagliato e cucito». Lorena: «A volte invece Patrizia disegna… arrivano i cartamodelli o, quando c’è molta fretta, il capo già tagliato nella stoffa, pronto per essere cucito e completato». Un abito rosso, lungo, un po’ stile Valentino, attira la mia attenzione: è un capo originale, disegnato da Patrizia Tittarelli. As sieme ad altri – tra i quali un bellissimo tubino nero smanicato – fa parte del … e Lorena lavora sul la sua collezione per cartamodello sonale, che da tre anni a questa parte presenta, ogni estate, nell’ambito delle sfilate organizzate sulle più belle piazze marchigiane da Confartigianato. Sfilate destinate a far conoscere le sartorie cento per cento Made in Italy. Patrizia: «Sono tutti modelli creati da me, che servono sia per avere visibilità, sia come spunto per le clienti che vogliono realizzare un abito e sono a caccia di idee. Ogni abito, poi, va pensato, disegnato e cucito addos so alla persona, cercando di valorizzarla al massimo». Lorena: «Uno dei nostri compiti è aiutare la clien te a scegliere l’abito che va meglio per lei, anche se magari non è quello che aveva pensato in un primo tempo. Peraltro, chi cerca un capo su misura di solito apprezza i consigli». Ma come ci si crea una clientela vivendo in un pae se piccolo come Cingoli? Patrizia: «Con il passaparola, so prattutto. E lavorando sulla qualità dei modelli, del taglio e dei tessuti. Oggi c’è molta of ferta di abbigliamento pronto, ma non sempre corrisponden te ai gusti delle persone. So prattutto oggi che c’è crisi, chi
Due modelli presentati alle sfilate promosse da Confartigianato. In basso, un altro abito disegnato da Patrizia.
viene da noi è perché cerca la qualità. Ma c’è anche chi ci tro va in modo fortuito: una signo ra, anni fa, vide un capo con la nostra etichetta in una tintoria, s’informò e arrivò a noi. Adesso è una nostra affezionata cliente». Lorena: «Abbiamo clienti che arrivano da tutto il circondario e anche da lontano, perfino da Roma». Quanto tempo ci vuole per rea lizzare un abito, dal disegno alla confezione finale? Patrizia: «Difficilissimo quantifi care, dipende da molti fattori: il tipo di modello, il tipo di tessuto, se è un capo spalla... Diciamo che si va dalle dieci alle trenta, anche quaranta ore per capo. Ma pos sono essere anche di più. Ogni tessuto, per esempio, è un mon do a sé. Ha particolarità che lo rendono più facile o più difficile da lavorare. E questo si scopre solo al momento». Consigliereste questo me stiere ai giovani? Patrizia: «Assoluta mente sì. Questo è un mestiere con grandi potenzialità. Basterebbe vedere il numero di sarte che la vorano nel backstage di una sfilata di alta moda, ciascuna con mansioni molto specifiche. Poi c’è chi, come ho fatto io diverse volte, si occupa del fitting, vale a dire della sistemazione di ogni abito sul corpo della modella prima che vada in passerella». Patrizia, ha un sogno nel cassetto? «Sono soddisfatta di quello che ho realizzato finora e della clientela che mi sono creata in questi anni. L’o biettivo è quello di far sì che questa sartoria mantenga sempre alto il suo livello, grazie a un lavoro accurato e di qualità. Poi, magari un domani, mi piacerebbe punta re all’alta moda a Roma, con in testa il mito delle Sorelle Fontana, cui mi sento molto affine. Ma se anche questo sogno non dovesse realizzarsi mai, se il mio nome non dovesse arrivare così in alto, sarei comunque felice di quello che ho costruito qui». Valeria Verri
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cronache dai comuni
osimo
Due realtà da non dimenticare
È stato presentato il 7 dicembre il libro Folclore osimano: la Festa dei Fiori e il Circolo dei “Senza Testa”, pubblicato anche grazie al contributo della Bcc di Filottrano
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molti aspetti la storia del la nostra città. Le vicende umane delle nostre borga la Festa dei Fiori te si sono intrecciate, in fatti, con quelle della Fe sta stessa divenuta, con il trascorrere degli anni, un appuntamento nel quale gli osimani si sono spesso identificati. L’inizio del nuovo millen nio ha purtroppo decreta to, forse definitivamente, sia la fine del Circolo che della Festa che per tanti decenni hanno dato lustro alla città facendo divertire e divagare gli abitanti di Osimo e quelli dei comuni limitrofi. Luciano Egidi Comune di Osimo
E il circolo dEi “sEnza TEsTa”
di luciano egidi
con la collaborazione di alberto carletti
la Festa dei Fiori
E il circolo dEi “sEnza TEsTa”
Folclore osimano
Folclore osimano
giovanissimi probabil mente non conoscono, Una tradizionale festa osimana se non per sentito dire, che cosa abbiano rappresentato per Osimo queste due realtà. La Festa dei Fiori fu infatti organizzata per la prima vol ta nel 1905 dagli abitanti del Borgo San Giacomo a beneficio dell’Ospizio Marino, un Istituto di pubblica beneficenza aven te lo scopo di ospitare in una casa appositamente acquistata sulla spiaggia di Numana i fan ciulli degli orfanotrofi maschile e femminile di Osimo. Dal 1910 la Festa assunse un carattere cittadino e vide quin di la partecipazione dell’intera popolazione osimana. Conti nuò ad avere uno scopo uma nitario, essendo gli utili desti nati a beneficio di istituzioni di pubblica assistenza a favore dell’infanzia abbandonata e dei malati bisognosi. Durante gli anni del regime la manifestazione conobbe una prolungata sospensione e si dovette aspettare la fine della Seconda guerra mondiale per as sistere al rinnovato impegno delle forze più vive della popola zione, desiderose di ridonare agli osimani il sorriso dimenticato a causa delle passate vicissitudini. Sorse così, per iniziativa di alcuni volonterosi guidati dal pittore e scenografo Elmo Cappannari, il così detto Circolo dei “Senza Testa”, avente come scopo «lo svago spirituale, l’elevazione morale del popolo e, soprattutto, la concorde fratellanza di esso, tutto al di sopra di ogni lotta politica, di classe, di categoria». I “buontemponi” del nuovo Circolo, che aveva assunto come motto “gente allegra... il ciel l’aiuta”, iniziarono la loro attività organizzando nel 1947 un Grande Carnevale Osimano, che aveva in programma, oltre al Corso mascherato, anche la Corsa dei cani. Nello stesso anno il Circolo si incaricò di ripristinare, dopo venti anni di assenza, la tradizionale Festa dei Fiori, che da quell’anno venne riproposta, con varie interruzioni fino all’anno 2000. Essendo una manifestazione molto partecipata da parte del la popolazione e delle associazioni cittadine, rappresenta per
osiMo Edizioni 2012
cronache dai comuni
passatempo
La chiesa di Via Paradiso rinasce Presentato il progetto di restauro dell’antica chiesa di Passatempo, da tempo chiusa al culto
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ll’incontro, a cui è intervenuta numerosa l’intera collettività della frazione, hanno partecipato, ospiti del parroco don Claudio Marinelli, il sindaco di Osimo Stefano Simoncini, l’addetto ai beni culturali della Diocesi, don Luca Bottegoni, l’archivista della Parrocchia Giuseppe Lanari e l’autore del progetto di restauro, architetto Fulvio Breccia. È stata ripercorsa la storia della chiesa, che fino al 1963, anno dell’erezione del nuovo edificio sacro dedicato a San Giovanni Battista, ospitava la Sede Parrocchiale. Alcune testimonianze fanno risalire la costruzione dell’edifico originario al Duecento. Sicuramente sul luogo esisteva una chiesa già nel Rinascimento e con i materiali di quest’ultima fu poi edificata, nella seconda metà dell’Ottocento, la struttura attuale, che purtroppo presenta notevoli danni strutturali soprattutto al tetto e al campanile. È stata anche sottolineata la valenza simbolica dell’edificio, costru ito in cima a una collina chiamata da sempre colle del Paradiso, da cui si gode una vista bellissima sulla sottostante valle fino alla confluenza con il Musone e poi fino al mare. Il restauro, che prevede l’uso dei materiali originari, senza stra volgimenti di sorta, privilegerà soprattutto il recupero degli ele menti che fanno della chiesa un esempio perfetto di edificio di culto delle Marche centrali, ricco di decorazioni di pregio, anche
osimo
