Musei, boom di ingressi in tutta Italia
Ancora un successo per le domeniche gratuite al museo introdotte nel luglio del 2014 dal ministro Franceschini. In questa prima domenica gratuita di agosto che ha visto registrare una grande affluenza di visitatori nei principali musei statali. In occasione della partecipazione dell’Italia alle Olimpiadi di Rio, il MiBACT ha dedicato la #domenicalmuseo di agosto alla rappresentazione figurativa dello sport, in tutte le sue declinazioni, in opere presenti nelle collezioni dei diversi musei in tutto il territorio nazionale, in particolare di quelli più celati, con un invito a scoprirle anche attraverso una campagna di comunicazione appositamente realizzata e diffusa sui social del ministero con l’hashtag #italianmuseums4olympics e sul sito del Mibact (http://www.beniculturali.it/domenicalmuseo). “Il patrimonio culturale italiano sostiene i nostri atleti alle Olimpiadi attraverso questa importate campagna di promozione che è anche un messaggio al mondo sulla straordinarietà e varietà delle collezioni dei musei italiani e sui valori universali dello sport”. Così commenta soddisfatto il ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo, Dario Franceschini .
nella foto il Ministro
Dario Franceschini
In occasione della partecipazione dell’Italia alle Olimpiadi di Rio, il MiBACT ha dedicato la #domenicalmuseo alla rappresentazione figurativa dello sport, in tutte le sue declinazioni, in opere note e meno note presenti nelle collezioni di diversi musei in tutto il territorio nazionale, in particolare di quelli più celati, con un invito a scoprire, tramite una campagna di comunicazione appositamente realizzata e diffusa su Twitter e Facebook, lo sport nell’iconografia del patrimonio artistico e archeologico italiano. N Ecco i dati definitivi della domenica gratuita dedicata alle Olimpiadi. – – – – – – –
Colosseo e area archeologica centrale, 30.512 visitatori Scavi di Pompei, 23.516 visitatori Reggia di Caserta, 11.347 visitatori Giardino di Boboli, 9.648 visitatori Castel S.Angelo, 7.428 visitatori Galleria palatina di Firenze, 7325 visitatori Galleria degli Uffizi, 7.020 visitatori
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Galleria dell’Accademia di Firenze, 7.109 visitatori Villa d’Este, 6.523 visitatori Museo archeologico di Reggio Calabria, 6.201 visitatori Paestum, 4.764 visitatori Museo archeologico nazionale di Napoli, 3.954 visitatori Museo nazionale romano, 3.715 visitatori Ercolano, 3.821 visitatori
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MarTa di Taranto, 3511 visitatori Pinacoteca di Brera, 3.219 visitatori Villa Adriana, 2.473 visitatori Cappelle medicee, 2.754 visitatori Museo di Capodimonte, 2.308 visitatori Galleria dell accademia di Venezia, 2.014 visitatori Museo del Bargello, 2.050 visitatori Cenacolo Vinciano, 1.296 visitatori Museo storico di Miramare di Trieste, 1.650 visitatori Terme di Diocleziano, 1.409 visitatori Terme di Caracalla, 1.411 visitatori Galleria nazionale d’arte moderna di Roma; 1.388 visitatori Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia, 964 visitatori Museo nazionale archeologico di Venezia , 411 visitatori
A volte ritornano: Ape Escape 2
di Paolo Campanelli
Il secondo capitolo della saga di Ape Escape è l’archetipo di un seguito su una (all’epoca) consolle di nuova generazione: stessa base, più livelli, più azioni possibili, aree meglio definite, tanti contenuti extra, minigiochi, e segreti provenienti direttamente dal primo capitolo. Dopo la sconfitta di Specter da parte di Kakeru nel primo capitolo, le scimmie sono state recuperate e i caschi che ne amplificavano l’intelligenza messi sotto chiave. Dopo alcuni anni, Hikaru, cugino di Kakeru, viene lasciato al laboratorio del Professore da solo e erroneamente manda i caschi alla riserva dove si trovano le scimmie, risvegliando il genio malvagio di Specter, che in poco tempo riassembla la sua vecchia macchina del tempo e “scatena” nuovamente il suo “esercito” di primati sul mondo. Utilizzando la macchina del tempo, Spectrer usa delle banane geneticamente modificate per potenziare i suoi luogotenenti, le 5 Scimmie Mostruose, e per costruire delle basi militari, di cui una addirittura sulla luna.Anche dopo essere stato catturato, Specter non si arrende, riuscendo nuovamente a fuggire, e dovra essere nuovamente afftrontato dopo aver catturato tute le altre scimmie. Il gioco è a metà tra il genere Platform e quello d’avventura, con enormi livelli completamente esplorabili, talvolta con l’uso di veicoli, tanti nemici da sconfiggere e scimmie da catturare, e moltissimi gadget per volgere il proprio compito. Ritorna Il particolare schema di controlli utilizzato nel primo capitolo (l’utilizzo esclusivo delle levette analogiche per muoversi e i pulsanti sul retro per effettuare azioni come saltare è estremamente comune al giorno d’oggi, ma Ape Escape fu il primo gioco ad utilizzarlo) può richiedere un minimo per prenderci la mano. Le
ambientazioni sono estremamente colorate e variegate: l’isola della Statua della Libertà, Venezia, Barcellona, il castello di Dracula, Agrabha de Le Mille E Una Notte, i grattacieli di New York, la foresta preistorica, la base lunare e l’isola vulcanica dei pirati sono solo alcuni dei luoghi completamente esplorabili. Il comparto musicale è elevatissimo, con temi musicali inspirati e perfettamente legati alle aree ed effetti sonori ben definiti e spesso esilaranti. Il doppiaggio purtroppo è lontano dalla perfezione, ma si tratta di un problema in tutte le sue versioni, compresa quella originale Le scimmie sono suddivise per il colore dei pantaloncini: quelle normali sono gialle, quelle timide e spesso nascoste blu, le rosse sono particolarmente aggressive e indossano guantoni da boxe, le bianche soffrono di miopia ma usano esplosivi per difendersi, le blu che corrono estremamente in veloci, le nere hanno pistole (ma spesso una pessima mira) e le verdi un binocolo in grado di vedere solo cose in movimento e con missili a ricerca. È inoltre presente un’altra versione, si tratta di scimmie che hanno vestiti e abilità particolari, per esempio quello vestito da mago che può lanciare incantesimi, quello vestito da Robocop armato di tutto punto, o quello vestito da mimo, che si è chiuso in una scatola invisibile.
I gadget sono molti e differenti, fra cui la rete per catturare le scimmie, un radar, un super magnete, una macchinina radiocomandata
utile per attivare i puzzle nei livelli, una fionda, e il Bananarang, in grado di attirare i primati grazie al suo profumo. Il gioco abbonda di citazioni più o meno evidenti, tanto nei livelli (qualsiasi fan di Frankenstein Junior troverà quella candela alquanto sospetta) che nei nomi delle scimmie (Bruce Scimlee è ormai presenza fissa della serie), e benchè l’origine giapponese del gioco talvolta si faccia sentire, non è mai così evidente da far sentire il giocatore stupido o ignorante. La sezione “Extra” è il fiore all’occhiello del gioco; oltre a la galleria dove è possibile rivedere le sequenze animate e ascoltare i vari brani musicali, sono presenti piccoli fumetti, versioni scimmiesche di fiabe da tutto il mondo, e 3 differenti minigiochi, il cui più famoso è indubbiamente Monkey Football. Il gioco è stato pubblicato originariamente nel 2001 (in Giappone, nel 2003 nel resto del mondo) da Sony Computer Entertainment su PS2 ed ha cementato il successo della serie, che ha avuto altri capitoli, spinn-off e remake, non tutti però giunti fino a noi. I dischi originali sono ormai piuttosto scomodi da trovare, ma dal 2 agosto 2016, il gioco può essere acquistato sul PlayStationNetwork per circa 10 euro anche se solo in inglese, al momento.
