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MAURIZIO DI FAZIO
La Barrese calcio ... il calcio come favola 1947-2012
Bonfirraro Editore 3
© 2012 by Bonfirraro Editore Viale Ritrovato, 5 - 94012 Barrafranca - Enna Tel. 0934.464646 - 0934.400091 telefax 0934.1936565 E-mail:
[email protected] www.bonfirraroeditore.it www.bonfirraroeditore.blogspot.com ISBN 978-88-6272-048-9
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Un viaggio nella memoria per rivivere emozioni e ricordi incancellabili
Speriamo che l’aquila, simbolo dei colori rosso-blu, continui a volare sui cieli di Barrafranca e della Sicilia ancora per molti anni
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Ringraziamenti Ringrazio per la revisione, l’editing del testo e per la pazienza e la disponibilità avuta nei miei confronti l’editore Salvo Bonfirraro. Ringrazio, inoltre, per la disponibilità e la concessione gratuita delle foto, l’A.S.D. Barrese e i signori: Roberto Costa, Lillo Costa, Peppe Piazza, Aldo Giunta, Giuseppe Avola, Gino Di Dio, Giuseppe Rizzo, Giuseppe Mattina, Enzo Messina, Peppuccio Ferrigno, Totuccio Ferrigno, Totò La Pusata, Angelo Bevilacqua e i fotoreporter leonfortesi Danilo e Benito (Studio Salamone).
Note e consigli per la consultazione Da pagina 100 si trovano le formazioni della Barrese a partire, però, dalla stagione 1980-1981. Sotto ogni formazione abbiamo inserito una foto che, necessariamente, non corrisponde alla stagione di cui si parla. A volte è stata inserita un’azione di gioco o un momento della partita. Per completezza di informazione abbiamo inserito, sotto ogni foto, la didascalia riportante i nominativi delle persone ritratte. Ci siamo riusciti per quasi tutte le foto. Purtroppo per alcune non è stato possibile risalire a tutti gli atleti presenti e allora, di chi non si conosce il nome, troverete uno spazio con dei punti ????. In altri casi, pochissimi, non si è sicuri del nominativo indicato e allora lo abbiamo messo in grigio. I nominativi sono stati inseriti indicandoli da sinistra a destra. Prima quelli in alto e poi quelli in basso. Un punto indica la fine della fila.
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Nota dell’autore
Con quel poco di materiale che ho potuto avere a disposizione ho provato a tracciare, in breve, il cammino della principale realtà calcistica di Barrafranca l’A.S.D. Barrese, patrimonio sportivo e sociale di tutta la città. La squadra tanta cara a S. Alessandro Papa e Martire che ha sempre giocato sui polverosi campi dilettantistici siciliani mettendo, però, sempre in primo piano impegno, umiltà, responsabilità e pragmatismo. Saranno richiamate – in un capitolo finale del libro – anche se brevemente, le gesta delle altre squadre calcistiche di Barrafranca che ha un variegato e glorioso passato sportivo lungo gli ultimi sessantacinque anni di vita del paese. Nel libro ho cercato di fissare nel tempo nomi, figure e pensieri di una pagina di storia barrese. Una società nata per dare voce al tessuto sociale di Barrafranca. La Barrese… un ricco patrimonio umano di valorosi atleti che hanno tenuto sempre alto il nome di Barrafranca calcisticamente. Una società che ha sempre fatto storia sia a livello provinciale che regionale e che ha sempre curato il settore giovanile. Sessantacinque anni passati a giocare tra i campi di mezza Sicilia tra gioie e dolori, tra vittorie e sconfitte, tra promozioni e retrocessioni. In tutto questo c’è una sola parola: Barrese calcio. Molti ricordano ancora la nascita della società avvenuta verso la fine degli anni ‘40 (precisamente nel 1947). La Barrese è stata l’orgoglio di un centro che conta circa quindicimila abitanti, ma ha fatto del calcio una vera e propria istituzione. Il calcio, rispetto ad altri sport, a Barrafranca è stato sicuramente il più praticato e seguito sin dalla giovane età (in media a partire dai quattro anni nelle scuola calcio) fino ai quarant’anni. A testimoniarlo sono i vari tornei di calcio che si organizzano nel periodo estivo. Tra i principali esponenti della Barrese, Totò Ferrigno centravanti di gran movimento e di gran tecnica noto ai grandi club di allora come il Canicattì (AG) e la Sais Enna. I suoi tiri erano più potenti di un colpo di lupara. Lui era il calcio. Un altro artista di questa magica squadra è il centrocampista Totò Avola, giocatore eclettico (tuttora in attività), abile col pallone che in campo unisce forza e genialità. L’azzurrino Totò Avola detiene il record per essere stato l’unico giocatore della storia calcistica dell’ennese ad aver indossato la maglia azzurra della Nazionale di Calcio. Ha giocato nella Nazionale Italiana di calcio Under 21 della Serie C/2. 7
