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N° tribunale QUOTIDIANO GIOVANI 292/2010 del 22.6.2010
LE DIECI MIGLIORI GAFFE DEI POLITICI Uomini e donne potenti tutti d’un pezzo, istituzionali e gessati…così siamo abituati a vedere i politici di tutto il mondo. Ma anche loro sono esseri umani e come lo dimostrano?...con le loro gaffes!
Ambiente Chi non conosce il “tamarino”?!
04 LE STRANE PETIZIONI MADE IN UK La Gran Bretagna è da sempre regno di petizioni. Da anni i cittadini si rivolgono alla regina facendo centinaia di richieste, talvolta anche particolarmente bizzarre. Mettere online la possibilità di farle ha dato il via a proposte legislative di ogni sorta…
Cinema Si scaldano i motori per il Festival di Venezia
06 IL COMUNE DI ROMA E LE POLITICHE GIOVANILI DEL PIANO LOCALE GIOVANI Vi parliamo oggi dei bandi di concorso rivolti ai giovani che puntano ad una riqualificazione del territorio e della cultura.
Musica L’ultimo duetto: Amy Winehouse e Tony Bennett
10 VIAGGIO AL CENTRO DI UN ROMANZO Abbiamo intervistato per voi Francesca Bertuzzi, autrice del libro “Il carnefice”, uno dei testi di esordio di maggior successo del 2011, uscito a giugno, ha già venduto 30.000 copie.
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Salute Voglia di un ritocchino: E se fosse solo un disturbo mentale?!
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Buongiorno ragazzi! Nel numero di oggi vi parleremo delle ‘migliori’ gaffes fatte dai politici di tutto il mondo! E già perché non sono solo i ‘comuni mortali’ a combinarne delle belle… Continueremo con le petizioni made in England che spopolano sul web per approdare
poi, se si raggiunge il numero di firmatari necessario, al parlamento di Sua Maestà e a volte sono decisamente curiose… E ancora, l’intervista esclusiva a Francesca Bertuzzi, autrice del thriller ‘Il carnefice’, che a poche settimane dalla sua uscita nelle librerie ha già venduto oltre 30.000 copie! Per concludere, troverete poi tutte quelle che sono le nostre consuete rubriche di Cinema, Musica, Curiosità, Gossip, Motori, e… a chiudere il “Video del Giorno”!
Buona lettura!
Lo staff di Quotidiano Giovani
Concessionaria pubblicitaria: First Class Advertising srl società del Gruppo Montemurro Via R. Gigante n18 00143 Roma – Tel: 06 50990000 Fax: 06 5018066 Progetto grafico e impaginazione: Am&Partners srl Editore: Andrea Montemurro Registrazione Tribunale di Roma: 292/2010 del 22.6.2010 Edizione del 9 Agosto 2011
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CRONACA CARABINIERI: 6 ARRESTI IN UN GRUPPO CAMORRISTICO In Campania e Puglia i Carabinieri hanno eseguito sei ordinanze di custodia cautelare (ordinate dal Gip di Napoli) per associazione a delinquere finalizzata al traffico internazionale di droga. Gli inquirenti ritengono che gli arrestati appartengano al clan camorristico ‘Giallo-Limelli-Vangone’, operante nel napoletano, e che abbiano dato vita ad un gruppo indipendente, facente sempre parte del clan, per gestire il traffico di cocaina proveniente dalla Spagna da immettere sul mercato pugliese.
CRONACA DIFFUSO IL BILANCIO DEL SECONDO WEEK END DI ESODO Le vittime della strada in questo secondo week end da bollino nero sono state 26, lo stesso numero dello scorso anno. Secondo i dati diffusi da polizia e carabinieri, delle 26 persone decedute 9 erano giovani sotto i trent’anni. Sempre secondo le stesse fonti, nel 42% degli incidenti sono rimasti coinvolti moto e motocicli, sono state contestate 16.801 violazioni del codice della strada, sono stati decurtati 24.328 punti, ritirate 850 patenti e 518 carte di circolazione, e controllati 18.389 conducenti.
ESTERO SUICIDA IL PIÙ VECCHIO DETENUTO DI FRANCIA Pierre-Just Marny si è tolto la vita dopo 48 anni passati in carcere. L’uomo, affetto da problemi psichici, era stato condannato all’ergastolo nel 1969 ed era detenuto nel carcere di Ducos, sull’isola della Martinica, dove stava scontando la sua pena. Il gesto, secondo i suoi avvocati, sarebbe stato scatenato dalla perdita di ogni speranza di riacquisire la libertà.
ESTERO MORTA A LONDRA NANCYWAKE In un ospedale di Londra è morta a 98 anni Nancy Wake, la donna soldato più decorata della Seconda Guerra Mondiale, eroina della resistenza francese che era nata in Nuova Zelanda e cresciuta in Australia. La donna era da anni ospite di una casa di riposo ed era stata ricoverata in ospedale per un’infezione polmonare. La Gestapo, quando le dava la caccia, l’aveva soprannominata ‘White mouse’.
SPETTACOLO CAPITAN AMERICA BATTE HARRY POTTER Al secondo fine settimana di programmazione Capitan America scalza Harry Potter della vetta dei film più visti del week end, con un incasso di 495 mila euro nell’ultimo fine settimana e un complessivo di oltre 5 milioni di euro. Seconda posizione per il maghetto con 449 mila euro negli ultimi tre giorni e 21 milioni complessivi. Tekken, la pellicola tratta dal celebre videogioco, si assesta poi al terzo posto, risultando così la più alta new entry.
SPETTACOLO PREQUEL DE IL PIANETA DELLE SCIMMIE SBANCA IL BOX OFFICE USA Se in Italia spopola Capitan America, negli States a sbancare il box office ci ha pensato ‘L’alba del pianeta delle scimmie’, film prequel del celeberrimo ‘Pianeta delle scimmie’ del 1968. La pellicola interpretata da James Franco ha infatti incassato 54 milioni di dollari. Seconda posizione per I Puffi 3D con 21 milioni, terzo posto per Cowboys & Aliens, quarto per The Change-Up e quinto per Capitan America.
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LE DIECI MIGLIORI GAFFE DEI POLITICI di Francesca Salvatore
Tony Blair foto fonte internet
Sono potenti, impeccabili, seriosi nei loro doppiopetto, hanno un’espressione sempre tra il preoccupato e lo stressato, avanzano con applombe diplomatico ma…davanti a una gaffe sono esseri umani come noi! Parliamo dei politici ovviamente, che spesso involontariamente si rendono protagonisti di sviste cosmiche in occasione di meeting o visite di stato in cui di certo non sono richiesti scivoloni e battutacce. Eppure succede: e la notizia burlona si propaga a macchia d’olio, complici i giornali ma soprattutto la rete. Gaffeur della nuova era sembra essere senza dubbio Beatrice Hortefeux, ministro dell’interno francese, che tutta presa dal suo discorso sulle misure di sicurezza parlò pubblicamente del registro delle “impronte genitali”, finendo oscurata dalle risate della platea e dalle centinaia di video che sul web trasformarono la gaffe in una hit. Ma un vero mito della diplomazia, negli ultimi mesi, è stato il ministro degli esteri indiano, il serafico S.M. Krishna. Un cognome, una garanzia: un uomo rassicurante, magari potente comunicatore che alcuni mesi fa, in occasione di una conferenza all’assembla generale delle Nazioni Unite, prende la parola, e fin qui tutto bene. S’infervora, coinvolge la platea, commuove: ma a un certo punto inizia a chiedersi perché la sua delegazione si sta agitando in maniera convulsa, perché? Sta leggendo il testo dell’amico portoghese!
