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Periodico della Banca di Credito Cooperativo di Filottrano e di Camerano
n. 40 Dicembre 2015
Autorizzazione del Tribunale di Ancona n. 34/05 del 21/12/2005 - Anno X n. 40 - Dicembre 2015 - Poste Italiane S.p.A. Sped. Abb. Post. 70% - DCB Ancona
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SOMMARIO EDITORIALE 2015 un anno di cambiamenti Il Biroccio delle golosità
Ecuador dove a 3000 metri il cuore si “riossigena”
Incontro con i soci di Camerano
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Bilancio sociale 2014 e borse di studio
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Il risparmio ti premia
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Fondo Pensione Aureo Riparto con il mutuo casa Un panettone “buono” in tutti i sensi La carica dei mille per la festa del risparmio Prestigio ed emozioni per il coro della città di Camerano 40’ Premio Internazionale della Fisarmonica L’emozione del Dante di Benigni Antiche culture per una sana alimentazione Un ritorno alle tradizioni contadine Giornalismo d’inchiesta con Giancarlo Caselli Va per castagne e trova un fungo gigante Armando Lombardi Pasticciere dell’anno Baby benvenuto Le migliori racchette delle Marche Una grande giornata di sport Incredibile India Le gite proposte per il 2016
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Notizie Progetto grafico: Antonio Scarponi Direttore responsabile: Giuseppe Camilletti Comitato di redazione: Luciano Saraceni, Enzo Bianchi, Giustino Falasconi, Stefania Trillini, Francesca Paccamiccio, Carlo Cusini, Auro Stampella, Lauro Lancioni, Alessandro Andreoli, Daniela Manzotti, Antonio Borgoforte Gradassi, Luca Falcetta.
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Editrice: Banca di Filottrano Stampa: Tipografia Luce - Osimo Periodico - anno X n. 40 Spedizione in abbonamento postale Autorizzazione del Tribunale di Ancona n. 34/05 del 21/12/2005 Poste Italiane S.p.A. Sped. Abb. Post. 70% - DCB Ancona
IL PRESIDENTE
2015 un anno di cambiamenti
Siamo alla fine del 2015 e provare a fare sintesi dell’anno trascorso non è proprio semplice. Tuttavia, seppure in maniera molto sintetica, provo a sottolineare i momenti più salienti che hanno caratterizzato la vita della nostra Banca, ma anche del Credito Cooperativo. In primo luogo, con il 1° genLuciano Saraceni naio, è decorsa la fusione tra la BCC di Filottrano e la Cassa Rurale di Camerano, dando vita alla Banca di Filottrano Credito Cooperativo di Filottrano e Camerano: un progetto che richiede tempo per poter essere pienamente assorbito. In ogni caso va sottolineato l’impegno costante di tutti i collaboratori per una rapida ed efficace omogeneizzazione delle procedure e dei comportamenti; mentre per l’assestamento degli indici patrimoniali, in particolare alla luce dei nuovi requisiti richiesti dalla Vigilanza Unica Europea, sarà necessario ancora tempo, anche se il percorso finora condotto porta verso l’obiettivo di un consolidamento della Banca.
regole impongono al Credito Cooperativo di ridisegnare rapidamente un nuovo assetto, più efficace sul piano decisionale, più coeso rispetto ad eventi economici negativi e più efficace nella riconversione e revisione del modello di business che, attraverso le nuove tecnologie, sta rapidamente cambiando gli assetti organizzativi, ma anche i servizi e i prodotti bancari e finanziari. La preoccupazione del legislatore europeo è quella di dare stabilità a tutto il sistema bancario, che in prospettiva dovrà essere in grado di affrontare anche crisi economiche sistemiche di lungo periodo, senza pesare sui conti pubblici. Certamente tutte le novità normative, sempre più stringenti e le richieste di maggiori requisiti patrimoniali da parte delle autorità di Vigilanza Europea costituiscono nell’attuale momento storico, un intervento assai complesso e difficile.
Riguardo ai risultati economici della nostra Banca, le prospettive sono soddisfacenti. Il bilancio chiuderà con un risultato positivo, dopo aver effettuato accantonamenti per crediti deteriorati per circa otto milioni ed aver ottemperato a quanto previsto dal DLG del 16-11-2015n.180, cosiddetto decreto “salvabanche”, che nel caso del nostro istituto prevede un versamento entro il 7 dicembre di euro 609.212. Si evidenzia anMolte tematiche potranno trovare una rapida e più efficace cora una discreta capacità di reddito su cui la Banca può contasoluzione all’interno dell’autoriforma del Credito Coope- re per fronteggiare gli eventi negativi. Discreta, naturalmente, rativo. Una riforma che si propone di traghettare il Credito è stata anche la componente finanziaria, che in un momento Cooperativo italiano, con le sue peculiarità, verso un sistema economico negativo ci è venuta incontro per far quadrare i bancario Unico Europeo. Il progetto è creare un Gruppo Ban- conti. cario Cooperativo a cui le singole Banche dovranno aderire. Il Meno positivo è l’andamento degli impieghi che non crescoGruppo sarà organizzato sotto forma di società per azioni ed no e che evidenziano ancora un’ economia regionale ferma, avrà la direzione e il coordinamento delle associate, la maggio- soprattutto sul comparto dell’edilizia e dei settori a questa leranza azionaria sarà in capo alle BCC. La soluzione della socie- gati. Nel resto d’Italia alcuni segnali di segno positivo fanno tà per azioni, nell’intenzione del legislatore europeo, dovrebbe pensare che anche nella nostra Regione il 2016 possa segnare favorire il Credito Cooperativo verso l’accesso al mercato dei una parziale ripresa. E’ questo, naturalmente, l’augurio che ci capitali, anche attraverso la quotazione in borsa. facciamo per dare prospettive alle future generazioni e stabilità L’autonomia delle singole Banche rimarrà, ma sarà diretta- complessiva alla nostra comunità. mente proporzionale alla solidità patrimoniale e capacità di Questo è lo scenario vissuto nel 2015, ma nelle brevi considestare sul mercato delle stesse: l’eventuale debolezza strutturale razioni sopra esposte ci sono anche le premesse di ciò che ci della singola BCC comporterà una graduale perdita dell’autoattenderà nel 2016: un anno molto intenso, pieno di sfide per nomia, fino alla rimozione del Governo societario. Tutto ciò tutto il Credito Cooperativo che dovrà essere traghettato verper salvaguardare innanzitutto i risparmiatori della banca, ma so un modello organizzativo più efficace, senza rinunciare alle anche la stabilità dell’intero Gruppo Bancario che, in caso di proprie specificità ed alla sua funzione sociale nell’economia crisi di una sua associata, dovrà affrontarne le relative consedel Paese. Con questi auspici il Consiglio di Amministrazione, guenze, evitando, per quanto possibile, gli effetti delle nuove il Collegio Sindacale, la Direzione e tutti i nostri collaboratori norme relative alla risoluzione delle crisi bancarie che decorrivolgono a tutti Voi Soci, Clienti, e alle Vostre famiglie un rono con il 1° gennaio 2016. Il provvedimento legislativo, che sincero augurio affinché possiate trascorrere un sereno Natale dovrà essere emanato entro fine dicembre dal Governo, sintee un 2016 che sia veramente l’inizio di una nuova fase, più ticamente avrà i contenuti sopra esposti, frutto di elaborazione positiva anche sul fronte economico. e riflessione del Consiglio Nazionale di Federcasse. Le nuove Luciano Saraceni
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Il Biroccio delle golosità
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A Filottrano cresce ancora la cooperativa impegnata nel settore alimentare che ha appena inaugurato un nuovo punto vendita
he il modello cooperativo possa garantire importanti opportunità è ormai un dato di fatto, specie per un istituto di credito come il nostro, ma il fatto che ci siano aziende del territorio che continuano a crescere in modo costante, con risultati ragguardevoli, rappresenta un segnale positivo per tutta la comunità. A Filottrano da oltre 40 anni opera la Cooperativa Il Biroccio. Nel lontano 1970, alcuni agricoltori lanciarono l’idea di organizzarsi in cooperativa per provvedere direttamente al fabbisogno di un bene primario come il pane che subiva continui aumenti di prezzo, spesso ingiustificati, in base al valore della materia prima rappresentata dal grano. Dalla vendita dei prodotti agricoli a quello del pane fino a tutti i prodotti della panificazione e pasticceria il passo è stato breve. Oggi Il Biroccio a Filottrano conta tre negozi (via Oberdan, Ghandi e Tornazzano) ed è diventato un nome di prestigio per la qualità dei suoi prodotti. Ad accoglierci per l’intervista al socio è il presidente Gianfranco Scattolini, accompagnato dal vice Nunzio Pasquini.
