CORSO DI AGGIORNAMENTO “LE PIETRE E I CITTADINI” 2015-16
Associazione Nazionale per la tutela del Patrimonio Storico, Artistico e Naturale della Nazione
Scuola, cittadinanza, sostenibilità
“Le pietre e i cittadini” Progetto nazionale per l’Educazione al Patrimonio 2015-16
SCHEDA STORICO-DESCRITTIVA DEL CENTRO STORICO Docente ROSALIA GUGLIELMINI Tel. 338.8901080 E mail
[email protected] Istituto: I.C. "CASTIGLIONE - BOSCARINO" _ PLESSO S.M. G.BOSCARINO VIALE OLANDA 1 Città Mazara del Vallo CAP 91026 Prov. TP Tel. 0923 941146 Fax 0923 931655 e-mail
[email protected] Docente DELIA MOSCA Tel. 335.6236723 E mail
[email protected] Istituto: I.C. "CASTIGLIONE - BOSCARINO" _ PLESSO S.M. G.BOSCARINO VIALE OLANDA 1 Città Mazara del Vallo CAP 91026. Prov. TP Tel. 0923 941146 Fax 0923 931655 e-mail
[email protected] Docente GIUSEPPINA FIORE Tel. 327.3303846 E mail
[email protected] Istituto: I.C. "L. RADICE PAPPALARDO" P.LE M ARTIRI D'UNGHERIA Città Castelvetrano CAP 91022 Prov. TP Tel. 0924 902429 Fax 0924 901445 e-mail
[email protected] Denominazione e localizzazione del centro storico Antico abbeveratoio e “lavaturi” (lavatoio) sito in Largo Cannoli nel vecchio centro di Poggioreale Centro Storico satellite "Poggioreale Antica di Sicilia", denominata nelle Carte IGM come "Ruderi di Poggioreale" Le motivazioni della scelta Gli elementi connotanti il paesaggio siciliano, sia esso agrario e/o rurale, sono i così detti “beni isolati”, costituiti da una molteplicità di edifici e di manufatti di tipo civile, religioso, difensivo, produttivo, estremamente diversificati per origine storica e per peculiarità architettoniche e costruttive. In particolare tra questi “beni”, fontane, abbeveratoi e lavatoi, estremamente vari per tipologia e morfologia, costellano l’intero territorio regionale, caratterizzando spesso la viabilità di sentieri e di trazzere o, come in questo caso, individuano centri di vita sociale e di aggregazione all’interno di un centro urbano. Breve descrizione L’area di Largo Cannoli con il suo abbeveratoio e il lavatoio per animali costituisce una delle emergenze architettoniche nel contesto dell’abitato abbandonato di Poggioreale e rappresenta nell’urbano la terza fase di crescita dell’insediamento Contesto territoriale La forma del manufatto; materiali costruttivi; stato dell'arte L’abbeveratoio oggetto dell’intervento è sito all’interno di un contesto storico terremotato e abbandonato in un’area periferica posta ad Est dell’urbano in prossimità del secondo ingresso all’antico paese. Questa area denominata Largo Cannoli si sviluppa su più livelli assecondando il naturale declivio del sito e ospita nella parte più pianeggiante, in posizione pressoché baricentrica, un abbeveratoio e a poca distanza un lavatore per animali. Largo Cannoli è un’area di forma poligonale delimitata da muretti a secco e dai prospetti degli antichi edifici prospicienti, che si apre verso un paesaggio agrario di grande pregio in cui filari, colture arboree e seminativi si perdono a vista d’occhio. L’accesso a questa area in cui ricade l’abbeveratoio e il Sede Nazionale - Viale Liegi, 33 00198 Roma – Tel. +39.06.8537271 Fax. 039.0685350596 C.F. 80078410588 P.IVA 02121101006 -
