L’Amministrazione federale delle contribuzioni AFC si presenta
Schweizerische Eidgenossenschaft Confédération suisse Confederazione Svizzera Confederaziun svizra
Dipartimento federale delle finanze DFF Amministrazione federale delle contribuzioni AFC
Indice 4 L’AFC opera nel rispetto del diritto 6 Provvediamo affinché il diritto fiscale sia attuato in modo equo 8 Sulle tracce degli evasori fiscali: la Divisione Affari penali e inchieste 10 12 14 15
L’AFC opera in modo competente Lavoriamo orientandoci alle soluzioni, con grande professionalità Per i casi difficili: la Divisione Vigilanza Cantoni Dal 1915 a oggi
16 L’AFC opera in modo collaborativo 18 Puntiamo su un sistema fiscale efficiente 20 Al servizio dei contribuenti: la Divisione Diritto 22 L’AFC in veste di datore di lavoro 26 Le imposte in cifre 27 Indirizzi e sedi
Contribuire per la Svizzera Care lettrici, cari lettori, da oltre 100 anni l’AFC contribuisce al benessere della Svizzera. Il nostro ufficio riscuote la maggior parte delle entrate della Confederazione per un lungo elenco di compiti finanziati con fondi pubblici, che vanno dall’assistenza amministrativa alla ferrovia a cremagliera. Ci muoviamo in un contesto molto movimentato. I cittadini dispongono di ampie possibilità di partecipazione rispetto a quanto accade all’estero, ogni Cantone ha le proprie leggi e gli svi-luppi internazionali sono incessanti. Nell’estate del 1915 il primo direttore dell’«Amministrazione federale delle contribuzioni» ha iniziato la sua attività alla Bundesgasse a Berna con l’aiuto di due funzionari ausiliari. Non po-teva immaginare quanto sarebbero cambiati i compiti – dall’applicazione dell’imposta di guerra fino all’introduzione dell’attuale imposta federale diretta – né le dimensioni che l’ufficio avreb-be assunto nel corso del tempo. Oggi l’AFC conta più di 1000 collaboratori. Riscuotiamo cinque imposte diverse, vigiliamo sulla riscossione di due ulteriori imposte ed elaboriamo i numerosi progetti di legge della Con-federazione in campo fiscale. Rivolgendo uno sguardo all’AFC vi renderete conto che le competenze in materia fiscale sono frutto soprattutto dell’esperienza pluriennale delle persone che vi lavorano. I nostri collaborato-ri, altamente qualificati e motivati, si adoperano quotidianamente per far funzionare al meglio il sistema fiscale. Tramite le nuove tecnologie e i processi in costante miglioramento miriamo a ottimizzare continuamente le nostre prestazioni di servizio per i contribuenti. Vi ringrazio per l’interesse nei confronti di un’attività, la nostra, con cui intendiamo contribuire anche in futuro al benessere e al successo della Svizzera.
Adrian Hug Direttore
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Legalità
Ispezioni: l’AFC verifica se un commerciante di veicoli a due ruote rispetta il diritto fiscale. Nel corso di questi controlli offre consulenza ai contribuenti e indica loro cosa possono migliorare. Se necessario, l’AFC pronuncia sanzioni.
L’AFC opera nel rispetto del diritto
L’AFC opera nel rispetto del diritto
Provvediamo affinché il diritto fiscale sia attuato in modo equo L’AFC considera di fondamentale importanza che il diritto fiscale venga attuato in modo legale e proporzionato. Si adopera per creare condizioni fiscali favorevoli e nelle situazioni difficili sfrutta il proprio margine d’azione per elaborare con i contri buenti le soluzioni del caso. In Svizzera quasi cinque milioni di persone pagano l’imposta federale diretta e oltre 300 000 imprese l’imposta sul valore aggiunto. I contatti che l’AFC e le Amministrazioni cantonali delle contribuzioni intrattegono regolarmente con tutti i contribuenti sono indice della rilevanza di un contesto fiscale propizio. Considerato il gran numero di contribuenti nel nostro Paese, se l’AFC intende operare conformemente al diritto, lo deve fare in modo equo, eseguendo controlli periodici e perseguendo sistematicamente i comportamenti illeciti.
Cosa significa equo? In termini concreti, operare in modo equo significa applicare correttamente il diritto vigente. Chi lo fa sfrutta però anche i margini d’azione di cui dispone per venire incontro alle esigenze dei contribuenti. Un esempio? A causa di un errore nel sistema informatico, un commerciante di alimentari dichiara sullo scontrino di cassa l’aliquota IVA normale dell’8 per cento invece di quella ridotta, del 2,5 per cento. Il commerciante, che ha dunque incassato l’8 per cento, non si accorge dell’errore e versa all’AFC soltanto il 2,5 per cento. In occasione di un controllo l’AFC identifica invece lo sbaglio e chiede che le venga versato l’importo mancante. Anche se il commerciante giudicherà questo addebito posticipato come tutt’altro che equo, la legge parla chiaro: nel computo dell’IVA, l’AFC considera l’aliquota dichiarata ai clienti, perché alcuni di essi possono detrarre quella che figura sulla fattura come imposta precedente. Solo così l’IVA può essere riscossa correttamente. L’esempio mostra che l’equità non sempre è percepita come tale dal contribuente. Questo vale nella fiscalità come pure negli altri ambiti della vita.
