numero 41
Settembre 2014
La Parola del parroco Carissimi fedeli di Locate Varesino che vi riconoscete nella parrocchia di SS.Quirico e Julitta,
alla nostra famiglia, ci hanno tramandato quelle condizioni che spiegano il presente.
mi piacerebbe conoscere la vostra curiosità per le cose di famiglia, ossia se la vostra memoria storica legata ai nonni e ai bisnonni ecc. riesce ad agganciare diverse generazioni di antenati di cui vi è nota la storia.
Oggi viviamo a distanza di 50 anni dal Concilio Ecumenico Vaticano II° che ha fatto cose fondamentali nel modo di ragionare nella Chiesa, nello stile di pregare, nei rapporti tra vescovi e sacerdoti, vescovi e fedeli, nei rapporti tra Cristiani Cattolici, Protestanti e Ortodossi, tra Cattolici e fedeli delle diverse Religioni dell’Umanità.
Temo che siano pochissimi coloro che hanno conservato la memoria e il ricordo dei loro parenti delle passate generazioni: bisogna ammettere che è un peccato anche se riguarda tutti noi. Il sapere poco o nulla di chi ci ha preceduto ed è padre dei nostri nonni o padre di nostro padre, è una situazione che ci rende orfani, impossibilitati ad andare fieri della loro vita, delle loro imprese, o semplicemente della loro esistenza magari misera ma ricca di semplici virtù umane. Esistono certamente biografie di tanti personaggi del passato: ma i nostri personaggi di famiglia, li conosciamo oppure no? La domanda è legata alla nostra Chiesa, comunità di salvezza, che prende le mosse da molto lontano, da molti secoli fa, quando le condizioni di vita, le situazioni politiche, economiche, culturali erano molto diverse dalle nostre: eppure oggi viviamo l’attuale realtà religiosa e civile con tutti i suoi aspetti positivi e negativi perché tante persone che sono stati i nostri parenti, appartenenti al nostro sangue,
Pensiamo al Papa che va nelle diverse parti del mondo e si ferma alcuni giorni sulle piazze a pregare, riflettere, dialogare con milioni di giovani. Sarebbe impossibile avere il Papa Francesco senza un cambiamento rivoluzionario avvenuto negli ultimi decenni nella Chiesa. E sarebbe comunque impossibile oggi, anno 2014, avere tanti martiri che soffrono come nei primi secoli della Chiesa, dando la propria vita per il Vangelo, se non ci fosse una rete fitta di legami spirituali invisibili come la preghiera, la Parola di Dio trasmessa via radio o con altri mezzi tecnici moderni che rendono il mondo simile a un villaggio globale. Il mondo della Fede cristiana deve battersi il petto profondamente per tante colpe attuali, per tanti cattivi esempi offerti al mondo, ma può tuttavia proclamare con fierezza e ad alta voce di aver
PARROCCHIA DEI S.S. QUIRICO E JULITTA via S.Quirico, 2/a – 22070 Locate Varesino (CO) – Tel. e Fax 0331-830431
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seminato tanto bene nel mondo, come fa un seminatore generoso ed esperto che a larghe mani sparge il Vangelo e stili evangelici di vita che rendono nobile il volto della Chiesa, oggi. Proviamo a pensare a quelle guide grandiose della Chiesa che sono stati i PAPI del secolo scorso come Papa San Pio X°, Benedetto XV°, Pio XI°, Pio XII°, San Giovanni XXIII°,di Papa PaoloVI° che sarà beatificato il prossimo 19 ottobre, Papa Luciani, San Giovanni Paolo II°, il Papa emerito Benedetto XVI° e l’attuale Santo Padre, Papa Francesco. A ognuno di loro è legato un prezioso patrimonio di rettitudine, di santità, di insegnamento coraggioso, di testimonianza forte fino al martirio (pensiamo all’attentato contro il Papa Giovanni Paolo II°), di richiami stupendi alla santità e alla conversione dei peccatori: pensiamo alle Giornate Mondiali della Gioventù e alle parole forti e veementi contro la
mafia di Giovanni Paolo II° nella piana di Agrigento e alla scomunica comminata dall’attuale Papa sempre contro la mafia. Le loro catechesi, i contatti con le folle, le solenni celebrazioni, la carità immensa sviluppata attraverso le Caritas diocesane, parrocchiali e mondiali, l’incoraggiamento a tutte le azioni per la pace, per lo sviluppo dell’arte, per la salvaguardia della pace, i dialoghi interreligiosi. Tutta questa azione svolta dall’alto ha avuto una ricaduta meravigliosa fino alle estreme periferie dell’umanità e della Chiesa e noi siamo debitori a questi antenati della Chiesa per l’azione da loro svolta per la gloria di Dio ma anche per salvezza dell’uomo e non per la sconfitta dell’umanità come vediamo purtroppo negli orrori che stanno commettendo alcune crudeli culture dell’orrore che terrorizzano il mondo anziché renderlo più vivibile e felice. Il parroco don Luigi
Festa della Madonna Addolorata Tutti conoscono la statua della Pietà di Michelangelo, il capolavoro scolpito nel marmo bianco di Carrara: esprime il dolore atroce ma composto e serenamente sopportato, di una madre alla quale è stato crudelmente tolto il figlio sotto i suoi occhi mandandolo in croce per il troppo bene che aveva fatto agli uomini.