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lavatore, di fatto, è possibile attraverso un percorso in leggera pendenza delimitato da muretti a secco se si proviene dall’ingresso secondario del paese e, attraverso una leggera cordonata se si proviene dall’ingresso principale del paese dopo aver percorso il Corso principale e oltrepassato la Piazza. In entrambi i casi l’itinerario segna un’esperienza unica in termini di punti panoramici, di prospettive architettoniche e di rivisitazioni storiche. Attualmente, però, l’area risulta poco fruibile a causa del sistema di percorsi orizzontali discontinui e sconnessi, della presenza di vegetazione infestante e della fragilità dei fronti che prospettano su Largo Cannoli. In questa ottica il recupero dell’abbeveratoio e del lavatore non può prescindere dalla riqualificazione di tutta l’area su cui insistono; fruire questi beni e leggere la storia e i costumi tramite la visita, significa percorrere in sicurezza tutte le vie di accesso e rivivere la tradizione collettiva. Scendendo nel dettaglio, l’abbeveratoio presenta un impianto morfologico rettangolare composto da due vasche e una fontana annessa in qualità di prospetto sul lato Ovest del manufatto. Stilisticamente l’abbeveratoio individua un nucleo originario riferibile ai primi dell’Ottocento (le vasche) e un elemento ricostruito e trasformato riferibile ai primi del Novecento. Dal punto di vista costruttivo si compone di blocchi lapidei parallelepipedi di calcarenite assemblati ad incastro nelle vasche e da conci squadrati in arenaria a faccia vista nel blocco fontana (prospetto Ovest). Il blocco fontana, in particolare, presenta tracce di intonaco sul fronte delle vasche e su i due prospetti laterali, una piccola vasca monolitica in materiale litoide su cui viene direzionato il cannolo della fontana e un coronamento lapideo elegante e sinuoso con un piccolo fregio sul prospetto Ovest. Le vasche, invece, risultano rivestite all’interno e in parte delle creste dei muri perimetrali con malta cementizia idraulica. Dimensionalmente si tratta di un manufatto di m 20,83 X m 2,60. L’abbeveratoio, versa attualmente in condizioni di completo abbandono, sia con riguardo ai paramenti murari ed alle finiture, sia per quanto riguarda l’intorno e il sistema di gestione delle acque. La pavimentazione, infatti, che circonda l’abbeveratoio e che si raccorda geometricamente con il resto della piazza e delle strade adiacenti è in acciottolato e pietra squadrata di provenienza locale ma, non più del tutto leggibile. Largo Cannoli, come già accennato, ospita anche un altro elemento architettonico di pregio, simbolo identificativo della tradizione locale poggiorealese utilizzato fino agli anni Quaranta: il lavatoio, lavaturi, per la pulizia delle giumente infangate. Si tratta di una piccola vasca delimitata da muretti con grosse pietra da taglio a pianta circolare (diametro m 6) aperta per un quarto per consentire l’accesso degli animali. La sua funzione era agevolata dalla posizione in pendio che migliora lo smaltimento delle acque e dalla prossimità alle trazzere di campagna che consentivano agli animali l’accesso al paese. A completamento va aggiunto che i beni sopra descritti ricadono su un territorio ricco di storia, segnato da un evento sismico tragico che ne ha decretato l’abbandono ma, meta di numerosi visitatori. I valori espressi (architettonico, ambientale urbano e ambientale paesistico). Nei centri storici, non solo gli edifici, ma anche la pavimentazione con i vari manufatti d’arredo urbano, quali fontane, abbeveratoi, lavatoi, panchine, mura di cinta, rappresentano la base visibile dello spazio esterno, la stratificazione storica e la trasformazione dei costumi di vita nel tempo. In particolare, gli abbeveratoi, costituiscono la testimonianza del lavoro locale e della vita collettiva, oltre a rappresentare ornamento per le aree in cui ricadono e ad individuare