«Sono dell’avviso che i contribuenti valutano più equo il sistema fiscale, se le imposte vengono riscosse con efficienza e trasparenza.»
Christiana Leuker Specialista per questioni fiscali internazionali
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L’AFC opera nel rispetto del diritto
Lo sapeva che, in media, l’AFC …
elabora 1 300 000 fatture all’anno? invia 360 000 solleciti di pagamento dell’IVA all’anno? elabora 30 000 questionari all’anno per appurare l’obbligo di pagamento dell’IVA? esegue 8 000 controlli all’anno presso le aziende?
L’accento sulla cooperazione L’imposizione posticipata nell’esempio del commerciante di alimentari è corretta. La legge non dà adito a dubbi: l’IVA dichiarata dev’essere pagata, come ha in seguito confermato una sentenza del Tribunale federale. L’AFC come può, allora, venire incontro alle esigenze del commerciante che, improvvisamente, si trova a dover pagare un importo elevato? Essa può mostrarsi comprensiva per la situazione difficile e proporgli un versamento rateale. È inoltre tenuta a comunicargli il suo diritto a impugnare la decisione relativa all’imposizione posticipata e, se lo ritiene opportuno, a ricorrere al Tribunale federale. Ma raramente si va tanto lontano. In un sistema fiscale come il nostro, contraddistinto dal senso di responsabilità e dalla fiducia reciproca, i contribuenti e le autorità sono soliti cooperare. La correttezza del versamento e della riscossione delle imposte richiede un grande impegno da parte dei contribuenti e dell’AFC. L’autorità fiscale deve provvedere
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a elaborare in modo coscienzioso e veloce migliaia di richieste, verificare scrupolosamente i conteggi ed effettuare i controlli necessari in modo mirato, senza lungaggini burocratiche. Equità nell’informazione e trasparenza L’equa attuazione del diritto fiscale non presuppone soltanto il calcolo corretto dell’importo dovuto ma il diritto dei contribuenti alla trasparenza e all’informazione gratuita. L’AFC deve assicurarsi che essi vengano informati secondo le stesse modalità, in tempo utile e in modo vincolante. A tale scopo pubblica circolari, informazioni sull’IVA in generale e sull’IVA nei vari settori e fornisce consulenza giuridica.
Ripartizione dei compiti fra Confederazione e Cantoni: nella Svizzera federale numerose imposte sono stabilite e riscosse dai Cantoni e dai Comuni. All’AFC compete la riscossione dell’imposta sul valore aggiunto, dell’imposta preventiva e delle tasse di bollo (tassa di negoziazione, tassa d’emissione e tassa sui premi di assicurazione). L’imposta federale diretta è riscossa dai Cantoni sotto la vigilanza specialistica dell’AFC. I Cantoni versano alla Confederazione l’83 per cento dei proventi di questa imposta.
L’AFC opera nel rispetto del diritto
Sulle tracce degli evasori fiscali Diciannove investigatori e tre team per un unico scopo: perseguire gli autori di reati fiscali. Il compito della Divisione Affari penali e inchieste dell’AFC richiede tenacia, discrezione ed etica fiscale. I numerosi fascicoli sono ammonticchiati sul tavolo del locale in cui si tengono i colloqui. Accanto una mezza dozzina di bottiglie d’acqua. È evidente, il lavoro che attende i tre collaboratori della Divisione richiederà una resistenza fisica al di sopra della media. Ma la loro aria imperturbabile lascia intendere che le lunghe distanze non li spaventano. Subito la porta si apre ed Emanuel Lauber, il caposezione, entra nell’ufficio. Un’occhiata fugace ai suoi colleghi, un sorriso e la maratona fra le montagne di dossier ha inizio. Per quattro ore discuteranno di un caso che è un intrico di evasioni fiscali, stratagemmi e fattispecie punibili. Si tratta delle malefatte di un’impresa che attraverso una ditta fantasma intendeva eludere il fisco. Lauber e i suoi tre collaboratori danno l’ultimo ritocco al loro rapporto d’inchiesta. Le 50 pagine sono il risultato di indagini e analisi durate mesi e fungeranno da base per le decisioni penali delle autorità fiscali dei Cantoni. Ogni fatto deve dunque essere valutato e
Calma, capacità di coor dinamento e discrezione: Lauber, capo della Divisione Affari penali e inchieste, nel suo ufficio.
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documentato correttamente. I dibattiti sul rapporto sono animati, il gesticolio accompagna le frequenti precisazioni. I quattro specialisti lavorano con grande minuzia e non c’è da stupirsi che, dalla sua istituzione nel 1995, la Divisione non abbia mai perso una causa penale. Perquisizioni domiciliari: calma e sangue freddo Lauber, giurista ed esperto fiscale a capo dell’équipe investigativa, deve saper mantenere la visione d’insieme e dimostrare grandi capacità di coordinamento. E lucidità al momento opportuno, come quando, accompagnato da alcuni poliziotti, suona alla porta di un presunto evasore fiscale. Lauber non perde la calma né la cordialità nemmeno nelle situazioni di grande tensione o durante gli interventi di dieci e più ore. Gli investigatori entrano in azione quando si sospettano reati fiscali gravi. Per applicare le cosiddette misure coercitive come le perquisizioni domiciliari, la Divisione può se necessario richiedere il sostegno della polizia. Essa è inoltre autorizzata a eseguire audizioni e a sequestrare mezzi di prova o valori patrimoniali. Tuttavia, attuando queste misure nessun collaboratore della Divisione è armato, poiché mancano le relative basi legali.