se realizzate con materiali pove ri, e di arredi ricchi di gusto, insieme a opere pittoriche di no tevole pregio e a un organo antico già perfettamen te restaurato. La stessa chiesa, La chiesa di Via Paradiso qualche anno fa, era stata scelta dai bambini della locale scuola elementare nell’ambito dell’iniziativa “adotta un monumento”. I fondi per il restauro sono stati reperiti tramite diverse fonti, dal Comune di Osimo alla Regione Marche, alla stessa Diocesi di Ancona Osimo. Chiunque vorrà partecipare al progetto po trà comunque farlo attraverso il seguente conto corrente aper to presso la Bcc di Filottrano - agenzia di Passatempo, codice IBAN: IT82P0854937492000130100227. L’inizio dei lavori è previsto per il 2013. Giuseppe Camilletti
Quando il piano va forte
Si è conclusa al Teatro La Nuova Fenice la seconda edizione della Nuova Coppa Pianisti, 39° edizione generale Coppa Pianisti d’Italia, promossa dal Comune di Osimo in collaborazione con l’associazione Polo Music
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I concorso ha risposto in pieno alle attese – spiega il mae stro Gianluca Luisi, direttore artistico. – Ottimo il livel lo artistico dell’evento, con partecipazioni italiane e straniere veramente di pregio che hanno impreziosito l’appuntamento. Assai positivo anche il pubblico che ha partecipato alle diverse fasi della rassegna tributando calorosi applausi ai protagonisti. Sono stati centrati i presupposti dell’iniziativa, ossia veicolare all’esterno l’immagine e il nome di Osimo attraverso personaggi di elevato tenore musicale e giovani talenti. Il vincitore dello scorso anno, Sebastian Bin, ha continuato a ricevere prestigio si riconoscimenti. Un grazie – prosegue Luisi – va agli enti e alle istituzioni che hanno reso possi bile l’iniziativa, ossia al Comune di Osimo, all’Assessorato alla Cul tura e Turismo, alla As
so, nonché al professor Paolo Polenta e all’Istituto Campana per aver messo a disposizione l’intero complesso di piazza Dante». Il concorso pianistico nazionale non rappresenta soltanto un im portante patrimonio artistico e culturale, ma anche una grande opportunità a livello turistico e commerciale. La rassegna ha raggiunto 126 iscrizioni, un risultato assolutamente eccezionale. Molti gli iscritti da Cina, Giappone, Russia, Armenia, Germania, Inghilterra, Danimarca, Croazia, Bielorussia e Bulgaria. La giuria presieduta dal maestro Riccardo Risaliti ha assegnato all’italiano Mattia Mistrangelo il primo premio del concorso, consistente in 1.500 euro e un concerto negli Stati Uniti e in alcune città italiane. Il direttore artistico Gianluca Luisi ha posto le basi per un progetto molto ambizioso che vedrà Osimo al centro della vita musicale italiana e internazionale. Un sentito e caloroso ringraziamento va agli sponsor: GR Elettro nica, Korg Italia, Axa, Cagnoni, New Plast, Banca dell’Adriatico e Bcc di Filottrano, che nonostante la crisi economica hanno deciso di investire nella cultura dimostrando una notevole sen sibilità e un forte attaccamento a Osimo.
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cronache dai comuni
castelfidardo
Crescere in musica
L’Orchestra Giovanile Castelfidardo nasce con l’obiettivo di dare continuità all’esperienza di musica d’insieme avviata dal Corso a Indirizzo musicale dell’Istituto Comprensivo Paolo Soprani
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utrita dai migliori elementi prove nienti dall’istituto, l’Orchestra ha saputo creare, nel corso degli anni, un organico compatto e affiatato selezio nando un repertorio accattivante che spazia dal classico al leggero, passando per il tango argentino e la musica da film, reso in chiave moderna, e fruibi le da ogni tipo di pubblico. Ciò è reso possibile dal particolare ensemble stru mentale dell’Orchestra, che affianca ai “classici” violini, flauti e pianoforte, la presenza di fisarmoniche, chitarre acustiche, chitarra e basso elettrici e percussioni. Il tutto esaltato da arran giamenti originali concepiti apposita mente per l’Orchestra. L’Orchestra in concerto L’organico è formato da giovani di età compresa tra 15 e 22 anni, tutti residenti a Castelfidardo. Il re pertorio musicale comprende vari generi musicali, con autori come Morricone, Reverberi, Lennon-Mc Cartney, Martens, Vi valdi, Rossini, Piazzolla, Pachelbell… Nel corso degli anni dalla fondazione, l’Orchestra ha saputo rag giungere numerosi obiettivi, anche grazie all’importante contri buto della Bcc. Una crescita tecnica e musicale sempre costante ha permesso esibizioni anche fuori regione, oltre ovviamente
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ai numerosi concerti tenuti nei comuni della Provincia di Ancona e delle altre province mar chigiane. L’Orchestra ha inoltre inciso in studio un cdpromo del proprio repertorio e recentemente il Tg3 ha realizzato un servizio proprio sull’Orchestra Giovanile Castelfidardo, andato in onda nella trasmissione Buongiorno Regione consultabile sul sito www.orchestracastelfidardo.it.
Campioni del piccolo schermo
Apiro campione a “Mezzogiorno in famiglia”, la trasmissione condotta in diretta su Rai2 da Amadeus con Laura Barriales e Sergio Friscia
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ovvertendo le previsioni, la squadra del comune di Apiro ha battuto l’avversaria cuneese di Fossano detentrice del titolo e favorita nei pronostici, non foss’altro per la disparità del numero degli abitanti: neanche 3.000 Apiro, più di 25.000 Fossano. Quindi, nelle successive due puntate la rappresentativa di Apiro ha sfidato quella calabrese di San Vito sullo Ionio, perdendo di stretta misura. Comprensibile e palpabile l’entusiasmo per le prove della compagine di Apiro formata da dieci giovani tra i 18 e i 30 anni: Carlo Piersigilli (caposquadra), Andrea Piersanti, Andrea Chiodi, Matteo Scuppa, Michele Pittori, Giada Malassisi, Elena Biagini, Gloria Piersanti, Sonia Albanesi e la cantante Chiara Pipitone. Il brillante comportamento è stato encomiato dall’amministrazione municipale che ha brindato con la squadra dopo il successo da essa ottenuto contro Fossa no: sul piano promozionale, Apiro (di cui con particolari e replicate riprese sono stati evidenziati, durante il programma televisivo, i pregi ambientali e storicoarchitettonici) ha ottenuto un soddisfacente riscontro dilatato per tre volte in otto giorni. La squadra di Apiro Gianfilippo Centanni
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cronache dai comuni
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Ci vuole poco
Domenica 21 ottobre un gruppo di ragazzi della frazione di Montoro di Filottrano ha spontaneamente deciso di ripulire i due chilometri di strada che sale dalla Fornace a Montoro
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n effetti gli operatori stradali della Provincia di Ancona avevano tagliato erbacce e arbusti lungo il tratto di strada, facendo però risaltare ancor di più numerosissime bottiglie di pla stica e lattine vuote che, insieme ad altri rifiuti di ogni genere, arredavano i bordi della strada. Da qui l’iniziativa che ha coinvolto una ventina di persone, soprattutto giovani, che hanno lavorato in tutta sicurezza, grazie a un servizio di vigili urbani messi a disposizione dal Sin daco di Osimo Simoncini. Per la cronaca sono stati raccolti 420 chilogrammi di rifiuti, consegnati poi all’Isola Ecologica. Certo è bastato poco, il lavoro di venti volontari per una mattinata, ma ci vorrebbe ancora meno a non lanciare i rifiuti dalle auto e riporli negli appositi contenitori a casa. Questa sensibilità mostrata dai giovani per l’ambiente fa ben sperare, comunque, per il futuro, in una maggiore educazione civica. Enzo Bianchi
montefano
Viaggio nei segreti della banca
La BCC di Filottrano di Montefano ha aperto le porte agli alunni della Scuola Primaria di Montefano
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ragazzi, accompagnati dalle loro insegnanti, dopo aver la vorato in classe ad un interessante progetto educativo per una corretta informazione sul risparmio e sull’economia, hanno lasciato carta e penna e si sono recati presso la BCC di Monte fano, dove ad accoglierli c’era il direttore Roberto Toso ed i suoi collaboratori. Dopo un primo intervento esplicativo in cui il direttore ha pre sentato brevemente il “pianeta banca” ai giovani ascoltatori, è seguita un’interessante discussione volta a stimolare una prima riflessione sul valore del denaro e sulla necessità di gestirlo re sponsabilmente per se stessi e per la comunità, in un’ottica di cittadinanza consapevole. I ragazzi, dopo aver seguito attentamente le parole del direttore, gli hanno rivolto numerose domande, incuriositi dall’interessante argomento per loro del tutto nuovo.
