www.gazzetta.it sabato 7 giugno 2014 1,80 €
REDAZIONE DI MILANO VIA SOLFERINO 28 - TEL. 0262821 - REDAZIONE DI ROMA PIAZZA VENEZIA 5 - TEL. 06688281 POSTE ITALIANE SPED. IN A.P. - D.L. 353/2003 CONV. L. 46/2004 ART. 1, C1, DCB MILANO
anno 118 - Numero numero 133 Anno
www.forst.it
ITALIA
CASA MILAN NON PARLA DI SEEDORF: «IL PASSATO E’ ALLE SPALLE»
MERCATO E’ DEL CHELSEA
Berlusconi: «Inzaghi è affamato di vittorie»
Idea Juve: ecco Lukaku E Llorente può partire
Il patron nella nuova sede: «Super Mario credo resterà Voglio tanti italiani. Barbara genio dell’organizzazione»
Agnelli blinda Chiellini Rinnovo fino al 2017
DELLA VALLE, LAUDISA PAG. 13
3 Lukaku, 21 anni, centravanti
3 Il presidente del Milan Silvio Berlusconi e la figlia Barbara, vice e a.d. BUZZI
GRAZIANO A PAGINA 12
INTERVISTA ESCLUSIVA
LE PROFEZIE DELL’EX CT SUL MONDIALE
LIPPI A SORPRESA Italia
CASA AZZURRI
Può andare lontano se batte l’Inghilterra e vince il suo girone
Nel resort-bunker Palme, militari e un sommergibile
Germania
VERNAZZA A PAGINA 6
E’ la mia favorita Poi c’è la Francia La Spagna? Dietro
l'Opinione
IL DOPPIO PLAY NON CONVINCE
Brasile
di BEPPE BERGOMI
Rischia fin dall’inizio Sono troppo giovani con tanta pressione 3 Cesare Prandelli, 56 anni, con Marcello Lippi, 66
Mal di schiena: Ribery out «Mi hanno rubato l’anima»
CONDO’ ALLE PAGINE 2-3
GRANDESSO A PAGINA 9
FINALE NBA SCRIVE PER NOI
di MARCO BELINELLI
LA FESTA SPECIALE DI 8 PAGINE
Belinelli: «Gara-1 ok ma un caldo da svenire»
«Ci vuole molta calma e del giudizio» è la frase che mi ripeto sempre prima di ogni partita importante. Certo importante come gara-1 di finali Nba non ne avevo mai giocate prima. Ma la regola è sempre valida. Perché quando sono in campo, e quando di fronte ho Miami, è sempre la stessa storia.
Il Coni fa 100 anni Nadal-Djokovic Tomba e Simeoni la super finale i campionissimi vale il numero 1
ORIANI A PAGINA 32
9 771120 506000
40 6 0 7>
FRANCIA SHOCK AL SUO POSTO CABELLA
ARTICOLO A PAGINA 21
TENNIS DOMANI A PARIGI
Parla Malagò: «La bocciatura di Cortina non mi fa dormire Il mio simbolo è Mennea»
Oggi Sharapova-Halep Errani-Vinci possono trionfare nel doppio
ALL’INTERNO DEL GIORNALE
MARTUCCI A PAGINA 31
F.1 CANADA: DALLE LIBERE SEGNALI POSITIVI
Alonso e Raikkonen sperano Questa Mercedes è più vicina ALLIEVI, IANIERI, LOPES PEGNA ALLE PAGINE 26-27
IL ROMPIPALLONE DI GENE GNOCCHI
w
Anche Prandelli coinvolto nello scandalo tangenti. Avrebbe preso una mazzetta da 100 mila euro per far giocare Abate.
2
LA GAZZETTA DELLO SPORT
SABATO 7 GIUGNO 2014
MONDIALE -5 L’INTERVISTA
identiKit & CARRIERA
v MARCELLO LIPPI
Nato il 12/4/1948 a Viareggio (Lucca)
Le panchine Pontedera 1985-86 Siena 1986-87 Pistoiese 1987-88
LIPPI VOTA CONTRO GLI EUROSCETTICI «La Germania è favorita L’Italia prima nel girone potrà andare lontano» «Il Brasile gioca in casa, ma ha una squadra molto giovane Mai accaduto: è l’ora di un trionfo europeo in Sudamerica»
Carrarese 1988-89 Cesena 1989-1991 Lucchese 1991-1992 Atalanta 1992-1993 Napoli 1993-1994 Juventus 1994-1999 Inter 1999-2000 Juventus 2001-2004 Italia 2004-2006 2008-2010 Guangzhou Evergrande dal 2012
DAL NOSTRO INVIATO
«
PAOLO CONDO’ VIAREGGIO (Lucca)
Croazia è una squadra di qualità, soprattutto nel triangolo di centrocampo con Modric, Rakitic e Kovacic. Sfrutto l’occasione per segnalare l’eccellenza della scuola tecnica italiana: Ancelotti ha trasformato Modric in un giocatore fondamentale, Mazzarri sta facendo lo stesso con Kovacic. Gli si affidi ancora di più, Walter sarà prezioso per la sua carriera». Brasile e Croazia qualificate sicure?
«
La differenza è fatta dallo studio. Un sacco di esperti va in giro raccontando che la finale sarà tra Brasile e Germania perché sono di gran lunga le squadre migliori. Ma se sono così chiaramente le migliori vinceranno il loro gruppo, giusto? E allora fileranno dritte verso il confronto diretto in semifinale, perché il tabellone questo prevede. Occorre studiarlo per scoprire che all’Italia il primo posto nel girone conviene come e più del solito, perché se a livello di ottavi cambierà poco (difficile stabilire una gerarchia nel gruppo C, le cui promosse toccheranno alle elette del nostro), nei quarti la Spagna o l’Olanda sarebbero senz’altro preferibili al Brasile. Compiliamolo allora, questo tabellone, con un’analista che la sa lunghissima. Marcello Lippi, questo Brasile ha la stazza per reggere il pronostico?
«Mi sembra un gruppo molto giovane. Di grande qualità com’è naturale che sia, ma molto giovane. Sarà fondamentale l’esperienza di Scolari, un tipo che sa dare equilibrio, per sopportare la mostruosa pressione che graverà su Neymar e gli altri dentro e fuori dal campo, se come immagino continueranno le contestazioni. La Seleçao gioca in casa, non può che vincere. Non è una bella situazione». Come immagina la prima partita?
«Se non si mette subito bene, complicata. La
La Francia è la mia seconda favorita: Deschamps ha assemblato la classe dei vecchi e la forza dei giovani
«Beh, i lampi di genialità che Eto’o riesce ancora a produrre mi fanno trattare con cautela il Camerun. E lo stesso Messico ha vinto la finale olimpica di Londra battendo proprio Neymar e soci. Per il secondo posto è un girone molto aperto». Gruppo B: subito la rivincita dell’ultima finale mondiale, Spagna-Olanda.
«Pazzesco per un primo turno. Ho la sensazione che la Spagna resti avanti, non si piazzano per caso tre squadre tra le quattro finaliste delle coppe europee. C’è molto ricambio». Però Del Bosque ha puntato ancora sul blocco del Barcellona, che delle corazzate di Liga è l’unica in crisi, e in generale nelle convocazioni sembra aver pagato qualche debito di gratitudine.
«
Del Bosque punta ancora sul blocco del Barcellona, ma certe scelte non avvengono per gratitudine
«È un discorso che conosco, la stessa critica venne rivolta a me in Sudafrica. Certe chiamate possono essere giuste o sbagliate, ma non avvengono per gratitudine: quella resta nel cuore, e basta. Capita che un vecchio giocatore venga chiamato al posto di uno nuovo perché già conosci la sua reazione nei momenti difficili. È questo che ha guidato Del Bosque: la certezza che in una situazione estrema i suoi non tremeranno». Realisticamente, la Spagna può vincere il quarto grande torneo consecutivo?
«Mi limiterei a dire che può arrivare nelle prime quattro. Più in là l’imponderabile diventa un fattore decisivo».
Van Gaal ha convocato un’Olanda giovane, ma guidata ancora dai soliti vecchi draghi. Robben avrà dimenticato la finale 2010?
«Nel frattempo ha perso e poi vinto una Champions, certo che l’ha dimenticata. Trovo che sia un giocatore incredibile: fa sempre la stessa finta, va sempre dalla stessa parte, eppure i difensori non riescono a fermarlo. SpagnaOlanda in linea di principio deciderà più della prima del girone, perché la seconda andrà contro il Brasile negli ottavi. In pratica è un confronto a eliminazione diretta piazzato all’inizio». Il Cile ha qualche chance?
«Sì. Vediamo prima come sta Vidal, ma trovo che Sanchez possa sorprendere Spagna oppure Olanda decretando un’eliminazione clamorosa. L’Australia invece è chiusa: è giunta per prima in Brasile perché sa che per prima dovrà pure ripartire». Ha parlato con Zaccheroni di recente? Il Giappone è in un gruppo C equilibratissimo.
«L’ho visto a Osaka, quando abbiamo vinto 5-1 in trasferta l’andata degli ottavi della Champions asiatica. Era felice per me, meno per i suoi nazionali battuti... Alberto ha fatto un gran lavoro, peccato che la squadra giochi bene, ma al momento del dunque sbagli i gol. Penso che nel gruppo la Colombia prevarrà malgrado abbia perso Falcao, e che il Giappone possa comunque precedere Costa d’Avorio e Grecia».. E siamo al nostro gruppo. Pronostico secco: ci qualifichiamo? E come?
«Ci qualifichiamo. Lasciate stare l’ultima amichevole, non conta nulla. Il punto è in quale posizione, visto che poi bisognerebbe evitare l’incrocio col Brasile prima dell’eventuale finale. Io penso che se l’Italia vincerà la prima partita, passerà da prima; altrimenti da se-
SABATO 7 GIUGNO 2014
LA FAVORITA Germania
L’ALTERNATIVA Francia
LE SEMIFINALISTE Brasile e Argentina
Girone E nel nome della Francia?
LE POSSIBILI DELUSIONI Spagna, Olanda, Inghilterra, Portogallo
«Non solo il girone. La Francia è la mia seconda favorita, perché Deschamps ha assemblato la classe di stelle affermate come Benzema - che bella stagione ha avuto con Ancelotti - e la potenza di giovani talenti affamati come Pogba. Mi aspetto molto da loro. Dietro credo che la Svizzera del mio amico Hitzfeld non avrà problemi a precedere Ecuador e Honduras».
LE POSSIBILI SORPRESE Cile, Bosnia
Può esistere che Messi chiuda la carriera senza aver vinto un Mondiale?
GDS
«È un pericolo che dovrebbe infondergli una motivazione super, perché questo - per età e geografia - è il suo Mondiale, quello che gioca nelle condizioni ideali. Oltre all’attacco da favola vi segnalo un altro beneficato da Ancelotti: Di Maria mezzala è una superstar».
«
Questo è il Mondiale di Messi per età e geografia: potrà giocarlo nelle condizioni ideali
più. Anche perché Ghana e Stati Uniti sono rivali molto rispettabili».
La sua favorita è stata sorteggiata nel gruppo G, vero?
Ricapitolando: esclusa l’Italia per scaramanzia, quali sono le sue quattro favorite?
«Io penso che per la prima volta nella storia un’europea vincerà in Sudamerica. Mi auguro sia l’Italia, ma per scaramanzia evito pronostici finali che coinvolgano gli azzurri. E dunque dico Germania. Mi frulla in testa dal Mondiale per club in Marocco, quando affrontai col Guangzhou il Bayern di Guardiola. Ecco, in quell’occasione notai come i grandi giocatori capaci di vincere tutto con Heynckes avessero aggiunto sotto la guida del Pep una nuova dimensione di recupero e possesso palla. Fantastici, sono i miei favoriti»..
«Germania, poi Francia, poi sullo stesso piano Brasile, Spagna e Argentina».
«Vediamo come sta Ronaldo, per loro è decisivo. Per quanto un giocatore non possa mai bastare, la sua condizione può valere due turni in
S
Mondiale2006
5 Campionati italiani Juventus 1994-95, 1996-97, 1997-98, 2001-02, 2002-03
In chiusura il gruppo H, con uno dei suoi pupilli: lo stopper coreano Kim.
«Fortissimo, in Europa sarebbe titolare ovunque e non scherzo. Ma sino a fine 2014 resta col Guangzhou. Temo di doverlo consolare a fine girone: il Belgio ha talenti enormi, e alle sue spalle non credo che Capello si lascerà sfuggire la qualificazione. La Russia ha qualità e Fabio saprà concretizzarla».
Dietro di loro il Portogallo?
Marcello Lippi, 66 anni, c.t. della Nazionale dal 2006 al 2008 e dal 2008 al 2010 ANSA
Un gruppo di vendita on line compra metà del Guangzhou
«In Cina gioca un bosniaco di ottimo livello, Misimovic. L’anno scorso pesava dieci chili più di adesso: voglio dire che lui, come credo tutti i bosniaci nel mondo, sta preparando questo torneo come l’occasione della vita. Passano loro, non i nigeriani».
Chi dietro l’Argentina nel gruppo F?
D
CINA LA SQUADRA DI LIPPI
Il gruppo cinese di e-commerce, Alibaba, uno dei giganti mondiali del settore delle vendite on line, ha acquisito il 50 per cento delle azioni del Guangzhou Evergrande, la squadra campione di Cina e allenata da Marcello Lippi (con Alessandro Diamanti stella straniera) per 1.200 miliardi di yuan (141 milioni di euro). Lo hanno annunciato il fondatore di Alibaba Group, Ma Yun, e il magnate Xu Jiayin, presidente del colosso immobiliare Evergrande, proprietario della squadra di calcio. In due anni sulla panchina del Guangzhou, Lippi ha condotto la squadra alla vittoria in due campionati cinesi e alla conquista, nella scorsa stagione, della Champions League asiatica.
3
numeri& STATISTICHE
conda. Siamo più forti degli inglesi, che si ricordano ancora delle botte prese all’Europeo: uscirono soltanto ai rigori, ma dopo essere stati dominati. L’Uruguay è un cliente più difficile, compatto attorno a Tabarez come mi ha raccontato Forlan sempre a Osaka. Ha il calendario migliore, anche perché può permettersi di aspettare Suarez qualche giorno in più visto che al primo turno ci scorniamo noi e gli inglesi».
I PRONOSTICI DELL’EX C.T. AZZURRO
LA GAZZETTA DELLO SPORT
S’era detto quattro.
» «Tolga la Spagna».
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Mondiale 2010
1 Coppa Italia Juventus 1994-95
4 Supercoppe italiane Juventus 1995, 1997, 2002, 2003
2 Campionati cinesi Guangzhou 2012, 2013
1 Coppa della Cina Guangzhou 2012
1 Champions League Juventus 1995-96
1 Intercontinentale Juventus 1996
1 Supercoppa europea Juventus 1996
1 Champions asiatica Guangzhou 2013
Trionfo a Berlino con la Francia Che delusione in Sudafrica: Così gli azzurri calano il poker si torna a casa dopo tre partite 9 luglio 2006: Marcello Lippi in trionfo con gli azzurri dopo aver battuto la Francia ai rigori: per l’Italia è la quarta vittoria nei Mondiali
24 giugno 2010: Marcello Lippi a testa bassa dopo aver perso 3-2 con la Slovacchia. Gli azzurri chiudono ultimi il girone e sono fuori
CA L’ U N I F I A RA B I O G Z Z ATA RI AU TO
1 Mondiale Italia 2006
4
LA GAZZETTA DELLO SPORT
SABATO 7 GIUGNO 2014
MONDIALE -5 LA NAZIONALE LA TENDENZA DUE ANNI A CONFRONTO ITALIA a Euro 2012
ITALIA nelle qualificazioni a Brasile '14
Appunti
ITALIA nelle ultime 7 partite
INGHILTERRA nelle qualificazioni a Brasile '14
Nel match con l’Honduras
Prove anti-azzurri per l’Inghilterra
GOL SEGNATI
1 1,90 1,14 3,10 TIRI IN PORTA
5,67 5,30 5 7,80 OCCASIONI CREATE
15,67 11,10 12,43 16 (Dati medi a partita)
Mario Balotelli, 23 anni, attaccante del Milan. Con la maglia azzurra ha realizzato 12 gol in 30 partite. Suo l’assist dell’ultimo gol azzurro realizzato da Marchisio contro il Lussemburgo a Perugia FORTE
GDS
Alla ricerca del gol perduto l’Italia punta tutto sul gioco Negli ultimi mesi calciamo meno che a Euro 2012, mentre gli inglesi volano Con Cassano titolare più occasioni e tiri in porta, ma partirà dalla panchina LUIGI GARLANDO MANGARATIBA (Brasile)
Perché poi alla fine bisogna fare gol. Gli arbitri possono anche spruzzare lo spray sul prato, ma il calcio resta quel gioco in cui chi la butta dentro vince. E qui, di recente, qualche problema l’Italia l’ha avuto. Il golletto raccolto tra Irlanda e Lussemburgo, non esattamente galattici, ha rinfrescato il problema. Nelle ultime 7 partite: nessuna vittoria, 8 gol segnati, solo 3 di attaccanti (Balotelli, Osvaldo, Rossi). Vizio antico È un difetto costituzionale che Prandelli aveva progettato di curare nel tempo. Primo stadio 2010-12: dare all’Italia depressa dal Sudafrica solidità e un nuovo coraggio tattico. Missione compiuta: miglior difesa nelle qualificazioni a Euro ’12, secondo posto finale con un centrocampo di qualità elogiato da tutti. Ma nel biennio il c.t. ha rimproverato spesso alla squadra la poca cattiveria offensiva. Prandelli avrebbe voluto colmare la lacuna nel secondo
S
Antonio Cassano, 31 anni
stadio di lavoro (2012-14) guidando l’Italia ai tre attaccanti. Ma per una serie di ragioni non è stato possibile: carenza di punte esterne, infortuni o involuzioni (Rossi, El Shaarawy, Osvaldo…). La squadra, affezionata e grata al suo rombo rotante (4-3-1-2), ha accusato frequenti crisi di rigetto per moduli nuovi e alla fine Prandelli si è arreso: okay, sfideremo il mondo palleggiando, con un folto centrocampo di qualità. Non con una punta in più, come nei piani, ma con una in meno rispetto all’Europeo 2012: 4-1-31-1. Meglio gli inglesi Le ragioni appena elencate, la mancata maturazione di Balotelli e i tanti esperimenti nell’ultimo biennio hanno esasperato la criticità offensiva. I numeri azzurri sono quelli di un reparto in avaria che perde quota. Euro 2012: occasioni create a partita 15,67, tiri in porta 5,67. Qualificazioni a Brasile ’14: occasioni create 11,10, tiri in porta 5,30. Ultime 7 partite: occasioni create 12,43, tiri in porta 5. Mamma, mi si è ristretto l’attacco. Un filo di ansia viene, anche confrontando
La sfida contro l’Irlanda
Costa Rica avanti con una sola punta
Attacco di fame DAL NOSTRO INVIATO
Ultima amichevole pre-mondiale per l’Inghilterra. Questa sera (ore 22:45 italiane) i Tre Leoni scenderanno in campo contro l’Honduras nell’ultimo test prima del debutto mondiale contro l’Italia, il 14 giugno a Manaus. Dopo l’amichevole di martedì contro l’Ecuador terminata 2-2, nella quale avevano trovato spazio tutte le riserve (ad eccezione di Rooney), a Miami Hodgson pensa di schierare l’11 che probabilmente utilizzerà contro gli azzurri. Unico assente, Chamberlain, infortunatosi al ginocchio destro indisponibile per circa due settimane (salterà l’Italia e probabilmente anche l’Uruguay), ma non sarà sostituito.
le cifre offensive dell’Inghilterra, nostro primo avversario mondiale, che pure non è una macchina da gol. Nei 10 match di qualificazione al Brasile, gli inglesi, in media, hanno creato 5 occasioni in più e centrato la porta due volte in più. Gol in arrivo Un ultimo dato potrebbe consegnarci definitivamente alla depressione. Con Cassano titolare l’Italia di Prandelli, nelle partite ufficiali, ha creato 14 occasioni da gol a partita, senza 10,93. Con Cassano, l’Italia ha sparato 6,27 tiri a partita, senza 5,20. E Cassano, come ha fatto intendere anche ieri Prandelli, partirà dalla panca… Ma sconsigliamo vivamente la depressione. C’è un progetto di gioco, intuito nel primo tempo di Perugia, che va contro l’inerzia dei numeri. La mediana folta e aggressiva consente un recupero più alto della palla, i due play assicurano più idee in verticale, se Marchisio e Candreva attaccheranno l’area con maggiore continuità, Balotelli, anche se solo davanti, si divertirà. E anche noi saremo degni del Brasile, dove l’aria profuma di gol. © RIPRODUZIONE RISERVATA
Dopo la sconfitta con il Giappone per 3-1, a Chester in Pennsylvania (l’una in Italia) la Costa Rica torna in campo contro l’Irlanda. È la prima volta che si affrontano le due nazionali. La parola d’ordine per il gruppo del colombiano Pinto è quella di invertire la rotta e di acquisire gli automatismi per il debutto del 14 contro l’Uruguay. Il c.t. conferma il modulo 5-4-1 con Campbell unica punta. A centrocampo rischiano di non giocare Tejeda e Borges. Il difensore Gonzalez regala ottimismo: «Abbiamo commesso degli errori, ma non è il caso di farne un dramma». Los ticos hanno guadagnato 6 posizioni nella classifica Fifa (sono 28esimi).
A San Paolo
Sciopero alla metro Scontri e tre feriti SAN PAOLO È di almeno tre feriti il bilancio degli scontri fra polizia e manifestanti scoppiati ieri a San Paolo, in Brasile, nel secondo giorno di sciopero dei lavoratori della metro per chiedere aumenti degli stipendi. I tafferugli sono esplosi all’interno di una stazione della metropolitana, dove la polizia ha usato lacrimogeni, proiettili di gomma e granate stordenti per disperdere i dimostranti. La preoccupazione è che molti dei fan che vorranno assistere al match di apertura dei Mondiali il 12 giugno, nello stadio di San Paolo fra Brasile e Croazia, dovranno utilizzare proprio la metropolitana.
SABATO 7 GIUGNO 2014
LA GAZZETTA DELLO SPORT
5
MONDIALE -5 LA NAZIONALE
Prandelli e l’Italia ideale «Sia bella e incosciente» Il c.t. è sereno: «Sono ottimista, ma ai ragazzi chiedo di osare Che bravo Darmian». E arriva il messaggio del premier Renzi 1
2
1 Mario Balotelli si diverte con un colpo di tacco, Immobile è assorto nei suoi pensieri AFP 2 Gigi Buffon impegnato durante il primo allenamento svolto dagli azzurri a Rio de Janeiro nel ritiro di Mangaratiba AFP 3 Cesare Prandelli, 56 anni, al primo mondiale della sua carriera AFP DAL NOSTRO INVIATO
MASSIMO CECCHINI MANGARATIBA (Brasile)
Toc toc: passato, presente e futuro bussano alla porta, e non è detto che portino cattive notizie. In queste cronache dall’altra parte del mondo vi vorremmo comunicare innanzitutto una sensazione: l’enorme stima che c’è in queste latitudini per l’Italia e la sua storia. La stessa stima in fondo che ha il premier Matteo Renzi, pronto a mandare ieri mattina un sms a Cesare Prandelli con questo senso: in bocca al lupo e riportaci a casa la Coppa.
l’iniziativa
Azzurri con i marò Abete: «Come se giocassero con noi» «Loro giocheranno con noi». Loro sono i marò Latorre e Girone e la Federcalcio, rappresentata da presidente Abete e dal d.g. Antonello Valentini, ha voluto ricevere il Cocer della Marina e donargli le due maglie azzurre.
Gazzetta.it Gazza
Tvf SHOW DI BALOTELLI STEWARD SULL'AEREO E IL C.T. STA CON MARIO Mario Balotelli fa già parlare di sé: sul nostro sito il video dell'attaccante che sull'aereo prima interrompe un'intervista Rai a Demetrio Albertini per prendere degli snack, poi si sostituisce agli assistenti di volo tra le risate dei compagni. Il c.t. Prandelli, però, sta con lui: guarda la prima conferenza stampa del commissario tecnico in Brasile.
Da Pozzo a Mou Follia? Qui in Brasile non lo credono, tant’è che sono pronti a onorare il 10 giugno prossimo, quando saranno esattamente 80 anni dal primo Mondiale tinto d’azzurro. Non solo. E se anche Mourinho pronostica: «Italia da finale», il c.t. sorride e replica: «Lunga vita a Mourinho. Il nostro primo obiettivo è passare il turno, poi vedremo. La ricorrenza? Dovremmo studiare di più la nostra storia, ci aiuterebbe. Siamo stati sempre protagonisti». Adesso però in Italia c’è scetticismo. «Abbiamo cercato di riavvicinare la gente. Col Mondiale però d’incanto tutti
alzano l’asticella e si aspettano miracoli. Siamo sempre tutti contro tutti, ma ci uniamo solo contro le istituzioni, vedi a livello politico e sociale. E se la Nazionale dà un senso di cambiamento, succede anche a lei. Dobbiamo riflettere sulle ragioni. L’italiano comunque sa fare squadra nelle difficoltà e come gioco possiamo essere più bravi degli altri. Perciò spero che il feeling con i tifosi non sia finito». Ottimismo vs figuracce Per farlo, però, occorreranno risultati. «Il Lussemburgo? Dopo la partita c’è un attimo di depressione, poi si riguarda tutto con
3
razionalità e lo stato d’animo diventa di grandissimo ottimismo. Per un’ora avevamo una traccia e l’abbiamo seguita. Non abbiamo subito ripartenze, abbiamo recuperato bene palla e creato quattro palle-gol nitide». Detto che dei 4 centrali difensivi tutti hanno acciacchi gestibili, la squadra comunque ha subito lavorato. «Non vogliamo far capire nulla a nessuno, stiamo provando certi equilibri con un giocatore in più a centrocampo, ma non abbiamo deciso. Verratti sta interpretando ciò che abbiamo chiesto: non dà un ricevimento preciso e migliora la qualità, anche se occorre crescere nell’attacco della profondità. C’è necessità di una squadra in grado di cambiare e osare. Noi non possiamo basarci solo sulle individualità». Ma cosa succederà domani nell’amichevole contro la Fluminense, in uno stadio già tutto esaurito? «Ve lo dico adesso: non faremo una bella figura. Non abbiamo paura delle critiche, c’è bisogno di questo shock. Anche l’anno scorso con Haiti abbiamo fatto male, ma nelle difficoltà capiremo dove migliorare la squadra. Balotelli? Non deve caricarsi sulle spalle i problemi della Nazionale, ma fare il suo. I giovani? Faccio un nome: sta meravigliando tutti Darmian. Sono felice di queste scelte, non sono state difficili, e abbiamo anche ringiovanito la squadra». I saluti sono sereni, ma Prandelli è pronto a tutto. «L’Italia dà sempre risposte importanti nei momenti di difficoltà. Certo, si può fare bene senza creare stimoli in più, ma se succede va bene lo stesso, i giorni passati lo testimoniano». È un segno dei nostri tempi. Anche il suo amico Renzi, in fondo, potrebbe raccontargliene delle belle. © RIPRODUZIONE RISERVATA
GLI 8 GIRONI GIRONE A BRASILE CROAZIA MESSICO CAMERUN GIRONE C COLOMBIA GRECIA COSTA D’AVORIO GIAPPONE GIRONE E SVIZZERA ECUADOR FRANCIA HONDURAS GIRONE G GERMANIA PORTOGALLO GHANA STATI UNITI
GIRONE B SPAGNA OLANDA CILE AUSTRALIA GIRONE D URUGUAY COSTA RICA INGHILTERRA ITALIA GIRONE F ARGENTINA BOSNIA IRAN NIGERIA GIRONE H BELGIO ALGERIA RUSSIA COREA DEL SUD
LE PARTITE DEI GRUPPI GIOVEDÌ 12 GIUGNO BRASILE-CROAZIA (SAN PAOLO) ORE 22 VENERDÌ 13 GIUGNO MESSICO-CAMERUN (NATAL) ORE 18 SPAGNA-OLANDA (SALVADOR) ORE 21 CILE-AUSTRALIA (CUIABA) ORE 24 SABATO 14 GIUGNO COLOMBIA-GRECIA (BELO HORIZONTE) ORE 18 URUGUAY-COSTA RICA (FORTALEZA) ORE 21 INGHILTERRA-ITALIA (MANAUS) ORE 24 DOMENICA 15 GIUGNO COSTA D’AVORIO-GIAPPONE (RECIFE) ORE 3 SVIZZERA-ECUADOR (BRASILIA) ORE 18 FRANCIA-HONDURAS (PORTO ALEGRE) ORE 21 ARGENTINA-BOSNIA (RIO) ORE 24 LUNEDÌ 16 GIUGNO GERMANIA-PORTOGALLO (SALVADOR) ORE 18 IRAN-NIGERIA (CURITIBA) ORE 21 GHANA-STATI UNITI (NATAL) ORE 24 MARTEDÌ 17 GIUGNO BELGIO-ALGERIA (BELO HORIZONTE) ORE 18 BRASILE-MESSICO (FORTALEZA) ORE 21 RUSSIA-SUD COREA (CUIABA) ORE 24 MERCOLEDÌ 18 GIUGNO AUSTRALIA-OLANDA (PORTO ALEGRE) ORE 18 SPAGNA-CILE (RIO) ORE 21 CAMERUN-CROAZIA (MANAUS) ORE 24 GIOVEDÌ 19 GIUGNO COLOMBIA-COSTA D’AVORIO (BRASILIA) ORE 18 URUGUAY-INGHILTERRA (SAN PAOLO) ORE 21 GIAPPONE-GRECIA (NATAL) ORE 24 VENERDÌ 20 GIUGNO ITALIA-COSTA RICA (RECIFE) ORE 18 SVIZZERA-FRANCIA (SALVADOR) ORE 21 HONDURAS-ECUADOR (CURITIBA) ORE 24 SABATO 21 GIUGNO ARGENTINA-IRAN (BELO HORIZONTE) ORE 18 GERMANIA-GHANA (FORTALEZA) ORE 21 NIGERIA-BOSNIA (CUIABA) ORE 24 DOMENICA 22 GIUGNO BELGIO-RUSSIA (RIO) ORE 18 SUD COREA-ALGERIA (PORTO ALEGRE) ORE 21 STATI UNITI-PORTOGALLO (MANAUS) ORE 24 LUNEDÌ 23 GIUGNO AUSTRALIA-SPAGNA (CURITIBA) ORE 18 OLANDA-CILE (SAN PAOLO) ORE 18 CAMERUN-BRASILE (BRASILIA) ORE 22 CROAZIA-MESSICO (RECIFE) ORE 22 MARTEDÌ 24 GIUGNO ITALIA-URUGUAY (NATAL) ORE 18 COSTA RICA-INGHILTERRA (BELO H.) ORE 18 GIAPPONE-COLOMBIA (CUIABA) ORE 22 GRECIA-COSTA D’AVORIO (FORTALEZA) ORE 22 MERCOLEDÌ 25 GIUGNO NIGERIA-ARGENTINA (PORTO ALEGRE) ORE 18 BOSNIA-IRAN (SALVADOR) ORE 18 HONDURAS-SVIZZERA (MANAUS) ORE 22 ECUADOR-FRANCIA (RIO) ORE 22 GIOVEDÌ 26 GIUGNO PORTOGALLO-GHANA (BRASILIA) ORE 18 STATI UNITI-GERMANIA (RECIFE) ORE 18 ALGERIA-RUSSIA (CURITIBA) ORE 22 SUD COREA-BELGIO (SAN PAOLO) ORE 22
LA SECONDA FASE Ottavi di finale Belo Horizonte 1ª GIRONE A 2ª GIRONE B
Rio de Janeiro
Quarti di finale
Semifinali
Fortaleza
Belo Horizonte
Venerdì 4 luglio, ore 22.00
Martedì 8 luglio, ore 22.00
Rio de Janeiro
Finale ale
Venerdì 4 luglio, ore 18.00
Rio de Janeiro eiro
1ª GIRONE C 2ª GIRONE D
Brasilia 1ª GIRONE E 2ª GIRONE F
Porto Alegre
Domenica nica lio 13 luglio 1:00 ore 21:00
1ª GIRONE G 2ª GIRONE H
Fortaleza 1ª GIRONE B 2ª GIRONE A
Recife
Salvador Sabato 5 luglio, ore 22:00
1ª GIRONE D
San Paolo 1ª GIRONE F 2ª GIRONE E
Salvador 1ª GIRONE H 2ª GIRONE G
Finale 3°-4° posto Brasilia Sabato 12 luglio ore 22:00
2ª GIRONE C
Brasilia Sabato 5 luglio, ore 18:00
San Paolo Mercoledì 9 luglio ore 22:00
6
LA GAZZETTA DELLO SPORT
SABATO 7 GIUGNO 2014
MONDIALE -5 LA NAZIONALE
Un sommergibile vigila sul bunker azzurro Massima sicurezza, ritiro protetto da 100 uomini via terra e via mare. Per i giocatori camere singole DENTRO IL RESORT DELLA NAZIONALE SPIAGGIA E OGNI GENERE DI COMFORT A MANGARATIBA
Leopoldina Benefica Cruzilia
Campos dos Goytacazes
Juiz de Fora S Santa Maria M Madalena
Cantagalo B R A S I L E
40
Sao Lourenco
dell'esercito brasiliano
Valenca
Nova Friburgo Macaè M
100
Crzeiro
UHVRUW JJLDGHO ]XUUR /DVSLD R S D] LOJUXS Lorena GRYH DUVL V V D LO SRWU»U
8QDGHOOHFDPHUHFKH RVSLWHU»ODFRPLWLYDLWDOLDQD
Barra Mansa
Buzios
Rio de Janeiro Mangaratiba
Paraty
8RPLQLGHOO DVLFXUH]] D LPSHJQDWLDO OHQWUDWD GHOUHVRUW
105 km Il Portobello Safari Resort si trova a 9 km da Mangaratiba, sulla costa a sud di Rio de Janeiro. All’interno contiene due campi da calcio
I blocchi azzurri all'interno del resort sono così divisi giocatori e staff tecnico dirigenti, staff organizzativo e sponsor familiari e amici
*più alcuni elementi della marina militare che pattugliano con gommoni il tratto di mare antistante il Portobello Resort, compreso un sommergibile
Quasi uomini a vigilare sul ritiro degli azzurri*
20
30
vigili del fuoco
della polizia
Davanti all'ingresso staziona h24 un pullman della polizia attrezzato per vigilare con telecamere e radar
Le tre «comunità» potranno comunicare solo in orari prestabiliti D’ARCO
DAL NOSTRO INVIATO
SEBASTIANO VERNAZZA @GazzaVernazza MANGARATIBA (Brasile)
La sicurezza prima di tutto: il ritiro dell’Italia è blindato per terra e per mare, e non è una frase fatta. La comodità a ruota: ogni giocatore dorme da solo in camera doppia con letto «king size», che in pratica significa lettone. Portobello Resort and Safari, cento chilometri a sud di Rio de Janeiro: ecco la casa della Nazionale per il Mondiale 2016. Luogo bello, incastonato tra il mare e la foresta atlantica. Per certi versi una riviera brasiliana che ricorda un po’ la Costa Brava, con qualche scorcio degno della Costa Azzurra. Un posto per venirci in vacanza e l’unico vero dubbio sulla «location» si fa strada: l’atmosfera ferragostana non toglierà aggressività agli azzurri? Sicurezza Scontri e proteste sono annunciate, governo brasiliano e Fifa faranno di tutto per contenerle. Evitarle sarà dura, San Paolo già ribolle. Le squadre «da Copa» si muovono in una bolla, protette come sono da auto, staffette motociclistiche, blindati. Il resort della Nazionale italiana è presidiato h24 da oltre cento uomini: 40 militari dell’esercito, 30 agenti della polizia stradale federale, 20 vigili del fuoco. Gli altri sono marinai. Il
pericolo può venire anche dal mare, ragion per cui dei gommoni della marina militare brasiliana pattugliano le acque davanti al Portobello. Ieri verso le 13 è affiorato dalle onde un sommergibile e la cosa ci ha fatto una certa impressione. Non sappiamo se il mezzo fosse lì per gli azzurri, ma c’era. Scenari para-bellici. All’ingresso è parcheggiato, per 24 ore su 24, un camion della «policia rodoviaria» dotato di telecamere e sensori per filmare e captare ogni movimento. Gli ordini sono chiari, al minimo accenno di pericolo la strada verrà chiusa al traffico. Il ponte da cui è possibile osservare un ampio scorcio interno del resort è stato tappezzato di laminati, tutte le visuali dall’esterno sono state oscurate. Camere Ogni giocatore godrà di una stanza
sua. Finiti i tempi dei ritiri con due calciatori per camera. Doppia uso singola con letto gigante e televisore da 46 pollici, la nuova tendenza. Il prezzo? Trecentocinquanta euro al giorno, cifra che la Figc detrarrà dalla torta dei proventi Fifa per il Mondiale: 8 milioni di dollari per la prima fase e un milione e mezzo di dollari per la preparazione sono già assicurati. Altri soldoni arriveranno se si andrà avanti. In totale chi vincerà la Coppa incasserà 30 milioni di dollari. Questo per spiegare che nella spedizione in Brasile non viene investito denaro pubblico. Il resort – per il Mondiale ad esclu-
siva disposizione della Figc, nessun esterno ammesso - è dotato di circa 150 camere così suddivise: 90 alla federcalcio (squadra, dirigenti, funzionari), 45 allo sponsor tecnico e 14 per parenti e amici. In questo momento con gli azzurri ci sono soltanto le mogli e i figli di Cassano, Marchisio e Aquilani e la compagna del c.t., Novella, col suo bambino. In pratica all’interno ci sono tre blocchi di appartamenti: uno per squadra e staff, uno per dirigenti e sponsor, un altro per i familiari. Sarà possibile incontrarsi soltanto ad orari prestabiliti.
mie, e tapiri. Per evitare fughe di notizie, la direzione dell’hotel ha vietato ai dipendenti di parlare con gli ospiti. Una persona soltanto è autorizzata ad avere contatti coi giocatori per registrarne le richieste. Tre i ristoranti, uno per ogni gruppo, sponsor tecnico incluso. I pasti della squadra saranno cucinati dal cuoco di Coverciano, Claudio Silvestri, con cibi fatti arrivare per tempo dall’Italia. I familiari saranno sfamati dagli chef locali e l’agenzia che ha organizzato il viaggio per i parenti ha avanzato due richieste particolari: niente aglio e cipolla nelle pietanze per mogli, Curiosità Richiesti ottanta bambine e tate e due tipi di paasciugamani bianchi, giganti e I ristoranti stasciutta a pasto. Il resort è noto di pregio da usare negli spoglia- Uno per ogni gruppo in cui è divisa per la sua scuderia ippica, ma la toi. Allestita una enorme sala la comitiva azzurra. Per la squadra Figc ha ottenuto che in questo cucinerà il cuoco di Coverciano. giochi con playstation e X-box, mese i cavalli siano alloggiati almaxi-schermi tv, calcio balilla, trove. Quadrupedi sfrattati. ping pong e biliardo. Ieri Balotelli si è dedicato Chiuso pure l’eliporto. allo «snooker», il biliardo all’inglese. Buffon e PirAmbasciatore Oggi alle 19 ora brasiliana la lo hanno preso confidenza con la spiaggia privata «De Sao Braz», sabbia bianca e palme da cocco. squadra parteciperà all’inaugurazione di Casa AzNella hall è stata montata una mega tv al plasma zurri, a Porto Real, nelle vicinanze del ritiro. Alla da 70 pollici, all’occorrenza è disponibile una sala serata presenzieranno l’ambasciatore italiano in cinema. Possibile un safari in jeep attraverso fiu- Brasile, Raffaele Trombetta, e il console italiano a mi, stagni e foreste circostanti per incontrare anti- Rio, Mario Panaro. © RIPRODUZIONE RISERVATA lopi, gazzelle, coccodrilli, zebre, cammelli, scim-
3
IN VOLO CON GLI AZZURRI DODICI ORE DA ROMA A RIO DE JANEIRO
Super Mario show per i salatini... In top class posti solo per pochi Balotelli affamato stoppa l’intervista di Albertini. Big in «Magnifica», gli altri si stringono DAL NOSTRO INVIATO
MASSIMO CECCHINI MANGARATIBA
Dodici ore di volo con uno steward speciale a bordo. Si chiama Mario Balotelli, che ad un certo punto - alle ore 0.45 italiane - prende il microfono e invita tutti i passeggeri
a mettersi seduti «altrimenti non ci portano da mangiare». Come potete capire, il volo che ha portato la Nazionale da Roma a Rio de Janeiro (concluso alle 7 del mattino locali di ieri) si è svolto all’insegna del buonumore, soprattutto da quando l’attaccante, affamato, si è messo sorridente a caccia di salatini, interrompendo di fatto la conferenza di Demetrio Albertini con l’irruzione davanti all’occhio delle telecamere. Non solo prima Ma non sono mancate anche altre particolarità. Ad esempio, nel nuovis-
Mario Balotelli, 23 anni, sul volo per il Brasile a caccia dei salatini IPP
Cassano, al centro, e gli altri azzurri all’arrivo a Rio ANSA
simo airbus A330 dell’Alitalia non erano a disposizione posti in classe «Magnifica» per tutti e così i più giovani del gruppo come numero di presenze (Perin, Darmian, Immobile, Verratti, Insigne, Cerci, De Sciglio e Ranocchia) si sono adattati si fa per dire - in «Classical Plus». In volo anche la compa-
gna del c.t., Novella Benini, e tre mogli di atleti (con relativa prole e tate al seguito): Carolina Cassano, Roberta Marchisio e Michela Aquilani, che aspetta una seconda figlia destinata a chiamarsi Diamante. Per il ritorno l’Alitalia ha già pronti 7 scali differenti per riportare la Nazionale in patria.
Fuso orario e premio In volo, sereno è parso anche Demetrio Albertini, vicepresidente federale. «L’Italia deve puntare al massimo. Il Lussemburgo? Vincere e giocare bene sarebbe stato meglio, ma quel che importa è trovare la migliore condizione e la concentrazione. Questa Nazionale può andare lontano, come ha fatto all’Europeo e in Confederations Cup». Possibile, ma adesso si lavora. Per questo lo staff medico ha messo a disposizione melatonina per far assorbire il prima possibile gli effetti del fuso orario e allenarsi così al meglio. Poi, a ore, sarà la volta del colloquio sui premi (solo per semifinale e finale). Il montepremi lordo è invitante, circa 5 milioni di euro, che finirà comunque in beneficenza. © RIPRODUZIONE RISERVATA
SABATO 7 GIUGNO 2014
LA GAZZETTA DELLO SPORT
7
8
LA GAZZETTA DELLO SPORT
SABATO 7 GIUGNO 2014
MONDIALE -5 GLI ARBITRI
4
le novità
NUMERO 1 DAL 2011
Sì alle telecamere sul gol fantasma Spray per tenere a bada le barriere
S
GOALCONTROL-4D Niente più reti fantasma Le 14 telecamere (7 per porta) registrano la posizione del pallone in 3D: se supera la linea, l’arbitro riceve un segnale
SPRAY PER LA BARRIERA Distanze rispettate sulle punizioni La linea con lo spray (che svanisce entro un minuto) a 9,15 metri dalla palla obbliga la barriera a tenere la distanza AP
STRETTA DI MANO A FINE PARTITA Fair play come nell’hockey La vera novità riguarderà l’obbligo di mettersi in fila e stringersi la mano a fine partita, come nell’hockey LAPRESSE
Arbitri, tecnologia e fair play «Corrono più dei giocatori» Busacca è l’allenatore della squadra speciale dei 33 fischietti mondiali Regole semplici contro il gioco violento, i tuffi e le simulazioni DAL NOSTRO INVIATO
FABIO LICARI RIO DE JANEIRO
Sarà il Mondiale dello spray per le barriere. Sarà il Mondiale della tecnologia per i gol fantasma. «E spero sia anche il Mondiale del fair play e del rispetto: ecco il messaggio che dobbiamo dare. Alla fine di ogni partita riuniremo i giocatori nel cerchio di centrocampo per la stretta di mano». Una specie di terzo tempo mutuato dall’hockey. Massimo Busacca, tuta rossa, pant aloncini ner i, dir ige l’allenamento degli arbitri al Centro de Futebol Zico,
un’ora e mezza da Copacabana, località Recreio dos Bandeirantes: caldo e moscerini. Quattro anni fa era in campo, oggi è il designatore arbitrale Fifa. Agonismo Busacca ha portato in Brasile 33 fischietti (dei quali 10 riserve) e puntato sulla preparazione fisica: «Visto quanto corrono? Come e più dei calciatori». In Sudafrica la finale spettò a un europeo (l’inglese Webb), per cui è probabile che l’onere dell’ultimo atto al Maracanà tocchi al Sudamerica o addirittura a un altro continente. «Ancora presto per decidere, anche se fin
I MIGLIORI
Europei al top Occhio ai giovani Gassama e Perez RIO (f.li.) Parlare di candidati alla finale è troppo presto. Oggi i migliori (Webb, Proença, Rizzoli, Kuipers) sono europei, ma l’Europa ha avuto il 2010. Negli altri continenti da tenere d’occhio alcuni giovani come Gassama (Gambia), Roldan Perez (Colombia) e l’uzbeko Irmatov. Molto quotato l’americano Geiger.
dal primo turno le designazioni sono fatte in prospettiva. Conta la condizione fisica e mentale: nelle prime partite tutti vogliono far bella figura, nessuno vuole perdere, ci sono più tatticismi e quindi il compito è molto difficile». Ma, per Busacca, non dipende dalla partita: «Italia-Inghilterra è una sfida tra due campioni del mondo ma non è diversa da un’altra gara tra due meno titolate». A proposito di Italia, non c’è nessuna «lista nera» nella quale sarebbe inserita, come qualcuno ha ipotizzato: «Gli arbitri non hanno “liste nere”: l’Italia, come tutte le grandi, merita rispetto
4
IL NUMERO
33
Gli arbitri del Mondiale (comprese le riserve): 10 europei, 5 africani, 5 asiatici, 5 centronordamericani, 6 sudamericani, 2 dall’Oceania
per la sua storia e il suo gioco». No direttive Un aiuto agli arbitri arriverà dalla tecnologia: il sistema Goalcontrol-4D, con 14 telecamere ad alta velocità, avviserà l’arbitro se la palla è entrata (in meno di un secondo). Molto più frequente sarà l’uso dello spray per le punizioni: una linea sulla barriera, un segno dov’è la palla, e una distanza (finalmente) fissa di 9,15 metri. «Per perdere meno tempo ed evitare contestazioni». E poi, naturalmente, le solite questioni: fuorigioco, tackle da dietro, rigori. «Non ci sono direttive particolari, il calcio è sempre quello e gli arbitri conoscono le regole: ormai hanno assorbito le precisazioni sul concetto di interfer e n z a . S e qu a l c h e decisione sarà più difficile è perché il calcio è difficile. Ma se un fallo da dietro è da “rosso” o da “giallo” lo capiscono bene da soli. Speriamo piuttosto che non ci sia gioco violento e che nessuno voglia vincere simulando e tuffandosi. Questo no». © RIPRODUZIONE RISERVATA
Massimo Busacca Nato a Bellinzona (Svizzera) il 6 febbraio 1969, arbitro internazionale dal 1999 al 2011. Ha diretto la finale di Champions 2009 tra Barcellona e Manchester United. Ha partecipato a due Mondiali (2006 e 2010) e all’Europeo 2008. Dal 2011 guida il dipartimento arbitrale della Fifa
SABATO 7 GIUGNO 2014
LA GAZZETTA DELLO SPORT
9
MONDIALE -5
Francia sotto shock Ribery si arrende al mal di schiena Niente Mondiale per l’esterno, al suo posto Cabella «Mi hanno rubato l’anima, ma il forfait era inevitabile» ALESSANDRO GRANDESSO @agrandesso PARIGI
Didier Deschamps si era giocato la carta dell’ottimismo e alla fine aveva deciso di inserire lo stesso Franck Ribery nella lista dei 23 per il Brasile. Scelta azzardata perché ieri è arrivata la bastonata: l’esterno del Bayern Monaco resta a casa, bloccato dal solito mal di schiena. Niente Mondiale, quindi, che il 31enne aveva annunciato come l’ultimo della sua carriera. Un po’ come aveva fatto a suo tempo Zinedine Zidane, che lo aveva tenuto a battesimo nel 2006, portando però la Francia in finale, persa contro l’Italia. Drammatico il commento di Ribery: «Mi hanno rubato l’anima, ma il forfait era inevitabile». Il francese d’altronde lo scorso inverno aveva accarezzato a lungo l’idea di poter vincere il Pallone d’Oro e forse si pregustava una vendetta personale, nel ruolo di trascinatore ed erede di Zizou. I Bleus invece dovranno rinunciare non solo alla sua lea-
Deschamps si giustifica per la scelta azzardata: «All’inizio i test erano positivi»
Guerra La commissione medica Fifa dovrà valutare le cartelle sanitarie degli infortunati prima di autorizzare i riservisti. Dopo il forfait choc di Montolivo, e quelli datati di Strootman e Falcao, l’infermeria premondiale si è riempita di altri incerottati: dall’uruguayano Suarez all’inglese Oxlade, dal portoghese Ronaldo all’olandese Van Persie, gli argentini Palacio e De Michelis e i cileni Sanchez e Vidal. L’addio al Mondiale di Ribery ha provocato un’onda d’urto spettacolare sulle home page dei siti francesi, anche generalisti, facendo scalare in secondo piano pure i segnali di disgelo tra il presidente americano Obama e quello russo Putin sull’intricata crisi ucraina durante le commemorazioni del 70° anniversario dello sbarco in Normandia. La Francia del calcio d’altronde va in guerra con un’arma strategica in meno.
dership tecnica ma anche alla sua esperienza, sperando che la Fifa non faccia storie per poter rimpiazzare anche Clement Grenier, scartato per un problema agli adduttori, con i novellini Remy Cabella del Montpellier, e Morgan Schneiderlin del Southampton. Sostituti Per questo Deschamps ha puntualizzato subito che la lombalgia cronica di Ribery è peggiorata, proprio per giustificare fin da subito la richiesta delle sostituzioni d’emergenza: «Inizialmente i test medici sembravano soddisfacenti. Franck ha passato il primo periodo del ritiro tra cure ed esercizi, lavorando anche nei giorni di riposo. Quando sono aumentati i carichi però è tornato il dolore che l’ha bloc-
cato in allenamento e di sicuro non potrà giocare a breve». Al suo posto, quindi, è stato richiamato Cabella, 14 gol con il Montpellier, ma meno armato di Ribery. Ne è pienamente cosciente il c.t.: «Senza un Ribery al 100% siamo ovviamente meno performanti». Analisi scontata, ma Deschamps, che aveva già dovuto rinunciare al portiere di riserva Mandanda rimpiazzato da Ruffier, aveva già messo le mani avanti, domenica, alternando contro il Paraguay Remy del Newcastle e Griezmann della Real Sociedad nel ruolo di esterno sinistro, con riscontri positivi in particolare dal talentino cresciuto in Liga e andato in gol (1-1). Il tridente ormai dovrà fare riferimento su Benzema, puntando sulle giocate di Valbuena, fin da domani nell’ultimo test con la Giamaica a Lilla.
