Libro sulle Dipendenze 2009 Porto il saluto del Presidente della Provincia Prof: Fontanili e di tutta la giunta. Questa amministrazione ha molto a cuore i giovani, i loro problemi e le loro speranze. Abbiamo investito molto nella formazione degli amministratori e degli operatori, proposto progetti di aggregazione, sostenuto spazi dove i ragazzi potessero ritrovarsi. Abbiamo affrontato anche temi particolari e difficili come il tema delle dipendenze che ho particolarmente a cuore: argomento complesso che riguarda molto spesso i ragazzi. Questo è un tema che coinvolge anche la legislazione nazionale ma che ha anche forti legami con le leggi regionali e i suoi piani attuativi nell’ambito della prevenzione, della cura e della riabilitazione, oltre che della formazione degli operatori e dei volontari che operano in questo settore. Ho iniziato ad occuparmi di questo argomento con un convegno dedicato proprio agli operatori, alla vigilia del convegno ONU sulle droghe che si svolgeva a Vienna, proprio nel periodo in cui si stava approvando la legge sulle droghe da parte del parlamento italiano con la quale non vi erano più distinzioni tra le varie sostanze come era avvenuto sino ad allora. Cessava quella che veniva considerata una sorta di permissivismo per intraprendere la strada della fermezza, senza pensare ai guai che questa poteva portare in tante famiglie. Come Provincia abbiamo sempre investito sui giovani anche valorizzando i gruppi di volontariato che affrontano tematiche legate alle politiche sociali. Il convegno di oggi ne è la prova. Quando si parla di dipendenze, è necessario però una visione più ampia e aggiornata del fenomeno. Se sino ad ora si parlava di dipendenza da droga oggi si deve parlare anche di dipendenze da alcool,tabacco, cibo e anche da altri fenomeni come quella da gioco d’azzardo . E’ stata una novità per me scoprire questa ultima dipendenza ed è avvenuto proprio per richieste di aiuto pervenutemi sia da un comune della provincia che da una comunità terapeutica. Quando una persona non riesce più a convivere con la propria dipendenza, o si è causato un male da cui non riesce ad uscire da soli è normale e opportuno che ci si rivolga ai servizi degli enti locali o a quelli sanitari. E inoltre credo serva sempre , una volta individuato e affrontato il problema costruire e inserire l’individuo all’interno di una rete che permetta di uscire dal vincolo della dipendenza , ed essere preso in carico attraverso percorsi che lo aiutino a realizzare il nuovo proprio inserimento sociale. Quindi la riabilitazione sanitaria, assistenziale e sociale non deve essere l’obiettivo di una singola persona che si dedica agli altri ma di una collettività di servizi che operano ognuno per la propria preparazione e competenza. Spero che questo convegno sia uno stimolo per preparare i volontari, i gruppi di auto-mutuo-aiuto ad affrontare i temi legati alle dipendenze a cui sicuramente l’ente locale darà il proprio sostegno. Banzi Fausto Assessore Prov.le Politiche Sociali e Sanitarie Dott.Drusetta educatore presso servizio dipendenze Prevenzione. Tema molto complesso, ha molte sfaccettature Se abbiamo pensato ad Ulisse pensiamo che oggi non riusciamo a trovare un “nuovo eroe”? Prevenzione pu0 voler dire saper cogliere i segni . Forse il primo è stato il buon Noè con l’arca che non ha tenuto per sé la notizia del diluvio ma l’ha raccontata agli altri che l’hanno preso per pazzo. Forse ciò succede anche a noi oggi che vogliamo fare prevenzione. Ma mi chiedo quanto di ciò che facciamo riesce a passare ? Oggi ci manca il tempo: non abbiamo tempo perché dobbiamo agire, dobbiamo fare . Sulla prevenzione tanti ne parlano ma pochi agiscono: l’assessore ha citato la legge Giovanardi in cui la prevenzione non esiste o comunque è appena accennata. Se i giovani sono un problema dobbiamo anche chiederci se questa società vuole che si facciano figli. I cambiamenti della società odierna sono frenetici ( lettere sostituite da e-mail o messaggini) Ieri per fare qualcosa dovevi imparare un mestiere, oggi basta che pigi un pulsante , per trasgredire era molto più difficile: scenario completamente stravolto, tutti i cambiamenti vanno velocemente E’ vero che oggi si vive più a lungo ma ciò non succede tra i 15 e 25 anni dove ancora si muore tanto . la prima causa sono gli incidenti stradali , la seconda i suicidi . Quindi di fronte a una società che cerca di garantire il massimo della sicurezza ciascuno cerca di tracciarsi un percorso
