Master biennale di II livello in Psicodiagnosi e Psicoterapia “La Psicoterapia di ristrutturazione del paziente psicotico” 1 - OBIETTIVI E FUNZIONI DEL CORSO Il Master biennale di II livello “La Psicoterapia di ristrutturazione del paziente psicotico” è rivolto a laureati in Psicologia e Medicina, specializzati in Psicoterapia Integrata secondo il modello strutturale integrato (m.s.i.) della SIPI – Società Italiana di Psicoterapia Integrata, che operano con pazienti psicotici gravi. Gli psicotici sono seguiti sia dalle singole correnti di psicoterapia, sia da modelli che integrano diversi approcci per affrontare la complessità del trattamento di simili pazienti. E’ diventata acquisizione scientifica la teoria della convergenza nefasta dei tre fattori (bio/psico/sociale), sia per l’emergere della psicosi, sia della sua cronicizzazione. Sulla scia di simile teoria è diventata impellente una cura che integri i tre fattori nella cura della psicosi. E’ anche acquisizione comune la necessità di un lungo processo di psicoterapia dei pazienti psicotici. I quattro anni di formazione necessari per la specializzazione in psicoterapia, si rivelano insufficienti per supervisionare i terapeuti, che si cimentano con simili pazienti, lungo tutto il processo della psicoterapia che dura molti più anni. Il Master biennale di II livello “La Psicoterapia di ristrutturazione del paziente psicotico” risponde a simile necessità e si prefigge di seguire l’allievo nelle difficoltà, che incontra nel lavoro clinico allo scopo: a. di portare alla consapevolezza le difficoltà che l’allievo non avverte nel suo lavoro; b. aiutarlo a risolvere i problemi in cui incontra difficoltà nella terapia; c. fargli focalizzare il modello teorico di riferimento, le diverse strategie, gli interventi e le tecniche necessarie lungo l’arco del processo terapeutico dei pazienti gravi. Quest’obiettivo, nel corso dell’attività formativa, è raggiunto con: a. il far focalizzare l’allievo sulla peculiarità dei percorsi terapeutici nelle diverse “situazioni psicopatologiche”: 1. Strutture nere: 1.1. iperattive: 1.1.1. confluenti motivate e non motivate (nevrotiche, borderline, psicotiche). 1.1.2. dissociate motivate e non motivate (nevrotiche, borderline, psicotiche). 1.2. ipoattive o flaccide: 1.2.1. depresse (nevrotiche, borderline, psicotiche). 1.2.2. personalità infantili 1.2.3. psicotici bianchi 2. Strutture bianche: 2.1 narcisisti buoni (nevrotici, borderline, psicotici). 2.2 isteriche (nevrotiche, borderline psicotiche).
3. Strutture rigide: 3.1 paranoiche (nevrotiche, borderline, psicotiche).
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3.2 anoressiche (nevrotiche, borderline, psicotiche). 3.3 ossessive (nevrotiche, borderline, psicotiche). 4. Strutture mancanti di intersoggettività: narcisista (= caratteropatico) (nevrotico, borderline, psicotico) b. il far focalizzare le peculiarità delle fasi ulteriori del processo terapeutico: transfert positivo o rapporto alla pari in superficie e dipendente ad un livello più profondo; chiusura della terapia o inizio di transfert negativo, regressione emotiva e somatica, confronto alla pari, chiusura, rapporto post-terapeutico. c. il far focalizzare le relazioni transferali e controtrasferali nelle fasi più avanzate della terapia, tenendo presente sia la struttura del terapista che quella del paziente: terapista empatico - non empatico, terapista versante struttura - versante energia, ecc. d. il facilitare la riflessione epistemologica sulla psicoterapia come passaggio dalla situazione di allievo (didatta —> gruppo di allievi) a quella di collega (gruppo di colleghi alla pari che si incontrano per confrontarsi sulle scoperte e le difficoltà).