Sincero, forse troppo, il ministro della giustizia giapponese Monoru Yanagida che, nello spiegare quale fosse la sua tattica di governo ha serenamente annunciato: “Basta dire che preferisco astenermi dal rispondere a domande così specifiche” e “stiamo esaminando attentamente il caso in base alla legge e ai fatti”. Dimissioni immediate, non c’è che dire. Ma delle volte anche un microfono acceso può scatenare una crisi politica: lo sa bene Gordon Brown che, incalzato da un’elettrice su temi come l’immigrazione e la sicurezza, si lasciò andare a uno sfogo nel quale urlava chi mai gli avesse messo “quella bigotta” alle calcagna. Davvero poco british. Restando poi in Europa c’è lo strafalcione culturale, questa volta a cura del ministro francese Lefebvre: l’egregio ministro, figlio di decenni d’illuminismo, in occasione della Fiera del libro di Parigi, ha pensato bene di parlare del suo libro preferito “Zadig et Voltaire”: peccato che questo sia il nome di una catena di boutique parigine che tutto vende tranne che filosofia; povero Voltaire, confuso con sciarpe e mutande! Strafalcione storico per Tony Blair, invece, che nel suo libro sostiene che la celebre “Bloody Sunday” si sia svolta a Belfast, quando invece fu un atroce fatto di sangue avvenuto a Derry, in Irlanda del Nord. Bene, rimandato in storia. Ma un vero artista della gaffe, forse complice quella guasconeria made in Texas, è stato George W. Bush, protagonista di lanci di scarpe e salatini andati di traverso: resterà nella storia quella conferenza stampa a Pechino nel 2005 quando, incalzato dalle domande dei giornalisti, decise di alzarsi e andare via…peccato però che le porte erano tutte serrate. Panico. E per finire, il ministro dell’industria canadese Tony Clement, forse preso in ostaggio da qualche residuo sessantottino, che ha tuonato pubblicamente: “Abbiamo bisogno di più storie di sesso in Canada!”. Ma prima che i cittadini canadesi, orsi bruni compresi, potessero correre a seguire i dettami del signor ministro questi si è corretto: “successo, scusate, successo”. È stata “solo” una svista: certo, andate a dirlo a Freud!
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MISS, MIA CARA MISS
di F.S.
foto fonte internet
Estate, tempo di sole, mare e spensieratezza. E perché no, anche di bellezza. E siccome, complice il caldo, il sole, il mare, l’estate siamo tutti più belli, i concorsi di bellezza in Italia spopolano. Ne spuntano in continuazione: Miss Quartiere, Miss Moto, Miss Spiaggia, Miss Villaggio Vacanze, Miss provincia…insomma una vera fucina di fanciulle con fascia e numerino. Sì, proprio quelle che fin da piccine sognavano il momento finale dell’elezione di Miss Italia, quello condito dai finti altruistici “no dai vinci tu!” oppure “ma che dici, te lo meriti tu”, mentre in realtà si sogna che l’avversaria si sloghi una caviglia proprio in quel momento fantastico. Molto diversi questi concorsi, che annoverano in Italia circa 800 marchi registrati, comprendendo anche le strane corone di Miss Nonna, Miss Chirurgia Plastica, Miss Cicciona e così via. Ma il concorso di bellezza canonico è destinato a giovani fanciulle che non superano quasi mai i trent’anni che, complice una zia o un’amica
sognatrice, “si ritrovano” iscritte a queste fiere della bellezza: certo, dicono tutte così. Come da copione, passeranno giorni e giorni a sfilare avanti e indietro su una pedana, a provare coreografie improponibili tentando di sembrare meno goffe possibile. Poi, sarà la volta della prima serata di questa estenuante gara a ostacoli, che ridurrà il numero delle partecipanti: e qui, che si tratti del muretto di Alassio o della fiera della polpetta a Pizzighettone poco importa. Le eliminate sfoggeranno un sorriso carico di maldicenze verso le compagne rimaste in gara, “ree” forse di avere un po’ di cellulite in più. Così pian piano, queste fanciulle si esibiranno nelle loro sfilate lanciando baci a mammà e papà commossi, sarà poi la volta di ballare e infine il momento clou è senza dubbio quello delle interviste: uguale da Trieste in giù, ma anche da Salsomaggiore (sostituta da Montecatini, nel frattempo) in giù. Intramontabili dunque, dopo il nome, cognome e numero, le richieste del tipo “Con cosa vai a dormire?”, “A che età il promo bacio?”, “Come ti chiama il tuo fidanzato nell’intimità?”, “Cosa vuoi fare da grande?”, “Vuoi più bene a mamma o papà?”, “Il tuo piatto preferito?”, “Il tuo sogno più grande?”. Nell’ordine, le migliori risposte di sempre: “Io uso il pigiamone con i cuoricini!”, “Io il primo bacio devo ancora darlo (faccino innocente)”, “Il mio fidanzato mi chiama Pucci Pucci” (colorito verdastro del papà in platea), “Io voglio diventare medico”, seguono poi il “mamma e papà sono uguali per me”, “le lasagne della nonna” (che magari è vegetariana). Ma non fatevi ingannare, l’unica vera e originale Miss è Miss Italia rimane quella made in Mirigliani Family: diffidate dalle imitazioni.
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LE STRANE PETIZIONI MADE IN UK di Sofia Ferrari La Gran Bretagna, o meglio il Regno Unito è stata la prima terra europea a conoscere la democrazia. La Magna Carta, la monarchia costituzionale, l’Habeas corpus, foto fonte internet il Bill of Rights: strumenti fondamentali del diritto che non solo hanno fatto scuola nel mondo, ma che ancora oggi costituiscono lo zoccolo duro del sistema legislativo inglese. Insomma, da che mondo è mondo, sembra proprio che qui le “doleances” del popolo e le sue proposte siano sempre state ascoltate, fino a trasformarsi in leggi vere e proprie. Questo spiegherebbe perché, ancora oggi, i sudditi di Sua Maestà sono così legati a petizioni e proposte di legge che vengono fuori come funghi, soprattutto sul web, dove è più facile ottenere consensi. Ma forse qui si esagera. Perché ogni giorno al cospetto di sua maestà arrivano davvero proposte di ogni genere, soprattutto da quando tutte le suddette mozioni, che superano le 100.000 firme on line, dovranno comunque passare dal Parlamento, anche se si trattasse di nominare Winnie the Pooh membro dei Lords. All’inizio di quest’anno, infatti, il governo inglese decise di dare il via libera alla possibilità di discutere le petizioni raccolte on line: un’idea accolta da molti come innovativa e democratica, ma definita folle da molti nostalgici della carta e calamaio. Come il parlamentare laburista Paul Flynn che tuonò “ci ritroveremo con alcuni che chiederanno il presentatore televisivo Jeremy Clarckson come premier e i cavalieri Jedi e Darth Vader come religio-
ne nazionale. La blogsfera non è un’arena aperta al dibattito sensato ed è dominata da molti fanatici”. In effetti, tutti i torti Sir Flynn non li aveva. Dando un’occhiata fugace al sito epetitions.direct.gov.ok, se ne vedono davvero delle belle: promuovere il body building come disciplina salutare nazionale o tenere i carcerati a pane e acqua sembrano essere quelle che suscitano maggiore successo. L’idea delle web-petitions era già nata durante il governo Blair, quando le potenzialità del web iniziavano a solleticare gli organi di comando: non potendo realizzare una piattaforma specifica per le petizioni, l’allora primo ministro dedicò una sezione del suo sito personale alle proposte dei cittadini britannici. Ne venne che quest’ultimi ce l’avevano soprattutto contro il sistema dei pedaggi stradali e degli autovelox, ma di certo non si potevano ignorare cinquantamila persone che realmente chiedevano che il noto presentatore Jeremy Clarckson diventasse primo ministro: inconvenienti della democrazia. Ma nel bene o nel male, oggi, tutte le proposte che supereranno le centomila firme arriveranno al Commons Backbench Business Commitee, che deciderà poi se farle arrivare alla Camera dei Comuni oppure farne carta straccia. Ma sono altre proposte a suscitare davvero l’attenzione della politica: almeno quaranta petizioni su centosettanta chiedono il ripristino della pena di morte. La multietnicità, lo spettro del terrorismo, la violenza nelle strade, indubbiamente generano dei problemi di sicurezza: i cittadini non si sentono al sicuro, non si aprono, e chiedono per questo pene più severe, al di là delle loro appartenenze politiche. Altre istanze, invece, chiedono che il Regno Unito si riappropri della sua sovranità abbandonando l’Unione Europea o la Corte Europea dei diritti dell’uomo. Alcune di queste, come l’anonimato per gli stupratori, la riduzione delle tasse sull’alcol e la diretta dei dibattimenti in tribunale sono state accolte: nulla di fatto, invece, per chi chiedeva che la Formula Uno fosse visibile sulla tv digitale terrestre gratuita. Gioie e dolori della web democracy.