personale : Da una recente ricerca risulta che i giovani hanno questi propositi. fasi notare, stare nel gruppo, sconfiggere le paure, essere più sicuri di sé. Le droghe realizzano queste situazioni in modo precario e temporaneo ma purtroppo esse sono una “scorciatoia” che funziona. Allora che fare ? Sulla prevenzione nella nostra provincia ci sono quattro orientamenti: oltre all’educazione antidroga (informare per cercare la riduzione del danno , approccio educativo consigliando di fare qualcosa d’altro e non drogarsi , comunità locali perché è un problema di tutti). I modelli di intervento più usati sono quelle scientificamente basati sull’esperienza .Come i fa: rendere visibile quello che si fa, organizzare interventi in cui i giovani si sentano protagonisti ,relazioni di fiducia. Quindi chi lavora con i giovani deve essere preparato, qualsiasi lavoro svolga dal punto di vista educativo: dinamiche di gruppo, deve saper fare , parlare , comunicare . sedurre ma anche capire quando è il momento di chiudere . Una buona prevenzione passa attraverso l’educazione. I figli crescono solo se noi riusciamo a sognarceli grandi e capaci di fare ciò che sono realmente in grado di fare . Nella società si trovano contraddizioni (non si può bere alcool in pubblico, non si possono acquistare sigarette,motorini truccati ecc.) ma in privato queste cose sono permesse e i giovani ci chiedono perché esistono queste trasgressioni
ALLERTA ‘HAPPY HOUR’ TRA I GIOVANISSIMI “SI INIZIA A BERE ALCOL GIÀ A 10-11 ANNI” LA DECISIONE SPAGNOLA DI INSERIRE LE BEVANDE ALCOLICHE NELLA LISTA DEI NEMICI DEI TEENAGER PORTA ALLA RIBALTA UN PROBLEMA MOLTO DIFFUSO ANCHE IN ITALIA Roma, 7 febbraio 2007 - Due-tre drink al giorno per gli uomini ed uno, al massimo due per le donne: è questa la quantità massima di alcol che una persona, in buone condizioni fisiche, può assumere senza subire rischi per la salute, in particolare per l’insorgenza di malattie del fegato, come steatosi (o fegato grasso) e steatoepatite che, nel corso degli anni, possono trasformarsi in cirrosi ed epatocarcinoma. Del rapporto fra alcol e fegato si è discusso di recente, a Chianciano Terme, durante un corso organizzato da Sige (Società Italiana di Gastroenterologia) ed Aisf (Associazione Italiana per lo Studio del Fegato). “Superare la soglia di venticinque grammi di etanolo al giorno - spiega la professoressa Loguercio - aumenta la probabilità di contrarre un danno epatico indipendentemente dalle bevande che si assumono, siano esse vino, birra o superalcolici. Un rischio che riguarda sempre più i giovani. Con un dato preoccupante: il primo approccio alle bevande alcoliche inizia addirittura a 10-11 anni”. Studi recenti dimostrano che l’abuso di alcol, sotto ogni forma, crea più problemi dell’epatite da virus Hcv confermandosi, sia al Nord che al Sud Italia, il principale fattore di pericolosità per l’insorgenza di malattie epatiche, che partono dalla steatosi alcolica o ‘fegato grasso’, una condizione molto diffusa in Italia - finora ritenuta benigna - ma che gli esperti considerano oggi come l’anticamera di problemi più seri. “É stato accertato - continua Carmela Loguercio - che un consumo maggiore di ottanta grammi al giorno, per dieci anni, aumenta di cinque volte il rischio di cancro del fegato. Non vanno però sottovalutati altri elementi come lo stile globale di vita e le modalità con cui si beve. Bevute, quotidiane e lontane dai pasti, il fumo, la malnutrizione sono, del resto, fattori altrettanto importanti nella valutazione del danno epatico”. Un ruolo lo hanno anche il sesso e l’età: l’attività dell’alcol-deidrogenasi, infatti, risulta significativamente ridotta nelle donne giovani ed in quelle con più di sessant’anni. Negli uomini, invece, è del cinquanta per cento in meno nella fascia che va dai sessanta agli ottant’anni. “Ma - afferma ancora la professoressa Loguercio - occorre tener conto, per determinare l’induzione e la progressione delle patologie alcol correlate, anche di certe variazioni di carattere genetico. Esse riguardano geni che regolano la sintesi degli enzimi deputati alla neutralizzazione dei metabolici tossici ed i cosiddetti mediatori del danno quali, ad esempio, le citochine”. Cosa fare allora? Smettere di bere resta l’arma principale. Lo dicono i dati: la sopravvivenza a cinque anni delle persone affette da cirrosi è del 90%, ma scende al 70 se il paziente continua ad assumere alcol ed, addirittura, al 30 se quello stesso soggetto è scompensato e continua nell’uso di etanolo puro. “Ma la vera novità -conclude la Loguercio- riguarda i dati che confermano, per la prima volta, l’esistenza di sostanze efficaci nella riduzione della steatosi epatica, come un integratore a base di silibina, fosfolipidi e vitamina E, componenti naturali in grado di ‘depurare’ il fegato grasso e rallentare il danno”. L’associazione dei tre principi attivi svolge una forte azione antiossidante, neutralizzando, in questo modo, l’eccedenza di radicali liberi che sono l’elemento scatenante e la causa principale dei successivi processi degenerativi e dei danni spesso irreversibili dovuti non solo all’abuso di alcol ma anche alle terapie croniche farmacologiche, ai virus, agli agenti tossici ambientali ed alle diete non bilanciate. .