Franck Ribery, 31 anni, niente Mondiali REUTERS
© RIPRODUZIONE RISERVATA
d Appunti
ALTRI ASSENTI Ex presidente Fifa
Joao Havelange ricoverato
S
Teo Walcott, 25 anni, rottura del legamento crociato anteriore del ginocchio destro, niente Mondiale
RIO DE JANEIRO E’ stato nuovamente ricoverato in ospedale l’ex presidente della Fifa, Joao Havelange. Il 98enne brasiliano si trova nell’ospedale Samaritano di Rio de Janeiro, la stessa struttura in cui era rimasto per 64 giorni nel 2012 per complicazioni causate da una grave infezione al piede. Secondo fonti dell’ospedale nelle prossime ore sarà divulgato un bollettino medico per chiarire lo stato di salute di Havelange e le cause del suo ricovero. Il dirigente brasiliano è stato alla guida della Fifa per 24 anni, dal 1974 al 1998.
S Il ministro dello Sport
Giuseppe Rossi, 27 anni, non è stato inserito da Prandelli nella lista dei 23 per il Brasile dopo l’infortunio al ginocchio
S
Kevin Strootman, 24 anni, centrocampista della Roma e della Nazionale olandese, k.o. per infortunio
«Attacchi razzisti contro il Qatar»
DOHA Le rivelazioni dei media britannici su presunte tangenti pagate dal Qatar per assicurarsi il Mondiale di calcio del 2022 sono state bollate dal ministro dello Sport del ricco emirato, Salah bin Ghanem bin Nasser al-Ali, come «attacchi razzisti» nei confronti di Doha. L’agenzia di stampa ufficiale Qna riporta la notizia di una conversazione telefonica tra il ministro e il presidente del Consiglio Olimpico d’Asia (Coa), lo sceicco kuwaitiano Fahad alAhmed al-Sabah, nella quale lo ha ringraziato «per la posizione presa a difesa del Qatar contro la campagna di denigrazione sostenuta da alcuni media stranieri».
10
LA GAZZETTA DELLO SPORT
SABATO 7 GIUGNO 2014
MAGIC +3 MONDIALE
Ramos-Godin, punte in difesa Lo spagnolo è il difensore più costoso con Dani Alves, ma come l’uruguaiano porta gol e bonus PORTIERI Cod. 152 134 143 103 145 130 113 135 105 124 123 122 104 108 120 140 125 137 141 149 116 154 131 153 138 151 114 129 128 127 126 150 119 118 115 101 109 147 112 139 117 111 155 144 107 102 132 110 142 106 148 136 146 121
Nome ZEMMAMOUCHE MBOLHI ROMERO ANDUJAR RYAN LANGERAK COURTOIS MIGNOLET BEGOVIC JULIO CESAR JEFFERSON ITANDJE BARRY BRAVO HERRERA OSPINA JUNG S.R. NAVAS PLETIKOSA SUBASIC DOMINGUEZ BANGUERA LLORIS LANDREAU NEUER WEIDENFELLER DAUDA KWARASEY KAWASHIMA KARNEZIS KAPINO VALLADARES HART FOSTER DAVARI AHMADI BUFFON SIRIGU CORONA OCHOA ENYEAMA CILLESSEN KRUL RUI PATRICIO BETO AKINFEEV LODYGIN CASILLAS REINA BENAGLIO SOMMER MUSLERA SILVA HOWARD
Sq. (ALG) (ALG) (ARG) (ARG) (AUS) (AUS) (BEL) (BEL) (BOS) (BRA) (BRA) (CAM) (CAV) (CIL) (CIL) (COL) (COR) (CRI) (CRO) (CRO) (ECU) (ECU) (FRA) (FRA) (GER) (GER) (GHA) (GHA) (GIA) (GRE) (GRE) (HON) (ING) (ING) (IRA) (IRA) (ITA) (ITA) (MEX) (MEX) (NIG) (OLA) (OLA) (POR) (POR) (RUS) (RUS) (SPA) (SPA) (SVI) (SVI) (URU) (URU) (USA)
Costo 5 1 12 1 4 2 14 1 7 14 1 7 7 9 1 10 6 4 8 2 6 1 13 1 14 1 6 2 6 7 1 3 12 1 3 1 13 1 7 2 10 12 1 11 1 12 1 14 1 10 1 12 1 6
Sq. (ALG) (ALG) (ALG) (ALG) (ALG) (ALG) (ARG) (ARG) (ARG) (ARG) (ARG) (ARG) (ARG) (AUS) (AUS) (AUS) (AUS) (AUS) (BEL) (BEL) (BEL) (BEL) (BEL) (BEL) (BOS) (BOS) (BOS) (BOS) (BOS) (BOS) (BRA) (BRA) (BRA) (BRA) (BRA) (BRA) (BRA) (BRA) (CAM) (CAM) (CAM) (CAM) (CAM) (CAM) (CAM) (CAV) (CAV) (CAV) (CAV) (CAV) (CAV) (CIL) (CIL) (CIL) (CIL) (CIL) (CIL) (COL) (COL) (COL) (COL) (COL) (COL) (COL) (COR) (COR) (COR) (COR) (COR) (COR)
Costo 6 5 4 3 3 2 10 9 6 6 5 4 3 4 3 3 3 2 13 8 6 6 4 3 5 5 4 3 2 2 15 14 13 13 8 6 4 3 7 6 5 5 4 3 2 6 5 5 4 4 3 6 6 5 4 4 2 7 6 5 4 4 3 2 5 4 3 2 2 1
DIFENSORI Cod. 258 229 312 316 303 267 376 257 252 339 400 216 399 243 424 353 254 425 290 365 366 205 362 299 352 288 224 370 390 320 239 357 305 242 240 302 308 268 235 322 310 417 211 323 241 359 378 227 212 410 409 311 276 313 419 280 418 210 379 397 373 209 377 398 271 285 297 294 286 287
Nome GHOULAM BOUGHERRA MEDJANI MESBAH MANDI HALLICHE ZABALETA GARAY FERNANDEZ F. ROJO DEMICHELIS BASANTA CAMPAGNARO DAVIDSON MC GOWAN SPIRANOVIC FRANJIC WILKINSON KOMPANY VERMAELEN VERTONGHEN ALDERWEIRELD VAN BUYTEN LOMBAERTS SPAHIC KOLASINAC BICAKCIC VRSAJEVIC VRANJES MUJDZA DANI ALVES THIAGO SILVA MARCELO DAVID LUIZ DANTE MAICON MAXWELL HENRIQUE CHEDJOU NKOULOU MBIA BEDIMO ASSOU EKOTTO NYOM DANY TOURE ZOKORA BOKA AURIER DJAKPA BAMBA MEDEL ISLA MENA ALBORNOZ JARA ROJAS JOSE ARMERO ZUNIGA BALANTA YEPES ARIAS ZAPATA VALDES HONG KIM Y.G. LEE Y. KWAK KIM J.S. KIM C.S.
MAGIC LEGHE MONDIALE
GLI INCURSORI TEMIBILI DI TESTA (O AL CROSS) 1
2
3
1 Sergio Ramos, 28 anni, difensore della Spagna, in gol nella finale di Champions AP 2 Diego Godin, 28, uruguayano, anche lui a segno a Lisbona AP 3 Dani Alves, 31, laterale destro del Brasile AFP 262 256 361 317 246 411 354 238 300 337 402 346 401 250 213 264 330 201 251 343 245 364 392 292 341 393 295 273 416 315 226 415 414 326 356 275 314 230 423 321 375 360 342 380 291 381 358 329 270 304 389 388 277 253 218 222 391 282 233 214 278 351 383 382 272 269 219 340 318 266 236 215 228 422 327 420 421 319 306 265 296 202 309 384 206 325 248 374 324 249 225 307 279 244
GONZALEZ G. GAMBOA UMANA MILLER DIAZ DUARTE SRNA CORLUKA LOVREN PRANJIC VIDA SCHILDENFELD VRSALJKO ERAZO AYOVI' GUAGUA PAREDES ACHILIER EVRA SAKHO DEBUCHY VARANE MANGALA KOSCIELNY SAGNA DIGNE LAHM HUMMELS GROSSKREUTZ MERTESACKER BOATENG J. HOWEDES DURM OPARE SUMAILA INKOOM MENSAH BOYE AFFUL NAGATOMO YOSHIDA UCHIDA SAKAI G. MORISHIGE KONNO SAKAI H. TOROSIDIS PAPASTATHOPOULOS HOLEBAS MANOLAS MORAS TZAVELLAS IZAGUIRRE FIGUEROA BECKELES BERNARDEZ CHAVEZ JOHNSON CAHILL BAINES JAGIELKA SMALLING SHAW JONES HOSSEINI HEYDARI BEIKZADEH SADEGHI MONTAZERI HAJSAFI CHIELLINI BARZAGLI BONUCCI DE SCIGLIO PALETTA ABATE DARMIAN MORENO MARQUEZ GUARDADO LAYUN AGUILAR MAZA RODRIGUEZ REYES AMBROSE OMERUO ECHIEJILE YOBO OBOABONA EGWUEKWE BLIND MARTINS INDI JANMAAT DE VRIJ
(CRI) (CRI) (CRI) (CRI) (CRI) (CRI) (CRO) (CRO) (CRO) (CRO) (CRO) (CRO) (CRO) (ECU) (ECU) (ECU) (ECU) (ECU) (FRA) (FRA) (FRA) (FRA) (FRA) (FRA) (FRA) (FRA) (GER) (GER) (GER) (GER) (GER) (GER) (GER) (GHA) (GHA) (GHA) (GHA) (GHA) (GHA) (GIA) (GIA) (GIA) (GIA) (GIA) (GIA) (GIA) (GRE) (GRE) (GRE) (GRE) (GRE) (GRE) (HON) (HON) (HON) (HON) (HON) (ING) (ING) (ING) (ING) (ING) (ING) (ING) (IRA) (IRA) (IRA) (IRA) (IRA) (IRA) (ITA) (ITA) (ITA) (ITA) (ITA) (ITA) (ITA) (MEX) (MEX) (MEX) (MEX) (MEX) (MEX) (MEX) (NIG) (NIG) (NIG) (NIG) (NIG) (NIG) (OLA) (OLA) (OLA) (OLA)
4 4 3 2 2 1 10 7 6 5 4 3 3 5 4 4 3 2 10 9 8 7 6 5 4 3 14 12 10 9 7 5 4 4 4 3 3 2 1 8 6 5 4 3 3 2 7 6 6 3 3 2 4 3 2 2 1 12 10 8 7 5 5 4 4 3 3 3 2 2 11 11 8 6 5 5 4 7 6 5 4 4 3 2 6 5 4 4 3 2 8 7 6 6
367 407 408 406 237 332 231 281 387 386 385 289 274 220 413 412 293 349 283 336 284 404 405 204 298 338 368 345 247 348 259 334 301 232 335 255 403 217 396 234 223 394 395 260
VLAAR VELTMAN VERHAEGH KONGOLO COENTRAO PEPE BRUNO ALVES JOAO PEREIRA RICARDO COSTA NETO ALMEIDA KOMBAROV IGNASHEVICH BEREZUTSKIY V. ESCHENKO GRANAT KOZLOV SERGIO RAMOS JORDI ALBA PIQUE JUANFRAN AZPILICUETA MARTINEZ ALBIOL LICHTSTEINER RODRIGUEZ VON BERGEN SCHAR DJOUROU SENDEROS GODIN PEREIRA M. LUGANO CACERES PEREIRA A. FUCILE COATES BEASLEY JOHNSON F. CAMERON BESLER BROOKS CHANDLER GONZALEZ O.
(OLA) (OLA) (OLA) (OLA) (POR) (POR) (POR) (POR) (POR) (POR) (POR) (RUS) (RUS) (RUS) (RUS) (RUS) (RUS) (SPA) (SPA) (SPA) (SPA) (SPA) (SPA) (SPA) (SVI) (SVI) (SVI) (SVI) (SVI) (SVI) (URU) (URU) (URU) (URU) (URU) (URU) (URU) (USA) (USA) (USA) (USA) (USA) (USA) (USA)
5 4 3 3 12 11 6 5 3 3 2 8 6 5 5 3 3 15 13 13 7 6 6 4 12 8 5 5 5 4 11 9 8 7 5 4 4 6 5 5 4 4 3 2
CENTROCAMPISTI Cod. 548 515 615 509 590 654 728 536 600 552 510 707 710 708 709 518 666 577 735 736 609 737 566 529 607 533 549 692 672 691 690 633 644 596 610 564 693 605 667 624 670 628 636 551 568
Nome FEGHOULI BRAHIMI MOSTEFA BENTALEB LACEN TAIDER YEBDA DI MARIA MASCHERANO GAGO BIGLIA RODRIGUEZ M. PEREZ ALVAREZ FERNANDEZ CAHILL VIDOSIC JEDINAK OAR BRESCIANO MILLIGAN TROISI HAZARD DE BRUYNE MERTENS DEMBELE FELLAINI JANUZAJ WITSEL CHADLI DEFOUR PJANIC SALIHOVIC LULIC MISIMOVIC HAJROVIC IBRICIC MEDUNJANIN VISCA OSCAR WILLIAN PAULINHO RAMIRES FERNANDINHO HERNANES
Sq. (ALG) (ALG) (ALG) (ALG) (ALG) (ALG) (ALG) (ARG) (ARG) (ARG) (ARG) (ARG) (ARG) (ARG) (ARG) (AUS) (AUS) (AUS) (AUS) (AUS) (AUS) (AUS) (BEL) (BEL) (BEL) (BEL) (BEL) (BEL) (BEL) (BEL) (BEL) (BOS) (BOS) (BOS) (BOS) (BOS) (BOS) (BOS) (BOS) (BRA) (BRA) (BRA) (BRA) (BRA) (BRA)
Costo 8 7 5 4 4 3 2 16 8 6 5 4 4 3 2 10 6 6 5 4 4 3 21 13 13 12 11 10 9 8 3 13 11 10 8 6 5 5 4 16 13 11 8 8 7
595 597 652 543 617 601 658 657 561 538 721 665 661 537 563 729 505 521 730 641 526 562 704 501 646 637 587 583 593 584 627 513 722 519 512 527 655 611 635 631 588 713 668 714 662 622 612 522 572 705 706 638 634 660 517 602 695 697 696 625 647 560 589 725 582 726 727 683 503 619 669 734 504 545 579 570 542 585 565 677 581 687 580 689 688 659 524 598 626 544 694 553 555
LUIZ GUSTAVO MAKOUN SONG ENOH MOUKANDJO MATIP TOURE TIOTE' GRADEL DIE ISMAEL VIDAL VALDIVIA DIAZ GUTIERREZ ARANGUIZ BEAUSEJOUR CARMONA SILVA F. RODRIGUEZ J. CUADRADO GUARIN QUINTERO AGUILAR SANCHEZ RAMIREZ KOO KI S.Y. LEE C.Y. KIM B.Y. PARK BORGES BARRANTES CALVO BOLANOS CUBERO TEJADA MODRIC RAKITIC PERISIC KOVACIC BROZOVIC VUKOJEVIC SAMMIR VALENCIA NOBOA MONTERO CASTILLO IBARRA MENDEZ GRUEZO RIBERY POGBA VALBUENA CABAYE MATUIDI GRENIER SISSOKO MAVUBA OZIL SCHWEINSTEIGER GOTZE KROOS DRAXLER KHEDIRA GINTER KRAMER AYEW ASAMOAH MUNTARI WAKASO ATSU BADU ESSIEN KAGAWA HONDA ENDO KIYOTAKE HASEBE AOYAMA KATSOURANIS SAMARIS KARAGOUNIS KONE FETFATZIDIS TZIOLIS CHRISTODOULOPOULOS MANIATIS PALACIOS ESPINOZA NAJAR GARCIA GARRIDO
(BRA) (CAM) (CAM) (CAM) (CAM) (CAM) (CAV) (CAV) (CAV) (CAV) (CAV) (CIL) (CIL) (CIL) (CIL) (CIL) (CIL) (CIL) (CIL) (COL) (COL) (COL) (COL) (COL) (COL) (COL) (COR) (COR) (COR) (COR) (COR) (CRI) (CRI) (CRI) (CRI) (CRI) (CRI) (CRO) (CRO) (CRO) (CRO) (CRO) (CRO) (CRO) (ECU) (ECU) (ECU) (ECU) (ECU) (ECU) (ECU) (FRA) (FRA) (FRA) (FRA) (FRA) (FRA) (FRA) (FRA) (GER) (GER) (GER) (GER) (GER) (GER) (GER) (GER) (GHA) (GHA) (GHA) (GHA) (GHA) (GHA) (GHA) (GIA) (GIA) (GIA) (GIA) (GIA) (GIA) (GRE) (GRE) (GRE) (GRE) (GRE) (GRE) (GRE) (GRE) (HON) (HON) (HON) (HON) (HON)
7 7 6 5 5 4 19 7 7 4 3 17 13 6 5 5 4 3 2 15 14 9 6 5 4 3 6 5 4 4 3 5 4 3 3 2 2 15 12 11 6 5 4 3 10 7 6 4 4 3 2 21 15 10 9 9 6 5 4 17 16 13 11 8 7 5 3 13 7 6 6 5 4 4 12 10 7 6 4 3 6 6 5 5 4 4 4 3 6 4 3 3 3
Il tuo fanta campionato? Da noi è gratis Il fanta Mondiale con i tuoi amici? Organizzalo e gestiscilo gratis con Magic Leghe Mondiale. Basta iscrivere la tua squadra e poi invitare tramite Facebook o email i tuoi avversari a farlo. Con Magic Leghe non avrai bisogno di perdere tempo a calcolare punteggi e classifiche. E potrai scegliere la maglia personalizzata del tuo club, con tanto di stadio e motto societario. Nella sezione statistiche, poi, troverai ogni informazione utile per seguire l’andamento di Brasile 2014 giocatore per giocatore. 738 556 653 567 671 592 679 591 680 678 532 650 621 711 656 576 712 632 531 520 616 599 733 731 732 629 569 682 681 604 608 623 702 703 640 651 530 525 720 719 718 620 618 664 606 502 686 540 547 649 645 723 557 535 724 528 574 674 673 546 523 717 516 716 648 575 675 507 541 684 685 594 642 558 554 639 715 534 514 698 578 699 506 700 676 701
CLAROS GERRARD STERLING HENDERSON WILSHERE LAMPARD OXLADE CHAMBERLAIN LALLANA BARKLEY MILNER DEJAGAH SHOJAEI NEKOUNAM RAHMANI TEYMOURIAN JAHANBAKHSH HAGHIGHI PIRLO DE ROSSI CANDREVA MOTTA MARCHISIO VERRATTI AQUILANI PAROLO PENA HERRERA FABIAN BRIZUELA MEDINA MIKEL ONAZI AZEEZ REUBEN ROBBEN SNEIJDER DE JONG CLASIE WIJNALDUM DE GUZMAN FER NANI MOUTINHO VELOSO MEIRELES AMORIM WILLIAM CARVALHO DZAGOEV FAIZULIN SHIROKOV SAMEDOV ZHIRKOV GLUSHAKOV DENISOV SHATOV DAVID SILVA INIESTA XAVI XABI ALONSO FABREGAS CAZORLA MATA BUSQUETS KOKE SHAQIRI INLER XHAKA BEHRAMI DZEMAILI BARNETTA FERNANDES LODEIRO RODRIGUEZ C. GONZALEZ GARGANO RIOS PEREZ D. DEMPSEY BRADLEY DISKERUD JONES DAVIS BEDOYA BECKERMAN ZUSI GREEN
(HON) (ING) (ING) (ING) (ING) (ING) (ING) (ING) (ING) (ING) (IRA) (IRA) (IRA) (IRA) (IRA) (IRA) (IRA) (ITA) (ITA) (ITA) (ITA) (ITA) (ITA) (ITA) (ITA) (MEX) (MEX) (MEX) (MEX) (MEX) (NIG) (NIG) (NIG) (NIG) (OLA) (OLA) (OLA) (OLA) (OLA) (OLA) (OLA) (POR) (POR) (POR) (POR) (POR) (POR) (RUS) (RUS) (RUS) (RUS) (RUS) (RUS) (RUS) (RUS) (SPA) (SPA) (SPA) (SPA) (SPA) (SPA) (SPA) (SPA) (SPA) (SVI) (SVI) (SVI) (SVI) (SVI) (SVI) (SVI) (URU) (URU) (URU) (URU) (URU) (URU) (USA) (USA) (USA) (USA) (USA) (USA) (USA) (USA) (USA)
2 16 13 13 12 11 9 8 6 5 7 5 5 4 3 3 2 16 12 10 8 8 6 6 4 6 5 5 5 4 5 5 4 2 20 16 7 6 6 5 4 13 11 7 7 3 2 10 8 8 7 5 5 4 4 18 17 15 13 12 10 9 8 6 14 11 7 6 6 5 3 7 6 6 5 4 3 11 7 6 5 4 4 3 3 2
Sq. (ALG) (ALG)
Costo 8 7
ATTACCANTI Cod. 893 895
Nome SLIMANI SOUDANI
932 867 802 839 858 876 859 938 862 868 912 824 843 873 830 841 847 811 827 904 818 801 823 831 851 812 928 927 890 902 934 933 865 836 807 916 917 894 845 855 877 860 886 814 929 863 875 844 825 921 813 899 918 919 810 833 835 913 871 856 882 880 891 908 837 903 937 874 850 906 869 889 888 911 819 809 864 885 897 905 907 834 920 808 935 815 817 936 879 838 832 846 826 870 872 915 804 900 842 861 926 820 884 840 910 901 853 857 930 931 821 925 878 924 896 822 892 866 909 898 816 829 881 923 922 803 848 914
GHILAS MESSI AGUERO HIGUAIN LAVEZZI PALACIO LECKIE TAGGART LUKAKU MIRALLAS ORIGI DZEKO IBISEVIC NEYMAR FRED HULK JO BERNARD ETO'O WEBO CHOUPO MOTING ABOUBAKAR DROGBA GERVINHO KALOU BONY SIO YA KONAN SANCHEZ VARGAS PINILLA ORELLANA MARTINEZ J. GUTIERREZ BACCA IBARBO RAMOS SON JI D.W. KIM S.W. PARK LEE K.H. RUIZ CAMPBELL BRENES MANDZUKIC OLIC JELAVIC EDUARDO REBIC CAICEDO VALENCIA ROJAS AYOVI' J. BENZEMA GIROUD GRIEZMANN REMY MULLER KLOSE REUS PODOLSKI SCHURRLE BOATENG K.P. GYAN WARIS AYEW J. OKAZAKI KAKITANI OKUBO MITROGLOU SAMARAS SALPINGIDIS GEKAS COSTLY BENGTSON MARTINEZ R. ROONEY STURRIDGE WELBECK LAMBERT GOOCHANNEJHAD ANSARIFARD BALOTELLI IMMOBILE CASSANO CERCI INSIGNE PERALTA HERNANDEZ GIOVANI DOS SANTOS JIMENEZ EMENIKE MOSES MUSA ODEMWINGIE AMEOBI VAN PERSIE HUNTELAAR LENS KUYT DEPAY RONALDO HUGO ALMEIDA POSTIGA VARELA KERZHAKOV KOKORIN IONOV KANUNNIKOV DIEGO COSTA TORRES PEDRO VILLA STOCKER DRMIC SEFEROVIC MEHMEDI GAVRANOVIC SUAREZ CAVANI FORLAN RAMIREZ STUANI HERNANDEZ A. ALTIDORE JOHANNSSON WONDOLOWSKI
(ALG) (ARG) (ARG) (ARG) (ARG) (ARG) (AUS) (AUS) (BEL) (BEL) (BEL) (BOS) (BOS) (BRA) (BRA) (BRA) (BRA) (BRA) (CAM) (CAM) (CAM) (CAM) (CAV) (CAV) (CAV) (CAV) (CAV) (CAV) (CIL) (CIL) (CIL) (CIL) (COL) (COL) (COL) (COL) (COL) (COR) (COR) (COR) (COR) (COR) (CRI) (CRI) (CRI) (CRO) (CRO) (CRO) (CRO) (CRO) (ECU) (ECU) (ECU) (ECU) (FRA) (FRA) (FRA) (FRA) (GER) (GER) (GER) (GER) (GER) (GHA) (GHA) (GHA) (GHA) (GIA) (GIA) (GIA) (GRE) (GRE) (GRE) (GRE) (HON) (HON) (HON) (ING) (ING) (ING) (ING) (IRA) (IRA) (ITA) (ITA) (ITA) (ITA) (ITA) (MEX) (MEX) (MEX) (MEX) (NIG) (NIG) (NIG) (NIG) (NIG) (OLA) (OLA) (OLA) (OLA) (OLA) (POR) (POR) (POR) (POR) (RUS) (RUS) (RUS) (RUS) (SPA) (SPA) (SPA) (SPA) (SVI) (SVI) (SVI) (SVI) (SVI) (URU) (URU) (URU) (URU) (URU) (URU) (USA) (USA) (USA)
6 36 26 22 18 17 7 6 17 12 4 22 17 28 22 18 13 7 21 13 11 7 21 17 14 11 8 7 19 15 8 6 17 14 12 10 9 10 8 6 5 3 9 8 2 20 13 13 10 4 12 8 5 4 26 16 12 11 24 22 22 18 13 15 15 10 8 13 9 4 18 14 11 8 8 6 4 27 23 13 8 8 5 23 16 15 15 11 15 14 13 9 15 13 12 11 10 28 17 14 11 11 37 13 9 8 15 14 6 5 30 17 16 13 13 12 10 9 6 33 28 14 12 8 7 13 7 5
SABATO 7 GIUGNO 2014
LA GAZZETTA DELLO SPORT
11
MONDIALE - 5 LE AMICHEVOLI
Brasile, Fred c’è Ma per la torcida è troppo poco La vittoria sulla Serbia a San Paolo non basta: i tifosi pretendono di più e fischiano la Seleçao BRASILE SERBIA
1 0
PRIMO TEMPO 0-0 MARCATORE Fred al 13’ s.t.
BRASILE (4-3-3) Júlio César; Daniel Alves (dal 26’ s.t. Maicon), Thiago Silva, David Luiz, Marcelo (dal 29’ s.t. Maxwell); Luiz Gustavo, Paulinho (dal 19’ s.t. Fernandinho), Oscar (dal 1’ s.t. Willian); Hulk, Fred (dal 29’ s.t. Jô), Neymar (dal 36’ s.t. Bernard). ALLENATORE Luiz Felipe Scolari
ARBITRO Cáceres (Paraguay) NOTE Spettatori 67.042, 63.280 paganti, incasso non comunicato.
Fred zittisce i tifosi Il Brasile inizia il secondo tempo con Willian al posto di Oscar. È il duello più aperto per un posto di titolare. I tifosi invocano Luís Fabiano, centravanti del San Paolo, non convocato. Ma il pallone arriva poco a Fred, il nove brasiliano, finché al 13’s.t., Thiago Silva lo lancia magnificamente in area. Ivanovic va a vuoto, Fred controlla di petto, poi scivola ma da terra riesce a tirare in rete di destro: Brasile 1-0. L’autore della rete mette la mano nell’orecchio come chi dice: «Dove sono le proteste?» La Serbia non molla e crea buone occasioni: al 26’, Jojic, di testa, palo. Senza rischi Qui si vede però
SERBIA (4- 4-2) Stojkovic (dal 43’ s.t. Lukac); Basta (dal 41’ s.t. Vulicevic), Ivanovic, D.Tosic, Kolarov; Jojic, Tadic (dal 24’ s.t. Z.Tosic), Petrovic, Matic; Mitrovic (dal 35’ s.t. Dordevic), Markovic (dal 35’ s.t. Gudelj). ALLENATORE Drulovic AMMONITI Petrovic, Matic per gioco scorretto
vole di martedì col Panama. La Serbia è fuori dal Mondiale, ma molto determinata. Concede pochi spazi, prende le redini del centrocampo. Il Brasile pasticcia anche in difesa. A volte nemmeno Thiago Silva e David Luiz si capiscono. Le migliori occasioni del primo tempo sono «slave»: due chance con Kolarov e una con l’attaccante Mitrovic.
Il Brasile: da sinistra Julio Cesar, David Luiz, Fred, Thiago Silva, Luiz Gustavo; sotto Oscar, Dani Alves, Paulinho, Neymar, Marcelo, Hulk MAURICIO CANNONE SAN PAOLO (Brasile)
Il Brasile dovrebbe confortare il suo pubblico con una vittoria prima del debutto Mondiale: ma il successo sulla Serbia per 1-0 a San Paolo non piace agli esigenti tifosi paulisti, che fischiano la Seleção, nonostante il risultato. E’ una prima dimostrazione di ciò che aspetterà Scolari fra poco.
Serbi migliori Il c.t. vuole riprodurre la situazione che la sua squadra troverà giovedì prossimo. Quindi si gioca a San Paolo, città dell’apertura del Mondiale con Brasile-Croazia, e l’avversario deve essere simile ai croati. E chi più di una nazionale dell’ex Jugoslavia? Scolari schiera il Brasile campione della Confederations Cup. Ritornano l’ex milanista Thiago Silva in difesa ed il centrocampista Paulinho, risparmiati nell’amiche-
l’anima europea del Brasile. Scolari effettua vari cambi. Persino Neymar, che non è in gran giornata, viene sostituito. Poi il romanista Maicon sostituisce Daniel Alves sulla fascia destra. Il Brasile non fa grande pressing nel finale. Qualche volta la Serbia si fa vedere nell’area di Júlio César, viene annullato un gol regolare a Hilk per fuorigioco inesistente e oltre il novantesino Lukac, portiere riserva serbo, fa la parata più bella della gara su colpo di testa di Jô, che aveva sostituito Fred, deviando in angolo. Non è un Brasile da buttare. Ma al Mondiale ci vuole molto di più per chi lotta per il sesto titolo. © RIPRODUZIONE RISERVATA
4
GERMANIA-ARMENIA 6-1
OGGI IN CAMPO
Klose supera G. Müller Löw in ansia per Reus
S
(p.f.a.) Sei gol con 5 marcatori diversi; il record di Klose che supera Gerd Müller (69° centro in nazionale, ma in 132 gare contro le 62 del centravanti anni 70), una varietà lussuosa di uomini e disposizioni, ma la Germania che batte l’Armenia prima di volare stasera in Brasile ha anche un’ansia. Reus, infortunio alla caviglia, è finito in ospedale: si teme un forfait. Qualche crepa in difesa, tre chance lasciate agli armeni, ma la fase offensiva è spettacolare anche nel primo tempo finito 0-0. Dopo apre Schürrle (tacco su assist di Podolski), pareggia Mkhitaryan su rigore, quindi lo show: Podolski, Höwedes, Klose (tuffo di testa) e doppietta di Götze. Primo a tempo a 4-3-3, dopo il più classico 4-2-3-1. Weidenfeller; J. Boateng (22’ s.t. Grosskreutz), Mertesacker, Hummels, Höwedes; Khedira (14’ s.t. Schweinsteiger), Lahm (1’ s.t. Özil), Kroos; Schürrle (30’ s.t. Götze), Müller (22’ s.t. Klose), Reus (45’ p.t. Podolski).
Argentina e Spagna test verità Oggi in campo, fra le mondialiste CamerunMoldova; ArgentinaSlovenia; Belgio-Tunisia; El SalvadorSpagna; InghilterraHonduras. La scorsa notte invece si sono giocate queste gare: ColombiaGiordania; CroaziaAustralia; GiapponeZambia; Costa Rica-Irlanda; Grecia-Bolivia, MessicoPortogallo.
CAPELLO PERDE IL CAPITANO
Russia ok col Marocco Ma Shirokov rinuncia MOSCA La Russia di Fabio Capello chiude con una vittoria la sua preparazione al Mondiale. Nell’ultimo test prima dell’impegno in Brasile, allo stadio Lokomotiv di Mosca, i russi superano 2-0 il Marocco: apre le marcature, su azione da calcio d’angolo, Vasily Berezutsky al 29’ mentre nella ripresa, al 13’, arriva lo spettacolare raddoppio firmato da Yuri Zhirkov. Intanto il c.t. ha deciso di rinunciare al capitano Roman Shirokov, infortunato al tendine d’Achille e da un mese e mezzo in situazione precaria. Shirokov sarà operato lunedì. Al suo posto già richiamato il centrocampista Pavel Mogilevets. Sull’assenza di Shirokov, Capello ha detto: «Lui gioca un ruolo importante nella squadra, ma ora altri hanno l’opportunità di mostrare quello che sono capaci di fare. Preoccupato? Io sono una di quelle persone che vede il bicchiere sempre mezzo pieno».
12
LA GAZZETTA DELLO SPORT
SABATO 7 GIUGNO 2014
MERCATO Sanchez: il ragazzo ha da tempo detto sì alla serie A, il Barça attende però un rilancio della Juve, che è per ora arrivata a 15 milioni contro una richiesta di 25. Infine, Berardi: si decide tutto entro mercoledì prossimo, il Sassuolo vorrebbe rinnovare la comproprietà, ma la Juve sembra invece intenzionata a consegnare alle cure di Conte il talento Under 21 più puro del nostro calcio; l’ultima parola tocca appunto a Berardi.
Ultima idea Juve: chiesto Lukaku Mou ora ci pensa Sondaggio per il prestito del centravanti belga di proprietà Chelsea. Llorente può andare via MIRKO GRAZIANO MILANO
RIVOLUZIONE IN ATTACCO E RINNOVI 1
La Juventus si muove là davanti. La new entry è Romelu Lukaku, classe 1993, di proprietà Chelsea, centravanti della nazionale belga. Marotta si è informato con Mourinho, sulla base di un prestito oneroso con diritto di riscatto. Rivoluzione... L’unico attaccante oggi certo di restare a Torino è Carlitos Tevez (ieri a cena con i dirigenti del Boca, club nel quale tornerà a fine contratto), in partenza Mirko Vucinic e Fabio Quagliarella, sul mercato anche Sebastian Giovinco e Fernando Llorente. Già, di fronte a un’offerta adeguata, il gigante navarro può partire. D’altronde, sarebbe tutta plusvalenza per un atleta che ha già compiuto 29 anni e che dopo una stagione da 18 reti (coppe comprese) potrebbe anche portare nelle casse bianconere una ventina di milioni. Le mosse principali in entrata riguardano Alvaro Morata, Alexis Sanchez e Domenico Berardi, giocatori indicati direttamente da Antonio Conte. Trattative calde, portate avanti contemporaneamente. Morata può arrivare in prestito oneroso con diritto di riscatto fissato intorno ai 15 milioni di euro. Il Real vorrebbe però mantenere la possibilità di un controriscatto in proprio favore: Marotta non è contrario, ma soltanto di fronte a una cifra non inferiore ai 18 milioni, «guadagno» che renderebbe meno dolorosa l’eventuale perdita del 21enne centravanti. Capitolo
Se parte Llorente... Lukaku è di fatto in concorrenza con Alvaro Morata, ma potrebbe arrivare insieme allo spagnolo se nel frattempo venisse ceduto Fernando Llorente. Il Chelsea valuta il cartellino del belga intorno ai 25 milioni di euro, Marotta offre 2 milioni di prestito oneroso con diritto di riscatto fissato a quota 15 milioni. I margini ci sono, e sembrano anche buoni, occhio però alla concorrenza molto forte dell’Atletico Madrid e della stessa Premier League. Lukaku ha segnato 33 reti ufficiali fra West Bromwich ed Everton, club nei quali ha giocato in prestito dal 2012 ad oggi. Carte last minute: i soliti Drogba ed Eto’o, anche se la Juve non intende andare oltre l’accordo annuale, sia con il 36enne ivoriano sia con il 33enne camerunese. Il Chiello è suo fratello Siamo intanto vicinissimi al rinnovo
Per lo spagnolo sono attese offerte di oltre 20 milioni. Rinnovo Chiellini: firmerà fino al 2017 2
3
1 Romelu Lukaku Bolingoli è nato ad Anversa il 13 maggio 1993; 2 Fernando Llorente, 29 anni e 18 gol in maglia bianconera; 3 Giorgio Chiellini, classe 1984, alla Juve dall’estate 2005 AP/ANSA
del contratto di Giorgio Chiellini, che firmerà fino al 2017: è in bianconero dal 2005. Fra l’altro, Claudio Chiellini (gemello dello juventino) ha appena rinunciato alla carriera da agente per entrare nello staff del club campione d’Italia come manager per il mercato minore. Infine, dalla Germania rimbalza nuovamente con forza la notizia di un interessamento di Marotta per Kevin Trapp, 23enne portiere tedesco dell’Eintracht Francoforte. Va detto che è stato appena rinnovato di un anno il contratto di Storari, vice di Buffon.
A
ALTRI AFFARI
S
Ruben Botta 24 anni, centrocampista argentino dell’Inter. Il nuovo Cagliari di Giulini vorrebbe portarlo in rossoblù
S
Federico Piovaccari 29 anni. L’attaccante ha ricevuto un’offerta dal Giappone. Lo cerca l’Fc Tokyo allenato da Ficcadenti
S
Ivan Rakitic 26 anni, centrocampista del Siviglia. Il Barcellona sta per perfezionare l’acquisto del calciatore croato
LE TRATTATIVE PRIME MOSSE DI GIULINI
Il nuovo Cagliari riparte da Conti E spunta Zeman Idee Andreolli, Longo e Botta La Roma dopo Keita stringe per Uçan e tratta Balanta ALESSANDRO RUSSO MILANO
Lunedì prossimo Massimo Cellino sbarca a Cagliari per perfezionare la cessione del club rossoblù all’imprenditore milanese Tommaso Giulini per 45 milioni di euro. Il nuovo presidente all’atto della firma del preliminare d’acquisto ha versato cinque milioni, che andranno ad unirsi ad altri 20 milioni che saranno versati martedì all’atto della cessione. I restanti 20 saranno versati a Cellino nei prossimi 18 mesi in più tranche. Il nuovo presidente del Cagliari si è messo subito al lavoro per la nuova stagione. Prima mossa una lunga telefonata col capitano Andrea Conti, che si avvia alla riconferma come leader dei rossoblù. Nelle intenzioni della nuova proprietà c’è anche quella di ascoltare Astori, il difensore che negli ultimi anni è stato spesso al centro di diverse e ripetute sirene di mercato. Sul centrale pressing della Lazio che vorrebbe rifondare la difesa partendo dal suo ingaggio. Capitolo allenatore. In prima battuta l’idea è quella di riportare Lopez alla guida tecnica dopo il breve interregno di Pulga, ma la pista che conduce a Zeman è l’alternativa più intrigante. Dopo i primi contatti attesi sviluppi nei prossimi giorni. Tra i desideri ci sono gli interisti Longo, Andreolli e soprattutto l’argentino Botta. Altri affari Dopo Keita, la Roma stringe per Uçan, centrocampista del Fenerbahçe. Il problema restano le modalità di pagamento (i turchi vogliono i 10 milioni in sei mesi, la Roma li vuole pagare in tre anni): si cerca un punto d’incontro, magari a metà strada (18 mesi). In difesa, invece, Toloi verso il ritorno al San Paolo (rifiutato il rinnovo del prestito), cresce la possibilità che possa arrivare Balanta, centrale di 21 anni del River Plate. Si muove il Toro. Ieri è arrivato in Italia Martinez, prelevato dallo Young Boys e oggi sarà il turno di Peres proveniente dal Santos. Per entrambi visite mediche e firma del contratto. Nel mirino anche l’argentino del Boca Juniors Mino Sanchez, classe ’90, centrocampista mancino con passaporto spagnolo. Intanto Genoa e soprattutto Parma si muovono per il portiere Avramov svincolato dal Cagliari. Estero Colpo del Barcellona: in arrivo Ivan Rakitic centrocampista del Siviglia per una cifra vicina ai 25 milioni di euro. Offerta dell’Fc Tokyo di Ficcadenti a Piovaccari. © RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA
PANCHINA BIANCOCELESTE CONTINUA LA TRATTATIVA CON L’EX ALLENATORE MILANISTA
Lazio-Allegri, sponsor Galeone «So che è attratto dal progetto» Nuovo, decisivo vertice la prossima settimana. Parolo: va trovata l’intesa con il giocatore STEFANO CIERI ROMA
Allegri-Lazio, la trattativa va avanti e riceve pure la benedizione di Giovanni Galeone, il maestro dell’ex tecnico del Milan: «Ho visto Italia-Lussemburgo a Perugia con Massimiliano e abbiamo parlato della Lazio - ha raccontato ieri a Radio Kiss Kiss Galeone -. Mentre altre volte mi aveva confessato che le proposte ricevute non gli interessavano, stavolta ho visto un atteggiamento diverso da parte sua. Massimiliano ha speso parole importanti nei confronti di Lo-
tito e del progetto biancoceleste per la prossima stagione. E Parolo e Basta sono due ottimi giocatori...». Parole significative quelle di Galeone, «papà» calcistico dell’Allegri calciatore a Pescara e poi suo allenatore anche a Perugia e Napoli. Parole significative, anche perché il colloquio cui si riferiscono è avvenuto il giorno stesso dell’incontro tra Allegri e il d.s. della Lazio Tare. I due si sono incrociati (sulla E45) mentre l’ex allenatore si recava a Perugia per la partita della Nazionale e il dirigente raggiungeva Rimini per la final eight del campionato Primavera. La trattativa Allegri è attratto dall’idea Lazio e il club biancoceleste è fortemente tentato dalla possibilità di affidare la panchina a un allenatore di alto profilo. Ma il matrimonio resta complicato. Il nodo principale è la richiesta economica del tecnico, che è di 2,5 milioni
Il problema è economico: il tecnico chiede 2,5 milioni, Lotito sta riflettendo per tre anni. Un impegno gravoso, ma Lotito ci sta pensando. La decisione sarà presa verso la fine della prossima settimana. Probabile un nuovo vertice con Allegri, questa volta oltre a Tare dovrebbe esserci pure lo stesso Lotito. Che potrebbe proporre un ingaggio a cifre più basse, ma con l’inserimento di vari bonus. A quel punto bisognerà vedere cosa deciderà Allegri. Più semplice, invece, il capitolo relativo alle richieste tecniche. Perché i movimenti di mercato compiuti dalla Lazio negli ultimi giorni forniscono già delle garanzie sufficienti. È fatta per il riscatto di Candreva e l’acqui-
IL MEMORIAL sto di Basta, ben avviate le trattative per Astori e De Vrij, molto vicino l’ingaggio di Parolo. Per quest’ultimo c’è l’accordo col Parma (5,5 milioni), va trovata quella col giocatore, operazione non semplicissima. Ieri sera a Villa San Sebastiano Lotito e Tare hanno incontrato l’agente del giocatore, Filippo Cavadini. Il vertice è stato utile, ma c’è ancora molto da lavorare per trovare l’intesa. Le alternative I dirigenti biancocelesti sono comunque fiduciosi e sperano di ufficializzare nei prossimi giorni sia Parolo sia Candreva e Basta, più almeno uno tra Astori e De Vrij. In modo da presentarsi con un biglietto da visita convincente al nuovo vertice con Allegri. Le alternative al milanista restano al momento sullo sfondo. Con Donadoni c’è stato un contatto, ma il tecnico del Parma pare poco attratto dall’idea di lasciare la panchina del club emiliano. Aspettano invece una chiamata Stefano Pioli e Simone Inzaghi e resta in stand by pure l’allenatore in carica Edy Reja, la cui conferma pare però sempre più lontana.
Massimiliano Allegri, 46 anni AP
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Domani Max a Pescara per Zucchini (fr.vell.) L’appuntamento è per domani alle 20.30 all’Adriatico di Pescara. Cinque allenatori di A riuniti per ricordare l’amico scomparso Vincenzo Zucchini, ex giocatore e allenatore del club abruzzese. All’evento, organizzato dall’ex di «Campioni» Francesco Gullo, hanno aderito più di 100 ex calciatori che hanno fatto la storia del Pescara. In campo (oltre a mille bambini) Grosso, Oddo, Mauro Esposito, Acerbi che verrà premiato per il suo impegno e l’ex genoano Thomas Skuhravy. Leo Junior manderà un video messaggio. E verrà ricordato anche un altro personaggio del calcio pescarese, il portiere Franco Mancini. Alla moglie Chiara verrà consegnata una targa. Ma i pescaresi sono stuzzicati dalla presenza degli allenatori: Allegri, Galeone, Gasperini, Di Francesco e in particolare Zeman. La piazza lo vuole ancora sulla panchina del Pescara.
SABATO 7 GIUGNO 2014
LA GAZZETTA DELLO SPORT
13
MERCATO
Milan casa Berlusconi Silvio si lancia: «Vinciamo con Inzaghi» Prima volta nella nuova sede per il patron, che si commuove e loda Barbara: «Un genio dell’organizzazione» FABIANA DELLA VALLE MILANO
Il brindisi, la visita al nuovo ufficio, l’espressione di stupore di fronte alla parte del museo a lui dedicata. Poi la passeggiata con la maglia numero uno in bella mostra. Benvenuti al B Day, ovvero il primo giorno di Silvio Berlusconi a casa Milan. Adesso che la politica non gli dà più le soddisfazioni di una volta, Silvio si è rifugiato tra le braccia del suo grande amore, l’unico che non lo tradisce mai: il Milan. Gli sono bastate poche serate passate a scarabocchiare moduli su un pezzo di carta per riscoprirsi più innamorato che mai. Berlusconi non è mai andato via, però ultimamente non era stato molto presente nella quotidianità della sua creatura calcistica. Silvio ha vissuto con amarezza l’ultima deludente stagione, ma l’incontro con Filippo Inzaghi ha contribuito a restituirgli entusiasmo e voglia di investire per tornare grandi come un tempo. Lui e Pippo condividono la passione e l’amore viscerale per il calcio, così sono bastati due incontri per risvegliare il vecchio ardore. Quel genio di Barbara Berlusconi ieri si è ripreso il Milan, ha chiuso la porta in faccia al passato (Seedorf) e ha trasferito a Inzaghi i gradi di condottiero: con lui vuole aprire un ciclo vincente, ripartendo dai giovani e dagli italiani. È arrivato poco dopo le 14. Accompagnato dalla figlia, ha perlustrato tutto il palazzo, ha voluto vedere l’ufficio di Barbara e quello di Galliani, poi si è sistemato nel suo (quarto piano, arredamento semplice con due divani e molte fotografie dei tanti trionfi). Infine ha pranzato in buona compagnia: tavola-
IL DEBUTTO NEL NUOVO UFFICIO 1
2
i trofei dell’era Berlusconi Silvio Berlusconi è proprietario del Milan dal febbraio 1986 e da allora ha conquistato 28 titoli in 28 anni.
