LA RISTRUTTURAZIONE EDILIZIA ED ENERGETICA DI COMPLESSI CONDOMINIALI: RIQUALIFICAZIONE DELL’ESISTENTE E AMPLIAMENTI VOLUMETRICI Le abitazioni temporanee previste sul tetto dell’edificio situato in via Precacesa a Lodi, nascono dalla richiesta di fornire residenze a termine per alloggiare studenti, docenti, ricercatori universitari. Le proposte emerse alla fine di una ricerca svolta in ambito architettonico, antropologico e sociale/temporale portano a 2 tipi di interventi denominati A e B. L’intervento A considera la possibilità di insediare oltre il tetto dell’edificio esistente, una comunità temporanea di studenti/docenti, in grado di integrarsi con la comunità permanente dei residenti. Per garantire questa integrazione, entrambe le comunità impiegano i medesimi collegamenti verticali (scale e ascensori) e i medesimi servizi.
L’intervento prevede una stecca residenziale sollevata sopra il tetto, adibita a residenza, che corre lungo tutta la lunghezza dell’edificio creando un ulteriore piano sottostante e coperto, che presenta delle tamponature trasparenti a seconda delle destinazioni funzionali. Questo piano di servizi è pensato come il luogo di “compensazione” tra le due comunità perché le attività previste aumentano la qualità del luogo e dell’abitare; e come luogo “clessidra” perché il tempo di uso dei servizi avviene con modalità e scadenze complementari.
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RESIDENZA: 960 mq RESIDENTI TEMPORANEI: 60 abitanti SALA MEDICA: 84mq COMMERCIO: negozi (210mq) + ristorante (172mq) CULTURA/LAVORO: biblioteca (210mq) + hubs (210mq) + sale riunioni (172mq) TEMPO LIBERO: 420mq SPORT: 530 mq
Il piano alto delle residenze prevede tagli abitativi per 1-2-4 persone in caso di famiglie temporaneamente ospiti nel caso di “semester abroad programs” di ricercatori e docenti. Il piano intermedio dei servizi prevede:
1 presidio medico continuo, per piccoli interventi ma anche per piccoli controlli.
3 piccoli negozi per la vendita di generi di prima necessità
1 biblioteca per scambio libri, per studio e per lettura di quotidiani che può essere usata tanto nelle ore diurne dagli abitanti, quanto nelle serali dagli studenti
10 box per studiare ad uso sia degli studenti, sia dei residenti lavoratori
2 sale di piccole dimensioni che possono servire sia per riunioni di lavoro, sia di condominio
1 mensa con dehors che fornisce pasti self service, che può essere usata sia dai residenti soli, sia dai nuovi abitanti temporanei, sia può diventare una cucina comune nel caso di compleanni, comunioni o riunioni familiari che prevedono festeggiamenti e consumo di alimenti.
1 stanza a cielo aperto, che ha una funzione di ospitare entrambe le comunità come se si trattasse di una piazza in quota. La stanza infatti è dotata di pareti con finestre, ma non prevede un tetto permanente. Nei mesi estivi è possibile invece coprirla con tendalini appositamente studiati per ombreggiare e proteggere.
1 palestra in tre parti che prevede sia una parte all’aperto, sia una parte adibita ad attività aerobiche, sia una parte attrezzata per poter essere utilizzata sia da persone anziane, sia da giovani studenti.
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I prospetti di questo intervento lavorano sull’involucro prevedendo un miglioramento delle condizioni esistenti (che riguardano i serramenti, le logge e il sistema di tamponamento) e conferendo una unità e identità attraverso un progetto cromatico. Il progetto cromatico considera la palette cromatica della pianura nell’area lodigiana e ne ripropone presenze e distribuzioni sui prospetti principali. La proposta A3 recupera i colori della palette cromatica del “lodigiano” e integra maggiormente l’intervento con il contesto circostante. Il volume di snodo rimane estremamente visibile e connotante dell’intero intervento. I serramenti della residenza prevedono un sistema di scuri a scorrimento orizzontale in grado di articolare una serie di composizioni differenti. La parte intermedia prevede dei volumi trasparenti o semitrasparenti in grado di articolare la richiesta di confort necessaria nei vari momenti della giornata. L’intervento B considera il piano in alto del tetto come se fosse un piano terra su cui si appoggia una comunità temporanea residente. Questa nuova comunità temporanea presenta nuove caratteristiche e una parziale autonomia rispetto a quella già insediata. Per garantire la separazione tra le parti, gli accessi sono indipendenti e non necessariamente collegati. La comunità permanente continua a utilizzare i collegamenti interni esistenti, mentre la comunità temporanea accede al piano del tetto mediante dei corpi scale/ascensori esterni che si ancorano all’edificio attraverso una struttura in acciaio.