PRIMA PROIEZIONE A VERONA INIZIATIVA DE “I GIORNI PERDUTI”, UN FILM CONTRO L’ALCOLISMO GIOVANILE Venezia, 7 febbraio 2007 - E’ stata proiettato il 4 febbraio per la prima volta, al Palazzo della Gran Guardia di Verona, il film “I Giorni perduti”, una pellicola, prodotta da Media Italia Srl e patrocinata dal Ministero della Salute, dalla Regione del Veneto e dalle Ulss e aziende ospedaliere venete, realizzata allo scopo di sensibilizzare l’opinione
pubblica, soprattutto giovanile, sul problema dell’alcolismo. La proiezione è stata preceduta da un dibattito sul tema della prevenzione dell’alcolismo, cui hanno preso parte gli assessori regionali alle politiche sanitarie, Flavio Tosi e alle politiche sociali, Stefano Valdegamberi, il responsabile dell’Osservatorio Nazionale sulle tossicodipendenze, Giovanni Serpelloni, il presidente nazionale dell’Aicat (Associazione Italiana Club Alcolisti in Trattamento) e don Antonio Mazzi. “In Veneto il problema dell’uso di alcol da parte dei giovani – ha detto Tosi – è purtroppo rilevante: due semplici dati emersi dall’ultima ricerca dell’Osservatorio Regionale sulle Dipendenze sui giovani veneti in età compresa tra 14 e 19 anni rivelano che il 51,5 % dei giovani assume regolarmente alcol e circa il 41% di questi soggetti si ubriaca regolarmente almeno una o due volte al mese. Un altro dato allarmante è che il Veneto è la seconda regione, dopo la Lombardia, con la più alta percentuale di incidenti per guida in stato di ebbrezza e rappresenta il 17% degli incidenti in Italia; il 35% dei conducenti veneti responsabili di incidenti legati all’uso di alcol ha un’età fra i 18 e i 30 anni e il 40 % dei feriti negli incidenti legati all’uso dell’alcol ha un’età fra i 18 e i 30 anni. Infine, gli incidenti stradali causati dall’alcol sono, in Italia, la prima causa di morte per i giovani tra i 15 e i 29 anni”. “La realizzazione di un film sull’alcolismo e i giovani, con un linguaggio mediatico più efficace e moderno – ha concluso Tosi – è sicuramente un utile strumento, un messaggio di prevenzione per far crescere tra i giovani la sensibilizzazione sul problema e la consapevolezza dei pericoli che possono derivare dall’abuso di alcol”. “Il fenomeno dell’alcolismo e dell’alcodipendenza – ha detto Valdegamberi – è purtroppo particolarmente presente nella nostra Regione: su circa 53. 000 persone in trattamento per alcolismo presso i servizi sociali italiani, oltre 11. 000 sono in Veneto. Inoltre, il problema alcol nei giovani, diversamente rispetto ai soggetti adulti, è, in circa l’80% dei casi, correlato ad una contestuale assunzione di droghe come la cocaina, le anfetamine, l’ecstasi, la cannabis, ecc. E, quindi, per loro, bisogna anche tener conto di un possibile contemporaneo uso di sostanze stupefacenti”. “Per questo – ha concluso Valdegamberi – è indispensabile una grande azione di prevenzione e educazione anche attraverso i media: l’alcol infatti rappresenta da sempre la porta di ingresso alle droghe illegali, la sostanza di iniziazione più usata dai giovani per sperimentare lo sballo, la sensazione di ebbrezza per poi arrivare, spesso, alle droghe vere e proprie”. Il film “I giorni perduti”, della durata di 50 minuti, è realizzato in pellicola e in Dvd e verrà trasmesso da Rai Due e da tutte le emittenti che vorranno richiederlo; i protagonisti sono gli attori Federica Andreoli e Sergio Muniz, affiancati da Giancarlo Giannini, Katia Ricciarelli, Enzo Iacchetti, Agostina Belli, Beppe Convertini, Giovanni Rana, Debora Caprioglio, Maurizio Mattioli, Alessia Fugardi, Eleonora Vanni, Roberto Vandelli e Ana Laura Ribas. 1° INCONTRO -Nel settembre 2006 il collegamento provinciale del volontariato mantovano ha organizzato insieme al csvm e ad altre associazioni di volontariato un incontro informativo-formativo sul tema delle dipendenze, interessandosi soprattutto del mondo adolescenziale e giovanile; i temi dibattuti sono stati numerosi, a partire dalle dipendenze alimentari (anoressia e bulimia), passando alle dipendenze dal gioco e giungendo a quelle piu’ discusse negli ultimi anni, ma in realta’ poco conosciute tra la gente o conosciute con tante lacune e pregiudizi, le dipendenza da fumo, droga e alcool Il titolo del seminario e’ significativo “il viaggio dell’eroe”, con un esplicito riferimento