Al termine dell’incontro è seguito un piccolo rinfresco accolto con gioia dai ragazzi affamati che, prima di tornare sui banchi di scuola con un simpatico gadget offerto loro dal direttore, hanno salutato gli impiegati della banca ringraziandoli per la disponibi lità e l’accoglienza calorosa. Le insegnanti
I ragazzi in visita alla banca
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L’equipaggio vincitore sul podio
I motori rombano a Cingoli Edoardo Bresolin, detentore del titolo della specialità, assistito dal navigatore Rudy Pollet, ha vinto su Ford Focus Wrc il Ronde Balcone delle Marche
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a competizione cingolana era la prima delle cinque gare del prestigioso Challenge Csai Raceday Ronde Terra or ganizzato da Prs Group e disputato da 98 equipaggi, divenuti 75 dopo le usuranti quattro prove speciali effettuate (in buona parte sotto la pioggia battente) sul tratto sterrato di 9,030 km in località Castelletta di Cingoli. Fino alla terza tornata aveva ipotecato l’affermazione il pluricam pione tricolore Renato Travaglia. Tra gli equipaggi marchigiani che hanno terminato il rally, il migliore in assoluto è stato quello
del cingolano ex sindaco Gianfilippo Bacci-Mirco Gabrielli su Subaru Impreza (23° in 19’24.1). La gara ha avuto il sostegno della Bcc di Filottrano, in consi derazione dell’importanza non solo sportiva dell’evento: poiché ogni concorrente aveva al seguito perlomeno cinque persone tra navigatore, meccanici e familiari, per alcuni giorni di novembre, le strutture ricettive hanno registrato un afflusso notevole. Gianfilippo Centanni
Atletica Castelfidardo 1990: un nuovo ciclo I campionati regionali categoria “ragazzi/e” svoltisi a Recanati e quello di “staffette” per società di scena a Montecassiano hanno chiuso nel mese di ottobre la lunga stagione olimpica
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Atletica Castelfidardo 1990 R. Criminesi ha ormai aperto un nuovo ciclo. Se i primi allievi di vent’anni fa sono stati portati per mano sino alla ribalta della nazionale giovanile (vedi Giuliodoro), ora germogliano i virgulti di una nuova generazio ne: quella che ha contribuito alla vittoria nel 15° Meeting del giugno scorso e che nella città leopardiana ha conseguito buoni risultati individuali. Cecilia Rita ha vinto il titolo nella 2 km di marcia, Alessio Bompezzo ha conquistato il secondo posto nel vortex e il terzo nel lungo, Francesca Mazzieri è giunta quinta nel lancio del peso, Chiara Pasquali e Alice Piccinini si sono piazzate quarta e sesta nei 60 metri piani. Anche Daniele Pucci, Francesca Angeloni, Andrea Loiodice, Daniele Schiavoni e Federica Dubini hanno par tecipato proficuamente migliorando le proprie prestazioni personali. Un movimento, dunque, che riparte dai più giovani per continuare a crescere, grazie a un’organizzazione com
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pleta che si pone al servizio degli atleti e delle loro famiglie. E mentre la preparazione si concentra sugli appuntamenti indo or e campestri, prosegue il progetto con i Diversamente Abili, coinvolgendo dodici ragazzi in pratiche motorie (atletica leg gera e nuoto) e nell’iniziativa “sport-lavoro” che li trasforma in Aiuto-Istruttori a disposizione del settore giovanile coordinato da Luca Giampieri.
I ragazzi dell’Atletica Castelfidardo
attività sociali
Festeggiare il risparmio Anche quest’anno, come ormai da ben 25 anni, la Bcc di Filottrano ha organizzato l’ormai consolidata Festa del Risparmio
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a manifestazione si è tenuta l’ultima domenica di ottobre presso l’Acquaparco Verde Azzurro di Cingoli che ha visto la presenza di circa 800 persone tra bambini e genitori. Particolarmente importante, in questo momento di difficoltà eco nomica, è lo scopo dell’iniziativa, che si concentra sull’obiettivo di educare bambini e ragazzi al risparmio perché possano crescere come persone responsabili e attente al proprio futuro, capaci anche di affrontare gli ostacoli dei momenti più difficoltosi. La manifestazione è iniziata alle 17 circa con il saluto del Presi dente Luciano Saraceni ed è poi proseguita con un divertente spettacolo che ha visto partecipare lo stesso Presi dente insieme ad altri dipendenti della Banca, riscuo tendo grande successo tra i bambini, ma anche tra i genitori. Al termine dello show, dopo aver gustato una meren da a base di pizza offerta dalla Bcc di Filottrano, si è voluto ringraziare tutti i bambini possessori di un libretto di “Primo Risparmio” o “Risparmio Baby” e in regola con i versamenti, con un gradito regalo. Francesca Paccamiccio
Alcuni momenti della manifestazione
VII cicloscavalcata dei Colli Treiesi Grande successo, anche quest’anno, per la VII edizione della cicloscavalcata dei Colli Treiesi del’11 novembre Organizzata dall’associazione dilettantistica Gf Racing con il
mancare il pasta party presso i locali del Mercato Coperto con
patrocinio e la collaborazione del Comune di Treia, assesso-
alcune specialità enogastronomiche. Grande soddisfazione per
rati Sport e Turismo, l’evento ha battuto ogni record in quan-
il presidente della società Fabrizio Sampaolesi e per tutti gli
to a partecipazione e interesse da parte degli amanti della
organizzatori, che vi aspettano alla prossima edizione. Un rin-
mountainbike.
graziamento particolare va alla BCC di Filottrano per i gadget
Anche se il tempo, verso la fine della pedalata, ha riservato
e la collaborazione offerta.
delle brutte sorprese, i 160 iscritti alla manifestazione non si sono fatti scoraggiare, potendo così scoprire e riscoprire le bel-
La partenza
lezze del nostro territorio. Trentatré chilometri e un dislivello di 1.300 m per i più sportivi, o ventitré chilometri con un dislivello di 800 metri per i meno allenati. Un ottimo modo per trascorrere una bella giornata in compagnia degli appassionati della mountainbike tra i saliscendi del territorio caro alla scrittrice Dolores Prato. Sicuramente non passa inosservata la provenienza dei partecipanti: da Macerata a San Severino, da Civitanova a Recanati, da Cingoli a Sarnano. Dopo il ritorno in piazza non poteva
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i nostri prodotti
Socio in salute Risparmiare è importante. Ma, prima di tutto, bisogna pensare alla salute
E
ssere in salute significa poter condurre una vita in totale se renità, limitando le conseguenze negative, anche dal punto di vista patrimoniale, rispetto a situazioni inattese. Per rispondere a questo bisogno di sicurezza, in esclusiva per i Soci della Bcc di Filottrano, BCC Assicurazioni ha creato Socio In Salute, una polizza in grado di farsi carico di diversi aspetti della protezione personale, limitando al massimo i costi econo mici ed emotivi. Socio In Salute permette, in un’unica soluzione, di usufruire di diverse garanzie rispetto a: • grandi interventi chirurgici in strutture scelte direttamente dal Socio, con il rimborso di rette di degenza, onorari di chirurghi ed equipe medica, diritti di sala, assistenza medi co-infermieristica, cure e trattamenti fisioterapici, medicinali e altre spese accessorie rispetto all’intervento; • tutela legale, in riferimento a eventi legati all’ambito dei grandi interventi chirurgici, per avere a disposizione un pro fessionista esperto nelle richieste di risarcimento danni e cause contrattuali con case di cura ed ospedali; • responsabilità civile della vita privata, andando a risarcire i danni cagionati conseguentemente a fatti accidentali a terzi, persone o cose, per cui si deve rispondere civilmente. Questa polizza assicurativa affianca alla formula di sottoscrizione semplice e trasparente, il vantaggio di un costo annuale minimo: dai 18 ai 34 anni ci si può assicurare per soli 160 euro, dai 35 ai 59 anni a 186 euro, mentre dai 60 ai 75 anni l’importo arriva ad un massimo di 262 euro.