strappato il figlio Gesù dalla furia devastatrice della cattiveria e insipienza umana.
La nostra parrocchia possiede una statua molto espressiva del dolore di Maria che riceve fra le sue braccia il corpo esanime di Gesù appena tolto dalla croce. Venerare Maria nel suo supremo dolore è un istinto che soprattutto certe madri condividono e assaporano in modo mirabile perché soltanto loro capiscono cosa significa perdere un figlio in modo tragico. Il recente massacro di tre suore nel Burundi, povero paese nel cuore dell’Africa, ha reso possibile l’accostamento della Madre Chiesa privata brutalmente dalle sue figlie migliori come a Maria fu In Ascolto – n° 41
Vivere questa ricorrenza fa bene al cuore e rinnova l’affetto verso Colei che amando perdutamente il Figlio Gesù si è stretta ancora di più verso ciascuno di noi per mostrarci il suo affetto.
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PROGRAMMA
Giovedì 18 Settembre
Domenica 14 Settembre
Ore 20.30 S.Rosario e S.Messa animati dal Rione Cantun Sott.
Alle ore 11.00 il Sac. don Antonio Costabile, responsabile della Catechesi nella Diocesi di Milano, celebrerà l’Eucaristia della Esaltazione della Santa Croce che ci introdurrà spiritualmente nel giusto clima dell’attesa della Addolorata
Venerdì 19 Settembre Ore 20.30 S.Rosario e S.Messa animati dal Rione Bacioc.
Domenica 21 Settembre Lunedì 15 Settembre FESTA LITURGICA DELLA MADONNA ADDOLORATA Al mattino alle ore 8.30 e di sera alle ore 20.30: S.Messa Solenne Mercoledì 17 Settembre Ore 20.30 S.Rosario e S.Messa animati dai Rioni Svizzer e Vigana.
Ore 11.00 S.MESSA SOLENNE celebrata da Mons. Tullio Citrini che, ritornato da Roma dal suo incarico di Rettore del Collegio Lombardo, reggerà la parrocchia delle Ceppine nella Comunità Pastorale di Tradate Ore 15.00 S.Messa con gli ammalati e gli anziani con possibilità di ricevere il sacramento dell’Unzione dei Malati per chi ancora non l’ha ricevuto Ore 20.30 Processione con la statua della Madonna Addolorata
Funzionerà la Pesca di Beneficenza in Oratorio – Possiamo tutti partecipare alla Lotteria prendendo diversi biglietti. L’Unione Ciclistica di Locate Varesino organizza un’appassionante gara ciclistica al pomeriggio.
SANTA MARIA, VERGINE DELLA NOTTE Santa Maria, Vergine della notte, noi t’imploriamo di starci vicino quando incombe il dolore, irrompe la prova, sibila il vento della disperazione, o il freddo delle delusioni o l’ala severa della morte. Nell’ora del nostro calvario, Tu, che hai sperimentato l’eclissi del sole, stendi il tuo manto su di noi, sicché, fasciati dal tuo respiro, ci sia più sopportabile la lunga attesa della libertà. Riempi di presenze amiche e discrete il tempo amaro di chi è solo. Preserva da ogni male i nostri cari
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che faticano in terre lontane e conforta, col baleno struggente degli occhi, chi ha perso la fiducia nella vita. Ripeti ancora oggi la canzone del Magnificat, e annuncia straripamenti di giustizia a tutti gli oppressi della terra. Se nei momenti dell’oscurità ti metterai vicino a noi, le sorgenti del pianto si disseccheranno sul nostro volto. E sveglieremo insieme l’aurora. Amen. Mons. Tonino Bello
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INCONTRI PER LA CATECHESI DEI RAGAZZI E DEI BAMBINI Inizia fra poco l’Anno Catechistico e con esso la Catechesi dei nostri ragazzi.
