MANGIA SANO, MANGIA DI GUSTO Progetto di educazione alimentare per la scuola dell’obbligo Guida per l’insegnante di scuola materna
PREMESSA: PERCHÉ UN PROGRAMMA DI EDUCAZIONE ALIMENTARE? RIFERIMENTI DIDATTICI E METODOLOGICI IL DETTAGLIO DEL PROGETTO “MANGIA SANO, MANGIA DI GUSTO” IL QUADRO DEI CONTENUTI IL GIOCO INTERATTIVO LE SCHEDE DIDATTICHE
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PREMESSA: PERCHÉ UN PROGRAMMA DI EDUCAZIONE ALIMENTARE? I dati che riguardano l'incidenza dell'obesità e del sovrappeso, importanti fattori di rischio per le cosiddette "malattie del benessere" (patologie cardiovascolari, tumori, diabete mellito, disturbi muscolo scheletrici…), rivelano l'urgenza di intervenire sul piano dell'educazione alimentare (oltre che su quello più generale dell’educazione alla salute)..
Di questa urgenza si è fatto carico il Ministero della Salute che ha collaborato alla costruzione di una strategia europea di contrasto all'obesità, approvata il 15 novembre 2006 ad Istanbul nel corso della Conferenza Ministeriale Intergovernativa. Inoltre, il Ministero della Salute ha cooperato con la Regione Europea dell'Organizzazione Mondiale della Sanità per la definizione di una strategia di contrasto delle malattie croniche, valida per l'Europa, denominata "Guadagnare Salute" - e approvata a Copenhagen il 12 settembre 2006 dal Comitato Regionale per l'Europa.
La scorretta alimentazione è stata individuata tra i 4 principali fattori di rischio (insieme a fumo, alcol e inattività fisica) nei quali è possibile identificare con certezza i principali determinanti delle malattie croniche più frequenti nel nostro paese. In considerazione di ciò, il programma del Ministero della Salute "Guadagnare Salute" dedica specifica attenzione alla necessità di intervenire per “rendere più facile una dieta più salubre", e indica come target importante di questa attenzione i bambini. Non c'è dubbio, infatti, che una corretta alimentazione e un giusto rapporto col cibo nel periodo della crescita costituiscano il fondamento per una vita sana anche in età adulta.
È evidente, ed è una necessità richiamata anche nello stesso programma "Guadagnare Salute", che la scuola, dall’infanzia, alle primarie, alle secondarie di primo grado e poi anche alle superiori, debba giocare un ruolo determinante per l’educazione alimentare dei giovani, in collegamento con le diverse agenzie che operano sul territorio. In questo quadro, il programma didattico “Mangia sano, mangia di gusto” vuole costituire uno strumento utile per l'insegnante che, volendo praticare un’attività di educazione alimentare, si trova di fronte ad alcuni aspetti problematici: Verso quali obiettivi, verificabili e coerenti con quelli previsti a livello ministeriale, indirizzare il lavoro con gli alunni? Come inquadrare l’iniziativa nello sviluppo della normale attività didattica? Dove acquisire, velocemente e in modo esaustivo, le indicazioni di tipo metodologico e gli elementi di conoscenza tecnica, indispensabili per programmare l’attività e supportare gli allievi nel suo sviluppo?
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RIFERIMENTI DIDATTICI E METODOLOGICI "Mangia sano, mangia di gusto": un'iniziativa di educazione alla salute Questa iniziativa si colloca nel quadro generale dell’educazione alla salute nella scuola. Salute intesa non come semplice “assenza di malattia”, ma come massimo livello di benessere fisico, psichico, mentale e sociale, in accordo con le definizioni fornite dall'OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità).
In particolare, il progetto "Mangia sano, mangia di gusto" si configura come un percorso di educazione alimentare che, in accordo con le indicazioni del Consiglio d'Europa, si articola su tre indirizzi di studio e di lavoro: 1) la responsabilità verso la propria salute fisica, sociale e mentale.
