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1875-1914
L’ETÀ DEL COLONIALISMO OSSERVO E IMPARO
◆ Osserva l’immagine a p. 21 della Ford modello T. Perché all’inizio del XX secolo quest’auto ha un grande successo? A Perché è facile da guidare. B Perché il prezzo è basso. C Perché viene prodotta in tutto il mondo. ◆ Cerca sull’atlante il Canale di Suez, che unisce il Mar Mediterraneo al Mar Rosso. In quale Paese si trova oggi il Canale di Suez?
TEMA 1
LA SECONDA RIVOLUZIONE INDUSTRIALE Percorsi storici 1, 2 e 3
Dall’agricoltura alla nuova industria 1. cereali: piante con grani da cui si ricava la farina, come il frumento e il mais.
2. emigrare: lasciare il Paese in cui si è nati per cercare lavoro in un altro Paese.
3. sviluppo: miglioramento, crescita.
Intorno al 1870 in Europa cominciano ad arrivare i cereali¹ coltivati in America; questi cereali hanno prezzi più bassi rispetto ai cereali prodotti in Europa perché in America i contadini usano le macchine agricole e il loro lavoro rende di più. I contadini europei, per vendere i loro prodotti, sono costretti ad abbassare i loro prezzi. Di conseguenza guadagnano di meno e molti di loro diventano poveri. Alcuni vanno a lavorare in città come operai nelle fabbriche e altri decidono di emigrare² nelle Americhe. Negli stessi anni in Europa avviene la Seconda rivoluzione industriale. Gli storici usano questo termine per indicare la seconda fase di sviluppo delle industrie che utilizzano macchine (la prima Rivoluzione industriale è quella che avviene in Inghilterra all’inizio dell’Ottocento). Con la Seconda rivoluzione industriale c’è un grande sviluppo³ delle industrie in alcuni Paesi che non le avevano ancora, come l’Impero austroungarico, l’Italia e la Russia. Le principali caratteristiche della Seconda rivoluzione industriale sono: • le scoperte della scienza, che aiutano lo sviluppo delle industrie; • lo sviluppo delle industrie elettriche e delle industrie che producono acciaio;
La Seconda rivoluzione industriale è: A una rivoluzione popolare contro i governi. B una rivoluzione delle colonie contro la madrepatria. C una fase di grande sviluppo delle industrie grazie al lavoro delle macchine.
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4. organizzare: stabilire, progettare. 5. scienziati: persone che studiano o fanno scienza.
6. successive: che vengono dopo.
7. illuminare: dare luce in modo che oggetti e luoghi siano visibili.
8. grattacieli: edifici molto alti, che hanno tanti piani.
9. sostituire: prendere il posto di qualcosa.
• l’unione di molte aziende in imprese più grandi; • il nuovo modo di organizzare⁴ il lavoro degli operai nelle fabbriche. In questi anni gli scienziati⁵ fanno scoperte che migliorano la produzione delle industrie e la vita quotidiana delle persone. Le scoperte più importanti di questo periodo sono: • l’invenzione del motore elettrico, che porta alla nascita dell’industria elettrica; • il telegrafo senza fili, che permette di mandare messaggi a distanza senza fili ed è alla base delle successive⁶ invenzioni di radio e di televisione; • la lampadina, inventata da T.A. Edison nel 1879. Questa invenzione è particolarmente importante perché alla fine dell’Ottocento la lampadina incomincia a essere utilizzata anche per illuminare⁷ le strade delle città e le case. Le industrie in questo periodo utilizzano molto un nuovo materiale: l’acciaio. Per produrre l’acciaio si fondono insieme il ferro e il carbone. L’acciaio a fine Ottocento viene usato molto per costruire navi, ponti, grattacieli⁸, armi e materiali per la guerra. Tra i Paesi che producono più acciaio ci sono la Germania, gli Stati Uniti, la Russia e la Francia. L’invenzione del motore elettrico nella seconda metà dell’Ottocento cambia moltissimo l’industria. Infatti le macchine che funzionano con la corrente elettrica iniziano a sostituire⁹ le macchine a vapore. Con la diffusione dell’elettricità nelle industrie, nelle case e nelle città, diventa importante trovare luoghi e modi per produrre elettricità in grandi quantità. Nascono allora: • le centrali termoelettriche, costruzioni con macchine che producono energia elettrica utilizzando il calore del carbone fatto bruciare; • le centrali idroelettriche, che producono energia elettrica utilizzando il movimento dell’acqua. A fine Ottocento viene inventato anche un nuovo motore, il motore a scoppio. I primi motori a scoppio funzionano con il gas. Poi a fine Ottocento due tedeschi, Daimler e Benz, inventano il motore a scoppio a benzina. Questi motori a scoppio a benzina vengono usati per produrre le prime automobili. La benzina si ricava dal petrolio, che incomincia a essere una fonte di energia importante.