congiuntura difficile, a volte soprattutto in questi frangenti, sia importante continuare ad investire, come ritengo sia fondamentale anticipare di conti continuo le esigenze dei clienti” ci risponde con fare sicuro il presidente Scattolini. Ed infatti lo scorso 10 ottobre è stato inaugurato il nuovo negozio. La cooperativa filottranese ha aumentato così la sua presenza in città con un locale ed un laboratorio più ampi che permetteranno di offrire un servizio ancora più ricco alla clientela di affezionati e non solo. La filosofia del Biroccio ha le sue solide basi nel connubio naturale tra tradizione e innovazione. In ogni negozio l’accoglienza ed un servizio efficiente, a volte personalizzato, sono le qualità imprescindibili del lavoro portato avanti dai 27 dipendenti. Una realtà che ad oggi conta 594 soci dislocati prevalentemente nel comune di Filottrano ed in quelli limitrofi. L’attività principale della cooperativa è nel settore agroalimentare, dove produce, trasforma e commercializza i propri prodotti agricoli. Gestisce direttamente tre punti vendita e commercializza alcuni suoi prodotti su negozi della grande distribuzione. Inoltre fornisce i mezzi tecnici per l’agricoltura ai soci e si occupa La prima domanda non poteva che riguardare il nuovo invedella conduzione dei terreni agricoli. stimento del punto vendita di via Oberdan, fatto tra l’altro in un periodo di recessione. “Sono dell’idea che anche in momenti di
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I NOSTRI SOCI “Stiamo investendo anche in ricerca – sottolinea con orgoglio Scattolini - abbiamo attivato un rapporto di collaborazione con l’Università Politecnica delle Marche con cui abbiamo messo a punto un lievito madre completamente nostro. Altra peculiarità dell’azienda è l’utilizzo di farine che derivano da grano non trattato. L’obiettivo è infatti di fornire prodotti sani e genuini. Ma la nostra attenzione non si ferma qui, perché in un momento di crisi come quello attuale dobbiamo guardare anche alle esigenze della clientela, è quindi fondamentale offrire ottimi prodotti a prezzi convenienti. Da noi - aggiunge il presidente - un chilo di pane costa appena 2 euro e 60. Siamo una cooperativa e come tale abbiamo il preciso dovere di condividere il nostro lavoro con la comunità di riferimento”.
nel nome sia nella qualità, anche se saranno affiancati da nuove proposte. Il nuovo locale del Biroccio si propone dunque come un luogo accogliente e vitale, dove la raffinata pasticceria incontra il caffè più pregiato. Una combinazione talmente piacevole da meritare un appuntamento quotidiano con il gusto. Luca Falcetta
La Cooperativa Il Biroccio, come tante altre realtà filottranesi, lavorando sulla qualità e con prodotti del territorio è riuscita a superare gli ostacoli imposti dalla recessione ottenendo importanti risultati. I numeri fanno capire solo in parte il grande lavoro che ha voluto minuziosamente realizzare con la scommessa del nuovo punto vendita: circa 1.000 metri quadri di spazi interni tra negozio, uffici e laboratorio, con quest’ultimo che sin dalle tre del mattino inizia a sfornare delle vere prelibatezze e che nei prossimi mesi potrebbe ampliare la produzione con prodotti per celiaci. “In questo caso - ha ricordato Scattolini - è stato fondamentale il rapporto con la Banca di Filottrano, un partner solido che è sempre al nostro fianco non smettendo mai di sostenere le nostre innumerevoli avventure. Poter contare su un istituto di credito che ha fiducia nei tuoi investimenti è una spinta in più a portare a termine i propri obiettivi. Se si respira un clima di fiducia, alla fine i risultati arrivano e di questo non posso che ringraziare la nostra banca”. Il presidente Scattolini durante l’intervista non ha saputo nascondere l’emozione per la nuova avventura del punto vendita di via Oberdan che richiederà senz’altro tanto impegno, ripagato sin da subito dal caloroso affetto dimostrato all’inaugurazione da molti concittadini, tutti in coda per assaggiare il ricco buffet. I banchi dei tre negozi del Biroccio sono un vero tripudio di dolcezze, paste fresche, secche, torte tradizionali e i prodotti da colazione. I locali infatti aprono sin dal mattino presto, svolgendo servizio caffetteria. L’attività sarà super impegnata nel periodo natalizio quando verranno sfornati i rinomati panettoni e torroni del Biroccio realizzati con prodotti del posto. Ma la cosa più importante, per tutti gli avventori, saranno soprattutto i prodotti venduti all’interno: non sono cambiati, sia
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ATTIVITA’ SOCIALI
Ecuador dove a 3000 metri il cuore si “riossigena” Dal 14 al 21 novembre un piccolo gruppo della Banca di Filottrano ha partecipato al consueto viaggio di “missione” in Ecuador promosso quest’anno da Emilbanca nell’ambito del progetto Microfinanza campesina: il gemellaggio con cui le Bcc italiane appoggiano da anni le nascenti Casse Rurali in Ecuador. In queste pagine cerchiamo di raccontare come ciascuno dei partecipanti del nostro gruppo ha vissuto questa esperienza e cosa si è “portato” a casa, in un collage che speriamo riesca a trasmettere, almeno in parte, le profonde emozioni che abbiamo vissuto.