all’Ulisse dantesco, viaggiatore ;come questo personaggio ha sempre avuto bisogno, necessita’ di lasciare la patria , le certezze e gli affetti e di cercare nuove esperienze, anche e soprattutto rischiose e al limite dell’umano, cosi’ ognuno di noi, grande o piccolo che sia, cerca di evadere dalla vita quotidiana, di trovare qualcosa di diverso, che lo faccia sentire realizzato e felice e che lo porti a conoscere se stesso e magari si lascia abbagliare da qualche falso mito e cade in una dipendenza, in una schiavitu’ e non se ne accorge e non ha la forza e lo stimolo per liberarsi; in realtà ; ognuno di noi è costituito da due comportamenti: il fragile e l’eroe e queste due componenti devono convivere con complementarietà, perché altrimenti l’equilibrio umano crolla e il pericolo assale: “la dipendenza oggi non mi pare essere un problema…un pericolo…ma una malattia della nostra societa’, che ha trovato il modo di saziare la pancia, ma che, negli ultimi trenta anni, si e’ dimenticata di nutrire insieme al corpo anche lo spirito…e’ una malattia dello spirito…non e’ altro che la medicina con cui cerchiamo di mettere a tacere il nostro spirito affamato, la nostra anima che chiama” (Beatrice Baraldi) Il desiderio di affrontare il tema delle dipendenze nasce dai dati sconcertanti rinvenuti su queste problematiche, riguardanti l’intera Italia.( per quanto riguarda l’alcool l’Italia è il paese europeo nel quale si incomincia a bere in età più precoce, 12 anni.) e in particolar modo il territorio mantovano: molte persone hanno confessato di soffrire di queste dipendenze e di trovare delle difficolta’ nel parlarne e nel trovare le soluzioni, hanno le idee confuse su cause e conseguenze delle varie dipendenze e non conoscono i possibili enti o associazioni che sono a loro disposizione per uscire dal tunnel buio della dipendenza 1) Quindi raccogliere in maniera ordinata i vari dati statistici 2)indagare sulle cause di questi fenomeni 3) dare un’informazione chiara , precisa e scientifica sulle dipendenze 4)e presentare possibili soluzioni e consigli
sono stati gli scopi del progetto e nel far questo c’è stato l’aiuto e la partecipazione di esperti del settore sociale e psicologico, che sono riusciti a interessare il pubblico di giovani studenti (dott. BARALDI, dott.DRUSETTA, don MARIANI, dott. GOBBETTO, dott. BUSSOLOTTI, CAPUZZO insegnante, dott. MOLESINI, MATTIELLO )
2° INCONTRO - Il 26 maggio 2007, proseguendo sulla scia di quell’incontro, e’ stato proposto un seminario specifico, riguardante una particolare dipendenza, quella da alcool. (dipendenza è diverso da consumo di alcool).L’Alcolismo è una vera e propria malattia e non un semplice vizio Il lavoro ha avuto una novita’ di impostazione e organizzazione: ha interessato parecchie scuole medie inferiori e superiori della provincia mantovana (numero scuole ?); in questo caso i soggetti attivi e partecipi dell’attivita’ sono stati gli studenti e non piu’ gli adulti esperti e i docenti, anche se questi hanno partecipato, indirizzato e valutato gli eventi. Si e’ voluto far lavorare direttamente i ragazzi, farli ragionare e pensare al tema attivamente, piuttosto che renderli solamente ascoltatori passivi di consigli (come era successo l’anno scorso), poiche’certamente dal punto di vista pedagogico il successo e’ maggiore: ai giovani rimane impresso un maggior numero di nozioni e soprattutto essi sono sensibilizzati al problema, non possono ignorarlo. I giovani,di eta’ compresa tra i 12 e i 16 anni, hanno dovuto: 1) rispondere ad un questionario con domande relative a come trascorrono il sabato sera : con chi escono, rapporto con l’alcool, rapporto con la droga, rapporto con la scuola e i genitori. 2) hanno esposto le loro riflessioni (scritte precedentemente) riguardanti la tematica della dipendenza dell’alcool: esperienze autobiografiche e non, consigli e soprattutto parecchie critiche. 3) E hanno commentato i risultati dei loro questionari pubblicamente, davanti ai coetanei e agli adulti
Gli studenti di alcune scuole mantovane si confrontano insieme alle associazioni sulle dipendenze da alcol.
Sabato 26 maggio Ore 9 presso Aula Magna Ist. Superiore Isabella D’Este Via Giulio Romano 13, Mantova
Questionario consegnato ai genitori: su 213 consegnati ben 204 sono stati riconsegnati.