3
1 Silvio Berlusconi, 77 anni, con la figlia Barbara, 29, nel nuovo ufficio al quarto piano di casa Milan. Lady B si è occupata personalmente dell’allestimento 2 Il saluto ai tifosi 3 Padre e figlia mostrano la maglia personalizzata di Silvio BUZZI/IPP/LAPRESSE
«
Ho visto Pippo determinato, affamato di vittorie e coerente col club
SU FILIPPO INZAGHI NEO ALLENATORE MILAN
«
Seedorf? Non parliamo del passato. Su di lui deciderà il consiglio
SU CLARENCE SEEDORF ALLENATORE USCENTE
«
Credo che Mario resterà, speriamo che impari a fare il centravanti
SU MARIO BALOTELLI ATTACCANTE ROSSONERO
LE TRATTATIVE ROSSONERE CONTINUA IL PRESSING DEL BENFICA PER CRISTANTE
Riscattato Poli dalla Samp Alex ha firmato sino al 2016 In settimana sbarca Menez Ai blucerchiati vanno 2,5 milioni e la seconda metà di Salamon. Per Rami c’è ottimismo CARLO LAUDISA @carlolaudisa MILANO
Il Milan ha risolto le prime due compartecipazioni: una in entrata, l’altra in uscita. Andrea Poli dalla prossima stagione sarà per intero di proprietà del club rossonero, mentre il difensore Salamon passerà a titolo definitivo alla Sampdoria. L’intesa è stata trovata in queste ore e verrà formalizzata la prossima settimana. Al club blucerchiato va un corrispettivo di circa 2,5
28
Andrea Poli, 24 anni FORTE
Alex, 31 anni, difensore BUZZI
milioni di euro ed è una valutazione che riflette l’ottima stagione del centrocampista trevigiano. Affermatosi con Allegri, ha superato anche le iniziali titubanze di Seedorf e ora può contare anche sulla fiducia incondizionata di Pippo Inzaghi. Il suo riscatto va considerato come il primo passo della valorizzazione dell’onda verde rossonera. Ora nell’agenda di Adriano Galliani ci sono le altre comproprietà. La
più calda è quella con il Chievo per Alberto Paloschi, reduce da un campionato eccellente, condito da 13 gol. La linea milanista è quella di non ricorrere al rinnovo, ma proprio per questo non è facile trovare un punto d’intesa con la società del presidente Campedelli. In programma c’è anche un incontro con il Parma per definire il futuro di Ricky Saponara e con il Brescia per il giovane portiere Gori.
ta da 18 in terrazza, al terzo piano, un mix tra calcio e politica: oltre ai due amministratori delegati c’erano, tra gli altri, Confalonieri, il leghista Salvini, tifoso milanista (che uscendo ha annunciato trionfante: «Inzaghi sarà il nuovo allenatore»), la Gelmini, l’architetto Novembre e infine il neo acquisto Alex col procuratore Kia Joorabchian. Risate, brindisi e tanti complimenti a Lady B, artefice della nuova sede, che papà Silvio ha definito «un genio dell’organizzazione. Peccato non possa giocare...». Dopo il banchetto, c’è stata la visita al museo, il momento più coinvolgente di tutto il tour rossonero. «Sono molto emozionato da questo luogo, che racchiude i momenti più belli della nostra storia. Devo ringraziare mia figlia Barbara per tutto questo, però le ho detto che la sala delle coppe mi è sembrata troppo piccola: si dovrà provvedere ad aggregare un’altra sala per le coppe future». Vincenti, giovani e italiani Ecco il Berlusconi innamorato che non vuole vivere solo di ricordi, ma vuole tornare a emozionarsi sul campo. Con Inzaghi, che ieri è partito per Rimini per sostenere il fratello Simone nella semifinale scudetto della Primavera (nello staff di Pippo entrerà Alfredo Magni come preparatore dei portieri, che ha lavorato anche con Prandelli alla Fiorentina, mentre come preparatore atletico si
rivedrà Daniele Tognaccini). «Il Milan deve tornare protagonista in Italia, in Europa e nel mondo. Inzaghi l’ho visto molto determinato, affamato di vittorie e coerente con tutto ciò che vogliamo che sia il Milan. Stiamo valutando varie possibilità sul mercato, speriamo di poter mettere in campo una squadra che possa aprire un nuovo ciclo. Vorrei costruire un Milan forte con giocatori italiani, non è stato bello vedere la finale di Coppa Italia con un solo italiano in campo su 22. Ci aspettiamo molto dai giovani del ’96, ’97 e ’98, abbiamo talenti straordinari». Il riferimento è a Hachim Mastour, talento classe ’98: Berlusconi ieri in sede ha visto un suo video ed è rimasto molto colpito. Porte chiuse per Seedorf Nel nuovo Milan potrebbe esserci Balotelli («Credo che resterà, speriamo che impari a fare il centravanti»), di sicuro non Seedorf. Berlusconi prima dice che su di lui «deciderà il consiglio», poi quando qualcuno gli domanda che cosa lo ha infastidito di più dell’olandese, taglia corto: «Parliamo delle cose future, il passato è alle spalle». Poco prima, a un tifoso che gli chiedeva di Clarence, aveva risposto secco: «Non resta». Silvio non ha intenzione di incontrare Seedorf per provare a mediare, l’impressione è che si andrà avanti per vie legali. Il Milan non ha fretta, Inzaghi e Galliani hanno già iniziato a lavorare e il nuovo tecnico può essere presentato anche il giorno del raduno. La giornata è stata intensa, Berlusconi lascia casa Milan poco dopo le 17. Il piazzale si svuota, l’ultima ad andare via è una signora con un cagnolino con la maglia di Kakà. Chissà se Berlusconi avrà preso spunto per il prossimo regalo al suo Dudù. © RIPRODUZIONE RISERVATA
l’ex attaccante rossonero La firma Ieri s’è concluso con una firma solenne l’iter milanese di Alex. Il difensore brasiliano s’è impegnato con il Milan sino al 2016 con un ingaggio stagionale da 2,5 milioni netti. Accompagnato dal suo agente Kia Joorabchian l’ex del Psg ha espresso tutta la sua soddisfazione a Galliani prima di ripartire per le vacanze. Invece Jeremy Menez è attesa a Milano la prossima settimana. Anche lui sosterrà le visiste mediche prima di controfirmare il contratto con i rossoneri sino al 2017. Pressing Nonostante il Milan abbia ritenuto inadeguata l’offerta di 3 milioni per Cristante, il Benfica non intende mollare la presa. Il club portoghese è intenzionato ad alzare la posta per convincere i vertici milanisti a cederlo: magari concedendo un diritto di opzione per un eventuale ritorno alla base. Agli inizi della prossima settimana è atteso anche il verdetto del Valencia su Rami. Galliani ha offerto 3,8 milioni di euro e il neo-proprietario del club spagnolo appare orientato al sì. © RIPRODUZIONE RISERVAT
Pato in vacanza a Taormina con la fidanzata TAORMINA (s.l.) Alexandre Pato si trova da alcuni giorni in vacanza a Taormina con la fidanzata Sofia (brasiliana di Belo Horizonte). L’ex attaccante del Milan ha parlato del Mondiale di calcio che sta per iniziare: «Vincerà il Brasile. L’Italia potrebbe arrivare in finale trascinata da Balotelli». Pato ha apprezzato la cucina siciliana e in particolare gli spaghetti alle vongole.
DOPO L’INTERVENTO ALLA TIBIA
Montolivo lascia la clinica: «Morale alto» Il peggio è passato, anche se non sarà facile guardare le partite dell’Italia dal divano. Riccardo Montolivo è stato dimesso ieri dalla clinica «La Madonnina» di Milano dopo l’intervento per la frattura alla tibia sinistra. Rientrerà tra sei
mesi circa. «Il morale è alto. Mi ha fatto molto piacere la visita del presidente Silvio Berlusconi, che è sempre unico». Sulla Nazionale ha detto: «L’1-1 contro il Lussemburgo non deve farci preoccupare. Posso soltanto dire “Forza azzurri”».
14
LA GAZZETTA DELLO SPORT
SABATO 7 GIUGNO 2014
MERCATO
Nuova vita Inter Zanetti da luglio vicepresidente L’ex capitano firma oggi il contratto biennale con deleghe. Prima farà il telecronista al Mondiale LUCA TAIDELLI @LucaTaidelli MILANO
Manca soltanto la firma, che però potrebbe arrivare oggi, poi Javier Zanetti diventerà vicepresidente dell’Inter. Il tutto non prima dell’1 luglio, visto che fino al 30 giugno sarà in essere il suo contratto da calciatore. Dopo l’accordo di massima del mese scorso, la «pratica» era stata congelata perché il direttore generale Marco Fassone sino a giovedì notte è stato in full immersion sull’operazione rifinanziamento.
Strada facendo La carica -
con cui il 40enne argentino affiancherà Angelomario Moratti, prevede diverse deleghe, ma anche una certa flessibilità legata al fatto che essendo un territorio inesplorato, soltanto strada facendo Javier capirà con quali compiti si sente più a suo agio e con quali meno. Il tutto insomma all’insegna della massima fiducia e continuità. Nel frattempo da settembre Zanetti inizierà un corso di Economia e Management dello sport presso l’università Bocconi. Lezioni con il professor Dino Ruta. E in parallelo studierà anche l’inglese. Staff medico, c’è anche Macrì
Corsa contro il tempo Ora
che è arrivato il closing con le banche, un «tappo» che ha bloccato diverse attività interne, la corsa contro il tempo è legata agli impegni del capitano. Che domattina raggiungerà Madrid per giocare l’amichevole tra leggende di Inter e Real - se da centravanti, come ha suggerito Erick Thohir, lo deciderà l’allenatore Walter Zenga - e poi passerà qualche
cordo era stato trovato da settimane. Ora si tratta solo di verificare la stesura e di restituirlo firmato. Poi a luglio, compatibilmente anche con gli impegni televisivi di cui sopra, Zanetti terrà una conferenza stampa e inizierà la nuova vita da dirigente.
Javier Zanetti, 40 anni, con il presidente Erick Thohir, 44 INTER.IT
giorno in Argentina, prima di volare in Brasile, dove commenterà le partite della Seleccion per la tv messicana. Ieri Filippo Cavadini, l’agente di Pupi, ha ricevuto copia del contratto. Su contenuti, durata (due anni) e ingaggio l’ac-
Novità pure nello staff sanitario. Con Volpi e Casalini è in arrivo Macrì, il «medico del sorriso»
Tra le situazioni che si sbloccheranno a breve in società c’è anche quella dello staff medico. Già dai test del 4 luglio ad Appiano che precederanno la salita a Pinzolo del 9, il nuovo responsabile diventerà il dottor Piero Volpi (già all’Inter dal 1995 al 2000), mentre a seguire direttamente la prima squadra sarà il dottor Daniele Casalini, anche lui un ex. La novità è rappresentata da Giovanni Macrì, conosciuto nel mondo dello spettacolo come il medico del sorriso. Macrì dovrebbe entrare nel nuovo staff sanitario nerazzurro per i problemi di postura che spesso affliggono i calciatori a loro insaputa originando problematiche di una certa importanza quali tendinopatie e pubalgia. © RIPRODUZIONE RISERVATA
4
I NUMERI
858
Le partite giocate da Javier Zanetti in 19 stagioni con la maglia dell’Inter. L’argentino è arrivato nell’estate dal 1995
16
I trofei conquistati da Zanetti con l’Inter: 5 scudetti, 1 Champions League, 1 Mondiale per club, 1 Coppa Uefa, 4 Coppe Italia e 4 Supercoppe italiane
2
Gli anni di contratto da vicepresidente che l’argentino firmerà nelle prossime ore. Il 30 giugno scade il suo vincolo da calciatore
MERCATO NO PURE SIQUEIRA: VA DA SIMEONE
Niente Tom Ince «Grazie, ma resto in Inghilterra» MILANO
Arrivano due no. E se la firma dell’esterno Siqueira con l’Atletico Madrid era nell’aria - annunciato ieri l’accordo col Granada per l’esterno -, fa più notizia il «grazie lo stesso» con cui Tom Ince ha spiegato che preferisce rimanere in Premier. «Ho deciso che il mio futuro immediato nel calcio è in Inghilterra». Questo l’annuncio che nel pomeriggio ha raggiunto i tifosi nerazzurri che speravano nell’arrivo a parametro zero del figlio del mitico Paul, all’Inter dal ‘95 al ‘97. Il 22enne esterno offensivo in scadenza di contratto con il Blackpool ha invece spiegato che non lascerà casa. «Sono lusingato dall’interesse di tanti club ha detto Ince jr. che nei giorni scorsi era stato a Milano col padre e aveva incontrato anche Thohir -, ma ora è meglio se Tom Ince, 22 anni ACTIONIMAGES resto in patria». Behrami e M’Vila Tom Ince sarebbe stata una scommessa. Restano da colmare quattro vuoti: l’esterno, due centrocampisti centrali e un attaccante. Senza dimenticare i rinnovi di Jonathan e Ranocchia, con quest’ultimo che parlerà col d.t. Ausilio al rientro dal Brasile. In mezzo - senza che questo escluda Behrami, pallino di Mazzarri - piace M’Vila, talento che si è perso al Rubin. I russi però chiedono i 15 milioni che l’avevano pagato al Rennes. L’Inter ci sente solo per un prestito o inserendo una contropartita tecnica. Voci turche (Besiktas) per Silvestre, di ritorno dal prestito al Milan. lu.tai. © RIPRODUZIONE RISERVATA
SABATO 7 GIUGNO 2014
LA GAZZETTA DELLO SPORT
15
MERCATO
Il grido di Strama: «Udinese, dimostrerò che non hai sbagliato»
v
DIFENSORE DEL 1996
E per il polacco Bochniewicz firma a un passo
identiKit & CARRIERA
il personaggio IL RITORNO IN PANCHINA
UDINE (fr.vell.) Si ritroverà l’8 luglio l’Udinese di Stramaccioni. Due settimane di lavoro ad Arta Terme, poi alcune prestigiose amichevoli, anche all’estero, il 2 agosto col Watford. Intanto ieri si è visto in sede il giovane e promettente difensore polacco della Reggina (classe 1996) Pawel Bochniewicz: è fatta. Dusan Basta è a un passo dalla Lazio. Grande soddisfazione, invece, per lo sponsor Dacia che col Dacia sponsor Day, i nomi di tre piccole aziende al suo posto sulla maglia bianconera, ha vinto il Grand Prix di Pubblicità Italia.
L’ex tecnico dell’Inter: «Io umile e ambizioso come il club Di Natale? Mi ha segnato sempre, sarà un onore allenarlo Che peccato sentire certi commenti dopo il mio esonero» DAL NOSTRO INVIATO
FRANCESCO VELLUZZI UDINE
Siede alla destra del padre. Cioè Gianpaolo Pozzo. Perché chi lo ha voluto fortissimamente è Gino, il figlio, ma poi è il vecchio che deve dare la benedizione. E così Andrea Stramaccioni, entusiasta di un nuovo primo giorno di scuola, incassa il benvenuto del patron dell’Udinese: «Non mi soffermo più sul passato – dice Pozzo senior –, ora c’è il presente e un allenatore che abbiamo voluto, una scelta ponderata per mesi caduta sul dottor Stramaccioni. È la migliore che potevamo fare. Un giorno vorremmo vincere lo scudetto, ma partiamo dalla salvezza. Io sono un tifoso e sogno in grande». Ad Andrea Stramaccioni, che sa perfetta-
«
Il messaggio di auguri scritto da Moratti è quello che voglio più ricordare ANDREA STRAMACCIONI ALLENATORE UDINESE
mente che nello spogliatoio bianconero è sempre apparso il cartellone dei 40 punti, devono essere fischiate le orecchie. Ma, mostrandosi carico, simpatico e sorridente, ha usato spesso il romanesco, e poi ha detto: «Tenete buona la parte della salvezza. Scherzi a parte, sono contento perché questa società ha un modo unico di fare calcio in Europa. Farò di tutto per dimostrare che non si sono sbagliati». Strama ha usato il tu in rispo-
PRIMAVERA OGGI SEMIFINALE COL TORO
Lo scudettino Lazio passa da Tounkara, il «piccolo Balotelli» DAL NOSTRO INVIATO
VINCENZO D’ANGELO RIMINI
L’adorazione per Balotelli non riesce proprio a mascherarla, e non è certo un caso se è soprannominato «Petit Balotelli». Mamadou Tounkara, 18 anni, senegalese nato in Spagna, porta sulle spalle il destino della Lazio Primavera – senza Lombardi e Minala, squalificati per tre e una giornata dopo le follie isteriche del derby – nella semifinale scudetto contro il Torino (oggi alle 21). Il «piccolo Balotelli» ha scelto il 45 come numero di maglia in prima squadra nel giorno del debutto in A. E il «45» di Mario si ripete nell’account Instagram del centravanti biancoceleste. Ma non sono le uniche analogie che ha con Balo, perché anche Tounkara è un predestinato. Lo scudetto lo ha vinto da protagonista 12 mesi fa, un anno sotto età. Era un Allievo, ma ha chiuso la stagione risultando decisivo, come Balotelli con l’Inter 2006-07. Stesso ruolo, stesse caratteristiche, stesso modo di vivere la vita di gruppo: Tounkara ha il viso ancora da bimbo, come Mario ama la compagnia degli amici e i social network e vive per il gol. Percorso Da un anno all’al-
tro Mamadou è maturato: sarà stato l’infortunio al ginocchio
Mamadou Tounkara, 18 D’ANNIBALE
che lo ha costretto a girare in stampelle per due mesi e a perdersi un Viareggio che lo attendeva da star, o la voglia di emulare l’amico Keita, volato in prima squadra. La Lazio per lui ha già tracciato un percorso simile: andrà in ritiro in prima squadra, poi farà la spola tra la A e la Primavera e da gennaio starà con i grandi, magari con un nuovo contratto, vista la scadenza troppo vicina di quello attuale (2015). Intanto però c’è uno scudetto da riconquistare. Mamadou non sentirà di certo la pressione: «Con tanta gente gioco meglio», ha ribadito. E stasera a Rimini è atteso il pienone. IL PROGRAMMA Oggi, ore 21: Lazio-Torino (a Rimini, diretta Rai Sport 1) Domani, ore 20.30: Fiorentina-Chievo (a Rimini, diretta Rai Sport 1) Finale mercoledì 11 a Rimini, ore 21
sta ai giornalisti, ha sempre trovato la battuta, ha ringraziato Massimo Moratti alludendo a quell’Inter che è un passato da archiviare. «Mi hanno scritto in tanti dall’Inter, ma il messaggio dell’ex presidente che mi ha portato in A è quello che più voglio ricordare. All’Inter mi lega un pezzetto di cuore, ma ora la mia testa è all’Udinese. Cercherò di capire tutto e smetterò di far vacanza, ne ho fatta fin troppa». La ferita Inter si apre per un attimo quando gli chiediamo del momento più brutto post esonero: «Il cambio di proprietà, poi avrei fatto a meno di sentire qualche dichiarazione sul mio operato». Aziendalista Ma ora c’è l’Udinese. Nessun contatto col predecessore Francesco Guidolin. «Ma appena capiterà mi
Ruolo Allenatore
Inter 2012-2013 Udinese 2014
farò una lunga chiacchierata, è un onore prendere il suo posto. L’Udinese è un grande club che è sempre entrato in Europa». Non parla di singoli, né di moduli, finché non saprà chi avrà a disposizione ad Arta Terme (dove ha vinto il primo scudetto Dilettanti alla guida della Romulea contro l’Aldini di Milano). Fa un’eccezione solo per Di Natale: «Uno dei grandi campioni della Serie A. Ha fatto la storia e mi ha segnato sempre. Sarà un onore allenarlo». Per il resto si adatta già alla filosofia del club. Aziendalista, ma col cervello: «Mi è stato spiegato come pensa Gino Pozzo, a me il compito di dare valore aggiunto al progetto e moltiplicare il valore dei calciatori». Non a caso, valore aggiunto è la parola che Strama usa di più in un’ora di affollatissima conferenza, nel-
S
Andrea Stramaccioni, 38 anni, romano, da giocatore è cresciuto nella Romulea e poi è passato al Bologna, in C1. Nel 1994, a 18 anni, nella prima partita in rossoblù, ha subito un grave infortunio che l’ha costretto a ritirarsi ANSA
la quale parla anche del piacere di guidare tanti giovani di prospettiva. Ringrazia il suo agente Beppe Bozzo, posa con tutti, prende maglia dedicata e sciarpa ufficiale. Loda il capitale Muriel: «Ha avuto tanti problemi fisici, ma ha enormi qualità». Non annuncia lo staff che sarà, ma Dejan Stankovic compare come per magia al Friuli. Sarà lui ad affiancare il romano Strama (immaginiamo i siparietti con Pinzi e Domizzi...) in quest’avventura friulana. Poi Artico, Brunner, D’Urso, De Guidi e Miano confermati dal club, a cui vanno aggiunti Nista, Pannoncini e Sasso di Strama. Si parte l’8 luglio e lui non vede l’ora: «Umile, ambizioso, come l’Udinese. Darò tutto per società e tifosi perché loro non amano essere presi in giro». © RIPRODUZIONE RISERVATA.
16
LA GAZZETTA DELLO SPORT
SABATO 7 GIUGNO 2014
SABATO 7 GIUGNO 2014
LA GAZZETTA DELLO SPORT
17
I CONTI DEL CALCIO
La A spinge i ricavi del 6% 4 Tv, entrate boom ma rimane fuori dal podio Però ora il rischio il retroscena
DIRITTI 2015-18
Fatturato di 1,7 miliardi: Premier 2,9, Bundesliga 2, Liga 1,9 L’incidenza degli stipendi è la più alta tra le big d’Europa: 71% LO STUDIO DELOITTE IL CONFRONTO CON LE LEGHE EUROPEE ricavi: stadio
commerciale
Premier
Bundesliga 47%
23%
FATTURATO
diritti tv 31%
23%
2,9 mld
2 mld
Serie A 49%
29%
59%
11%
1,9 mld
46%
30%
Liga 22%
Ligue 11%
54%
1,3 mld
1,7 mld 35%
30%
INCIDENZA STIPENDI SUI RICAVI 71%
51%
56%
71%
66%
ANNUAL REVIEW OF FOOTBALL FINANCE DI DELOITTE - DATI RELATIVI ALLA STAGIONE 2012-13
MARCO IARIA @marcoiaria1
Cresce il calcio europeo, cresce pure la Serie A, a dispetto della crisi. Ma il pallone italiano rimane prigioniero di antichi vizi. È quanto emerge dall’Annual Review of Football Finance di Deloitte, che mette a confronto le principali leghe europee, sulla base dei dati economici del 2012-13. Il fatturato delle «big five» continua ad avere il segno più: la media è del 5% e nel caso della A si arriva al 6%, ma l’incremento è legato per oltre tre quarti al ri-
torno della Juve in Champions. In termini assoluti la A è a quota 1,7 miliardi. Cifra importante, non v’è dubbio. Il podio, tuttavia, è roba d’altri. La Premier viaggia a distanze siderali (2,9 miliardi), la Bundesliga incrementa i ricavi dell’8% e abbatte il muro dei 2 miliardi, poi c’è la Liga a 1,9. La Serie A è quarta e precede la sola Ligue (1,3 miliardi) che grazie alla spinta del Psg è in forte espansione: col +14% registra l’incremento maggiore tra le leghe principali, rispetto al 2011-12. Dipendenza Dario Righetti,
partner Deloitte, commenta:
«Nonostante il perdurare della crisi economica in Europa, per il secondo anno consecutivo, ognuna delle principali cinque leghe ha raggiunto livelli di fatturato da record, con ricavi totali che si sono quasi quadruplicati dal 1996-97. Se consideriamo poi i nuovi accordi televisivi per due delle maggiori leghe (Premier League e Bundesliga) a partire dalla stagione 2013-14, si può facilmente prevedere che i ricavi totali a superare gli 11 miliardi di euro con una crescita prevista di almeno il 10%». E l’Italia? Luci e ombre, secondo Righetti: «Il fatturato è cresciuto, ma le
squadre italiane continuano a essere fortemente dipendenti dai diritti televisivi che hanno rappresentato il 59% dei ricavi aggregati del 2012-2013, la porzione maggiore tra quelle delle 5 leghe europee». Con lo stadio che rappresenta ancora una minuscola fetta della ricchezza prodotta: appena l’11%. Allarma il trend negativo degli incassi al botteghino: nonostante le presenze siano cresciute, il gettito è calato del 5%. Profittabilità Le «big five» stanno mostrando una certa attitudine al contenimento dei costi, visto che solo il 25% del fatturato aggiuntivo è stato assorbito dall’aumento degli stipendi. Il rapporto tra costo del lavoro e ricavi continua a essere insostenibile per la Serie A: è vero che è sceso dal 74% al 71%, ma siamo lontani dai virtuosismi della Bundesliga (51%). La lega tedesca e quella inglese sono le uniche a generare profitti operativi, col record della Bundesliga: utili cresciuti del 39% a 264 milioni. Segno negativo per il campionato italiano, ma in netto miglioramento: il risultato della gestione ordinaria è passato da -160 a -53 milioni. © RIPRODUZIONE RISERVATA
IL BRASILE CI ASPETTA. www.raisport.rai.it
Queste sono le offerte più alte pervenute per i diritti domestici premium della Serie A del triennio 201518. Ora al vaglio di Lega e Infront.
S
Pacchetto A Satellite Sky 355 milioni a stagione
S
Pacchetto B Digitale terrestre Sky 420
S
Pacchetto C Diritti accessori Fox 15 (non raggiunto il minimo d’asta)
S
Pacchetto D Esclusiva 12 squadre Mediaset 300 (condizionata all’acquisizione del pacchetto A o B) Fox 150 (non raggiunto il minimo d’asta)
S
Pacchetto E Internet Nessuna offerta
è di rifare l’asta
L’esito dell’asta per i diritti premium della Serie A 2015-18 sta spiazzando tutti. La Lega, Infront, ma paradossalmente anche gli stessi operatori che vi hanno partecipato. In una guerra senza esclusione di colpi, sullo sfondo dello scalpo della Champions per mano del Biscione, Sky e Mediaset hanno invaso a vicenda la piattaforma altrui per i pacchetti-principe, con 248 partite di 8 squadre tra cui Juve, Milan, Inter e Napoli. Alla fine le offerte di Sky sono risultate le più alte: 355 milioni per il satellite (contro i 350 di Mediaset), addirittura 420 per il digitale (280 per il rivale). «Una mossa aggressiva», attacca Marco Paolini di Mediaset. «Vince chi offre di più», replica Jacques Raynaud di Sky. Ragionamenti I club di A gongolano, considerando l’incasso potenziale al di là delle aspettative (il minimo d’asta per i pacchetti A+B era di 548 milioni). Ma se assegnassero entrambi i pacchetti a un solo soggetto rischierebbero l’altolà dell’Antitrust. L’incertezza aumenta perché Mediaset, che ha messo virtualmente un miliardo nelle buste, per il pacchetto secondario (quello di 12 squadre in esclusiva) ha presentato un’offerta «condizionata» all’acquisizione di A o B: una cifra enorme, 300 milioni, ma secondo una certa interpretazione del bando la busta è irricevibile. A quel punto ci sarebbero i 150 milioni di Fox, che però non raggiungono il minimo di 235. E comunque si discuterebbe sul fatto che Sky e Fox fanno capo a uno stesso proprietario, Murdoch. La Lega convocherà l’assemblea per il 19. I legali sono al lavoro, con le authority in preallarme. Non si tratta solo di scegliere le offerte più remunerative. Alla fine non è escluso che si rifaccia interamente il bando: è una clausola che può scattare dal momento che non sono arrivate offerte per il pacchetto di Internet. m.iar. © RIPRODUZIONE RISERVATA
La TV ufficiale dei Mondiali FIFA. Dal 12 giugno Rai scende in campo insieme alla Nazionale italiana di calcio con 25 partite in diretta, 8 ore di live al giorno sui canali Rai1, Rai2, RaiSport 1, in alta definizione su Rai HD e tutte le 64 partite in diretta su Radio 1 e Radio 2. Inoltre si possono seguire i Mondiali sul sito www.raisport.rai.it con la trasmissione in simulcast e in alta definizione delle gare trasmesse su Rai1.
TELEVISIONE UFFICIALE
18
LA GAZZETTA DELLO SPORT
SABATO 7 GIUGNO 2014
IL CALCIO CHE LE RISPOSTE DEL SONDAGGIO QUANTO POSSONO ESSERE EFFICACI LE PROPOSTE DELLA GAZZETTA? % di molto/abbastanza efficace molto abbastanza Galera, intesa come certezza della pena da scontare
63
Scioglimento di ogni forma di tifo ultrà Divieto di striscioni all’interno degli stadi
33
25
33
88%
66%
QUANTE SQUADRE DOVREBBE AVERE LA SERIE A? 29 33 30
36
39
38
39
22
32%
Bisogna infliggere pene certe e molto severe a società, calciatori e tifosi coinvolti
37
36
20
28
Bisogna rompere il legame tra ultrà e società, tanto nelle serie interiori quanto in A e B È la conseguenza delle restrizioni imposte ai tifosi: non si doveva vietare loro la trasferta
QUAL È LO STADIO MODELLO? 28
5
giugno 2014
26 26 28
26 26 25 25
22 24
22 18
8
aprile 2013
novembre 2013
novembre 2012
18
22
novembre 2012
49
19 14 6 8
Lo Juventus Stadium
20 novembre 2013
51
giugno 2014
8
9
novembre 2013 3
giugno 2014
52 Mi piacerebbero i playoff in A
giugno 2014
2
18
PLAYOFF IN A: SÌ O NO?
novembre 2013 aprile 2013
6 5 6
Riformare i campionati per avere meno squadre professionistiche
25 22
16
9 8 7
26
26
16 16 17
Inserire un tetto massimo alle rose delle squadre
28
24
22
22
Aumentare la tecnologia di supporto agli arbitri, per ridurne gli errori
41
Serve un intervento non solo della giustizia sportiva, ma anche dello Stato
novembre 2012
35
18 18
Controllare più severamente i bilanci, in modo da ridurre i debiti dei club
40
novembre 2013 aprile 2013
40
18 10
giugno 2014
23
Investire negli stadi, rendendoli moderni e sicuri
COME FARE PER ARGINARE I PROBLEMI CAUSATI DAGLI ULTRÀ?
Nulla, sono episodi che non si possono estirpare
DA DOVE PARTIRE PER RISOLLEVARE IL NOSTRO CALCIO? Potenziare le giovanili, magari obbligando le squadre a investire una quota del loro budget nel vivaio
Quelli spagnoli L’Emirates dell’Arsenal L’Allianz Arena di Real e Barcellona a Londra del Bayern a Monaco
NON mi piacerebbero i playoff, meglio la formula attuale
48 51 49
L’Amsterdam Arena dell’Ajax
GDS
Gli italiani: il calcio riparta dai giovani Un grande sondaggio, ecco le idee per ridare credibilità al movimento. Stadi nuovi e certezza della pena LUDOVICO MANNHEIMER
La stagione appena conclusa è stata difficile per il calcio italiano, soprattutto a causa delle intemperanze degli ultrà. Dalla sospensione di Salernitana-Nocerina ai disordini prima della finale di Coppa Italia, il tifo organizzato ha mostrato all’Italia il suo lato peggiore. Finora, a fronte di tante proposte, non si è trovato alcun rimedio. Eppure, ascoltando il parere degli italiani, la soluzione è solo una: per estirpare la violenza bisogna infliggere pene certe e molto severe. Le proposte Gazzetta A ulteriore conferma, la certezza della pena è anche la preferita tra le tre proposte che la Gazzetta ha formulato per fermare i violenti. È infatti l’88% a considerarla efficace, in particolare tra i più giovani. Non dispiace anche l’idea di sciogliere ogni forma di tifo ultrà, soprattutto da chi ha qualche anno in più e da chi segue meno il calcio. Sembra evidente quindi, visto anche il minor gradimento dell’idea di vietare gli striscioni, che gli appassionati – in particolare quelli sotto i 25 anni – non sono contrari a priori al tifo organizzato, ma sentono che è giunta l’ora di eliminare le mele marce, attraverso delle punizioni certe per chi sbaglia.
Italia sì Italia no
Lo Juventus Stadium è l’impianto italiano di riferimento
Genny ‘a carogna prima della finale di Coppa Italia a Roma
Credibilità Le sanzioni sono anche il primo passo per ridare credibilità al calcio, assieme a un’educazione ai valori dello sport che deve partire fin dalle giovanili. Solo così, secondo gli italiani, si potrà rivalutare l’immagine del pallone e far tornare la gente allo stadio. Se infatti il principale difetto degli impianti italiani resta la scomodità, negli ultimi mesi è aumentata la percezione di pericolosità, che certo non contribuisce a far tornare il pubblico. Resi gli stadi più sicuri, si potrà pensare a migliorarli, innanzitutto svecchiandoli ed eliminando le barriere. E non c’è bisogno di copiare da troppo lontano: gli impianti da prendere a modello sono
Gli intervistati pensano che l’introduzione del salary cap sul modello della Serie B renderebbe più avvincente il nostro campionato Gli impianti da prendere a modello per gli interessati sono lo Juventus Stadium, il Bernabeu di Madrid e il Camp Nou di Barcellona
4
I NUMERI
3
Il numero ideale delle retrocessioni dalla A alla B secondo il sondaggio.
16/18
Il numero di squadre che i tifosi vorrebbero vedere nella loro Serie A ideale.
infatti – per gli intervistati – lo Juventus Stadium, il Bernabeu e il Camp Nou. Gli stadi Un’altra questione che spesso torna alla ribalta senza che poi vi siano cambiamenti concreti è quella dell’accesso agli stadi. I biglietti sono infatti ancora oggi considerati troppo cari e difficilmente acquistabili, anche se gli intervistati hanno percepito qualche miglioramento negli ultimi mesi. Passando dagli impianti a quanto si vede sul campo, gli italiani si dividono sull’opportunità di introdurre anche in A i playoff. Come spesso accade, i più giovani sono più propensi alle novità, e spingono per avere delle finali scudetto, mentre i tifosi più senior sono affezionati al campionato così com’è. Salary cap Altro tema spesso discusso è l’introduzione in A di un salary cap, sul modello di quello usato in Serie B. Rispetto a novembre scorso rimane stabile il numero – elevato - di chi ritiene che con una misura del genere il campionato sarebbe più avvincente e aumenta quello di chi ritiene che sarebbe anche utile per ridurre i problemi economici. Il dubbio che così facendo i migliori giocatori scapperebbero all’estero, per quando ancora diffuso, è in diminuzione; forse perché, in realtà, la fuga oltre confine sta già avvenendo, con o senza tetto agli stipendi. © RIPRODUZIONE RISERVATA
SABATO 7 GIUGNO 2014
LA GAZZETTA DELLO SPORT
19
CALCIO E VIOLENZA Parola a Buffon: «Questo non è tifo»
Il caso Nocerina Il «confronto» tra tifosi della Nocerina e giocatori prima della sfida di Prima Divisione con la Salernitana, il 10 novembre 2013. Gli ultrà volevano che non si giocasse: il match è iniziato con 40’ di ritardo, poi 3 cambi e 5 infortuni nella Nocerina. L’arbitro ha sospeso la gara: i rossoneri sono stati esclusi dalla Lega Pro
Sul tema delle violenze ai calciatori è intervenuto anche Gigi Buffon, vicepresidente Aic, attraverso Facebook: «Fa rabbrividire leggere di tanta violenza e intimidazione nei confronti di giocatori la cui unica colpa è quella di non essere riusciti a vincere una partita – ha scritto il portiere della Nazionale –. Tutto questo non è normale. E mi rattrista leggere che la quasi metà di queste azioni sono fatte dai propri sostenitori. Serve un cambio di mentalità e serve subito: questo non è tifo».
L’Aic presenta un report da brividi su minacce e aggressioni: quasi il 50% dei casi avviene al Sud
Genny ‘a carogna non c’è solo per un motivo: si è esibito fuori tempo massimo. In compenso ce n’è per tutti i gusti: dalle minacce a Osvaldo nel ritiro di Brunico, al derby farsa Salernitana-Nocerina, alla banana lanciata a Constant. E poi: minacce, schiaffi, aggressioni, criminalità, calcioscommesse, maglie consegnate, calciatori finiti nella lista nera per un saluto alla curva avversaria, ragazzini picchiati, squadre che non scendono in campo, assedi e molto altro accaduto nell’ultima stagione (finale di Coppa Italia esclusa) intorno al pallone, dalla A ai dilettanti. Tutto questo è diventato un report: «Calciatori sotto tiro» presentato ieri in Figc dall’associazione di categoria in un incontro moderato dal direttore generale Gianni Grazioli. Un tentativo per dire basta al «calcio che non vogliamo». Minacce, Italia L’osservatorio è un punto di partenza. L’approdo finale (un mondo normale) è lontano. Non si nasconde il presidente Damiano Tommasi: «È persino difficile convincere i calciatori a denunciare i fatti, l’omertà è quasi la regola nonostante numeri da brividi». Questi: la maggior parte dei giocatori (35%) ha subìto violenza fisica, poi insulti e minacce (28%) più striscioni (13%) non proprio incoraggianti. E ancora: il 62% dei calciatori pro’ ha avuto problemi, va un po’ meglio nei dilettanti (38%), ma è un dato drogato dai tantissimi casi non segnalati per paura. Di solito le aggressioni sono contro la squadra (65%), ma quando è preso di mira un singolo (35%) è ancora più dura uscirne bene. Il dato più critico è il cosiddetto «fuoco amico»: picchiati e
La distribuzione geografica dei casi segnalati di violenza Sud
43% Nord
29% Centro
20% Isole
S
«Siamo i primi a metterci in discussione, abbiamo le nostre responsabilità. La normalità sarebbe il pubblico del Crotone sconfitto che applaude»
minacciati nel 47% dai propri tifosi, «solo» nel 31% da quelli avversari, mentre avanza in modo pericoloso un 22% di altri, modo per individuare la criminalità sempre più dentro al calcio grazie alle scommesse illecite e alle combine.
Distribuzione per categoria di calciatori Professionisti Dilettanti Casi censiti 65 Squadra
«Vero, le rispondo con un fatto che accade nei nostri stadi: sedersi nel posto assegnato è una rarità. “Tanto è lo stesso”. Non è lo stesso».
31% Tifosi avversari 22% Altri
47% Propri tifosi Distribuzione dei casi per luogo Stadio
55% Fuori stadio Ritiro
Il presidente Aic Damiano Tommasi, 40 anni IPP ROMA
«E vogliamo parlare della contestazione civile?». Damiano Tommasi parla come giocava: essenziale, asciutto e diretto. I tocchi di fino e l’ipocrisia non fanno parte del suo repertorio. Ha appena finito di presentare il report con numeri da brivido (i dettagli nel pezzo a fianco) per i giocatori, sotto tiro e minacciati dalla Serie A ai campi di Terza categoria. Ma il tentativo di formare «una nuova cultura sportiva» che permetta al calcio di vincere l’unica partita che conta (quella della civiltà), per Tommasi deve partire proprio dagli associati che rappresenta (è il presidente dell’Aic). Insomma, le vittime sono pure complici e sodali di un sistema sbagliato.
3% Tipologie di atti di intimidazione o violenza Violenza fisica
32% Minaccia/insulto
sputa di un evento rischierebbe anni di carcere, ma al massimo si becca un Daspo (spesso revocabile). Il paradosso è uno: le leggi in Italia sono all’avanguardia (sia sul piano penale, sia nel civile), ha spiegato Fabio Poli, direttore organizzativo Aic, ma è come non si fossero visti i risultati. Altro aspetto sono i social da noi usati per minacciare e fare pressioni sulle squadre, mentre all’estero sono strumento di aggregazione. «La nostra ambizione è cambiare la cultura sportiva in Italia – ha concluso Tommasi -. Mi auguro di chiudere questo osservatorio perché a corto di argomenti». Speranza condivisa.
Che ci dice dei club?
35 Singolo Distribuzione dei casi per tipologia di protagonisti
42%
La maggior parte dei giocatori ha subìto violenza fisica, poi insulti e minacce più striscioni allo stadio
Criscito ha saltato un Europeo perché ritratto in una foto scomoda con soggetti non cristallini. Il calcioscommesse ha evidenziato come sia considerato normale far vincere la propria squadra chiedendo agli avversari di perdere…
38%
Leggi da applicare Certo, l’attenzione
mediatica fa da freno, ma spesso si muove su logiche emotive (quando accadono i fatti). E soprattutto passato il santo, i delinquenti ritornano a far festa perché (quasi) nessuno paga per aver squartato il pallone. «Anche nel calcio vale quello detto dal premier Renzi a proposito della corruzione: le leggi ci sono, vanno applicate» ha ricordato il presidente della Federcalcio, Giancarlo Abete. In effetti chi non permette la di-
mo le nostre responsabilità».
62%
25% Striscioni
17% Danni
8% Cori
6% Scritte
6% Togliere le maglie
6%
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Il tifoso: «De Santis sparò a Ciro» Pm soddisfatti, poi il teste si blocca Da super testimone della sparatoria di Tor di Quinto a potenziale indagato per concorso in rissa aggravata: il passo era molto breve e Raffaele Puzone ha rischiato di compierlo. «Ero 4-5 metri dietro Ciro Esposito», ha detto il tifoso del Napoli nel corso dell’incidente probatorio di ieri. «No,
HA DETTO
E Tommasi non ci sta «Realtà insostenibile Applichiamo le leggi»
Ci dica della contestazione civile, Tommasi.
«Quando sento queste due parole penso che abbiamo perso. Se accadesse nel rugby o nel baseball resteremmo sorpresi. Invece nel calcio è diventato normale o nel migliore dei casi accettabile. “Poteva andare peggio”. Stiamo scherzando? I giocatori italiani che frequentano i campionati esteri restano estasiati e meravigliati quando si ritrovano i tifosi pronti a incoraggiarli dopo 5 o 6 sconfitte di fila. Questa è la normalità, non la contestazione civile». Certo, ma i calciatori spesso frequentano i capi ultrà e in campo non brillano per comportamenti esemplari.
«E chi lo nega. Siamo i primi a metterci in discussione, ma con forza sosteniamo che non è accettabile minacciare un calciatore. Professionista, dilettante o peggio ancora giovane atleta. Poi abbia-
GLI SCONTRI DI COPPA ITALIA LE CONTRADDIZIONI DELL’ULTRÀ DEL NAPOLI PUZONE NELL’INCIDENTE PROBATORIO
ALESSANDRO CATAPANO
d
l’intervista IL PRESIDENTE DI ASSOCALCIATORI
8%
Dossier dei calciatori Metà delle violenze viene dai propri tifosi FRANCESCO CENITI ROMA
D numeri& STATISTICHE
SU FACEBOOK
era accanto a lui — gli hanno fatto notare —, così almeno ha fatto mettere a verbale il 3 maggio. Qual è la verità?». A quel punto, la deposizione di Puzone si è inceppata. Come la Benelli 7.65 che ha sparato il 3 maggio e che nei prossimi 90 giorni verrà esaminata dai sei periti nominati ieri dal giudice. Prima, però... I difensori di
Daniele De Santis, a ragione,
hanno cantato vittoria. perché le contraddizioni della ricostruzione di Puzone — che hanno spinto il giudice Ebner ad assegnargli un avvocato e a pronunciargli la fatidica formula: «Da questo momento può avvalersi della facoltà di non rispondere», di cui in effetti si è avvalso, chiudendo l’incidente probatorio — rischiano di minimizzare le accuse al presunto sparatore (e ai suoi com-
plici), che invece Puzone ha confermato in toto prima dell’inceppamento. «L’uomo che attaccava il pullman — ha dichiarato — è lo stesso che successivamente, dopo aver indietreggiato con altre 3-4 persone, ha tirato fuori la pistola e fatto fuoco. Dai giornali ho scoperto chiamarsi Daniele De Santis». Dunque, i pm Eugenio Albamonte e Antonino Di Maio non sbagliavano a voler «cristallizzare» la testimonianza di Puzone e la contraddizione di ieri, per loro, non basta a iscriverlo nel registro degli indagati, come hanno comunicato al giudice Ebner. © RIPRODUZIONE RISERVATA
«Sarebbe ora che le squadre di calcio siano date in mano a chi dimostra di avere un progetto funzionale allo sport e non ai propri interessi. Solo così si esce dalla palude e dal grigiore di affari poco chiari. Il calcio è divertimento. Non dimentichiamolo».
Sui tifosi «I giocatori italiani che vanno all’estero restano meravigliati quando i propri tifosi li incoraggiano anche dopo 5-6 k.o. di fila»
S
Sui club «Sarebbe ora che le squadre di calcio siano date in mano a chi dimostra di avere un progetto funzionale allo sport e non ai propri interessi»
S
Su CrotoneBari «Nonostante la sconfitta i tifosi di casa ringraziavano i propri giocatori a fine gara. Tutto bello, ma è la normalità. Dovrebbe esserlo»
E le istituzioni, cosa dovrebbero fare?
«Applicare le leggi, che ci sono. Senza sconti oppure figli e figliastri. Faccio un esempio: sono stato testimone di una mega rissa in Galatasaray-Roma dopo una gara di Champions nel 2002. Se fossi stato presidente Uefa avrei escluso le due squadre per un anno dalle competizioni europee. Era passato un messaggio devastante da pagare con un prezzo alto. Non ho cambiato idea. Stessa cosa vale per i tifosi». Nel report si spiega come le minacce arrivino quasi nella metà dei casi da propri sostenitori.
«La maggior parte dei tifosi è gente perbene. Non bisogna generalizzare: ho trascorso molto tempo da giocatore a far visita ai club di periferia dove incontravo anziani, bambini e persone che vivono il calcio nel modo giusto. Il guaio è che sono schiacciati da una frangia estrema: la stessa che diventa “amica” del calciatore, gli chiede la maglia e poi se le cose vanno male pianta le croci sul campo. Sono questi i soggetti da isolare, non le coreografie o il calore. Insegniamo ai bimbi a tifare “per” e non “contro”. Facendogli capire che la sconfitta fa parte del gioco». Beh, qualche segnale positivo c’è: Crotone-Bari 0-3 e la curva di casa ringrazia i propri giocatori cantando Rino Gaetano, mentre i supporter avversari fanno festa…
«Tutto bello, ma è la normalità. Dovrebbe essere la normalità». cen © RIPRODUZIONE RISERVATA
Taccuino Fiorentina e Atalanta Curve restano chiuse La Corte di Giustizia Federale ha parzialmente accolto i ricorsi di Fiorentina e Atalanta, annullando l’ammenda di 30 mila euro per i toscani e riducendo da 40 a 20 mila euro quella per i bergamaschi, ma confermando la chiusura per un turno della Fiesole (in seguito alla finale di Coppa Italia con il Napoli) e della Nord atalantina (per il match di campionato dell’11 maggio con il Milan, quello della banana buttata a Constant).
Fusco, stop ridotto Il Tnas ieri ha ridotto da 42 a
14 i mesi di squalifica di Luca Fusco , condannato per illecito in Salernitana-Bari del 23 maggio 2009.
Stella Rossa esclusa dalla Champions La Stella Rossa è stata esclusa dalla Champions per la prossima stagione: ha infranto diverse disposizioni per le licenze per club e il fair play finanziario.
Donne, il Tavagnacco vince la Coppa Italia (f.sal.) Il Tavagnacco vince la finale di Coppa Italia e mette in bacheca il secondo trofeo consecutivo. Battuta la Torres per 3-2.
20
LA GAZZETTA DELLO SPORT
SABATO 7 GIUGNO 2014
SABATO 7 GIUGNO 2014
ilCommento
mecenatismo di una volta è tramontato e i ricchi solcano altri mari. Tutto vero. IPeròlnuovi sul calcio italiano, come dimostra la battaglia di questi giorni per i diritti tv del prossimo triennio, continuano a piovere soldi, in un crescendo lento ma inarrestabile, segnalato pure dall’ultimo rapporto di Deloitte. Allora perché mai continuiamo a lamentare un terribile gap di competitività con l’estero? La risposta è un ritornello: zero programmazione, zero investimenti nel medio-lungo termine, zero riforme. Nell’arco dell’ultimo decennio il fatturato della Serie A è schizzato del 60%. E cosa ha prodotto? La lievitazione degli ingaggi, che spesse vol-
dai retta allo Zio
Inghilterra abbiano serie difficoltà nell’inizio della manovra. Parto da qui per dire che l’idea del doppio play azzurro con Pirlo e Verratti mi sta certamente bene quando la squadra deve iniziare l’azione, e quella dell’Italia lo si è visto in queste ultime gare parte fluida, con i terzini che si allargano, con la dovuta copertura dietro. Il problema viene dopo: De Rossi, Pirlo e Verratti insieme mi sembrano troppo, sono tutti abili palleggiatori, e togliere Andrea dal centro del campo, dove negli anni ha dominato, non mi sembra il massimo. Tutti e tre insieme non mi convincono al 100%. A meno che non si porti avanti una strategia del possesso. In Brasile troveremo situazioni in cui farà molto caldo e tenere la palla sarà un vantaggio: servirà avere pazienza nello sviluppo, perché nessuno dei tre è portato a buttarsi dentro. La profondità dovremo trovarla altrove, non molto in Balotelli che ha altre caratteristiche, magari in Marchisio, o in Candreva anche se dietro la punta fa fatica, io l’ho visto rendere di più da esterno. Con un pos-
Italia con il doppio play contro il Lussemburgo AP
sesso insistito occorrerà maggiore pazienza nel finalizzare, non forzare la giocata, provare a sfondare con il palleggio. Dall’altra parte ho visto anche che fuori Verratti contro il Lussemburgo ed entrato Cassano la squadra subito si è ritrovata: con un giocatore tra le linee e con le qualità di Antonio, Balotelli è diventato più presente in area, e la squadra nel suo complesso ha mostrato un altro tipo di calcio. Può anche essere giusto, come idea, partire in un modo per poi cambiare in corsa con innesti mirati. Quello dei due play è un esperimento, Prandelli ci crede, io ci vedo anche dei difetti, delle cose da migliorare, soprattutto, ripeto, la posizione di Pirlo spostato dal centro, dove potrebbe fare più fatica. Ovvio che ci siano anche dei vantaggi, Inghilterra e Uruguay devono fare venti tocchi per passare la metà campo. Come ho spiegato all’inizio lo sviluppo della manovra non avrà intoppi, è nel dopo, quando devi far male, allungare la squadra e avere gamba, che vedo qualche difetto. Pirlo e Verratti devono avere movimento davanti, Balotelli ama venire incontro e non dare profondità. Per questo, ripeto, Candreva, con Marchisio dall’altra parte, lo vedrei meglio da esterno e non dietro l’attaccante. Cassano? Nella testa di Prandelli penso sia l’uomo che parte dalla panchina, quello che entra e ha il compito di spaccare la partita. Non lo vedo da titolare, nella mente di Cesare può essere quello da sfruttare quando gli avversari sono stanchi. Immagino che il c.t. gli abbia fatto un discorso che Cassano, ora che è diventato adulto, avrà accettato senza problemi, capendo anzi che così potrà essere ancora più decisivo. Rossi? La vita è fatta di decisioni, alleno i ragazzi e dico sempre che scegliere, specie quando tutti si sono comportati bene, è la cosa più dura. Ogni scelta va però rispettata, a Prandelli sarà dispiaciuto tenerlo fuori, ma avrà visto qualcosa che non lo ha convinto. Il talento non si discute, l’infortunio può invece averlo condizionato.
so, la gentilezza e la disponibilità di Giulio Napolitano possano essere sufficienti per risolvere tutto in poche ore. Rischio pastrocchio, insomma. Al quadrato, se è vero che l’assenza del calcio nel Consiglio di mercoledì (Abete sarà in Brasile) sembra aver suggerito anche un ritorno di fiamma sul tema contributi. Ovvero, come spogliare il calcio in sua assenza. Nel frattempo, al Coni si apre un nuovo fronte. Quello degli Enti di Promozione. Dopo essersi chiamato polemicamente fuori dal Coordinamento degli stessi, il presidente dell’Asi (alleanza sportiva italiana) Claudio Barbaro ha inviato una lettera aperta a tutti i presidenti di federazione. Tre pagine per denunciare l’«evidente degenerazione del sistema della promozione sportiva, anomalia tutta italiana». Senza entrare nel merito delle sue accuse e d’una invocata voglia di cambiamento, giova ricordare che gli Enti di Promozione, costola almeno fino a qualche tempo fa dei partiti, sono addirittura quindici e si spartiscono un montepremi che nel 2013 è stato di circa quindici milioni di euro. E «valgono», come ben sa Malagò, 5 dei 76 voti coi quali il Consiglio Nazionale elegge ogni quattro anni il presidente del Coni. © RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA
BelinelliFinals
Gara-1 è stata ok Caldo pazzesco stavo svenendo
TwitTwit IL CINGUETTIO DEL GIORNO
NBA National Basketball Association
Marco Belinelli, 28 anni, cerca il canestro superando Andersen AFP di MARCO BELINELLI
Coach Pop chiacchiera con Manu Ginobili negli allenamenti #NBAFinals @NBA
PATRICK VIEIRA Stella del calcio francese
@OfficialVieira
CODICE DI GIUSTIZIA: COMPLICAZIONI ENTI PROMOZIONE, BARBARO DENUNCIA
mestiche 2015-18, la Lega di A si avvia a un nuovo record di entrate, spazzando l’attuale miliardo annuo. Sarebbe mortale illudersi di vivere ancora di rendita. Il confronto con le altre leghe conferma che la tele-dipendenza e il basso apporto di altre voci di entrata sono un freno alla crescita del sistema. E allora, stavolta, si abbia il coraggio di percorrere nuovi sentieri. Vogliamo migliorare la qualità del campionato, costruire un format di successo vendibile pure all’estero, rimettere il tifo al centro del gioco? Oppure ci importa solo di realizzare ricche plusvalenze, utili ad abbellire i conti?
