copertina
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194 ANNO 34 FEBBRAIO | MARZO 2010
ambientecucina
BIMESTRALE IL SOLE 24 ORE BUSINESS MEDIA SRL - VIA G.PATECCHIO 2 - 20141 MILANO - POSTE ITALIANE SPA - SPED. IN A.P. - D.L. 353/2003 (CONV. IN L. 27/02/2004 N.46) - ART. 1 - COMMA 1, DCB FORLÌ
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RIPROGETTARE LA FUNZIONALITÀ Ampia cavità per grandi performance: i nuovi forni Smeg Smeg propone il più esteso numero di modelli con cavità da 68 lt. Ancora più capienti e funzionali, i forni da 60 cm dispongono di 5 posizioni di cottura, che consentono la massima flessibilità di utilizzo e l’ottimizzazione dei tempi quando occorre preparare contemporaneamente pietanze diverse o di grandi dimensioni. Disponibile in più linee estetiche, la nuova cavità offre soluzioni avanzate che ne ampliano la funzionalità. Innovative guide telescopiche permettono di estrarre le griglie senza che sia necessario inserire la mano nel forno caldo, mentre 2 lampade alogene laterali, in posizionamento asimmetrico, aumentano la visibilità all’interno del forno. La nuova gamma testimonia la sensibilità di Smeg nell’offrire al consumatore prodotti che interpretano le sue più esigenti richieste.
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DOGMA
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Design: Davide Stolfi e Defne Dilber
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2 vasche con piano
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ambientecucina | anno 34
sommariocentonovantaquattro
| febbraio-marzo 2010
ambientecucina on line www.ambientieoggetti.com
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6 | RUBRICHE in copertina 9 editoriale 10 magazine a cura della Redazione 24 green magazine di Clara Mantica e Giuliana Zoppis
shop 30 dove di Paola Leone 38 experience di Lilli Bacci e Elisabetta Scheggi
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42 vetrina di Lilli Bacci
selezione 44
di Monica Molteni
impresa 51 swg monitor di Diego Martone - Swg 53 strategie di Fabio Salvati 54 norme di Roberto Maida 55 finanza di Giovanni Parente
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56 | SERVIZI scenari i mercati da cui si può ripartire di Raffaella Razzano
60 economia cucina, la parola ai bilanci di Fabio Salvati
72 trend in corso gold! di Paola Leone
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copertina Elite di Cesar, a pagina 6
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anno 34 | febbraio-marzo 2010 | ambientecucina
sommariocentonovantaquattro 78 | INTEMAINTHEMES
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VENTO DEL NORD NORTH WINDS di Paola Leone
100 ambientecucina Direttore responsabile Antonio Greco Direttore di redazione Raffaella Razzano
[email protected] Redazione Carla Cavaliere (caposervizio)
[email protected] Segretaria di redazione Anna Alberti
[email protected] Hanno collaborato a questo numero Lilli Bacci, Antonella De Alessandri, Fabrizio Gomarasca, Paola Leone, Roberto Maida, Clara Mantica, Diego Martone, Monica Molteni, Giovanni Parente, Fabio Salvati, Elisabetta Scheggi, Giuliana Zoppis David Lorwy (traduzioni) Progetto grafico e impaginazione: Fabio Berrettini, Cristina Menotti
Agenti di zona Lombardia e Piemonte: Davide Mariani, tel. (02) 39646804, fax (02) 39844800, cell. (388) 7964723
[email protected] Triveneto: Anna Dieni, tel. (049) 662833, fax (049) 8752678 cell. (337) 930223,
[email protected] Toscana e Umbria: Media & Massima, tel. (055) 412745 - 4223085, fax (055) 4361167,
[email protected] Marche, Emilia Romagna: Società Futura, tel. (051) 230807, fax (051) 225303,
[email protected] Lazio, Abruzzo e Molise: Intermedia, tel. (06) 5899247 - 5894534, fax (06) 5819897,
[email protected] Campania e Sicilia: Salvatore Cuomo, tel. (0823) 1874194, fax (0823) 1874228,
[email protected] Ufficio Abbonamenti tel. (02) 39646420 fax (02)39646421
[email protected] Stampa Faenza Industrie Grafiche - Faenza (Ra)
Chief Sales executive Riccardo Arlati Segreteria commerciale e Ufficio Traffico tel. (02) 39646836 fax (02) 39844800
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Il Sole 24 Ore Business Media Srl
100 | CUCINATECNO built-in freddo ecologico a 360° di Antonella De Alessandri
Rivista bimestrale (6 numeri annui) Costo a copia ai soli fini fiscali: euro 2,30 Abbonamento singolo Italia (annuale): euro 22,00 Direzione, redazione, amministrazione Abbonamento singolo estero (annuale): euro 80,00 via G. Patecchio 2, 20141 Milano Per acquisti cumulativi contattare tel. (02) 39646.1 fax (02) 39646421 l’Ufficio Abbonamenti. I versamenti possono essere effettuati sul c/c Presidente Eraldo Minella 28308203 intestato a Il Sole 24 Ore Business Media Srl Amministratore delegato Antonio Greco La direzione non si impegna a restituire i testi e il materiale fotografico inoltrati Direttore editoriale Mattia Losi a questa redazione anche in caso di non avvenuta pubblicazione - Printed in Italy. Direttore divisione Industry Proprietà letteraria e artistica riservata. Fabio Franzoni Copyright reserved throughout the world 2010 - Il Sole 24 Ore Business Media Srl. Ambiente Cucina, Décor Cuisine, L’IVA sugli abbonamenti, nonché sulla The Kitchen, Die Küche vendita di fascicoli separati, è assolta Registrazione Tribunale Milano dall’Editore ai sensi dell’art. 74 primo n. 169 del 24.4.1977 comma lettera C del DPR 26.10.72 copyright Il Sole 24 Ore Business N. 633 e successive modificazioni Media Srl, Milano - Italia e integrazioni. R.O.C. n. 6357 del 10.12.2001 Il responsabile del trattamento dei dati personali raccolti in banche dati di uso redazionale è il Direttore Responsabile a cui, presso il coordinamento delle segreterie redazionali (fax 02/39844800), gli interessati potranno rivolgersi per esercitare i diritti previsti dall'art. 7 D.LGS. n. 196/’03.
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Unione Stampa Periodica Italiana
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SBABO CUCINE s.r.l. via molle, 23/A 36030 montecchio precalcino (vicenza) italy T +39 0445 864577 E
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[ in copertina Cesar ]
ELITE
ELEGANZA SENZA TEMPO
Raffinatezza senza tempo, con elementi che si richiamano alla tradizione e un’armonia complessiva di gusto contemporaneo per Elite, qui proposta in laccato seta grafite, esaltata dal passepartout in argento. Il top è in marmo di Carrara grigio levigato opaco, spessore 4 cm, impreziosito dall’esclusivo profilo sagomato Elite.
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IL BRAND APPREZZATO DEL DESIGN MADE IN ITALY ESPRIME UNA ORIGINALE RICERCA CON IL PRIMO MODELLO CHE INTERPRETA LA TRADIZIONE CLASSICA CON MATERIALI, FINITURE E LINEE DALLA VOCAZIONE CONTEMPORANEA
L’audacia del classico: per un’azienda come Cesar,
le sottili colonnine scanalate, concluse da capitelli
che si è affermata a livello internazionale come brand
a forma d’anfora, che creano un delicato ritmo visivo
del design made in Italy, è una grande novità proporre
affiancandosi a basi, pensili e colonne; lo zoccolo
una cucina che si richiama alla tradizione. Elite
e la cornice che rifiniscono basi e pensili, arricchiti
- questo non a caso il nome della nuova nata in casa
da modanature; le ante a vetro, scandite da listelli
Cesar, disegnata da G.V. Plazzogna - è un modello
orizzontali sagomati, che presentano un particolare
originale e ricercato, sviluppato per andare incontro
e delicato effetto rugoso. Si distinguono per
alle specifiche richieste di alcuni mercati esteri
la ricercatezza anche i materiali dei top (in marmo
e che ora si è affermato come uno dei modelli
o pietra di spessore 4 cm con profilo personalizzabile
di punta anche in Italia. È una cucina che recupera
Elite) e la grande cappa enfatizzata da lesene
quanto di più genuino e apprezzabile c’è nella storia
scanalate laterali, che celano, dietro il pannello
del mobile italiano e lo restituisce con materiali,
frontale, un pratico carrello attrezzato estraibile.
finiture e linee di un pensiero contemporaneo,
Raffinatezza e sobrietà anche per le otto colorazioni
supportato dalla ricerca e dalla tecnologia più
laccato seta disponibili: bianco, burro, avorio, corda,
avanzate che contraddistinguono da sempre l’azienda.
grigio nuvola, tortora, caffé e grafite. Davvero
La sontuosità dei canoni tradizionali di Elite si coniuga
un classico per intenditori, Elite, molto italiano
ad una estrema attenzione, funzionale ed estetica,
e proprio per questo assolutamente internazionale,
per i dettagli: l’anta a telaio con una cornice dal segno
la cui eleganza senza tempo poteva essere disegnata
L’anta a telaio, spessore 2,5 cm, è decorata da una cornice dal segno forte, completata da una modanatura che corre anche sullo zoccolo e sulla cornice di basi e pensili. Maniglia Elite Arco in finitura argento spazzolato.
forte, completata da un profilo sagomato evidente;
solo da un grande brand della cucina contemporanea.
www.cesar.it
La cura dei dettagli in Elite è straordinaria, come la delicata sagomatura del profilo del piano in marmo e le sottili colonnine scanalate, con capitelli a forma d’anfora, che si affiancano alle basi, ai pensili e alle colonne. La grande cappa è racchiusa da larghe lesene scanalate laterali, che celano dietro il pannello frontale un funzionale carrello attrezzato estraibile.
Imperial Kitchens Collection
Imperial Collection sarà presente al Salone del Mobile PAD 11 STAND L15 M18 DAL 14 AL 19 aprile 2010 ARAN WORLD S.r.l. Zona Industriale frazione Casoli 64032 - Atri (TE) Italy Italia: Tel. +39 085 87941 Fax +39 085 8794242/4/5 Export: Tel. +39 085 870971 Fax +39 085 87097315 Numero Verde 800.500.100 www.aran.it
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ambientecucina
Raffaella Razzano
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editoriale
LA SVOLTA DELLA CONCRETEZZA
P
assata attraverso la cruna stretta della crisi, la maggior parte delle imprese ha dovuto ripensare al concetto di innovazione e di valore. Persa da tempo la battaglia della competitività sull’unico asse del prezzo, l’industria italiana ha puntato negli ultimi anni verso l’al-
to, qualsiasi fosse il posizionamento storico. Un processo più facile all’estero, dove gusto e buon gusto ci sono ampiamente riconosciuti, più complesso in Italia dove ognuno doveva fare i conti con le proprie radici. Il percorso sembra essersi bruscamente interrotto nel 2009. Tanto più per chi, con una massa critica più ampia, ha sofferto maggiormente della contrazione della domanda come dimostrano già alcuni bilanci del 2008, pubblicati a pagina 60, in cui si leggono i primi segnali del trend negativo del mercato. Oggi che la parola lusso sembra dunque essere passata di moda, qual è la partita da giocare? Secondo Francesco Morace, intervenuto alla sesta edizione di Ambiente Cucina Day non ci sono dubbi. Tra i “paradigmi della post opulenza” ci sono alcuni temi chiave che sono radicati nella nostra cultura e che vanno recuperati e interpretati dall’industria. “Qualità reale del progetto” per il sociologo deve voler dire “dare valore alle pratiche, ai processi, alle mani, alle cose fatte bene”, perché “le scelte di consumo rispecchiano sempre di più il desiderio di fruire tutto ciò che è unico, e nello stesso tempo anche accessibile”. Le aziende più dinamiche hanno colto subito l’opportunità e hanno messo in campo progetti in cui il prezzo è tornato ad essere una variabile importante, ma non a discapito della qualità perché il consumatore chiede più valore a un prezzo che sia accessibile a molti. Una equazione difficile che ha comportato l’ennesima sfida per i produttori di cucine, che sono cresciuti gestendo il prodotto più complesso del settore arredo e che evidentemente sono ben allenati a trovare soluzioni apparentemente impossibili. Possibili e belle sono invece le cucine del futuro e anche per la passerella di Eurocucina trapela questa tendenza. Il rovescio della medaglia di questo percorso è il rischio di appiattire un prodotto che in Italia nasce come unico e altamente personalizzabile. Una peculiarità che rappresenta, oltre al “buon gusto”, l’altra chance da giocarsi sui mercati mondiali che, come racconta il servizio di pagina 56, sono sempre la promessa dello sviluppo per l’industria italiana. La necessità di offrire qualità e facile fruibilità ha imposto anche ad Ambiente Cucina di ripensare in modo più puntuale i propri contenuti e di dare maggiore spazio nelle rubriche alla gestione delle problematiche aziendali con una sezione dedicata. Una attenzione rafforzata dall’appartenenza a un gruppo editoriale autorevole come il Gruppo 24 Ore e dalla volontà di essere sempre più vicina a un comparto che rimane uno dei fiori all’occhiello della nostra economia. A questo proposito, grazie al lavoro egregio svolto dal Gruppo Cucine di Assarredo insieme al Ceced, l’associazione che rappresenta i produttori di elettrodomestici, sembra che anche il Governo stia prendendo atto dell’importanza del settore. Ce lo auguriamo tutti, anche se le risposte concrete sono storicamente patrimonio della cultura imprenditoriale, come dimostrano bene i nostri produttori di cucine e non, purtroppo, delle nostre istituzioni.
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magazine a cura della Redazione
GRUPPO CUCINE/INCENTIVI
UN TAVOLO TECNICO PER IL SETTORE Per dare ossigeno al settore e rivitalizzare il mercato, il Gruppo Cucine Assarredo di FederlegnoArredo si è rivolto alle istituzioni e l’ha fatto per la prima volta di concerto con il Ceced, l’associazione che riunisce i produttori di elettrodomestici. «Un’azione comune e perciò più forte» ha ricordato il presidente Patrizia Copat, «che ha avuto come primo risultato importante una serie di incontri iniziati a luglio dello scorso anno a Roma con Stefano Saglia, sottosegretario allo Sviluppo Economico con cui abbiamo posto le premesse per dare il via a un tavolo tecnico permanente per discutere di concerto con il ministro dello Sviluppo Economico Claudio Scajola dei problemi del settore». Un successo congiunto, mai raggiunto prima, che richiama l’attenzione del Governo su due settori produttivi importanti reduci da un anno difficile come il 2009.
Il primo obiettivo concreto raggiunto è la bozza di decreto legge che regola “gli incentivi per l’acquisto di una nuova cucina componibile completa di elettrodomestici ad alta efficienza” in sostituzione di una cucina in uso. «L’intento congiunto tra il Gruppo Cucine e il Ceced è di premiare chi sceglie elettrodomestici ad alta efficienza e di sviluppare, di conseguenza, una maggiore consapevolezza da parte di tutta la filiera sull’importanza che ha la salvaguardia dell’ambiente», specifica Patrizia Copat. «Questo progetto si propone in termini completamente diversi da quelli difficilmente applicabili e applicati dalla Finanziaria 2009 (che ricordiamo erano legati alla ristrutturazione della casa e prevedevano un iter complesso e scoraggiante). Mi auguro che un provvedimento di questo genere aumenti
la sensibilità di tutti noi imprenditori del settore verso i temi legati al rispetto dell’ambiente e ci porti a sviluppare una vera e propria identità nazionale che può accrescere il valore del tanto decantato “Made In Italy” arricchendolo di nuovi contenuti eco-sostenibili». In attesa di conoscere gli sviluppi e i dettagli del decreto, per il presidente del Gruppo Cucine, l’importante risultato raggiunto in termini di “possibili incentivi” è la riprova che lavorare insieme non significa perdere la propria identità, ma piuttosto individuare obiettivi individuali che possano essere sinergici agli obiettivi degli altri e rafforzarli in un unico obiettivo finale che è quello di far crescere un settore così vitale e così rappresentativo dei valori più importanti dell’industria e della cultura italiana. www.federlegnoarredo.com
COSENTINO
SAMSUNG
INVESTIMENTI E STRATEGIE
Acquisizione in Polonia
Il Gruppo spagnolo Cosentino, multinazionale spagnola leader mondiale nella produzione e la distribuzione di superfici in quarzo e pietra naturale, ha acquistato il restante 50% dello stock di capitale della sua società gemella, Cosentino Nord America. Un investimento importante che mira a rafforzare la posizione di Cosentino Nord America all’interno di Cosentino Group e che aiuta l’azienda spagnola ad affermarsi in maniera ancora più Simone Rugiati significativa sui mercati internazionali. A questo proposito si rafforza anche la presenza in Italia dove tra le strategie di marketing messe in campo si distingue la recente collaborazione con il popolare chef italiano Simone Rugiati (protagonista dell’imminente edizione dell’Isola dei Famosi) che sarà il testimonial di Silestone® by Cosentino, la superficie in quarzo igienico, per tutto il 2010. «L’estro, il dinamismo e l’eccezionale espressività dello chef Simone Rugiati, unitamente alla capacità di creare innovazione anche con gli ingredienti più semplici, sono i fattori che lo accomunano al brand Silestone® e che ci hanno spinti a sceglierlo come testimonial per l’anno in corso» - ha affermato Santiago Alfonso, Marketing Director Cosentino Group. «Crediamo fermamente - ha aggiunto Alfonso - che la collaborazione con Simone abbia tutte le carte in regola per rafforzare la notorietà del brand Silestone® in Italia».
Samsung Electronics, leader globale nel settore dei media digitali e della convergenza tecnologica digitale, ha annunciato l’acquisizione dello stabilimento polacco di Amica, nel mercato da 65 anni con base a Poznan, a 320 km ad ovest di Varsavia, grazie ad un accordo da 76 milioni di dollari. La conclusione dell’accordo costituisce un importante passo in avanti per Samsung nel perseguire l’obiettivo di diventare leader europeo nel mercato degli elettrodomestici, che si stima si aggiri intorno ai 50 miliardi di dollari. La Polonia è il settimo paese nel mondo in cui Samsung produce elettrodomestici. Fino a questo momento, la maggior parte delle apparecchiature vendute in Europa sono state prodotte nel sud-est asiatico. Stabilire un sistema produttivo in Europa garantirà a Samsung una maggiore vicinanza al mercato locale, garantendo un miglior presidio e abbassando significativamente le attuali tempistiche di produzione. Sangheung Shin, presidente di Samsung Electronics Europa e Rutkowski Jacek, presidente di Amica, hanno finalizzato l’accordo preliminare a Varsavia il 22 dicembre, siglando il completamento dell’acquisizione. Lo stabilimento polacco continuerà a produrre elettrodomestici da cucina anche in seguito alla vendita dei propri impianti di produzione per frigoriferi e lavatrici.
www.silestone.com www.cosentinogroup.net www.samsung.com/it
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www.ceceditalia.it
CECED ITALIA
TIMIDI SEGNALI DI RIPRESA PER GLI ELETTRODOMESTICI Proseguendo il trend negativo inaugurato nel 2008, chiude ancora in rosso il bilancio 2009 del settore degli apparecchi domestici e professionali in Italia, paese leader europeo nei grandi elettrodomestici, leader mondiale nelle cappe e nei professionali, primo esportatore italiano. In questo scenario va però rilevato che in Italia, lo scorso anno si è concluso meno peggio di quanto si temesse in gennaio, quando tutti gli indicatori puntavano inesorabilmente verso il basso. Sono andati un po’ meglio delle attese decisamente negative i grandi elettrodomestici, i piccoli elettrodomestici, i caminetti e le stufe. I primi due comparti restano in negativo rispettivamente del -4,6% (grandi) e del -5,6% (piccoli) in volumi. Caminetti e stufe sono rimasti stabili. Va notato che per i grandi e piccoli elettrodomestici, il calo in valore è stato inferiore a quello in volumi: significa che i produttori hanno aumentato la qualità e il valore dell’offerta e che i consumatori stanno imparando ad apprezzare i prodotti più ecologici ed efficienti, con conseguente innalzamento del prezzo medio. Hanno registrato risultati fortemente negativi i comparti più legati all’edilizia, scontandone la grave crisi non solo in Italia, ma nei principali Paesi europei: camini e canne fumarie (-30%), cappe aspiranti (-25%), climatizzazione (-20%), scalda-acqua
elettrici (-8%). I produttori di componenti hanno risentito pesantemente dell’effetto domino che si è propagato lungo l’intera filiera. Un discorso a parte richiede il comparto degli apparecchi professionali per catering e ospitalità, che aveva registrato risultati positivi ancora nel 2008: il forte orientamento all’esportazione (70% della produzione totale) ha risentito della crisi mondiale, che ha generato un calo dei flussi turistici e il congelamento dei grandi investimenti in conto capitale per il turismo. Il risultato a fine 2009 indica -10% per ordini e fatturati. La produzione industriale in Italia ha registrato il suo minimo nel 2009: il comparto dei grandi elettrodomestici ha segnato -17,7% sul 2008 con 19,5 milioni di unità prodotte. Rispetto al massimo storico (30,2 milioni di unità nel 2002), il calo è ammontato a -36%. L’indice della produzione industriale dell’intero settore degli elettrodomestici, misurato da Confindustria Anie, ha registrato tra gennaio e settembre -26% rispetto al periodo corrispondente del 2008. GRANDI ELETTRODOMESTICI In Europa, il mercato dei grandi elettrodomestici ha registrato un bene augurale +3,8% in Germania, mantenendosi su risultati negativi in Francia (-3,7%), Gran Bretagna (-5,4%) e
ASPIRAZIONE CODICE DI CONDOTTA PER LE CAPPE Lo scorso dicembre, i principali produttori europei di cappe da cucina, cui presto se ne aggiungeranno altri, hanno sottoscritto volontariamente il codice di condotta Ceced, per condividere le stesse modalità di dichiarazione delle caratteristiche dei loro prodotti, in modo da mettere il consumatore in grado di valutare le prestazioni di questa tipologia di apparecchi sulla base di valori presentati in modo uniforme, chiaro, comparabile. Il codice, vincolante per i firmatari, è stato fortemente voluto dai produttori italiani, presenti in più mercati dell’Unione Europea, per regolare le dichiarazioni della portata di aspirazione e della rumorosità, e riguarda tutto il materiale promozionale e informativo, sia su carta sia online, uniformato dal gennaio 2010. La portata del flusso di aspirazione deve essere misurata secondo la normativa IEC/EN 61591, che simula il collegamento standard della cappa a un condotto
Spagna (-12,1%). Positivi anche i risultati di Svezia e Austria, uniche eccezioni in un panorama negativo. Per quanto riguarda l’Italia, il calo del sell out corrisponde a -4%, come nel 2008, mentre il sell in ha registrato una diminuzione del 5,8% (-8% nel 2008). In base ai dati Gfk, è degno di nota il settore lavaggio, che ha segnato un ultimo quadrimestre di tendenze continuamente positive. Il comparto del freddo, dopo l’alta stagione ancora negativa, comincia a dare segni di ripresa con l’ultimo bimestre (+1,1%), grazie soprattutto ai prodotti di libera installazione. Di contro, la cottura, come tutto il segmento incasso, continua a mostrare tendenze negative. SOVVENZIONI INDISPENSABILI Con circa 130mila addetti, diretti e indiretti, il comparto degli elettrodomestici è il secondo settore industriale italiano dopo l’automobile, ma ha finora ricevuto ben poca attenzione e sostegno dal Governo e dal Parlamento. «Attendiamo risposta dal ministro per lo Sviluppo Economico, Claudio Scajola, al quale abbiamo chiesto un incontro urgente - ha dichiarato Piero Moscatelli, presidente Confindustria Ceced Italia - Abbiamo contatti consolidati e positivi con il livello tecnico del Ministero e ora è proprio arrivato il momento di essere ascoltati dal livello
politico. Il futuro del nostro settore richiede interventi di politica industriale per mantenere posti di lavoro, risorse qualificate di ricerca e sviluppo, capacità produttiva in Italia; evitare la desertificazione dei distretti in cui operano grandi aziende e PMI; stimolare la domanda mediante incentivi all’acquisto dei prodotti più ecologici ed efficienti. Ci aspettiamo che gli incentivi annunciati per gennaio non siano la ripetizione di quelli attuali che, a parte i frigoriferi, si sono dimostrati del tutto inutili e inapplicabili. Il settore viene da due anni di profonda crisi in cui ha razionalizzato e ottimizzato strutture e gestione e ha continuato a investire nell’innovazione dei processi e dei prodotti sempre più performanti e rispettosi dell’ambiente. Non ha più margini per continuare a investire con i soli mezzi propri: le prospettive di una nuova crescita sostenibile sono legate alle decisioni di politica industriale e di incentivazione agli acquisti, senza le quali è in gioco la sopravvivenza della presenza industriale in Italia. Le aziende italiane del comparto hanno reagito alla crisi, abbandonando i vecchi modelli di business per riposizionarsi sulla nuova realtà dei mercati e dell’economia, ma il sistema-Paese non sostiene la nostra industria e di fatto azzera l’attrattività dell’Italia per i nuovi investimenti delle aziende italiane e delle multinazionali».
di evacuazione dell’aria. Per le cappe aspiranti sono proibite le dichiarazioni della portata a uscita libera, cioè non collegata a nessun tubo di evacuazione dell’aria aspirata. Questa condizione permetteva di dichiarare valori “artificialmente” più elevati. La rumorosità deve essere indicata in potenza acustica e non in pressione acustica. Quest’ultima è solitamente inferiore alla prima: la differenza media è di circa 12 dBA, come se la cappa fosse 8 volte più silenziosa. La misura deve avvenire alla velocità di aspirazione più elevata, cioè quando l’apparecchio è più rumoroso. È possibile anche continuare a indicare la rumorosità misurata in pressione acustica, ma questa indicazione deve essere sempre accompagnata da quella in potenza acustica. Le misure di portata e rumorosità devono essere coerenti, cioè associate alla medesima velocità della cappa. Le aziende che hanno finora sottoscritto il Codice di Condotta Ceced, commentato positivamente dall’unione nazionale consumatori sono Arcelik, Best, Bsh, Electrolux, Elica, Faber, Fagor Group, Gorenje, Indesit Company, Mìele, Tecnowind, Whirlpool, Smeg.
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a cura di xxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxx 12 | ambientecucina
magazine FEDERLEGNOARREDO
INTERVENTI STATALI E NUOVA FLESSIBILITÀ PER IL 2010 Se il 2009 è ormai definito in generale come l’annus horribilis, lo è stato ancora di più per il sistema del legnoarredamento italiano: nel 2010 occorre lasciarlo alle spalle e reagire con forza, sia con richieste precise al Governo da parte del settore sia con uno sforzo delle aziende di ri-adattarsi ai mutamenti dei mercati. «Abbiamo pagato un conto salatissimo per gli eccessi della finanza internazionale - ha sottolineato con forza il presidente Rosario Messina - abbiamo in gran parte sostenuto da soli il peso della crisi e l’esito è il peggiore che si potesse immaginare: un settore che perde il 20% del valore della produzione, mentre la finanza mondiale è in parte tornata ai comportamenti precrisi». I dati dei Preconsuntivi 2009 presentati durante l’ultima assemblea di FederlegnoArredo, svoltasi il 15 dicembre scorso, confermano una probabile chiusura dell’anno passato con un calo di fatturato complessivo del 20%, condizionato dal crollo delle esportazioni (-23,5% in valore) che ha costituito la componente più negativa delle vendite del settore. Un crollo verticale, iniziato nel primo trimestre con una imponente gelata di ordini, seguito da un secondo trimestre in ulteriore peggioramento, con un trend
che nel terzo trimestre ha visto una leggera ripresa degli ordini, ma non sufficiente a invertire l’andamento complessivamente negativo e le prospettive di chiusura dell’ultimo trimestre. Per il settore arredamento, il calo è stato del 17,3% a fronte di un calo delle esportazioni del 23%, con una contrazione delle importazioni del 16,7%, che ha comportato un calo del saldo commerciale del 24%, subendo gli effetti negativi del blocco dell’espansione del commercio mondiale (i principali clienti esteri del nostro sistema legno-arredamento hanno subìto un forte impatto della crisi, alcuni addirittura invertendo bruscamente la rotta, basti citare il -33% della Russia). La voce dei vertici di FederlegnoArredo si alza univoca, nel richiedere “un intervento urgente del Governo per evitare di perdere oltre 10.000 posti di lavoro e garantire continuità alle nostre piccole e medie imprese che rappresentano l’ossatura del sistema economico italiano”. Cominciando dalla rottamazione che dovrebbe subito coinvolgere il settore del mobile, uscendo dalla gabbia delle ristrutturazioni, estendendola anche al settore alberghiero, dando sostegni diretti alle imprese con premi fiscali, rilanciando i consumi facendo crescere il potere di acquisto delle famiglie.
Ancora Messina: «A questo punto le speranze per il 2010 si riversano sulla riconferma dell’incentivo, svincolato dalla ristrutturazione, che sicuramente potrebbe avere lo stesso effetto che ha avuto sulle auto, con una crescita del 15% degli ordini». Accompagnato dalla speranza che alcuni paesi trainanti (nei mesi pre-crisi) possano ripartire nel 2010, e a fronte e nonostante un sistema bancario rigido, arretrato, spesso “ostile” alle imprese che “hanno idee”. Ma le aziende italiane, come si è visto tra l’altro dai risultati molto positivi dell’ultimo Made (+21% di visitatori) e dagli importanti preparativi alla vigilia del prossimo Salone milanese, non stanno di certo a guardare. Come conclude Messina: «Questa non è certo una crisi dovuta alla mancanza di competitività, quanto piuttosto ad una contrazione generalizzata del commercio internazionale; cionondimeno, le imprese hanno iniziato a ripensare in modo nuovo i propri prodotti e la propria organizzazione produttiva e commerciale. La ricerca di nuovi posizionamenti dovrà essere più flessibile, adattando la strategia al singolo mercato e non guardando solo a quei paesi a forte crescita, ma continuando a consolidare anche nei mercati clienti più tradizionali», anche con un accresciuto supporto di strategie promozionali. C.C. www.federlegno.it
incarica NUOVO DIRETTORE COMMERCIALE IN ASTER CUCINE A partire dal 20 gennaio 2010, Paolo Zonghetti è entrato a far parte di Aster Cucine in qualità di Direttore Commerciale. Pesarese, 42 anni, laureato in Economia, una solida esperienza maturata in aziende leader nel settore cucine componibili, Paolo Zonghetti supporterà l’azienda pesarese nell’obiettivo di sviluppare ulteriormente il mercato Italia. Aster Cucine, già attiva con ottimi risultati sui mercati internazionali, punta infatti decisamente lo sguardo anche verso il mercato nazionale, per il quale ha delineato un piano marketing triennale che prevede investimenti sul fronte della comunicazione, modellistica, formazione e attività di fidelizzazione dei punti vendita. www.astercucine.it
SCAVOLINI
Traguardi di eccellenza Scavolini ha festeggiato la fine del 2009 con due avvenimenti di rilievo: l’inaugurazione del nuovo Scavolini Store di Milano (il 41° aperto in Italia e il decimo nell’ultimo anno) e la consegna del Merit Award, prestigioso riconoscimento che Sgs - leader mondiale nei servizi di ispezione, verifica, analisi e certificazione di beni, servizi e sistemi - conferisce alle aziende che si sono particolarmente impegnate dal punto di vista del controllo di qualità, della sicurezza, dell’ambiente e della responsabilità sociale. «Tutti gli addetti dell’azienda contribuiscono al processo di miglioramento continuo, che è l’obiettivo primario della nostra azienda», ha sottolineato Gian Marco Scavolini, responsabile qualità e ambiente. L’avvicinamento ai sistemi di qualità comincia infatti all’inizio degli anni Novanta con l’obiettivo di garantire la soddisfazione dei clienti, con ricadute positive sull’azienda. A questa prima fase è seguita la certificazione Iso 14000 per il sistema di gestione ambientale, a testimoniare l’attenzione per il territorio, l’ambiente, il sociale. A chiudere poi il cerchio è arrivata la certificazione OHSAS 18001:2007 sui sistemi di gestione della salute e della sicurezza sul lavoro, prima azienda nel settore cucina in Italia a ottenerla nel dicembre 2008. «Attraverso le certificazioni ottenute, Scavolini si è dimostrata particolarmente sensibile alla qualità dei propri processi aziendali, alla tutela dell’ambiente e del proprio personale» ha commentato Cesare Nebuloni, Marketing and Sales manager di Sgs Italia consegnando il premio al presidente Valter Scavolini. Lo Scavolini Store di Milano, con i suoi 1.000 metri quadrati su due livelli, è il più grande aperto fino a oggi per iniziativa di Piero e Katia Bonadei, rivenditori Scavolini da oltre 20 anni. Con questa nuova apertura, Scavolini continua il percorso di rafforzamento della propria leadership attraverso l’operazione strategica degli Store, avviata a fine 2005, che affiancano i 1.000 punti vendita Scavolini distribuiti capillarmente su tutto il territorio nazionale e rappresentano una importante leva strategica e per trasmettere al consumatore il valore del marchio. «I punti vendita monomarca - spiega il direttore generale Vittorio Renzi - fanno bene al brand, ma anche alla distribuzione, perché favoriscono la specializzazione e garantiscono alti fatturati per metro quadrato. Inoltre rappresentano un fattore di accelerazione del cambiamento della distribuzione. Il nostro progetto è partito solo un paio d’anni fa per poter esprimere al meglio i valori del brand, con una offerta ampia e profonda di cucine che consentono a tutti i clienti di esplorare i diversi livelli di prezzo e ai distributori di non perdere occasioni di vendita. Come azienda sosteniamo in tutti i modi i punti vendita, non ultimo con un utilizzo della comunicazione come leva anticiclica per assicurare traffico nei negozi». Che la scelta sia quella giusta lo prova il preconsuntivo 2009: ordini in crescita del 5% e fatturato in linea con quello dell’anno precedente. Con l’aria che tira, non è cosa di poco conto! Fabrizio Gomarasca www.scavolini.it
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23-02-2010
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magazine premi&concorsi BULTHAUP SISTEMA B2 PLURIPREMIATO Il nuovo anno è iniziato felicemente per Eoos, l’associazione austriaca che si occupa di design e di arredamento, che ha ricevuto il prestigioso Gold Design Award della Repubblica Federale Tedesca 2010, premio soggetto a una forte selezione, per il sistema b2 prodotto da Bulthaup. Tra gli oltre 1.200 progetti, la giuria ha selezionato 5 vincitori “oro” e 18 “argento” nella categoria dei prodotti di design. La cucina b2 aveva già ricevuto l’Elle Decoration International Design Award e un Good Design Award dall’Università di Chicago. La cerimonia di premiazione Eoos si svolge nell’ambito di Ambiente a Francoforte durante l’edizione di febbraio. www.bulthaup.com www.eoos.com
HOTPOINT-ARISTON DUE RICONOSCIMENTI Sono due i riconoscimenti prestigiosi che hanno premiato la capacità progettuale di Indesit Company e in particolare del marchio Hotpoint-Ariston. Il frigorifero Quadrio è stato tra i vincitori dell’edizione 2009 di Good Design Award, il prestigioso riconoscimento fondato nel 1950 da Eero Saarinen, Charles and Ray Eames e Edgar Kaufmann Jr., dedicato alle migliori interpretazioni di design industriale assegnato dal Chicago Athenaeum-Museum di Architettura e Design insieme allo European Centre for Architecture and Art Design and Urban Studies. Quadrio, firmato da Makio Hasuike, ha reinterpretato il concetto di conservazione dei cibi aggiudicandosi il Good Design Award nella sezione elettrodomestici. Openspace, il forno da 70 litri nella foto, è stato invece eletto Prodotto dell’Anno® 2010. L’innovativo forno ha ottenuto una valutazione positiva dall’88% degli 8.014 consumatori interpellati. Oltre al risparmio di tempo consentito dalla flessibilità del forno e al design, sono stati vincenti (rispetto agli altri prodotti in competizione) il contenuto di innovazione tecnologica e le caratteristiche di ecosostenibilità: Openspace riduce infatti del 30% i consumi di energia rispetto ad un forno standard. «Le qualità distintive grazie alle quali il forno Openspace è stato scelto dai consumatori sono al centro delle attività di comunicazione del brand Hotpoint-Ariston, che punterà sempre di più su prodotti innovativi ed ecocompatibili», ha dichiarato Massimo Casale, Direttore Marketing Mercato Italia di Indesit Company. www.hotpoint-ariston.it
EGO DESIGN GIOVANI IN CONCORSO Dopo il suo debutto durante la scorsa edizione di Eurocucina, con la presentazione di due cucine disegnate da Carlo Colombo, Ego Design ha deciso di dare spazio e opportunità anche ai più giovani e meno noti con il concorso “Kitchen Concept. La cucina per il mercato globale”, dedicato agli studenti e ai diplomati ISAI (Istituto Superiore Architettura Interni Pier Giacomo Castiglioni) di Vicenza, proprio in occasione del trentennale di attività della scuola. È un concorso di idee sul tema della cucina intesa come concept; una proposta progettuale pensata come contributo, il più possibile libero e innovativo, sul tema dello spazio del cucinare, indagando stili e modi di vita, rapporti con il cibo e la quotidianità, tipici delle nuove società che interagiscono a livello globale, ponendo attenzione alla eco-compatibilità. Durante la prossima edizione di Eurocucina, Ego Design esporrà i migliori elaborati e un modello del progetto vincitore. www.egodesign.com www.isai.it
FRANKE UN LAVELLO DI DESIGN Con il lavello Planario, Franke si è aggiudicata l’IF product design award 2010, uno dei riconoscimenti d’eccellenza a livello internazionale, che premia i prodotti connotati da funzionalità, comfort, estetica ed innovazione. Sono state apprezzate dalla giuria la ricercatezza e l’esclusività del design di Planario, dal forte impatto estetico coniugato alla massima funzionalità, garantita dalla particolare sagoma della vasca che permette di sfruttare lo spazio del banco rubinetteria, aumentando la capacità contenitiva del lavello. Realizzato in acciaio inox, il modello si avvale dell’esclusiva finitura Scotch Brite, una particolare spazzolatura che ne graffia impercettibilmente la superficie. www.franke.it
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22-02-2010
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magazine instore ARCLINEA NUOVO SHOWROOM A PARIGI Una raffinata degustazione di ricette della tradizione italiana, elaborate dallo chef Alba Pezone, ha inaugurato lo spazio Arclinea Paris, in Boulevard Saint-Germain 220, nel cuore della zona che è diventata il riferimento dell’arredo di design della capitale francese. Il nuovo showroom, che ha debuttato in concomitanza con l’edizione di gennaio di Maison&Objet, cui Arclinea ha partecipato esponendo nel salone Now! Design à vivre, è uno spazio dedicato agli architetti e ai professionisti del settore che vi troveranno i modelli della collezione disegnata e coordinata dall’architetto Antonio Citterio. Inoltre, l’obiettivo di Arclinea è quello di proporre lo showroom come un riferimento e un’esperienza culinaria completa offerta alla capitale francese, grazie al dialogo con lo chef Pezone e la sua scuola gastronomica parigina “Parole in cucina”, attrezzata con una cucina Arclinea. www.arclinea.it
CUCINE LUBE CRESCONO I MONOMARCA L’apertura del nuovo Concept Store di Lube, a Castel di Lama, si inserisce in un progetto di più ampio respiro che vuole potenziare la presenza della nota azienda marchigiana sul territorio con showroom monomarca dalla forte connotazione istituzionale. In oltre 280 metri quadrati, il layout del nuovo monomarca, in cui vengono espresse tutte le peculiarità dei modelli esposti, presenta un’ampia selezione della collezione Lube: dalle novità della linea moderna come i modelli Brava, Nilde, Georgia, Pamela, Fabiana, Doris e Gaia, ai modelli dal sapore più tradizionale come Agnese, Laura e le proposte in muratura di Borgo Antico, tra cui il modello Anita. www.cucinelube.it
SNAIDERO CONCEPT STORE IN UMBRIA Il nuovo concept store Snaidero prende forma all’interno della superficie espositiva di Perla Arredamenti, un open space di 2 mila mq, ricavato da un ex sito industriale nelle immediate vicinanze del centro di Assisi. Nata nel 1991, Perla Arredamenti rappresenta oggi un punto di riferimento specializzato nella progettazione di interni e nella realizzazione di arredamenti di design. Il binomio con Snaidero affonda le sue radici nella condivisione di progetti e strategie, non ultima la spiccata propensione allo sviluppo tecnologico e al rispetto dell’ambiente. Lo spazio espositivo dedicato a Snaidero, che si sviluppa su 300 mq, racchiude i modelli più rappresentativi dell’azienda, che coesistono in un percorso animato da oggetti di design, luci e musica, dove la cucina diventa uno spazio sensoriale. All’interno dello showroom si trova un’isola dedicata ai materiali, dove i progettisti usano pietre e legni come rotoli di stoffa in una sartoria. Particolare attenzione è riservata agli elettrodomestici, dando rilievo alla tecnologia e al rispetto per l’ambiente. Lo staff di progettisti e architetti, composto da un team giovane e determinato nella soddisfazione globale della clientela, vanta una lunga esperienza nel settore cucina, avvallata dalla continua formazione e dalla ricerca di nuovi materiali e soluzioni. www.snaidero.it
ADI
NASCE A NORD EST IL PRIMO CODEX ITALIANO Il Nord Est è la prima delegazione ADI a pubblicare in Italia il Codex, parte integrante di un sistema che rileva, oltre ai migliori prodotti di design, anche i servizi, la formazione e le strutture territoriali ad esso legate. L’ADI, l’associazione italiana per il disegno industriale che dal 1956 riunisce aziende e professionisti del settore, ha fotografato, grazie al lavoro della delegazione Nord Est, lo scenario produttivo di Veneto e Trentino Alto Adige, valutando solo prodotti entrati nei circuiti commerciali dal 2006 all’inizio 2008, e selezionandone circa 86 tra i 260 esaminati. La pubblicazione, nata con il sostegno di Regione Veneto, Unioncamere e Banca Generali, è il primo esempio di una rilevazione - che avrà frequenza triennale - a cui tutte le aziende possono partecipare a titolo gratuito, purché i loro prodotti siano riferiti alle date indicate. L’osservatorio ha cercato di monitorare piccole e grandi realtà attraverso prodotti che hanno saputo collegare il concetto di design con quello di innovazione estetica, tipologica, tecnologica. Il Codex è un’iniziativa che nasce per favorire lo sviluppo del design affinché il territorio lo utilizzi per la propria crescita ed è un veicolo di promozione della creatività e della qualità d’impresa che deve trovare riscontro nella collettività locale. www.adinordest.it
010_022_magazine
22-02-2010
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Vintage è una delle proposte della collezione di cappe di alta gamma “Platinum”, il cui lancio internazionale è avvenuto recentemente al Riviera Golf Resort di Cattolica.
