CORSO DI AGGIORNAMENTO “LE PIETRE E I CITTADINI” 2015-16
Associazione Nazionale per la tutela del Patrimonio Storico, Artistico e Naturale della Nazione
Scuola, cittadinanza, sostenibilità
“Le pietre e i cittadini” Progetto nazionale per l’Educazione al Patrimonio 2015-16
SCHEDA STORICO-DESCRITTIVA DEL CENTRO STORICO Docente .......GAIO...........ROSANNA................................................................................................................ .......... Tel. 3294193452............................................... E mail
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Scuola / Istituto: I.C.MANZONI MONTELEPRE Via DEL CARMINE Tel.
Città
MONTELEPRE
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Denominazione e localizzazione del centro storico MONTELEPRE STORIA DI UN PAESE ANTICO …………………………………………………………………….……………………………………………………… …Coordinate geografiche 38° 5' 29,40'' N 13° 10' 30,72'' ……………………………………………………………………………………………………………………
Le motivazioni della scelta Perché amo il mio paese ci vivo da 64 anni
La storia di Montelepre e le sue memorie sono scritte ovunque:dentro i muri delle case, sulle vie, nelle piazze, nelle campagne, sui monti. Una storia che molti monteleprini hanno scritto anche altrove, portando con sé, in luoghi lontani, i valori più puri. Come loro voglio custodire gelosamente e tramandare orgogliosamente ai miei figli ,ma soprattutto ai miei nipoti.PERCHE’ GUARDANDO AL PASSATO SI COSTRUISCE UN FUTURO MIGLIORE.
Breve descrizione La città sorge in prossimità del Monte d’Oro di Montelepre sulle cui pendici sono stati individuati i resti di un insediamento indigeno ellenizzato, sviluppatosi in età arcaica ed attivo almeno fino al III secolo a.C. La storia di Montelepre si identifica con quella della città di Hykkara (l'attuale città di Carini) alleata militarmente con Selinunte, Catania e Siracusa che intorno all'anno mille fu attaccata dagli Ateniesi. A causa Sede Nazionale - Viale Liegi, 33 00198 Roma – Tel. +39.06.8537271 Fax. 039.0685350596 C.F. 80078410588 P.IVA 02121101006 -
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dell’attacco molti abitanti si rifugiarono nell'attuale Monte d'Oro. Nonostante la posizione strategica che permetteva loro di poter controllare il circondario, questi ricevettero un attacco da parte dei Cartaginesi che incendiarono tutto il centro abitato. Alcuni degli abitanti che riuscirono a fuggire scesero a valle dove vi era il feudo appartenente al monastero di S. Caterina al Cassaro di Palermo e lì si stabilirono definitivamente Intorno al 1400 il territorio di Montelepre era un grande feudo ricco di acqua, mulini e fondachi, chiamato "Munchilebbi”
Contesto territoriale
NOTIZIE STORICHE DI MONTELEPRE
di origine araba che, secondo recenti studi, equivarrebbe a “Monte dei cani”, che la graduale evoluzione lessicale ha poi trasformato in “Montelepre”). Una pergamena del 1311 riporta il testamento con il quale Palma (moglie di Ruggero Mastrangelo, uno dei personaggi chiave del Vespro Siciliano) donò il casale Munkilebbi (“con fondaco”) al Monastero di Santa Caterina del Cassaro di Palermo. A causa delle difficoltà economiche, nel 1429 le monache concessero il feudo di Munkilebbi in enfiteusi all’Arcidiocesi di Monreale. Nel 1433 l’Arcivescovo Giovanni Ventimiglia (della potente famiglia dei Marchesi di Geraci), chiese ed ottenne dal Re Alfonso V d’Aragona la licenza per