Domanda 1: Scuole medie e superiori: Che età ha suo figlio? totale % medie Superiori 12 anni 2 1% 13 anni 103 49% 103 14 anni 68 32% 45 23 15 anni 33 15% 7 26 16 anni 6 3% 1 5 17 anni 1 0% 1 0 Domanda 2: Quali sono tra le seguenti attività quelle preferite da suo figlio? totale medie % Superiori % sport 102 80 22 lettura, musica 90 61 29 televisione 97 72 25 videogiochi, computer 73 61 12 incontri con gli amici a casa 54 42 12 incontri con gli amici fuori casa 112 79 33 locali (discoteche, pub, paninoteche,ecc.) 16 4 12
gite fuori città 12 9 3 Domanda 3: Ritiene che i ragazzi siano oggi liberi di decidere da soli le loro attività di svago? totale medie % Superiori % sempre 25 17 11% 8 40% quasi sempre 142 105 67% 3 15% raramente 37 28 18% 9 45% mai 7 7 4% 0 0% Domanda 4: Quante volte suo figlio/a è andato in discoteca negli ultimi 3 mesi? totale medie % Superiori % mai 185 149 36 da 1 a 3 volte 19 4 15 da 4 a 6 volte 2 0 2 più di 4 volte 3 3 0 Non so 0 0 0 Domanda 5: La loro discoteca preferita è? totale medie Superiori nel suo comune 9 3 6 in un altro comune della Provincia 31 11 20 in un'altra Provincia 12 10 2 Domanda 6: Quando escono la sera di solito? totale medie % Superiori % vanno con gli amici 40 25 16% 15 27% Usano la moto 2 2 1% 0 0% vanno a piedi 16 10 6% 4 7% li accompagno e li vado a prendere 140 104 66% 36 66% non lo so 17 17 11% 0 0%
Domanda 7: A che ora rientrano di solito il sabato sera? totale medie % Superiori % prima delle 22,30 94 80 67% 14 27% dalle 22,30 alle 0,30 63 34 28% 29 57% dalle 0,30 alle 2,00 8 4 3% 4 8% dalle 2,00 alle 4,00 4 0 0% 4 8% oltre le 4,00 2 2 2% 0 0% Domanda 8: Secondo Lei, nella compagnia fanno uso di alcol? totale medie % Superiori % mai 134 110 78% 27 51% raramente 20 10 7% 10 19% qualche volta 13 7 5% 6 11% spesso 3 1 1% 2 4% non lo so 21 13 9% 8 15% Domanda 9: Pensa che suo figlio/a possa frequentare compagni che fanno uso di anche saltuario di sostanze stupefacenti? totale medie % Superiori % no 184 141 94% 43 80% raramente 5 3 2% 2 4% qualche volta 6 2 1% 4 8% si 8 4 3% 4 8% Domanda 10: Se si, tra quali di queste? totale medie % Superiori % alcol 12 6 6 anfetamine 1 1 0 extasy 0 0 0
cocaina 5 2 3 spinelli 9 4 5 eroina 0 2 1 altro 3 1 0 Domanda 11: E' sempre informato su dove e con chi suo figlio/a trascorre il tempo fuori casa? totale medie % Superiori % mai 5 5 3% 0 0% qualche volta 11 6 4% 5 9% quasi sempre 48 29 18% 19 36% sempre 148 119 75% 29 55% Domanda 12: Frequenta con assiduità il gruppo di amici? totale medie % Superiori % con grande assiduità 29 20 9 con media assiduità 122 91 31 con scarsa assiduità 51 39 12 Domanda 13: Conosce le famiglie degli amici di suo figlio/a? totale medie % Superiori % no 10 7 3 solo di alcuni 73 43 30 quasi di tutti 125 104 21
Domanda 14: Sulla base della Sua esperienza, ritiene che la scuola sia un totale medie % Superiori % poco o niente 25 18 11% 7 13% abbastanza 63 42 27% 21 39% solo se la famiglia è presente 78 59 37% 19 35% molto 46 39 25% 7 13% Domanda 15: Quale rapporto ha suo figlio/a con la scuola? totale medie % Superiori % per niente buono 16 13 8% 3 6% abbastanza buono 72 49 31% 23 42% buono 80 62 40% 18 33% ottimo 41 31 20% 10 19% non lo so 1 1 1% 0 0% Domanda 16: Ritiene sia utile ai fini educativi che i ragazzi frequentino le seguenti attività? totale medie % Superiori % parrocchiali 131 104 27 di volontariato 68 39 29 di associazioni sportive 140 109 31 di associazioni politiche 6 5 1 altro 5 4 1 Domanda 17: Possedete un computer in casa? totale medie % Superiori % Si 189 136 53 No 23 22 1 Domanda 18: Il computer è per suo figlio/a totale medie % Superiori % Uno strumento di svago 40 27 13 Uno strumento di informazione 31 25 6 Uno strumento di apprendimento 19 16 3 Entrambe le cose 121 91 30