BEST
RILANCIO IN GRANDE STILE Un nuovo catalogo realizzato per valorizzare una gamma completamente rinnovata, un accordo di partnership strategica tra Faber e Elektromec, azienda del gruppo specializzata nella produzione di motori, una ristrutturazione finanziaria di successo per la casa madre Nortek, in America. Sono questi i successi che il gruppo Best può mettere sul piatto della bilancia in un anno molto difficile per tutti gli operatori. Risultati che premiano il grande sforzo operato dal Gruppo per reagire al momento generale di crisi. A Lorenzo Lispi, Marketing & Innovation Director, chiediamo di chiarirci quali siano per il 2010 gli obiettivi di Best e in quali ambiti saranno indirizzati gli investimenti. Quali sono le strategie per il rilancio del marchio Best in Italia? E all’estero? Le attività di rilancio del marchio Best in Italia e all’estero si somigliano molto, l’unica importante differenza sarà la partecipazione o meno di alcuni partners internazionali che, in alcuni mercati quali ad esempio la Gran Bretagna, condivideranno insieme a noi questa nuova avventura. In altri paesi come la Germania invece abbiamo già una nostra organizzazione distributiva diretta che sta dando al gruppo grandi soddisfazioni. Una delle attività principali sarà innanzitutto il completamento del portafoglio prodotti sia sulla linea Best Platinum che sulla linea Best Living, attraverso l’introduzione di ulteriori nuovi prodotti, quindi una adeguata comunicazione pubblicitaria nei media il cui target è principalmente quello degli addetti ai lavori e degli “opinion makers”. Il tutto verrà presentato con un serrato calendario di eventi e fiere dove parteciperemo con una presenza significativa. Qual è il posizionamento del brand nel ricco panorama produttivo italiano e quali sono i suoi plus distintivi? È vero, il panorama dei produttori italiani è particolarmente ricco, ma Best ha una dimensione e una storia difficilmente paragonabile con quella dei concorrenti. Best è stata la prima azienda a proporre le cappe camino e le cappe decorative e di design sul
mercato, e il nuovo percorso di design intrapreso prosegue questa tradizione, introducendo elementi innovativi ricchi di personalità, performance e competitività rispetto a quanto oggi presente sul mercato. Il posizionamento delle linee di prodotto sarà nella fascia media e alta del mercato, con particolare attenzione ai prezzi, che non posizioneranno i prodotti nella fascia “luxury”, ma che anzi daranno a tutti la possibilità di accedere a prodotti di design e tecnologicamente avanzati. Dopo il nuovo catalogo pubblicato nel 2009, ci saranno delle novità produttive anche per il 2010? Siamo già al lavoro per la realizzazione del catalogo Best Platinum 2010 (la linea di prodotti di fascia alta del marchio Best), che conterrà ulteriori nuovi prodotti innovativi, così come uscirà il nuovo catalogo della linea Best Living (la linea di prodotti di fascia media di Best) che conterrà invece, oltre ai nuovi modelli di design, nuove soluzioni tecnologiche che permetteranno di avere design a prezzi particolarmente competitivi. Best punterà di più sulla tecnologia o sul puro design? Per tradizione in Best questi temi viaggiano di pari passo. Per quanto riguarda il design, direi che la nuova spinta che l’azienda si è data, in un momento in cui la concorrenza ha disinvestito in innovazione contando di navigare sulla scia di successi del passato, è un dato di fatto che tutto il mercato ci riconosce, così come gli importanti risultati conseguiti nelle tecnologie quali quelle relative all’abbattimento del rumore e ai risultati senza precedenti raggiunti sul tema del risparmio energetico. Ma tutto questo è solo la parte visibile di quello che Best sta portando avanti dal punto di vista delle tecnologie: abbiamo in sviluppo nuove soluzioni che, una volta introdotte nel mercato, rappresenteranno una vera rivoluzione nel mondo del trattamento dell’aria domestica. La grande forza che Best può vantare rispetto agli altri nell’ambito della ricerca tecnologica è l’appartenenza ad un gruppo mondia-
Lorenzo Lispi, Marketing & Innovation Director di Best.
le, la Nortek inc., che conta più di 35 aziende specializzate nella ventilazione, climatizzazione e purificazione dell’aria e nella tecnologia domestica e residenziale. Quanto rappresenta ad oggi la produzione OEM sul fatturato e quali sono gli obiettivi per il prossimo anno? Il valore della produzione OEM nel 2009 si è attestato intorno al 60% rispetto al 40% della produzione a marchio proprio, e noi consideriamo questo rapporto particolarmente equilibrato: ci consente infatti di essere sempre a contatto con il mondo dell’industria, con le sue esigenze e le sue continue sfide, ma anche di svolgere un ruolo da protagonisti nel mondo della distribuzione a marchio, sempre concordando con i clienti OEM le strategie distributive in modo da muoversi insieme in totale armonia sul mercato. Ricerca e sviluppo, processo produttivo, distribuzione, comunicazione: quali di queste voci saranno oggetto dei maggiori investimenti per il 2010? Per quanto riguarda la ristrutturazione dei processi produttivi, già nel 2009 Best ha fatto importanti passi in avanti, introducendo un nuovo processo produttivo denominato DFT (Demand Flow Technology) che offre particolari vantaggi in termini di controllo qualità, produzione “just in time”, flessibilità produttiva. Oggi Best, grazie anche a questo nuovo sistema produttivo, vanta nei confronti dei clienti OEM dei tempi di consegna di soli 15 giorni rispetto all’ordine. Anche la parte di R&D è stata già ampiamente sviluppata nel 2009. Quest’anno svolgeremo essenzialmente tutte quelle fasi di testing e verifica indispensabili prima di lanciare sul mercato tecnologie dal contenuto innovativo particolarmente spinto come quelle che stiamo sviluppando. Pertanto nel 2010 concentreremo gran parte delle risorse in fiere ed eventi per consolidare la distribuzione internazionale, oltreché in una campagna di comunicazione sia in Italia sia all’estero che tornerà a vederci protagonisti indiscussi dello scenario internazionale. www.best-spa.com
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22-02-2010
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magazine PUGLIA INCASSO
COMPETENZA E CAPILLARITÀ Operativa dal 1989, Puglia Incasso distribuisce oltre 1.000 prodotti diversi, tra elettrodomestici da incasso, cappe, lavelli inox e sintetici, rubinetteria, top, antine, mobili in kit e tutti gli accessori che arricchiscono e completano una cucina. Nella moderna struttura di 1.700, di cui 550 di showroom e 1.550 di depositi, sita vicino a Bari, l’azienda propone alcuni dei marchi più prestigiosi di elettrodomestici
tra cui, dal 2009, anche Siemens. Un nuovo ingresso che, come afferma il titolare Flavio Carone, ha contribuito a far crescere il giro d’affari anche in un anno difficile come il 2009 che per Puglia Incasso si è chiuso con un +13%. Un successo che premia la forte organizzazione dell’azienda, la sua capacità di essere capillare sul territorio di competenza, Puglia e Basilicata, e una grande competenza che trasforma
la semplice vendita di un prodotto in un servizio di consulenza a 360 gradi. L’impegno costante nell’anticipare le tendenze e nel percorrere i desideri dei consumatori consente infatti di mettere a disposizione dei clienti elementi dallo stile inconfondibile destinati ad un pubblico attento, che non si accontenta di scelte casuali. www.pugliaincasso.it
CANDY GROUP
NUOVA STRUTTURA ORGANIZZATIVA Ricreare e aumentare il valore che ha fatto di Candy Group uno dei leader nel settore degli elettrodomestici, continuare nella naturale evoluzione di un’azienda familiare verso un Gruppo internazionale e managerializzato, strutturare l’operatività aziendale in Business Sectors per potenziare la spinta dell’innovazione verso l’eccellenza ecologica e prestazionale dei prodotti: sono gli obiettivi che hanno motivato l’impresa di Brugherio ad annunciare la nuova struttura aziendale guidata da Aldo Fumagalli, presidente operativo del Gruppo. A lui riportano le strutture specializzate (Business Sectors) negli elettrodomestici per lavaggio, cottura, refrigerazione, piccoli elettrodomestici (PED), responsabili di ricerca e sviluppo, produzione, product marketing, gestione della filiera per acquisti, commercializzazione dedicata al prodotto, profittabilità. I mercati per i grandi elettrodomestici vengono organizzati per aree geografiche,
suddivise in Europa, Russia e resto del mondo. I responsabili, unitamente a quelli delle funzioni logistica, strategie di marchio, risorse umane, amministrazione, finanza, servizi centrali di Gruppo, riportano ad Aldo Fumagalli. Il consiglio di amministrazione, di cui Peppino Fumagalli è il presidente onorario, rimane il centro decisionale del Gruppo con tutta la famiglia Fumagalli, pienamente coinvolta nella guida strategica, confermando i propri impegni societari. Come dichiarato da Silvano Fumagalli, con la nuova struttura si è compiuto un passo ulteriore nella managerializzazione del Gruppo, nell’ambito di un percorso iniziato anni fa e tracciato dal momento del cambio generazionale. La struttura organizzativa, che è immediatamente operativa, valorizza l’esperienza e le capacità dei manager interni, integrate da nuovi responsabili di funzione. www.candy.it
FREDDY
Come e perché usare un abbattitore Per il mondo dell’alta ristorazione è un must, come pure per gli appassionati di cucina. Stiamo parlando dell’abbattitore di temperatura e in particolare di Freddy, l’apparecchio proposto dallo specialista Irinox per le cucine di casa. Per conoscerlo e utilizzarlo al meglio, oggi Irinox ha pubblicato un vadémécum completo e facile da consultare che spiega cosa vuol dire abbattere e surgelare rapidamente, come si conserva e si cucina con il sottovuoto. www.irinoxhome.com
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22-02-2010
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LYNX
CONFORAMA
Dall’America, soluzioni outdoor
Nuova linea per la cucina
Distribuito in esclusiva da Solisa, il marchio americano Lynx debutta in Italia con il brand California Grill by Lynx. Americano, è da 30 anni uno dei brand più importanti nel settore dei barbecue, con una collezione di prodotti che spazia da soluzioni free standing a quelle built-in, in verità delle vere e proprie cucine da esterno, per arrivare a una ricca serie di accessori. Realizzati con una cura e una passione artigianale, i prodotti Lynx sono a disposizione in Italia a partire da gennaio 2010 e sono destinati a coloro che anche in Italia amano l’outdoor e chiedono un prodotto di alto livello. Tito Sbrana, titolare di Solisa, racconta quali siano le caratteristiche vincenti della gamma e quali le logiche distributive. Quali sono i punti di forza delle soluzioni Lynx e gli elementi distintivi rispetto alla concorrenza? In America Lynx ha creato la categoria della cucina per esterni, dove il grill viene inserito in una struttura permanente dotata anche di fornelli, frigo, acqua corrente, piani di lavoro per preparazione. Un successo riconducibile a più fattori, primo tra tutti la dotazione di grill di grandi prestazioni costruiti in California con materiali di alta qualità. Il sistema di saldatura senza giunzioni, viti o rivetti, ad esempio, allunga la vita utile del prodotto all’esterno. La collezione comprende inoltre una gamma completa di elettrodomestici e accessori coordinati per costruire una cucina in grado di soddisfare qualsiasi esigenza. In questo senso, in Europa non esistono concorrenti del prodotto Lynx, che va ben oltre al concetto di barbecue su carrello. Qual è il trend di mercato di questo segmento in Italia? La nostra previsione è che in Italia e in Europa il concetto della cucina all’aperto avrà lo stesso successo che ha ottenuto negli Usa, dove cucinare in compagnia diventa il momento di aggregazione e di intrattenimento con gli amici. Inoltre, la cucina su grill consente di preparare ottime ricette sane e leggere utilizzando carne, pesce, verdure, e molti altri prodotti freschi. Infine, si deve mettere in conto anche la facilità d’uso e convenienza: riscaldare la griglia e preparare il piatto avviene in pochi minuti, una comodità non da poco. In Italia qual è il target primario del brand? E in America? Il target della cucina all’aperto sono le famiglie che hanno una casa dotata di spazio esterno che desiderano utilizzare per intrattenere gli amici o per condividere piacevoli momenti con la propria famiglia. Lynx è un prodotto di fascia alta, quindi in Europa come in Usa si rivolge alla fascia di clientela che nei propri acquisti cerca qualità e affidabilità. Quale sarà il canale distributivo del prodotti Lynx? Il target di mercato è il cliente esigente e sofisticato: ci rivolgiamo ai migliori architetti, rivenditori e distributori che operano in tale fascia con particolare riguardo al settore specializzato della cucina da incasso, in cui la nostra società opera da più di trent’anni, e nell’arredamento degli spazi attrezzati esterni. R.R.
Conforama, specialista nell’arredamento della casa, controllata dal Gruppo PPR, ha presentato una nuova linea di cucine che comprende diversi modelli, che vanno ad arricchire l’ampio ventaglio di proposte che puntano a coniugare la convenienza con la compatibilità con diversi gusti ed esigenze. Tra i nuovi modelli cucina: Serena (nella foto), dal design pulito e lineare, valorizzato da superfici lucide e brillanti per le quali sono state utilizzate speciali vernici che proteggono da graffi e striature; Georgia, dalla struttura innovativa, accessoriata e funzionale, con sottopensili in alluminio; Martina, caratterizzata da forme semplici ed armoniose, accessoriata e funzionale. www.conforama.it
CUCINE LUBE
Martina sul grande schermo È firmata Lube la cucina che compare in “Io, Loro e Lara”, l’ultima brillante commedia dell’attore e regista romano Carlo Verdone, in cui si snodano le complicate vicende di Carlo, missionario tornato dalla famiglia a Roma per ritrovare se stesso. Il film, che vanta un cast d’eccezione tra cui Laura Chiatti e Angela Finocchiaro, si propone come uno spaccato della nostra società, raccontato attraverso la crisi mistica di un prete, interpretato dallo stesso Verdone. Nell’ambito di questo quadro di italianità, è stata scelta l’italianissima cucina Martina, proposta intelligente ed elegante dell’azienda marchigiana, che compare nella versione con basi e colonne nero lucido e pensili in vetro arancio, felice incontro di design e tecnologia, in un gradevole equilibrio di minimalismo e materiali preziosi. www.cucinelube.it
www.solisa.it
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magazine MACEF 2010
CUCINA E “CASA IN FIORE” Tra le iniziative che hanno arricchito l’edizione di Macef di gennaio sicuramente degno di nota è stato il progetto “Casa in Fiore”, proposto dal Gruppo Classico Italiano di FederlegnoArredo. Un concept che ha voluto raccontare un modo di vivere la casa moderno, elegante e fresco e lo ha fatto anche attraverso i colori tenui e la semplicità delle forme della cucina Creta di Copat (nella foto). In bilaminato bianco lucido con bordi in finitura teak, il modello scelto da Copat per evocare i concetti di rinascita, natura e freschezza. www.macef.it
MOSTRA
Plazzogna, dal design all’arte L’architetto Gian Vittorio Plazzogna, noto al mondo del design per le sue collaborazioni con Cesar e altre aziende di prestigio, ha deciso di svelare al pubblico una parte delle sue produzioni artistiche con “(é)ludere”, la mostra allestita a Treviso presso la Galleria Spazio Paraggi, in via Pescatori 23. Attraverso un’attenta tecnica del riutilizzo di oggetti e materiali, Plazzogna ha creato negli anni un corpus di opere, per la prima volta esposto nell’evento curato da Valerio Dehò, in cui è riconoscibile una matrice legata alle tecniche delle avanguardie storiche, ma soprattutto la visione di un’arte intesa come gioco e come gioia, una ripetizione differente che moltiplica la creatività e il piacere. Plazzogna, che sembra cercare un divertissement barocco, crea al contempo una serie di occasioni per poter riflettere sui caratteri umani, sui tic che ci affliggono, sulla scomposizione delle psicologie in elementi semplici ma caratterizzanti. www.plazzognadesign.com/eludere
comunicazione CANDY SPOT SULLA LAVATRICE Ritorno in Tv anche per Candy che ha programmato sui canali Mediaset il nuovo spot dedicato alla lavabiancheria Candy GrandÓ Plus 7x40. Titolo dell’operazione “Mission Possible 7”, dietro cui si celano le performance della lavatrice che lava fino a 7 kg di bucato in soli 40 cm di profondità. Lo spot segna anche il debutto di una nuova testimonial per il claim “Candy sa come si fa”: una giovane donna simpatica, dal sorriso aperto, vestita di bianco, nel tradizionale gesto di soddisfazione diventato il simbolo Candy. Lo spot è stato realizzato con la collaborazione di Hi Communication. La pianificazione è stata curata da Mediaedge:cia. L’investimento 2010 di Candy Group in comunicazione ammonta a circa 40 milioni di euro. www.candy.it
WHIRLPOOL LAVASTOVIGLIE IN TV Whirlpool ha presentato il nuovo spot TV della lavastoviglie PowerClean, la rivoluzionaria macchina che, grazie a 32 speciali getti d’acqua con il 70% di potenza in più rispetto alle lavastoviglie tradizionali, garantisce stoviglie sempre brillanti e impeccabili. La lavastoviglie PowerClean, protagonista assoluta dello spot, consente di risparmiare tempo ed energia eliminando l’incombenza del prelavaggio a mano delle stoviglie unte e incrostate. Grazie a Powerclean, disponibile sia sui modelli da incasso sia su quelli a libera installazione, si ha la certezza di avere sempre risultati impeccabili anche con lo sporco più ostinato e di consumare solo la quantità di acqua strettamente necessaria grazie all’esclusiva Tecnologia 6° Senso. Lo spot, in onda dal 17 al 23 gennaio e nuovamente dal 31 gennaio al 6 febbraio sulle reti Mediaset, è stato realizzato in collaborazione con il marchio Finish. www.whirlpool.it
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23-02-2010
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BULTHAUP
PROGETTARE AMBIENTI DI VITA Il meeting internazionale di Bulthaup, svoltosi lo scorso novembre a Berlino, è stato l’occasione per annunciare alcuni importanti progetti dell’azienda tedesca (che nel 2009 ha compiuto i 60 anni di attività) e per ribadire la filosofia che ne impronta la ricerca e i prodotti. «Una qualità non esibita eppure incontestabile, che supera il concetto di lusso con quello di eccellenza, che rinuncia al superfluo e che si concentra sull’essenziale - ha ribadito Gerard Stenzenberger, amministratore delegato di Bulthaup GmbH - E se è vero che per quanto riguarda la cucina forse non c’è più niente da inventare, noi sappiamo cosa vogliamo fare e non abbiamo fretta: lo faremo con cautela e coerenza, per arrivare al risultato che ci proponiamo». Un esempio del risultato cui punta Bulthaup per il futuro prossimo è stato l’evento e l’allestimento che hanno avuto come suggestiva cornice il centro culturale berlinese E-Werk (suggestiva struttura ricavata dall’ex-deposito dei tram metropolitani): un esempio di architettura degli ambienti di vita che va oltre la cucina, reinterpretando le funzioni dello spazio e
compenetrando i diversi ambienti. Con un risultato di grande armonia funzionale ed estetica. Grazie all’innovativa tecnologia laser, Bulthaup mette a disposizione di designer e architetti tecnologie che consentono di realizzare “un progetto chiaro, in grado di offrire la massima precisione nei dettagli”, effettuando la giunzione perfetta tra le superfici dei piani e dei bordi, senza soluzione di continuità, realizzando frontali in laminato e acciaio inox che sembrano creati in un unico stampo e si presentano come sculture perfette, lineari e minimali. Il nuovo processo permette tra l’altro di eliminare i collanti, creando bordi continui e a tenuta. L’estetica complessiva che ne risulta è lineare e minimale, ma tutt’altro che fredda, con il contrappunto di aree contenitive organizzate, realizzate in essenza di rovere, noce, alluminio, linoleum e ceramica. Il nuovo progetto Bulthaup coinvolge l’architetto-designer John Pawson, anch’egli presente a Berlino, che ha anticipato soltanto : «È un progetto che nasce in un clima di piena partnership tra l’azienda e l’architetto, e che vedrà
lo sviluppo di quello che è già la proposta Bulthaup, quella di ambienti di vita che rispondono ai bisogni delle persone, alla loro richiesta di benessere». La partnership collaudata tra Dawson e Bulthaup ha portato recentemente anche alla progettazione e realizzazione del nuovo spazio Bulthaup a Milano, che sarà inaugurato prossimamente prima del Salone, situato di fronte al polo di Porta Nuova, comprendente complessivamente 700 mq progettati proprio sul concetto di casa; creando uno spazio dove sentirsi accolti e stare bene, e che, oltre a un’area cucina funzionante, ospiterà anche un’area wellness e una lounge, oltre a un auditorium utilizzabile per meeting e incontri. C.C. www.bulthaup.com
MIELE RITORNO ON AIR Miele è tornata in TV, dal 20 dicembre al 9 gennaio, con uno spot dal mood completamente nuovo, centrato sulla lavabiancheria XLevel, un prodotto originale e tecnologico. Il nuovo spot, on air sulle reti Rai e Mediaset, La7 e Sky, incarnava perfettamente i valori che contraddistinguono l’azienda: tecnologia, cura e passione, dai quali nascono prodotti unici ed esclusivi, che assicurano sempre il massimo rispetto per i tessuti e risultati eccellenti. A supporto della campagna TV, firmata dall’agenzia milanese RM&WD e diretta da Luca Maroni per la casa di produzione Akita film, da gennaio è prevista anche una pianificazione stampa sulle principali testate femminili e di arredamento. Il suggestivo scatto ad opera di Max Sarotto ha anch’esso per protagonista la lavabiancheria XLevel, su un soggetto sviluppato dall’agenzia TBWA Italia. www.mieleitalia.it
INDESIT COMPANY NUOVA CAMPAGNA ARISTON Dopo un periodo di quasi totale silenzio, Hotpoint-Ariston si riaffaccia al grande schermo con due spot TV volti a dare visibilità al brand e al frigorifero Quadrio, che a gennaio 2009 ha vinto il premio Prodotto dell’Anno. Nonostante le indubbie difficoltà riscontrate nel 2009, l’azienda è riuscita a raggiungere gli obiettivi prefissati, dandosi così la possibilità di tornare ad investire in comunicazione TV, con una campagna - sia di brand sia di prodotto - incentrata su Quadrio, on air dal 20 dicembre 2009 al 9 gennaio 2010 sulle reti Rai, Mediaset e La7. Lo spot rappresenta un flight di anticipo in uno scenario che vedrà il gruppo presente nell’anno in corso con un investimento importante per un piano di comunicazione che coinvolge i principali mezzi TV e stampa. www.indesitcompany.com
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22-02-2010
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magazine fiere&eventi I SALONI 2010 EUROCUCINA IS BACK La campagna pubblicitaria 2010 è un proclama di autorevolezza, ma “The Event is back” è un’head line che si adatta altrettanto bene per il ritorno dell’appuntamento biennale con Eurocucina, che tornerà a Milano, presso la fiera di Rho, dal 14 al 19 aprile, con il grande appuntamento de iSaloni. Per la 49a edizione della manifestazione milanese, oltre 2.300 espositori occuperanno più di 210mila metri quadrati che, oltre al Salone del Mobile e a Eurocucina, comprenderà anche il Salone del Bagno, il Salone del Complemento d’Arredo e il Salone Satellite dedicato ai giovani designer. La 18a edizione di Eurocucina occuperà quattro padiglioni (9, 11, 13 e 15), comprendendo anche FTK (Technology for the kitchen), l’evento dedicato all’innovazione tecnologica degli elettrodomestici da incasso e alle cappe di arredo che si avverrà dell’allestimento dello Studio Cerri& Associati/Pierluigi Cerri e Alessandro Colombo. La biennale della cucina, che sinora conta 144 espositori tra le migliori aziende del settore, tra cui tutto il meglio del made in Italy, scalda i motori all’insegna di un concreto “ottimismo della volontà”, quello di reagire con la forza dell’innovazione alla crisi mondiale che non ha risparmiato neanche il più virtuoso tra i comparti dell’arredo. Sarà dedicato al tema della cucina estendosi al mondo della tavola, anche uno dei numerosi e importanti allestimenti che coinvolgeranno la città: “Tutti a tavola”, curato da Franco Laera e proposto presso la Villa Reale di Milano dal 14 aprile a 9 maggio, in collaborazione con il Comune di Milano, proporrà un viaggio dalla preparazione del cibo (la cucina) sino all’allestimento della tavola, con l’arredo e l’addobbo, sino alla casa, alle occasioni speciali e al ristorante, con scenari dedicati rispettivamente al pasto quotidiano, al banchetto e alla cena conviviale. Come sempre, a vivacizzare ulteriormente Milano contribuiranno anche i numerosi appuntamenti per il Fuori Salone, sorta di happening metropolitano che coinvolgerà tutta la città, e che vedrà tra i protagonisti iniziative ed incontri organizzati dai grandi brand della cucina. www.cosmit.it
KOELNMESSE SI RIPARTE CON LA CUCINA Con un nuovo concept e l’adesione al progetto dell’associazione di settore, la fiera di Colonia propone una fiera dedicata alla cucina. Prevista in contemporanea all’edizione 2011 di IMM COLOGNE, dal 18 al 23 gennaio 2011, la manifestazione si chiama LivingKitchen®, un brand che è innanzitutto una dichiarazione di intenti visto che il progetto prevede la “messa in onda” del mondo della cucina inteso in tutte le sue declinazioni: arredi, elettrodomestici, componenti e complementi. In concreto, LivingKitchen® non proporrà soltanto mobili ed elettrodomestici da incasso, ma anche lavelli, rubinetteria, piani di lavoro rifiniti, cappe, luci e accessori. Il Salone Internazionale della Cucina, pur essendo in contemporanea alla “imm cologne”, si propone come una manifestazione autonoma con cadenza biennale e si terrà nei padiglioni 4.2 e 5.2 di Koelnmesse. Il Salone aprirà anche per tre giorni al pubblico e riunirà alcuni tra i più importanti espositori tedeschi e internazionali del mondo della cucina, tra cui citiamo quelli più noti in Italia che hanno già aderito: Allmilmö, Alno, Blanco, Leicht Küchen, Nobilia Werke, Poggenpohl Möbelwerke, SieMatic Möbelwerke, Zeyko Möbelwerke. Nel corso della conferenza stampa di presentazione svoltasi durante la prima giornata dell’edizione 2010 di imm cologne, Gerald Böse, presidente di Koelnmesse ha ricordato come: «La nostra forza sta in una strettissima e solidale collaborazione con le case produttrici, i rivenditori e le associazioni. Uno stesso denominatore comune definisce non solo i nostri obiettivi, ma anche le nostre iniziative». Una condivisione di intenti che è stata ribadita anche da Elmar Duffner, presidente dell’Associazione dell’Industria Tedesca del Mobile (Verband der Deutschen Möbelindustrie): «Come Associazione dell’Industria Tedesca del Mobile siamo sicuri che le cucine a Colonia ritroveranno il loro antico splendore e che ciò si rifletterà positivamente su tutto il settore dell’arredamento. LivingKitchen® ha i numeri per diventare la migliore e più importante piattaforma di questo tipo». Il Salone sarà anche aperto al pubblico per tre giorni. La fiera dovrà essere vissuta, infatti, soprattutto dai consumatori, per i quali sarà organizzato “Voglia di Cucina”, un divertente evento “lifestyle”. Ci sarà un grande palco per le presentazioni collocato nell’atrio e isole per eventi all’interno del padiglione 5, oltre a una vasta area centrale nel padiglione 4 che ospiterà mostre e presentazioni. Il programma delle giornate aperte al pubblico sarà completamente dedicato all’intrattenimento e all’informazione, con cuochi di grido, concerti culinari di grandi e piccole dimensioni, cinema culinario, mostre, una cucina per i più piccoli e una nutrita offerta di consulenze. Il tutto sarà affiancato dagli eventi collaterali cittadini. www.livingkitchen-cologne.com
GfK INCONTRO A FAVORE DELL’AMBIENTE I cambiamenti climatici e l’incremento dei costi dell’energia sono al centro del prossimo evento organizzato l’11 Marzo 2010 presso il Palazzo Mezzanotte, a Milano, da GfK Retail and Technology, la nota società impegnata nel settore delle ricerche di mercato sui beni di consumo durevole. L’evento, il cui titolo è GfK’s Global Domestic Appliance Conference - A Climate for Change! Trends in Domestic Appliances - Efficiency, Lifestyle, Convenience, presenta anche i risultati del nuovo strumento Eco Reporting, creato da GFK con la volontà di dare il proprio contributo all’impegno ecosostenibile richiesto a tutte le imprese e in particolare a quelle di elettrodomestici, responsabili della maggior parte dei consumi domestici. Lo strumento permette di incrociare i dati di vendita degli elettrodomestici con le informazioni sul loro consumo energetico. Al momento questo servizio copre le seguenti aree: grandi elettrodomestici, elettronica di consumo e aria condizionata. I primi risultati presentati a Berlino durante l’ultima Conferenza Internazionale sull’efficienza energetica, hanno evidenziato da un lato i significativi progressi in termini di risparmio energetico sviluppati in questi anni dal settore dell’elettrodomestico e dall’altro una maggiore sensibilità da parte del consumatore verso acquisti a basso impatto ambientale. www.gfk.it
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Pg. Ambiente Cucina_Febbraio:Ambiente Cucina_Dogma
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5 Vaschetta con lavaggio ad ultrasuoni
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3 Elettromiscelatore con doppio comando
7 Pannello di controllo area eco-funzionale
4 Dissipatore collegato al sistema di scarico
8 Area accessori modulare personalizzabile
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Elettronica, funzionalità e design: la rivoluzione dell’area lavaggio.