Il valore aggiunto di Socio In Salute sta proprio nel fatto che, a fronte di una spesa decisamente irrisoria, riesce a proteggere gli interessi primari dei Soci, offrendo un beneficio impagabile: la tranquillità. Socio In Salute è solo una delle polizze di BCC Assicurazioni, Compagnia Danni nata per offrire a Clienti e Soci della Bcc di Filottrano la possibilità di accrescere la propria tranquillità di oggi e di domani, con prodotti sicuri ed affidabili. Lauro Lancioni
COPERTURA GRANDI INTERVENTI CHIRURGICI Risarcimento spese sanitarie, in Italia e all’estero, per: •• rette di degenza, escluse le spese non direttamente connesse alla cura o all’intervento; •• onorari del chirurgo e di ogni altro componente dell’equipe operatoria; •• diritti di sala operatoria e materiale di intervento; •• assistenza medica e infermieristica; •• cure, trattamenti fisioterapici e rieducativi; •• medicinali ed esami; •• spese per ricovero e post ricovero.
COPERTURA TUTELA LEGALE Eventi verificatisi in ambito sanitario (risarcimento danni a persone subiti per fatti illeciti di terzi a seguito di infortunio, controversie contrattuali con case di cura e ospedali, controversie in materia previdenziale e assistenziale) relativamente a: •• onorari, spese e competenze del legale liberamente scelto dagli interessati; •• spese giudiziarie e processuali; •• onorari dei periti di parte e di quelli nominati dal giudice; •• spese di transazione e di soccombenza.
COPERTURA RESPONSABILITà CIVILE DELLA VITA PRIVATA Indennità dell’assicurato e del suo nucleo familiare (domestici, figli minori, minori in affidamento temporaneo o preadottivo) per danni cagionati involontariamente a terzi quali: •• morte; •• lesioni personali; •• danneggiamenti a cose.
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i nostri prodotti
Largo alla giovane impresa I
La BCC di Filottrano crede nei giovani che vogliono realizzare un proprio progetto
l Credito Cooperativo è nato per offrire opportunità, soprat tutto a chi ne aveva di meno. Perciò, da sempre, le BCC si propongono come interlocutori dei giovani, per favorire il loro protagonismo, per renderli attori delle loro decisioni, per far sì che possano realizzare i loro disegni e i loro progetti. Con l’au spicio di trovare non solo clienti, ma futuri componenti delle compagini sociali e potenziali futuri amministratori. In questa logica, la BCC di Filottrano, tramite la Federazione Marchigiana, ha aderito al progetto Buona Impresa - Prodotto per lo start-up di giovani imprese. Buona Impresa promuove l’imprenditorialità giovanile, met tendo a disposizione gli strumenti più utili per stimolare la nascita di nuove imprese. Creando occasioni in cui i giovani possano fare esperienza di protagonismo responsabile, in cui siano produttori di idee, co-produttori di decisioni, attori di realizzazioni. Con que sta iniziativa, il Credito Cooperativo conferma il proprio ruolo di partner dei giovani e del loro futuro, offrendo risposte concrete a concrete esigenze. Buona Impresa è un mutuo rivolto ai giovani imprenditori di età com presa tra i 18 e i 35 anni, pensato per coprire le esigenze di investimento iniziale per l’avvio dell’attività – sia no esse di natura materiale o imma teriale – per un importo massimo di 100.000 euro e con una durata massima fino a 60 mesi. I giovani imprenditori che accederan no a Buona Impresa saranno assistiti concretamente nei passaggi cruciali e potranno beneficiare di:
consulenza nello sviluppo dell’idea imprenditoriale; guida nella relazione del business plan per la successiva presentazione in banca; • almeno due incontri di verifica l’anno nei primi 24 mesi di vita del progetto. Ciò consentirà di accompagnare in banca i migliori progetti im prenditoriali e di seguirne l’evoluzione nei primi delicati mesi di attività, contribuendo così anche a mitigare il rischio di credito. Promuovere il protagonismo dei giovani, offrendo un concreto sostegno al fine di favorire l’occupazione e l’auto-occupazione, è un modo per garantire coesione sociale. Buona Impresa a tutti! Ufficio Multicanale & Marketing • •
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Le nostre filiali nelle province di Ancona e Macerata
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attività sociali
Il Bilancio Sociale 2011 Domenica 7 ottobre 2012, presso il cinema teatro Torquis, la BCC di Filottrano ha presentato il Bilancio Sociale 2011 e consegnato le borse di studio per il 2010/2011
L’
appuntamento è stato aperto dal presidente Luciano Saraceni che ha illustrato i contenuti del documento, uno strumento che dà conto del valore creato dalla Banca a favore dei propri portatori di interessi e del suo principale socio di ri ferimento: il territorio. Di seguito sono poi state presentate alcune delle iniziative a carattere sociale promosse dalla Bcc di Filottrano nel corso del 2011. Sul palco si sono alternati i beneficiari diretti di tali interventi. Il primo è stato Angelo Marcantognini che ha raccontato la storia di un sogno divenuto realtà. Si chiama “NON TEMERE” e si tratta di una esperienza di casa famiglia per accogliere bambini in affido. È stata inaugurata a Osimo nel maggio scorso e attualmente accoglie quattro bambini in affido temporaneo. Un sogno che i coniugi Marcantognini, impegnati da sempre nel mondo del sociale e del volontariato, coltivavano da molto tempo e che è stato ora reso possibile grazie al lavoro e alla collabora zione di diversi soggetti: la curia di Ancona e Osimo, il comune di Osimo, l’ associazione OIKOS di Jesi e la BCC di Filottrano. Quest’ultima ha infatti finanziato l’intera ristrutturazione dell’im mobile sede della casa famiglia con un mutuo di 200.000 euro al tasso dello 0,89% nell’ambito dell’iniziativa di finanza etica denominata Ethical Banking.