Terribile, l’aria condizionata era rotta Alla fine bagno nella vasca di ghiaccio
Mi sono imbattuto in una coppia di leggende... @LuisFigo @RIVALDOOFICIAL
di RUGGIERO PALOMBO
fone di Barcellona: consola poco e anzi brucia di più sapere di averlo preso in compagnia di Graziano Delrio e Luca di Montezemolo. Niente Mondiali 2019 di sci alpino a Cortina, ma in compenso tanta bella gente a Roma per un compleanno che nelle intenzioni di qualche mese fa doveva fare da trampolino di lancio alla candidatura olimpica di Roma 2024. Oggi chissà, meglio tenere un profilo basso anche se Draghi sembra dare una mano molto più del sindaco Marino... Tanta carne al fuoco per Giovanni Malagò. Anche troppa visto come lunedì, tra un brindisi e l’altro, ci dovrebbe essere il secondo e ultimo atto della riforma della giustizia sportiva da ratificare poi nel Consiglio Nazionale post Giunta Coni di mercoledì. Il condizionale è d’obbligo: lo studio delle carte, arrivate sui tavoli delle federazioni appena 30 ore prima del «confronto» di giovedì, sta portando alla luce tutta una complessa serie di problematiche. A quanto è dato sapere, gli studi legali di diverse presidenze stanno mettendo a punto memorie, osservazioni e suggerimenti di modifiche in quantità industriale. E riesce difficile immaginare che il sorri-
DI STEFANO FROSINI
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Palazzo di vetro
re giorni indimenticabili in arrivo per feT steggiare i 100 anni del Coni. Il quarto, ieri, per dimenticare il più in fretta possibile lo schiaf-
te non si è tradotta in un miglioramento tecnico: l’incidenza del costo del lavoro sui ricavi è del 71%, la più alta in Europa. Risorse sottratte ad asset immobiliari (a eccezione della Juventus) e vivai. La vendita dei diritti tv produce un effetto inebriante: non solo le big ma anche e soprattutto le medio-piccole si eccitano per l’incremento degli introiti, con la cattiva abitudine di correre dalle banche facendosi anticipare gli incassi delle stagioni future. E non per costruire stadi ma per alimentare la gestione sportiva. Ora la scena rischia di ripetersi. Perché, a giudicare dalle offerte pervenute per le dirette do-
laVignetta
ITALIA, IL DOPPIO PLAY NON MI CONVINCE MANOVRA PERFETTA, POCHI INSERIMENTI o visto tutte le amichevoli, con particolare H attenzione a quelle che ci interessano direttamente e ho notato come l’Uruguay o la stessa
21
SERIE A SEMPRE PIÙ TELE-DIPENDENTE ADESSO SERVONO POLITICHE NUOVE
di MARCO IARIA
di BEPPE BERGOMI
LA GAZZETTA DELLO SPORT
MILAN Twitter ufficiale dei rossoneri
Le #MilanGlorie sono ad Helsinki per sfidare le glorie dell’HJK: parte del ricavato alla Fondazione Milan @acmilan
GIGI DATOME Ala dei Detroit Pistons
Siete veramente in tanti! magari provo a rispondervi stasera! Grazie Gazzetta_it, un abbraccio a tutti @GigiDatome
Con questo articolo Marco Belinelli comincia il diario che terrà per la Gazzetta dello Sport in occasione di ogni partita della serie finale Nba.
i vuole molta calma e «C del giudizio» è la frase che mi ripeto sempre prima di ogni partita importante. Certo importante come gara-1 di finali Nba non ne avevo mai giocate prima. Ma la regola è sempre valida. Perché quando sono in campo, e quando di fronte ho Miami, è sempre la stessa storia. Loro sono forti, niente da dire. Ma le mie motivazioni sono sempre al massimo. L’anno scorso non giocavo ancora qui con i San Antonio, ma a Chicago siamo stati eliminati ai play-off quindi tutti abbiamo dei conti in sospeso con loro. Sono arrivato all’AT&T Center come al solito due ore e mezza prima della partita accompagnato dai miei amici. Alle 19 è venuto il mio turno di entrare per il riscaldamento. Appena ho messo piede in campo sono rimasto impressionato dalla quantità di addetti ai lavori e giornalisti presenti. Mai vista tanta gente, nemmeno all’All Star Game. A metà campo c’è la postazione di NbaTv con Isaiah Thomas and Chris Webber. Vedo un luccichio a terra… è il Larry O’Brien Trophy. Per scaramanzia mi giro dall’altra parte, non lo voglio vedere. L’ora della partita si avvicina, l’adrenalina sale. Siamo tutti concentrati e carichi. Nessuna tensione particolare. Il primo tempo è duro, intenso. Mi sono trovato a marcare Lewis e Ray Allen che nonostante l’età ha un’atleticità impressionante.
Al rientro negli spogliatoi vediamo 6 ventilatori giganti piazzati al centro della stanza puntati sulle nostre postazioni. Subito non capisco, poi ci spiegano che è saltata l’aria condizionata nel palazzo. Onestamente nessuno di noi se ne era accorto fino a quel momento. Rientriamo nel secondo tempo e in effetti le condizioni “atmosferiche” iniziano ad essere dure da sopportare. Ci portano asciugamani bagnati per rinfrescarci in panchina, e maglie da gioco di ricambio. Alla fine del terzo quarto mi sento quasi svenire. Il caldo e l’umidità sono difficili da sopportare. Tuttavia l’inconveniente tecnico mette entrambi i team nelle stesse condizioni quindi bisogna stringere i denti e portare a casa gara-1. Alla fine ce l’abbiamo fatta. Corro negli spogliatori e mi butto nella vasca di acqua e ghiaccio, raramente l’ho desiderata così tanto. La mia prima partita di finali Nba è stata positiva. Sono contento. Vedo dai social che in Italia c’è grande attenzione e grande tifo per me. Addirittura prima della partita ho ricevuto la chiamata di Alessandro Roja, l’attore che interpretava il Dandi nella serie Romanzo Criminale, una delle mie preferite, e al termine della partita i complimenti di Francesco Montanari, Il Libanese. Altri piccoli desideri che si avverano! Il basket finalmente torna a far appassionare e a tener svegli tutti. So che nel mio paese, a San Giovanni in Persiceto alla bocciofila c’era un centinaio di persone. è meraviglioso. Grazie, ce la metto tutta per portare in Italia grandi soddisfazioni. E adesso, un grosso saluto. A domenica per gara-2! #BeliFinals © RIPRODUZIONE RISERVATA
22
LA GAZZETTA DELLO SPORT
SABATO 7 GIUGNO 2014
SABATO 7 GIUGNO 2014
SERIE B ANDATA PLAYOUT NOVARA VARESE
Fattore campo e storia Pro Vercelli e Frosinone hanno due armi in più
PRIMO TEMPO 0-1 MARCATORE Pavoletti al 25’ p.t. e al 19’ s.t.
NOVARA (4-3-1-2) Kosicky 6; Crescenzi 5,5, Perticone 5, Vicari 5 (dal 5’ s.t. Potouridis 5), Lambrughi 5; Faragò 5 (dal 30’ s.t. Marianini s.v.), Genevier 6, Pesce 5,5; Lazzari 4,5 (dal 20’ s.t. Rubino 5,5); Gonzalez 4,5, Manconi 5. PANCHINA Montipò, Schiavi, Rigoni, Golubovic, Josipovic, Lepiller. ALLENATORE Aglietti 5.
Sono imbattute in casa e le seconde sono favorite per la B All’Alto Adige serve l’impresa, il Lecce se la gioca alla pari
VARESE (4-4-2) Bastianoni 7,5; Fiamozzi 6,5, Rea 7, Ely 7, Grillo 6,5 (dal 14’ s.t. Laverone 6); Zecchin 6,5, Corti 7, Barberis 6,5, Cristiano 6,5 (dal 38’ s.t. Damonte s.v.); Pavoletti 8 (dal 22’ s.t. Momentè 6), Forte 6,5. PANCHINA Milan, Falcone, Tremolada, Di Roberto, Bjelanovic. ALLENATORI Belluzzo-Bettinelli 8.
GIRONE A
GIRONE A COSI’ A VERCELLI (ORE 18, ANDATA 1-0) PRO VERCELLI 4-4-1-1 SCAGLIA
ALTO ADIGE 4-3-3
FABIANO
MINESSO
Leonardo Pavoletti, 25 anni, ha segnato 22 gol in 37 gare nel Varese BOZZANI
Pavoletti è micidiale Il Varese vede la luce Novara nel dramma L’attaccante segna una rete per tempo e ipoteca la salvezza Aglietti verso la Lega Pro: venerdì nel ritorno serve l’impresa
TURCHETTA BRANCA
ERPEN
ALLENATORE: Scazzola PANCHINA: Nodari, Bani, Ghosheh, Disabato, Ardizzone, Statella, Iemmello
CAPPELLETTI
ROBERTO PELUCCHI NOVARA
h8
Se il Varese si salverà - e a questo punto per retrocedere venerdì dovrebbe suicidarsi perdendo in casa con tre gol di scarto - dovrà fare un monumento a Leonardo Pavoletti, l’uomo che l’ha sempre tenuto a galla e che adesso l’ha definitivamente tirato fuori dai guai. I gol di Novara - da attaccante vero, implacabile - sono una sentenza: 22 reti in 37 partite, numeri mostruosi per un centravanti come ce ne sono pochi in B. Semmai, è incredibile che nonostante il suo apporto il Varese sia arrivato fino al playout per conquistare una salvezza che avrebbe dovuto ottenere molto prima.
VARESE Dategli un pallone e lo trasformerà in oro. Due gol che sanno di salvezza
Pavoletti il migliore
nante sui tiri di Manconi, Lazzari e Genevier, ed è stato salvato dalla traversa su conclusione di Pesce - evitando quel gol che avrebbe premiato la produttività offensiva del Novara - il Varese ha trovato il gol al primo tiro in porta, complice una fatale esitazione di Perticone, anticipato da Pavoletti nello stacco di testa (cross di Zecchin). Il gol preso non ha tolto fiducia al Novara, ma la lucidità sì. Lazzari ha sprecato l’occasione del pari in avvio di ripresa, mentre Pavoletti non ha fallito il 2-0, andando via sul filo del fuorigioco. La fine Il Novara, a quel punto, ha capito che il terreno gli si stava sbriciolando sotto i piedi e non ha più avuto la forza per reagire. Anzi, è stato il Varese ad avere le occasioni più ghiotte per dilagare, ma le
ha buttate via con Forte, bravo in tutto tranne che nella mira. Anche Momentè, subentrato all’eroe della serata, si è fatto notare (tiro deviato in angolo). La vittoria del Varese è assolutamente meritata, anche per il modo in cui la squadra ha gestito il secondo tempo. In più, sullo 0-0 l’arbitro (più dell’assistente di porta La Penna) non ha visto un netto tocco di mani di Pesce, da punire con il rigore. Più in generale, Di Bello si è fatto scappare di mano la partita e non ha avuto la personalità per gestirla (manca almeno il giallo a Cristiano per un brutto fallo su Genevier). La salvezza del Novara, diciamolo chiaro, è ormai un atto di fede, ma è difficile dire che la retrocessione sia un’ingiustizia. Per tutta la stagione non si mai vista una vera squadra e le colpe non possono essere addossate solo ai tecnici Aglietti e Calori che si sono passati il testimone. Del Novara salito in Serie A tre anni fa resta uno sbiadito ricordo. Adesso ci sono le macerie, sopra le quali costruire il futuro sarà molto complicato. © RIPRODUZIONE RISERVATA
playoff: domani andata semifinali Bari-Latina: è tutto esaurito anche per la partita di ritorno Modena-Cesena, tanti assenti I playoff per la terza promozione in Serie A tornano domani con le partite di andata delle due semifinali: le gare di ritorno saranno mercoledì, mentre le finali sono il 15 e il 18. Ecco come si preparano le quattro squadre in corsa. BARI-LATINA (ORE 18) BARI Allenamento a porte chiuse al San Nicola. Fermi Nadarevic, Romizi e Lores, è prevedibile la conferma della formazione che ha vinto a Crotone. Il tutto esaurito fa scattare l’allarme–bagarinaggio, nonostante i biglietti nominativi e l’elevato rischio di non accedere allo stadio. Intanto nell’organigramma societario sono state inserite due nuove figure: Silvia Berti si occuperà della comunicazione istituzionale della società, mentre Pierfrancesco Barletta è il responsabile della gestione dello stadio San Nicola. LATINA Il rientro di Jonathas e la perdurante indisponibilità di Paolucci rendono incerto l’assetto dell’attacco: come seconda punta ci sono Cisotti e Jefferson, oppure Laribi e l’ex Ghezzal. Qualche dubbio anche a destra dove Milani potrebbe giocare in difesa (preferito a Brosco) o in mediana (sacrificando Ristovski). Già esauriti i biglietti per la gara di ritorno, ma oggi saranno messi in vendita ulteriori tagliandi per il settore della gradinata. ARBITRO Ostinelli di Como.
MODENA-CESENA (ORE 20.30) MODENA Allenamento a porte chiuse senza Babacar: per lui solo una contrattura, ci sarà al ritorno, difficilmente domani quando, al suo posto, dovrebbe giocare Mazzarani. A centrocampo, fuori uso Rizzo per uno stiramento, sarà Signori, autore del gol decisivo contro lo Spezia, a sostituirlo. Novellino deve poi decidere se utilizzare Salifu al rientro dalla squalifica o confermare Burrai. Prevendita a gonfie vele. CESENA Rispetto alla gara della scorsa settimana a Modena in campionato Bisoli potrebbe recuperare Camporese (per la panchina), mentre perde l’infortunato Garritano e lo squalificato Coppola: il primo verrà sostituito (come venerdì) da D’Alessandro, mentre al posto del centrocampista gioca Gagliardini. Confermato il 4-3-3 destinato a trasformarsi in 4-1-4-1 con Cascione davanti alla difesa. Potrebbero essere un migliaio i tifosi al seguito del Cesena. ARBITRO Mariani di Aprilia. REGOLAMENTO La terza classificata (Latina) disputa una gara di andata e ritorno con il Bari (ritorno a Latina, ore 20.30), mentre la quarta (Cesena) sfida il Modena (ritorno a Cesena, ore 18). In caso di parità di punti, si tiene conto della differenza reti della doppia sfida: in caso di ulteriore parità passano le squadre meglio piazzate in campionato (niente tempi supplementari). Idem in finale: le vincenti delle semifinali fanno andata e ritorno (ritorno sul campo della squadra piazzata meglio). In caso di parità di punti dopo le due gare si tiene conto della differenza reti della doppia sfida; in caso di ulteriore parità, sale la squadra meglio piazzata in campionato (anche qui niente supplementari).
MARTIN
ALLENATORE: Rastelli PANCHINA: Tonozzi, Peverelli, Tagliani, Furlan, Vassallo, Veratti, Bastone
ARBITRO: Pezzuto di Lecce (D’Apice-Di Salvo) GDS
GIRONE B COSI’ A FROSINONE (ORE 18, ANDATA 1-1) FROSINONE 4-4-2 CRIVELLO BLANCHARD ZAPPINO
LECCE 4-4-2
FRARA
CURIALE
BERETTA
FERREIRA PINTO MARTINEZ
GORI
DE ROSE
DINIZ
RUSSO
GUCHER
PAPINI
ABRUZZESE
M. CIOFANI
PAGANINI
DOUMBIA
LOPEZ
CAGLIONI
D. CIOFANI
Capolavoro La coppia Belluzzo-Bettinelli ha compiuto un capolavoro tattico. Ha lasciato sfogare il Novara e lo ha affondato capitalizzando al massimo le poche occasioni avute. Ma, si sa, nel calcio non contano i tiri in porta, bensì i gol segnati. Così, se il portiere Bastianoni è stato determi-
FINK
RANELLUCCI SCAVONE GRECO KIEM RUSSO FACCHIN CORAZZA PEDERZOLI MARCHI COSENZA ROSSO BASSOLI MARCONI
DAL NOSTRO INVIATO
23
PRIMA DIVISIONE RITORNO FINALI PLAYOFF
0 2
ARBITRO Di Bello di Brindisi 5. GUARDALINEE Segna 6-Colella 6. ARBITRI DI PORTA Roca 6-La Penna 5,5. AMMONITI Ely (V), Corti (V), Grillo (V) e Crescenzi (N) per gioco scorretto; Lazzari (N) per comportamento non regolamentare. NOTE paganti 8.797, incasso di 22.940 euro. Tiri in porta 7 (con una traversa)-4. Tiri fuori 7-5. In fuorigioco 2-2. Angoli 11-6. Recuperi: p.t. 1’, s.t. 6’.
LA GAZZETTA DELLO SPORT
ALLENATORE: Stellone PANCHINA: Mangiapelo, Bertoncini, Gessa, Carrus, Soddimo, Viola, Carlini
MICCOLI
ALLENATORE: Lerda PANCHINA: Perucchini, Sales, Amodio, Bellazzini, Barraco, Bogliacino, Zigoni
ARBITRO: Ros di Pordenone (Caliari-Bottegoni) GDS
IL REGOLAMENTO
In caso di parità i supplementari e poi si va ai rigori Va in Serie B la squadra che nelle due sfide fa più punti: se sono pari, passa quella che nelle due sfide ha segnato più gol (in caso di una vittoria a testa); se anche questi sono pari si giocano i due tempi supplementari da 15’ l’uno e, se la situazione non cambia, si va ai calci di rigore. PREMIAZIONI Oggi a Vercelli vengono anche consegnati i premi di Lega Pro e Gazzetta: il «Cestani» a Lazzari (Spal) come miglior giovane, il «Laudano» a Maistrello (Bassano) come miglior marcatore giovane.
Il campionato ha detto Pro Vercelli e Frosinone: sono arrivate seconde a ruota di Entella e Perugia, per di più con il campo inviolato (cosa fondamentale oggi) per tutta la stagione. La storia lo ribadisce: su 40 squadre promosse in B ai playoff nelle precedenti 20 edizioni, la metà erano arrivate proprio seconde e solo 9 volte ha vinto una terza classifica, così come si sono piazzati Alto Adige e Lecce. Pronostico scontato? Forse nel girone A la vittoria della Pro Vercelli all’andata (1-0) può incidere sul verdetto, nel B invece il pareggio di Lecce (1-1) lascia tutto aperto e, se la situazione non si sblocca al 90’ o nei supplementari, si andrà ai rigori. Tutto pronto comunque: tutto esaurito nei due stadi, diretta tv a ping pong su Rai Sport 1 e grande attesa in quattro città. Ecco le ultime dalle sedi.
Pro Vercelli Venduti 4.000 biglietti, record stagionale. Il Piola per i ragazzi di Scazzola è un fortino e i numeri sono dalla loro parte: 57 punti in campionato, 4 vittorie nelle 4 gare dei playoff, una sola sconfitta in campionato (a Salò) e solo 16 reti subìte, migliore difesa d’Italia. Scazzola non vuole sentir parlare di Pro Vercelli favorita e non ha fatto nemmeno stavolta il ritiro: «Non l’abbiamo mai fatto in campionato, non ci mettiamo a farlo ora» dice il tecnico. Alto Adige Serve un’impresa storica andando anche contro tutte le statistiche: l’Alto Adige deve vincere dove quest’anno non hai vinto nessuno, e quindi deve segnare dopo essere rimasto all’asciutto nelle tre partite con la Pro Vercelli (0-0 in campionato e 0-1 all’andata al Druso; 0-2 al Piola). Rastelli fa leva sul rientro di Branca per avere più qualità al centrocampo. La squadra prepara la gara nel ritiro di Novarello. Da Bolzano parte un pullman di tifosi oltre a parecchie auto. GIRONE B Frosinone Stadio gremito
(circa 9.000 spettatori) per un Frosinone che spera di rivivere le emozioni dell’11 giugno di 8 anni fa quando, battendo 1-0 in casa il Grosseto, conquistò la prima storica promozione in B. Ciociari imbattuti al Matusa (13 vittorie e 3 pareggi tra campionato e playoff) e forti dell’1-1 dell’andata. Stellone recupera Russo, assente dall’ultima di campionato, ballottaggio con Bertoncini e Soddimo dopo la squalifica. Lecce Martinez e De Rose sono favoriti su Sales e Amodio: Lerda ha ancora qualche dubbio, mentre è scontato il rientro del portiere Caglioni. Ferreira Pinto dovrebbe spuntarla su Barraco. Il tecnico ha convocato tutti i 24 giocatori, compresi gli infortunati e lo squalificato Salvi. Saranno almeno 2.200 i tifosi al seguito. Servizi a cura di Calvi, Bertagnolli, Di Rienzo e Lanza © RIPRODUZIONE RISERVATA
seconda divisione: domani ritorno finali Forlì e Porto Tolle: per i tifosi terzo tempo comunque vada Tuttocuoio, lo stadio è pieno Domani alle 16 il ritorno delle finali dei playoff di Seconda divisione: le due vincenti restano in Lega Pro. Farà festa chi nelle due sfide fa più punti: se questi sono pari, vince quella che ha fatto più gol (in caso di una vittoria a testa) e, se anche questi sono pari, resta in Lega Pro la squadra che si è piazzata meglio in campionato, ossia quella che domani gioca in casa. Ecco le ultime sulle quattro squadre in corsa. GIRONE A FORLI’-PORTO TOLLE (andata 2-3) FORLI’ Rientra Jidayi dopo il turno di squalifica. Una botta presa in allenamento ha messo praticamente fuori causa Gerolino, comunque destinato alla panchina. A preoccupare di più sono le condizioni di Docente, che ha sentito un riacutizzarsi del problema muscolare che lo ha tenuto fuori per quasi un mese prima dei 25’ di domenica a Porto Tolle. PORTO TOLLE Si muoveranno in 300 da Porto Tolle e non solo (partono tifosi anche dal Piemonte) per seguire la squadra a Forlì: poi al termine della partita, comunque vada, le tifoserie festeggeranno insieme il terzo tempo. Favaretto studia come rimpiazzare gli squalificati Bertoli e Pettarin: dubbio fino all’ultimo sulla difesa a 3 o a 4. ARBITRO Abisso di Palermo.
GIRONE B TUTTOCUOIO-ARZANESE (andata 0-0) TUTTOCUOIO Salzano e Colombo sono in dubbio, mentre Balde è fuori per infortunio. Il Tuttocuoio in panchina non avrà nemmeno l’allenatore Alvini, squalificato per una ulteriore giornata dopo essere stato pizzicato, domenica scorsa, mentre dava indicazioni alla panchina dalla tribuna. Già esaurito lo stadio di Santa Croce sull’Arno nel settore dei locali con tutti i 700 biglietti a disposizione già venduti. ARZANESE Serve una vittoria e il tecnico Marra (in procinto di firmare per la Casertana) deve rinunciare al difensore Mora che è stato squalificato, mentre ritorna l’altro difensore Patti che ha scontato il suo turno di stop. Da Arzano partiranno circa 200 tifosi, mentre gli altri potranno seguire la partita in diretta su Televomero. ARBITRO Sacchi di Macerata. BERRETTI Sono AlbinoLeffe e Lecce le finaliste del torneo Berretti nella fase finale a Vercelli. In semifinale l’AlbinoLeffe ha battuto 1-0 la Cremonese grazie a una rete di Cremonesi, mentre il Lecce ha superato 2-1 l’Ascoli, andato in vantagio con De Grazia e poi infilato da Guadalupi (su rigore) e Montinaro. La finale è domani (ore 16) sempre a Vercelli. SERIE D Ultimo appuntamento con la Serie D domani con la finale dei playoff. Si gioca a Fondi (ore 16); di fronte ci sono Akragas e Correggese e chi vince sarà la prima ripescabile in Lega Pro, altrimenti avrà un premio di 30mila euro (15mila per la sconfitta). La partita sarà trasmessa in differita da Rai Sport 1 martedì dalle ore 22.30.
24
LA GAZZETTA DELLO SPORT
SABATO 7 GIUGNO 2014
SABATO 7 GIUGNO 2014
LA GAZZETTA DELLO SPORT
25
CICLISMO DUE STORIE
Campioni in difficoltà Nibali-Astana il patto giallo Poi strade divise Dal richiamo della squadra, Vincenzo si sente ferito, però c’è l’obiettivo Tour. Svolta nel 2015 CLAUDIO GHISALBERTI
I pompieri sono entrati in azione, ma è tardi. Vincenzo Nibali è ferito nell’orgoglio dalla lettera di richiamo per «scarso rendimento» firmata da Alexander Vinokourov. Ci sarà una tregua per il Tour, ma il rapporto tra il siciliano e l’Astana non potrà più essere quello di prima. I risvolti potrebbero essere clamorosi, ovvero potrebbero portare alla rottura definitiva. «Tutto nella norma. Cose vecchie e che riguardano tutta la squadra e tutto lo staff. Problemi non ne vedo», minimizza Alex Carera, il suo manager. Situazione critica La situazione in squadra, prima del Giro, era tesissima: solo 6 vittorie, nessuna di rilievo. Il rendimento di Nibali al di sotto delle attese. Al Giro esplode Aru, ma il pasticcio dello Stelvio mette in pericolo il posto di Beppe Martinelli, accusato (ingiustamente) all’interno del team di essere il colpevole. Aru con il podio rimedia, ma la squadra (anche tenendo conto della caduta e del ritiro di Scarponi) si dimostra debole. «Avessimo preso la maglia, sarebbe stato quasi impossibile gestire la corsa. Per il futuro, con Nibali e Aru, servono rinforzi: non campioni, ma gente che sappia e abbia voglia di lavorare. Corridori come Vanotti. Altrimenti uno dei due tra Nibali e Aru lo sacrifichi», aveva spiegato Beppe Martinelli. Il problema è che ora incombe il Tour: il 5 luglio, meno di un mese, il via da Leeds. E la Grande Boucle, dove andrà con Fuglsang, Kangert, Westra, Vanotti, Grivko, Gruzdev, Scarponi (in ripresa dalle contusioni rimediate al Giro) e uno tra Kes-
siakoff, Guarnieri o Gavazzi, è il grande obiettivo dello Squalo che nei giorni trascorsi sul Teide, a Tenerife, ha messo a punto il motore. Però non è una squadra compatta. Qualcuno ha già manifestato malumore accusando Vincenzo di atteggiamenti un po’ superficiali. Dietro, in realtà, c’è l’ambizione di fare una corsa in proprio, non al servizio di un capitano. Chiarezza A questo punto la situazione ipotizzabile è che nei prossimi giorni, già al Delfinato (domani scatta la corsa francese: il siciliano sfida Froome e Contador) o nel successivo ritiro sul San Pellegrino, Nibali e il suo entourage si troveranno con i capi dell’Astana per siglare un patto «maglia gialla»: tutti a remare dalla stessa parte, poi dal prossimo anno ognuno per conto proprio. Sul tavolo, tanto per gradire, anche il problema legato all’addetto stampa. I manager di Nibali chiederanno di andare in Francia con un loro uomo di fiducia, togliendo così a Chris Baldwin, l’addetto stampa del team, la cura della comunicazione di Vincenzo. Futuro, dicevamo. Vero che
Per ingaggiarlo è in pole la Trek di Guercilena, più Tinkoff e Cannondale Vincenzo Nibali, 29 anni, ancora a zero vittorie nel 2014 BETTINI
LA RIVELAZIONE DEL GIRO
Aru, gran festa a Villacidro Oggi lo aspettano in cinquemila Fabio Aru torna oggi a Villacidro, in Sardegna, dove è cresciuto, e troverà ad accoglierlo almeno cinquemila tifosi. Il giovane scalatore sardo dell’Astana, 23 anni, terzo al Giro e rivelazione del ciclismo mondiale, sarà festeggiato dalle 17 in piazza Lavatoio. Aru tornerà in gara ad agosto, e punterà alla Vuelta (dove ritroverà il colombiano Quintana, 1° al Giro) e alla maglia azzurra per il Mondiale. EUROPEI MOUNTAIN BIKE ITALIA E’ TERZA Brilla l’Italia nella staffetta che ha aperto gli Europei di mountain bike a St. Wendel
Fabio Aru ha 23 anni BETTINI (Ger). Gli azzurri Maximilian Vieider (Under 23) , Moreno Pellizzon (jr), Lisa Rabensteiner (Under 23) e Marco Aurelio Fontana sono arrivati terzi a 2’01” dalla Francia, oro; argento alla Germania, a 1’25”. Tranne Fontana, la squadra è stata completamente rinnovata.
Nibali ha un contratto fino al 2016, ma il suo orgoglio è ferito. Tirare avanti per forza a questo punto non conviene più a nessuno. L’Astana avrebbe così più soldi da investire per il rinnovo di Fabio Aru e su nuovi arrivi (piace il giovane francese Barguil); Nibali (che ha pensato anche di cambiare manager) si cercherebbe una destinazione che gli dia totale fiducia. Quali? La Trek di Luca Guercilena, che non avrà più il peso degli stipendi dei fratelli Schleck, sarebbe una destinazione perfetta. La Tinkoff graditissima per la stima nei confronti di Riis: a favore pure l’ambizione di Tinkov di creare una squadra stellare, contro il fatto che lì già ci sia Contador: coabitazione non semplice. E la Cannondale, dove lo Squalo sarebbe accolto a braccia aperte, aspetta solo il via libera. Già, l’Italia. Magari arriva qualche sorpresa... © RIPRODUZIONE RISERVATA
il Retroscena
Bradley Wiggins, 34 anni, saluta la Regina Elisabetta a Parigi AP
Il Tour scatta a 100 km da casa Ma Sir Wiggins resterà con i figli LUCA GIALANELLA
Eccleston, Lancashire. Casa Wiggins. Leeds, Yorkshire, partenza del Tour de France. Sono 104 chilometri. Sabato 5 luglio, in due milioni sulle strade inglesi. Ma Sir Bradley non ci sarà. Lo troverete nella sua casa di campagna, con i figli. E non ci stupiremmo se a bordo strada compariranno tanti cartelli per lui. Perché Wiggo è stato il simbolo del ciclismo britannico, il braccio armato a pedali di Brian Cookson (allora presidente della federazione) e Dave Brailsford (direttore tecnico). Il padrone assoluto, 4 ori olimpici e 6 Mondiali. Eppure nel Team Sky, che due anni fa portò a un livello mai più toccato con il trionfo storico al Tour, per Wiggins non c’è più posto. Comanda Froome, il kenyano bianco. Ma è un’altra cosa. Ciclo finito La decisione di Sky di escludere Wiggins dai nove corridori per il Tour chiude un ciclo. E fa bene Wiggins a dichiarare alla Bbc di «sentirsi disgustato, di essere tristissimo, di aver sperato dopo la vittoria al California di far parte della squadra di Sky. Mi sareb-
be piaciuto sfilare nuovamente sui Campi Elisi con la maglia gialla alle mie spalle, mi sarebbe piaciuto questo nuovo ruolo di super-aiutante. Però dopo la Roubaix avevo capito che i segnali non erano buoni. E nell’ultimo periodo non avevo fatto parte del gruppo che era andato a fare le ricognizioni del Tour. E tre giorni fa Brailsford mi ha detto che rientrerei in gioco solo se Froome avesse un problema al Delfinato». Emozioni E così si chiude la parabola di Bradley Wiggins, l’ultima icona del ciclismo, capace ancora di trasmettere emozioni, a parole e in bici. Capace di stupirti in ogni momento, con risposte non allineate. Per lui, adesso, i Giochi del Commonwealth a Glasgow, il ritorno in pista nell’inseguimento, l’obiettivo di Rio 2016, soprattutto «le classiche, la Roubaix, mi sono sentito su una nuvola a correrla nuovamente». Un’altra squadra nel 2015, forse l’Orica, forse il gruppo di Vaughters. E una sfida: il record dell’ora. Sarebbe bello se il più grande inseguitore degli ultimi vent’anni potesse centrare il record che fu di Fausto Coppi. © RIPRODUZIONE RISERVATA
26
LA GAZZETTA DELLO SPORT
SABATO 7 GIUGNO 2014
FORMULA 1 GP CANADA 1
2
3
4
1. Carlos Sainz con Luis Garcia Abad, Edo Bendinelli e Fernando Alonso; 2. Marco Mattiacci con la moglie Farah e Jean Todt; 3. Il testacoda di Kimi Raikkonen; 4. L’omaggio a Gilles Villeneuve sull’asfalto del rettilineo LAPRESSE-COLOMBO-LIVERANI
Ferrari, un salto in alto Mercedes davanti ma ora più vicina Con le novità Alonso 1o al mattino e Raikkonen 4o al pomeriggio. Hamilton precede Rosberg PINO ALLIEVI MONTREAL (Canada)
Libere/1 POS. PILOTA
NAZ TEAM
1.
SPA Ferrari
ALONSO
TEMPO DISTACCO 1'17"238 media 203,262 km/h
2.
HAMILTON
GB Mercedes
1'17"254 a 0"016
3.
ROSBERG
GER Mercedes
1'17"384 a 0"146
4.
VETTEL
GER Red Bull-Renault
1'18"131 a 0"893
5.
BOTTAS
FIN Williams-Mercedes
1'18"361
a 1"123
6.
RICCIARDO
AUS Red Bull-Renault
1'18"435
a 1"197
7.
BUTTON
GB McLaren-Mercedes
1'18"446 a 1"208
8.
MAGNUSSEN
DAN McLaren-Mercedes
1'18"514
9.
RAIKKONEN
FIN Ferrari
1'18"578 a 1"340
10. VERGNE
FRA Toro Rosso-Renault
1'18"643 a 1"405
11.
GER Force India-Mercedes 1'18"733 a 1"495
HÜLKENBERG
a 1"276
12. PEREZ
MES Force India-Mercedes 1'18"959
a 1"721
13. SUTIL
GER Sauber-Ferrari
1'19"108
a 1"870
14. GROSJEAN
FRA Lotus-Renault
1'19"142 a 1"904
15. KVYAT
RUS Toro Rosso-Renault
1'19"177 a 1"939
16. MALDONADO
VEN Lotus-Renault
1'19"340 a 2"102
17. MASSA
BRA Williams-Mercedes
18. GUTIERREZ
MES Sauber-Ferrari
1'19"804 a 2"566
19. BIANCHI
FRA Marussia-Ferrari
1'20"200 a 2"962
20. M.CHILTON
GB Marussia-Ferrari
1'20"844 a 3"606
21. ERICSSON
SVE Caterham-Renault
1'21"404 a 4"166
22. ROSSI
USA Caterham-Renault
1'21"757 a 4"519
POS. PILOTA
NAZ TEAM
TEMPO DISTACCO
1.
HAMILTON
GB Mercedes
1'16"118
2.
ROSBERG
GER Mercedes
3.
VETTEL
GER Red Bull-Renault
1'16"573 a 0"455
4.
RAIKKONEN
FIN Ferrari
1'16"648 a 0"530
1'19"575 a 2"337
Libere/2 media 206,253 km/h 1'16"293
a 0"175
5.
ALONSO
SPA Ferrari
1'16"701 a 0"583
6.
MASSA
BRA Williams-Mercedes
1'16"774 a 0"656
7.
BOTTAS
FIN Williams-Mercedes
1'16"893 a 0"775
8.
MAGNUSSEN
DAN McLaren-Mercedes
1'17"052 a 0"934
9.
BUTTON
GB McLaren-Mercedes
1'17"059
a 0"941
10. VERGNE
FRA Toro Rosso-Renault
1'17"180
a 1"062 a 1"508
11.
GROSJEAN
FRA Lotus-Renault
1'17"626
12. RICCIARDO
AUS Red Bull-Renault
1'17"644
a 1"526
13. HÜLKENBERG
GER Force India-Mercedes 1'17"712
a 1"594
14. PEREZ
MES Force India-Mercedes 1'17"819
a 1"701
15. MALDONADO
VEN Lotus-Renault
1'17"868
a 1"750 a 1"846
16. SUTIL
GER Sauber-Ferrari
1'17"964
17. GUTIERREZ
MES Sauber-Ferrari
1'18"340 a 2"222
18. M.CHILTON
GB Marussia-Ferrari
1'18"693 a 2"575
19. KVYAT
RUS Toro Rosso-Renault
1'18"732
a 2"614 a 4"126
20. KOBAYASHI
GIA Caterham-Renault
1'20"244
21. ERICSSON
SVE Caterham-Renault
1'22"418 a 6"300
22. BIANCHI
FRA Marussia-Ferrari
1'32"127 a 16"009
Qualcosa si muove. Ed è già tanto con una Ferrari che ci ha abituato a modifiche che raramente funzionano. Le novità annunciate da tempo e arrivate finalmente a Montreal hanno infatti dato risultati positivi, avvicinando le rosse alla Mercedes, anche se davanti alle Ferrari è balzata la Red Bull. Ovvero, le due grandi decadute della F.1 reagiscono, si danno da fare, graffiano, nel tentativo di congiungersi prima o poi alla Mercedes. La quale, dal suo canto, resta saldamente davanti anche se con distacchi meno pesanti. Il venerdì di Montreal (da prendere con le molle come tutti i venerdì dell’anno, dove si sperimenta senza sapere con quanta benzina girino le macchine) ha infatti visto primeggiare Hamilton e Rosberg, distanziati tra loro di un solo decimo, ma poi c’è Vettel a 4 decimi e Raikkonen a mezzo secondo con Alonso in scia.É un risultato cui si può dare un valore assoluto? Chissà: in F.1 le certezze non esistono. Però si è visto un Alonso più sereno del solito e un Raikkonen decisamente rinfrancato, anche se al mattino aveva avuto il solito guaio, che lo aveva costretto a una lunga sosta, causa un sensore. Aggiornamenti Fernando e Kimi si sono alternati nel lavoro, con motori dotati delle ultime mappature. Nelle prime prove è stato lo spagnolo a sperimentare il pacchetto aerodinamico di novità, con ali differenti e cofano motore più contenuto, per cercare velocità, qui fondamentale: primo assoluto tra lo stupore generale. Nelle seconde prove è toccato a Raikkonen saggiare ciò che era appena arrivato da Maranello e subito il finlandese si è ritrovato con una macchina meno scivolosa, maggiormente controllabile nella
S
Pista amica Lewis Hamilton, 29 anni, si trova particolarmente a suo agio a Montreal, dove ha già vinto 3 volte (2007, 2010 e 2012) LIVERANI
guida, mentre Alonso aveva la configurazione aerodinamica «vecchia». Le lancette del cronometro, per Kimi, si sono fermate prima, portandolo al 4o posto. Ma il più felice di tutti era il campione del mondo Sebastian Vettel, tornato a respirare nelle posizioni alte. Però con la solita sofferenza di un inconveniente al cambio (come Ricciardo) che lo ha costretto a girare meno del necessario. Pur avendo annunciato di essere arrivata qui al massimo sviluppo della propria unità motrice, la Renault ha comunque un handicap di cavalli dalla Mercedes più accentuato della Ferrari. Sobria A questo punto non resta che attendere le qualifiche di stasera per capire i reali rapporti di forza. Perché la Mercedes non pare affatto allarmata e ha portato novità
nelle sospensioni e altrove. «Comunque — ha precisato Rosberg — le prestazioni della Ferrari sono state davvero buone, non me l’aspettavo così forte». Una bella iniezione di fiducia al Cavallino. Ma Lauda ammonisce: «Non dimentichiamoci che Montreal è una delle piste più severe per i consumi. E anche su questo la Mercedes può fare la differenza». Essendo il carburante contingentato a 100 kg, il consumo sarà uguale per tutti, ma ci sarà chi otterrà più potenza dai 125-135 litri di benzina (dipende dalla densità) a disposizione. Un altro elemento che peserà sarà la frenata, insieme con l’agilità delle macchine nei cambi di direzione. E poi c’è il caldo in aumento, altra variabile non da poco, benché l’asfalto dell’isola di Notre Dame generi degradi limitatissimi alle Pirelli soft e super-
soft, tanto che c’è chi sta facendo piani per una sosta invece di due. Strategie che potrebbero generare scompiglio, con team come la Williams (velocissima ieri, sia con Massa, sia con Bottas), la McLaren e magari la Force India — tutte motorizzate Mercedes — pronte a tentare la sorpresa. Trovate Fra pronostici e timore di noia per il dominio Mercedes, escono idee folli per il 2015, con i costruttori che vorrebbero un venerdì con una sola sessione di libere (1718.30) e le conferenze stampa concentrate al mattino della stessa giornata. Inoltre, niente collaudi tre le varie gare. Il tutto per risparmiare. Neppure un vago pensiero e un intervento sulla F.1 che continua a perdere pubblico, quasi fosse un problema di altri… © RIPR-ODUZIONE RISERVATA
MONDIALE RALLY IN SARDEGNA CONTINUA LA LOTTA IN FAMIGLIA FRA LA COPPIA VOLKSWAGEN E IL POLACCO RISALE AL QUINTO POSTO CON UNA CONDOTTA ACCORTA
Latvala allunga, Ogier insegue e Kubica è in agguato ANTONIO GATTULLI
Jari-Matti Latvala le prova tutte per contrastare il compagno di squadra e iridato Sebastien Ogier. Il finlandese è in testa al Rally d’Italia, alla fine della seconda giornata sugli sterrati della Sardegna. Il francese insegue a 22”4. La lotta in famiglia fra il duo Volkswagen somiglia sempre di più a quella che in F.1 oppone le Mercedes di Hamilton-Rosberg. E anche la situazione nel Mondiale è si-
mile, con Latvala che ha reagito vincendo in Argentina e minaccia il campione del mondo. Hyundai sorprende Ieri, l’inizio è stato ostico per Ogier, in difficoltà con l’aderenza della Polo R Wrc. Nelle due speciali iniziali impressionavano le Hyundai i20 di Juho Hanninen e Thierry Neuville. Poi Latvala ha piazzato la zampata nel primo passaggio sul toboga della Loelle (SS5), dove Neuville ha accusato un pesante ritardo per un problema
tecnico e Hanninen si è cappottato. Latvala ha fatto la voce grossa vincendo anche i due tratti cronometrati nella foresta demaniale di Terranova. Quindi è arrivata la reazione di Ogier, risalito fino al secondo posto davanti al norvegese Mads Ostberg (Citroën Ds3) e ad Andreas Mikkelsen (Polo R). «Ho fatto del mio meglio, spingendo al massimo e rischiando, perché era l’unico modo per recuperare — ha detto alla fine Ogier —. Non avrei potuto guidare più forte
e continuerò ad attaccare». Hirvonen k.o. L’ex F.1 Robert Kubica (Ford Fiesta Rs) è 5o con una condotta costante e accorta. Fuori Mikko Hirvonen, vincitore della prova show di Cagliari, per un principio d’incendio alla sua Fiesta. Oggi terza giornata: 158,6 km con due passaggi sulla Monte Olia (19,3 km) e Monte Lerno (59,1 km), la speciale su terra più lunga del Mondiale. CLASSIFICA: 1. Latvala (Fin-Vw) 1’49’09”5; 2. Ogier (Fra-Vw) a 22”4; 3. Ostberg (Nor-Citroen) a 33”7; 4: Mikkelsen (Nor-Vw) a 37”7; 5. Kubica (Pol-Ford) a 56”9.
Jari-Matti Latvala, 29 anni, in carriera ha vinto 10 rally iridati AFP
© RIPRODUZIONE RISERVATA
SABATO 7 GIUGNO 2014
4
FRENATE MICIDIALI
QUALIFICA ALLE 19
10
Domani a Montreal (4.361 m) si corre il GP Canada, a 7 prova (su 19) del Mondiale 2014. Previsti 70 giri per 305,270 km. Questi gli orari italiani (+6 ore)
13
Le tre staccate più impegnative sul circuito di Montreal CURVA 1
1
CURVA 10 301 km/h
Velocità iniziale
291 km/h
Velocità iniziale
321 km/h
Velocità finale
145 km/h
Velocità finale
57 km/h
Velocità finale
137 km/h
Spazio di frenata Decelerazione max.
78 m 4,89 g
Spazio di frenata
118 m
Spazio di frenata
Decelerazione max.
4,67 g
Decelerazione max.
97 m 5,43 g
DATI BREMBO - INFOGRAFICA LA GAZZETTA DELLO SPORT
Un meccanico della Ferrari al lavoro sull’impianto frenante della F14 T. In Canada, dove la rossa non vince dal 2004 con Michael Schumacher, la staccata più impegnativa è quella della curva 13 COLOMBO
Potenza elettrica e nuove fiancate Rossa da rimonta Modificati Mgu-H e turbina: lotta con Red Bull Alonso: «Freni decisivi, già a livello del 2013» PAOLO IANIERI MONTREAL
la prima parte di frenata e prima che l’azione venga modulata, è di circa 130 chili.
Per andare forte, devi frenare forte. Ancor più qui a Montreal, tracciato che di cittadino ha solo il nome, lunghi rettilinei che si snodano tra i muretti interrotti da brusche chicane i cui cordoli spesso hanno deciso le gare. Tra i GP in calendario, con Bahrain, Montecarlo, Monza e Singapore (l’incubo dei fornitori), questa è una delle più difficili per i freni, con 5 staccate particolarmente violente. La più critica è l’ultima, quella che immette sul rettilineo d’arrivo: porta le monoposto da oltre 320 orari a circa 130 in 97 metri con una decelerazione di 6 g e un carico massimo sul pedale che dopo
Miglioramento In più, con il brake-by-wire, la frenata posteriore assistita elettronicamente, il discorso s’è complicato. «Ma dopo la mancanza di continuità di inizio stagione, quando il bilanciamento dei freni si spostava di continuo dal posteriore all’anteriore in maniera automatica, ora siamo vicini ai livelli del 2013 — spiega Fernando Alonso —. Il brake-by-wire non cambia la guida. Qui dobbiamo soprattutto lavorare sul controllo della frenata, per avere un comportamento del pedale e un ritardo nella frenata i più omogenei possibili per tutta la gara: nell’affrontare queste chicane
DAL NOSTRO INVIATO
in modo preciso serve fiducia totale». Rischi La Brembo, che fornisce Ferrari e altri 6 team, qui stima un consumo di pastiglie e disco in carbonio di circa un millimetro. Rispetto al 2013, il brake-by-wire ha comportato una riduzione in diametro dei freni posteriori, con un risparmio totale di peso tra disco e pinza dei freni di circa 500 grammi. Inoltre, è stato svilup-
LA SCELTA DEL FORNITORE
Gomme morbide e super morbide per il ritorno del Mondiale a Zeltweg Per il ritorno della F.1 a Zeltweg (Austria) la Pirelli ha deciso di mettere a disposizione gomme di mescola morbida (banda gialla) e super morbida (rossa), le stesse di Montreal. In Gran Bretagna, dove l’anno
scorso si verificarono problemi ci saranno dure (arancio) e medie (bianca). In Germania (quest’anno si corre a Hockenheim) tornano soffici e super soffici, mentre in Ungheria saranno usate soffici e medie.
