LEGENDA ESITI RENDICONTO 2006
SINTESI DEL CONTENUTO DEI PROFILI PROFILO ESITI
Risultato di amministrazione
CODICE ESITI
Comuni capoluogo e con popolazione superiore a 5000 abitanti – Province
Comuni con popolazione inferiore a 5000 abitanti
A/I
L’istruttoria di controllo si è conclusa senza alcun rilievo.
Idem
A/II
Non sono emersi particolari elementi da approfondire in ordine al saldo della gestione complessiva e al risultato di amministrazione. Tuttavia sono presenti Idem criticità e/o irregolarità non gravi che meritano attenzione.
B/I
Il risultato (positivo) della gestione di competenza si è realizzato grazie all’applicazione dell’avanzo di amministrazione del precedente esercizio. Esso ha inoltre contribuito alla realizzazione dell’equilibrio della parte corrente del bilancio. Tale circostanza denota l’utilizzo di un’entrata straordinaria che, se non vincolata alla parte corrente e/o se impiegata per il finanziamento di spese Idem correnti a carattere ripetitivo, costituisce un sintomo di precarietà per la tenuta degli equilibri. Sono inoltre presenti ulteriori elementi di criticità e/o irregolarità non gravi che meritano attenzione.
B/II
Il risultato della gestione di competenza è stato positivo. Tuttavia è stato rilevato un saldo negativo della parte corrente cui l’ente ha fatto fronte attraverso l’utilizzo di entrate che, per loro natura, principi di sana gestione Idem vorrebbero destinate al finanziamento della spesa in conto capitale. Sono inoltre presenti ulteriori elementi di criticità e/o irregolarità non gravi che meritano attenzione.
B/III
Si è verificato un risultato negativo della gestione di competenza, con un saldo positivo della parte corrente e un risultato di amministrazione positivo. Tale risultato, se non addebitabile ad evenienze specifiche e non ripetibili, pretende Idem una particolare attenzione nella gestione degli esercizi futuri. Sono inoltre presenti ulteriori elementi di criticità e/o irregolarità non gravi che meritano attenzione.
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B/IV
Si è verificato un risultato negativo della gestione di competenza e un saldo negativo, ancorché non elevato, della parte corrente (inferiore al 2% delle entrate destinate al finanziamento delle spese di parte corrente al netto dell’avanzo applicato). Tale risultato, anche in presenza di un avanzo di Idem amministrazione, denota forti rischi per la tenuta dei bilanci dei futuri esercizi. Sono inoltre presenti ulteriori elementi di criticità e/o irregolarità non gravi che meritano attenzione, in alcuni casi già rilevati nei monitoraggi precedenti.
C/I
E’ stato accertato un disavanzo di amministrazione (generato dalla competenza o dalla gestione residui o dalla gestione di competenza e dalla gestione residui). Idem Sono inoltre presenti ulteriori elementi di criticità e/o irregolarità non gravi che meritano attenzione, in alcuni casi già rilevati nei monitoraggi precedenti.
C/II
E’ stato accertato un risultato negativo della gestione di competenza e un saldo negativo elevato della parte corrente (superiore al 2% delle entrate destinate al finanziamento delle spese di parte corrente al netto dell’avanzo applicato). Tale risultato, anche in presenza di un avanzo di amministrazione, denota gravi Idem rischi per la tenuta dei bilanci dei futuri esercizi. Sono inoltre presenti ulteriori elementi di criticità e/o irregolarità non gravi che meritano attenzione, in alcuni casi già rilevati nei monitoraggi precedenti.
C/III
La gestione complessiva ha chiuso, dal punto di vista contabile, con un avanzo di amministrazione. Tuttavia tale avanzo non risulta sufficiente a ricostituire i fondi vincolati, per cui il risultato di amministrazione è sostanzialmente negativo. Nell’esercizio successivo l’ente dovrà infatti reperire le risorse Idem necessarie alla ricostituzione dei vincoli interni dell’avanzo di amministrazione. Sono inoltre presenti ulteriori elementi di criticità e/o irregolarità non gravi che meritano attenzione, in alcuni casi già rilevati nei monitoraggi precedenti.