Questa è la mia seconda esperienza in Ecuador, come la precedente mi ha mol to colpito il calore di questa gente, l’ospitalità con cui ogni volta ci accolgono. Infatti, nonostante le poche possibilipossibili tà economiche, ho trovato persone con un grande cuore, una grande umiltà e una grande voglia di vivere sempre con il sorriso sulle labbra. Abbiamo visitato luoghi bellissimi con paesaggi stupendi e spettacolari. Si torna da questo Paese arricchiti di grandi insegnamenti, di valori veri e con il cuore pieno di affetto e nostalgia. Un grazie particolare ai miei fantastici compagni di viaggio. Tonino Sabbatini
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Nel 2009, durante la festa di gemellaggio tra la nostra Banca e la Cooperativa “Fernando D’ Aquilema” di Cacha Puruwa, vidi sotto il palco una ventina di zappe nuove fiammanti. La loro presenza era strana e, incuriosito, chiesi a Pedro Khipo, direttore generale della Banca Ecuadoriana, come mai fossero lì. Pedro, molto semplicemente, mi disse che erano i premi per i soci fondatori della loro banca. “Non possiamo di certo dar loro una pergamena con una medaglia come fate voi, non saprebbero che farsene. La zappa invece sarà molto utile e apprez apprezzata da tutti”. Quest’anno, nel corso della cerimonia ufficiale organizzata dalla Banca d’Aquilema per la nostra visita, si effettuava la consegna di altri premi ai soci più anziani. Grande la nostra sorpresa quando a quattro soci campesinos, veniva consegnato un assegno di grandi dimensioni dove al posto dell’importo era disegnata una mucca. Si!! La banca degli indigeni era cresciuta , il bilancio era molto più solido, ed il premio per alcuni soci più fedeli era rappresentato da “una vaccona”. Anche in questo viaggio abbiamo respirato la gioia, la povertà, i sogni e la dignità dei nostri amici dell’Ecuador ma soprattutto abbiamo sco sco-perto che si può fare Banca anche con il sorriso sulle labbra. Enzo Bianchi
ATTIVITÀ SOCIALI “Turista per caso?” No grazie. L’organizzazione impeccabile ci ha permesso di conoscere quelle parti del paese che normalmente un turista non vedrebbe mai, ma che sono invece le realtà che identificano veramente un Paese. Le realtà conosciute mi hanno fatto molto riflettere, ma oltre a suscitare una certa angoscia, mi hanno riempito il cuore di gioia. Ho visto uomini, donne e bambini indigenti, ma colmi di dignità con i loro occhi pieni di gioia;poveri, ma ricchi di amore nel cuore con il sorriso sulle labbra; persone che vengono aiutate da altri uomini e missionari che hanno dedicato la loro vita a sostenerli e farli crescere. Mi è venuta così in mente la parabola della “ vedova povera” che offre l’unico soldo che possiede, loro fanno altrettanto e NOI ??? (Noi che facciamo con i nostri conti!?) Mi sono proposto almeno di non lamentarmi più!!! Ma di cosa avremmo da lamentarci NOI? Luciano Libardi
Estasiata davanti alla bellezza superba ed imponente della Cordigliera dalle vette altissime e dai tanti vulcani. Estasiata Conoscere C onoscere una realtà in cui la povertà non rappresenta un ostacolo per vivere con dignità e serenità. Unirsi nirsi a persone umili e generose che lottano quotidianamente per riscattarsi con il proprio lavoro. Ammirare mmirare il coraggio di coloro che nonostante le difficoltà rimangono a fianco di questa gente. Donarsi onarsi con entusiasmo per condividere il lungo viaggio in amicizia ed unità di valori. Operare perare affinchè la voglia di cambiare di questo popolo sia sostenuta dal nostro contributo. Ringraziare ingraziare chi mi ha concesso di vivere questa esperienza, senz’altro unica, edificante sotto tutti i punti di vista. Daniela Bella ma faticosa esperienza, vissuta con un gruppo magnifico in una cornice paesaggistica fantastica, alternando poche ore di turismo ad ore di visita a comunità, incontrando persone e soprattutto bimbi il cui sorriso, la cui serenità ci deve essere di insegnamento nell’affrontare con dignità le difficoltà quotidiane della vita. Luigi Santalucia
E’ impossibile riassumere in poche righe una simile esperienza. Nella mia vita ho visitato molti paesi, ma questa volta è stato l’Ecuador che ha visitato me. Aver conosciuto persone come Bepi Tonello, Padre Antonio, e Padre Pio che hanno dedicato la loro esistenza al prossimo, ha fatto in modo che la mia non sia stata una vacanza, bensì una vera e propria esperienza di vita. Al ritorno da questo viaggio ho sentito il bisogno di dare il mio piccolo contributo verso questa realtà. La solidarietà non è una parola. La solidarietà è guardare con gli occhi dell’altro. La solidarietà va vissuta! Oriella
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ATTIVITÀ SOCIALI
L’Ecuador, un paese che non tutti conoscono, un paese tagliato dalla linea dell’equatore, un paese dai mille colori, un territorio che dal livello del mare raggiunge i 6.267 metri del vulcano Chimborazo, con paesaggi e situazioni climaticlimati che che variano a seconda dell’altezza. Ma l’Ecuador non è solo questo, è anche un paese dove anan cora lo stato di povertà è molto diffuso: gli indios (popolo originario) vivono in case dove non sempre è presente l’acl’ac qua corrente o l’energia elettrica, i bambini per raggiungere le scuole devono camminare per ore e la mortalità infantile è ancora molto alta. Durante le visite ai villaggi ed alle Cooperative, mission del viaggio, l’accoglienza, la cordialità e l’affetto degli abitanti ha superato ogni mia aspettativa. Con profondo credo ed abnegazione i soci delle cooperative mi hanno coinvolto nei loro progetti, mostrando la forma più pura della coocoo perazione, unica possibilità per sconfiggere o attenuare la povertà. Non credo sia possibile descrivere il dolore ed il disagio che si prova guardando gli occhi dei bambini, che nulla ti chiedono, ma tu capisci che hanno bisogno, e allora ritorritor nano in mente le parole del cardinale Hummes al Santo Padre appena eletto: “Non dimenticarti dei poveri”. Andrea Bernardini
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Sapevo che non sarebbe stata una semplice vacanza, ma un bel viaggio. Non immaginavo però che sarebbe stato “il viaggio”, quello che ti lascia un ricordo indelebile che ti accompagna per sempre. La bellezza della natura, la varietà dei paesaggi, climi, sapori e le forze della natura, dal vulcano attivo che regala il brivido imprevisto dell’eruzione in diretta alla neve del Chimborazo che aggiunge spettacolarità e dà il sapore della conquista al traguardo dei 5.000 metri. Emozioni forti che sbiadiscono di fronte ai visi dei bambini che spalancano gli occhi profondi e ti sorridono raggianti di gioia per aver ricevuto un inatteso regalo. La povertà di gran parte della popolazione vissuta con grande dignità, la cordialità e la gratitudine dimostrata nei nostri confronti, l’entusiasmo per il nostro arrivo, la voglia di crescere e l’impegno a migliorare fanno riflettere. E il coraggio e l’impegno di chi ha dedicato la propria vita ad aiutare i poveri è un fulgido esempio che scuote la nostra coscienza assuefatta all’indifferenza e all’ipocrisia del mondo occidentale. Una grande esperienza di vita vissuta con un meraviglioso gruppo di amici. M. Assunta Cittadini
