No Martini, no School Editoriale — “E’ iniziato il nuovo anno scolastico…
e ritorna il giornalino”
Cari lettori, eccoci nuovamente con questo progetto. Mi presento: sono il nuovo direttore del giornalino Giuliano Pain di 3C. Quest’anno il laboratorio è diviso in due parti :il tradizionale giornalino e, come novità, il telegiornale che vi consiglio di vedere. Nel primo numero ci sarà uno speciale per capire il funzionamento di tutti i laboratori
di Giuliano Pain (direttore)
Periodico illustrato a cura della redazione classi terze medie.
cercare lavoro, Anno III, numero 1 un approfondigennaio 2012 mento sulla muI quadrimestre sica rock, sul bullismo, gli hobby dei ragaz- Notizie di rilievo zi, le storie e i Il Canto per Valeria: 17 racconti degli dicembre 2011 alunni di prima e ci sa- Intervista al prof. Antonio ranno anche i giochi, le Silvestri, il nostro DS barzellette e le gaffes Speciale Laboratori classi terze e i lapsus di professori e alunni. 2 Trovare lavoro a 16 E ricordate: per il anni: una scelta saggia? prossimo numero ci servono sempre idee Diario…. dallo spettacolo 4 fresche: per questo ci “Branco di scuola”: no al bullismo sono le scatole; vi invito ad usarle. Buona 4 I progetti per tutte le lettura!
delle classi terze e due interviste: una alla prof. Lidia Bertoldo insegnante d’arte e immagine—come tutti voi sapete—e una al nuovo dirigente scolastico della nostra scuola. In più potete leggere quali difficoltà incontra un ragazzo di 16 anni nel
So mma rio
Il Canto per Valeria: a scuola di solidarietà “Canto per Valeria” è un concerto voluto per ricordare questa bambinaalla quale piaceva cantare, che non c’è più a causa di una rara malattia; per questo la manifestazione era basata sul canto e sulla musica in generale. La serata si è svolta sabato 17 dicembre nella chiesa parrocchiale di Mazzocco di Mogliano Veneto. Il concerto era a favore dell'AIP (Associazione Im-
“NO MARTINI, NO SCHOOL”
munodeficienze Primitive) ed è stata organizzata dalla famiglia di Valeria e dal coro “Piccole Voci di Valeria”. Per primo si è esibito il nostro istituto con un medley natalizio. Dopo si sono esibiti il coro della chiesa, due cantanti liriche (molto brave) e il coro “Onde del Sile” di Casale. Alla fine insieme abbiamo cantato “Il cerchio della vita”, colonna sonora del
film “Il re leone”, che era la canzone preferita da Valeria. Alla manifestazione tenutasi in chiesa a Peseggia il 19 dicembre “Insieme InCanto”, con l’esibizione degli allievi dell’indirizzo musicale, io non c'ero ma mi hanno riferito che non è andata molto bene perché la strumentazione non ha funzionato a perfezione.... forse perché non c'ero io? Giuliano Pain 1
classi della prof.ssa Lidia Bertoldo: intervista I re del rock. Gli AC/DC
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Giochiamo online a Cityville!
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In gita a Villa Contarini a Piazzola sul Brenta
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7Storie, racconti, barzellette, freddure, gaf- 8 fes… e giochi!
“UNA SCUOLA CHE SIA DI TUTTI…” CONOSCIAMO IL NUOVO DIRIGENTE D– Buongiorno prof. Silvestri, dopo qualche mese che lavora da noi, come le sembra questa scuola? R- E’ una scuola abbastanza tranquilla, ordinata, organizzata e c’è un buon rapporto tra i vari ordini di scuola. D- Perché ha scelto di fare il preside? Qual è la sua missione? R- All’inizio non immaginavo di fare il Preside, poi però da insegnante di filosofia e lettere sono passato a questo. La mia missione è contribuire a un’idea di scuola che sia di tutti e di nessuno. D- Quando aveva la nostra età che lavoro pensava di fare? R– Pensavo di fare un lavoro legato all’arte. D- Prima di fare il Preside cosa inse-
gnava? E in quale scuola? R- Insegnavo filosofia e lettere. Ho insegnato nella scuola Dante Alighieri. D- Quando non è impegnato quali sono i suoi passatempi? R- La lettura, ascoltare musica classica e andare a visitare delle mostre. D- Come si diventa Dirigente scolastico? R- Per diventare Dirigente scolastico bisogna soprattutto studiare e fare concorsi.