Venerdì 26 Settembre
Prima però avverrà l’incontro con i genitori dei vari gruppi di età secondo questo calendario:
Ore 21 in oratorio: genitori di 1° media: Cresimandi.
Lunedì 22 Settembre Ore 21 in Oratorio: genitori bambini della Prima Confessione: 3° elementare Martedì 23 Settembre Ore 21 in oratorio: genitori bambini della Prima Comunione: 4° elementare. Mercoledì 24 Settembre Ore 21 in oratorio: genitori di 5° elementare in preparazione della Cresima. Giovedì 25 Settembre Ore 21 in oratorio: genitori di 2° e 3° media per la Professione di Fede.
All’incontro preceduto da una proiezione, si porta il foglio dell’iscrizione che sarà recapitato nelle case. Al termine della serata, con una cerimonia breve i genitori saranno invitati a iscrivere i loro figli alla catechesi e a seguirli nei loro passi di preparazione religiosa e morale. DOMENICA 28 SETTEMBRE: CI TROVEREMO TUTTI IN CHIESA ALLE ORE 11.00 celebrazione della S. Messa domenicale e per l’inizio del nuovo anno catechistico ed oratoriano.
per la
Ci impegneremo tutti a rendere coinvolgente la celebrazione con la preghiera e il canto. Nel pomeriggio all’oratorio: alcune attrazioni renderanno piacevole la Festa dell’Oratorio BUON ANNO CATECHISTICO E ORATORIANO!
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PELLEGRINAGGIO DIOCESANO IN TERRA SANTA CON L’ARCIVESCOVO CARD. ANGELO SCOLA Dal 27 dicembre 2014 al 3 gennaio 2015 Informazioni
[email protected] tel. 02.72599370 ITINERARIO I primi tre giorni si trascorrono a Gerusalemme. Dal quarto giorno in poi si possono scegliere gli itinerari Itinerario A :Israele : Monte Tabor- NazaretCafarnao – Cesarea Marittima – Tel Aviv Itinerario B :Giudea e Giordania : Monte Nebo – Amman – Gerico – Monastero di Macheronte – Monte della Quarantena – Tel Aviv Quote: Itinerario A: Euro 1440.00 Itinerario B: Euro 1595.00
VISITA A S.GIOVANNI ROTONDO Sempre in tema di viaggi, ricordiamo il pellegrinaggio dal 29 settembre al 2 ottobre a Loreto-Cascia – Cascata delle Marmore – S.Giovanni Rotondo da Padre Pio – S.Benedetto del Tronto – Ascoli Piceno – Locate Varesino Occorre
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Il
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è
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398.00
per
5
giorni.
SANTE QUARANTORE O GIORNATE EUCARISTICHE VENERDI, SABATO E DOMENICA 24-25-26 OTTOBRE Finalmente un po’ di preghiera e di silenzio. Ci aiuteranno proprio le giornate dedicate alla Eucaristia, nel contemplare Gesù che vive in mezzo a noi, a nostro servizio, per suggerire a noi pensieri In Ascolto – n° 41
di vera pace in famiglia e nella società, per scoprire meglio la fortuna di essere cristiani e di avere la presenza di Cristo in mezzo a noi. Pagina 5
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PROGRAMMA
• Venerdì 24 Ottobre •
Ore 8.30 Solenne Quarantore: tema:
L’EUCARISTIA, DELLA CHIESA • • • • • • • •
apertura
SORGENTE
delle
Sacre
PERENNE
Dopo la S.Messa: Adorazione della Terza Età Alle ore 11.00: Adorazione libera Alle ore 15.00: Canto del Vespero; segue Adorazione Azione Cattolica e Caritas Alle ore 15.30: Adorazione Consiglio pastorale e Gruppo Liturgico Alle ore 16.00: Adorazione dei Rioni Svizzer e Vigana Alle ore 16.30: Adorazione dei Rioni Bacioc e Cantun Sott Alle ore 17.00: Adorazione delle catechiste prima dell’incontro con i loro ragazzi Alle ore 17.30: Adorazione con gli adolescenti
ALLE ORE 20.30: S.MESSA con tutta la popolazione e i giovani Tema: LA MATURITA’ DELL’UOMO AVVIENE NELLA COMUNIONE CON CRISTO I giovani animano la S.Messa con le letture, la preghiera dei fedeli e le offerte e possibilmente con i canti. Sabato 25 Ottobre •
Ore 8.30 S.MESSA: tema L’EUCARISTIA COME ANNUNCIO
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Dopo la Messa invitiamo le Consorelle a proseguire la preghiera con l’Adorazione Alle ore 10.00: Adorazione con i ragazzi di 5° e di 1° media
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Alle ore 10.30: Adorazione con i ragazzi di 2° e 3° media Alle ore 11.00: Adorazione con i bambini di 3° e 4° elementare insieme ai loro genitori (almeno uno) Alle ore 15.00: Adorazione con i chierichetti Alle ore 15.30: Adorazione con il Gruppo Missionario Alle ore 16.00: Adorazione libera Alle ore 18.00: S.Messa Vigiliare Alle ore 21.00: Adorazione per le famiglie giovani e meno giovani
Domenica 26 Ottobre: CONCLUSIONE EUCARISTICHE
DELLE
GIORNATE
SANTE MESSE domenicali seguendo il solito orario: Sarà solenne quella delle ore 11.00.
