L’innovazione tecnologica nella P.A. per la semplificazione dei rapporti verso i cittadini e le imprese Forum P.A. 11 maggio 2005
LIVIO ZOFFOLI Presidente CNIPA Mi rende felice constatare l’ interesse suscitato da questo tema che, come il titolo del convegno ricorda, riguarda L’innovazione tecnologica nella P.A. per la semplificazione dei rapporti verso i cittadini e le imprese. Il panel dei partecipanti è molto numeroso e ringrazio fin d’ora tutti quelli che vorranno intervenire. Mi limito dunque, semplicemente, ad introdurre l’argomento principale richiamando soltanto alcuni concetti di base. Quando si parla di “innovazione tecnologica per la semplificazione dei rapporti con cittadini e le imprese” si pensa al fatto di utilizzare la tecnologia per offrire servizi secondo modalità diverse da quelle tradizionali: si intende, dunque, la trasformazione dell’Amministrazione Pubblica da tradizionale a digitale. Per realizzare quest’obbiettivo è necessario poter disporre di quegli strumenti, normativi e tecnologici, che nel corso di questi anni sono stati messi a punto: non è necessario elencarli tutti dal momento che, credo, sia noto a tutti che dal punto di vista normativo il nostro Paese è da considerarsi all’avanguardia e dispone di tutto ciò che serve per poter realizzare questa trasformazione. L’ultimo tassello che mancava era il Codice della Pubblica Amministrazione Digitale, che entrerà in vigore nel gennaio dell’anno prossimo ma che, comunque, è già stato approvato ed è una legge dello Stato. Nel Codice sono racchiusi i diritti e i doveri dei cittadini e della Pubblica Amministrazione – espressi in modo assolutamente chiaro – e tutti gli strumenti necessari. I mattoni (io li chiamo così), per realizzare questa trasformazione, dunque, ci sono tutti e sono tutti disponibili: a partire dalla firma digitale fino ai sistemi di accesso (Carta Nazionale dei Servizi), alla posta elettronica certificata e così via. Voi sapete, inoltre, che accanto a questi strumenti legislativi e tecnologici è in corso di sviluppo, su tutto il territorio nazionale, una serie di progetti che il Centro Nazionale sta monitorando molto attentamente. I risultati di questo monitoraggio sono disponibili sul sito del CNIPA, che viene continuamente aggiornato, in modo che tutti possano rendersi conto di come stanno andando le cose sul territorio. Voi sapete che la realizzazione di tali progetti è un processo complesso, articolato in più fasi. Nella prima fase dell’e-government, si è privilegiato l’aspetto progettuale da parte delle Amministrazioni locali: si sono individuati i servizi ritenuti essenziali per i cittadini e per le imprese e, in base alle indicazioni ottenute, le Amministrazioni locali hanno potuto liberamente sperimentare tutta una serie di interventi, di soluzioni e di progetti veramente apprezzabili. La seconda fase, invece, prevede una maggior 1
coordinazione tra le diverse iniziative: in alcuni casi si tocca l’eccellenza, in altri si procede con un po’ di ritardo ma comunque questa spinta all’innovazione, alla progettualità, all’attivazione di servizi on line e alla trasformazione delle Amministrazioni da tradizionali a digitali è una cosa che sta avvenendo con ampia soddisfazione. Da parte delle Amministrazioni centrali si sta facendo altrettanto e stanno lavorando per concretizzare questa trasformazione: da parte nostra abbiamo realizzato due portali, uno che riguarda i servizi ai cittadini (www.italia.gov) e uno che riguarda i servizi alle imprese. Sono due portali che rendono più facile trovare sulla rete, a chiunque non disponga delle notizie necessarie, i servizi on-line resi dalle Amministrazioni e dei quali si ha bisogno. Quindi sono due portali che rendono la vita più facile tanto ai cittadini quanto alle imprese: non voglio entrare nel merito della descrizione di questi due portali, forse qualcuno lo farà dopo di me, ma il concetto di base è questo. L’approccio che abbiamo inteso adottare per rendere la vita più facile alle Amministrazioni è un approccio strutturale del tutto nuovo: si sono rendono disponibili contratti quadro ai quali le Amministrazioni si possono agganciare per ottenere quei servizi che servono al proprio funzionamento e alla propria trasformazione. Il più importante di tutti è il Sistema Pubblico di Connettività e cioè la rete che collegherà tutte le Amministrazioni centrali e locali tra di loro. Questo progetto è stato condiviso in sede di Conferenza Unificata, viene quindi realizzato e governato con il pieno accordo delle autonomie locali perché è previsto che la governance di questo sistema sia condivisa tra Amministrazioni centrali e Amministrazioni locali. Tutto ciò rappresenta una novità estremamente importante dal momento che ci fa toccare con mano il fatto che è possibile condividere progetti, obiettivi e realizzazioni in modo unitario tra Stato e