CORSO DI AGGIORNAMENTO “LE PIETRE E I CITTADINI” 2015-16
Associazione Nazionale per la tutela del Patrimonio Storico, Artistico e Naturale della Nazione
Scuola, cittadinanza, sostenibilità
“Le pietre e i cittadini” Progetto nazionale per l’Educazione al Patrimonio 2015-16
SCHEDA DI LETTURA E DI INDAGINE DEL PAESAGGIO
Docente: Mauro Margherita Tel. 3473189240 - e-mail:
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Scuola / Istituto: Istituto Comprensivo Statale Ciminna Via Trieste n.25, …….Città: Ciminna….. CAP: 90023 ……Prov. Palermo Tel.: 0918204487
Fax: 0918204529 e-mail:
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IL PAESAGGIO SCELTO
Riserva naturale orientata Serre di Ciminna LOCALITÀ Toponimo (anche dialettale) La Riserva Naturale Regionale Orientata delle “Serre di Ciminna” (chiamata anche Rocche di Ciminna) è ubicata a una quarantina di chilometri da Palermo, nel territorio del Comune di Ciminna; occupa una superficie di circa 310 ettari ed è riconosciuta nella zona con il toponimo dialettale “i serri” o “i rocchi”.
Sede Nazionale - Viale Liegi, 33 00198 Roma – Tel. +39.06.8537271 Fax. 039.0685350596
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LE MOTIVAZIONI DELLA SCELTA Le Serre di Ciminna sono un rilievo di gessi selenitici messiniani interessanti per le strutture carsiche e tettoniche, ma soprattutto per la varietà e particolarità delle rocce gessose nel contesto della sedimentazione evaporitica di tutta Europa. L’ area carsica gessosa riveste pertanto una notevole importanza non solo dal punto di vista geomorfologico e litologico ma anche per la varietà e la bellezza dei paesaggi, per gli aspetti naturalistici legati alla flora ed alla vegetazione che si instaurano sui gessi, per i suggestivi ambienti ipogei, per l’avifauna e anche per le testimonianze storiche e archeologiche.
BREVE DESCRIZIONE DELLE COMPONENTI PRINCIPALI Contesto territoriale La Riserva Naturale Orientata Serre di Ciminna si estende su una superficie di circa 310 ettari ad una quota media di 777 m. sul livello del mare ed è uno dei due esempi in Sicilia di insediamento geologico gessoso-solfifero. Le Serre sono contraddistinte da un altopiano ad andamento tortuoso, caratterizzato da morfologie carsiche derivanti dall'erosione esercitata dalle acque piovane e da un paesaggio contrassegnato da doline e inghiottitoi. Qui si possono ammirare le imponenti pareti di gesso selenitico, costituite da grossi cristalli, formatesi attraverso fenomeni di evaporazione differenti. I cristalli simili per dimensione si presentano ordinati in strati e disposti con la parte acuta rivolta verso il basso mentre la parte biforcuta verso l'alto. Altri molto grandi invece, sono disposti caoticamente. Il più grande inghiottitoio delle Serre di Ciminna ha un accesso costituito da un pozzo di 12 m. che si prolunga poi in una galleria che termina con un tortuoso labirinto. La lunghezza della cavità è di circa 180 m con una profondità massima di 28 m. Il fondo della galleria è ricoperto di limo trasportato dall'acqua piovana, mentre sulle pareti sono da ammirare le caratteristiche concrezioni di gesso. Altre splendide cavità sono la ''Grotta dell'Acqua Ammucciata'' il cui nome è legato alla presenza di un laghetto posto all'interno dell'ipogeo e la ''Grotta del Teschio''. Entrambe non sono di origine carsica ma si sono formate a causa di fratture dovute a movimenti tettonici. La grotta del Teschio è il più famoso inghiottitoio di Ciminna. L'ingresso immette in un pozzo di circa 10 m di profondità che porta a un terrazzino e successivamente a un piccolo scivolo; questo introduce, attraverso una fessura (con un salto di tre metri), in una stanza che presenta una finestra sulla parete esterna. Il nome della grotta è dovuto alla presenza di un teschio umano incastrato nella fessura sopra l'ultima stanza. Flora Il paesaggio vegetale della riserva è dominato fondamentalmente da prateria, vegetazione rupestre e da colture agrarie estensive come il frumento o la caratteristica 'sulla', che con i suoi fiori rossi conferisce una particolare nota di colore alle pendici aride della riserva. Percorrendo a piedi il versante nord-orientale prevale la prateria ad ampelodesma meglio Sede Nazionale - Viale Liegi, 33 00198 Roma – Tel. +39.06.8537271 Fax. 039.0685350596