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greenmagazine
a cura di Clara Mantica e Giuliana Zoppis fondatrici di BEST UP circuito dell’abitare sostenibile
BEST UP
PER UN FUTURO PIÙ RESPONSABILE IL CIRCUITO DELL’ABITARE SOSTENIBILE HA PRESENTATO IL SUO PRIMO RAPPORTO SOCIALE, NELL’AMBITO DELL’INCONTRO SVOLTOSI ALLA TRIENNALE DI MILANO, IN CUI È STATA SOTTOLINEATA L’URGENZA DI FONDARE UNA NUOVA ECONOMIA VERDE
All’insegna del pensiero “È troppo tardi per essere pessimisti”, tratto da “Home”, bellissimo film sullo stato del Pianeta di Yann Arthus-Bertrand, si è tenuto alla Triennale di Milano il 2 dicembre scorso un incontro fra imprese, esperti e stampa a cura di Best Up, per ribadire la necessità di adottare la sostenibilità ambientale e sociale per affrontare la crisi e fondare una nuova economia verde. L’incontro ha voluto anche promuovere una campagna di sostegno a Best Up, circuito per la promozione dell’abitare sostenibile, che ha presentato nell’occasione il suo primo Rapporto sociale dove racconta obiettivi e attività svolte dal 2007 ad oggi (scaricabile dal sito di Best Up il modulo per le adesioni). Fra i numerosi relatori, Ezio Manzini, esperto internazionale, ha scelto Best Up come “esempio di un’impresa del futuro, agente del cambiamento verso la sostenibilità”. Attraverso il quale delinea il concetto di trasformazione e innovazione: «…La domanda da porsi è: le azioni che facciamo mettono o no in discussione il modo insostenibile in cui nel secolo scorso abbiamo vissuto e prodotto? Se la risposta è sì, anche i più piccoli passi possono creare grandi cambiamenti… Nel secolo passato la tipica impresa industriale era basata sulla produzione e sul consumo di prodotti; in questo secolo le cose cambieranno, invece che di singoli prodotti si parlerà di risultati da raggiungere: di approvvigionamento idrico e non di acqua minerale; di mobilità e non di auto; di salute e non di medicine, si parlerà insomma di eventi da realizzare e delle capacità e competenze necessarie per farlo. Sono proprio le persone i veri protagonisti di tutta que-
sta storia. Il prodotto dell’impresa del futuro è la capacità di “far succedere cose positive”, per questo possiamo dire che Best Up è un’impresa del futuro, perché fa succedere delle cose che ne mettono in moto altre e tutte vanno nella direzione giusta... Nella transizione verso la sostenibilità le imprese devono essere “agenti del cambiamento”, operanti in modo più simile alla Best Up di oggi che ad un’impresa di bulloni di cinquant’anni fa. Occorre immaginare delle imprese che siano “dirette dal design”, cioè dalla capacità progettuale di immaginare qualcosa che potrebbe esserci, ma ancora non c’è... Se vogliamo essere agenti del cambiamento dobbiamo scegliere il nostro pubblico. E per fortuna, considerando la società contemporanea nella sua complessità, possiamo riconoscere che ci sono gruppi crescenti di persone con opinioni, domande, voglia di fare che “vanno nella direzione giusta”. Il futuro è adesso: per anni si è detto “verrà un giorno in cui tutti riconosceranno l’urgenza del tema ambientale” e quel giorno è arrivato. Oggi la questione non è più convincersi del problema. È capire cosa fare. È offrire visioni e proposte che permettano di affrontare questa nuova consapevolezza come un’occasione e non come una prospettiva terrorizzante. Non servono nuove tecnologie, servono invece nuove idee, nuovi valori e nuove qualità. E servono qui ed ora. Non è difficile. Basta cominciare a fare dei primi passi. Ma che siano, appunto, nella direzione giusta». Il testo completo di questo e degli altri contributi dell’incontro è sul sito di Best Up. www.bestup.it
ELICA
PRIMA AZIENDA ITALIANA BEST WORKPLACES 2010 Per tre anni consecutivi, il Gruppo di Fabriano è in testa alla graduatoria stilata dal Great Place to Work® Institute come azienda italiana dove si lavora meglio. Per il Gruppo, leader del settore cappe per uso domestico, non si tratta solo di una riconferma, ma di un indicatore importante del valore della politica aziendale svolta a favore delle relazioni interne all’impresa. Obiettivo tanto più meritorio in una fase molto impegnativa come l’attuale, determinata dalla crisi mondiale. La graduatoria viene stilata sulla base di questionari distribuiti tra i dipendenti, dai quali l’elemento di distinzione che emerge è il riconoscimento della grande attenzione
prestata per fornire loro un’informazione il più possibile chiara e trasparente sull’andamento della situazione economica e del business aziendale. Anche nei momenti di maggiore difficoltà, il Gruppo Elica ha continuato a investire sulle persone e sull’innovazione, a testimonianza del ruolo fondamentale attribuito ai propri collaboratori e alle prospettive future delle aziende che lo compongono. «Una grande soddisfazione, ma anche una grande responsabilità» è il commento di Francesco Casoli, presidente del Gruppo. «Essere i primi da tre anni ci impegna a fare sempre meglio, con serietà e coerenza».
www.elicagroup.com
Il presidente del Gruppo Elica, Francesco Casoli, e un interno della sede Elica di Fabriano.
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greenmagazine SCANDOLA
VALCUCINE
LA BUONA ITALIA DA SCOPRIRE
EMERGENZA CLIMA: UNA QUESTIONE DA NOBEL
UNA FORTE VOCAZIONE ALL’AMBIENTE CARATTERIZZA L’AZIENDA DI MOBILI SITUATA NEL VERDE DEI MONTI LESSINI, A 1.100 METRI DI ALTITUDINE, NEI PRESSI DI VERONA, CHE COPRE 10MILA MQ DI SUPERFICIE, OCCUPA PIÙ DI 70 DIPENDENTI E HA UNA DISTRIBUZIONE NAZIONALE. INTERVISTA A PIER ATTILIO TEDESCHI, DIRETTORE COMMERCIALE Come si pone Scandola nei confronti della sostenibilità ambientale e della responsabilità sociale di impresa? Siamo profondamente legati al nostro territorio. Il nostro progetto di impresa prevede di lavorare con la mano d’opera giovanile del luogo, facciamo assolutamente tutto in Italia e cerchiamo di collaborare in modo coordinato con le imprese circostanti. Sta nascendo un’associazione per valorizzare al massimo il territorio a cominciare da un investimento comune per la costruzione di un impianto fotovoltaico che alimenti le imprese con energia solare riducendo impatto ambientale e costi di lavorazione. Inoltre appoggiamo una cooperativa di persone disabili alle quali affidiamo la preparazione della ferramenteria. La vocazione alla sostenibilità è nata con l’impresa? L’attenzione alla natura è connaturata allo spirito dell’impresa, sicuramente anche determinata dal suo habitat. Scandola è nata nel 1976 come bottega artigiana che lavorava per conto terzi, è una storia comune a tante imprese del Nord Est. Nel ’93 fa la scelta di sviluppare una propria linea di prodotti e costruisce una propria offerta e la rete distributiva; il design è curato da un ufficio interno. Dal 1999, sicuramente pionieri in quanto la tecnologia era ancora in fase di definizione, adottiamo un ciclo di verniciatura all’acqua; dal 2001 ci occupiamo della filiera acquistando massello di abete rosso proveniente da zone certificate. Utilizzare il legno è sicuramente più sostenibile del truciolare, sia per la salute sia per la durata. Per quanto riguarda i trasporti utilizziamo fin dove è possibile il treno. Oltre al materiale e al ciclo di verniciatura all’acqua quali altri parametri dell’ecodesign adottate? Il dimensionamento delle componenti, che deve essere compatibile con il trasporto via treno; la disassemblabilità dei mobili che permette un packaging compatto per la riduzione dei costi, economici e ambientali, del trasporto; l’ottimizzazione della fase di montaggio - a carico dei nostri rivenditori - che ne permette la velocizzazione e la flessibilità delle soluzioni, che viene incontro alle singole esigenze dei consumatori. Comunicate i vostri valori al cliente finale? Come? Ogni mobile è accompagnato da una scheda prodotto molto dettagliata che descrive ogni componente, i materiali, le lavorazioni e le finiture. La nostra utenza, che appartiene al mercato medio, medio-alto, riconosce e apprezza la nostra attenzione all’ambiente. I prossimi step? Acquisire entro l’anno la certificazione del legno, utile soprattutto per comunicare il nostro impegno ai clienti. Entro il 2011 rafforzeremo il nostro brand, lo renderemo più riconoscibile investendo sul design e mantenendo la nostra attenzione all’ambiente. La collezione Nuovo Mondo (nelle immagini, le cucine, ndr ) è la prima tappa di approfondimento in questa direzione.
www.scandolamobili.it
“L’emergenza clima e la green economy. La ricetta del Nobel Richard S. Odingo per vincere la febbre della Terra e ripartire verso uno sviluppo sostenibile sano e duraturo con un new deal ecologico”. È il titolo dell’incontro voluto da Gabriele Centazzo di Valcucine, svoltosi a Pordenone presso la Sala Consiglio del Palazzo Municipale con Richard S. Odingo, kenyota, premio Nobel per la Pace 2007. Climatologo e geografo, da oltre vent’anni dà un importante contributo alla comprensione dei cambiamenti climatici in corso, lanciando un forte appello alle Nazioni del mondo affinché prendano con urgenza le misure per vincere la febbre del pianeta e mettere in moto quei grandi cambiamenti che il genere umano e la società moderna sono capaci di generare nei momenti di crisi per avviare una Green Economy sana e duratura, capace di garantire sviluppo e sostenibilità. Alla domanda “cosa possono fare i professionisti della comunicazione di fronte all’emergenza clima?”, ha risposto: «Il compito di voi informatori è di informare bene. Solo così si può portare la conoscenza a chi ha i mezzi per trasformarla in azioni. E la conoscenza genera coscienza». Parlando della necessità di diffondere la speranza verso una condizione umana di maggior benessere universale, Odingo ha aggiunto: «Non possiamo permettere che le persone considerino la cura dell’ambiente come un fatto separato e lontano da sé: insegniamo loro ad acuire la vista e l’ingegno e a saper guardare lontano. Occorre operare da oggi in modo costante e divulgare con serena determinazione questi valori. E abbracciare il cambiamento per favorire il salto evolutivo necessario e allineare la domanda di beni e servizi a una riorganizzazione dei sistemi di produzione e di consumo». Per la svolta sostenibile le imprese devono attivare incentivi alla ricerca e all’innovazione tecnologica; riconversioni nella produzione industriale; formazione di tecnici e rivenditori; una comunicazione più mirata. Nell’occasione è stato sancito l’impegno dell’Associazione Bioforest, onlus nata 11 anni fa per volontà di un gruppo di imprenditori tra cui Valcucine ed Electolux, per avviare un progetto di riforestazione in Kenya.
www.valcucine.it
ALESSI
PROGETTI PER LA GASTRONOMIA ITALIANA Nuove tipologie gastronomiche dell’Enciclopedia Alessi sono state presentate recentemente alla Triennale di Milano in occasione dell’iniziativa Food Landscape. Anno dopo anno, si inseriscono nel catalogo Alessi nuove tipologie di oggetti destinati a innovare il mondo della tavola e della cucina. In un allestimento che ha voluto raccontare, anche con la forza delle immagini, la storia che ha appassionato gli ideatori e gli autori di questi oggetti, Alberto Alessi ha presentato due progetti destinati agli appassionati gourmet e ai cultori della migliore tradizione artigianale italiana. È dalla collaborazione fra designer, gastronomi e raffinati artigiani che si sono sviluppati “La Via Lattea” e “Cum Grano Salis”. Il primo è un set di coltelli (nella foto), disegnati da Anna e Gian Franco Gasparini e realizzati a mano dalle Coltellerie Berti di Scarperia, nati per soddisfare le richieste degli appassionati cultori dei formaggi e le esigenze dei professionisti, per i quali il taglio dei prodotti caseari è parte fondamentale del mestiere quotidiano. “Cum Grano Salis” è un set per servire e degustare sali e spezie, disegnato da Giovanni Alessi Anghini e Lorenzo Piccione di Pianogrillo con la consulenza di Fabio Fassone.
www.alessi.com
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23-02-2010
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informazione publiredazionale
ernestomedakitchenshowroom
L’ARTE DELLA QUALITÀ È CONSIDERATA LA PORTA D’INGRESSO ALLA CITTÀ, PIAZZA DELLA LIBERTÀ, AD ANCONA. PROPRIO QUI, SI APRE LO SHOWROOM ERNESTOMEDA, UNO SPAZIO ESCLUSIVO NELL’AREA PIÙ STRATEGICA di Paola Leone Simone Pierdominici al centro, con i genitori Lory Baleani e Paolo Pierdominici.
Da fuori, le ampie vetrine dalle cornici bianche inquadrano volumi puri e oggetti luminosi facendo apparire lo showroom come una galleria d’arte moderna. E qualcosa in comune con l’arte c’è: il design e l’eleganza dei progetti, lo studio della luce, la scelta del monocromatismo bianco per arredi e finiture in contrasto con il rosso o il giallo di pochi oggetti. Tutto firmato Ernestomeda, dalle cucine al progetto del negozio, creato in collaborazione con i titolari, dalla scelta delle finiture a quella dei colori. Sul pavimento in resina bianca si ergono e al contempo si mimetizzano le varie composizioni cucina, tra cui spicca il modello Elektra, disegnato da Pietro Arosio, una delle soluzioni più riuscite e apprezzate della collezione aziendale in virtù di un design neutro ed elegante che lo innalza a sistema d’arredo “senza tempo” e oltre le mode. Il laccato bianco valorizza il sistema esposto nel negozio, conformato a penisola, che si pregia di un doppio piano di lavoro: in acciaio verso la zona operativa, e in Corian® verso l’area della seconda vetrina. Qui una poltrona neobarocca si confronta con il volume in alluminio dogato
dell’isola di Silverbox, anch’essa creata da Pietro Arosio, un monoblocco a doppia profondità 180 x 120 cm) attrezzato con cestoni scorrevoli sul fronte. Lavaggio e cottura dell’isola sono posti invece sul lato prospiciente l’armadiatura Mode, con pannelli scorrevoli in vetro laccato nero; una delle ante è ritagliata da una finestra che permette di accedere direttamente al forno, anche quando è chiusa. A destra della porta d’ingresso del negozio è presente un altro dei gioielli Ernestomeda, Barrique, studiato con materiali e tonalità a contrasto: basi in laccato lucido bianco, piano di lavoro di forte spessore in marmo Rosso Levanto, schienali sopratop in acciaio a specchio, pensili con vetri color rosso levanto turco, illuminati internamente dal sistema Skyled. Le maniglie verticali in noce canaletto rafforzano il carattere di questo modello firmato da Rodolfo Dordoni, che calca l’accento sulla cultura del vino interpretata anche da altri elementi a tema, come con la boiserie portabottiglie. Nello showroom è presente anche il programma One, pensato per un pubblico giovane, coniugando design e
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affidabilità: nella versione con basi in laminato giallo lime e pensili in laminato bianco, si incontra sul percorso verso gli uffici soppalcati, cui si accede mediante una scala, trasformata in modo artistico: il nome Ernestomeda ripetuto e inciso su un pannello retroilluminato, diventa, all’improvviso, la trama geometrica di un gioco decorativo.
CUSTOMIZZARE IL PROGETTO Si può dunque considerare un progetto di design globale, lo showroom Ernestomeda Ancona di Pierdominici Casa, spazio espositivo privilegiato che si affianca alla seconda area commerciale del negozio, quella dedicata all’arredo della zona giorno e notte con marchi importanti come Lema, Flexform o Minotti Italia oltre a Magis, Cattelan, Casamania by Frezza per i complementi. La proprietà dell’intero negozio è sempre della famiglia Pierdominici, che in questo modo completa l’offerta d’arredo per la casa. «Siamo presenti anche a Osimo, in provincia di Ancona, il primo showroom fondato da mio padre nel 2000» precisa Simone Pierdominici, titolare, insieme ai genitori. «È proprio con l’apertura del primo negozio che nascono i rapporti con Ernestomeda, con cui abbiamo instaurato un’ottima partnership e con cui ormai condividiamo tutti i “credo”, ovvero i principi legati alla qualità del prodotto e del servizio. Il rigore e la serietà dei titolari e di tutta la gestione Ernestomeda si percepisce in modo totale: dalla struttura
organizzativa alla qualità intrinseca del prodotto, un’eccellenza vera e sentita, che si esprime anche attraverso il rispetto dell’ambiente, con le numerose certificazioni, l’uso di componenti ad alta tecnologia (come i nuovi pannelli idrorepellenti Idrolab), e scelte “ecologiche”, come l’utilizzo di sole fonti di energia rinnovabili a impatto zero». Attento all’evoluzione e alle esigenze del mercato, Simone si occupa della gestione dello showroom Ernestomeda e della progettazione. «I clienti Ernestomeda sono molto esigenti, ma questo offre a noi la possibilità di impegnarci in progetti di valore, complessi, ricchi di dettagli. Il supporto dell’azienda è comunque fondamentale in tal senso: la customizzazione del prodotto è infatti uno dei punti forti di Ernestomeda. In tal modo siamo certi che qualsiasi richiesta di personalizzazione da un fuori misura a un colore speciale sarà soddisfatta. Siamo inoltre confortati dalla sicurezza dei tempi di consegna di un impianto cucina, e sappiamo a priori che, una volta confermata una data, Ernestomeda la rispetterà senza un solo giorno di ritardo. L’insieme di questi servizi, effettuati con tanta precisione e coerenza, si traduce in soddisfazione del cliente, e per noi, nella massima libertà di progetto: possiamo creare spazi sempre diversi mixando materiali e forme, incrociando sistemi d’arredo, e ottenere così ambienti cucina unici, su misura, e sempre con la firma di una grande marca».
PIERDOMINICI CASA ANCONA Progettista spazio espositivo Laura Moroni e Ludovica Pasqui di Ernestomeda Titolari Simone Pierdominici e/o famiglia Pierdominici N. persone addette alla progettazione e alla vendita 2 Marchi elettrodomestici trattati Foster, Gaggenau, Siemens, Smeg, Whirlpool Marchi componenti Corian®, Franke, Gessi, Nobili, Okite, Sholtès Marchi complementi e oggetti per cucina Casamania, Cattelan, Flexform, Magis Superficie espositiva 180 mq Superficie spazio espositivo cucine Ernestomeda 90 mq Numero vetrine 5 Numero composizioni cucine esposte 4 www.pierdominicicasa.it
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di Paola Leone
LA CASA DELL’ARCHITETTO Una “Cena con i designer” è stato l’evento che ha segnato l’inaugurazione di Garavaglia Arredamenti, già noto come centro cucine Alno da 1997 e oggi anche spazio dedicato all’arredo domestico e al progetto, oltre che a mostre ed eventi. Una serata esclusiva e unica, dunque, soprattutto volta a sottolineare la vocazione culturale del negozio milanese, che, con una superficie espositiva raddoppiata, ora affianca alla collezione di Alno Cucine gli arredi di Mobileffe. Lo spazio milanese diventa così Casa dell’Architetto, proponendosi come “salotto cittadino” aperto ad operatori e appassionati per conoscere le tendenze dell’architettura e del design attraverso incontri con ospiti prestigiosi, mostre e fotoproiezioni, progetti e iniziative editoriali. Alla “Cena con i designer” hanno partecipato Luisa Bocchietto (presidente ADI, Associazione Disegno Industriale), Angelo Cortesi (past president ADI), Anty Pansera (storica e teorica del design), e Pietro Camardella (designer del Centro Ricerche Fiat). A corollario della serata, la presentazione della casa editrice E20 Progetti, e la mostra dell’americano Mark Anderson e delle creazioni in resina di Emanuela Gualdoni La Bua. Sponsor dell’iniziativa, Alno Cucine, Mobileffe, Barazza, che ha presentato i nuovi forni Velvet Touch Screen, e De Dietrich, che ha esibito la collezione di elettrodomestici di lusso attraverso un cooking live show.
«Siamo presenti a Milano con il Centro Cucine Alno dal ’97, ma è doveroso ricordare l’origine della nostra attività, un laboratorio di falegnameria generica sorto nel 1926 a opera del nonno», spiega il titolare, alla guida dell’attività fin dagli inizi degli anni ’80, che oggi propone un concept che oltrepassa la semplice vendita per porsi come problem solver nel settore arredo e ristrutturazione. «“La Casa dell’Architetto”, ovvero il claim adottato per il nuovo negozio, pone in risalto il nostro obiettivo principale: essere un “contenitore di servizi” per gli studi di architettura, facilitandone il lavoro, anche dal punto di vista buracratico. Siamo in grado di sbrigare e alleggerire tutto l’iter che concerne la ristrutturazione, partendo dalle pratiche comunali e dagli accatastamenti fino alle classificazioni energetiche per arrivare alla ristrutturazione chiavi in mano compresa di progetto, opere murarie e impianti». Interessanti i nuovi servizi così come l’offerta Alno, tra cui i modelli Alnostar Line, in laccato magnolia, Alnoart Pro, in vetro laccato bianco, o Naturline, in rovere naturale. Che si completano con i “gioielli” De Dietrich, come il microonde compatto da incasso DME795X, il piano cottura a induzione ‘Domino’ e il forno Color Matrics, protagonisti durante l’inaugurazione di un momento emozionante di cucina e spettacolo.
GARAVAGLIA ARREDAMENTI MILANO
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Progettista spazio espositivo Christian Garavaglia Titolare Christian Garavaglia N. persone addette alla progettazione e alla vendita 3 Marchi cucine Alno Marchi elettrodomestici De Dietrich, Gaggenau, Liebherr, Mìele, Neff, Siemens Marchi componenti ad incasso Blanco, Corian, Franke, Stone Superficie totale spazio espositivo 330 mq Superficie spazio espositivo cucine 130 mq Numero vetrine 13 Numero composizioni cucine esposte 5 Numero medio preventivi annui 150-170 Numero medio cucine vendute all’anno 70-80 www.garavagliarredamenti.com
STZ
Salone Internazionale del Mobile Eurocucina, Salone Internazionale dei Mobili per Cucina Salone Internazionale del Bagno Salone Internazionale del Complemento d’Arredo SaloneSatellite Fiera Milano, Rho, 14/19.04.2010 Cosmit spa Foro Buonaparte 65 20121 Milano, Italia
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ELEGANZA NATURALE
Dal 19 ottobre scorso Valcucine è presente anche a Monza, da Fossati Interni, showroom prestigioso così come gli arredi della nota casa produttrice veneta, punta di diamante nella produzione del settore cucina per i contenuti, oltre che estetici, anche ambientali. Leader e antesignano della battaglia di una produzione ecosostenibile, rivolta al consumo e al riciclo di materiali naturali, e al risparmio energetico, già quindici anni fa, in tempi non sospetti, Gabriele Centazzo portava avanti la propria filosofia aziendale per cui il design era imprescindibile da ergonomia e ecologia. Un lungo periodo in cui l’azienda si è evoluta raggiungendo lo status attuale. E già allora, c’era chi, come Lanfranco Fossati, credeva fermamente in questi stessi principi e in un’azienda dalle grandi potenzialità. «Dopo un così lungo periodo di collaborazione, l’apertura di un centro dedicato a Valcucine è stato il coronamento di una partnership solida e fruttuosa per entrambi», spiega il titolare di Fossati Interni, nome di rilievo per Monza e la Brianza, garante di una competenza e di una professionalità che va molto indietro nel tempo, fino al 1903, anno in cui viene fondata l’attività a Macherio. Oggi, con un importante negozio nella cittadina brianzola, uno showroom in via Bergamo e il nuovo negozio Valcucine-Habitat Naturale in via Cavallotti, entrambi a Monza, Fossati Interni è un riferimento sicuro sul fronte del progetto e dell’arredo di qualità. Lo si percepisce immediatamente, entrando nello showroom, un edificio storico del centro di Monza ristrutturato con maestria ricavando un soppalco per il comparto progettazione
e lasciando a vista gli elementi architettonici originari. Nell’area a sinistra si apre la prima maestosa composizione Valcucine, una Artematica personalizzata da Fossati con un top in pietra ruvida, in netto contrasto con la lucentezza del piano in vetro e dei frontali candidi. Di fronte, la cucina Vitrum, completamente in vetro - dalle ante alle fiancate - e con struttura in alluminio, e poi Vitrum Arte. Più avanti, una Artematica in alluminio laccato e una Riciclantica in teak e in laminato alluminio rigato. Al piano interrato, sotto un soffitto voltato in mattoni, una casa completa open space, quella che i giovani vorrebbero: cucina Demode laccata bianca con top in granito nero assoluto; soggiorno con divano, libreria a montanti in legno naturale, poltroncine Lc1 firmate Le Corbusier, di Cassina. Di fronte, l’area letto in laccato separata, con una vetrata, dalla zona bagno con vasca a semincasso nel pavimento, tutto di Agape. E tutto sul concept di Fossati, che dedica la massima cura al progetto d’arredo, della cucina e di tutta la casa, creando anche arredi ad hoc e disegnando spazi di pregio, eleganti di natura.
VALCUCINE MONZA FOSSATI INTERNI MONZA
[email protected] Progettista spazio espositivo Lanfranco Fossati Titolare Lanfranco Fossati N. persone addette alla progettazione e alla vendita 3 Marchi cucine Valcucine, Demode Marchi elettrodomestici Aeg, Gaggenau, Liebherr, Mìele, Rex, Siemens, Sub-Zero, Wolf Marchi componenti ad incasso Alpes-Inox, Gessi, Newform, Smeg Marchi complementi e oggetti per cucina Cassina, Knoll Superficie totale spazio espositivo 400 mq Numero vetrine 4 Numero composizioni cucine esposte 6 www.fossatiinterni.it/valcucine
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LA COERENZA DEL MOOD Un edificio con ampio portale e due targhe laterali con l’inconfondibile logo introducono nel mondo domestico di Minacciolo, di un’idea di arredare e di vivere la casa che si basa su uno stile unico e coordinato per tutti gli ambienti. Colore e materia si fondono nel sistema principale che identifica il brand Minacciolo, ovvero English Mood, programma d’arredo disegnato dall’architetto Gian Vittorio Plazzogna, che nel nuovo store si declina e arreda gli spazi domestici con i medesimi contenuti estetici, ma con diversi contenuti funzionali in base alle varie destinazioni d’uso. «Il nuovo negozio, che si sviluppa su 200 mq totali, è ubicato lungo un viale alberato a pochi passi dal centro storico di Reggio Emilia. Al suo interno, oltre alle tre composizioni cucina, sono esposte due zone giorno, una camera da letto, una cameretta e un bagno» spiega Chiara Minacciolo. «Il negozio rappresenta la massima espressione dell’immagine aziendale: tutto è pensato in ogni dettaglio per meglio esprimere la filosofia Minacciolo. Il gusto country chic, la cura del dettaglio, la completezza del prodotto esposto, l’armonia tra oggetto e mobile fanno di questo store uno spazio di vendita completo». Un vero monomarca, dunque, in cui persino i componenti delle cucine, come top, blocchi lavello e cappe, sono creati in esclusiva e su disegno. Raffinata e elegante, ma allo stesso tempo “familiare”, English Mood si connota per il suo stile leggero e accurato, che si ispira a quello delle antiche residenze anglosassoni. Protagonista, il legno massello proposto sempre in tinte neutre, che si pregia di fregi scolpiti su strutture, gambe e montanti; di bordi e cimase lavorate finemente; di colonnine e capitelli arricchiti con piccoli decori sagomati. Contenitori pensati come vecchie madie, tavoli a bancone e cappe sospese si rifanno a uno stile classico, ma “pulito” ed elegante, personalizzato da laccature in colori tenui e neutri come il bianco burro, l’azzurro aurora, il verde lattementa, il canapa e i nuovi grigio argilla, o il bianco gesso. Che conferiscono, anche alla cucina, un tono fresco e vagamente glamour.
MINACCIOLO STORE REGGIO EMILIA
[email protected] Progettista spazio espositivo Dipartimento Ricerca e Sviluppo Minacciolo Titolare Minacciolo spa N. persone addette alla progettazione e alla vendita 2 Marchi cucine Minacciolo Marchi elettrodomestici Ilve Componenti ad incasso realizzati in esclusiva per Minacciolo spa Superficie totale spazio espositivo 220 mq Superficie spazio espositivo cucine 70 circa mq Numero vetrine 3 Numero composizioni cucine esposte 3 www.minacciolo.it
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DESIGN PERSONALIZZATO 148 VITTORIO VENETO MAISTRINTERNI TRENTO
[email protected] Progettista spazio espositivo Paola Bertolotti Titolari Sabrina Maistri, Riccardo Venturi N. persone addette alla progettazione e alla vendita 2 Marchi cucine Maistri Cucine È un design store del tutto speciale, che porta la firma non di un semplice marchio, ma di Sabrina Maistri in persona, amministratore della storica azienda Maistri Cucine, e dell’architetto Riccardo Venturi, il marito. Insieme hanno deciso di aprire il loro primo spazio vendita a Trento, denominato 148 Vittorio Veneto, dove accanto alle cucine Maistri ruotano una serie di proposte selezionate per arredare la casa sotto il segno del design. Personale nello stile e nelle scelte espositive, il negozio è stato progettato da Paola Bertolotti secondo un concept giocato sulle sfumature del bianco o dei toni chiari e naturali, voluti sia per le pareti e la pavimentazione in resina sia per gli arredi. Leggero e luminoso, l’ambiente è stato concepito come un contenitore neutro, un unico spazio di 300 mq. volutamente aperto, senza divisioni interne, che si affaccia all’esterno con cinque grandi vetrate. Solo la zona uffici costituisce un’area a sé stante, suddivisa da quinte in cristallo trasparenti utili a circoscrivere la privacy. «Importante è stato anche l’uso di luci tecniche incassate negli abbassamenti dei controsoffitti pensati come
isole, volumi quadrati che scandiscono le zone espositive rincorrendosi con i pilastri» spiega Paola Bertolotti. «L’illuminazione segue l’andamento dei diversi elementi architettonici ultimi, creando una sorta di “effetto galleria” che, dall’esterno, è ancora più evidente». Sotto le fonti di luce orientabile, sfilano le cucine: una Cristalia, particolare nella sua soluzione con il piano cottura a sbalzo e nell’uso del vetro bianco delle basi. Ricca e lucente la cucina Arka, in laccato bianco lucido, che si accosta al tavolo con gambe trasparenti come le sedie Louise Ghost, di Kartell, firmate Philippe Starck. In linea con le scelte cromatiche neutre globali, è finito in laccato bianco anche il modello Arena, con le due isole rispettivamente dedicate al contenimento e alla cottura-lavaggio, mentre si distingue fra tutte la cucina Krealta, con basi in legno di rovere grigio. Tra gli arredi, invece, Misuraemme con le librerie della serie Atelier, in ferro battuto, o i divani Saba, le sedute e i tavoli di Alivar e Kartell, i tappeti di Paola Lenti. Mentre i colori vivi dei quadri di Paola Ran, esposti il 12 dicembre in occasione dell’inaugurazione, accendono le pareti con un tocco di arte.
Marchi elettrodomestici Neff, Rex, Samsung, Scholtès, Siemens, Smeg, Whirlpool Marchi componenti ad incasso Gessi, Foster, Franke, Scholtès, Smeg Superficie totale spazio espositivo 300 mq Superficie spazio espositivo cucine 80 mq Numero vetrine 5 Numero composizioni cucine esposte 5 Servizi offerti progettazione, vendita e ristrutturazioni con servizio chiavi in mano www.maistrinterni.it
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shopexperience UNA CASA MAI BANALE PRODOTTI E PROGETTI SORPRENDENTI PER OFFRIRE UNA SCELTA DEL TUTTO PERSONALE: DA SKITSCH, CONCEPT STORE MILANESE DOVE IL DESIGN È IL CRITERIO DI SELEZIONE MA SENZA VINCOLI DI STILE Camminando in via Monte di Pietà, a Milano, già ci sorprende. Una infilata di vetrine, e vetrine, e vetrine, che non finisce mai. Sono 13 le vetrine di Skitsch, il concept store di 600 mq lanciato durante l’ultimo Salone del Mobile: un nuovo marchio e una nuova formula per una nuova impresa nel settore del design. Skitsch: qualcosa di affascinante e inaspettato design, come enuncia la loro definizione. Dove mobili, complementi, accessori, oggetti sono progettati in esclusiva da un gruppo di designer emergenti oppure già affermati, selezionati tra i più interessanti della scena internazionale. C’è la geniale semplicità di Paolo Ulian con i suoi vasi, il set da tavola in porcellana del quasi scultore Maarten Baas, lo sgabello e la lampada in legno dei designer dell’anno Fernando e Humberto Campana, la bellezza e la funzionalità degli oggetti in vetro di Dovetusai Studio (marchio acquisito da Skitsch), la libreria “squilibrata” in ferro e il tavolo e sedia da bambini in cartone doppia onda del francese Philippe Nigro, le lampade con lo scotch di Sylvia Pichler, la sedia a dondolo e i tappeti di Kiki Van Eijk, le credenze un po’ sognanti della giovane Alessandra Baldereschi, il divano legato con corda di Marc
Sadler e molti altri che hanno realizzato prodotti speciali senza imposizioni di stile o vincoli di alcun tipo. Il tutto sotto la regia estetica, artistica e produttiva rigorosamente italiana degli azionisti - Skitsch è stato creato da Renato Preti, che ha già partecipato a operazioni di grande successo nel settore dell’arredamento e del design, affiancato da un gruppo di importanti imprenditori italiani - e con la supervisione artistica di Cristina Morozzi.
PEZZI DI QUALITÀ E CON SENTIMENTO Tutti hanno creduto nella qualità di questo progetto che si fonda su un modello distributivo diretto e multicanale, focalizzato su negozi monomarca, sul ricco catalogo di vendita e sul sito e-commerce, comunicando i valori di un brand che nasce per ispirare, suggerire, e rendere l’acquisto di design contemporaneo una esperienza piacevole. «Ciò ha dato vita - dice Cristina Morozzi - a scelte basate sulla qualità del design piuttosto che sull’identità di uno stile, permettendo di dare voce a personalità di grande spessore rimaste fuori dal coro, sviluppando idee rimaste in embrione. Ho privilegiato pezzi con sentimento, cioè quelli nati da un’idea originale, rispondenti a una funzio-
a cura di Lilli Bacci e Elisabetta Scheggi
ne, da costruire attraverso un processo. Ho sollecitato i designer ad esprimere in libertà la propria poetica, a comporre sopra le righe». La scelta del nome Skitsch esemplifica la filosofia di questo brand: proporre direttamente al cliente finale una selezione di prodotti mai banali, sempre d’alta qualità ed elevato design. Sono stati anche selezionati alcuni dei prodotti migliori già esistenti sul mercato che si avvicinavano alla filosofia del brand. Il risultato è una collezione completa di oggetti per la casa, dal piccolo al grande, che permettono la creazione di un ambiente super personalizzato (Siamo tutti designer! dice l’ideatore Renato Preti) e uno store (in progetto più stores…) immaginato come spazio di ricerca e condivisione. «Anche i colori sono il risultato di un progetto» racconta ancora Cristina Morozzi. «Rohka, una coppia di stilisti appassionati di colori e materie, ha progettato una gamma cromatica da utilizzare come filo conduttore per dare coerenza alle diversità, per segnalare un’attitudine del marchio a privilegiare la natura e per sottolineare una sensibilità ecologica che è linea guida della maggior parte dei prodotti».
PRODOTTI “IN GABBIA” E SCELTE IN LIBERTÀ
Da Skitsch è possibile trovare alcuni dei migliori prodotti di design per la casa. Anche in gabbia.
Lo spazio è stato progettato dallo Studio Blast Architetti, che sono anche partner del progetto. Hanno scelto uno spazio scenico essenziale e flessibile, in grado di trasformarsi e comunicare le qualità dei diversi prodotti presentati. L’esposizione è organizzata lungo un percorso centrale, ritmato da una serie di pilastri in cemento armato, mantenuti dalla storia di questo importante edificio milanese, che attraversano tutta la superficie. Anche le travi al soffitto in ferro crudo sono state conservate e valorizzate in modo da dare il senso dell’ossatura di tutto l’edificio: la sua anima. Per il pavimento è stato scelto il legno in rovere tagliato a sega e le pareti sono bianche. L’unico colore
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Design is inspiration. Kitchens inspired by Häcker.
Eurocucina Milano 14.-19.04.2010, Hall 13
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Il blu è il colore istituzionale di Skitsch e lo si ritrova ovunque.
che emerge è il blu istituzionale del marchio Skitsch: blu sono i profili delle nicchie e il lungo desk di accoglienza. Parte integrante dello spazio espositivo sono inoltre i monitor, alcuni riservati alla presentazione di immagini suggestive legate alla natura, altri destinati alla consultazione del catalogo completo e alla sperimentazione dell’acquisto on line, previsto dal nuovo modello distributivo della società. Presenza importante - rassicurante o inquietante - a rappresentare una duplicità oramai intrinseca ad ogni momento contemporaneo, sono poi le grandi gabbie, dove gli oggetti sembrano riposare, posti senza una esplicita frenesia espositiva, eppure proprio per questo attrattivi. Gabbie come non-luoghi finalmente quieti, aree dove non si cerca di provocare l’ “impulso all’acquisto”, terminologia abusata che fa pensare a qualcosa di “rubato” ad un consumatore esausto, perennemente spinto, al di là di ogni logica ed opportunità, ad un consumismo compulsivo, ma piuttosto aree protette dove ognuno possa “sentire” la consonanza di quello che vede con la propria vita e la propria casa, tanto da comprarlo. Oggetti appunto dedicati agli humans, e not solo ai consumers, come si legge in giro per il negozio. Ci sono infatti tanti pensieri che ci rincorrono dalle vetrine all’interno con i totem espositivi e il packaging: how are you today?, we are where we live, let’s go home, we are all designers, there are no rules for inspiration, we create objects for long lasting relationships, all in goal none excluded, humans not consumers…, mi piacciono i contrasti, la vita odierna è piena di contrasti. Tutto ci riporta sempre alla filosofia che sta dietro questo marchio. Nella mission di Skitsch la parola emozione ricorre più di una volta: la consapevolezza che tutto non si risolva solo dentro il binomio “forma e sostanza” è ben chiara: il gioco, il ricordo infantile, la sorpresa e altri tipi di
emozioni sono elementi e valori ben presenti all’interno delle collezioni, e l’udito e l’olfatto sono qui considerati sensi assai più potenti della vista per attivare e motivare un consumatore all’azione: per questo Skitsch ha profumato lo store milanese con un’essenza che mette a proprio agio i clienti e si è affidato agli esperti di sound identity Mod per sonorizzare lo spazio di vendita. Un aspetto che ci sembra molto importante e in controtendenza: alla persona viene riconosciuta la “dignità” del proprio gusto personale, fuori dalle incombenti classificazioni di “giusto” o “sbagliato”. Limite odierno del design è sovente oggi la classificazione a priori di classi di oggetti, la supposta supremazia di alcuni rispetto ad altri. “Design is not for philosophy, it’s for life”. “Non tenere niente in casa che non si consideri utile o bello”, ci ricordano invece i totem. Libertà quindi per ognuno di innamorarsi di ciò che piace, anche di ciò che rompe gli schemi canonici del design, partecipando addirittura al progetto. Lo store è progettato nei minimi dettagli per mettere a proprio agio, letteralmente in tutti i sensi, colui che entra. La stessa attenzione e cura è riservata a chi vi accede tramite internet.