L’AFC opera nel rispetto del diritto
«La gente deve sapere che non vale la pena commettere reati fiscali», sostiene Lauber.
Discrezione e spirito di gruppo Le indagini della Divisione Affari penali e inchieste sono svolte in modo confidenziale affinché le prove non siano svelate od occultate anzitempo dalle parti coinvolte. Per pianificare gli interventi e, in seguito, esaminare gli atti sequestrati, gli investigatori del fisco devono poter lavorare per mesi in un clima di riservatezza. Il successo di numerosi interventi dipende inoltre dallo spirito di gruppo. Non sarebbe infatti possibile effettuare interrogatori di presunti colpevoli né perquisizioni domiciliari di ore se mancasse la fiducia reciproca. Le perquisizioni importanti possono coinvolgere fino a un centinaio di persone e la loro riuscita è determinata dalla perfetta collaborazione fra gli investigatori. Il successo della Divisione è documentato dalle cifre: ogni anno le procedure della Divisione permettono di riscuotere imposte
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non incassate e multe per il valore di varie dozzine di milioni di franchi. Ma più importante ancora è il segnale positivo lanciato dall’investigatore nell’esercizio della sua funzione. La Divisione concepisce il proprio lavoro anche come contributo al mantenimento dell’etica fiscale in Svizzera. «La gente deve sapere che non vale la pena commettere reati fiscali», afferma Lauber, e l’argomento è convincente. Nessun delinquente vorrebbe mai essere l’oggetto di una discussione della Divisione Affari penali e inchieste, una maratona fra montagne di fascicoli.
La Divisione Affari penali e inchieste opera in caso di sospetto di gravi reati fiscali. Conduce inchieste conformemente alle regole del diritto penale amministrativo e collabora alla legislazione nel campo del diritto penale fiscale.
Competenza
Formazione: alcuni collaboratori dell’AFC sono attivi nell’insegnamento presso la Conferenza fiscale svizzera (CFS). L’AFC prepara inoltre il materiale didattico per il conseguimento del titolo di esperto/a fiscale CFS. Si tratta di una formazione rivolta agli specialisti fiscali della Confederazione, dei Cantoni e dei Comuni.
L’AFC opera in modo competente
L’AFC opera in modo competente
Lavoriamo orientandoci alle soluzioni, con grande professionalità Il mandato legale dell’AFC, Centro di competenza per le questioni fiscali, consiste nel riscuotere l’imposta sul valore aggiunto, l’imposta preventiva e le tasse di bollo e nel vegliare affinché venga eseguita la riscossione delle altre imposte. Questo è un compito che richiede conoscenze specialistiche. La competenza dell’AFC è evidente nelle soluzioni che elabora per i cittadini, la politica e l’economia. Le questioni fiscali sono complesse. I contribuenti, la sfera politica e quella economica si aspettano che venga data una risposta competente alle loro richieste. Come si rimborsa, ad esempio, l’imposta alla fonte estera alle società di gestione? Come deve essere strutturata una legge tributaria? Di quali informazioni necessitano, le imprese, per dichiarare correttamente l’imposta sul valore aggiunto? Per rispondere a queste domande non bastano la dimestichezza con le cifre né la precisione del contabile. Oltre alle competenze specifiche, chi lavora presso l’AFC si distingue per la buona cultura generale, le conoscenze approfondite dei meccanismi politici e il pragmatismo nella ricerca delle soluzioni ai problemi di ordine fiscale. Contribuire allo sviluppo del diritto tributario Le leggi fiscali nascono dalla volontà politica e da un’esigenza sociale. L’AFC ha il compito di esprimere questa volontà e per poterlo fare deve disporre delle conoscenze necessarie sull’intero iter legislativo. Durante il processo di elaborazione delle leggi fiscali, l’AFC è in costante contatto con i vari gruppi d’interesse, con i partiti e i Cantoni e si adopera per far confluire le loro necessità nei progetti legislativi. Occorrono inoltre sensibilità e creatività per eseguire il mandato politico di elaborare leggi fiscali equilibrate e capaci di raccogliere i consensi.
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In occasione dei dibattimenti delle commissioni parlamentari, i deputati possono rivolgere le loro domande agli specialisti dell’AFC. Pubblicando opuscoli e circolari, l’AFC provvede a fornire un’interpretazione chiara e uniforme dei testi di legge approvati. Inoltre, le leggi e i loro effetti vengono spiegati ai contribuenti e alle imprese che lo richiedono. Risolvere problemi fiscali complessi Ogni singolo caso richiede competenza. Gli specialisti dell’AFC verificano i dati di innumerevoli contribuenti per assicurarsi che l’imposta sul valore aggiunto, l’imposta preventiva e le tasse di bollo siano state dichiarate e riscosse correttamente. Essi sostengono inoltre i Cantoni a risolvere questioni difficili riguardanti la riscossione dell’imposta federale diretta. Senza solide conoscenze in materia fiscale non riuscirebbero mai a trovare la soluzione giusta. Anche la risoluzione dei problemi fiscali che si pongono a un livello superiore richiede grande professionalità. Le grandi riforme fiscali sono infatti complesse e toccano più sfere. La riforma dell’imposta sul valore aggiunto, ad esempio, si ripercuote sull’evoluzione complessiva dei prezzi e sui consumi nel nostro Paese. Questo genere di riforme necessita dunque di una buona preparazione. L’AFC redige documenti di lavoro, perizie e studi sulle questioni fiscali d’ordine superiore, indica soluzioni e promuove l’informazione nel dibattito in seno all’opinione pubblica.
