Le analisi di bilancio Salvatore Loprevite
Dott. Salvatore Loprevite
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Sommario 1) I principi generali di riclassificazione del Conto Economico: le aree della gestione aziendale e le configurazioni parziali del reddito 2)Criteri di riclassificazione del Conto Economico: 2.1) Lo schema a ricavi e costi del venduto; 2.2) Lo schema a valore e costi della produzione; Dott. Salvatore Loprevite
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Sommario 3) Il sistema degli indici di bilancio: 3.1) Indici di bilancio per l’analisi della solidità patrimoniale; 3.2) Indici di bilancio per l’analisi della liquidità; 3.3) Gli indici per l’analisi della redditività netta: il R.O.E e le sue determinanti 3.4) Gli indici per l’analisi della redditività operativa: il R.O.I e le sue determinanti
4)
Le analisi per flussi: l’analisi del flusso di CCN e l’analisi del flusso di cassa;
Dott. Salvatore Loprevite
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Sommario 5) Significato e limiti delle analisi di bilancio per indici e per flussi
Dott. Salvatore Loprevite
2
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1)
Conto economico
Reddito di esercizio Componenti negativi di reddito di competenza dell'esercizio
Componenti positivi di reddito di competenza dell'esercizio
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1) segue
Gestione dei tributi
Gestione Finanziaria
Conto economico Proventi e oneri straordinari
Reddito di esercizio
Gestione Caratteristica
Gestione Patrimoniale
Dott. Salvatore Loprevite
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1) Le aree della gestione aziendale
La gestione caratteristica: è costituita da tutte quelle operazioni che attengono alla attività caratteristica dell’azienda, ossia da tutte le operazioni che identificano la funzione economico-tecnica dell’azienda stessa La gestione patrimoniale (o accessoria): è costituita da tutte le operazioni connesse all’investimento di disponibilità monetarie in attività non caratteristiche La gestione finanziaria: è costituita dalle operazioni di ricerca, selezione e acquisizione delle fonti esterne a titolo di credito e dalle operazioni di rimborso e remunerazione dei crediti ottenuti; La gestione dei tributi: è costituita dalle operazioni di liquidazione e pagamento dei tributi; Dott. Salvatore Loprevite
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1) segue
Le principali finalità del processo di riclassificazione del conto economico 1) Ottenere, mediante un riposizionamento dei diversi valori che compaiono nel Conto Economico, informazioni circa il contributo che le diverse gestioni hanno fornito alla realizzazione del reddito complessivo 2) Esprimere dei giudizi tendenziali sul reddito, ossia considerare le possibilità che un analogo risultato reddituale si manifesti anche negli esercizi futuri 3) Ottenere dei risultati intermedi in termini di reddito da utilizzare nella costruzione di indicatori idonei ad esprimere giudizi sulla redditività dell'azienda Dott. Salvatore Loprevite
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2) I criteri di riclassificazione del Conto Economico L o s c h e m a g e n e r a le d i r ic la s s ific a z io n e d e l c o n to e c o n o m ic o P r o v e n t i d e r iv a n t i d a ll a g e s t i o n e c a r a t t e r is t i c a a l n e t t o d e ll e r e t t if ic h e
G e s tio n e c a r a t t e r is t ic a
C o s t i d e lla g e s t i o n e c a r a t t e r is t ic a
R e d d ito o p e r a tiv o d e lla g e s tio n e c a r a tte r is tic a P r o v e n t i d e ll a g e s t io n e p a t r im o n i a le
G e s tio n e p a t r im o n ia le
O n e r i d e lla g e s t i o n e p a t r i m o n ia l e
R e d d ito o p e r a tiv o O n e r i f i n a n z ia r i
G e s tio n e f in a n z i a r ia
R is u lta to lo r d o d i c o m p e te n z a C o m p o n e n t i p o s it iv i s t r a o r d in a r i d i r e d d it o C o m p o n e n t i n e g a t iv i s t r a o r d in a r i d i r e d d it o
P ro v e n ti e o n e ri connessi a a c c a d im e n t i s t r a o r d in a r i
R is u lta to p r im a d e lle im p o s t e Im p o s te