autonomie locali. Dunque, abbiamo a disposizione tutto quello che serve per poter realizzare questa trasformazione che riteniamo indispensabile soprattutto in quanto conveniente dal punto di vista economico. Ho usato la parola “conveniente” per significare che è economicamente valida: deve essere “economicamente valida” perché, altrimenti, sarebbe una perdita di tempo e uno sperpero di denaro pubblico. D’altra parte, non possiamo consentire che l’Amministrazione tradizionale affianchi quella digitale se non per il tempo strettamente necessario perché, se così non fosse, avremmo delle voci di spesa doppie: siamo perciò tutti impegnati a far sì che questa delicata fase di transizione sia la più veloce possibile. La trasformazione, dunque, la facciamo perché da un lato fa funzionare meglio l’Amministrazione e, dall’altro, rende servizi migliori ai cittadini e alle imprese: essa è quindi complessivamente più economica rispetto all’amministrazione tradizionale. Accanto agli strumenti tradizionali come il PC ed internet, si sta diffondendo anche, in modo molto rilevante, la televisione digitale terrestre, che serve a ridurre il devide che si genera tra chi è abituato ad usare un personal computer e chi, invece, non lo usa per i motivi più diversi (età, tradizione culturale, ecc.). La televisione digitale 2
terrestre offre un’interattività certamente inferiore rispetto al PC ma consente di realizzare ugualmente servizi on-line per quei cittadini che non sanno usare un personal computer. Anche in questo caso, la nostra strategia prevede il diffondere, nel più breve tempo possibile e su tutto il territorio nazionale, il nuovo servizio. I risultati dei bandi per la televisione digitale terrestre sono soddisfacenti e molti hanno partecipato: credo, quindi, che si possa guardare al futuro con serenità. C’è sempre stata molta polemica in merito ad un asserito costante ritardo dell’Italia, rispetto ad altri Paesi, nella realizzazione di alcune importanti iniziative di ammodernamento della PA ma io sono di diverso avviso. Le classifiche ci vedono in progressione positiva: in questi ultimi anni l’Italia si è veramente attrezzata, sia dal punto di vista normativo che dal punto di vista tecnologico, per poter spiccare il tanto atteso salto di qualità. Io non credo ci sia, in Europa, un Paese che abbia una normativa tanto puntuale quanto la nostra; non c’è un Paese che si è dotato di una rete nazionale così come abbiamo fatto noi; non c’è un Paese che, come il nostro, ha una rete internazionale che collega oltre cinquecento nostre postazioni all’estero. Queste sono cose tutte effettivamente realizzate ed è per questo che ritengo possibile quel salto di qualità, veramente imponente, che tutti si aspettano da noi. Adesso si tratta semplicemente di consolidare tutte queste iniziative. Uso una metafora per dire che noi, adesso, ci troviamo nella stessa situazione di un pescatore che ha molto lavorato per gettare in mare le sue reti: abbiamo tante iniziative in corso, perciò, la nostra pesca sarà molto produttiva. Adesso, però, mi fermo qui e chiedo al Dottor Dionigi Spadaccia, Direttore Centrale dei Sistemi Informativi dell’INPS, di intervenire per la sua relazione. Grazie. Intervento di Dionigi Spadaccia Grazie, Dottor Spadaccia. Effettivamente, l’INPS sta facendo tanto e credo che sia possibile raccogliere la soddisfazione di tutti noi anche in veste di utenti: siamo tutti “clienti” dell’INPS e quindi non possiamo non augurarci che si proceda fortemente sulla strada intrapresa. Vorrei poi ringraziare il Dottor Pasca di Magliano per essere intervenuto: l’ho invitato con grande piacere. Il dott. Pasca è il Direttore Generale per il Coordinamento degli Incentivi alle Imprese del Ministero delle Attività Produttive e lo invito a prendere la parola. Intervento di Roberto Pasca di Magliano Grazie molte. Il tema trattato dal Dottor Pasca di Magliano è fortemente connesso a quello che, seppure più legato al punto di vista dei servizi telematici, trattiamo noi: entrambi vanno ad incidere fortemente sulla competitività del Paese e ci mostra che tanto l’azione di incentivazione quanto quella di razionalizzazione dei servizi possono effettivamente dare un plus di competitività alla nostra Nazione. Adesso vorrei sentire la voce di due Amministrazioni locali. Cominciamo con il Dottor De Robertis, Assessore al Lavoro del Comune di Verona, con il quale, qualche 3