Un’esperienza breve ma intensa, fisicamente faticosa, ricca di umanitá, di accoglienza, di valori: quelli che come sempre sanno trasmettere i poveri dell’Ecuador. Storie di miseria, di fatica, di sudore, di impegno, di passione, di cooperazione, di riscatto, di dignitá. Storie che riempiono il cuore perché sono la testimonianza che anche in un mondo che apparentemente sembra andare alla deriva, condannato ad uno sviluppo che crea sempre maggiori disuguaglianze tra ricchi e poveri, ci sono esperienze dove in realtá è possibile toccare con mano che esiste una strada differente per un nuovo modello di sviluppo. Un modello basato sulla dignitá della persona, sul rispetto della natura, sulla dimensione comunitaria di uno sviluppo che tiene conto degli ultimi, che ha a cuore il bene comune e un’attenzione alla dimensione sociale.... Sembra impossibile? Eppure è realtà, per questo invito chi ha voglia ad andare a scoprire tutto questo per tornare, come noi, carichi di VITA!!!! L´Ecuador resta ancora un paese povero economicamente, nono nonostante i progressi che si stanno facendo ma la sua gente é ricca di valori che noi, forse, abbiamo bisogno di riscoprire! Alessandro Andreoli
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Incontro con i soci di Camerano
li amministratori e la direzione della Banca di Filot- presentando un prezioso contributo alla crescita democratica trano hanno incontrato i soci della zona di Camera- e solidale del bene comune. no per la prima volta in un incontro zonale tenutosi a Daniela Manzotti fine settembre presso la sala riunioni del Ristorante da Saverio & Mirco di Camerano. I presenti, intervenuti numerosi a questa prima uscita ufficiale, hanno avuto modo di conoscere dalle relazioni svolte dal Presidente Saraceni e dal Direttore Bianchi l’attenzione che da sempre la Banca dedica alla propria compagine sociale. L’intervento del responsabile dell’ufficio soci, Alessandro Andreoli, ha poi illustrato le agevolazioni e i vantaggi proposti attualmente per i soci, che rappresentano un’interessante opportunità economica. Apprezzato anche l’ausilio di un video con cui sono state presentate le caratteristiche dei principali progetti a scopi mutualistici e solidali nonché quello relativo alla cooperazione internazionale che la Banca sta portando avanti da diversi anni. Nutrita ed attenta la partecipazione dell’assemblea. Infine, alcuni soci hanno manifestato in modo diretto i propri bisogni e le proprie aspettative fornendo ai vertici della Banca importanti suggerimenti per migliorare la qualità dei servizi erogati ed aumentare positivamente l’impatto sociale nel comune e nei territori limitrofi di Camerano. A breve verrà fissato un nuovo ciclo d’incontri zonali che interesserà tutte le zone di competenza della Banca. Questi momenti, infatti, sono considerati importanti ed utili per sviluppare la vita cooperativa, rap-
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Bilancio Sociale 2014 e Borse di studio
Al teatro Torquis a Filottrano la kermesse della Banca di Filottrano e Camerano
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omenica 25 ottobre 2015, presso il cinema teatro Torquis, la Banca di Filottrano-Credito Cooperativo di Filottrano e Camerano ha presentato, in occasione di un incontro aperto a tutti i soci, il proprio Bilancio Sociale relativo all’esercizio 2014. Uno strumento importante con il quale la banca vuol rendere conto non solo del valore “economico” prodotto, ma soprattutto delle modalità attraverso le quali esso viene ristornato alla comunità. L’appuntamento, a cui sono intervenuti numerosi soci, clienti e dipendenti della Banca, è stato introdotto dal presidente Luciano Saraceni che ha illustrato i contenuti salienti del documento. Durante l’incontro sono state presentate anche alcune delle principali iniziative a sfondo sociale in cui la Banca è particolarmente impegnata. La prima, denominata Giochi senza Barriere, è una iniziativa organizzata dall’associazione Fisioassistance di Cingoli che coinvolge ogni anno diversi centri che si occupano di persone con handicap. Una giornata all’insegna dello sport dove centinaia di ragazzi “meno fortunati” si sfidano in giochi di abilità all’insegna dell’entusiasmo e della contagiosa vivacità. La seconda esperienza è invece quella relativa al progetto del
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microcredito sociale realizzato in collaborazione con la Caritas Diocesana di Ancona-Osimo per la concessione di piccoli prestiti (massimo 3.000 euro) a persone in temporanea situazione di difficoltà che, non potendo offrire alcun tipo di garanzia, difficilmente avrebbero ricevuto credito presso altre banche. In sette anni, da quando è stato attivato il progetto, la Banca di Filottrano ha accolto 133 pratiche per un ammontare di 310.000 euro applicando un tasso medio di interesse pari allo 0,74% e riscontrando una bassissima percentuale di crediti non restituiti, pari solo all’8%, a conferma quindi, che anche chi apparentemente risulta non essere bancabile, può essere comunque affidabile se adeguatamente accompagnato. Di seguito il direttore generale Enzo Bianchi ha consegnato le borse di studio destinate ai soci e ai figli dei soci della Bcc che, a conclusione del ciclo di studi relativo all’anno 2013/2014 si sono distinti per il merito scolastico. 53 sono stati i ragazzi complessivamente premiati di cui: 2 della scuola media inferiore, 18 della scuola media superiore, e ben 33 laureati per un ammontare complessivo di 21.000 euro. Luca Falcetta
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I NOSTRI PRODOTTI
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Le nostre sedi Filottrano Piazza Garibaldi, 26 Tel. 071.7227730 Montoro Via Montoro Nuovo, 19 Tel. 071.7222169 Osimo Via Aldo Moro, 62 Tel. 071.7230791
San Biagio di Osimo Via Manzoni, 47 Tel. 071.7108005 Passatempo di Osimo Via Casette di Passatempo, 162 Tel. 071.7100719 Aspio di Osimo Via A. Volta, 1a Tel. 071.7108628
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Osimo Via C. Colombo, 118 Tel. 071.7133102
Castelfidardo Via Settimio Soprani, 5 Tel. 071.7822422 Crocette di Castelfidardo Via Murri, 2a Tel. 071.7823285 Santa Maria Nuova Via Garibaldi, 35 Tel. 0731.249434 Numana Via Flaminia, 66 Tel. 071.9332237 Sirolo Via Vivaldi, 6 Tel. 071.7360012 Camerano Via Mons. Donzelli, 34/36 Tel. 071.730181 Loreto P.zza Leopardi, 19/23 Tel. 071.7501129 Offagna Via dell’Arengo, 77/79 Tel. 071.7107658 Cingoli Piazza XX Settembre, 4 Tel. 0733.604360 Villa Strada di Cingoli Via Rossini, 29 Tel. 0733.616977 Apiro P.le Cesare Battisti, 9 Tel. 0733.611702 Treia B.go Vittorio Veneto, 65 Tel. 0733.215579 Montefano Via della Vittoria, 7 Tel. 0733.850564
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Un panettone “buono” in tutti i sensi Riconfermata anche per questo Natale l’iniziativa del panettone della solidarietà per sostenere un progetto di beneficenza in Ecuador
STACCA IL PRODOTTO Cari amici, soci, dipendenti e clienti, anche quest’anno a Natale verranno venduti un panettone e un torrone preparato dalla cooperativa “Il Biroccio”, con materie prime (cacao, zucchero di canna…) provenienti dall’Ecuador, il cui ricavato andrà in parte a beneficio della Comunità di Cacha Puruwa. Per ogni panettone venduto, infatti, la Banca aggiunge due euro a quello versato da chi compra uno dei due prodotti (compreso nel prezzo di acquisto). In questo modo, ogni anno la nostra Banca ha potuto inviare in Ecuador circa 4.000 dollari che sono stati utilizzati dai nostri amici indigeni per migliorare le scuole o gli asili, per acquistare alberi da frutta o altre iniziative di cui beneficiano tutti. Alcuni anni fa sono stati acquistati due pannelli fotovoltaici da mettere nei bagni delle scuole elementari di Cacha per consentire ai bambini di fare la doccia con l’acqua calda. Sembrano piccoli interventi ma, come scrisse un nostro amministratore tre anni fa, si riesce ad apprezzare l’importanza di questi pannelli solo dopo aver fatto una doccia con l’acqua fredda a 3.000 metri di altezza sulle Ande.