C/IV
E’ stata rilevata la mancata conciliazione delle partite in conto terzi e/o delle anticipazioni di cassa e/o di altre partite di movimentazione fondi. Tale circostanza, influendo sul risultato di amministrazione, costituisce una irregolarità contabile grave in quanto produce effetti di distorta rappresentatività dei dati di consuntivo. La Sezione richiede pertanto la rettifica e/o la compensazione con apposita delibera consiliare che abbia riguardo non solo alla Idem corretta determinazione del risultato di amministrazione dell’esercizio considerato ma anche ai necessari aggiustamenti dei bilanci degli esercizi successivi. Sono inoltre presenti ulteriori elementi di criticità e/o irregolarità non gravi che meritano attenzione, in alcuni casi già rilevati nei monitoraggi precedenti.
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Organismi partecipati2
C/V1
La gestione complessiva ha chiuso, dal punto di vista contabile, con un avanzo di amministrazione. Tuttavia, dall’istruttoria avviata sono emerse una serie di criticità e irregolarità, anche collegate al bilancio di previsione, che complessivamente considerate rilevano una forte criticità degli equilibri di bilancio considerato che gli stessi sono mantenuti a consuntivo grazie ad un consistente impiego di risorse a carattere straordinario. La percentuale di impiego dei proventi derivanti da permessi a costruire è elevata e oltre il limite di legge. L’ente ne dichiara un impiego più limitato in quanto include nella base di calcolo anche i cosiddetti “oneri a scomputo”, non rilevati e rilevabili nella contabilità finanziaria. Sono inoltre presenti ulteriori elementi di criticità e/o irregolarità non gravi che meritano attenzione, in alcuni casi già rilevati nei monitoraggi precedenti.
A/I
L’istruttoria di controllo si è conclusa senza alcun rilievo in quanto non sono stati segnalati enti o società che, in uno dei tre precedenti esercizi, hanno sostenuto una perdita o presentano un patrimonio netto negativo e non sono stati oggetto, L’istruttoria si è conclusa senza rilievi in quanto non sono stati rispettivamente, di erogazioni per ricostituzione del “capitale di dotazione” e di segnalati organismi partecipati che richiedono interventi di cui ricapitalizzazione per perdite. all’art. 2446 o 2447 del codice civile. Sono altresì classificati con questo esito gli organismi partecipati che, pur avendo avuto precedenti rilievi per perdite, hanno segnalato un miglioramento nell’ultimo esercizio considerato.
A/II
Dagli elementi forniti per gli organismi partecipati non risultano superate le Dagli elementi forniti per gli organismi partecipati non risultano criticità e/o anomalie segnalate con la deliberazione della Sezione relativa al superate le criticità e/o anomalie segnalate con la deliberazione preventivo 2007. della Sezione relativa al preventivo 2007.
B/I
Sono stati segnalati organismi partecipati in perdita e/o con un patrimonio netto negativo. Ciò rappresenta un rischio per la stabilità degli equilibri. In alcuni casi gli organismi hanno chiuso in perdita anche nel precedente esercizio o nei precedenti esercizi e per questo la Sezione richiede la valutazione del cespite nel conto patrimoniale al minor valore fra costo di acquisto e quello del patrimonio netto dell’azienda.
Sono stati segnalati organismi partecipati in perdita per un importo tale da richiedere gli interventi previsti dall’art. 2446 o 2447 del codice civile. Per tali enti non risultano adottati provvedimenti di qualche tipo. Tale circostanza è da ritenersi comunque pregiudizievole per l’ente in quanto produrrà, nel caso di ricostituzione del capitale sociale, un appesantimento dei futuri bilanci, mentre nel caso di trasformazione della società e/o di riduzione del capitale sociale, la svalutazione della partecipazione nel conto patrimoniale. Esito analogo al B/II della colonna accanto.
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B/II
Sono stati segnalati organismi partecipati in perdita per un importo tale da richiedere gli interventi previsti dall’art. 2446 o 2447 del codice civile. Per tali enti non risultano adottati provvedimenti di qualche tipo. Tale circostanza è da ritenersi comunque pregiudizievole per l’ente in quanto produrrà, nel caso di ricostituzione del capitale sociale, un appesantimento dei futuri bilanci, mentre nel caso di trasformazione della società e/o di riduzione del capitale sociale, la svalutazione della partecipazione nel conto patrimoniale.
