Le biblioteche di pubblica lettura degli enti territoriali (anno 2013)
Roma, 4 dicembre 2014
L’indagine
Centro per il libro e la lettura
L’indagine statistica sulle biblioteche di pubblica lettura degli enti territoriali è stata promossa dal Centro per il Libro e la Lettura e condotta dall’Associazione Italiana Biblioteche in collaborazione con l’Anci, le Regioni e le Province autonome. Le Regioni e le Province autonome che hanno partecipato alla rilevazione con un ruolo attivo e hanno avuto un coinvolgimento diretto nella produzione dei dati sono: Campania, Sardegna, Toscana, Provincia di Trento, Valle d’Aosta e Veneto. I dati raccolti sono relativi all’anno 2013
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Somministrazione del questionario La rilevazione è stata effettuata tramite la somministrazione on-line di un questionario in formato elettronico corredato delle definizioni e istruzioni necessarie per una corretta compilazione. La compilazione è avvenuta ad opera responsabili di ciascuna biblioteca in elenco.
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I dati rilevati Il campo dell’indagine è molto esteso, pertanto nel definire i contenuti informativi del questionario si è cercato di focalizzare l’attenzione su un numero circoscritto e selezionato di argomenti ritenuti fondamentali per la descrizione delle caratteristiche anagrafiche e strutturali delle biblioteche. Il questionario è articolato in 9 sezioni tematiche: 1. Dati anagrafici ed eleggibilità; 2. Sede; 3. Apertura al pubblico; 4. Visite; 5. Iscritti al prestito; 6. Prestiti e servizi; 7. Dotazione documentaria; 8. Personale; 9. Attività culturali e comunicazione. Nella redazione del questionario si è fatto costante riferimento agli standard internazionali ISO 2789:2013 (International Library Statistics) e ISO 11620:2008 (Library Performance Indicators).
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Le biblioteche coinvolte nell’indagine L’indagine ha interessato complessivamente 5.842 unità iscritte nell’elenco iniziale. Le unità risultate rispondenti sono state 3.896 (pari al 67% del totale).
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Le biblioteche rispondenti Regioni
I dati di Campania, Sardegna, Toscana, Valle d’Aosta, Veneto e Provincia autonoma di Trento sono stati raccolti e forniti dai rispettivi uffici competenti sulla base di un questionario condiviso. Proprio per tale motivo generalmente in queste regioni (salvo alcune eccezioni) si riscontrano percentuali di risposta più elevate rispetto alle restanti.
Abruzzo Basilicata Calabria Campania* Emilia Romagna Friuli Venezia Giulia Lazio Liguria Lombardia Marche Molise Piemonte Provincia di Bolzano Provincia di Trento* Puglia Sardegna* Sicilia Toscana* Umbria Valle d'Aosta* Veneto*
Risposte % 36% 39% 48% 24% 82% 89% 61% 59% 67% 72% 48% 70% 75% 95% 52% 96% 51% 93% 68% 82% 82%
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Gli indicatori calcolati Per una valutazione corretta dei risultati e per un confronto territoriale si deve tener conto non solo dei dati quantitativi assoluti, ma anche della loro adeguatezza rispetto alla realtà specifica in cui le biblioteche operano. A tal fine sono stati calcolati gli indicatori elaborati dall’AIB (Linee guida per la valutazione delle biblioteche pubbliche italiane, Roma, 2000) che tengono conto della popolazione residente come variabile di standardizzazione.
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Gli indicatori calcolati Gli indicatori vengono presentati graficamente a livello di aree geografiche e a livello nazionale.
Gli indicatori nazionali e delle macro-aree sono stati calcolati in rapporto alla popolazione residente nei comuni in cui sono ubicate le biblioteche che hanno fornito i dati.
N.B. Dal momento che non si posseggono i dati relativi alla totalità delle biblioteche presenti sul territorio nazionale, il dato nazionale va considerato come un parametro orientativo.
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Le aree geografiche Per la suddivisione in aree geografiche del territorio nazionale si è fatto riferimento alla Nomenclatura delle Unità Territoriali per le statistiche dell’Italia (NUTS:IT) definite da Eurostat. I codici NUTS ripartiscono il Paese in 5 aree: 1.Nord-Ovest: Piemonte, Valle d’Aosta, Liguria, Lombardia. 2.Nord-Est: Trentino-Alto Adige, Veneto, Friuli-Venezia Giulia, Emilia-Romagna. 3.Centro: Toscana, Umbria, Marche, Lazio. 4.Sud: Abruzzo, Molise, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria. 5.Isole: Sicilia, Sardegna.