luoghi d’incontro e di socializzazione. I “beni minori”, di indiscusso valore etnoantropologico, hanno rappresentato, nella loro storia, il punto di contatto tra la società agraria e la città; luoghi di incontro tra individui, luoghi di ritrovo e di riferimento non solo per tutti i pastori e i contadini della zona ma anche per i viaggiatori che lì si fermavano per rinfrescarsi e affrancarsi. Oggi, sebbene abbiano perso le loro peculiarità funzionali, hanno mantenuto comunque il loro valore storico, sociale e culturale. Si tratta di piccole opere di architettura rurale che vanno a migliorare la fruibilità e la funzionalità del territorio, sempre più frequentato da turisti amanti della natura e del paesaggio. L’abbeveratoio, risalente ai primi anni dell’Ottocento è stato oggetto di trasformazione nei primi anni del Novecento con modifiche morfologiche e tipologiche del fronte Ovest che ospita la fontana, è stato costruito, inoltre, per assolvere al duplice compito di abbeveratoio per animali e di fontana per attingere l’acqua da destinare all’uso domestico. Il degrado causato dai danni sismici e dagli anni di abbandono, ne ha alterato estetica e funzionalità. Il lavatoio, coevo all’abbeveratoio, è stato costruito per utilità: pulire gli animali al rientro dalle campagne prima del rientro in città. I rischi di alterazione Mancanza di manutenzione programmata; rischio crolli; azioni antropiche. Fonti e documentazione di riferimento AA. VV., Dossier Belice, in “Casabella”, 420 (1976). Sede Nazionale - Viale Liegi, 33 00198 Roma – Tel. +39.06.8537271 Fax. 039.0685350596
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AA. VV., L’ISES nella Valle del Belice. La ricostruzione dopo il terremoto del gennaio 1968, in “Quaderni di edilizia sociale”, 6 (1972). AA. VV., MARINO C. G. (cur.), 1968. Terremoto in Sicilia, Andò Editori, Palermo 1968. AA. VV., Stato e società nel Belice. La gestione del terremoto: 1976 – 1978, Franco Angeli, Milano 1981. ALOISIO F., Storia di Poggioreale, Priulla, Palermo 1986. ALOISIO F., Storia di Poggioreale, Tipografia Boccone del Povero, Palermo 1956. AMICO V., Dizionario topografico della Sicilia, tradotto e annotato da Di Marzo G., Tipografia di Pietro Morvillo, Palermo 1856. ARMATO G., Salvaggio M., (tesi di laurea), La valorizzazione delle risorse ambientali e storico-architettoniche della Valle del Belice, Relatore: G. Cecchini, Facoltà di Architettura di Palermo, A.A. 1991-92. BARBIERI G., Gambi L. (cur.), La casa rurale in Italia, L. S. Olschki Ed., Firenze 1970. BARUCCI C., Aspetti delle tecniche costruttive nelle ricostruzioni siciliana e calabrese tra XVII e XVIII secolo, “Storia dell’urbanistica/ Sicilia II” (1997). BELLAFIORE G., La civiltà artistica della Sicilia, Ed. Le Monnier, Firenze 1963. BOTTARI S., COCCHIARA G., et al., Storia Arte Economia della Sicilia dal sec. XII ai nostri giorni, Palermo 1951. CAGNARDI A., Belice 1980. Luoghi problemi progetti dodici anni dopo il terremoto, Marsilio, Padova 1981. CAGNONI F., Valle del Belice: terremoto di stato, Contemporanea Edizioni, Milano 1976. CALDO C., L’insediamento nella valle del Belice (Sicilia) in relazione al terremoto del 1968, “Rivista Geografica Italiana”, (1973). CANNAROZZO T., “Identità culturale e progetto di sviluppo”, in Lo Piccolo F. (cur.), Identità urbana, materiali per un dibattito, Gangemi, Roma 1995. CANNAROZZO T., Cultura dei luoghi e cultura del progetto – la permanenza delle qualità storiche nella riqualificazione dei centri urbani del meridione, Alinea, Firenze 1986. CANNAROZZO T., Dal recupero