L’ESPERIENZA COMINCIA IN RETE Tutto è spiegato molto chiaramente da Renato Preti, anima e cuore del brand, che afferma: «La decisione di comprare qualcosa per la casa avviene a casa» e che scrive sul sito: «Si parla tanto di esperienza d’acquisto, di agevolare l’acquirente creando le condizioni necessarie per far sì che un fattore emozionale sia stimolato attraverso esperienze appaganti e poi, magari, ci dimentichiamo degli aspetti fondamentali. Chissà quante volte la sera di un giorno feriale o un sabato pomeriggio, mettendo a posto in casa si è detto “mi devo ricordare di prendere una lampada (o qualsiasi altra cosa) per il salotto (o per qualsiasi altra
stanza). Uno di questi giorni devo/dobbiamo andare in giro per negozi a vedere...». E, inevitabilmente, sommersi dagli impegni del quotidiano, non andiamo mai. Internet oggi è una magnifica risorsa. E Skitsch cerca di sfruttarlo al meglio, offrendo su questo sito l’intera collezione, completa di tutte le informazioni necessarie - colori, misure, prezzi - acquistabile semplicemente con pochi clic. E il mobile o l’oggetto Skitsch arriva direttamente là dove deve stare, nella tua casa. Oggi per progettare una casa non è più necessario essere un professionista: la rete infatti ci mette a disposizione in modo gratuito (o a pochi euro) una serie di applicazioni e software di progettazione easyto-use che possono soddisfare il designer e l’architetto che alberga dentro di noi. Su internet possiamo trovare sia programmi e servizi online per disegnare edifici e interni, sia applicazioni di simulazione a tre dimensioni per arredare o ristrutturare i locali di un appartamento. C’è solo l’imbarazzo della scelta. Si parte da cose semplici come SmallBluePrinter che permette di disegnare la piantina della casa e che consente poi di camminarci dentro in 3D, oppure Buildy, un sito per creare la planimetria interattiva della propria casa associando le foto delle nostre stanze. C’è anche un’applicazione di culto - Mark on Call - che “gira” su iPhone. Fino ad arrivare ad applicazioni più complesse come Sweet Home 3D o 3Decorator. Ma forse il servizio più interessante che si trova ora in rete è Google SketchUp, il software progettato dall’azienda di Mountain View che permette di creare modelli 3D di qualsiasi oggetto e non solo di edifici o appartamenti. Come molti strumenti di Google, anche questo si basa su un’estrema immediatezza e facilità d’utilizzo. Gli strumenti ci sono, gli oggetti pure. Facciamo quindi uscire il designer che è in noi. www.skitsch.it
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a cura di Lilli Bacci
LUCE SUI PENNANTS
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Ingredienti 1. Corde tese dal soffitto al pavimento e pennants da barca su tutte le 13 vetrine dello showroom. Protagonista 2. La collezione autunnoinverno della sartoria. Perché funziona Il marchio di sartoria artigianale di moda maschile diffuso in tutto il mondo è ben comunicato con i gagliardetti di tutti i paesi che racchiudono i prodotti in vendita in una rete resa quasi fosforescente dall’illuminazione. CANTIERE BOGLIOLI, MILANO, OTTOBRE 2009
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di Monica Molteni
CREATIVITÀ BY KARIM RASHID Cromie e colori che aprono nuove dimensioni evocative ed emozionali nell’ambiente cucina. Questa la logica sottesa alla ricerca di Karim Rashid, designer di fama internazionale che firma interventi di grande effetto per Scavolini e Gorenje, giocando su elementi grafici e su interventi di luce e colore. Nel caso della cucina Crystal di Scavolini, la versione Texture by Karim Rashid propone due nuovi ed esclusivi pattern grafici. Disegnato da Vuesse, questo modello si distingue per le ante in alluminio con pannello in vetro temperato e ha lanciato l’uso del vetro per le superfici della cucina. Si arricchisce ora, grazie appunto all’estro creativo di Rashid, di trame filiformi di impronta digitale nel decoro Flexus, che - grazie al particolare taglio della lastra di vetro - rende ogni anta unica e diversa, estremizzando quindi il concetto di personalizzazione. Il decoro Karikon invece si ispira alla digital-art e usa l’ideogramma come elemento grafico. Bianco, corda, giallo mais, mandarino, rosso lacca, prugna, azzurro pervinca, blu navy, grigio chiaro, grigio tundra, verde oliva, grigio antracite, nero caffè e nero sono i 14 colori delle ante, disponibili in vetro piano o nella versione a doghe con incisione orizzontale (incisione a passo 18 cm). Le texture sono proposte su anta piana in tutti i colori per la versione Flexus e in verde e bianco per Karikon. Infine, basata su un nuovo concetto di lusso metropolitano, la nuova versione Leaf Gold, color oro effetto metallizzato. La struttura della cucina può essere di colore grigio alluminio oppure bianco. Tutto affidato alla luce, invece, è l’intervento del designer sull’elettrodomestico. La nuova collezione di elettrodomestici Gorenje designed by Karim Rashid, regala alla cucina un’atmosfera futuristica e metropolitana, attraverso una sapiente fusione tra minimalismo, funzionalità e interattività. L’elemento distintivo di tutta la linea è la maniglia, che copre l’intera lunghezza dell’elettrodomestico e ne costituisce allo stesso tempo il fulcro dell’interazione e la principale attrattiva estetica. È infatti valorizzata dalla fascia di luci Led dal colore personalizzabile che la illuminano. Protagonisti delle nuove tendenze nel campo del design e dell’architettura, i Led hanno un ruolo centrale nella collezione disegnata da Rashid, che li impiega come elemento sia decorativo, sia funzionale. Permettono infatti di illuminare gli elettrodomestici e di adattarne l’aspetto esteriore alle tonalità e allo stile della cucina in cui si inseriscono. Con questa soluzione, Gorenje offre per primo la possibilità di cambiare il colore degli elettrodomestici in base al proprio gusto: la fascia verticale di luci Led (a basso consumo e lunga durata) consente di scegliere fra 7 diverse varianti colore. La collezione Gorenje designed by Karim Rashid è disponibile in due versioni (con Led statico o intercambiabile) e comprende: due forni da incasso; un frigorifero combinato da 177 cm di altezza; quattro piani di cottura (due in vetroceramica, uno a induzione e uno a gas); tre cappe aspiranti; un pannello decorativo per lavastoviglie. www.scavolini.it www.gorenje.it
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FREDDO DI GRAN CLASSE La nuova versione Nichel Cromo del frigorifero Side-by-Side RS 2080 NBL di Samsung si contraddistingue per la raffinatezza della nuova particolare cromia. Il colore nichel trattato a specchio esalta la sobrietà delle linee di questo modello, che può inserirsi perfettamente come elemento d’arredo in cucina. Coniuga eleganza, prestazioni, tecnologia e cura dei dettagli con le esigenze quotidiane di chi desidera una comoda capienza extra large (565 litri di capacità, sviluppati in soli 68 cm di profondità per meno di 180 cm di altezza). Lo stile decisamente contemporaneo distingue tutta la linea Style InSide di Samsung, ma in particolare questo frigo si arricchisce di finiture esclusive e dettagli estetici innovativi, come maniglie a gola, cerniere a filo e display digitale Lcd con luce green. La ricerca estetica non è tuttavia disgiunta da quella tecnologica. L’attenzione al risparmio energetico e al controllo dei consumi quotidiani si esprime nella classe A+, mentre a livello di performance è da segnalare il sistema di raffreddamento capace di ottenere un’eccellente e prolungata conservazione degli alimenti, grazie all’impiego combinato di due soluzioni tecnologiche. Un occhio di riguardo infine alla praticità: i ripiani in vetro temperato sono dotati di un comodo profilo antigoccia che evita ai liquidi rovesciati accidentalmente di gocciolare da un ripiano all’altro.
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Per quelli a cui lo spazio non basta mai... Rollmat offre una soluzione per trasformare il lavello in un piano d’appoggio. Questo pratico accessorio, studiato in abbinamento ai lavelli firmati Franke, appoggiato sulla vasca, permette di ricavare un piano di lavoro o di appoggio. Grazie alla sua particolare struttura, può diventare un gocciolatoio alternativo o, con grande versatilità, andare in tavola in veste di sottopentola. Infine, terminato il suo servizio, si arrotola e si ripone comodamente in un cassetto.
Progettati da Ludovica + Roberto Palomba nell’ambito del restyling della cucina RGL di Elmar, i nuovi lavelli in Jaipur risultano elemento di forte impatto scenografico e nel contempo di grande praticità. RGL (disegnata dall’arch. Gian Vittorio Plazzogna e già programma di grande successo) mantiene, nella rivisitazione in chiave più contemporanea di Ludovica + Roberto Palomba, tratti robusti e rassicuranti, segni marcati, spessori decisi. In questa logica si inserisce il nuovo lavello della serie Jaipur, un materiale composto a base di quarzo, idrorepellente, molto simile - al tatto e nell’aspetto - alla pietra naturale, che richiama i solidi riferimenti stilistici della cucina.
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051_055_impresa
15-02-2010
9:08
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ambientecucina
impresa
ambientecucina
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MERCATI CONSUMI STRATEGIE MARKETING FINANZA COMUNICAZIONE NORME FISCO TRIBUTI
swgmonitor
IL PROCESSO DI ACQUISTO DELLA CUCINA di Diego Martone - Swg
LA CONGIUNTURA SFAVOREVOLE STA CONTRAENDO O POSTICIPANDO I RINNOVI E LE RISTRUTTURAZIONI, CHE SONO ANCORA LA MOTIVAZIONE PRINCIPALE DI ACQUISTO. MENTRE IL MERCATO EVIDENZIA UNA NETTA PREFERENZA PER IL CANALE RETAILER LE MOTIVAZIONI DI ACQUISTO NEL 2008
4 9 43 18
26
LA NUOVA CUCINA COMPONIBILE È ENTRATA PER ... ... rinnovo dei mobili nella medesima abitazione ... cambio abitazione ... rinnovo dei mobili con ristrutturazione dell’abitazione ... formazione di un nuovo nucleo famigliare (matrimonio, convivenza) ... altro (seconda casa, ecc.) valori in percentuale
Dal 2006 Ambiente Cucina è media partner in esclusiva della più importante indagine continuativa sul mercato delle cucine componibili in Italia. Il monitoraggio, iniziato nel 1998 per conto di un pool di aziende primarie del settore, consente di leggere le tendenze in atto nel settore.
Nel corso del 2008, a causa di una contrazione del giro d’affari del mercato, emergono dei segnali che possono spiegare le mutate dinamiche che conducono all’acquisto di una cucina componibile. Crescono le percentuali di acquisti collegati alla costituzione di un nuovo nucleo familiare e quelle connesse al cambio di abitazione rispetto al resto del mercato. La necessità di arredare una nuova abitazione ‘costringe’ a considerare l’ambiente cucina come uno spazio in cui non è possibile procrastinare la decisione
di acquisto per due ordini di fattori: la centralità dell’ambiente rispetto all’utilizzo della casa e la difficoltà a realizzare un progetto così impegnativo nel momento in cui si vive già all’interno dell’abitazione. Parimenti, soprattutto a causa del momento congiunturale sfavorevole e al clima di incertezza particolarmente marcato durante il 2008, la ristrutturazione dell’abitazione e il rinnovo dei mobili all’interno dell’abitazione stessa, registrano una flessione relativa nel settore rispetto alle motivazioni degli anni precedenti. La decisione viene rimandata e, in qualche caso, si attende per riuscire a trovare l’occasione adatta sperando in una riduzione dei prezzi. Tuttavia il mercato continua a essere caratterizzato in larga maggioranza (6 acquisti su 10) dalla somma di rinnovi e ristrutturazioni. Le nuove aperture sono spesso negozi monomarca. A dicembre 2009, ad esempio, Perla Arredamenti e Snaidero hanno voluto festeggiare i dieci anni di successi condivisi con l’inaugurazione del nuovo Concept Store, un open space di 2.000 mq ricavato da un ex sito industriale nelle immediate vicinanze del centro di Assisi.
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impresa swgmonitor
DOVE SI COMPRA LA CUCINA I canali di acquisto della cucina componibile appaiono in movimento rispetto all’andamento degli ultimi anni: prevale per un 78% l’acquisto presso il canale Retailer (all’interno dei quali 50% negozi tradizionali; 17% negozi specializzati e in crescita i negozi di grande superficie dal 30% del 2007 al 33% del 2008). A livello territoriale si osserva che il canale Retailer è particolarmente presente nel centro/sud/isole raggiungendo l’82% delle vendite complessive. Viene confermata la flessione dei Producer (fabbrica, artigiani e showroom) registrata negli ultimi anni con una stabilizzazione del dato al 18% del mercato. IL CANALE DI ACQUISTO IN TREND
MERCATO IMMOBILIARE CAUTO OTTIMISMO Per la prima parte del 2010, Assoedilizia prevede che i valori e le compravendite immobiliari continueranno a scendere. Toccato il fondo, quindi, con la seconda metà dell’anno venturo, inizierà la ripresa. La crescita, tuttavia, non dovrebbe riguardare il settore nel complesso: a riacquistare valore, secondo le previsioni, dovrebbero essere solo gli immobili di qualità presenti sui due principali mercati nazionali, Milano e Roma. Timidi segnali positivi, inoltre, si potranno cogliere anche in particolari nicchie dei mercati Venezia, Firenze e le zone centrali di Torino, Genova e Bologna. Nelle città del sud, invece, secondo Assoedilizia, continueranno i ribassi, soprattutto nei grandi centri come Napoli, Bari e Palermo. Secondo gli ultimi dati diffusi dall’Istat, infatti, nei primi mesi del 2009 le compravendite nel settore immobiliare hanno dovuto fare fronte a un vero e proprio crollo: tra gennaio e giugno i passaggi di proprietà sono stati 406.735, vale a dire il 13,6% in meno rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Segno negativo, nel raffronto con il 2008, anche per quanto riguarda le richieste di mutui, calate del 13,1%.
82 TOTALE RETAILER (negozi tradizionali, specializzati e grande superficie)
79
80
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}
22 TOTALE PRODUCER (fabbrica, artigiani, showroom, ecc.)
50%
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negozi tradizionali 21
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negozi specializzati
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negozi di grande superficie
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valori in percentuale
6 4 ALTRO (architetti, designer, arredatori, ecc.)
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LA DINAMICA TERRITORIALE La dinamica territoriale osserva una distribuzione non omogenea: al Nord Italia, infatti, le famiglie - in più di un caso su quattro (27%) acquistano la propria cucina componibile presso il canale Producer. Questo trend va ricondotto alla maggior presenza nel territorio di realtà che possono raggiungere il consumatore finale ed attrarre una clientela che è alla ricerca di soluzioni particolari. In leggera crescita (dal 3% al 4%) gli acquisti effettuati tramite professionisti della progettazione, quali architetti, designer e arredatori.
IL CANALE DI ACQUISTO PER MACROAREE NEL 2008 TOTALE ITALIA
METODOLOGIA
NORD
IL CANALE DI ACQUISTO PER MACROAREE NEL 2008 (SU BASE RETAIL) CENTRO + SUD E ISOLE
TOTALE ITALIA
NORD
CENTRO + SUD E ISOLE
NEGOZI TRADIZIONALI
50
49
51
NEGOZI SPECIALIZZATI
17
18
18
NEGOZI GRANDE SUPERFICIE
33
33
31
Tipologia d’indagine indagine continuativa ad hoc Modalità di rilevazione interviste telefoniche (sistema C.A.T.I.) su questionario strutturato della durata di circa 15 minuti Universo di riferimento popolazione italiana maggiore di età
TOTALE RETAILER (negozi tradizionali, specializzati e grande superficie)
69 78
82
Campione 8.000 contatti per ogni singola rilevazione Rilevazioni giugno e gennaio (ultima rilevazione: giugno 2009)
TOTALE PRODUCER (fabbrica, artigiani, showroom, ecc.)
18
ALTRO (architetti, designer, arredatori, ecc.)
4
27 16
4
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*Economista d’impresa, si occupa di strategia e marketing strategico e operativo per primarie aziende italiane e multinazionali. Docente presso l’ISTAO (Strategia nel corso MBA ed Economia e Gestione dei Canali Distributivi nel Master of International Management) e il CUOA (Politiche di Promozione e Prezzo della Distribuzione Moderna nel corso MBA e Leve Strategiche del Retail nel Master in Retail Management e Marketing)
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[email protected] - http://blog.theforge.it
QUALI SONO LE STRATEGIE AZIENDALI VINCENTI, COME CREANO FORTI VANTAGGI COMPETITIVI, CAMBIANDO LE REGOLE DEL MERCATO: A PARTIRE DA QUESTO NUMERO ESAMINEREMO ESEMPI ECCELLENTI, CHE NON APPARTENGONO AL SETTORE DELL’ARREDO, PER APPROFONDIRNE GLI ELEMENTI INNOVATIVI STRATEGIE
LA RIVOLUZIONE DEL LOW COST di Fabio Salvati* Le strategie vincenti, quelle in grado di sparigliare le regole del gioco in mercati maturi, solitamente hanno alcune caratteristiche che le accomuna. Sono focalizzate su pochi elementi essenziali. Divergono in uno o più di questi elementi dai comportamenti standard dei concorrenti, quelli più consolidati in particolare. Introducono elementi di novità che a lungo andare obbligano i concorrenti a conformarsi e a tenerne conto nella loro azione. Tendono a creare forti vantaggi competitivi per il first mover. Facciamo un primo esempio prendendo un caso aziendale interessante, quello di Southwest Airlines, la compagnia aerea che di fatto ha inventato il mercato dei voli low cost negli Usa, molti anni prima che in Europa si affermasse Ryanair. Facendo una cesura temporale un po’ brutale, possiamo dire che prima di Southwest i dogmi del mercato comportavano biglietti costosi ai quali corrispondevano servizi di pasti a bordo di buon livello, sale d’attesa riservate, la possibilità di scegliere il posto. L’offerta di voli diretti da una città all’altra, specie nel breve raggio e per città non particolarmente grandi, era piuttosto limitata e in molti casi il passeggero doveva prima volare su un aeroporto “hub” per prendere poi una coincidenza, con un notevole prolungamento dei tempi di viaggio. Il servizio a terra e a bordo era di buon livello anche se non eccelso, specie per quanto riguardava la capacità empatica del personale.
FOCALIZZARE L’OFFERTA, ALLARGARE IL MERCATO Southwest si è focalizzata su tre soli elementi: basso costo dei biglietti, offerta di voli diretti frequenti, cortesia. La compagnia aveva capito che esisteva una ampia platea di clienti potenziali ben disposti a rinunciare a una serie di servizi accessori in cambio di un volo economico e veloce perché diretto.
Si trattava di clienti che abitualmente si muovevano in macchina. In realtà quindi Southwest si proponeva di allargare il mercato più che di sottrarre clienti alle compagnie già esistenti. Southwest decise di rinunciare a molti dei servizi accessori comunemente offerti, utilizzare aeroporti secondari poco intasati che offrivano basse tariffe e orari di partenza comodi, offrire un gran numero di voli diretti nell’arco della giornata, offrire un servizio al top per la capacità di ascoltare e risolvere i problemi dei clienti puntando sul coinvolgimento e la motivazione del personale. L’eliminazione di una serie di costi permise di offrire tariffe molto basse, con la creazione di un sistema di pricing a quel tempo ritenuto insostenibile a lungo andare. I bassi prezzi attirarono un nuovo pubblico di viaggiatori che per poche decine di dollari in più rispetto ad un viaggio in macchina potevano ora volare risparmiando moltissimo tempo. Il fatto che l’offerta si concentrasse su voli brevi faceva diminuire importanza dell’assenza di servizi accessori, peraltro compensata, oltre che dal prezzo, dalla leggendaria cortesia del personale Southwest. Quando nel 1971 la compagnia iniziò ad offrire voli diretti tra Houston, Dallas e San Antonio in Texas, fu snobbata praticamente da tutti i concorrenti. Quasi quarant’anni dopo Southwest trasporta più di 100 milioni di passeggeri in 66 città americane con circa 3.200 voli al giorno. E’ una delle linee aeree più profittevoli del mondo ed è stabilmente in cima ai sondaggi sulla soddisfazione dei clienti e una delle compagnie dove gli americano preferiscono lavorare. Dopo l’avvento di Southwest tutte le linee aeree, anche quelle non attive nel segmento low cost, hanno dovuto adattare il loro modello di business alle novità da essa imposte. In ogni caso nessuna è riuscita a replicare il modello di Southwest con altrettanta efficacia ed efficienza. Il low cost è ormai un fenomeno di massa che tutti danno per scontato. Quarant’anni fa ha rappresentato una
rivoluzione grazie a poche scelte che rimettevano in discussione quelle che sembravano alcune delle regole auree del settore aereo. Chiaramente Southwest a suo tempo ha avuto il vantaggio di partire da zero. Per un’impresa già sul mercato, magari in posizione di leadership, la cosa può essere più difficile, perché deve infatti convivere con la sua storia, la sua cultura, il suo know how e la sua struttura produttiva e commerciale. In ogni caso queste difficoltà non dovrebbero impedirle di domandarsi costantemente se è possibile creare nuovi vantaggi competitivi grazie all’adozione di nuovi modelli strategici che rimettano in discussione alcune regole del gioco. Nel medio-lungo periodo la capacità di rinnovarsi è quella fondamentale per la sopravvivenza delle imprese. Se analizziamo la classifica delle prime 500 imprese mondiali degli anni ’70 e ’80, vediamo che molte di esse sono diventate marginali o semplicemente non esistono più. Anche le imprese più grandi alla lunga diventano vittime del loro successo se non hanno la capacità di rimettersi in discussione.
INSINTESI IL CASO Southwest Airlines, la compagnia aerea che ha inventato negli anni 70 i voli low cost negli Usa, ben prima di Ryanair in Europa. LA STRATEGIA Southwest si è focalizzata su tre soli elementi: basso costo dei biglietti, offerta di voli diretti frequenti, cortesia. Individuando un potenziale mercato di clienti potenziali, che abitualmente si muovevano in macchina, disposti a rinunciare a una serie di servizi accessori in cambio di un volo economico e veloce perché diretto. IL RISULTATO Oggi Southwest trasporta più di 100 milioni di passeggeri in 66 città americane con circa 3.200 voli al giorno, ed è una delle linee aeree più profittevoli del mondo. In seguito all’avvento di Southwest tutte le linee aeree, anche quelle non attive nel segmento low cost, hanno dovuto ri-adattare il loro modello di business.
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15-02-2010
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impresa L’ACCORDO TRA SISTEMA BANCARIO E IMPRESE POSTICIPA I PAGAMENTI DEI DEBITI ANCHE DELLE PMI E CONSENTE DI RICAPITALIZZARE L’AZIENDA. QUELLO CHE LE BANCHE NON POSSONO RIFIUTARE DI FARE FINANZA
Accesso al credito ECCO COME di Giovanni Parente È del 3 agosto l’intesa per la sospensione dei debiti delle piccole e medie imprese verso il sistema creditizio siglata dal ministro dell’Economia, il presidente dell’Abi (Associazione bancaria italiana) e le associazioni dei rappresentanti delle imprese con l’obiettivo di dare respiro finanziario alle imprese con adeguate prospettive economiche e in grado di provare la continuità aziendale. All’accordo avevano aderito a fine settembre quasi 400 istituti di credito, pari a circa 31mila sportelli, oltre il 90% del totale del sistema bancario. Ma chi può beneficiarne? Le imprese con meno di 250 dipendenti e un fatturato minore di 50 milioni di euro o con un attivo di bilancio fino a 43 milioni di euro. Al 30 settembre 2008, gli interessati dovevano essere in bonis presso le banche, cioè le imprese non classificate a incaglio, «in ristrutturazione» o, peggio ancora, «in sofferenza». Al momento della presentazione della domanda di moratoria, i richiedenti non devono avere procedure esecutive in corso, una classificazione del loro credito bancario come «ristrutturato» o «in sofferenza». Inoltre possono sfruttare l’opportunità le Pmi con rate non scadute, o scadute ma da non più di 180 giorni alla data di presentazione dell’istanza. Per le rate dei mutui, la moratoria dei debiti (posticipazione dei pagamenti) opera per un anno sulla sola quota di capitale.
TEMPI DI RIMBORSO Le rate di capitale possono quindi essere pagate dopo un anno dall’unica scadenza annuale o dopo un analogo periodo in caso di frazionamento infrannuale dei rimborsi (quindi con traslazione di un anno del piano di ammortamento), ma alle scadenze origi-
narie vanno comunque pagate le rate per la parte di quota interessi. Per i canoni di leasing, la moratoria opera per un anno nel caso di leasing immobiliare, per sei mesi nel caso di leasing mobiliare e riguarda la sola quota capitale implicita dei canoni. Per gli anticipi su fatture o su altri crediti «certi ed esigibili», l’allungamento del credito a breve permette alle scadenze di arrivare fino a 270 giorni. Le banche non possono applicare o chiedere: aumenti dei tassi di interesse rispetto a quelli del contratto originario (rimangono in essere i tassi concordati e la periodicità contrattuale); interessi di mora; commissioni o spese di istruttoria, salvo il rimborso di eventuali spese vive sostenute dalla banca nei confronti di terzi e da documentare ai clienti; garanzie aggiuntive.
CORSIA PREFERENZIALE Le imprese interessate possono presentare fino al 30 giugno 2010 domanda di pagamenti alle banche che hanno aderito all’iniziativa. Ciascun istituto dovrà fornire una risposta entro 30 giorni lavorativi dalla presentazione della domanda completa di tutti i documenti. Ma è prevista una corsia preferenziale per le imprese che, al momento della presentazione, si trovino ancora in bonis e senza ritardati pagamenti. In questo caso, la domanda è approvata in automatico, salvo esplicito e motivato rifiuto della banca. Gli istituti aderenti alla moratoria sono anche obbligati a realizzare un finanziamento specifico a favore delle imprese che intendono attuare al loro interno un rafforzamento patrimoniale, o aumentare il capitale con versamenti dei soci. Il finanziamento potrebbe consistere nell’erogazione di un importo multiplo del capitale (pari a tre volte) effettivamente versato dai soci.
FUNZIONAMENTO - Dimensione Aziende con non più di 250 dipendenti e con un fatturato non superiore ai 50 milioni di euro. - Scadenze Domanda entro il 30 giugno 2010. La banca risponderà in un mese. - Chi Al 30 settembre 2008, l’azienda non deve avere debiti classificati come sofferenze, partite incagliate, ristrutturate o scadute (o procedure esecutive in corso). - Durata Sospensione per un anno dei pagamenti delle rate in quota capitale del mutuo o anche di soli 6 mesi dei canoni di leasing immobiliare o mobiliare. Allungamento a 270 giorni delle scadenze di credito a breve termine per soddisfare esigenze di cassa (anticipazioni di crediti certi ed esigibili). - Ricapitalizzazione Possibilità per tutte le piccole e medie imprese di rafforzare il proprio capitale. - Costi Non sono applicati ulteriori costi per le imprese che accedono alla sospensione dei ratei per un anno, tranne gli interessi calcolati sulla base del contratto originario da pagare a scadenza. È esclusa anche la richiesta di garanzie aggiuntive.
MICROIMPRESE Solo il 16% degli impieghi bancari viene destinato alla categoria delle piccole e microimprese. La cifra è emersa nel corso del workshop organizzato da Federfidi e Commerfin e svoltosi presso la sede nazionale di Confesercenti. Dallo scenario delineato emerge come sia sempre più difficile garantire continuità nell’afflusso di credito alle pmi, fornendo i capitali necessari per affrontare la crisi. «In questa fase congiunturale - spiega il presidente di Federfidi, Sergio Ferrari - il ruolo di garanzia dei confidi ha un’importanza fondamentale, per cui occorre esaminare le prospettive che essi hanno di fronte in termini di assetti patrimoniali, competenze tecniche e modelli organizzativi. Tali modelli hanno ricevuto con la normativa di Basilea 2 un’accelerazione che richiede un “posizionamento multiplo” dei confidi, rapportato alle finalità che intendono perseguire, anche in relazione alla complessità della regolamentazione di vigilanza che li riguarda». Riccardo Benincampi, responsabile dell’osservatorio banche-imprese Abi, sottolinea che «è fondamentale proseguire il dialogo tra imprese, banche e autorità pubbliche per individuare gli strumenti e le soluzioni capaci di semplificare l’accesso al credito delle aziende». Tratto da Ristoranti, novembre 2009, Il Sole 24 Ore Business Media
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CONTINUA A ESSERE DISATTESA L’OBBLIGATORIETÀ E LA COMPLETEZZA DEL DOCUMENTO INFORMATIVO CHE DOVREBBE ACCOMPAGNARE OGNI MOBILE: FORSE OCCORRE INDIVIDUARE MODALITÀ PIÙ APPLICABILI PER LE AZIENDE E PIÙ SICURE PER IL CONSUMATORE NORME
SCHEDA PRODOTTO CERCASI DISPERATAMENTE di Roberto Maida Chi di noi non ha mai visitato un centro Ikea… alzi la mano! Ultimamente non ho resistito alla nuova apertura del centro Ikea di Villesse in provincia di Gorizia, a due passi dal confine con la Slovenia. Come al solito la struttura, l’organizzazione, i prodotti, i servizi sono stati pensati per un consumatore evoluto e capace di autodeterminare le proprie scelte. Un esempio consolidato e forte per tutto il comparto del mobile arredo. Tutto bene? Non si direbbe! Ho cercato il pelo nell’uovo per amore di critica e mi sono concentrato su quello che oramai è considerato un “ossimoro”: l’obbligatoria scheda informativa al consumatore! (altrimenti detta Scheda Prodotto e resa obbligo di legge dal Codice del Consumo). Anche Ikea ha qualche caduta di stile. Veniale, però! In effetti il Codice del Consumo, il Decreto Legislativo n.206 del 6 settembre 2005, è stato emanato al preciso scopo di armonizzare e riordinare tutte le norme esistenti sulla tutela del consumatore, ma la vera e più efficace funzione del Codice la si coglie considerando l’intento di favorire la più ampia e corretta informazione del consumatore sia sul prodotto e sulle sue caratteristiche, sia sui diritti esercitabili a tutela della sua scelta d’acquisto e dell’acquisto stesso. Il contenuto dell’informazione dovrà prevedere, oltre ai dati identificativi del produttore, anche le indicazioni relative : - ai materiali impiegati e ai metodi di lavorazione (in modo chiaro e non specificatamente tecnico) in quanto determinanti per la qualità (requisiti) o le caratteristiche merceologiche del prodotto; - all’eventuale presenza di materiali o sostanze che possono arrecare danno all’uo-
mo, alle cose o all’ambiente (una richiesta esplicita di “analisi dei rischi”); - alle istruzioni, alle eventuali precauzioni e alla destinazione d’uso, ove utili ai fini di fruizione e sicurezza del prodotto (ancora una richiesta esplicita di “analisi dei rischi”). Così che tutto quello che possa andare ad incidere sul prodotto, non solo in termini di eventuale pericolosità ma anche e soprattutto in merito agli effettivi vantaggi e a una corretta e duratura utilizzazione, deve essere portato a conoscenza del consumatore.
ASSENZA TOLLERATA O DIMENTICANZA COLLETTIVA? La scheda prodotto nei negozi è un’illustre assente, perlopiù sconosciuta e disattesa, senza il minimo riscontro dell’obbligatorietà da parte delle autorità o di chi ne ha interesse. Una collettiva insufficienza, un abbandono della consapevolezza che, tuttavia, serve in modo disastroso al Giudice per condanne esemplari. La scelta consapevole, infatti, può dirsi tale solo quando l’informazione venga recepita e acquisita dal consumatore, non semplicemente enunciata dal venditore. Per questo (e anche per evitare il rischio di confusione o, peggio ancora, di inganno) il Codice riprende integralmente il precedente principio che vuole l’informazione resa sempre in termini chiari e comprensibili, tenendo conto anche delle modalità dell’impatto con il consumatore. Un’informazione che vede il suo culmine nella etichettatura o nella scheda informativa al consumatore. Ma i consumatori non conoscono questo strumento di trasparenza, i produttori sottovalutano l’importanza della scheda o non la applicano coerentemente, i venditori non se ne curano, le autorità non vigilano... un quadretto tutto Italiano!
Ma torniamo a Ikea. Ho potuto notare la grande attenzione per le informazioni e le spiegazioni al consumatore, ma su nessuna scheda ritrovavo le prescrizioni di legge e questo mi meravigliava molto, fino a quando un cartello indicatore mi ha tratto dall’imbarazzo: a richiesta del cliente si può richiedere al banco informazioni la scheda prodotto completa. Così la gentile signorina dell’Ikea a cui mi sono rivolto per la scheda prodotto ha rapidamente stampato il documento richiesto che conteneva davvero molte informazioni, anche superiori a quelle di legge... ma non tutte quelle di legge! Sarà forse un caso o forse una svista (correttamente si cita che l’informazione non è disponibile) ma non si dichiara, come richiesto dal Codice del consumo, se il prodotto contiene, o meno, sostanze che sono nocive all’uomo, alle cose, all’ambiente. Pulviscolo atmosferico di fronte alla insolvenza generale! In ogni caso l’eventuale presenza, nei prodotti posti in vendita, di materiali e di sostanze pericolose deve essere sempre dichiarata, qualora tali materiali e sostanze (in occasione dell’uso, anche non appropriato purché ragionevolmente prevedibile, dell’immagazzinamento o dello smaltimento prodotto) possano essere ceduti in quantità tale da rappresentare un rischio per l’uomo, le cose o l’ambiente. L’applicazione di tale legge non è apparsa facile fin dal suo ingresso; tuttavia costituisce un modo serio e concreto per qualificare la propria azienda. Se tutto ciò diventa di difficile applicazione bisognerà che il Legislatore definisca altri criteri, salvaguardando il principio ma indicando altre modalità. Anche questa è “qualità”, se proprio non la vogliamo chiamare “serietà e consapevolezza”.
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I MERCATI DA CUI SI PUÒ RIPARTIRE di Raffaella Razzano
Istantanee da Cina e India, i due paesi che sono maggiormente interessati dalla ripresa dell’economia mondiale.
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Sala gremita e grande attenzione per il Rapporto di Previsione 2010, presentato a fine novembre da Csil al Palazzo delle Stelline di Milano. Una partecipazione che oltre a confermare l’interesse per l’appuntamento annuale è un chiaro indizio della tensione e delle aspettative degli imprenditori nei confronti di una possibile ripresa dopo un anno per tutti molto difficile. Come ha detto in apertura dei lavori Stefania Tomasini di Prometeia, l’istituto che collabora a definire il quadro macro economico, l’unica certezza del 2009 è che tutti sono stati coinvolti dalla peggior crisi registrata dopo il 1929, a qualsiasi latitudine. Più difficile definire con altrettanta sicurezza i contorni di una ripresa auspicata e possibile, ma che viene subito ridimensionata con l’aggettivo “fragile” utilizzato non solo dagli esperti intervenuti al Seminario ma anche dai titoli dei giornali in questo inizio 2010. Ma partiamo dai segni positivi che non mancano e che si chiamano, come ha ricordato sempre la Tomasini, “ritorno alla normalità dei mercati finanziari”, “sentiment migliorato”, “Pil che torna a crescere”, “mercati stranieri in buona ripresa”. È da questo dato che l’industria italiana dell’arredamento può ripartire: se infatti le esportazioni sono state oggetto nel 2009 del calo più vistoso di fatturato (si parla di meno 22%) in tutto il mondo, l’aspettativa per il 2010 è di crescita soprattutto per l’Asia, capeggiata dal colosso Cindia, e per alcuni paesi del Sud America, Brasile in primis, come ha chiarito Ugo Finzi, senior advisor Csil per i progetti internazionali. Quindi se il Pil mondiale è previsto con una
crescita in recupero del 3,1% contro il meno 1,1% del 2009, è chiaro che stiamo parlando di una media fra paesi che vanno a due velocità, in cui è il mondo occidentale ad essere più rallentato. E anche parlando di commercio mondiale le previsioni sono di una crescita modesta del 2% per il 2010 trainata, non a caso, da Cina e India con un ipotizzato e paritetico +6%, da Vietnam +5%, da Brasile e Indonesia a +4%, seguiti dal +3% previsto per Russia, Libano, Kuwait, Honk Kong. Anche per Messico, Cile, Polonia, Turchia, Egitto, e Nord Africa in generale, Arabia Saudita ed Emirati Arabi si parla di una lieve ripresa del commercio mondiale con un +2%. Quali sono invece i paesi ancora “depressi”? Sicuramente la Spagna, che per l’Italia rappresentava il 4% della quota export, l’Inghilterra, 8%, e i Paesi Baltici.