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LA PASSIONE PER LA SCENA DEL CRIMINE di Carlo Lanna
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Complici i mille fatti di cronaca nera, le serie tv americane e non che trattano di omicidi raccontandoci al microscopio il susseguirsi dell’indagine criminosa, dal ritrovamento del cadavere fino alla soluzione del caso, le professioni legate a quest’ambito riscuotono un sempre maggiore successo. Tante sono infatti le affascinanti figure professionali che intervengono in una scena del crimine , anche se sorge una domanda: chi sono questi “personaggi”? E soprattutto quali sono i percorsi formativi per diventare un esperto in questo campo? Il successo dei vari “C.S.I.”, l’onnipresente “Law & Order”
e l’avvento del serial killer “Dexter” hanno reso possibile la conoscenza di professioni come la criminologia e la medicina legale. Questi due ambiti sono sicuramente quelli che hanno riscosso più “successo” , ma all’interno di una scena del crimine ci sono una moltitudine di figure che collaborano per risolvere i casi più spinosi ed efferati . Vediamo allora quali sono alcune di queste professioni! - Genetista Forense: è colui che si occupa di analizzare le tracce biologiche trovate sulla scena del crimine . Un po’ come l’indimenticato Gil Grissom di “C.S.I.: Las Vegas” , il genetista forense deve capire la tipologia di traccia che ha davanti a sé, risalire al sesso e stabilirne le caratteriste genetiche. Per poter operare in questo ambito occorre una laurea in biologia con una specializzazione in genetica, che però da sola non è sufficiente perché in seguito occorre anche un master universitario in genetica forense che si può frequentare all’università Tor Vergata di Roma . - Antropologo forense: è colui che si occupa dell’analisi di resti scheletrici. Una professione che abbiamo potuto conoscere grazie alla bellissima Temperance Brennan della serie tv “Bones”. Il lavoro ha inizio con l’analisi dei resti trovati in una scena del crimine, dove si cerca di scoprire la dimensione e la posizione originaria della segue a pag. 8
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vittima. In un secondo momento si passa all’analisi in laboratorio, dove grazie all’analisi di peli, insetti, piante e impronte digitali, si cercherà di capire quando il soggetto è deceduto. Dunque un lavoro lungo e meticoloso, e l’analisi continua con la ricostruzione facciale della vittima grazie a foto scattate precedentemente e con l’aiuto di tutte le tecnologie necessarie. Per diventare antropologo forense è necessario essere in possesso di una laurea in archeologia, biologia, conservazione dei beni culturali, medicina, odontoiatria o scienze naturali, e poi frequentare un master in bioarcheologia, paleontologia e antropologia forense presso gli atenei di Bologna, Pisa o Milano . - Specialista in “Bloodstain pattern analysis”: è colui che si occupa dell’anali delle tracce di sangue rinvenute sulla scena del crimine . Un po’ come Dexter nell’omonima serie tv statunitense, il perito classifica la morfologia della macchia di sangue e la velocità d’impatto al suolo. Il suo ruolo nell’indagine è importante perché permette di capire il punto esatto da dove il sangue ha avuto origine, consentendo di individuare la posizione della vittima e dell’assassino al momento del compimento del fatto criminoso. Un ruolo interessantissimo, in cui la precisione è fondamentale. Per lavorare in questo campo occorre una laurea in medicina, matematica, fisica, chimica o biologia. In Italia, essendo questa una professione che è ancora in fase embrionale, vengono svolti dei semplici corsi di specializzazione, spesso collocati all’interno di seminari o altri corsi più generali. Una professione invece decisamente diversa da quelle elencate, che non entra in stretto contatto con la scena del crimine, è quella dello psicologo criminale . Un po’ come i “colleghi” televisivi di “Criminal minds”, sono quelle persone che si occupano di stendere il profilo cri-
minale dell’assassino per fare in modo di restringere la cerchia dei sospettati. Negli atenei di Torino e L’Aquila erano presenti interessanti corsi di laurea specialistica in Psicologia criminale e investigativa, che però sono stati disattivati, benché queste due università fossero le uniche in Italia in cui ci si potesse specializzare in questo campo. Infine non si può non citare la figura professionale del criminologo, nata nel 1843 in Gran Bretagna e cui spetta il compito di valutare lo stato mentale dell’assassino al momento del crimine, per cui non sembrerebbe molto diversa da quella dello psicologo criminale. I requisiti per specializzarsi sono: una laurea in Giurisprudenza, sociologia o scienze politiche e poi tante sono le università che hanno creato corsi e specializzazioni in quest’ambito. Prima fra tutti l’università di Bologna con la sua sede di Forlì che offre un corso di laurea in Scienze criminologiche per l’investigazione e la sicurezza. A Roma è invece attivo un master di primo livello in criminologia e scienze strategiche, mentre a L’Aquila, presso la facoltà di Scienze della Formazione, è presente la laurea magistrale in Scienze dell’Investigazione. Infine l’università del Salento, presso la facoltà di Scienze Sociali, offre un corso triennale di Laurea in sociologia con curriculum Crimine e devianza . E ora un po’ di curiosità. Sapete che negli Stati Uniti sta prendendo piede una nuova e inusuale professione? Sempre in ambito criminologico, ovviamente. Si tratta della donna delle pulizie della scena del crimine! Negli States moltissime agenzie si stanno specializzando in questo campo! E ora a voi la scelta. Cosa vorreste fare da grandi?