10. obiettivi: scopi.
Il Flatiron Building costruito a New York nel 1902.
Che cosa è il Flatiron Building? A Un telegrafo senza fili. B Un grattacielo. C Una centrale idroelettrica.
Che cosa sono le centrali idroelettriche? A Costruzioni con macchine che producono energia elettrica grazie al movimento dell’acqua. B Macchine che producono energia elettrica grazie al calore del carbone fatto bruciare. C Macchine che producono l’acciaio con il ferro e il carbonio.
Alla fine dell’Ottocento cambia anche il modo di lavorare nelle industrie: l’ingegnere Frederick Taylor inventa un nuovo modo per fare lavorare gli operai nelle fabbriche. Taylor stabilisce in modo preciso i tempi e gli obiettivi¹⁰ del lavoro degli operai.
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10. ripetitivo: che si ripete continuamente.
Questo nuovo modo di lavorare si chiama taylorismo. Nel 1913 Henry Ford, un industriale che ha una grande azienda di automobili, inventa la catena di montaggio. Nella catena di montaggio, ogni operaio fa solo una piccola parte del lavoro, sempre la stessa e sempre nello stesso modo. Così si producono merci più velocemente, ma gli operai fanno un lavoro molto ripetitivo¹¹: infatti, fanno le stesse azioni tutto il giorno e tutti i giorni. Il nuovo modo di lavorare ideato da Ford si chiama fordismo.
Il taylorismo è: A la nuova organizzazione del lavoro degli operai. B la catena di montaggio. C il lavoro che si fa nell’industria di automobili Ford.
L’immagine mostra gli operai al lavoro in una catena di montaggio.
Nella catena di montaggio: A gli operai fanno diversi lavori, a seconda del bisogno del momento. B ogni operaio fa solo una azione e la ripete continuamente. C gli operai non servono più, lavorano solo le macchine.
Percorso storico 4
Le trasformazioni dell’economia
1. abbassano i prezzi: fanno diventare i prezzi più bassi.
2. non interviene nell’economia: non fa leggi riguardo all’economia.
Tra il 1875 e il 1914 in Europa avvengono delle crisi di «sovrapproduzione»; le industrie producono cioè moltissime merci e non riescono a vendere tutto quello che producono. Quando ci sono delle fasi di sovrapproduzione, le industrie abbassano i prezzi¹ delle merci per riuscire a venderle; in questo modo le aziende guadagnano di meno ed entrano in crisi. La situazione economica di questi anni prende il nome di Grande depressione. Prima della Grande depressione, nell’Ottocento molti Stati dell’Europa avevano adottato una politica economica liberista. Questo tipo di politica economica significa che lo Stato non interviene nell’economia² e le merci possono essere vendute in vari Paesi. Chi compra sceglie tra varie merci simili, in concorrenza tra loro. Così le aziende fanno a gara per produrre merci che costano meno di quelle delle altre aziende concorrenti. Ma quando con la Seconda rivoluzione industriale co-
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3. dazi: tasse.