Sono stati segnalati organismi partecipati in perdita per un importo tale da richiedere gli interventi previsti dall’art. 2446 o 2447 del codice civile. L’ente ha disposto a riguardo degli interventi che, finanziati nell’esercizio 2006 o previsti per il 2007, non hanno avuto, apparentemente, gravi ricadute sul bilancio. Esso si è chiuso intatti con un avanzo di amministrazione e un saldo positivo della gestione di competenza. La Sezione segnala comunque l’esigenza di adottare tempestive misure di risanamento della gestione aziendale al fine di evitare ulteriori ricadute sul bilancio. Esito analogo al B/IV della colonna accanto.
B/III
Sono stati segnalati organismi partecipati in perdita in uno o più dei tre precedenti esercizi. Per essi l’ente è intervenuto con operazioni di ricostituzione del capitale di dotazione e/o del capitale sociale. Non presente Tale fatto ha inciso sul bilancio dell’ente, anche se in modo non grave, considerato che il bilancio dell’ente si è chiuso con un avanzo di amministrazione e un saldo positivo della gestione di competenza.
B/IV
Sono stati segnalati organismi partecipati in perdita per un importo tale da richiedere gli interventi previsti dall’art. 2446 o 2447 del codice civile. L’ente ha disposto a riguardo degli interventi che, finanziati nell’esercizio 2006 o previsti per il 2007, non hanno avuto, apparentemente, gravi ricadute sul Esito presente con codice B/II. bilancio. Esso si è chiuso intatti con un avanzo di amministrazione e un saldo positivo della gestione di competenza. La Sezione segnala comunque l’esigenza di adottare tempestive misure di risanamento della gestione aziendale al fine di evitare ulteriori ricadute sul bilancio.
C/I
L’ente ha disposto la ricostituzione del capitale di dotazione e/o la ricapitalizzazione per perdite di enti e/o società. Tale intervento ha inciso, in modo grave, sulla tenuta degli equilibri di bilancio, contribuendo alla determinazione del risultato negativo della gestione di competenza e/o del disavanzo di amministrazione.
L’adozione degli interventi previsti dall’art. 2246 o 2447 del codice civile per alcune società partecipate ha inciso, in modo grave, sulla tenuta degli equilibri di bilancio, contribuendo alla determinazione del risultato negativo della gestione di competenza e/o del disavanzo di amministrazione. Esito analogo al C/II della colonna accanto.
C/II
L’adozione degli interventi previsti dall’art. 2246 o 2447 del codice civile per alcune società partecipate ha inciso, in modo grave, sulla tenuta degli equilibri Esito presente con codice C/I. di bilancio, contribuendo alla determinazione del risultato negativo della gestione di competenza e/o del disavanzo di amministrazione.
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Capacità indebitamento
di
A
L’istruttoria di controllo si è conclusa senza alcun rilievo.
Idem
B/I
Non sono emersi particolari elementi da approfondire in ordine al rispetto dei vincoli quantitativi e qualitativi previsti dalla legge in materia di indebitamento. Tuttavia dai prospetti del questionario emergono alcune incongruenze che non consentono una corretta valutazione della capacità di indebitamento dell’Ente. Idem Esempio: - disallineamento dell’importo dei nuovi prestiti segnalati per l’esercizio 2006 nei vari prospetti. - disallineamento della quota capitale 2006 del rimborso prestiti nei vari prospetti.
B/II
E’ stato accertato il superamento del limite quantitativo previsto dall’art. 204 del TUEL. Ciò richiede l’adozione delle misure necessarie al rientro nel predetto limite, secondo i tempi e le misure previste dall’art. 1, comma 45, della Legge 30/12/2004, n. 311, come modificato dall’art. 1, comma 698, della legge 27/12/2006, n. 296. Nono sono presenti elementi da approfondire in ordine al rispetto del vincolo di destinazione di cui all’art. 119 della Costituzione. A quanto già osservato si possono associare alcune incongruenze nei prospetti Idem del questionario che non consentono una corretta valutazione della capacità di indebitamento dell’Ente. Esempio: - disallineamento dell’importo dei nuovi prestiti segnalati per l’esercizio 2006 nei vari prospetti. - disallineamento della quota capitale 2006 del rimborso prestiti nei vari prospetti.