Incidente ferroviario nel barese. Uno dei pm che indagano lascia l' inchiesta dopo le polemiche
Con un comunicato della Procura di Trani, arrivato il giorno dopo la pubblicazione di alcune foto del 2013, che ritraevano il pubblico ministero di Trani dr.ssa Simona Merra ad una festa privata , sul terrazzo di una casa nel centro storico di Molfetta, in compagnia ed in atteggiamenti confidenziali con l’avvocato Leonardo De Cesare difensore di uno degli indagati del disastro ferroviario in Puglia dello scorso luglio . De Cesare è il legale difensore di Vito Piccarreta, il capostazione di Andria indagato insieme con altre cinque persone nell’inchiesta sul disastro ferroviario fra Andria e Corato in cui hanno perso la vita 23 persone, è stato reso noto che “responsabilmente e per desiderio di riportare serenità attorno alla vicenda la dottoressa Simona Merra, pur ribadendo la propria correttezza nella conduzione delle indagini – continua la nota della Procura di Trani – ha deciso di astenersi dall’ulteriore trattazione del procedimento”. La fotografia incriminata ha indignato e scatenato le proteste dei familiari delle vittime che hanno portato il caso all’attenzione del Csm, il Consiglio superiore della magistratura.
La magistrata Simona Merra era di turno quando avvenne lo scontro, stava indagando con un pool di altri 4 magistrati
sulla tragedia ferroviaria . Il procuratore Giannella fa leva su questo per tranquillizzare “quanti soffrono le conseguenze della terribile vicenda, che le indagini sono state fin qui condotte e continueranno ad essere condotte nella più rigorosa imparzialità e trasparenza», precisando che “ogni iniziativa investigativa, atto e provvedimento del procedimento è stato adottato e sarà adottato collegialmente dai magistrati contitolari dell’indagine, coordinati in prima persona dal Procuratore stesso“. Dal Csm nessuna reazione ufficiale alla decisione responsabile ed opportuna del magistrato di lasciare l’inchiesta .
nella foto il procuratore Francesco Giannella Il procuratore aggiunto di Trani (facente le funzioni di capo) , Francesco Giannella in relazione alle polemiche suscitate dalle foto ha spiegato che “In relazione alle preoccupazioni manifestate dai parenti delle vittime del disastro ferroviario del 12 luglio scorso, in seguito alla pubblicazione di fotografie che sembrerebbero denunciare un rapporto di ‘familiarità’ tra uno dei magistrati titolari del procedimento relativo e il difensore di uno degli indagati, intende rassicurare quanti soffrono le conseguenze della terribile vicenda che le indagini sono state fin qui condotte e continueranno a essere condotte nella più rigorosa imparzialità e trasparenza. A tal fine, nella consapevolezza della complessità tecnica delle verifiche, ma anche della delicatezza dell’inchiesta riguardante tragedie umane immani e irrimediabili, sono state assunte nell’immediatezza regole organizzative per le quali ogni iniziativa investigativa, atto e provvedimento del procedimento è stato adottato e sarà adottato collegialmente dai magistrati contitolari dell’indagine, coordinati in prima persona dal procuratore stesso”. Giannella rassicura, comunque “quanti soffrono le conseguenze della terribile vicenda che le indagini sono state fin qui condotte e
continueranno ad essere condotte nella più rigorosa imparzialità e trasparenza“.
Lo scrittore ed ex magistrato Carofiglio lascia presidenza del Petruzzelli
L’ ex magistrato- scrittore Gianrico Carofiglio si è dimesso ieri dall’incarico di presidente della Fondazione Petruzzelli e Teatri di Bari che su nomina del sindaco, Antonio Decaro aveva assunto nel marzo dell’anno scorso . La decisione, maturata da tempo, è stata formalizzata questa mattina nel corso di una riunione del consiglio di indirizzo della Fondazione. Il Comune di Bari avrebbe però già pronta la nomina del successore che dovrebbe avvenire a breve, mentre il sindaco Decaro ed il sovrintendente Biscardi hanno espresso i dovuti ringraziamenti e commenti di apprezzamento rivolti nei confronti dell’ex presidente per i risultati da egli ottenuti per la riorganizzazione, il risanamento e la ripristinata legalità, sono arrivati invece . Da fonti dell’ amministrazione comunale si tratterebbe di un tecnico con competenze professionali adatte a gestire la fase difficile che sta attraversando il teatro per la gestione del contenzioso di circa 180 ex orchestrali e amministrativi che hanno avviato vertenze per l’assunzione a tempo indeterminato.
Non è dipeso quindi dallo scandalo delle mazzette che qualche mese fa ha coinvolto l’ex direttore amministrativo, e tantomeno le solite e costanti problematiche e difficoltà di budget che pesano pesantemente sulla gestione del teatro barese. In realtà a spingerlo a questa decisione, come ha motivato lo stesso Carofiglio al Consiglio di indirizzo della Fondazione, è stata sopratutto la valanga di vertenze di lavoro che hanno promosso 181 (tra ex orchestrali ed ex amministrativi) che erano stati assunti dal teatro”a termine“, cioè fino al 2012, al fine di potert ottenere l’assunzione a tempo indeterminato attraverso il Tribunale del Lavoro, e che rischiano di travolgere il già delicato e compromesso bilancio della Fondazione.
nella foto il sindaco Decaro e Carofiglio E’ stata questa la ragione delle dimissioni come ha spiegato lo stesso Carofiglio:”ho preso una decisione di tipo tecnico perché questa emergenza occupazionale implica che la direzione delle operazioni ritorni in capo al soggetto legittimato politicamente e che sia nel pieno dei poteri sostanziali, cioè l’Amministrazione comunale e il Sindaco”. La Fondazione Petruzzelli e Teatri di Bari è l’unica Fondazione lirica italiana non presieduta dal Sindaco, come invece prevede la legge, ma bensì da un proprio delegato personale, e la situazione continuerà ad essere la stessa come ha annunciato il sindaco di Bari, Antonio Decaro il quale, dopo avere ringraziato il presidente uscente, ha annunciato che il successore sarà “un manager pubblico che farà riferimento all’amministrazione comunale, avrà un incarico a tempo per gestire la questione vertenze, 21 delle quali già giudicate a favore dei lavoratori”. Il Governatore della Regione Puglia, Michele Emiliano il quale quando precedentemente al suo ultimo incarico, era il sindaco di Bari è stato
contestualmente presidente della Fondazione, fino all’arrivo del commissario romano Carlo Fuortes (marzo 2012) si è limitato a commentare: “Carofiglio voleva dimettersi da tempo per quello che so e finalmente ci è riuscito”. L’ex magistrato Carofiglio aveva già ipotizzato due mesi fa la restituzione “della palla nelle mani della politica” esprimendo però giustamente “una rabbia, dopo aver lavorato tanto e aver portato i conti in pareggio, di dover vedere vanificato tutto per errori commessi in passato. La ragione della mia nomina era quella di tentare di rilanciare l’immagine del teatro e anche di fare un po’ di controllo di legalità. Credo che abbiamo fatto tutte e due le cose. Gestire l’emergenza occupazionale non rientra nei limiti di quel mandato, anche perché, in molti casi, e nel mio caso in particolare c’è una iper esposizione che rischia di non fare capire bene quali sono i termini della questione”.