TROVARE LAVORO A 16 ANNI UNA SCELTA SAGGIA? IPOTESI, PROPOSTE, IDEE Ho 16 anni e vorrei lasciare la scuola, ma i miei genitori non vogliono: che dice la legge? Potrei decidere di non andare più a scuola senza il consenso dei miei genitori? (P.S.= per favore non rispondete fesserie del tipo la scuola è importante, vacci! ecc. perché non le sopporto, grazie. =)
ALCUNI DICONO CHE SECONDO LA LEGGE POSSO LASCIARLA SENZA CONSENSO, ALCUNI DICONO CHE DEVO SOTTOSTARE AI MIEI GENITORI, CHI HA RAGIONE? DATEMI UNA TESTIMONIANZA TESTIMONIANZA N. 1: una buona
parte di ragione agli altri la do eccome! Tu la scuola la potresti benissimo anche lasciare a 16 anni ma con il consenso dei tuoi genitori!! C'è un mio amico di classe che è stato bocciato in 1° superiore e quest'anno, se verrà di nuovo bocciato, i genitori lo faranno già lavorare (a 15 anni). Quindi la scuola potresti anche lasciarla a 16 anni ma poi dimmi, che lavoro interessante potresti trovare? Oggi come oggi, senza scuola al massimo fai lo spazzino, il barista, lavori modesti... Oppure se hai veramente un gran *** potresti vincere il montepremi del super-enalotto di circa 80.000.000 Pagina 2
d’euro… Ma ci stiamo allargando troppo... Se fosse così, non avresti neanche bisogno di lavorare. Cosa vorresti fare senza una laurea o un diploma ? Adesso anche gli universitari hanno difficoltà a trovare lavoro, figurati uno che non ha niente in mano! Casomai potresti andare a fare l'imprenditore in Albania se ti piace… Ma siamo agli estremi!! Comunque, come ti ho già detto, i lavori per persone che fanno la scuola fino ai 16 anni esistono ma non aspettarti di ricevere stipendi stratosferici. Stiamo parlando di lavori umili e se non hai una laurea quelli ti toccano!! A meno che non ti capiti un colpo di fortuna di ricevere soldi inaspettatamente o di trovare un portafogli per strada... Mi dispiace, ma senza un diploma, una laurea o un curriculum appropriato non credo che ti accetteranno. Invece, se hai intenzione di finire la scuola a 16 anni e non fare più nulla, ma di aspettare 20 o 21 anni per lavorare, sei sulla strada della ―bancarotta‖ o più precisamente del "fallimento". Non credo che, anche se i tuoi genitori ti permettessero di finire la scuola a 16 anni, potresti oziare per il resto dei tuoi giorni. La vita non è facile e se finisci
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D- Cosa significa Dirigente Reggente? R- Dirigente Reggente significa che sono titolare di un’altra scuola, ma soprattutto significa non conoscere gli alunni e il personale perché lavoro contemporaneamente in due istituti. la scuola a 16 anni, ti auguro di trovare presto un lavoro abbastanza decente con una paga accettabile, ma non aspettarti di ricevere "caviale e zafferano". TESTIMONIANZA N. 2: tra poco compierò 16 anni e vorrei trovare un lavoro. Visto che andrò anche a scuola (I.T.I.S indirizzo informatica e telecomunicazioni) mi servirebbe un lavoro da poter fare il pomeriggio o week-end. Mi andrebbe bene qualunque lavoro e non mi importa se pagano poco. Lo vorrei fare per aiutare un po' in famiglia e per passare il tempo. Ora le mie domande sono: c'è possibilità che io riesca a trovare un lavoro? Come potrei trovarlo? Conoscete un sito o qualcos'altro dove potrei trovare qualcosa? RISPOSTA: Secondo me ci sono molti lavori che puoi fare... A 16 anni però, puoi lavorare solamente come aiutante. Ci saranno sicuramente a Roma degli artigiani oppure delle officine insomma, posti dove cercano sempre qualche giovane aiutante. Inoltre hai detto che fai l'ITIS, bene, ottimo, però purtroppo per lavorare nella Telefonia insomma, cose così, bisogna essere maggiorenni... Ah. un ultimo consiglio: consulta i tuoi genitori. Sono sicuro che tuo padre o tua madre, avranno dei conoscenti che hanno un'officina, un bar, in-
somma qualcosa dove mandarti a lavorare. E comunque, complimenti, sei davvero lodevole :)
Giuliano Pain
No Martini, no School
SPECIALE LABORATORI CLASSI TERZE FACCIAMO TEATRO INTERVISTA AGLI ATTORI LABORATORIO TEATRALE
DEL
D- Su cosa è basato lo spettacolo di quest’anno? R- L’argomento è trattato da un libro di C. Nöstlinger ―Che m’importa di Re Cetriolo‖ e noi lo abbiamo liberamente adattato. D- Gli alunni sono appassionati al lavoro che dovranno svolgere? R- All’inizio facevano un po’ di fatica ad entrare nella loro parte ma adesso va meglio.