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conosciuta come 'disa', graminacea con foglie aspre e taglienti. Sono comuni anche la ginestra spinosa e la ginestra odorosa che in primavera si ricoprono di profumati fiori giallo-dorati. Nella prateria, sempre in primavera, fioriscono molte orchidee selvatiche: l'orchidea italica, la bella orchidea a farfalla e l'ofride dorata, l'ofride azzurra e l'ofride di Bertoloni. Sulle pareti di gesso si riconoscono anche da lontano i grandi arbusti di euphorbia dendroides che già in gennaio cominciano ad ingiallirsi per la fioritura e l'assenzio arbustivo, il teucrio arbustivo, la violacciocca minore. Particolarmente pittoreschi infine, sono i piccoli tappeti costituiti dalla borracina arrossata che spiccano sulle bianche rocce gessose. Fauna Sulle rocce della riserva, hanno costruito il loro nido varie specie di rapaci come la poiana con il suo caratteristico verso simile ad un miagolio, il gheppio, il lunario e fino a qualche anno fa il capovaccaio, il più piccolo avvoltoio siciliano, quasi estinto a causa della scelleratezza dei bracconieri. Fra i passeriformi che abitano le sporgenze delle rocce è possibile osservare il passero solitario, color azzurro-avion e il codirosso spazzacamino. Nell'area sottostante, negli anfratti alla base delle pareti rocciose, trovano rifugio l'istrice e più frequentemente la volpe ed il coniglio selvatico. La storia La dorsale delle Serre di Ciminna è caratterizzata da un affioramento di gesso a grandi cristalli formatesi circa sei milioni di anni fa. Secondo alcuni studiosi qui è presente una delle più complete successioni di rocce di natura evaporitica del Messiniano. La formazione evaporitica è a strati sovrapposti e tra le due serie di strati vi è un livello di marne e argilla di ambiente marino. Si tratta di due episodi evaporitici separati che si riscontrano anche in altre parti del Mediterraneo e che hanno portato i geologi ad indagare sugli eventi che circa sei milioni di anni fa hanno portato alla formazione di bacini evaporanti e al deposito delle ingenti quantità di gesso e sale che oggi riscontriamo. Affascinanti sono le teorie elaborate e le prove raccolte per spiegare i gessi siciliani. La più famosa parla di una temporanea chiusura dello stretto di Gibilterra che impedendo l'ingresso di acque atlantiche ha consentito l'aumento della concentrazione di sali e la loro precipitazione ciclica in alcuni bacini marginali. Uno di questi bacini è stato proprio quello di Ciminna e lo strato di argilla che separa le due successioni testimonia un intervallo di tempo, tra due cicli di evaporazione, in cui si sono ripristinate le condizioni di mare a salinità normale. Se ci si sofferma ad osservare da vicino i cristalli di gesso si nota che non sono tutti uguali, per la maggior parte si presentano ordinati in strati centimetrici dove i singoli cristalli, di dimensioni simili, sono disposti uno accanto all'altro, con la parte acuta verso il basso e la parte biforcuta verso l'alto (gessi a ferro di lancia). Sono gessi primari che si sono formati al fondo di bacini evaporanti per precipitazione di gesso da soluzioni e gli straterelli sottili di argilla tra strati gessosi testimoniano invece i periodici apporti idrici meno concentrati. Altri cristalli invece si presentano molto grandi e limpidi spesso disposti caoticamente. Si formano in genere molto tempo dopo per dissoluzione di rocce gessose già formate e rideposizione all'interno di fratture, cavità e interstrati. Altri gessi hanno invece una conformazione particolare in quanto crescevano dal fondo del bacino da un unico punto dando luogo a una configurazione “ciuffo”. Sede Nazionale - Viale Liegi, 33 00198 Roma – Tel. +39.06.8537271 Fax. 039.0685350596