2 - SETTORE OCCUPAZIONALE DI RIFERIMENTO Il Master biennale di II livello “La Psicoterapia di ristrutturazione del paziente psicotico” è rivolto agli specializzati in psicoterapia con il m.s.i. (Modello Strutturale Integrato) della SIPI – Società Italiana di Psicoterapia Integrata, che esercitano attività in strutture pubbliche, private e in studi professionali. 3 - ORGANIZZAZIONE DEL CORSO
Progetto generale di articolazione delle attività formative e dei tirocini Metodologia La metodologia didattica integrata prevede interventi a diversi livelli strutturali: a livello cognitivo (conoscere = maturazione teorica), mira a rendere l’allievo capace di apprendere in modo critico la teoria del m.s.i. circa la psicosi ed il suo trattamento nelle sue diverse forme; a livello operativo (fare = maturazione professionale), ha come scopo di rendere l’allievo capace, mediante il m.s.i., di condurre il paziente psicotico ad una ristrutturazione profonda mediante il linguaggio corporeo ed emotivo; di creare strategie e di usare le tecniche apprese adattandole alle diversità strutturali dei singoli pazienti; a livello personale (essere = maturazione personale), persegue una maturazione strutturale dell’allievo sia a livello del corporeo, dell’emotivo, del fantasmatico e del razionale, sia a livello della capacità di muoversi nei diversi livelli di consapevolezza, nei diversi tipi di conoscenza, e ciò sia nella modalità simbolica spontanea che riflessa. Questo per metterlo in grado di affrontare con l’empatia e la congruenza necessarie il trattamento corretto di simili pazienti nella fase regressiva della terapia. La maturazione teorica (conoscere) prevede: a. lezioni teorico/informative;
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b. lettura critica di testi e dispense; c. discussioni di gruppo; d. seminari tematici; e. seminari e conferenze di personalità del settore; f. lavoro di ricerca e produzione di elaborati scritti; g. visioni di filmati, ascolto di registrazioni. La maturazione professionale (saper fare) prevede: a. esercitazione in gruppo delle tecniche insegnate; b. supervisione clinica in gruppo e in individuale, in “video” e dal vivo con o senza specchio direzionale; c. esercitazioni in colloqui diagnostici e clinici; d. simulate. e. Seguire in psicoterapia individuale tre pazienti con frequenza bisettimanale La maturazione personale (essere) prevede: a. esperienze personali nei lavori dimostrativi effettuati nei diversi seminari; b. lavoro sul transfert e controtransfert durante la supervisione clinica sia in individuale che di gruppo. Programma a tappe per il biennio Nel secondo biennio nell’ambito della polarità paziente- terapista si focalizzerà di più il polo terapista e la specificità della relazione. a tappa della focalizzazione dei percorsi terapeutici secondo le “strutture” (fase pre regressiva)
Questa tappa prevede: il riassumere e l’inserire in un quadro teorico le esperienze fatte nelle tappe precedenti, ordinandole in base alle diverse strutture psicopatologiche sia del paziente che del terapista. b. Tappa della focalizzazione dei comportamenti ripetitivi del terapista che impediscono il processo terapeutico
Questa tappa prevede: la focalizzazione dei limiti di struttura del terapista; Solo come esemplificazioni: terapista che comprende troppo facilmente; terapista che ha paura di mettere regole; terapista che usa la testa del paziente; terapista eccessivamente remissivo; terapista che crede poco in sé; terapista distaccato a livello emotivo profondo; terapista con schema rigido e “piccolo”; terapista "infantile”; ecc. focalizzare come i limiti strutturali del terapista si “incastrano” con quelli del paziente; focalizzare come l’uso consapevole dei propri limiti nella relazione terapeutica, crea nel paziente una fiducia “realistica” capace di poterlo far decidere di entrare nella regressione emotiva e somatica. c. Tappa della regressione emotiva e somatica