L’AFC opera in modo competente
«Nel nostro servizio la competenza non coincide semplicemente con le conoscenze specialistiche degli esperti. Il nostro obiettivo è sviluppare e applicare strumenti pratici e soluzioni su misura.»
Franco Gennari Capo del servizio specializzato Titoli e Prodotti derivati
Offrire e trasmettere il sapere Qual è l’utilità del massimo esperto, se il suo sapere rimane rinchiuso nella torre d’avorio? A conferenze e colloqui fra specialisti, i collaboratori dell’AFC offrono consulenza agli esperti fiscali dell’economia privata, condividendo con essi le proprie esperienze. Numerosi giuristi, economisti ed esperti fiscali offrono inoltre corsi di argomento tributario presso scuole universitarie o altri istituti di formazione. La loro attività di insegnanti contribuisce anche all’applicazione uniforme del diritto concernente le imposte dirette. Il materiale didattico della Conferenza fiscale svizzera (CFS) è infatti elaborato dall’AFC, che mette a sua disposizione una parte dei docenti e trasmette le proprie conoscenze ai collaboratori delle autorità fiscali della Confederazione, dei Cantoni e dei Comuni.
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Le conoscenze in campo tributario devono essere accessibili a tutti gli interessati, quindi anche ai contribuenti. Per questa ragione l’AFC offre numerosi servizi nella sua pagina Internet come il calcolatore dell’imposta sul reddito, i corsi delle valute estere per calcolare l’imposta sulla cifra d’affari e la banca dati ICTax per la valutazione fiscale dei titoli.
ICTax
Il listino dei corsi è un elenco dei titoli. L’applicazione online Income & Capital Taxes, abbreviata con ICTax, cerca il valore fiscale o il reddito imponibile di un titolo oppure calcola da sé i redditi di prodotti strutturati complessi. Utilizzato vari milioni di volte all’anno, ICTax è uno dei servizi online più richiesti della Confederazione. www.ictax.admin.ch
L’AFC opera in modo competente
Per i casi difficili principale consiste nel prestare consulenza e assistenza ai Cantoni. Veniamo interpellati nei casi insoliti e difficili e fungiamo da punto di riferimento. I Cantoni apprezzano il nostro know-how, li fa sentire più sicuri al momento di prendere delle decisioni. Qual è stato il caso più difficile di cui si è occupata? È stato quello dell’hedgefond e del suo manager in Ticino. Gli impiegati dell’autorità fiscale del Cantone ed io ci siamo arrovellati il cervello per capire come tassare la persona fisica, cioè il manager, e la persona giuridica, vale a dire l’hedgefond. Ci sono volute alcune riunioni con il Cantone e la fiduciaria per chiarire le questioni di principio. I dettagli della soluzione sono stati in seguito definiti dal Cantone. L’esperta fiscale Antonella Zarri è spesso in viaggio, per recarsi ai colloqui nei Cantoni e come pendolare. Competenza significa anche per lei tatto e discrezione.
Come vigila sull’operato dei Cantoni e come li assiste? Antonella Zarri: all’interno del quadro normativo dato dalla Costituzione e dalla legge federale sull’armonizzazione delle imposte dirette dei Cantoni e dei Comuni, i Cantoni sono liberi di decidere come tassare il reddito e la sostanza a livello cantonale e comunale. La nostra Divisione provvede affinché la riscossione dell’imposta federale diretta e il rimborso dell’imposta preventiva siano effettuati in conformità della legge e in modo unitario. Inoltre sosteniamo le Amministrazioni cantonali ad esempio proponendo loro formazioni o perfezionamenti. E controlliamo i conteggi che i Cantoni inviano alla Confederazione. Allora se ne sta seduta per intere giornate a correggere conteggi? Di solito no. Ogni anno effettuiamo verifiche su un determinato tema come i controlli sulla deduzione per partecipazioni delle grandi società holding. In questi casi possono capitare giornate simili. Ma la nostra attività
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Quali sono le qualità più richieste nel lavoro con i Cantoni? La più importante è conoscere bene la fiscalità, perché ci vengono sottoposti i casi più svariati: da quello dell’azienda estera che desidera sapere quali sono le conseguenze, dal punto di vista fiscale, del trasferimento in Svizzera a quello dell’azienda che sta per affrontare una ristrutturazione. Credo sia importante porsi come intermediari fra i Cantoni e la Confederazione. In ultima analisi occorre anche una grande flessibilità intellettuale: quando ci si occupa di un caso bisogna saper assumere diversi punti di vista e ascoltare i vari interlocutori.
La Divisione Vigilanza Cantoni provvede all’esecuzione unitaria e corretta della legislazione concernente l’imposta federale diretta nei Cantoni e al rimborso uniforme dell’imposta preventiva. Sostiene inoltre le autorità cantonali di tassazione attraverso formazioni e perfezionamenti.