D- Dove vi procurerete i costumi e la scenografia per lo spettacolo? R- Le scenografie le facciamo noi, perché sono abbastanza semplici; i costumi saranno in parte realizzati dalle mamme degli alunni, che si offrono di aiutarci, mentre alcuni accessori li comperiamo. D- Il copione degli alunni è complicato da imparare a memoria? R- Alcune parti sono lunghe e complicate, però le ripetiamo tante volte e alla fine non sarà difficile impararlo. D- Gli alunni di questo laboratorio
FACCIAMO STORIA INTERVISTA AGLI STORICI DEL LABORATORIO DI STORIA LOCALE D- Cosa si intende per storia locale?
tiamo strade, edifici, archivi, ecc…
R- Si intende cercare informazioni sul passato di Peseggia e dintorni.
R- Visiteremo la Barchessa.
D- Che argomento trattate quest’anno? R - Nell’archivio parrocchiale di Gardigiano abbiamo consultato i registri per monitorare nascite, decessi e matrimoni. D- Fate uscite nel territorio? Se sì, dove? R- Sì, facciamo delle uscite e visi-
LABORATORIO ELETTRICO
D- Cosa visiterete? D- Cosa ci raccontano del nostro territorio le tipologie di abitazioni, le strade e i reperti archeologici? R- Ci raccontano il passato, ma anche il presente, sulla vita sociale e il modo di vivere degli abitanti del posto. Simone Cucuzza, Chiara Spanio e Carlotta Favaro
SOLO PER POCHI ELETTI!
fanno tutti una parte nello spettacolo? R- Quasi tutti fanno delle parti più o meno lunghe, altri saranno occupati nei balletti, altri nel curare la colonna sonora e nel gestire le luci. Leonardo Orfino e Ligor Kona FACCIAMO SCIENZE INTERVISTA AGLI SCIENZIATI (PAZZI) DEL LABORATORIO SCIENTIFICO
D- Quale argomento state trattando quest’anno? R- Quest’anno trattiamo lo studio dei fenomeni fisici per esempio la spinta di Archimede, l’elettricità, il magnetismo, la luce e l’equilibrio dei corpi. D- Si lavora bene? C’è tranquillità? R- Si lavora molto bene perché gli alunni sono appassionati agli argomenti e alle attività. C’è tranquillità, molta discussione e aiuto reciproco. D- Ci potete spiegare degli esperimenti fatti? R- Abbiamo verificato la spinta di Archimede e abbiamo spiegato perché alcuni corpi galleggiano e altri affondano. D- Che materiali utilizzate in laboratorio? R- Utilizziamo tantissimi materiali, dipende dal tipo di esperimento. D- Agli alunni piace fare gli esperimenti? R- Sì, a loro piace molto perché hanno la possibilità di verificare i fenomeni scientifici. Leonardo Orfino e Ligor Kona
Anno III, numero 1
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NO, IL BULLISMO A SCUOLA NO! - DALLO SPETTACOLO ”BRANCO DI SCUOLA” Caro diario, qualche mese fa ho assistito ad uno spettacolo teatrale sul bullismo dal titolo ―Branco di scuola‖; mi ha particolarmente colpita perché il protagonista, che era l’unico attore in scena, è riuscito a coinvolgermi facendomi immedesimare nella storia.
Io penso che il bullismo sia una delle azioni più errate da compiere poiché, chi le riceve, può portare con sé il ricordo di una violenza subita. Personalmente mi ritengo fortunata a non essere mai stata presa di brutto occhio e spero che non lo siano nemmeno i
“HO IN CANTIERE TANTI PROGETTI PER TUTTE LE CLASSI” INTERVISTA ALLA PROF. DI ARTE&IMMAGINE LIDIA BERTOLDO
D - Da quanti anni insegna Arte e Immagine?
cializzata (pittura, scultura, scenografia…)?