PREVISIONI ITALIA Parlando dell’Italia e di previsioni macro, Prometeia prevede che nel 2010 l’economia italiana non si discosti di molto dalla performance degli altri paesi dell’Unione Economica monetaria se non per qualche decimo di punto in più di inflazione. Il Pil, dopo la flessione del 4,9% nel 2009, è previsto in crescita dello 0,5%. La spesa delle famiglie, grazie a un livello di indebitamento inferiore a quello di molti altri paesi, alla presenza degli ammortizzatori sociali e alla caduta dei prezzi di alcuni prodotti, ha retto meglio di altre componenti alla crisi e nel 2010 registrerà un +0,3% a prezzi costanti. Continuerà a crescere, invece, la disoccupa-
QUADRO MACROECONOMICO
ESPORTAZIONE DI MOBILI DALL’ITALIA PRINCIPALI PAESI DI DESTINAZIONE, GENNAIO-LUGLIO 2009
Valori in percentuale
2008
2009
2010
Quote percentuali su dati in valore
PIL mondiale
3,0
-1,1
3,1
Francia
PIL dei paesi sviluppati
0,6
-3,4
1,3
Germania
Fonte: Fondo Monetario Internazionale, World Economic Outlook Novembre 2009
SINTESI DEL SETTORE DEL MOBILE IN ITALIA
Stati Uniti
Variazioni percentuali a prezzi costanti
Svizzera 2007
2008
2009*
2010**
Spagna
Consumo interno
2,3
-1,3
-3,3
-10,73
-1,3
Belgio
Esportazioni
3,9
4,9
-7,2
-21,7
-3,7
Grecia
Importazioni
13,8
15,0
-8,8
-13,73
1,8
Austria
Produzione
2,2
0,2
-4,6
-15,4
-2,6
Resto del mondo
Fonte: elaborazioni CSIL su dati ISTAT e Eurostat
12 9
Regno Unito Russia
2006
Un momento del seminario di previsione Csil.
*Pre-consuntivo **Stima
8
17
5 5 4 4 31
Fonte: elaborazioni CSIL su dati ISTAT e Eurostat
SCENARI Il seminario di previsione Csil prevede per il settore del mobile nel 2010 segnali deboli di ripresa. Dopo un 2009 di calo mondiale della domanda, si punta sulle esportazioni nei paesi in crescita, a partire dai mercati trainanti di Cina, India e Brasile
3 2
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SUI TEMI AMBIENTALI, LE AZIENDE DEVONO IMPEGNARSI DA UNA PARTE A FARE PIÙ INFORMAZIONE CHE COMUNICAZIONE E DALL’ALTRA DEVONO AGIRE SULLA COMPLESSITÀ DEL PROCESSO INDUSTRIALE CHE GRAVA COME COSTI SUL CONSUMATORE Graziano Lazzarotto Built-In Italia Trade & Sales Manager e B.I. Product Business Manager di Electrolux Zanussi Italia zione e, di conseguenza, il reddito disponibile delle famiglie in termini reali resterà sui livelli del 2009 e le famiglie, in questo contesto, tenderanno a non aumentare la propensione al consumo. Passando ora alla componente della domanda interna rappresentata dagli investimenti delle aziende in beni strumentali, è prevedibile che dopo la forte flessione registrata nell’anno in corso, si avranno nel 2010 i primi segnali di una ripresa che sarà comunque lenta, e sostenuta solo in parte dalla presenza degli incentivi della Tremonti ter e dal miglioramento del clima economico generale. Sul fronte della domanda estera, nel 2010 le esportazioni italiane di merci possono benefi-
IL SETTORE DEL MOBILE IN ITALIA, 2000-2010 Variazioni percentuali a prezzi costanti
Produzione
20.0
Consumo
Export
Import
15.0 10.0 5.0
ciare (+3,5%) dell’atteso recupero della domanda mondiale. La lieve ripresa della domanda interna si tradurrà anche, come rovescio della medaglia, in un aumento delle importazioni (+2,8%). Per quanto riguarda il settore del mobile, la premessa è la chiusura dell’ “annus horribilis”, ovvero del 2009, che registra una pesante flessione della produzione di mobili pari al -15% a prezzi costanti. Il calo della domanda interna e quello ancora più vistoso della domanda estera si sono fatti sentire anche per il settore cucina, dove si stima che i dati 2009 possano essere un -16% per quanto riguarda il mercato interno e un -22% per l’estero. La contrazione importante, la prima dopo anni di crescita, spiega, come si è detto in premessa, le aspettative nei confronti del 2010 che per gli studiosi di Csil sarà comunque ancora un anno difficile per le imprese italiane del settore. La fragile ripresa dunque sarà ancora messa a dura prova sia da una domanda interna che si manterrà piuttosto debole sia da una domanda estera che seppure in ripresa tarderà a mostrare i propri effetti verso la fine dell’anno.
0.0
ASPETTANDO IL 2020
-5.0 -10.0 -15.0 -20.0 -25.0 2001
2002
2003
2004
2005
2006
2007
2008
2009
2010
Fonte: elaborazioni CSIL
PREVISIONE DEI CONSUMI DI MOBILI NEI PRINCIPALI MERCATI PER IL 2010 Variazioni percentuali a prezzi costanti
Stati Uniti Cina Germania Italia Regno Unito Francia Giappone Canada Spagna India Australia Corea del Sud Russia 6 Fonte: elaborazioni CSIL
-4
-2
0
2
4
6
Provocatorio e interessante il focus proposto dal seminario che aveva come oggetto il 2020, con sottotitolo “Il mondo del 2020 è già cominciato”. La prolusione di Massimo Florio, presidente del Comitato scientifico di Csil, ha posto in evidenza alcuni fatti incontrovertibili come “lo spostamento della ricchezza in Asia e Sud America, l’aumento della popolazione mondiale di 800 milioni di persone con il picco massimo in India, un movimento migratorio ancora forte verso gli Usa e la Ue, l’esistenza di almeno 20 megalopoli con oltre 20 milioni di abitanti, la ripresa degli investimenti a partire dal 2010, di cui metà saranno in Asia, la crescita dei laureati in materie scientifiche, anche in Europa, e degli investimenti in ricerca (con l’Italia che ad oggi è al fanalino di coda), l’aumento vertiginoso del fabbisogno di energia, il ruolo delle istituzioni nella crescita industriale dove lo sviluppo è inversamente proporzionale al grado di corruzione (l’Italia è attualmente segnata nella zona gialla in una scala che va dal verde dei paesi più efficienti al rosso di quelli più degradati e corrotti). Premesse su cui è possibile “ridisegnare la produzione, il consumo e le risorse per il prossimo decennio”. Una sfida che secondo Florio vedrà in gioco la ca-
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pacità di gestire i cambiamenti demografici, quella di investire in capitale umano e di risparmiare sulle risorse materiali. Il tutto coordinato da una capacità da parte delle imprese e delle istituzioni di governare i cambiamenti. La sfida dei prossimi dieci anni parte da ora ed è tanto più strategico per un’azienda fare delle scelte che, a partire da oggi, vengano riconosciute, condivise e premiate da un consumatore reso molto più cauto nella sua propensione a spendere. Per alcune aziende la strada è molto chiara ed è quella di proporre soluzioni eco-sostenibili. Una missione che sembra oggi essere un comune denominatore per la maggior parte delle aziende ma che per alcune di loro è, da tempo, patrimonio indiscusso del proprio dna. È il caso di Electrolux, rappresentata al seminario da Graziano Lazzarotto, Built-In Italia Trade & Sales Manager e B.I. Product Business Manager di Electrolux Zanussi Italia, che ha ricordato come le aziende debbano sul tema “impegnarsi a fare più informazione che comunicazione” da una parte e dall’altra “debbano agire sulla complessità del processo industriale che grava come costi sul consumatore”. «Il 70% dei consumi di un elettrodomestico sono attribuibili al suo uso, ma già nel processo si può risparmiare controllando ogni fase, fornitori e trasporto compreso. Un impegno che per Electrolux è talmente radicato che è stata inclusa anche nel 2009 nel prestigioso Dow Jones Sustainability, l’indice azionario che raggruppa il 10% delle 2.500 società più grandi al mondo, bestin-class per quanto riguarda performance economiche, ambientali e sociali» . La sfida del green è un impegno condiviso anche da Ernesto Gismondi, presidente di Artemide, una delle altre case history eccellenti proposte dal seminario, che ha ricordato come «mettere in funzione la propria intelligenza imprenditoriale per consumare meno risorse è comunque una grande opportunità di crescita». E sulle ricette per il futuro si è espresso anche Vittorio Renzi, dal 2003 direttore generale di Scavolini, azienda che ha saputo reagire alla contrazione dei consumi e che meno di altre è stata toccata dalla crisi. «Per quanto ci riguarda non abbiamo mai smesso di costruire il futuro agendo con le “antenne” necessarie: dal nostro dipartimento di ricerca e sviluppo alla collaborazione con designer di fama, dal rapporto con consulenti esterni a
COMMERCIO MONDIALE DEI MOBILI, 2000-2009 18
20
| 59
Variazioni annue percentuali
18 17
9 10
8
8
10 6 5 2
-2
0 2000
2001
2002
2003
2004
2005
2006
2007
2008
2009*
2010** 2011**
-10 -20 -20 Fonte: CSIL
*Pre-consuntivo **Previsione
ESPORTAZIONE DI MOBILI, 2000-2009 I QUATTRO PRINCIPALI PAESI ESPORTATORI Miliardi di US$ correnti
Cina
28 26 24 22 20 18 16 14 12 10 8 6 4 2 0 2000
2001
Germania
2002
2003
Polonia
2004
2005
Fonte: ONU, Eurostat, CSIL
Italia
2006
2007
2008
2009* *Pre-consuntivo
quello con dipartimenti universitari, dalle ricerche di mercato allo studio dell’evoluzione degli stili abitativi. Il futuro della nostra impresa, come di tante aziende italiane, è quello di lavorare su piccole nicchie a livello mondiale, e per loro progettare idee su format abitativi nuovi, dalla cucina living alla cucina nomade. Oggi dobbiamo anche tener conto che grazie al web c’è una crescita esponenziale dell’informazione. Internet è un mezzo straordinario in cui il consumatore ha una parte attiva ma che rischia di generare confusione. Un disorientamento che solo il punto vendita può dirimere. Anche su questo asse portante Scavolini sta investendo, tanto che sono oramai 40 i punti vendita monomarca».
IL FUTURO DELLA NOSTRA IMPRESA, COME DI TANTE AZIENDE ITALIANE, È QUELLO DI LAVORARE SU PICCOLE NICCHIE A LIVELLO MONDIALE, E PER LORO PROGETTARE IDEE SU FORMAT ABITATIVI NUOVI, DALLA CUCINA LIVING ALLA CUCINA NOMADE Vittorio Renzi Direttore Generale di Scavolini
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CUCINA, LA PAROLA AI BILANCI ECONOMIA Il rapporto completo sui bilanci 2008 di alcuni dei principali produttori di mobili da cucina offre uno spaccato rappresentativo del comparto produttivo e del mercato. Dai risultati emergono i primi segnali della crisi di Fabio Salvati
Nota metodologica Nell’analisi dei conti economici sono stati usati i parametri reddituali più frequentemente adottati nel campo dell’analisi finanziaria, fra essi: EBITDA utile prima degli ammortamenti e svalutazioni, degli interessi e delle tasse EBIT utile prima degli interessi e delle tasse ROE utile netto/mezzi propri ROA EBIT/somma di bilancio Le aziende prese in considerazione sono le stesse dell’inchiesta precedente. Il calcolo degli indicatori di redditività e di rotazione è effettuato sui valori puntuali di fine anno e non su quelli medi. Le differenze fra i due metodi di calcolo nel
Il rapporto sui produttori di mobili da cucina relativo al 2008 cerca di offrire uno spaccato rappresentativo del comparto produttivo e del mercato che dia conto sia dei risultati, sia degli andamenti di medio termine e delle strategie dei produttori. Come dato comune emerge che, se si eccettuano poche eccezioni, tutti gli operatori hanno evidenziato peggioramenti rispetto all’anno precedente per quanto riguarda i risultati economico-finanziari e il potenziale di mercato. Ricordiamo che le 21 imprese incluse nell’analisi sono rappresentative del panorama produttivo italiano e dei gruppi strategici a cui appartengono. Il valore della produzione aggregato del campione nel 2008 è stato di € 1.588 milioni, ben più della metà del mercato italiano calcolato con prezzi alla produzione.
caso in questione sono modeste. Nell’uso degli indicatori di produttività, accanto all’utilizzo dei dati di incidenza sul fatturato del valore aggiunto, del costo del lavoro e dei servizi, sono stati reintrodotti i dati di produttività per dipendente, che forniscono indicazioni aggiuntive interessanti sull’efficienza delle singole aziende e sulle loro strategie produttive. Per quanto riguarda gli indici di struttura finanziaria, è stato sostituito il parametro attività correnti/passività correnti con quello attività correnti/debiti (esclusi quindi TFR, fondi rischi e mezzi propri). La scelta ha varie ragioni. In primo luogo nella maggior parte dei casi le aziende esaminate hanno poche passività con scadenza eccedente i 12 mesi e quindi i due indici tendono a coincidere. Il tipo di operatività delle aziende del settore del mobile da cucina, molto basato sul rigiro del capitale circolante e sull’utilizzo di sistemi di
Poiché il resto del mercato è servito da un altissimo numero di produttori di piccole dimensioni, il campione offre un panorama sufficientemente attendibile e completo delle imprese di dimensioni medio-grandi, quelle in grado di trainare processi di innovazione di prodotto e di marketing, di competere su scala nazionale e di impostare politiche efficaci di penetrazione dei mercati internazionali tramite export o presenza diretta su uno o più mercati. Come ogni anno, le imprese prese in esame dal Rapporto sono state suddivise in tre gruppi strategici di riferimento distinti per fascia di prezzo, politiche di prodotto e strategie commerciali e di marketing (tabella 1).
DESIGN/QUALITÀ - DQ Comprende le imprese attive nella fascia di prezzo più elevata. I prodotti sono di alta qualità, sia per quanto riguarda i materiali sia per il contenuto di design e di innovazione, rappresentando quanto di meglio il Made in Italy può offrire in questo settore. Le tecniche produttive sono sofisticate ma anche caratterizzate da un elevato grado di “artigianalità” intesa soprattutto come cura del particolare e attenzione alla qualità di tutti i componenti del prodotto. La gamma è ampia, soprattutto in termi-
subfornitura e di debito bancario (unito ad un grado di capitalizzazione mediamente non elevato), fanno sì che le attività a breve siano la fonte principale su cui fare affidamento per valutare la capacità di rimborso dell’azienda del complesso delle sue passività, sia a breve sia a lungo. Un deterioramento evidente e/o rapido del rapporto fra attività correnti e debiti totali è quindi indicativo di una seria compromissione anche della capacità di far fronte alle obbligazioni di medio termine. In tutti i casi in cui era disponibile è stato utilizzato il bilancio consolidato (Boffi, Febal, Lube, Scavolini, Snaidero, Veneta Cucine). Per alcune società (Aran, Berloni, Poliform, Boffi) il fatturato comprende anche prodotti diversi dai mobili da cucina (bagno, giorno, notte, ufficio). Le medie per gruppo strategico degli indicatori utilizzati sono quelle aritmetiche. Le medie ponderate, pur metodologicamente più corrette,
non sono utilizzate per il potenziale effetto fortemente distorsivo dovuto alla presenza in ogni gruppo strategico di almeno un’azienda di grandi dimensioni con risultati fortemente divergenti dalla media. Tale divergenza potrebbe essere riassorbita nel caso di gruppi numerosi o di peso ridotto dell’azienda considerata rispetto al totale. Nel nostro caso nell’ambito di ciascun gruppo abbiamo un basso numero di aziende con pesi piuttosto diversi. L’uso della media aritmetica permette quindi di ottenere risultati in grado di offrire un maggior contenuto analitico ed esplicativo. Gli indicatori di produttività per addetto sono stati calcolati in generale sul numero di addetti a fine 2008. Arrex-1 e Ar-Due, pur non avendo incroci azionari, fanno capo allo stesso soggetto economico. Andrebbero quindi considerate congiuntamente.
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TABELLA 1 DATI ECONOMICO-FINANZIARI AGGREGATI PER GRUPPO STRATEGICO 2005-2007 (€ .000) DESIGN QUALITÀ Valore della produzione
2008
%
2008/2007 %
2007
%
2007/2006 %
2006
%
2006/2005 %
2005
%
274.243
100,0
1,1
271.376
100,0
13,6
238.891
100,0
10,5
216.219
100,0
EBITDA
27.578
10,1
-14,5
32.239
11,9
18,9
27.124
11,4
24,8
21.727
10,0
EBIT
16.353
6,0
-21,5
20.831
7,7
29,2
16.128
6,8
56,8
10.284
4,8
5.698
2,1
-24,2
7.513
2,8
69,8
4.424
1,9
198,3
1.483
0,7
Utile netto
MARCHIO PRODOTTO
2008
%
2007
%
2007/2006 %
2006
%
2006/2005 %
2005
%
Valore della produzione
973.932
100,0
-5,0
1.025.025
100,0
5,0
975.853
100,0
-0,9
984.798
100,0
43.593
4,5
-34,4
66.482
6,5
-11,1
74.821
7,7
-5,7
79.321
8,1
EBITDA EBIT Utile netto
PREZZO PRODOTTO Valore della produzione EBITDA EBIT Utile netto
TOTALE
2008/2007 %
9.202
0,9
-73,1
34.233
3,3
-19,3
42.400
4,3
6,6
39.768
4,0
-11.969
-1,2
-184,3
14.196
1,4
17,1
12.118
1,2
1,2
11.979
1,2
2007
%
2007/2006 %
2006
%
2006/2005 %
2005
%
2008
%
340.188
100,0
4,3
326.091
100,0
15,1
283.208
100,0
13,9
248.657
100,0
26.319
7,7
-20,2
32.993
10,1
16,2
28.401
10,0
12,5
25.251
10,2
7.712
2,3
-43,6
13.664
4,2
12,4
12.159
4,3
53,2
7.935
3,2
0,1
-90,1
3.127
1,0
47,2
2.124
0,7
-233,0
-1.597
-0,6
309
2008/2007 %
2008
%
2007
%
2007/2006 %
2006
%
2006/2005 %
2005
%
1.588.363
100,0
-2,1
1.622.492
100,0
8,3
1.497.952
100,0
3,3
1.449.674
100,0
EBITDA
97.490
6,1
-26,0
131.714
8,1
1,0
130.346
8,7
3,2
126.299
8,7
EBIT
33.267
2,1
-51,6
68.728
4,2
-2,8
70.687
4,7
21,9
57.987
4,0
Utile netto
-5.962
-0,4
-124,0
24.836
1,5
33,1
18.666
1,2
57,3
11.865
0,8
Valore della produzione
2008/2007 %
Fonte: elaborazioni dell’autore
ni di combinazioni fra allestimenti, accessori e colori, spesso nell’ordine delle migliaia. L’innovazione di prodotto è forte e costante, in termini sia di design sia di tecnologie incorporate nel prodotto finito. I marchi sono quasi sempre noti a livello internazionale, anche se più frequentemente presso operatori professionali e gruppi di consumatori selezionati che presso il grande pubblico. La propensione all’export è di conseguenza elevata. La comunicazione aziendale viene effettuata principalmente tramite stampa (specializzata e generalista), manifestazioni fieristiche e iniziative nel pdv. Modalità alternative, tipo un utilizzo più massiccio di internet, stanno iniziando a prendere piede. Le reti di vendita sono molto selezionate (poche centinaia di pdv fra Italia e mercati esteri). Nel loro ambito, a distributori plurimarca di fascia alta, in grado di fornire una elevata professionalità, sempre più spesso si affiancano negozi monomarca, a gestione diretta, in concessione o franchising, che hanno funzione sia di flagship store, specie nei mercati urbani più importanti, sia di volano per le vendite. In alcuni casi i negozi monomarca rappresentano una percentuale importante del fatturato. La presenza sui mercati nazionali è concentrata soprattutto in città di dimensioni da medie a grandi. Del gruppo fanno parte cinque imprese: Arclinea, Boffi, Poliform, Schiffini e Valcucine. Il loro fatturato totale nel 2008 è stato di € 274,2 ml, quello medio di € 54,8 ml.
MARCHIO/PRODOTTO - MP Comprende le imprese attive nella fascia di prezzo media, che spazia, a seconda del posizionamento e delle linee di prodotto, da medio-bassa a medioalta. Il loro punto di forza principale è un rapporto qualità/prezzo corretto abbinato ad una buona o in alcuni casi elevata notorietà di marca, nella maggior parte dei casi soprattutto nel mercato domestico, sostenuta da investimenti pubblicitari veicolati su una gamma ampia di media, specializzati e generalisti, oltre che da manifestazioni fieristiche. Non è infrequente in questo gruppo strategico l’utilizzo della pubblicità televisiva e delle sponsorizzazioni sportive, specie negli sport di squadra come basket e volley. Viene dedicata attenzione al design, che non presenta i picchi di innovatività del gruppo DQ ma è sempre di buon livello, anche per le caratteristiche del segmento di mercato a cui tali imprese si rivolgono. Negli ultimi anni si sono comunque notati da parte di alcune imprese sforzi anche in questa direzione, in alcuni casi con la creazione di linee/marchi dedicati ad un prodotto più di tendenza. In molti casi le aziende del settore stanno cercando di posizionarsi su fasce di mercato più alte, pur senza tentare di entrare nel segmento di lusso. La gamma di prodotto è molto ampia. In diversi casi le imprese del campione gestiscono più brand, in modo da coprire segmenti di mercato diversi in termini di immagine del prodotto, prezzo medio e/o consumatore
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di riferimento. Le reti di vendita sono capillari, a volte di alcune migliaia di pdv e composte quasi esclusivamente di rivenditori plurimarca, che comunque vengono assoggettati ad un processo di monitoraggio e selezione continuativo. La rete di pdv plurimarca è stata negli ultimi anni oggetto di un processo di riqualificazione e scrematura tuttora in corso. Poche sono le aziende che hanno creato formati monomarca mentre in aumento è il numero di imprese che cercano di lavorare con il trade in modo da essere l’unico marchio di cucine presente nel pdv. Poche sono anche le imprese che hanno effettuato operazioni di brand extension allargando la loro offerta ad altri comparti dell’arredamento. Del gruppo fanno parte 10 aziende: Berloni, Cesar, Copat, Cucine Lube, Euromobil, Febal, Scavolini, Scic, Snaidero, Veneta Cucine. Il valore della produzione totale del gruppo nel 2008 è stato di € 973,9 ml, quello medio di € 97,4 ml.
PREZZO/PRODOTTO - PP
ARCLINEA
ARREX
BERLONI
Comprende le imprese attive in una fascia di prezzo medio-bassa o bassa, che basano la loro competitività su una notevole efficienza manifatturiera che permette di offrire al cliente finale un buon valore grazie ad una combinazione efficace fra un prezzo molto attraente e una qualità soddisfacente. Il design solitamente riflette gusti e tendenze del mercato già consolidati, anche se diverse aziende del gruppo stanno investendo per offrire prodotti a maggiore contenuto di design. Anche se spesso il numero di linee e di prodotti offerti è più ristretto rispetto a quelli delle imprese degli altri gruppi strategici di riferimento, in molti casi questi produttori si stanno muovendo per creare portafogli prodotti più ampi e in grado di soddisfare la domanda di segmenti di mercato caratterizzati da gusti diversificati, soprattutto in termini di immagine del prodotto. Gli investimenti pubblicitari sono nella maggior parte dei casi molto contenuti. Nel loro ambito spesso fanno la parte del leone le manifestazioni fieristiche e il materiale promo-pubblicitario destinato al trade, in particolar modo i cataloghi di vendita. Non vengono trascurate le pubblicità su stampa specializzata. La distribuzione è spesso estesa e poco selezionata. Al suo interno spesso hanno grande peso le catene della grande distribuzione. In alcuni casi le aziende del gruppo sono fornitori di prodotti no brand o con private label della grande distribuzione specializzata (ad esempio Ikea o catene italiane di mercatoni). Fanno parte del gruppo 5 aziende (considerando Arrex-1 e Ar-Due come un unico operatore): Aran, Arrex, Record, Stosa, Mobilturi. Il valore della produzione totale del gruppo nel 2008 è stato di € 340,2 ml, quello medio di € 68 ml.
2008 IL QUADRO GENERALE L’esercizio 2008 mostra già in maniera piuttosto marcata i segni della crisi, iniziata nella seconda metà dell’anno e poi manifestatasi in tutta la sua virulenza nel corso del 2009. Avevamo segnalato che già all’inizio del 2008 le aspettative degli imprenditori mostravano una certa prudenza rispetto ai risultati attesi per l’intero anno, a causa di una congiuntura che già iniziava a mostrare segni di rallentamento negli ultimi mesi del 2007. In molti casi i risultati di fine anno sono stati, nonostante questa prudenza, peggiori del previsto. Volendo generalizzare ma rispecchiando così la maggior parte dei casi, a fronte di una prima parte dell’anno di segno moderatamente positivo, ha fatto da contrappeso un secondo semestre molto pesante che in molti casi ha più che controbilanciato e vanificato i progressi dei primi mesi. Il 2008 ha visto in diversi casi una diminuzione dei fatturati e in generale un forte deterioramento della redditività, sia operativa sia netta. Ciò è il risultato di una dinamica del mercato negativa, che ha visto una contrazione dei volumi sensibile alla quale si è con ogni probabilità accompagnata una diminuzione del prezzo medio a causa di un processo di down trading del consumatore, che si è orientato verso modelli di fascia inferiore rispetto a quella che avrebbe probabilmente scelto solo un anno prima o a parità di fascia verso modelli meno complessi e meno accessoriati. L’aumento della propensione all’export, già in corso da alcuni anni, non è riuscito a compensare il calo di domanda sul mercato interno a causa della diminuzione generalizzata dei consumi su tutti i mercati che tradizionalmente rappresentano il grosso delle vendite per i produttori italiani di mobili da cucina, ovvero quelli europei e nordamericani. Prosegue lo sforzo di internazionalizzazione. Vista la propensione all’export più bassa di quella media del settore del mobile in generale, i produttori cercano di occupare gli spazi ancora liberi nei mercati del nostro export, quelli dell’Europa Occidentale, a cui si affiancano sempre più quelli
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dell’Europa dell’Est. Permane il forte interesse per i paesi emergenti, l’area BRIC in particolare. Aumenta ulteriormente la consapevolezza dell’importanza della qualità più che della numerosità della rete di rivenditori per avere successo, in Italia come all’estero, e si moltiplicano gli sforzi per riqualificarle e potenziarle per allineare la proposta di marca con la qualità dell’offerta sul pdv. A questo lavoro si affiancano gli investimenti volti a fornire un livello superiore di servizio al trade e al cliente finale. Quasi tutte le imprese di fascia medio-alta confermano, come nel triennio precedente, un forte interesse al business del contract, in sviluppo e fondamentale per entrare in maniera significativa in alcuni mercati esteri, ad esempio negli Emirati. Molte imprese hanno ormai una organizzazione commerciale ad hoc o hanno iniziato a crearla. Quasi tutte continuano ad investire in macchinari per aumentare efficienza e qualità del prodotto. Si conferma inoltre la tendenza, già emersa con evidenza nel corso del biennio precedente, di diversi produttori di fascia media, specie quelli più orientati al marketing, a spostare verso l’alto il posizionamento dei loro prodotti, per sfuggire dall’impasse che sembra caratterizzare la fascia media del mercato. In parallelo alcuni di essi, per far fronte al calo dei consumi, iniziano ad offrire versioni basic dei loro prodotti di punta, ovvero pacchetti di offerta “preconfezionati” ad un prezzo fisso e competitivo, tendenza questa poi rafforzatasi nel corso del 2009. A loro volta anche i produttori che fanno del prezzo la loro arma competitiva principale cercano di arricchire il contenuto di stile e design dei loro prodotti cercando di non incidere però sul prezzo finale.
VALORE DELLA PRODUZIONE, REDDITIVITÀ, DIMENSIONI E PROPENSIONE ALL’EXPORT Nel corso del 2008 il valore della produzione delle aziende considerate diminuisce per la prima volta nel corso del decennio, calando del 2,1%, passando da € 1.622 ml a € 1.588 ml. Se il calo del fatturato è contenuto, sensibilissima è la diminuzione della redditività. L’EBITDA scende del 26% e l’EBIT si dimezza (-51,6%). La loro incidenza sul fatturato del gruppo si attesta rispettivamente al 6,1% e al 2,1%. Il risultato netto subisce un vero e proprio tracollo (-124%) e diventa negativo. Si passa infatti da un utile netto totale di € 24,8 ml nel 2007 ad una perdita netta cumulata di € 5,9 ml nel 2008, con una diminuzione dell’incidenza sul fatturato di quasi due punti (dall’1,5% al -0,4%). Pur in un quadro negativo per tutti, gli andamenti dei tre gruppi strategici presi in considerazione sono differenti fra loro. Il gruppo DQ vede una modesta crescita del fatturato (+1,1%). A fronte di questa piccola crescita, il gruppo subisce una contrazione della reddi-
tività, seppure inferiore rispetto alla media del mercato. L’EBITDA scende del 14,5%, da € 32,2 ml a € 27,5 ml. Superiore è la discesa dell’EBIT (-21,5%) e dell’utile netto (-24,2%), che rimane comunque positivo e si attesta al 2% del fatturato. Anche l’EBITDA e l’EBIT mantengono livelli in media dignitosi, attestandosi rispettivamente al 10,1% e al 6%. All’interno del gruppo tutte le aziende hanno una performance soddisfacente. Boffi è l’unica azienda che aumenta il suo fatturato ma è anche quella che vede scendere di più i suoi margini in termini percentuali. Le altre vedono modesti cali del fatturato e una discreta tenuta della redditività, seppur in discesa. Schiffini è l’unica che mantiene fatturato e margini di redditività all’incirca sui livelli dell’anno precedente. Peggiori sono i risultati del gruppo MP, che vede il fatturato aggregato scendere del 5% ed i margini contrarsi in modo significativo. L’EBITDA registra un -34,4% e scende fino al 4,5% del fatturato, dopo essere già passato l’anno precedente al 6,5% dall’8,1% del 2006. L’EBIT cala del 73,1% e passa da più di € 34 mi a poco più di € 9 ml. La sua incidenza sul fatturato arriva ad un poverissimo 0,9%. L’utile netto dell’anno precedente di € 14,2 ml si trasforma in una perdita netta di quasi € 12 ml, pari all’1,2% del fatturato. Nell’ambito del gruppo buona parte del peggioramento è attribuibile a tre aziende: Berloni, Febal e Snaidero. Per Berloni, che già nell’anno precedente aveva avuto forti perdite a livello di EBITDA ed EBIT, vengono meno i proventi straordinari che nell’anno precedente avevano trasformato un EBIT di - € 8,1 ml in un risultato netto in break even. Come conseguenza, il risultato netto precipita da € 0,2 ml a - € 7,6 ml. Febal perde circa € 5 ml di margine a tutti i livelli (EBITDA, EBIT e utile netto) e passa da un risultato quasi in pareggio nel 2007 ad una perdita netta di € 4,7 ml nel 2008. La stessa cosa accade a Snaidero, che perde circa € 7 ml di margine a livello di EBITDA e di EBIT a cui si aggiungono € 4 ml di partite straordinarie per oneri di ristrutturazione, con un risultato netto che passa dall’utile di circa un milione del 2007 ad una perdita di € 6,7 ml nel 2008. Il gruppo PP è quello che mostra i risultati più brillanti in termini di fatturato, con una crescita del 4,4% rispetto al 2007. Si tratta comunque di un ritmo nettamente inferiore a quello del biennio precedente, quando il fatturato era cresciuto del 15,1% nel 2007 e del 13,9% nel 2006. La crescita del fatturato non è tale da impedire un forte deterioramento dei margini di redditività. L’EBITDA scende del 20,2% e la sua incidenza sul fatturato passa dal 10,1% al 7,7%. L’EBIT scende del 43,6% e la sua incidenza sul fatturato arriva al 2,3% dal 4,2% dell’anno precedente.
