CORSO DI AGGIORNAMENTO “LE PIETRE E I CITTADINI” 2015-16
Associazione Nazionale per la tutela del Patrimonio Storico, Artistico e Naturale della Nazione
Scuola, cittadinanza, sostenibilità
“Le pietre e i cittadini” Progetto nazionale per l’Educazione al Patrimonio 2015-16
SCHEDA DI LETTURA E DI INDAGINE DEL PAESAGGIO
Docente Clara Cardella Scuola / Istituto: IS Ragusa-Kiyohara-Parlatore P.za Turba, 71
Città Palermo CAP 90129
Tel. 091486092 Fax 091484172
E-Mail
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IL PAESAGGIO SCELTO Area marina protetta Isola di Ustica LOCALITÀ Toponimo (anche dialettale) Usrica (prov. di Palermo) LE MOTIVAZIONI DELLA SCELTA Ho svolto attività di ricerca sulle politiche di tutela ambientale e di sviluppo sostenibile nell’ambito del Dottorato di Ricerca in Sociologia dell’ambiente. Nello specifico, il sito dell’area marina protetta Isola di Ustica è stato oggetto di indagine sociologica relativamente alle sue ricadute sul tessuto socio-economico e culturale dell’isola.
BREVE DESCRIZIONE DELLE COMPONENTI PRINCIPALI Contesto territoriale L’Area Marina Protetta (AMP) si estende per 15.951 ettari, interessando circa 15 km di costa. L’AMP di Ustica è anche un Sito di Interesse Comunitario (SIC) per il suo valore ambientale e la conservazione di habitat e specie marine di interesse comunitario (Direttiva Habitat 92/43/EEC del 2.05.1992). Sede Nazionale - Viale Liegi, 33 00198 Roma – Tel. +39.06.8537271 Fax. 039.0685350596
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L’AMP è divisa in tre zone di protezione: la Zona A di circa 60 ettari, zona di riserva integrale (no take zone), la Zona B di circa 8000 ettari, zona di riserva generale, e la Zona C di circa 8000, zona di riserva parziale. La storia L’area marina protetta Isola di Ustica è stata istituita con Decreto ministeriale del 12 novembre 1986 per tutelare la biodiversità, proteggere le risorse marine e regolamentare la pesca. Essa è la prima area marina protetta d’Italia insieme a Miramare (Trieste). L’istituzione dell’area marina è stata resa possibile grazie al forte consenso della popolazione locale e soprattutto dei pescatori dell’isola che ne hanno sin da subito riconosciuto l’importanza non solo per la tutela dell’ambiente marino, ma anche come strumento di sviluppo turistico ed economico dell’isola. All’istituzione ha contribuito anche l’Accademia Internazionale delle Attività Subacquee che svolge attività di esplorazione scientifica dei fondali marini. Dal 2012, l’area marina protetta è gestita congiuntamente dal Ministero dell’Ambiente e dal Comune di Ustica. Dati geo-morfologici e geografici (orografia, clima, estensione, densità abitativa) L'isola di Ustica si trova nel Mar Tirreno a circa 67 km a nord-ovest di Palermo. La sua superficie si estende per 8,65 km². Ustica conta circa 1.327 abitanti. L’isola è di origine vulcanica, ha coste alte e ripide dove si aprono numerose grotte: la grotta Verde, la grotta Azzurra, la grotta della Pastizza, la grotta dell'Oro, la grotta delle Colonne. Lungo tutta l’sola sono presenti numerosi scogli, tra cui i più suggestivi sono lo scoglio del Medico e della Colombara. Sull’isola si trova una stazione meteorologica ufficialmente riconosciuta dall’Organizzazione meteorologica mondiale. Il clima è mediterraneo, con precipitazioni medie annue che si attestano a 505 mm, mediamente distribuite in 68 giorni di pioggia. La vegetazione naturale è formata prevalentemente da macchia mediterranea. Da rilevare la presenza di Artemisia arborea, Lentisco, Calycotome spinosa e Ginestra. Meno diffusa la presenza di piante da frutto come ulivi, mandorli e viti. Ustica è anche l’habitat naturale dell’Apis mellifera sicula. Ad Ustica si trova anche la Riserva Naturale Orientata Isola di Ustica, istituita dalla Regione Siciliana con Decreto dell’Assessorato Regionale Territorio Ambiente n. 822/44 del 20/11/1997 e contestualmente affidata in gestione alla Provincia Regionale di Palermo. Estesa complessivamente 204,37 Ha, essa tutela la presenza di Limonium bocconei (una specie endemica ad areale circoscritto ad Ustica, Favignana, Levanzo ed al Palermitano) e della Crithmo-Limonietea, nonché gli interessanti aspetti di macchia a Lentisco, Sparzio, Alaterno ed Euforbia. Altrettanto rilevante naturalisticamente è la presenza di avifauna sia stanziale sia migratoria. Dal 2000 è attivo l’Osservatorio Ornitologico della R.N.O. Isola di Ustica, operante in collaborazione con la Stazione d’Inanellamento Siciliana. Accessibilità (motorizzata e non) Ustica è raggiungibile via mare direttamente da Palermo tramite il traghetto (Siremar o N.G.I.) oppure l’aliscafo (Siremar ed Ustica Lines). E' possibile raggiungere Ustica anche da Napoli tramite aliscafo (Ustica Lines). Sede Nazionale - Viale Liegi, 33 00198 Roma – Tel. +39.06.8537271 Fax. 039.0685350596