Aggressione di un avvocatoimprenditore (indagato) al Direttore del Corriere del Giorno di Antonello de Gennaro
nella foto, Carlo Fiorino A.U. della SanCamillo
Pensavo di conoscere abbastanza bene la città di Taranto che mi ha dato i natali ed i suoi cittadini, in particolare conoscenti ed amici della mia generazione con cui sono cresciuto, ma avevo visto male. Oggi pomeriggio mentre mi trovavo a Taranto per porgere l’ultimo saluto ad un amico spentosi, all’uscita della chiesa, la centralissima Parrocchia del Carmine sono stato vergognosamente aggredito da un tale l’ avvocato Carlo Fiorino, amministratore unico e rappresentante legale della clinica tarantina Casa di Cura San Camillo, il quale mi ha accusato pubblicamente di averlo diffamato, urlando e ricoprendomi di improperi davanti a tanta gente, dimenticandosi che qualche minuto prima era andata via la salma del povero comune amico defunto, e cercato ripetutamente di aggredirmi, venendo (per sua fortuna) fermato ripetutamente da un suo nipote Luca Rinelli, che conosco praticamente bene, molto bene…da 40 anni, che lavora con lui. Tutto ciò all’uscita della funzione religiosa ed alla presenza a pochi metri dell’accaduto dell’ Avv . Vincenzo Di Maggio, assolutamente estraneo ai fatti, attuale Presidente dell’ Ordine degli Avvocati di Taranto, che auspichiamo adotti dei provvedimenti disciplinari dinnanzi ai comportamenti del Fiorino, che denunceremo anche all’ Ordine forense di Taranto ed a quello nazionale attraverso un’esposto.
Le volgari accuse del Fiorino nei miei confronti erano una incivile reazione relativa al nostro articolo pubblicato la scorsa settimana (vedi QUI) in cui davamo notizia, e come noi l’hanno fatto anche altri organi di stampa tarantini, dell’intimazione dell’ ASL di Taranto ad una clinica di Taranto, la Casa di Cura Bernardini del valore di circa 1milione e mezzo di euro, per una vicenda analoga, cioè “fotocopia”, all’ingiunzione di restituzione alla Clinica San Camillo di 13 milioni di euro alla Regione Puglia per un ragione molto chiara: entrambe le cliniche, secondo gli ispettori della ASL Taranto, avrebbero chiesto il rimborso per prestazioni (nel caso specifico ricoveri) ben differenti da quelli erogati in realtà. La controversia è finita dinanzi i giudici della seconda sezione del
Tar di Lecce che hanno respinto il ricorso della Clinica Bernardini di Taranto, legittimando conseguentemente il provvedimento della Regione Puglia, e hanno trasmesso le carte ai magistrati della Procura, i quali adesso dovranno decidere come sembra che la richiesta di rimborso per prestazioni diverse da quelle effettuate configuri anche reati penali.Vicenda “fotocopia” dell’accertamento ispettivo svolto alla clinica San Camillo. I parenti di Fiorino (amministratore unico della Clinica San Camillo) ed alcuni ignoti “scagnozzi” che lo accompagnavano hanno continuato nelle loro minacce fisiche e verbali costringendomi con minacce ed aggressioni di lasciare la piazza antistante la Parrocchia del Carmine (che è un luogo pubblico) arrivando a seguirmi sino alla mia autovettura fotografandone la targa. Ho provato a chiamare il 113 della locale Questura di Taranto, ma l’operatrice mi ha riferito che non aveva macchine e personale a disposizione per un intervento. Ecco ancora una volta la conferma che il degrado della vita sociale di Taranto è sempre più vicina a quella romanzata del film “Gomorra” ! Forse per avere l’intervento di una volante bisogna farsi accoltellare, sparare o prendere a botte. Inutile cercare l’addetto stampa della Questura di Taranto. Il suo telefono squillava a vuoto e nessuno risponde o richiama. L’ avvocato Fiorino ed i suoi parenti denunciati. Chiaramente davanti a questo volgare atto di inciviltà mi sono recato presso il Comando Provinciale dei Carabinieri di Taranto dove ho denunciato l’accaduto attraverso il deposito di una bella querela ai responsabili della vile aggressione e diffamazione alla Procura della Repubblica di Taranto. E questa volta il signor Carlo Fiorino dovrà sedersi ad un tavolo privo di panno verde. Quello degli imputati. Se questa gentaglia tarantina crede di intimorirci e di mettere a tacere la nostra voce giornalistica, ha fatto male i conti. Noi non abbiamo paura e continueremo imperterriti a raccontare tutto ciò che nel bene o nel male accade anche a Taranto. Una città ormai sempre più vicina al degrado sociale. Dove della gente che definire “feccia” è dir poco, crede di poter fare ciò che vuole.
dal quotidiano LA REPUBBLICA del 30 luglio 2016
Aggiornamento. L’ avvocato Fiorino tramite Facebook (procedura a dir poco insolita per un avvocato) ha contestato il nostro articolo che riguardava la posizione della Clinica San Camillo contro l’ ASL Taranto, che ha trasmesso gli atti alla Procura della Repubblica che ora sta indagando. naturale quindi che i rappresentanti legali delle cliniche siano automaticamente iscritti nel registro degli indagati. Altrimenti la magistratura e la polizia giudiziaria come farebbero ad indagare ? Ci consola che anche l’edizione pugliese del quotidiano LA REPUBBLICA abbia trattato la vicenda esattamente come abbiamo fatto noi.
Di tutto di più
BREAKING NEWS : GOLPE A TARANTO. “Tentativo di destituzione del sindaco. I Vigili urbani bloccano il ponte girevole e il ponte di pietra e irrompono a palazzo di città proclamando la legge marziana. Il sindaco riesce a fuggire da una porta di servizio travestito da Aldo Nocera strillando “U Ziii” fino in via Anfiteatro dove trova rifugio in un bar e rilascia un’intervista video su “vazzap” con UNO MATTINA. Nel frattempo il comandante dei vigili urbani si proclama “Generale supremo dei gaggioni, nato dalla ghisa e padre dei delfini” e manda ad arrestare tutta la giunta intenta ad inaugurare un parcheggio a piacere.
Sconcerto nel mondo politico : Emiliano propone una giunta militare allargata con l’introduzione di un forno a gas nel palazzo degli specchi e une decarbonizzatore alla Salinella, mentre Pelillo e Vico reagiscano con durezza proponendo un emendamento al regolamento comunale che conceda l’immunità a chiunque intenda acquistare il comune di Taranto. A presto aggiornamenti, Stay Tuned” (è la più bella fantasia ironica tratta da Facebook)
INDIPENDENZA DELLA MAGISTRATURA….Un uomo inginocchiato simula di baciare un piede a una donna. I protagonisti dello scatto fotografico sono Simona Merra, la magistrata della Procura di Trani che è nel pool che indaga sul disastro ferroviario avvenuto in Puglia lo scorso luglio e in cui hanno perso la vita 23 persone, e l’avvocato Leonardo De Cesare, difensore di uno degli indagati, il capostazione Vito Piccarreta. La foto, corredata da un articolo in cui si parla anche di altri magistrati della Procura tranese e di esposti nei loro confronti all’attenzione del Csm, il Consiglio superiore della magistratura, è stato postata su Facebook dalla figlia di una delle vittime del disastro, Daniela Castellano, che commenta: “Siamo scioccati, allibiti e arrabbiati“. E prosegue: “La logica vorrebbe che la pm abbandonasse il caso” perché “noi parenti non possiamo vivere con l’incubo che le indagini possano essere influenzate da qualcos’altro“. Immediata la replica dell’avvocato De Cesare: “La foto è di una festa di compleanno e risale all’inizio dell’estate 2013. Il party di una amica comune. Lo scatto coglie un momento di goliardia”. . Sulla vicenda interviene anche la pm Merra : “Non ritengo di dover formulare alcuna richiesta di astensione perché non ci sono gravi motivi di opportunità – spiega – Ma se il procuratore riterrà di sollevarmi da questo incarico,