C/I
E’ stato accertato il mancato rispetto del vincolo previsto dall’art. 119, ultimo comma, della Costituzione. Ciò costituisce una grave irregolarità contabile. Non è invece emerso nessun aspetto da approfondire in ordine al limite quantitativo dell’indebitamento. A tale circostanza si possono però associare alcune incongruenze nei prospetti del questionario che non consentono una corretta valutazione della capacità di Idem indebitamento dell’Ente. Esempio: - disallineamento dell’importo dei nuovi prestiti segnalati per l’esercizio 2006 nei vari prospetti. - disallineamento della quota capitale 2006 del rimborso prestiti nei vari prospetti.
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C/II
Patto di stabilità
E’ stato accertato il mancato rispetto del vincolo dall’art. 119, ultimo comma, della Costituzione. Ciò costituisce una grave irregolarità contabile. A cui si unisce il superamento del limite quantitativo previsto dall’art. 204 del TUEL, per il quale la Sezione richiede l’adozione delle misure necessarie al rientro nel predetto limite, secondo i tempi e le misure previste dall’art. 1, comma 45, della Legge 30/12/2004, n. 311, come modificato dall’art. 1, comma 698, della legge 27/12/2006, n. 296. A tale circostanza si possono inoltre associare alcune incongruenze nei prospetti Idem del questionario che non consentono una corretta valutazione della capacità di indebitamento dell’Ente. Esempio: - disallineamento dell’importo dei nuovi prestiti segnalati per l’esercizio 2006 nei vari prospetti. - disallineamento della quota capitale 2006 del rimborso prestiti nei vari prospetti.
A
L’istruttoria di controllo si è conclusa senza alcun rilievo in quanto appare Enti non tenuti al rispetto del patto. rispettato il patto di stabilità per l’esercizio 2006 e 2005.
B
Non sono emersi particolari elementi da approfondire in ordine al rispetto degli obiettivi del patto di stabilità previsti dalla legge 23/12/2005 n. 266. Tuttavia dai prospetti di cui al punto 6 del questionario sono emerse alcune incongruenze che, sebbene complessivamente ininfluenti ai fini del rispetto della norma, non hanno consentito una corretta valutazione del fenomeno. Esempio: - l’importo della spesa rilevante (di parte corrente/capitale) relativa all’esercizio Enti non tenuti al rispetto del patto. 2004 risulta diverso rispetto a quanto segnalato nella relazione dell’organo di revisione al bilancio 2006; - l’importo della spesa rilevante (di parte corrente/capitale) relativa all’esercizio 2004/2006 risulta rettificato con voci di spesa non ammesse dalla normativa; - l’importo della spesa del titolo I e/o II per l’esercizio 2004 e/o 2006 non risulta coerente con il dato inserito nei prospetti di verifica degli equilibri; - altro.
C/I
Il patto di stabilità del 2006 è stato rispettato. Tuttavia, costituisce una grave irregolarità contabile la mancata applicazione nell’esercizio 2006 delle limitazioni disposte dalla legge per i casi di violazione del patto di stabilità 2005. Enti non tenuti al rispetto del patto. Sempre in ordine al patto di stabilità 2006 possono essere presenti anche alcune incongruenze di cui all’esito B.
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C/II
E’ stato accertato il mancato rispetto del patto di stabilità interno per il 2006. In particolare non risulta conseguito: - l’obiettivo di competenza e/o di cassa alla spesa corrente - l’obiettivo di competenza e/o di cassa alla spesa conto capitale. Oppure, sebbene apparentemente conseguiti gli obiettivi: - non risulta che nelle spese siano stati esclusi solo gli effettivi trasferimenti alle Enti non tenuti al rispetto del patto. amministrazioni pubbliche - non sono state correttamente applicate le regole per il calcolo degli obiettivi programmatici e/o raggiunti. Tutto ciò costituisce una grave irregolarità contabile che pregiudica il raggiungimento dei generali obiettivi di finanza pubblica. Sempre in ordine al patto di stabilità 2006 possono essere presenti anche alcune incongruenze di cui all’esito B.
C/III
La verifica del rispetto del patto di stabilità per il 2006 ha dato l’esito di cui al precedente C/II. Inoltre, sempre in riferimento alle norme della legge finanziaria per il Enti non tenuti al rispetto del patto. raggiungimento dei generali obiettivi di finanza pubblica, costituisce una grave irregolarità anche la mancata applicazione, nell’esercizio 2006, delle limitazioni disposte per i casi di violazione del patto di stabilità interno 2005.