L’intervento prevede due aree prettamente residenziali poste alle estremità con blocchi a 2 piani adibiti ad abitazioni con tagli da 2-4 persone e un’area ostello (per 1-
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2 notti) nell’area centrale. Tra queste zone di residenza sono previste aree di servizio: un’area chiamata “banca del tempo” che prevede un baratto temporale tra i residenti e i temporanei e un’area commerciale/semipubblica. RESIDENZA: 680mq OSTELLO: 330mq RESIDENTI TEMPORANEI: 35 residenti + 22 ospiti BANCA DEL TEMPO: 200 mq PIAZZA: 87mq COMMERCIO: 444 mq TEMPO LIBERO: 1230 mq
La “banca del tempo” ospita: 1 sartoria in cui sono presenti macchine sartoriali per piccole riparazioni 1 centro estetico 1 salone da barbiere 1 parrucchiere uomo/donna 4 aule lezioni. Intendendo queste come luoghi in cui si possono tenere lezioni private, ma anche “barattare” saperi tra i residenti temporanei e/o permanenti. L’area commerciale prevede: 1 bar 1 negozio 1 mercato bisettimanale a km zero
Al piano terra l’intervento B prevede la creazione di piccoli spazi condominiali sia destinati al gioco dei bambini, sia alla riparazione delle biciclette, sia a piccoli orti privati. La proposta B considera il piano tetto con una sua identità indipendente in termini funzionali, estetici e compositivi. L’elemento di facciata è una griglia esagonale che ha una triplice funzione: decorativa in aderenza alla facciata (in alcune sue parti), di
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seconda pelle su cui possono crescere dei rampicanti (in altre), di protezione sui corpi scala. Cronotopo: schema on-off_ sulle 24 oure
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Proposta energetica Per il progetto di riqualificazione sono previsti due tipi di interventi: di semplice efficientamento; energetico e impiantistico. Gli interventi di “semplice efficientamento” sono: - ISOLAMENTO PARETI PERIMETRALI [14 cm EPS (85 €/m2) compreso risvolti interni, davanzali isolati]. - NUOVI BLOCCHI FINESTRA con zanzariera e tapparella isolante - NUOVO SISTEMA DI COPERTURA e nuovi parapetti e impianti scarico acque piovane - NUOVO RIVESTIMENTO SOLAIO INFERIORE compreso sistemazione impianti - NUOVA FACCIATA SCALA -
NUOVA FACCIATA apribile LOGGIA
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CANTIERE E DEMOLIZIONI (Asportazione davanzali, serramenti e zanzariere, parapetto logge e copertura esistente, pluviali e impianti in facciata, Uglass scala, isolamenti e impianti vari in facciata)
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Gli interventi energetici prevedono l’uso di pannelli prefabbricati a telaio in legno, ad alto isolamento (platform frame con eventuali integrazioni XLAM) con trasmittanza termica U < 0,20 W/m2K e spessore 20-25 cm. Gli interventi sugli impianti prevedono: - ACQUA CALDA SANITARIA: da teleriscaldamento (event.+solare) - RISCALDAMENTO/RAFFRESCAMENTO: Generatore: Pompa di calore acqua-aria, con integrazione; Terminali: pannelli a pavimento, negli ambienti ad uso residenziale, fancoil negli ambienti ad usi temporaneo - VENTILAZIONE: Impianti con scambiatore e sistema di postrisc/raffredd - RINNOVABILI: Fotovoltaico a totale copertura; stag. del fabbisogno elettrico della pompa di calore e dei ventilatori.
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Possibile generalizzazione allo scopo di definire un potenziale modello di intervento Il caso-studio delle abitazioni temporanee sul tetto dell’edificio ex-poste sito in via Precacesa a Lodi può assumere un valore di modello. La metodologia studiata infatti, per intervenire sul preesistente, considera i vari approcci disciplinari dell’architettura (nella sua accezione più ampia di edificio e di abitare) e dell’ingegneria. La metodologia seguita ha previsto: Una fase di ricerca di casi simili di interventi sulla sommità di un edificio esistente
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Una fase di rilievo-ricerca sul luogo ai fini di entrare nel merito delle singolarità architettoniche, antropologiche e sociali degli abitanti e del territorio circostante Un’analisi di semplici efficientamenti dell’edificio esistente Una fase di metaprogettazione di 3 possibili interventi Una fase di analisi spazio-temporale in cui si sono studiate le compatibilità tra le attività della comunità residente permanente e quelle della comunità insediante temporanea Una selezione di una strada progettuale perseguibile che tenesse conto delle compatibilità delle esigenze-prestazioni di entrambe Una fase di progettazione architettonica Una fase di proposta energetica per il nuovo intervento.
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