Il libro ripercorre la storia della società sportiva, ma propone soprattutto alle nuove generazioni figure che hanno reso nobile la squadra della Barrese. Figure che credevano, e che ancora oggi credono fortemente, in quello che facevano. Nel testo non mancheranno emozionanti ricordi, per la presenza di indimenticabili figure calcistiche che, inevitabilmente, proietteranno il lettore su episodi, partite, campionati o situazioni che sono stati, magari, rimossi dalla memoria di molti barresi. Il libro è stato da me scritto su richiesta del mio amico – l’editore barrese Salvo Bonfirraro, noto per la sua disponibilità e impegno sociale attraverso l’editoria – per recuperare un patrimonio che, altrimenti, sarebbe andato disperso. Per questo motivo l’editore ha voluto che si raccogliessero tesimonianze, documentazioni e foto e realizzare questo libro che rappresenterà, sicuramente, una testimonianza storica notevole per le future generazioni per una squadra che per tutti i barresi rappresenta un mito e una leggenda. Un libro che conserverà ancora e tramanderà la storia della Barrese Calcio. Questo è il mio terzo lavoro sulla storia di una squadra della provincia di Enna. Prima di questo ho curato le storie calcistiche della Leonfortese e della Branciforti Leonforte. Nelle pagine di questo libro torneranno prepotentemente alla ribalta personaggi della storia rosso-blu della Barrese, molti dei quali non sono più tra noi e altri, invece, vivono per lavoro lontano dalla propria terra. Personaggi che sono ancora oggi nel cuore di tanti tifosi. Storia rosso-blu nata grazie alla passione e ai tanti sacrifici sostenuti sin dalla sua nascita dai vari dirigenti che si sono succeduti alla guida della Barrese. Il miracolo Barrese, come abbiamo visto. iniziò nel lontano 1947 poggiando le sue basi sui sani princìpi della sportività e ponendo come traguardo irrinunciabile l’aspetto ludico. La società fin dalla sua nascita ha cercato di inculcare a tutti i concetti di socializzazione per allontanare i giovani dalle tentazioni della strada, attraverso un confronto sportivo spogliato da ogni forma di prevaricazione e di assurde violenze. Tali concetti fecero immediatamente breccia nel cuore e nella mente di tutti i barresi e permisero al novello team di procedere tranquilli e sereni nel burrascoso mare dell’agonismo sportivo. Come nome si scelse A.S. Barrese (Associazione Sportiva Barrese) per rappresentare tutti i cittadini di Barrafranca, appunto detti barresi. Con queste premesse l’A.S.D. Barrese calcio diventa la principale società calcistica ennese che ha disputato il più alto campionato dilettantistico siciliano di calcio (Eccellenza) dopo la squadra del capoluogo, l’Enna Calcio (che ha disputato l’ex serie C) e la Leonfortese. Per onor di cronaca bisogna ricordare che anche il Valguarnera ha disputato 8
il campionato d’Eccellenza, però vanta meno vita e meno successi dell’A.S.D. Barrese calcio. La Barrese nella sua lunghissima attività agonistica ha conosciuto la non iscrizione ad un campionato dilettantistico solamente in una stagione. La Barrese, come un Titanic lasciato senza controllo è andato a sbattere sul primo iceberg che ha incontrato nel suo percorso. Il 2010 è l’anno della rinascita e la Barrese dopo un solo anno di oblìo riporta il calcio a Barrafranca e soprattutto il tifo, quello vero dei gloriosi tifosi rosso-blu che rappresentano un lusso per i dilettanti. Forza Ragazzi continuate così. Questo libro vuole ricostruire il passato della Barrese, per valorizzare il presente, creando le condizioni per un rilancio nel futuro del calcio barrese. Buona lettura a tutti.