2) le relazioni interpersonali. 3) la responsabilità riguardo all'ambiente.
Gli obiettivi del progetto Sviluppare un approccio consapevole nei confronti del cibo, fondato soprattutto sull’uso dei sensi e sulla conoscenza Promuovere negli alunni una riflessione critica sul loro modo di alimentarsi Favorire l'acquisizione di corrette abitudini alimentari Stimolare l'interesse nei confronti delle produzioni e della cultura alimentare locale e lontana Fornire criteri per il giudizio qualitativo dei prodotti alimentari Inquadrare l'attività di produzione alimentare nei suoi diversi aspetti in rapporto con l'ambiente e con la società
Le definizioni fondamentali In tema di alimentazione, è necessario però convenzionarsi su due punti fondamentali: cosa si deve intendere per educazione alimentare? cosa significa alimentarsi correttamente?
L'educazione alimentare Secondo la definizione proposta ormai anni da fa dall'OMS e dalla FAO: “l'educazione alimentare è il processo informativo ed educativo per mezzo del quale si persegue il generale miglioramento dello stato di nutrizione degli individui, attraverso la promozione di adeguate abitudini alimentari, l'eliminazione dei comportamenti alimentari non soddisfacenti, l'utilizzazione di manipolazioni più igieniche degli alimenti ed un efficiente utilizzo delle risorse alimentari”.
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In base a questa definizione si comprende facilmente il ruolo che la scuola può e deve esercitare, dalle materne alle superiori, come ambiente privilegiato per attivare un processo di informazione-educazione alimentare.
Alimentarsi correttamente Se lo scopo dell’educazione alimentare è "promuovere adeguate abitudini alimentari", è assolutamente indispensabile che sia chiaro cosa significa “alimentarsi correttamente”. La risposta è meno immediata di quanto si potrebbe supporre: l’atto alimentare è un fatto complesso che non coinvolge soltanto gli aspetti della fisiologia, ma comprende anche determinanti di tipo psicologico, sociale e culturale. In altre parole, non mangiamo soltanto per nutrirci, ma anche per provare piacere, per soddisfare il gusto, per comunicare, per stare bene con gli altri e, soprattutto, con noi stessi. Un’alimentazione corretta non deve solo rispettare le necessità qualitative e quantitative dell’organismo, ma deve armonizzarsi con la sfera psicologica e di relazione dell’individuo. Se si vuole che l'attività scolastica non si fermi alla sola acquisizione di conoscenze, ma incida sul concreto delle abitudini alimentari, è necessario uscire dal forzato schematismo del “fa bene – fa male alla salute” (ai bambini questo interessa poco), per porsi in una prospettiva più ampia che, attraverso il lavoro scolastico, offra l'opportunità di attivare comportamenti realmente positivi: conoscere se stessi e gli altri (per esempio attraverso l'analisi e il confronto dei gusti personali), valorizzare la cultura del territorio (per esempio con la scoperta di tradizioni alimentari ormai rare), rispettare regole di comportamento sociale (basti pensare alla convivialità del mangiare in mensa: il rispetto del cibo, degli spazi, dei commensali)…
Dalla scuola: nuove richieste per l'educazione alimentare Il regolamento sull'autonomia scolastica (DPR n. 275 Roma, 8/3/1999) introduce importanti innovazioni sul piano della didattica. Gli insegnanti sono chiamati a esercitare una specifica attenzione nei confronti delle peculiarità di ogni alunno, delle sue attitudini e dei suoi stili di apprendimento. Dall'analisi della situazione di partenza, si individuano traguardi possibili e si mettono a punto le attività più idonee per raggiungere questi traguardi. In pratica si tratta di progettare piani di studio flessibili e di monitorarli in itinere, mediante azioni di verifica che permettano puntuali correzioni. Un alto grado di flessibilità didattica e organizzativa pone certamente l'insegnante di fronte a nuove prospettive per il proprio successo professionale, ma richiede anche uno sforzo per adeguare al nuovo contesto il lavoro di programmazione e il rapporto stesso con gli allievi e la materia. A sostegno di questo sforzo è importante l’ausilio di appropriati strumenti didattici e la struttura