G e s tio n e d e i t r ib u t i
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R e d d ito n e tto
2) segue
Lo schema appena esposto rappresenta un modello generale di riferimento. In verità, esistono diverse alternative di riclassificazione che conducono a differenti modelli di C.E. riclassificato. Le differenze riguardano la prima delle cinque sezioni dello schema, ossia quella in cui sono posizionati i componenti di reddito della gestione caratteristica con la cui somma algebrica si perviene alla determinazione del R.O.della Gestione Caratteristica Dott. Salvatore Loprevite
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2) segue
Le differenze riguardano la prima delle cinque sezioni
Proventi derivanti dalla gestione caratteristica al netto delle rettifiche
Gestione caratteristica
Costi della gestione caratteristica
Reddito operativo della gestione caratteristica
Dott. Salvatore Loprevite
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2) segue
Lo schema a ricavi e costo del venduto
In questo schema il reddito operativo della Gestione Caratteristica si ottiene dalla seguente differenza: + ricavi netti di vendita - costo del venduto. ____________________________ = Reddito operativo della gestione caratteristica Il costo del venduto si ottiene dalla seguente somma algebrica: + rimanenze iniziali + costi della produzione - rimanenze finali. Dott. Salvatore Loprevite
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2) segue
Lo schema a ricavi e costo del venduto (segue)
Per migliorare la capacità informativa del modello i costi della produzione possono essere classificati per destinazione, distinguendo i costi di produzione industriale dagli altri costi (amministrativi, commerciali) + rimanenze iniziali + costi industriali della produzione - rimanenze finali Classificazione per ___________________________ destinazione = Costo industriale del venduto - Costi commerciali - Costi amministrativi +/- Proventi e oneri tipici ____________________________ = R.O. della gestione Caratteristica
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2) segue
In questa seconda versione il modello consente di mettere in evidenza una importante grandezza che è il risultato lordo industriale Ricavi netti di vendita - Costo industriale del venduto __________________________________ = Risultato lordo industriale
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Schem a di C .E . riclassificato Mod ello a ricavi e co sto del venduto
2) segue 1 2 3 4 5 6 7 8 9
R icavi lordi di vendita R esi su vendite R icavi n etti di vendita R im anenze iniziali di m aterie, sem ilavorati e prodotti Acquisti di m aterie C osti del personale (industriale) Altri costi industriali R im anenze finali di m aterie, sem ilavorati e prodotti C osto industriale del venduto
10 R isultato lordo industriale
(1-2)
(4+5+6+7-8)
(3-9)
11 C osti com m erciali 12 C osti am m inistrativi 13 Proventi e oneri tipici vari
14 R eddito operativo della gestione caratteristica
(10-11-12-13)
15 Proventi della gestione patrim oniale 16 O neri della gestione patrim oniale
16 R eddito operativo
(14+15-16)
17 O neri finanziari
18 R isultato lordo di com petenza
(16-17)
19 Proventi straordinari 20 O neri straordinari
21 R isultato prim a delle im poste 22 Im poste
(18+19-20)
Dott. Salvatore Loprevite
23 R eddito netto
15
(21-22)
2) segue
Si riclassifichi secondo lo schema a ricavi e costo del venduto il seguente Conto Economico. Conto economico
Costi Costi per acquisto di materie prime Ammortamento mobili uffici amministr. Ammortamento attrezzature industriali Interessi passivi su mutui Fitti passivi Costi per consulenze commerciali Imposte e tasse Accantonamento trattamento di fine rapporto Energia elettrica Retribuzioni del personale Rimanenze iniziali di merci TOTALE COSTI Utile di esercizio
Ricavi 100 Ricavi di vendita 20 Proventi finanziari 30 Rimanenze finali di merci 5 8 12 8 3 2 35 20 243 TOTALE RICAVI 25
TOTALE A PAREGGIO
268
TOTALE A PAREGGIO
Dott. Salvatore Loprevite
8
230 20 18
268
268 16
Schem a di C .E. riclassificato Modello a ricavi e costo del venduto
2) segue 1 2 3 4 5 6 7 8 9