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La Barrese e la sua storia… Profilo storico della Barrese…
Si nasce, si cresce, si muore, con la BARRESE nel cuore!!! Un amore che non finisce mai…
La gloriosa e storica società calcistica di Barrafranca, l’armata Barrese, è stata fondata nel lontano 1947, 15 marzo (ma c’è chi afferma che nel 1946 qualcosa esisteva già). A fare le fondamenta ed a fare muovere i primi passi furono i primi aquilotti (il simbolo che distingue la Barrese è appunto un’aquila con il volo abbassato) il prof. Salvatore Piazza collaborato dall’avv. Luigi Barbaro. Da allora tanta acqua è passata sotto i ponti e la Barrese risulta essere una delle più vecchie e longeve squadre affiliate alla F.I.G.C. (Federazione Italiana Gioco Calcio). Il primo presidente in assoluto dell’A.S. Barrese fu lo stesso prof. Salvatore Piazza. Fu eletto per acclamazione dai numerosi soci fondatori. Il presidente si dedicò anima e corpo alla Barrese nei suoi tre anni di mandato. Barrafranca, una città attiva ma anche culturalmente vivace. Un piccolo centro dell’entroterra siciliano, ma che da ben 65 anni custodisce l’A.S.D. Barrese come uno dei fiori all’occhiello delle sue varie attività culturali e sociali. Se c’è una cosa che Barrrafranca è riuscita ad esportare meglio, in questi anni, è stata proprio la sua squadra di calcio. L’A.S.D. Barrese, pratica il calcio mediante sedute regolari di allenamento. Per Statuto e per tradizione l’iscrizione all’associazione sportiva e la partecipazione alle iniziative sono comunque aperte a chiunque, senza distinzione di etnia, religione, idee politiche, sesso e orientamento sessuale. Tra gli aspetti che caratterizzano l’A.S.D. Barrese calcio vi è la promozione, attraverso lo sport, del rispetto reciproco e di un’immagine positiva delle persone come individui serenamente integrati nella società, al di là degli stereotipi e dei luoghi comuni. Nei primi anni di vita l’autogestione fu l’unica via di uscita per coprire le spese. I primi giocatori ad indossare la casacca rosso-blu furono gli indigeni Gaetano Ferrigno (padre di Totò Ferrigno, uomo simbolo del calcio barrese e attuale presidente), Gaetano Guerreri, Angelo Tumminelli, Totò Caputo, Giammusso detto scurrintina, Francesco Nicoletti, Liborio Mancuso che, rientrato dalla prigionia in Inghilterra, si era ammalato di calciomania. La società riuscì 10
anche ad avvalersi delle prestazioni di alcuni giocatori nisseni come i fratelli Oreste e Michele Cigna (centravanti il primo e centromediano metodista il secondo); il portiere Cumbo; la mezzala Bailen (un autentico peperoncino); l’ala Di Natale. Furono tre anni esaltanti e la Barrese si fece valere in tutti i campi della provincia di Enna, numerosi furono i trofei conquistati. Agli inizi degli anni cinquanta il presidente Piazza, per motivi di famiglia, si trasferisce a Napoli e chiude uno splendido periodo. Inizialmente il nome ufficiale della squadra di Via Venezia 19 (così è anche conosciuta e chiamata la società), fu quello di A.S. Barrese (Associazione Sportiva Barrese). Altre sedi sociali della Barrese sono state lungo il Corso Garibaldi e in via Ugo Foscolo e, per un brevissimo periodo, all’interno dell’edificio dello stadio Comunale che è stato il teatro di tutte le vicende calcistiche barresi. Negli anni 2000 la società assunse la nuova denominazione sociale A.S.D. Barrese (Associazione Sportiva Dilettante Barrese). Ad inizio degli anni duemila la Barrese ha ricevuto – per la sua fiorente attività giovanile – un gran riconoscimento: la stella di bronzo da parte del Coni. Una squadra dove lo spirito barrese si trasmette anche con il respiro. Per chi ama gli scenari di battaglia sportiva, per chi ama respirare la miscela di odori di erba e sabbia, di sudore e di stinchi messi a repentaglio da