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L’ASSISTENZA RESPIRATORIA DOMICILIARE: PROBLEMI SUL TERRITORIO
Mario Caputi Ilernando Meoli Dipartimento di Scienze Cardiotoraciche e Respiratorie: Sezione di Malattie, Fisiopatologia e Riabilitazione Respiratoria
ASSISTENZA DOMICILIARE
Assistenza Patologie croniche invalidanti
Anziani
Emergenza socio-sanitaria
Campania
EMERGENZA SOCIO-SANITARIA
Progressivo invecchiamento della popolazione per l’aumento dell’attesa di vita
Aumento della richiesta di servizi sanitari ed assistenziali in relazione all’aumento delle patologie croniche ed invalidanti legate all’età
Inversione del rapporto tra popolazione anziana/sana/contribuente e quella anziana/malata/fruitrice
Dati ISTAT nazionali Il processo di invecchiamento della popolazione è destinato ad aumentare nel prossimo futuro
Anno
23% della popolazione
2020 2010 2000
25
45
65
Età
Dati ISTAT nazionali ASPETTATIVA DI VITA NEL 2020
84.6 ANNI
Femmine
78.3 ANNI
Maschi
Dati ISTAT 1988 Regione Campania
Distribuzione della popolazione 37.25%
% 62.75
<75 >75
Presenza di patologie croniche 49%
51%
> = 2 patologie < 2 patologie
Dati ISTAT
Anziani in Campania 79.4%
20.6% soli non soli
Anziani in Italia 13%
87%
Soli Non soli
POLITICHE SOCIO-SANITARIE
Programmare
Interventi finalizzati al mantenimento e al recupero dell’autosufficienza dell’anziano
Interventi finalizzati ad assicurare la continuità assistenziale attraverso forme alternative e con rapporto costo/benefici vantaggioso
PIANO SANITARIO REGIONALE: Campania
Adeguamento del numero di posti letto ospedalieri dedicati alla lungo degenza riabilitativa allo standard di 0.733/1000 abitanti
Creazione nei distretti sanitari di Unità di Valutazione Geriatrica per assicurare la valutazione multidimensionale e la continuità dell’intervento attraverso la rete di servizi territoriali
Sviluppo di forme alternative al ricovero mediante l’Assistenza Domiciliare Integrata, quella semiresidenziale e/o l’ospedalizzazione a domicilio
Assistenza Domiciliare Insieme di proposizione “statements”
Bisogni globali dei paziente
Sistema integrato di interventi da svolgere a domicilio
Soggetti, temporaneamente o permanentemente totalmente o parzialmente non autosufficienti.
Assistenza Domiciliare Si articola su tre livelli: 1° Livello: Interventi di sostegno
2° Livello: Interventi di natura
psicosociale e di cura della persona parzialmente non autosufficienti o a rischio di emarginazione. Viene definita a bassa intensità.
sanitaria (infermieristici, riabilitativi, medici o specialistici) indirizzati a pazienti non autosufficienti o di recente dismissione ospedaliera. Viene definita a media e alta intensità, e ha per finalità la riduzione dei ricoveri impropri.
3° Livello: Affronta le situazioni più complesse e più difficili, tali da richiedere assistenza domiciliare integrata (ADI). A questo livello il servizio di assistenza medica si integra con quello socio-assistenziale portando ad una fusione delle prestazioni proprie del primo e del secondo livello.
PIANO DI ASSISTENZA DOMICILIARE
L’inserimento del paziente avviene ad opera della UGV (Unità di Valutazione Geriatria) Gruppo di specialisti
Valuta le richieste di assistenza domiciliare e il tipo di prestazione da adottare (1° - 2° -3° livello).
PERCORSO PER L’ATTIVAZIONE DELL’ADI Direttore di U.O.
Medico di m.g.
Paziente
Ass. Sociale
Richiesta intervento
Coord. Sanitario di distretto
A.D.I. Sanitaria
UVG
A.D.I. Sociosanitaria
PROGRAMMA A.D.I. Si basa sui bisogni socio-assistenziali e terapeutici del soggetto
Direttore dell’U.O.