R icavi lordi di vendita R esi su vendite R icavi netti di vendita R im anenze iniziali di m aterie, sem ilavorati e prodotti Acquisti di m aterie C osti del personale (industriale) Altri costi industriali R im anenze finali di m aterie, sem ilavorati e prodotti C osto industriale del venduto
230 230 20 100 35 43 18 180
10 R isultato lordo industriale
50
11 C osti com m erciali 12 C osti am m inistrativi 13 Proventi e oneri tipici vari
12 20
14 Reddito operativo della gestione caratteristica 15 Proventi della gestione patrim oniale 16 O neri della gestione patrim oniale
16 Reddito operativo
18 20
38
17 O neri finanziari
5
18 Risultato lordo di com petenza
33
19 Proventi straordinari 20 O neri straordinari
21 Risultato prim a delle im poste 22 Im poste
23 Reddito netto
33
Dott. Salvatore Loprevite
8
17
25
2) segue
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Lo schema a valore e costi della produzione
In questo schema il reddito operativo della Gestione Caratteristica è ottenuto per differenza tra il valore della produzione e i costi corrispondenti classificati per natura: + valore della produzione - costi della produzione. ____________________________ = Reddito operativo della gestione caratteristica Il valore della produzione si ottiene dalla seguente somma algebrica: + Ricavi netti di vendita + Rimanenze finali di prodotti finiti - rimanenze iniziali di prodotti finiti Dott. Salvatore Loprevite 18 + altri proventi tipici.
Schem a di C .E. riclassificato Modello a ricavi e costo del venduto
2) segue 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12
R icavi lordi di vendita R esi su vendite R icavi netti di vendita R im anenze finali di prodotti R im anenze iniziali di prodotti Proventi e oneri tipici vari Valore della produzione R im anenze iniziali di m aterie prim e R im anenze finali di m aterie prim e Am m ortam enti C osti del personale C osti per servizi
(1-2)
(3+4-5+6)
13 R eddito operativo della gestione caratteristica
(7-8+9-10-11-12
14 Proventi della gestione patrim oniale 15 O neri della gestione patrim oniale
16 R eddito operativo
(13+14-15)
17 O neri finanziari
18 R isultato lordo di com petenza
(16-17)
19 Proventi straordinari 20 O neri straordinari
21 R isultato prim a delle im poste 22 Im poste
23 R eddito netto
(18+19-20)
Dott. Salvatore Loprevite
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(21-22)
3) Il sistema degli indici di bilancio
Conto Economico
Stato Patrimoniale
Riclassificazione
Miglioramento della capacità segnaletica dei prospetti di bilancio
Calcolo degli indici
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3) segue
Gli indici di bilancio costituiscono un sistema ampio e articolato. Il riferimento al concetto di sistema è essenziale per cogliere pienamente il loro significato. I vari indici, infatti, sono tra loro interdipendenti; le analisi condotte con il loro impiego devono mettere in luce queste interdipendenze al fine di cogliere i legami tra i diversi aspetti della gestione aziendale e, per questa via, risalire alle cause dei fenomeni. Nell’ambito di questo sistema, è possibile distinguere per finalità conoscitive tre gruppi di indici: a) Indici per l’analisi della redditività netta e operativa; b) Indici per l’analisi della solidità patrimoniale; c) Indici per l’analisi della situazione di liquidità Dott. Salvatore Loprevite
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3) segue: Gli indici per l’analisi della redditività netta
ROE (Return on equity)=
RO CI
X
CI CN
Of CT
%
X
Rapporto di indebitamento
ROI
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RN CN
RN RO
Incidenza del risultato netto sul risultato operativo
Il rapporto in questione esprime l'onerosità del capitale di terzi. L'effetto complessivo della leva finanziaria dipende da tale indice, perché se esso > ROI si è certi che i soli oneri finanziari riducono il RN rispetto al reddito operativo in una misura tale per cui l'effetto demoltiplicativo di RN/RO sarà più grande dell'effetto moltiplicativo della leva finanziaria Dott. Salvatore Loprevite 22
3) segue: Qual è il significato del ROE? Come possono essere utilizzate le informazioni ottenibili dalla sua analisi?