Domanda 19: Suo figlio/a quante ore trascorre davanti al televisore, computer, videogiochi totale medie % Superiori % Da una a due ore 120 90 58% 30 55% Da due a quattro ore 74 53 34% 21 39% da quattro a sei ore 11 11 7% 0 0% Più di sei ore 5 2 1% 3 6% Domanda 20: Ritiene di capire le esigenze dei giovani? totale medie % Superiori % Quasi sempre 112 87 57% 25 46% solo alcune volte 74 54 35% 20 37% raramente 19 10 7% 9 17% mai 2 2 1% 0 0%
Domanda 21: Ritiene che suo figlio/a possa soffrire di momenti di solitudine in familia o tra gli amici? totale medie % Superiori % Mai 61 47 31% 14 26% Raramente 42 31 21% 11 20% Qualche volta 87 67 45% 20 37% Spesso 8 2 1% 6 11% Non lo so 6 3 2% 3 6% Domanda 22: Con i suoi figli parla prevalentemente: Massimo 2 risposte totale medie % Superiori % Della loro vita intima 23 18 6% 5 5% Di questioni sociali e politiche 13 10 3% 3 3% Di quali sono i suoi programmi in breve 35 24 8% 11 11% Di come ha trascorso la giornata 130 99 31% 31 29% Della scuola e dei relativi problemi 133 102 32% 31 30% Degli amiche che frequenta 67 50 16% 17 17% Di svago 16 11 4% 5 5% Domanda 23: Le capita di affrontare tematiche riguardanti il sesso nei dialoghi con suo figlio/a? totale medie % Superiori % Spesso 23 20 13% 3 6% A volte 96 69 45% 27 52% Raramente 44 32 21% 12 23% Mai 43 33 21% 10 19% Domanda 24: Chi pensa debba interessarsi in via prioritaria dell'educazione sessuale dei giovani? totale medie % Superiori % I genitori 155 114 63% 41 75% La scuola 59 49 28% 10 19% I servizi socio-sanitari 16 14 8% 2 4% gli amici 2 1 1% 1 2% Domanda 25: Lei sa con chi di solito i suoi figli parlano dei loro problemi? totale medie % Superiori % Con i familiari 96 81 45% 15 25% Gli insegnanti 6 4 2% 2 3% L'amico o amica del cuore 96 60 33% 36 62% I compagni di classe 23 20 11% 3 5%
Nessuno 5 5 3% 0 0% Non lo so 14 11 6% 3 5% Domanda 26: Suo figlio/a condivide idee con lei? totale medie % Superiori % Mai 14 8 5% 6 11% Raramente 21 15 10% 6 11% Qualche volta 100 73 48% 27 50% Spesso 72 57 37% 15 28%
Domanda 27: Nel suo comportamento segue di prevalenza i consigli di: totale medie % Superiori % Amici 57 41 24% 16 29% genitori 137 104 60% 33 59% Insegnanti 8 8 5% 0 0% Educatori - catechisti 6 3 2% 3 5% Nessuno 20 16 9% 4 7% Domanda 28: Quando vi è contrasto di solito: totale medie % Superiori % Si ribella apertamente 70 56 35% 14 26% Discute per farmi cambiare idea 118 83 53% 35 66% Lo fa ugualmente ma di nascosto 9 7 4% 2 4% Fa quello che gli pare 14 12 8% 2 4% Domanda 29: Secondo lei la conflittualità tra genitori e figli rispetto a quando lei era figlio, è: totale medie % Superiori % Aumentata 98 67 43% 31 58% rimane costante 54 42 26% 12 23% Oggi c'è migliore comprensione 60 50 31% 10 19% Domanda 30: Secondo lei il dialogo tra genitori e figli è: totale medie % Superiori % Aumentata 118 87 58% 31 62% rimane costante 43 31 21% 12 24% Oggi c'è migliore comprensione 38 31 21% 7 14% Domanda 31: Pensa che l'educazione familiare abbia una decisiva influenza comportamentale sui giovani? totale medie % Superiori % Quasi sempre 171 128 84% 43 81% Solo alcune volte 27 18 12% 9 17% raramente 6 5 3% 1 2% Mai 2 2 1% 0 0% Domanda 32: Pensando al futuro di suo figlio/a, si sente: totale medie % Superiori % Contente 50 37 23% 13 25% Sicuro 29 22 14% 7 13% Incerto 118 90 56% 28 52% Rassegnato 5 3 2% 2 4% Indifferente 3 2 1% 1 2% Triste 8 6 4% 2 4% Questionario consegnato agli alunni dei seguenti Istituti: Ist. Comprens. Goito 2 C Ist. Comprens. Goito 2 A