Vede impegnati
Coordinatore Sanitario del Distretto
Medico di Medicina Generale. In caso di piani terapeutici specifici vengono inoltre interessate figure professionali con competenze specifiche.
ASSISTENZA DOMICILIARE PER PAZIENTI CON PATOLOGIE RESPIRATORIE
OLT
I.R.C.
NIV
VAM tracheostomizzati Dimessi in fase di stabilizzazione clinica dall’Unità Operativa Pneumologica o dall’UTIR dell’Ospedale
5 pazienti per 100.000 abitanti sono in ventilazione meccanica Riduzione costi assistenzial; accelerazione dei tempi di dimissione da strutture di terapia intensiva e subintensiva; aumento l’aspettativa di vita dei pazienti.
ASSISTENZA DOMICILIARE PER PAZIENTI CON PATOLOGIE RESPIRATORIE Integrazione di competenze Varie figure professionali
Varie modalità di collegamento interattivo tra ospedale e domicilio
Tecnologie informatiche e di comunicazione.
ASSISTENZA DOMICILIARE PER PAZIENTI CON PATOLOGIE RESPIRATORIE
Vengono assistiti pazienti affetti d I.R.C. secondaria a: BPCO
Malattie neuromuscolari
Distrofia Muscolare di Duchenne Sclerosi Laterale Amiotrofica,
Sofferenze neurologiche perinatali
Fibrosi
Malattie della gabbia toracica
PRESA IN CARICO DEL PAZIENTE IN AMBITO DOMICILIARE Medico Referente (Pneumologo o Rianimatore) Infermiere Professionale
Team
Terapista della Riabilitazione Assistente Sociale Coordinatore del Progetto assistenziale.
Compiti del team Individuare Le aree di intervento specifiche gli obiettivi a breve termine i tempi e le modalità di erogazione e di verifica degli interventi.
Predisporre Il piano di assistenza, che tiene conto degli aspetti clinici, sociali, ambientali e familiari
OBIETTIVI RAGGIUNGIBILI
Migliorare le condizioni di salute del paziente
Prevenire le riacutizzazioni Rallentare nei limiti del possibile l’evoluzione della malattia
Coinvolgere il paziente e i familiari nel processo assistenziale e riabilitativo attraverso un intervento educazionale di formazione ed informazione Migliorare il rapporto costo / beneficio e costo / efficacia della prestazione sanitaria.
TECNOLOGIE APPLICABILI ALL’ASSISTENZA DOMICILIARE Sistema informatico
Operativi
Decisionali
Monitoraggio
Condivisione di alcuni parametri clinici e dei dati del paziente
TELEMEDICINA Installazione a domicilio di apparecchiature di telemedicina Formazione del paziente o familiare (caregiver); Assistenza 24 ore su 24 e 7 giorni su 7 con intervento in emergenza; Cartella clinica su web.
TELEMEDICINA
PERMETTE DI Rilevare e registrare parametri strumentali Inserimento dei dati nel database pazienti
Trasmissione dei parametri alla centrale di ascolto
Monitoraggio continuo
Consente la ricezione e la memorizzazione di dati clinici: Saturazione e frequenza cardiaca Capnografia Spirometria Pressione arteriosa Elettrocardiogramma
CONCLUSIONI
Nonostante che l’Ossigenoterapia Domiciliare e la Ventilazione meccanica Domiciliare costituiscano un protocollo di assistenza consolidato ormai da oltre dieci anni, il solo DRG 88 (Malattia Broncopolmonare Cronica Ostruttiva) rappresenta il terzo DRG in assoluto sul totale dei ricoveri ospedalieri. Ciò significa che il modello standard di assistenza non ha risolto il problema di prevenire l’acuzie del paziente respiratorio domiciliare, di individuare e di prevenire le cause di ricoveri impropri o evitabili. Solo l’attuazione di nuovi modelli di assistenza, che tengano conto della necessità di contenere i costi e di assistere adeguatamente il paziente nel suo abituale ambiente di vita, potrà risolvere tali problematiche.