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V U E R R E P O I N T S . r. l. - w w w. v r p o i nt. i t - i n fo @ v r p o i n t . i t V i a d e l l a C r o c e , 4 4 - 0 0 1 8 7 R o m a - Te l . + 3 9 0 6 6 9 9 2 1 0 0 9 - 0 6 6 7 8 8 8 2 7 -
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LE INIZIATIVE PER I GIOVANI DEL COMUNE DI ROMA di Sara Moscardi
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Continuano le iniziative del Piano Locale Giovani, promosso da Roma Capitale per aiutare i giovani, cercando di facilitare il loro inserimento nel mondo del lavoro. Sono stati infatti approvati dei programmi con cui il Comune di Roma non intende soltanto favorire l’occupazione giovanile, ma punta a sostenere lo sviluppo di progetti già esistenti o di crearne nuovi, con lo scopo di portare uno svilup-
po economico territoriale. I finanziamenti sono stati dati anche dalla Regione Lazio con le risorse che sono state stanziate dallo stato per le politiche giovanili. A tal riguardo sono quattro i bandi di concorso da segnalare presenti sulla pagina del sito web del comune della Capitale. Il primo, “Roma Capitale dei Giovani: Nuove idee d’Impresa per il bene comune”, intende promuovere la cultura dell’imprenditoria e sostenere la creazione di progetti d’impresa selezionando i migliori, al fine di migliorare e potenziare lo sviluppo economico territoriale. Il percorso di politica territoriale è rivolto ai giovani in età compresa tra i 18 e i 35 anni che abbiano un’idea imprenditoriale in merito a servizi, o comunque volta a migliorare il territorio. Con il seguente concorso verranno individuate 30 idee progettuali, di cui 25 saranno premiate con interventi di consulenza e tutoraggio. Le seguenti attività saranno, infatti, finalizzate ad accrescere le competenze imprenditoriali e ha fornire conoscenze in base al settore. Le aree d’interesse del concorso saranno, non solo quella territoriale, ma anche quella tecnologica. Il materiale da consegnare per prendere parte al concorso è riportato sul sito del Comune di Roma al seguente link http://www.comune.roma.it/PCR/resources/cms/documents/459_Avviso_Pubblico.pdf dal quale sarà possibile trarre anche maggiori informazioni in merito. Ricordiamo comunque che la scadenza del concorso è fissata per il 3 ottobre 2011 alle ore 12.00. Il secondo bando è “Esportiamo buoni comportamenti: sport quale educazione alla legalità, non violenza e condivisione di valori”. Inserito nell’ambito del Piano Locale
Giovani-Città Metropolitana e promosso dal Dipartimento della Gioventù in collaborazione con l’ANCI, intende promuovere tra i giovani la cultura sportiva. Il bando punta a stimolare la crescita culturale, l’integrazione e la partecipazione consapevole e attiva dei giovani alla vita cittadina. Il progetto è volto a promuovere la cultura dello sport e della non-violenza e possono prendervi parte tutti coloro che abbiano un età compresa tra i 18 e i 35 anni. Ricordiamo che la scadenza per presentare la propria candidatura è fissata per il 15 settembre 2011 alle ore 12.00 e per maggiori informazioni rimandiamo al sito http://www. comune.roma.it/PCR/resources/cms/documents/458_Avviso_Pubblico.pdf . Terzo bando promosso dal comune di Roma consiste nella “Progettazione e realizzazione del portale web telematico”. Con questo portale si punta alla diffusione tra i giovani di valori anti-violenza, volti alla comunicazione, al dialogo e allo scambio interpersonale. L’azione, prevista dal Piano Locale Giovani di Roma e sostenuta dalla Regione Lazio con i fondi statali per le politiche giovanili, si prefigge come obiettivo di attivare un processo in cui le domande e i dubbi dei giovani romani possano trovare risposta e a far acquisire loro conoscenza e responsabilità in merito al territorio cittadino e allo sviluppo della comunità locale. Il portale è rivolto ai giovani compresi in una fascia d’età tra i 15 e i 35 anni e cercherà di essere un punto d’incontro e confronto. Per maggiori informazioni sul bando e le modalità di partecipazione invitiamo a consultare la pagina http://www.comune.roma. it/PCR/resources/cms/documents/457_AVVISO_PUBBLICO.pdf tenendo presente che la scadenza del concorso è prevista per il 07 ottobre 2011 alle ore 12.00. Il quarto bando, dal titolo “Voci della periferia: alla riscoperta delle tradizioni attraverso la musica”, punta al riconoscimento artistico e culturale delle tradizioni musicali, in particolar modo delle giovani band e delle produzioni degli esordienti. Roma Capitale prevede di selezionare gruppi che con la loro musica siano in grado di interpretare in chiave contemporanea le musiche tradizionali, che possano attraverso la musica ripercorrere la storia e la cultura popolare e che sostengano la cultura. È rivolto a tutti i generi musicali ed è indirizzato ai giovani tra i 18 e i 35 anni, con l’unica richiesta che le band che vi parteciperanno siano sprovviste di contratti in corso con etichette discografiche. La scadenza è prevista per il 15 settembre 2011 alle ore 12.00 e per maggiori informazioni potete consultare la seguente pagina web http://www.comune. roma.it/PCR/resources/cms/documents/Avviso_Pubblico_VociPeriferia.pdf .
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GUIDA AGLI EVENTI CLOU DEL MESE PART II di Ilaria Serrotti
È il caso della Marmilla, compresa tra Oristano e Cagliari, in cui – dopo una giornata di bagni al mare e di sole – vale proprio la pena fare una deviazione. Qui il territorio si apre e accoglie le culture della contemporaneità, la creatività, l’apporto dei talenti provenienti dalle discipline artistiche più diverse e da paesi differenti e – più nel vivo della questione – gli artisti regalano “mille emozioni”: una kermesse che prevede un cartellone ricchissimo.
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Come promesso, oggi proseguiamo il discorso cominciato nel numero di ieri sui consigli su come e dove vivere gli appuntamenti più importanti e interessanti di questa estate giunta ormai all’apice. Abbiamo già parlato del ‘Ferrara Buskers Festival’, del ‘Tuscan Sun Festival’, del ‘Palio di Siena’, del ‘Roma Vintage’ e della ‘Notte della Taranta’. Oggi ripartiamo dal Nord Italia, per segnalarvi – innanzitutto – i “Suoni delle Dolomiti”, laddove la musica si diffonde lungo le montagne più belle dell’arco alpino, fino alle radure; si sovrappone alle chiacchiere degli appassionati e il suo eco arriva lontano. Perché assistere ad un concerto (gratuito) in un set del genere è senz’altro un’esperienza unica. Scendendo in Basilicata, a Matera, troviamo poi il “Jazz Festival”. E badate bene: qui lo scenario non è certo da meno, dal momento che i suoi sassi sono stati eletti come patrimonio Unesco! Lo spettacolo è assicurato da alcune formidabili bande da strada, banditori, concerti dai balconi e trekking/concerti per un abbinamento tra musica e territorio (dal 26 al 28 agosto). E poi ci sono le isole, che in fatto di divertimenti e di feste non hanno nulla da invidiare al continente. Così, se quando si parla della Sardegna per lo più si pensa al suo splendido mare, va anche detto che a pochi chilometri di distanza dalle spiagge – nell’entroterra – si può comunque trovare un fascino interessantissimo, con i suoi caratteristici paesini che d’estate si animano.
Per chi invece si trovasse dalle parti del confine con la Svizzera, suggeriamo il noto “Film Festival Locarno” che – lungo i suoi 63 anni di storia – ha saputo conquistarsi un posto unico nel panorama delle manifestazioni cinematografiche. E proprio ora, in agosto, più di 150.000 spettatori si danno appuntamento nella cittadina nel cuore dell’Europa, che per undici giorni (dall’8 al 13) diventa la capitale mondiale del cinema d’autore. Curiosità: tra le personalità che saranno presenti a questa edizione, ci sono Claudia Cardinale, Harrison Ford, Kabir Bedi, Guy Bedos, Olivia Wilde, Claude Goretta, Hitoshi Matsumoto, Pierre Richard, Anri Sala e Daniel Brühl. Infine, facciamo un salto nella cittadina croata di Dubrovnik, in cui si svolgerà il “Dubrovnik Summer Festival”: un evento culturale mondano (giunto alla sessantaduesima edizione) che, fino al 25 agosto, si appropria di piazze, chiostri e corti rinascimentali, palazzi e chiese … per un totale di oltre 70 luoghi diversi, trasformati per l’occasione in palcoscenici per concerti musicali e spettacoli teatrali e folkloristici. Qui il programma prevede tutti i generi musicali e si concluderà con l’esibizione della Symphony orchestra croata. Molto attesa anche il violinista Vadim Repin (il 13 agosto) che sarà accompagnato dal pianista russo Sergei Tarasov. Non ci resta che augurarvi buon divertimento, ovunque sceglierete di trascorrere le vostre serate estive!
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CHI NON CONOSCE IL “TAMARINO”?! di I. S.
Ogni tanto viene scoperta qualche nuova specie animale e vegetale che davvero riesce ancora a sorprenderci: buffe creature, strani e incomprensibili organismi che restano – a ogni modo – delle vere e proprie meraviglie della Natura. Oggi vogliamo quindi presentarvi qualcuno di questi esemplari perché ne sono stati recentemente registrati di nuovi. E iniziamo proprio da quello a cui abbiamo dedicato il titolo: il tamarino!
cale viene considerato un porta sfortuna e quindi, quasi sempre, viene ucciso.
- Il “Tamarino Imperiale” è tutto nero, con lunghi baffi bianchi; è stato scoperto nel bacino sud-ovest della Foresta Amazzonica (a sud-est del Perù, nel nord-ovest della Bolivia e nel nord-ovest del Brasile). Non trovate anche voi che sia un esserino davvero simpatico?!
- Nella grande barriera corallina di Lizard Island, è stato invece rinvenuto un curiosissimo verme color azzurro rinominato “Verme ad albero di Natale”, a causa del suo aspetto molto simile a un arbusto natalizio.
