La ristrutturazione dell'approvvigionamento idrico dell'ATO documento tecnico preliminare della STO Roma, 5 luglio 2005
AUTORITÀ ATO 2 Lazio Centrale – Roma
Segreteria Tecnico Operativa
1. Premesse L’approvvigionamento idrico dell’ATO 2 è assicurato da alcuni acquedotti principali (vedi tav. 2) e da numerose fonti (sorgenti o pozzi) minori. Gli acquedotti principali sono in parte già fra loro interconnessi ed in parte lo saranno in futuro.
INDICE L’uso delle fonti di approvvigionamento minore deve essere limitato per le ragioni esposte nella tav. 3. I Comuni serviti da tre degli acquedotti principali (Peschiera, Doganella e Simbrivio) sono raffigurati nella tav. 4.
1.
Premesse
2.
Schema dei principali acquedotti dell’ATO 2
3.
L’uso delle fonti di approvvigionamento minori
4.
I Comuni serviti dai principali acquedotti dell’ATO 2
Caso di studio “l’acquedotto del Simbrivio”: 5.
Schema dell’acquedotto del Simbrivio
6.
Le fonti di approvvigionamento dell’acquedotto del Simbrivio
7.a
Bilancio idrico per i comuni serviti dall’acquedotto del Simbrivio
7.b
Bilancio idrico per i comuni serviti dall’acquedotto del Simbrivio
8.
Riduzione delle perdite e degli sprechi nel Simbrivio
9.
La conflittualità tra il prelievio potabile ed idroelettrico nella Valle dell’Aniene e la naturalità del fiume
10.
Conclusioni
Per suffragare le conclusioni del presente documento che intende essere solo un documento tecnico della Segreteria e comunque preliminare a quanto sarà esposto a conclusione delle attività di lavoro attualmente in corso presentiamo un caso particolare, ovvero quello dell’acquedotto del Simbrivio (vedi la tav. 5 “Schema dell’acquedotto del Simbrivio”). Tutti i dati di portata devono qui essere intesi, seppure realistici, come provvisori in attesa delle verifiche in corso a cura della STO. Le sorgenti che servono il Simbrivio sono quelle localizzate nello schema dell’acquedotto del Simbrivio ed i cui dati principali sono riportati nella tav. 6 “Le fonti di approvvigionamento dell’acquedotto Simbrivio”. Nelle tav. 7a e 7b “Bilancio idrico per i comuni serviti dall’acquedotto del Simbrivio” sono riportate per ciascun Comune dell’ATO 2 servito le portate addotte dal Simbrivio e le portate addotte per ciascun Comune da altre fonti di approvvigionamento. La somma delle portate addotte per ciascun Comune dà l’attuale disponibilità idrica di ciascun Comune che confrontata con i fabbisogni idrici previsti al 2015 dal PRGA fornisce per differenza il deficit idrico prevedibile in questi Comuni al 2015. Deficit idrico presumibilmente maggiore tenendo conto delle risorse minori che per diverse ragioni saranno abbandonate o messe in disparte. Tale deficit dovrà essere colmato riducendo le perdite e gli sprechi oggi esistenti nelle reti idriche e ricorrendo a nuove fonti di approvvigionamento mediando tutte le necessità ambientali in essere (vedi tav. 8 riduzione delle perdite e degli sprechi nel Simbrivio”. Nell’ipotesi che una di queste fonti possa essere la sorgente del Pertuso, riportiamo qui lo schema dell’adduzione già realizzato per l’emergenza. Il futuro acquedotto sarà in pratica un collegamento alla attuale rete acquedottistica del Simbrivio). Per ultimo riportiamo nella tav. 9 lo schema delle utilizzazioni idriche in essere nell’Aniene da cui si evince la conflittualità del prelievo dal Pertuso non tanto con il fiume Aniene quanto con il sistema idroelettrico dell’Aniene. Fatto questo anche desumibile dall’imponente indennizzo preteso dal gestore elettrico per la mancata produzione di energia a seguito della sottensione per il prelievo in emergenza dell’acqua potabile. Il presente lavoro è completato da alcune conclusioni (tav. 10) di ordine generale.