C/IV
Dal prospetto di cui al punto 6 del questionario sono emerse alcune incongruenze che non hanno consentito una corretta valutazione del rispetto del patto di stabilità previsto dalla legge 23/12/2005 n. 266: - l’importo della spesa rilevante (di parte corrente/capitale) relativa all’esercizio 2004 risulta diverso rispetto alla analoga segnalazione effettuata nella relazione dell’organo di revisione al bilancio 2006 (prospetto 5); - l’importo della spesa rilevate (corrente/capitale) relativa all’esercizio Enti non tenuti al rispetto del patto. 2004/2006 risulta rettificato con voci di spesa non ammesse dalla normativa. - l’importo della spesa del titolo I e/o II (rilevante di parte corrente/capitale) per l’esercizio 2004 e/o 2006 non risulta coerente con il dato inserito nei prospetti di verifica degli equilibri; - altro Le incongruenze sono tali da non dare certezza del rispetto del patto.
A
L’istruttoria di controllo si è conclusa senza alcun rilievo in quanto il limite di Idem spesa previsto dalla norma appare rispettato.
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B/I
Non sono emersi particolari elementi da approfondire in ordine al rispetto del limite di spesa previsto dall’art. 1, comma 198, della legge 23/12/2005, n. 266. Tuttavia, dal prospetto di cui al punto 7 del questionario sono emerse alcune incongruenze che, sebbene complessivamente ininfluenti ai fini del rispetto della norma, non hanno consentito una corretta valutazione del fenomeno: Esempio: Idem - l’importo della spesa per il personale relativa all’esercizio 2004 e/o 2006 risulta diverso rispetto alla analoga segnalazione effettuata nella relazione dell’organo di revisione al bilancio 2007; - l’importo della spesa per il personale relativa all’esercizio 2004/2006 risulta rettificato con voci di spesa non ammesse dalla normativa. - altro.
B/II
E’ stato accertato il mancato rispetto, in sede di consuntivo 2006, del limite di spesa previsto dall’art. 1, comma 198, della legge 23/12/2005, n. 266. Tale fatto costituisce una irregolarità contabile. Tuttavia, manifestando la spesa un aumento inferiore al 3% e in assenza di Idem gravi sintomi di sofferenza della gestione corrente e complessiva, lo scostamento dall’obiettivo indicato dalla normativa non è da considerarsi una “grave” irregolarità, tale cioè da incidere sul mantenimento degli equilibri di bilancio.
B/III
Dal prospetto di cui al punto 7 del questionario e dai chiarimenti forniti nel contraddittorio è emerso che l’importo della spesa per il personale relativa all’esercizio 2004/2006 è stato rettificato con voci di spesa non ammesse dalla normativa. La spesa di personale così determinata non rispetta il limite previsto dall’art. 1, comma 198, della legge 23/12/2005, n. 266. Idem Tale fatto costituisce una irregolarità contabile. Tuttavia, manifestando la spesa un aumento inferiore al 3% e in assenza di gravi sintomi di sofferenza della gestione corrente e complessiva, lo scostamento dall’obiettivo indicato dalla normativa non è da considerarsi una “grave” irregolarità, tale cioè da incidere sul mantenimento degli equilibri di bilancio.
C/I
E’ stato accertato il mancato rispetto del limite di spesa previsto dall’art. 1, comma 198, della legge 23/12/2005, n. 266. Tale fatto costituisce una irregolarità contabile “grave” in quanto la spesa di personale ha registrato un Idem aumento (superiore al 3%) tale da incidere sul mantenimento degli equilibri di bilancio.
Spesa di personale
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Conto economico
C/II
Dal prospetto di cui al punto 7 del questionario e dai chiarimenti forniti nel contraddittorio sono emerse alcune incongruenze che non hanno consentito una corretta quantificazione della percentuale di superamento del limite di spesa previsto dall’art. 1, comma 198, della legge 23/12/2005, n. 266: - l’importo della spesa per il personale relativa all’esercizio 2004 e/o 2006 risulta diverso rispetto alla analoga segnalazione effettuata nella relazione dell’organo di revisione al bilancio 2007; - l’importo della spesa per il personale relativa all’esercizio 2004/2006 risulta Idem rettificato con voci di spesa non ammesse dalla normativa. - altro. Le incongruenze segnalate, che comunque considerate fanno rilevare il superamento del limite previsto dalla normativa, non consentono una esatta quantificazione dell’aumento di spesa effettivamente realizzato nell’esercizio 2006, precludendo ogni ulteriore considerazione in ordine al pregiudizio che tale fenomeno può arrecare agli equilibri del bilancio. Tale circostanza viene considerata dalla Sezione una “grave” irregolarità contabile.