chiaramente mi adeguerò“. La pm conferma che la foto “risale a luglio del 2013” e precisa di aver “avuto una conoscenza limitata” a quel periodo “con l’avvocato De Cesare”. “Tutti noi parenti vogliamo chiarezza su questa indagine – aggiunge Daniela Castellano – Tutte le famiglie con cui sono in contatto sono saltate sulla sedia appena hanno visto questa foto“. “E’ il caso – conclude – che la Procura di Trani si pronunci e dica se ritiene le indagini possano essere in qualche maniera ostacolate o compromesse: non è giusto nei confronti dei 23 morti e dei loro cari leggere certe cose“. (pubblicata dal quotidiano Il Giornale )
LA SCOMPARSA DI DUDU AD ARCORE “I sorrisi che ho visto fare nei confronti di Dudù, Berlusconi solo ai nipotini li aveva concessi. Ma posso darle una buona notizia: Dudù ritornerà!” (Michela Vittoria Brambilla); “Se Dudù mi fa simpatia? Due volte ci siamo incontrati, ma nessun particolare feeling. Il barboncino poi non è che mi faccia fare salti di gioia. Ma io amo i cani, a casa mia comandano due border collie. Vengo dopo i cani, giuro” (Maurizio Gasparri); “Io e Dudù abbiamo subito fatto amicizia. È stato sempre carino, affettuoso” (Gianfranco Rotondi); “Dudù mi bacia tutta, mi lecca forsennatamente: il cane prende dal padrone, è figlio della sua grandezza” (Laura Ravetto). ( pubblicata da il Fatto Quotidiano che dedica un’intera paginata alla “scomparsa di Dudù dai dintorni di Arcore”, con approfondimenti ed interviste)
LA “MONNEZZA” A VOLTE NON PUZZA…. Intervista a Paola Muraro, neo-grillina, assessora all’Ambiente al Comune di Roma lo scoppio del caos rifiuti nella Capitale. “Cifre
importanti?” dice la Muraro. . Un milione e 136 mila euro è una bella cifra. “Sicuro? Sa che non ho mai fatto bene i conti? Mi sa che dovrò cominciarli a fare…“. Non è in imbarazzo? “E per cosa, scusi?“. Per l’evidente conflitto di interessi: lei, dopo aver lavorato a lungo per Ama, addetta al controllo ambientale dei quattro impianti di smaltimento, adesso ha nei confronti di quella stessa azienda pesanti competenze politiche. “Guardi, andiamo con ordine. Intanto, su quella cifra che lei prima citava e che a me, francamente, pare esagerata...” ( dal Corriere della Sera)
LA COERENZA QUESTA SCONOSCIUTA…. Matteo Renzi è un “cinico“, mentre Silvio Berlusconi è “un buono“. Voglio morire berlusconiana così come sono nata“. (dal quotidiano Libero) Così l’ex ministra Nunzia De Girolamo sposata con l’ on. Francesco Boccia (Pd) racconta così il suo ritorno in Forza Italia, dopo l’esperienza nel Nuovo Centrodestra. Ma non spiega come mai era passata al movimento di Alfano. Ecco cosa diceva a suo tempo intervistata da La7: ‘Lasciare Berlusconi e seguire NCD non è stata una scelta casuale, ma una scelta ragionata.” Quale ?
LA VERITA’ SUI COMPENSI AI PARLAMENTARI . Alla Camera si discute di taglio degli stipendi, ed il clima si fa subito incandescente. L’onorevole Gianni Melilla di Sinistra Italiana, un ex sindacalista, così risponde ai deputati del Movimento 5 Stelle “Nei vostri rendiconti dite: 3.200 euro è il mio stipendio. Benissimo. Poi andiamo ai rimborsi. C’è chi ha speso 8 mila euro, chi
7 mila, chi 6 mila, da 800 a 1.500 euro per l’alloggio, 200 euro per il telefono, da 800 a 1.100 euro per i taxi, 900 per pranzi e cene. Allora cari colleghi voi prendete 3.200 euro più 5 o 6 o 7 mila euro“,
IL RE DELLE TELEVENDITE E MATTEO RENZI . Giorgio Mastrota il re della televendita intervistato dice: “Renzi un televenditore ‘modello-Mastrota’? C’è del vero. Il premier a volte si rivolge alla telecamera con l’atteggiamento di chi dice “venghino signori, venghino…. Ma tra me e lui c’è una profonda differenza. Io posso vendere i miei articoli aggiungendo la postilla soddisfatti o rimborsati. Lui no” (dal quotidiano Il Giornale)
Rinviata a settembre l’assegnazione del molo polisettoriale del Porto di Taranto Oggi, nella sede dell’Autorità Portuale di Taranto si è tenuta la prima seduta pubblica per procedere all’apertura del plico contenente l’offerta presentata dal Consorzio Ulisse, l’unico in gara grazie all’esclusione della società Italcave, costituito da: Ionian Shipping Consortium/Taranto Iniziative Produttive Srl/Tecnomec Engineering Srl.
Dal consorzio si è disimpegnata la Saga Italia società del Gruppo Bollorè , che al il momento si è defilato anche se ha confermato con una lettera la sua attenzione per il porto di Taranto). Con una nota, l’ Autorità Portuale ha spiegato che oggi “la Commissione nominata ha proceduto all’apertura della Busta “A” contenente la documentazione amministrativa”. L’attuale documentazione per il momento, non si è rivelata sufficiente considerato che “dovrà essere integrata dal Consorzio ULISSE a seguito di invio di apposita richiesta scritta dell’Autorità Portuale con l’assegnazione di un congruo termine”. Una volta acquisiti gli elementi integrativi richiesti al Consorzio Ulisse, verrà convocata una nuova seduta pubblica per completare l’esame della documentazione amministrativa e, nel caso di ammissione, per l’apertura, esclusivamente per verifica del contenuto, della busta “B” cioè quella relativa alla proposta tecnica. Successivamente come spiegano dall’ Autorità Portuale, “la Commissione si riunirà in seduta riservata per l’esame del contenuto della busta “B” e, successivamente, in seduta pubblica per l’apertura e verifica della busta “C” relativa alla offerta economica. Nel caso di esito favorevole si procederà alla aggiudicazione provvisoria che potrà divenire definitiva dopo l’esito positivo della verifica del possesso dei requisiti dichiarati dai partecipanti”.
Quel legame che risale da Cerroni al network di Casaleggio di Jacopo Jacoboni Cos’ha a che fare, direttamente o indirettamente, Manlio Cerroni, “il re dei monnezzari”, e il suo business sui rifiuti, con il mondo del Movimento Cinque Stelle, le sue idee e poi le sue pratiche? Anche su questo c’è una storia che va raccontata. La domanda che qualunque militante sincero dei cinque stelle si sta ponendo in queste ore per ricostruire il faticoso puzzle che è la verità a Roma, può trovare qualche traccia interessante in una storia illuminante di questi anni, che siamo in grado di svelare.
Negli anni a cavallo tra il 2012 e 2013 Gianroberto Casaleggio, in parallelo con la costruzione del Movimento cinque stelle – le avvisaglie del “boom”, che in tanti non avevano sentito, c’erano già state nelle amministrative del 2012, e ovviamente in tutto l’autunno e inverno dello Tsunami Tour – fondò assieme ad alcuni suoi amici un network parallelo al Movimento, chiamato Think Tank Group. C’erano fin dalla fondazione alcuni imprenditori, professionisti, e in seguito anche parlamentari del M5S di strettissima fiducia della
Casaleggio (David Borrelli, che oggi è europarlamentare e è forse l’uomo più fidato di Davide Casaleggio, e Vito Crimi) e della Lega. Ma soprattutto, assieme a Casaleggio e a Grillo – i cui nomi in un secondo momento furono tolti dalla schermata del Think Tank Group – fondatore del gruppo fu Antonio Bertolotto, presidente della Marcopolo engineering.