minciano le crisi di sovrapproduzione, gli industriali e i proprietari terrieri spingono i governi a scegliere una linea politica diversa: il protezionismo. Il protezionismo è una politica economica che «protegge», cioè difende i prodotti nazionali dalla concorrenza dei prodotti stranieri: gli Stati mettono dei dazi³ sui prodotti stranieri. Chi compra i prodotti stranieri deve pagare il loro prezzo e in più anche il dazio. Ovviamente, la gente preferisce comprare i prodotti nazionali. La Grande depressione porta anche a un’altra conseguenza: le aziende preferiscono fare accordi tra di loro e non farsi concorrenza. Facendo accordi tra di loro, infatti, le aziende possono decidere a quali prezzi vendere i prodotti. Così un’azienda non rischia che altre mettano in vendita prodotti simili ai suoi ma a costo più basso. Infatti, tutti vorrebbero comprare un prodotto uguale ma a prezzo più basso. Invece, se le aziende si mettono d’accordo tra loro, chi compra deve per forza pagare il prezzo stabilito, perché non ci sono negozi dove gli stessi prodotti sono venduti a prezzi più convenienti. Le alleanze tra le aziende si chiamano trust. Molte aziende si uniscono tra di loro e creano aziende grandi. In questo modo riescono a fare da sole tutta la produzione di un prodotto e decidono anche a quale prezzo venderanno il prodotto. Infatti possono decidere di mettere in vendita un prodotto a un prezzo alto perché non hanno concorrenti. Possono così diventare molto ricche. Questa situazione si chiama monopolio.
Il protezionismo è: A la politica economica che rende le merci straniere più care delle merci nazionali. B la politica economica che favorisce la vendita delle merci straniere. C la politica economica per cui lo Stato non interviene nell’economia.
Tra il 1986 e il 1914, dopo la Grande depressione, l’Europa occidentale, gli Stati Uniti e il Giappone attraversano un periodo di prosperità economica.
Una fotografia della fabbrica di acciaio Krupp, una grande azienda tedesca. Che cosa fanno le grandi aziende a fine Ottocento? A Causano la Grande depressione. B Mettono dazi sulle merci straniere. C Stabiliscono prezzi alti per le merci che vendono.
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3 Percorsi storici 5, 6, 7
Il boom della popolazione europea I movimenti della popolazione La nascita della società di massa 1. raddoppia: diventa il doppio. 2. tasso di mortalità: il numero delle persone che muoiono ogni anno rispetto al totale della popolazione.
3. carestie: periodi in cui manca il cibo. 4. condizioni igieniche: condizioni che riguardano la pulizia delle persone e degli ambienti.
5. impoverisce: rende poveri.
6. persecuzioni: lotta spietata e crudele contro un gruppo di persone che hanno caratteristiche comuni.
Tra l’inizio e la fine dell’Ottocento la popolazione mondiale raddoppia¹, soprattutto a causa dell’aumento della popolazione d’Europa e delle Americhe. La popolazione d’Europa aumenta perché durante questo secolo diminuisce il tasso di mortalitಠe aumenta la durata media della vita della popolazione: prima della Rivoluzione industriale la durata media della vita di un Europeo è di circa 30-35 anni, a metà Ottocento è di 40 anni e alla fine dell’Ottocento è di 50 anni. In Europa la durata media della vita delle persone aumenta in questo periodo per diversi motivi: • non ci sono grandi guerre; • non ci sono carestie³, grazie ai miglioramenti nell’agricoltura e alla maggiore disponibilità di cibo; • la medicina fa grandi progressi e le condizioni igieniche⁴ migliorano, per cui la gente si ammala di meno. Tra il 1840 e il 1914 circa 60 milioni di Europei emigrano, cioè si trasferiscono con le loro famiglie in un altro Paese. La maggior parte va nelle Americhe. Gli storici chiamano questo grande movimento di persone «grande migrazione». I motivi che spingono tanta gente a emigrare sono diversi: • la crescita della popolazione europea: le persone che cercano lavoro aumentano tantissimo e in certe regioni i posti di lavoro esistenti non sono abbastanza numerosi per tutti quelli che cercano lavoro; • la crisi agricola degli anni Settanta dell’Ottocento, che impoverisce⁵ soprattutto i contadini dell’Europa del Sud e dell’Est. Le persone che migrano dai loro Paesi nelle Americhe vengono soprattutto da Irlanda , Gran Bretagna, Spagna, Portogallo, Italia e Iugoslavia. Tra gli emigranti ci sono anche molti Ebrei che sfuggono alle persecuzioni⁶ scatenate contro di loro.