L’AFC opera in modo competente
Dal 1915 a oggi Modulo per la dichiarazione della prima imposta di guerra 1915 del Cantone di Appenzello Interno: dovevano essere dichiarati sia il reddito sia la sostanza, come anche l’eventuale effettivo di bestiame. Fonte: Archivio federale svizzero
La storia dell’AFC ha inizio con la Prima guerra mondiale. Nel 1915 viene istituita con il nome di «Amministrazione per l’imposta di guerra». All’epoca la Svizzera accusava un forte fabbisogno finanziario dovuto dall’aumento dei costi per la mobilitazione. Il 6 giugno dello stesso anno, Popolo e Cantoni approvarono a schiacciante maggioranza la prima imposta di guerra. L’introduzione di un’imposta federale rappresentò una svolta storica. Fino ad allora la riscossione delle imposte competeva infatti prevalentemente ai Cantoni, mentre la Confederazione si finanziava sostanzialmente con i dazi doganali. La trasformazione successiva dell’AFC è strettamente legata agli sviluppi della politica fiscale in Svizzera. La sua evoluzione è coincisa con la progressiva attribuzione alla Confederazione di nuove competenze in materia di riscossione. Innestata in un sistema statale
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federale a sovranità fiscale cantonale, la storia dell’AFC è in ultima analisi l’esito di decisioni democratiche. Degli inizi sono rimasti pochi compiti, tra cui la riscossione delle tasse di bollo e la vigilanza sulla tassa d’esenzione dall’obbligo militare.
Sito Internet
Nel 2015 l’AFC ha celebrato il suo centenario. In collaborazione con l’Archivio federale svizzero (AFS) e l’Ufficio federale dell’informatica e della telecomunicazione (UFIT), l’AFC è andata alla ricerca delle proprie origini. I risultati sono stati riuniti graficamente lungo un asse temporale (timeline). Un calcolatore d’imposta storico e articoli relativi all’argomento hanno inoltre offerto la possibilità di approfondire singoli aspetti della storia dell’AFC. http://www.estv2.admin.ch/jubi/estv-i.php
Partenariato
Collaborazione ad ampio raggio: alle riunioni dell’organo consultivo per l’IVA i rappresentanti dei Cantoni, dei consumatori, degli ambienti scientifici e dell’economia discutono con l’AFC sulle informazioni concernenti l’IVA che hanno rilevanza pratica per i singoli settori.
L’AFC opera in modo collaborativo
L’AFC opera in modo collaborativo
Puntiamo su un sistema fiscale efficiente L’AFC attribuisce grande importanza al contatto diretto con la clientela, per cui con i contribuenti intrattiene una relazione partenariale. È sua premura migliorare costantemente le condizioni quadro per il versamento delle imposte, gestire le risorse dei contribuenti e dei collaboratori con oculatezza e minimizzare l’onere amministrativo per tutte le parti interessate. L’AFC è un partner valido per l’economia e i cittadini soltanto se cerca il dialogo e si apre alle innovazioni. Lo scopo di numerosi progetti e seminari dell’Ufficio è l’elaborazione di soluzioni che permettono di rendere il sistema fiscale più moderno ed efficiente. Garantire l’affidabilità Una buona pianificazione fiscale può essere decisiva per la salute di un’impresa. In Svizzera gli imprenditori possono chiarire anticipatamente e in modo vincolante con l’AFC i fatti rilevanti sotto il profilo fiscale (decisioni cosiddette rulings). Il fatto che questo genere di richieste venga trattato senza formalismi e con rapidità è di centrale importanza per le imprese e rappresenta un evidente vantaggio per la nostra piazza economica. I ruling fiscali sono decisioni preliminari emanate nel quadro del diritto vigente sui temi più disparati, come l’ammontare dell’onere giustificato dall’uso commerciale, i progetti di ristrutturazione o le indennità di partenza in caso di pensionamento anticipato. Le decisioni vengono prese nel rispetto reciproco e creano certezza del diritto,
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permettendo alle imprese di programmare meglio gli affari di importanza strategica. Va da sé che anche per i contribuenti privati è essenziale poter contare su una pianificazione fiscale affidabile. L’AFC la garantisce loro attraverso migliaia di informazioni giuridiche vincolanti all’anno, per posta o per telefono. Curare il dialogo In seno all’AFC le decisioni vengono concordate con i vari gruppi d’interesse. Il dialogo fra le parti è importante anche per la definizione della prassi. I progetti relativi alla definizione della prassi dell’IVA sono ad esempio discussi e ottimizzati prima di essere pubblicati. Inoltre, all’interno dell’organo consultivo avviene uno scambio di opinioni e know-how fra i rappresentanti dei consumatori, dei Cantoni, degli ambienti scientifici, dell’economia, degli specialisti fiscali e dei contribuenti. Come in ogni relazione non mancano le discussioni difficili e cariche di emotività. Succede con quei fatti di rilevanza fiscale che sono vere e proprie «patate bollenti». L’idea di partenariato dell’AFC implica spiegare esattamente le proprie decisioni e cercare il consenso. Contatto
Per domande in materia fiscale può rivolgersi ai seguenti collaboratori: link «Indirizzi e numeri di telefono» in www.estv.admin.ch
L’AFC opera in modo collaborativo
«Una buona cooperazione è la chiave del successo dell’assistenza amministrativa in campo fiscale. Contiamo perciò anche sul sostegno delle autorità fiscali dei Cantoni.»