nella foto, Antonio Bertolotto
Marcopolo è l’azienda leader italiana di rigassificatori, anche se ha chiesto da poco il concordato preventivo (procedura fallimentare n.d. r. CdG ). Si occupa da trent’anni della “messa in sicurezza della discarica attraverso la captazione, la depurazione e distruzione del biogas che viene valorizzato come combustibile per produrre energia verde“. Possiede più di quaranta impianti, e alcuni anche nell’area di Roma. In particolare ad Albano. In pratica Bertolotto ha lanciato il business (pionieristico, trent’anni fa) degli impianti che trasformano in biogas i gas delle discariche e del processo di compostaggio dei rifiuti. Un’azienda “green”, cos’ha a che fare con Manlio Cerroni? Ad Albano la Marcopolo ha, in modo del tutto legittimo, operato in stretta partnership con la Pontina Ambiente, assieme alla Colari una delle società di compostaggio di Cerroni. Cerroni smaltisce i rifiuti, e Bertolotto ci estrae biogas. Il legame era talmente stretto e strutturale che Marcopolo, che ha sede legale in provincia di Cuneo, a Roma risponde al medesimo indirizzo e numero civico (sulla via Ardeatina) e allo stesso numero di telefono dell’azienda di Cerroni. Altro particolare interessante, nell’elenco dei fondatori di Think Tank Group , Bertolotto compare come presidente di una onlus, la Sosesi. Come se il rapporto tra quel network – così vicino ideologicamente e materialmente al neonato Movimento – e il business
dei rifiuti non fosse proprio coincidente con la propaganda cinque stelle sui rifiuti zero e la raccolta differenziata al 90%.
nella foto, Manlio Cerroni Non c’è nulla di male naturalmente a lavorare con Cerroni (che è indagato, ma per l’impianto di trattamento meccanico di Rocca Cencia, quello che la neo assessora Paola Muraro chiese a Daniele Fortini di
utilizzare, ottenendone un sacrosanto, legalitario rifiuto). Ma il cortocircuito è incredibile: il M5S, che ha fatto tutta la propaganda pubblica e l’ascesa politica con le campagna sul blog (della Casaleggio) sui rifiuti zero e la differenziata, ha nel suo network (tra i fondatori) l’imprenditore big dei rigassificatori, amico storico di Gianroberto Casaleggio, con cui cofondò il Think Tank Group. Una volta scoperchiato, il vaso di Pandora degli intrecci tra partito e aziende, e dei conflitti d’interessi potenziali o attuali, non smette di spargere l’odore della politica che cela il mondo degli affari. *articolo tratto dal quotidiano La Stampa
Il Taranto torna nel calcio professionistico Non siamo mai stati teneri con le varie dirigenze che si sono succedute in questi ultimi tre anni (Nardoni, Campitiello, ZelatoreBongiovanni) che non sono mai riuscite a centrare l’obiettivo sul campo di gioco, ma il Taranto Calcio è finalmente salito in Lega Pro (ex-serie C ) . Il consiglio federale ha deliberato oggi pomeriggio il ripescaggio per il Taranto, con questa comunicazione ufficiale:
“Vacanze di organico nei campionati professionistici 2016/2017: provvedimenti conseguenti Per decreto del TAR del Lazio, il Consiglio ha provveduto ad ammettere in via provvisoria la società Paganese in attesa dell’udienza fissata
per il prossimo 30 agosto. Il Consiglio Federale inoltre, esaminate le relazioni delle competenti Commissioni, ha deliberato la sostituzione della società Sporting Bellinzago con la società Fano ed ha approvato all’unanimità il ripescaggio in Lega Pro delle seguenti società fino al numero di 59 squadre: Melfi, Fondi, Lupa Roma, Olbia, Racing Club Roma, Forlì, Taranto, Reggina eVibonese. Per il completamento dell’organico, previsto a 60 squadre, il Consiglio ha conferito delega al Presidente federale, d’intesa con i Presidenti della Lega Pro, della LND e dell’AIC.”
La felicità per i tifosi e la città in realtà è una piccola soddisfazione avendola conquistata a tavolino, senza avere la gioia di una vittoria conseguita sul terreno di gioco. Adesso bisognerà passare ai fatti, e la proprietà dovrà dimostrare di avere la necessaria liquidità per allestire una squadra adeguata per il campionato di Lega Pro senza dover lottare sino all’ultima giornata per evitare di ritornare nell’inferno del calcio dilettantistico. Così come spetta anche ai tifosi adesso riempire lo stadio e sostenere con il tifo e con gli abbonamenti la squadra. Come al solito l’unico ad avere sempre ragione saranno i risultati sul terreno di gioco.
Parte il concorso per i nuovi Presidenti delle 15 Autorità Portuali
Inizia oggi, 4 agosto 2016, con la pubblicazione dello specifico avviso sul sito del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ( www.mit.gov.it ), la raccolta di manifestazioni di interesse per l’incarico dei Presidenti delle 15 Autorità di Sistema Portuale, fra cui Taranto . L’avviso richiama il decreto legislativo su “riorganizzazione, razionalizzazione e semplificazione della disciplina concernente le autorità portuali di cui alla legge 28 gennaio 1994, n. 84″, approvato il 28 luglio 2016, da parte del Consiglio dei Ministri e di prossima pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale. La call è stata voluta dal Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Graziano Delrio, per raccogliere profili qualificati. Il Ministro infatti, come prevede il decreto, designerà i Presidenti delle Autorità di Sistema Portuale con l’intesa dei Presidenti delle Regioni interessate, sentite le Commissioni parlamentari. Il ruolo, i compiti e le caratteristiche dei Presidenti delle nuove Autorità di Sistema portuale sono descritti nel decreto, in cui si legge, tra l’altro, che il Presidente viene “scelto fra cittadini dei Paesi membri dell’Unione europea, aventi comprovata esperienza e qualificazione professionale nei settori dell’economia dei trasporti e portuale.“ Il Ministero intende procedere, quindi, all’acquisizione di manifestazioni di interesse “per ricoprire in via esclusiva e a tempo pieno il ruolo”. La partecipazione all’avviso avviene inviando il proprio curriculum e specificando, in particolare, le esperienze e
qualificazioni professionali conseguite nei settori dell’economia dei trasporti e portuale, nonché per quali Autorità di sistema portuale ci si intenda proporre. Il curriculum deve essere redatto secondo il modello europeo, in ogni suo campo, in lingua italiana , e deve essere inviato esclusivamente mediante posta elettronica, entro le ore 24 del 4 settembre 2016, alla Segreteria del Gabinetto del Ministro:
[email protected] L’avviso non ha natura concorsuale. Le manifestazioni di interesse ricevute costituiranno una banca dati a disposizione del Ministro. L’appello può esser consultato, specificamente, a questa pagina http://www.mit.gov.it/comunicazione/news/manifestazioni-interesse-autorit%C3%A0-portuale
Franceschini e Delrio, al via i cantieri della cultura. Oltre due milioni per Taranto, Veglie e Patù (Lecce)
Il Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo, Dario Franceschini, e il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Graziano Delrio , hanno firmato in attuazione di quanto previsto dalla Legge di Stabilità 2016, il decreto che stanzia 120 milioni di euro, quota parte delle risorse destinate agli interventi infrastrutturali, per la realizzazione di 75 interventi di conservazione, manutenzione, restauro e valorizzazione di beni culturali. I cantieri della cultura interesseranno tutto il territorio nazionale: si va dagli interventi di conservazione e valorizzazione del sito
dell’antica città italica di Alba Fucens, autentico gioiello archeologico dell’Abruzzo all’intervento al Museo Pio Monte della Misericordia a Napoli, che conserva tra l’altro Le sette opere di Misericordia di Caravaggio, dagli interventi di restauro nel parco archeologico di Capo Colonna in Calabria al consolidamento e valorizzazione dello storico Castello di Canossa in Emilia Romagna, dalle risorse per la Galleria Borghese di Roma al rilancio della Lanterna di Genova, dalla prosecuzione del recupero delle ex Cavallerizze asburgiche al Museo della Scienza e della Tecnica di Milano alla realizzazione del Parco Culturale della città di Ancona, dal completamento del restauro e apertura della domus publica del santuario sannita di Pietrabbondante in Molise agli interventi di manutenzione e di valorizzazione del Castello di Bruzolo in Val di Susa, dalle opere di completamento del MarTa il Museo Nazionale Archeologico di Taranto al sistema museale delle aree archeologiche della Sardegna centro-meridionale, dagli interventi per la Cattedrale di Palermo ai lavori per la messa in sicurezza del Museo del Bargello a Firenze, dal completamento degli interventi di consolidamento e restauro e successivo riallestimento della biblioteca universitaria di Pisa alle opere per il Sacro Convento di Assisi fino alle risorse per l’archivio di Stato di Venezia.