Emigranti europei arrivano a New York, negli Stati Uniti. Dove vanno principalmente gli emigranti europei in questo periodo? A In altri Paesi d’Europa. B In Paesi dell’Asia. C Nelle Americhe.
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7. colte: che hanno studiato. 8. esprimere: dire apertamente.
9. dibattiti pubblici: discussioni pubbliche a cui tutti possono partecipare per dire la propria opinione.
La crescita della popolazione europea, oltre a portare all’emigrazione nelle Americhe, porta anche al trasferimento di molte persone dalla campagna alla città. Molti contadini poveri infatti vanno a vivere nelle città per trovare lavoro nelle fabbriche. Le città diventano allora sempre più grandi e vicino ad alcune importanti industrie nascono anche nuove città. Alla fine dell’Ottocento la società cambia notevolmente e prende il nome di «società di massa»: • molte persone vivono nelle città, lavorano nelle fabbriche e producono i beni che poi comprano; • molti gruppi di persone pensano che non soltanto le persone colte⁷ possono partecipare alla vita politica del loro Paese, ma che tutti hanno il diritto di votare e di esprimere⁸ le loro opinioni. In questo periodo, i cambiamenti che avvengono nella società portano forti cambiamenti negli Stati: • in molti Paesi viene riconosciuto a tutti il diritto all’istruzione elementare gratuita e obbligatoria, perché tutti devono sapere leggere e scrivere; • in molti Paesi i governi danno il diritto di voto a tutti i cittadini maschi, concedono cioè il suffragio universale maschile. Inoltre, con la crescita del numero di persone che sanno leggere e che possono votare, si diffondono i giornali e i dibattiti pubblici⁹.
Che cos’è il suffragio universale maschile? A Il diritto di studiare dato a tutti i cittadini. B Il diritto di votare dato a tutti i cittadini maschi. C Il diritto di votare dato solo ai cittadini maschi che hanno studiato.
Percorsi storici 8, 9, 10
Il movimento operaio I partiti socialisti L’Età della Belle époque Con la Seconda rivoluzione industriale diminuisce il numero dei contadini e aumentano gli operai che lavorano nelle fabbriche. I lavoratori delle fabbriche fanno parte di una nuova classe sociale, il proletariato industriale: lavorano molto duramente in fabbrica e vivono nei quartieri operai delle città, che sono quartieri poveri. Con il tempo, gli operai si rendono conto di appartenere alla stessa classe sociale e di avere tutti gli stessi problemi e le stesse richieste. Essi incominciano allora a riunirsi in organizzazioni per migliorare le proprie condizioni. Queste organizzazioni si chiamano sindacati: i primi sindacati nascono in Inghilterra e si chiamano Trade Unions. Gradualmente i sindacati si diffondono in tutti i Paesi. Una delle più importanti richieste dei sindacati è che la giornata di lavoro sia di 8 ore e non più di 12 o 14 ore.
Che cosa sono i sindacati? A La classe degli operai delle fabbriche. B I socialisti che vogliono la rivoluzione del proletariato. C Le organizzazioni che lottano per i diritti dei lavoratori.
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3 I lavoratori protestano e vengono arrestati dalla polizia.
Qual è la richiesta più importante fatta dai sindacati? A La giornata lavorativa di 8 ore. B Il diritto di voto. C Il diritto all’istruzione.
1. analizza: studia con attenzione. 2. profitto: guadagno.
3. sistema capitalista: sistema economico e sociale fondato sulla proprietà privata. 4. impadronirsi: prendere possesso.