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Dati geomorfologici e geografici (orografia, clima, estensione, densità abitativa) La Riserva Naturale Regionale Orientata Serre di Ciminna si trova a una quarantina di chilometri da Palermo, nel territorio del Comune di Ciminna. Dal rilevamento geomorfologico di superficie appare chiaro che sia la tettonica compressiva messiniana ma soprattutto la neotettonica, sono le principali responsabili dell’attuale aspetto morfologico della zona; a tali processi ha fatto seguito l’azione di agenti esogeni che, nella zona oggetto di studio in particolare, ha espletato un’azione fisicochimica (erosione, disgregazione, dissoluzione, etc.) responsabile del modellamento della superficie topografica e della formazione delle attuali morfosculture. L’ aspetto orografico che risalta maggiormente nell’areale è senz’altro costituito dalla presenza a sud del sito, della “serra” collinare-montuosa di natura gessosa (dorsale), espressione di un’emianticlinale rappresentante il limite superiore del cosiddetto “Bacino evaporitico di Ciminna”, che si estende dal Balzo del Canalotto (qualche decina di metri a sud del sito) fino alla località di Pecorone costituendo la porzione maggioritaria della riserva stessa. L’area delle Serre di Ciminna rappresenta il fianco di una grande struttura brachisinclinalica, orientata generalmente in senso NW-SE, costituita da sedimenti della successione evaporitica messiniana e dei sovrastanti depositi pliocenici. Il fianco occidentale e meridionale della brachisinclinale è delimitato da pareti più o meno alte, mentre è degradante verso settentrione e verso oriente. Il cosiddetto bacino intramontano messiniano di Ciminna) è ubicato a SSW delle due dorsali anticlinaliche meso-cenozoiche del settore occidentale e dei monti di Trabia (Monte Cane e Monte S. Onofrio) costituite da terreni carbonatico-dolomitici e carbonaticosilicoclastici appartenenti al Dominio Imerese. Il bacino di Ciminna è caratterizzato dalla presenza di due corpi evaporitici, che costituiscono altrettante scarpate morfologiche, separate da un orizzonte di marne sabbioso-siltose fossilifere. Questi depositi evaporitici poggiano su una successione di conglomerati, sabbie e marne sabbiose appartenenti alla Fm Terravecchia Auct. e verso N riposano anche sui calcari di scogliera a Porites, del Messiniano inf., come è visibile nei dintorni di Ciminna e di Baucina. I due corpi evaporitici principali sono a loro volta ricoperti da depositi continentali, evaporitici e lacustri del Messiniano sup., dalle marne calcaree biancastre del Pliocene inf.. Ad est del sito, è possibile osservare, discordanti sui “Trubi,” un cuneo di sabbie con locali intercalazioni di calcareniti giallastre, gradate e laminate del Pliocene medio (contrada S. Caterina, ad occidente del Pizzo di Ciminna). Clima La temperatura media annua, risulta compresa tra15 e 16 °C. Nei mesi estivi si possono raggiungere temperature massime di circa 40° C. Invece, nel mese più freddo (Gennaio) la temperatura media è pari a 9°C e i valori minimi raggiungono pochi gradi sopra lo zero centigrado, scendendo raramente al disotto e soltanto alle quote più elevate. Per quanto riguarda il regime pluviometrico, dai dati registrati dalle stazioni di rilevamento, si evince che il valore di piovosità media annua è pari a circa 600-700mm
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Accessibilità (motorizzata e non) La riserva è facilmente raggiungibile attraverso la strada provinciale SP 6 (che si dirama dalla strada statale Palermo-Agrigento (SS121), nel tratto compreso tra Baucina e Ciminna. Nel dettaglio, qualche chilometro prima di arrivare nel paese di Ciminna, in località Madonna di Loreto, basta innestarsi su una strada comunale, e dopo circa 100-200 metri si raggiunge il sito analizzato. L’area è facilmente fruibile grazie alle diverse strade che l’attraversano; infatti sia il versante S-O con le sue ripide pareti, che il versante N-E, con pendenze più dolci, sono facilmente percorribili. I valori espressi Le Serre di Ciminna sono naturalisticamente molto interessanti per gli aspetti legati ai fenomeni di carsismo epigeo e ipogeo alla tipologia e varietà delle litologie gessose nell’ambito degli studi sui depositi evaporitici e sulla geologia siciliana del Miocene (e del Messiniano in particolare). I rischi di alterazione I rischi