Ist. Comprens. Goito 3 C Ist. Comprens. Bozzolo 2 B Scuola Media Villimpenta 3 A Scuola Media Roncoferraro 3 A Scuola Media Roncoferraro 3 B Scuola Media Roncoferraro 3 C Scuola Media Ceresara 3 A e B Scuola Media Rivarolo Mantovano 3 A Istituto Mantegna 2 B Dir. Istituto Mantegna 1 B P.A. Istituto Mantegna 1 B BIOL Istituto L. da Vinci Istituto ITIS QUESTIONARI Qui di seguito sono riportati i risultati del questionario dei giovani, suddivisi in scuole medie inferiori e superiori e commentati . 1) QUANTI ANNI HAI? MEDIE Sup 13 anni 105 13 anni 0 14 anni 46 14 anni 25 15 anni 8 15 anni 27 16 anni 1 16 anni 27 17 anni 0 17 anni 1 -Alle scuole medie gli studenti hanno la maggior parte 13 anni -Alle scuole superiori gli studenti hanno tra i 14 e i 16 anni Sono adolescenti 2)QUANTO TI DIVERTI IN GENERE AL SABATO SERA? MEDIE Sup Molto 63 31 Abbastanza 71 37 Poco 15 6 Mi annoio 1 3 3)COSA PREDILIGI FARE IL SABATO SERA? MEDIE Sup Ballare 35 Ballare 34 Conversare 63 Conversare 31 Giocare 34 Giocare 5 PC/TV 45 PC/TV 9 Bere 5 Bere 10 Altro 22 Altro 20 - alle scuole medie i ragazzi preferiscono parlare con gli altri o isolarsi con la televisione ed il computer, piuttosto che la confusione della discoteca ma c’e’ una contraddizione - alle scuole superiori i ragazzi prediligono la discoteca e il ballare, in coerenza con le risposte successive (vedi domanda e risposta 8) 5) QUANDO AL SABATO ESCI INSIEME AGLI ALTRI, DI SOLITO: MEDIE % Sup % sei tu a scegliere con chi uscire? 97 67% 54 67%
ti senti obbligato a uscire con certi compagni? 10 7% 0 0% e' casuale uscire con questo o quello? 37 26% 26 33% - i giovani si sentono autonomi nelle loro scelte d’amicizia 7) CHE SENTIMENTI PROVI PENSANDO ALL’ARRIVO DEL SABATO SERA? MEDIE % Sup % IMPAZIENZA 66 18% 30 17% TREPIDAZIONE 16 4% 0 0% INDIFFERENZA 33 9% 17 10% FELICITA' 112 32% 48 28% DESOLAZIONE 10 3% 3 2% ESALTAZIONE 37 10% 17 10% LIBERAZIONE 69 19% 42 24% ALTRO 18 5% 15 9%
8) QUAL E’ IL TUO SABATO IDEALE? MEDIE Sup ITIS discoteca 30 38 266 pub/bar 40 34 281 pizzeria/ristorant 78 28 133 cinema 84 30 94 girare senza meta 26 22 104 amici a casa 45 21 211 tv 33 6 28 giochi 29 11 76 altro 15 8 10
-i ragazzi delle medie sono in contraddizione con la domanda 3) dove dicono che amano conversare, ma al cinema non e’ possibile parlare -i ragazzi delle superiori prediligono la discoteca, coerentemente alla risposta data alla domanda 3)
10) PER TE USCIRE IL SABATO SERA E’: MEDIE Sup ITIS un momento svago 104 54 299 un moment per stare con amici 130 60 311 un'occasione per trasgredire 9 10 71 occasione per conoscer nuove persone 46 29 101 occasione per rimorchiare 41 11 162 occasione per visitare nuovi luoghi 14 7 74 occasione per ubriacarsi 3 6 78 occasione per drogarsi 0 2 33 routine 3 0 17 evasione 16 15 95 adattamento a"scelte compagnia" 9 1 10 occasione per farsi notare 18 11 36
11) E’NECESSARIO BERE AL SABATO SERA? Si perché MEDIE Sup Itis
Bevono gli altri 5% 1% 7% Mi diverto di più 3% 58% 25% Mi piace essere "brillo" 3% 11% 4% Voglio fare il figo 1% 2% 5% Altro 2% 6% 2% - I ragazzi dicono di non bere generalmente, ma per quelli che lo fanno la causa e’ l’emulazione, l’imitazione degli altri
12) SE NON ESISTESSE PIU’L’ALCOOL: MEDIE MEDIE Sup Sup ITIS troverei qualcosa d'altro 10 6% 8 10% 84 andrei in crisi 2 1% 1 1% 34 vivrei lo stesso 86 54% 56 69% 302 cercherei piu' rapporti con persone 12 7% 3 4% 15 l'alcool? Mai sentito 51 32% 13 16% 25 -anche da questi dati si vede che i giovani non sono dipendenti dall’alcool, per loro non è fondamentale nella loro vita 13) L’ALCOOL NELLA TUA COMPAGNIA Pochissime risposte
14 )COME REPUTI LE STRAGI DEL SABATO SERA
MEDIE Sup Un problema che mi ha riguardato 1 1 Una cosa che non mi interessa 11 3 Cosa conta parlarne? Tanto ci saranno sempre 21 21 Una questione che mi preocupa 47 29 La preocupazione dei miei genitori 52 27 Un fatto evitabile 29 6 Il mio incubo 8 0 -i ragazzi delle medie dicono che sono piu’ preoccupati i loro genitori, rispetto a loro stessi per le stragi -i ragazzi delle superiori sono preoccupati in prima persona delle stragi e riflettono su tale problema la differenza e’ data dalla maggior autoconsapevolezza dei ragazzi delle superiori, di qualche anno piu’ grandi e forse con un po’ più di esperienze 15) SABATO SERA SEMPRE E COMUNQUE?