pedate e calcioni… la Barrese è la squadra ideale da seguire e per cui tifare. E, infatti, di questi sudori s’inebria e si nutre l’A.S.D. Barrese. Per alimentare la leggenda di un calcio che lascia ancora spazio ad eroismi singoli e di gruppo per andare a sfidare il nemico sul suo terreno, con il sangue negli occhi. Per un barrese appena nato occorrono pochi secondi per conoscerla, e un minuto per seguirla per tutta la vita. La sua indole sportiva è il carattere e la lotta, sempre, però, nel rispetto delle regole sportive. Creatura nata per la passione per lo sport, per le grandi imprese e per alimentare il filo d’amicizia sportiva, attraverso importanti momenti di vita sociale e sportiva, specialmente per promuovere e vivere lo sport, in una comunità dove oggi il calcio è religione e fede calcistica. La Barrese in tutti questi anni di vita non ha mai perso il contatto con la realtà, quella vera, della gente barrese che fatica e lavora. La Barrese ha disputato tutte le sue gare interne sempre presso lo stadio Comunale di Barrafranca di Viale Generale 11
Cannada e, quando lo stesso è stato chiuso temporaneamente per opere varie di riqualificazione e/o chiuso per squalifica, la Barrese ha sempre trovato ospitalità presso lo stadio dei cugini di Pietraperzia e presso lo stadio di Mazzarino, in provincia di Caltanissetta. Lo stadio Comunale è sempre stato un catino ribollente di spettatori. Lo zoccolo duro della tifoseria barrese si è sempre aggirato tra i 500 e i 1.000 spettatori a partita, per raggiungere nelle partite di cartello anche i 2.000 spettatori. Oltre alla Barrese la città di Barrafranca ha avuto anche altre squadre calcistiche: la Fiamma Barrese, la Società Rodolfo Morandi (dei morandini storici Lino Centonze e Roberto Puzzo), che ha sempre oscillato tra la 3a Categoria e la 2a Categoria e l’A.S.D. Polisportiva Barrafranca (di Enzo Messina). Altre squadre barresi sono state: la Fiamma Barrafranca, la B81, il Città di Barrafranca (l’ex A.S.D. Studentesca Barrese scuola calcio, ultima società sportiva nata a Barrafranca è affiliata all’Hellas Verona Calcio), la S. C. Real Barrafranca 2000 (dei fratelli Peppuccio e Totuccio Ferrigno, affiliata al Parma Calcio), la Sandro Mazzola, che hanno disputato e/o disputano tutt’ora (vedi Città di Barrafranca) solamente campionati giovanili. Un’altra squadra che ha tenuto alto il nome della cittadina di Barrafranca è stata la squadra Over 35 della Convicinum allenata da Totuccio Ferrigno che portava in tutta la Sicilia l’antico nome di Barrafranca. Altre squadre amatoriali di calcio esistente tuttora a Barrafranca sono l’A.C.A.
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Barrafranca (l’Associazione calcistica amatoriale Barrafranca), l’Associazione Sportiva Dilettantistica Polisportiva Europa Giovani di Giuseppe Di Fazio, la Cosmoservice di Totò Avola, il Raggio di Sole e la Longobarda, questi ultimi tre club protagonisti dei recenti tornei estivi di calcio A/5 – oramai giunti alla quindicesima edizione – organizzati dall’Associazione Italia Giovani del presidente Alessandro Pinnisi in collaborazione con l’AICS (Associazione italiana cultura e sport del presidente Alessandro Lanza) che si disputano presso i campetti del Club Sport Privilege di contrada Sottoserra, manifestazione che dalla stagione 2011 è stata dedicata a Giacomo La Rosa, sportivo barrese morto prematuramente. Tutte le squadre barresi si proponevano e si propongono di coinvolgere i giovani per promuovere una sana socializzazione nel rispetto delle regole e valorizzare le attività sportive. Le vicende calcistiche e i derby – peccato che da alcuni anni non esistono più – a Barrafranca sono sempre stati attesi e vissuti con pathos. In tale clima di sicuro non trionfava la sportività, si spargevano astio e rancore, morivano amicizie di vecchia data. Si gettava fango che schizzava nell’anima, ma nonostante tutto erano tempi vivi che molti barresi rimpiangono. Dici Barrese – una delle mitiche società siciliane – e torni indietro nel tempo nel lontano 1947, quando la Barrese giganteggiava nei vari campionati dilettantistici. Alla direzione amministrativa della squadra si sono succeduti i Presidenti: Salvatore Piazza,