INVITIAMO TUTTA LA POPOLAZIONE ALLE ORE 15.30 PER LA SOLENNE SANTA BENEDIZIONE EUCARISTICA. Le giovani famiglie portino i loro bimbi Le famiglie dei ragazzi della catechesi con i loro figli partecipino per ricevere con fede la santa Benedizione del Signore per le loro necessità spirituali e materiali. Le mamme in attesa siano presenti perché il Signore benedica il loro grande desiderio.
I giovani e gli adolescenti siano partecipi e presenti perché Dio benedica i loro sogni più belli, la loro scuola e lavoro. Gli anziani vengano a lodare e benedire Dio e a ricevere da Lui le grandi soddisfazioni della loro vita.
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Tu sei Tu sei il Cristo, Figlio del Dio vivo Tu sei il rivelatore di Dio invisibile, il primogenito di ogni creatura, il fondamento di ogni cosa; Tu sei il maestro dell’umanità Tu sei il Redentore, tu sei nato, sei morto, sei risorto per noi; Tu sei il centro della storia e del mondo; Tu sei colui che ci conosce e ci ama; Tu sei il compagno e l’amico della nostra vita; Tu sei l’uomo del dolore e della speranza; Tu sei colui che deve venire
e che deve essere un giorno il nostro giudice, e, noi speriamo, la nostra felicità in Te. Tu sei la luce, la verità, anzi Tu sei la “Via, la Verità e la Vita”. Tu sei il Pane, la fonte dell’acqua viva per la nostra fame e la nostra sete; Tu sei il Pastore, la nostra guida, il nostro esempio, il nostro conforto, il nostro fratello! Paolo VI
In occasione della beatificazione di Paolo VI: una riflessione È impossibile sviluppare in poche righe, o anche solo semplicemente riassumere, una personalità immensa come quella di Giovanni Battista Montini, divenuto Papa il 21 giugno 1963 con il nome di Paolo VI. Per questo mi limiterò a qualche riflessione partendo da una frase pronunciata da Paolo VI nel discorso che tenne alle Nazioni Unite il giorno 4 ottobre 1965. È una frase che stupì il mondo, ma che rimase, a mio parere, sostanzialmente inascoltata. La frase è la seguente: “... dalla Nostra esperienza storica; Noi, quali "esperti in umanità", rechiamo a questa Organizzazione il suffragio dei ...” È quel giudizio sulla Chiesa che, per me, risulta impressionante: Noi, quali "esperti in umanità". Questo giudizio è la verità profonda del cristianesimo: Cristo non è un insieme di “valori” di cui discutere nei salotti buoni o sui quali dichiararsi o no in accordo; il cristianesimo non si riduce a norme di comportamento più o meno edificanti, non si riduce a un vago “essere buoni”. La nostra fede, la fede in Cristo, si fonda sul Dio che ha condiviso la nostra umanità facendosi uomo e questo uomo, Cristo, è vissuto, è morto in croce ed è risorto (e “se Cristo non fosse risorto vana sarebbe la nostra fede e noi saremmo i più miserabili tra gli uomini” ci richiama S. Paolo nella lettera ai Corinti). Con questo giudizio il Papa richiamava il mondo intero al fatto che la verità dell’uomo si fonda sul In Ascolto – n° 40
riconoscimento di un Dio che lo ha voluto, ha voluto ciascuno di noi (… e avrebbe anche potuto non volerci!) e su ciascuno di noi si piega teneramente e con infinita pazienza. Il cristianesimo è fatto di carne e di sangue, come l’uomo è fatto di carne e di sangue. Occorre dunque riconoscere questa dipendenza: essa ci rende pienamente uomini liberi, capaci di un giudizio intelligente sulla realtà (che il cristiano vede come una possibilità di bene, come un manifestarsi di Dio nella storia) e capaci anche di una vera solidarietà tra gli uomini in quanto riconosce in ciascuno un riflesso di Cristo. Partendo da questa passione per l’uomo come singolo e per l’umanità intera, partendo anche da una visione profondamente missionaria del Pontificato, Paolo VI ha percorso il mondo e attraversato tutti i continenti. Con Paolo VI il papato ha assunto una dimensione davvero “universale”; tale dimensione verrà mantenuta e amplificata dai suoi successori. In questa mappa sono riportati tutti i luoghi toccati da Paolo VI nei viaggi svolti durante il suo pontificato.