Tamarino Imperiale foto fonte internet
- Proseguiamo con il piccolo “Cincillà tre topi”, che rientra nella famiglia dei roditori ed è stato scoperto nelle montagne Vilcabamba in Perù. Dolce, dal colore bianco e nero, assomiglia a un piccolo criceto. - L’“Aye-aye” è un misto di topo e pipistrello, della specie dei lemuri nativi del Madagascar. Certo non si può definire un animale particolarmente grazioso; per di più, dalla gente lo-
- C’è poi il “Goliath ragno” che è uno dei più grandi ragni esistenti … pensate che si ciba addirittura di uccelli! Ha l’aspetto di una tarantola e non ispira particolarmente fiducia. È decisamente aggressivo ed emette un fastidioso rumore quando è disturbato. - Il “Tarsiers delle Filippine” ha un corpo minuto ma due occhi davvero grandi. La sua particolarità è quella di ruotare il collo di 180°, sia a sinistra che a destra. - Passando invece al mondo marino, c’è una lumaca di mare decisamente atipica, a metà tra un angelo ed uno spermatozoo: l’“Antarcticum Platybrachium” che vola attraverso le acque profonde dell’Antartide a caccia di pteropodi, ossia di un altro tipo di lumaca di cui si nutre.
- Citiamo infine il “Polpo bioluminescente”, rinvenuto a circa mezzo miglio in profondità nel Golfo del Maine. La sua particolarità sta nel fatto che, per ingannare i predatori, questo animale emette una sorta di luce che pare fuoriuscire da alcuni suoi organi. … Meraviglie della natura!
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VIAGGIO AL CENTRO DI UN ROMANZO di Marco Gigliotti
‘Il carnefice’ di Francesca Bertuzzi è uno dei libri di esordio di maggior successo del 2011. Uscito a giugno, ha già venduto 30.000 copie. Si tratta di un thriller ambientato nella provincia abruzzese. La protagonista è una ragazza di origini africane che, dopo aver subito un tentativo di stupro, vede riemergere i fantasmi del suo passato. E contro ogni buon senso decide di inseguirli. Francesca ha solo vencopertina ‘Il Carnefice’ foto fonte internet tinove anni e si dedica, oltre che alla narrativa, alla scrittura cinematografica. Ha montato e diretto, inoltre, il backstage del film Vallanzasca di Michele Placido. Ha appena iniziato la promozione del suo libro d’esordio ma, come rivela nella sua intervista, già non vede l’ora di mettersi a lavorare al secondo romanzo. Come hai iniziato a scrivere? Ho sempre letto molto e scrivere mi è venuto naturale fin da piccola. Per la mia formazione è stata fondamentale la Scuola Holden. Prima di frequentarla avevo già chiari i miei obiettivi, ma lì ho preso coscienza delle ingenuità che mi portavo dietro. Sono stati importantissimi il confronto con gli altri studenti e quello con i docenti, tra cui c’erano grandi maestri come Starnone, Lucarelli e Baricco. Che, poi, la mia passione si sia trasformata in qualcosa di concreto con Il Carnefice, la considero una fortuna.
Quali sono gli autori che apprezzi di più? Mi piacciono generi molto diversi. Metto Nabokov al di sopra di tutti per la capacità di trasmettere l’ossessione del desiderio. Credo che David Foster Wallace possedesse la stessa dote, espressa in un contesto e in anni differenti. Lansdale, invece, è il padre del genere cui appartiene il mio romanzo. Apprezzo Fante per il senso dell’umorismo e Baricco per la visione della scrittura come artigianato. Quanto l’esperienza nel cinema influenza la tua scrittura? La sceneggiatura mi ha insegnato alcune tecniche come, per esempio, la chiusura a ganci a effetto o l’arco di trasformazione del personaggio: nella narrativa però c’è più libertà. Il montaggio video mi ha fatto capire l’importanza della ricerca di un ritmo. Di recente sono usciti diversi thriller di autrici molto giovani, tra cui Il divoratore di Lorenza Ghinelli, L’allieva di Alessia Gazzola e Numero sconosciuto di Giulia Besa. Pensi che ci sia una strategia di marketing dietro? Per quel che mi riguarda, la passione per la letteratura e il cinema di genere vengono da lontano. Il fatto che in questo momento i thriller abbiano un buon riscontro di mercato lo considero un colpo di fortuna. Tra le autrici che hai citato conosco personalmente Lorenza. Abbiamo frequentato la Holden insieme. Dopo aver perso i contatti per un po’ di tempo, abbiamo fatto entrambe uno stage sul set di A/R di Marco Ponti. Poi, i nostri manoscritti sono arrivati alla stessa editor, Alessandra Penna, e sono stati pubblicati per Newton Compton a pochi mesi di distanza. Ci sono coincidenze che fanno sospettare che ci sia un destino. Che consigli daresti a un aspirante scrittore? Gli consiglierei di scrivere molto e di non farsi scoraggiare dai rifiuti. Basta un solo sì a cambiare le cose.
Com’è nata l’idea de Il Carnefice?
Progetti per il futuro?
L’idea di base è nata durante un’estate molto calda in Svizzera, leggendo romanzi di genere. Leggevo Lansdale e Bunker, ma anche Nabokov e David Foster Wallace. Il carattere della protagonista, Danny, è venuto fuori, invece, poco a poco, con la stesura del testo. Più andavo avanti e più mi accorgevo che il suo tratto principale era la volontà di non essere vittima, di non piegare la schiena di fronte a niente e a nessuno.
Non vedo l’ora di iniziare a scrivere il secondo romanzo. Ci sarà un’altra protagonista che si troverà in una brutta situazione. Questa volta, probabilmente, la storia sarà ambientata in una grande città, perché si adatta meglio alla struttura dei sospetti che ho in mente. Ma la provincia già mi manca.
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Il nostro record? Zero bocciati
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SI SCALDANO I MOTORI PER IL FESTIVAL DI VENEZIA di Valentina Malgieri
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Certo, per la 68 edizione del Festival di Venezia (31 agosto – 10 settembre) manca ancora un po’ di tempo….eppure i preparativi sono naturalmente arrivati già a buon punto!! Una delle anticipazioni migliori è certamente quella che riguarda la rosa di titoli in concorso che sono stati selezionati dalla giuria da qualche a giorno a questa parte… A parlarne in anteprima nella sala del romano hotel Excelsior, sono stati il direttore della manifestazione, Marco Muller, e il presidente della Biennale Paolo Baratta. I film presentati al pubblico mostrano fin da subito una chiara evidenza: ovvero che quest’edizione 2011 del Festival di Venezia si presenta ben farcita di valenza internazionale, offrendo un concorso ricco di grandi autori e da grandi star: oltre al già annunciato “Le Idi di marzo”, thriller politico diretto e interpretato da George Clooney, designato ad aprire i lavori della Mostra, ci saranno, tra gli altri, “Carnage” di Roman Polanski, con Jodie Foster, Kate Winslet e Cristoph Waltz; “A dangerous method” di David Cronenberg, con Viggo Mortensen nel ruolo di Freud; “La talpa” dello svedese Tomas Alfredson, tratto dall’omonimo cult di John Le Carrè, con Colin Firth e Gary Oldman e il “Killer Joe” che segna il ritorno di William Friedkin, con Matthew McConaughey. Ma quali sono i film che si contenderanno la vittoria in casa nostra?
