Maria Teresa Serafini COME SI LEGGE (E SCRIVE) UN RACCONTO
STRUMENTI BOMPIANI
© 2009 RCS Libri S.p.A. Via Mecenate 91 - 20138 Milano I edizione Strumenti Bompiani maggio 2009 ISBN 978-88-452-5929-6
INDICE
PREMESSA ........................................................................................9 PARTE PRIMA
DALLA PARTE DELLO STUDENTE: LE TECNICHE DELLA NARRAZIONE 1. LA STRUTTURA DELLE STORIE ...................................................18 1.1 La grammatica delle storie .............................................19 1.2 Le prose di base dei testi narrativi ................................22 1.3 Suddivisione delle storie in sequenze ............................26 1.4 La trama ...........................................................................28 1.5 Incipit e conclusioni ........................................................30 2. I PERSONAGGI ...........................................................................34 2.1 I tratti dei personaggi .....................................................35 2.2 La psicologia dei personaggi ..........................................36 2.3 Chi descrive il personaggio? ..........................................38 3. GLI EVENTI, IL TEMPO E I LUOGHI ...........................................40 3.1 Tipi di eventi ....................................................................41 3.2 Fabula e intreccio ............................................................45 3.3 Tempo della storia e tempo del racconto ......................49 3.4 I luoghi .............................................................................54 4. IL NARRATORE ...........................................................................56 4.1 Molti modi di narrare ......................................................57 4.2 Punti di vista del narratore .............................................58
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COME SI LEGGE (E SCRIVE) UN RACCONTO
5. LA LINGUA E LO STILE ..............................................................61 5.1 Stili di scrittura e punteggiatura .....................................61 5.2 Uso dei tempi verbali nelle storie ..................................64 5.3 Registri linguistici ...........................................................66 5.4 La voce dei personaggi ...................................................69 6. LABORATORIO CON MINISTORIE ................................................72 6.1 Esercizi sulla struttura delle storie ................................74 6.2 Esercizi sui personaggi ...................................................77 6.3 Esercizi su eventi, tempi e luoghi ..................................79 6.4 Esercizi sul narratore ......................................................83 6.5 Esercizi sulla lingua e lo stile .........................................84 7. LABORATORIO CON RACCONTI D’AUTORE .................................85 7.1 Dino Buzzati: “I giorni perduti” ....................................85 7.2 Grace Paley: “Madre” ....................................................89 7.3 Pier Vittorio Tondelli: “Biglietti per gli amici” ............93
PARTE SECONDA
DALLA PARTE DELL’INSEGNANTE: COME ORGANIZZARE LA DIDATTICA DELLA LETTERATURA 8. L’INSEGNAMENTO DELLA LETTERATURA .................................101 8.1 I metodi della critica letteraria .....................................102 8.2 Approcci alla letteratura a scuola .................................103 8.2.1 L’approccio storicistico .....................................104 8.2.2 L’approccio testuale ...........................................106 8.2.3 L’approccio interpretativo .................................107 8.3 Il dibattito sull’educazione letteraria ...........................111 8.3.1 L’insegnante di letteratura tra critica letteraria, linguistica, comunicazione, pedagogia ........115 8.4 Educazione linguistica e educazione letteraria ............119 8.4.1 Letteratura separata dalla educazione linguistica ..............................................................120 8.4.2 Letteratura inclusa nell’educazione linguistica ...120
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7 8.4.3 Letteratura ed educazione linguistica in interazione ............................................................121
8.5 La biblioteca ideale .......................................................123 8.5.1 Un canone letterario italiano ...........................125 8.5.2 La narrazione di scienza ...................................129 8.5.3 Le graphic novel ...............................................131 8.6 Suggerimenti per l’insegnante ......................................132 8.6.1 Perché leggere letteratura ................................132 8.6.2 Punti fermi nella didattica della letteratura ....135 8.6.3 Le proposte di questo libro ..............................136 9. LA PROGRAMMAZIONE ............................................................139 9.1 La programmazione dell’insegnante di italiano ..........140 9.2 Cinque principi di programmazione per l’insegnante di letteratura ......................................................141 