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Anche in occasione di questo Natale tutti quelli che lo desiderano potranno acquistare sia il panettone che il torrone della solidarietà presso i punti vendita del Biroccio. Sono sicuro che continuerete ad acquistare questi dolci, tra l’altro molto buoni e con ingredienti sani, perché anche un piccolo gesto d’amore può rendere felice chi ne beneficia e chi lo fa. Enzo Bianchi Direttore Generale Banca di Filottrano
ATTIVITA’ I NOSTRI SOCIALI PRODOTTI
ACS Cooperatori In Erba
La carica dei mille per la festa del risparmio al Palabaldinelli
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iù di mille presenze per la festa del risparmio organizzata dalla Banca di Filottrano domenica 18 ottobre al PalaBaldinelli di Osimo. Un appuntamento giunto ormai alla sua 27° edizione, ma che quest’anno si è arricchito di tante novità. Non più solo uno spettacolo per bambini, ma un vero e proprio “grande contenitore” nel quale offrire a tutti i partecipanti la possibilità di trascorrere un pomeriggio in famiglia all’insegna del gioco e del divertimento insieme. Ecco allora l’angolo dei gonfiabili per i più piccoli, il torneo di bigliardino (nel quale si sono scontrate coppie formate da un adulto e da un bambino per riscoprire il valore di giocare insieme), l’angolo dei giochi da tavolo che, grazie all’associazione Torre Nera di Osimo, ha permesso a tanti adolescenti di sperimentare i diversi giochi di strategia tralasciando per un giorno i più diffusi giochi virtuali. E poi lo spettacolo di magia, tanta musica e per finire l’immancabile merenda e la consegna dei premi a tutti i bambini che nel corso dell’anno sono stati in regola con i versamenti previsti per il risparmio baby e il primo risparmio: le due linee di prodotti messe a disposizione dalla Banca di Filottrano proprio per i più piccoli ed i ragazzi. Un modo per confermare il proprio impegno per la diffusione di una cultura del risparmio tanto importante soprattutto in questo momento storico di incertezza. Una festa per ricordare a tutti, ma soprattutto alle giovani generazioni, la centralità del risparmio quale strumento per pensare al futuro e con il quale iniziare oggi la costruzione dei sogni di domani. Luca Falcetta
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I NOSTRI DAL TERRITORIO PRODOTTI CAMERANO
Prestigio ed emozioni per il Coro città di Camerano
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a tradizione corale a Camerano vanta origini lontane. Fonti storiche nel 1920 confermano la presenza di un’attività corale già da tempo radicata nel territorio. Negli anni ‘60, col mutare dei tempi, l’interesse per il canto corale sembra affievolito, ma nel 1983, per iniziativa di alcuni appassionati, viene fondata la corale di musica sacra e profana “Coro Città di Camerano”. Nella scelta del nome è chiaro l’intento di valorizzare la piccola città marchigiana. A Camerano, infatti, il canto crea cultura, il canto promuove, il canto incanta. Perché quando alla dolcezza del paesaggio si unisce la storia del territorio, quando ai personaggi di ieri, come il pittore Carlo Maratti, uniamo personaggi di oggi, come lo storico Alberto Recanatini, il Maestro Angelo Biancamano, la soprano Alessandra Capici, quando luoghi incantevoli, come la chiesa di San Francesco, fanno da contraltare a luoghi incantati, come il giardino di palazzo Mancinforte, le grotte sotterranee o le colline del rosso Conero, ecco che, dalla straordinaria e fortunatissima unione di questi elementi, nasce qualcosa di speciale. Qualcosa di magico accade, potremmo dire, inesorabilmente, di necessità. A Camerano per la meravigliosa unione di habitat naturale ed humus culturale, la musica “gira nell’aria”, la si respira. E mentre la soprano Alessandra Capici con la sua voce straordinaria insegna canto agli adulti, la talentuosa soprano Laura Andreoni conduce il coro dei piccoli della città. In questo clima canoro, la direzione del coro storico non poteva che essere quella del maestro Biancamano che, dal 1992 in poi, è riuscito, con la sua bravura, a perfezionare ed ampliare il repertorio canoro inserendo nei programmi brani di Mozart, Haydn, Orff, Verdi , Bizet, Rossini e tanti altri. Tra le numerose manifestazioni promosse annualmente dal coro ricordiamo gli ormai tradizionali concerti estivi e di Natale realizzati con il patrocinio del Comune. Altri eventi sono promossi nel territorio e fuori Regione, spesso in collaborazione con la corale Angelico Rosati di Sant’Elpidio a Mare. Spicca tra tutti la stagione concertistica “Settembre a Camerano” che si svolge nel meraviglioso scenario del giardino Mancinfor-
te, cui hanno partecipato, tra gli altri, maestri di chiara fama, come la soprano Alessandra Capici, il clarinettista Vincenzo Isaia, il fisarmonicista Massimiliano Pitocco ed anche talenti nascenti come il flautista Matteo Sampaolo e l’arpista Marta Marinelli. Numerosi sono i riconoscimenti ottenuti, tra questi la “Medaglia di Camerano” con cui il Comune ha riconosciuto al coro il merito di aver saputo conservare la tradizione corale raggiungendo livelli qualitativi di eccellenza. Tra le ultime esecuzioni quella dell’Ensemble da camera del coro che si è tenuta nella Chiesa di San Francesco per l’inaugurazione della mostra “Cantico”, quella personale del poliedrico artista siciliano Marcello Chiarenza e il concerto eseguito ad Izano, in Lombardia, per celebrare e rafforzare il patto di amicizia tra i due Comuni. Professionalità, talento, passione, ma soprattutto sinergia: queste le caratteristiche dei componenti del coro, i quali collaborano, a vario titolo, alla migliore riuscita degli eventi canori: dal vertice amministrativo, ben rappresentato dal presidente Ferruccio Ferri, a quello tecnico, magistralmente svolto dal direttore Angelo Biancamano; dalla maestra di pianoforte Valeria Picardi che accompagna il coro con grande professionalità, ai cantanti solisti fino agli altri coristi che costituiscono la base del coro. Una base sempre aggiornata e coinvolta grazie soprattutto al lavoro incessante di alcune coriste tra cui spiccano per disponibilità e competenza Maria Serpilli, Patrizia Speciale e Lucilla Settimi, vere e proprie api regine di questo piccolo grande alveare di api operaie. Il prossimo concerto sarà quello di Natale, il 22 dicembre, presso la chiesa parrocchiale, alle ore 16.15. Siamo certi che verrà offerta una prova di grande bravura e sensibilità grazie all’impegno dei coristi e alla direzione del Maestro Biancamano che, pifferaio magico, incanterà il pubblico con un’esecuzione impeccabile, donando a tutti gioia, serenità e leggerezza di cuore. Maria Serpilli
DAL TERRITORIO CASTELFIDARDO
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40° Premio internazionale di Fisarmonica
egli ultimi anni tutte le città hanno cercato di promuovere la loro immagine attraverso una caratteristica turistica, produttiva, culturale o talvolta inventata per far si che potesse essere individuata senza mediazioni. Un esempio che balza subito alla mente è Piobbico che si è inventato il “Club dei brutti”. Castelfidardo ha due realtà che la caratterizzano: una storica e l’altra produttiva. Quella storica riguarda la Battaglia del 18 settembre del 1860 tra l’esercito piemontese e quello pontificio. La vittoria del primo aprì la strada all’unità d’Italia. Quella produttiva riguarda la fisarmonica per la quale è conosciuta in tutto il mondo. Per valorizzare questo strumento musicale esiste il Museo della fisarmonica, unico nel suo genere, ed ogni anno si svolge un rinomato Festival Internazionale: il PIF. Viene spontaneo mettere insieme la Fisarmonica e la Banca di Filottrano perché ambedue derivano da un atto di solidarietà. La fisarmonica nasce per un atto di accoglienza della famiglia Soprani che una notte del 1863 diede accoglienza ad un pellegrino austriaco che stava ritornando a casa dopo essere andato a piedi a Loreto per sciogliere un voto alla Madonna. La famiglia Soprani lo accolse, gli offrì la cena ed un modesto giaciglio. Alla notte il pellegrino si mise a suonare uno strumento a mantice che portava con sé, che destò la curiosità del giovane Paolo, il quale si alzò, andò nella stanza dove era ospite il pellegrino e attratto da questa scatola sonora la smontò, la copiò, la riprodusse, ne è venuta fuori la fisarmonica che tanto benessere ha portato a questa città. La ricchezza di Castelfidardo deriva da un atto di solidarietà di una famiglia di altri tempi quando erano tante quelle che avevano a cuore l’esistenza dei fratelli. Lascio alla libera interpretazione di ogni lettore cosa potrebbe succedere oggi di fronte ad un pellegrino che bussando alla nostra porta chiede un pasto caldo ed una stanza per riposare...
