L’alpeggio nel Veneto dalla malga all’impresa alimentare Tavola Rotonda, 5 aprile 2012 Villa Nievo Bonin Longare, Montecchio Precalcino (Vi)
Il Benessere Animale degli animali in alpeggio: aspetti normativi e gestionali
Titolo sottotitolo
relatore
Dr. Fabrizio Berto, Medico Veterinario - Ulss 4 del Veneto
[email protected] L’alpeggio nel Veneto, dalla malga all’impresa alimentare Montecchio Precalcino, giovedì 5 Aprile 2012
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NORMATIVA PER TUTTE LE SPECIE:
Decreto Legislativo 26 marzo 2001 n. 146 "Attuazione della direttiva 98/58/CE relativa alla protezione degli animali negli allevamenti" SUINI Decreto Legislativo 7 luglio 2011, n. 122 "Attuazione della direttiva 2008/120/CE che stabilisce le norme minime per la protezione dei suini." VITELLI DECRETO LEGISLATIVO 7 luglio 2011 , n. 126 Attuazione della direttiva 2008/119/CE che stabilisce le norme minime per la protezione dei vitelli.
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NORMATIVA
BENESSERE DEL TRASPORTO Regolamento (CE) n. 1/2005 "Protezione degli animali durante il trasporto e le operazioni correlate che modifica le direttive 64/432/CEE e 93/199/CE e il regolamento (CE) n. 1255/97"
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DECRETO LEGISLATIVO 26 MARZO 2001 N. 146 Art. 2. Obblighi dei proprietari, dei custodi dei detentori degli animali 1. Il proprietario o il custode ovvero il detentore deve: a) adottare misure adeguate per garantire il benessere dei propri animali e affinché non vengano loro provocati dolore, sofferenze o lesioni inutili;
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BENESSERE TRASPORTO Animali non idonei al trasporto
“Non può essere trasportato nessun animale che non sia idoneo al viaggio previsto, né le condizioni di trasporto possono essere tali da esporre l’animale a lesioni o a sofferenze inutili ”. Non sono idonei al trasporto se:
non sono in grado di spostarsi autonomamente senza sofferenza o di deambulare senza aiuto; presentano ferite aperte di natura grave o prolasso;
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BENESSERE TRASPORTO
Animali non idonei al trasporto: femmine gravide che hanno superato il 90% del periodo di gestazione previsto (8,5 mesi nel bovino); sono femmine che hanno partorito durante la settimana precedente;
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BENESSERE TRASPORTO
Animali non idonei al trasporto: sono mammiferi neonati con ombelico non completamente cicatrizzato (N.B. Il cordone ombelicale deve essere caduto o completamente secco: nel vitello e nel puledro, la bibliografia scientifica riporta 10 giorni come tempo di cicatrizzazione del cordone ombelicale esterno) sono animali sotto effetto di sedativi, se non sotto controllo veterinario.
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ALCUNE PRECAUZIONI DA ADOTTARE DURANTE IL VIAGGIO
I seguenti animali devono essere TRASPORTATI E ACCUDITI SEPARATAMENTE tranne se allevati in gruppi compatibili, abituati gli uni agli altri, o qualora siano femmine accompagnate da prole non autosufficiente:
animali di specie diverse animali di taglia o età significativamente diverse verri o stalloni adulti da riproduzione animali con corna e animali senza corna
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ALCUNE PRECAUZIONI DA ADOTTARE DURANTE IL VIAGGIO
I seguenti animali devono essere trasportati e accuditi separatamente
maschi sessualmente maturi [1] e femmine [2] animali reciprocamente ostili animali legati e animali slegati [1]
INDICAZIONE Sono da considerare maschi sessualmente maturi: • bovini di età superiore ai 11 mesi • ovini di età superiore ai 8 mesi • caprini di età superiore ai 7 mesi • suini di età superiore ai 6 mesi • cavalli di età superiore ai 12 mesi [2] INDICAZIONE è opportuno separare sempre le femmine con prole • dagli altri animali • dalle altre femmine con prole
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Regolamento (CE) n. 1/2005: movimentazione degli equidi
È proibito nei cavalli l’utilizzo di strumenti che trasmettono scariche elettriche.