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Gli anni che sono seguiti al discorso di Paolo VI alle Nazioni Unite e fino all’attualità dei nostri giorni hanno evidenziato come il richiamo del Papa è rimasto in gran parte inascoltato e la sua visione dell’uomo sostanzialmente non condivisa. Sono anni in cui nel mondo, in particolare in quello occidentale, è progressivamente avvenuto un processo di allontanamento dalla visione cristiana di “uomo”. L’uomo non si sente più “creato, quindi voluto” ma, escludendo Dio, ha la pretesa di “farsi” da solo. Mentre per il cristiano la vita è un dono grande, che implica la possibilità del bene perché è lo svilupparsi del progetto che Dio ha su ciascuno, per l’uomo moderno occidentale la vita si sta riducendo a semplice “bene di consumo”: dove l’unico criterio accettato come giudizio sulla realtà è il desiderio individuale, accompagnato dalla pretesa che tale desiderio si istituzionalizzi in leggi. A questa deriva sono seguite freneticamente, proprio durante il Pontificato di Paolo VI, e in modo più o meno diffuso tra i vari Stati le cosiddette “battaglie di civiltà”, a cui sono seguite leggi che hanno introdotto diritti come divorzio e aborto. Tali battaglie continuano ai giorni nostri per introdurre nella legislazione eutanasia e liberalizzazione di droghe più o meno “leggere”. Tutte cose queste che l’attuale anti-lingua chiama “qualità della vita” e “libertà individuali”, ma che in realtà hanno un odore di morte e di schiavitù. Uno dei momenti indicativi di questo distacco dell’Occidente dalle sue radici cristiane si è verificato nel gennaio del 2008 quando un nutrito gruppo di docenti e studenti di uno degli atenei più antichi d'Europa, l’Università “La Sapienza” di Roma, impedì a Papa Benedetto XVI di tenervi un discorso. (La stessa Università, il giorno 7 agosto di quest’anno, ha invitato il Comandante Schettino a tenere una lezione sulla “Gestione del panico”.) Durante il pontificato di Paolo VI si sono sviluppati eventi anche drammatici; uno di questi coinvolse direttamente la persona stessa del Papa: il rapimento
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dell’Onorevole Aldo Moro con la sua tragica conclusione. Tale evento si svolse mentre la vita terrena del Papa si avviava ormai al tramonto: Paolo VI morì infatti il 6 agosto di quello stesso anno. Nella notte tra il 21 e il 22 aprile del 1978, mentre l’Onorevole Moro era tenuto prigioniero, Paolo VI scrisse di suo pugno una lettera ai rapitori: le Brigate rosse. La lettera fu pubblicata dai giornali e venne letta a più riprese e in più lingue dalla Radio Vaticana. Suscitò in tutto il mondo ammirazione e commozione: impressionante infatti era la grandezza che vi traspariva, la capacità di amore per la vittima e per i persecutori, la lucidità di giudizio. Come tutti sanno anche quest’appello rimase inascoltato. Dopo l’esplosione delle cosiddette “libertà individuali” conseguente alla visione materialista dell’uomo che si è affermata a cavallo tra il XX e il XXI secolo non è però forse venuto il momento di chiederci se davvero siamo più liberi, se siamo davvero più “ricchi” (… anche dal punto di vista economico), in sintesi non è venuto il momento di chiederci se davvero l’uomo è più “felice”? O piuttosto: non si è affievolita l’umanità e la conseguent e dignità della persona? Il 19 ottobre Giovanni Battista Montini andrà ad aggiungersi alla folta schiera dei Beati e dei Santi. Con essi la chiesa non ci indica dei “valori” (parola che va tanto di moda), ma ci pone davanti delle persone precise e in tutta la loro “umanità” e ce li indica quali Testimoni di una certezza. Paolo Ferrario
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BEATIFICAZIONE A ROMA DI PAPA PAOLO VI°: come partecipare Per la Beatificazione del Papa PaoloVI° la Diocesi di Milano propone la partecipazione a tale evento che come milanesi dovremmo particolarmente sentire, dal momento che è stato per otto anni Arcivescovo di Milano. Si può partecipare al viaggio a Roma in un solo giorno partendo la mattina di domenica 19 ottobre, quando avverrà la Beatificazione, alle ore 4.30 da Milano con il treno Freccia Rossa e ritornando in serata. Oppure si può scegliere di fare il viaggio con più calma partendo al sabato sempre con il treno Freccia Rossa e ritornando il lunedì 20 ottobre. Chi desidera partecipare si rivolga in parrocchia oppure direttamente all’Agenzia Duomo Viaggi.