Tre in tutto i film italiani in corsa: “Terraferma” di Emanuele Crialese; “Quando la notte” di Cristina Comencini, tratto da un libro scritto dalla stessa regista, e “L’ultimo terrestre”, opera prima di Gianni Pacinotti, fumettista e disegnatore di classe noto a tutti come Gipi. Tanto per rendere un po’ l’idea, cerchiamo di presentarvi in sintesi cosa possiamo aspettarci da questi tre diversi lavori della cinematografia nostrana e partiamo proprio da “Terraferma”. Il film di Crialese, interpretato da Beppe Fiorello e Donatella Finocchiaro, è la storia corale di un’isola siciliana, che si districa tra mito, realtà e migranti, in una dimensione favolistica e nello stesso tempo attualissima; “Quando la notte” invece, vanta le interpretazioni di Claudia Pandolfi e Filippo Timi e narra una profonda storia interpersonale all’ombra del Monte Rosa; mentre “L’ultimo terrestre” si focalizza sull’immagine di un’Italia in crisi economica, che finisce per credere agli alieni. E se questi sono i nostri gioielli in concorso, eccovi invece gli italiani che saranno presenti nelle ulteriori sezioni della manifestazione: dal “Il villaggio di cartone” del maestro Ermanno Olmi, che ha appena compiuto ottant’anni, a “Scossa” di Francesco Maselli, Carlo Lizzani, Ugo Gregoretti e Nino Russo, con Amanda Sandrelli e Massimo Ranieri. Ma il vero evento, sempre fuori gara, è il rockumentary “Questa storia qua” di Alessandro Paris e Sibylle Righetti sul grande Vasco Rossi. Naturalmente non possiamo non fare caso a quella che è l’attesissima presenza di Madonna, che verrà personalmente a presentare la sua opera seconda, “W. E.”, un film sull’amore tra Edoardo VII e Wallis Simposon. Tra le altre grandi star attese: Al Pacino, Jude Law, Matt Damon, Gwyneth Paltrow, Monica Bellucci e Viggo Mortensen…tutti chiamati anche a festeggiare il Leone d’oro alla carriera che quest’anno andrà a Marco Bellocchio! Per il resto, aspettiamo l’evento inaugurale!
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L’ULTIMO DUETTO: AMY WINEHOUSE E TONY BENNETT di Valentina Malgieri
Per chi non conosce questo grande artista, siamo pronti a presentarvi in pillole di chi stiamo parlando: Tony Bennett, classe 1926, è un cantante statunitense di origini italiane, considerato l’ultimo grande crooner americano, dopo la morte di Frank Sinatra, Dean Martin e Perry Como. Appassionato di musica fin da ragazzo, la abbandona solo per adempiere ai doveri di leva e partecipare dunque alla Seconda Guerra Mondiale…il suo primo ingaggio discografico è datato 1950, l’ultimo è invece del 2006, anno in cui pubblica l’album “Duets: An American Classic”, che vince 2 Grammy Awards e che vanta le partecipazioni, tra gli altri, di Barbra Streisand, Stevie Wonder e Michael Bublé. Tony Bennett e Amy Winehouse foto fonte internet
È passato pochissimo tempo dalla morte dell’artista britannica Amy Winehouse che a soli 27 anni se da un lato era riuscita a costruire un impero musicale grazie al suo straordinario talento, dall’altro non ha potuto evitare che gran parte della stampa focalizzasse le sue attenzioni sulla sua vita sregolata, fuori dai limiti e dal buon senso. Non deve stupirvi perciò che il suo nome, frequente sui tabloid quando Amy era ancora in vita, stenti a essere messo da parte proprio adesso che di lei si svelano gioie e dolori. Conferme e smentite a parte in merito alle ragioni della sua morte, Amy Winehouse se n’è andata lasciandosi dietro un numero imprecisato d’incisioni musicali che fanno gola a tanti! Moltissimi sono anche i fans che non vedono l’ora di poter ricevere un qualcosa che possa riportare in vita la voce della trasgressiva cantautrice che, in ogni caso, siamo certi sia già riuscita a guadagnarsi la sua immortalità artistica. L’ultima notizia che riguarda il suo bagaglio musicale arriva in questi giorni, associata addirittura a un mostro del genere jazz, ovvero Tony Bennett, con il quale la Winehouse avrebbe registrato un singolo speciale.
Bennett ha, infatti, duettato con tantissimi artisti nel corso della sua lunga carriera, uno degli ultimi è anche quello con Christina Aguilera, nell’ambito della trasmissione Saturday Night Live. A lui e alla sua vita si sono interessati sempre in molti, il regista Rob Marshall ad esempio realizzò in occasione dei suoi 80 anni un documentario dal titolo “Tony Bennett: An American Classic”, andato in onda sulla NBC. Non colpisce per niente, quindi, la scelta di Bennett ad avvicinarsi anche alla bella Winehouse, con la quale ha registrato “Body and Soul” presso gli studi di Abbey Road….questa incisione è del marzo di quest’anno e, presumibilmente, è fra le ultime dell’artista. Il brano farà parte di ‘Duets II’, nuovo album di Bennett in uscita il 20 settembre. Il duetto in questione, siamo sicuri che oltre che rendere omaggio all’artista scomparsa, sarà l’occasione di ricordare e consacrare questo grande cantante di origini italiane. Inoltre i proventi derivanti dall’acquisto del singolo saranno devoluti in beneficenza, alla fondazione creata dal padre della star per aiutare i giovani tossicodipendenti e alcolisti.
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VUOI FARE LA SPESA SENZA PAGARE? A BUDAPEST È POSSIBILE! di I. S.
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Vi piacerebbe poter fare la spesa senza pagare un centesimo alla cassa e, ovviamente, senza rischiare nessuna sanzione per questo? Beh, in un periodo di crisi economica come quello in cui viviamo, sarebbe decisamente una gran bella possibilità. E se vi dicessimo che in Ungheria tutto questo si può fare? Siete curiosi di saperne di più, non è vero? Bene, vi spieghiamo meglio tutto … Nella capitale ungherese (Budapest) sta per aprire un supermercato davvero speciale dove fare la spesa non sarà più un salasso, ma un vero e proprio piacere. Qui i consumatori potranno aggirarsi tra gli scaffali del negozio e prelevare tutti i prodotti di cui hanno bisogno: dalla crema corpo, al dentifricio, dai cereali per la prima colazione fino al sapone per lavare i capi delicati. E tutto sarà totalmente gratuito. Unica clausola: accettare di dare in cambio un’accu-
rata recensione dei prodotti che si son presi. È stato deciso anche il nome di questo sistema rivoluzionario di acquisto: “tryvertising” (da ‘try’, provare, e ‘advertising’, pubblicità). Insomma una versione decisamente ampliata dei più classici campioncini omaggio che spesso portiamo a casa dopo una spesa effettiva (per lo più in negozi dedicati alla bellezza, fra creme e profumi). Tornando a Budapest: tutta la merce di questi prodotti gratuiti – una volta ricevute le opinioni dei consumatori – verrà ridistribuita in tutti i negozi in una versione migliorata: etichetta, composizione organica, packaging, e tutto ciò che il consumatore consiglia di modificare viene realizzato e lanciato poi sul mercato contando sulla sincerità degli utenti che hanno provato il prodotto in anteprima e il passaparola degli stessi. Per fare parte dei fortunati consumatori sarà necessario dare i propri dati al supermercato ed essere iscritti al gruppo di utenti-prova versando la somma d’iscrizione di appena 5 euro e versando poi annualmente la quota di 20 euro. Assolutamente nulla, in confronto al valore degli acquisti che si potranno portare a casa senza versare un euro. In questo modo, il cliente potrà testare i prodotti e compilare i questionari online utilizzando le proprie credenziali d’iscrizione: solo quando avrà inviato la propria opinione potrà tornare al supermercato e approfittare di nuovo prodotti gratuiti. Utopia? A quanto pare sembra di no. Il sistema funziona anche in Giappone e in India. E in Italia? Arriverà mai questo sistema? Noi lo speriamo!
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JENNIFER ANISTON E IL SUO PRINCIPE AZZURRO di Alessia Strinati
Sembra procedere a gonfie vele la vita sentimentale di Jennifer Aniston, dopo il naufragio del matrimonio con il bell’attore hollywoodiano Pitt, da cui ha fatto non poca fatica a riprendersi, l’attrice americana ha trovato l’amore. Ormai è un mese che si lascia immortalare a fianco del suo compagno Justin Theroux, l’ultimo avvistamento dei paparazzi è stato alle Hawaii, dove i due erano stati invitati nella villa del loro amico Ben Stiller per il Jennifer Aniston e Justin Theroux foto fonte internet compleanno della moglie. Pare proprio che l’attore abbia preso una bella cotta per la Aniston arrivando a lasciare la storica fidanzata Heidi Bivens…e anzi, se la dobbiamo dire tutta, secondo i rumors la loro love story sarebbe nata in clandestinità! Eterna sfortunata in amore, nonostante la bellezza e il successo Jennifer Aniston ha sempre visto tragicamente naufragare le sue love stories, ma sta volta sembra essere diverso, tanto che Justin ha addirittura accompagnato la sua fidanzata a Londra per la presentazione del suo ultimo film “Come ammazzare il capo e vivere felici”, ufficializzando così la loro unione al mondo del jet set. Inoltre, secondo
alcune indiscrezioni pare che i due stessero cercando una casa a Los Angeles dove poter andare a vivere insieme… insomma meglio di così non poteva andare. Dagli ultimi scatti c’è chi addirittura ha parlato di bebè, e a giudicare dall’abbigliamento piuttosto casual e morbido sulla pancia dell’attrice potrebbe anche darsi, ma per ora la coppia non ha ufficializzato nulla. Forese sta volta Jennifer Aniston sembra avercela fatta… che sia lui il suo principe?? Non resta che farle i migliori auguri…e figli maschi!