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I dati
La dimensione delle strutture bibliotecarie Viene valutata utilizzando l’indice di superficie che mette in relazione la superficie dell’area destinata al pubblico con la popolazione residente in quanto utenza potenziale della biblioteca. Indice di superficie: (area dei servizi al pubblico/popolazione) x 10
Il valore di tale indice è pari a 0,27 mq per 10 abitanti. Al di sopra del valore nazionale si collocano le Isole, l’area Nord-Ovest e l’area Nord-Est
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I dati
I posti a sedere L’indice di posti a sedere consente di individuare il numero di posti a sedere disponibili ogni 1.000 abitanti. Indice di posti a sedere: (posti a sedere/popolazione) x 1.000
Il valore di tale indice per lo scorso anno è di 2,7 posti a sedere per 1.000 abitanti, con valori più alti registrati nelle Isole e in tutta l’area settentrionale del Paese.
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Percentuale dei posti riservati a bambini e/o ragazzi in rapporto al numero dei posti totali Il 17,7% delle biblioteche riserva ai suoi utenti più giovani fino ad un quarto delle postazioni disponibili, il 43,6% ne riserva fino alla metà e il 22,8% degli intervistati dichiara di destinare loro più della metà dei posti a sedere presenti nella struttura.
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I dati
Le postazioni connesse ad Internet ed il wi-fi L’accessibilità ad Internet viene valutata attraverso l’indice di postazioni Internet pro-capite che consente di individuare il numero di postazioni connesse disponibili ogni 1.000 abitanti. Indice di accessibilità ad Internet: (postazioni Internet/popolazione) x 1.000
Disponibilità connessione wi-fi No 45% Sì 55%
Si registra un indice pari a 0,2 con valori leggermente più elevati solo nell’area nord-occidentale del Paese.
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I dati
Orario di apertura al pubblico Il modo più corretto per valutare l’effettiva accessibilità delle biblioteche è quello di utilizzare l’indice di apertura che consente di rilevare in maniera ponderata le ore settimanali di apertura nelle diverse fasce orarie.
Indice di apertura: (ore di apertura mattutina/3) + ore di apertura pomeridiana, serale e del sabato
Un valore lievemente inferiore rispetto a quello nazionale (pari a 21,5) si rileva solo nell’area nordoccidentale del Paese.
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I dati
Patrimonio librario Mettendo in relazione il patrimonio documentario posseduto con la popolazione, l’indice di dotazione documentaria consente di verificare l’adeguatezza della collezione moderna in rapporto all’utenza potenziale.
Indice di dotazione documentaria: dotazione documentaria/popolazione
Nel 2013 il dato nazionale si attesta a 1,9 volumi per abitante. Nettamente superiore al dato nazionale è il valore rilevato nell’area Nord-Est del Paese, mentre decisamente più basso è il numero di volumi pro-capite disponibile al Centro e al Sud.
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Percentuale di libri per bambini e/o ragazzi in rapporto al numero dei libri complessivi Il 58,7% dei rispondenti afferma che la propria dotazione libraria è costituita fino ad un quarto da libri per un pubblico non adulto, mentre il 35,8% delle biblioteche possiede un patrimonio librario costituito fino alla metà da volumi specifici per questa tipologia di utenza.
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I dati
Incremento del patrimonio librario Al fine di valutare la vitalità delle biblioteche in termini di impegno profuso per aumentare e mantenere aggiornata l’offerta documentaria, è utile valutare l’indice di incremento della dotazione documentaria che mette in relazione gli acquisti con la popolazione. Percentuale dei libri per bambini Indice di incremento della dotazione documentaria: e/o ragazzi acquistati in rapporto (acquisti/popolazione) x 1.000 agli acquisti complessivi
Il dato nazionale si assesta a 42,4 volumi ogni 1.000 abitanti. Valori nettamente più bassi si riscontrano al Centro e al Sud.
Per il 29% delle biblioteche l’acquisto di libri per i più giovani ha rappresentato fino ad un quarto degli acquisti totali e per il 48% dei rispondenti fino alla metà.
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Spesa per acquisto di materiale bibliografico Al fine di verificare l’adeguatezza delle risorse economiche destinate all’incremento del patrimonio librario rispetto all’utenza potenziale, occorre valutare l’indice di spesa per acquisti di materiale bibliografico.