C/III
Dal prospetto di cui al punto 7 del questionario e dai chiarimenti forniti nel contraddittorio è emerso che l’importo della spesa per il personale relativa all’esercizio 2004/2006 è stato rettificato con voci di spesa non ammesse dalla normativa. La spesa di personale così determinata non rispetta il limite previsto dall’art. 1, comma 198, della legge 23/12/2005, n. 266, e costituisce pertanto una Idem irregolarità contabile. In particolare, manifestando la spesa di personale un aumento superiore al 3%, lo scostamento dall’obiettivo indicato dalla normativa è da considerarsi una “grave” irregolarità, tale cioè da incidere sul mantenimento degli equilibri di bilancio.
C/IV
E’ stato rilevato il mancato rispetto del limite di spesa previsto dall’art. 1, comma 198, della legge 23/12/2005, n. 266. Fatto che di per sé costituisce una irregolarità contabile. Tale fenomeno, sebbene contenuto al di sotto della soglia del 3%, si associa a sintomi di sofferenza della gestione corrente e complessiva (esito R.A. B/IV) Idem ovvero a gravi irregolarità rilevate nel risultato di amministrazione (esiti di pronuncia su R.A.). Per tali motivazioni, lo scostamento dall’obiettivo indicato dalla normativa è da considerarsi una “grave” irregolarità, tale da incidere sul mantenimento degli equilibri di bilancio.
A
L’istruttoria di controllo si è conclusa senza alcun rilievo.
Profilo non presente
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Conto patrimonio
B
Il conto economico non evidenzia i componenti positivi e negativi della gestione ai sensi dell’art. 229 del TUEL. La Sezione considera necessario adottare le Profilo non presente misure per una corretta determinazione del risultato economico, onde rimuovere o superare la situazione di incompleta e distorta rappresentatività del conto.
A
L’istruttoria di controllo si è conclusa senza alcun rilievo.
L’istruttoria di controllo si è conclusa senza alcun rilievo.
B
Sono stati rilevati alcuni elementi di criticità sotto il profilo patrimoniale. Esempio: - il conto del patrimonio non rappresenta compiutamente la situazione patrimoniale e finanziaria - non risulta aggiornato l’inventario - non è dimostrata la coincidenza fra netto patrimoniale e risultato economico. La presenza di alcune di queste criticità indica una situazione di incompleta o distorta rappresentatività del conto, rispetto alla quale la Sezione invita all’adozione delle necessarie misure di rettifica.
Sono stati rilevati alcuni elementi di criticità sotto il profilo patrimoniale. Esempio: - il conto del patrimonio non rappresenta compiutamente la situazione patrimoniale e finanziaria - non risulta aggiornato l’inventario La presenza di una di queste criticità indica una situazione di incompleta o distorta rappresentatività del conto, rispetto alla quale la Sezione invita all’adozione delle necessarie misure di rettifica.
C
E’ stato rilevato il mancato aggiornamento dell’inventario unitamente alla mancata coincidenza fra la variazione del netto patrimoniale e il risultato economico. Tale circostanza indica una situazione di grave irregolarità contabile che la Sezione chiede di rimuovere o superare, in quanto rende inattendibile la rappresentatività dei dati e dei documenti del rendiconto.
E’ emerso che il conto del patrimonio non rappresenta compiutamente la situazione patrimoniale e finanziaria unitamente al mancato aggiornamento dell’inventario. Tale circostanza indica una situazione di grave irregolarità contabile che la Sezione chiede di rimuovere o superare, in quanto rende inattendibile la rappresentatività dei dati e dei documenti del rendiconto.
C
E’ stata rilevata la mancata evidenziazione, ai sensi dell’art. 229 del TUEL, delle componenti del conto economico, assieme alla mancata rappresentazione, sensi dell’art. 230 del TUEL, della situazione patrimoniale. Tale circostanza denota Profilo non presente una situazione di grave irregolarità contabile che la Sezione chiede di rimuovere o superare, in quanto rende inattendibile la rappresentatività dei dati e dei documenti del rendiconto.
del
Conto economico e conto patrimoniale
Atti del rendiconto
AA
E’ stata rilevata la presenza di alcuni elementi di irregolarità che la Sezione segnala perché vengano evitati in futuro e per richiamare l’attenzione dell’ente/revisore contabile sulla correttezza e attendibilità delle segnalazioni: - la mancata deliberazione del rendiconto nei termini di legge (art. 227 del TUEL); Idem - il mancato completamento della documentazione del rendiconto con tutti gli atti propedeutici e gli allegati obbligatori richiesti dall’art. 227 del TUEL; - l’incompleta e/o inesatta rappresentazione dei dati di rendiconto nella relazione dei revisori.