9.3 Obiettivi nella lettura di un testo letterario ................144 9.3.1 Lettura degustativa e lettura interpretativa ......146 9.3.2 Educazione alla lettura per piacere ..................149 9.3.3 I consigli degli scrittori ......................................153 9.4 La programmazione delle attività ................................156 9.5 La costruzione del programma ....................................157 9.5.1 Un esempio di programmazione per il biennio ..159 9.5.2 Come iniziare l’anno scolastico .........................167 10. IL LAVORO SUL TESTO LETTERARIO .......................................171 10.1 La comprensione del testo .........................................172 10.1.1 La comprensione del testo a scuola ................173 10.2 Attività nella comprensione di un testo ....................175 10.2.1 Comprensione dei rapporti tra gli elementi del testo ........................................................178 10.2.2 Comprensione nel contesto delle proprie conoscenze .......................................................182 10.2.3 Abilità di base nella lettura di un testo ..........188 10.2.4 Attività mentali nella lettura di un testo .........191 10.3 Lavorare su un testo letterario ..................................191 10.3.1 Fasi del lavoro sul testo letterario ...................192 10.3.2 Gli esercizi .......................................................196
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COME SI LEGGE (E SCRIVE) UN RACCONTO
11. LA DIDATTICA DELLA LETTERATURA IN CLASSE ....................202 11.1 Stili di apprendimento e di insegnamento .................202 11.2 La lezione di letteratura ..............................................207 11.3 Trucchi didattici e consigli per l’organizzazione .......209 11.4 Lavori in coppia e in gruppo e i progetti ..................214 11.4.1 La classe crea un archivio di schede di lettura ..................................................................220 11.4.2 La classe crea un’antologia ..............................222 11.4.3 La classe bandisce un concorso di scrittura .....225 11.5 La valutazione .............................................................229 11.5.1 Portfolio e autovalutazione .............................230 11.5.2 Materiali per la valutazione ............................231 12. IL LABORATORIO DI SCRITTURA CREATIVA .............................238 12.1 Come insegnare a scrivere testi: i sette approcci ......238 12.2 La creatività e la produzione di opere d’arte ............247 12.3 La didattica della creatività ........................................249 12.3.1 La didattica della scrittura creativa in USA ...249 12.3.2 La didattica della scrittura creativa in Italia ...254 12.4 Come lavorano gli scrittori ........................................255 12.5 Un modello della scrittura creativa ...........................257 12.6 Come organizzare un laboratorio di scrittura ..........260 12.6.1 La struttura del laboratorio .............................261 12.6.2 Esercizi e modelli di scrittura .........................270 12.6.3 I miei laboratori di scrittura ............................271 APPENDICE: La narrazione con le immagini. Confronto tra letteratura, fumetto e cinema ..............................................275 CONSIGLI PER LA LETTURA .........................................................283 Raccolte di racconti .............................................................283 Narrazioni di scienza ...........................................................285 Graphic novel ......................................................................286 BIBLIOGRAFIA PER AREE .............................................................288
PREMESSA
Imparare a leggere tramite lo scrivere Tutti i miei studenti – dalla scuola media, al liceo, all’università – hanno sempre dimostrato grande disponibilità ed entusiasmo di fronte alle mie proposte di “scimmiottare” qualche aspetto di un testo letterario, creando un loro scritto in cui parlare di sé, del proprio mondo, dei loro interessi. Con gli anni, ho accumulato molti modelli letterari su cui far scrivere i ragazzi; attraverso l’imitazione guidata di racconti e passi scelti, li ho spinti a giocare con Flaubert e Calvino, Tolstoj e Hemingway, Joyce e Manzoni, per poi ritornare al testo letterario con la consapevolezza di chi ha sperimentato in prima persona alcuni strumenti della scrittura. Ma il processo richiede tempo, perché ogni testo (anche se brevemente) va inquadrato all’interno dell’opera, nella produzione del suo autore, nel paese e nel periodo storico e letterario, prima di poter dare spazio alla produzione di scritti. Un modello semplice – alla Queneau – per spiegare la narratologia Ho pensato allora di provare ad accelerare il metodo, spiegando la narratologia senza ricorrere alla grande letteratura, ma appoggiandomi invece a piccole storie, inventate sul momento, spesso legate al mondo della scuola e dei ragazzi. L’impostazione è ispirata ai deliziosi Esercizi di stile di Queneau, che spesso leggo ai miei studenti – con loro grande divertimento –.