“I cantieri della cultura – dichiara il Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo, Dario Franceschini – sono un’ulteriore dimostrazione di come e quanto il governo stia investendo per il recupero e la valorizzazione del patrimonio culturale, uno degli assi fondamentali per il rilancio della crescita economica e sociale del Paese”. “Musei, monumenti, castelli, chiese, abbazie e siti archeologici costituiscono a tutti gli effetti un’infrastruttura propria e originale del nostro Paese – dichiara il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Graziano Delrio – sulla quale è doveroso intervenire per uno sviluppo armonioso del territorio”.
La Guardia Costiera di Taranto a tutela dei consumatori e del mare Nell’ambito di una più ampia attività di verifica della filiera della pesca, presso alcune pescherie site nella città di Taranto, nella giornata di ieri, è stata elevata una sanzione amministrativa in materia di tracciabilità ed è stata redatta una notizia di reato per vendita di prodotto ittico sottomisura. Nel primo caso, è stata rilevata la mancanza, nella vendita del prodotto ittico, delle informazioni obbligatorie ai fini della tracciabilità, che garantiscono al consumatore un acquisto più sicuro e trasparente.
Nel secondo caso sono stati sequestrati un esemplare sottomisura di tonno rosso “thunnus thynnus” e di pesce spada “xiphias gladius”. La commercializzazione di esemplari di specie ittiche di taglia inferiore alla taglia minima è vietata ai sensi dell’art. 7 del D.Lgv 9 gennaio 2012, n° 4. Il predetto pescato, oggetto di sequestro, è stato sottoposto ad ispezione dell’ ASL Taranto per essere successivamente devoluto in beneficenza. L’attività compiuta assume rilievo in ragion del fatto che le specie ittiche in questione fanno parte delle grandi specie pelagiche migratorie, sottoposte a particolare tutela perché ad alto rischio estinzione. Si ricorda inoltre che, a partire dalle ore 08.00 del 27.07.2016, è stata disposta con Decreto Direttoriale del Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali la chiusura anticipata della campagna di pesca sportiva e ricreativa del tonno rosso per l’anno 2016 (ad eccezione della modalità “catch & release”) a causa dell’esaurimento del contingente assegnato.
Toyota "King of the Flow" a Lecce al Parco Gondar di Valentina Taranto Gallipoli, cuore pulsante dell’area salentina con la stagione musicale in corso al Parco Gondar, ospiterà la prima tappa di King of the Flow, l’iniziativa firmata da Toyota per il lancio del nuovo crossover compatto C-HR. Dall’8 al 13 agosto Toyota C-HR sarà al Parco Gondar per promuovere i candidati di una campagna elettorale che, nello stile delle primarie americane, porterà alla scelta del King of the Flow italiano. Otto candidati quindi per quattro città, Lecce, Napoli, Roma e Milano che si sfideranno online sul sito www.kingoftheflow.it per convincere gli italiani che la loro visione del “Flow” è la migliore in assoluto. Dopo la prima tornata di “faccia a faccia”, sarà sempre il voto popolare a decretare, tra i quattro candidati rimasti in lizza, il vero “King of The Flow” italiano. Ma che cos’è il “flow” di Toyota C-HR? E’ l’energia che fa vibrare ogni città, che prende forma attraverso eventi, luoghi, esperienze e persone. E’ movimento, dichiarazione di libertà, stile esclusivo: un flusso dinamico che si muove costantemente e genera perfetta armonia. E’ linea dinamica, design esclusivo e tecnologie all’avanguardia. E’ Toyota C-HR, perfetta rappresentazione dello Urban Flow.
King of the Flow e Toyota C-HR dopo Lecce saranno a Napoli (6-11 settembre), città che ospiterà la sfida tra l’attore Fabio Troiano e Fabio Attanasio, autore di “The Bespoke Dudes“. Successivamente si trasferiranno a Roma (15-30 settembre), dove il confronto avverrà tra l’attore Francesco Montanari e Alessio Sakara, atleta di arti marziali miste. Milano infine metterà in competizione la fashion blogger Veronica Ferraro e il bassista Saturnino (21-27 settembre). Tutti gli utenti che si registreranno sul sito e voteranno il proprio candidato preferito avranno modo di partecipare all’estrazione di un nuovo Toyota C-HR. Chi visiterà lo spazio Toyota C-HR a Parco Gondar avrà anche l’esclusiva possibilità di vincere 10 biglietti per il concerto del 14 agosto con i Loco Dice Dubfire.
Per liberarci del Movimento 5 Stelle basterà lasciarli governare qualche anno La lettura attenta dei quotidiani stampati ed online (quelli seri) come scriveva ieri il collega Peppino Caldarola sul quotidiano online Lettera43 , riserva sempre tante sorprese, molte volte anche
delle sorprese umoristiche e divertenti. Ad esempio sul Corriere della Sera di ieri iTommaso Labate ha rivelato che intere parti del discorso programmatico di Virginia Raggi alla guida del Comune di Roma, erano state letteralmente copiate dai programmi politici altrui. Sempre ieri Il Fatto Quotidiano sotto la direzione del “grillino” Marco Travaglio si esibisce in prima pagina nella difesa a 360° della coppia Raggi-Muraro, mentre un documentato articolo di Mattia Eccheli dalla Germaniaa raccontava di una parlamentare socialista costretta alle dimissioni per aver falsificato un curriculum, atto che ribadisce una severa linea, di far dimettere sia chi dichiara il falso sia chi copia testi altrui e cita episodi precedenti.
nella foto Virginia Raggi e Beppe Grillo La Raggi “trafficihina”. Il bravo Jacopo Jacoboni ha ricostruito ieri sul quotidiano La Stampa la filiera dei rapporti dell’ assessore Muraro e di suo marito, Gianfranco Lusito colonnello ex comandante provinciale dei Carabinieri di Treviso, attualmente con incarico direttivo a Roma, dov’è andato a fare il capo dell’Ufficio addestramento delle scuole dell’Arma, in stretti contatti con lo staff di Gianni Alemanno sia ai signori della “spazzatura” che comandano a Roma Il Messaggero ha scritto, e fino a ieri sera nessuno ha smentito la circostanza , anche di un pranzo al circolo ufficiali, frequentato dalla coppia, al quale parteciparono Fiscon e il Prefetto, allora commissario dei rifiuti, Goffredo Sottile. Da segnalare e ricordare che Fiscon e Sottile, furono definiti dal Corriere della Sera come “il cerchio magico di Cerroni“, ed indagati in vicende legate a Mafia Capitale. E se proprio qualcuno si vuole veramente divertire, vi consigliamo di andarvi a sfogliare le cronache dell’ edizione romana de La Repubblica dove troverete la vita e miracoli…romani dei “grillini” e leggerete di tutto e di più, e scoprirete tante altre cose irraccontabili , dei “figuri” che la Raggi proporrà alla guida dell’Ama, la società municipale che si occupa della raccolta dei
rifiuti urbani
nella Capitale.
nella foto Virginia Raggi e Paola Muraro Insomma, questo nuovo Sindaco della Capitale, questa specie di “verginella”… cresciuta fra gli studi Previti e Sammarco è, come dicono a Roma, una gran “paracula“, in realtà una politicante allo sbaraglio che non solo non ha assolutamente idee personali e concrete da attuare sul programma per Roma, al punto tale da essere costretta a dover copiare parti essenziali dei programmi altrui, circondandosi di personaggi della profonda Roma “maneggiona” . Nasce da queste riflessioni la convinzione non solo personale del collega Caldarola , (che condividiamo) , ma radicata anche in numerosi giornalisti parlamentari che conoscono la politica “vera”, cioè quella della 1a Repubblica. Lasciamoli quindi governare le città, agitarsi nei consigli regionali e nell’ipotesi (da non augurarsi per il bene del Paese) che possano arrivare con il “soldatino-grillino” Di Maio a Palazzo Chigi, state tranquilli, non abbiate paura. Vedrete che andranno a sbattere contro il primo problema serio che dovranno affrontare. Il cerchio magico di Renzi. L’ Italia, non se la passa molto bene, e da troppo tempo ormai sta soffrendo. Siamo sempre più convinti quindi, come il collega Caldarola , che l’ unico vero “regalo” che potrà arrivarci da questa allucinante stagione politica finale della 2a repubblica, sarà quello di levarci davanti agli occhi alcuni “personaggi” in realtà “improvvisati di scarso spessore politico e culturale ma che si muovono bene solo sui media.