Una comunità racconta il Vangelo Si terrà a settembre la tradizionale “Quattro giorni catechisti” dal titolo “Una comunità racconta il Vangelo”. Durante gli incontri verrà messo l’accento sulla comunità educante, il cui segreto consiste nelle relazioni tra le figure che la compongono ( genitori, insegnanti, allenatori, …..). Per incominciare, noi catechisti, ciascuno per la propria classe, abbiamo steso una programmazione per l’anno 2014/2015 con proposte sia per i ragazzi sia per i genitori, considerando questi ultimi a pieno titolo educatori dei loro figli anche sul versante della fede.
Sarà
nostra
premura rendere nota tale programmazione all’allenatore del pallone piuttosto che della pallavolo, perché si possa operare in reciproca comunione per il bene dei ragazzi. L’esperienza concreta , cioè il vissuto quotidiano, permetterà di comprendere sempre più chiaramente come procedere. Buon lavoro a tutti!
Concludiamo con una preghiera: “Signore, concedici attraverso il dono del tuo Spirito e l’ascolto della tua Parola, di essere una comunità dove ciascuno ha cura della vita, propria e dell’altro. Nel nome di Gesù, Signore nostro. Amen.”
L’ORATORIO ESTIVO 2014: la gioia di essere in mezzo ai ragazzi E così è iniziato e finito un altro anno di oratorio estivo, possiamo archiviare nel cassetto dei nostri ricordi sei settimane di fede, di condivisione, di impegno e anche di duro lavoro. Più di trenta animatori si sono buttati con tutte le loro forze in un entusiasmante percorso, che aveva, come gli anni precedenti, un titolo ben preciso: PIANO TERRA. I giovani animatori locatesi si sono prodigati sotto il sole cocente e spesso sotto una pioggia incessante a In Ascolto – n° 41
giocare ed educare gli oltre duecento bambini delle elementari e ragazzi delle medie presenti in oratorio. Il “mestiere degli animatori” può sembrare facile ed immediato, ma non si deve dimenticare che il lavoro di preparazione è arduo e complesso, gli animatori non si improvvisano ma, insieme a don Luigi, don Michele e gli educatori adulti, i giovani sono stati instradati alla difficile missione di comprendere le esigenze dei bambini e dei ragazzi. Quattordicenni Pagina 9
che solo un anno prima giocavano spensierati devono imparare a mettere le esigenze dei più piccoli prima delle loro; per poter fare ciò è indispensabile il loro entusiasmo e l’aiuto dei compagni più grandi. Il carburante che instancabilmente li aiuta è il sorriso di ogni bambino che li accompagna dalla mattina presto sino alla chiusura della giornata. Insieme agli animatori si sono prodigati gli educatori adulti Aurelio e Luca; i responsabili delle belle attività che hanno riempito le mattine dei bambini e dei ragazzi, le impeccabili segretarie che sono riuscite a ordinare le indispensabili procedure burocratiche, le bariste e i baristi, le persone che hanno organizzato la mensa, controllato gli ingressi, le care amiche che ci hanno aiutato alle merende dei ragazzi, e non ultimi i responsabili della pulizia dell’oratorio. Insomma sei meravigliose settimane, che ci fanno nascere una
frase semplice e spontanea: grazie a tutti e arrivederci all’anno prossimo; ora siamo già alle porte dell’oratorio festivo domenicale!