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I. LE TECNICHE DELLA NARRAZIONE
Queneau utilizza molte tecniche retoriche; io mi propongo, per cominciare, di presentare solo i meccanismi di base del raccontare. Le mie storielline, con scarse pretese letterarie, si prestano a esemplificare volta per volta alcuni aspetti della narrazione, che poi è possibile ritrovare nei testi letterari. I miei studenti imitano con facilità le storie brevi, costruendo una loro versione, impadronendosi così di strumenti di analisi molto utili anche per leggere i testi letterari “veri”. Con il tempo, ho consolidato la mia didattica, proponendo un’unica storia, banale, e riscrivendola nei tanti modi necessari per presentare le principali tecniche della narrazione. Scrittura creativa e lettura di testi letterari Su questa mia esperienza sono nate due antologie per il biennio della scuola superiore: Segnalibro e Dietro le parole (Bompiani), in cui la storia-giocattolo è accompagnata dalla grande letteratura. Ora, questo libro vuole dare la spiegazione pedagogica della mia proposta didattica: entrare nel mondo della letteratura utilizzando anche la strada maestra della scrittura. Una scrittura non libera e casuale, ma guidata da modelli. Questa proposta si colloca in un contesto segnato dalla presenza di varie altre esperienze didattiche. Negli ultimi anni si sono moltiplicati anche in Italia corsi di “scrittura creativa”, che tanto mi avevano incuriosito negli Stati Uniti negli anni Ottanta quando, studentessa di linguistica, ho cominciato a chiedere ai docenti-scrittori di potermi sedere in aula come “uditrice” per comprenderne la metodologia. Nella cultura anglosassone, questi corsi sono parte del normale curriculum di studi letterari; in Italia sono invece corsi “divertissement”, al di fuori del mondo della scuola e dell’università e di un percorso strutturato di studio della letteratura; si tratta di corsi piacevoli, spesso rivolti a chi ha abbandonato da anni il mondo della scuola e vuole costruirsi da sé una strada verso la produzione individuale di testi. Il mio sforzo non è di creare corsi di scrittura creativa a scuola, ma una didattica che alterni questo sistematico gioco con la scrittura con un più classico lavoro di lettura della lette-
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PREMESSA
ratura “vera”. Sono rimasta piacevolmente stupefatta quando, di recente, ho riscoperto queste parole di Virginia Woolf del 1926, che – non pensando certo alla scuola – propongono proprio la scrittura come approccio alla lettura della letteratura!
Forse il modo più sbrigativo per capire tutti gli aspetti del lavoro di un romanziere non è leggere, ma scrivere; sperimentare personalmente tutti i rischi e le difficoltà delle parole. Provate a rievocare qualche evento che abbia lasciato una forte impressione dentro di voi – anche solo due persone che parlavano all’angolo della strada. Un albero che ondeggiava; un lampione elettrico che vibrava; il tono di quella conversazione era comico, ma anche tragico; un’intera visione, un’intera concezione di vita sembrava racchiusa in quell’istante. Ma quando tentate di ricostruirlo a parole, vi accorgete che esso si frantuma in mille impressioni contrastanti. Alcune vanno attenuate; altre accentuate; e in questo processo potete anche perdere ogni presa sull’emozione iniziale. Provate ora a passare dalle vostre cartelle confuse e sparpagliate alle pagine iniziali di qualche grande romanziere: Defoe, Jane Austin, Hardy. Adesso potete apprezzare meglio la loro padronanza dello scrivere. (V. Woolf, Come si legge un libro?, Baldini & Castoldi, 1996, pag. 80) La letteratura, la cultura di massa e il gioco La grande letteratura è ovviamente molto di più dei giochi che propongo a miei allievi; la bellezza dei romanzi è la loro capacità di costruire un mondo, esprimere valori comuni a gruppi o a fasce generazionali, di rappresentare situazioni ed emozioni in modo tale che il lettore riesca a immedesimarsi. Mondi nuovi, valori ed emozioni sono certo espressi anche dai prodotti della cultura di massa (televisione, canzoni, fumetti, cinema, ecc), ma solo le opere d’arte (e non solo della letteratura) riescono a presentarli in modo originale e profondo. La letteratura è un linguaggio specialistico molto ricco che vale la pena conquistare, anche per sviluppare un proprio gusto este-