DUELLO TRA FRECCE D’ARGENTO
Sindrome Lewis: chiede sempre che cosa fa Nico
pato un nuovo tipo di carbonio che ha portato la temperatura di esercizio iniziale da 400 a 250° (e con un picco massimo di 1.200°). Pochi sanno che per realizzare un disco servono 9 mesi di lavoro, con specifiche diverse fornite dai team: i fori nei dischi (un mese), che smaltiscono più velocemente il calore, in pochi anni sono passati da 300 a oltre 1.000. «Nei primi test mi son preso dei bei rischi, ma ora non ci penso più — continua Alonso —. Più che i freni, l’inconsistenza è dovuta al grip e al maggior peso delle macchine, con una grossa differenza quanto a punti di frenata e forza da applicare al pedale». Novità La giornata ha detto che la Ferrari può puntare al ruolo di «best of the rest». Lontane le Mercedes, nonostante al mattino Alonso sia stato il più rapido, nel pomeriggio la rossa è scesa al 4° e 5° posto, scavalcata anche dalla Red Bull di Vettel. Raikkonen, rallentato al mattino da problemi alla power unit e al fondo scocca danneggiato su un cordolo, è stato davanti ad Alonso montando le novità aerodinamiche provate al mattino dal compagno: si è rivisto il doppio pilone di sostegno dell’ala posteriore, hanno passato l’esame le pance allungate fino allo scarico d’ispirazione Mercedes con un nuovo diffusore, per avere meno resistenza è stato montato un cofano motore più piccolo, sono stati modificati i profili a ponte davanti alle fiancate, è spuntata una nuova ala anteriore che si adatta al meglio a questa pista. Ma soprattutto il lavoro a livello di power unit ha fatto grossi passi avanti: qui debutta una nuova turbina e un nuovo Mgu-H, oltre a mappature più aggressive che convogliano più energia nel kers. Interventi realizzati invocando l’affidabilità Così, in Ferrari non si nasconde l’ottimismo di vincere almeno la gara con la Red Bull.
Oggi Terze libere dalle 16 alle 17; diretta Sky e Rai Sport 2. Qualifiche alle 19; diretta Sky e Rai 2
S
Domani Gara alle 20; diretta Sky e Rai 1
S
Gazzetta.it Sul nostro sito aggiornamenti in tempo reale, notizie, risultati e fotogallery
S
Classifiche Piloti 1. Rosberg 122 punti 2. Hamilton 118 3. Alonso 61 4. Ricciardo 54 5. Hülkenberg 47 6. Vettel 45 7. Bottas 34 8. Button 31 9. Magnussen 21 10. Perez 20 11. Massa 18 12. Raikkonen 17 13. Grosjean 8 14 Vergne 4 15. Kvyat 4 16. Bianchi 2 Costruttori 1. Mercedes 240 punti 2. Red Bull 99 3. Ferrari 78 4. Force India 67
S
Prossima gara 22 giugno GP Austria Zeltweg
Rosberg e Vettel con le maglie della Germania COLOMBO DAL NOSTRO INVIATO
MASSIMO LOPES PEGNA MONTREAL
L’egemonia Mercedes non s’incrina neppure sotto il cielo a tratti plumbeo di Montreal. Nelle libere del pomeriggio cambia l’ordine dei fattori ma il prodotto rimane invariato: stavolta Lewis Hamilton è davanti a Nico Rosberg. E, allora, Lewis risponde alle domande, continuando a lucidarsi gli occhiali da sole e sfoderando un sorriso enorme: «Non ho un feeling perfetto, ma buono. Siamo davanti, ma possiamo migliorare, soprattutto nel comportamento della vettura sui cordoli e poi sarà importante fare un bel lavoro sul long run. Fare la pole è importante e cruciale pure su questa pista». Parola di esperto che sul circuito Gilles Villeneuve ha trionfato tre volte. Rivalità A parole hanno seppellito l’ascia di guerra di fronte a una tavola imbandita, ma anche ieri, mentre girava, Hamilton si ostinava a chiedere lumi agli ingegneri sulla situazione di Rosberg. Il quale attacca con una carezza alle Ferrari. Con il suo perfetto italiano, dice: «Sono andate abbastanza bene. Sono più vicine e sinceramente non me l’aspettavo. Ma neppure noi pensavamo di essere così avanti. Per cui è stata una bella sorpresa: vuol dire che stiamo procedendo nella direzione giusta». E aggiunge: «Nel pomeriggio mi sono sentito più a mio agio rispetto alla mattina quando avevo provato delle cose che non hanno funzionato». Rilancia: «Questo è il circuito dove dobbiamo andare come dei missili. La nostra macchina va forte: prevedo un piacevole fine settimana e una bella lotta con il mio compagno. Sì, la pole sarà cruciale, soprattutto contro Lewis». È quando per un attimo s’incupisce: «Sono dietro di un decimo e mezzo rispetto a lui: cercherò di trovarlo stasera (ieri; n.d.r.) nel computer». Red Bull È abbastanza soddisfatto anche Sebastian Vettel, vincitore l’anno scorso. Dice: «Ero un po’ fuori ritmo rispetto ad altri. Ho molto margine di miglioramento». Mentre stavolta il compagno Daniel Ricciardo, che ha avuto una reprimenda in regime di bandiere gialle, gli finisce dietro, molto staccato. «Ho tempi alti e non so perché. Non sento bene la macchina e non riesco a portarla al limite. Non mi aspettavo di ritrovarmi indietro di un secondo. Sono confuso».
© RIPRODUZIONE RISERVATA
TURISMO IN RUSSIA 20 KG DI ZAVORRA PER TARQUINI E MORBIDELLI
Citroën a quattro punte C’è anche il cinese Ma Come se non bastassero i tre «tenori», attualmente ai primi tre posti del Mondiale Turismo, la Citroën a Mosca ne schiera un quarto. Lo squadrone francese affida un’ulteriore C-Elysée al cinese Ma Qing Hua, 26 anni, ex collaudatore della Hrt e della Caterham in F.1. Ma è stato scelto dalla Citroën per la sua grande popolarità in Cina. Non a caso Ma correrà, dopo Mosca e Spa, le tappe di Shanghai e Macao. «Non
vedo l’ora di tornare alle competizioni», ha detto Ma. L’altro volto nuovo del sesto round stagionale è il russo Nikita Misiulia, alla guida di una Seat Leon. Misiulia, ex campione di mountain bike, l’anno scorso ha vinto la Lada Granta Cup. Zavorra Il canovaccio del
round russo non dovrebbe discostarsi di molto dai precedenti, con la Citroën favoritissima per la pole e per le vittorie
27
S
CURVA 13
Velocità iniziale
LA GAZZETTA DELLO SPORT
nelle due gare. Le Honda Civic (tra cui quella di Tarquini, 5o nella generale) e le Chevrolet Cruze (una è affidata a Morbidelli, 6o), che già pagano un deficit di motore nei confronti delle C-Elysée, per la prima volta avranno una zavorra di 20 chili. E allora il motivo principale del weekend sarà vedere se l’argentino José Maria Lopez, leader iridato con 41 punti su Muller e 45 su Loeb, riuscirà a rintuzzare gli attacchi dei due campionissimi. Oggi le qualifiche alle 12.30, domani le gare alle 11.15 e alle 12.25; tutto in diretta su Eurosport. an.gat. © RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA
BERRO MANAGER
Taccuino
Trulli in Formula E rileva la Drayson
SULLA PISTA DI ADRIA
Jarno Trulli, come già anticipato dalla Gazzetta, è pronto a entrare con un proprio team in Formula E, il nuovo campionato per monoposto elettriche voluto dalla Fia, e potrebbe essere al via delle gare anche come pilota. L’abruzzese, ex Renault e Toyota in F.1, rileverebbe il posto del team inglese Drayson, con una cordata della quale fa parte anche Claudio Berro, già a capo dell’attività Gt Ferrari e Maserati. L’annuncio forse nella prossima settimana.
Parte la Formula 4 (an.gat.) Da Adria via al Tricolore F.4: 22 piloti, 10 team, monoposto Tatuus motorizzate Abarth, gomme Pirelli. Oggi qualifiche, domani le 3 manche. Tra i favoriti Matteo Cairoli, Leonardo Pulcini e il canadese Lance Stroll.
AL TT IL FRATELLO K.O.
Dunlop vince il Senior (p.g.) Michael Dunlop sempre più nel mito del Tourist Trophy. Dopo Superstock (Bmw) e gara-2 Supersport (Honda) ha dominato il Senior TT con la Bmw, vincente su
strada dopo 75 anni! Ora, con 11 successi supera Agostini (10) e insegue Hailwood (14), McGuinness (21) e lo zio Joey (26). Ma continuano anche gli incidenti. Dopo la morte di Price (65 anni) e Harris, ieri il fratello del vincitore, Williams Dunlop, si è rotto la gamba sinistra.
CIV A IMOLA
Goi prenota la pole (p.g.) Le pole provvisorie del Tricolore velocità a Imola: Pagliani (Honda Moto3); Nepa (Rmu PreMoto3 250 4T) e Arbolino (Honda PreMoto3 125 2T); Morrentino (Yamaha Supersport); Goi (Ducati Superbike).
28
LA GAZZETTA DELLO SPORT
SABATO 7 GIUGNO 2014
SABATO 7 GIUGNO 2014
LA GAZZETTA DELLO SPORT
29
SUPERBIKE GP MALESIA
Sepang medicina Aprilia Melandri torna in gioco Noale lo ha aiutato, cambiando posizione di guida, elettronica e motore. Marco: «Serve un colpo per riaprire il Mondiale» PAOLO GOZZI SEPANG (Malesia)
Eccolo il Marco Melandri che ci piace. Velocissimo al mattino e tattico al pomeriggio quando ha preferito insistere con la gomma usata, lasciando al compagno Sylvain Guintoli l’effimero primato del venerdì per soli 71 millesimi. Il sorriso è ritrovato, adesso serve la vittoria. «Sto lavorando per gustarmi una domenica come dico, serve un colpo per ritrovare la serenità e riaprire il Mondiale». L’Aprilia c’è, anzi non era mai andata via, e sui rettilinei di Sepang ha piazzato tutte e tre le moto al vertice in entrambe le sessioni con il «satellite» spagnolo Toni Elias in scia agli ufficiali.
Marco Melandri, 31 anni, iridato 250 nel 2002 con l’Aprilia, ha debuttato in Superbike nel 2011 ALEX PHOTO
Ripresa Il ritorno in Malesia
dopo vent’anni può riportare clamorosamente in gioco il pilota più atteso che era finito affossato dalle ultime prestazioni incolori e sfortunate. Neanche a metà cammino Melandri è soltanto sesto in classifica a 88 punti (quasi due gran premi di ritardo) dal capo classifica Tom Sykes che qui aveva già provato la Kawasaki ma è finito dietro anche la
«La moto si adatta a questa pista, è più stabile e io posso spingere senza remore»
sorprendente Ducati di Davide Giugliano al debutto. Occhio però, il britannico ha un gran ritmo: con l’asfalto che bolliva a 55° ha stampato sei passaggi sotto i 2’06” contro quattro di Melandri e tre di Guintoli. Motivi «Le caratteristiche di Sepang ci aiutano — spiega Melandri —, qui la moto è più stabile e posso spingere senza
remore. Sono convinto che le modifiche che abbiamo apportato funzioneranno anche nelle prossime piste». Interventi Marco non scende nei dettagli, ci pensa l’Aprilia. «Abbiamo ridato fiducia a Melandri, cambiando soltanto qualche regolazione elettronica e nella gestione del motore», rivela il direttore tecnico Romano Albesiano. «Nelle ga-
re precedenti Marco soffriva, la pista ci favorisce ma forse stiamo vedendo la luce in fondo al tunnel». Anche perché Melandri ha cambiato posizione di guida grazie serbatoio e sella di profilo modificati. Dettagli che, in attesa della verifica in gara, intanto hanno riportato a galla la determinazione di un pilota dai fragili equilibri. Velocità Il gran caldo della Malesia riduce fortemente le prestazioni ma la RSV4 soffre meno per con radiatore dell’acqua con pacchi di diverso spessore. Sul dritto Melandri è transitato a 305,4 chilometri orari contro 301,2 della Kawasaki di Sykes e 296,2 della Ducati di Giugliano. Aprilia ha fatto la differenza grazie anche ai dati accumulati in tanti anni di Motomondiale, in particolare l’ultimo con la Art MotoGP che ha lo stesso motore V4 della Superbike. «Abbiamo esportato i parametri dell’elettronica e i rapporti del cambio», conferma Albesiano. Travasi L’esperienza i accumulata con il motomondiale ha dato una grossa mano anche alla Ducati, che qui avrebbe dovuto soffrire e sta andando più forte del previsto anche con lo scudiero Chaz 7°. Evidentemente non c’è lo stesso travaso di conoscenze tra l’imbattibile Honda di Marc Marquez e la Superbike (satellite) di Jonathan Rea, secondo nel Mondiale a soli 26 punti da Sykes, scivolato al mattino e poi soltanto ottavo. Supersport Italia a tutto gas
anche in questa categoria: la Mv Agusta ha piazzato il francese Jules Cluzel davanti a Honda, Kawasaki e Yamaha. © RIPRODUZIONE RISERVATA
la guida Italia 1 ed Eurosport trasmettono la Superpole alle 9 I tempi combinati delle prime due sessioni di libere del GP Malesia a Sepang (5.548 m), 6° round del Mondiale Superbike. 1. Guintoli (Fra-Aprilia) 2’05”096, media 159,660 km/h; 2. Melandri (Ita-Aprilia) 2’05”167; 3. Elias (SpaAprilia) 2’05”222; 4. Giugliano (ItaDucati) 2’05”278; 5. Sykes (GBKawasaki) 2’05”283; 6. E.Laverty (Irl-Suzuki) 2’05”356; 7. Davies (GBDucati) 2’05”448; 8. J.Rea (GBHonda) 2’05”752; 9. Baz (FraKawasaki) 2’05”950; 10. A.Lowes (GB-Suzuki) 2’06”089; 14. Corti (ItaMV Agusta) 2’06”978; 16. Canepa (Ita-Ducati) 2’07”166; 18. Badovini (Ita-Bimota) 2’07”582; 19. Andreozzi (Ita-Kawasaki) 2’07”830. Supersport: 1. Cluzel (Fra-Mv Agusta) 2’09”423, media 154,322 km/h; 2. Wilairot (Tha-Honda) 2’09”467; 3. Marino (Fra-Kawasaki) 2’09”548. PROGRAMMA Oggi: nella notte si sono svolte le terze libere; 6.30-7 quarte libere (non valide per la qualifica); 9-9.15 Superpole 1; 9.25-9.40 Superpole 2. Domani: 3.30-3.45 warm up; ore 6 gara Supersport (14 giri); 7.30 gara-1 Sbk (16 giri); 10.30 gara-2 Sbk (16 giri). IN TV Italia 1 ed Eurosport trasmettono in diretta il GP Malesia con questi orari: oggi alle 9 Superpole; domani alle 6 gara Supersport, alle 7.30 gara-1 Sbk, alle 10.30 gara-2 Sbk. Replica integrale su Italia 1 alle 13.40. WWW.GAZZETTA.IT Aggiornamenti, highlights, notizie, risultati e foto sul nostro sito. CLASSIFICHE SBK Piloti: 1. Sykes 185 punti; 2. J.Rea 159; 3. Baz 159; 4. Guintoli 148; 5. Davies 109; 6. Melandri 97; 7. Giugliano 82; 8. Haslam 75. Costruttori: 1. Kawasaki 193 punti; 2. Aprilia 162; 3. Honda 159; 4. Ducati 137.
30
LA GAZZETTA DELLO SPORT
SABATO 7 GIUGNO 2014
SABATO 7 GIUGNO 2014
LA GAZZETTA DELLO SPORT
31
TENNIS SEMIFINALI ROLAND GARROS DOPPIO FEMMINILE HANNO VINTO NEL 2012: DOMANI CONTRO LE N. 1 HSIEH-PENG
Errani-Vinci, la finale è un’abitudine (lu.mar) Per il terzo anno di fila Sara Errani e Roberta Vinci si sono qualificate per la finale del doppio battendo Hradecka-Krajicek 6-2 6-1. Le Cichi torneranno in campo domani per la finale contro le numero 1 del mondo, Su-Wei Hsieh (Taiw) e Shuai Peng (Cina). «Ci voleva una partita veloce; devi comunque stare lì, non calare mai per non farle rientrare in partita. Lo sforzo mentale, in questi casi, è superiore a quello fisico».
Riserva Il volto delle azzurre è un mix di stanchezza e felicità: «Diamo sempre il 100%, anche se in questo momento non siamo al massimo della condizione. Mentalmente e fisicamente siamo un po’ in riserva. Però riusciamo sempre a tirare fuori il meglio facendoci forza tra di noi. Ora ci prendiamo una settimana di riposo assoluto. Al doppio non vogliamo rinunciare. Lo giochiamo meno di prima, ma i montepremi sono molto stimolanti».
Domani l’ultima contro le cinesi: «Sui campi veloci sono molto più pericolose. Sono due doppiste vere: la Hsieh sta incollata a rete, la Peng invece spinge dal fondo. Si compensano bene». Per le Cichi è la settima finale Slam, con un bilancio di 4 vittorie (Roland Garros e US Open 2012, Australian Open 2013 e 2014) e 2 sconfitte (Australian Open 2012 e Parigi 2013). © RIPRODUZIONE RISERVATA
Sara Errani (sin.), 27 anni e Roberta Vinci, 31 EPA
Uomini, semifinali: Djokovic (Ser) b. Gulbis (Let) 6-3 6-3 3-6 6-3; Nadal (Spa) b. Murray (Gb) 6-3 6-2 6-1. Donne, doppio, semifinali: ERRANI-VINCI b. Hradecka-Krajicek (Cec-Ola) 6-2 6-1. OGGI Dalle 15 (Eurosport e Raisport 1), finale donne: Halep (Rom) c. Sharapova (Rus).
très vite MONFILS-MURRAY BOTTO IN FRANCIA QUASI 5 MILIONI DI SPETTATORI FA MEGLIO SOLO «GREY’S ANATOMY» Monfils-Murray di mercoledì sera su France 3 è stato seguito da 4.6 milioni di telespettatori, con una audience del 18.5%, dietro di pochissimo ai tre episodi inediti, proposti tutti insieme, di «Grey’s Anatomy», con 4.9 milioni di telespettatori. RIECCO VIKA La bielorussa Victoria Azarenka, n. 2 del mondo all’inizio del 2014, oggi numero 5, assente dai campi da Indian Wells di marzo per un inizio di frattura da stress al piede destro, ha ripreso ad allenarsi da uan settimana con coach Sam Sumyk. Potrebbe rientrare sull’erba di Eastbourne o direttamente su quella di Wimbledon.
Nadal contro Djokovic, la solita terra a
Domani ancora una sfida tra i primi due del mondo, la 42 in totale: in palio il primato in classifica DAL NOSTRO INVIATO
VINCENZO MARTUCCI VinceMartucci PARIGI
Riecco gancio cielo. Non quello di Jabbar, quello di Rafa: il dritto più famoso del tennis sulla terra rossa, quello che rotea velocissimo nell’aria improvvisamente di nuovo calda di Parigi e schiaccia al suolo la famosa palla gialla trasformandola in quella palla magica dei bambini, con un primo salto altissimo, imprendibile anche per la racchetta «dai colpi puliti» dell’eroe britannico di Olimpiade, Us Open e Wimbledon, Andy Murray. Il Roland Garros rimane ancora una volta a bocca aperta davanti al figliol prodigo, campione di 8 degli ultimi 9 anni. E con lui Novak Djokovic che, vedendo il rivale finalmente vulnerabile sul rosso, dopo gli scivoloni contro Ferrer ed Almagro, la finale fortunosa di Madrid e il successo nello scontro diretto di Roma, già assaporava il primo urrà a Parigi per colmare l’unico buco nella collezione Slam. Anche se il mal di testa — un colpo di sole? — nel terzo set contro Gulbis merita più del semplice: «Stanchezza generale».
RAFAEL NADAL Ha 28 anni, 8 trionfi a Parigi. Precedenti con Djokovic: 22-19 per lui. Domani sarà la sua 20a finale Slam REUTERS
Effetto sole Il sole e i 22 gradi improvvisi sono alleati preziosi per il padrone di casa a Porte d’Auteuil. Ma gli appena 43 punti vinti da Murray sono davvero ridicoli a paragone degli 83 dello spagnolo, peraltro sorretto dal 91% di punti con la prima e da 24 vincenti, dati im-
Rafa si ritrova e travolge Murray, il serbo ferma la corsa di Gulbis malgrado il caldo
ANDY MURRAY, A SINISTRA ERNESTS GULBIS, A DESTRA
pressionanti come il risultato, 6-3 6-2 6-1, emblema della progressiva disfatta scozzese. «Ha giocato una delle più belle partite di sempre qui al Roland Garros», applaude zio Toni. «Ha sbagliato pochissimo, in queste condizioni, era estremamente difficile controllare la palla che arrivava dal suo dritto e, appena era dentro il campo, colpiva così vicino alle righe... Bisogna rimandargli tante palle indietro e io non l’ho potuto fare abbastanza. Colpa mia, ho giocato quattro ore mezzo più di lui: dovevo chiudere prima match di cui ero in controllo. Eppoi lui ha servito bene e io non ho risposto bene, e per evitare che picchiasse duro subito, ho esagerato con la risposta», si lamenta Andy. Dritto Rafa è tutto contento: «E’ stato importante servire co-
sì, ma soprattutto il mio primo dritto ricomincia ad essere molto positivo, e poi riesco a tirarne un altro e ad avere più chances. Come non succedeva un mese fa, ogni settimana sulla terra sto facendo qualcosa meglio. E sono molto molto contento di essere ancora in finale al Roland Garros». Soprattutto, è contento di essersi ritrovato proprio alla vigilia della rivincita con Nole: «Lui mi ha battuto quattro volte e, anche se non c’è mai riuscito qui, psicologicamente è in una posizione migliore della mia. Anche se sono di nuovo aggressivo e mi sento di nuovo bene, con buone sensazioni. E il solito obiettivo: vincere Parigi». Stanchezza Nole non vorrebbe ammetterlo: «Ho visto un po’ del match contro Andy, non sono sorpreso, tutti sappiamo quant’è forte su questo campo. Questo è Rafa al Roland Garros, ha alzato il livello del suo gioco e comincia a sentirsi al massimo quando ne ha bisogno». Ma il campione si ribella: «Il favorito è lui, ma io sono pronto alla sfida fisica e a quella mentale. Sono stato così vicino da batterlo negli ultimi due anni da credere di farcela ora. D’accordo, qui lui ha perso solo una volta, ma io l’ho spuntata nelle ultime quattro finali, non è imbattibile». La sensazione è che urli un po’ alla luna. Gancio cielo è tornato. © RIPRODUZIONE RISERVATA
SEGUI risultati e curiosità su
www.gazzetta.it
p
NOVAK DJOKOVIC Ha 27 anni, seconda finale dopo quella del 2012. Può fare il Grande Slam in carriera e chi vince sarà n. 1 EPA
FINALE FEMMINILE SIMONA OGGI SFIDA LA SHARAPOVA: LA DESCRIVE UN’ALTRA GRANDE ROMENA, VINCITRICE NEL 1978
«Semplicità e qualità: ecco la Halep» La Ruzici: «In campo sembra danzare, somiglia alla Sanchez» PARIGI
Virginia Ruzici, campionessa romena del Roland Garros 1978 e finalista 1980, è la manager di Simona Halep, un’altra romena finalista a sorpresa, oggi, contro Maria Sharapova. Quando e perché ha scommesso su Simona?
«L’ho vista giocare 6 anni fa a Parigi juniores, me l’aveva raccomandata Cino Marchese, dopo che aveva vinto il Bonfiglio, e
m’ha impressionata: aggressiva, qualità fisiche naturali, rapidità, come Sanchez e Graf, meno potenza, più qualità». Ha impiegato tanto nella transizione da stella juniores a stella pro.
«L’allenatore dell’epoca, Tomai, le cambiò l’impugnatura del dritto e quindi doveva riprendere fiducia su quel colpo. Eppoi ha avuto diversi problemi fisici. Ha avuto anche bisogno di tempo per rinforzarsi fisicamente e credere in se stessa». Qual è la caratteristica tennistica che più le piace di Simona?
«E’ diversa delle giocatrici di oggi, ha una velocità particolare, è un’incontrista che può fare tan-
te cose, sfrutta tanto il contropiede, conosce la palla corta, è piccolina , ma ha anche un bel servizio nel quale deve credere di più».
Lei è solo manager o anche un po’ coach?
«Cerco di non invadere altri campi come quello del coach, ma a febbraio abbiamo cambiato, ora lavora con il belga Wim
Come persona, com’é?
«Molto modesta, gentile con tutti. E’ molto vicina alla famiglia e al fratello che l’ha spinta al tennis ma non s’e’ realizzato come pro». Come sta vivendo la Romania un finalista a Parigi?
Virginia Ruzici, a sinistra, 59, con Simona Halep, 22, al Masters B di Sofia
«Mi dicono siano impazziti: prime pagine dei giornali, grande attenzione. E’ già un idolo, perché è un esempio di semplicità e di lavoro duro. La Romania attendeva da tempo un personaggio così».
Fissette, ex della Clijsters, che l’anno scorso ha portato Lisicki in finale a Wimbledon».
E la storia del seno che s’è ridotto, che tanto stuzzica le pruderie?
Simona Halep somiglia a Virginia Ruzici.
«E’ una cosa di 5 anni fa. Parliamo di tennis: Simona è una gran bella tennista».
«Anch’io ero una giocatrice di gambe, lei sembra che danzi. Mi
© RIPRODUZIONE RISERVATA
La terra è la sua superficie migliore?
«Quando la vidi giocare la prima volta pensai subito che avesse il potenziale da top 10, la terra è la superficie preferita ma può giocare bene ovunque perché ha una capacità di adeguarsi eccezionale».
ricorda molto Arancia Sanchez».
«La Romania sta impazzendo per lei. L’operazione al seno? Parliamo di tennis»
v.m.
32
LA GAZZETTA DELLO SPORT
SABATO 7 GIUGNO 2014
BASKET NBA FINALE GARA-1
L’afa azzoppa LeBron Duncan firma l’1-0 Spurs Si rompe l’aria condizionata: nel caldo torrido James è k.o. per i crampi con Miami a -2. San Antonio dilaga, ottimo Ginobili DAL NOSTRO INVIATO
MASSIMO ORIANI SAN ANTONIO (TEXAS)
E’ già passato alla storia come l’«AC Gate», lo scandalo dell’aria condizionata. E’ un delitto che il tema dominante di una bella partita, per noi italiani ancora di più col debutto (ottimo) in una finale Nba di un azzurro, Marco Belinelli, debba essere la temperatura impossibile, attorno ai 33° (dal PalaTiziano si alza il grido «dilettanti»...), in cui si è disputata per la rottura dell’impianto di condizionamento. Non avesse costretto il miglior giocatore del pianeta, LeBron James, a lasciare definitivamente il campo in preda ai crampi a 4’ dalla fine, con Miami sotto di due soli punti, sarebbe stata solo una noiosa distrazione. Ma il fatto che San Antonio abbia vinto 110-95 con un parziale di 16-3 dopo il suo abbandono, non può che lasciare il fortissimo dubbio che il punteggio finale sia stato fortemente influenzato dal caldo. Muscoli Vero, le condizioni
erano uguali per tutti, ma la massa muscolare del Prescelto è tale da metterlo a rischio più di chiunque altro. «Ho provato a rientrare — diceva poi Ja-
«
Quando abbiamo visto LeBron uscire a spalle, è stato un pugno allo stomaco
ERIK SPOELSTRA ALL. MIAMI HEAT
mes, reduce da endovena —. Ma Spoelstra mi ha detto di scordarmelo. All’intervallo ho bevuto tantissimo, mi sono cambiato maglia e pantaloncini, ma non è bastato. E’ frustrante a questo punto della stagione non poter contribuire nei momenti chiave». La battuta più bella sull’AC Gate l’ha fatta, al solito, coach Popovich: «Per fortuna ci sono 48 ore prima di gara-2. Forse faremo in tempo a pagare la bolletta».
Parker e Ginobili, che di partite torride ne hanno giocate in Europa, erano tra i pochi a non lamentarsi. Persino Tim Duncan, il migliore in campo, si lamentava del fatto che «era da quando ho lasciato le Isole Vergini che non giocavo una partita con questo caldo». Lacrime Sudore e lacrime. Quelle degli Heat, che non hanno cercato scuse. Giusto, perché è anche vero che se non vinci quando i tuoi rivali perdono 22 palloni, dai quali nascono 28 punti per te, e prendi un break di 30-9 nel 4° periodo, qualcosa hai sbagliato. «Le rotazioni difensive su quelle due triple di Danny Green» puntualizza Dwyane Wade. Green ha spaccato in due il match, con 11 dei suoi 13 punti arrivati nel 4° periodo. E’ stata anche la partita di un super Ginobili, tre triple nel 1° quarto, 11 assist, il Manu di una volta, nemmeno l’ombra del giocatore fantasma visto nelle finali 2013. «Mi ha fatto male aver contribuito così poco un anno fa — dice l’argentino — Siamo contenti di aver vinto ma siamo nella stessa situazione di allora, 1-0. Quindi sappiamo bene di dover crescere e fare molto meglio nelle prossime gare». Qualcuno ha ricordato le fi-
il filmdi gara-1
nali anni ‘80 tra Celtics e Lakers, quando al vecchio Boston Garden l’aria condizionata proprio non c’era e Jabbar in panchina si attaccava alla bombola dell’ossigeno. All’AT&T Center i giocatori si sono limitati a borse di ghiaccio sul collo e litri su litri di Gatorade (che ieri con un comunicato si è affrettata a discolparsi, dicendo che LeBron ha un contratto con Powerade, quasi avesse la coscienza sporca...), mentre sugli spalti la gente si sventolava con qualsiasi cosa trovasse a portata di mano.
I DATI
Sfiniti «I giocatori erano sfiniti, ho cercato di accorciare i tempi dei cambi, cosa che ha provocato qualche rottura di ritmo inusuale» raccontava Popovich. «Quando abbiamo visto uscire LeBron a spalle, è stato come un pugno allo stomaco. E’ il nostro leader, ma abbiamo comunque ancora avuto la chance di vincerla», il rammarico di Spoelstra. Non dimentichiamoci comunque che si è giocato a basket, seppure a 33° e che gli Spurs sono 1-0 grazie a Duncan e al rush finale di Green. Miami può recriminare ma deve pensare a come evitare lo 0-2. Con un Wade d’antan, un Bosh sempre più pericoloso dall’arco e un Ray Allen favoloso (clamorosa la sua schiacciata in contropiede), potrebbe bastare un LeBron in campo negli ultimi 4’ per giocarsela sino alla sirena. Ma ogni partita fa storia a sé. E se gli Spurs in gara-2 non perderanno 22 palloni, il bis potrebbe essere realtà. E’ il bello di queste finali. L’incertezza regna sovrana. Anche in una sauna..
LeBron ha perso tutte le gare1 di playoff in carriera fuori casa. San Antonio non ha mai perso gara-1 di finale in casa.
LEGGI L’ARTICOLO di MARCO BELINELLI
L’USCITA DI JAMES E IL 4o QUARTO SPURS Gara-1 Spurs-Heat è finita 11095 (Duncan 21, Parker 19; James 25-Wade 18). Si gioca al meglio delle 7 partite, gara2 è domenica a San Antonio.
LE CHIAVI L’uscita di LeBron ovviamente. Ma anche i 27 punti degli Spurs su palle perse da Miami, che annullano i 28 concessi dai texani sulle loro 22 perse.Il 14/16 dal campo con 6/6 da 3 degli Spurs nel 4° periodo.
IL MIGLIORE Tim Duncan: 21 punti, 10 rimbalzi, 9/10 al tiro. Solo Bill Russell e Wilt Chamberlain ci erano riusciti in una finale.
IL PEGGIORE Mario Chalmers: in 17’, 5 falli, 5 perse e 3 soli punti.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
a pagina 21
&
IL DEBUTTO PRIMO ITALIANO IN FINALE
Belinelli nella storia Alla pari coi grandi
Marco Belinelli, 28 anni: per lui, in gara-1, 9 punti in 18’ con 2 assist AP SAN ANTONIO (TEXAS)
Mancano cinque minuti e spicci all’intervallo. Marco Belinelli da San Giovanni in Persiceto si alza dalla panchina degli Spurs e si avvicina al tavolo per chiedere il cambio. Quando mette piede in campo, diventa il primo italiano nella storia a giocare in una finale Nba. Parafrasando Neil Armstrong, «un piccolo passo per l’uomo, un grande balzo per il basket di casa nostra». «Certo, ero emozionato, ma sono stato subito aggressivo, ero davvero carico – racconta l’azzurro –. Sono felice che siamo partiti col piede giusto, ma la serie è lunga». Beli ci ha messo poco a farsi sentire. Preso palla, si è buttato a testa bassa nell’area di Miami, procurandosi un fallo e trasformando i due tiri liberi. Poi sono arrivate due triple. In assoluto, una bella presenza in campo, al punto che
nella ripresa si è trovato anche accoppiato a LeBron James. Caldo Anche per lui il caldo è stato un fattore importante: «Non dico che nel terzo quarto mi sentivo svenire, ma c’è mancato poco — prosegue l’ex fortitudino — Era davvero terribile». Mentre su Twitter arrivavano le foto dei tifosi radunati davanti al maxischermo nel suo paese natale, lui se la vedeva anche con Ray Allen. A un certo punto c’è stato uno scambio di triple, Marco da una parte, il più grande tiratore nella storia della Nba dall’altra, botta e risposta. A tanti italiani saranno venuti i brividi. La faccia tosta di Belinelli l’ha portato sin qui. Ed è la stessa che gli ha permesso di giocare la sua prima partita di finale come se fosse solo un’altra gara, una delle tante. E’ la sua forza. E ora il tanto agognato anello è lì, a tre sole vittorie. m.o.
SABATO 7 GIUGNO 2014
LA GAZZETTA DELLO SPORT
33
BASKET SEMIFINALI SERIE A
4 Roma non si arrende
MILANOSASSARI 3-1
S
Manu Ginobili, 36 anni, contro Dwyane Wade: è alla sua quinta finale Nba, ha vinto tre titoli l’ultimo, l’ultima nel 2007, sempre con gli Spurs REUTERS
SUI SOCIAL NETWORK
Il k.o. di James è diventato il LeBroning Viviamo nell’era dei social network e inevitabilmente i crampi che hanno tolto di mezzo LeBron James hanno scatenato i suoi detrattori. Ricordate il famoso «Tebowing» di qualche anno fa? L’allora quarterback della Florida University era solito piegarsi con un gomito appoggiato su un ginocchio e la testa posata sul pugno chiuso. In poco tempo spuntarono foto di gente che faceva «Tebowing» davanti al Cristo Redentore di Rio, sull’Himalaya, sulla Muraglia cinese. Giovedì sera i social network sono stati inondati di foto con il «LeBroning». Ovvero tifosi che si facevano portare a spalle, come se fossero in preda ai crampi. Addirittura alcuni giocatori della Nhl, lo hanno sfottuto su Twitter. «LeBron sta mettendo in imbarazzo se stesso, la Nba e i veri atleti» ha scritto Ryan Potulny dei Washington Capitals. Blake Wheeler dei Winnipeg Jets l’ha toccata piano: «Vorrei vedere che faccia farebbe se gli arrivasse un disco sui denti». Ridicoli. Il crampo è considerato un malanno passeggero, ma il bicipite femorale del Prescelto era diventato di marmo e James non riusciva nemmeno a stare in piedi. Intanto la Nba ha fatto sapere che non è mai stata presa in considerazione l’ipotesi di fermare la partita. «Le condizioni del parquet erano ideali, non c’era condensa, non si scivolava» ha detto Rod Thorn. Ma la figuraccia resta.
Semifinali Oggi gara-5 In 12 mila al Forum Si gioca oggi gara-5 della semifinale tra Milano e Sassari: il bilancio è 3-1 per l’EA7 ad una sola vittoria dalla finale tricolore. E’ previsto un nuovo esaurito al Forum di Assago, da 12 mila spettatori. Sassari recupera Tessitori, assente in gara4 per una visita, Milano è al completo. Oggi (ore 20.30): EA7 Milano-Banco Sardegna Sassari (arb. Lamonica, Sabetta, Baldini; RaiSport 2). Serie: 3-1. Ev. gara-6: lunedì a Sassari. Ev. gara-7: mercoledì a Milano. Domani Gara-5: Montepaschi Siena-Acea Roma (ore 18.30, arb. Taurino, Sahin, Terreni; Rai Sport 1). Ev. gara-6: martedì a Roma. Ev. gara7: giovedì a Siena. Finale Scudetto Al meglio delle 7 partite, comincia il 15 giugno.
Porta Siena a gara-5 L’Eur si sente, Baron, Jones e Goss evitano il cappotto Dalmonte: «Perché non potremmo vincerne un’altra?» ROMA SIENA (20-16, 34-34; 51-47) ACEA ROMA: Goss 11 (1/3, 3/4), D’Ercole 3 (0/1, 1/2), Hosley 2 (1/5, 0/1), Jones 18 (6/12, 0/2), Mbakwe 2 (1/4); Baron 24 (6/9, 2/3), Kanacevic 7 (1/1, 1/2), Mayo 4 (1/2, 0/1), Moraschini. N.e.: Reali, Tonolli, Righetti. All.: Dalmonte. MONTEPASCHI SIENA: Haynes (0/2, 0/3), Green 4 (2/7, 0/1), Carter 23 (2/3, 6/13), Ress (0/2, 0/1), Ortner 2 (1/2); Hunter 8 (2/4, 1/1), Viggiano 6 (3/5, 0/3), Janning 14 (1/3, 4/8), Nelson 8 (4/4, 0/2), Cournooh (0/1 da tre). N.e.: Udom, Batori. All.: Crespi. ARBITRI: Lanzarini, Vicino, Weidmann. NOTE - T.l.: Rom 16/17, Sie 2/6. Rimb.: Rom 38 (Mbakwe 9), Sie 32 (Hunter 10). Ass.: Rom 11 (Kanacevic 4), Sie 13 (Haynes 6). Tec.: panchina Roma 28’42” (47-43). Progr.: 5’ 4-9, 15’ 28-27, 25’ 39-40, 35’ 60-50. Spett. 5584.
ROMA 7
Due punti all’ingresso, chiede il sostegno del pubblico, finalmente una prova di spessore: cerca il canestro con continuità, 15 punti già al riposo lungo. Nel terzo quarto entra solo a 3’ dalla fine, poi continua ad essere decisivo: 24 punti, 8/12 dal campo.
Il punticino dell’orgoglio. Luca Dalmonte, dopo gara-3 e il netto 0-3 nella serie contro Siena, ha avuto un solo concetto da far fissare bene nella mente dei giocatori. «Non usciamo 4-0, non lo meritiamo noi, non lo merita il pubblico venuto a vederci al Palalottomatica: crediamoci, adesso voglio la partita dell’orgoglio». Bobby Jones, 30 anni, è il miglior realizzatore romano nella serie con Siena CIAM
Vincere contro Siena è sempre difficile, giocano la migliore pallacanestro del campionato. E ora andiamo lì con legittima ambizione: perché no, perché non ne potremmo vincere un’altra? Piuttosto, speriamo di recuperare Mbakwe, non devo dire io quanto sia importante. Ma Kanacevic è stato bravissimo, giocando nel ruolo di cinque che tra l’altro non gli si addice». Chiave La chiave della serata è tutta nei primi 4’ che aprono l’ultimo quarto. Dove Siena, insolitamente, smarrisce la via del canestro, i movimenti non sono più fluidi, Haynes (che chiuderà senza segnare) continua a sbagliare da ogni parte. Roma, con una tripla di Goss, va così lanciatissima al massimo vantaggio: 60-47, un +13 che contro i tricolori significa ben poco. In poco meno di 4’, Janning e Carter mettono due triple a testa per 12 punti a zero che a -1’52” dalla sirena portano il 60-59. Ma all’Acea non viene il braccino e con i canestri di Jones e Baron,
l’mvp di questa gara-4 con 24 punti in 26’, chiude i conti. Siena si è comunque giocata un’onesta partita, ma stavolta ha avuto davvero pochissimo dagli esterni, in particolare Haynes e Green che in 52’ totali hanno prodotto la miseria di 4 punti, tra l’altro del solo Green. Rammarico Se poi il tiro da tre, a parte il poker di Janning e Carter, fa cilecca (31% dall’arco totale) e a rimbalzo il solo Hunter è costretto a fare gli straordinari, allora non c’è molto da rammaricarsi, come ribadisce lo stesso Marco Crespi. «Si è trattato di una prestazione positiva, è mancata l’urgenza del momento. Ora spero che in gara-5 ci sia ancora il piacere di giocare da parte dei ragazzi, con la voglia di migliorarsi sempre». Prima della gara, infine, il presidente della Lega, Valentino Renzi, ha premiato Alessandro Giuliani dell’Enel Brindisi votato come miglior general manager del campionato di A. © RIPRODUZIONE RISERVATA
Triche 43: Trento promossa in A per la prima volta 75-90
(24-29, 44-48; 67-65) UPEA CAPO D’ORLANDO: Soragna 5 (1/2, 1/1), Nicevic 22 (9/14), Portannese 5 (1/2; 1/4), Mays 17 (7/10; 0/6), Archie 10 (4/6; 0/2); Basile 2 (1/1; 0/5), Benevelli 4 (2/2), Laquintana 10 (4/4; 0/2), Ciribeni (0/1), Valenti (0/2; 0/1). Allen. Pozzecco. TRENTO: Triche 43 (9/14; 7/10), Baldi Rossi 14 (5/7; 1/1), Forray 2 (1/3; 0/3), Elder 9 (3/5 da 3), Pascolo 15 (3/7; 1/1). Santarossa (0/1; 0/1), Lechthaler, Spanghero 7 (1/3; 1/3). N.e. Fiorito, Molinaro. All. Buscaglia. ARBITRI: Materdomini, Moretti, Boscolo. NOTE T.l. Orl 11/14 Tre 13/16: . Rim.: Orl 27 (Archie
4
I NUMERI
1
vittorie di Roma nei 7 scontri stagionali contro Siena. L’Acea aveva perso anche in coppa Italia.
255
Punti realizzati dalle quattro semifinaliste nelle gare-4. pari a 63.7 di media. Erano stati 81.5 in gara-1 con un calo continuo. Si gioca a ritmo troppo serrato
MORASCHINI N.G. Appena 5’ nel secondo quarto. MBAKWE 6 Leone sotto i tabelloni e non è una novità, insolitamente poco preciso invece in attacco. Esce per infortunio (caviglia) all’inizio dell’ultimo quarto. KANACEVIC 7 Buona presenza iniziale, non ha paura nemmeno a prendersi due triple, tiene botta benissimo al posto di Mbakwe.
SIENA 6 VIGGIANO 6 Sei punti di fila nella seconda frazione che tengono Siena attaccata a Roma, quindi cala. HUNTER 7 Blocchi, lavoro sporco, sgomita con Mbakwe, prima parte di gara intensa, sempre continuo. COURNOOH N.G. Entra nel terzo quarto, subito una bella palla per Nelson. HAYNES 4 Un fantasma: 0/7 al tiro, non ne imbrocca una, non lo salvano neppure i 6 assist.
h
IL MIGLIORE
7 CARTER
Cinque punti iniziali per il primo allungo senese, continua a vedere il canestro con regolarità: 13 punti dopo 20’, chiuderà con 23. JANNING 6.5 Entra a 2’ dalla fine della prima frazione, ne mette 9 negli ultimi 10’ ed è l’ultimo a mollare. RESS 5.5 Serata di pochi slanci: zero punti in 23’. ORTNER 5 Due falli dopo 5’, malino pure stavolta. NELSON 6 Nulla di trascendentale, ma 8 punti con 4/4 da due. GREEN 5 Mediocre, non segna mai (2/8), poca energia.
Taccuino
FINALE LNP GOLD 3-0 A CAPO D’ORLANDO
ORLANDINA-TRENTO
MBAKWE SI INFORTUNA DOVE E’ FINITO HAYNES?
MIGLIORE h 7.5 ILBARON
MARIO CANFORA ROMA
Tanta roba «Vincere al Palalottomatica per un allenatore è tanta roba — attacca il tecnico dell’Acea, Luca Dalmonte — devo dire grazie ai ragazzi che hanno dimostrato di non voler ancora andare a casa.
DI CANF
GOSS 7 L’infortunio non lo rende scattante e intraprendente come suo solito, ma quando c’è da segnare non si tira indietro: prova di grande intelligenza. JONES 7 Alla fine boccheggiava (34’ d’utilizzo) ma che grinta: 18 punti e 8 rimbalzi. Chiude con 6/7 ai liberi. D’ERCOLE 6.5 Si sbatte tanto in difesa, ringhia su Haynes, in attacco non ha palloni giocabili: più che sufficiente nonostante nell’ultimo quarto non veda campo. HOSLEY 4 Comincia con tanti errori, Dalmonte è costretto a toglierlo (tra i fischi) dopo 4’. Al rientro, non migliora. Fuori partita. MAYO 6 Piace, soprattutto nell’ultimo quarto riesce a tenere ben in ritmo i suoi. Peccato le 4 perse.
71 65
Forze Così è stato: con le (esigue) forze fisiche ancora a disposizione (e Mbakwe, il migliore delle ultime uscite, fuori per una botta alla caviglia all’inizio dell’ultimo quarto senza più rientrare sul parquet), Roma centra l’obiettivo di prolungare la serie, riuscendo così a non andare in vacanza davanti al suo pubblico in una serata in cui il tifo nell’impianto dell’Eur (quasi 6mila spettatori) si è sentito eccome. Soprattutto, quando uno dei fischietti (Weidmann) ha perso un po’ la bussola con un errore grave (fischio dei 24” poi corretto dall’instant replay) e un fallo dubbio a D’Ercole che ha scatenato la protesta di Dalmonte, mentre dal parterre la gente per poco non entrava in campo e una bottiglietta di plastica arrivava a pochi centimetri dai giocatori.
le Pagelle
7) Tre: 28 (Pascolo 7). Ass.: Orl 11 (Mays 6) , Tre 16 (Triche, Forray 4). Progr. 5’ 11-19 , 15’ 34-37, 25’ 59-50 , 35’ 73-77. Spett.: 3500: Serie: 3-0 Trento
Trento sbanca il PalaFantozzi e festeggia in terra siciliana la promozione in Serie A. Il sogno di Capo d’Orlando si infrange contro una squadra che ha dimostrato di meritare la massima serie. Terrificante Triche, 43 punti. Trento segna subito a raffica e si porta dopo 7’ sul +14: 11-25. Capo d’Orlando riesce a difendere meglio nei secondi 10’ (14 rimbalzi al riposo lungo) e resta in partita: 44-48. L’Upea firma il sorpasso al 23’, 49-48, poi con Mays trova anche il +9, 59-50 al 25’. Un incredibile Triche 28 punti al 30’ porta Trento al -2: 67-65. Poi la trascina letteralmente in A. Salvatore Pintaudi
EUROPA
Francia: dopo 14 anni vince Limoges (pe.m.) Il Limoges ha vinto il suo decimo titolo francese, ma l’ultimo era stato nel Duemila, battendo 3-0 in finale Strasburgo (74-70 gara-3). Lo Zalgiris è campione lituano dopo il 4-2 con il Neptunas Klaipeda. Il Fenerbahce conduce 2-0 la finale turca contro il Galatasaray, battuto in gara-2 74-73, con 24 punti dell’ex canturino Markoishvili. In Germania sono in finale Alba Berlino e Bayern Monaco. Spagna: dopo l’1-0 del Barcellona col Valencia, il Real Madrid ha battuto 98-93 dopo un supplementare Ma-
laga che aveva a lungo condotto la gara (Llull 18; Vazquez 17).
NBA
Kerr vuole Blatt a Golden State Steve Kerr, nuovo allenatore di Golden State, ha incontrato giovedì David Blatt per offrirgli il posto di primo assistente ai Warriors. Blatt non ha ancora rinnovato col Maccabi campione d’Europa. CALVANI (l.ba.) Napoli punta Marco Calvani. Il coach romano, già contattato a gennaio per sostituire Cavina e poi passato per Barcellona PdG, è arrivato ieri sera in città per incontrare la società.
34
LA GAZZETTA DELLO SPORT
SABATO 7 GIUGNO 2014
SABATO 7 GIUGNO 2014
LA GAZZETTA DELLO SPORT
35
PALLAVOLO WORLD LEAGUE 3 1
ITALIA POLONIA
BEACH VOLLEY EUROPEI A CAGLIARI
Restano solo Lupo-Nicolai Oggi i quarti
(25-23 20-25 25-23 25-20) ITALIA: Birarelli 8, Travica 4, Kovar 6, Piano 9, Zaytsev 24, Parodi 10; Rossini (L), Vettori, Lanza 4. N.e. Buti e Baranowicz. All. Berruto. POLONIA: Mika 9, Klos 9, Bociek 24, Buszek 11, Wrona 7, Drzyga 1; Zatorski (L), Zygadlo, Konarski 1, Ruciak, Nowakowski 1. N.e. Ferens. All. Antiga. ARBITRI: Loderus (Olanda) e Alenezi (Kuwait).
DAL NOSTRO INVIATO
MARIO SALVINI QUARTU SANT’ELENA (Ca)
NOTE Spettatori 4900. Durata set: 30’, 29’, 34’, 30’; totale 123’. Italia: battute sbagliate 16, vincenti 3, muro 11, seconda linea 9, errori 27. Polonia: battute sbagliate 18, vincenti 6, muri 9, seconda linea 9, errori 30. PUNTI Il punteggio è come quello del campionato italiano: 3 punti per la vittoria 3-0 e 3-1, 3 per il 3-2 e 1 per il 2-3.