Nella seconda metà dell’Ottocento anche la Chiesa cattolica dà la sua opinione riguardo all’industrializzazione e alla società di massa. Nel 1891 papa Leone XIII scrive un documento, chiamato Rerum Novarum, in cui sostiene che le varie classi sociali devono collaborare tra loro; inoltre secondo papa Leone XIII i lavoratori cattolici devono riunirsi in sindacati di cattolici e non nei sindacati socialisti. Il movimento operaio si ispira infatti al pensiero del filosofo Karl Marx. Marx nei suoi libri analizza¹ l’economia del suo tempo e sostiene che è il lavoro degli operai a creare il valore delle merci e quindi il profitto² degli industriali; per questo motivo Marx afferma che gli operai sono sfruttati. La classe operaia secondo Marx deve allora ribellarsi al sistema capitalista³ dell’economia, impadronirsi⁴ dei mezzi di produzione (cioè le fabbriche e le macchine) e prendere il potere. I mezzi di produzione secondo Marx devono infatti essere a disposizione della società; da questo deriva il nome di «socialisti» dato a coloro che seguono le idee di Marx. In questo periodo nascono i partiti socialisti che riuniscono le persone con le stesse idee di Marx. Nel 1889 i partiti socialisti delle varie nazioni si uniscono nella Seconda Internazionale, un’organizzazione mondiale. Presto i partiti socialisti si dividono in due gruppi: • i riformisti, cioè coloro che pensano che i socialisti possano cambiare la società facendosi eleggere nei parlamenti e facendo approvare delle riforme; • i rivoluzionari, che credono che i proletari possano cambiare la società solo se fanno una rivoluzione e conquistano il potere.
Secondo Marx i mezzi di produzione sono A i soldi investiti dagli imprenditori. B il lavoro degli operai. C le fabbriche e le macchine.
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5. ceti borghesi: gruppi di persone che non sono né nobili né proletarie. I borghesi sono proprietari di imprese industriali o commerciali o fanno lavori con i quali guadagnano tanto.
TEMA 2
I primi anni del Novecento sono chiamati anche Belle époque, espressione francese che significa «epoca bella», perché le indu5 strie sono in crescita, non ci sono guerre e i ceti borghesi hanno una vita comoda e diventano ricchi. In questi anni avvengono anche grandi scoperte scientifiche: • Albert Einstein presenta la teoria della relatività; • Sigmund Freud fonda la psicoanalisi; • nasce una scienza vicina alla biologia chiamata genetica, che studia i caratteri che vengono trasmessi negli esseri viventi da una generazione (padre e madre) all’altra (figli).
L’EUROPA ALLA CONQUISTA DEL MONDO Percorso storico 12
Imperialismo e colonialismo
1. materie prime: materiali come legno o ferro, così come si trovano in natura. 2. arricchirsi: diventare ricchi. 3. prestigio: potere e fama. 4. ideologia: modo di pensare.
Tra il 1875 e il 1914 i Paesi europei incominciano a controllare direttamente quasi tutta l’Africa e parte dell’Asia: questo significa che i Paesi europei mandano i loro eserciti in Africa e in Asia e conquistano grandi territori di questi due continenti uccidendo o minacciando di uccidere la popolazione locale che si oppone. Gli storici chiamano gli anni tra il 1875 e il 1914 età del «colonialismo», perché gli Stati europei conquistano con i loro eserciti molti territori in Africa e in Asia e li trasformano in colonie, cioè territori in cui controllano l’economia e la politica. Le cause che portano i Paesi europei a cercare di conquistare colonie sono di due tipi: • cause economiche: i Paesi europei hanno bisogno di materie prime¹ per fare funzionare le industrie e pensano di prenderle dalle colonie; inoltre i Paesi europei pensano di vendere le merci prodotte dalle loro industrie nelle colonie e così arricchirsi²; • cause di prestigio³: in questi anni in molti Paesi si diffonde un’ideologia⁴ chiamata nazionalismo; i nazionalisti pensano che la loro nazione debba dimostrare di essere superiore alle altre e che per questo debba avere molte colonie da sfruttare per diventare più potente delle altre.
Che cosa sono le colonie? A Territori occupati e controllati dalle potenze europee. B Paesi europei che conquistano territori in Africa e Asia. C Paesi che rimangono indipendenti dagli Europei.
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3 Percorso storico 12
La spartizione dell’Africa 1. costiere: sulle coste. 2. esplorare: visitare per cercare di conoscere.
3. spartita: divisa in parti.