R - Insegno Arte da 35 anni.
R - Sono specializzata in architettura, ma faccio volentieri anche pittura.
D - Quando aveva la nostra età che lavoro pensava di fare? R - Pensavo proprio di fare l’insegnante. D - Le piace lavorare in questa scuola? R - Sì, mi piace moltissimo.
D - Quali progetti ha in cantiere quest’anno?
miei amici. Nelle scuole è presente questo fenomeno: i ragazzi più grandi incutono paura, minacciano, maltrattano i più deboli, quando vedo questo tipo di azioni mi sento impotente e non riesco ad intervenire. Spesso chi prende di mira qualcuno, lo fa solamente perché ha dei problemi alle spalle, in famiglia, con gli amici e compie queste azioni per farsi vedere forte dagli altri. Vado diario mio, con te riesco sempre a sfogarmi. Baci. Dal diario personale di una ragazza di terza Per le terze: 3A grafica pubblicitaria; 3B arazzi; 3C tela e l’idroil. D - Quale periodo della storia dell’arte predilige? R - Le prediligo tutte tranne il periodo barocco. Simone Cucuzza, Ligor Kona, Leonardo Orfino, Chiara Spanio, Carlotta Favaro
R - Per gli alunni di prima andare a visitare la Guggenheim. Per le classi seconde lavori natalizi e crearte.
D - Che voto darebbe in generale agli alunni di questa scuola? R - Darei un 7. D - Qual è stata la prima scuola in cui ha lavorato? R - Ho lavorato a Martellago, Mestre e a Maerne. D - Le piaceva andare a scuola alle medie? R - Si, mi piaceva molto. D - Qual era la sua materia preferita dopo l’educazione artistica? R - Mi piacevano tutte le materie. D - In quale forma artistica è spePagina 4
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I RE DEL ROCK: GLI AC/DC Appassionati di musica siamo Leo e Ligor che vi parliamo! Esistono molTi tipi di musica; le ultime uscite sono la techno, il tektonic electrohouse e house. I primi tipi di musica sono la classica, jazz, leggera e la mia preferita il rock che è famoso anche ai giorni d’oggi. Ma c’è un gruppo che suonava fino a l’anno scorso che adoro e hanno fatto la storia del rock anzi dell’hard rock: sono i famosi AC/DC! Vi raccontiamo un po’ la loro storia. Per cominciare i membri più importanti e famosi della band sono il mitico Angus Young e il cantante Brian Johnson. Dovete sapere che ci sono stati due cantanti: il primo si chiama Bon Scott, molto bravo, sape-
va cantare bene e faceva anche gli acuti. Tuttavia dopo un po’ di anni che cantava nella band il povero Bon Scott è morto. In assenza di un cantante hanno deciso di fare dei provini ed hanno scelto Brian Johnson che adesso è abbastanza anziano. La band si è formata per idea del secondo chitarrista Malcom Young, fratello del chitarrista Angus Young. All’inizio provavano le loro canzoni; in seguito hanno cominciato a fare dei mini concerti. Dopo un po’ di anni si esibirono in concerti in stadi sempre più grandi. Alla morte di Bon Scott erano già famosi; così quando Brian entrò nella band, hanno fatto nuovi album e concerti, per esempio a Do-
GIOCHIAMO TUTTI A CITYVILLE!
sioni,merci,meraviglie. Ci sono delle missioni da completare; per qualche missioni ti chiedono di avere degli oggetti e per avergli bisogna chiedergli agli amici di Cityvile.
Cityville è un gioco online su Facebook: per giocarci bisogna iscriversi collegandosi con nome e password al noto social network. Una volta iscritti si può chiedere il vicinato agli altri partecipanti che ci giocano. E’ molto divertente una volta che cominci a giocarci! Ci sono dei livelli e più sali di livello più si sbloccano nuove opportunità da costruire sempre più costose. Per guadagnare soldi bisogna costruire edifici ed imprese; dopo un po’ di tempo ritiri i soldi dai negozi. Per avanzare di livello bisogna ritirare i soldi perché, a parte al denaro, ti danno un xp (cioè una stellina blu)e più avanzi di livello più xp ti servono per procedere col gioco. Per acquistare qualcosa clicchi sul menù costruisci che fornisce varie opzioni da acquistare: le novità, case, imprese, edifici per la comunità, espan-
Avendo gli oggetti puoi finire missioni e vari edifici (ad esempio luci per il cinema, marmo per gli edifici...). E’ un gioco che non ha fine in quanto le missioni e i soldi che puoi ottenere sono infiniti. L’ unico limite è l’espansione della città. Queste sono gli aspetti principali che bisogna conoscere per giocare a Cityville. Per chi volesse, provate a giocarci! Ci trovate online! Leo e Ligor.