Alexandre Dumas Capo del Servizio per lo scambio d’informazioni in materia fiscale
Ridurre gli oneri amministrativi Il dispendio amministrativo deve essere progressivamente ridotto sia per i contribuenti sia per i collaboratori. L’AFC sta infatti ottimizzando gli orari in cui i contribuenti possono rivolgersi agli specialisti e riducendo i tempi di elaborazione dei dossier. Il disbrigo elettronico degli affari fiscali viene sviluppato gradualmente, un servizio pratico che consente ai contribuenti di risparmiare tempo e rispettare l’ambiente rinunciando alla carta e agli invii postali. I mezzi di comunicazione stampati e quelli elettronici sono sempre più interrelati: l’AFC ha inserito nelle sue pubblicazioni un codice che permette ai lettori di accedere ai documenti pubblicati nella pagina Internet.
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Infine, per fornire prestazioni di qualità è importante essere consapevoli delle proprie risorse. A tale scopo l’AFC incentiva lo scambio di conoscenze tra i collaboratori e migliora i processi di lavoro, rendendoli più efficienti attraverso la creazione di piattaforme interne d’informazione e la trasmissione delle migliori prassi.
Assistenza amministrativa internazionale: l’assistenza amministrativa è una forma di cooperazione fra autorità fiscali. Se una richiesta di assistenza amministrativa è accolta vengono trasmesse le informazioni, che non sono necessariamente di carattere bancario. Può infatti trattarsi di bilanci di imprese, fatture o della conferma dell’adempimento di un obbligo fiscale. L’assistenza amministrativa della Svizzera è disciplinata nelle convenzioni bilaterali per evitare le doppie imposizioni. Nel marzo del 2009 il Consiglio federale ha deciso di estendere l’assistenza amministrativa e di riprendere lo standard OCSE. Dopo aver riveduto varie convenzioni, nel 2011 la Svizzera ha ricevuto le prime richieste di assistenza amministrativa sulla base dello standard internazionale in materia.
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Al servizio dei contribuenti Cos’è l’imposta sul valore aggiunto? È possibile venirne a capo o è meglio non avvicinarsi ai suoi complessi ingranaggi? Niente affatto! La Divisione principale Imposta sul valore aggiunto punta alla competenza e all’economicità e intende essere un fornitore di prestazioni moderno agli occhi dei diversi partner. Lo dimostra una giornata di lavoro di Thomas Eyer, capogruppo della Divisione Diritto. Alle ore 5.15 in punto si parte. Thomas Eyer viene al lavoro in bicicletta, da casa sua a Berna ci vuole circa mezzora. L’orario flessibile gli permette di iniziare a lavorare già alle sei. «Sfrutto le due ore di tranquillità prima delle otto, qui nel mio ufficio, per sbrigare gli affari in sospeso, leggere le e-mail ed esaminare i progetti dei miei colleghi, in parte documenti giuridici di 30 pagine o informazioni scritte», ci spiega il capogruppo mattiniero. Un’esperienza interdisciplinare Thomas Eyer ha piena padronanza dell’imposta sul valore aggiunto. Se ne occupa già da quando si chiamava imposta sulla cifra d’affari, inizialmente come specialista doganale. Proprio per questa ragione il non giurista è considerato uno specialista dei temi relativi all’IVA che abbracciano più discipline e spesso è invitato come relatore a formazioni e congressi. Eyer è capogruppo dal 1996; allora era definito caposezione.
Thomas Eyer, capogruppo, esamina la posta e assegna i dossier.
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Dopo le otto, quando anche i suoi 13 colleghi hanno iniziato a lavorare, la tranquillità cede il posto a un’intensa attività fatta di colloqui a due o tre persone, durante i quali si correggono i progetti e si discutono le questioni importanti. Le informazioni e le decisioni devono essere della massima qualità. «La legge sull’IVA ci impone di fornire informazioni, un compito che prendiamo sul serio», così Eyer. Lo si percepisce in tutta la Divisione: il personale si identifica nel ruolo di chi fornisce una prestazione e desidera essere a disposizione dei contribuenti. Un calendario dell’avvento con le bustine di tè Tra le nove e le dieci Thomas Eyer discute nodi giuridici con Jeannine Müller, la sua supplente. Oggi è la volta dell’attribuzione dell’aliquota d’imposta corretta a vari articoli di drogheria. Uno spray per non russare è un medicinale e va quindi tassato con l’aliquota ridotta del 2,5 per cento? E un calendario dell’avvento fatto con le bustine di tè? O, ancora, uno shampoo per cani? I due collaboratori conoscono tutti i casi limite e la giurisprudenza, tanto più che Müller ha lavorato come giurista presso la Commissione federale di ricorso in materia di contribuzioni e il Tribunale amministrativo federale, occupandosi prevalentemente dell’imposta sul valore aggiunto.
L’AFC opera in modo collaborativo
Thomas Eyer e Jeannine Müller mentre discutono alcuni nodi giuridici.