Il ROE è un indicatore sintetico della redditività aziendale, e può essere utilizzato per esprimere giudizi sull’attitudine dell’azienda a produrre adeguate remunerazioni per i conferenti di capitale. L’analisi delle redditività netta considerata nelle sue diverse determinanti consente di esprimere giudizi circa i fattori (i quali, comunque, vanno ulteriormente visti nelle loro cause determinanti) che hanno influito sull’andamento della redditività aziendale. Dott. Salvatore Loprevite
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3) segue: Caso
Caso società Beta
(Partendo dai bilanci riclassificati che sono stati forniti calcolare, per i tre anni considerati, iI ROE, il ROI, il rapporto di indebitamento, il tasso di incidenza del reddito netto sul reddito operativo e l’onerosità del capitale di credito. Dopodiché, spiegare a quali fattori sono riconducibili le riduzioni del ROE osservabili di anno in anno.
Dott. Salvatore Loprevite
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3) segue:
IL ROI ROI (Return on investiment)=
RO RV
RO CI
%
X
RV CI
La redditività del capitale investito corrisponde al prodotto tra la redditività delle vendite per il <> di detto capitale (triangolo di Du Pont)
ROS (return on sales)
Rotazione del capitale investito
Rotazione del CCL
Struttura dei costi: conti economici a valori percentuali (common size)
RV/AC
Di cui possono essere analizzate determinanti quali la rotazione dela magazzino (Cv/M o sue singole componenti) e il tasso di rotazione dei crediti commerciali (RV/Crediti)
Var. % RO/Var. % Quantità prod. Leva operativa
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3) segue:
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IL ROI
Dott. Salvatore Loprevite
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MLC/RO
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3) segue: Qual è il significato del ROI? Come possono essere utilizzate le informazioni ottenibili dalla sua analisi?
Il ROI è un indicatore sintetico dell’efficienza economica dell’attività di produzione svolta dall’impresa. I due fattori che lo determinano, infatti, esprimono due aspetti fondamentali dell’efficienza economica della produzione: a) La relazione tra prezzi di vendita e corrispondenti costi operativi b) il grado di utilizzo delle risorse impiegate
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3) segue: Caso
Caso società Beta
(Partendo dai bilanci riclassificati che sono stati forniti e partendo dal ROI già calcolato, calcolare, per i tre anni considerati, iI ROI (nella sua variante di redditività del capitale investito nella gestione caratteristica), il ROS ed il tasso di rotazione del capitale investito. Dopodiché, spiegare a quali fattori sono riconducibili le riduzioni del ROI osservabili di anno in anno.
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3) segue: La solidità patrimoniale
La solidità patrimoniale
La solidità patrimoniale d’impresa evoca il concetto di dipendenza verso i terzi finanziatori. L’analisi di solidità patrimoniale, quindi, in prima approssimazione può essere condotta facendo riferimento ad indici quali la leva finanziari o altri indici che esprimono, più o meno direttamente, il rapporto di composizione tra le fonti esterne e le fonti interne.