L’Italia festeggia la quinta vittoria in World League GALBIATI
MONTEPREMI in palio ci sono 4.3 milioni di dollari
Zaytsev è super L’Italia mette la quinta Il bomber azzurro firma 24 punti e spinge la squadra di Berruto contro una Polonia che non si arrende mai DAL NOSTRO INVIATO
VALERIA BENEDETTI BARI
Quinta vittoria consecutiva. Bisogna levarsi il cappello di fronte all’Italia di Berruto che sta procedendo verso le finali di Firenze con il piglio da leader e una maturità notevole, battendo anche una Polonia difficile e infida. Pazienza e lucidità E’ la parola d’ordine nel match fra Italia e Polonia. La squadra guidata dal tecnico francese Antiga (alla prima esperienza in panchina avendo giocato fino alla fine di questa stagione con il Belchatow) ha potenza, centimetri e carattere, come ha mostrato anche in Brasile. Gli az-
zurri sembrano accusare la stanchezza dopo il filotto di 4 vittorie consecutive e faticano in ricezione, ma anche in attacco contro un muro spesso asfissiante. Gioco e panchina Non è bril-
lante quello dell’Italia, con la ricezione che va a picco nel secondo set (24% perfetta, 33 positiva) quando gli azzurri si sono fatti sorprendere dal cambio di marcia degli avversari. La pazienza diventa essenziale per non sprofondare. Ci vuole la determinazione di andare a prendere palloni in panchina, come fa capitan Birarelli, e di attaccare palle sporchissime come fa uno Zaytsev monumentale, secondo definizione del suo c.t. Ed è
la guida Domani sera bis al Foro Italico (a.a.) Pool A – Italia-Polonia 3-1 si replica domani (20) a Roma (Foro Italico), a San Paolo Brasile-Iran 3-2 (25-23, 28-30, 26-28, 25-23, 15-13). Classifica: Italia 15; Brasile 5; Polonia 3; Iran 1. Pool B – A Long Beach Stati Uniti-Russia, a Sofia BulgariaSerbia. Classifica: Serbia, Stati Uniti 5; Bulgaria, Russia 1. Pool C – A Liegi e Anversa Belgio-Canada 2-3 (25-22, 2125, 17-25, 25-20, 14-16), a Canberra Australia-Finlandia. Classifica: Canada, Belgio 7; Finlandia 1; Australia 0. Pool D – A Buenos Aires Argentina-Giappone, a Stoccarda Germania-Francia. Classifica: Francia 11; Germania 7; Argentina 5; Giappone 1. Pool E – A Ceske Budejovice Rep.Ceca-Sud Corea 3-2, 3-2 (25-20, 23-25, 19-25, 25-21, 15-11); ad Almere Olanda-Portogallo. Classifica: R.Ceca 7; Corea 5; Olanda, Portogallo 3. FORMULA Alla finale a 6 Firenze si qualificano, oltre l’Italia, le prime 2 dei gironi A e B e la prima del torneo di Sydney. VIBO RESTA (mi.fa.) Niente fiocco rosa alla Callipo Vibo. Il club calabrese resta nel settore maschile. Almeno per questa stagione. Si ripartirà dall’A-2 col titolo di Milano.
infatti la serata dell’oppostone azzurro che toglie parecchie castagne dal fuoco ed è protagonista di una prestazione eccezionale non tanto nei numeri (24 punti con il 55% in attacco) ma nella capacità di metter giù palloni pesantissimi e attaccare da tutte le posizioni. Poi c’è la buona prova di Lanza, buttato dentro nel secondo set e rimasto in campo fin quasi alla fine al posto di un Kovar che pure aveva iniziato benissimo. Il martello di Zevio ha fatto il suo rialzando la media della ricezione (la sua è stata al 40% perfetta) e dando più equilibrio alla squadra.
Restiamo aggrappati solo a Danielino e Paolo, a Lupo e Nicolai, l’unica nostra coppia ancora sulla sabbia degli Europei che organizziamo in casa. Qualificata ai quarti, in cui oggi alle 16.30 affronta gli olandesi Stiekema-Varenhorst. Tutti gli altri, uomini e donne, sono fuori. Comprese Marta Menegatti e Viktoria Orsi Toth, arrivate ai quarti, e lì cadute, a loro volta contro una coppia d’Olanda, Meppelink-Van Iersel (19-21, 23-21, 10-15). Con disappunto. «Perché era una sfida alla nostra portata», dice la Orsi Toth. «Il nostro obiettivo minimo era il quinto posto — prosegue la Menegatti — lo abbiamo raggiunto ma non basta. Giocando come sappiamo avremmo potuto fare di più. Siamo molto deluse».
Pericolo Polonia La squadra padrona di casa al prossimo Mondiale è da tenere d’occhio. L’assenza di alcuni senatori non le impedisce di macinare gioco e tenersi aggrappata alla gara. Ha infilato un break di 5 punti micidiale nel secondo set con Wrona in battuta, ha recuperato i vantaggi messi a segno dagli azzurri nel terzo e nel quarto. L’opposto Bociek ha avuto lo stesso rendimento di Zaytsev e il regista Drzyga ha mostrato una buona gestione. Insomma, per Roma le carte sono tutte da giocare. E al Foro Italico lo spettacolo non mancherà.
Derby azzurro Meno male che Lupo e Nicolai, colleghi avieri di Marta, sono più Paolo Nicolai 26 anni domani allegri. L’unico rammarico è che per conquistarsi il quarto di finale hanno dovuto eliminare Matteo Martino e Matteo Cecchini, in un ottavo-derby. I due Matteo erano stati davvero bravi ad arrivare lì battendo i quotati lettoni Plavins-Solovejs che domenica scorsa avevano vinto la tappa di World Tour in Russia. «Nel secondo set i due Matteo ci hanno fatto soffrire (21-16, 22-20, ndr) — ha ammesso Nicolai — ma ci siamo ripresi bene. Un po’ in tutto il torneo ci è successo di ovviare bene a situazioni difficili. Prendiamolo come un buon segnale». Fuori agli ottavi Alex Ranghieri e Andrea Tomatis, battuti dai tedeschi Fuchs-Flugger, con rammarico per gli otto set ball sprecati nel primo, poi perso 28-30 (il 2° 18-21). Peggio i gemelli Ingrosso, eliminati ai sedicesimi dagli austriaci Winter-Petutschnig (15-21, 21-19, 10-15). Oggi le semifinali femminili sono Bieneck-Grossner (Ger) vs MeppelinkVan Iersel (Ola) e Goricanen-Huberli (Svi) vs Ludwig-Walkenhorst (Ger). La prima (alle 11) in diretta su Fox Sports 2 (213 di Sky), così come la finale 3° posto e la finale alle 18 e alle 19.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA
IPPICA OGGI A NEW YORK IL GRANDE SOGNO DEL GALOPPO AMERICANO
Atzeni, 24 ore bollenti dal Derby inglese al GP Milano con Biz
California Chrome all’assalto della Triplice Corona stregata 11 EROI: L’ULTIMO NEL 1978 ANNO
CAVALLO
FANTINO
1919
Sir Barton
J.Loftus
1930
Gallant Fox
E.Sande
1935
Omaha
W.Saunders
1937
War Admiral
C.Kurtsinger
1941
Whirlaway
E.Arcaro
1943
Count Fleet
J.Longden
1946
Assault
1948
Citation
1973
Secretariat
1977
Seattle Slew
1978
Affirmed
W.Mehrtens E.Arcaro R.Turcotte J.Cruguet S. Cauthen.
POI 12 K.O. A NEW YORK ANNO
CAVALLO
1979
Spectacular Bid
3°
1981
Pleasant Colony
A BELMONT 3°
1987
Alysheba
4°
1989
Sunday Silence
2°
1997
Silver Charm
2°
1998
Real Quiet
2°
1999
Charismatic
3°
2002
War Emblem
8°
2003
Funny Cide
3°
2004
Smarty Jones
2008
Big Brown
2012
I’ll Have Another
2° fermato ritirato
MICHELE FERRANTE
Tre corse da vincere in poco più di un mese, il Kentucky Derby, le Preakness Stakes e le Belmont Stakes con distanza allungata di 400 metri rispetto alle prime due, come dire l’ascesa del Nanga Parbat per un cavallo privo della tenuta necessaria. Nel 1919 il galoppo americano ha così concepito la Triplice Corona poi violata solo da 11 purosangue, l’ultimo (Affirmed) nell’ormai lontano 1978. E da allora è successo di tutto per impedire che uno dei 12 poveretti presentatisi a Belmont Park con due vittorie chiudesse il triplo dell’immortalità sportiva. California Due anni fa I’ll Have Another sembrava imbattibile ma venne messo fuori causa da un infortunio il giorno prima della corsa, mentre tra i secondi arrivati è ancora tristemente memorabile il muso di Victory Gallop davanti a quello del povero Real Quiet. La Corona non è solo questione di gambe e polmoni dell’aspirante eroe. La fortuna conta almeno
altrettanto e i centomila stipati oggi a Belmont Park, spingeranno idealmente California Crome verso il traguardo della leggenda, primo fra tutti Steve Cauthen, il fantino di Affirmed. Il sauro che corre col cerotto nasale, ha vinto bene le prime due tappe ed ha anche il profilo del potenziale eroe, come tipico prospetto del sogno americano che dà una chance a chiunque. In questo caso a un cavallo nato da una fattrice pagata 8000 dollari e fatta accoppiare con uno stallone da 2.500 a monta. E allenato da un signore quasi sconosciuto di 77 anni (Art Sherman) per due proprietari che prima delle Preakness hanno rifiutato di vendere per 6 milioni di dollari e che solo per questo meriterebbero la Corona maledetta.
Ventiquattr’ore di fuoco per Andrea Atzeni il «piccolo Dettori» sempre più in vista sulle piste inglesi e sempre più richiesto dagli allenatori italiani. Oggi a Epsom una chance importante nel Derby inglese in sella al secondo favorito Kingston Hill (da battere Australia figlio dell’immensa Ouija Board) e domani a San Siro nel GP Milano da favorito a bordo di Biz the Nurse, a segno già lo scorso anno ma con Cristian Demuro. Ieri a Epsom un successo per Atzeni con Farraj in un handicap(foto) e vittoria di Taghrooda (Hanagan) nelle Oaks davanti a Tarfasha e Volume.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Ore 00.52: BELMONT STAKES (gr.) $ 1.500.000 m 2400: 1 Medal Count (Albarado); 2 California Chrome (Espinoza); 3 Matterhorn (Bravo); 4 Commanding Curve (Bridgemohan); 5 Ride on Curlin (Velazquez); 6 Matuszak (Smith); 7 Samraat (Ortiz); 8 Commissioner (Castellano); 9 Wicked Strong (Maragh); 10 General a Road (Napravnik); 11 Tonalist (Rosario).
California Chrome (Victor Espinoza) vince le Preakness, 2a tappa della Triplice. In carriera 10 corse, 7 vittorie e oltre 2 milioni di dollari in premi
Ore 17: Epsom Derby (gr 1) St 1.500.000 m 2400: 1 Arod (Spencer); 2 Australia (O’ Brien); 3 Ebanoram (McDonogh); 4 Fascinating Rock (Smullen); 5 Geoffrey Chaucer (Moore); 6 Impulsive Moment (Probert); 7 Kingfisher (O’Donoghue); 8 Kingston Hill (Atzeni); 9 Orchestra (Heffernan); 10 Our Channel (De Sousa); 11 Pinzolo (Doyle); 12 Red Galileo (Murphy); 3 Romsdal (Huges); 14 Sudden Wonder (Manning); 15 True Story (Fallon); 16 Western Hymn (W. Buick). IERI ROMA QUINTE A Capannelle (m 1600): 1 White Flower (Di Napoli); 2 Pontathit; 3 Voila la Profusion; 4 Lunna Imbosa; 5 Olympic Fire; Tot.: 9,43; 2,98, 3,44, 2,68 (85,59) Quintè 6-87-5-12 euro 5.279,91. Quarté 1.019,08. Tris 346,59. OGGI TORINO QUINTE’ (Ore 18.30, inizio 15) A Torino isolo 12 sul miglio. Indichiamo Mindy Belle (9), Nubivaga Rl (2), Paris Roc (4), Penelope Ek (8), Pontiac Turbo (12), Orchestra (6). ANCHE Gal.: Milano (14.55), Siracusa (15.20). Tr.: Palermo (15.15), Modena (15.45).
36
LA GAZZETTA DELLO SPORT
SABATO 7 GIUGNO 2014
SABATO 7 GIUGNO 2014
LA GAZZETTA DELLO SPORT
37
SCHERMA DA OGGI A STRASBURGO
Errigo pigliatutto: «Sono cresciuta» Dominatrice della stagione, agli Europei con un dito dolorante: «Ora so vincere anche nelle giornate no» mia via».
MARISA POLI
Dicono che sia così forte che potrebbe tirare con la mano destra, da mancina qual è, e vincerebbe lo stesso. Arianna Errigo dopo la sua stagione più bella ha anche rischiato di non partire per gli Europei di Strasburgo (sarà in gara martedì): a intralciare la via l’infortunio al dito medio della mano sinistra che da metà maggio, giorno dopo giorno, l’ha preoccupata e l’ha fatta soffrire sempre di più. Addio genio e sregolatezza. A 26 anni (compiuti ieri) Arianna, fenomeno annunciato del fioretto già da ragazzina, ha detto addio agli alti e bassi. Quattro successi in Coppa del Mondo più altri tre podi, n. 1 del ranking, il dolore al dito è l’unica incognita per gli Europei che non ha mai vinto da sola (2 bronzi nel 2009 e 2012) ma sempre a squadre (5 su 5 nelle ultime edizioni). «Non ci voleva questo infortunio — è la reazione di Tsun-Ary, il soprannome che le hanno appiccicato per quelle azioni travolgenti rare nel fioretto femminile —, il dito non va tanto bene, è peggiorato, mi fa più male e sto facendo più terapie che assalti. Ma è una delle cose che ho imparato in questa stagione: non può essere sempre tutto perfetto nel giorno che conta, ma bisogna provarci lo stesso».
Ha messo in archivio il suo lato creativo?
«No, quello c’è sempre. Avrei voluto iscrivermi a design industriale, ho optato su tecniche ortopediche per avere un’alternativa lavorativa quando smetterò. Ma spesso penso di ricominciare a disegnare. Appena trovo la casa che voglio ci sarà una stanza per dipingere, sicuro». Che cosa vorrebbe da Europei e Mondiali?
«
Ho sempre odiato la routine, adesso mi alleno con più costanza. E si vede ARIANNA ERRIGO FIORETTO: IN GARA MARTEDI’
Qual è il segreto di questa stagione da imbattibile?
«Tante cose sono andate a posto: il lavoro con il maestro (Giulio Tomassini), l’impegno nella preparazione atletica. Prima non ero mai stata una specialista in continuità, abbandonavo sempre se qualcosa non andava come volevo».
Ha fatto pace con gli allenamenti?
«La routine mi annoia. Sono sempre stata una che se non mi andava non mi allenavo, non facevo nemmeno finta di tirare quando il c.t. mi guardava. E il fatto che i risultati arrivassero lo stesso, sin da ragazzina, in fondo era controproducente: sembrava possibile lo stesso».
S
Arianna Errigo (a sinistra), 26 anni, in pedana con Elisa Di Francisca. La Errigo (sotto) è numero 1 del ranking mondiale BIZZI
Che cosa è cambiato?
«Ci metto più impegno. Da quando sto con Luca (Simoncelli, azzurro del fioretto) ancora di più. Non sarò mai una che si allena tanto come Valentina (Vezzali), ma ho trovato la
«Sono curiosa di vedere come finirà questa stagione, di vedere se reggo fino all’ultimo. Non mi è mai capitato un filotto di risultati del genere. La certezza di finire bene non ce l’ho, però stavolta ho la coscienza a posto, so di essermi preparata come si deve, e sono fiduciosa perché quest’anno non sempre ho tirato bene ma ho raccolto lo stesso tanto». Se lo sarebbe mai immaginata un anno e mezzo fa, in piena crisi per il divorzio col maestro Bortolaso e la partenza dell’ex c.t. Cerioni?
«No. Ho avuto un rifiuto, per un anno non ho più voluto avere un maestro accanto. L’ho vissuta male sul piano umano. Penso che sia successo tutto al momento giusto: Giovanni mi ha dato tanto, è stato perfetto ricominciare con Giulio». © RIPRODUZIONE RISERVATA
la guida La spada maschile apre il programma con Garozzo e Pizzo Gli spadisti azzurri Enrico Garozzo, Paolo Pizzo, Marco Fichera e Lorenzo Bruttini aprono oggi a Strasburgo gli Europei (7-14 giugno) con la prova di spada maschile. Quest’anno sono saliti sul podio Marco Fichera, terzo a Vancouver, e Enrico Garozzo (n. 3 del ranking mondiale), secondo a Doha. Sulle pedane paralimpiche invece sono in programma le prove di sciabola maschile, con Alberto Pellegrini e Marco Cima, di sciabola femminile con protagoniste Loredana Trigilia ed Andreea Mogos, oltre alla prova di spada maschile paralimpica categoria C, con William Russo. Il programma e i convocati azzurri degli Europei 2014. OGGI (gironi dalle 8.30, finali dalle 20) Spada uomini (Enrico Garozzo, Paolo Pizzo, Marco Fichera e Lorenzo Bruttini) DOMANI Spada donne (Rossella Fiamingo, Bianca Del Carretto, Mara Navarria e Francesca Quondamcarlo). LUNEDÌ Sciabola donne (Bianco, Gregorio, Sinigaglia e Vecchi) e fioretto uomini (Cassarà, Baldini, Aspromonte e Avola) MARTEDÌ Fioretto donne (Errigo, Di Francisca, Vezzali e Batini) e sciabola uomini (Berrè, Montano, Occhiuzzi e Samele) MERCOLEDÌ Spada uomini a squadre GIOVEDÌ Spada donne a squadre VENERDÌ Sciabola donne e fioretto uomini a squadre SABATO Fioretto donne e sciabola uomini a squadre IN TV Differita su Eurosport da lunedì, diretta streaming sul canale Youtube della Fie o sul sito www.euroescrime2014.com.
NUOTO MARE NOSTRUM A MONTECARLO
La ripartenza di Scozzoli Mister rana cerca l’Europa DAL NOSTRO INVIATO
STEFANO ARCOBELLI MONTECARLO
Mister rana cerca l’Europa dal Principato. Tra oggi (nei 50) e domani (nei 100), Fabio Scozzoli vuole togliersi un peso — cioè qualificarsi per Berlino — e rimettersi in linea con i migliori interpreti della specialità più tecnica. Due anni senza l’acuto estivo pur conquistando la finale olimpica e mondiale più l’operazione di settembre per la ricostruzione del legamento crociato anteriore del ginocchio destro lo costringono quasi a reinventarsi un ruolo di leader, se non di probabile capitano azzurro. «Non ci sono alternative a lui, per il carisma, l’educazione» lo incorona Mirco Di Tora, il capitano di Barcellona che fa parte del piccolo contingente italiano presente nel meeting monegasco, prima tappa del Mare Nostrum. Scozzoli parla di presente, di futuro («nuoterò fino a 35 anni....» ride), non di passato, perché è come se da qui partisse da zero, in cerca di un altro mister rana. «E poi non amo vedere ciò che ho fatto, le medaglie già prese servono solo a compiacersi e invece adesso io ho solo fame, perché parto da zero». Ricordi Dal podio mondiale
Fabio Scozzoli, 25 anni, all’esordio internazionale dopo l’infortunio al ginocchio di settembre REUTERS
mancato per 5 centesimi un anno fa a questo debutto internazionale stagionale con avversari tosti come i tedeschi Feldwehr e Koch, lo sloveno Djugonjic e il brasiliano Gomes: prevale la curiosità nel romagnolo, mista a qualche dubbio: «Non sono certo quello di un anno fa che nuotava in 59” al Settecolli». Ai Primaverili ha nuotato in stili diversi per riprendere ritmo, adesso deve prendersi il pass continentale (27”5 e 1’00”3 gli standard richiesti) e non è tempo di troppe sfumature, se non la ricerca di un crescendo tradizionale
«Sono più ottimista per i 50 che per i 100, mi manca la muscolatura» di forma che dovrebbe farlo arrivare al top a fine agosto a Berlino, per difendere l’oro nei 100 e l’argento nei 50. «Sono più ottimista per i 50 che per i 100, nella gara olimpica le gambe contano di più e non sono a posto, a me manca la muscolatura, manca ancora stabilità». Quella che c’è sempre è la serenità di fondo: mai
una parola di troppo, mai una polemica, mai un atteggiamento fuori misura. Scozzoli è stato leader degli azzurri fino a Barcellona, dove Gregorio Paltrinieri ha preso il podio nei 1500 e il romagnolo è rimasto sotto il podio per un’inezia di 5 centesimi. «Un bronzo e sarebbe cambiato tutto, la prospettiva: tornare a mani vuote dai Mondiali è stato bruttissimo, forse più di Londra». Obiettivi Non era al top, e l’ha pagata «ma io ho sempre fatto tutto gradualmente e anche a Barcellona sono cresciuto di gara in gara, come voglio fare adesso: c’è tempo fino ad agosto, qui posso fare bene o schifo, non so davvero, cerco solo di ritrovare le sensazioni giuste. Leader un po’ dimezzato? Io so che devo e voglio tornare ai livelli di prima, posso tornare a giocarmi le medaglie come facevo ad ogni estate: è la cosa più bella che c’è». E depositarle nella casa che ha comprato questa ranista principe a caccia di una nuova identità tecnica. «In inverno mi sono aggrappato a tutto, per assorbire la botta delle delusioni e dell’operazione. In questo l’America mi ha insegnato molte cose, anche gli allenamenti stanno cambiando e infatti ora mi sento più veloce: non sono solo più nuoto, le solite vasche. Il nuoto sta cambiando, è meno palloso e logorante. A Rio avrò 28 anni, vedo il top: Van der Burgh ha la mia età, Sprenger e Lima sono lì. No, non mi considero affatto vecchio». Per prendersi la madre di tutte le rivincite. «Già, mi manca solo la medaglia olimpica». © RIPRODUZIONE RISERVATA
4
la guida
SETTECOLLI Riecco Alshammar DAL 13 AL 15 Le date della stagione
S
Mare Nostrum Canet en Roussillon (Fra) 11-12 giugno Settecolli Roma 13-15 giugno Mare Nostrum Barcellona (Spa) 14-15 giugno Città di Bari Bari 28-29 giugno Open di Francia Vichy (Fra) 4-5 luglio Swimming Cup Milano 15 luglio Swimming Cup Torino 16 luglio Giochi Commonweal th Glasgow (Sco) 24-29 luglio Trials Usa Irvine 30/7-3/8 Europei Berlino (Ger) 18-24 agosto Panpacifici Gold Coast (Aus) 21-24 agosto
In gara Coughlin, Adrian e Ervin
Il 26 agosto compirà 38 anni ed è reduce da maternità. Ha vinto tutto meno l’oro olimpico, e non pare sazia come lo fu Dara Torres: Therese Alshammar, svedese, rientra oggi alle gare da Londra 2012 nei 50 sl (l’altra sua specialità sono i 50 delfino). Con lei in gara anche l‘americana Natahlie Coughlin, arrivata qui insieme all’olimpionico dei 100 sl, Nathan Adrian (con un po’ di muscoli in meno) ed un altro inesausto come Anthony Ervin. Il parterre degli iscritti è ricco: attese le sfide nei 400 sl che interessano la Pellegrini, tra la spagnola Belmonte e la francese Muffat; tra gli uomini, è il polivalente sudafricano Chad Le Clos iscritto a 5 gare, la star più attesa: nei 100 sarà sfidato dal tedesco Stef Deibler. Nel dorso e rana, due qualificate azzurre per Berlino: Arianna Barbieri ed Elisa Celli. OGGI (batterie 9, finali dalle 15.30): 200 rana U, 100 rana D, 100 sl U, 200 sl D, 200 farf. U, 100 farf. D, 100 dorso U, 200 dorso D, 200 mx U, 400 sl U, 400 mx D. Torneo velocità 50 sl, dorso, rana farf. U e D. DOMANI 400 mx U, 400 sl D, 100 farf. U, 200 farf. D, 200 dorso U, 100 dorso D, 100 rana U, 200 rana D, 200 sl U, 100 sl D, 200 mx D. Torneo velocità 50 sl, dorso rana, uomini U e D. SULLIVAN KO (al.f.) Eamon Sullivan salterà i Giochi del Commonwealth di Glasgow: nonostante si sia qualificato ad aprile vincendo il titolo australiano dei 50 sl, è costretto a lasciare il posto a Matthew Abood a causa dei continui problemi a una spalla. Intanto al Grand Prix di Brisbane. Uomini: 50 sl M. Abood 22”66, To 22”79, Magnussen 22”80; 200 sl D. McKeon 1’48”81; 50 fa D’Orsogna 24”40; 100 fa To 53”98; 400 mx Fraser-Holmes 4’17”58. Donne: 50 sl C. Campbell 24”33, B. Campbell 24”78; 200 sl-100 fa E. McKeon 1’56”99, 58”69; 400 sl Barratt 4’09”34; 200 do Nay 2’09”79; 50 fa Elmslie 26”63. DOTTO A FIRENZE (al.f.) Ancora un test per Luca Dotto prima del Settecolli: oggi al Festa della velocità di Firenze disputerà 50 e 100 sl.
38
LA GAZZETTA DELLO SPORT
SABATO 7 GIUGNO 2014
SABATO 7 GIUGNO 2014
LA GAZZETTA DELLO SPORT
39
TUTTENOTIZIE & RISULTATI ATLETICA SALTA QUASI TUTTA LA STAGIONE?
BOXE /1 STASERA A TOLFA E SU FOX SPORTS
Bolt rimanda l’esordio Manno sfida Marsili No a Ostrava e a Parigi per i leggeri d’Europa «Il problema al piede è risolto, ma sono in ritardo»
Il campione ha fatto i guanti con il cantante Zampaglione
ANDREA BUONGIOVANNI
GENNARO BOZZA ROMA
Quanto pesa Usain Bolt nel mondo dell’atletica? Tanto. Tantissimo. Forse troppo. Il Golden Gala di giovedì lo ha confermato: la sua assenza, a fronte di un cast mai così di qualità, ha quasi dimezzato il pubblico. Il brutto è che il movimento, di Bolt, dovrà fare a mano ancora per un po’. Il sei volte oro olimpico ha gareggiato l’ultima volta il 6 settembre scorso, quando a Bruxelles vinse i 100 della finale di Diamond League in 9”80. Poi, di corsa, a parte la folkloristica esibizione del 14 dicembre a Buenos Aires contro un... bus, non s’è più visto. Da programma, avrebbe dovuto ripresentarsi 17 giugno al meeting di Ostrava e poi il 5 luglio a quello di Parigi. Ieri, invece, poco dopo le 14 italiane, le 7 del mattino giamaicane, dal suo account Facebook e Twitter, è partito l’annuncio della rinuncia a entrambi gli appuntamenti. Programmi «A cavallo di marzo e aprile (quando ha trascorso due settimane a Monaco di Baviera dal dottore di fiducia Hans-Wilhelm MüllerWohlfahrt), ho dovuto rinunciare ad allenarmi per
RUGBY/1 AD AUCKLAND
Usain Bolt a Bruxelles nel 2103 AP
un’infiammazione a un piede – ha scritto ieri – per fortuna ora sono sano al 100% e ho ripreso a pieno regine. Ma sono indietro sulla tabella di marcia e poiché davanti ho anni molto importanti come il 2015, 2016 e 2017, devo gestirmi al meglio. In ogni caso, in questa stagione, gareggerò di sicuro». Detto che mai aveva parlato di 2017 (quell’estate compirà 31 anni), anche se ancora ci sarebbero trattative aperte per i Giochi del Commonwealth di Glasgow (100, 200 e 4x100 sono tra il 27 luglio e il 2 agosto), il suo calendario, a questo punto, prevederebbe i meeting di Varsavia e di Zurigo del 23 e 28 agosto. © RIPRODUZIONE RISERVATA
RUGBY / 2 OGGI TEST-MATCH
Derby italiano a sorpresa, stasera a Tolfa, per l’Europeo dei leggeri, ma non meno interessante del previsto match fra il campione in carica Emiliano Marsili e lo sfidante ufficiale, il francese Mezaache, che ha rinunciato . Così, l’avversario è diventato Benoit Manno, 32enne torinese che aveva in programma un match di superpiuma, ma che rientra senza problemi nella categoria superiore. Vigilia colorata da un simpatico episodio: il cantante Federico Zampaglione (Tiromancino), appassionato di boxe, giovedì è andato nella palestra di Marsili e ha fatto i guanti con lui, stasera sarà ospite d’onore. «È pure bravino — dice Marsili —, è stata una grande sorpresa per me». Rincorse diverse Marsili, 37 anni, punta al Mondiale. «Ma devo stare attento a Manno, ha un bel record. Sarà un bel match. Mi dispiace solo che questo spettacolo non è apprezzato in Italia, i pugili sono costretti a fare un altro lavoro e io devo ringraziare chi mi aiuta: Carlo Alibrandi e i colleghi della Compagnia portuale
BOXE 2 OGGI SKY SPORT 3 DALLE 17
Emiliano Marsili, 37 anni ACTIVA
di Civitavecchia». Manno crede nelle sue chance: «Io e Marsili abbiamo una boxe simile, sono fiducioso. Un titolo europeo prima o poi lo prendo. Poi apro una palestra e mi faccio una famiglia». Programma. Palasport, Tolfa (Opi 2000), dalle 20.30. Supermedi, 6 t.: Paraschiveanu (Rom, 2) c. Sniedze (Let, 9-21-2); medi, 6 t.: Manco (70-1) c. Lapteacru (Mol, 2-1); superleggeri, 6 t.: Scarpa (13-2) c. Fjodorovs (Let, 10-45-6); massimi leggeri, 6 t.: Larghetti (20) c. Palko (Ung, 1712). Leggeri, campionato europeo, 12 t.: Emiliano Marsili (28-0-1, kg 60.8) c. Benoit Manno (14-1, kg 61). Arbitro Lewis (Ing), giudici Davies (Ing), Garcia Perez (Spa), Salzgeber (Aut). Tv : diretta Fox Sports plus dalle 22. © RIPRODUZIONE RISERVATA
SCI A BARCELLONA E STUBAI
ATLETICA TRICOLORI GIOVANILI LO JR CASSANO FA 10”47 Nella 1a giornata dei Tricolori giovanili a Torino, 10”47 (-0.1) nei 100 dello junior Luca Cassano, 5° tempo italiano di categoria all-time. Uomini. Promesse. 100 (+0.8): Bilotti 10”49. 3000 sp: A. Zoghlami 9’01”96. Asta: Sinno 5.20. Lungo: Braga 7.48 (+0.4). Peso: Secci 18.14. Martello: Bortolato 66.87. Marcia 10.000: Minei 40’53”33; Fortunato 41’01”06. Qual. 400. I: Tricca 47”56; Danesini 47”57. Juniores. 100 (-0.1): Cassano 10”47 (sf 10”43/ +2.2). 3000 sp: Contran 9’12”84. Marcia 10.000: Agrusti 44’27”78. Donne. Promesse. 100 (+0.4): Siragusa 11”58. 5000: Abate 16’52”31. Alto: Rossit 1.83. Lungo: Visibelli 6.21 (+0.8); Derkach 6.12 (+0.4). Giavellotto: Jemai 53.31. Juniores. 100 (+0.7): Herrera Abreu 11”71. 5000: Stefani 16’52”66. EUROCHALLENGE 10.000 Oggi, a Skopje (Mac), il 18° Eurochallenge dei 10.000. Veronica Inglese, la punta azzurra, rinuncia per un lieve infortunio. Jamel Chatbi possibile outsider. Favoriti il turco Polat Kemboi e le portoghesi Sara Moreira e Jessica Augusto. Uomini: Buttazz, Chatbi, Cominotto, El Mazoury, Zanatta. Donne: Epis, Pinna, Roffino. BAZZONI E BORSI Chiara Bazzoni (400) e Veronica Borsi (100 hs) oggi in gara al 60° memorial Kusocinski a Stettino (Pol). UCRAINI (si.g.) Ai campionati ucraini, dirottati da Donetsk a Kiev, miglior tempo europeo 2014 nei 400 di Olga Zemlyuk, 51”10 in batteria. Uomini. Martello: Sokyrskyy 77.86. 4x100: Ucraina 38”88. Donne. 400: Zemlyuk 51”16 (b. 51”10). 1500: Mishchenko 4’05”54. Alto: Okuneva 1.95. Peso: Obleshchuk 19.22.
BASEBALL SECONDA FASE (m.c.) Omogolato il 15-5 di San Marino-Rimini del 13 maggio, rigettando la riserva dei romagnoli per la presunta posizione irregolare di Giovanni D’Amico. La commissione gare ha intanto ufficializzato il calendario della seconda fase, a tre partite (venerdì alle 21, sabato alle 16-21): il via giovedì alle 21 con San Marino-Rimini, che anticipano per gli imminenti impegni di Coppa Campioni. AZZURRI OLTREOCEANO (m.c.) Anthony Rizzo, prima base dei Cubs, ha firmato l’11° fuoricampo stagionale nella vittoria contro i Mets (7-4). L’azzurro chiude a 2/4 con 2pbc. Dà segni di risveglio Alex Liddi che chiude a 3/5 contro Tacoma, la sua ex squadra, trascina alla vittoria Albuquerque (6-0) col primo fuoricampo, da 2 punti al 6°. Colabello (Rochester) batte un doppio su 4 turni a Charlotte.
BOXE EURODONNE: AZZURRE IN FINALE (m.moro.) Nelle semifinali degli Europei dilettanti donne a Bucarest, Marzia Davide (54) batte la russa Saveleva 3-0 e oggi in finale sfida la polacca Wicherska, nei +81 Flavia Severin supera la romena Turcin 2-1 per incontrare in finale la Kovacs (Ung). Si ferma al bronzo Alessia Mesiano (57), battuta dalla russa Dobrynina 3-0.
CANOA
Mondiali under 20 All Blacks in casa Prima giornata L’Italia di Buscema con l’Inghilterra II delle finali Wsb batte l’Argentina E Australia-Francia Cuba avanti 3-2 Prestigiosa vittoria per l’Italia u. 20 di Alessandro Troncon nella 2a giornata del Mondiale di categoria in Nuova Zelanda. Ieri gli azzurrini, lunedì travolti dell’ Inghilterra (63-3), ad Auckland hanno battuto l’Argentina dell’ex azzurro Rodolfo Ambrosio 29-26 (17-13), compiendo un importante passo verso la salvezza. Decisivo, a 5’ dal termine, un c.p. di Buscema (foto Fama), autore di 19 punti al piede Per l’Italia mete di Ga. Di Giulio e Bruno. Martedì il terzo e ultimo match del girone contro l’Australia. Altro risultato: InghilterraAustralia 38-24. Classifica: Inghilterra 10; Australia 5; Italia 4; Argentina 0. EMERGENTI La Nazionale Emergenti di Andrea Cavinato e Marius Goosen, al termine di un raduno di quattro giorni a Montichiari (Bs) e in vista della Tblisi Cup al via in Georgia sabato prossimo, oggi (ore 19) a Calvisano (Bs), sfida in amichevole una selezione del Comitato Lombardo. Quindi i 26 convocati per il torneo. CRISI PRATO Pino Pratelli, capitano di Prato, a nome della squadra, lamenta che la società non ha dato segnali per la prossima stagione. Tutti i giocatori sono senza contratto.
Dopo Samoa-Tonga ad Apia e Figi-Italia a Suva disputate nella notte (tra gli azzurri rinnovo biennale con le Zebre per Sarto e Venditti), oggi i test internazionali propongono grandi sfide. Si parte con Nuova Zelanda-Inghilterra ad Auckland (diretta Sky Sport 2, ore 9.35). All Blacks praticamente col XV ideale (con McCaw, foto Afp, senza Carter) e tre esordienti in panchina, inglesi dimezzati: 16 convocati hanno disputato la finale di Premiership e non giocheranno. Si prosegue con AustraliaFrancia a Brisbane (diretta Sky Sport 2, ore 12), con non più di 30.000 spettatori (tra i Wallabies fuori Genia, al suo posto N. White e debutto di S. Carter in seconda linea, tra i transalpini Michalak n. 10). Poi Sudafrica-World XV a Città del Capo: tra gli Springboks all’ala primo cap di C. Hendricks; nella selezione guidata da Nick Mallett, stelle come O’Connor e Giteau. Quindi Argentina-Irlanda a Resistencia (tra i Pumas debutto del pilone Herrera, tra i Verdi del flanker Diack). Infine, nella notte italiana, Canada-Giappone a Vancouver e Stati Uniti-Scozia a Houston; tra gli ospiti esordi di Russell (apertura), Cowan (flanker) e Reid (pilone).
(r.g.) A Baku, nella prima giornata di finale delle World Series (quarta edizione) i Cuba Domadores chiudono in vantaggio (3-2) sui padroni di casa degli Azerbaigian Baku Fires. Gli ospiti si sono imposti nei 49 kg con Vetia che ha dominato il volonteroso Nametov, come il più lineare medio Lopez che ha sempre anticipato il monocorde Musalov; infine nei massimi Savon, dopo aver incamerato i primi tre round sullo scombinato Abdullayev (vincitore di Russo), ha badato a tenere lontano l’avversario (foto sopra). I due successi azeri grazie all’ottimo gallo Gurbanov che di stretta misura, ma giustamente, ha saputo essere più preciso contro il rapido ma poco concreto Yera, terza scelta cubana. Successo sofferto per il superleggero Gadzhialiyev, di fronte all’esperto e titolato Toledo, a sua volta incapace di dare l’impronta del campione, perdendo il quinto e decisivo round. Oggi gli ultimi cinque confronti per determinare la vincitrice del Trofeo e il relativo assegno di 500.000 dollari. Questi i confronti. 52: Mamishzada c. Cervantes; 60: Selimov c. Alvarez; 69: Nurudzinau c. Sotolongo; 81: Dauhaliavets c. De La Cruz; + 91: Makhmudov c. Larduet. Diretta Skysport 3 dalle 17.
Roda eletto nel consiglio Fis Riecco la Goggia (g.m.) Dopo la bocciatura della candidatura di Cortina per i Mondiali di sci alpino 2019, Flavio Roda, presidente Fisi, con 116 voti, è risultato il secondo eletto nel nuovo consiglio Fis dopo il norvegese Seeberg (119). Lo svizzero Gian Franco Kasper è stato rieletto presidente per acclamazione. Il presidente Roda ha commentato con amarezza: «Sinceramente sarebbe stato meglio essere stati i più votati ieri ed essere fuori oggi». Erich Demetz nominato membro onorario. Intanto Sofia Goggia (nella foto) è tornata a sciare sul ghiacciaio dello Stubai dopo l’infortunio dell’autunno scorso. La 22enne bergamasca si era rotta il legamento crociato del ginocchio sinistro nella discesa di Lake Louise a inizio stagione. Da lunedì al passo dello Stelvio tornano ad allenarsi Christof Innerhofer, Werner Heel, Peter Fill, Silvano Varettoni e Mattia Casse.
SLALOM (a.fr.) A Londra, sul canale olimpico, nella 1ª prova di Coppa del Mondo di canoa slalom, avanzano in semifinale (oggi K1 e C1 uomini, successiva finale) cinque equipaggi azzurri. Nel K1 Giovanni de Gennaro 36° a 6”17 da Peter Kauzer (Slo) e Stefanie Horn 19ª a 6”63 da Jana Dukatova (Slk). Out Christian de Dionigi, 53°, non ha gareggiato Zeno Ivaldi (schiena). Nel C1 Roberto Colazingari 19° a 4”66 da David Florence (Gb) e Stefano Cipressi, 24° a 5”07. Out Marco Babuin, 45°. Nel C2 Camporesi-Ferrari col 16° tempo a 6”04 da Kucera-Jan Batik (Slk).
CANOTTAGGIO TRICOLORI Weekend tricolore sul lago di Varese, alla Schiranna, per i campionato italiani assoluti, pl e jr con tutti gli azzurri che hanno partecipato all’Europeo di Belgrado tra i quali le campionesse europee in doppio pl Laura Milani ed Elisabetta Sancassani. Oggi batterie e recuperi, domani semifinali e finali.
FOOTBALL IFL (m.l.) Week 13. Oggi: Ancona-Parma (20.30); Lazio-Torino (21). Domani: BolzanoBergamo (15); Ferrara-Seamen Milano (15.30); Rhinos Milano-Napoli (16). Classifica: Parma (8-0), Seamen Mi (8-1) 16; Bolzano (7-1) 14; Bergamo (5-3), Ancona (5-4) 10; Rhinos Mi (4-5) 8; Torino (3-5), Bologna (3-7) 6; Ferrara (2-6) 4; Lazio (1-7), Napoli (1-8) 2.
GOLF ASIAGO OPEN: GUIDA BERTASIO Nino Bertasio, con 134 colpi (69 65 -8), al comando dell’Asiago Open dopo due giri (par 71). Secondo Andrea Romano con 136 (71 65 -6). Sesto Stefano Pitoni con 137 (-5), al pari dello scozzese John James Henry e del francese Raphael Marguery. Nono Federico Maccario con 138 (-4), uno in meno di Emmanuele Lattanzi, 11° con 139 (-3).
HOCKEY GHIACCIO FINALE NHL Dopo 3-2 t.s. interno di Los Angeles in gara-1, oggi, nella notte italiana, sempre allo Staples Center, gara-2 della finale Nhl al meglio delle 7 contro i NY Rangers. Intanto Pittsburgh ha licenziato l’allenatore Dan Bylsma. O’MARRA (m.l.) Il 26enne attaccante canadese Ryan O’Marra lascia il Val Pusteria per gli inglesi del Coventry. Il Gardena (Inl) perde il 30enne attaccante canadese Dylan Stanley: va al Feldkirch (Aut).
OGGI 17a EDIZIONE
Asolo: Evento Rcs con 170 golfisti Appuntamento oggi all’Asolo Golf Club per la 17a edizione de L’Evento, la grande kermesse golfistica di Rcs Pubblicità in collaborazione con La Gazzetta dello Sport e il Corriere della Sera è affidata all’organizzazione della Mario Mele & Partners. Oltre 320 gli ospiti, 170 i giocatori in competizione (premi per 3 categorie e speciali su ogni buca) per una delle gare più attese nel calendario italiano.
NUOTO DOPPIETTA (al.f.) A Pawel Korzeniowski 200 sl (1’47”78) e 200 farfalla (1’55”60, 4° t. 2014) a Olsztyn (Pol). Donne: 50 sl Urbanczyk 25”45; 200 do Tchorz 2’10”34. RICATTI E ABUSI (al.f.) S’è aperto ieri il processo a carico di due persone, madre e figlio, accusate di aver ricattato Flavio Bomio. L’ex presidente del Bellinzona, ora in carcere per abusi sessuali su suoi atleti, fu ricattato dai due e comprò il silenzio su ciò che accadeva nella sua società sportiva per circa 205.000 euro).
MOTONAUTICA ALL’IDROSCALO (m.l.) All’Idroscalo milanese si è aperta con le sfide per la pole position la 2a tappa del Mondiale Aquabike Gp d’Italia di moto d’acqua. Ad aggiudicarsele tre francesi: Jennifer Menard e Jeremy Poret (Ladies) per la Ski Division e Teddy Pons nella Runabout. Nel Freestyle il croato Rok Floriancic. Oggi (ore 15) Gp gara-1 delle 4 classi. Domani gara-2.
PALLANUOTO SETTEBELLO Oggi (ore 19.15) a Budapest, nell’ambito del collegiale tra Ungheria e Italia che si concluderà domani, amichevole sull’Isola Margherita.
SCI NAUTICO TOUR LARIO (m.l.) Si apre oggi sul lungolago di Lecco il circuito 2014 del Wakeboard Tour del Lario (10a edizione), articolato in tre tappe più finale. Dopo Lecco, a Moregallo (5/7), Clusane d’Iseo (6/9) e Lezzeno (13/9). LUZZERI TERZO (m.l.) L’azzurro delle discipline classiche Matteo Luzzeri 3° nello slalom al Pro Tour tappa Malibu Pro-Am di Atlanta (Whitestone Lakes, Usa) con 2 a 10.25 dietro Chris Parrish (Usa), 3.25 a 10.25 e William Asher (Gb), 3 a 10.25.
SOFTBALL CAMPIONATO (m.c.) Il campionato riparte con la 4a di ritorno, oggi 18.30-21. Girone A: Staranzano-Legnano; Bollate-La Loggia; Nuoro-Caronno. Classifica: La Loggia 750 (12-4); Bollate 625 (10-6); Staranzano 562 (9-7); Caronno 437 (7-9); Legnano 400 (6-9); Nuoro 200 (3-12). Girone B: Bussolengo-Collecchio; Forlì-U. Fermana; Parma-Caserta. Classifica: Bussolengo 1000 (14-0); Collecchio 687 (11-5); Forlì 642 (9-5); Caserta 583 (7-5); Parma 071 (1-13); U. Fermana 0 (0-14).
SPORT INVERNALI ORIGONE PRESENTA (f.t.) Simone Origone, primatista del mondo di sci velocità, in partenza domani per il K2, ieri ha presentato il brevetto «Plasma Ski» che «potrebbe portare – come dice lo skiman Dino Palmi – a un assorbimento da parte delle solette degli sci di una quantità di sciolina fino a sei volte superiore». Potrebbe rivelarsi prezioso per lo sci nordico.
TIRO A VOLO COPPA A MONACO Azzurre fuori dalla semifinale della fossa alla 3a tappa di Coppa del Mondo a Monaco (Ger). Con Federica Caporuscio che ha fallito il primo piattello dello spareggio per entrarci, dopo un 73/75. Nella finalina tra le sorelle sammarinesi Arianna e Alessandra Perilli, successo di Alessandra 14-11. Nel maschile, dopo le prime due serie, Resca e Fabbrizi sono a 49/50, Grazini a 47. Fossa donne: 1. Burch (Usa) 74, 15, 15; 2. Beaman (Usa)73 (+1) 14, 14; 3. Al. Perilli (Smr) 74, 13, 14; 4. Ar. Perilli (Smr) 74, 13, 11; 7. Caporuscio 73 (+0); 31. Stanco 69; 46. Pinto; 64. Victoria.
TRIATHLON GRAND PRIX (al.f.) Oggi a Vieste (Fg) 2a tappa del Grand Prix Italia con Davide Uccellari, Daniel Hofer e Charlotte Bonin.
VELA COPPA AMERICA (r.ra.) America’s Cup Event Authority ha pubblicato la formula di stazza del nuovo AC62, il catamarano della prossima Coppa America. Sarà dieci piedi più corto dell’AC72 usato a San Francisco, monterà un’ala rigida e i foling e potrà raggiungere più di 40 nodi in poppa. Secondo i progettisti Morrelli and Melvin costarà la metà e scenderà in acqua solo cinque mesi prima dall’inizio delle Qualifiers 2017, praticamente a fine 2016.
40
LA GAZZETTA DELLO SPORT
SABATO 7 GIUGNO 2014
SABATO 7 GIUGNO 2014
@AltriMondiGazza
Il fatto del giorno
_il giorno più lungo
DI GIORGIO DELL'ARTI
[email protected]
Come mai a 70 anni dal D-Day c’è un clima da guerra fredda? In Normandia gelo tra Putin e Obama alle celebrazioni dello sbarco. I due leader si sono evitati a lungo. Alla fine si sono parlati: l’Ucraina li divide
1 È un bel tema. Bellissimo tema, ma siamo costretti a inquinarlo con le notizie di ieri... L’Italia s’è un po’ distratta, rispetto all’evento, avremmo potuto concelebrare lo sbarco in Normandia, per esempio, con l’ingresso degli americani a Roma, avvenuto domenica 4 giugno fra lo stupefacente tripudio del popolo, stupefacente soprattutto per gli americani che non s’aspettavano un’accoglienza simile (gli americani nel 2003 s’aspettavano d’essere accolti a Baghdad con analoga esultanza). Ed ecco altri eventi di questi giorni malamente dimenticati: la fucilazione del sindacalista Bruno Buozzi da parte dei nazisti (sempre il 4 giugno), l’apertura a colpi d’accetta del palazzo di piazza del Gesù che sarebbe diventato la sede della Dc, la nomina di Umberto II luogotenente del Regno (5 giugno), l’uscita a Roma del quotidiano Il Tempo (6 giugno), eccetera eccetera. Ma ci sono i fatti di ieri.
41
SEGUITECI SU
ALTRI MONDI
Il Direttore vorrebbe che parlassimo del D-Day, il «Giorno più lungo», cioè lo sbarco in Normandia del 6 giugno 1944, settant’anni ieri, la spettacolare operazione che aprì la fase finale della Seconda Guerra Mondiale, con l’arrivo l’anno dopo degli Alleati fino a Berlino...
LA GAZZETTA DELLO SPORT
1
2
3
1 Barack Obama accanto alla regina Elisabetta, ieri a Benouville, in Francia, per il 70° anniversario dello sbarco in Normandia: dietro si vede il presidente russo, Vladimir Putin; 2 Il presidente francese, François Hollande, tra le regine Elisabetta d’Inghilterra (a sin.) e Margrethe II di Danimarca; 3 Veterani della Seconda Guerra Mondiale al Cimitero di Bayeux, in Normandia AFP/REUTERS
2
Sentiamo questi fatti.
I potenti della Terra si sono riuniti nel castello di Bénouvil-
le, punto chiave dello sbarco di 70 anni fa, per celebrare il DDay e il suo significato: l’inizio di un’alleanza dell’Occidente imperniata sul principio di evitare altri massacri, di non correre più il rischio di ripetere l’esperienza tragica della I e della II Guerra Mondiale. C’erano gli americani, rappresentati da Obama, e c’erano i russi, rappresentati da Putin, oltre alla Merkel, meravigliosamente vestita in nero e in realtà un pochino fuori luogo, dato che i tedeschi all’epoca erano il nemico (allo stesso modo teneramente fuori luogo il presidente Napolitano, visto che erano nemici anche gli italiani, anche se non più nel ‘44 grazie all’8 settembre e ai partigiani). Beh, i potenti della Terra, che avrebbero dovuto far mostra di slancio reciproco e volontà di collaborazione, non erano proprio in armonia col settantesimo compleanno, per un pezzo Putin e Obama si sono evitati, per via dell’Ucraina, e Hollande s’è dovuto portare a cena Obama, l’altra sera, per salvarlo da un imbarazzante incontro col presidente russo. Obama, mentre parlava con la regina Elisabetta, ha fatto finta di non accorgersi della presenza di Putin. Putin, durante la seduta fotografica, ha fatto finta di non accorgersi di Obama. E però poi i due si sono parlati e forse il ghiaccio s’è rotto.