Nel 2013, per l’acquisto di libri e altro tipo di materiale bibliografico, sono stati spesi 0,88 € pro-capite. Si riscontrano valori più elevati nel Centro-Nord e più bassi nelle Isole e al Sud, dove si raggiunge appena quota 0,37.
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I dati
Presenze Al fine di verificare l’attrattiva che la biblioteca esercita sui cittadini è utile calcolare l’indice di frequentazione che rapporta il totale delle visite annuali alla popolazione. Indice di frequentazione: visite/popolazione
Valori superiori rispetto a quello nazionale (0,87) sono registrati in tutta l’area settentrionale del Paese, mentre valori sensibilmente inferiori si rilevano al Sud.
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I dati
Iscritti al prestito L’indice di impatto definisce la percentuale degli iscritti al prestito sul totale della popolazione. Tale indice consente di verificare l’impatto della biblioteca sui suoi potenziali utenti, vale a dire il suo radicamento nel territorio di riferimento.
Indice di impatto: (iscritti al prestito/popolazione) x 100
Analogamente alle presenze, anche in questo caso valori superiori rispetto al dato nazionale (pari a 9,55) si registrano nel nord della penisola, mentre un valore significativamente più basso si riscontra al sud.
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Iscritti al prestito: distribuzione per sesso e nazionalità Percentuale media di iscritti attivi al prestito distinti per sesso
La percentuale media dei cittadini italiani iscritti al prestito risulta nettamente superiore rispetto a quella degli utenti stranieri: 92,7% di Italiani e 7,3% di stranieri. I valori registrati sono abbastanza omogenei in tutta la penisola.
Percentuale media di iscritti attivi al prestito distinti per nazionalità
Per quanto riguarda il sesso, analogamente allo scorso anno, la percentuale media più alta si registra per le donne (61,2% rispetto al 38,8% degli uomini). Tali valori sono costanti in tutto il Paese
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I dati
Iscritti al prestito: distribuzione per età Percentuale media di iscritti attivi al prestito distinti per età
Più complessa risulta l’analisi relativa all’età degli utenti. Dal confronto fra le diverse aree geografiche emergono interessanti e sostanziali differenze, tra le quali è interessante rilevare la decisiva prevalenza di utenti con un’età compresa tra 15 e 34 anni al Centro, di utenti over 65 nelle Isole e di un’utenza giovanissima (con un’età inferiore ai 9 anni) nelle biblioteche del Sud.
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Prestiti
Al fine di valutare l’efficacia delle biblioteche e la loro capacità di promuovere l’uso delle raccolte, si ricorre all’indice di prestito che rileva il numero di prestiti effettuati nel corso dell’anno rispetto alla popolazione. Indice di prestito: prestiti/popolazione
A livello nazionale si rileva un dato pari a 0,89 volumi prestati pro-capite, con valori più elevati nell’area settentrionale e nelle Isole
Percentuale di prestiti a bambini e/o ragazzi in rapporto ai prestiti complessivi
Presso il 29% delle biblioteche intervistate il prestito di volumi a bambini e/o ragazzi abbia costituito fino ad un quarto dei prestiti complessivi, mentre presso il 47% delle strutture tali prestiti abbiano rappresentato dal 25 al 50% dei prestiti effettuati complessivamente nel corso dell’anno.
I dati
Prestiti di e-book
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Si conferma la bassa percentuale, già rilevata lo scorso anno, di biblioteche che offrono un servizio di prestito di e-book (18% circa).
Adesione al Sistema Bibliotecario Nazionale
Pubblicazione del proprio catalogo in un Opac di rete
Numerose sono le biblioteche che aderiscono a SBN e quelle che pubblicano il proprio catalogo in un Opac di rete
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I dati
Servizi Servizi per particolari categorie di utenti
Attività per bambini e ragazzi
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I dati
Risorse umane L’indice di dotazione del personale mette in relazione il numero di unità lavorative (calcolato in FTE) con la popolazione, al fine di verificare l’adeguatezza della dotazione di risorse umane rispetto all’utenza potenziale. Indice di dotazione del personale: (FTE/popolazione) x 2.000
Risorse umane per tipologia contrattuale
A livello nazionale le biblioteche dispongono di 0,33 unità lavorative per 2.000 abitanti, con valori leggermente inferiori al Centro (0,29) e al Sud (0,24). Solo le Isole, con 0,54 unità lavorative per 2.000 abitanti.
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I dati
Attività e comunicazione Attività culturali
Strumenti di comunicazione