1
Caso particolare emerso per uno specifico ente. Il questionario dei revisori, per tutti gli Enti, richiedeva i dati relativi agli organismi partecipati con quote superiori al 10% in perdita in almeno uno dei tre precedenti esercizi. Per i comuni con popolazione inferiore a 5.000 abitanti le informazioni richieste erano più sintetiche.
2
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SINTESI DELLA TABELLA CRITICITA’ E IRREGOLARITA’ SUL RISULTATO DI AMMINISTRAZIONE PROFILO ESITI
CODICE ESITI Comuni capoluogo e con popolazione superiore a 5000 abitanti
Criticità 1.A. – 1.B
2.A – 2.B
Province
L’utilizzo in misura elevata, a copertura della spesa di parte corrente, di entrate straordinarie (proventi per violazioni al codice della strada, plusvalenze patrimoniali e risorse da recupero evasione tributaria che complessivamente superano l’8% delle spese correnti) è consentito Criticità non presente. dalla legge ma contrasta con principi di sana gestione finanziaria che vorrebbero tali proventi destinati prevalentemente ad interventi finalizzati a miglioramenti patrimoniali o a spese non ripetitive.
Comuni con popolazione inferiore a 5000 abitanti
Criticità non presente.
La presenza di residui attivi con alto grado di vetustà (antecedenti al 2002, in misura superiore al 18% del totale dei residui al 31.12.2005) potrebbe rivelare la conservazione di partite inesigibili o insussistenti Criticità presente con il codice 1.A – Criticità presente con il codice 1.A – con ripercussioni negative sul risultato della gestione. La Sezione 1.B. 1.B. suggerisce, pertanto, un provvedimento straordinario di verifica ed eventuale riaccertamento.
3.A – 3.B
La presenza di un elevato importo del totale delle partite residuali attive rispetto alle entrate complessive (superiore al 100%) potrebbe rivelare la conservazione di partite inesigibili o insussistenti con Criticità presente con il codice 2.A – Criticità presente con il codice 2.A – 2.B. ripercussioni negative sul risultato della gestione. La Sezione 2.B. suggerisce, pertanto, un provvedimento straordinario di verifica ed eventuale riaccertamento.
4.A. – 4.B
Sono presenti, contemporaneamente, la criticità 3.A e 4.A.
5.A. – 5.B
Il ricorso ad anticipazioni di tesoreria denota, attraverso difficoltà nella gestione dei flussi di cassa, uno stato di precarietà degli equilibri Criticità presente con il codice 4.A – Criticità presente con il codice 4.A – eventualmente aggravato dalla presenza di uno scoperto di cassa al 4.B. 4.B. termine dell’esercizio.
Criticità presente con il codice 3.A – Criticità presente con il codice 3.A – 3.B. 3.B.
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6.A – 6.B
L’importo assai elevato dei debiti fuori bilancio (superiore all’1%) rispetto al totale degli impegni è una criticità rispetto alla quale la Criticità presente con il codice 5.A – Criticità presente con il codice 5.A – Sezione invita ad un attento monitoraggio onde evitare, in futuro, il 5.B. 5.B. ripetersi del fenomeno. Eventualmente aggravato dalla presenza della criticità 7.A.
7.A – 7.B
La presenza di debiti fuori bilancio generati dall’acquisizione di beni e servizi denota sintomi di difficoltà della struttura nel rispetto delle procedure di spesa, mentre quelli contratti a copertura dei disavanzi e Criticità presente con il codice 6.A – Criticità presente con il codice 6.A – per ricapitalizzazione di società prospettano rischi per gli equilibri del 6.B. 6.B. bilancio e pretendono adeguate misure di risanamento delle gestioni degli enti e delle società partecipate.