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I valori espressi L'AMP tutela la prateria di Posidonia ocenica e i suoi organismi tra cui il bivalve Pinna nobilis; la tartaruga marina Caretta caretta; diversi cetacei (sopratutto tursiopi e stenelle). Inoltre l’AMP tutela il gambero rosa, Plesionika narval, come specie di interesse ambientale e risorsa per la pesca locale. L’istituzione dell’AMP persegue anche finalità di educazione ambientale attraverso attività e progetti con le scuole e alcune associazioni ambientalistiche, ed organizza escursioni di sea-watching durante la stagione estiva, per esplorare i fondali marini. I rischi di alterazione La presenza dell’AMP dovrebbe contribuire ad una gestione sostenibile dell’ambiente costiero e marino. In tal senso, occorre operare in sintonia con gli attori sociali ed economici dell’isola perché le attività produttive legate all’uso delle risorse marine, come la pesca, le attività subacquee e il turismo, su cui si fonda l’economia di Ustica, trovino nell’AMP un valore aggiunto. Assicurando una gestione sostenibile di tali attività, esse possono costituire un ulteriore motivo di interesse per la tutela del mare.
Soggetti pubblici con competenza sul territorio interessato Ministero dell’Ambiente e Comune di Ustica. Altri Enti ed organismi interessati alla tutela/valorizzazione del paesaggio esaminato Comune di Ustica, Università degli Studi di Palermo, Associazioni ambientalistiche, Enti di ricerca, Scuole, Enti di promozione turistica, Provincia di Palermo, Scuole di diving. I materiali disponibili (documenti, testi, pubblicazioni, siti web di riferimento, ecc. …) Abrami A. (2000), Il regime giuridico delle aree protette, Giappichelli, Torino Angelini A. (a cura di), (2004), Metropoli, sostenibilità e governo dell’ambiente, Carocci, Roma Beato F. (1999), Parchi e società, Liguori, Napoli Gambino R. (1997), Conservare e innovare. Paesaggio, ambiente, territorio, Utet, Torino Giacomini V. e Romani V. (2002), Uomini e Parchi, Angeli, Milano Lewanski R. (1997), Governare l’ambiente, Il Mulino, Bologna United Nations (UN) (1992), Convention on Biological Diversity, Rio de Janeiro Siti internet www.ampustica.it www.cts.it/parchionline www.europarc.org Sede Nazionale - Viale Liegi, 33 00198 Roma – Tel. +39.06.8537271 Fax. 039.0685350596
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www.mimambiente.it www.parks.it www.parchi-marini.it www.wwf.it www.comune.ustica.pa.it Situazione vincolistica, con particolare riferimento al D.Lgs 42/04 (Codice Urbani) e ad eventuali strumenti di pianificazione paesistica L’AMP è divisa in tre zone di protezione: 1) la zona A di riserva integrale: si estende per 60 ettari dal promontorio a nord di Punta Spalmatore fino a Punta Megna, per circa un chilometro e mezzo di larghezza, in mare. E’ una zona di protezione dell’ambiente che consente ai pesci di ripopolarsi e agli ecosistemi marini di esistere lontani dagli impatti dell’uomo. In questa zona è vietata ogni forma di pesca, la navigazione, l’accesso e la sosta con natanti di qualsiasi tipo e ogni attività che possa recare danno alla flora e alla fauna. È consentita la balneazione in punti specifici. 2) la zona B di riserva generale: si estende per circa 8000 ettari da Punta Gavazzi a Punta Omo Morto, sino a tre miglia dalla costa. Denominata "Zona Cuscinetto" in quanto circonda completamente la zona A di riserva integrale. In questa zona è vietato ai subacquei qualsiasi forma di pesca e/o prelievo, siano essi muniti di autorespiratore o no. È consentita la fotografia subacquea e la pesca sportiva con lenze da fermo o da traino (previa autorizzazione). La pesca professionale è concessa solo su autorizzazione. 3) La zona C di riserva parziale: si estende per circa 8000 ettari nel settore meridionale dell’isola. È consentita la pesca professionale previa autorizzazione, è ammessa ogni forma di pesca sportiva, nei limiti della legge. È vietata la pesca subacquea
SI ALLEGANO N° 02 IMMAGINI IN FORMATO DIGITALE (300 dpi e dimensione1-4 Mb)
Luogo e data Palermo, 27 febbraio 2016 Da restituire all’indirizzo di posta elettronica
[email protected] eda lla sezione che organizza il corso di aggiornamento
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