L’impegno a favore del territorio ••
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La seconda realtà presentata è stata quella dell’Acs Tutti per uno, uno per tutti dell’Istituto Comprensivo E. Paladini di Treia, una delle tante cooperative scolastiche nate nell’ambito del progetto Crescere nella cooperazione giunto quest’anno alla sesta edizione. Alcuni rappresentanti dell’Acs, accompagnati dai propri professori, hanno raccontato al pubblico incuriosito le Il Direttore Generale Enzo Bianchi
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Il Presidente Luciano Saraceni
La platea
attività sociali
attività promosse dall’Acs durante l’anno spiegando inoltre quali sono stati, dal loro punto di vista, i maggiori benefici che come ragazzi hanno saputo cogliere grazie a questo progetto. Da ultimo il Direttore Generale Enzo Bianchi ha catturato la platea raccontando, come al solito con molta passione, l’ultimo viaggio in Ecuador, dove si è recato insieme ad altri quattro con siglieri, per partecipare alla 10a missione del Credito Cooperativo. Quest’anno si è celebrato il decennale di questa collaborazione con le casse rurali dell’Ecuador e la BCC di Filottrano, che da anni mantiene un legame forte con questo progetto, è stata tra le protagoniste della missione, a conferma di una presenza rico nosciuta ormai anche a livello nazionale da parte del movimento cooperativo come frutto del lavoro degli anni passati. Anni nei quali la BCC di Filottrano ha promosso diverse iniziative a soste gno dell’Ecuador e di un progetto al quale la Banca ha dato molto, ma dal quale ha anche ricevuto molto, soprattutto in termini di valori e di coerenza rispetto ai propri principi. I sindaci
Al termine sono state consegnate le borse di studio ai soci e ai figli dei soci che, a conclusione del ciclo di studi relativo all’anno 2010/2011 si sono distinti per il merito scolastico. Quaranta in totale i ragazzi premiati. La cerimonia di quest’anno è stata impreziosita anche dalla pre senza di tutti i sindaci dei principali comuni dove sono presenti gli sportelli della Bcc di Filottrano. In particolare sono saliti sul palco per premiare i ragazzi il sindaco di Osimo Stefano Simoncini, il sindaco di Montefano Carlo Carnevali, il sindaco di Filottrano Francesco Coppari, il sindaco di Cingoli Filippo Saltamartini e infine quello di Treia Luigi Santalucia. Alessandro Andreoli
Elenco premiati Scuola Secondaria di Primo Grado Edoardo Antonelli, Silvia Buschi, Diego Mazzieri, Leonardo Piermattei, Elettra Santamarianova, Gabriele Zagaglia. Scuola Secondaria di Secondo Grado Chiara Bartoloni, Lucia Carletti, Martina Centanni, Marco Corallini, Bartolomeo Dario Ferretti, Noemi Ombrosi, Luca Pierella, Matteo Sabbatini, Davide Scatizza. Università Lucia Coppari, Sofia Mazzieri, Pamela Palmucci, Alessandra Pettinari, Samuele Roncaglia, Agnese Sani, Mauro Zitti, Martina Ciriaci, Eleonora Coppari, Caterina Fontanella, Francesca Generi, Eleonora Giampieri, Alice Marziali, Laura Mastri, Giorgia Mercanti, Matteo Morresi, Francesco Nocelli, Eleonora Paolorossi, Eleonora Pavoni, Marta Ragonio, Michela Santoni, Sara Silvestri, Alice Mancinelli, Michela Medici, Maila Morresi.
Gli intervenuti
L’Acs Tutti per uno, uno per tutti
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attività sociali
Global Junior Challenge 2012 A
Tre giorni all’insegna delle tecnologie innovative: due alunne della scuola Paolo Soprani di Castelfidardo raccontano la loro esperienza
ssieme al Dirigente Scolastico Vincenza D’Angelo e alla docente Maria Catia Sampaolesi, ci siamo recate a Ro ma, dal 17 al 19 ottobre, in occasione dell’evento conclusivo del Global Junior Challenge 2012, promosso da Roma Capitale con il sostegno del Ministero degli Affari Esteri. Il Global Junior Challenge è il concorso internazionale che premia l’uso innovativo delle tecnologie per l’educazione e l’inclusione sociale. È un’occasione unica per riflettere sulle sfide del XXI secolo per l’innovazione nella didattica, l’integrazione, lo sviluppo sostenibile e l’abbattimento della povertà nel mondo. I progetti presentati al concorso da scuole, associazioni, istituzio ni pubbliche e private, cooperative, università, aziende e singole persone e tutti caratterizzati dall’uso delle nuove tecnologie a fini educativi, erano 402 provenienti da 19 paesi del mondo. Una giuria composta da 51 esperti ne ha selezionati 81. La nostra scuola, selezionata tra i finalisti, ha partecipato con il progetto Crescere nella cooperazione. Coloriamo l’arcobaleno, riguardante il nostro impegno di ACS Cooperatori in erba, portato avanti da sei anni nell’ambito del Progetto regionale. Il 17 e 18 ottobre Lo stand dell’Acs; in alto, c’è stata l’esposi la premiazione zione dei materiali dei progetti finali sti, con l’intervento del professor Tullio De Mauro. Durante il pomeriggio del 17 abbiamo potuto assistere alla net working session in lingua inglese, coor dinata dal professor Alfonso Molina, nel