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3) segue: La solidità patrimoniale
La solidità patrimoniale
Più in generale, è possibile calcolare vari indici di composizione (tanto delle attività quanto delle passività) attraverso l’elaborazione dello Stato Patrimoniale a valori percentuali (analisi verticale). Questi indici forniscono informazioni circa il grado di rigidità degli impieghi e delle fonti. E’ possibile, inoltre, calcolare vari indici di copertura, i quali forniscono significative informazioni circa la relazione tra fonti e impieghi, anch’esse estremamente importanti ai fini della valutazione della solidità patrimoniale Dott. Salvatore Loprevite
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3) segue: La solidità patrimoniale La solidità patrimoniale Indici di composizione
AC CI
Questo indice può essere assunto come indicatore del grado di elesticità degli impieghi
CI
Analogamente al primo, questo indice può essere assunto come indicatore del grado di rigidità degli impieghi
FT+CN CI
Questo indice può essere assunto come indicatore del grado di rigidità delle fonti
Imm
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3) segue: La solidità patrimoniale La solidità patrimoniale Autonomia Finanziaria CN FT
CN CI
CI CN
Esprime la proporzione fra i mezzi propri e i mezzi di terzi
E' il reciproco del rapporto di indebitamento. Esprime il peso assunto dai mezzi propri nella provvista del capitale Può essere anch'esso utilizzato, perché esprime indirettamente il fenomeno di cui si tratta
Dott. Salvatore Loprevite
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3) segue: La solidità patrimoniale
Gli indici che abbiamo appena preso in esame, non considerano quella che è la composizione dell’attivo. Si potrebbe, infatti, presentare il caso di aziende con lo stesso rapporto di indebitamento (e, quindi, con lo stesso grado di autonomia finanziaria) ma con una diversa composizione dell’attivo. Una con molte immobilizzazioni tecniche che non sono coperte con mezzi propri, l’altra con poche immobilizzazioni tecniche abbondantemente coperte dal capitale proprio. E’ chiaro che il giudizio sulla solidità patrimoniale cambia. Possiamo, infatti, dire, che la prima azienda è meno solida della seconda. Dott. Salvatore Loprevite
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3) segue: La solidità patrimoniale
E’ necessario, quindi, considerare la copertura delle immobilizzazioni. Ciò può essere fatto attraverso veri indici espressi in forma di rapporto o in forma di margine (differenza). La figura che segue ci consente di comprendere la problematica e di individuare importanti indici che possono essere utilizzati per migliorare il giudizio sulla solidità patrimoniale d’impresa
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3) segue: La solidità patrimoniale Grado di copertura della immobilizzazioni con capitale proprio Capitale proprio/Immobilizzazioni Grado di copertura della immobilizzazioni con fonti a lungo Capitale proprio+Passivo consolidati/Immobilizzazioni
Attivo corrente (Impieghi a breve)
Passivo corrente
CAPITALE CIRCOLANTE NETTO MARGINE DI STRUTTURA DI SECONDO LIVELLO
Passivo consolidato
Attivo immobilizzato (Impieghi a medio/lungo Periodo)
Capitale netto MARGINE DI STRUTTURA
CCN Dott. Salvatore Loprevite
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3) segue: La solidità patrimoniale
Caso società Beta
(Partendo dai bilanci riclassificati che sono stati forniti calcolare i più importanti indici per esprimere un giudizio sulla solidità patrimoniale dell’impresa Beta
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3) segue: La liquidità
La liquidità
La liquidità esprime l’attitudine dell’azienda a far fronte agli impegni di pagamento a breve termine assunti con gli investimenti a breve. Per comprendere la logica degli indicatori di equilibrio finanziario bisogna considerare il principio generale di correlazione fonti/impieghi
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3) segue: La liquidità
La correlazione fonti/impieghi
Per mantenere una struttura patrimoniale equilibrata e un tendenziale equilibrio finanziario è necessario che le attività a breve (impieghi) siano finanziate con passività (fonti) a breve.
FONTI A
IMPIEGHI A BREVE
BREVE
Dott. Salvatore Loprevite
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3) segue: La liquidità
La correlazione fonti/impieghi
Se il principio è rispettato la struttura del patrimonio sarà simile a quella riportata nella figura. Le analisi di bilancio evidenzieranno un CCN ed un margine di struttura di secondo livello entrambi positivi.(Notare che le due grandezze coincidono in termini di valore) Attivo corrente (Impieghi a breve)
Passivo corrente
CAPITALE CIRCOLANTE NETTO MARGINE DI STRUTTURA DI SECONDO LIVELLO
Attivo immobilizzato (Impieghi a medio/lungo Periodo)
Passivo Consolidato (fonti a medio/lungo) MARGINE DI STRUTTURA
CCN
3) segue: La liquidità
Dott. Salvatore Loprevite
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Indici di liquidità
Oltre al CCN, che è un importante indicatore di equilibrio finanziario, è possibile fare riferimento a due importanti indicatori espressi in forma di rapporto: Indici di liquidità AC PC
Indice di liquidità generale
AC-Disp. PC
Indice di liquidità primaria (acid test ratio )
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3) segue: CAso
Caso società Beta
(Partendo dai bilanci riclassificati che sono stati forniti calcolare i più importanti indici per esprimere un giudizio sulla liquidità dell’impresa Beta
Dott. Salvatore Loprevite
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41