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La Banca di Credito Cooperativo nasce, poco dopo la fine della seconda guerra mondiale, per lo spirito di solidarietà di un gruppo di cittadini e per evitare il dilagare dell’usura. Tuttora mantiene la caratteristica solidale non come vago sentimento di carità, ma come capacità di intervenire responsabilmente nel sociale in modo concreto ed efficace. Possiamo dire che questa terra è fertile per la solidarietà e per l’armonia. Quanto ad armonia Castelfidardo ha un posto di rilievo nel mondo grazie al Premio Internazionale della Fisarmonica - PIF. Ogni anno diciamo che il Premio ha toccato il culmine, ma ciò è da ascriversi soprattutto al fascino di uno strumento che affina la tecnica restando fedele alla sua originalità. Non usa le nuove tecnologie: la musica esce dalle ance libere appositamente aperte e chiuse. Non ci sono chip o microchip, ma passione, intelligenza e capacità. Si è aggiudicata la quarantesima edizione la danese Hanzhi Wang con una esibizione molto apprezzata dal pubblico e dalla critica. Per l’occasione l’Amministrazione Comunale, e l’Associazione Gervasio Marcosignori, hanno intitolato i giardini che ospitano il monumento al genio inventivo fidardense Paolo Soprani, al grande ed indimenticabile fisarmonicista Marcosignori. Marino Cesaroni
L’emozione del Dante di Benigni
l premio oscar Roberto Benigni è stato ospite del Teatro Mestica di Apiro, il 18 ottobre scorso, per il convegno di studi “Il Dante di Benigni”: il primo organizzato in suo onore. L’idea è stata del nostro compaesano Franco Musarra, docente dell’Università di Leuven in Belgio ed amico di Benigni. Nell’arco del pomeriggio si sono susseguiti professori insigni provenienti da diverse università italiane ed europee e di notevole spessore in campo “dantesco” che hanno dilettato il pubblico del teatro mestico con le loro relazioni inerenti appunto le letture di Benigni su Dante. A fine convegno lo stesso Benigni ha prima spiegato, poi recitato a memoria il XXXIII canto del Paradiso, al termine del quale il pubblico si è alzato per una lunga standing ovation. L’evento è stato sostenuto da diversi sponsor tra cui la Banca di Filottrano-Credito cooperativo di Filottrano e Camerano.
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DAL TERRITORIO TREIA
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Antiche colture per una sana alimentazione
’orzo, la segale, il frumento, le antiche varietà di granoturco o granturco, il grano saraceno, in passato anche nel territorio collinare e montano della nostra provincia hanno avuto un ruolo fondamentale nella storia dell’alimentazione umana, garantendo contestualmente la gestione del territorio. Dopo gli anni Cinquanta la coltivazione è progressivamente calata, lasciando spazio a colture più remunerative. Oggi invece i cereali minori stanno godendo di un successo commerciale non indifferente, dovuto alla sensibilizzazione dei consumatori verso i prodotti naturali e integrali con la riscoperta dei sapori genuini di una volta. L’industria sta rispondendo a questa crescente domanda riscoprendo a sua volta gli antichi gusti “perduti”. Infatti sul mercato viene proposta una gamma sempre più ampia di prodotti a base di uno o più cereali minori. Un convegno sul tema si è svolto sabato 21 novembre nella Sala Consiliare del Comune di Treia organizzato dall’Accademia Georgica di Treia dove sono intervenute diverse autorità della Regione Marche, della provincia di Macerata, della Camera di Commercio di Macerata, della Coldiretti di Macerata, della Banca di Filottrano-Credito Cooperativo Filottrano e Camerano. A seguire, due esponenti del dipartimento di Scienze Agrarie, Alimentari ed Ambientali dell’Università Politecnica CINGOLI
delle Marche hanno approfondito rispettivamente il tema dei cereali minori nella dieta mediterranea e quello della diversità genetica dei cereali per un’agricoltura sostenibile in uno scenario di cambiamenti climatici. Infine una rappresentante della facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università Politecnica delle Marche ha chiuso il ricco programma illustrando le qualità nutrizionali dell’orzo e dei prodotti derivati.
Un ritorno alle tradizioni contadine
Il balcone delle Marche diventa protagonista della scartocciatura e della pigiatura
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anno ottenuto un gratificante successo la pigiatura dell’uva e la scartocciatura delle pannocchie di granoturco, come venivano effettuate una volta, nella rievocazione organizzata per due giorni consecutivi a Cingoli, nel piazzale del Risorgimento, dal gruppo folcloristico “Balcone delle Marche”. La rimembranza di due dei più tipici momenti della tradizione contadina è stata presentata anche coinvolgendo il pubblico: molte le persone che hanno provato a liberare i “tutuli” dall’involucro, o a pestare a piedi nudi i grappoli deposti negli appositi contenitori. Con questo duplice impegno, la compagine cingolana ha degnamente siglato il 50° della sua istituzione avvenuta nel 1965: durante la Quaresima, ai coniugi Gianfilippo Scalpelli, poi prematuramente scomparso, e alla moglie Palmira, fece sensazione il canto della “Passione” eseguito da due stornellatori locali che riproponevano, vocalizzandole, strofe di origine contadina. Il 2 maggio 1965 i signori Scalpelli, in una manifestazione programmata a Cerreto d’Esi, propiziarono il debutto di quello che da “gruppetto” doveva evolversi in un numeroso e composito gruppo. Dopo la presidenza di Gianfilippo Scalpelli hanno tenuto la carica Aldo Santamarianova, Sandra Sarnari, Dario Bacelli e, per ben 22 anni, Giuseppe Rubisse deceduto in ancor giovane età. Attualmente il gruppo folk cingolano è diretto da Anna Maria
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Tittarelli. Molto richieste sono le esibizioni nelle varie feste, sempre ammirata e applaudita l’esecuzione di balli e stornelli ispirati alle consuetudini, originali gli strumenti con cui sono interpretati i brani musicali. Nel “Museo del lago”, costituito dal Comune nell’area sottostante all’invaso di Castreccioni, a cura del gruppo folk “Balcone delle Marche”, un comparto è stato dedicato alla “civiltà contadina” con l’esposizione d’un completo repertorio di arredi, utensili e quant’altro legato alle attività agricole. Gianfilippo Centanni
DAL TERRITORIO FILOTTRANO
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Giornalismo d’inchiesta con Giancarlo Caselli
l fantasma di Giulio Andreotti, nell’immaginario colletticolletti vo ingiustamente perseguitato per nove anni, con l’accusa infamante di collusione mafiosa, è rivissuto nelle parole di Giancarlo Caselli, il superprocuratore, protagonista della serata del 25 settembre al Festival del Giornalismo d’inchiesta delle Marche, promosso dal Circolo Culturale Ju-ter Club. Intervistato dal giornalista Francesco La Licata, di fronte alla platea del cinema Torquis, Caselli ha ripercorso decenni di vita: la lotta al terrorismo degli Anni 70, il processo Andreotti, la mancata nomina a procuratore capo antimafia, “Sono l’unico caso di magistrato al mondo per cui è stata fatta una legge ad personam” personam”. La conversazione tra i due amici è iniziata con la “dirompente novità” del pool antimafia, l’epoca dei Chinnici, Caponnetto, Falcone e Borsellino che riescono a sconfiggere la mafia per la prima volta al maxi processo, grazie ad un innovativo metodo di lavoro, che prevede la centralizzazione e la specializzazione dei magistrati. Le sue parole incalzanti hanno ripercorso gli anni del terrorismo, da lui affrontato in prima linea, per la cui sconfitta è stata decisiva la mobilitazione popolare, che ne ha prodotto il definitivo isolamento politico: l’anticamera della repressione penale. Le stragi di mafia hanno prodotto la reazione forte, anche tra la popolazione, gli strumenti adatti alla repressione nella legislazione, che hanno permesso ai magistrati di segnare importanti risultati nella lotta al cancro mafioso. Il dibattito si è poi spostato sulla “delega in bianco” lasciata dalla politica alla magistratura, per non affrontare problemi sociali, lasciati completamente nelle mani dei giudici. Caselli ha ricordato: il terrorismo rosso, le stragi nere, l’Ilva e i giudici che ormai fanno il loro dovere in “supplenza” della politica. Il discorso incalzante del giudice istruttore degli anni Settanta ed Ottanta ha respinto al mittente dei mandanti politici l’accusa di “magistrati che fanno politica” e difeso le scelte legislative dei pentiti e del nuovo articolo di associazione maOSIMO
fiosa, come strumenti fondamentali per combattere il radicamento del fenomeno mafioso. Ritornando sul caso Andreotti ha spiegato con parole ferme e tenaci che è stato assolto per insufficienza di prove, che nella sentenza della Cassazione si è ravvisato “sino al 1980 chiara responsabilità penale dell’imputato”. Da Andreotti a Dell’Utri il passaggio è stato breve. “La Cassazione ha confermato che per due figure centrali, dello Stato e dell’imprenditoria, è stata accertata la collusione mafiosa. L’Italia non può cullarsi nell’amnesia di fatti così gravi, dobbiamo interrogarci su come si è formato il consenso nella nostra democrazia”, ha detto di fronte alla platea Giancarlo Caselli. La “colpa” del processo al Divo Giulio, è stato secondo Caselli il peccato che gli ha impedito di diventare come sognava, procuratore capo antimafia. “Ne sono orgoglioso, perché sono stato punito per essere stato un magistrato troppo indipendente”, ha concluso il super procuratore, tra gli applausi scroscianti del pubblico, chiudendo una serata indimenticabile per questa quarta edizione del Festival. Caselli e La Licata sono stati omaggiati dal sindaco Lauretta Giulioni che, anche da avvocato, ha ricordato il prezioso ruolo svolto dai cosiddetti magistrati in prima linea e dai giornalisti che non smettono mai di fare inchieste nel nome dell’informazione e della lotta alla mafia. Monia Orazi
Va per castagne e trova un fungo gigante! Sorprendente ed inaspettata la raccolta di castagne nei boschi di Castelraimondo per il nostro socio Marcello Luchetta di Montoro che nel sottobosco si è imbattuto in un fenomenale fungo gigante. Si tratta di una Langermannia gigante commestibile del peso di 6,571 Kg. L’esemplare è stato esposto presso il circolo Micologico Osimano (CMO) per essere osservato ed ammirato anche dai curiosi più increduli.