file: La ristrutturazione dell'approvvigionamento idrico dell'ATO - tav 1.doc
3. L’uso delle fonti di approvvigionamento minori
• L’allegato 5 del D.P.C.M. del 4 marzo 1996 suggerisce: - Progressivo abbandono delle numerosissime piccole risorse locali (sorgenti e pozzi minori) caratterizzate da portate molto variabili ( e quindi troppo rapidamente influenzate dalle precipitazioni), dalla sostanziale impossibilità di proteggerle dall’inquinamento (se non a costi proibitivi in rapporto ai volumi di acqua prelevati) salvo il loro utilizzo quali risorse alternative o integrative; - Progressiva concentrazione delle fonti di approvvigionamento dei sistemi acquedottistici.
• Le Misure di Salvaguardia degli Acquiferi Vulcanici dei Colli Albani e dei Monti Sabatini, delibera n.3 del 21 novembre 2003 del Comitato Istituzionale dell’Autorità di Bacino Regionale.
• Le Misure di Salvaguardia per l’Area del Bacino del Tevere del Tratto Metropolitano da Castel Giubileo alla Foce, delibera n.105 del 3 marzo 2004 del Comitato Istituzionale dell’Autorità di Bacino del Fiume Tevere.
• Le fonti di approvvigionamento minori sono difficilmente difendibili (aree di salvaguardia).
• In alcune delle acquisizioni dei servizi comunali ACEA ATO2 ha riscontrato per i pozzi ricadenti in aree vulcaniche presenze di materiali fuori norma rispetto al D.Lgs. 31/01.
File:La ristrutturazione dell'approvvigionamento idrico dell'ATO - tav 3.doc
¾ impongono la revisione di tutte le Concessioni in essere di prelievo da falda con una riduzione dell’ordine del 15% ¾ vietano nuovi prelievi da falda
Alcune delle fonti di approvvigionamento attualmente in uso sono destinate ad essere eliminate o utilizzate solo in situazioni di emergenza. Alla data del presente documento non è possibile determinare ma solo ipotizzare la conseguente perdita di disponibilità idrica.
6. Le fonti di approvvigionamento dell’acquedotto del Simbrivio
Portata derivata dalle fonti storiche del Simbrivio: Sorgenti V.A.S., Sorgenti N.A.S.C. Sorgente e pozzo Ceraso Sorgente e pozzo Tufano
Prelievo di emergenza dalla sorgente del Pertuso: La portata prelevata varia nel corso dell’anno da 0 l/s a 360 l/s nel periodo dei massimi consumi. La portata media prelevata nel 2004 è stata pari a 108 l/s
FONTI DI APPROVVIGIONAMENTO DELL'ACQUEDOTTO DEL SIMBRIVIO
Data presa in carico della fonte nel S.I.I.
Portate medie captate nel 2004 [l/s]
variabilità delle portate captabili massime (1) [l/s]
minime (2) [l/s]
187
190
110
414
720
150
220
150
550
180
170
170
170
1.021
1.850
760
Restituzione nell'alveo dell'Aniene dai pozzi del Ceraso
-75
-75
-75
Portate immesse nell'acquedotto
946
1054
685
Prelievo di emergenza dalla sorgente del Pertuso
108
-
360
1.054
1.054
1.045
Denominazione fonti
Cardellina Alta (Vallepietra) sorgenti V.A.S.