BOFFI
CESAR
COPAT
EUROMOBIL
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TABELLA 2 DIMENSIONI E REDDITIVITÀ 2008 EBITDA
%
EBIT
%
UTILE NETTO
%
Snaidero
VALORE PRODUZIONE 228.270
11.611
5,1
2.929
1,3
-6.676
-2,9
Scavolini
215.966
10.980
5,1
6.826
3,2
5.148
2,4
Veneta Cucine
148.275
10.923
7,4
5.106
3,4
895
0,6 1,1
Lube Cucine
146.186
5.919
4,0
3.534
2,4
1.667
Poliform
114.000
12.715
11,2
7.980
7,0
3.525
3,1
Aran World
89.942
9.926
11,0
-383
-0,4
-1.335
-1,5
Berloni
87.353
-2.143
-2,5
-8.164
-9,3
-7.636
-8,7
Mobilturi
74.493
2.338
3,1
1.885
2,5
264
0,4
Boffi
72.373
5.897
8,1
3.519
4,9
711
1,0
Stosa
67.174
4.807
7,2
3.046
4,5
1.826
2,7
Record
45.479
4.545
10,0
1.052
2,3
-1.125
-2,5
Valcucine
41.988
2.944
7,0
2.105
5,0
946
2,3
Cesar
34.548
1.552
4,5
554
1,6
-185
-0,5
Febal
33.898
-648
-1,9
-3.071
-9,1
-4.745
-14,0
Arrex-1
33.492
2.524
7,5
1.309
3,9
585
1,7
Euromobil
30.755
2.493
8,1
684
2,2
21
0,1
Ar-Due
29.608
2.179
7,4
803
2,7
94
0,3
Copat
28.487
1.996
7,0
258
0,9
-507
-1,8
Arclinea
26.617
1.409
5,3
663
2,5
148
0,6 0,2
Scic
20.194
910
4,5
546
2,7
49
Schiffini
19.265
4.613
23,9
2.086
10,8
368
1,9
1.588.363
97.490
6,1
33.267
2,1
-5.962
-0,4
Totale
Fonte: elaborazione dell'autore su dati aziendali
L’utile netto in pratica si azzera, attestandosi allo 0,1% del fatturato. La tenuta del fatturato di gruppo è attribuibile unicamente a Mobilturi, che compie un vero e proprio balzo dimensionale, con un valore della produzione che passa da € 53,9 ml a € 74 ml (+38%). I margini aumentano invece solo di poco in termini assoluti e quindi scendono in termini di incidenza. Anche Stosa mostra un aumento del fatturato insieme ad ArDue. Più o meno stabili o in lieve calo i margini di tutte le aziende, con l’unica eccezione di Aran, che mostra un notevole deterioramento dei margini, negativi a partire dall’EBIT. FEBAL
CUCINE LUBE
LA POLARIZZAZIONE DEI CONSUMI Il 2008, pur nella minore leggibilità dei dati causata dallo sgonfiamento della domanda, mostra un fenomeno che si era già manifestato con una certa chiarezza nel biennio precedente e che ha caratterizzato anche altri mercati: quello della polarizzazione dei consumi. Questi tendono a concentrarsi sui prodotti di fascia più alta e con forti valenze edonistiche e di appagamento del consumatore o su quelli di prezzo più basso, frutto di una struttura di consumo fortemente orientata al valore, in particolare al prezzo. La fascia intermedia del mercato in tal modo risulta penalizzata e soffre sia a livello di crescita sia di redditività, probabilmente perché in molti casi la sua offerta non riesce a pro-
porre con la necessaria evidenza né i contenuti di qualità e design del gruppo DQ né la netta convenienza di prezzo del gruppo PP. Il fenomeno sembra accentuarsi in tempi di congiuntura magra, in cui con probabilità diversi consumatori di fascia media, i clienti tipici del gruppo MP, tendono a migrare verso la fascia più bassa del mercato, beneficiando dunque il gruppo PP. Nel corso del 2008, le imprese italiane più grandi, quelle del campione esaminato, sono riuscite a reggere la crisi del mercato un po’ meglio della media generale, così come negli anni precedenti erano riuscite a crescere più rapidamente. Nell’ambito di questo gruppo, le imprese attive nei due segmenti DQ e PP nel 2008 hanno ottenuto risultati migliori della media, seppur poco brillanti, forse per il fenomeno di polarizzazione dei consumi sopra descritto, che sembra iniziare ad assumere contorni strutturali. I margini di redditività, già non brillantissimi a livello di media generale nel 2007, sono diventati insoddisfacenti. L’EBITDA aggregato, pari al 6,1% del valore della produzione, è largamente inferiore a quelli del biennio precedente, così come l’EBIT (2,1%). La dispersione intorno alla media rimane elevata. La deviazione standard a livello di EBITDA è infatti del 3,5% circa (su una media del 6,1%), frutto di valori che oscillano fra il 23,9% di Schiffini e il -2,5% di Berloni. Nella parte alta del campo di oscillazione si trovano Poliform (11,2%), Aran (11%), Record (10%), Euromobil e Boffi (8,1%). La maggior parte delle rimanenti aziende si colloca fra il 4% e il 7% (tabella 2). La redditività delle vendite, pari al 2,1%, è in crollo rispetto al biennio precedente. Si tratta di un valore inadeguato a garantire l’equilibrio economico-finanziario delle aziende prese nel loro complesso. La dispersione intorno alla media è molto elevata. La deviazione standard è infatti del 4% (su una media del 2,1%), frutto di un ventaglio di valori che vanno dal -9,1% di Febal al 10,8% di Schiffini. Fra le aziende con la migliore redditività delle vendite rientrano anche Poliform (7%), Valcucine (5%) e Boffi (4,9%). Fra le aziende con le più basse performance a livello di ROS rientrano invece anche Aran (-0,4%), Copat (0,9%), Snaidero (1,3%). La maggior parte delle aziende si attesta all’incirca fra il 2% e il 4%. L’utile netto aggregato è addirittura negativo e pari al -0,4% del fatturato, un risultato assolutamente negativo dopo i continui progressi rilevati a partire dal 2004, quando era quasi nullo (0,2%). Le aziende che presentano perdite sono sette contro le tre dell’anno precedente, in ordine decrescente di perdite in percentuale del fatturato: Febal (-14%), Berloni (-8,7%), Snaidero (-2,9%), Record (-2,5%), Copat (-1,8%), Aran
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(-1,5%), Cesar (-0,5%). Solo quattro aziende presentano valori superiori al 2%: Poliform (3,1%), Stosa (2,7%), Scavolini (2,4%), Valcucine (2,3%). Le altre dieci aziende si collocano fra lo zero e il 2%. L’assenza di operazioni di fusione e acquisizione mantiene anche per il 2008 la dimensione media delle aziende del campione sotto gli 80 milioni, per la precisione € 75,6 ml. Snaidero e Scavolini si staccano come sempre notevolmente dal gruppo con valori della produzione rispettivamente di € 228 ml ed € 216 ml. Seguono con fatturati ben superiori ai 100 milioni Veneta Cucine (148 ml), Cucine Lube (€ 156 ml) e Poliform (€ 114 ml). Si avvicinano ai 100 milioni Aran (€ 89 ml) e Berloni (€ 87 ml). Altre tre aziende hanno un fatturato compreso fra 50 e 80 milioni: Boffi, Stosa e Mobilturi. Vicino alla soglia dei 50 milioni c’è solo Record. Ben nove imprese del campione hanno un valore della produzione inferiore a € 40 ml. Esaminando la propensione all’export delle aziende del campione, si vede come essa aumenti anche nel 2008 passando dal 35% circa del fatturato al 36,4%. Il dato è pesantemente influenzato da Snaidero, Poliform, Boffi e Aran World, che sono fra le aziende più grandi e realizzano ben più della metà del fatturato sui mercati esteri. La quota delle altre si attesta fra il 15% e il 35% ed è comunque in aumento anno dopo anno, a causa della crescita generalizzata dell’export (tabella 3). Se si escludono Aran World, storicamente radicata su alcuni mercati esteri, e Snaidero, che ha puntato sulle acquisizioni internazionali come strumento di crescita, si nota come le aziende con la maggior propensione all’export siano quelle appartenenti al gruppo DQ. Boffi esporta il 71% della sua produzione, Poliform il 56,5% e Arclinea il 49,3%. Solo Valcucine si attesta sotto al 40%. Il fenomeno si spiega probabilmente per la forte distintività dei prodotti dovuta all’alto livello di qualità e design. I loro prodotti nel mercato domestico trovano una platea di acquirenti per forza di cose limitata a chi può spendere cifre importanti e, per trovare spazio, devono rivolgersi ad una clientela internazionale in grado di apprezzare lo stile e la qualità italiani e disponibile a spendere cifre importanti per ottenerli. Inoltre l’alta cifra stilistica dei prodotti, frutto di un design apprezzato a livello mondiale e adatto ad un consumatore che ha gusti più o meno simili a livello globale, fanno del mercato mondiale lo sbocco naturale di questi produttori. Per aziende che puntano su una produzione ed una immagine di marca di buon livello ma non così qualificata, per i quali i clienti internazionali non sono disposti a pagare premium price elevati e i processi di imitazione da parte
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TABELLA 3 SUDDIVISIONE GEOGRAFICA DEL FATTURATO 2008 (€ .000) FATTURATO ITALIA
%
Aran World
37.430
43,6
48.419
56,4
85.849
Arclinea
13.510
50,7
13.130
49,3
26.640
Arrex-1
25.275
76,9
7.610
23,1
32.885
Ar-Due
22.827
78,4
6.289
21,6
29.116
Berloni
68.407
79,5
17.644
20,5
86.051
Boffi
20.512
29,0
50.256
71,0
70.768
Cesar
22.115
70,7
12.863
41,1
31.290
Copat
22.437
75,0
7.479
25,0
29.916
Euromobil
20.870
67,5
10.066
32,5
30.936
nd
-
nd
-
-
126.995
87,9
17.446
12,1
144.441
Febal Lube Cucine
FATTURATO ESTERO
%
TOTALE
Mobilturi
nd
-
nd
-
-
Poliform
49.508
43,5
64.290
56,5
113.798
Record
40.739
86,5
6.336
13,5
47.075
Scavolini
176.474
83,1
35.798
16,9
212.272
Schiffini
nd
-
nd
-
-
Scic
nd
-
nd
-
-
Snaidero
65.154
26,9
176.741
73,1
241.895
Stosa
56.005
83,4
11.170
16,6
67.175
Valcucine
28.976
66,0
14.913
34,0
43.889
Veneta Cucine
126.817
82,5
26.810
17,5
153.627
Totale
924.051
63,8
527.260
36,4
1.447.62
Fonte: elaborazione dell’autore su bilanci aziendali
della concorrenza internazionale sono più rapidi e facili, conviene concentrarsi sul mercato domestico ed esportare soprattutto nei mercati geografici più vicini e con gusti più simili a quello nazionale, visto anche l’elevato livello di servizio che il prodotto cucina comporta.
REDDITIVITÀ DEI MEZZI PROPRI E DELLE ATTIVITÀ E TASSI DI ROTAZIONE Il ROE, che misura la redditività dei mezzi propri, presenta un ventaglio di valori molto diversificato. Anche nel 2008 si va da aziende, purtroppo in aumento, con ritorni sui mezzi propri fortemente negativi come Febal (-114%) e Berloni (-40%) ad altre con valori soddisfacenti come Poliform (16,3%) e Stosa (13,8%). In totale le aziende con un ROE superiore al 10% sono solo tre contro le sette dell’anno precedente. Oltre alle due già elencate troviamo infatti Mobilturi con un ROE del 10,9%. Le aziende con un ROE negativo sono sette. Il resto del gruppo, in tutto 11 aziende, ottiene rendimenti dei mezzi propri inferiori, spesso di molto, al 10%. Si tratta di risultati poco o per nulla soddisfacenti. Da tener presente che il valore del ROE nel 2008 risulta in qualche modo diluito dalle rivalutazioni patrimoniali operate secondo quanto previsto dal DL 185/2008. Esse hanno permesso di rivalutare alcune immobilizzazioni, appostando come contropartita una riserva che diventa parte dei mezzi propri.
IMMAGINE PICCOLA
MOBILTURI
POLIFORM
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TABELLA 4 INDICATORI DI REDDITIVITÀ E ROTAZIONE 2008
Valori in percentuale
EBITDA
ROS
UN
ROE
ROA
11,0
-0,4
-1,5
-5,2
-0,5
1,06
8,88
Arclinea
5,3
2,5
0,6
5,8
4,2
1,68
6,00
Arrex-1
7,5
3,9
1,7
5,0
5,1
1,30
4,19
Aran World
ROTAZIONE ATTIVITÀ
ROTAZIONE SCORTE
Ar-Due
7,4
2,7
0,3
1,2
2,9
1,08
3,08
Berloni
-2,5
-9,3
-8,7
-39,9
-9,0
0,97
6,73
Boffi
8,1
4,9
1,0
4,9
5,3
1,09
4,61
Cesar
4,5
1,6
-0,5
-2,1
1,6
1,02
4,59
Copat
7,0
0,9
-1,8
-5,4
1,0
1,11
4,68
Euromobil
8,1
2,2
0,1
0,2
2,7
1,20
7,06
-1,9
-9,1
-14,0
-114,8
-5,9
0,66
4,64
4,0
2,4
1,1
5,5
3,4
1,39
13,01 20,77
Febal Lube Cucine Mobilturi
3,1
2,5
0,4
10,9
7,7
3,03
Poliform
11,2
7,0
3,1
16,3
8,4
1,19
9,39
Record
10,0
2,3
-2,5
-13,5
2,1
0,9
3,51
Scavolini
5,1
3,2
2,4
7,0
4,6
1,46
11,63
Schiffini
3,32
23,9
10,8
1,9
2,7
5,0
0,47
Scic
4,5
2,7
0,2
1,1
4,1
1,51
6,28
Snaidero
5,1
1,3
-2,9
-19,3
1,3
1,02
5,66
Stosa
7,2
4,5
2,7
13,8
6,8
1,5
8,60
Valcucine
7,0
5,0
2,3
9,8
8,6
1,71
8,23
Veneta Cucine
7,4
3,4
0,6
2,5
4,3
1,25
8,92
Fonte: Elaborazioni dell’autore su dati aziendali
TABELLA 5 INDICATORI DI STRUTTURA FINANZIARIA 2008 ATTIVITÀ CORRENTI DEBITI
ATTIVITÀ CORRENTI SCORTE/DEBITI
Valori in percentuale
ONERI FINANZIARI EBITDA
MEZZI PROPRI TOTALE BILANCIO
PFN MEZZI PROPRI
Aran World
116,6
98,0
-14,1
30,6
60,2
Arclinea
128,6
88,1
-10,9
16,2
148,8
Arrex-1
127,7
64,4
-8,6
45,4
33,3
Ar-Due
94,0
42,6
-23,2
27,7
146,4
Berloni (*)
67,1
46,3
137,3
21,2
132,3
Boffi
81,3
47,0
-18,9
21,6
108,0
Cesar
81,8
47,1
-34,9
25,3
100,2
Copat
112,7
70,9
-36,6
37,4
57,6
Euromobil
60,7
32,3
-15,5
33,2
99,7
Febal (*)
59,5
43,2
264,7
8,0
709,7
Lube Cucine
112,3
95,8
-3,5
28,9
25,0
Mobilturi
91,8
73,7
-46,8
9,8
69,5
Poliform
81,3
62,9
-13,3
22,6
166,9
Record
90,3
58,6
-41,9
16,4
295,2
Scavolini
156,4
127,4
15,6
49,5
-86,3
Schiffini
46,8
24,4
-35,6
32,8
154,9
Scic
125,0
85,5
-32,7
33,8
80,9
64,2
41,0
-75,7
15,5
325,7
Stosa
125,7
100,0
-2,3
29,4
-13,9
Valcucine
119,1
77,1
-12,4
39,5
18,6
93,7
71,1
-19,9
30,3
85,2
Snaidero
Veneta Cucine (*) EBITDA ed EBIT Negativi
Fonte: Elaborazioni dell’autore su dati aziendali
A parità di redditività ciò comporta una diminuzione del ROE. A quanto risulta dalle relazioni di bilancio, le aziende che hanno operato la rivalutazione sono: Berloni, Boffi, Cesar, Copat, Scavolini, Valcucine, Veneta Cucine (tabella 4). La dispersione dei valori, anche per le basi di calcolo utilizzate, è meno ampia a livello di ROA. Nessuna azienda presenta valori superiori al 10%, contro le quattro del 2007. Solo Valcucine e Poliform superano l’8%. Tre aziende presentano un ROA negativo: Berloni (-9%), Febal (-5,9%) e Aran (-0,5%). Tutte le altre presentano valori piuttosto bassi, nella maggior parte dei casi inferiori al 5%. Come negli anni precedenti si intravvede una correlazione fra ROE e ROA. Le aziende che fanno rendere meglio le attività totali sono solitamente anche quelle che remunerano meglio i mezzi propri. Ciò è dovuto soprattutto alla capacità di far ruotare con efficienza scorte e capitale, piuttosto che per i margini reddituali sul fatturato. Le aziende che presentano tassi di redditività al di sopra della media sono non a caso anche quelle che solitamente sono più abili a far ruotare le attività e le scorte, in particolare Poliform e Mobilturi. Anche nel 2008 ad esempio un’azienda come Mobilturi, che presenta tassi di redditività del fatturato piuttosto contenuti, riesce ad ottenere buoni livelli di ROA e di ROE proprio grazie ad una capacità di far ruotare attività e scorte a ritmi molto superiori a quelli della media del campione esaminato (20,77 volte mentre 18 aziende su 21 presentano valori inferiori a 10).
STRUTTURA DI BILANCIO Come negli anni precedenti, pur con qualche difficoltà di lettura dovuta alle rivalutazioni patrimoniali effettuate da alcune aziende del campione, le differenze fra le aziende produttrici di mobili da cucina in termini di capitalizzazione e struttura finanziaria sono piuttosto sensibili. In generale si può comunque dire che il numero di aziende che presentano livelli di patrimonializzazione alti o perlomeno adeguati tende ad aumentare. Per quanto riguarda l’incidenza dei mezzi propri sul totale di bilancio, sono due le aziende che spiccano nettamente con valori molto superiori al 40%, molto elevato, (Arrex-1 con il 45,4%, e Scavolini con il 49,5%). Le aziende che presentano un valore vicino o superiore al 30%, indice di buona patrimonializzazione, sono sette anche nel 2008 (Aran, Copat, Euromobil, Schiffini, Scic, Valcucine e Veneta Cucine). C’è poi un gruppo di tre aziende con livelli di capitalizzazione vicini al 30% (Ar-Due, Lube e Stosa) e un gruppo di altre quattro con livelli di capitalizzazione ancora accettabili anche se non elevati (vicini o superiori al 20%). Si tratta di Berloni, Boffi, Cesar e Poliform. Sono cinque le a-
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ziende che presentano mezzi propri sensibilmente inferiori al 20% della somma di bilancio, indice di sottocapitalizzazione più o meno spinta. A parità di altre condizioni, le aziende più patrimonializzate devono ottenere utili maggiori per conseguire livelli di ROE uguali a quelli delle aziende sottocapitalizzate. Nel campione esaminato le aziende più capitalizzate sono però anche quelle che hanno la posizione finanziaria netta migliore. Si va in questi casi da una posizione fortemente positiva, quella di Scavolini, a Stosa, che presenta liquidità netta in bilancio, per arrivare ad altre aziende che hanno un indebitamento finanziario netto minimo rispetto ai mezzi propri (Arrex-1, Valcucine e Lube) o comunque ampiamente inferiore ai mezzi propri (Aran, Copat, Mobilturi, Scic, Veneta Cucine). In undici casi su ventuno le aziende presentano una situazione di indebitamento finanziario pari o superiore alla disponibilità di mezzi propri, con debiti finanziari netti che in alcuni casi sono superiori al doppio dei mezzi propri, con la punta di Febal che ha 7 euro di debiti finanziari per ogni euro di mezzi propri. Le aziende ben patrimonializzate utilizzano una percentuale minore dell’EBITDA per ripagare gli interessi sul debito e sono meno esposte ad eventuali rialzi dei tassi di interesse. Si nota anche una certa correlazione fra livelli di patrimonializzazione ed equilibrio della struttura del capitale circolante. Le aziende che dispongono di mezzi propri adeguati devono infatti far meno ricorso ai fornitori o alle banche per finanziare il circolante (tabella 5). Tenendo conto delle differenze dovute alla differente struttura patrimoniale, si può quindi individuare un gruppo di aziende che mostrano buoni tassi di redditività, dovuti in buona parte alla capacità di utilizzare con alta efficienza capitale e scorte. L’efficienza produttiva si riflette in media in buoni tassi di patrimonializzazione, in una struttura del circolante equilibrata e nel ridotto assorbimento dei margini di reddito per il servizio del debito. Le aziende che fanno parte del gruppo sono Arrex-1, Copat, Lube, Scavolini, Stosa e Valcucine.
PRODUTTIVITÀ ED ESTERNALIZZAZIONE DELLA PRODUZIONE Nel 2008 il valore aggiunto misurato sulla media del campione è pari al 21,2%, non molto diverso da quello dell’anno precedente (21,8%) e su livelli simili a quelli di inizio decennio. La dispersione dei valori intorno alla media è discretamente elevata. La deviazione standard è del 7,1% e i valori sono compresi fra il 9,8% di Mobilturi e il 39,9% di Schiffini. Anche nel 2008, non sono sempre le aziende che producono più valore aggiunto ad essere anche quelle più redditizie.
Alcune tra le aziende che hanno i migliori tassi di redditività mostrano un valore aggiunto inferiore, a volte anche di molto, alla media. Alcuni esempi sono: Scavolini (17,1%), Stosa (13,8%), Valcucine (21,9%) e Mobilturi (addirittura 9,8%). Queste quattro aziende riescono a compensare il minor valore aggiunto con una più bassa incidenza del costo del lavoro sul fatturato, compresa fra il 6,6% di Stosa e il 14,9% di Valcucine. In aggiunta Stosa e Mobilturi hanno un’incidenza dei servizi sul fatturato notevolmente inferiore alla media (15,3% e 11,6 contro il 23,1% della media generale). Valcucine e Scavolini superano invece il valore medio di circa quattro punti percentuali. Le quattro aziende sono fra le più efficienti nell’utilizzo delle attività e fra le più patrimonialmente solide, con un indebitamento finanziario netto molto contenuto o, è il caso di Scavolini, con enorme liquidità in cassa. Una possibile spiegazione è un modello di business che probabilmente si basa sul forte utilizzo di forniture esterne ed operazioni di assemblaggio molto efficienti all’interno delle fabbriche grazie al know-how produttivo delle maestranze e a layout produttivi razionali, supportati da investimenti tecnologici. Ciò spiega come queste imprese riescano a compensare la creazione di una minor quota di valore aggiunto con una bassa incidenza del costo del lavoro diretto, a cui si aggiunge comunque anche un costo di servizi di terzi piuttosto basso nel caso di Stosa e Mobilturi e l’assenza di oneri finanziari nel caso di Scavolini. Le altre aziende del campione esaminato possono essere collocate in una scala dove progressivamente viene sostituito lavoro interno con forniture esterne. I risultati finali in termini di performance economico-finanziaria sono diversi fra loro a causa delle differenze di produttività e di struttura finanziaria. Anche nel 2008 sembra mostrare la sua validità, in termini di risultati economico-finanziari, un modello di business in cui le aziende, pur non aggiungendo molto valore alla produzione, hanno la capacità di conseguire economie di scala, o per le loro dimensioni assolute o perché si focalizzano solo su alcuni tipi di produzioni conseguendo così elevati volumi produttivi e possibilità di standardizzazione del prodotto e delle operazioni produttive. In parallelo queste aziende riescono a tenere sotto controllo il costo del personale e ad utilizzare i loro asset con alta produttività grazie al loro know-how nella gestione delle operazioni. I risultati delle aziende di fascia alta sembrano mostrare, pur nella opacità causata da una congiuntura in forte deterioramento, il perdurare di un fenomeno già osservato nei due anni prece-
RECORD
SCAVOLINI
SCHIFFINI
SCIC
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TABELLA 6 INDICATORI DI PRODUTTIVITÀ 2008 SERVIZI VALORE PRODUZIONE
Valori in percentuale
COSTO LAVORO VALORE PRODUZIONE
VALORE AGGIUNTO VALORE PRODUZIONE
Aran World
26,5
10,0
21,0
Arclinea
27,7
22,2
27,5
Arrex-1
18,8
13,0
20,5
Ar-Due
16,6
13,5
20,8
Berloni
24,4
16,0
13,6
Boffi
24,9
20,8
29,0
Cesar
23,9
14,3
18,8
Copat
22,1
16,0
23,0
Euromobil
28,9
12,2
20,3
Febal
22,6
17,5
15,6
Lube Cucine
12,2
8,6
12,6
Mobilturi
11,6
6,7
9,8
Poliform
33,3
17,3
28,4
Record
18,0
12,7
22,7
Scavolini
27,1
12,0
17,1
Schiffini
26,8
16,0
39,9
Scic
26,0
11,0
15,5
Snaidero
28,8
26,5
31,6
Stosa
15,3
6,6
13,8
Valcucine
26,4
14,9
21,9
Veneta Cucine
23,8
13,8
21,2
Media
23,1
14,4
21,2 Fonte: Elaborazioni dell’autore su dati aziendali
TABELLA 7 INDICATORI DI PRODUTTIVITÀ 2008 (€ .000 PER ADDETTO) DIPENDENTI
VALORE PRODUZIONE DIPENDENTE
VALORE AGGIUNTO DIPENDENTE
EBITDA DIPENDENTE
EBIT DIPENDENTE
Snaidero
1579
145
46
7
2
Scavolini
647
334
57
17
11
Veneta Cucine
497
298
63
22
10
Lube Cucine
485
301
38
12
7
Poliform
553
206
59
23
14
Aran World
301
299
63
33
-1 -19
Berloni
431
203
28
-5
Mobilturi
114
653
64
21
17
Boffi
268
270
78
22
13
Stosa
131
513
71
37
23
Record
175
260
59
26
6
Valcucine
171
246
54
17
12
Cesar
172
201
38
9
3
Febal
165
205
32
-4
-19
Arrex-1
150
223
46
17
9
Euromobil
109
282
57
23
6
Ar-Due
140
211
44
16
6
Copat
143
199
46
14
2
Arclinea
164
162
45
9
4
Scic
54
374
58
17
10
Schiffini
94
205
82
49
22
Media
312
276
54
18
7
Fonte: Elaborazioni dell’autore su dati aziendali
denti ovvero la riaffermazione di un modello di business più “classico”, basato su prodotti di fascia molto alta e in grado di creare un forte valore aggiunto, che solo in parte viene riassorbito dal più elevato costo del lavoro e da un maggior ricorso a servizi esterni rispetto alla media. Tre buoni esempi sono rappresentati da Boffi, Poliform e Valcucine ( tabella 6). Una conferma sembra provenire dall’analisi dei dati di produttività pro-capite. Come già negli anni precedenti Stosa si distingue nel gruppo esaminato qualsiasi sia il parametro di riferimento considerato. Il valore della produzione per dipendente è di € 513.000, il valore aggiunto di € 71.000, l’EBITDA di € 37.000 e l’EBIT di € 23.000. Scavolini presenta anch’essa valori molto elevati e rispetto a Stosa ha un mix di vendita più ricco che le permette di ottenere margini di redditività ancor più elevati. Un’altissima produttività per addetto permette di ottenere risultati soddisfacenti anche ad aziende che operano sulla fascia di prezzo più bassa, con poca possibilità di aggiungere valore. Anche nel 2008 Mobilturi riesce a compensare un valore aggiunto inferiore al 10% del fatturato con un’alta produttività pro-capite dei suoi dipendenti. Il fatturato, che ha subìto già di suo un balzo, misurato a livello di dipendente passa da € 642.000 a € 653.000, 2,4 volte più della media. Il notevole fatturato pro capite permette di ottenere un valore aggiunto per dipendente superiore del 15-20% rispetto alla media (€ 64.000) e valori di EBITDA ed EBIT anch’essi ben superiori alla media. La redditività assoluta rapportata al fatturato non è elevata ma è comunque positiva, proprio grazie a questa elevata produttività, testimoniata anche dagli altissimi tassi di rotazione prima evidenziati. In generale le aziende che hanno un EBIT per dipendente elevato sono anche quelle che hanno un fatturato per dipendente elevato. La seconda via per ottenere un alto EBIT pro-capite sembra essere quella del valore aggiunto. Anche nel 2008 le aziende del settore DQ, con l’eccezione di Arclinea, infatti hanno tutte un EBIT per dipendente superiore alla media pur avendo fatturati più o meno allineati o inferiori alla media. Illuminante anche nel 2007 è l’esempio di Schiffini, che pur con un fatturato inferiore alla media (€ 1205.000 contro € 276.000), grazie alla alta capacità di creare valore aggiunto riesce a conseguire un EBITDA pro-capite più di due volte superiore alla media (€ 49.000 contro € 18.000) ed un EBIT triplo rispetto alla media (€ 22.000 contro € 7.000) (tabella 7).
UNA CLASSIFICA DELLE PERFORMANCE AZIENDALI In questo paragrafo si tenta di stilare una classifica delle 20 aziende esaminate in termini di performance reddituale e di struttura finanziaria.
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TABELLA 8 INDICATORI DI REDDITIVITÀ E ROTAZIONE 2008: NUMERI INDICE (VALORE PIÙ ALTO = 1000) EBITDA (%)
ROS
UN (%)
ROE
ROA
Aran World
460,25
-37,04
-483,87
-319,02
-58,14
ROTAZIONE ATTIVITÀ 349,83
ROTAZIONE SCORTE 427,54
PUNTEGGIO TOTALE 340
RANKING 16
Arclinea
221,76
231,48
193,55
355,83
488,37
554,46
288,88
2.334
10
Arrex-1
313,81
361,11
548,39
306,75
593,02
429,04
201,73
2.754
7
Ar-Due
309,62
250,00
96,77
73,62
337,21
356,44
148,29
1.572
14
Berloni
-104,60
-861,11
-2.806,45
-2.447,85
-1.046,51
320,13
324,03
-6.622
20
Boffi
338,91
453,70
322,58
300,61
616,28
359,74
221,95
2.614
8
Cesar
188,28
148,15
-161,29
-128,83
186,05
336,63
220,99
790
15
Copat
292,89
83,33
-580,65
-331,29
116,28
367,66
225,32
174
17
Euromobil
338,91
203,70
32,26
12,27
313,95
396,04
339,91
1.637
13
Febal
-79,50
-842,59
-4.516,13
-7.042,94
-686,05
217,82
223,40
-12.726
21
Lube Cucine
167,36
222,22
354,84
337,42
395,35
458,75
626,38
2.562
9
Mobilturi
129,71
231,48
129,03
668,71
895,35
1.000,00
1.000,00
4.054
4
Poliform
468,62
648,15
1.000,00
1.000,00
976,74
392,74
452,09
4.938
1
Record
418,41
212,96
-806,45
-828,22
244,19
297,03
168,99
-293
18
Scavolini
213,39
296,30
774,19
429,45
534,88
481,85
559,94
3.290
6
Schiffini
1.000,00
1.000,00
612,90
165,64
581,40
155,12
159,85
3.675
5
188,28
250,00
64,52
67,48
476,74
498,35
302,36
1.848
12
Scic Snaidero
213,39
120,37
-935,48
-1.184,05
151,16
336,63
272,51
-1.025
19
Stosa
301,26
416,67
870,97
846,63
790,70
495,05
414,06
4.135
2
Valcucine
292,89
462,96
741,94
601,23
1.000,00
564,36
396,24
4.060
3
Veneta Cucine
309,62
314,81
193,55
153,37
500,00
412,54
429,47
2.313
11
Fonte: Elaborazioni dell’autore su dati aziendali
Per quanto riguarda la performance reddituale sono stati presi in considerazione vari parametri contemporaneamente: EBITDA (%), ROS, utile netto (%), ROE, ROA, rotazione attività e rotazione scorte. Per quanto riguarda la struttura finanziaria sono stati inclusi: attività correnti/debiti, attività correnti-scorte/debiti, oneri finanziari/EBITDA, mezzi propri/totale di bilancio, PFN/mezzi propri. Per ognuno degli elementi presi in considerazione sono stati assegnati 1.000 punti all’impresa che ha conseguito il miglior risultato. Alle imprese che seguono in classifica sono stati assegnati punti in proporzione al risultato ottenuto rispetto al primo. Per fare un esempio, se l’impresa prima in classifica ha ottenuto un utile netto di € 1 ml, la seconda un utile netto di € 400.000 e l’ultima di € - 600.000, alla prima verranno assegnati 1.000 punti, alla seconda verranno assegnati 400 punti e all’ultima -600. I punteggi ottenuti per ogni singolo elemento sono stati sommati ed è stato ottenuto un indice di performance generale. È da tenere bene in considerazione che si tratta solo di un tentativo di comparare in termini relativi le prestazioni di imprese ben diverse per dimensioni, strategie e posizionamento di mercato. I risultati ottenuti non hanno dunque nessuna pretesa di scientificità. Essi possono essere, a volte pesantemente, influenzati da situazioni contingenti e vanno presi come una indicazione di massima sui possibili posizionamenti relativi fra le aziende e non sulle loro differenze assolute di performance.
Veniamo alla classifica relativa alla redditività e agli indici di rotazione. Dopo una pluriennale permanenza al vertice scivola al sesto posto Scavolini, mentre la prima azienda classificata diventa Poliform, prima per quanto riguarda l’utile netto e il ROE e seconda per il ROA. Segue Stosa, stabilmente fra le prime aziende da molti anni, che non è prima in nessuno dei parametri ma ottiene valori mediamente buoni in tutti. Terza è Valcucine, che è prima per quanto riguarda il ROA e riesce ad avere buoni piazzamenti. Seguono Mobilturi, prima indiscussa per quanto riguarda i tassi di rotazione delle attività e delle scorte, e Schiffini, prima per EBITDA e ROS. La sequenza dei piazzamenti indica che anche nel 2008 non è riscontrabile una correlazione precisa fra posizione in classifica e gruppo strategico di riferimento. Si vede in ogni caso che i migliori risultati tendenzialmente sono ottenuti da imprese con modelli di business ben definiti. Tendono infatti a collocarsi in posizioni elevate di classifica quelle che puntano sull’alto valore aggiunto oppure su margini non elevati rispetto alla media che vengono però uniti ad un’alta efficienza gestionale che si concretizza soprattutto nella capacità di far ruotare con velocità le attività totali e in particolare, nel loro ambito, le scorte. Ciò permette di comprimere l’utilizzo di capitale e quindi di farlo rendere al meglio e ricorrere solo in piccola parte alle banche per finanziare l’attività (tabella 8).
IMMAGINE PICCOLA
SNAIDERO
STOSA
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TABELLA 9
INDICATORI DI STRUTTURA FINANZIARIA 2008: NUMERI INDICE (VALORE PIÙ ALTO = 1000) ATTIVITÀ CORRENTI DEBITI
ATTIVITÀ CORRENTI SCORTE/DEBITI
ONERI FINANZIARI EBITDA
MEZZI PROPRI TOTALE BILANCIO
PFN MEZZI PROPRI
PUNTEGGIO TOTALE
RANKING
Aran World
745,52
769,23
-903,85
618,18
-697,57
532
Arclinea
822,25
691,52
-698,72
327,27
-1.724,22
-582
8
Arrex-1
816,50
505,49
-551,28
917,17
-385,86
1.302
4
Ar-Due
601,02
334,38
-1.487,18
559,60
-1.696,41
-1.689
14
6
Berloni (*)
429,03
363,42
-8.801,28
428,28
-1.533,02
-9.114
20
Boffi
519,82
368,92
-1.211,54
436,36
-1.251,45
-1.138
12
Cesar
523,02
369,70
-2.237,18
511,11
-1.161,07
-1.994
15
Copat
720,59
556,51
-2.346,15
755,56
-667,44
-981
11
Euromobil
388,11
253,53
-993,59
670,71
-1.155,27
-837
9
Febal (*)
380,43
339,09
-16.967,95
161,62
-8.223,64
-24.310
21
Lube Cucine
718,03
751,96
-224,36
583,84
-289,69
1.540
3
Mobilturi
586,96
578,49
-3.000,00
197,98
-805,33
-2.442
16
Poliform
519,82
493,72
-852,56
456,57
-1.933,95
-1.316
13
Record
577,37
459,97
-2.685,90
331,31
-3.420,63
-4.738
18
Scavolini
1.000,00
1.000,00
1.000,00
1.000,00
1.000,00
5.000
1
Schiffini
299,23
191,52
-2.282,05
662,63
-1.794,90
-2.924
17
Scic
799,23
671,11
-2.096,15
682,83
-937,43
-880
10
Snaidero
410,49
321,82
-4.852,56
313,13
-3.774,04
-7.581
19
Stosa
803,71
784,93
-147,44
593,94
161,07
2.196
2
Valcucine
761,51
605,18
-794,87
797,98
-215,53
1.154
5
Veneta Cucine
599,10
558,08
-1.275,64
612,12
-987,25
-494
7
(*) Ebitda negativo, il valore è stato indicato come negativo
VALCUCINE
Fonte: Elaborazioni dell’autore su dati aziendali
Passando alla struttura finanziaria, Scavolini rimane come negli anni precedenti solidamente prima e domina in tutti i parametri presi in considerazione. Le aziende di testa, seppur con posizioni leggermente mutate, sono all’incirca, con alcune eccezioni, le stesse che sono ai vertici della classifica di redditività. Al secondo posto troviamo infatti Stosa, al terzo Lube, al quarto Arrex-1 (tabella 9). Unendo le due classifiche in una graduatoria combinata, con un esercizio caratterizzato da livelli di arbitrarietà ancora più elevati di quelli delle due singole classifiche precedenti, e stilando una classifica che tenga conto dei risultati sia reddituali sia finanziari, vediamo che il numero 1 della classifica è, come negli anni precedenti, Scavolini, seguita da Stosa, Valcucine, Lube e Arrex-1 (tabella 10).
POSIZIONAMENTO, DIMENSIONE D’AZIENDA E RISULTATI ECONOMICI
VENETA CUCINE
I dati sopra esposti confermano anche per il 2008, senza particolari variazioni rispetto agli anni precedenti, l’importanza di alcuni fattori competitivi nel settore del mobile da cucina: - dimensione aziendale, sia assoluta sia rapportata a quella dei concorrenti nel gruppo strategico di riferimento; - strategie di focalizzazione in termini di fascia di mercato o di identità di marca;
- focalizzazione della produzione su portafogli prodotti, caratterizzati da un numero inferiore alla media di articoli, accessori e componenti. In ogni gruppo strategico tendenzialmente sono le aziende di maggiori dimensioni, in mancanza di fattori straordinari, ad avere la migliore redditività industriale. Una spiegazione potrebbe essere quella che individua nei costi di struttura e commerciali spese di natura quasi fissa. Se a ciò si aggiunge l’ipotesi che anche le linee produttive abbiano una scala produttiva minima, si crea una struttura di costo fissa che incide sul costo unitario del prodotto in maniera decrescente all’aumentare dell’output e quindi del fatturato. In presenza di dimensioni aziendali minori della media tale struttura di costo fisso o semifisso non può essere spalmata su un sufficiente numero di pezzi venduti. Il secondo elemento è collegato al fatto che i risultati migliori vengono ottenuti in generale dalle imprese che lavorano sul top di gamma, sul prodotto di prezzo contenuto o nel caso della fascia media, su un prodotto con un brand e un posizionamento molto caratterizzati. Aziende che probabilmente sono in grado di intercettare meglio delle altre imprese il fenomeno di polarizzazione dei consumi, offrendo risposte chiare e comprensibili alle esigenze dei consumatori. Nella fascia media del mercato tendono infatti, come sopra detto, ad ottenere risultati migliori le imprese che sono in grado di
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costruire una precisa identità di marca. Le difficoltà maggiori sono probabilmente quelle di imprese che non sono in grado di pareggiare la qualità del gruppo DQ o il prezzo del gruppo PP ma che allo stesso tempo non possono offrire un prodotto fortemente distintivo e riconoscibile presso il grande pubblico in termini di notorietà e di promessa di marca. Non è probabilmente casuale che, seppur con tutte le cautele dovute al metodo di calcolo utilizzato, fra le prime aziende della classifica combinata compaiano soprattutto aziende dei gruppi MP e PP, in particolare quelle che meglio hanno saputo utilizzare strategie di focalizzazione e alcune di quelle che hanno una dimensione relativa maggiore rispetto ai concorrenti del loro gruppo strategico di riferimento.