3 Che cosa si sono detti? Secondo la tv all-news francese Bfm, Obama e Putin hanno chiacchierato un quarto d’ora nella hall del castello. La Casa Bianca ha fatto sapere: «È stato un meeting informale e non un incontro bilaterale». Il portavoce Peskov ha poi confermato che avevano parlato dell’Ucraina. Le agenzie avevano da poco battuto una dichiarazione del presidente Usa secondo la quale o Putin si sbriga a metter fine al massacro in Ucraina calmando i suoi o scatterà presto la terza linea di sanzioni, assai più pesante delle precedenti. A queste minacce, Putin, ufficialmente, non ha risposto. Ma prima aveva incontrato Poroshenko, il presidente ucraino eletto il 25 maggio e su cui Mosca spara in genere a zero. I russi non lo hanno ancora riconosciuto come legittimo presidente, ma intanto Putin ci ha ragionato insieme e questo è un fatto. Era presente anche la Merkel, che parla perfettamente russo. Putin s’è poi spiegato con i cronisti. Ha detto: «È necessario un immediato cessate il fuoco nell’Ucraina dell’Est per creare le condizioni del dialogo; mi aspetto da Poroshenko un atteggiamento di “buona volontà” e “saggezza da statista”; Mosca è pronta a una discussione costruttiva
sulla questione del debito contratto dall’Ucraina per la fornitura di gas russo; con Poroshenko siamo d’accordo che il bagno di sangue deve essere fermato». La Merkel, che non è affatto nemica di Mosca, ha aggiunto: «La Russia deve assumersi la sua grande responsabilità».
4
Resta pochissimo spazio per parlare del D-Day.
Obama è sceso dalla macchina tenendo un braccio sulla spalla di un veterano che ha davvero partecipato allo sbarco. Ha detto: «Vorrei che fosse qui mio nonno». Suo nonno combatteva con Patton.
A
UNA 13ENNE COMMUOVE IL MONDO
LE TANGENTI A VENEZIA
Bufera Mose Il sindaco Orsoni al gip: «Non c’entro»
S
Siate felici: l’inno prima di morire di cancro Un inno alla vita da chi ha incontrato la morte troppo presto. Tremila parole dietro uno specchio per ricordare che «anche se non ci sarà un lieto fine, quello che conta è la storia». Athena aveva solo 13 anni quando la settimana scorsa ha perso la propria battaglia contro il cancro. Prima di andarsene, ha lasciato dietro lo specchio della cameretta nella sua casa di Leicester queste parole. Dopo la morte, i genitori hanno ritrovato quelle frasi, nelle quali Athena esprime gioia. «La felicità è una direzione, non una destinazione. Sii felice. Sii grato perché esisti». La sua storia ha commosso l’Inghilterra ed è rimbalzata sui media di tutto il mondo
5 Perché si chiama D-Day? Perché si chiama “Il giorno più lungo”?
D-Day è una sigla normale per un attacco, e comunque quella volta la adoperò Eisenhower, comandante di tutta l’operazione e poi presidente Usa (1952-1960). «Il giorno più lungo» è invece una definizione del grande generale tedesco Erwin Rommel, secondo il quale tutto si sarebbe deciso nelle prime ventiquattr’ore (e così fu). Con quel titolo, nel 1962, ci hanno fatto anche un film. Si prenda il dvd.
Il sindaco di Venezia Giorgio Orsoni, ieri dopo l’interrogatorio a Mestre ANSA
«Estraneo ai fatti»: così si è dichiarato, ieri a Mestre davanti al gip, il sindaco di Venezia Giorgio Orsoni nell’interrogatorio di garanzia per l’inchiesta che ha portato a 35 arresti, per gli appalti del Mose. Per gli inquirenti, un sistema illecito avrebbe visto imprenditori pagare «stipendi» a politici e autorità incaricati di vigilare sulla correttezza dei lavori del sistema che dovrebbe difendere la città lagunare dall’acqua alta, per ottenere in cambio favori o controlli più blandi. Coinvolto anche l’ex governatore del Veneto Giancarlo Galan, che si è difeso: «Su di me le nefandezze altrui». Intanto, la Corte dei Conti ha annunciato una Commissione di indagine «sulle procedure di controllo in merito all’opera in questi anni». A presiederla il presidente di sezione, Adolfo De Girolamo. Nell’inchiesta è, chiamato in causa un ex magistrato della Corte, Vittorio Giuseppone. Per l’accusa avrebbe ricevuto dei soldi per ammorbidire i controlli. Il Consorzio «Venezia Nuova», concessionario per la realizzazione del Mose, potrebbe essere commissariato. Pugno duro Le reazioni non si fermano. Per il sottosegretario alle Infrastrutture Umberto Del Basso De Caro il terremoto giudiziario per la vicenda Mose è un «evento di eccezionale gravità che impone iniziative del governo affianco alla magistratura». Ma i lavori per cui sono stati stanziati 4 miliardi non devono fermarsi. «Sarebbe un danno gravissimo. Serve un’azione di controllo straordinaria». E Renzi sta pensando anche di introdurre una sorta di Daspo da uffici e appalti pubblici non solo per i politici, ma anche per gli imprenditori. dan. va. © RIPRODUZIONE RISERVATA
notizie Tascabili
Le cure a Brescia
La trattativa con Etihad
Stamina, da oggi nuove infusioni sul bimbo di 3 anni
Alitalia, il cda chiede ai vertici di chiudere
E il Pil del Sud crolla del 4%
Tornano le infusioni con il metodo Stamina. Questa mattina agli Spedali Civili di Brescia il piccolo Federico, un bimbo marchigiano di soli 3 anni affetto dal morbo di Krabbe, riceverà la terapia così come voluto dal Tribunale di Pesaro, già nel mirino del Csm. A somministrarla sarà il vicepresidente di Stamina Foundation, Marino Andolina, come ha annunciato lui stesso. Si tratta della prima infusione da quando a marzo la procura di Torino iscrisse nel registro degli indagati 20 persone, tra cui il fondatore di Stamina Davide Vannoni, Andolina e cinque medici dell’ospedale di Brescia.
S&P conferma il rating «Anche se c’è Renzi prospettive negative» Il governo Renzi, con il suo robusto consenso popolare emerso all’Europee, piace ma ancora non convince Standard and Poor’s che ieri ha confermato il rating sull’Italia a BBB per il lungo termine, per capirci lo stesso di Bahrein, Colombia, Bahamas, Bulgaria, Panama, Filippine, Sud Africa, Spagna (mentre l’Irlanda, promossa, è ora due gradini sopra a noi). L’outlook rimane negativo. Per gli analisti di S&P, «nonostante le intenzioni dell’esecutivo italiano siano incoraggianti è troppo presto per valutare quanto programma potrà essere attuato e in che tempi». E sull’outlook: «Riflette i rischi che permangono sui conti pubblici italiani, a
S&P ha confermato la tripla B all’Italia e promosso l’Irlanda causa delle deboli prospettive di crescita». L’agenzia prevede un aumento del Pil italiano dello 0,5% quest’anno seguito da +1,1% nel 2015, +1,2% nel 2016 e +1% nel 2017. E a proposito di Pil, ieri l’Istat ha certificato che nel 2013 quello del Mezzogiorno è sceso del 4%, addirittura il doppio rispetto a quello del resto del Paese: il divario non era mai stato così ampio. Nel Nord Ovest il calo è stato appena dello 0,6%, nel Nord Est dell’1,5% e al Centro dell’1,8%.
Renzi a Palazzo Chigi prima del Cdm
Via libera al decreto
Tasi, prima rata rinviata a ottobre per i «ritardatari» Il Consiglio dei ministri ha dato ieri il via libera al decreto che rinvia al 16 ottobre il pagamento della prima rata della Tasi nei Comuni che non hanno ancora deliberato l’aliquota. Dal 2015 sarà necessaria la massima semplificazione degli adempimenti per i contribuenti, rendendo disponibili modelli di pagamento precompilati.
L’accordo tra Alitalia e Etihad adesso è più vicino. Ieri il cda della compagnia di bandiera italiana, dopo aver analizzato per circa cinque ore la lettera con proposta inviata da Abu Dhabi il 2 giugno, ha «espresso apprezzamento per la proposta di Etihad e ha delegato il presidente e l’a.d. a proseguire le trattative finalizzate alla stesura di un accordo definitivo con la compagnia emiratina». Soddisfatto il ministro dei Trasporti Maurizio Lupi che su Twitter ha scritto: «Bene! L’Italia torna ad attirare capitali esteri. Ora avanti speditamente!».
42
LA GAZZETTA DELLO SPORT
SABATO 7 GIUGNO 2014
SABATO 7 GIUGNO 2014
I RE DELLE CLINICHE ROMANE
ALTRI MONDI
Gli Angelucci indagati per frode fiscale La famiglia Angelucci, regina delle cliniche del Lazio (ne possiede 25), è finita sotto inchiesta. Sono infatti indagati il
L’allarme di Vodafone: «Alcuni Stati spiano chiamate degli utenti» Il rapporto della compagnia telefonica fa scoppiare le polemiche L’Italia è la regina delle intercettazioni legali: sono oltre 605 mila DANIELE VAIRA @danvaira
La compagnia britannica Vodafone ha fatto scoppiare il caso e le polemiche. E lo ha fatto con un suo rapporto sulla sorveglianza nei 29 Paesi in cui opera. Il comunicato del secondo gestore mondiale di telefonia è chiaro: «Le agenzie governative in un piccolo numero di Paesi hanno l’accesso diretto alla propria rete». Possono quindi «ascoltare le chiamate» senza autorizzazioni. L’analisi Secondo alcune fonti sarebbero sei i Paesi che possono contare su cavi «aperti», cioè accessibili direttamente senza un permesso. «Non è tollerabile che i governi svolgano un’opera di sorveglianza così massiva, generalizzata ed indiscriminata», ha commentato Antonello Soro, presidente dell’Autorità Garante per la privacy. Leggendo una tabella
La compagnia Vodafone ha lanciato l’allarme intercettazioni: opera in 29 Paesi
pubblicata dal quotidiano inglese The Guardian, intanto, l’Italia guida la lista dei Paesi con più richieste legali per ottenere i metadati delle comunicazioni, oltre 605 mila interrogazioni su identità, numero e indirizzo dell’intercettato. Dai dati emerge che Malta è una delle nazioni più spiate in
Il garante attacca: «Non è tollerabile una sorveglianza così indiscriminata di certi governi»
www.piccoliannunci.rcs.it
[email protected] oppure nei giorni feriali presso l’agenzia:
Milano Via Solferino, 36 tel.02/6282.7555 - 02/6282.7422, fax 02/6552.436 Si precisa che ai sensi dell’Art. 1, Legge 903 del 9/12/1977 le inserzioni di ricerca di personale inserite in queste pagine devono sempre intendersi rivolte ad entrambi i sessi ed in osservanza della Legge sulla privacy (L.196/03).
ABILE esperta referenziata impiegata ufficio commerciale customer care with problem solving ordini offerte inglese francese windows mac offresi 331.12.23.422 ABILE impiegata tecnico-commerciale offresi part-time. Pluriennale esperienza settore illuminazione, arredamento e allestimenti. Offerte commerciali; ufficio acquisti, gestione fornitori, Autocad. Tel. 333.14.37.804
35 anni di esperienza altamente professionale crea avvia e gestisce rete vendita agenti e rivenditori per aziende e clienti, esperto settore edilizia, disponibilità trasferte Italia. 389.87.83.962 INGEGNERE con trascorsi da imprenditore offresi: attività commerciali, mktg, pm, gestione risorse... 345.64.13.910 AUTISTA srilankese offresi, patente CB-CQC badante e/o pulizie, referenziato, in regola. 333.37.77.646. 39ENNE barista, cameriere, banconiere, giovanile, solare, dinamico, esperienza ventennale, disponibilità turni e festivi, massima serietà. Astenersi perditempo. Offresi anche come gestione o socio minoritario. 02.35.05.596 - 349.45.85.867 COLLABORATORE domestico srilankese, ottima presenza, patente B, ottime referenze, offresi anche badante. 333.23.45.481. RAGAZZO srilankese referenziato, offresi come colf, badante, aiuto cuoco, lavapiatti, operaio. 388.93.06.393
ABILE impiegata ufficio commerciale inglese francese Windows, Mac offerte ordini follow-up, offresi. 331.12.23.422 ABILE impiegato tecnico- commerciale customer service pluriesperienza ordini offerte bolle inglese francese office. 339.48.09.594 ADDETTA paghe e contributi con esperienza, consulenza lavoro, tedesco fluente, valuta serie offerte di lavoro. 366.32.55.972 AIUTO contabile, ventennale esperienza, clienti/fornitori, referenziata, lavori segretariato, disponibile subito. 347.12.84.595 ARREDATORE locali pubblici, pluriennale esperienza, offresi. Autocad 2D, Top Solid. Dopo ore 18: 333.37.70.208 RESPONSABILE commerciale, 50enne, 5 lingue, laureato, vasta esperienza offresi a seria azienda. 347.18.71.431
LOTTO unico mq 60.000 industriale/ commerciale fronte autostrada Milano-Bologna. Permessi edificabilità. Vicinanza casello A1 Casalpusterlengo, SS 9, 234.
[email protected] 339.64.97.216
PESSANO
vendesi terreno libero 24.000 mq. Euro 13,00 al mq, anche frazionato. 02.33.90.195
SAN VITO LO CAPO
•APPARTAMENTO 62 mq, 40 metri
mare. Due stanze, ampio soggiorno-cucina, bagno, grande terrazza sovrastante appartamento con veranda. 345.10.74.839
I numeri Sono le intercettazioni disposte dalle procure a far salire l’Italia al top tra i Paesi per numero di richieste legali di «metadata». Il Belpaese sconta la specificità della sua criminalità organizzata, ma sono anche i numerosi casi di corruzione a portare i magistrati a ricorrere allo strumento del controllo telefonico massiccio degli indagati. Assai limitata è invece l’attività di monitoraggio telefonico messa in atto dall’intelligence. Secondo gli ultimi dati disponibili, relativi al 2011, le intercettazioni disposte dall’autorità giudiziaria sono costate 260 milioni. Uno studio dell’Eurispes indica che il fenomeno delle intercettazioni è cresciuto del 22,6% tra il 2006 ed il 2010. Sempre nel 2010 i «bersagli» intercettati sono stati 139.051. I distretti giudiziari dove la pratica è più attuata sono stati Napoli (21.427 bersagli) e Milano (15.467).
CESENATICO Hotel Joli - 0547.86.113 - www.hotel-joli.com - Climatizzato. 50 metri mare. Parcheggio. Mini piscina bambini. Specialità pesce. Pensione completa Euro 39,00/58,00. Piano Famiglia. Da 45,00 con bevande/spiaggia. CESENATICO Hotel Zen inauguriamo 15 giugno, settimana tutto incluso bambini gratis o scontatissimi, relax, benessere, parco acquatico, vasche idroterapeutiche riscaldate euro 349,00 persona/settimana. Tel. 339.75.23.451 www.hotelzen.it
È stato interrogato per sei ore ieri a Genova Giovanni Berneschi, l’ex presidente della Carige in carcere con l’accusa di
LA LOTTA CONTRO I TAGLI
CASO IL SINDACO ATTACCA
Sciopero della Rai Usigrai lo revoca Avanti Cgil e Uil
Roma, i dipendenti comunali in piazza E la città va in tilt
LA TRUFFA: BERNESCHI AI PM
Carige, parla l’ex capo «Vita da impiegato»
Dopo le polemiche dei giorni scorsi, ieri l’Usigrai ha annunciato la sospensione dello sciopero dei dipendenti Rai indetto per l’11 giugno contro i tagli dal governo all’azienda e la vendita di Raiway. Il sindacato dei giornalisti ha comunicato di essere riuscito a ottenere che si mettesse al centro dell’agenda politica il futuro e lo sviluppo della Rai e ha fatto sapere di aver preso questa decisione dopo il voto a larghissima maggioranza delle ultime assemblee tenute in tutte le redazioni d’Italia. Ma Cgil-Uil-Ugl hanno confermato la protesta, che andrà avanti con questo slogan: «Per non spegnere il servizio pubblico, accendiamo le piazze».
La sede Rai di viale Mazzini
RIMINI - www.hotel-daria.it 0541.47.88.42, metri 50 mare. Pensione completa: giugno 34,00; luglio 40,00. RIMINI Hotel Villa del Prato tel. 0541.37.26.29. Vicinissimo mare, tranquillo, confortevole. Cucina curata dai proprietari, scelta menù, colazione, verdure buffet. Giugno settembre 34,00, luglio 39,00, agosto 39,00/49,00. Sconto bambini.
ATTIVITÀ da cedere/acquistare artigianali, industriali, turistico alberghiere, commerciali, bar, aziende agricole, immobili. Ricerca soci. Business Services Group 02.29.51.82.72
BELLARIA Hotel Donatella - Vicinissimo mare. Climatizzato. Parcheggio. Camere TV. Settimane speciali spiaggia/bevande compresi. Tel. 0541.34.74.82 - www.albergodonatella.com
Hotel Columbia tre stelle superiore. Piscina. Tel. 0541.96.14.93 www.hotelcolumbia.net. Signorile, sulla spiaggia.
RICCIONE Hotel Camay 0541.64.14.43 Sul mare. Camere servizi, balcone, televisione, telefono, climatizzazione a richiesta. Doppio menù carne, pesce. Bassa 45,00 - Media 50,00/55,00 - Alta 65,00.
RIMINI Rivazzurra Hotel Eva tel. 0541.37.25.26. Rinnovato, climatizzato. Vicinissimo mare. Confortevole. Cucina casalinga, specialità marinare. Buffet antipasti. Bevande gratis giugno 39,00/42,00, luglio 47,00. Agosto 49,00/59,00. Settembre 41,00. Sconto famiglie.
ABRUZZO mare Villarosa Hotel Corallo tre stelle. Tel. 086.17.14.126. Fronte mare, climatizzato, piscina, parcheggio. Spiaggia privata con ombrellone, sdraio gratuito. Colazione buffet. Scelta menù. 4 pagano 3. www.hotelcoralloabruzzo.it
CATTOLICA
SOCIETÀ d'investimento internazionale acquista direttamente appartamenti e stabili in Milano. 02.46.27.03
Europa: con soli 420 mila abitanti, il governo ha fatto l’anno scorso 3.773 richieste di metadati. In Spagna, che negli anni scorsi ha subito attacchi terroristici, ci sono state 48.679 domande. Forte attività anche in Francia e Belgio. Dopo le rivelazioni di Edward Snowden, l’ex agente della National Security Agency che ha svelato ai media i programmi segreti di sorveglianza dell’agenzia, in tutto il mondo c’è stata una stretta sulle possibilità di acquisizione di informazioni da parte di agenzie governative.
OFFERTA MARE ABRUZZO
14 - 21 giugno 39,00 pc + acqua, spiaggia, animazione, biciclette. Famiglie: 4 persone, una gratis. 0861.75.12.55 www.albergosangabriele.it
Su troverai proposte per le tue vacanze da sogno! Per i tuoi Piccoli Annunci su rivolgiti alla nostra agenzia di Milano in Via Solferino 36 tel. 02 6282.7555 oppure 02 6282.7422
[email protected]
ACQUISTIAMO Argento, Oro, Monete, Diamanti. QUOTAZIONI:
•ORO USATO: Euro 19,05/gr. •ARGENTO USATO : Euro 220,00/kg. •GIOIELLERIA CURTINI via Unione 6 - 02.72.02.27.36 335.64.82.765 MM Duomo-Missori Collezionista Milanese
• ACQUISTA
DIPINTI SCULTURE DISEGNI dei più importanti artisti. Massima riservatezza. No perditempo. 339.20.07.707
BRERA
•AFFITTASI palazzina del 700 indiAGENTE plurimandatario anni 54 settore componenti elettronici ed elettromeccanici, pluriennale esperienza valuta mandati per Piemonte, Liguria, Emilia. Scrivere
[email protected] AGENTI - Creazione reti vendita di agenti per aziende 338.37.66.816 www.efb-retivendita.it
pendente terra cielo su 3 livelli 130 mq. CE: G - IPE: 66,62 kWh/mqa. Telefono: 329.68.87.764
Acquistiamo
• AUTOMOBILI AFFITTASI ufficio pianterreno piazza Napoli a professionisti. CE: G - IPE: 185 kWh/mq 348.03.04.009
43
associazione a delinquere finalizzata alla truffa e al riciclaggio. A proposito del suo corposo conto svizzero, ha così risposto ai pm: «I soldi li ho portati lì nel 1993. Sono i risparmi di una vita. Come li ho accumulati? Ho sempre vissuto come un impiegato».
La protesta dei dipendenti del Comune in Campidoglio ANSA Roma in tilt ieri per il primo sciopero dei 24 mila dipendenti comunali. Niente vigili urbani, sportelli chiusi, asili senza personale e altri disagi hanno creato difficoltà ai romani per tutto il giorno. In oltre 10 mila sono scesi in piazza, sfilando in corteo dalla Bocca della Verità al Campidoglio, contestando il sindaco Marino per il limite del 31 luglio per ridefinire il contratto decentrato e le proposte di riforma dell’amministrazione. Gli slogan erano «Il salario non si tocca» e «Vergogna», ma Marino fatica a incassare e replica: «Questo sciopero è ad personam contro i lavoratori del Campidoglio. I sindacati che, invece di sedersi al tavolo, creano conflitti è evidente che lavorano perché non ci sia soluzione, quindi contro i dipendenti».
© RIPRODUZIONE RISERVATA
COMMERCIALE
Gli annunci si ricevono tutti i giorni su:
capofamiglia Antonio, ex deputato Pdl (nella foto), e i suoi tre figli, insieme ad altre sei persone, con l’accusa di associazione a delinquere finalizzata a reati tributari e appropriazione indebita. Per la procura di Roma, gli Angelucci sarebbero «al vertice di un sodalizio criminale».
LA GAZZETTA DELLO SPORT
Piccoli Annunci
E FUORISTRADA, qualsiasi cilindrata con passaggio di proprietà e pagamento immediato. Autogiolli, Milano. 02.89504133 - 338.7431476
Il Corriere della Sera e La Gazzetta dello Sport con le edizioni stampa e digital offrono quotidianamente agli inserzionisti una audience di oltre 8 milioni di lettori, con una penetrazione sul territorio che nessun altro media è in grado di ottenere. La nostra Agenzia di Milano è a disposizione per proporvi offerte dedicate a soddisfare le vostre esigenze e rendere efficace la vostra comunicazione. TARIFFE PER PAROLA IVA ESCLUSA Rubriche in abbinata obbligatoria: Corriere della Sera - Gazzetta dello Sport: n. 0: € 4,00; n. 1: € 2,08; n. 2, 3, 14: € 7,92; n. 5, 6, 7, 8, 9, 12, 20: € 4,67; n. 10: € 2,92; n. 1: € 3,25; n. 13: € 9,17; n. 15: € 4,17; n. 17: € 4,58; n. 18, 19: € 3,33; n. 21: € 5,00; n. 24: € 5,42. Rubriche in abbinata facoltativa: n. 4: Corriere della Sera € 4,42; Gazzetta dello Sport € 1,67; abbinata € 5,00. n. 16: Corriere della Sera € 1,67; Gazzetta dello Sport € 0,83; abbinata € 2,08. n. 22: Corriere della Sera € 4,08; Gazzetta dello Sport € 2,92; abbinata € 4,67. n. 23: Corriere della Sera € 4,08; Gazzetta dello Sport € 2,92; abbinata € 5,00. RICHIESTE SPECIALI Data Fissa: +50% Data successiva fissa: +20% Per tutte le rubriche tranne la 21, 22 e 24: Neretto: +20% Capolettera: +20% Neretto riquadrato: +40% Neretto riquadrato negativo: +40% Colore evidenziato giallo: +75% In evidenza: +75% Prima fila: +100% Tablet: + € 100 Rubrica 4 “Avvisi Legali”: 1 modulo: € 400 2 moduli: € 800 Rubriche Compravendite immobiliari Nel testo dell’inserzione è obbligatorio indicare la classe energetica di appartenenza dell’immobile e il relativo indice di prestazione energetica espresso in kWh/mqa o kWh/mca a seconda della destinazione d’uso dell’edificio. Nel caso di immobili esenti dall’indicazione, riportare la dicitura “Immobile non soggetto all’obbligo di certificazione energetica”.
44
LA GAZZETTA DELLO SPORT
SABATO 7 GIUGNO 2014
SABATO 7 GIUGNO 2014
IL RITO CIVILE A MILANO
ALTRI MONDI
Ramazzotti si sposa con Marica in segreto Ieri in gran segreto, nel Palazzo Reale di Milano, Eros Ramazzotti, 51 anni, ha sposato Marica Pellegrinelli, 26, sua
compagna dal 2009 e mamma della piccola Rafaela Maria. Alla cerimonia c’erano solo gli sposi, i due testimoni e il papà della sposa, che hanno scattato foto ricordo con i cellulari. Marica indossava un tailleur bianco e non aveva nemmeno il classico bouquet.
topfivegialli LA CLASSIFICA
5
DOPO 18 ANNI DI MATRIMONIO
Banderas e la Griffith annunciano il divorzio Dopo 18 anni di matrimonio si separano gli attori Melanie Griffith e Antonio Banderas. Secondo il sito di gossip Tmz,com
Sister Cristina tra fede e rock La suora star trionfa e divide La 25enne siciliana vincitrice di «The Voice» Fa però discutere la preghiera in diretta E nel suo paese esultano pure gli ex fidanzati FILIPPO CONTICELLO FEDERICA MOLÈ
Sia fatta la volontà del televoto. E della ragazza intonata che ora si aggrappa al velo. Tutti tirano per la tonaca suor Cristina Scuccia, ma per il momento lei, trionfatrice di The Voice 2014 per benedizione del pubblico, vorrebbe solo pregare un po’: più convento e meno palcoscenico, più crocefissi e meno microfoni. E pazienza se questa 25enne di Comiso (Ragusa), suora di frontiera e icona planetaria insieme, dopo il boom al talent di Rai 2 stia per firmare un contratto discografico con la Universal: «Voglio tornare alle mie priorità, alla preghiera e al servizio a scuola», ha detto dopo la diretta di giovedì notte. Il mese prossimo confermerà i voti a Milano e intanto progetta religiosamente il futuro: «L’evangelizzazione non esclude niente. Quando farò un disco i miei testi parleranno di
ECCO GLI «AXFORISMI»
Sottili e geniali Le battute di J—AX diventano un libro «Axforismi»? «Sono metafore, similitudini, battute, massime uscite dal mio vissuto», dice J-AX, giudice (vincitore) di «The Voice» e autore del libro intitolato così (Mondadori, 12 euro, 320 pagine). Ecco, allora, le massime del pioniere del rap, leader degli Articolo 31, che sul talent Rai e su Twitter stanno folgorando in tanti. Qualche esempio? «La generazione che diceva che saremmo tutti morti di Playstation ora invecchia su Farmville». Oppure: «Mi sento come un turista americano davanti a un bidet: so che hai uno scopo, ma non so quale».
amore e realtà, con un linguaggio che arriva a tutti».
A CURA DI
FRANCESCO RIZZO
Incontri e spettacoli a Sestri Levante
I segreti di Brachetti al Festival delle favole
E così sia Una valanga di tweet e il 62% dei televotanti a spingere un successo più che scontato: nessuno si è stupito della finale, andata avanti stancamente tra cover, inediti e duetti. Più stupore quando Suor Cristina ha festeggiato con un Padre Nostro in diretta tv: prima l’imbarazzo del suo coach J-AX e dei soci PelùCarrà-Noemi, poi le critiche di molti commentatori. Al contrario, sulla piazza centrale di Comiso, in centinaia facevano il segno della croce: in prima fila davanti al maxi-schermo parenti e nonna Lucia, ma è il paese intero a ricordarsi di Cristina, ragazzina col pallino per la musica, figlia di un muratore e di una casalinga. Se la ricordano gli amici del gruppo estivo cattolico e due fidanzati di gioventù, Salvatore e Lucio, che non vogliono approfondire la questione «primo bacio». O Salvo, proprietario della pizzeria in cui faceva la cassiera: a lui intonava del buon pop-rock, quello usato per arrotondare ai matrimoni e sognare alle selezioni dei talent. La folgorazione nel 2008 sulla via di Santa Croce Camerina, altro piccolo centro in provincia: alcuni ragazzi mettono su un musical per il centenario della fondatrice delle Orsoline e vedono più lungo di X Factor e Amici. Selezionano la Scuccia e lei si immedesima al punto da prendere i voti: «Voleva smettere di cantare, ma le abbiamo detto che il talento l’avrebbe aiutata», racconta Suor Concetta, madrina di fede per l’ordinazione del 2012. Adesso ascolta anche lei Lungo la riva, l’inedito scritto per Cristina da Neffa: danzereccio quanto basta per entrare in classifica e così sia. © RIPRODUZIONE RISERVATA
ROMA OGGI IL COMPLEANNO DELL’ENTE DI PROMOZIONE
IL TALENT DI SKY
Il Papa fa festa con gli sportivi: a San Pietro per i 70 anni del Csi
Hell’s Kitchen Italia Vince Matteo: baccalà nel menù
ROMA
È la vigilia di Pentecoste e del rivoluzionario incontro tra Papa Francesco, i presidenti di Palestina e Israele e il patriarca ortodosso. E oggi Bergoglio vivrà un anticipo di pace e gioia grazie allo sport. Nel pomeriggio piazza San Pietro si animerà di oltre 50.000 sportivi in festa per i 70 anni del Centro Sportivo Italiano, l’ente di promozione che ha superato il milione di tesserati, nato nel 1944 in una Roma appena liberata. «Il regalo più bello che Bergoglio che potesse farci – commenta il presidente Massimo Achini – è la festa dello sport di base, ma noi abbiamo voluto estendere
l’invito a tutti: il nostro capitano è Papa Francesco». E così ci saranno presidenti federali, con in testa Giovanni Malagò, oltre a una parata di campioni: Igor Cassina, Vanessa Ferrari, Alberto Busnari, Massimiliano Rosolino, Bruno Pizzul, Elisa Santoni, Dino Meneghin, Emiliano Mondonico, Klaudio Ndoja, Sara Simeoni, Andrea Zorzi, Giusy Versace, Fabrizia D’Ottavio, la nazionale di calcio amputati, le azzurre della ritmica. Al mattino si terranno i vari tornei al Villaggio dello Sport. Alle 14 l’ingresso a San Pietro, dove proseguiranno le esibizioni sino all’arrivo della papamobile, alle 16.30. Daniele Redaelli
Ravioli ai fegatini, baccalà e sfere di cioccolato con mousse di nocciola: con questo menù, Matteo Grandi, vicentino, 23 anni, ha vinto la finale della prima edizione di «Hell’s Kitchen Italia», su Sky Uno. Ha sconfitto la 33enne ligure Sybil e si è assicurato un contratto da executive chef. Matteo ha imparato a cucinare con la nonna: ex allievo del francese Alain Ducasse, in passato ha lavorato in India, Cina, Kuwait. Gli ultimi due episodi del talent sono stati visti in media da 565 mila spettatori medi, il +18% rispetto alla media di tutti gli episodi precedenti.
Stasera a Vittoria L’instancabile Andrea Camilleri guida la classifica dei gialli più acquistati su Ibs.it: ben tre le opere di donne nelle prime cinque posizioni 1 La piramide di fango di Andrea Camilleri Sellerio 2 Il cardellino di Donna Tartt Rizzoli 3 La sirena di Camilla Läckberg Marsilio 4 Questa volta tocca a te di M.J. Alridge Corbaccio 5 Un piccolo gesto crudele di Elizabeth George Longanesi
45
la Griffith avrebbe citato differenze inconciliabili nella coppia, ma si tratterebbe di una separazione amichevole. È il quarto divorzio per Melanie, il secondo per Banderas. La coppia ha una figlia, Stella, che è apparsa con i genitori nel film «Pazzi in Alabama», del 1999.
gazzaWeekend
La cantante Anne Ducros, 55 anni La 25enne suor Cristina col premio di The Voice e a 16 anni, nel 2005, per il «Kantaestate» in cui cantò Mina
LA GAZZETTA DELLO SPORT
La Sicilia apre un’estate jazz
La creatività dell’attore-trasformista Arturo Brachetti, che si racconterà al pubblico questa sera alle 19, ma non solo. L’Andersen Festival di Sestri Levante (Genova), concorso di favole per bambini, propone numerosi eventi aperti a tutti e gratuiti sul tema del racconto: dalle pubbliche narrazioni al circo, dalla musica al teatro, ma pure un laboratorio di illustrazione per i più giovani (oggi alle 15). Tra gli altri ospiti Arisa, in scena stasera (21.30) con un concerto acustico in prima nazionale alla Baia del Silenzio. ANDERSEN FESTIVAL, A SESTRI LEVANTE (GE), FINO A DOMANI, INGRESSO LIBERO. INFO: ANDERSENFESTIVAL.IT
Una delle voci più belle del jazz internazionale, la cantante francese Anne Ducros, apre stasera alle 22 il Vittoria Jazz Festival, una rassegna che porta nel Ragusano una lunga serie di concerti, fino ad agosto, quando il palco si trasferirà a Scoglitti, sul mare. La Ducros si esibisce in un progetto musicale che spazia da Marilyn Monroe a Ella Fitzgerald, con quattro musicisti al suo fianco. Ingresso libero. VITTORIA JAZZ FESTIVAL DA STASERA ALLE 22 A VITTORIA (RG),
Arturo Brachetti, illusionista torinese, ha 56 anni
Il JamBo 2014: musica, sport e cultura urbana
Bologna tra rap e skate Il respiro denso della città, fatto di musica, sport urbani e street art, in un grande «parco giochi» a Bologna Fiere: è il JamBo Festival, con un’affluenza prevista di circa 40 mila partecipanti. Menù a base di discipline «da strada», come il parkour — l’arte di attraversare la città superando qualunque ostacolo in un susseguirsi di acrobazie — e la bici Mtb, il basket «da campetto» 3 contro 3 e lo skateboard. Ma anche lezioni di Frankie Hi-Nrg Mc, 44 anni danza (e specialità come il “locking”, interpretazione dell’hip hop nata Los Angeles negli Anni 60, la break e la house) ed esibizioni di writer provenienti da diverse parti del mondo. E poi, naturalmente, la musica: stasera a partire dalle 20, tra gli altri, dj set di Frankie Hi-Nrg Mc, gli americani Naughty by Nature e il rapper, beatmaker e writer romano Noyz Narcos; domani sera, con inizio alle 20, il live Italian Street Jam. JAMBO FESTIVAL 2014 A BOLOGNA FIERE, AREA 48 E PADIGLIONI 25, 32 E 35, OGGI E DOMANI DALLE 15, PER INFORMAZIONI: THEJAMBO.IT
«Shopping» a due ruote Notte nelle cantine
In bici a Milano Si fa a Bolzano con la Capotondi il tour del vino
Con l’attrice Cristiana Capotondi in bici per Milano, alla scoperta dei luoghi simbolo del made in Italy sparsi per la città, come le botteghe storiche. Appuntamento stamattina a partire dalle 10, da corso Matteotti 7: previste quattro tappe fino alle 13, ora dell’incontro e del pic nic con l’attrice al Museo Diocesano. L’iniziativa verrà ripetuta il 14 giugno a Bologna e il 21 giugno a Roma. Organizza Sanpellegrino, che mette a disposizione anche la bicicletta, per chi non la possiede.
I segreti dei vini dell’Alto Adige e dei luoghi dove vengono prodotti, custoditi e fatti invecchiare. La Notte delle Cantine è una proposta per cultori: oggi, dalle 17 alle 24, una ventina di cantine dei sedici comuni vinicoli lungo la Strada del Vino dell’Alto Adige aprono le loro porte ai visitatori, che possono così perlustrare questi «piccoli santuari» di Bacco. Un servizio di ventisei navette accompagna di cantina in cantina per permettere di degustare i vini senza doversi preoccupare di guidare. Le partenze sono fissate da tre località della provincia di Bolzano (Nalles, Andriano e Terlano), dalle 16.15. Le cantine propongono anche assaggi gastronomici, musica dal vivo, incontri con produttori ed enologi. I biglietti si vendono nelle cantine partecipanti a 5 euro e sono validi l’intera sera su tutti gli itinerari previsti.
SANPELLEGRINO INCONTRI TOUR OGGI A MILANO DALLE 10, PARTECIPAZIONE GRATUITA
STRADE DEL VINO, OGGI IN PROVINCIA DI BOLZANO, PER INFO: BOLZANODINTORNI.INFO
Cristiana Capotondi, 33 anni
A
A TIVOLI A CACCIA DI STELLE
S
Gita per astronomi al Monte Catillo Improvvisarsi astronomi per una notte per ripassare le costellazioni con l’aiuto di un esperto, di un puntatore luminoso e di proiezioni su schermo di immagini, in presa diretta o registrate. Appuntamento stasera alla riserva naturale Monte Catillo, a Tivoli (Roma): l’osservazione del cielo notturno è preceduta, dalle 18.30, da una breve escursione che parte dall’Arco di Quintiliolo. La cena è al sacco. Prenotazioni e informazioni all’indirizzo email comingsrl@ tiscali.it
46
LA GAZZETTA DELLO SPORT
SABATO 7 GIUGNO 2014
«La mia America con tanti sardi e la pennichella» L’ala azzurra insegue Euro2015 poi torna a Detroit Dove è un idolo per i video sui social network gnia, ma mi hanno fatto sentire ben voluto. Sono stato fortunato ad aver trovato lo spogliatoio giusto, non mi hanno nemmeno fatto gli scherzi da matricola». Dal suo primo, difficile anno negli Usa Datome però ha imparato tanto: «Sono stato in una squadra Nba, ho capito meccanismi, routine, trasferte, allenamenti. E ho imparato che ho tanta voglia. Mi sono sempre allenato, ho lavorato duramente soprattutto quando non giocavo. E sono appena tornato da un mese a Detroit per migliorare il mio corpo e le mie qualità».
DAVIDE CHINELLATO @dchinellato
Nella sua Nba vorrebbe un sardo per squadra e l’obbligo della pennichella post pranzo, magari con LeBron James come compagno di squadra. Il primo anno nella lega basket più famosa del mondo non è andato però come Gigi Datome si augurava. A Detroit, la squadra con cui ha firmato un biennale l’estate scorsa dopo aver vinto il premio di mvp della serie A con Roma, ha avuto pochissime occasioni per mettersi in mostra, chiudendo con 34 partite (su 82 possibili), con 7 minuti e 2,4 punti di media. Ma di arrendersi Gigi, cresciuto a Olbia e diventato star nella Capitale, non ha nessuna voglia: «Sono passati tanti giocatori in situazioni simili, anche più forti di me. Mollare è stupido, buttarsi giù non serve a niente: sarebbe il modo sbagliato di interpretare difficoltà che capitano nello sport come nella vita». Voglia di riscatto Datome ha già in mente le tappe del suo riscatto. Estate con la Nazionale a inseguire Euro2015, poi tanto allenamento per farsi trovare al 100% durante il training camp di inizio ottobre, per impressionare da subito il nuovo coach (e nuovo presidente) Stan Van Gundy. «Sono contento che sia stato scelto mentre ero ancora a Detroit, così ho avuto modo di parlarci e lui ha avuto modo di vedermi in azione, anche se si è trattato di allenamenti indi-
Col l’amato pallone e alle prese con un sms: due momenti della visita di Gigi in Gazzetta, ieri pomeriggio BOZZANI
viduali. Non ci siamo detti niente di che, è ancora presto visto che ci sono draft e mercato, ma io per il prossimo anno sono molto motivato e cercherò di farmi trovare pronto per il traning camp, quando comincerò a giocarmi le mie carte. Non mi sono mai lasciato andare, nemmeno quando non vedevo la luce: sono convinto delle mie potenzialità e che avrò un’occasione per dimostrare quello che valgo».
LA COLLABORAZIONE
Dalla collaborazione tra Adidas e Nba, che dura ormai dal 2006, nascono le divise ufficiali di gioco della lega basket più famosa del mondo,
come quelle di LeBron James e Tony Parker (86 euro) che vedete qui accanto. I prodotti ufficiali NBA sono in vendita per l’Europa nel sito nbastore.eu, dove oltre alle divise di tutte le squadre e di buona parte dei giocatori sono disponibili gadget e molti altri accessori.
A CURA DI FABRIZIO SCLAVI
[email protected]
me ci crede, perché non dimentica da dove viene («Due anni fa nemmeno pensavo alla Nba, poi ho avuto l’occasione di mettermi in mostra con Roma») e perché ha vicino un esempio di italiano che è riuscito a conquistare l’America: Marco Belinelli, il compagno di Nazionale che si sta giocando il titolo con i suoi Spurs: «Può essermi d’ispirazione per come ha sofferto all’inizio. Non ha mai mollato, ha sempre creduto in se stesso e alla fine si è tolto tante soddisfazioni». Proprio quelle che spera di togliersi Gigi. © RIPRODUZIONE RISERVATA
Oakley Mascherina con lenti colorate €189 New Era Cappellino in denim con visiera in suede €40
Gant Shorts in felpa con coulisse €87 Freddy Felpa smanicata con cappuccio e tasche €55
Lotto Short in micfrofibra €17
Erreà Republic Short con bordi a contrasto €22
Gas Giubbino in denim stretch €129
L’esempio da seguire Dato-
L’impatto A Detroit lo aspettavano per i tiri da tre, ma è diventato un idolo per i video che hanno spopolato sui social network in cui interpreta Gesù sotto la regia del compagno Andre Drummond. «Sono cose che si fanno per compa-
Adidas e Nba: un matrimonio lungo 8 anni
GIGI DATOME
GAZZALOOK SPECIALE BASKET
H&M Canottiera multicolor in tessuto tecnico €15
Franklin & Marshall Canotta in cotone con stampe e dettagli a contrasto €40
S
Luigi detto Gigi Datome è nato a Montebelluna (Treviso) il 27 novembre 1987, è alto 203 centimetri e gioca in Nba con i Detroit Pistons
Lacoste L!VE Giacca in cotone con polsini e collo elasticizzati €105 Reebok Scarpe da basket in pelle con dettagli in gomma €140
BOZZANI
Le Coq Sportif Giacca a vento bicolore con zip e cappuccio €89
Nike Sneakers da basket ultra traspiranti
Puma Sneakers con tomaia in pelle e suola Trinomic €85
SABATO 7 GIUGNO 2014
LA GAZZETTA DELLO SPORT
47
ALTRI MONDI Oroscopo o LE PAGELLE
DI ANTONIO CAPITANI
23/9 - 22/10
21/3 - 20/4
21/4 - 20/5
21/5 - 21/6
22/6 - 22/7
23/7 - 23/8
Bilancia 8
Ariete 6-
Toro 6
Gemelli 7
Cancro 6
Leone 7+
IL MIGLIORE. Nel lavoro guadagnate punti e soldi. Ogni svago del sabato riesce, ogni spunto suino si traduce in realtà muy muy gustose.
Obblighi e tensioni potrebbero impedirvi di gestire in libertà il sabato. Non reagite come i cannibali, mediate. Il sudombelico esige mucho.
La Luna v’insinua paranoie e paventa imprevisti. Ma Urano sistema tutto. E rende gaudenterrima quel poco di fornicazione che c’è.
La Luna v’inzuppa nella serenità come foste un cornetto in un cappuccino. Viaggi, lavoro e svaghi ok, sapidità suine muy bonite.
La gaffe aleggia. Don’t arrampic, poi, on the mirrors, bensì prevenite. Lavoro ni, il sudombelico è meglio che non improvvisi.
Luna ok per divertirvi, viaggiare, spiccare. E per dar corpo alle idee. Pure a quelle suine, perché in proposito tira una bell’arietta.
23/10 - 22/11
23/11 - 21/12
22/12 - 20/1
21/1 - 19/2
20/2 - 20/3
Scorpione 6+
Sagittario 7+
Capricorno 5,5
Acquario 7,5
Pesci 6-
Qualche matassa si sbroglia. E voi vi compiacete di voi stessi. Perché siete autonomi e ispirati. Anche se stressati. C’è grigiore suino.
La Luna vi lancia assist ottimi, d’ogni tipo, in ogni ambito. E vi dà un gran fiuto. Fornicazione anche outdoor, visto l’anticiclone.
La Luna solleva forse costrizioni, sfigopessimismo e limita il tempo libero. Non incupitevi, reagite! C’è pure desolanzioncina fornicatoria.
Bella Luna, d’aiuto a lavoro, impegni privati e viaggi. Gli svaghi del sabato, poi, vi rigenerano, il sudombelico plana ovunque. Figurati.
Ci sono rotture. Provenienti forse da fallocefali e osteggiatori. Dribblateli e organizzatevi autonomally. Quiescenze suine, superabili.
24/8 - 22/9
Vergine 7
SERENA WILLIAMS
La Luna alimenta il vostro pragmatismo, utile pure a shopping e lavoro. Vigore ok, fornicazione fruttuosa per mente e corpo.
La tennista americana è nata a Saginaw il 26 settembre 1981. Attuale numero 1, ha conquistato 17 titoli dello Slam. Ha vinto anche 4 ori olimpici tra singolare e doppio
Gazzetta.it
33+99
((+99
(3+29
9(+99
4#!! '- 4,'-*',1
%'%1,' -! --!$! ,! '6 *',1- #4-
((+29
(/+99
(+99
(+ ,8 *,'5 #!, "7 *',1 ( ! *',1 3
,'+ !%# #7' ! *',1 (
(&+99
!,-1'% /99+ ,% ,$!' ! ',1 ',1 "7 *',1 3
3(+99 $*!'%1' ,!$5,+ $!!%# ! *',1 (
33+2
39+29
,! $-!#+ #7'+ $!!%# , ! *',1 3
$!5'# "7 *',1 ( "7 #!' ( "7 4*,#!'
(*
*)
8E:FE8
(-
),
8FJK8
C\^\e[X
- '4,+ $*!- - "7 *',1 3
4-1,#!% 4 4,'-*',1 3
8C>?
d`e dXo
(*
)*
98I@
(.
).
9FCF>E8
(,
).
:@
M
:8>C@8I@
(,
)/
Jfc\
;\Yfc`
:8DGF98JJF
()
)+
Elmfcf
Df[\iXk`
:8K8E@8
()
)/
=@I
(+ (-
(&+(9 !%# !,' '$!%1' ! *',1 3
Ki\ekf 8fjkX (* )-
(- *'
D`cXef
>\efmX
G\il^`X
(. *(
(+ )/
()
),
(-
)-
IFD8
E8GFC@
(.
)0
(. *)
G8C
(.
*(
8^`kXk`
@c jfc\ f^^` D@C8EF
IFD8
),
)*
(-
)0
(/
)0
KFI@EF
(-
)+
GXc\idf
KI
(-
).
(0 *'
,1*+
)(1'/
,1*+
)'1+)
M
(.
)-
CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE
VICEDIRETTORE VICARIO Gianni Valenti
[email protected] VICEDIRETTORI Stefano Cazzetta
[email protected] Umberto Zapelloni
[email protected]
Testata di proprietà de “La Gazzetta dello Sport s.r.l.” - A. Bonacossa © 2014
(* )*
IFD8
).
PRESIDENTE Angelo Provasoli VICE PRESIDENTE Roland Berger AMMINISTRATORE DELEGATO Pietro Scott Jovane CONSIGLIERI Fulvio Conti, Teresa Cremisi, Luca Garavoglia, Attilio Guarneri, Piergaetano Marchetti, Laura Mengoni DIRETTORE GENERALE DIVISIONE MEDIA Alessandro Bompieri
(. ).
Gfk\eqX
I<>>@F :8C89I@8
(-
:fek`elX `c Y\c k\dgf jfc\^^`Xkf \[ \jk`mf fmlehl\# ^iXq`\ XccX g\ij`jk\eqX [\ccXek`Z`Zcfe\ :`Zcfg\% MXeef j\^eXcXk` jfckXekf le gf g` [` elY` \ cfZXc` ifm\jZ` f k\dgfiXc` jlcc\ 8cg`# fZZXj`feXc` jl` i`c`\m` j`Z`c`Xe`%
9Xi`
(+ )+ (. *(
)-
KI@
DIRETTORE RESPONSABILE ANDREA MONTI
[email protected]
:XdgfYXjjf EXgfc`
((
KiXdfekX
;fgf[fdXe`
:`Zcfg\ [fd`eX cX jZ\eX jl klkkf `c GX\j\# Zfe jfc\ \ Zc`dX dfckf ZXc[f fmlehl\% K\dg\iXkli\ dXjj`d\ d\[`Xd\ek\ Zfdgi\j\ `e g`XeliX kiX *' \ *+ [X Efi[ X Jl[# ]`ef X *, Xc Efi[# le gf `e]\i`fi` jfcf jlc d\[`f$YXjjf 8[i`Xk`Zf%
(+ ).
(*
Jfi^\
;fdXe`
CÊ8hl`cX
GFK
KiXdfekX
www.gazzetta.it
(. ),
G
@8
Jfi^\
Sale la febbre per il Mundial brasiliano e sulla famosa spiaggia carioca di Copacabana c’è chi, anziché castelli, costruisce le statue di sabbia che rappresentano quelli che saranno i grandi protagonisti del Mondiale: il brasiliano Neymar, l’argentino Messi e il portoghese Ronaldo.