Ecco una città di Cityville (abbastanza bella)
nighton con 47 mila spettatori, a River Plate con ben 200 mila e molti altri. Pensate che l’ultimo concerto nel 2010 l’hanno fatto a Udine . Ai loro tempi le loro canzoni erano in cima alle classifiche. Adesso io ho molti album degli AC/DC, tre cd e altre canzoni nell’mp3. Io penso che gli AC/DC siano i migliori! Spero che questo articolo vi piaccia! Saluti da Leo e Ligor! BACK IN BLACK—traduzione Tornato in nero me ne vado a dormire sono stato via troppo tempo, sono felice di essere tornato (scommetto che tu sappia che io sono..) si, sono stato liberato dalla forca che mi faceva penzolare ho guardato il cielo perché questo mi fa star bene dimentico il carro funebre perché io non morirò mai ho nove vite, gli occhi di un gatto abusando di tutti loro e correndo selvaggiamente perché sono tornato si, sono tornato beh, sono tornato si, sono tornato beh, sono tornato beh, sono tornato in nero si, sono tornato in nero tornato, seduto sul sedile posteriore di una Cadilllac sono il numero uno con un proiettile, sono una potenza si, sono uno sparo, con una gang mi dovranno prendere se mi vogliono appendere perché sono tornato sul sentiero e sto battendo il nemico nessuno mi sorpasserà con un'altra battuta quindi guardami adesso sto solo facendo il mio gioco non mettere alla prova la tua fortuna semplicemente togliti dalla mia strada
rit.
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IL MINIATURISTA C’è una storia che si racconta a Bukhara, risale ai tempi lontani di Abdullah Khan.Il Khan uzbeko era un sovrano molto sospettoso e benché non fosse contrario al fatto che un disegno venisse toccato dalla penna di più di un miniaturista non gli piaceva assolutamente che i maestri confrontassero i disegni tra loro e si imitassero a vicenda. Perché, se disegnando veniva commesso un errore,diventava impossibile trovare i colpevoli tra i miniaturisti che si imitavano spudoratamente. E, peggio ancora i miniaturisti che rubavano uno all’altro dopo un po’,invece di sforzarsi e cercare i ricordi di allah nel buio,riproducevano pigramente ciò che vedevano guardando sopra la spalla di chi avevano accanto. Per questo motivo il Khan uzbeko accolse i due grandi maestri che,fuggendo da guerre SCIA crudeli ,si rifugiarono presso di lui - uno venuto da SUD da Shiraz e l’altro da oriente da Samarcanda - ma proibì a questi famosi talenti di guardare l’uno i disegni dell’altro e li confinò in due studioli ai due angoli opposti del suo palazzo. Così,i due grandi maestri per esattamente trentasette anni e quattro mesi, come se ascoltassero una leggenda sentirono da Abdullah Khan quanto fossero meravigliose le pagine dell’altro, pagine che non potevano vedere.