«Fortunatamente» aggiunge Eyer «per risolvere i casi limite possiamo consultare le sentenze dei tribunali federali, ad esempio per stabilire se un prodotto come il calendario dell’avvento con le bustine di tè sia da considerare un oggetto d’uso e quindi tassabile con l’aliquota normale dell’8 per cento o se debba essere tassato con l’aliquota ridotta come genere alimentare». Sono le 10.30. Eyer si dirige verso le cassette postali vicine al suo ufficio. Il suo team ha ricevuto numerosi casi e richieste nuovi. Il capogruppo seleziona i dossier e stabilisce a chi assegnarli, mantenendo così la visione d’insieme sul lavoro. Sui fascicoli annota i giorni a disposizione, 10 o 30, per garantire che le pratiche vengano evase nei tempi giusti. L’obiettivo della Divisione è infatti fornire le informazioni in modo rapido e unitario. Una breve pausa A un pasto frugale e sano segue la seduta dei gruppi specializzati di tutte le divisioni. Lo scambio di know-how è molto importante in una Divisione, quella dell’IVA, che conta 600 collaboratori. Tutti dovrebbero avere lo stesso livello di conoscenze per presentarsi all’esterno in modo uniforme. È importante fornire informazioni pertinenti e affidabili perché l’imposta sul valore aggiunto si basa sul principio dell’autotassazione e in Svizzera oltre 330.000 contribuenti fanno capo ai loro servizi. Eyer trascorre il resto del pomeriggio preparando una discussione per il giorno successivo e abbozzando una decisione. Lo aspetta inoltre la redazione di una presentazione che terrà nella Divisione in occasione di un corso di formazione continua per i nuovi collaboratori.
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Uno sguardo nell’intera sfera economica «Trovo l’imposta sul valore aggiunto estremamente interessante perché mi permette di approfondire i meccanismi dell’intera sfera economica. Vedo ad esempio quali segmenti generano cifre d’affari e come vengono trattati e finanziati gli affari», afferma Eyer. Il ruolo di fornitore di prestazioni in cui si identifica deriva non da ultimo da questa visione della realtà. La Divisione Diritto fornisce alle imprese contribuenti svariate migliaia di informazioni all’anno e Eyer sa bene che questo è per loro un aiuto irrinunciabile, che crea inoltre certezza del diritto. Chi inizia la giornata lavorativa così presto non deve per forza fare gli straordinari. A volte Eyer lascia l’ufficio già verso le cinque di sera. «Dedico queste ore alla famiglia e al mio hobby, il mountain bike», conclude il padre di tre figli e monta in sella.
Nella Divisione Diritto lavorano 70 giuristi, economisti e specialisti fiscali ripartiti in sei team. La Divisione fornisce soprattutto informazioni giuridiche ed esegue procedure giudiziarie.
L’AFC in veste di datore di lavoro
Un indirizzo per cervelli fini Chi vanta una formazione professionale solida, si interessa delle attività in ambito politico e lavora con piacere in modo autonomo ed efficiente è al posto giusto. In seno all’AFC oltre 1.000 donne e uomini svolgono svariate professioni. I compiti che l’AFC adempie per legge sono infatti molteplici. Per applicare le leggi tributarie sono necessari esperti fiscali e periti contabili, come pure impiegati di commercio, impiegati amministrativi, economisti e giuristi. Inoltre l’AFC offre ogni anno interessanti posti di tirocinio per impiegati di commercio. Al passo con i tempi Ancor più delle condizioni di assunzione concorrenziali, i collaboratori dell’AFC apprezzano la straordinarietà dei contenuti del lavoro. I sondaggi ribadiscono che essi trovano estremamente gratificante impegnarsi per un’attuazione equa e uno sviluppo adeguato delle leggi fiscali. Lavorando per l’AFC, inoltre, offrono ai contribuenti un servizio ottimale, contribuendo al benessere dei cittadini del Paese.
Garantire la continuità vivendo il cambiamento I contribuenti desiderano soluzioni semplici. L’informatica offre possibilità sempre nuove di elaborare dati e informazioni con efficienza. Ecco perché, nonostante la continuità, i compiti dell’AFC sono in costante evoluzione, anche se le leggi non si modificano da un giorno all’altro. Il fatto che il mandato dell’AFC sia costantemente messo in discussione sul piano politico rende il lavoro interessante. Spesso le risposte alle domane di domani devono essere cercate con le conoscenze attuali.
«Un corso sull’imposta sul valore aggiunto frequentato durante gli studi mi ha motivato a candidarmi come ispettore fiscale dell’AFC. Ora eseguo controlli presso i contribuenti in Ticino e nei Grigioni, trascorro i tre quarti del mio tempo in viaggio e sono in contatto con professionisti dei rami più disparati.» Ennio Farei Esperto fiscale del Servizio esterno, Divisione Controllo esterno IVA
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Cortile interno dell’edificio nella Schwarztorstrasse 50 a Berna. Sede della Divisione principale Imposta sul valore aggiunto.