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Jennifer Aniston e Justin Theroux foto fonte internet
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EMMA E STEFANO SPOSI ENTRO IL 2012!
di Alessia Strinati
Fiori d’arancio in casa Marrone. Eh sì perché per tutti coloro che dubitano degli amori nati sotto i riflettori, per coloro che pensano che quanto si vede in tv debba per forza essere tutto una farsa arriva una clamorosa smenEmma Marrone e Stefano De Martino foto fonte internet tita. Ricorderete tutti le travagliate vicende amorose della coppia nata nel noto talent show “Amici” composta da Emma Marrone e Stefano De Martino e i loro tira e molla. In molti avevano sostenuto che si trattasse dell’ennesimo fuoco di paglia, di un flirt giovanile, senza mai dare troppo peso alle dichiarazioni della cantante, che più volte aveva detto di desiderare un matrimonio e dei figli dal suo compagno. Ebbene, quel giorno sembra essere arrivato. Il padre di Emma Marrone ha, infatti, dichiarato in un’intervista, di aver ricevuto una proposta ufficiale da parte del fidanzato della figlia in cui gli chiedeva di sposarla. “Mi sono reso conto che faceva sul serio, e che stavolta ha davvero messo la testa a posto, ho acconsentito”, ha confessato il papà di Emma, “Ma, mi creda, non è mai facile per un padre lasciare andare la propria figlia”. Non nasconde la gelosia di padre nel non voler lasciare andare la propria figlia, ma ammette che quando Stefano gli ha chiesto la mano della figlia “mi guardava fisso negli occhi, come non aveva mai fatto. E in quegli istanti ho capito che faceva davvero sul serio”. La scappatella con la ballerina Giulia Pauselli sembra essere ormai archiviata, e anche la mamma di Emma ha accolto con entusiasmo la notizia. Non è stata ancora fissata la data, ma il padre garantisce che i due vogliono assolutamente convogliare a giuste nozze entro il 2012!
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LOCHTE NELLA STORIA, BATTUTI I “SUPERCOSTUMI” di Gino Policella
Ryan Lochte foto fonte internet
I Mondiali di nuoto di Shangai vanno in archivio con le due medaglie d’oro storiche della Pellegrini, con un Phelps sottotono che ha comunque fatto man bassa di medaglie, con una Cina tornata a grandissimi livelli davanti al pubblico di casa, ma soprattutto con un Ryan Lochte verro cannibale di questi mondiali che oltre alle medaglie d’oro si porta a casa anche un record di assoluto valore, il primo da quando si è chiusa l’era dei costumoni, un 1:54.00 che supera di un decimo il tempo fissato dallo stesso nuotatore statunitense durante la rassegna iridata di Roma 2009 nei 200 misti. Un mondiale quello capitolino segnato inevitabilmente dai costumi di poliuretano che grazie alla loro consistenza davano agli atleti più spinta di galleggiamento e maggiore fluidità nell’acqua, permettendo di fatto di stabilire durante quella competizione la bellezza di 43 record mondiali, per molti destinati a rimanere imbattuti per anni. Prestazioni che convinsero la Fina a prendere la decisione di bandire questi costumi high tech a partire dal primo gennaio del 2010. Lochte è così diventato il primo a infrangere questa barriera dopo il ritorno al costume di tessuto, per regolamento lungo fino alle ginocchia e con il busto scoperto per gli uomini e le spalle per le donne. Un ritorno all’antico che ha difatti abbassato sensibilmente i crono in tutte le gare visto che per esempio la Pellegrini ha alzato i suoi tempi di quasi tre secondi sia nei 200 che nei 400 rispetto ai suoi stessi record stabiliti nella piscina del Foro Italico. Per questo non ci si aspettava di vedere infranto nessun primato mondiale nello Shangai Oriental Sports Center, e invece Ryan Lochte ha sovvertito questo pronostico e ha stampato davanti a sua maestà
Phelps un crono eccezionale in una delle gare più spettacolari: quei 200 misti durante i quali gli atleti devono fare una vasca da 50 metri per ogni stile. Una gara perfetta fin dalla partenza per il ragazzo di Canandaigua nella contea dell’Ontario, partito con il miglior tempo di reazione tra gli otto nuotatori in gara (0.65 centesimi di secondo) e andato avanti con tre passaggi regolari (24.89 a delfino, 28.59 a dorso e 33.03 a rana) fino all’ultima vasca a stile libero dove con un parziale di 27.49 ha contenuto il ritorno dello Squalo di Baltimora fino a raggiungere quel crono che lo consegna alla storia di questo sport. Un nuovo Campione capace di contendere al coetaneo Phelps (entrambi classe 1984) una leadership continentale che il ragazzo di Baltimora deteneva fin dai suoi primi esordi nelle piscine di tutto il mondo, una condizione che a Pechino 2010 gli ha permesso di diventare l’atleta più medagliato nella storia dei Giochi Olimpici. Ora in vista di Londra 2012 emerge prepotente la figura di Lochte, personaggio estroso e fuori dagli schemi, capace in piscina di virate pazzesche che gli permettono di guadagnare molto sugli altri concorrenti, ma anche disegnatore di scarpe per la Speedo come quelle verdi sgargianti esibite sul podio al momento di ogni premiazione. Un ragazzo da prima pagina, viso pulito, sguardo conquistatore che gli ha permesso di firmare contratti di sponsorizzazioni molto remunerativi, già idolo assoluto degli americani. Riuscirà a essere l’atleta copertina di Londra 2012 confermando le ultime eccezionali prestazioni?
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DUE LOTUS PER L’ARMA DEI CARABINIERI di Giorgio Laurenti
la vettura, l’equipaggiamento di cui è provvista sia stato pensato appositamente per l’Arma: avanzati sistemi di segnalazione d’emergenza della Cita Seconda, l’innovativo apparato di bordo per il controllo del territorio Enhanced Vehicle Automation della Intellitronika, la radio bibanda (gamma 400 e tetra) di ultima generazione VS3000, un defibrillatore e speciali unità portatili di raffreddamento per il trasporto di organi e sangue.
Lotus Evora S foto fonte internet
Per i 150 anni dell’unità nazionale la Lotus ha deciso di regalare all’Arma due Evora S (presentate al salone di Parigi dello scorso anno), le stesse che usano gli agenti di Scotland Yard. Le due vetture andranno saranno usate una Roma e l’altra a Milano per le emergenze di soccorso come il trasporto di organi e di sangue. Realizzata con uno speciale telaio monoscocca in estrusioni di alluminio incollati con resina epossidica e carrozzeria in composit, la Evora S è dotata di propulsore posteriore-centrale e sviluppa una potenza di 350 cavalli, passando da 0 a 100 km/ h in 4,8 secondi per una velocità massima di 277 km/h e un consumo di carburante di 10,2 litri per 100 km nel ciclo misto. Inutile dire che a differenza delle prestazioni di serie del-
Non saranno però molti i carabinieri che avranno la possibilità di mettersi al loro volante, visto che sono stati precedentemente selezionati coloro che hanno partecipato a dei specifici corsi di addestramento offerti dalla casa automobilistica inglese tenutesi sulla pista di Hethel, dove risiede la sede Lotus. Lì hanno avuto la possibilità di apprendere il funzionamento e il modo di sfruttare a pieno il potenziale della vettura. Contentezza da parte di Bahar: “Siamo davvero orgogliosi di avere l’opportunità di collaborare con un’organizzazione prestigiosa e altamente professionale come l’Arma dei Carabinieri. Per un costruttore britannico di dimensioni relativamente piccole come Lotus, questa cosa è motivo di particolare onore, visto che in Italia ci sono marche ricche di fascino che costruiscono grandi automobili granturismo. Le impressioni che abbiamo raccolto durante le prove effettuate dai Carabinieri con la Evora S sul nostro circuito di prova nel Norfolk sono state molto positive. Della nostra coupé sono state apprezzate in modo particolare la reattività e il piacere della guida”.