L’AZIONE CATTOLICA: ESPERIENZA DI UN LAICATO MATURO Portavo ancora i calzoni corti quando, con tono ironico, si identificava l’A.C. coi “paulott”, quelli che andavano alla “dottrina”…
Lazzati, un tempo rettore dell’università cattolica e presidente nazionale dell’A.C., li definiva “laici adulti maturi e fedeli, capaci di scelte coraggiose”.
Molta acqua è passata sotto i ponti. L’A.C. ha una lunga storia di oltre 150 anni, che si intreccia con la vita di tante donne e uomini, assumendo stili diversi secondo la sensibilità del tempo.
Attualmente l’A.C. è una solidissima realtà a livello nazionale, ben radicata nelle comunità parrocchiali. Ha maturato scelte ecclesiali, sociali e politiche di grande rilevanza e apertura nello spirito del Concilio. È oggetto di stima non solo nella Chiesa, ma anche nella società civile. Offre qualificati percorsi formativi per tutte le fasce d’età (settore ragazzi, giovani e adulti), sotto la guida di educatori responsabili e qualificati. Ha generato credenti di alta statura culturale e profonda spiritualità, quali Giuseppe Lazzati, Vittorio Bachelet, il beato Giuseppe Toniolo e Santa Gianna Beretta Molla…
Anche se in alcuni ambienti ecclesiali è a volte ancora snobbata, perché non adeguatamente conosciuta, l’A.C. è oggi sempre più apprezzata come associazione di persone impegnate, che operano con passione a servizio della Chiesa e della società, “in uscita verso le periferie” dei più indifesi e dimenticati. In Ascolto – n° 41
In un tempo segnato da mutamenti epocali, che generano paure e chiusure, ma che dischiudono anche grandi novità e opportunità, l’A.C. è una presenza di frontiera del popolo di Dio in cammino nella storia. Si impegna a leggere i segni dei tempi per incontrare l’uomo dovunque si trovi: dove Pagina 10
soffre, spera, ama e crede, dove studia e lavora con i suoi sogni più profondi, le domande più vere e le aspettative più autentiche del cuore umano.
di riferimento e luogo di formazione anche per simpatizzanti, aprendosi a tutti i credenti desiderosi di approfondire la loro fede e il loro impegno.
L’A.C. si sente coinvolta nelle problematiche del nostro tempo, segnato dalla complessità e dalla crisi. Coniugando fede e vita, testimonia la speranza nel Risorto, che suscita carità e solidarietà con tutti gli uomini. Il metodo che propone parte sempre dall’ascolto della vita, che interpella la Parola, per tornare ad illuminare anche le situazioni oscure dell’esistenza. L’itinerario proposto con creatività e spirito profetico intreccia famiglia, parrocchia e “città”, luoghi privilegiati di evangelizzazione per “Persone nuove in Gesù Cristo, corresponsabili della gioia di vivere” (Tema dell’A.C. per la 15° Assemblea nazionale), come ha ricordato Papa Francesco nell’incontro del 2 maggio a Roma con l’A.C.
L’A.C. non deve favorire solo un “laicato generoso, ma muto esecutore”. Essa deve educare cattolici capaci di elaborare e condividere un giudizio cristiano negli ambiti di vita e di impegno tipici dei laici (cfr. Evangelii Gaudium, Il campo è il mondo e Congresso di Verona: Affetti, lavoro-riposo-festa, fragilità, cittadinanza-giustizia, tradizioneeducazione).
La diocesi ambrosiana, che ha sempre sostenuto l’A.C., oggi la sollecita a diventare sempre più punto
Domenica 12 ottobre, giornata parrocchiale dell’A.C. in tutta la diocesi, si inaugura la campagna di promozione dell’associazione e di informazione per il coinvolgimento di tutti coloro che desiderano vivere questa esperienza. L’A.C. della nostra parrocchia sarà presente con un gazebo sul sagrato della chiesa al termine di ogni S. Messa.