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L’AFC in veste di datore di lavoro
Sede della direzione e luogo di lavoro di circa 400 collaboratori: Eigerstrasse 65 a Berna
«Sviluppare una strategia per la prossima riforma dell’imposizione delle imprese è un compito variato e interessante. Dato che come capoprogetto nel settore della politica fiscale dell’AFC lavoro a tempo parziale, posso dedicarmi all’attività di assistente presso alla cattedra Matteotti di diritto dell’Università di Zurigo e proseguire la mia tesi di dottorato sull’imposizione delle imprese.» Tamara Pfammatter Collaboratrice scientifica, Politica fiscale
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L’AFC in veste di datore di lavoro
«Con un diploma federale di commercio in tasca ho iniziato a lavorare nel gruppo che si occupava dell’imposta alla fonte estera. Aiutavo i contribuenti svizzeri a chiedere alle autorità fiscali estere il rimborso dell’imposta alla fonte. Poi ho iniziato ad assumere sempre più responsabilità fino a diventare capogruppo.» Jacques Gassmann Capogruppo, Divisione Rimborso
Evoluzione nella varietà Datore di lavoro moderno, l’AFC fa sì che i collaboratori crescano professionalmente e sviluppino le loro conoscenze specialistiche. La vasta offerta di formazione e formazione continua dell’Amministrazione federale vi contribuisce. Le misure di sviluppo personale sono un elemento importante della concertazione degli obiettivi e dei colloqui di valutazione che si tengono ogni anno fra collaboratori e superiori. Il plurilinguismo è una realtà che viene vissuta all’interno dell’AFC come nel resto dell’Amministrazione federale. Lavorare con persone che si distinguono per madrelingua, formazione ed esperienza è la condizione per poter fornire prestazioni competenti e orientate alla clientela ma anche un arricchimento personale. Moderne forme di lavoro permettono inoltre ai collaboratori di conciliare lavoro e famiglia.
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Al centro dell’attualità politica Le sedi dell’AFC sono due. Con i suoi 600 collaboratori, la Divisione principale Imposta sul valore aggiunto è ubicata in un vecchio stabilimento industriale nel centro di Berna. La Direzione e 400 altri collaboratori responsabili per le altre imposte, le basi economiche e la vigilanza sui Cantoni lavorano nelle vicinanze, in un moderno edificio amministrativo. Entrambe le sedi distano pochi minuti dalla stazione principale. Sono dunque garantiti i contatti personali con la sede del Dipartimento federale delle finanze, il Bernerhof, accanto al Palazzo federale e con altri importanti attori della politica svizzera.
Portale dell’impiego
L’Amministrazione federale offre ai propri collaboratori l’opportunità di lavorare in campi interessanti e condizioni di assunzione all’avanguardia. Nel portale dell’impiego della Confederazione sono pubblicati i posti vacanti presso l’AFC e numerose altre informazioni sull’attività lavorativa nell’Amministrazione federale. www.stelle.admin.ch
Le imposte in cifre
Entrate fiscali della Svizzera nel 2015 (arrotondate al miliardo di franchi)
Confederazione
67.6
AFC (totale) *
51.6
Imposta sul valore aggiunto
22.5 20.1
Imposta federale diretta
6.6
Imposta preventiva
2.4
Tasse di bollo
0.17
Tassa d’esenzione dall’obbligo militare
* a causa di differenze di arrotondamento, il totale complessivo non corrisponde esat-tamente con il totale dei suddetti dati L’Amministrazione federale delle contribuzioni procura oltre due terzi del gettito fiscale della Confederazione. Essa riscuote l’imposta sul valore aggiunto, l’imposta preventiva e le tasse di bollo. L’imposta federale diretta e la tassa d’esenzione dall’obbligo militare sono riscosse dai Cantoni; in quest’ambito l’AFC esercita pertanto una funzione di vigilanza.
Lo sapeva che, in media, l’AFC …
incassa 23 miliardi di franchi all’anno a titolo di imposta preventiva, dei quali però rimborsa per legge 17 miliardi? restituisce 9,9 miliardi di franchi all’anno di entrate dell’imposta sul valore aggiunto?
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Indirizzi e sedi
ENS
STAZIONE CENTRALE
ANZ
FORSTHAUS
2 Amministrazione federale delle contribuzioni _ Divisione principale Imposta sul valore aggiunto Schwarztorstrasse 50, 3003 Berna
LA UP EN ST
SCH
1 Amministrazione federale delle contribuzioni _ sede principale Eigerstrasse 65, 3003 Berna
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Indirizzi e sedi
RA SS E CITY WEST
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M EIGERPLATZ
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KAPP
TRAM 3 HASLER
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MONBIJOUSTR.
R ERST Z IE G L BE LP ST R.
Telefono + 41 58 462 71 06 Fax + 41 58 462 73 49 www.estv.admin.ch
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SSE
MWST / TVA
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ESTV / AFC TRAM 9 SULGENAU EIGERSTRASSE 1 OSTRING
Colofone Redazione: Amministrazione federale delle contribuzioni (AFC), Comunicazione Concezione e redazione: AFC / Klarkom GmbH Elaborazione grafica / impaginazione: grafikwerkstatt upart, Berna Fotografie: Adrian Moser, Michael Stahl Distribuzione: UFCL, Vendita di pubblicazioni federali, CH-3003 Berna www.pubblicazionifederali.admin.ch No 605.001.i Data di pubblicazione: maggio 2012 6a edizione aprile 2016 © Amministrazione federale delle contribuzioni (AFC)
04.2016 POD 860286972
L’Amministrazione federale delle contribuzioni (AFC) procura la parte più consistente delle entrate della Confederazione. Essa contribuisce dunque al finanziamento dei compiti pubblici, operando nel rispetto del diritto, in modo competente e collaborativo.