8.A. – 8.B
Criticità presente con il codice 7.A – 7.B e con il seguente contenuto: La sussistenza di procedimenti di esecuzione forzata e di debiti fuori La presenza di debiti fuori bilancio, bilancio, in mancanza dell’individuazione dei mezzi finanziari per farvi Criticità presente con il codice 7.A – riconosciuti o meno, in merito ai quali fronte, prospetta rischi per gli equilibri del bilancio assai significativi 7.B. non sono stati individuati i mezzi di stante anche l’insufficienza della quota dell’avanzo non vincolato da copertura pretende l’immediata poter utilizzare a tal fine. adozione delle misure necessarie per il loro finanziamento.
9.A – 9.B
Il basso grado di copertura dei costi dei servizi a domanda individuale (inferiore al 60%), del servizio di acquedotto (inferiore al 90%), del Criticità presente con il codice 8.A – Non presente servizio di nettezza urbana (inferiore al 90%) contribuisce a rendere 8.B. difficoltosa la tenuta degli equilibri. (criticità segnalata solo nei casi in cui associ ad un risultato della gestione a sua volta critico).
10.A – 10.B
11.A – 1.B
L’esistenza di residui passivi del Titolo II da oltre due esercizi per i Criticità presente con il codice 9.A – Criticità presente con il codice 8.A – quali non vi sia stato affidamento di lavori denota difficoltà nella 9.B. 8.B. gestione della spesa di investimento.
Il mancato rispetto del vincolo di destinazione alla spesa in conto capitale di parte dell’avanzo del precedente esercizio costituisce una Irregolarità presente con il codice 10.A Irregolarità presente con il codice 9.A irregolarità contabile che altera la corretta costruzione degli equilibri di – 1.B – 1.B. bilancio.
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Irregolarità L’incompleto rispetto degli adempimenti previsti dal TUEL e/o dei criteri e regole contabili in materia di residui quali:
12.A – 2.B, 3.B, 4.B, 5.B
a) la verifica delle ragioni e del titolo giuridico per il mantenimento del credito (artt. 189 e 228 del TUEL); b) la verifica delle motivazioni della cancellazione dei residui attivi Irregolarità presente con il codice 11.A Irregolarità presente con il codice 10.A (artt. 189 e 228 del TUEL); – 2.B, 3.B, 4.B, 5.B. c) lo stralcio dal bilancio di crediti inesigibili e iscrizione dell’importo – 2.B, 3.B, 4.B, 5.B. nel conto del patrimonio tra i crediti di dubbia esigibilità; d) la mancata confluenza nell’avanzo vincolato ad investimenti dell’importo dei residui passivi eliminati finanziati con l’indebitamento già perfezionato; costituisce una irregolarità contabile.
13.A – 6.B
La mancata coincidenza tra accertamenti ed impegni a destinazione specifica e nei capitoli dei servizi c/terzi (artt. 168 e 193 del TUEL) costituisce una irregolarità contabile, nella specie non grave in quanto Irregolarità presente con il codice 12.A Irregolarità presente con il codice 11.A apparentemente non influente sul risultato d’esercizio. Essa tuttavia – 6.B – 6.B. produce effetti di distorta rappresentatività dei dati di consuntivo che la Sezione invita a correggere ovvero compensare con apposita delibera consiliare.
14.A – 7.B
Il superamento del limite previsto dall’art. 222 del TUEL, configura una Irregolarità presente con il codice 13.A Irregolarità presente con il codice 12.A irregolarità contabile, nella specie non quantitativamente grave. – 7.B – 7.B.
15.A – 8.B
L’impiego di entrate da permessi a costruire per il finanziamento della spesa corrente oltre il limite del 50%, ancorché di entità trascurabile, Non presente costituisce una irregolarità contabile il cui ripetersi va evitato.
16.A – 9.B
Il mancato vincolo dei proventi derivanti dalle sanzioni pecuniarie al codice della strada, nella quota prevista dalla legge, costituisce una Non presente irregolarità contabile nella specie non grave, il cui ripetersi è va evitato.
17.A – 10.B
Non presente
Non presente
La mancata conciliazione del conto del tesoriere con le scritture contabili costituisce una irregolarità contabile, nella specie Irregolarità presente con il codice 14.A Irregolarità presente con il codice 13.A quantitativamente non grave, i cui effetti, di distorta rappresentatività – 8.B – 8.B. dei dati di consuntivo, devono essere corretti ovvero compensati con apposita delibera consiliare.
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