Cardellina Bassa (Vallepietra) Cardellina Media (Vallepietra) Casa degli Angeli (Vallepietra) Cornetto (Vallepietra)
Carpinetto (Vallepietra) Acquedotto sorgenti N.A.S.C. Pantano Alta (Vallepierta) del Simbrivio Pantano Media (Vallepietra)
5-mag-03
Pantano Bassa (Vallepietra)
Restituzione nell’alveo dell’Aniene dai pozzi del Ceraso
sorgente e pozzi Ceraso sorgente e pozzo Tufano
Ceraso (Trevi nel Lazio)
250
Ceraso (Trevi nel Lazio) Masseria del Monte (Anagni) Tufano tot
Portate immesse nell’acquedotto
Portate immesse nell'acquedotto con il contributo del Pertuso
(1) Sono i valori massimi tecnicamente captabili che comunque sono prelevati solo in parte (2) La minima disponibilità di acqua delle sorgenti storiche del Simbrivio coincide (mesi estivi) con il periodo dei massimi consumi
File: La ristrutturazione dell'approvvigionamento idrico dell'ATO - tav 6.doc
7.a Bilancio idrico per i comuni serviti dall’acquedotto Simbrivio Portate immesse nell’acquedotto: Le portate immesse nell’acquedotto del Simbrivio sono comprensive del prelievo di emergenza dalla sorgente del Pertuso pari mediamente a 108 l/s e a 360 l/s nel periodo dei massimi consumi. Tale variazione del prelievo di emergenza consente di mantenere circa costante nel corso dell’anno la portata servita ai Comuni.
Pozzi Portata servita dal Simbrivio
Altre fonti di approvvigionamento
Sorgenti Acquedotti
Perdite della rete acquedottistica: le perdite della rete acquedottistica risultano ad oggi pari a circa il 10% portata della prelevata, sono in atto interventi per la riduzione vedi tav. 8 “Riduzione delle perdite e degli sprechi nel Simbrivio”.
Portata totale fornita ai Comuni: la portata totale fornita ai comuni risulta pari alla somma della portata fornita dal Simbrivio e delle portate fornite dalle fonti locali.
Riduzione dei prelievi da fonti locali: La riduzione dei prelievi dalle fonti locali, posta indicativamente pari al 20% dell’attuale prelievo dai pozzi e dalle sorgenti locali, è giustificata dalle indicazioni fornite nella tav. 3 “L’uso delle fonti di approvvigionamento minori”
Fabbisogno idrico dei comuni: Il valore del fabbisogno idrico per ogni singolo comune è pari al valore fornito dal Nuovo PRGA attualmente in fase di approvazione. Si fa riferimento al fabbisogno idrico di punta che corrisponde allo stato di maggiore criticità per il sistema idrico (basse portate derivabili e alti consumi).
Deficit: Il deficit, pari alla differenza tra la portata totale fornita e il fabbisogno idrico, risulta sostanzialmente elevato tenendo conto che nel periodo dei massimi consumi ora vengono prelevati 360 l/s dalla sorgente del Pertuso.
File: La ristrutturazione dell'approvvigionamento idrico dell'ATO - tav 7a.doc
7.b Bilancio idrico per i comuni serviti dall'acquedotto del Simbrivio
Portate fornite dal Simbrivio