Fino al 1880 gli Europei controllano solo poche zone costiere¹ dell’Africa; alla fine dell’Ottocento però incominciano molte spedizioni per esplorare² anche l’interno dell’Africa e conoscere meglio il territorio. Tra il 1880 e il 1914 gli Stati europei conquistano quasi tutta l’Africa. Una delle zone più importanti è quella del Nord Africa. In un Paese del Nord Africa, l’Egitto, nel 1869 viene costruito il canale di Suez, che collega il Mar Mediterraneo al Mar Rosso. La Francia e il Regno Unito vogliono avere il controllo su quella zona, perché il canale di Suez è molto importante per i commerci. Nel 1898 questi due Paesi stanno quasi per scontrarsi tra di loro in Sudan (a Fashoda); alla fine i loro governi però si mettono d’accordo ed evitano la guerra. Tra la fine dell’Ottocento e l’inizio del Novecento l’Africa viene spartita³ in questo modo: • la Francia conquista l’Africa nordoccidentale e il Madagascar; • il Regno Unito conquista l’Africa nordorientale (e quindi il canale di Suez) e controlla l’Africa del Sud; • la Germania crea delle colonie in Africa orientale e in Africa occidentale;
Che cosa è il canale di Suez? A Un canale che collega il Mar Mediterraneo e l’Oceano Atlantico. B Un canale che collega il Mar Mediterraneo e il Mar Rosso. C Un canale che si trova in Liberia e che nessuno Stato europeo può controllare.
La carta mostra la divisione dell’Africa in colonie nel 1914. Francia Regno Unito Italia Germania Portogallo Belgio Spagna Stati indipendenti
Quali Paesi europei hanno più colonie in Africa? A Germania e Belgio. B Italia e Portogallo. C Francia e Regno Unito.
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1 • il Belgio conquista il Congo; • l’Italia conquista l’Eritrea e la Libia.
4. indipendenti: liberi, non governati da un altro Stato.
5. indigeni: le persone che sono nate nel continente africano e abitavano lì prima dell’arrivo degli Europei.
Nel 1914 gli unici due Paesi africani che restano indipendenti⁴ sono la Liberia e l’Etiopia. I Paesi europei fanno pagare tasse molto pesanti ai Paesi conquistati. Inoltre, quando gli Stati europei conquistano l’Africa, l’agricoltura di questo continente cambia completamente. Prima infatti gli indigeni⁵ coltivavano soltanto quello che serviva loro per mangiare ogni giorno. Gli Europei invece fanno coltivare agli indigeni solo quello che può essere venduto all’estero. In alcuni Paesi viene coltivato perciò un solo prodotto, come il caffè, il cotone o il cacao, e gli indigeni vengono costretti a lavorare nei campi tutto il giorno in condizioni molto dure.
Percorso storico 13
La spartizione dell’Asia In questo periodo anche in Asia gli Stati europei fondano delle colonie. Tra le più importanti in questo continente ci sono: • l’India, colonia del Regno Unito; • la Penisola dell’Indocina, conquistata dalla Francia; • la Siberia, colonizzata dalla Russia. La carta mostra la divisione dell’Asia in colonie nel 1914. Francia Regno Unito Germania Olanda Stati Uniti Stati indipendenti Portogallo Impero Russo Giappone
Nel 1914 l’India è: A una colonia inglese. B una colonia francese. C un Paese indipendente.
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1. viceré: persona che governa al posto del re. 2. usanze: abitudini. 3. impongono: mettono, stabiliscono.
In Asia, anche il Giappone fonda delle colonie occupando la Corea e l’isola di Formosa (oggi si chiama Taiwan). La colonia dell’India è una colonia molto importante per il Regno Unito. L’India è un Paese molto grande ed è controllato direttamente dal Regno Unito dal 1858. Gli Inglesi mettono al governo del Paese un viceré¹ e cambiano molto il Paese: • insegnano la lingua e le usanze² inglesi agli Indiani; • costruiscono le ferrovie in India. Gli Inglesi inoltre impongono³ forti tasse in India e ottengono molte materie prime da questa colonia.
Che cosa fa il Regno Unito in India? A Non prende materie prime e non mette nessuna tassa. B Sfrutta il territorio e costruisce ferrovie. C Distrugge le ferrovie già esistenti.
Percorso storico 14
Verso la guerra europea 1. entrano in competizione: sono rivali.