Durante il trasporto gli equidi domestici di oltre 8 mesi, ad eccezione di quelli non domati, devono essere assicurati mediante cavezze;
gli equidi non domati non devono essere trasportati in gruppi di più di 4 capi e non possono effettuare lunghi viaggi. (per“equidi non domati” si intendono equidi che non possono essere legati o essere condotti per una cavezza, senza causare loro eccitazione, dolore o sofferenze evitabili)
Gli stalloni adulti da riproduzione devono essere accuditi e trasportati separatamente.
Gli equidi non devono essere trasportati in veicoli ripartiti su più livelli, a meno che gli animali non siano caricati al livello inferiore senza che vi siano altri animali ai livelli superiori con altezza interna minima del piano maggiore di almeno 75 cm dell’altezza del garrese dell’animale più alto.
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DIVIETI NELLE OPERAZIONI DI CARICO E SCARICO Durante le operazione di carico e scarico è proibito:
•
causare dolore o sofferenze inutili
•
percuotere o dare calci agli animali
•
comprimerne parti sensibili del corpo
•
sollevare gli animali con mezzi meccanici impropri e/o di fortuna
•
sollevare o trascinare gli animali per capo, orecchie, corna, zampe, coda, vello
•
usare pungoli o altri strumenti con estremità aguzze
•
ostruire volutamente il passaggio degli animali condotti verso un luogo qualsiasi per le successive operazioni di stabulazione, macellazione, ecc.
•
mettere la museruola ai vitelli
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DIVIETI NELLE OPERAZIONI DI CARICO E SCARICO
•
E’ vietato l’uso di stimolatori elettrici e di vibratori a batteria, tranne che su BOVINI O SUINI ADULTI che, pur disponendo dello spazio per muoversi, rifiutano di spostarsi. In tal caso le SCARICHE DELLA DURATA MASSIMA DI UN SECONDO devono essere intervallate ed applicate SOLTANTO AI MUSCOLI DEI QUARTI POSTERIORI. Se l'animale non reagisce, tale pratica deve cessare immediatamente.
•
L’USO DI STIMOLATORI ELETTRICI E’ VIETATO NEGLI EQUIDI
•
Corde, cavezze, pastoie ed ogni altro sistema di contenimento devono consentire agli animali di alimentarsi, abbeverarsi e coricarsi nonché evitargli lesioni e strangolamento (preferibili corde piatte per gli equidi)
SI RAMMENTA CHE IL MALTRATTAMENTO DEGLI ANIMALI È PERSEGUITO PENALMENTE.
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DIVIETI NELLE OPERAZIONI DI CARICO E SCARICO
Corde, cavezze, pastoie ed ogni altro sistema di contenimento devono consentire agli animali di alimentarsi, abbeverarsi e coricarsi nonché evitargli lesioni e strangolamento (preferibili corde piatte per gli equidi)
Gli animali non devono essere legati per le corna, i palchi, gli anelli nasali, né per le zampe legate assieme
SI RAMMENTA CHE IL MALTRATTAMENTO DEGLI ANIMALI È PERSEGUITO PENALMENTE.
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LA MOVIMENTAZIONE DEGLI ANIMALI
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LA MOVIMENTAZIONE DEGLI ANIMALI LA VISIONE NEI BOVINI
La scarsa visione binoculare porta ad una SCARSA PERCEZIONE DELLA PROFONDITÀ. Anche in caso di forte contrasto luminoso, gli animali si fermano per esplorare le ombre in quanto le confondono con barriere fisiche o oggetti solidi: questo può essere un motivo di difficoltà nella movimentazione. La visione monoculare non permette a bovini di stimare la taglia e la velocità di un oggetto non familiare che si avvicini di lato: questo li rende molto reattivi a movimenti improvvisi.