edificare nel feudo un fortilizio. La costruzione della torre (o ‘castello’, come viene comunemente chiamata) più che ad esigenze di natura difensivo-militare sembra ricondursi alla volontà autocelebrativa del committente: la dimora fortificata doveva rappresentare il simbolo della preminenza della Diocesi di Monreale e del potere politico-economico dei Ventimiglia. Grazie alla posizione strategica della torre (posta sulla sommità di una collina), dalla sua terrazza si dominavano le vallate circostanti e si controllavano sia l’antica strada regia che collegava Palermo e Trapani attraverso il passo di Sant’Anna (che univa la vallata di San Martino delle Scale con il Piano di San Nicola), sia l’importante asse viario Palermo-Monreale-Partinico (che attraversava la portella di Sagana. Più volte modificata all’interno e all’esterno, la torre è il simbolo della storia di Munchilebbi e di Montelepre, che a partire dal 1449 (anno della morte dell’Arcivescovo Giovanni Ventimiglia) e fino al 1812 (anno in cui fu abolita la feudalità) fu appannaggio di nobili più o meno illuminati: Pietro Formica, Alvaro Vernagallo, i coniugi Carlo Abbate e Laura Vernagallo ed il barone d’origini spagnole Pietro Opezzìnga nel ‘500; Tommaso, Pietro e Raffaele Bellacera dei Marchesi di Regalmìci nel ‘600; infine, nel ‘700, i La Grua (Principi di Carini), il cui stemma (una volta nelle sale della torre) è oggi posto sulla facciata di un edificio del centro storico Munkilebbi (toponimo
Alla fine del Settecento si è registrato un notevole incremento della popolazione. Infatti nel corso di questo secolo è passata da poche centinaia di abitanti a ben 3.000. Dalla prima metà del Novecento Montelepre è stato al centro dell'attenzione poiché in quegli anni il bandito monteleprino Salvatore Giuliano seminava il terrore nei paesi più o meno vicini. Attualmente Montelepre conta oltre 6000 abitanti ed è un paese tranquillo che sfrutta economicamente la vicinanza con Palermo e Partinico
Dati geo-morfologici e geografici (orografia, clima, estensione, densità abitativa L’odierna Montelepre è un piccolo centro collinare incastonato in un contesto naturalistico e paesaggistico di grande pregio a 343 metri sul livello del mare, circondato da monti talora folti di vegetazione, altre volte spogli, aspri e scoscesi. Sede Nazionale - Viale Liegi, 33 00198 Roma – Tel. +39.06.8537271 Fax. 039.0685350596
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E’raggiungibile dalla A. 29 (PA-Mazara del Vallo) è situato,a 25 Km. da PA, a ridosso dei M. Gibilmesi sul ciglio del Vallone Malpasso su terreni di calcare grigio a crinoidi
La configurazione dell’attuale tessuto urbano (lambito dalle acque del torrente Malpasso ed abbarbicato su ripidi pendii) è il frutto delle trasformazioni del paesaggio rurale del feudo seguite all’edificazione della torre, attorno alla quale dietro l’impulso dell’enfiteuta Pietro Formica agli inizi del ‘500 iniziò a sorgere un primo nucleo di costruzioni abitative e produttive. Nel 1714 (anno in cui Montelepre venne riconosciuta dalla Deputazione del Regno quale entità civica e terra baronale) i cittadini erano già 3.000. Il cartografo Agatino Daidone inserì per la prima volta il paese di Montelepre nella carta topografica della Sicilia, secondo il censimento della popolazione fatto nel 1714 .Nel 2008 gli abitanti erano 6.354 ,si prevede nel 2018 un popolazione di 6.801 abitanti.