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corso della quale hanno presentato i loro progetti rappresentanti di: Taiwan, Kenya, Pakistan, Nepal, Romania, Bulgaria, Perù, Francia, Malawi, Brasile. La mattina del 19 ottobre, nella Sala della Protomoteca in Cam pidoglio, abbiamo partecipato alla cerimonia di premiazione alla presenza del sindaco di Roma Gianni Alemanno. Il nostro proget to – che emozione! – è risultato vincitore di una delle sei medaglie del Presidente della Repubblica, assegnate ai progetti più innova tivi prodotti dalle scuole italiane partecipanti alla competizione. Ecco la motivazione del premio riportata nell’attestato: «Siamo lieti di premiare l’eccellente progetto Crescere nella cooperazione - Coloriamo l’arcobaleno della Scuola Secondaria di I grado dell’Istituto Comprensivo Paolo Soprani di Castelfidardo. Con questo progetto innovativo i ragazzi e le ragazze di Castelfi dardo sono diventati giovani imprenditori solidali e accompagnati dai loro insegnanti hanno mostrato alte capacità cooperative e profondi valori di solidarietà, sensibilità civica e dedizione al proprio lavoro. Realizzando insieme un progetto comune hanno potuto realizzare beni, fornire servizi, promuovere l’intercultura e rafforzare una rete di relazioni con il territorio della propria città, senza trascurare la solidarietà internazionale. Attualizzando lo slogan dell’anno internazionale ONU delle Cooperative 2012: “Le cooperative costruiscono un mondo migliore”, possiamo af fermare con certezza che gli insegnanti, i ragazzi e le ragazze di Castelfidardo, con creatività e passione, stanno costruendo una scuola migliore!» Chiudiamo il racconto della nostra esperienza ringraziando i pro motori, gli organizzatori e lo staff regionale del progetto Crescere nella cooperazione, che in questi anni ci hanno aiutato a raggiungere risultati così significativi; tra questi, in particolare, la Bcc di Filottrano promotrice del progetto e che ha anche contribuito a rendere possibile il nostro viaggio a Roma. Letizia Cangenua e Serena Pucci
attività sociali
In viaggio a Forlì Giovedì 25 ottobre i ragazzi dell’ACS Cooperatori in erba hanno visitato le cooperative Caviro e Ape Bianca
L
a prima tappa del viaggio è stata l’Ape Bianca, una coo perativa sociale di tipo “B” Possiede 1.100 metri quadrati in affitto che utilizza per le coltivazioni; altre terre le vengono donate dallo stato che le confisca ai mafiosi. La cooperativa ha 30 soci sovventori e un comitato etico. I membri di questo co mitato valutano la cooperativa, i partner e i fornitori chiedendo una serie di requisiti che servono per combattere gli sprechi e lo sfruttamento di adulti e ragazzi. La cooperativa ha perciò due scopi: realizzare prodotti destinati alla vendita attraverso il Cen tro commerciale; utilizzare il lavoro come strumento di crescita per i componenti della cooperativa. Il progetto dell’Ape Bianca vuole inoltre unire due concetti fondamentali: commercio e sostenibilità. A tale scopo è nata la Biobottega che crea prodotti biologici realizzati a km 0 e senza sostanze chimiche. Tutto ciò viene fatto per accorciare la filiera e per distribuire equamente il guadagno di contadini e produttori. La visita di questa cooperativa è stata molto istruttiva perché ci ha fatto capire l’importanza che va attribuita alla qualità dei prodotti e non solo alla quantità. Siamo rimasti colpiti da come tutti i soci collaborino per ottenere gli obiettivi della cooperativa. Dopo aver pranzato presso l’Ape Bianca, siamo andati a visitare la Caviro. Questa è una cooperativa agricola e vinicola (o meglio un consorzio) che ha iniziato la propria attività in Emilia-Romagna unendo nove cooperative, entusiaste di impegnarsi in un proget to fondato sul rispetto della storia locale e della tradizione nel produrre il vino, e divenendo in poco tempo una società leader
nel settore del vino di consumo quotidiano. Grazie all’esperien za dei soci e alla loro passione per il proprio lavoro, Caviro può vantare un’efficace rete di qualità evolutasi nel tempo attraverso un minuzioso impegno nella selezione delle zone di provenienza del vino, garantendo la piena tracciabilità dell’uva e assicurando il controllo sull’intera filiera produttiva. È stato interessante vedere come la Caviro punti sulla qualità dei prodotti. Un nostro compagno ha chiesto alla guida come mai la maggior parte dei dipendenti fossero donne e la risposta è stata: perché le donne sono più precise degli uomini e prestano molta attenzione ai dettagli, come ad esempio i tappi che devono essere sempre perfettamente integri. Tutta la produzione della Cooperativa Caviro è fortemente auto matizzata. Accanto all’aspetto tecnologico, che dimostra come questa cooperativa sia all’avanguardia, si è notata la scarsa pre senza di personale: indice, purtroppo, di come la forte presenza delle macchine vada spesso a scapito dell’occupazione. In conclusione è stato un viaggio molto istruttivo perché in en trambe le realtà abbiamo notato come si presti molta attenzione e cura alla qualità dei prodotti e si manifesti una grande sensibilità e rispetto nei confronti dei soci. Grazie alla Bcc di Filottrano e a Confcooperative, che ci hanno offerto questo viaggio organizzandolo con molta cura. ACS Cooperatori in erba I.C. Paolo Soprani, Castelfidardo
I ragazzi dell’Acs Cooperatori in Erba a Forlì
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attività sociali
Un nuovo dispensario a Lodonga Dopo due anni i coniugi Gabriella e Giuseppe Storani si sono recati nuovamente in Uganda in occasione dell’inaugurazione del nuovo dispensario di Lodonga gestito dai Padri Comboniani
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ue anni fa, aven do constatato le precarie condizioni in cui gli operatori locali e missionari dovevano lavorare, i coniugi si e rano impegnati a costru ire un blocco del nuovo dispensario in parte con la somma lasciata in be neficienza da Maria Pesaresi di Montefano e in parte con un loro contri buto personale. L’inaugurazione dell’in tera struttura, costitui Gabriella e Giuseppe Storani in Uganda ta da cinque blocchi, è avvenuta il 15 agosto alla presenza del Vescovo e di numerose autorità ecclesiastiche e politiche. Inoltre, grazie a una donazio ne, sono stati consegnati a padre Roberto Pegorari, sempre di Lodonga, altri 3.000 euro, che verranno usati per la costruzione di un inceneritore per il dispensario. Dopo Lodonga, Gabriella e Giuseppe si sono recati a Kasaala Parish Luweero, dal comboniano Giorgio Previdi, impegnato nella costruzione di un blocco per la maternità. Il costo del pro getto si aggira intorno ai 30.000 euro, di cui 10.000 già raccolti.