il direttore generale RAI Antonio Campo Dall’Orto e la presidente Monica Maggioni Quello che è meraviglioso dall’osservatorio della Capitale, riflesso sulla provincia, è questo sgusciare di politici, intellettuali, giornalisti che inseguono il vento del cambiamento generazionale spacciandosi come censori di quello che c’era prima e come “consiglieri” dei nuovi manovratori della politica italiana. Pensate all’ex sindaco di Roma Ignazio Marino, il quale dopo essersi dimesso per la nota vicenda giudiziaria di rimborsi spese un pò “allegri”, pur di vendicarsi con il Pd romano e nazionale che lo aveva scaricato, è diventato tifoso “last minute” in campagna elettorale della Raggi, ma appena un mese dopo la sua elezione, Marino ha subito protestato perché il passaggio stradale verso il Colosseo verrà riaperto alla circolazione dei mezzi, mente la Raggi si propone di distruggere il suo inutile piano di pedonalizzazione. Pensate a quei giornalisti e giornaliste del “circolo renziano” che aspiravano al dopo di Bianca Berlinguer alla Direzione del TG3 e si sono visti o viste accantonare, ignorare. Per concludere, tenete i nervi a posto, state sereni, nell’arco di un paio d’anni al massimo tre, e tutta ‘sta “monnezza” politica ed economica sparirà. Insieme ai “pennivendoli” di professione. Ha ragione il collega Caldarola, quando scrive che resterà ( da solo) il comico Grillo il quale poverino da decenni ormai non fa più ridere nessuno…
Garante della Privacy : “In arrivo sanzioni per TIM. Ha violato la privacy di 2 milioni di ex clienti ”
Sono circa 2 milioni gli ex utenti della telefonia fissa passati ad altri operatori che, nel corso del 2015, hanno ricevuto a casa una telefonata come questa: “Buongiorno, ci piacerebbe informarla sulle nostre nuove offerte, oggi molto interessanti e più vantaggiose rispetto a quando lei era nostro cliente. Se è interessato, la invitiamo a lasciarci il suo consenso per essere ricontattato da Telecom Italia -Tim”. A fare queste telefonate, i call center di Sentel, una società di telemarketing che ha provato per conto dell’ex monopolista delle telecomunicazioni, a riportarli in casa Telecom con delle offerte promozionali. Solo che questa attività che a prima vista potrebbe sembrare utile, in realtà è di un illecito gravissimo, come si legge in un provvedimento pubblicato dal Garante per la protezione dei dati personali i cui contenuti sono stati anticipati dal quotidiano La Repubblica. L’operazione “recupero consenso” effettuata per aggirare i divieti – Occorre fare una premessa per fare chiarezza: quando un contratto telefonico ma lo stesso vale anche per le utenze di acqua, luce e gas scade o viene disdetto dal cliente , automaticamente vengono meno anche tutte le autorizzazioni al trattamento dei dati personali,
rilasciate dal cliente In poche parole, nessuna società può utilizzare ulteriormente dati e recapiti telefonici per ricontattare gli ex utenti e proporre loro delle tariffe più o meno vantaggiose.
Come ha fatto Tim ad aggirare l’ostacolo? Ha congegnato una campagna promozionale chiamata “Recupero consenso” affidandola alla Sentel, cconsegnandoli un database di 1.976.266 ex clienti che come si legge nel provvedimento del Garante “ha prodotto contatti utili per circa 400.000 soggetti di cui il 70% ha dato il consenso ad essere ricontattato”. In pratica grazie ad un’operazione di telemarketing sono state contattate migliaia di persone che non avevano mai dato il consenso , molti di loro erano persino iscritti al Registro delle Opposizioni proprio per non essere contattati), ma alla fine, si sono ritrovate ad aver autorizzato ad inviare a sms, mail, monitoraggi sui dati di traffico e delle nuove offerte promozionali per vendita diretta e per ricerche di mercato dall’operatore che in precedenza avevano deciso di lasciare migrando ad altri gestori. L’Authority di piazza Monte Citorio a seguito di segnalazioni ricevute da centinaia di utenti esasperati, si è attivata ed ha avviato un’indagine Secondo il garante, la Tim ha violato la privacy di oltre 1,9 milioni di italiani, la maggior parte dei quali non si è neanche resa conto della gravità della cosa visto che ormai il bombardamento delle chiamate dei call center a tutte le ore del giorno e della sera, sono ormai una consuetudine.
nella foto Giuseppe Busia Segretario generale Garante Privacy Entro il 6 settembre la campagna dovrà essere interrotta – “Si tratta di una vicenda molto grave che ha minato il diritto del cliente alla consapevolezza, oltre che al rispetto della sua effettiva volontà di acquisto”, ha dichiarato Giuseppe Busia, segretario generale del Garante della Privacy a ilfattoquotidiano.it. aggiungendo: “Ci saranno notevoli ripercussioni per Tim. Da subito è scattato il divieto di contattare ex clienti che non hanno acconsentito al trattamento dei dati personali e poi entro il 6 settembre” cioè a 60 giorni dal ricevimento del provvedimento la società telefonica “dovrà rendere noto all’Autorità quali iniziative ha intrapreso per l’interruzione di questa illecita campagna di recupero clienti”. Sanzioni fino a 1 milione di euro – Anche se Tim ha reso noto di aver già avviato un nuovo sistema di controllo interno e un piano di azione per migliorare la qualità del telemarketing, il provvedimento non rappresenta il solito deterrente adottato negli ultimi mesi nei confronti delle società telefoniche. “Il Garante – ha annunciato Busia, il segretario generale dell’ Autorità – aprirà un procedimento sanzionatorio nei confronti di Tim che potrebbe arrivare a pagare fino a un milione di euro di multa-sanzione per la prassi sconsiderata che ha attuato”.
Trenitalia ha firmato oggi a Roma i contratti con Alstom e Hitachi Rail Italy per la fornitura di 450 nuovi convogli per i pendolari.
Le Ferrovie Italiane rinnovano i treni regionali e Trenitalia ha firmato oggi a Roma i contratti con Alstom e Hitachi Rail Italy per la fornitura di 450 nuovi convogli per i pendolari. È questa la tappa conclusiva della maxi gara, del valore complessivo di oltre 4 miliardi di euro, che la società di trasporto ferroviario controllato dallo Stato, aveva avviato un anno fa. I passeggeri italiani pendolari, inizieranno a trarne vantaggio quando i primi convogli cominceranno a circolare nel 2019.. Il primo lotto è stato aggiudicato alla società Alstom che dovrà costruire 150 treni a media capacità che ospiteranno fino a 321 posti a sedere. Il secondo lotto è stato affidato alla società Hitachi Rail Italy: che dovrò produrre 300 treni ad alta capacità con un minimo di 465 posti a sedere. Sull’affidamento per la fornitura di treni diesel prevista dal terzo lotto, di gara , l’offerta presentata dell’impresa Stadler è attualmente oggetto di valutazione da parte di Trenitalia.
Per quanto riguarda il gruppo Alstom francese con fabbriche in Italia, fornirà 150 nuovi treni regionali destinati da Trenitalia alla media capacità; l’accordo vale 900 milioni di euro e prevede un’opzione per le attività di manutenzione. Il primo contratto applicativo è di 47 treni per un totale di 240 milioni di euro. Nella progettazione e costruzione dei nuovi treni regionali per Trenitalia saranno coinvolti tre siti di Alstom in Italia: Savigliano (1.000 dipendenti), Sesto San Giovanni (340 dipendenti) e Bologna (600 dipendenti).