Sistema viario, piazze Addentrandosi nei meandri della parte più antica di Montelepre, tra le strette viuzze e le scalinate che le collegano, è ancora possibile vedere le vestigie della modesta edilizia di un tempo, cogliere il fascino della civiltà contadina, lo stile di vita dei secoli passati, la pace e la tranquillità di un ambiente raccolto e familiare. PIAZZA VENTIMIGLIA è il principale polo di aggregazione sociale, ma anche lo scenografico spazio nel quale si svolgono i più significati riti civili e religiosi della comunità monteleprina….. Al centro dell’irregolare slargo (dominato da un lato dalla torre) è stato collocato il monumento degli inizi del XX secolo dedicato al giurista Filippo Riccobono….. Di fronte alla torre, intorno alla metà del ‘600, fu edificata dai Bellacera una chiesa dedicata a Santa Rosalia, poi demolita. Nei pressi venne eretta l’attuale MATRICE, intitolata a Maria SS. del Rosario…. Sulla parte che sovrasta l’alloggiamento dell’orologio v’è l’effigie dell’aquila reale con le ali spiegate, simbolo del Comune sin dal 1748. L’altare maggiore è sovrastato dal simulacro ligneo del SS. Crocifisso (il Patrono di Montelepre), ai cui lati sono collocate due tele attribuite comunemente a Giuseppe Carta ma forse dipinte da Antonino Caponetto nel 1863. Il presbiterio ospita un organo (costruito dal maestro Pietro La Grassa di Palermo) e gli ottocenteschi stalli del coro (che sono in legno di noce di Napoli e si devono all’ebanista Salvatore Falcone e allo scultore Salvatore Raineri . Allontanandoci dal centro abitato di Montelepre, alcune strade lambiscono un paesaggio solitario e selvatico e ci conducono in un incontaminato AMBIENTE, dal quale affiorano rocce prevalentemente carbonatiche ed argillose e nel quale è possibile cogliere i segni della storia naturale del luogo.
Sistema edilizio Non furono solo gli edifici religiosi a conferire qualità urbana alla città di Montelepre, infatti Castrenze di Bella, un ricco proprietario monrealese, fece costruire anche un piccolo ospedale civico nella periferia nord del paese e il collegio di Maria che aveva lo scopo di istruire le ragazze nell'arte del ricamo. Alla fine del Settecento, grazie al nuovo assetto urbano e sociale della città, si registra un notevole incremento della popolazione. Nel 1812 il luogo fu dichiarato comune con il nome Montelepre e nel 1848 Paolo Migliore vi fondò una società segreta di carbonari che aveva rapporti diretti con Giuseppe Mazzini. Questa ebbe un ruolo fondamentale nella lotta contro i Borboni, infatti proprio quando questi stavano per attaccare il paese i carbonari monteleprini si misero agli ordini di Garibaldi e cacciarono i Borboni. Purtroppo, però, nella seconda metà dell’Ottocento anche Montelepre fu investita dalla terribile epidemia di colera che causò la morte di molte persone. Proprio a causa delle incombenti necessità di sepoltura e di uno spazio molto vasto dovuto agli innumerevoli decessi nel 1880 fu costruito un cimitero in un vasto appezzamento di terreno. uno spazio molto vasto dovuto agli innumerevoli decessi nel 1880 fu costruito un cimitero in un vasto appezzamento di terreno. Sede Nazionale - Viale Liegi, 33 00198 Roma – Tel. +39.06.8537271 Fax. 039.0685350596
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Alla fine dell'Ottocento alcuni giovani monteleprini rinunciarono alla chiamata alla leva e diventarono briganti e dal 1900 in poi molti paesani emigrarono in cerca di lavoro negli Stati Uniti d'America e verso il nord Europa.Oggi Il contesto economico della città di Montelepre è vincolato a quello dei Comuni vicini, sfruttando economicamente in particolar modo la vicinanza con Palermo e Partinico. Infatti la mancanza in paese di grandi aziende, capaci di assorbire la forza lavoro locale, e la presenza degli uffici pubblici nel capoluogo fanno sì che in molti svolgano la propria attività professionale fuori dai confini comunali. IL paese è ricco di diversi impianti per il tempo libero dei giovani e lo sport come il centro sportivo "Don Pino Puglisi", in località Presti, all'interno del quale sono presenti impianti di calcio, tennis, basket e pattinaggio. In via Purpura è, inoltre, stato allestito un campo da basket all'aperto. Il paese dispone anche di un Parco Urbano e di un centro Polifunzionale, il Museo Civico e Biblioteca comunale, con all’interno una stanza per collegamenti Internet.