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Armando Lombardi premiato come pasticcere dell’anno
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iene da Osimo il “Pasticcere 2015”: è Armando Lombardi che si è aggiudicato il trofeo de “L’Accademia Maestri Pasticceri Italiani”. Il prestigioso riconoscimento rappresenta l’ultima ciliegina sulla torta (è proprio il caso di dirlo) per la famiglia senzatesta: una tradizione iniziata nel 1958 dall’iniziativa imprenditoriale di papà Marcello e mamma Giancarla, che hanno dato avvio all’attività permettendole di crescere grazie a un impegno costante e all’ambizione di creare dolci artigianali di assoluta qualità. Una dedizione infusa anche dai loro figli Armando e Gianni che con passione portano oggi avanti il laboratorio di famiglia, ampliando un’offerta già solida con un occhio alle ultime tendenze del mercato. Il titolo è stato assegnato ad Armando per la serietà e l’impegno nel settore specifico della pasticceria, ma anche e soprattutto per la qualità del prodotto. Il premio gli è stato conferito a Brescia durante il 22° Simposio dei Maestri Pasticceri Italiani ed è stato assegnato dopo tre giorni di presentazione di torte, buf buffet, dolci e salati. La vittoria di Armando Lombardi è anche il degno riconoscimento da parte del simposio Ampi al costante
impegno che il pasticcere marchigiano mette come membro del consiglio direttivo, dove è sempre presente e attivo e viene riconosciuto da tutti i colleghi accademici come uno straordinario professionista dall’alta integrità morale e dalle eccezionali doti umane. Lombardi con la sua arte dolciaria non perde mai occasione di fornire nuovi stimoli all’Ampi e alla pasticceria italiana. “Sono davvero emozionato – ci racconta Armando di ritorno da Brescia – questa premiazione mi ha davvero sorpreso. Ho sempre pensato che per diventare pasticcere dell’anno occorresse essere un vero fenomeno, però non è sempre così. Forse l’impegno costante che metto nel fare questo mestiere e nel dare il meglio ogni giorno hanno influito nella scelta da parte di molti colleghi che mi stimano per l’opera e qualità dei dolci”. A livello di pasticceria i maestri dolciari gli hanno riconosciuto una capacità superiore agli altri tanto da meritare l’assegnazione del premio. A Lombardi, cliente da una vita del nostro istituto, vanno le più vive congratulazioni da parte della Banca di Filottrano. Luca Falcetta
Giulia Garbuglia figlia del socio Cristiano
Giorgia Grassi figlio del socio Lorenzo
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Carletti amalia figlio del socio Diego
Emma Saraceni figlia della socio Marco
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Le migliori racchette delle marche
Il Circolo Junior Tennis di Osimo ha ospitato gli Assoluti Marche 2015
’A.S.D. Junior Tennis Osimo ha ospitato dal 15 al 22 settembre 2015 il Campionato Assoluti Marche 2015, manifestazione riservata a giocatori nati o residenti nella nostra regione oppure tesserati con circoli affiliati delle Marche. L’evento ha visto impegnate le migliori racchette marchigiane e la città di Osimo, è stata per una settimana la capitale del tennis regionale. Grazie alla capacità organizzativa della nuova dirigenza ed alla bella location dello Jto, si è potuto ospitare questo interessante campionato che ha visto
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Chiara Innamorati del Circolo Tennis San Severino e l’argentino Amado Garade Facundo del Circolo Tennis Fermignano aggiudicarsi le rispettive finali, tra l’altro combattute e molto equilibrate fino alla fine. Nei due tabelloni, coordinati dal giudice arbitro Vincenzo Palumbo, si è visto un ottimo livello di tennis con emozioni continue. In campo maschile l’argentino Garade ha battuto il sangiorgese Roberto Vecchi al termine di tre partite (6-4 4-6 6-4) in cui entrambi i contendenti hanno messo in mostra le loro qualità. Tra le ragazze Chiara Innamorati, numero due del seeding, ha battuto in un’accesa finale (6-4 5-7 6-4) l’emergente Giulia Belegni del Circolo Tennis Chiaravalle, che in semifinale si era imposta su Ilaria Sposetti dell’AT Tolentino, mentre la Innamorati aveva superato Cecilia Mazza del CT Montecchio. Alla premiazione sono intervenuti l’assessore allo sport Alex Andreoli, il presidente del CR Marche Emiliano Guzzo ed il delegato Coni Fabio Luna. Lo JTO ringrazia lo sponsor Banca di Filottrano che ha reso possibile, grazie al suo sostegno, la realizzazione di questo importante evento sportivo. Il direttivo Asd Junior Tennis Osimo
Una grande giornata di sport 33^ Edizione del Trofeo 5 Torri
omenica 6 settembre è andata in scena ad Osimo la 33^ edizione del Trofeo 5 Torri, uno degli eventi classici più importanti della stagione podistica marchigiana. Nata nel 1982, quando ancora il podismo su strada faceva fatica ad imporsi all’attenzione dell’opinione pubblica sportiva, oggi è diventata una manifestazione affermata grazie soprattutto al gruppo dell’Atletica Amatori Osimo Bracaccini che con il tempo l’ha fatta crescere con entusiasmo e tanta passione. La Kermesse podistica ha preso avvio alle ore 9.15 con la partenza della gara dei 10 Km “Giro delle due Ville”. Il colpo d’occhio della partenza lungo il Corso Mazzini è stato di assoluto impatto visivo, con una scenografia di gara degna delle grandi classiche nazionali. Nella sezione maschile si è affermato l’atleta di casa Massimiliano Strappato, seguito dai due Eritrei Gaim Semere (SEF Samura) e Esitfanos Abrham (Atletica Avis Macerata), mentre in campo femminile nessuna difficoltà per la titolata atleta
dell’Atletica Potenza Picena Cristina Marzioni che si è aggiudicata la vittoria, seguita nell’ordine, da Noemi Mogliani Atl. Recanati e Federica Masini Sef Stamura Ancona. La 10 Km, tuttavia, non è stata l’unica gara in programma. A questa si sono aggiunte la 6 km, vinta dalla filottranese Azzurra Ilari, la gara dei 2.000 m categoria cadette vinta da Gaia Meschini, la gara dei 1.500 m. riservata alla categoria ragazze vinta da Sofia Fuganti e altre prove minori. La ricca cerimonia di premiazione è stato il giusto coronamento di una giornata di autentico sport popolare, avvenuta alla presenza delle autorità sportive e istituzionali. Un bel risultato sportivo, ma soprattutto organizzativo, che premia il lavoro dei tanti volontari, della Polizia Municipale e di tutto il team Bracaccini che si sono spesi e prodigati per la buona riuscita di questo evento sportivo reso possibile anche grazie al contributo economico della Banca di Filottrano. Atletica Amatori Osimo Bracaccini