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VOGLIA DI UN RITOCCHINO: E SE FOSSE SOLO UN DISTURBO MENTALE?! di Ilaria Serrotti
Quando si ricorre alla chirurgia estetica, è innegabile, si tratta del sintomo che qualcosa di noi stessi proprio non ci piace. Talvolta il difetto è macroscopico, evidente agli occhi di tutti e affrontato con serenità dal chirurgo stesso. Ma altre volte al contrario, la perfoto fonte internet sona si “fissa” su un difetto pressoché inesistente (come, ad esempio, un naso un po’ pronunciato). Ebbene, almeno una volta su tre, si tratta di una visione data da un disturbo mentale ben preciso, il cosiddetto “disordine dismorfico” del corpo. Con questa dicitura, s’intende una vera e propria patologia psichiatrica, che rende le persone “cieche” verso la realtà del proprio corpo e le porta a vedere malformazioni o inestetismi dove in realtà – il più delle volte – non ci sono. Chi ne è affetto avverte man mano una crescente preoccupazione per una parte specifica del corpo. Si arriva al limite quando proprio a causa di questa preoccupazione il normale funzionamento della parte in causa inizia a risentirne. In alcuni casi, la persona affetta da questa patologia si rivolge al medico o addirittura a un chirurgo per trovare aiuto, anche se la situazione non comprenderebbe aiuti sanitari se non uno di tipo psicologico. Questo disturbo è soggetto a un andamento molto particolare: può cronicizzarsi o andare e venire con il passare del tempo. La persona arriva addirittura a sentirsi defor-
me, vivendo la situazione come estremamente invalidante e dolorosa. Si tratta di un disturbo che colpisce in maggioranza i giovani, aggiungendo un forte disagio a situazioni spesso già gravi di per sé. Ciò che colpisce – inoltre – è come questo problema stia mano a mano crescendo in modo esponenziale anche tra gli uomini. Il sesso maschile inizia a preoccuparsi troppo del proprio aspetto, al pari delle donne: parliamo di una percentuale di aumento pari al 50%. Spiegano gli esperti: “La bellezza in una società come la nostra è spesso accomunata al successo. La disarmonia tra la forma idealizzata del corpo e quella reale può determinare gravi problemi.Una non accettazione di sé molto strutturata può portare a comportamenti nocivi per la propria salute, disistima, crisi d’identità, depressione”. Pochi giorni fa, sulla rivista ‘Plastic e Reconsutructive Surgery’, è stato pubblicato uno studio a tal proposito, condotto da un gruppo di chirurghi del Belgio, a confermare l’assunto che tra gli amanti della chirurgia estetica questo malessere sia ampiamente diffuso. L’indagine è stata effettuata dall’ospedale universitario di Lovanio e ha coinvolto 266 pazienti che in un periodo di 16 mesi si erano rivolti a diversi chirurghi della zona. Dopo il discorso di rito con il medico, ai pazienti è stato richiesto di comporre un questionario per valutare la presenza di sintomi di dismorfia corporea. Cosa ne è emerso? Che fra tutti coloro che avevano richiesto l’intervento per motivi di salute, la percentuale dei dismorfici si è attestata al 2%. Mentre è schizzata al 43% per coloro che avevano richiesto consulto solamente per motivi estetici. La media finale si è attestata sul 33% di malati, contro una precedente rilevazione del 10% di qualche anno fa.
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IL DAVID DI MICHELANGELO, LA BELLEZZA AL POTERE di Lorenzo Quilici
Durante l’autunno del lontano 1504 il popolo di Firenze partecipò a un avvenimento davvero particolare: dopo alcune giornate di viaggio lungo le tortuose vie cittadine, condotta con la massima cura per evitare anche il minimo danneggiamento, giungeva infine a destinazione, nella splendida cornice di Piazza della Signoria, l’opera che venne subito festeggiata come uno dei più alti capolavori del Rinascimento, divenendone il simbolo stesso: il David di MiDavid foto fonte internet chelangelo. Non c’è opera scultorea più fotografata e ammirata al mondo del David, a tal punto da essere divenuta uno dei simboli, assieme al Colosseo e alla Torre di Pisa, dell’Italia all’estero. Alcuni critici e studiosi ritengono addirittura che essa sia l’oggetto artistico più affascinante nato da mano umana. Dalla fine dell’Ottocento è collocata alla Galleria dell’Accademia, situata in pieno centro, tra piazza del Duomo e piazza San Marco. In piazza della Signoria, dall’entrata di Palazzo Vecchio, sede - a dir poco prestigiosa - del Comune di Firenze, è collocata, fin dal 1910, una copia poiché, come nel caso della celebre statua del Marc’Aurelio in piazza del Campidoglio a Roma, l’originale andava deteriorandosi essendo esposto giorno e notte alle intemperie, nonostante il clima non troppo rigido del capoluogo toscano. In origine la statua
doveva essere collocata fuori dal Duomo, ma data la sua bellezza e il suo alto valore simbolico si decise di posizionarla ambiziosamente fuori Palazzo Vecchio, come simbolo delle virtù civili. Una copia a grandezza naturale, fatta nel 1846, si trova a piazzale Michelangelo, celebre terrazza panoramica sulla città e innumerevoli altre sono le altre riproduzioni sparse per tutto il mondo: dagli Stati Uniti alla Germania, per passare a Gerusalemme che ricevette dal Comune di Firenze una copia (vestita però) della celebre opera. Il genio di Michelangelo, che all’epoca stava lavorando già
Due vite che cambiano
per sempre… e una è la tua
Scopri come!
segue a pag. 23
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continua ds pag. 22
David foto fonte internet
per la Cappella Sistina, rappresenta al meglio il primato culturale che Firenze aveva su tutto l’Occidente. L’opera incarna il personaggio biblico David nell’atto fisico precedente allo scontro con il gigante Golia, avversario del suo popolo: grazie a una fionda riesce ad avere la meglio su di lui, diventando così re ed entrando nella leggenda. David, in tutta la sua possenza e maestosità, è rappresentato, attraverso il marmo bianco, con un realismo che né prima né dopo ha avuto pari: si rimane impressionati dalla grande espressività che ha la statua, ricavata grazie a una particolare cura per i dettagli del corpo umano. Molteplici sono stati i danneggiamenti che ha subito, non solo a causa dei fenomeni atmosferici, quali fulmini e saette, ma a cavallo tra il Cinquecento e il Seicento, ha subito vari danni dovuti a molteplici sommosse popolari di cui è stato muto testimone. Un grave danneggiamento l’ha poi avuto pochi anni fa, nel 1991, quando uno squilibrato attaccò il David con un martello (la medesima cosa avvenne negli anni ’70 a un’altra scultura di Michelangelo, la Pietà conservata nella Basilica di San Pietro). Fortunatamente, la maestria dei restauratori riuscì a risanare le ferite. Plurimi, nel corso dei cinquecento anni di vita, sono stati i restauri: l’ultimo, mediante l’utilizzo di sofisticatissimi laser, nel 2003, in occasione del cinquecentesimo anniversario. La Firenze contemporanea al David era la città che univa sapientemente l’arte a fiorenti commerci trovandosi a essere il fulcro della più grande rinascita culturale mai avvenuta nella storia: il Rinascimento.
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TEENAGE DREAM Buongiorno! Per il Video del Giorno di oggi abbiamo scelto per voi una canzone di Katy Perry che mette il buonumore al primo ascolto e scatena la voglia di muoversi! Ladies and Gentlemen, questa è ‘Teenage Dream’’! Buona visione e buon ascolto!
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