Le funzioni insediate: quelle storiche e le attuali (le permanenze e le modificazioni) Ha economia prevalentemente agricola e zootecnica, con forme di artigianato del legno e del ferro, integrata da, le rimesse degli emigrati. Borgo di fondazione feudale della prima metà del sec. XVII su terreni già posseduti dalla Mensa Arcivescovile di Monreale e probabilmente abitati in periodo arcaico (IV sec. a.C.). Sviluppatosi intorno alla Torre dei Ventimiglia, ancora oggi interna al centro urbano, il cui maschio è successivo al 1433,data della licentia edificanti concessa da Alfonso il Magnanimo all'Arcivescovo di Monreale Giovanni Ventimiglia. Fu feudo dei Formia, marchesato dei Regalmici e principato dei Talamanca di Carini. Impianto urbanistico medievale regolare attorno al fuoco centrale della Piazza Ventimiglia; a pettine e a comparti allungati nella seconda espansione del XVIII sec. a Nord Allo stato attuale, il centro mantiene integre le proprie funzioni di centralità abitativa, civile e commerciale anche nei riguardi delle zone di nuove espansioni a Nord nella parte più alta dell'abitato e ad OVEST.
L'andamento socio-demografico (spopolamento, cambiamento di tipologie di insediati, La città di Montelepre secondo i dati dell’ultimo censimento conta 6.421 abitanti e mostra una densità abitativa di circa 642,98 abitanti per kmq. L’andamento demografico negli anni mostra un trend di crescita dei residenti, dal 1981 ad oggi, in cui si registra una popolazione di 6.360 residenti.
I valori espressi (architettonico, ambientale urbano e ambientale paesistico). MUSEO ARCHEOLOGICO è stato inaugurato nel luglio del 2002 ed accoglie i preziosi manufatti provenienti dal sito di Monte d’Oro Una sala adiacente ospita l’esposizione museale della CIVILTA’ CONTADINA. Oggetti d’uso quotidiano ed attrezzi del lavoro che un tempo si svolgeva al chiuso delle botteghe, sui campi e sui monti, riconducono ad un prezioso patrimonio di tecniche, usi e valori che va salvaguardato. La vegetazione del territorio è caratterizzata dagli ulivi, alcuni ultracentenari, voluti dall’Arcivescovo Giovanni Ventimiglia che fece impiantare i primi uliveti nel feudo di Montelepre Significativi segni del passato di Montelepre sono visibili anche fuori dagli storici edifici civili e religiosi. Una lapide marmorea ricorda il “carbonaro” Paolo Migliore: è collocata sulla facciata della casa dove visse il coraggioso monteleprino e nella quale la sera del 17 Maggio 1860 Garibaldi riposò prima di riprendere il suo cammino verso Monreale….. In questa casa, invece, visse SALVATORE GIULIANO prima di iniziare quella latitanza che lo avrebbe portato a diventare, tra il 1943 e il 1950 (anno della sua morte) uno dei più temuti banditi siciliani del dopoguerra. La dimora (oggi museo privato) fu costruita nel 1858 e si sviluppa su tre elevazioni: al piano terra ci sono l’ambiente di soggiorno e la piccola cucina…… Un stretta scala porta al primo piano e alla camera dei genitori. E’ un tipico esempio di ambiente Sede Nazionale - Viale Liegi, 33 00198 Roma – Tel. +39.06.8537271 Fax. 039.0685350596
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ottocentesco con al centro l’alcova ed ai lati gli spogliatoi (con essa comunicanti attraverso un piccolo passaggio) Al secondo piano la camera della sorella prediletta, Marianna: sulla parete la sua divisa di “donna indipendentista” Più in alto ancora, la cameretta di Salvatore Giuliano….. La leggenda e il mistero che avvolgono la storia di Giuliano hanno fatto sì che Montelepre diventasse meta di migliaia di visitatori che, costantemente e da tutto il mondo, sono attratti dalla curiosità di vedere i luoghi in cui Giuliano visse, la sua casa e la sua tomba (posta in una piccola cappella in stile neogotico nel locale cimitero) All’appellativo con cui la pubblicistica ha battezzato Salvatore Giuliano (cioè il “re di Montelepre”), il nipote Giuseppe Sciortino ha legato il nome di una struttura alberghiera e di ristorazione. Sorto in posizione dominante, l’ALBERGO “CASTELLO DI GIULIANO” è una maestosa e singolare costruzione con torri merlate, archi e soluzioni architettoniche di ispirazione medievale. Immagini di Salvatore Giuliano, bandiere siciliane e documenti che ne evocano la storia tappezzano le pareti dell’interno… La sala ristorante è adornata rusticamente con pietra e legno. Le 23 camere (con 60 posti letto) sono arredate con mobili dalle gradevoli linee e sono dotate di tutti i confort…. Due di esse sono riservate ai disabili…. Un ascensore oleodinamico porta al terrazzo, dal quale si domina un fantastico panorama….