del patrimonio edilizio alla riqualificazione dei centri storici, Publisicula editrice, Palermo 1999. CANNAROZZO T., Il recupero del centro storico di Siracusa: la legge speciale e il nuovo piano attuativo, in “Recuperare”, 38 (1989). CANNAROZZO T., La ricostruzione del Belice: il difficile dialogo tra luogo e progetto, in “Recuperare”, 53 (1988). CARONNA N. ARC., Memorie storiche di Poggioreale, Palermo 1901. CARONNA N. CAN., Vita civile o Supplemento alla Monografia storica di Poggioreale, Palermo 1906. CARONNA N., Memorie storiche di Poggioreale, Edizione Tipografica Pontificia, Palermo 1901. CARONNA N., Vita civile di Poggioreale, Edizione Tipografica Pontificia, Palermo 1906. CEVINI P., La tutela dei valori storico ambientali, “Indice” 10, III, 3, Genova 1978. COMBA R., “Le origini medievali dell’assetto insediativo moderno nelle campagne italiane”, in De Seta C., (cur.), Storia d’Italia, Annali 8 - Insediamenti e territorio, Einaudi, Torino 1985. CORSINI C., Sulla classificazione dei comuni italiani in rurali ed urbani, “Rivista Geografica Italiana”, (1966). DAVÌ G., DEMMA M. P., Paesi della Valle del Belice, Guida Storico-artistica, Rotary Club Castelvetrano – Valle del Belice. DI VITA G., Dizionario geografico dei Comuni della Sicilia, F. Pravatà Edizioni, Palermo 1906. FINLEY M. I., Storia della Sicilia antica, Laterza, Bari 1989. GANGEMI G., La Franca R., Centri Storici di Sicilia, Palermo 1987. GIUFFRÈ M., CARDAMONE G.; (cur.), Città nuove di Sicilia XV-XIX secolo, Vittorietti Editore, Palermo 1981. GIUFFRÈ M. (cur.). L’architettura del Settecento in Sicilia, Sellerio, Palermo 1997. LOTTI C., Pandolfi C., I sistemi delle risorse idriche. Strutture e gestione, Edizioni GODEL, Roma 1976. LYNCH K., Progettare la città. La qualità della forma urbana, Etaslibri, Milano 1990. NICOLIN P., Dopo il terremoto, Quaderni di “Lotus”, Electa, Milano 1983. PAVONE G., Femminino G., Fontana B., Sisma, ricostruzione e conurbazione: Poggioreale, Salaparuta e Gibellina, supplemento dei “Quaderni dell’Istituto di Urbanizzazione e Pianificazione Territoriale”, Istituto di Urbanizzazione e Pianificazione Territoriale, Palermo, 8 (1981). RODOLICO F., Le pietre delle città d’Italia, Ed. Le Monnier, Firenze 1965. ROMEO R., Il Risorgimento in Sicilia, Edizioni Laterza, 2001. SCARAMELLINI G., Le aree metropolitane: procedimenti di identificazione e criteri di delimitazione. Note metodologiche e proposte operative, “Memorie Geografiche”, Nuova Serie, Firenze, 2 (1996). VELLA E., Poggioreale di Sicilia tra civiltà contadina e odierna società, Prova d’Autore, Catania 2003. VILLARI L., “Rischi Naturali e Protezione Civile in Sicilia”, in Ruggieri R., Siragusa E., (cur.), Sicilia a Rischio. Dalla previsione alla prevenzione delle pericolosità geologiche, Atti III Convegno Regionale dell’Ordine dei Geologi di Sicilia, Agrigento, 13-16/09/2001, 2003.
AZIONI SVOLTE A TUTELA: Condizione vincolistica; Strumenti urbanistici Redazione di progetto esecutivo e realizzazione ripristino e riqualificazione dell’antico abbeveratoio e del “lavaturi” (lavatoio) sito in Largo Cannoli nel vecchio centro di Poggioreale. Bando del G.A.L. ELIMOS all'interno del PSL Regione Sicilia _ ASSE 3 “Qualità della vita nelle zone rurali e diversificazione dell’economia rurale” - MISURA 323 - Tutela e riqualificazione del patrimonio rurale. Azione B “Realizzazione di interventi di ripristino degli elementi culturali del paesaggio agrario tradizionale”; gestito dall'Amministrazione comunale di Poggioreale: Incarico Arch. Alberto Maria Lucchesi Palli.