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LA MOVIMENTAZIONE DEGLI ANIMALI
Questa immagine mostra perché è importante che le barriere laterali delle rampe di carico /scarico siano piene. Gli animali che stanno salendo sulla rampa possono rifiutarsi di salire perché vedono attraverso le barriere laterali una macchina.
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LA DISTANZA DI FUGA (FLIGHT DISTANCE) La distanza di fuga di un animale dipende dal livello di docilità dell’animale e dal livello di agitazione. Un animale agitato ha una distanza di fuga maggiore. La distanza di fuga aumenta in caso di approccio frontale dell’animale.
PUNTO CIECO
LIMITE DELLA ZONA DI FUGA
POSIZIONE DI FINE MOVIMENTO
POSIZIONE DI INIZIO MOVIMENTO
Una volta che gli animali si agitano, ci vogliono poi 20 30 minuti perché si calmino.
PUNTO DI BILANCIAMENTO
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SUINO: Flight zone (spazio personale – area di fuga – zona di sicurezza) Ogni animale ha uno “spazio personale” che prende il nome di “flight zone” ed è un’area immaginaria intorno all’animale. Quando si entra all’interno della flight zone, l’animale reagirà e si allontanerà. La grandezza di quest’area dipende da razza dell’animale e dalla sua esperienza precedente.
La conoscenza della flight zone può essere utilizzata per controllare il movimento di un singolo animale o di un gruppo.
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CORRETTA INTERAZIONE UOMO/ANIMALE PER GARANTIRE BENESSERE DEL BOVINO E SICUREZZA
Non entrare nella “Flight zone” dalla Zona Cieca
Far indietreggiare l’animale
o
avanzare
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EQUIDI: movimentazione
FLIGHT ZONE
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Ovi-caprini: Zona di fuga
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ALCUNE INFORMAZIONI DA CONOSCERE PER UNA MOVIMENTAZIONE CORRETTA DEI BOVINI • Il bovino è in natura un “animale preda” • La reazione istintiva all’uomo è la “fuga”
• In seguito all’avvicinamento dell’uomo, aumenta la pulsazione cardiaca per 30’ • Se non c’è spazio per la fuga l’alternativa è l’attacco “caricando l’operatore” • L’udito del bovino è più sensibile di quello umano
• Il ricordo di situazioni negative perdura nel bovino per mesi
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Movimentazione degli animali
Bastone di plastica con bandiera
Bastone di plastica leggero non traumatico
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Movimentazione degli animali Separazione con teloni
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Uscita di animali dai box
La zona di vigilanza diventa di gruppo
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POSSIBILI DISTRAZIONI LUNGO I CORRIDOI DI MOVIMENTAZIONE I bovini possono impuntarsi e rifiutarsi di procedere se distratti da qualcosa di strano, come ad esempio una semplice ombra. Se si rifiutano di proseguire in genere la spiegazione è semplice. Per individuare eventuali problemi è necessario esaminare attentamente il luogo di transito senza animali; le più comuni distrazioni sono: • Rumori metallici o di forte intensità • Cambiamenti della pavimentazione • Oggetti sconosciuti (Vestiti appesi alle pareti delle corsie o appoggiati, pezzi di plastica che si muovono, piccoli oggetti a terra) • Riflessi luccicanti (metallo, pozzanghere) o semplici ombre • Vista di persone che si muovono più avanti • Entrata del corridoio troppo buia. Gli animali preferiscono muoversi da un ambiente più buio ad uno più luminoso. (La luce non deve comunque essere accecante)
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LA MOVIMENTAZIONE DEI SUINI Visione L’ampiezza di visione del suino è di 310°, con una visione binoculare di 35-50°. Non hanno capacità di accomodazione (non sono in grado di mettere a fuoco). La visione monoculare non gli consente la distinzione delle profondità
L’esperienza ha mostrato che il suino è molto sensibile ai contrasti di luce. L’illuminazione dovrebbe essere sempre presente e diffusa, e dovrebbero essere evitati i bruschi cambiamenti di luce. Gli animali esitano e fuggono di fronte a nuove esperienze visive: canalette di scolo, cancelli e cambiamenti da umido a bagnato, da pavimentazione in cemento a pavimentazione in metallo.