(leggenda trascritta dalla classe 1A)
RELAZIONE SULLA VISITA A VILLA CONTARINI A PIAZZOLA SUL BRENTA — CLASSI PRIME (28 ottobre 2011) Oggi siamo andati in visita alla villa Contarini che si trova a Piazzola sul Brenta, in provincia di Padova. Siamo partiti questa mattina alle ore 8:50 con il pullman e siamo arrivati a destinazione alle ore 10:00 circa. Con me c’erano la mia classe 1°A, e le altre classi 1° B e 1°C mentre tutti gli altri alunni della scuola erano a casa a causa dello sciopero. Arrivati alla villa, siamo entrati attraverso il grande cancello, siamo saliti su per le scale e ci siamo fermati nell’atrio. Qui ci hanno diviso in due gruppi, io con i miei compagni e metà della 1°C abbiamo messo giù lo zainetto e abbiamo incontrato la guida che ci ha spiegato molto bene alcune informazioni. Nella villa abitavano dei patrizi veneziani chela utilizzava solo nei mesi caldi. La villa sorge sui resti di un antico castello costruito attorno all’anno Mille. Fu ereditata dalla famiglia Contarini e Marco, procuratore di San Marco, ampliò l’edificio rendendolo una reggia e facendone un ―luogo teatrale‖. Ad affrescare la villa chiamò un artista locale, Michele Primon, la cui opera rispecchia la volontà di ―sorprendere‖ tipica dell’epoca. La villa ha anche un originale auditorio formato da una sala chiamata della ―chitarra rovesciata‖ e da un foro centrale. L’impianto è completato da un grande parco. 6
IO SONO IL VERBO ESSERE SIGNORE TUO 1—Nessun verbo ti rappresenterà all’infuori di me. 2—Non formulare alcuna frase mancante di predicato. 3—Ricordati di santificare i verbi fraseologici. 4—Onora i verbi attivi. 5—Non declinare mai la lingua italiana. 6—Coniuga bene i congiuntivi. 7—Non rubare il significato alle frasi passive. 8—Non dire che essere e avere sono di seconda coniugazione. 9—Non desiderare la 4° coniugazione (se non sei un antico romano!). 10—Non desiderare una tua particella pronominale. Di Giacomo Pugliese & Simone Covino (3C)
LE GAFFES DEI PROFESSORI… E DEGLI ALUNNI
BARZELLETTE - Hai visto Avatar? - No, si vede in 3D (tre dì) e io non ho così tanto tempo...
Nicola, durante il tema in classe: ―Prof., ma papà va con l’accento o senza?‖.
- Ehi hai visto che ho vinto un maiale alla lotteria? - Però tu vivi in un appartamento… come farai con la puzza?
La prof. riprende Nicola che chiacchierava con il compagno. Lui risponde: ―Gli ho chiesto una domanda‖. Prima di un’interrogazione, Giulia dice: ―Non mi chiama me, vero?‖. Durante l’ora di algebra la prof. Berto dice ―Prendete il libro... di algebra‖. Durante la correzione dei compiti di grammatica Davide legge ― un abito a pois‖ (letteralmente PO-I-S, al posto di leggere a puà).
- Si abituerà, si abituerà... Qual è il colmo per un tennista? Ridere ad ogni battuta. Come si chiama il numero 13 della nazionale di calcio giapponese? Gioco poco, ma gioco. Come si chiama il numero 14 della nazionale giapponese? Non gioco mai. In un supermercato una signora, ormai quasi cieca, si avvicina ad un carabiniere e chiede: ―Scusi, sa dirmi gentilmente qual è il passato di verdure?‖
BATTUTE La sai l’ultima? Sì, la z! E la prima? La A!
―Beh — risponde il carabiniere – io verdurai,tu verdurasti, egli verdurò…‖ Il sottotenente al maresciallo: ―Allora ha capito bene, maresciallo Giuliani?‖ ―Gnorsì!‖ ―Ripeta tutto di nuovo!‖ ―Tutto di nuovo!‖ Perché durante i temporali i carabinieri sorridono? Perché credono che i lampi siano i flash dei fotografi.
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“NO MARTINI, NO SCHOOL” Periodico illustrato a cura della redazione classi terze medie.
Direzione e redazione: Via Verdi, 30030 Peseggia di Scorzè (VE) Chiuso in redazione il 15 gennaio 2012
La redazione ringrazia il Dirigente scolastico Antonio Silvestri, la segreteria della scuola, tutti gli insegnanti, tutti gli allievi e le loro famiglie per la collaborazione. E’ uscito in DVD il primo numero del TG Martini… ma potete anche scaricarlo dal sito della scuola! Eccovi le foto della redazione TG e della sfilata!
IN REDAZIONE: DIRETTORE: Giuliano Pain. VICE-DIRETTORE: Carlotta Favaro. GIORNALISTI: Carlotta Favaro, Chiara Spanio, Ligor Kona, Leonardo Orfino (hanno collaborato anche gli allievi del TG Martini: Tommaso Pozzato, Tommaso Vincerutti, Maddalena Cestaro, Irene Casarin). FOTOGRAFI: Daniel Vivian, Giuliano Pain, Skerdilajd Mbyeti. IMPOSTAZIONE, GRAFICA E DISEGNATORI: Jacopo Secco, Davide Bisello, Simone Cucuzza. CORRETTORI DI BOZZE: tutta la redazione. ORGANIZZATORI DI REDAZIONE: Daniel Vivian, Giuliano Pain. SUPERVISORE: prof.ssa Michela Manente.
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