CONCLUSIONI Nelle relazioni di bilancio, se si eccettuano poche eccezioni, tutti gli operatori hanno evidenziato peggioramenti, anche sensibili, rispetto all’anno precedente per quanto riguarda i risultati economico-finanziari e il potenziale di mercato. In alcuni casi vengono segnalati cali di fatturato in doppia cifra per i primi mesi del 2008. Peggiora anche in maniera sensibile la percezione del futuro. Quasi nessuna azienda si azzarda a fare previsioni di fatturato per il 2009 e molto diffusa è l’incertezza sulla dimensione del calo della domanda e sui tempi di una sua possibile ripresa, comunque immaginati non prima del 2010 inoltrato. Si fa ancora più acuta la consapevolezza della strategicità degli investimenti volti al miglioramento della qualità e all’innalzamento della produttività, dell’importanza dell’innovazione di prodotto e della necessità di procedere a una forte riqualificazione del trade e delle forme di collaborazione e di supporto da fornirgli. Elevata rimane l’attenzione alla ricerca di nuovi sbocchi commerciali sui mercati esteri, quelli dei paesi emergenti in particolar modo, e allo sviluppo del contract. Traspare un certo disorientamento su quella che potrebbe essere l’evoluzione del mercato nel breve-medio periodo con conseguente incertezza sulle strategie da adottare. Anche in un periodo di crisi rimane l’impressione di una certa omologazione dei modelli di business e delle misure adottate per fronteggiare l’emergenza. Ancora una volta l’impressione è quella di una certa inerzia nella capacità del settore di affrontare il futuro con modelli gestionali e strategici completamente nuovi e della volontà di approfittare della crisi per prendere decisioni strategiche difficili da adottare in altri tempi. Sono molto rare, quasi assenti, le iniziative strategiche di grande respiro o innovazioni nei modelli di business. Ancora trascurate dalla maggior parte delle a-
ziende sembrano tematiche fondamentali come quella della ricerca di un collegamento vero con il consumatore finale, tramite lo sviluppo del trade e di un marketing sofisticato in grado di intercettare e soddisfare le esigenze latenti del mercato con combinazioni prodotto-servizio innovative. Ancora assenti sembrano anche gli sforzi aggregativi volti alla ricerca di una massa critica e di volumi sufficienti per conseguire economie di scala e di scopo importanti. Alla non ricerca di massa critica, particolarmente utile per affrontare congiunture economiche pesanti come quella attuale, si aggiunge in un certo numero di casi e al di là delle rivalutazioni degli assets una sottocapitalizzazione di diverse imprese che, specie in tempi di razionamento del credito, frena fortemente qualsiasi progetto di crescita o innovazione dei modelli di business. Il settore ha ancora forti potenzialità di sviluppo, specie sui mercati esteri. Alcune imprese rischiano di essere compromesse se ci rassegna allo status quo e alla recessione e, invece di adottare comportamenti aggressivi e innovativi, si continuano a trascurare fattori che permettono di competere con successo, soprattutto la ricerca delle dimensioni, un marketing e un trade marketing innovativi, un approccio più strutturato e sistematico alla internazionalizzazione d’impresa. È arrivato il momento di iniziare a muoversi in maniera più aggressiva.
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IL RAPPORTO COMPLETO, CON L’ANALISI COMPARATA DEI GRUPPI STRATEGICI, È DISPONIBILE SUL SITO www.B2B24.it
TABELLA 10 INDICATORI DI REDDITIVITÀ E STRUTTURA FINANZIARIA 2008: CLASSIFICA COMBINATA REDDITIVITÀ PUNTEGGIO Aran World
FINANZA PUNTEGGIO
PUNTEGGIO TOTALE
RANKING
340
532
872
Arclinea
2.334
-582
1.752
8
Arrex-1
2.754
1.302
4.056
5
Ar-Due
1.572
-1.689
-117
15
-6.622
-9.114
-15.736
20
2.614
-1.138
1.476
10
Cesar
790
-1.994
-1.204
17
Copat
174
-981
-807
16
Berloni (*) Boffi
Euromobil
12
1.637
-837
800
13
-12.726
-24.310
-37.036
21
Lube Cucine
2.562
1.540
4.102
4
Mobilturi
4.054
-2.442
1.612
9
Poliform
4.938
-1.316
3.622
6
Record
-293
-4.738
-5.031
18
Febal
Scavolini
3.290
5.000
8.290
1
Schiffini
3.675
-2.924
751
14
Scic Snaidero
1.848
-880
968
11
-1.025
-7.581
-8.606
19
Stosa
4.135
2.196
6.331
2
Valcucine
4.060
1.154
5.214
3
Veneta Cucine
2.313
-494
1.819
7
Fonte: Elaborazioni dell’autore su dati aziendali
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72 | ambientecucina
! ARMANI CASA In vero oro zecchino la finitura delle placche che rivestono la scrivania Serie Adelchi Limited Edition, il cui diverso orientamento crea un gioco di riflessi luminosi. Misura 140x70 cm, h. 75 cm. Disponibile anche con lastre in acciaio spazzolato. Ottone dorato o silverplated per l’interno delle ciotole Ginger (sopra), disponibili in tre diverse dimensioni, da 23 a 14 cm di larghezza. www.armanicasa.com
TREND IN CORSO Il fascino e la luce del metallo prezioso per eccellenza oggi si traducono in una finitura di tendenza, persino nell’arredo cucina. Dalle artigianali lavorazioni in foglia alle superfici trattate in oro zecchino
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17:00
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PROMEMORIA Firmata dallo stesso Romeo Sozzi, titolare del marchio, la cucina Angelina esprime la filosofia delle collezioni Promemoria: un lusso fondato sulla tradizione artigianale ed ebanistica, l’impiego di materie prime di alta qualità, la cura del particolare. L’isola centrale in mogano e vernice metallizzata è esaltata dalla fascia sottotop color oro che fa splendere il piano tavolo in bronzo trattato, materiale usato anche per le maniglie. Dietro, la cantina del vino rosso foderata di feltro.
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www.promemoria.com
di Paola Leone È l’elemento chimico con simbolo Au, numero atomico 79, peso atomico 196,97: questa la definizione dell’oro dell’Enciclopedia Treccani. Un metallo, nell’accezione, comune, ma per la storia dell’umanità è molto di più. Estratto a partire dal 4.000 a.c. in Egitto e impiegato per uso monetario sin dall’antichità, l’oro regola da sempre la ricchezza e l’assetto economico degli Stati della Terra. Senza però andare troppo indietro nel tempo alla ricerca di spiegazioni socio-culturali, ma ben ancorati al presente, constatiamo che negli ultimi tempi il fascino d’oro - inteso soprattutto come colore o finitura - è tornato in auge e, come una colata, fa risplendere abiti e accessori, oggetti e arredi. Vestiti con ricami in filo, prezioso o meno, scarpe, gioielli in oro zecchino o solo colorati rappresentano il punto di partenza della nuova tendenza che investe anche il settore arredo fino al complemento e alla cucina. Il riferimento storico più vicino in assoluto, rispetto all’uso dell’ “oro”, sono gli splendidi anni ’80, periodo in cui la finitura gold, non a caso, veniva impiegata a profusione in tutte le manifestazioni legate alla moda, al design e al costume. Simbolo di un decennio ricco e felice, l’oro era un po’ il riflesso di un modo di essere e di vivere sopra le righe, di un benessere generico e di una spensieratezza mai più ritrovata. Dalla canzone Gold, dei mitici Spandau Ballet, alle signorine super ingioiellate con anelli e catene, l’oro degli anni ’80 oggi ritorna nelle case e negli armadi, proprio perché moda e design stanno facendo man bassa dei codici stilistici di quel periodo. E mentre l’ultima sfilata di Kenzo by Antonio Marras si conclude con una cascata di pagliuzze oro e la Citroen lancia il modello C3 - Gold by Pinko, auto glam con maniglie, chevron e specchietti verniciati color oro - sul fronte dell’arredo, per dare un tocco di lusso all’habitat, aziende come Slamp, Sicis, Armani Casa, Elica e Scavolini realizzano “in oro” lampade, rivestimenti, mobili, cucine, oggettistica.
L’EVOLUZIONE AUREA Ma da quando e in che modo “l’oro” entra a far parte anche dell’arredo? Ne abbiamo parlato con Stefano Stefanelli, direttore commerciale di Toncelli, personaggio di spicco in azienda anche in virtù
di una lunga esperienza nel settore del mobile d’antiquariato. «Nel ’300 gli unici mobili che esistevano erano i cassoni nuziali per riporre i vestiti, che, nelle famiglie nobili, erano finiti con decori in pastiglia e in foglia oro>>, spiega. «Poi, man mano vi è stata un’evoluzione rispetto alle lavorazioni e all’impiego di questo metallo a volte troppo prezioso per essere usato nell’arredo. La foglia oro, quindi, si trasforma ben presto nel cosiddetto “orone”, una finitura in ottone molto più conveniente. Oggi la tecnica più usata è la doratura “a missione”, per cui, su qualsiasi superficie preventivamente verniciata, viene steso un liquido con potere adesivo e quindi applicata la foglia d’oro vero oppure la cosidetta “ottonella”». Tecniche diverse, che anche in Toncelli sono impiegate per rendere più lussuosi alcuni elementi del programma Lusso, sistema di mobili per cucina e di contenitori che si estende al living. In questo contesto la finitura oro dei pensili è ideale per conferire all’arredo un grado maggiore di eleganza e per ambienti di rappresentanza. «In Toncelli gli elementi oro a listino sono realizzati con la tecnica “a missione”, ma su richiesta possiamo far dorare le superfici in oro zecchino a 24 carati», continua Stefanelli. Che futuro ha, però, questa tendenza? È corretto pensare che sia solo una moda momentanea? «L’impiego dell’oro nell’arredo ha origini lontane e nel futuro continuerà probabilmente ad esserci, è sempre affascinante e rende belli gli oggetti dando lustro all’habitat. Il boom “aureo” è servito a divulgare una finitura elegante e dimenticata. L’evoluzione, da parte delle aziende, sarà riuscire a realizzare dorature di qualità, mentre credo che spariranno quasi del tutto quelle grossolane». Ci sarà, insomma, un innalzamento dei prodotti rispetto alla “magica” finitura, e una selezione di pochi marchi davvero in grado di realizzare dorature a regola d’arte e di pregio effettivo. Per adesso, “l’oro” impazza ovunque, contribuendo a rendere più esibita - spesso anche più ironica - un’intramontabile idea classica di lusso, e forse anche a illuminare, grazie anche al suo atavico significato simbolico, un periodo storico-economico un po’ buio. Ma imbastito con un filo (d’oro) di positività.
SLAMP Lampada da soffitto o a parete Pacis (design Nigel Coates), realizzata in Cristalflex® Gold. Misura cm 72 di diametro. Prodotta anche nella versione White. www.slamp.it
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12-02-2010
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SICIS Vasca Maxima (181x77 cm; h. 79 cm), rivestita in mosaico color oro. Le tessere (1,5x1,5 cm), della Murano Smalto Collection, sono applicate manualmente alla superficie, di circa 4 mq.
STONE ITALIANA Orogiallo, Orobianco e Oronero sono le tre versioni cromatiche della Collezione Oro, prodotto a base di quarzo studiato per rivestire grandi o medie superfici attraverso formati diversi, dalle lastre in mosaico per pavimentazioni, ai top per piani cucina o bagno. Varie le dimensioni disponibili.
www.sicis.com
www.stoineitaliana.com
ZANOTTA Veryround, firmata da Louise Campbell, è una seduta realizzata in numero limitato di pezzi. Si compone di 240 cerchi di lamiera di acciaio, con spessore 2 mm, tagliati con laser tridimensionale e finiti oro, una delle finiture che distinguono i nove esemplari numerati e firmati. www.zanotta.it
SABAF I bruciatori Serie II sono disponibili con coperchietti ottone, inox, verde, blu, oltre al classico nero, lucido o opaco. Si possono acquistare sull’On Line Shop Sabaf, che rimanda alla piattaforma Tuttostore.com www.sabaf.it
SCAVOLINI Sono 14 i colori disponibili per le ante in vetro liscio o a doghe orizzontali della cucina Crystal, che si arricchisce della nuova versione Leaf Gold, color oro effetto metallizzato. Nella foto, le ante Leaf Gold si alternano a quelle in vetro nero caffè; le maniglie a ponte sono finite con un inserto in vetro nero caffè. www.scavolini.it
072_075_trend
12-02-2010
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TONCELLI Il concept del programma Lusso prolunga l’arredo cucina dentro lo spazio giorno impiegando le stesse finiture di Systema, ma anche altri materiali, inediti e preziosi: foglia oro e foglia argento, oltre che cuoio, vetro e pietra “alleggerita” tra cui il marno Carrara o il granito nero assoluto. La finitura in foglia oro e argento è protetta da vernice acrilica trasparente. www.toncelli.it
!
ELICA Come una lampada, la cappa Gold Stream, di Elica Collection, si connota per il paralume d’oro specchiato con motivo ad onde in rilievo, realizzato in vetro soffiato a mano dai maestri vetrai veneziani. Dentro, il cilindro in acciaio contiene motore, filtri, luce, elettronica, interfaccia di controllo. www.elica.it
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[ portfolio TreO ]
Easy nella versione Surf proposta in bianco.
A MOLTI PIACE EASY FLESSIBILE NELLA COMPOSIZIONE, CONTEMPORANEA NEI VALORI ESTETICI E MATERICI, FACILE E CONTENUTA NEL PREZZO: È IL PROGETTO TREO PER REAGIRE A UN MERCATO IN CONTRAZIONE E RISPONDERE ALLA DOMANDA DEL PUBBLICO PIÙ GIOVANE
176_177__portfolio_TreO
12-02-2010
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ambientecucina
TreO non è stata a guardare: davanti alla crisi che ha ristretto il budget di spesa dei consumatori, anche quello destinato a beni durevoli quali la cucina, e a fronte di una domanda che sinora non trovava risposta se non nelle proposte
La superficie tattile è esaltata dal rilievo innovativo che ricorda la sinuosità di un’onda.
della grande distribuzione, TreO ha riempito questo vuoto con la propria competenza. Un know how di prodotto, ma anche di progetto e servizio, maturato in un’azienda che si rivolge da sempre alla distribuzione specializzata e che non ha avuto paura di investire per rispondere con concretezza alle esigenze mutate del mercato. Il risultato è Easy, una cucina innovativa che nasce in controtendenza, per avvicinarsi, non solo nel prezzo ma anche nella flessibilità compositiva, a una clientela giovane o giovanile, a chi deve arredare uno spazio di decisa vocazione contemporanea, che può essere di pochi metri o al contrario open space. Il progetto Easy si declina come un vero e proprio programma di arredo formato da 3 superfici diverse in 8 colorazioni, e propone una serie di componenti (fianco, mensole, piani lavoro, maniglie) liberamente abbinabili. Facile nel prezzo come nella composizione, Easy comunica un forte valore grazie a un nuovo materiale che riproduce fedelmente le venature naturali del legno, declinate in colori attuali e classici al tempo stesso. Tutti i frontali sono realizzati in TSS, una superficie termostrutturata innovativa e all’avanguardia, di alto valore estetico e tecnologico, che è stata la chiave di volta di tutto il progetto dal punto di vista formale. La superficie innovativa è il frutto di un processo di lavorazione termoindurente che permette di fondere a temperature e pressioni adeguate particolari materiali selezionati e trattati, realizzando superfici di straordinarie qualità estetiche e tattili, con elevate performance tecniche di resistenza ai graffi e alle abrasioni. Easy la propone in tre varianti, Ego, Surf e Matrix, ognuna delle quali declinata in due o tre colori come il corda, il bianco e il cacao, e le due essenze più attuali, noce e wengé. Sintesi di funzionalità ed eleganza, Easy offre anche il plus del Sistema MultiSpace+ (nuovo sistema di ripartizione e aggiunta ripiani), che permette una perfetta organizzazione anche degli spazi interni dei mobili. Un sistema ampiamente collaudato da TreO, garanzia di una concretezza che da sempre contraddistingue l’azienda. Per lanciare il programma nulla è stato lasciato al caso, a partire dal catalogo, dove si respira subito il calore materico delle superfici, per arrivare alla campagna: un link dichiarato al mondo dei giovani con il messaggio dall’iPhone in primo piano: “finalmente... trovata cucina, super bella, ottima qualità, prezzo da sballo. Aggiungila alla lista di nozze. TVB”.
www.treo.it
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intema inthemes
VENTO DEL NORD NORTH WINDS
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Foto Bulthaup
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LINEE RAZIONALI, VOLUMI LEGGERI, LEGNI CHIARI O SBIANCATI, MA ANCHE CURA DEL DETTAGLIO, PARTICOLARI ARTIGIANALI, ATTENZIONE ALL’ECOSOSTENIBILITÀ: L’ARIA ESTETICA E CULTURALE CHE HA ORIGINE DAL NORD EUROPA COSTITUISCE OGGI UNA TENDENZA AFFERMATA E INSIEME STIMOLANTE NEL GRANDE MELTING POT DEL DESIGN INTERNAZIONALE. UN SOFFIO CHE RINFRESCA LA PROPOSTA PROGETTUALE E PRODUTTIVA, QUANDO INVECE DI RIMANERE CONGELATA NELL’IMITAZIONE SPERIMENTA L’INCONTRO DI CODICI FORMALI E MATERICI RATIONAL CONTOURING, LIGHTWEIGHT VOLUMES, LIGHT-COLOURED OR BLEACHED WOODS, BUT ALSO ATTENTION TO DETAIL, CRAFTSMANSHIP AND CARE FOR THE ENVIRONMENT: THE AESTHETIC AND CULTURAL LOOK BORN IN NORTHERN EUROPE IS NOW A WELL-ESTABLISHED STYLISTIC TREND, ONE THAT IS HIGHLY STIMULATING IN THE BIG MELTING POT OF INTERNATIONAL DESIGN. A BREATH OF FRESH AIR FOR DESIGNERS AND MANUFACTURERS WHICH, RATHER THAN GETTING BOGGED DOWN IN SLAVISH IMITATION, TRIES OUT NEW COMBINATIONS OF FORMS AND MATERIALS di by Paola Leone
078_099_intema
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ALGIDI VOLUMI COOL VOLUMES
BERLONI È un progetto che si concentra sull’aspetto architettonico dell’arredo, Eos, cucina dal carattere razionalista firmata da Telemaco in collaborazione con l’Ufficio Progettazione Berloni. Volumi primari e geometrie pure giocano con materiali diversi come le impiallacciature in legno grano e terra o l’MDF laccato lucido bianco (nella foto) oppure magnolia, ecrù, arancio, rosso cherry, grigio cemento, nero o nei colori RAL. With a design that focuses attention on the architectural aspect of the furnishing, Eos is a rationally conceived kitchen created by Telemaco in collaboration with Berloni’s own design division. Primary volumes and pure geometries are created using a range of different materials such as wood veneers (grain and earth) or glossy white lacquered MDF (pictured). It is alternatively available in magnolia, écru, orange, cherry red, cement grey, black or in RAL colours. www.berloni.it
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MONOLITI LUCIDI, CROMATISMI GHIACCIATI, FORME LIMPIDE: È IL PROGETTO ARCHITETTONICO DI GRANDE IMPATTO COMPOSITIVO GLOSSY CHUNKY VOLUMES, ARCTIC HUES, CLEAR-CUT FORMS: KITCHEN DESIGN AT ITS MOST ARCHITECTURALLY STRIKING
MESON’S La finitura Finland wood e il laccato bianco opaco dichiarano la vocazione estetica prettamente nordica di questa versione di K_Goccia (design Elisa Ossino). Il riferimento alla purezza del design scandinavo si legge nel disegno dei contenitori come volumi puri, dove il top arriva a filo delle ante, cui fanno da contrappunto basi, colonne e pensili a giorno in Finland wood. Inoltre, le basi sono disponibili in cinque altezze per assecondare le diverse esigenze dei fruitori. Varie le finiture disponibili.
A Finland wood and matt white lacquered finish establish a typically Nordic feel on this version of K_Goccia (design Elisa Ossino). References to the purity of Scandinavian design are found in the design of the storage units as pure volumes, with the top running flush with the fronts, an effect offset by the Finland wood of the floor, wall and column units. The floor units come in five heights to suit a range of different user needs. Other finishes are available on request. www.mesons.it
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ELMAR Volumi quasi impenetrabili, ante complanari che non concedono nessuna interruzione neppure per la presa: è la purezza di EL_System (design Ludovica + Roberto Palomba) nella variante 02, con ante push-pull. Le superfici in laccato opaco bianco trovano un contrappunto di leggerezza nella vetrinetta con i profili in legno di iroko della vetrinetta con struttura interna in alluminio. Il sistema è disponibile in vari materiali e con le maniglie create dai progettisti in esclusiva per il modello.
Almost impenetrable volumes, co-planar fronts with not a single interruption, not even for a handgrip: this is the purity of EL_System (design Ludovica + Roberto Palomba) in the 02 variant, with push-pull fronts. The matt white lacquered surfaces are relieved slightly by the glass cabinet with iroko wood surround and aluminium internal structure. The system comes in various materials and with handles created exclusively by the designers for the model. www.elmarcucine.com
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ARAN CUCINE Essenziale e quasi austera, se non fosse per gli angoli arrotondati che ingentiliscono i volumi conferendo morbidezza ai volumi: è Mirò, sistema versatile disponibile in 40 colori lucidi e 40 opachi, tra cui il grigio chiaro e il bianco della soluzione fotografata, esaltata da maniglioni in alluminio.
COMPOSIT Restrained almost to the point of looking austere, were it not for the rounded corners that soften the volumes: Mirò is a versatile system that comes in 40 gloss and 40 matt colours, including pale grey and white (the solution pictured), embellished with bold aluminium bar handles. www.aranworld.it
Manhattan (design D. Lo Scalzo Moscheri) si distingue per il design dei frontali “tagliati” dalla maniglia verticale in nuance con la finitura delle facciate, per il top a spessore ridotto e lo zoccolo basso. Soft e al contempo decisa, si veste di finiture particolari come il decoro fantasia laccato lucido nero dei pensili con cappa e scolapiatti integrati, una delle numerose alternative cromatiche e materiche del modello.
Manhattan (design D. Lo Scalzo Moscheri) is striking for the design of its cupboard doors, which are “cut through” by a vertical handle designed to match the finish of the fronts, for the reduced thickness worktop and for the low plinth. Soft yet bold, the model features special finishes such as black gloss lacquered patterning on the wall units, which have a built-in hood and draining rack, one of the numerous colour and material alternatives of the model. www.composit.it
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TONCELLI Guarda “a nord” il sistema Living, progetto che esalta il format architettonico dell’arredo e si incentra sulla purezza estetica degli elementi. Protagonista, la mensola attrezzata con luce integrata che nasconde nello spessore di 8 cm, con apertura push-pull, accessori quali portacoltelli, portaspezie, prese elettriche, ecc. La foto riprende una soluzione monocromatica in Macroter bianco con elettrodomestici integrati nelle colonne profonde 70 cm, con ante rientranti. The Living system clearly takes its inspiration from northern climes, and produces an architectural feel that centres on the aesthetic purity of the elements from which it is made. A key feature is the organised shelf that has built-in lighting and conceals in its 8 cm thickness (with push-pull opening), accessories such as knife racks, spice racks, electrical sockets etc. The photo shows a monochrome version in white Macroter with electrical appliances built into the 70cm-deep column units, which have recessed fronts. www.toncelli.it
UNA RIGOROSA LEGGEREZZA RESTRAINED AND LIGHTWEIGHT MK STYLE Laccato lucido e Corian® definiscono la soluzione creata con il sistema 012, così denominato in virtù dello spessore delle ante, di 12 mm, capace di creare una continuità con lo spazio living. Modello ad alto contenuto tecnologico, 012 si compone di mobili sospesi e movimenti d’apertura fluttuanti e di forme solide e rigorose. Di pregio i materiali: Corian®, laccati lucidi o opachi testurizzati, diverse qualità di legno. Glossy lacquerwork and Corian® define the solution created with the 012 system, named after the thickness of the fronts (12 mm), chosen to establish a sense of continuity with the living space. 012 is a hi-tech model made up of suspended furnishing units, floating opening movements and solid, simply designed forms. The materials are high quality throughout: Corian®, glossy white or textured matt lacquerwork, and various types of wood. www.mkcucine.com
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BRAVO CUCINE Cube 45 si connota per le ante con pannelli tagliati a 45°, tecnica in grado di costruire contenitori a spigolo vivo e volumi purissimi. Suggestiva la composizione con due isole in laccato bianco opaco senza maniglie e profili in alluminio laccato bianco opaco, entrambe sormontate dal top in pietra naturale Biancone di Asiago, anch’esso tagliato con bordo a 45°; in pietra anche il lavello integrato. Le colonne sono dotate di profili a gola verticali. Cube 45 is characterised by fronts with panels cut at 45°, a technique that creates units with sharp edges and makes the volumes look purer than pure. An attractive composition with two island units in matt white lacquerwork without handles and with trims in matt white lacquered aluminium, both surmounted by a natural stone (Biancone di Asiago), top whose edges are also cut at 45°; stone is also the choice for the built-in sink. The column units have a vertical fingergrip. www.bravobravo.it
ELEMENTI SOSPESI, ISOLE ESSENZIALI E TECNOLOGIE INNOVATIVE SONO I SEGNI PARTICOLARI DI PROPOSTE DI GRANDE PUREZZA ESTETICA HANGING ELEMENTS, UNFUSSY ISLAND UNITS AND INNOVATIVE TECHNOLOGIES ARE THE PARTICULAR FEATURES OF IDEAS THAT DISPLAY GREAT AESTHETIC PURITY
ELAM Algida nel look, Soya si propone in una versione “leggera”, con basi sospese, penisola flottante in laccato bianco lucido e top in vetro temperato. Caratteristica principale del sistema, la parete autoportante, che consente di realizzare ambienti liberi da vincoli murari. Nella foto, la parete supporta i pensili e la linea delle basi; la penisola è lunga 270 cm. Ampia la gamma di finiture previste per le ante. The cool-look Soya kitchen appears in a “lightweight” version, with suspended base units, a floating gloss white lacquered pier unit and tempered glass top. The main feature of the system is the self-supporting wall, which makes it possible to create a kitchen that is fully independent of the room’s masonrywork. In the photo, the wall supports the top and base units; the pier is 270 cm long. The fronts come in a wide range of finishes. www.tisettanta.com
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COUNTRY ARTICO ARCTIC COUNTRY VENETA CUCINE Gretha è il nuovo progetto realizzato in legno di abete, verniciato in otto diverse tinte e “spazzolato” per esaltare la venatura del legno. Tra le varie nuance, il bianco artico che interpreta la soluzione ripresa nella foto, un ambiente dal sapore country dove si distingue lo stile italiano del design di elementi come le fiancate con decori intagliati o la cappa con cornice in abete, la cui sagoma ondulata è ripresa nella cimasa nello zoccolo della base.
Gretha is a new design made of deal, painted in eight different colours and “brush finished” to highlight the veining of the wood. One of the hues is Arctic white, seen on the version pictured, a kitchen with a country feel: Italian style is evident in elements like the sides with their carved patterning or the hood with deal surround, its undulating movement echoed in the curvature of the floor unit plinth. www.venetacucine.it
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CUCINE LUBE Affonda le radici nella tradizione artigianale Georgia, che ripercorre lo stile country personalizzandolo con particolari unici. Sulle ante a cornice in legno di Yellow Pine, con telaio massello di spessore 24 mm, spiccano i maniglioni in acciaio, mentre le cappe a fungo dal design contemporaneo sormontano l’area cottura. A fianco, una soluzione di parete attrezzata al confine con la zona living. Georgia’s roots are those of craft traditions, its country style personalised with unique features. The yellow pine framed fronts with 24 mm surround are striking for their steel handles, while the cooking area is characterised by mushroom-like hoods that add a very contemporary feel. On the left-hand side, a wall solution organised to border on the living area. www.cucinelube.it
IL MIX DI ELEMENTI DI TRADIZIONE E DI ATTREZZATURE EVOLUTE DISTINGUE QUESTE CUCINE DAI DETTAGLI ACCURATI, TRA LOOK SCANDINAVO E GUSTO MEDITERRANEO A MIX OF TRADITIONAL ELEMENTS AND ADVANCED EQUIPMENT CHARACTERISE THESE CAREFULLY CRAFTED KITCHENS, WHICH DISPLAY A BLEND OF THE SCANDINAVIAN AND THE MEDITERRANEAN
ARREX LE CUCINE Country d’ispirazione british/provenzale per la cucina Gioia in legno laccato bianco, con telai a cornice e vetrine “inglesina” a riquadri. Coerenti con lo stile, i vari componenti, dalla cappa con travi sagomate alle cornici soprapensili, fino al tavolo e alle sedie “vecchia maniera”. Gioia è prodotta anche in colori accesi come il giallo, il rosso, il verde oppure nelle nuance tabacco chiaro o scuro, con venature in evidenza o in trasparenza. The Gioia kitchen, in white lacquered wood, has a country feel somewhere between the English and Provençale. It features cabinets with fielded panels and natural wood-framed cabinets with leaded panes. The other elements are in keeping with the overall style: the hood has a beam-like shelf shaped to echo the cornice above the wall units; the table and chairs also have an “old world” look. Gioia comes in a choice of bright colours (yellow, red and green) or in other subtler shades such as light and dark tobacco, with highlighted or transparent veining. www.arrex.it
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LA LUCE DEL LEGNO THE LUMINOSITY OF WOOD DOIMO CUCINE Ante di forte spessore (26 mm) consentono di scavare la presa nei pannelli, che giocano sul doppio cromatismo tra legno di rovere naturale e laccato bianco: così si propone Extra, che costruisce spazi dall’atmosfera avvolgente e dal look neutro. Il bordo in legno del top garantisce continuità materica con le ante. Extra è disponibile anche in rovere tinto wengé e teak e in 29 colori di laccato lucido e opaco. Extra-thick fronts (26 mm) mean that a fingergrip can be created in the panels, which rely for their effect on the two-tone combination of natural oak and white lacquerwork. Extra creates kitchen spaces with a softly flowing feel and a neutral look. The wooden edging of the worktop establishes continuity with the material of the fronts. Extra is also available in wengé-stained oak and teak and in 29 gloss or matt lacquered colours. www.doimocucine.it
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INTERNI LIVING CALDI E RAFFINATI DAL DESIGN CONTEMPORANEO, CHE ESALTANO IN MANIERA INEDITA LE LAVORAZIONI E I CROMATISMI DELLE ESSENZE NORDICHE WARM INTERIOR LIVING SPACES AND SOPHISTICATED CONTEMPORARY DESIGN ENHANCE THE CRAFTED STYLES AND COLOURS OF NORDIC WOOD IN A QUITE NEW WAY
BULTHAUP Una casa medievale sull’isola danese di Fyn, nel Mar Baltico, è abitata da una famiglia che, per la cucina-laboratorio al piano superiore, ha scelto gli elementi del sistema b3, con frontali in rovere massello versione Light Design. L’ambiente si caratterizza per l’isola con piano di lavoro spesso un centimetro, tipico di b3. Sedute di design scandinavo e, sul retro, i contenitori-credenza sospesi.
A medieval house on the Danish island of Fyn, in the Baltic Sea, is lived in by a family which, for the kitchen-workshop on the upper floor, has chosen elements from the b3 system, with fronts in solid oak in the Light Design version. The kitchen includes an island unit with one-centimetre-thick worktop, a typical feature of b3. Chairs designed in the Scandinavian style and, at the back, wall-mounted storage-dresser units. www.bulthaup.com
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ERNESTOMEDA Incentrato sulle nuove istanze d’arredo, il progetto di Suprême combina i dettagli della tradizione classica a un design globale decisamente contemporaneo. Le ante con maniglia sono quindi definite da un doppio ma leggero telaio a rilievo che esalta il legno di frassino bianco, mentre i pensili lisci sono in vetro Madras bianco; il top Jump è in marmo Carrara bianco lucido. Sporge, nella zona superiore, il volume della cappa Glass (portata aspir.: 750 mc/h) con frontale in vetro.
Based on a whole new approach to kitchen design, the Suprême project combines the details of classical tradition with an overall design scheme that is decidedly contemporary in appearance. The handled fronts are defined by a double but lightweight fielded panel which enhances the white ashwood, while the plain wall units are made of white Madras glass; the Jump top is made of polished white Carrara marble. The upper section features the protruding volume of the Glass hood (extraction capacity: 750 cu.m./h), which, as you would expect, has a glass front. www.ernestomeda.it
LA LUCE DEL LEGNO THE LUMINOSITY OF WOOD
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RECORD
GED Il legno di rovere interpreta Treviso (design Giancarlo Fabro), sistema per ambienti cucina che si estendono al living. Le ante sono solcate dall’incavo della presa e incorniciate da un telaio sui lati verticali e sul bordo superiore, che sottolineano il carattere materico del modello. Al contempo, la tonalità chiara ne alleggerisce il design, che appare più marcato in altre versioni - in legno multilaminare di teak o in rovere e grafite - o più soft, in laccato bianco.
Oak was the choice of wood for Treviso (design Giancarlo Fabro), a system for kitchens that extend into the living room. The fronts are marked by the line of the fingergrip and framed by a surround along the sides and top that enhances the material quality of the model. Parallel to this, the light colour scheme lightens the overall effect, in contrast to the more marked design of other versions - in laminated teak or oak and graphite - or with a softer feel in the white lacquered version. www.gedcucine.it
Assume un aspetto diverso il legno rovere naturale, se inciso da lievi scanalature che producono un effetto dogato. Così si presenta la cucina Désirée, in cui i preziosi frontali dogati definiscono le ante di basi e colonne a parete (480 cm), mentre i pensili e i contenitori sospesi sono finiti in laccato grigio metallizzato. Un abbinamento tra toni chiari che rende accogliente e leggero l’ambiente, completato dal tavolo con piano in cristallo.
Natural oak takes on a whole new appearance when carved with slimline grooves that produce a slatted effect, which is what is created on the Désirée kitchen, whose elegant staved panels define the fronts of the floor and column units (480 cm), while the wall cabinets and other raised units have a metallic grey lacquered finish. A combination of light colours that gives the room, complete with glass-topped table, a warm but lightweight atmosphere. www.recordcucine.com
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SCIC
LA LUCE DEL LEGNO THE LUMINOSITY OF WOOD
Sintetizza rigore compositivo e funzioni: è Murano, che si caratterizza per l’estetica pura e la tecnologia costruttiva dell’anta con telaio “diamante” in acciaio inox o brunito, e pannello in legno o in cristallo blindato verniciato o in TDW. Nella foto, la composizione a parete (360 cm) con ante a telaio “diamante” in acciaio inox e pannello in rovere sbiancato; pensili e contenitori sospesi hanno il pannello in cristallo blindato verniciato bianco. Top e lavello filotop sono in acciaio inox.
Restraint of composition combines with functional efficiency on Murano, which offers unfussy aesthetic appeal and hi-tech constructional technology with the “diamond” frame, burnished or in stainless steel and a panel in wood or armoured crystal, either painted or TDW. The photo shows the wall composition (360 cm) with “diamond” framed fronts in stainless steel and panel in bleached oak; the wall cabinets and raised units have a panel in armoured crystal painted white. The top and flush-fitting sink are stainless steel. www.scic.it
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CESAR Nordico per eccellenza, definito da una fiammatura ampia e delicata, il legno di betulla finisce e valorizza il disegno elegante di Yara (design G. V. Plazzogna). Il legno chiaro si armonizza al vetro acidato bianco dello schienale e del piano di lavoro Superslim. In vetro anche il piano cottura con fuochi in linea, sormontato dalla cappa Dress, e i nuovi piani scorrevoli che nascondono il lavello offrendo una maggiore superficie di lavoro e un’estetica raffinata.
Nordic par excellence, defined by a broad, generous flare, birchwood is used to finish off and enhance the elegant design of Yara (by G. V. Plazzogna). The light wood harmonises with the white, acid-etched glass of the back and the Superslim worktop. Glass is also the material used for the hob, positioned over the in-line burners of which is the Dress hood. The new sliding tops that conceal the sink offer a larger work surface and an attractive look. www.cesar.it
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ACCURATA RICERCA ESTETICA, MA ANCHE DI SOLUZIONI E MATERIALI ECO-COMPATIBILI: NEL COMPLESSO MONDO DELLA CUCINA SI AFFACCIA L’IMPEGNO PER L’AMBIENTE METICULOUS ATTENTION TO AESTHETICS, WITH ECO-COMPATIBLE MATERIALS AND SOLUTIONS: CARING FOR THE ENVIRONMENT BECOMES AN INTEGRAL PART OF KITCHEN DESIGN
TENDENZA SOSTENIBILE TOWARDS SUSTAINABILITY COPAT Il non-colore dei materiali connota l’ambiente creato con Kos nella versione in legno di rovere Natura, finito a “poro aperto”, che si abbina alla superficie bianca in solid surface del top e all’alluminio di ante a vetro, gole e zoccoli. Il rovere è di provenienza certificata FSC ed è trattato con vernici acriliche opache a bassissima emanazione gassosa.