8eZfeX
)0
=`i\eq\
D@C8EF
Dfjj`
Il 12 giugno parte il Mondiale e la Gazzetta dello Sport si colora d’azzurro per la prima volta. Un’iniziativa benefica a favore del Telefono Azzurro. E a invitarvi a "Tifare azzurro" ecco tanti campioni di tutti gli sport: dalla Errani a Clemente Russo, dalla Ferlito a Mastrangelo. Guardateli in video.
(/ )0
(. )/
C8HL@C8
E\YY`X
Messi e Neymar statue di sabbia insieme a Ronaldo
9fcf^eX
(, ).
>
E\m\
VIDEO
L’appello per #Iotifoazzurro di grandi campioni
(/ )0
Kfi`ef
Dfckf ]fik`
:Xcd`
#7'41 ,! + , ! %1
VIDEO
(- )0
M\e\q`X
(. )0
:fg\ikf
D8I@
9/+99
CXek`Z`Zcfe\ efi[X]i`ZXef :`Zcfg\ j` \jgXe[\ j\dgi\ g` jlcc@kXc`X# gfikXe[f jfc\ \ Y\c k\dgf fmlehl\ jXcmf X[[\ejXd\ek` jl
=fik`
K\dgfiXc`
F^^`
Ifm\jZ`
G`f^^`X
!%# '**!' $-!#+ ,!! ,%! 4,'-*',1
3(+99
',# ,!- ' '6!% "7 *',1 3
@\i`
!%# $$!%!#+ ,!! ,%! 4,'-*',1 ! *',1 (
(.+99
(.+99
8 :LI8 ;@
3) !',%1+ --!'% *'$,!!% '6 *',1- 3
%! !% 4,'-*',1
9+29
>XqqXD\k\f
(+99
39+99
((+99
!%# ( 3 *'-1'+ '6 *',1- 3
3) !',%1+ --!'% *'$,!!% '6 *',1- 3
!%# 2 *'-1'+ '6 *',1- 3
(&+99
-1 $1+ "7 *',1 3
(+99
##'$+ '%, %!#1,, 4,'-*',1 3
(+99
-1 $1+ "7 *',1 3
(3+99
(2+29
$!!%# $$!%!# '6 *',1- 3
93+99
,'+ !%# #7' ! *',1 (
9&+2
$*!'%1' 4,'*' 4,'-*',1 3
$!!%# $$!%!# '6 *',1- 3
(3+29
(+ 4#!! "7 *',1 ( ! 4
(+99
(&+99
4,'*' -! ,! '6 *',1- #4-
, ( ! *',1 3
32+99
+ '6 *',1- 3
(+99
,! + !%# -411' 4%!',! *',1 3
:X^c`Xi`
:XkXeqXif
)' )0
(+ ).
I\^^`f :XcXYi`X (/ *'
:XkXe`X (0 )/
RCS MediaGroup S.p.A. Divisione Quotidiani Sede Legale: Via A. Rizzoli, 8 - Milano Responsabile del trattamento dati (D. Lgs. 196/2003): Andrea Monti [email protected] - fax 02.62051000 © COPYRIGHT RCS MEDIAGROUP S.P.A. DIVISIONE QUOTIDIANI Tutti i diritti sono riservati. Nessuna parte di questo quotidiano può essere riprodotta con mezzi grafici, meccanici, elettronici o digitali. Ogni violazione sarà perseguita a norma di legge DIREZIONE, REDAZIONE E TIPOGRAFIA Via Solferino, 28 - 20121 Milano - Tel. 02.62821 DISTRIBUZIONE m-dis Distribuzione Media S.p.A. Via Cazzaniga, 19 - 20132 Milano Tel. 02.25821 - Fax 02.25825306 SERVIZIO CLIENTI Casella Postale 10601 - 20110 Milano CP Isola Tel. 02.63798511 - email: [email protected] PUBBLICITÀ RCS MEDIAGROUP S.P.A. DIVISIONE PUBBLICITÀ Via A. Rizzoli, 8 - 20132 Milano Tel. 02.25841 - Fax 02.25846848
EDIZIONI TELETRASMESSE RCS Produzioni Milano S.p.A.- Via R. Luxemburg - 20060 PESSANO CON BORNAGO (MI) - Tel. 02.95743585 RCS PRODUZIONI S.p.A. - Via Ciamarra 351/353 - 00169 ROMA - Tel. 06.68828917 Seregni Padova s.r.l. - Corso Stati Uniti, 23 - 35100 PADOVA - Tel. 049.8700073 Editrice La Stampa SpA - Via Giordano Bruno, 84 - 10134 Torino Tipografia SEDIT - Servizi Editoriali S.r.l. - Via delle Orchidee, 1 Z.I. - 70026 MODUGNO (BA) - Tel. 080.5857439 Società Tipografica Siciliana S.p.A. - Zona Industriale Strada 5ª n. 35 - 95030 CATANIA - Tel. 095.591303 L’Unione Sarda S.p.A. - Centro Stampa Via Omodeo - 09034 ELMAS (CA) - Tel. 070.60131 BEA printing sprl - 16 rue du Bosquet - 1400 NIVELLES (Belgio) Speedimpex USA, Inc. - 38-38 9th Street Long Island City, NY 11101, USA CTC Coslada - Avenida de Alemania, 12 - 28820 COSLADA (MADRID) La Nación - Bouchard 557 - 1106 BUENOS AIRES Miller Distributor Limited - Miller House, Airport Way, Tarxien Road - Luqa LQA 1814 - Malta Hellenic Distribution Agency (CY) Ltd - 208 Ioanni Kranidioti Avenue, Latsia - 1300 Nicosia - Cyprus
@c jfc\ [fdXe` D@C8EF
CX cleX IFD8
Jfi^\
KiXdfekX
Jfi^\
KiXdfekX
,1*+
)(1'0
,1*+
)'1+*
PREZZI D’ABBONAMENTO C/C Postale n. 4267 intestato a: RCS MEDIAGROUP S.P.A. DIVISIONE QUOTIDIANI ITALIA 7 numeri 6 numeri 5 numeri Anno: 389 339 259 Per i prezzi degli abbonamenti all’estero telefonare all’Ufficio Abbonamenti 02.63798520 INFO PRODOTTI COLLATERALI E PROMOZIONI Tel. 02.63798511 - email: [email protected]
Testata registrata presso il tribunale di Milano n. 419 dell’1 settembre 1948 ISSN 1120-5067 CERTIFICATO ADS N. 7693 DEL 18-12-2013
La tiratura di venerdì 6 giugno è stata di 311.592 copie
ElfmX Gi`df hlXikf G`\eX Lck`df hlXikf
)0 dX^%
, ^`l%
() ^`l%
)' ^`l%
COLLATERALI *La Gazzetta dello Sport 1,30 più Sportweek 0,50 non vendibili separatamente - con Skylanders N. 1 11,70 - con SuperMondiale Panini N. 2 6,79 - con Magic Mondiale Card 11,79 - con libro Zanetti C’è solo un Capitano 14,79 - con DVD La Grande Guerra N. 4 12,79 - con libro Juventus Campione d’Italia N. 3 9,79 - con English Express N. 5 12,79 - con DVD Ayrton Senna N. 6 12,79 - con DVD Notte da Leoni 11,79 - con Tutto Pratt N. 9 12,79 - con DVD Mina, gli anni RAI N. 10 12,79 - con Libro Pesca Maps 14,79 - con DVD Steven Seagal N. 13 11,79 - con Subbuteo Vintage Edition N. 8 11,79 - con DVD Sampei N. 17 11,79 - con Le Grandi Storie Disney N. 20 9,79 - con Le ricette di Master Chef N. 22 9,79 - con Supereroi il Mito N. 29 11,79 - con Robot Collection N. 2414,79 - con DVD Holly e Benji N. 37 11,79 - con DVD Ken il Guerriero N. 41 11,79 - con Ferrari Build Up N. 22 11,79 - con Lamborghini Collection N. 49 14,79 - con Passione Rally N. 60 14,79 - con Michel Vaillant N. 79 4,79 PROMOZIONI ARRETRATI Richiedeteli al vostro edicolante oppure a Corena S.r.l e-mail [email protected] - fax 02.91089309 - c/c p. n. 36248201. Il costo di un arretrato è pari al doppio del prezzo di copertina per l’Italia; il triplo per l’estero.
PREZZI ALL’ESTERO: Albania 2,00; Argentina $ 18,50; Austria 2,00; Belgio 2,00; Canada CAD 3,50; Cz Czk. 64; Cipro 2,00; Croazia Hrk 15; Francia 2,00; Germania 2,00; Grecia 2,00; Irlanda 2,00; Lux 2,00; Malta 1,85; Monaco P. 2,00; Olanda 2,00; Portogallo/Isole 2,50; SK Slov. 2,20; Slovenia 2,00; Spagna/Isole 2,50; Svizzera Fr. 3,00; Svizzera Tic. (con Sportweek) Fr. 3,50; Hong Kong HK$ 45; Ungheria Huf. 650; UK Lg. 1,80; U.S.A. USD 4,00.
48
LA GAZZETTA DELLO SPORT
SABATO 7 GIUGNO 2014
ME NN EA
PE
LLEG
RINI 2 00
8
1972 - 1976
TO
M
BA
1992
EG
GEL
E R 20 0 2 - 20 0
6
- 1998
BE
00
NV
E N U TI 1960
2004 - 2008
BAGNALE 19 AB 8 41988
VEZZALI 2 0
DIB IAS I
ZO
68 19
80 19
FAUSTO NARDUCCI
La Grande Guerra era alle porte: sarebbe scoppiata solo un mese più tardi. Era il 9 giugno del 1914 quando, alle 17.30, nasceva il Comitato Olimpico Italiano di cui nessuno (anche perché non ci sono corrispettivi di Comitati stranieri dello stesso livello del nostro) allora avrebbe immaginato una storia così lunga e gloriosa, capace di attraversare in costante crescita l’Italia del fascismo, quella del boom economico, quella delle tensioni sociali e, adesso, anche quella della crisi economica. Il Coni, rilanciato da Giulio Onesti fino a Giovanni Malagò, c’è ancora e non è mai stato così solido. Lunedì saranno esattamente cento anni e, al di là delle celebrazioni in pompa magna che accompagneranno l’evento, possiamo dire che lo sport è diventato un fiore all’occhiello del «made in Italy». Di più: l’Italia ha raggiunto alle Olimpiadi risultati che a
CENTO ANNI DI MEDAGLIE E DI EMOZIONI
EROI Campioni del Centenario sono stati eletti Alberto Tomba e Sara Simeoni
livello internazionale, dalla politica all’economia, ben pochi settori della vita pubblica hanno eguagliato. E’ vero che anche qui siamo in declino e che, come ha sottolineato il presidente Giovanni Malagò ieri in conferenza stampa, pesa sul nostro umore la bocciatura ricevuta giovedì da Cortina nella candidatura ai Mondiali di sci 2019 ma tutto sommato lo sport continua a godere di un invidiabile benessere. E’ proprio da qui che parte un messaggio di speranza per l’Italia dei giovani disoccupati, per quella degli scandali politici e della corruzione dilagante. Un messaggio che lunedì avrà la benedizione del capo dello Stato, Giorgio Napolitano, e del numero uno dello sport mondiale, il presidente del Cio Thomas Bach. Anche la Gazzetta non poteva mancare a questo appuntamento con la storia. Ecco quindi che da lunedì (e in anteprima domani nelle celebrazioni del Foro Italico) con il giornale sarà in vendita il DVD celebrativo
«100 anni di emozioni azzurre» e un libretto illustrativo che racconterà un’epopea che appartiene non solo al Coni ma a tutto lo sport italiano e a tutti noi. L’impresa più titanica, però, è stata quella di scegliere fra tutti i medagliati olimpici viventi, i due campioni del Centenario attraverso un sondaggio promosso su 5 testate online (tra cui Gazzetta.it) e completato, nella parte più rilevante, dalle votazioni degli stessi atleti candidati. Così sono stati i medagliati olimpici italiani a indicare i loro due rappresentanti nel Gotha dello sport moderno e significativamente la scelta è caduta su Alberto Tomba e Sara Simeoni, due nomi che abbinano ai prestigiosi risultati sportivi una popolarità che il tempo non ha corroso. In ogni angolo d’Italia i ragazzini che sciano o fanno atletica sognano di emulare proprio loro, di diventare i nuovi Tomba e le nuove Simeoni. Fra altri 100 anni toccherà a uno di loro. © RIPRODUZIONE RISERVATA
LA GAZZETTA DELLO SPORT
SABATO 7 GIUGNO 2014
MALAGO
II
LE MEDAGLIE
Sono conteggiate anche le Olimpiadi intermedie e pure i concorsi d’arte
Alcune precisazioni per leggere al meglio le tabelle che sono presenti in questo speciale: i dati di partecipazione alle diverse edizioni dei Giochi olimpici e il computo delle medaglie relative includono l’edizione dei Giochi intermedi di Atene 1906 (con 77 atleti, tutti uomini, e 16 medaglie, di cui 7 d’oro e 6 d’argento);
includono anche presenze e medaglie ai concorsi d’arte, svoltisi dal 1912 al 1948 (con 14 medaglie ottenute, di cui 5 d’oro e 7 d’argento). I totali delle presenze ai Giochi sono calcolati in base alle diverse spedizioni, e includono quindi le presenze multiple alle varie rassegne.
Giovanni Malagò, 55 anni, è stato eletto presidente del Coni il 19 febbraio 2013. Eccolo a sinistra con la Pellegrini. Sotto col presidente del nuoto Barelli e con la figlia il giorno dell’elezione. A destra insieme a Zoeggeler ANSA
«IN REGALO DA RENZI VORREI LA LEGGE QUADRO» «Lo sport deve diventare il motore dell’Italia. La bocciatura di Cortina non mi fa dormire. I miei simboli? Mennea e la Pellegrini» UMBERTO ZAPELLONI twitter@uzapelloni ROMA
Presidente Malagò il Coni compie 100 anni. Lo trova abbastanza moderno?
«Lo trovo in via di modernizzazione. L’intento è di renderlo più moderno possibile, compatibilmente con i suoi anni. Ricordando che per me abbastanza non è mai sufficiente…». Ma se lei dovesse spiegare ad un ragazzino che cos’è il Coni cosa direbbe?
«E’ la casa di tutti gli sport». Che regalo le piacerebbe ricevere per questi 100 anni dell’ente che presiede?
«Mi piacerebbe che tutte le componenti mettessero da parte il più possibile i personalismi per cercare di fare soltanto gli interessi generali dello sport» A marzo si era dato 6 in pagella: l’approvazione della nuova legge sulla giustizia sportiva aumenta la sufficienza?
«I voti cominciate a darmeli voi…». Allora dia un voto alla legge sulla giustizia sportiva che ha definito epocale?
«Sette e mezzo, otto meno…». Anche se Abete e altri presidenti federali non dovessero votarla? Preoccupato?
«No, non lo sono. Avevamo il diritto/dovere di cambiare. E comunque sarebbe impossibile che il volere di un singolo blocchi la volontà del consiglio nazionale. Credo che la nuova giustizia sportiva aiuterà molto il calcio». Una legge comunque può sempre essere migliorata...
be tenerla impegnata fino a fine mandato, lo sport può essere uno dei motori dell’Italia che cambia?
«Ogni volta che vado a parlare ai giovani in qualche scuola non solo dico che lo sport PUO’, dico che lo sport DEVE. Abbiamo la potenzialità per essere uno dei motori del nostro Paese». Intanto il Paese con i suoi problemi pare aver frenato Cortina nella sua corsa ai Mondiali di sci.
«Sarebbe da stupidi non farlo. Possiamo lasciare aperte le finestre per dei decreti correttivi per migliorarla. E’ come comprare una casa e cambiare qualcosa dopo un po’ che ci vivi...».
«Non ci ho dormito questa notte. Ma chi si occupa di sport deve saper anche perdere. Le ultime vicende, l’accoppiata Expo-Mose, di grande rilievo internazionale, certamente non hanno aiutato la causa. Abbiamo perso, l’Italia però deve guardare avanti»
Qual è la prima cosa da fare il giorno dopo la grande serata in diretta Rai che chiuderà i festeggiamenti per i cent’anni?
Lei ha sempre definito Renzi un grande amico dello sport. Che cosa gli chiederà per dimostrarlo?
«Nella mia agenda ho un ventaglio di priorità: aggredire definitivamente il tema dello sport nella scuola; procedere alla riforma dei contributi alle federazioni e al tempo stesso a una riforma delle federazioni; rendere concreto il piano di marketing che ho già attivato dopo il lancio del nuovo logo; fare tutto il possibile per coprire il centrale del Foro Italico per poterlo utilizzare 365 giorni all’anno».
«La legge quadro. E’ una mia ossessione. Non possiamo procedere a compartimenti. Dobbiamo inserire tutto ciò che dobbiamo rivedere in una legge quadro. E’ indispensabile. Ne ho parlato con Renzi che si è detto d’accordo e sono convinto che, vista anche la rinnovata forza del Governo, siamo arrivati al momento giusto. E sarebbe una nuova legge epocale».
Alla luce di questo programmino che dovreb-
Il Coni riuscirà a restare indipendente dalla politica nei suoi prossimi 100 anni?
SABATO 7 GIUGNO 2014
TANTE INIZIATIVE
Sui Lungotevere un viale dell’arte Fra le iniziative per il centenario c’è anche il conio da parte del Poligrafico dello Stato di una moneta d’argento del valore nominale di 10 euro. Anche Poste
Italiane ha emesso un francobollo, del valore di 0,70 euro, realizzato dagli artisti del Centro Filatelico del Poligrafico. Sui Lungotevere del Foro (Maresciallo Cadorna e Diaz) c’è infine fino al 21 settembre, Iconica, un percorso urbano con 100 immagini di altrettanti artisti italiani sul tema dello sport.
DOMANI
Game Open al Foro Sport per tutti i gusti Il centenario del Coni sarà anche una non stop di sport per tutti i gusti e tutte le età nell’area del Foro Italico. Domani, dalle 10 alle 20, Manifestazioni giovanili e
scolastiche si alterneranno alle schiacciate della World League di pallavolo (c’è Italia-Polonia al Centrale) e alla finale dell’Open d’Italia di taekwondo. Sono previste 60 attività sportive, anche all’interno dello stadio Olimpico. Eloquente il titolo della giornata: « Game Open / 100 anni di storia. Un giorno di sport».
LUNEDI’
Con Napolitano ci sarà anche Bach Alle 17,30, la stessa ora in cui il Coni fu fondato, 100 anni fa. Sarà il momento più importante delle celebrazioni davanti alla Casa delle Armi del Foro Italico
LA GAZZETTA DELLO SPORT
III
con la cerimonia alla quale parteciperà il capo dello Stato. Con Napolitano, ci sarà anche il presidente del Cio, Thomas Bach. La festa contagerà anche lo stadio dei Marmi in serata, mentre il giorno dopo è in programma allo stadio Pietrangeli (diretta Rai 1) lo «Spettacolo dello Sport».
Un presidente presente.
«Non è che lo sport si fa in Piazza Lauro De Bosis. Pensate che a Jesi, alla scuola di sport di fioretto femminile, non c’era mai stato nessun presidente! E lì hanno vinto più medaglie d’oro della Spagna...».
TUTTE LE MEDAGLIE OLIMPICHE ESTIVE DELL’ITALIA OLIMPIADI ESTIVE Città
Anno
«Pietro Mennea».
Atene
1896
1
1
0
0
0 0 0
E la donna?
Parigi
1900
23
22
1
5
Chi è il suo atleta uomo simbolo dei 100 anni?
«Federica Pellegrini, per il rapporto personale che ho con lei». Gli atleti del centenario, votati dai tifosi e dagli stessi atleti, sono però Tomba e la Simeoni.
«E sono contento perché sono due persone e due atleti speciali. Tomba ha avuto il merito di far diventare lo sci popolare come e più del calcio. E Sara è un’icona più unica che rara. Li premierà il presidente Napolitano». E l’atleta paralimpico?
Italiani Uomini Donne Medaglie O A in gara
Città
Anno Italiani Uomini Donne Medaglie in gara
O
A
B
Roma
1960
280
246
34
36
13
10
13
3 2 0
Tokyo
1964
168
157
11
27
10
10
7
0 0 0
Città 1968 del Messico
167
152
15
16
3
4
9
St. Louis
1904
1
1
0
0
Atene
1906
77
77
0
16
Londra
1908
66
66
0
Stoccolma
1912
66
66
Anversa
1920
174
173
Parigi
1924
200
196
Amsterdam
1928
174
156
Los Angeles
1932
112
112
0
36
Berlino
1936
243
227
16
27
9 13
Londra
1948
215
195
20
31
Helsinki
1952
231
208
23
Melbourne
1956
135
120
15
B
3
Monaco
1972
224
197
27
18
5
3
10
4
2 2 0
Montreal
1976
210
183
27
13
2
7
4
0
8
5
1
7 6
1
2
Mosca
1980
159
121
38
15
8
3
4
25
14 6
5
Los Angeles 1984
268
222
46
32
14
6
12
4
16
8 3
5
Seul
1988
253
212
41
14
6
4
4
18
20
7 6
7
Barcellona
1992
304
228
76
19
6
5
8
12 12 12
Atlanta
1996
340
236
104
35
13
10
12
5
Sydney
2000
361
246
115
34
13
8
13
9 12 10
Atene
2004
364
229
135
32
10
11
11
21
8 9
4
Pechino
2008
333
203
130
27
8
9
10
25
8 8
9
Londra
2012
281
158
123
28
8
9
11
4.410 1.020
580
«Porcellato, Fantato, Protopapa e Alex Zanardi» E la squadra?
«Il Settebello per quello che ha ottenuto da Roma 1960 in poi» La storia più bella di questi 100 anni?
Da lunedì con la Gazzetta (domani in anteprima al Foro Italico) è in vendita un Dvd di 100 minuti, accompagnato da un opuscolo illustrativo, che racconta i 100 anni della storia del Coni. Il prezzo è di 10,90 euro.
«All’interno della legge quadro ci saranno anche degli elementi che ne garantiranno l’indipendenza grazie a degli strumenti che ne permetteranno l’autofinanziamento».
«L’ingresso nel vecchio, storico, stadio Olimpico di Atene di Stefano Baldini. Penso che prima di rivedere un atleta bianco vincere una maratona non so quante generazioni dovremmo aspettare. E l’ultimo è stato un italiano... ». Da pelle d’oca...
«Sì ma voglio ricordare un altro momento che mi ha riempito d’orgoglio».
NB: Le edizioni dei giochi Olimpici di: Berlino 1916, Tokyo/Helsinki 1940 e Londra 1944 non si sono disputate
Prego.
«Tre giorni dopo aver vinto la Champions Carlo Ancelotti è venuto a Roma a ritirare il premio Bearzot. Gli ho consegnato il pin con il nuovo logo del Coni, la bandiera e i cinque cerchi. E Carlo mi ha detto “Mettimelo pure all’occhiello perché non me lo toglierò più per i valori che rappresenta il tricolore”». Una bella botta di marketing.
Come sta procedendo la spending review delle federazioni?
«Noi abbiamo un obbligo: essere il più possibile efficaci ed efficienti nella gestione delle macchine federali per recuperare risorse per lo sport. Ci stiamo lavorando a tempo pieno». Nelle scuole bisognerebbe insegnare anche un po’ di educazione sportiva. E’ preoccupato di come siano degenerate certe curve calcistiche?
«Sono preoccupato e dispiaciuto. E non l’ho mai nascosto. Servono risposte molto forti perché non capitino più certi episodi... Il nostro purtroppo è un paese con una bassa cultura sportiva, ma senza il supporto della scuola e degli educatori noi possiamo fare poco». In questi suoi primi 475 giorni di presidenza c’è qualche regione italiana che non ha ancora visitato?
«No. Assolutamente. Anzi in quasi tutte molto più di una volta. Mediamente vado due volte a settimana in due posti diversi...».
TOTALE
5.430
211 179 190 D’ARCO
E QUELLE BIANCHE OLIMPIADI INVERNALI Città
Anno
Italiani Uomini Donne Medaglie O A in gara
B
Città
Anno Italiani Uomini Donne Medaglie in gara
O
A
B
«Soprattutto una grande soddisfazione»
Chamonix
1924
23
23
0
0
0 0
0
Innsbruck
1976
58
47
11
4
1
2
1
Il rimpianto per l’occasione persa?
St. Moritz
1928
13
13
0
0
0 0
0
Lake Placid
1980
46
34
12
2
0
2
0
Lake Placid
1932
12
12
0
0
0 0
0
Sarajevo
1984
74
59
15
2
2
0
0
Garmisch
1936
40
35
5
0
0 0
0
Calgary
1988
58
42
16
5
2
1
2
St. Moritz
1948
54
51
3
1
1 0
0
Albertville
1992
107
79
28
14
4
6
4
Oslo
1952
33
28
5
2
1 0
1
Lillehammer 1994
104
78
26
20
7
5
8
Cortina
1956
65
53
12
3
1 2
0
Nagano
1998
113
79
34
10
2
6
2
2002
109
63
46
13
4
4
5
«Tanti. Uno su tutti non aver portato le Olimpiadi a Roma. Avrebbero cambiato la storia del nostro sport. Ma non è finita...». Chi può diventare l’atleta simbolo di questo 2014?
«Per questi primi mesi dico la squadra di fioretto femminile con le giovani che arrivano e le vecchie Vezzali, Di Francisca, Errigo che non mollano mai. E poi la Fontana, la Kostner e Zoeggeler alle Olimpiadi di Sochi». Che Mondiale prevede per l’Italia?
«Difficile e imprevedibile, ma resto fiducioso perché ho fiducia in Prandelli Le dispiace che Prandelli non abbia convocato Totti?
«No, penso che alla fine sia stata fatta la scelta migliore per la Nazionale e per Francesco. E poi ho la sensazione che anche lui abbia preferito così...». © RIPRODUZIONE RISERVATA
Squaw Valley
1960
28
21
7
1
0 0
1
Salt Lake City
1
3
Innsbruck
1964
61
53
8
4
0
Torino
2006
179
106
73
11
5
0
6
Grenoble
1968
47
39
8
4
4 0
0
Vancouver
2010
109
69
40
5
1
1
3
Sapporo
1972
44
41
3
5
2 2
1
Sochi
2014
0
2
6
NB: Le edizioni dei giochi Olimpici di: Garmisch 1940 e Cortina 1944 non si sono disputate
TOTALE
110
67
43
8
1487
1092
395
114
37 34 43 D’ARCO
IV
LA GAZZETTA DELLO SPORT
SABATO 7 GIUGNO 2014
IL CASO
Nel Salone d’Onore il grande affresco della polemica: un Mussolini «riapparso» nel ‘97
4
TUTTI I NUMERI 1
S
Il primo presidente fu il marchese Carlo Compans Marchese Carlo Compans 1914-1920 Carlo Montù 1920-1921 Francesco Mauro 1921-1923 Aldo Finzi 1923-1925 Lando Ferretti 1925-1928 Augusto Turati* 1928-1930 Iti Bacci* 1930-1931 Leandro Arpinati 1931-1933 Achille Starace 1933-1939 Rino Parenti 1939-1940 Raffaele Manganiello 1940-1943 conte Alberto Bonacossa* 28/7-28/9 1943 Ettore Rossi* 1943-1944 Puccio Pucci* 18/3-28/6 1944 Giulio Onesti* 1944-1946 Giulio Onesti 1946-1978 Franco Carraro 1978-1987 Arrigo Gattai 1987-1993 Mario Pescante 1993-1998 Bruno Grandi** 1998-1999 Gianni Petrucci 1999-2013 Riccardo Agabio** 2013 Giovanni Malagò dal 2013 *commissario **reggente
«riapparizione» del ‘97, sponsorizzata dall’allora ministro della cultura Veltroni («i luoghi del fascismo non siano un tabù»). Ma tuttora contestata. Per esempio dal sociologo Mauro Valeri, autore di numerosi testi sul razzismo nello sport: «Una celebrazione offensiva di un regime che ha promulgato le leggi razziali».
GLI AZZURRI PIU' MEDAGLIATI
VALERIO PICCIONI
Ha avuto 23 fra presidenti, commissari e «reggenti». Ha vinto 664 medaglie olimpiche, di cui 236 d’oro. Ha organizzato tre Olimpiadi: Cortina ’56, Roma ’60, Torino 2006. Il Coni che compie 100 anni, è un’originalità italiana. Quasi ovunque il Comitato Olimpico è un onesto gregario del ministero dello Sport. Da noi, no: lo capisci subito dalla solennità del palazzo che ne ospita la sede. O dai suoi 1325 dipendenti (compresi quelli in forza alle Federazioni), che sono stati anche quasi 3000 negli anni d’oro, quando san Totocalcio finanziava tutto, e si evitava la questua annuale dei soldi da chiedere allo Stato. Ma non corriamo. Anche perché la storia del Coni parte senza correre. Nonostante il ritardo...Alle 17.30 del 9 giugno 1914, la Gazzetta dello Sport vende più di 100mila copie, il campionato di calcio è maggiorenne, il Giro ha già tanta Italia sulle gambe.
Edoardo MANGIAROTTI
scherma
6
5
2
13
Valentina VEZZALI
scherma
6
1
2
9
Nedo NADI
scherma
6
0
0
6
Giuseppe DELFINO
scherma
4
2
0
6
Giovanna TRILLINI
scherma
4
1
3
8
Oreste PULITI
scherma
4
1
0
5
Giorgio ZAMPORI
ginnastica
4
0
1
5
Carlo PAVESI
scherma
4
0
0
4
Giulio GAUDINI
scherma
3
4
2
9
Alberto BRAGLIA
ginnastica
3
2
0
5
Klaus DIBIASI
tuffi
3
2
0
5
Alberto TOMBA
sci alpino
3
2
0
5
Stefania BELMONDO
sci di fondo
2
3
5
10
Raimondo D’INZEO
equitazione
8
Piero D’INZEO
equitazione
8
1948-1976
Josefa IDEM
canoa
8
1984-2012
Angelo MAZZONI
scherma
6
1980-2000
Ilario DI BUÒ
tiro con l’arco
6
1984-2008
Wilfried HUBER
slittino
6
1988-2006
Gerda WEISSENSTEINER
slittino/bob
6
1988-2006
Andrea BENELLI
tiro
6
1988-2008
Giovanni PELLIELO
tiro
6
1992-2012
Alessandra SENSINI
vela
6
1992-2012
Armin ZÖGGELER
slittino
6
1994-2014
E I PIU' VINCENTI
Fascistizzazione Il primo pre-
sidente è un deputato veterano a Montecitorio, il marchese Carlo Compans de Brichanteau, il
Chi lo frequenta spesso, non ci fa più caso. Per chi lo guarda per la prima volta, è un’altra storia. Nel Salone d’Onore del Coni, campeggia un dipinto, «L’apoteosi del fascismo», con tanto di Mussolini marziale su un altare. L’opera di Luigi Montanarini (nella foto) fu coperta per 53 anni da un drappo verde fino alla
1948-1976
In alto il marchese Carlo Compans de Brichanteau il primo presidente del Coni, sotto Giulio Onesti
QUANDO CI PENSAVA SAN TOTOCALCIO Dalla fascistizzazione all’«autonomia filogovernativa» di Onesti I Campi Scuola, la super schedina, la crisi. Senza dirigenti donne... suo vice e poi erede è invece Carlo Montù, un ex calciatore che va matto per il canottaggio e la scherma. Prima di Mussolini. Che fa del Coni un solo boccone, «fascistizzandolo». Arrivano il 2° posto nel medagliere di Los Angeles 1932, i trionfi calciomondiali del ’34 (con le accuse di vittoria comprata, tema di un recente lavoro di Marco Impiglia) e del ’38, i match di Carnera, le corse di Nuvolari. Con le vittorie ecco un’alluvione di retorica. I presidenti fascisti fanno spesso una brutta fine. Aldo Finzi dura poco, Mussolini ne fa uno dei capri espiatori del delitto Matteotti; 20 anni dopo morirà da partigiano alle Fosse Ardeatine. Ad Augusto Turati,
un debole per la scherma, andrà meglio: per farlo fuori gli daranno del matto, finirà in manicomio ma sopravviverà alla guerra. Achille Starace, invece, quello che voleva chiamare rugby «ovale», fu ucciso con la tuta addosso. Qualche mese prima era toccato a Raffaele Manganiello. L’era Onesti Ma Coni vuol dire soprattutto Giulio Onesti. Un terzo abbondante dei cent’anni è suo. Da quando il leader socialista Pietro Nenni disse: «Fa l’avvocato e rema sul Tevere, ha un bel cognome, diamogli il Coni». Deve liquidare, fa il contrario. Da commissario, diventa presidente. Il suo è un Coni autonomo e al tempo stesso filogover-
nativo, una formula che guiderà tutti i suoi successori. Intanto il Totocalcio si scatena, dal ’48 il Coni lo gestisce direttamente: sarà per 50 anni la pepita d’oro dello sport italiano. Vicino a sé, Onesti ha Bruno Zauli, il dirigente che firma un accordo storico con il Ministero: nascono come funghi i Campi Scuola, saranno 66 in un decennio diventando la base dell’impiantistica sportiva nazionale. Negli anni 50, le finali dei campionati studenteschi riempiono un giovanissimo stadio Olimpico. Nel giorno di Sara Roma ‘60, l’Olimpiade di Berruti, è un successo, organizzativo e tecnico con le 13 medaglie d’oro azzur-
SCHERMA LA CASSAFORTE AZZURRA SPORT PIÙ MEDAGLIATI TOT.
Scherma Ciclismo Atletica leggera Boxe Canottaggio Ginnastica Sci alpino Tiro a segno e a volo Sci di fondo Equitazione
48 36 19 15 14 14 13 12 9 7
41 16 15 15 15 7 9 13 12 9
34 9 26 17 13 10 8 11 13 7
123 61 60 47 42 31 30 36 34 23 D’ARCO
re. A Tokyo ‘64 saranno 10. Poi, la crisi: tre ori in Messico, cinque a Monaco, due a Montreal. Il Coni diventa parastato: l’era Onesti è finita. Arriva il pluripresidente Franco Carraro, lo stesso giorno del 2,01 mondiale di Sara Simeoni, nel 1978. Nell’80 boicottiamo a metà l’Olimpiade di Mosca: i militari restano a casa, gli altri partono. E vincono: la rimonta di Mennea sui 200 è da infarto. Il doping morde pure da noi: l’autoemotrasfusione è il simbolo della svolta «farmacologica» con i disgraziati protocolli con il centro di Conconi a Ferrara, la corsa ai medici senza scrupoli soppianta la nostra scuola di allenatori. Ma per fortuna succede anche altro. Allo stadio dei Marmi, sotto casa Coni, il canadese Boldt salta 2,04 senza una gamba. E’ il 1981. Comincia anche in Italia la rivoluzione paralimpica. E le donne? Nel 1987, Arrigo Gattai, presidente dello sci che scopre Tomba, batte Primo Nebiolo. Sei anni dopo, quando arriva Mario Pescante, la schedina batte il suo record. Ad Atlanta, vinciamo 13 ori e siamo sesti nel medagliere. Ma gli anni 90 finiscono invece con l Totocalcio messo k.o. dal Superenalotto. Nel 2000, il nuovo presidente Gianni Petrucci scrive una prima volta: a Sydney, il portabandiera azzurro ha la pelle nera. E’ Carlton Myers. Nel frattempo il Coni affronta la sua «maestrina». La ministro Melandri riforma l’Ente cambiando la legge del 1942: il Consiglio Nazionale si allarga con atleti e tecnici. 5 anni dopo, con Pescante sottosegretario, la riforma sarà ritoccata. Nel frattempo, però, il Coni si è sdoppiato con la nascita della Coni Servizi spa. Risposta al rischio di default o sport che s’è venduto l’anima? Continuiamo a vincere nonostante i tagli. Grazie a tante donne, dalla Vezzali alla Pellegrini: un contrasto stridente con una presenza femminile ridottissima fra i dirigenti, un solo presidente federale (Antonella Dallari nell’equitazione) nella storia. W la scuola Il 19 febbraio 2013, si va a dormire con Lello Pagnozzi favorito e ci si sveglia con Giovanni Malagò presidente. Il nuovo corso proclama la scuola come «madre di tutte le battaglie». La speranza è che per vincerla non debbano passare altri cent’anni. © RIPRODUZIONE RISERVATA
SABATO 7 GIUGNO 2014
«
«
Nella storia del nostro sport, dopo quello di Tardelli, entra un altro urlo, quello di Giuseppe Abbagnale
identiKit & CARRIERA
v RE TOMBA ALBERTO TOMBA
Nato il 19/12/1966 a Bologna
«HO BATTUTO IL CALCIO» Lo sciatore bolognese eletto atleta del Centenario: «Vuol dire che le emozioni regalate in pista non si sono spente» Alberto Tomba nei magici giorni dei Mondiali di Sierra Nevada, in Spagna, dove conquistò l’oro di gigante e slalom oltre alla Spagna intera AP
Italia Sport Sci alpino Altezza 182 cm Peso 90 kg Olimpiadi
Quel goool infinito con tutte le o dei polmoni accompagnava il pallone del trionfo azzurro nella pallanuoto
Nata il 19/4/1953 a Rivoli Veronese
Brescia, 4 agosto 1978: Sara Simeoni stabilisce il primato del mondo del salto in alto femminile superando l’asticella a 2.01
Italia Sport Atletica: alto Olimpiadi
A A
Europei
A A
O
Mondiali
1 oro
O O B B
2 ori
2 bronzi B B
Universiadi
2 bronzi Coppa del Mondo 50 vittorie 1 coppa generale
Max Rosolino sul podio dell’oro sembra una statua di Apollo tirata fuori dalle profondità del golfo di Napoli
SARA SIMEONI
2 argenti
2 argenti
«
v
O
3 ori
4 coppe gigante
La notte d’oro di Jury Chechi è lunga quattro anni. Comincia da Barcellona. Quel gambone di gesso...
1 oro
O O O
4 coppe slalom
«
V
identiKit & CARRIERA
Le frasi di Cannavò
LA GAZZETTA DELLO SPORT
O O
2 ori A
REGINA SARA «UN ONORE PER L’ATLETICA» E’ la Simeoni la più amata. «Sono onorata per essere stata scelta dalla gente e dai colleghi. Io ho votato per Tomba e Pellegrini»
1 argento PIERANGELO MOLINARO
Cosa ha Alberto Tomba più di Fausto Coppi, Pietro Mennea o Gianni Rivera? Impossibile dirlo. Ma di Alberto bisogna riconoscere la capacità innata di carpire l’attenzione, quella di vincere il giorno in cui «doveva» vincere, la simpatia. E al Pil della montagna ha regalato 10 anni d’oro. Alberto che effetto le fa essere stato eletto atleta del secolo?
«E’ un’emozione unica, per cui dico grazie alla gente e ai miei colleghi. Significa che la gente mi ricorda ancora, che le giornate di Calgary e Alberville non sono state dimenticate. Ne sono orgoglioso». Lei per chi ha votato?
«Non ho voglia di dirlo, ma quando ero piccolo mi appassionavo nel vedere le discese di Gustavo Thoeni che poi per mia fortuna è diventato anche il mio allenatore. Ma sono tanti i campioni che sono stati capaci di inchiodarmi davanti alla televisione, ognuno con le sue caratter istic he per cui diventa difficile stilare una classifica».
battuto il calcio, aver conquistato le prime pagine dei giornali rompendo la monotonia del pallone. Ricordo la stagione in cui esplosi. Venni in Gazzetta una domenica sera in cui, dopo una vittoria in Coppa del Mondo dovevo partecipare a Milano alla Domenica Sportiva. Il direttore Cannavò mi mostrò la prima pagina dove la mia vittoria era piccola in basso. Gli dissi: “direttore, cosa devo fare per conquistare il cuore della prima pagina? Avevo una gara il mercoledì successivo e Cannavò me la promise in caso di vittoria. Fu di parola... Ricordo poi quel giorno dell’Olimpiade di Albertiville, quando io e la Compagnoni vincemmo contemporaneamente: quel giorno il calcio sulla Gazza in prima pagina non c’era proprio» Qual è invece l’emozione più viva della sua carriera?
«Ce ne sono diverse, ma sicuramente l’oro del gigante di Alberville 1992. Avevo vinto due ori quattro anni prima a Calgary, ma in Francia si trattava di confermarmi, la gente da me aspettava solo l’oro, c’era molta pressione e un Girardelli terribile da affrontare. Vincere fu una soddisfazione immensa. Ma sono stato fiero anche dei due ori ai Mondiali del 1996 a Sierra Nevada. Arrivai con tutti gli spagnoli contro per una battuta interpretata male, alla fine erano tutti con me». Essere l’atleta del secolo è una grande responsabilità.
Quale considera la sua sua più grande impresa?
«Lo so, ma non cambio, continuo a percorrere la mia strada. Ho purtroppo ancora in corpo l’amarezza per la sconfitta di Cortina nella corsa ai Mondiali di sci alpino 2019. A me non sarebbe piaciuto giocarmi una gara così importante in mezzo alle renne... Possono arrivare momenti difficili adesso per il nostro sci, per questo gli starò ancora più vicino».
« L’ ave r
© RIPRODUZIONE RISERVATA
B B
2 bronzi
Primati mondiali 2.01 nel 1978
Sara Simeoni detiene sicuramente un primato che le altre azzurre degli ultimi cento anni non possono vantare: l’essere stata la prima donna capace di inchiodare davanti alla televisione gli uomini per guardare ed emozionarsi davanti al gesto atletico di una donna. Sara, è per questo che ha vinto?
Non lo so, bisognerebbe chiederlo a chi mi ha votato. Ma solo orgogliosa del fatto che degli atleti mi abbiano votato, gente che con me ha contribuito a costruire la storia dello sport italiano». Lei per chi ha votato?
«Non era facile scegliere, ci volevano anche delle motivazioni. Alla fine il mio voto l’ho dato a Berruti e alla Pellegrini. Livio l’ho votato per il significato che ha dato alla mia vita e per quello che ha significato per tutto il nostro sport. L’ho forse provata con lui la prima emozione sportiva della mia vita. Avevo 7 anni quando vinse a Roma la medaglia d’oro dei 200 metri con il primato del mondo e ancora quelle ore di attesa sono per me un ricordo ben lucido. E poi il Berruti dirigente quando gareggiavo per la Sisport Torino. Una persona deliziosa, con cui era bello fermarsi a parlare. Ricordo quando nell’agosto 1978 stabilii il primato del mondo a Brescia: Livio mi regalò una bottiglia di vino Bonarda che produceva. La Pellegrini l’ho votata perché impersona la gioventù. Forte e fragile, capace di cadere e di risorgere. Una vera campionessa, ma con risvolti umani importanti».
riera, qual è il ricordo più vivo?
«Beh, la medaglia d’oro all’Olimpiade di Mosca 1980, la medaglia che tutti attendevano, ma soprattutto gli atleti sanno che non è mai facile vincere quando si è tra i favoriti. Comunque ogni momento della mia carriera ha avuto un suo ambito e le sue emozioni. Ricordo con piacere la mia ultima grande medaglia, l’argento all’Olimpiade di Los Angeles. Ero piena di problemi fisici, avevo lasciato la squadra a Formia per non essere di peso e monopolizzare il lavoro dei fisioterapisti solo per i miei acciacchi. Avevo preparato insieme ad Erminio (Erminio Azzaro, il marito allenatore-ndr) quei Giochi a casa, allenandomi sotto il pergolato. Nessuno aspettava niente da me, neppure io, invece riuscii ad arrampicarmi sino a due metri. Ero felice come fosse la prima medaglia». Su questo podio dell’atleta del secolo lei è insieme a Tomba.
«Sono contenta per lui, se lo merita perché è stato un atleta grandissimo che ha regalato emozioni vere. Una sola volta gli ho smoccolato dietro: quando chiusi la carriera ed iniziai a sciare. Mi trovai in Val di Fassa su una pista che portava il suo nome. Non lo sapevo che fosse una pista nera. Sono arrivata viva in fondo, ma nella mia mente ad Alberto ne ho dette di tutti i colori». Questo successo se l’aspettava?
«Sinceramente no, ho chiuso la carriera da tanti anni e c’è chi ha vinto più di me come la Vezzali, ma forse sono stati considerati altri fattori». Un titolo importante che è pure una responsabilità.
«E’ una cosa bella per me ma anche per l’atletica, una disciplina spesso dimenticata ma alla base di tutti gli altri sport». pa. m.
E riguardo alla sua car-
© RIPRODUZIONE RISERVATA
VI
LA GAZZETTA DELLO SPORT
SABATO 7 GIUGNO 2014
SABATO 7 GIUGNO 2014
I VIVENTI
Spallino olimpionico più vecchio Carla Marangoni è la più vecchia medagliata olimpica vivente. Ecco i più vecchi olimpionici viventi. ANTONIO SPALLINO (scherma):
89 anni, oro fioretto squadre Melbourne 1956 IRENE CAMPER (scherma): 88 anni, oro fioretto individuale a Helsinki 1952 FRANCO FAGGI (canottaggio): 88 anni, oro 4 senza a Londra ‘48 GIANCARLO BERGAMINI (scherma): 87 anni, oro fioretto a squadre a Melbourne 1956
Con la sua squadra di bimbe-ginnaste conquistò la prima medaglia azzurra al femminile. Oggi è la sola medagliata di Amsterdam 1928 vivente al mondo
La signora Carla è stanca di raccontare la sua storia. Dice che non ne vuol più parlare, perché ormai ha già detto tutto troppe volte. Eppure bisogna farlo, bisogna ripercorrerla insieme a lei, perché non c’è più nessun altro che possa ricordare nulla di simile. Nessuno al mondo. Carla Marangoni è la sola medagliata di Amsterdam 1928 ancora tra noi. In vita ci sono quattro vincitori di medaglie olimpiche meno giovani di lei, due sono statunitensi, due ungheresi, tutti nati tra il 1913 e il 1914. Ma loro sul podio ci sono andati a Los Angeles 1932 o a Berlino 1936. La signora Carla lo ha fatto prima di tutti. Così il suo argento oggi è la più antica memoria di tutto l’olimpismo. E
la sua storia diventa un simbolo e un augurio per questo prestigioso compleanno del Coni, suo quasi coetaneo. Bambine La signora Carla ha 98 anni, è nata il 13 novembre 1915. Ad Amsterdam ne aveva 12, era una bimba. Come tutte le sue compagne del concorso di ginnastica a squadre. Tutte e dodici di Pavia. Le «Piccole Pavesi», le chiamavano. E con quel nome che le accomuna sono diventate una leggenda del nostro sport. Sono state le prime azzurre a conquistare una medaglia ai Giochi. Le prime donne italiane su un podio olimpico in realtà erano bambine. La «Popolo» era persino più piccola di Carla, di anni ne aveva 11. Il suo nome era Gina Giavotti, la chiamavano così per-
ché veniva da un quartiere di periferia, popolare. A tutt’oggi è lei la più giovane medagliata della storia azzurra. E, visti i limiti di età, lo resterà per sempre. «Prima di partire per l’Olanda – ha sempre raccontato la signora Carla – ci siamo allenate per un mese a Pallanza, una villa sul lago Maggiore». E poi il viaggio, la cabina sulla Salunto, la nave attraccata in un canale a Coehave, poco fuori città. «Noi eravamo sullo stesso ponte con quelli della scherma. Nel ponte di sotto c’erano i boxeur». Ancora non esisteva il concetto di Villaggio Olimpico, sarebbe nato quattro anni dopo, a Los Angeles. In compenso ad Amsterdam si inventarono la cerimonia di apertura, con la sfilata e le bandiere. «Ma il vestitino e le scarpe nuove me li
VII
LORIS CAMPANA (ciclismo): 87 anni, oro inseguimento a squadre a Helsinki 1952 GIUSEPPE MOIOLI (canott.): 86 anni, oro 4 senza a Londra 1948 ENNIO MATTARELLI (tiro): 85 anni, oro Fossa a Tokyo 1964 MARIO GHELLA (ciclismo): 84 anni, oro ciclsimo velocità a Londra 1948
aveva comprati il papà, non me li aveva mica dati Armani».
MARANGONI IL SECOLO DELL’ULTIMA PICCOLA PAVESE MARIO SALVINI
LA GAZZETTA DELLO SPORT
Carla Marangoni, 98 anni, elegante, come sempre, nella sua casa di Pavia. A fianco con la squadra schierata ad Amsterdam
Il nipote ucciso dalle BR Ad accompagnare le ragazzine c’era la «Signora Maria», la custode della loro palestra di Pavia. L’allenatore era Gino Grevi, il cui figlio Vittorio avrebbe scritto il codice di procedura penale. Fu lui a inventare l’esercizio alla spalliera con cui le Piccole Pavesi superarono le britanniche, per l’argento. Dietro alle olandesi. «Che erano già donne fatte». E che erano quasi tutte ebree. Quattro di loro sarebbero morte ad Auschwitz e a Sobibor. Sembrano storie di un altro mondo, è la vita di Carla Marangoni. Con il suo carattere duro, la determinazione che l’ha portata a diplomarsi ragioniera, ad essere una delle prime donne in Italia ad avere la patente, non solo quella per l’auto, anche quella nautica. A lavorare per decenni alla motorizzazione civile di Pavia. Senza sposarsi: «Per scelta mia, eh». A sopportare quello che è stato forse il dolore più grande: la perdita del nipote Luigi, «il più giovane direttore di policlinico in Italia», trucidato dalle Brigate Rosse a Milano nel 1981. A continuare a farsi ancora, fino a pochi mesi fa, un quarto d’ora di cyclette al giorno. Sempre continuando a motivarsi ripensando a quella «tremarella che ho sentito ad Amsterdam, prima di cominciare l’esercizio. Uno dei ricordi più belli della mia vita».”. © RIPRODUZIONE RISERVATA
VIII
LA GAZZETTA DELLO SPORT
SABATO 7 GIUGNO 2014