Caritas Parrocchiale: SCUOLA D’ITALIANO PER STRANIERI La festa delle Nazionalità di domenica 7 settembre ha concluso l’anno scolastico 2013-2014 del corso d’ italiano per stranieri della Caritas Parrocchiale. Insieme abbiamo gustato cibi e bevande delle nove nazioni presenti quest’anno alla festa, arricchendoci di nuove conoscenze e apprezzando qualità e valori
comprensione e di pace in un momento così difficile per molti popoli nei paesi dell’Est europeo, nell’Africa sub-sahariana, nei paesi dell’Asia e in quelli dell’area islamica. L’anno scolastico è stato denso di avvenimenti piacevoli ma impegnativi per le volontarie che si sono dovute adattare ai continui cambiamenti verificatisi durante l’anno. Inizialmente sono state accolte anche le corsiste di Mozzate, orfane del loro corso d’italiano ma determinate e disposte a spostarsi a piedi o in treno pur di frequentare la scuola.
appartenenti a culture diverse, come segno di In Ascolto – n° 41
In autunno, rientrate le signore di Mozzate nella loro sede, ecco si presenta un’altra novità: cinque ragazzi cinesi si aggiungono alle due ragazze di Carbonate già frequentanti il nostro corso dall’anno precedente. Vista la grande difficoltà a comunicare con loro, Pagina 11
essendo i ragazzi appena arrivati in Italia, si è ricorsi all’aiuto di una persona che conosce bene l’inglese come mediatrice linguistica. Nel mese di marzo i ragazzi cinesi si sono ritirati dalla scuola per motivi di lavoro. L’iniziativa di quest’anno di aggiungere alle lezioni del mercoledì mattina un laboratorio di cucito è stata accolta con entusiasmo dalle corsiste. Un’aula della casa Caritas è stata allestita con quattro moderne macchine da cucire offerte da alcune signore di Locate e con un tavolo per il taglio. Antonella e Adele, abili sarte, si sono gentilmente offerte di insegnare alle dodici-tredici signore di diverse nazionalità l’ABC del taglia e cuci. Il laboratorio non voleva essere un corso di sartoria ma, in tempi di crisi, voleva dare la possibilità di imparare a fare piccole riparazioni, fare un orlo, utilizzare la macchina da cucire con disinvoltura, creare dei semplici lavori.
“Natale è ogni volta che tendiamo la mano a qualcuno in difficoltà, di qualunque colore egli sia”. Ed ecco ognuno portare il proprio contributo alla festa recitando una poesia del suo paese: chi in francese, chi in spagnolo, russo, arabo, inglese e anche in cinese! In primavera, il consueto incontro promosso dal Coordinamento delle Scuole di Italiano dell’Asci (Azienda Sociale Comuni Insieme) di Lomazzo ha visto le corsiste chiacchierare insieme alla psicologa Marica Livio e alla mediatrice culturale Federica Paro, e interrogarsi su come è possibile realizzare una convivenza rispettosa e costruttiva fra culture e identità diverse. A seguire, si è tenuto un piccolo corso di pronto soccorso organizzato dalla scuola d’italiano di Locate, grazie alla disponibilità delle istruttrici del SOS di Mozzate Anna Marcos e Maria Ferlino. A conclusione dell’anno scolastico, agli inizi di giugno, consueta festicciola con consegna degli attestati di frequenza. Il mese di settembre è dedicato ai corsi di aggiornamento per le volontarie-insegnanti, a Milano presso l’Ufficio della Pastorale Migranti e a Lomazzo nella sede dell’Asci, nonché alla programmazione del nuovo anno.
Le “maestre sarte” con pazienza e qualche difficoltà di comprensione della lingua sono riuscite a dare a tutte i primi elementi del cucire a macchina: punto base, cambiare un ago, inserire una spoletta … Grazie alla generosità di alcune persone che hanno offerto tagli di stoffe, sono stati confezionati grembiuli da cucina, pantaloni con elastico in vita da donna e bambino, borse di stoffa, calzoncini corti di cotone, tendine da cucina e, per le donne islamiche, il velo.
Il tema di quest’anno concordato con le altre scuole d’italiano per stranieri del distretto di Fino Mornasco–Lomazzo sarà la raccolta differenziata: in programma una visita guidata alla piattaforma ecologica di Locate. La Caritas coglie l’occasione per ringraziare tutte le volontarie e i volontari che mettono a disposizione tempo, risorse e capacità per la buona riuscita del corso d’italiano e delle varie iniziative ad esso connesse. La responsabile della scuola d’italiano Stefania Gariboldi
A dicembre, la festa di Natale ha recato un messaggio di pace e amicizia valido per tutti, pur essendo di religioni diverse, dipinto con i colori dei cinque continenti e che si esprimeva nella frase: In Ascolto – n° 41
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