TAB. COMUNI SERVITI DALL'ACQUEDOTTO DEL SIMBRIVIO (*)
Comuni Serviti portata (l/s) (a) Affile
portata n° (l/s) (aq)
Acquedotto 7,8
0
0
Albano Laziale
36,3
0
0 16
Arcinazzo Romano
16,3
0
0
Ariccia
33,1
0
0
Artena
16,8
0
Bellegra
13,1
0
2
0
Canterano Capranica Prenestina Carpineto Romano
0
portata (l/s) (b)
n°
portata (l/s) (c)
Riduzione dei prelievi da fonti locali
Portata fornita
PRGA 04
deficit (l/s)
(d) = [(b)+(c)]*0,20 (l/s)
portata servita nel periodo dei massimi consumi (e) = (a)+(aq)+[(b)+(c)-(d)]*0,80 (l/s)
Q tot punta 2015 per Comune (f) (l/s)
Qservita -Qpunta 2015 (e)(f) (l/s)
0
0
0
0
7,8
7,2
0,6
150,1
0
0
30,02
132,4
178,5
-46,1
0
0
0
0
0
16,3
7,3
9,0
1
70
2
5
15
81,1
91
-9,9
0
4
50
0
0
10
48,8
58,6
-9,8
0
0
0
0
0
0
13,1
12,2
0,9
0
0
0
0
0
0
2,0
2,3
-0,3
3,8
0
0
1
0
1
0
0
3,8
7,7
-3,9
12,1
0
0
1
4
1
4
0
18,5
25,8
-7,3
Casape
2,9
0
0
2
10
0
0
0
10,9
3,5
7,4
Castel Gandolfo
11
0
0
5
47,2
2
2,5
9,94
42,8
46,7
-3,9
Castel Madama
10,7
Acqua Marcia
12
0
0
1
1
0
23,5
32,8
-9,3
3,3
0
0
0
0
0
0
0
3,3
4,9
-1,6
24,6
0
0
2
11,5
0
0
2,3
32,0
43,3
-11,3
Castel San Pietro Romano Cave Cerreto Laziale Ciampino Ciciliano Colleferro
0,5
0
0
1
3,2
0
0
0,64
2,5
9,4
-6,9
0
Rete distr. Roma
46
4
47
1
4
0
86,8
150,3
-63,5
3,9
0
0
0
0
2
6
0
8,7
13,5
-4,8
0
0
0
7
105
0
0
21
67,2
82,3
-15,1
Doganella
20
1
0
0
0
0
20,0
21,3
-1,3
0
0
1
0
1
4
0,8
8,3
27,5
-19,2
Colonna Gallicano nel Lazio
5,7
Genazzano
19,9
0
0
2
11,5
1
1,5
2,6
28,2
23,2
5,0
Genzano di Roma
21,7
0
0
7
201
0
0
40,2
150,3
127,3
23,0
3,4
0
0
1
3
3
1,7
0,94
6,4
6,8
-0,4
11,8
0
0
8
102
0
0
0
93,4
106,5
-13,1 -12,4
Gerano Grottaferrata
Acquedotto Simbrivio
Altre fonti di approvvigionamento Pozzi Sorgenti Acquedotti Locali Locali
Labico
3,5
0
0
0
0
2
7,2
1,44
8,1
20,5
Lanuvio
7,5
0
0
3
103
1
5,5
21,7
76,9
61
15,9
Lariano
14,2
0
0
3
51
0
0
10,2
46,8
61,8
-15,0
Marino
43,2
Montecompatri
0
0
6
105
2
1
21,2
111,0
151,5
-40,5
Doganella
30
0
0
0
0
0
30,0
63,4
-33,4
Montelanico
3,8
0
0
2
10
0
0
0
11,8
9,4
2,4
Monte Porzio Catone
0,0
Doganella
64
0
0
0
0
0
64,0
61,5
2,5
Nemi
2,9
0
0
2
22
0
0
4,4
17,0
16,3
0,7
Olevano Romano
22,5
0
0
1
7
0
0
1,4
27,0
27,8
-0,8
Palestrina
34,4
Doganella
31
3
75
0
0
15
113,4
125,2
-11,8
Pisoniano
6,9
0
0
0
0
2
2
0
8,5
5,3
3,2
Poli
3,5
0
0
1
3
1
0
0,6
5,4
10,0
-4,6
Rocca Canterano
2
0
0
0
0
0
0
0
2,0
1,6
0,4
Rocca di Cave
6
0
0
0
0
0
0
0
6,0
7,3
-1,3
Rocca di Papa
28,5
Rocca Priora
0
0
2
126
0
0
25,2
109,1
11,6
97,5
Doganella
32
0
0
0
0
0
32,0
103,9
-71,9 -0,6
Rocca Santo Stefano
5,7
0
0
0
0
0
0
0
5,7
6,3
Roiate
5,8
0
0
0
0
0
0
0
5,8
4,1
1,7
Sambuci
1,8
0
0
3
9,2
1
0,5
0
9,6
4,8
4,8
San Cesareo
0,0
Doganella
35,0
1
0
0
0
0
35,0
59,5
-24,5
San Gregorio da Sassola
5,6
0
0
1
2
0
0
0
7,2
7,3
-0,1
San Vito Romano
17
0
0
2
6
1
3
1,8
22,8
33,6
-10,8
Segni Trevi nel Lazio
25,8
0
0
0
0
2
5
1
29,0
43,5
-14,5
8,7
0
0
1
5
2
12
3,4
19,6
32
-12,4
0
0
4
57,4
11,48