M. D’Alessandro, S. Ferrauto, S. Cutaia, Rosa, N. Vanadia, F. Nicoletti, L. Puzzanghera. S. Giammusso, S. Gulino, S. Costa, F. Regalbuto
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Totò Crapanzano, Giuseppe La Rosa, Liborio Giunta, Giuseppe Bonincontro, Francesco Faraca, Filippo Milano, Giuseppe Ciulla, Totuccio Bonfirraro, Francesco Regalbuto, Enzo Messina, Totò Salvaggio, Carmelo Milazzo, Giuseppe Mattina e Totò Ferrigno. Il presidente onorario dell’A.S.D. Barrese è, invece, il signor Angelo Balsamo. Alla direzione tecnica della squadra si sono succeduti i barresi Giuseppe La Rosa, Lillo Costa, Roberto Costa, Totò Ferrigno e Totò D’Aiera; e per ultimi Alfonso Gerbino e il giovanissimo figlio d’arte Gaetano Ferrigno. I forestieri? Pure loro tantissimi: il piazzese Rosario Amato; gli
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ennesi Gianni Tirrito e Pino Camiolo (allenatori e giocatori, entrambi per un brevissimo periodo, tre mesi), Riccardo Bongiovanni e Domenico Oglialoro detto Mimmo (oramai barrese d’adozione); il gelese Rosario Italiano (allenatore-giocatore, anche se per un breve periodo); il leonfortese Tommaso Scilipoti detto Masi e/o il Maestro; gli etnei Tano Marino e Sandro Fichera (nativo di Caltagirone); i nisseni Filippo Terzo, Michele Gioè, Totò Rizza e Otello Ribellino (Eccellenza). Ognuno ha cercato di lasciare traccia nel gioco della squadra e qualche insegnamento tecnico e morale ai calciatori. Tutti si sono
La squadra. G. Scarpulla, S. Pagliaro, G. Natoli, C. Gesualdo, F. Nicoletti, L. Licata, G. Gurreri. C. Bartoli, I. Caputo, R. Gugliara, N. Vanadia, S. Giammusso
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impegnati al massimo e ad ognuno di essi, indipendentemente dai risultati ottenuti, la Barrese deve gratitudine. Molta gratitudine meritano pure coloro che hanno curato e curano il settore giovanile (e la squadra di calcio A/5) come: Alfonso Gerbino, Gaetano Ferrigno, Angelo Russo, Salvatore Messina detto Totò (allenatore della squadra di calcio a cinque), Filippo Siciliano (allenatore della squadra di calcio a cinque), Lillo Costa, Domenico Oglialoro detto Mimmo, Totò Ligotti, Totò D’Aiera, Roberto Costa, Peppe Diana, Gino Faraci, Sergio Bevilacqua, Antonio Bellanti, Filippo Lembo, Roberto Torregrossa, Luigi Ferrigno, Giuseppe Messina, Vincenzo Storniolo e Vincenzo Scarpulla. La maglia ufficiale della Barrese è a strisce verticali rosso-blu. La Barrese nella sua lunga storia sì è servita anche di Direttori Sportivi, è importante ricordare i signori Totò Ligotti, Salvatore Pera, Carmelo Milazzo, Totò Salvaggio e Peppuccio Ferrigno. Nell’ambito della provincia la Barrese è stata culla di giovani talenti e da cui, da alcuni anni a questa parte, la Nissa calcio (Serie D) preleva giovani promesse a quantità industriale. Ovviamente vanno ricordati pure i medici sociali che si sono succeduti nel tempo come il dott. Salvatore Baiunco, il dott. Giuseppe Lo Monaco, il dott. Totò Ligotti, il dott. Salvatore Puzzo, il dott. Calogero Gueli, il dott. Salvatore Perri e il dott. Tatiano Giammusso. Meritano di essere ricordati anche il fisioterapista Marcello Ciulla; il massaggiatore Salvatore Bevilacqua ed il magazziniere Massimo
G. Sentito, S. Costa, S. Caputo, G. Collerone, G. Faraci, L.Costa, L. Collura, L. Giunta, D. Rizzo, S. Bevilacqua, G. Celesti, G. Rizzo
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