Questa tappa prevede: come comunicare in modo preverbale a distanza; come comunicare in modo preverbale con il contatto fisico; come “far diventare parola” i “temi pre verbali” Per esempio il terrore di frantumarsi, il
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terrore di cadere nel nulla, il terrore di essere sopraffatto da forze misteriose, il terrore di essere visti, il terrore di essere toccati, il terrore della propriocezione che emerge con forza dal paziente, ecc; come imparare a stare “sereno” o “spaventato” o “triste” in modo “costruttivo” nelle sedute in cui il paziente contatta il “terrore fisiologico”; come imparare a creare un clima che permetta questo; come imparare ad usare il proprio respiro per modificare quello del paziente; come imparare a restare in contatto col paziente terrorizzato col solo restare in contatto con le proprie (del terapista) emozioni e sensazioni; come imparare a comunicare solo a livello visivo col paziente in queste fasi di terrore; come imparare ad usare il tatto forte e delicato, per modificare il terrore fisiologico di questa fase; come imparare a comunicare col “caldo del proprio corpo” quando il paziente ha bisogno di questo; ecc. d. Tappa del volersi bene realizzandosi nella propria individualità
Questa tappa prevede: come essere nella individualità differenziata tra terapista e paziente; come esprimere la gioia per i punti in comune; come esprimere le paure, le perplessità rispetto all’altro e rispettarlo, ecc. come condividere i problemi esistenziali profondi e irrisolti: come sentirsi piccoli e grandi nell’universo infinito. e. Fase del “dopo-terapia”
Questa fase prevede: come restare in contatto col proprio paziente o col proprio terapista; come gestire i brandelli vivi e creativi dei pazienti nel terapista; come utilizzare i contatti con i pazienti dopo la terapia; come gestire le autonomie dei pazienti; come sperimentare la gioia di essere piccoli e grandi in un mondo creativo. Programma ripartito per annualità Attività e insegnamenti in aula Il programma prevede 380 ore di lavoro di classe ed un impegno clinico presso studi professionali privati di altre 628 ore nel biennio. Le 380 ore di classe si articolano in: a. un incontro ogni quindici giorni di 6 ore, per dieci mesi all’anno (= 120 ore annue) ; b. 4inque seminari “tematici” di un giorno di otto ore all’anno (= 32 ore annue); c. quattro seminari a scelta libera (38 ore annue) Totale di ore annue = 190. Totale ore nel biennio = 380. Tirocinio Il tirocinio richiede: a. di seguire tre pazienti in terapia individuale per due ore settimanali ciascuno (264 ore annue di psicoterapia; 528 nel biennio); b. la trascrizione e studio di quattro sedute (fase iniziale della supervisione); c. il fare alcuni verbatim (fase iniziale della supervisione);
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d. il fare i riassunti di tutte le sedute dei tre pazienti che si seguono in terapia sotto supervisione; e. il fare il riassunto trimestrale dell’andamento psicoterapico dei tre pazienti da consegnare al supervisore. f. relazione annuale dei tre pazienti seguiti in terapia.
3.1.
Denominazione dei corsi di insegnamento
Durata in ore CFU acquisibili
PRIMO ANNO 1. Diagnosi e processo terapeutico nelle strutture nere/confluenti.
40
5
2. Diagnosi e processo terapeutico nelle strutture nere/dissociate.
40
5
55
6.875
55
6.875
3. Diagnosi e processo terapeutico nelle strutture rigide paranoiche. 4. Diagnosi e processo terapeutico nelle strutture rigide anoressiche. TOTALE
190
23.75
SECONDO ANNO 1. Diagnosi e processo terapeutico nelle strutture rigide
ossessive. 2. Diagnosi e processo terapeutico nelle strutture nere rallentate. 3. Diagnosi e processo terapeutico nelle strutture bianche. 4. Diagnosi e processo terapeutico nelle strutture incapaci di
intersoggettività. 5. Psicoterapia ed istituzioni.