mese fa, abbiamo avuto un’esperienza molto positiva: con il Comune di Verona abbiamo messo in atto un servizio di pagamento in rete attraverso l’utilizzo della CNS. La questione dei pagamenti è, infatti, una questione importantissima dal momento che i servizi, di solito, vanno pagati e noi non possiamo fermarci ad un certo punto nella transazione in rete senza sapere bene poi come andare avanti. Attraverso l’esperienza realizzata con il Comune di Verona – simile, peraltro, a quella con il Comune di Bologna - abbiamo dimostrato che lavorare su questo delicatissimo versante non solo è possibile ma è anche proficuo. Il mio auspicio è che questi servizi di pagamento si diffondano nel modo più rapido ed ampio possibile nonostante le difficoltà del sistema bancario nel tenere il passo con le nostre iniziative. Prego. Intervento del Dottor Mauro De Robertis Grazie. Fare un commento, seppur breve, a tutti i temi trattati dall’Assessore De Robertis porterebbe via chissà quanto tempo perché gli argomenti sono stati molti e tutti di grandissimo interesse. Faccio dunque solo due piccole riflessioni. Per quanto riguarda la diffusione dei sistemi di accesso è indubitabile che ci siano delle difficoltà, da parte di ciascun ente, in merito all’emissione di queste Carte d’accesso. Ciò accade proprio perché bisogna eliminare tutti quei codici, password e PIN che inevitabilmente, ogni volta che si visiti un sito internet – pubblico o privato che sia - vengono richiesti: io stesso sono restio a rispondere alla richiesta di registrazione e, spesso, preferisco rinunziare ad un servizio piuttosto che ingombrare la mia agenda di password e codici “segreti”. A questo proposito, sta per essere emanato, da parte del CNIPA, un bando di gara per la fornitura di Carte Nazionali dei Servizi: tutte le Amministrazione possono aderire e chiedere dunque la fornitura di CNS per le proprie esigenze. Quindi se il Comune di Verona vuole può benissimo aderire a questa iniziativa, a questo contratto quadro. Per quanto riguarda i Codici Fiscali è vero che c’è un margine d’errore di circa il 10%: la loro correzione avviene sia nel momento in cui si emette una Carta Nazionale dei Servizi sia nel momento in cui si emette una Carta d’Identità Elettronica. È evidente dunque che mano a mano che si emettono CNS questi Codici errati verranno via via corretti. Sicuramente l’introduzione di queste nuove tecnologie e di questi nuovi servizi richiede ad ogni Comune di modificare la propria organizzazione ma questo, però, è un onere al quale ogni Amministrazione deve adempiere per proprio conto. Certamente è d’obbligo attuare un piano di riconversione adeguato per soddisfare le giuste esigenze dei lavoratori ma non è vero che l’innovazione comporta perdita di posti di lavoro: ciò che senz’altro deve scomparire sono i retaggi di un modo ormai obsoleto di intendere l’innovazione. Ricordo, come esempio, le indennità di operatore al terminale: gli incentivi vanno dati ma sotto altre forme. Comunque ringrazio l’Assessore De Robertis per il suo intervento, veramente interessante. Adesso passo la parola al Dottor Luigi Nicolais, Assessore all’Università e Ricerca Scientifica, all’Innovazione Tecnologica e Nuova Economia e ai Sistemi Informativi e Statistica della Regione Campania. Grazie. 4
Intervento di Luigi Nicolais Grazie molte, Assessore Nicolais. Quello che ci ha raccontato è di grandissimo interesse e rappresenta una metodologia utile per affrontare i problemi dell’innovazione che può essere d’esempio anche per altre Regioni. Adesso, l’ing. Rosanna Alterisio, responsabile dell'Area Operativa “Progetti, Applicazioni e Servizi” del CNIPA, vi farà una sintesi dei problemi che stiamo affrontando. Intervento di Rosanna Alterisio Grazie Rosanna, adesso vorrei fare intervenire il rappresentante del Ministero degli Affari Esteri, il Dottor Mastrojeni. Intervento di Grammenos Mastrojeni Grazie, passo la parola alla Dottoressa Sonia Massobrio, Direttore dell’Area Innovazione e Comunicazione del Comune di Ancona. Grazie. Intervento di Sonia Massobrio Grazie e auguri per il vostro lavoro. Adesso passiamo al settore delle esperienze. Direi di cominciare con il Dottor Conforto Sertorelli di Poste Italiane. Intervento di Stefano Conforto Sertorelli Grazie, mi dispiace però dover osservare che le Poste hanno privilegiato un percorso di accordi bilaterali con singole Amministrazioni centrali e locali mentre, invece, ritengo sarebbe stato più utile, per tutto il nostro comparto pubblico, realizzare l’accordo che era stato proposto da noi per un sistema uniforme, valido per tutti. Ora passo la parola al Dottor Mirone della Cisco Systems. Intervento di Carlo Mirone Passiamo adesso all’Ingegner Zoffoli, che è Responsabile della Enterprise & Public Safety della Ericsson. Intervento di Andrea Zoffoli Grazie. Adesso passiamo alla Regione Lombardia e a Lombardia Informatica con il Dottor Ferrario e la Dottoressa Ludergnani. Intervento di Gianni Carlo Ferrario Intervento di Monica Ludergnani 5
Grazie. Chiudiamo la mattinata con Massimo Canducci dell’Engineering. Intervento di Massimo Canducci La ringrazio. Penso che, a questo punto, si possa chiudere questo convegno ringraziando anche la platea per la pazienza e la presenza che ci ha assicurato.
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