Sempre a Kasaala, si è rotto il generatore di corrente che serve tutta la Missione e, nonostante i pannelli solari, molto spesso la luce viene a mancare e rimangono al buio sia l’ospedale, sia i laboratori delle scuole. Il costo si aggira sui 6.000 euro. Dal padre comboniano Remigio Twinemigisha, di Ba La, ancora mancano i banchi nelle aule dove centinaia di bambini sono sedu ti per terra. Il costo di un banco, dove possono sedere dai tre ai quattro alunni, è di 25 euro. Va considerato che dopo dieci anni di guerra e a causa della malaria e dell’AIDS, la maggior parte dei ragazzi sono orfani di uno o di entrambi i genitori, perciò la Missione diventa la loro casa. Per un’adozione a distanza, il costo è di 210 euro l’anno, per assicu rare a un bambino scuola, vitto e alloggio. Con solo 10 euro, invece, si possono acquistare una dose di medicinale per la malaria o una zanzariera. Inoltre i coniugi Storani, con alcuni amici di E’ TV, hanno costituito la nuova associazione Il sorriso di Daniela per reperi re i fondi necessari alla realizzazione dei progetti assistenziali che seguono, per ora in Uganda e in seguito in altre parti del mondo. Per chi fosse interessato a sostenere le iniziative di Gabriella e Giuseppe, ecco i recapiti telefonici: 0733 850018 - 348 5726732 - 329 7457405. Il conto corrente, invece, è: n. 07/01/72045 Bcc di Filottrano Codice ABI 08549 - Codice CAB 68990 Coordinate Bancarie IBAN: IT05R0854968990000070172045 Codice SWIFT: leRAITRRF90 Il versamento può essere effettuato presso qualsiasi filiale della Bcc di Filottrano senza alcuna spesa aggiuntiva.
Cantando il Natale S’intitola così l’ormai tradizionale Concerto di Natale che la Corale don Nazzareno Coletta presenterà giovedi 27 dicembre nella chiesa di S. Maria Assunta
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a nostra Corale ha una lunga storia, che ha preso avvio nell’84 proprio a S. Maria Assunta, sotto la direzione del l’allora parroco don Nazzareno Coletta. Purtroppo don Coletta è prematuramente scomparso, ma la Corale, prendendo il nome del suo fondatore, ha proseguito il cammino, diretta nel corso degli anni dai valenti Maestri Direttori che mi piace qui ricordare: - Maestro Bruno Oncini di Filottrano, - Maestro Fabio Roccagli di Filottrano, - Maestro Danilo Vecchi di Montefano - Maestro Mariella Bianchetti di Filottrano - Maestro Cristian Riganelli, oggi affermato fisarmonicista, - Maestro Silvia Badaloni di Osimo, attualmente in carica. Nei primissimi anni del 2000 una serie di abbandoni di coristi mise seriamente in crisi il complesso corale, ma la chiusura è
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stata evitata grazie all’affettuosa vicinanza dell’allora parroco don Roberto Peccetti. A tutt’oggi eccoci qui, con un organico rinnovato e costantemente sostenuti dalla parrocchia di S. Maria Assunta e dalla Bcc. Colgo l’occasione per rivolgere un caldo invito a quanti volesse ro rinfoltire i nostri ranghi per continuare nel tempo a proporre cultura nella nostra città. Musica e canto ingentiliscono i cuori e oggi di cuori leggeri e gente serena ce n’è bisogno più che mai. Buon Natale a tutti. Giovanni Santarelli Corista
attività sociali
Dagli Appennini alle Ande Dal 21 al 30 settembre 2012 una delegazione di sette persone della BCC di Filottrano ha partecipato al viaggio di studio in Ecuador organizzato dalla Federazione Italiana delle BCC in occasione del decennale del progetto Microfinanza Campesina. Di seguito, proponiamo alcuni appunti relativi a un breve, ma indimenticabile viaggio 21 settembre. Confuso dal fuso Quito, ore 23. In Italia sono le 6 del mattino seguente. Disteso sul letto, ripenso alle fatiche di una giornata logorante in cui abbiamo effettuato un viaggio di circa 22 ore. Nonostante la stanchezza non riesco a riposare. Il mal di testa provocato dal fuso orario è amplificato dall’aria rarefatta (siamo a 2.800 metri) e dal sapore amarognolo dello smog, che mi assale la gola. Nella mente si affollano pensieri contraddittori. Gli stimoli e la curiosità della visita a un nuovo paese si scontrano con le per plessità tipiche di un ragazzo occidentale, convinto di aver già visto tutto in Tv o su Internet. Il Direttore Enzo Bianchi ha spesso espresso il suo entusiasmo per un viaggio che non può lasciare indifferenti, ma a volte affiora lo scetticismo e il timore di vivere la classica esperienza intrisa di retorica e paternalismo. Cosa a vrà mai l’Ecuador di così indimenticabile? Inghiotto un bicchiere d’acqua e mi corico, con la gola amara e la mente confusa. 22 settembre. Sapori e colori
Quito è un luogo di stridenti contraddizioni, di grattacieli che svettano di fronte a decrepite baracche e di auto lussuose che sfrecciano accanto a individui poverissimi. L’economia soffre di una grave carenza di liquidità (il tasso di interesse sui prestiti può raggiungere l’1% giornaliero), ma le banche continuano a
indirizzare consistenti flussi finanziari a Miami. Nulla di nuovo per chi ha già seguito qualche servizio sulle favelas dell’America Latina, ma vedere dal vivo certe immagini desta sempre profon do turbamento. La giornata è segnata dalla visita al celebre mercato indigeno di Otavalo. La mia mente, anco ra stremata dal fuso, viene travol ta dal tripudio di colori, sapori e profumi provenienti da rumorose e variopinte bancarelle. Lo spirito del mercato si coglie però solo al momento dell’acquisto, che si per feziona solo dopo una lunga con trattazione. Emerge il diverso concetto di tempo del popolo andino (abituato a ritmi meno frenetici) e il gusto dello scambio, visto come un acceso confronto di opinioni e valutazioni. Un piacere in via di estinzione nel nostro mondo, dominato dalla standardizzazione dei prodotti e da rapporti sempre più anonimi e artificiali. Le relazioni umane aiutano a capire il contesto in cui ci muovia mo. Ricordo vagamente i prodotti offerti, ma non dimentico la simpatica vecchina impegnata in una strenua quanto avvincente contrattazione con il nostro Direttore. Il sapore dell’Ecuador è celato nei lineamenti del suo volto, che esprime la fierezza e la sagacia di un’antica civiltà. 23 settembre. Ladro di ombre La giornata è segnata dalla visita alla Capilla del Hombre, il museo dove sono esposte le opere di Oswaldo Guayasamin, un arti sta straordinario, ma misconosciuto, come gran parte della cul tura ecuadoriana. Non si può restare indifferenti di fronte alla capacità evocati va di questo autore,
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attività sociali
che raffigura i mali della nostra epoca: schiavismo, colonialismo, razzismo, diseguaglianza sociale, guerre e dittature. L’infernale miniera di Potosì (Bolivia), i volti asimmetrici e le forme antro pomorfe degli schiavi, il dolore di una Quito ardente di rabbia e gelida di disperazione, il condor latinoamericano in lotta con tro il possente toro coloniale: Guayasimin è un autentico “ladro di ombre”, capace di imprimere sulla tela il grido disperato di un’umanità dolente. Si esce dalla galleria con il cuore infran to, prostrati dalla spietata eloquenza di un murales che recita “Piangevo perchè non avevo scarpe, finché vidi un bambino che non aveva piedi”. La tomba dell’artista offre però un inatteso messaggio di spe ranza. Guayasimin è sepolto sotto un albero lussureggiante, af facciato sull’imponente vallata di Quito, circondato da amuleti, ninnoli e girelle che vibrano rumorosi allo spirar del vento. Lo spirito di Guyasimin continuerà a vegliare sulla sua amata Quito, nella speranza che il vento cambi e le ombre si quietino. 24 settembre. La valanga rosa
Prima giornata del Convegno dedicato a Giovani e donne, forze nuove della cooperazione. Gli interventi evidenziano la nutri ta e qualificata partecipazione di ragazze competenti, capaci, orgogliose. Le donne ecuadoriane sono divenute un importan te vettore di cambiamento, perseguito con dignità e tenacia. Instancabili lavoratrici, affidabili nei pagamenti e nel rispetto degli impegni, le donne costituiscono le migliori clienti delle cooperative di credito locali. 25 settembre. L’Italiano vero Al termine del secondo giorno di Convegno visitiamo la sede di Codessarollo, l’organismo che associa le casse di credito e cuadoriane. Qui conosciamo padre Pio, un missionario italiano che svolge la sua opera in condizioni estreme, su di un ampio territorio a 4.000 metri di altezza. Un uomo brillante, arguto e generoso, che unisce l’eloquio e la simpatia veneta con la pro fonda dignità dei popoli andini. L’amicizia e il rispetto accordati in Ecuador agli italiani è alimen tata dall’opera di alcuni splendidi ambasciatori come padre Pio, Bepi Tonello (fondatore e animatore delle Casse Rurali locali)
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e molti missionari, come quello che nel villaggio di Machinguy ha celebrato una liturgia coinvolgente e gioiosa. 27 settembre. L’ospite d’onore
Ci trasferiamo sulle Ande, nel paesino di Cacha Puruwà (3.600 metri di altezza), dove si trova la Cooperativa Fernando D’Aquilema, gemellata con la nostra BCC. Il direttore Pedro Khipo è un uomo gentile e orgoglioso, deciso a guidare il suo popolo sul sentiero di uno sviluppo economico moderno, ma rispettoso delle proprie radici. Pedro ci guida nelle terre del popolo Puruwà, dove riceviamo una meravigliosa accoglienza. Notiamo soprattutto una sincera curiosità e la volontà di condividere interessi ed esperienze. Non siamo trattati come stranieri o semplici turisti, ma come ospiti d’onore, da rendere partecipi della vita della comunità. La con divisione si estrinseca nella visita alle opere compiute grazie al supporto della nostra BCC, nel desiderio di giocare a calcio, cantare insieme o mangiare sullo stesso piatto, nella richiesta di divenire padrini di alcuni splendidi bambini locali. Il gruppo filottranese fornisce un brillante esempio di partecipa zione cooperativa, distinguendosi per l’apprezzamento ai risultati esibiti con orgoglio dai locali, per l’interesse verso le tradizioni e la cucina locale e per lo spirito di adattamento a ogni inconveniente. Il detto locale se voi andrete via felici, lo saremo anche noi in dica come il popolo ecuadoriano non chieda carità, ma dignità; non cerchi turisti disincantati, ma ospiti appassionati e amici sinceri. 28 settembre. Lo specchio dell’anima L’Ecuador non è un paese per vecchi. La presenza di giovani è particolarmente evidente sulle Ande. Ieri, appena giunti a Cacha, siamo stati circondati da numerosi bambini, che ci scrutavano con curiosità e stupore. Non è facile restare indifferenti agli sguardi penetranti di quei grandi occhi, che ci ringraziano per la visita
attività sociali
e i regali of ferti, ma al contempo evidenziano con malin conico pu dore le re sponsabilità della nostra società. Gli occhi dei bambini ecuadoriani sono uno specchio limpido in cui si riflette la nostra anima. 29 settembre. Senza fiato È il giorno della partenza. La mattina ritorniamo a Quito e pren diamo la teleferica che conduce sulle vette sopra la capitale. L’essenza dell’Ecuador si coglie sulle montagne, ben diverse dai
nostri Appennini. Qui regna una natura aspra e apparentemente matrigna, che offre panorami lunari, sferzati da un vento gelido. L’altitudine lascia senza fiato e rallenta i movimenti mentre il fred do intorpidisce le membra.