40
5
40
5
40
5
40
5
30
3.75
TOTALE
190
23.75
TOTALE BIENNIO
380
47.5
Attività di tirocinio formativo 3.3 Tipologia di attività : TIROCINIO FORMATIVO
Durata in ore CFU acquisibili
PRIMO ANNO 1. Terapia individuale supervisionata di n° 3 pazienti per n° 2 ore settimanali ciascuno 2. Verbatim del controtransfert di due sedute di un paziente paranoico rigido
264
10.56
4
0.16
5
3. Verbatim del controtransfert di due sedute di un paziente a struttura anoressica
4
0.16
4. Relazione trimestrale scritta dei tre pazienti seguiti in terapia
10
0.4
5. Relazione annuale dei tre pazienti seguiti in terapia
30
1.2
TOTALE
312
12.48
SECONDO ANNO 1. Terapia individuale supervisionata di n° 3 pazienti per n° 2 ore settimanali ciascuno 2. Verbatim del controtrasfert di due sedute per ognuno dei tre pazienti seguiti in terapia
264
10.56
12
0.48
3. Relazione trimestrale scritta dei tre pazienti seguiti in terapia
10
0.4
4. Relazione annuale dei tre pazienti seguiti in terapia
30
1.2
TOTALE
316
12.64
TOTALE BIENNIO
628
25.12
Strutturazione della giornata di supervisione nel biennio
a. Fase propedeutica: Ad incontri alterni, ogni allievo deve far pervenire al supervisore, con circa cinque giorni di anticipo i riassunti mensili delle sedute con i tre pazienti che segue. Nel primo anno gli allievi si sottoporranno alla supervisione in base ad un elenco che rispetta il “tipo di patologia che si sta studiando (es. per un periodo solo gli psicotici bianchi, per un altro solo gli psicotici neri non motivati, ecc.). Nel quarto anno si affronteranno temi specifici che emergeranno dai riassunti fatti dagli allievi, in base al processo terapeutico dei loro pazienti e alle proprie relazioni controtrasferali. Si lavorerà molto più sul controtrasfert e sulle difficoltà relazionali che il terapista sperimenta nella relazione. b. Giornata di supervisione La giornata di supervisione sarà strutturata in tre fasi: a. presentazione delle specificità del processo terapeutico relativamente alla patologia che si sta affrontando e al momento del processo terapeutico. Peculiarità controtrasferali specifiche secondo la struttura dei diversi allievi. Il supervisore assegnerà compiti specifici ad ogni allievo in base al proprio momento di crescita. b. Supervisione dal vivo di un paziente o gioco di ruolo. Non potendo fare supervisione dal vivo delle fasi regressive della terapia, si vedrà se si può utilizzare il videoregistratore. c. Domande degli allievi su problemi di terapia incontrati durante il mese (supervisione di pronto soccorso) e discussione di grosse dinamiche emergenti nel gruppo che impediscono lo svolgersi sereno della supervisione.
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Sedi di svolgimento delle attività Il Master di II livello in Psicodiagnosi e Psicoterapia - “La Psicoterapia di ristrutturazione del paziente psicotico” si svolgerà presso la sede della SIPI – Società Italiana di Psicoterapia Integrata sita in Casoria (NA), in Via Pio XII, 129
4 - VERIFICHE PERIODICHE E PROVA FINALE Le verifiche e la prova finale non danno luogo a votazioni, ma solo al giudizio "positivo", eventualmente con merito, o "negativo". In caso di giudizio negativo è possibile ripetere la prova finale una sola volta; le modalità anche temporali della ripetizione sono definite dalla Commissione Didattica per Master Verifiche periodiche Specificare le modalità di svolgimento Il Master di II livello in Psicodiagnosi e Psicoterapia - “La Psicoterapia di ristrutturazione del paziente psicotico” prevede:
a. interrogazioni in gruppo (prevedendosi un gruppo classe di max 10 – 15 persone) ; b. supervisione dei pazienti in gruppo, sia riferite che dal vivo; c. compilazione della Cartella Clinica, secondo il modello strutturale integrato, dei tre pazienti seguiti in terapia.