I rischi di alterazione Condizione originaria. borgo di fondazione feudale con funzioni agricole di supporto alla presenza del luogo forte della torre di Ventimiglia con funzioni strategiche e difensive. Condizioni attuali. centro agricolo e commerciale di medie dimensioni integrato al sistema territoriale di Palermo e Partinico.
Fonti e documentazione di riferimento PROVINCIA REGIONALE DI PALERMO dossier dei comuni:MONTELEPRE STORIA DI MONTELEPRE DOTTOR FILANGERI GIOVANNI AZIONI SVOLTE A TUTELA: Condizione vincolistica; Strumenti urbanistici
1 Intervento di messa in sicurezza della SP n.1 "di Montelepre" Borgo Nuovo -MonteleprePartinico.-Tronco da Borgo Nuovo a Montelepre. 2 Intervento di messa in sicurezza della SP n.1 "di Montelepre": tratto Montelepre-Partinico. 3 SP n. 40 "del Saraceno" - Lavori di M.S. per la realizzazione di una barriera paramassi, sistemazione del piano viario ed opere di corredo. 4 Lavori di salvaguardia del torrente Alvani e opere di difesa del suolo e delle aree attigue Montelepre 5 TORRE VENTIMIGLIA RIAPPROPIO DA PARTE DEL COMUNE
AZIONI PROPOSTE PER CONTRASTARE I RISCHI per la tutela e conservazione TORRE VENTIMIGLIA Sede Nazionale - Viale Liegi, 33 00198 Roma – Tel. +39.06.8537271 Fax. 039.0685350596
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RISULTATI RAGGIUNTI DALLE AZIONI PRECEDENTI: 1. NUMERO DI PERSONE COINVOLTE I VARI SINDACI CHE SI SONO SUCCEDUTI DAL 2004 LE AMMINISTRAZIONI LA FAMIGLIA MANNINO proprietaria dell’ immobile 2. RASSEGNA STAMPA (n. articoli pubblicati) LA VICENDA E STATA SEGUITA DAI TANTI GIORNALI LOCALI,IN PARTICOLARE MONTELEPRE WEB TV PRIVATE, COME TELE OCCIDENTE E TELE IATO. 3. AZIONI FATTE PER CONTINUARE A SENSIBILIZZARE LA COMUNITÀ … NEI VARI COMIZI ELETTORALI TUTTI SONO D ACCORDO AD ACQUISIRE QUESTO BENE ANCHE SE LA FAMIGLIA CHE LO DETIENE CHIEDE 1MILIONE E 600 MILA EURO, CHE IL COMUNE NON HA. 4. ALTRO Aiuto economico chiesto ai monteleprini benestanti emigrati in AMERICA Intervento dei beni culturali ,affinche’non si lasci in mano a privati un bene che rappresenta la storia del paese
Luogo e data ....MONTELEPRE .. 27-02-2016.................................................. Da restituire all’indirizzo di posta elettronica
[email protected] ed a quello della sezione che organizza il corso di aggiornamento
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