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Incredibile India
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Il momento tanto atteso è arrivato. Sabato 31 ottobre, alle ore 4,30, come da programma, siamo partiti alla volta di Bologna per poi prendere l’aereo fino a Francoforte e da Francoforte a Delhi. L’arrivo a Delhi è stato sorprendente. Usciti dall’aeroporto, modernissimo, ci siamo ritrovati in un altro mondo: una folla vociante si assiepava intorno agli ingressi esibendo cartelli e tutti correvano qua e là in un traffico caotico e quanto mai rumoroso, tra una fitta cortina di smog che bruciava la gola. Prem, la guida che ci avrebbe assistito per tutto il viaggio, ci ha accolto molto cerimoniosamente offrendoci una collana di fiori. Subito ci siamo rilasciati ed è scoppiata l’allegria. Il primo giorno abbiamo attraversato in pullman la vecchia Delhi, animatissima ed estremamente suggestiva. Siamo stati colpiti dalla grandissima quantità di persone di ogni età, ma soprattutto giovani e anche bambini molto piccoli che erano tra le bancarelle dove c’era di tutto e dove tutti (persone e animali) facevano di tutto. La cosa più sorprendente era la grande varietà di animali: mucche, pecore, capre, maiali, cammelli, scoiattoli che circolavano liberamente per le vie cittadine. A Delhi il Jama Masud, la moschea del venerdì, ci ha sorpreso per la sua vastità e per come alcune persone erano immerse nella preghiera nonostante il via vai dei turisti. Nel Mausoleo al Mahatma Gandhi, una piattaforma quadrata di marmo nero immersa nel verde di un grande parco in perfetto stile inglese, interrotto solo dai colori vivaci dei sari delle donne e delle bambine, abbiamo visto intere famiglie sfilare in religioso silenzio. La visita al tempio Sikh, effettuata nel pomeriggio rigorosamente a piedi scalzi, è stata molto suggestiva per la grandiosità e la ricchezza del tempio e per il profondo senso di devozione e di spiritualità che vi si respirava. Nei giorni seguenti i lunghi tragitti in pullman sono stati compensati dall’interesse e dalla straordinarietà dei luoghi visitati. Ad Agra il Taj Mahal ci ha lasciato letteralmente senza fiato! La pulizia e la linearità delle forme, la raf raffinatezza delle decorazioni e il perfetto equilibrio dei volumi ne hanno fatto, a ragione, un monumento unico, inserito nel Patrimonio dell’Umanità dell’Unesco. A Jaipur, la città rosa, è stata una vera impresa dover attraversare la strada af af-
follata di autobus, cammelli, risciò, motociclette che strombazzavano correndo a tutta velocità, per fotografare l’Hawa Mahal, il palazzo dei venti, illuminato dal sole del mattino che faceva risaltare ancora di più il colore rosa dell’arenaria con cui è costruito. La salita al forte Man Singh, a dorso di elefante, ha portato una nota di folklore e di allegria. Poi ci siamo mossi incuriositi e sorpresi fra le monumentali e bizzarre strutture in muratura e tra le combinazioni di forme geometriche in grande scala del Jantar Mantar, l’osservatorio astronomico costruito nel 1728 da un maharaja appassionato e studioso di stelle, un’opera che testimonia la grande competenza astronomica e le conoscenze del cosmo in India intorno al 1700. L’incontro con le scimmie durante il trasferimento da Jaipur a Jodhpur, la spericolata discesa a piedi dal Forte di Mehrangar fino a Jodhpur, la città azzurra (solo 125 gradini secondo Prem), la visita al bazar, affollato fino all’inverosimile, il ritorno dal bazar in albergo sui “tuc tuc” (improbabili taxi su tre ruote) a forte velocità tra un traffico indicibile, le contrattazioni estenuanti con i rivenditori locali ci hanno portato veramente in un mondo esotico. Un mondo bellissimo, vivo, interessante, ma dalle mille contraddizioni, dove convivono nello stesso luogo e nello stesso momento le più alte tecnologie e modi di vivere ancora primitivi, le più grandi ricchezze e l’estrema povertà. Sarà difficile dimenticare gli occhi di quei bambini che anche senza niente erano molto vivaci, allegri e sorridenti. Alla fine del viaggio, interessantissimo e gradevolissimo, un grazie di cuore ad Auro per la perfetta organizzazione e per la pazienza e la disponibilità dimostrate in ogni momento. Agnese e Giannina
GITE
Le gite proposte per il 2016 Come è ormai consuetudine, nel numero di dicembre del giornalino della Banca di Filottrano si pubblica per tempo l’elenco delle gite che ci proponiamo di effettuare nel corso del prossimo 2016. Con l’esposizione di manifesti e locandine presso i nostri sportelli o sul sito internet saranno disponibili, i vari programmi dettagliati e con essi saranno evidenziate le date precise in cui si svolgerà ogni singolo viaggio, le quote di partecipazione e gli sconti praticati ai soci. Per chi è interessato a qualche viaggio, vi consigliamo di fare subito le pre-iscrizioni, anche se non sono stati definiti date e prezzi. Quando sarà tutto organizzato, darete la vostra conferma definitiva versando l’acconto richiesto. Si chiede però cortesemente di limitare le iscrizioni solo ai viaggi che si vogliono effettivamente fare in modo da non appesantire l’organizzazione. Precisiamo che per i viaggi che prevedono come mezzo di trasporto l’aereo, le prenotazioni vanno fatte con largo anticipo, per poter avere la certezza di prenotare i biglietti e trovare posto. Le gite sotto elencate sono solo delle proposte, non è detto che poi tutte vengano confermate o che ad esse non ne venga aggiunta qualche altra; anche i mesi sono puramente indicativi e possono subire delle variazioni. Auro Stampella ELENCO DELLE GITE PROPOSTE PER IL 2016 Gennaio
Val di Fassa sulla neve
4 giorni
Marzo
Val di Fassa sulla neve
3 giorni
23-25 Aprile
Enogastronomia nelle terre del “RISO” tra Novara e Vercelli
3 giorni
02-04 Giugno
Berlino (in aereo - prenotare fin da ora)
4 giorni
04 Settembre
Borghi d’Italia - Spoleto e Montefalco
1 giorno
Sabato 15 Ottobre
Raccolta delle castagne a Piancastagnaio SI
1 giorno
Ottobre/Novembre
Perù (in aereo - prenotare fin da ora)
8/10 giorni
Domenica 13 Novembre
Cremona la città più dolce d’Italia
1 giorno
Dicembre
Mercatini di Natale
2 giorni
INFO: Adriana 071.7227701 Auro 346.1553655 o 347.1588374
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Il Natale sembra una festa di molto rumore: farà bene fare un po’ di silenzio per sentire parole di amore, di vicinanza e di tenerezza... Papa Francesco