Prova finale Il conseguimento del master universitario è subordinato all'acquisizione di 60 CFU previsti, inclusi quelli attribuiti al superamento di una prova finale di accertamento delle competenze complessive acquisite, tenuto anche conto dell'attività di tirocinio Descrivere la tipologia della prova finale, il cui superamento è condizione per l’ottenimento del titolo di diploma di master, e indicare il numero di crediti Per la valutazione finale si richiede di aver ottenuto parere favorevole su una tesi compilata dall’allievo, attinente la rilettura teorica col m.s.i. (Modello Strutturale Integrato) insegnato presso la SIPI, del processo psicoterapico di uno dei tre pazienti seguiti in supervisione dall’allievo. (CFU 15).
5 - AMMISSIONE AL CORSO Numero minimo di iscritti senza i quali il corso non viene attivato: 10 allievi Numero massimo di ammessi: 15 allievi
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Titoli di studio richiesti per l’ammissione: Titolo di ammissione al Master biennale di II livello “La Psicoterapia di ristrutturazione del paziente psicotico” è la Specializzazione in Psicoterapia Integrata. Sarà considerato comunque valido come titolo di accesso al Master il titolo di Specializzazione in Psicoterapia Integrata, conseguito ante riconoscimento della Scuola di Specializzazione.
Modalità di ammissione Prova orale
Prova scritta
Valutazione titoli
Specificare per ciascuna tipologia di prova di selezione prescelta le modalità di svolgimento e i giorni in cui dovranno essere sostenute. Indicare inoltre in quale misura ciascuna prova incide nella formulazione della graduatoria di merito L’ammissione al Master è subordinata alla semplice valutazione dei titoli.
Indicare i titoli che si prevede di valutare e in quale misura questi incidono nella formulazione della graduatoria di merito Titolo preferenziale, oltre il Diploma di Specializzazione in Psicoterapia Integrata, sono gli anni di esperienza cumulati nell’attività di psicoterapia.
6 - MODALITA' DI FREQUENZA ED EVENTUALI FORME DI CONTROLLO La frequenza al Master è obbligatoria; saranno ammessi alla valutazione finale solo coloro che abbiano svolto almeno l’80% delle attività didattiche previste dal Master e abbiano ottenuto parere favorevole dalle diverse figure didattiche. È previsto il controllo e la registrazione della presenza in aula dell’allievo.
8 - COMPOSIZIONE DEL CORPO DOCENTE Elenco didatti Prof. Ariano Giovanni – Presidente e Legale Rappresentante SIPI, Didatta Ordinario SIPI e Responsabile Settore SIPI Psicoterapia; Biccardi Tommaso – Didatta Ordinario SIPI, Responsabile Settore SIPI Sport e Attività motorie e Responsabile Settore SIPI Formazione Professionale;
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Ciampi Rossella – Didatta Ordinario SIPI e Responsabile Settore SIPI Scuola; Del Prete Fernando – Didatta Ordinario SIPI e Responsabile Settore SIPI Professioni Sanitarie. Falco Anna – Didatta Ordinario SIPI e Responsabile Settore SIPI Cura e Riabilitazione Psicosociale; Scarpato Onofrio – Didatta Ordinario SIPI e Responsabile Settore SIPI Metanoia (Vita Consacrata e Sacerdotale).
11 - CONTRIBUTO D’ISCRIZIONE Indicare eventuale rateizzazione Il costo previsto per il Master di II livello in Psicodiagnosi e Psicoterapia - “La Psicoterapia di ristrutturazione del paziente psicotico” è di € 4.000 per l’intero master, pagabili in quattro rate.
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