TEMA 3
Alla fine dell’Ottocento molte potenze europee entrano in competizione¹ tra di loro; in particolare il Regno Unito e la Germania vogliono essere i Paesi più potenti d’Europa. I Paesi europei incominciano a spendere molti soldi per avere eserciti potenti. All’inizio del Novecento i Paesi europei si dividono in due alleanze: • Triplice Alleanza: Germania, Austria-Ungheria, Italia; • Triplice Intesa: Francia, Regno Unito, Russia. In questo periodo l’Impero ottomano è in crisi e non riesce più ad avere il controllo sui suoi territori. Soprattutto nei Balcani molti Paesi vogliono essere indipendenti dall’Impero ottomano. Inoltre, molti Paesi europei vogliono avere il controllo su alcune zone dei Balcani per rendere più debole l’Impero ottomano.
Che cosa sono la Triplice Intesa e la Triplice Alleanza? A Due alleanze dei Paesi balcanici. B Le due alleanze in cui si dividono i Paesi europei. C Due alleanze all’interno dell’Impero ottomano.
L’ITALIA UNITA: UN DIFFICILE CAMMINO VERSO LO SVILUPPO Percorsi storici 19 e 20
1. Destra: la parte politica conservatrice. 2. Sinistra: la parte politica progressista. 3. opposizione: la parte politica che non governa e si oppone a chi governa.
La Sinistra va al potere Il governo di Francesco Crispi Alle elezioni del 1876 la Destra¹ viene sconfitta e sale al governo la Sinistra² con Agostino Depretis. Depretis governa l’Italia fino al 1887. Tra le sue azioni più importanti Depretis: • mantiene a lungo il governo grazie a trattative e accordi con i politici dell’opposizione³, cioè della Destra; in questo modo non lascia mai formare un’opposizione forte che si
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1 oppone con decisione al governo. Questa politica si chiama «trasformismo», perché i politici al governo si trasformano e cambiano opinione per mettersi d’accordo con quelli della parte opposta; • introduce l’obbligo di frequenza della scuola elementare perché tutti i cittadini sappiano leggere e scrivere; inoltre concede il diritto di voto a molti più cittadini di quanti avevano questo diritto in precedenza; • sceglie una politica economica protezionista e favorisce la crescita delle industrie italiane; • nel 1882 firma un’alleanza, chiamata Triplice Alleanza, con la Germania e con l’Austria-Ungheria.
4. abolisce: elimina.
5. promuove: sviluppa.
6. dimettersi: rinunciare al suo ruolo.
Tra il 1887 e il 1896 c’è ancora al governo la Sinistra. Il presidente del Consiglio è Francesco Crispi, il quale: • abolisce⁴ la pena di morte; • aumenta i poteri della polizia per controllare anche con la forza i moti di protesta del movimento operaio, così la polizia può usare la violenza per cacciare via i dimostranti. Infatti, le dimostrazioni in Italia sono aumentate, perché nel 1892 è nato il Partito socialista italiano; • in politica estera appoggia le idee dei nazionalisti e promuove⁵ la politica coloniale italiana in Africa. Nel 1890 l’Italia conquista la colonia dell’Eritrea e poco dopo entra in conflitto con l’Etiopia. Nel 1896 l’esercito italiano combatte contro l’esercito etiope, ma è sconfitto nella città etiope di Adua. A causa della sconfitta italiana ad Adua, Francesco Crispi è costretto a dimettersi⁶. Negli ultimi anni dell’Ottocento in Italia c’è una forte crisi: il pane e i beni alimentari hanno prezzi sempre più alti e le persone protestano. Nel 1898 un generale, Bava Beccaris, fa intervenire l’esercito a Milano contro le persone che protestano. L’esercito uccide 80 persone.
Depretis e Crispi sono due politici italiani: A di Sinistra. B di Destra. C del Partito cattolico.
La sconfitta di Adua è: A la sconfitta degli Etiopi contro l’esercito italiano. B la sconfitta dell’esercito italiano contro gli Etiopi. C la sconfitta dell’esercito italiano contro l’Eritrea.