del programma "Mangia sano, mangia con gusto" rivela una specifica attenzione in questo senso. Successivamente all’emanazione del regolamento sull’autonomia scolastica, con la riforma cosiddetta “Moratti” viene sancita definitivamente l’introduzione dell’educazione alimentare nei programmi scolastici, nell’ambito del programma di “convivenza civile”. Vengono altresì stabiliti obiettivi precisi per le diverse fasce d’età, in relazione allo sviluppo psicologico e fisico dei bambini-ragazzi. Si tratta di un atto particolarmente importante che attribuisce all’educazione alimentare la dignità di una vera e propria disciplina scolastica, e che sottolinea ulteriormente la necessità di predisporre adeguati materiali a supporto del suo sviluppo. 4
Il rapporto con il mondo della ristorazione Occorre peraltro sottolineare che, con l'attuazione dell'autonomia scolastica, la scuola non si apre solo alle diversità e alle esigenze di chi studia, ma anche alla complessità sociale e territoriale in cui si colloca. In altre parole, la scuola acquisisce più strumenti per relazionarsi con il territorio e con le realtà produttive che vi operano; il mondo del lavoro diventa un interlocutore forte per i giovani, così che essi hanno nuove possibilità per far corrispondere il percorso di studio al proprio progetto di vita. In questo quadro, il progetto "Mangia sano, mangia di gusto" si propone come un'occasione per sperimentare nuove modalità di rapporto tra scuola e mondo della ristorazione scolastica. Proprio la ristorazione scolastica, infatti, è in grado di esercitare un peso importante e diretto, sia garantendo l'erogazione di pasti coerenti con le esigenze di benessere dei giovani consumatori, sia promuovendo attività di educazione alimentare volte all'acquisizione di abitudini corrette. Il citato programma "Guadagnare Salute", ad oggi il riferimento più attuale da considerare, indica come obiettivi specifici quelli di favorire un'alimentazione sana nella ristorazione (cfr. “Guadagnare salute rendendo più facile una dieta più salubre” - Obiettivo 2) e consolidare una cultura alimentare fondata sui principi del vivere sano, del rispetto ambientale, della qualità, della scoperta della propria identità individuale e collettiva.
La didattica per progetti Un ulteriore elemento di attenzione che sostiene la proposta di "Mangia sano, mangia di gusto" è relativo al piano più proprio della metodologia didattica. Se la didattica per obiettivi ha rappresentato e rappresenta tuttora un valido modello per la programmazione del lavoro scolastico, il nuovo quadro di riferimento imposto dall'autonomia scolastica richiede che ad essa si affianchino altri modelli, in particolare quello della didattica per concetti, ormai consolidato, e quello, altrettanto solido, della didattica per progetti. Programmare e portare avanti una didattica "per progetti" significa privilegiare un approccio psicopedagogico di tipo costruttivista, nel quale sia posto l'accento sull'impegno attivo da parte degli alunni e sulla loro capacità di costruirsi
organicamente una propria conoscenza. Il sapere viene visto come un costrutto personale,
realizzato tramite un'attività in collaborazione con altri (il lavoro d'équipe) e sempre dipendente da un determinato contesto, i cui confini e caratteristiche sono definiti dal progetto stesso. Per il docente si tratta di progettare un ambiente di apprendimento favorevole all'esercizio di diversi stili cognitivi, all'utilizzo di differenti linguaggi, all'espressione delle personali attitudini. L'iniziativa "Mangio sano, mangio di gusto" tiene conto di queste necessità e si pone come elementi caratterizzanti: la funzionalità al raggiungimento di specifici obiettivi disciplinari e trasversali il forte carattere motivante la possibilità di coinvolgere gli alunni secondo modalità che inquadrino la diversità come risorsa e non come limite l’operatività come pratica normale d’apprendimento la verificabilità dei risultati e la possibilità di una valutazione 5
IL DETTAGLIO DEL PROGETTO “MANGIA SANO, MANGIA DI GUSTO”
Il fulcro del progetto È un sito di educazione alimentare che si rivolge direttamente agli alunni, agli insegnanti e ai genitori, e centra l’attenzione sul mondo/scuola cibo.