Non-colour materials characterise the kitchen created with Kos in the version in Natura oak, finished with “open-pore” treatment, in combination with a white, solid surface top, glazed aluminium fronts grooved handgrip and plinths. The oak is of FSC-certified origin and treated with ultra-low emission matt varnishes. www.copat.it
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MITON Finiture morbide come i legni laccati opachi a “poro aperto” si abbinano in una continuità visiva e tattile ai melaminici in varie finiture: così si propongono le nuove collezioni, tra cui MT 120, qui ripresa in un materiale versatile ed ecologico, il bamboo, che si accosta alla finitura in acrilico White Hi Gloss. L’eleganza della soluzione è pari alla sua “sostenibilità” essendo il bamboo tra le materie prime più facilmente rinnovabili. Soft finishes such as “open pore” matt lacquerwork combine in a sequence of visual and textural continuity with melamine in various finishes: these are the effects on the new collections, which include MT 120, shown here in a version produced using a particularly versatile and ecological material bamboo - combined with the White Hi Gloss acrylic finish. This kitchen is as elegant as it is “sustainable”, given that bamboo is one of the most readily renewable raw materials on the planet. www.miton.it
SNAIDERO Ricca e leggera, Orange con frontali in vetro e top in legno lamellare massello di frassino interpreta lo stile rigoroso di origine nordica. La tecnica costruttiva dell’anta spessa 22 mm, formata da un supporto e pannello frontale, consente tagli a misura e la normale fornitura della cucina entro 5 settimane. Legno proveniente da riserve certificate dall’FSC, verniciatura con prodotti a base d’acqua e il Pannello Low Emission fanno di Orange un modello creato nel rispetto dell’ambiente. The rich yet lightweight Orange, with glass fronts and solid ashwood worktop, offers another interpretation of the restrained Nordic style. The construction technique used for the 22mm-thick cabinet front, which consists of a support and cladding panel, means that customised cuts can be supplied and the whole kitchen delivered in five weeks. The timber used comes from managed forests certified by the FSC, the varnishes used are water based and the panel is low emission, all of which helps make Orange a very environmentally friendly model. www.snaidero.it
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LA CREATIVITÀ MATERICA MATERIAL CREATIVITY
DEL TONGO Diventa quasi eterea la materia plasmata dal design di Makio Hasuike che firma Monos, sistema cucina-living concepito per blocchi e parti mobili in grado di trasformare l’assetto funzionale della cucina. Nella soluzione, il rovere naturale veste l’isola e poi rifinisce le strutture a vista dei contenitori con frontali in bianco Quebeq. Il tavolo è dotato di top in Cristalan con meccanismo saliscendi elettronico.
Material almost becomes ethereal in Makio Hasuike’s design for the Monos kitchen-living system, conceived as a series of blocks and movable parts that can transform the functional organisation of the kitchen. In this solution the island unit is clad in natural oak and finishes of the open storage unit structure, which has Quebec white fronts. The table has a Cristalan top with electronic up-down mechanism. www.gruppodeltongo.com
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QUANDO IL RIGORE FORMALE VIENE ARRICCHITO DALLE PARTICOLARI LAVORAZIONI DEI PANNELLI E DAGLI ACCOSTAMENTI DI FINITURE E MATERIALI ENHANCING FORMAL RESTRAINT WITH SPECIALLY WORKED PANELS AND CREATING EXCITING COMBINATIONS OF FINISHES AND MATERIALS
EFFETI Il color tortora delle particolari ante in legno effetto tessuto di colonne e mensole, e il laccato opaco terra naturale dell’isola determinano il carattere “nordico” della cucina Unika, disegnata da Giancarlo Vegni. Lo stile razionale è esaltato dal profilo perimetrale in alluminio delle ante, che diviene maniglia, e appena accennato. Legni naturali o tinti, laminati e laccati sono le altre finiture previste per il modello.
The dove-colour of the special fabriceffect wooden fronts on the column units and shelves, and the matt, natural earth-coloured lacquerwork on the island unit establish the “Nordic” character of the Unika kitchen, designed by Giancarlo Vegni. The rational style is further enhanced by the aluminium surround on the cabinet fronts, which also provide an almost imperceptible handle. Natural or stained wood, laminated and lacquer are the other finishes available for the model. www.effeti.com
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COMPREX Legno di ciliegio, ma strutturato e trattato nella nuance fieno, per il sistema d’arredo cucina-living Segno (design Marconato & Zappa), che si inserisce nel lifestyle Young. Alla particolare tonalità chiara è associato un disegno rigoroso, per cui i contenitori sono costruiti come parallelepipedi puri. Maniglie a bacchetta identificano l’apertura delle ante spesse 26 mm, disponibili anche in laccato lucido, opaco, o “seta”, impiallacciato legno o polimerico.
POGGENPOHL Uno spazio tanto elegante quanto originale negli accostamenti tra toni e materie naturali, composto con i vari elementi del programma Accenti Creativi. Il risultato è una soluzione d’arredo che supera la differenza tra zona giorno e cucina realizzando un ambiente living contemporaneo e raffinato. In particolare, da notare gli scaffali nelle tonalità trendy Oxyd e Cubanit che si accostano ad ante e fiancate color pino sabbiato. A space that is as elegant as it is original in terms of its use of colour combinations and natural materials, composed using the various elements in the Creative Accents programme. The result is a furnishing solution that overcomes the distinction between living room and kitchen by creating one large contemporary interior space. Note in particular the shelves in the trendy shades Oxyd and Cubanit, which are combined with fronts and sides that are sanded pine in colour. www.poggenpohl.de/it
Cherrywood is textured and given a straw-coloured finish: the Segno kitchen-living furnishing system (design Marconato & Zappa) is without doubt a young person’s kitchen, with light colours and a simple, no-nonsense design: all the storage units are in the shape of basic boxes. Handles are fitted to the 26mm-thick fronts, available also with gloss, matt or “silk” finish, or with wood or polymer veneer. www.comprex.it
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TREO Easy Matrix impiega gli innovativi pannelli in TSS (superficie termo strutturata), prodotti secondo un processo di lavorazione termoindurente irreversibile. Le superfici ottenute si connotano per un aspetto estetico e tattile unico e per l’alta resistenza ad usura, graffi e sostanze chimiche. Di grande effetto visivo la soluzione proposta, in cui la finitura Matrix dei panelli TSS propone l’effetto Yellow Pine spazzolato, creando uno spazio cucina-giorno dall’atmosfera avvolgente.
Easy Matrix uses the innovative TSS (thermo-structured surface) panels, produced using an irreversible heat-setting process. The surfaces created with this method offer a quite unique look and texture that is resistance to wear, scratching and chemical attack. The solution pictured here is particularly striking: the Matrix finish of the TSS panels creates a brushed yellow pine effect that results in a beautifully atmospheric living room-kitchen. www.treo.it
LA CREATIVITÀ MATERICA MATERIAL CREATIVITY
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BUILT-IN Rispetto per l’ambiente e migliore conservazione sono i concetti chiave su cui fare leva per incentivare il consumatore all’acquisto di un nuovo apparecchio per il freddo
FREDDO ECOLOGICO A 360° di Antonella De Alessandri
S
econdo i dati diffusi da Ceced lo scorso dicembre, negli ultimi mesi 2009 il comparto dei grandi elettrodomestici ha registrato i primi deboli segni di ripresa, ma questo non dipinge di rosa lo scenario di un comparto che per quanto riguarda il freddo ha lasciato sul campo un -8% (dato Gfk). Ciò nonostante i produttori continuano ad investire nell’innovazione per presentare prodotti sempre più ecologici, performanti ed efficienti. Questa strategia, facilitata nel passato da un margine lordo corrispondente al 2-3%, scomparso dai bilanci del 2008 e del 2009, è stata resa più efficace dagli incentivi, che per quanto riguarda i frigoriferi e i congelatori, hanno funzionato e saranno ancora in vigore per tutto il 2010. Nel corso degli anni 2007 e 2008 sono stati infatti sostituiti 1,3 milioni di apparecchi obsoleti per il freddo, pari al 4,5% dell’intero parco installato, corrispondente a circa 28 milioni di unità, a dimostrazione che la politica dell’incentivo è determinante per spingere l’acquirente alla scelta di prodotti nelle classi energetiche di eccellenza. Al riguardo, Stefania Di Gennaro, Junior Product Manager Cooling Appliances di Candy, ribadisce che «gli ecoincentivi, che hanno favorito la sostitu-
zione degli apparecchi più vecchi e quindi più inquinanti, e la grande attenzione ai consumi energetici, hanno fortemente spostato la domanda verso prodotti in classe A+ e A++. Infatti ormai l’85% delle vendite di frigoriferi del Gruppo è rappresentato da prodotti almeno in classe A». Alle aziende va dunque il merito di proporre gamme ad alta efficienza energetica, di classe A, A+ e A++, garanzia di elettrodomestici sempre meno energivori, condizione primaria in una tipologia di prodotto che rimane tendenzialmente funzionante 24 ore su 24 per tutti i giorni all’anno. FILIERA GLOBALE Un altro fattore determinante per il rispetto dell’ambiente è la riduzione delle emissioni inquinanti. I nuovi frigoriferi non utilizzano più i gas responsabili del buco nell’ozono, ma si avvalgono di una nuova generazione di gas refrigeranti eco-compatibili (liberi da cloro fluoro carburi), come il gas R600a, totalmente naturale e con un’ottima capacità di raffreddamento usato da Liebherr, specialista del freddo, che nel 1993 è stato il primo produttore a realizzare apparecchiature senza CFC/HFC. Le soluzioni messe a punto recentemente permettono una trasmis-
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CLASSI ENERGETICHE COME CAMBIA LA NUOVA ETICHETTA La nuova etichetta energetica è stata definita, ma deve ancora completare l’iter approvativo presso il Parlamento Europeo e il Consiglio d’Europa, come spiegano in Confindustria Ceced Italia. Si prevede che possa entrare in vigore nel secondo semestre 2010. L’etichetta si presenta analoga a quella attuale: una scelta, molto dibattuta, che permette di conservare la familiarità che i consumatori hanno costruito negli anni con l’etichetta energetica. Nella nuova etichetta sono previste, per ora, tre nuove Classi energetiche superlative A+ A++ A+++, ma l’etichetta conterrà al massimo sette Classi, come ora. Il colore rosso indicherà le Classi meno efficienti mentre il verde scuro caratterizzerà quelle più efficienti. I parametri tecnici e prestazionali per valutare l’appartenenza alle varie Classi sono in via di definizione in quanto le
Classi A+ e A++ sono state finora definite solamente per frigoriferi, congelatori e loro combinazioni. La Classe A+++ è nuova per tutte le tipologie di prodotto. È previsto che la nuova etichetta sia sottoposta a revisione quando le Classi A++ e A+++ raggiungeranno il 30% dell’intera offerta e comunque nel 2014. La revisione potrà portare alla riscalatura delle Classi oppure all’aggiunta di ulteriori Classi sopra la A+++. A quali tipologie di prodotto verrà applicata? Le indicazioni della Commissione Europea citano 14 tipologie di prodotti, tra i quali tutti i grandi elettrodomestici, le cappe, alcuni piccoli elettrodomestici, prodotti di consumo tra i quali i televisori. Come funzionerà in particolare per la tipologia del freddo? Nel freddo, le Classi A+ e A++
sione della potenza refrigerante più efficiente, e, grazie all’incremento degli spessori di isolamento, sono in grado di ridurre fortemente i consumi, contribuendo così ad abbattere i livelli di CO2 immessi nell’atmosfera. Oltre a lavorare direttamente sugli apparecchi per contenere i consumi e ridurre le emissioni, molte risorse sono convogliate nel ridurre al minimo l’impatto ambientale dell’intera attività aziendale, dalla progettazione allo smaltimento dei prodotti. Un aspetto da non trascurare è la vita utile delle apparecchiature, dal momento che sostituire un congelatore o un frigorifero è una grande fonte d’inquinamento. Un progetto “verde” inizia già dalla progettazione, con la scelta di componenti di prima qualità che mettano le attrezzature in grado di funzionare a lungo e con estrema efficacia, per garantire il massimo risparmio energetico e la lunga durata. Da Liebherr, dove tutte le materie plastiche sono riciclabili, i processi di produzione sono finalizzati a un utilizzo efficiente delle risorse, come il recupero del calore che si forma in maniera naturale nella fase di produzione degli apparecchi, recuperato come energia per il riscaldamento.
sono già codificate e riconosciute. Oggi, esistono prodotti che meritano la Classe A+++ e consumano circa il 36% in meno rispetto a un prodotto in Classe A++. I parametri e le metodologie di valutazione dell’efficienza energetica sono in corso di definizione da parte degli appositi organi tecnici. La nuova formula sarà in grado di comunicare realmente il valore energetico al consumatore? La nuova etichetta non è la soluzione ottimale per i produttori, ma recepisce una delle argomentazioni fondamentali in quanto aggiunge nuove Classi energetiche superlative sopra le attuali sette. I produttori hanno sempre combattuto l’ipotesi della riscalatura (cioè, mantenere i sette livelli, ma variare, negli anni, il loro valore di efficienza energetica). Con la
SMALTIMENTO PROFESSIONALE Per quanto riguarda lo smaltimento, è noto che, tra i grandi elettrodomestici, le sostanze maggiormente impattanti sono quelle legate al comparto “freddo”, a causa dei gas, contenuti nelle schiume isolanti del mobile e nei circuiti refrigeranti, che possono essere lesivi per l’ozono stratosferico e contribuire ad alterare il clima. È proprio allo scopo di perseguire l’efficienza operativa durante tutto il ciclo di vita del prodotto, che è nato il consorzio Ecodom, il Consorzio Italiano Recupero e Riciclaggio Elettrodomestici che gestisce il trasporto, il trattamento, il riciclo e lo smaltimento degli elettrodomestici a fine vita, evitando la dispersione nell’ambiente di sostanze inquinanti contenute al loro interno. In relazione alla criticità ambientale del processo di trattamento dei frigoriferi, è stata introdotta una misurazione dei risultati ottenuti dagli impianti di trattamento, utilizzando una procedura di audit accreditata a livello europeo. Il livello delle emissioni in atmosfera, la quantità dei gas recuperati, le tonnellate e la purezza dei materiali riciclati sono indicatori costantemente verificati.
riscalatura, il consumatore non avrebbe capito più nulla in quanto avrebbe potuto trovare lo stesso prodotto, acquistato in Classe A+ in un certo anno, declassato ad A o B l’anno successivo, per effetto della riscalatura delle Classi. Con la nuova etichetta diventa possibile indicare il consumo effettivo che, già oggi, è in certi prodotti largamente inferiore a quello della Classe più elevata. Un esempio è dato da alcune lavabiancheria, che oggi consumano fino al 50% in meno rispetto alla Classe A, ma non trovavano modo di esprimere questa eccellenza con la vecchia etichetta. Con la nuova etichetta, il consumatore acquisterà un prodotto migliore sapendo di farlo. Ricerche sui consumatori svolte da Ceced a livello europeo hanno indicato il gradimento per etichette con nuove Classi superlative e il forte disagio con la riscalatura.
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FREDDO ECOLOGICO A 360° MATERIALI RICICLABILI Il Consorzio seleziona e finanzia i migliori centri di smaltimento dei frigoriferi, monitorando costantemente la qualità del processo. Il problema ambientale viene tenuto in sempre maggiore considerazione dai produttori nella scelta dei componenti dei frigoriferi e nella valutazione degli aspetti funzionali dei nuovi prodotti. Solo orientando le politiche aziendali in modo rigoroso e restrittivo è possibile fare sì che il rispetto per l’ambiente non rimanga un concetto limitato a poche sfere d’intervento, ma si trasformi in azioni concrete su una molteplicità di fronti. Un frigorifero da incasso per dimostrarsi appetibile sul mercato deve essere in sintonia con l’ambiente ed essere all’avanguardia sia nella riduzione dei consumi energetici, sia nelle prestazioni di conservazione dei cibi. I nuovi accorgimenti messi a punto dai centri di ricerca permettono una bolletta della luce più contenuta e si traducono in un ottimo rapporto qualità/prezzo, aspetto sempre più determinante nella scelta dell’elettrodomestico da parte dei consumatori in tempi di crisi. Alcune aziende alto di gamma costruiscono i loro apparecchi per il freddo adottando al 95% materiali completamente riciclabili, come l’acciaio inox, il vetro e l’alluminio. Speciali guarnizioni in silicone, illuminazione a led e interni in acciaio inox contribuiscono ad ottenere bassissimi consumi di energia elettrica e creano i presupposti per una conservazione ideale e di lunga durata per ogni alimento. CONSERVAZIONE OTTIMALE La garanzia di un altissimo livello di conservazione dei cibi, unita all’occorrenza ai grandi litraggi, permette di estendere il rispetto dell’ambiente dal prodotto allo stile di vita del consumatore, mettendo a disposizione dell’utente uno strumento per ridurre gli sprechi dovuti alla cattiva conservazione dei cibi. Gli apparecchi dalle grandi capacità sono ottimali anche per ridurre l’impatto ambientale della spesa, dal momento che una migliore conservazione unita ad una grande capacità consente di recarsi meno frequentemente al supermercato, e di conseguenza di inquinare di meno. Da una tecnologia efficiente unita a materiali di pregio nella costruzione del frigorifero risulta anche una migliore conservazione di tutti i prodotti biologici provenienti da produttori locali, il che fornisce al consumatore attento all’ecosostenibilità e al proprio stile di
vita un’ulteriore occasione di diminuire la propria “carbon footprint” . Nel campo del freddo, il risparmio si estende dunque dall’elettricità al cibo, in un concetto di ecologia allargato ad evitare sprechi, avvalendosi di prodotti che conservano gli alimenti sempre meglio e a lungo in condizioni privilegiate, grazie ai diversi sistemi di refrigerazione, dalla ventilazione al sistema no-frost, capace di fare circolare meglio l’aria refrigerata e deumidificata a vantaggio dei cibi. Le aziende offrono combinati da incasso tecnologicamente attenti all’ambiente e alla conservazione grazie alla tecnologia a sensori che controlla automaticamente qualunque variazione della temperatura ottimale nel frigorifero e la ristabilisce molto velocemente rispetto ai modelli tradizionali. Fra le innovazioni volte al miglioramento della conservazione del cibo figura l’introduzione dei nuovi sistemi a controllo elettronico del livello di umidità nel comparto frigorifero per migliorare notevolmente i tempi di conservazione, ma anche per mantenere più a lungo sapore e gusto dei cibi freschi. La ventilazione abbinata al filtraggio antibatterico dell’aria migliora la qualità di conservazione dei cibi freschi, mentre il no frost nel congelatore garantisce la massima qualità di congelamento senza ghiaccio e senza brina. ILLUMINAZIONE A LED Oltre alla classe energetica, un ulteriore passo verso l’eco-sostenibilità è stato fatto con l’introduzione, nel vano interno, dell’illuminazione a Led, soluzione che offre un basso consumo energetico, compreso tra il 50% e il 75% in meno rispetto alle lampadine tradizionali, una durata maggiore e quindi una maggiore efficienza, e, vantaggio ulteriore parlando di freddo, non diffonde calore all’interno della cella frigorifero, a beneficio della conservazione dei cibi. L’illuminazione interna al frigorifero diventa così un elemento sia funzionale sia di design. Grazie alla sofisticata tecnologia a Led, i raggi di luce emessi dai lati attraversano il frigorifero, illuminando tutto il contenuto senza zone d’ombra. Perché un frigorifero si possa inserire in armonia nell’arredo cucina, deve avere un design classico ed elegante, che non vada a sovrapporsi all’ambiente circostante e che si integri con linearità. Ciò significa colori e materiali neutri, come il bianco, e materiali di pregio, l’acciaio, oltre a linee non troppo spigolose. Alcune aziende infine propongono nuove gamme di frigoriferi da libero posizionamento, coordinate alle linee da incasso, per ampliare il ventaglio di possibilità di scelta.
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medium BOSCH modello: KIV34A21IE tipologia: frigo-congelatore combinato estetica: bianco, interni con inserti metallici, cerniere a destra reversibili classe di efficienza energetica: A+ misure in cm (hxlxp): 178x56,2x55 litraggio netto frigorifero: 204 litraggio netto freezer: 72
+
Maxi volume, controllo elettronico a Led, rivestimento antibatterico, 5 ripiani in vetro infrangibile di cui 4 regolabili, tasto Super per congelamento intensivo, sistema Allfrost per un freddo uniforme, sbrinamento automatico. www.bosch-elettrodomestici.it
FRANKE modello: FCB 3401 NS XS tipologia: frigo-congelatore combinato free standing estetica: acciaio inox classe di efficienza energetica: A+ misure in cm (hxlxp): 188x60x67 litraggio netto frigorifero: 230 litraggio netto freezer: 80 temperatura minima garantita (frigorifero - freezer): +4°C / -18°C
AEG-ELECTROLUX modello: Santo SZ91804-4l tipologia: monoporta ventilato estetica: bianco classe di efficienza energetica: A+ misure in cm (hxlxp): 178x56x55 litraggio netto frigorifero: 294
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Speciale Vano 0 °C ad umidità controllata in cui la temperatura interna ai tre cassetti è mantenuta costante tra 0 e 3 °C e con il corretto grado di umidità. Attivando la funzione Coolmatic la temperatura del vano frigorifero scende automaticamente a +2 °C, in modo da raffreddare velocemente cibi e bevande. Controllo elettronico della temperatura. www.aegbuilt-in.it
+
Il nuovo modello, disponibile nelle finiture Acciaio inox, Grafite e Sahara, è dotato di display digitale, controllo elettronico e porte reversibili. Si avvale di sistema di raffreddamento No Frost, autonomia di 18 ore in caso di black out, sbrinamento automatico (sia del frigorifero sia del congelatore), raffreddamento rapido e funzione di congelamento rapido. www.franke.it
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ELECTROLUX
CANDY
modello: ERN 31801 tipologia: frigo-congelatore 3 temperature estetica: incasso bianco classe di efficienza energetica: A++ misure in cm (hxlxp): 178x56x55
modello: CFMEE 3755 tipologia: frigo-congelatore combinato estetica: Informa classe di efficienza energetica: A++ misure in cm (hxlxp): 185x60x60 litraggio netto frigorifero: 203 litraggio netto freezer: 88 temperatura minima garantita (frigorifero - freezer): 0° / -22°C
+
40% in meno di consumo rispetto ad un pari modello in classe A grazie alla riprogettazione del circuito refrigerante e del sistema isolante. Una speciale ventola, posizionata nella parte superiore della cella frigorifera, spinge l’aria verso il basso, lungo la parete dell’evaporatore, in modo da raffreddarla più rapidamente e con maggiore efficacia, e mantenere la temperatura a 2-3°C, per la corretta conservazione degli alimenti. La ventilazione interna consente di ottenere una temperatura uniforme in tutto il vano frigorifero e di ristabilire la temperatura in tempi molto rapidi, dopo l’apertura della porta.
+
Basso consumo energetico e prestazioni accurate. Cassettone XL per conservare in modo ottimale frutta e verdura, fornito di 6 ruote scorrevoli per estrarlo agevolmente, elegante portabottiglie in metallo. www.candy.it
www.electrolux.it
GORENJE modello: Nostalgie - serie Funky - colore Lime Green (cod. RB 6288 OGR) tipologia: monoporta estetica: linee bombate, design retrò della maniglia classe di efficienza energetica: A+ misure in cm (hxlxp): 146,5x60x63,5 litraggio netto frigorifero: 247 litraggio netto freezer: 21
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Tre nuovi gruppi di colori pensati per diversi stili: Chic (nero, bordeaux e alux), Vintage (dark chocolate, royal coffee e champagne) e Funky (juicy orange, lime green - nell’immagine - e raspberry pink). Rivestimento interno in particelle d’argento che impedisce la proliferazione dei batteri. Eleganti dotazioni interne e soluzioni smart per migliorare la conservazione e ottimizzare gli spazi. www.gorenje.it
medium
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KITCHENAID modello: KRCB 6061 tipologia: combinato estetica: serigrafia e profili in interno acciaio inox cromato classe di efficienza energetica: A ++ misure in cm (hxlxp):177x54x54,5 litraggio netto frigorifero: 198 litraggio netto freezer: 65
+
Nuovo sistema di illuminazione con tecnologia Led che permette una visione omogenea all’interno del frigorifero senza zone d’ombra, garantendo così il massimo della visibilità. Risparmio energetico con modelli in classe A++. Innovativa ventilazione filtrata (Pro Air Fan) per un’impeccabile circolazione dell’aria, temperatura sempre uniforme ed eliminazione della condensa. www.kitchenaid.com
HOTPOINT-ARISTON modello: BCB 313 AA VE I/HA tipologia: combinato estetica: scomparsa totale classe di efficienza energetica: A+ misure in cm (hxlxp): 177,9x54x55 litraggio netto frigorifero: 203 litraggio netto freezer: 59 temperatura minima garantita (frigorifero - freezer): freezer -30°C
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Dotato di display interattivo con funzioni Holiday, Super Cool e Super Freeze. I sistemi di raffreddamento si differenziano a seconda del comparto: sistema di raffreddamento A.I.R. per il frigorifero e sistema di raffreddamento statico per il freezer, entrambi i comparti sono regolati da due termostati elettronici indipendenti (Dual Control). www.hotpoint-ariston.it
SCHOLTÈS modello: RCB 33 AA W E I tipologia: combinato autoportante estetica: a scomparsa classe di efficienza energetica: A+ misure in cm (hxlxp): 186,3x54x55 litraggio netto frigorifero: 220 litraggio netto freezer: 59 temperatura minima garantita (frigorifero freezer): freezer -30°C
+
Il brand completa la gamma con modelli a scomparsa totale, apparecchi di grande flessibilità che si adattano e armonizzano con qualunque tipo di cucina, incontrando le esigenze di chi necessita di elementi integrabili. Il combinato auto ventilato dell’immagine è dotato di Kit Sottovuoto Fraicher Plus e di due termostati indipendenti. www.scholtes.it
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REX ELECTROLUX modello: FI 22/10 VA++ tipologia: frigo-congelatore rovesciato da incasso estetica: incasso bianco classe di efficienza energetica: A++ misure in cm (hxlxp): 178x56x55 litraggio netto frigorifero: 210 litraggio netto freezer: 70
+
L’impegno del brand nello sviluppo di tecnologie sostenibili ha portato alla realizzazione di una gamma completa di frigoriferi e congelatori da incasso in classe A+ e A++, che consumano rispettivamente il 25% e il 40% di energia in meno rispetto ad un pari modello in classe A. Il modello nell’immagine, che è il primo frigocongelatore rovesciato da incasso in classe A++, è dotato di gestione elettronica della temperatura interna su display Lcd. Una speciale elettrovalvola permette di gestire la temperatura di frigorifero e congelatore in maniera indipendente, come avviene nei frigocongelatori bimotore. www.rex-electrolux.it - www.greenspirit.it
SIEMENS
WHIRLPOOL
modello: KI34SA30IE tipologia: frigo-congelatore combinato - porta a traino estetica: bianco; interni con inserti metallici classe di efficienza energetica: A++ misure in cm (hxlxp): 177,2x53,8x53,3 litraggio netto frigorifero: 204 litraggio netto freezer: 72
modello: ART763/NF/A+ tipologia: frigo-congelatore combinato estetica: Fusion classe di efficienza energetica: A+ misure in cm (hxlxp): 177x54x54,5 litraggio netto frigorifero: 198 litraggio netto freezer: 63 temperatura minima garantita (frigorifero - freezer): freezer -18°
+
Alta qualità di conservazione a basso consumo energetico. La tecnologia 6° Senso controlla automaticamente qualunque variazione della temperatura ottimale nel frigorifero e la ristabilisce 5 volte più velocemente rispetto ad un normale frigorifero. Nell’apparecchio la ventilazione abbinata al filtraggio antibatterico dell’aria migliora la qualità di conservazione dei cibi freschi; il No Frost nel congelatore garantisce la massima qualità di congelamento senza ghiaccio e senza brina.
Maxi volume, full electronic, 2 temperature separate visualizzate su display, rivestimento antibatterico, easy to clean, tasto “super” per congelamento intensivo, sistema allFrost, funzione Memory, sbrinamento automatico. www.siemens.it/elettrodomestici
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medium www.whirlpool.it
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large MIELE modello: K 1901 Vi - Linea Mastercool tipologia: frigorifero+cantina vino estetica: integrato classe di efficienza energetica: A+ misure in cm (hxlxp): 213,4x91,5x63,5 litraggio netto frigorifero: 559 temperatura minima garantita (frigorifero): 0°
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Interni non sagomati, più semplici da pulire. Illuminazione alogena alare. Flessibilità nell’organizzazione interna. Cassetti Master Fresh, suddivisi in diverse zone e dotati di un sistema di regolazione dell’umidità, che garantiscono condizioni ottimali per la conservazione degli alimenti che rimangono freschi più a lungo. Il sistema modulare MasterCool consente la combinazione individuale dei diversi apparecchi, tutti perfettamente abbinabili. www.mieleitalia.it
GAGGENAU modello: Classics 400 RX 496 tipologia: side-by-side estetica: integrabile o da libera installazione, disponibile sia in versione pannellabile, o con porte in acciaio inox o alluminio, oppure completamente rivestito in acciaio inox classe di efficienza energetica: B misure in cm (hxlxp): 198-205x90-93x55-57 litraggio netto frigorifero: 385 litraggio netto freezer: 80 temperatura minima garantita (frigorifero - freezer): 1/8 C° /-16/-21 C°
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Perfetto sistema di raffreddamento e conservazione a zone climatiche regolabili separatamente. Grazie al sistema Fuzzy Logic a controllo elettronico, la temperatura impostata viene mantenuta costante con la massima precisione. Rivestimento degli interni in acciaio inox, vetro e profili in alluminio, per la massima igiene. www.gaggenau.it
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large AMANA modello: AC2228HEKB tipologia: side-by-side estetica: MXM (mix di materiali) classe di efficenza energetica: A misure in cm (hxlxp): 180x91x60 litraggio netto frigorifero: 395 litraggio netto freezer: 215 temperatura minima garantita (frigo-freezer): +3 / -22
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Modello top di gamma con tutti gli accessori già inseriti; allarme porta aperta; modalità vacanza; raffreddamento rapido; indicatore luminoso saturità filtro integrato; tecnologia Utah. www.solisa.it
DE DIETRICH modello: PSS500 tipologia: side-by-side frigorifero + cantina + congelatore estetica: inox classe di efficienza energetica: A misure in cm (hxlxp): 185,5x163x57,5 litraggio netto frigorifero: 330 litraggio netto congelatore: 208 litraggio netto cantina: 325 litri/99 bottiglie temperatura minima garantita (frigorifero - freezer): Frigorifero: +2°; Congelatore: -24°; Cantina: + 5°
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Un unico spazio freddo con accesso centralizzato alle diverse funzioni tramite il display digitale sul cruscotto comandi. Frigorifero con funzioni Vacanze e Super Refrigerazione e sistemi Freddo Ventilato e Sbrinamento Automatico. Congelatore No Frost dotato di funzione Super congelazione e un potere di congelazione pari a 20 kg/24 h. Cantina con porta doppio vetro trattato anti-UV, sistema anti-vibrazione e doppia temperatura. www.dedietrich.it
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SMEG modello: SS55PTLH tipologia: side-by-side no frost estetica: inox classe di efficienza energetica: A+ misure in cm (hxlxp): 175,3x89,4x75,9 litraggio netto frigorifero: 365 litraggio netto freezer: 173 temperatura minima garantita (frigorifero - freezer): frigo -3°C (all’interno dello speciale comparto “Extra Fresh”), freezer -24°C
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Vano “home bar” per bottiglie e lattine con accesso dallo sportello integrato, senza dover aprire la porta del frigo, con un notevole risparmio di energia e minore dispersione di aria fredda. Display Lcd, con nuova simbologia chiara e facile da usare. Dispenser di acqua e ghiaccio, inserito nella porta, progettato per lasciare il maggior spazio libero possibile all’interno della cella freezer. Zona Extra Fresh a display digitale per carne, pesce, frutta e verdura.
SAMSUNG
www.smeg.it
modello: RS2080NBL tipologia: side-by-side self standing estetica: finitura acciaio nichel cromo classe di efficienza energetica: A+ misure in cm (hxlxp): 179,5x91,5x68,5 litraggio netto frigorifero: 346 litraggio netto freezer: 208 temperatura minima garantita (frigorifero - freezer): classe climatica SN-T da 10°C a 43°C
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Sistema No Frost Premium e Twin Cooling, con Funzione Multi Flow, trattamento antibatterico agli ioni d’argento, 2 cassetti verdura Superfresco, Super Silent 41dB, funzione PowerFreeze-vacation, display digitale con Lcd green, luce interna a tutta altezza, profilo antigoccia dei ripiani. www.samsung.it
SUB-ZERO modello: ICBBI48S/D/S tipologia: side-by-side estetica: inox classe di efficienza energetica: A misure in cm (hxlxp): 213x121x 61 litraggio netto frigorifero: 530 litraggio netto freezer: 272 temperatura minima garantita (frigorifero - freezer): frigorifero +1C° freezer -21C°
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Sistema a doppio compressore; nuovo sistema di purificazione dell’aria e filtro dell’acqua. Nuova guida realizzata in collaborazione con il dipartimento di scienza dell’alimentazione presso l’Università della California, con suggerimenti per conservare gli alimenti, corredata da due schede in un materiale plastico resistente all’usura e riposte all’interno del comparto frigo. www.subzerowolf.it
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GENERAL ELECTRIC modello: GCE21XGFNBTXE tipologia: side-by-side estetica: inox classe di efficienza energetica: A+ misure in cm (hxlxp): 180x92x70 (escluse maniglie) litraggio netto frigorifero: 400 litraggio netto freezer: 248 temperatura minima garantita (frigorifero - freezer): + 3° - 18°
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Classe A+ con consumo medio annuo di 467 kWh.
www.frigo2000.it
LIEBHERR modello: CBNes 5167 tipologia: combinato BioFreshPlus NoFrost estetica: porte SmartSteel acciaio satinato antimpronta, fianchi acciaio satinato classe di efficienza energetica: A+ misure in cm (hxlxp): 202x75x63 litraggio netto frigorifero: 299, di cui vano BioFreshPlus 99 litraggio netto freezer: 112 temperatura minima garantita (frigorifero - freezer): vano frigorifero (escluso BioFresh) da +3°C; vano congelatore -28°C
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Modello tropicalizzato che può operare con temperature ambiente da + 10°C a + 43°C. La conservazione e la congelazione sono ottimali anche a temperature esterne molto elevate. Il frigorifero ventilato dispone del sistema PowerCooling che garantisce un raffreddamento rapido degli alimenti e una bassa temperatura uniforme in tutto il vano interno. All’apertura della porta i sensori disattivano il ventilatore, risparmiando energia. Nel vano BioFreshPlus, grazie all’innovativo controllo elettronico, è possibile impostare 3 diverse temperature. www.liebherr. it - www.bsdspa.it
FHIABA modello: Serie Stand Plus tipologia: frigorifero sia da libera installazione sia da incasso combinato con cantina vino estetica: acciaio inox classe di efficienza energetica: A misure in cm (hxlxp): 216x73,7x66,75 (frigorifero) 216x58,7x66,75 (cantina) litraggio netto frigorifero: 338 litraggio netto freezer: 110
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Libertà di collocazione degli elementi, in libera installazione o a incasso, grazie ad innovative soluzioni tecniche e alle linee sobrie. Sistema di refrigerazione TriPro per la conservazione ottimale degli alimenti grazie all’efficiente separazione dei tre vani interni. Due compressori di ultima generazione e tre vaporatori assicurano continuità di funzionamento, massima silenziosità e risparmio energetico. Interni in acciaio inox inossidabile micropralinato e antibatterico. www.fhiaba.com
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NEFF modello: K5930D0 tipologia: side-by-side estetica: acciaio inox o con porte in acciaio inox e fianchi in estetica inox-cromato classe di efficienza energetica: A+ misure in cm (hxlxp): 176x91x69,5 litraggio netto frigorifero: 355 litraggio netto freezer: 178 temperatura minima garantita (frigorifero - freezer): frigorifero 0°C / freezer -24°C
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Nuovo dispenser acqua e ghiaccio, dal design hi-tech con display a Led e comandi touch control, ad allacciamento idrico diretto. Funzione VitaFresh® con temperature vicino a 0°C e con il 95% di umidità dell’aria per le migliori condizioni di climatizzazione; conservazione degli alimenti delicati nel Fresh Protect Box, uno scomparto con un’illuminazione aggiuntiva e tre diverse regolazioni di temperatura. www.neff.it
VIKING modello: TWIN (combinazione frigorifero “all refrigerator” + freezer “all freezer”) tipologia: side-by-side - combinazione frigorifero “all refrigerator” + freezer “all freezer” estetica: acciaio inox misure in cm (hxlxp): 210-213x91x60 litraggio netto frigorifero: 646 litraggio netto freezer: 541
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La linea di refrigerazione Professional Viking è certificata CE per garantire sicurezza ai propri consumatori. L’azienda americana offre un programma totalmente incassabile con porte sporgenti inox, porte a filo inox e porte pannellabili, disponibili in una gamma di ventiquattro colori. Purificatore ionizzatore PlasmaclusterTM Ion Air Purifier per eliminare i batteri aerei e le spore della muffa, rimuovere gli odori, migliorare la conservazione degli alimenti. Sistema a compressione ProChillTM altamente tecnologico per la velocità variabile, la silenziosità, la modernità. www.viking-europe.com
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ambientecucina PROJECT
facile da navigare, utile da leggere AMBIENTE CUCINA PROJECT è il nuovo e-magazine dedicato a progettisti e architetti che desiderano conoscere le novità più interessanti per la cucina. Uno strumento concreto che nasce dalla competenza di Ambiente Cucina, rivista storica specializzata di Il Sole 24 Ore Business Media-Gruppo24Ore.
AMBIENTE CUCINA PROJECT is a new e-magazine for designers who want to get all the latest news about Italian kitchens. A practical tool that draws on the expertise of Ambiente Cucina, Italy’s long-running kitchens magazine published by Il Sole 24 Ore Business Media-Gruppo24Ore.
easy-to-browse, essential reading
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InternationalMilanoDesignWeek
2010, 13 • 17 aprile h 10 am - 10 pm
New Kitchen Collection by OperaDesign
Show-room via Durini 19 special party every night by invitation
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www.scic.it
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