47,4
49,5
-2,1
226,7
0
0
45,34
237,2
241,2
-4,0
Valmontone
10,7
0
0
Velletri
92,1
0
0 16
0,0
Doganella
40,0
1
0
0
0
0
40,0
75,9
-35,9
5
0
0
1
0,8
0
0
0,16
5,5
9,1
-3,6
2,5
0
0
0
0
1
0,5
0,1
2,8
7,8
-5,0
298
2.045
2.403
-358
Zagarolo Gavignano Gorga
portate fornite dal Simbrivio all'ATO 2
622
portate fornite dal Simbrivio all'ATO 2 portate fornite dal Simbrivio all'ATO 5 e all'ATO 4 (**) Perdite della rete acquedottistica Portata captata (***)
622
310 113
327 105 1.054
(*) I dati riportati derivano dai verbali di acquisizione, dal Piano d'Ambito e nal nuovo Piano Regolatore Generale Acquedotti (**) Comuni dell'ATO 4: Cori, Rocca Massima; Comuni dell' ATO 5: Acuto, Anagni, Cons. Alt Arcinazzo, Cons. Area Industriale, Fiuggi, Paliano, Piglio, Serrone, Sgurgola. (***) vedi tavola 6 "Le fonti di approvvigionamento dell'acquedotto del Simbrivio"
file:la ristrutturazione dell'approvvigionamento idrico dell'ATO - tav 7b.xls
1.567
34
124
8. Riduzione delle perdite e degli sprechi nel Simbrivio Il recupero delle perdite avviene su due fronti: • •
Perdite idriche Perdite della rete acquedottistica
Le prime, a loro volta, sono dovute in parte alla restituzione delle portate captate alla rete idrografica superficiale conseguente a manovre di esercizio (75 l/s nel caso del Simbrivio), ed in parte a perdite vere e proprie lungo la rete di adduzione (100 l/s nel caso del Simbrivio) che vanno generalmente ad alimentare la falda acquifera sottostante l’acquedotto. Le perdite dovute a manovre di esercizio possono e devono essere limitate sebbene il danno ambientale di per sé risulta limitato, le seconde sono invece da eliminare compatibilmente alla convenienza economica.
Perdite della rete di distribuzione
Restituzione all’ambiente conseguente a manovre di esercizio
Perdite della rete di distribuzione
Per quanto riguarda le perdite della rete acquedottistica del Simbrivio sono stati individuati i seguenti interventi principali relativi alla riduzione delle perdite: − Bonifica e potenziamento dell’adduttrice “I Colli–Colli Illirio”; − Bonifica delle giunzioni del ramo destro vecchio acquedotto Simbrivio; − Nuova condotta in variante da Genazzano a Cave.
Perdite della rete di adduzione
Sprechi
Interventi − Bonifica e potenziamento di alcune adduttrici; − Bonifica delle giunzioni; − Sostituzione di parti di condotte.
il recupero delle perdite delle reti acquedottistiche, pari alla differenza tra le portate captate dalle sorgenti (ed immesse nell’acquedotto) e le portate consegnate ai serbatoi di testata delle reti di distribuzione; il recupero delle perdite della rete di distribuzione locale dei comuni alimentati.
− Campagne straordinarie di ricerca ed eliminazione delle perdite; − razionalizzazione delle reti. − Riduzione degli usi impropri della risorsa idrica potabile; − Campagna di sensibilizzazione antisprechi.