di questo mondo fanno parte:
LA SCUOLA MATERNA LA SCUOLA ELEMENTARE LA SCUOLA MEDIA IL COMUNE L’AZIENDA ONAMA Il
sito dedica uno spazio specifico a ciascuno dei 5 luoghi/soggetti, creando per ognuno un ambiente
funzionale alle esigenze di chi lo visita. In particolare si ipotizzano tre percorsi di educazione alimentare distinti per la scuola materna, elementare e media (volutamente si utilizzano le “vecchie” denominazioni degli ordini scolastici, familiari 6
all’utenza), ciascuno coerente con lo stadio di sviluppo psicologico degli alunni e con i contenuti dei programmi scolastici di ogni fascia..
Denominatore comune di tutti e tre i percorsi è la specifica attenzione al rapporto cibo-salute, così come prevede il programma interministeriale "guadagnare salute" e così come è previsto nel dettaglio dei programmi ministeriali di educazione alimentare, nell’ambito dell’educazione alla convivenza civile. Altro elemento essenziale per il successo dell’azione educativa è l’approccio ludico (imparare divertendosi) e il carattere fortemente operativo delle attività proposte (imparare facendo).
La struttura di ogni percorso didattico È caratterizzata dalla presenza di: Un gioco interattivo complesso che si sviluppi online attraverso diversi passaggi e livelli, coerente con la tematica generale. Una serie di cinque schede di educazione alimentare, da stampare in PDF, a comporre altrettante tappe dell'attività didattica in classe, da raccogliere in un quaderno di educazione alimentare. La presente guida per l'insegnante con le indicazioni per svolgere l'intero percorso. È da notare che la scelta del mezzo informatico per veicolare l’educazione alimentare, non solo obbedisce a criteri di attualità e innovazione, ma offre la concreta possibilità agli insegnanti di finalizzare in modo diverso le attività di informatica, previste dai programmi ministeriali. 7
IL QUADRO DEI CONTENUTI
Per la scuola materna
si ipotizza un percorso
sull'uso dei sensi coerente con il processo di scoperta del sé. Gli organi di senso sono, infatti, il primo e più importante strumento a nostra disposizione per valutare un alimento, sia sotto il profilo della sua gradevolezza, sia rispetto alle sue caratteristiche qualitative ed igieniche. D’altra parte, l’attenzione al gusto, la curiosità nei confronti del cibo, la gioia della convivialità, sono valori che appartengono sempre meno alle nuove generazioni. Appropriarsi dell’uso dei sensi è il primo passo necessario per diventare consumatori critici e godere del piacere di alimentarsi in modo sano.