Alzo gli occhi e scorgo in lontananza la bianca sagoma del Chimborazo, il monte più alto e magico dell’Ecuador. Ripenso all’ascesa effettua ta due giorni fa. Inizialmente credevo di essere piombato su di un altro pianeta, ostile a qualunque forma di vita. Tra le rosse rocce emergevano però rade trac ce di vegetazione. Improvvisamente è spuntato un piccolo branco di vigogne, che correvano libere in spazi sconfinati, sotto un cielo azzurro intenso. L’inattesa apparizione ha confortato e rallegrato il nostro gruppo. Nonostante uno spietato bracconaggio, la vigogna non è mai stata addomesticata (a differenza dell’alpaca e del lama) e si muove ancora libera e agi le sul fianco di imponenti vulcani. Negli
stessi luoghi lottano piccole, ma caparbie cooperative, promotrici di un modello di sviluppo differente, che valorizza le capacità esistenti, rispetta le proprie radici e preserva la libertà di questi popoli. I ragazzi di Cacha mostrano che è possibile vivere libera mente a 4.000 metri, con la schiena diritta, il cuore pulsante e il passo solido. Senza fiato, ma a testa alta. 30 settembre. Ecuador e nuvole Siamo in volo sopra l’oceano. Il viaggio sta terminando e siamo tutti stanchi, ma sereni. I dubbi dell’andata sono dissipati. Com prendo l’utilità della missione intrapresa dal Credito Cooperativo, promotore di sviluppo economico e di progresso sociale: dare credito non significa solo consegnare soldi, ma anche donare dignità e speranza a un popolo che chiede collaboratori, non be nefattori. La posa della prima pietra della sede della Cooperativa Fernando D’Aquilema, effettuata congiuntamente dai direttori della BCC di Filottrano e di Cacha, illustra l’essenza di un’amicizia che va oltre il mero contributo economico. Del resto il rapporto è biunivoco. In questo viaggio abbiamo rice vuto più di quanto dato. Abbiamo rivisto i sogni, le speranze, la passione dell’Italia dei nostri nonni, strenuamente protesi verso un riscatto morale, culturale e sociale. Abbiamo trovato nuovi amici e conosciuto persone interessanti, oneste, generose. Abbiamo tocca to con mano la povertà, le sofferenze e i sacrifici della popolazione. Secondo Proust «la vera essenza del viaggio non è guardare nuovi luoghi, ma guardare con nuovi occhi.» Spero che negli occhi dei partecipanti al viaggio i soci della BCC di Filottrano possano rin tracciare i segni di un’esperienza differente, di una ricerca della felicità (il “buen vivir”) che rappresenta un argine al dilagante vuoto di valori. Spero inoltre che questi brevi appunti di viag gio possano testimoniare la validità e la vitalità dell’esperienza cooperativa, che rappresenta una singolare quanto ambiziosa risposta ai problemi attuali. L’Ecuador ha mostrato come la crisi si può superare attraverso un modello che antepone la persona al capitale, che non chiede solo il quanto, ma soprattutto il “co me” delle nostre azioni. Come dice Bepi Tonello, «la solidarietà intelligente dà risorse a chi riceve e a chi dà». Gabriele Morettini
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attività sociali
I viaggi di ottobre 13-14 ottobre: Enogastronomia a Bologna e dintorni. Il viag gio autunnale a carattere enogastronomico riscuote sempre gran de successo: siamo partiti alla volta di Bologna con due pullman. Bologna è relativamente vicina a noi, ma molti non l’avevano mai visitata. Bologna “la dotta” per la sua illustre e antica Università. Bologna “la rossa” per il colore dei mattoncini, per le tapparelle sempre rigorosamente rosse e… per il colore politico. Bologna “la grassa” con i tortellini (a circa 40 euro al kg), le tagliatelle, il ragù alla bolognese che deve bollire per quattro ore, la morta della, la torta di riso e altri salumi, formaggi e vini. Siamo anche saliti alla basilica della Beata Vergine di San Luca che dall’alto del Colle della Guardia domina Bologna, da dove i più sportivi sono scesi in città percorrendo a piedi i quasi tre chilometri di portici. Il giorno dopo abbiamo visitato un caseificio che produce il Par migiano Reggiano, dove il casaro ci ha illustrato tutte le fasi della lavorazione. Successivamente ci siamo spostati all’Acetaia di Villa San Donnino, dove ci è stato spiegato come si produce il vero aceto balsamico di Modena, che non serve per condire l’insalata, ma per insaporire carni, formaggi e anche il gelato. Infine, ci sia mo portati a Monteveglio, dove presso un agriturismo abbiamo pranzato e visitato la cantina che produce vino biologico. 20 ottobre: Raccolta castagne a Piancastagnaio. Anche per questo viaggio siamo partiti con due pullman. Una bella giornata di sole, ma rispetto agli anni passati, un po’ più povera di casta gne, probabilmente colpa dell’eccessiva siccità di quest’anno. Comunque, alla fine tutti hanno fatto una raccolta sufficiente. Nel pomeriggio ci siamo fermati ad Abbadia San Salvatore, dove alcuni di noi sono andati a visitare il museo della miniera e altri si sono svagati per le viuzze del centro storico dove si svolgeva la Festa d’Autunno. Auro Stampella
Alcune immagini delle gite di ottobre a Bologna e Piancastagnaio
Un benvenuto speciale a Michael, Giulia, Mya e Rachele Michael
Siamo felici di dare il benvenuto a Michael, figlio del socio Paolo Coppari, a Giulia, figlia dei soci Beatrice Santoni e Claudio Cirilli, a Mya Dazzani, figlia della socia Barbara Lancioni, a Rachele Bottegoni, figlia della socia Maura Rossi. Come prevede la nostra iniziativa BABY
Rachele
BENVENUTO, i bimbi hanno ricevuto un libretto Risparmio Baby, con un primo versamento di 50 euro effettuato dalla Banca: un piccolo regalo con i migliori auguri da parte di tutti noi ai nuovi nati e ai loro genitori.
Alessandro Andreoli
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Giulia
Mya
attività sociali
Le gite del 2013: le nostre proposte Come di consueto, ecco l’elenco delle gite che proponiamo di effettuare nel corso del 2013. Presso i nostri sportelli e sul sito saranno disponibili i programmi dettagliati, con evidenziate le date precise, le quote di partecipazione e gli sconti praticati ai Soci. Si consiglia agli interessati di fare subito le pre-iscrizioni; poi, quando tutto sarà organizzato, sarà possibile dare la conferma definitiva versando l’acconto richiesto. Per i viaggi che prevedono l’aereo, le prenotazioni vanno fatte con largo anticipo. Si precisa che le gite qui elencate sono solo delle proposte, non è detto che tutte vengano organizzate o che non ne vengano aggiunte altre; anche i mesi sono puramente indicativi.
Date e periodo 18-19-20 gennaio 15-17 o 22-24 febbraio (prenotare subito) Sabato 9 marzo Sabato 13 aprile 25 aprile - 1 maggio (prenotare subito) 1-2 giugno 2-5 luglio (prenotare subito) Domenica 8 settembre Settembre (giorno infrasettimanale da definire) Ottobre 11-12-13 ottobre Sabato 19 ottobre 7-8 dicembre
Località Pozza di Fassa: tre giorni con i giovani sulla neve Week-end sulla neve con le famiglie (località da definire) Roma: Anno della Fede – Itinerario delle Basiliche Sapori e profumi del Maceratese Tour della Sicilia Castelli Romani Lourdes in aereo da Falconara (costo circa 690 euro) L’Italia da scoprire: borghi d’Italia Roma: Andiamo in TV a La prova del Cuoco con Antonella Clerici Oktoberfest Viaggio a carattere enogastronomico in Puglia Piancastagnaio: raccolta castagne Mercatini di Natale: Milano, fiera degli Oh bej, Oh bej! - Bergamo
Durata 3 giorni 3 giorni 1 giorno 1 giorno 7 giorni 2 giorni 4 giorni 1 giorno 1 giorno 2 giorni 3 giorni 1 giorno 2 giorni
Per informazioni telefonare ad ADRIANA (071 7227701) o ad AURO (347 1588374)
Un Natale buonissimo Dopo i successi ottenuti con il panettone della solidarietà, anche quest’anno la nostra Banca propone un’iniziativa in collaborazione con la cooperativa il Biroccio di Filottrano e la cooperativa Mondo Solidale
R
ispetto alle precedenti edizioni, quest’anno si è pensato di realizzare un torrone: più economico (prezzo al pubblico 6 euro), in modo da offrire una novità. Come il panettone, il torrone è pro dotto interamente con ingredienti provenienti dal circuito del commercio equo e solidale e realizzato dal forno cooperativo il Biroccio. Il principale valore aggiunto del progetto non è solo legato al prodotto in sé (equo e solidale), ma al fatto che viene realizzato grazie a una sinergia tra soggetti del territorio uniti da una comune sensibilità e attenzione ai temi del sociale e della cooperazione. La nostra Banca, attenta alla promozione di questi valori, ha voluto aggiungere un ulteriore segno di solidarietà in questo progetto destinando tre euro per ogni torrone venduto alla comunità di Cacha, in Ecuador, con cui la nostra Bcc ha in essere un gemellaggio ideale. La nostra Banca ha deciso di aggiungere altri due euro a quello che chi compra il dolce verserà in beneficenza (compreso nel prezzo di acquisto). Il tutto sarà destinato a sostenere un progetto, in collaborazione con la scuola di Cacha, per favorire l’avvio di piccole attività produttive per educare i giovani allo spirito dell’Eco nomia Sociale e Solidale e insegnare come si fa a costituire piccole imprese familiari o comunitarie.
Caro Socio, anche quest’anno, in occasione delle festività natalizie, la nostra Banca vuole offrirti un piccolo dono che potrà essere ritirato presso la filiale a te più vicina, presentando questo tagliando. TAGLIANDO PER IL RITIRO DEL DONO (da presentare entro il 31 gennaio 2013) Il socio ________________________________________ ritira il pacco natalizio della Banca di Credito Cooperativo
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I nostri più sinceri auguri di un felice Natale e di un futuro migliore