Il secondo fronte di intervento riguarda la rete di distribuzione. Sono previsti interventi di ricerca volti all’eliminazione delle perdite nelle reti di distribuzione dei Comuni serviti dall’acquedotto del Simbrivio, ad iniziare dai comuni che hanno già passato la gestione del servizio ad ACEA ATO 2. Per raggiungere tale obiettivo di riduzione delle perdite sono previste campagne straordinarie di ricerca ed eliminazione e di razionalizzazione delle reti. Già con i primi interventi immediatamente realizzati dopo la presa in carico dei comuni quali la razionalizzazione delle reti idriche, la divisione in zone idriche omogenee e l’eliminazione delle perdite principali sono stati raggiunti risultati significativi nella riduzione delle perdite. A Tivoli e a Monterotondo sono state eliminate ataviche mancanze d’acqua senza il ricorso a nuove fonti di approvvigionamento. Lo stesso accade a Marcellina dove però sarà necessario il reperimento di nuove fonti di approvvigionamento. A Carpineto Romano è stato possibile eliminare quasi completamente la necessità di turnazione della distribuzione dell’acqua. Inoltre occorre evidenziare che l’approvando PRGA prevede nelle sue norme di attuazione di ricondurre le effettive dotazioni idriche a valori standard ( mediamente 350 l/ab*g ). Tali dotazioni comprendono tutti gli usi possibili ( caserme, scuole, ospedali, mercati ecc.) e vanno applicate alla popolazione residente ed ad una quota parte della popolazione fluttuante. Il nuovo PRGA impone al Gestore di verificare, qualora le attuali dotazioni risultino più grandi rispetto ai suddetti valori standard, le motivazioni di tale eccesso e quindi di applicare volta per volta i provvedimenti necessari a ridurle fino ad arrivare alle dotazioni imposte. Infine è auspicabile, pur se non contemplata nella convenzione di Gestione del S.I.I., una campagna pubblicitaria antisprechi periodica volta alla sensibilizzazione dell’utente al problema dell’emergenza idrica finalizzata alla riduzione di usi impropri e irrazionali della risorsa idrica potabile. Questa campagna potrebbe essere realizzata e finanziata dagli Enti Locali e dal Soggetto Gestore.
File: La ristrutturazione dell'approvvigionamento idrico dell'ATO - tav 8.doc
AUTORITÀ ATO 2 Lazio Centrale – Roma
Segreteria Tecnico Operativa
10. Conclusioni La STO sta predisponendo alcune osservazioni tecniche al PRGA già adottato ed in corso di approvazione da sottoporre alla Regione Lazio. Inoltre la STO sta allestendo un database finalizzato al monitoraggio, per i servizi acquisiti nel Servizio Idrico Integrato, delle acque captate e distribuite nell’ATO. Ciò al fine di predisporre gli interventi necessari per un corretto uso delle acque e le conoscenze per la pianificazione degli interventi per l’approvvigionamento idrico da attuare seguendo gli indirizzi dell’approvando PRGA. Fin da ora, a completamento degli indirizzi del PRGA, le linee guida da seguire per la ristrutturazione dell’approvvigionamento idrico nell’ATO 2 sembrano dover essere: 1- privilegiare, per quanto possibile e compatibilmente con gli altri casi, l’utilizzo di acque sorgentizie a discapito delle acque di falda e tenere queste ultime come riserve nei casi di emergenza sia per questioni di convenienza del S.I.I. sia per tener conto dell’emergenza in corso dell’abbassamento delle falde sia della qualità delle acque destinate all’uso umano; 2- individuare ed attuare sistematicamente gli interventi di protezione necessari per i punti di approvvigionamento utilizzati; 3- individuare ed avviare la realizzazione delle opere necessarie per quanto possibile evitando le emergenze contingenti ma in funzione di una visione a medio-lungo termine che tenga conto di previsioni realistiche dei fabbisogni e delle criticità attese. Il presente documento è stato realizzato con la collaborazione degli ingg. Giorgia Ronco e Alessandro Grande.
Il Dirigente Responsabile Dott. Ing. Alessandro Piotti ________________________
file: La ristrutturazione dell'approvvigionamento idrico dell'ATO - tav 10.doc