MEDIE Sup Si, e se no quando? 15 18 Si perché escono tutti 30 11 Non necessariamente ci sono anche altri spazi 62 23 Non mi pongo il problema 50 26 -da questi dati capiamo che i giovani saprebbero evitare e rinunciare ad un sabato pericoloso 16) UN TUO AMICO SI SBALLA, CHE FAI?
MEDIE Sup Lo porto a casa 66 37% 18 21%
Mi unisco a lui 5 3% 8 9% Faccio finta di niente 5 3% 1 1% Me ne vado 5 3% 2 2% Chiamo i suoi genitori 49 28% 22 26% Gli sto vicino 41 23% 32 38% Altro 6 30% 3 3%
-la maggior parte dei giovani è disposta ad aiutare gli amici in difficoltà, questo perche’i giovani credono nel rapporto d’amicizia e nella solidarietà i ragazzi delle medie chiederebbero aiuto a degli adulti i ragazzi delle superiori aiuterebbero l’amico da soli, senza chiedere aiuto agli altri adulti 17) UN TUO AMICO SI SBALLA ABITUALMENTE CHE FAI? MEDIE Sup Smetto di frequentarlo 27 11% 6 7% Cerco ci convincerlo a smettere 158 61% 51 58% Niente: un amico è un amico 13 5% 10 11% Parlo con i suoi genitori 17 7% 2 2% Parlo con un insegnante 0 0% 0 0% Chiedo aiuto ad un esperto 7 3% 3 3% Lo porto verso altri divertimenti 30 12% 16 18% Altro 3 1% 1 1%
19) PENSA AL TUO ULTIMO SABATO SERA E DEFINISCI IL TUO RAPPORTO CON I TUOI AMICI MEDIE Sup Un'unione obbligata 4 2% 2 3% Conviviamo pacificamente 48 28% 16 23% Agiamo in modo deciso 3 2% 5 7% Me li tengo,meglio che soli 4 2% 3 4% Reciproco rispetto, niente più 27 16% 4 6% Vera amicizia 85 50% 39 57% Questi dati confermano che i giovani credono e vogliono un vero rapporto di amicizia e che al sabato escono solo con persone da loro scelte e non loro imposte (domanda 5) 27) SEI IMPEGNATO LA DOMENICA MATTINA PER SPORT O HOBBIES? MEDIE Sup Si 46 18 No 61 41 A volte 49 20 La maggior parte dei giovani la domenica mattina non è occupato, quindi se non nel presente, nel futuro prossimo potrebbe essere spinto a tornare a casa tardi la notte 28) FREQUENTI REGOLARMENTE I LUOGHI DI CULTO DELLA TUA RELIGIONE? MEDIE Sup Si 46 18 No 61 41 A volte 49 20 -i ragazzi dicono di non frequentare molto i luoghi di culto 33) QUANTO SPENDI IL SABATO SERA?
MEDIE Sup 0 - 5 € 49 32% 21 26% 5 - 10 € 39 25% 24 30% 10 - 20 € 51 33% 24 30% 20 - 50 € 10 7% 8 10% 50 - 100 € 4 3% 1 1% Oltre 100 € 0 0% 2 3% -sembra che i ragazzi delle medie spendano mediamente come quelli delle superiori, anche se sembra più logico pensare che in realta’ quelli delle superiori dovrebbero spendere di più 35) MEZZO DI TRASPORTO USUALE
MEDIE Sup A piedi 28 5 In bici 37 8 In autobus 11 12 In auto 78 49 In moto 4 6 La maggior parte dei ragazzi si muove in auto, accompagnato dal genitore (vedi questionario genitori) 36)ORARIO DI PARTENZA MEDIE Sup 18 - 20 57 14 20 - 22 76 42 22 - 24 14 18 Oltre 24 3 2 -sia i ragazzi delle medie che delle superiori partono in genere dalle 20 alle 22 37)ORARIO DI RITORNO MEDIE Sup Prima delle 22 23 15% 5 6% 22:00 - 24:00 100 65% 40 51% 24:00 - 2:00 14 9% 14 18% 2:00 - 4:00 10 7% 13 17% 4:00 - 6:00 4 3% 3 4% 6:00 - 8:00 1 0% 3 4% Oltre le 8:00 0 0% 0 0%
-la maggior parte dei ragazzi torna dalle 22 alle 24 quindi orario ideale e reale per tornare è diverso nelle scuole medie, è uguale invece per i ragazzi delle scuole superiori 38)km MEDI PERCORSI A SERATA
Km medi percorsi in serata: MEDIE Sup 0 - 1 Km 56 38% 11 14% 1 - 5 Km 41 28% 26 34% 5 - 20 Km 37 26% 29 39% 20 - 50 Km 7 5% 4 5% 50 - 100 Km 3 2% 3 4%
100 - 200 Km 1 0% 2 3% Oltre 200 Km 0 0% 1 1%