Percorsi storici 24 e 25
L’Età giolittiana Nel 1903 diventa presidente del Consiglio Giovanni Giolitti, che governa l’Italia per un lungo periodo, fino al 1914. Gli storici chiamano questo periodo «Età giolittiana». Durante gli anni del suo governo, Giolitti fa molte riforme importanti. In questo periodo l’industria italiana cresce molto e nascono alcune grandi industrie italiane, come la Fiat, la Edison e la Breda. Con lo sviluppo dell’industria crescono anche la classe operaia e il movimento operaio. Giolitti riconosce che gli ope-
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1. sciopero: smettere di lavorare per protestare contro le condizioni di lavoro. 2. salari: denaro dato ogni mese ai lavoratori subordinati in cambio del lavoro fatto.
rai hanno diritto di fare sciopero¹ e che possono riunirsi nei sindacati. Nel 1906 nasce allora il più importante sindacato italiano, la CGIL (Confederazione generale italiana del lavoro). I sindacati in questi anni ottengono salari² migliori per i lavoratori, meno ore di lavoro al giorno e in generale migliori condizioni di lavoro. La crescita delle industrie in Italia non è uguale in tutte le zone della Penisola: al Nord le industrie aumentano e si ingrandiscono, mentre nel Sud non ci sono miglioramenti. Inoltre, al Sud molte persone continuano a non sapere leggere e scrivere e la società è composta di pochi proprietari terrieri ricchi e moltissimi contadini poveri.
Che cos’è la CGIL? A Un importante sindacato italiano. B Il nome di uno sciopero dei lavoratori italiani. C Il nome di un’importante industria italiana.
Il Sud rimane senza industrie e molto povero.
In quali regioni d’Italia si sviluppa l’industria? A In tutta la penisola. B Nel Nord. C Nel Sud.
Giolitti continua la politica coloniale dell’Italia. Nel 1911 l’Italia occupa un altro territorio africano, la Libia, e le isole del Dodecanneso in Grecia. Nel 1912 Giolitti fa una riforma molto importante: introduce il suffragio universale maschile in Italia. Per la prima volta in Italia tutti i cittadini maschi possono votare e partecipare alla vita politica del Paese. Giolitti capisce che è importante coinvolgere nella vita politica italiana anche i socialisti riformisti e i cattolici. Per ottenere i voti dei cattolici, Giolitti riesce a fare un accordo con un rappresentante dei cattolici italiani, Ottorino Gentiloni.
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1 Questo accordo prende il nome di Patto Gentiloni: secondo questo patto, i cattolici dichiarano di votare i partiti liberali, che in cambio appoggiano alcune loro richieste. Nel 1913-14 il governo di Giolitti è messo in crisi: Giolitti è accusato di non prendere mai una posizione chiara e di cercare sempre l’appoggio dell’opposizione. Nel 1914 Giolitti si dimette e al suo posto sale al governo Antonio Salandra, un conservatore.
Con il Patto Gentiloni Giolitti coinvolge nella politica italiana: A i socialisti riformisti. B i socialisti rivoluzionari. C i cattolici.
La carta mostra le colonie italiane.
Qual è l’unica colonia italiana che non si trova in Africa? A La Libia. B L’Eritrea. C Il Dodecanneso.
IMPARO LE PAROLE PROTEZIONISMO (in inglese protectionism; in francese protectionnisme; in spagnolo proteccionismo). È una politica economica adottata per proteggere dalla concorrenza le merci e i prodotti nazionali. Si basa sull’imposizione di tasse molto alte sui prodotti stranieri, che così sono più cari di quelli nazionali. FORDISMO (in inglese Fordism). È il metodo di lavoro creato da Henry Ford: tutti gli operai lavorano alla catena di montaggio, facendo sempre la stessa operazione per tutto il giorno.
PROLETARIATO (in inglese proletariat o working class; in francese prolétariat; in spagnolo proletariado). È la classe sociale dei lavoratori delle fabbriche, che aumentano molto con la Seconda rivoluzione industriale. SINDACATO (in inglese trade union; in francese syndicat; in spagnolo sindicato). È un’associazione di lavoratori che difende i diritti di quei lavoratori e cerca di migliorare le loro condizioni di lavoro.
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