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AZIONI PROPOSTE PER CONTRASTARE I RISCHI per la tutela e conservazione L’intervento progettuale per il riuso dell’abbeveratoio e dell’annesso lavatoio ha voluto interpretare l’evoluzione dell’intervento conservativo che vede in stretta sinergia con il territorio di appartenenza un’azione si di ripristino delle antiche funzioni del bene ma, anche, una rivitalizzazione del territorio attraverso la fruizione dello stesso. L’obiettivo è di far conoscere e ri-conoscere le architetture distintive del paese non agibili a causa delle precarie condizioni statiche (obiettivo peraltro individuato dal Piano Strategico Valle del Belice) e le tradizionali tecniche costruttive, consentendo l’esplorazione di contenuti non sempre facilmente accessibili e comprensibili, come la memoria e l’identità dei paesi del Belice. Il criterio nell’intervento di recupero è stato quello di salvaguardare i beni ancora presenti sul territorio e di adottare procedure conformi per i nuovi inserimenti e/o integrazioni. Si è trattato, pertanto, d’individuare approcci operativi pertinenti rispetto ai caratteri storici e ai processi evolutivi dei siti e dei singoli manufatti. Ogni intervento di recupero, di fatto, è preceduto da un’accurata indagine atta a stabilire le cause del degrado e ad indicare le metodologie più adeguate per la conservazione del bene. Dette fasi sono state supportate da studi di carattere storico e documentaristico, da una puntuale analisi del territorio, dello stato di fatto dei beni e del degrado presente, integrata, dove richiesta, da indagini di laboratorio. Da tali basi si è proceduto ad un recupero che riconducesse il bene allo stato originario, eliminando le superfetazioni o gli interventi non adeguati realizzati in epoche successive. L'intervento in oggetto era finalizzato alla valorizzazione di tutta l’area di Largo Cannoli, attraverso la creazione di piani degradanti orizzontalmente tali da raccordare in modo morbido i vari accessi, al fine di consentire continuità visiva e permeabilità fisica tra le diverse aree senza veri e propri limiti fisici tra piazza e strada e l’abbattimento di barriere architettoniche. La riqualificazione del tessuto insediativo esistente ha previsto la realizzazione di opere esterne dirette al recupero degli spazi circostanti i beni in oggetto, mediante il ripristino della pavimentazione in pietra calcarea compatta, di colore chiaro, e acciottolato. Si è operato con interventi minimali supportati da conoscenze e contributi competenti. Nel caso, ad esempio, dell’intervento su percorsi di accesso di sicura valenza storica, si è mantenuto l’antico sedime, si sono recuperati i muretti a secco che li delimitano e/o le strutture di controripa e sottoscarpa, utilizzando, dove possibile, materiale recuperato in loco. I sintesi, le opere di ripristino e di riqualificazione hanno avuto il duplice scopo: - di restituire alla società un bene di interesse culturale, testimone e simbolo della tradizione costruttiva locale ottocentesca, trasformando un’emergenza architettonica in risorsa; - di realizzare un contenitore culturale in cui rileggere l’identità storica della città, del paesaggio agrario, della tradizione rurale e la cui fruizione contribuirà alla rivitalizzazione sinergica del tessuto sociale ed urbano del territorio belicino. RISULTATI RAGGIUNTI DALLE AZIONI PRECEDENTI: 1. NUMERO DI PERSONE COINVOLTE Tutta l'Amministrazione Comunale; Archh. R. Guglielmini e A. Lucchesi Palli, Ass. Poggioreale Antica, GAL Elimos. 