di alterazione non sono legati alle intemperie atmosferiche, visto che le rocce e le morfosculture hanno resistito per tempi “geologici” e sono in continua evoluzione naturale, ma all’attività umana in conseguenza di un uso indiscriminato del territorio (abusivismo) e alla fruizione non controllata della riserva stessa. Soggetti pubblici con competenza sul territorio interessato Regione Siciliana – Assessorato Regionale Territorio e Ambiente che con Decreto Assessoriale n. 821 del 20 novembre 1997 ha istituito la Riserva Naturale Regionale Orientata delle Serre di Ciminna, approvando anche un regolamento apposito che disciplina le attività antropiche all’interno della riserva. Altri Enti ed organismi interessati alla tutela/valorizzazione del paesaggio esaminato Provincia di Palermo (ora Area Metropolitana di Palermo) cui è stata affidata la gestione e tutela della riserva da parte della Regione Siciliana. Comunità Europea, in considerazione che la Riserva di Ciminna è compresa nell’elenco dei Siti di Importanza Comunitaria (SIC) - Codice SIC ITA020024 I materiali disponibili (documenti, testi, pubblicazioni, siti web di riferimento, ecc. …) Documenti: - Decreto Assessoriale n. 821 del 20 novembre 1997 di istituzione della Riserva Naturale Sede Nazionale - Viale Liegi, 33 00198 Roma – Tel. +39.06.8537271 Fax. 039.0685350596
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Orientata (pubblicato sulla G.U.R.S. n. 26 del 23/05/1998); - Piano di Gestione dei “Complessi gessosi di Ciminna” – Provincia Regionale di Palermo; Studi e Cartografie necessarie necessari ai piani di sistemazione della Riserva Naturale Orientata delle Serre di Ciminna – Provincia Regionale di Palermo; - Ruggeri G. – Torre G. – Carsismo fossile nei gessi messiniani di Ciminna Siti Web: www.guidasicilia.it www.minambiente.it www.provincia.it www.itinerarirurali.com www.regione.sicilia.it Situazione vincolistica, con particolare riferimento al D.Lgs 42/04 (Codice Urbani) e ad eventuali strumenti di pianificazione paesistica Il sito della “Riserva di Ciminna” rientrando nei siti di “Natura 2000” oltre al vincolo di “Riserva” e di Sito di Importanza Comunitaria, è tutelato dal Codice dei Beni Ambientali e Paesaggistici (D. L.vo n. 42/2004), in quanto bene immobile di particolare interesse paesaggistico Lo stesso bene infatti e inserito a pieno titolo nel “Piano Paesistico Regionale” della Regione Sicilia. Proposte integrative di tutela - Miglioramento della fruizione della riserva attraverso la realizzazione di sentieristica e recinzione con relativa segnaletica turistica; - Inserire la Riserva (già SIC) nelle Zone di Protezione Speciale (ZPS) formulate da: Provincia Regionale di Palermo (Ente Gestore) – Regione Siciliana Eventuali proposte di valorizzazione - Realizzazione di un centro servizi e di un locale adibito a museo; - Miglioramento della fruizione della riserva attraverso la realizzazione di sentieristica e recinzione con relativa segnaletica turistica; formulate da: Provincia Regionale di Palermo (Ente Gestore)
ALTRE NOTE
Baucina, Marzo 2016 Da restituire all’indirizzo di posta elettronica
[email protected] eda lla sezione che organizza il corso di aggiornamento
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SI ALLEGANO N° 6 IMMAGINI IN FORMATO DIGITALE (300 dpi e dimensione1-4 Mb)
Foto n. 1 - Panoramica del Costone Roccioso delle Serre di Ciminna
Foto n. 2 - Panoramica dei due cicli di gesso separati da una vallata a “sella” Sede Nazionale - Viale Liegi, 33 00198 Roma – Tel. +39.06.8537271 Fax. 039.0685350596
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Foto n. 3 - Particolare di affioramento gessoso con presenza di grotta e di forme carsiche
Foto n. 4 - Affioramento di gessi con vegetazione tipica localmente denominata “disa”
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Foto n. 5 - Particolare di un cristallo di gesso selenitico a “ferro di lancia”
Foto n. 6 - Particolare di una concrezione gessosa presente all’interno di una grotta Sede Nazionale - Viale Liegi, 33 00198 Roma – Tel. +39.06.8537271 Fax. 039.0685350596
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