Per la scuola elementare
si sposta il focus sulla
conoscenza del cibo, con un'attenzione particolare al concetto di filiera. Non c’è dubbio, infatti, che alla base di un rapporto scorretto con il cibo ci sia anche l’incapacità di coglierne l’essenza di “merce speciale”, che entra a far parte di noi in un rapporto fondamentale con il nostro benessere, e che è frutto di un intervento diretto dell’uomo sull’ambiente. L’attenzione al percorso delle materie prime dal campo alla tavola è elemento essenziale anche per restituire al cibo la dignità e il valore che una civiltà orientata al consumo indiscriminato e fine a se stesso non aiuta a promuovere. Ne sono una testimonianza diretta, purtroppo le percentuali di scarto che si registrano sui pasti in mensa
Per la scuola media l'attenzione è rivolta a collocare il cibo in una dimensione culturale più ampia, che comprende anche gli aspetti dell'intercultura. L’atto alimentare, infatti, non si esaurisce in quello del nutrirsi, ma è un momento di socialità che esprime valori di tipo etico, tradizionale, religioso, culturale in senso lato… il cibo è veicolo di comunicazione e conoscenza, e questa sua dimensione merita di essere valorizzata anche alla luce dell’evoluzione interculturale che caratterizza l’attuale società multietnica. Per questo, l’intero percorso dedicato alla scuola media, punta a promuovere, attraverso l’educazione alimentare, l’idea di diversità come valore positivo. 8
IL PERCORSO PER LA SCUOLA MATERNA Il gioco online: I SENSI, conoscere se stessi Il gioco è sempre sostenuto dal commento sonoro e non prevede alcuna abilità di lettura, pur non escludendo la possibilità di attivarla. Parte dal riconoscimento delle diverse parti del corpo, attraverso la costruzione di un personaggio, con particolare attenzione agli organi di senso:
Il gioco prosegue poi con un una prova che consiste nel riuscire ad associare i nomi dei cinque sensi ai rispettivi organi di senso
Quindi, il passaggio successivo è quello di collegare le sensazioni che si percepiscono, ai relativi sensi e agli organi di senso.
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Un passaggio logico fondamentale è quello che lega poi le sensazioni ai cibi, e le due ultime prove del gioco vertono su questo importante processo di associazione-riconoscimento
Ovviamente, a fronte di tanto impegno, è previsto un premio finale…
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Le schede didattiche: I SENSI, conoscere se stessi Il gioco online ha soprattutto una funzione di stimolo e non esaurisce, naturalmente, l’essenza dell’attività in classe. Per sostenere adeguatamente questo stimolo e approfondire concetti e conoscenze, il percorso è corredato da cinque schede didattiche che costituiscono altrettanti spunti per il lavoro in classe. Scaricabili in formato .pdf, possono essere stampate e utilizzate direttamente per il lavoro con gli alunni, che potranno anche raccoglierle in un loro personale “quaderno di educazione alimentare”.
Scheda 1 – Il tuo personaggio La scheda riprende in sostanza la prima parte del gioco online e si pone come obiettivo di focalizzare l’attenzione sugli organi di senso, attraverso la costruzione del volto di un personaggio. Il primo foglio riporta infatti il contorno del viso sul quale sistemare capelli, occhi, naso e bocca, dopo averli ritagliati. Sono richieste semplici abilità di ritaglio e la capacità di incollare.
Scheda 2 – A ognuno il suo colore Il colore della frutta, oltre a segnalare la sua maturazione, è anche un indicatore delle sue proprietà nutritive. Nella scheda si chiede di osservare con attenzione i frutti rappresentati, riconoscerli e colorarli del loro colore naturale.
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Scheda 3 – Dolce o salato? La scheda mostra 6 alimenti stilizzati (un hot dog, un gelato, un pollo arrosto, un lecca-lecca, una fetta d’anguria e una scatola di popcorn). Si chiede ai bambini di riconoscerli, di ritagliarne le figure (eventualmente dopo averle colorate) e di sistemarle sulle due tavole raffigurate nei fogli successivi: la prima per i tre alimenti salati, la seconda per i tre dolci.
Scheda 4 – Viva la pizza! La pizza è un alimento dal fascino speciale per i bambini: piace a tutti. E ognuno la vorrebbe a misura dei propri gusti. La scheda propone di disegnare sulla base della pizza gli ingredienti preferiti, ma una simpatica variante è quella del collage: con della bambagia si può imitare la mozzarella, con del pannolenci rosso il pomodoro e, se si vuole, si possono incollare anche spezie vere (esempio l’origano) per giocare anche con l’olfatto.
Scheda 5 – Il gelato di Grino Come la pizza, il gelato è un altro must capace di scatenare emozioni e desideri.
Anche in questo
caso la proposta è quella di colorare il gelato di Grino
con
i
“sapori”
che
si
preferiscono:
un’occasione poi per riflettere sulla diversità dei gusti.
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