Hitachi Rail Italy, si è aggiudicata ieri un contratto da parte di Trenitalia per la costruzione di 39 treni, per un valore di 333 milioni di euro, fornitura che fa parte di un accordo quadro per costruire fino a 300 treni regionali su due piani, per un importo complessivo di circa 2,6 miliardi di euro. I treni verranno prodotti negli stabilimenti italiani di Hitachi Rail Italy a Pistoia, Napoli e Reggio Calabria .
Capitale Italiana della cultura 2018. Franceschini: "importante strumento per promozione territori e Italia museo diffuso"
nella foto il Ministro Dario Franceschini Sono 21 le città in corsa per il titolo “Capitale Italiana della Cultura 2018”. Lo ha reso noto il Ministero dei Beni e della Attività Culturali e del Turismo, che ha trasmesso al presidente della Conferenza Unificata l’elenco delle città candidate per avviare la procedura di valutazione che si concluderà entro il 31 gennaio 2017. Come nelle precedenti edizioni, la Capitale Italiana della Cultura 2018 riceverà dal Governo un contributo pari ad un milione di euro per la realizzazione del progetto. La giuria, chiamata ad esaminare i 21 progetti, sarà composta da sette esperti di chiara fama nel settore della cultura, delle arti, della valorizzazione territoriale e turistica. Entro la metà di novembre verrà definita una short list delle 10 città finaliste, tra queste sarà selezionata la vincitrice entro il 31 gennaio 2017. “Le esperienze finora realizzate, da quella in corso a Mantova fino alla prossima di Pistoia, dimostrano – dice il Ministro dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, Dario Franceschini – come il titolo di Capitale Italiana della Cultura sia in grado di mettere in moto un meccanismo di progettazione virtuosa e di promozione delle città, coinvolgendo tutte le realtà economiche e sociali dei territori e rafforzando il concetto di Italia museo diffuso”.
nella foto un angolo panoramico di Altamura L’iniziativa “Capitale Italiana della Cultura” è volta a sostenere, incoraggiare e valorizzare la autonoma capacità progettuale e attuativa delle città italiane nel campo della cultura, affinché venga recepito in maniera sempre più diffusa il valore della leva culturale per la coesione sociale, l’integrazione senza conflitti, la creatività, l’innovazione, la crescita e infine lo sviluppo economico e il benessere individuale e collettivo. Il conferimento del titolo “Capitale Italiana della Cultura”, in linea con l’Azione UE “Capitale Europea della Cultura 2007-2019”, si propone i seguenti obiettivi: il miglioramento dell’offerta culturale; il rafforzamento della coesione e dell’inclusione sociale, nonché dello sviluppo della partecipazione pubblica; l’incremento dell’attrattività turistica; l’utilizzo delle nuove tecnologie; la promozione dell’innovazione e dell’imprenditorialità nei settori culturali e creativi; il conseguimento di risultati sostenibili nell’ambito dell’innovazione culturale. Ecco l’elenco delle 21 città in corsa per il titolo di Capitale italiana della cultura 2018:
1. 2. 3. 4. 5.
Alghero Aliano Altamura Aquileia Candidatura congiunta Viterbo – Orvieto – Chiusi
6. 7. 8. 9. 10. 11. 12. 13. 14. 15. 16. 17. 18. 19. 20. 21.
Caserta Comacchio Cosenza Ercolano Iglesias Montebelluna La Spezia Ostuni Palermo Piazza Armerina Recanati Settimo Torinese Spoleto Trento Unione dei Comuni Elimo Ericini Vittorio Veneto
Porto di Taranto. Per il Consorzio Ulisse può dimenticare una lunga pagina di crisi Il Consorzio Ulisse, con sede in Taranto, con un comunica stampa a firma del dr. Alessandro Oriolo presidente del consorzio ha reso noto di “essersi regolarmente costituito con tutti i requisiti richiesti, di aver approntato la prevista dotazione finanziaria, di aver presentato la propria formale offerta tecnico-economica ed occupazionale in data odierna, entro l’orario di scadenza previsto dalla gara pubblica per l’assentimento in concessione di parte del molo polisettoriale di Taranto“.
“Ora – continua la nota del Consorzio Ulisse – le commissioni preposte si pronunceranno sul valore del progetto, secondo il possibile terminalista del tutto concreto e di rapida definizione, per una vera ripartenza dell’economia portuale ionica e del suo indotto. Il porto di Taranto può tornare sulle mappe internazionali e voltare finalmente una lunga pagina di crisi, gli operatori locali e le importanti partnership realizzate si sono assunti con entusiasmo e serietà questa responsabilità e restano a disposizione delle parti sociali e delle istituzioni per gli approfondimenti del caso”
Per la Gazzetta dello Sport il Taranto è stato ripescato in serie C ( Lega Pro)
Anticipazione della Gazzetta dello Sport: è ormai pressochè certo che tra 24 ore il Taranto Calcio inizierà una nuova e prestigiosa avventura, ritornando a giocare su campi e contro società che le competono come il Catania, il Catanzaro, il Foggia, il Lecce, la Reggina ecc . Adesso però, dopo il salto di categoria “a tavolino”, sarà necessario e fondamentale allestire una squadra degna di essere definita tale, per evitare il rischio di retrocedere immediatamente. L’attuale società ha la necessaria disponibilità economica ? L’ufficialità della promozione, arriverà domani, giovedì 4 agosto, al termine del consiglio federale. Il nuovo Girone C della Serie C dovrebbe essere in linea con la vecchia tradizione raggruppando insieme tutte le squadre del sud Italia. Dalle anticipazioni del quotidiano sportivo milanese, non compare la Cavese (dell’ex presidente rossoblù Campitiello) , che sarebbe stata estromessa dai ripescaggi per aver depositato una domanda non corretta nonostante accanto al “salumaio” di Pagani ci sia ora la sua bionda passione tarantina : ma evidentemente qualche Cosa non è stata fatta bene !
Canone Rai, ecco il modulo e le istruzioni per il rimborso
L’Agenzia delle Entrate ha appena comunicato le istruzioni per richiedere il rimborso del canone tv Rai pagato mediante addebito sulle fatture elettriche, ma non dovuto. I contribuenti possono inviare da subito l’istanza con raccomandata allo sportello Abbonamenti Tv dell’Agenzia delle Entrate o, in modalità telematica, a partire dal 15 settembre 2016, tenendo presente dei tempi necessari per lo sviluppo dell’applicazione web dedicata. Quanto ai requisiti, il cittadino può chiedere il rimborso del canone tv, nel caso in cui lui stesso o un altro componente della sua famiglia anagrafica sia in possesso dei requisiti di esenzione e sia stata presentata l’apposita dichiarazione sostitutiva. Il documento ricorda che sono esenti i contribuenti Over 75 con reddito complessivo familiare non superiore a 6.713,98 euro. E’ possibile presentare la domanda di rimborso, se il contribuente ha pagato il canone tramite addebito sulle fatture di energia elettrica e lui stesso o un altro componente della famiglia anagrafica ha versato il canone anche con modalità diverse dall’addebito. La richiesta di rimborso è ammissibile anche quando il cittadino ha pagato il canone inserito nelle fatture di energia elettrica e lo stesso canone risulta corrisposto anche mediante addebito sulle fatture relative a un’utenza elettrica intestata ad altro componente della famiglia. I rimborsi sono effettuati dalle imprese elettriche mediante accredito sulla prima fattura utile, oppure con altre modalità, sempre che le stesse assicurino l’effettiva erogazione entro 45 giorni dalla ricezione, da parte delle stesse imprese elettriche, delle informazioni utili all’effettuazione del rimborso. Nel caso in cui il rimborso da erogare a cura delle imprese elettriche non vada a buon fine il rimborso sarà pagato direttamente dall’Agenzia. (ecco
il modulo) Ric_RIMB_RAI_mod