2. RASSEGNA STAMPA (n. articoli pubblicati) Guglielmini R.: «La valutazione per il progetto di valorizzazione di Poggioreale Antica», in Lucchesi Palli A. M., Cultura materiale e tecniche costruttive a Poggioreale Antica, lulu.com, New York, Palermo 2008, pp. 159-184, [ISBN 978-1-40925420-1]. Guglielmini R.: (n. 3 articoli) «Il Terremoto del Belice del 1968»; «La metodologia di rilievo»; «La valutazione dello stato di degrado», in aa.vv., Modelli di studio a scala locale della Carta del Rischio del Patrimonio Culturale ed Ambientale della Regione siciliana. Poggioreale Vecchia, in La Carta del Rischio del Patrimonio Culturale ed Ambientale della Regione siciliana (collana in sei volumi+CD), Regione Sicilia, Assessorato dei Beni Culturali Ambientali e della Pubblica Istruzione, Dipartimento dei Beni Culturali Ambientali e dell’Educazione Permanente, Centro Regionale per la Progettazione e il Restauro e per le Scienze Naturali ed Applicate ai Beni Culturali, Eurografica, Palermo 2008, pp. 41-45, 55-58, 59-62, ISBN [978-88-6164-065-8], SBN Pal0215802. Guglielmini R.: «Poggioreale Old Town in Sicily: strategies, memory, knowledge and planning place», in aa. vv., Atti del XXI International Symposium, AntiCIPAting the future of the cultural past, zappeion-megaron, Atene, Grecia, 01-06 ottobre 2007, CIPA 2007 Organizing Committee, National Technical University of Athens Printing Unit, Vol. 1, 2007, pp. 786–792, [ISSN 0256-1840]; [ISSN 1682-1750]. Guglielmini R.: «Poggioreale antica di Sicilia: dal progetto di conoscenza al modello di gestione», in Persi P. (cur.), Recondita armonia. Il Paesaggio tra progetto e governo del territorio, Atti del III Convegno Internazionale “Paesaggio e altri Sede Nazionale - Viale Liegi, 33 00198 Roma – Tel. +39.06.8537271 Fax. 039.0685350596
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Beni Territoriali: segni, sogni e bisogni delle popolazioni locali tra ricerca e Governance. Sinergie tra geografi e territorialisti” (5 - 7 ottobre 2006, Palazzo Battiferri, Urbino), Grapho-5, Fano (PS), 2007, pp. 612 - 618, [ISBN 978-88-95665-05-4]. Guglielmini R., Lucchesi Palli A. M.: «Gost Town of Ancient Poggioreale in Sicily: preliminary inquires techniques for management rescue» (abstract e n. 2 Poster formato A1), in aa. vv, Documentation for Conservation and Development, new strategies for the future, Atti dell’XI International Seminar Forum Unesco, University and Heritage, (11 - 15 Settembre 2006, Facoltà di Architettura, Firenze), Firenze University Press, Firenze 2006, p. 403, [ISBN 88-8453-494-1].
3. AZIONI FATTE PER CONTINUARE A SENSIBILIZZARE LA COMUNITÀ Sagre e Feste organizzate in situ; Meta prescelta da Legambiente per "Salvalarte". 4. ALTRO …………………………………………………………………………………….........................…………… ………………………………………………………………………………….........................……………… ………………………………………………………………………………….........................……………… ………………………………………………………………………………….........................……………… ………………………………………………………………………………….........................……………… …………………………………………………………………………………….........................……………
SI ALLEGANO: N° 1 Allegato PDF con IMMAGINI, N° …. GRAFICI IN FORMATO DIGITALE (300 dpi e dimensione 1-4 Mb) Mazara del Vallo 30/03/2016 Da restituire all’indirizzo di posta elettronica
[email protected] ed a quello della sezione che organizza il corso di aggiornamento
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N
Planimetria con riferimento catastale dell’Antica Poggioreale (fuori scala)
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Rilievo Fotografico_Largo Cannoli_Abbeveratoio_Lavatore
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Rilievo 3D Stato dell’Arte_Largo Cannoli_Abbeveratoio_Lavatore
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Planivolumetrico Progetto_Largo Cannoli_Abbeveratoio_Lavatore
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Progetto 3D Stato dell’Arte_Largo Cannoli_Abbeveratoio_Lavatore
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