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Movimentazione: dal buio alla luce
Gli animali tendono a muoversi da un’area meno illuminata ad un’area più chiara. Le lampade possono essere utilizzate per attirare gli animali sulle rampe.
La luce dovrebbe essere diretta in alto ed in avanti e non dovrebbe mai colpire direttamente negli occhi abbagliando gli animali che si avvicinano alle rampe.
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LA MOVIMENTAZIONE DEGLI ANIMALI LA VISIONE NEI SUINI I suini sono attratti dalle fonti luminose verso cui si dirigono purchè la luce non colpisca direttamente l’occhio. Questo comportamento può essere utilizzato durante il carico degli animali: passando lungo un corridoio poco luminoso si dirigeranno più facilmente verso la luce (ex.: interno del camion illuminato).
I suini entreranno più facilmente nel corridoio perché è illuminato con una luce indiretta.
Le lampadine elettriche devono essere protette e gli animali non devono vederle direttamente. L’alpeggio nel Veneto, dalla malga all’impresa alimentare Montecchio Precalcino, giovedì 5 Aprile 2012
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Movimentazione: corridoi di scorrimento
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Movimentazione: pavimentazione I canali di scolo dovrebbero essere localizzati al di fuori delle aree dove gli animali camminano: la presenza, infatti, di una canaletta o di una fascia di metallo determinerà l’arresto degli animali.
canaletta Questa determinerà l’arresto degli animali
I suini possono rifiutarsi di camminare sopra questa striscia di plastica presente sul pavimento. I suini si muoveranno più facilmente se lo stesso tipo di pavimentazione viene utilizzato nell’allevamento di origine.
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Movimentazione: corretto utilizzo di pungoli e pile
L’utilizzo di pungoli e pile elettriche dovrebbe essere vietato o permesso solo sotto stretta sorveglianza. Molti metodi alternativi sono in grado di funzionare bene: palette di plastica o fruste di tela, sacchi di plastica o carta con qualche manciata di mangime in pellet, funzionano bene con i suini riempire solo a metà le zone di raccolta Non devono essere utilizzate le stesse pile per suini e bovini: i suini necessitano, infatti, di un voltaggio inferiore.
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Utilizzo di mezzi alternativi per la movimentazione
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LA MOVIMENTAZIONE DEGLI ANIMALI Relazioni fra vista, udito, odorato degli animali, stress e ferite RUMORI che all’uomo possono non dare fastidio possono danneggiare l’apparato uditivo degli animali. Gli animali, sono più sensibili rispetto agli uomini ai rumori ad elevata frequenza La riduzione del rumore sia prodotto dalle apparecchiature che dall’uomo, migliorerà il movimento degli animali, ridurrà lo stress ed il rischio di ferite. È importante ridurre il rumore quando si manipolano gli animali. Gli operatori dovrebbero cercare di evitare di fischiare e battere oggetti, in quanto questi rumori possono eccitare gli animali. Questo non ha valore assoluto, in quanto animali provenienti da aree rurali possono essere abituati a questi suoni, pertanto la loro presenza potrebbe favorire la loro movimentazione.
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VISIONE NEGLI EQUIDI
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Il campo visivo del cavallo •
Il cavallo, per la sua appartenenza all’ordine degli erbivori, è un predato e, come tutti i predati, ha la vista monoculare doppia
•
La vista monoculare doppia permette una visuale più ampia, però appiattisce gli oggetti e non dà la giusta profondità, per questo non gli permette di calcolare la vicinanza di un oggetto.
•
La vista binoculare è di circa 60°
•
Il cavallo ha dei punti visivi morti sia davanti che dietro, per questo è importante non avvicinarsi direttamente di fronte o da dietro in corrispondenza delle aree cieche. In queste zone, i movimenti improvvisi possono spaventarlo e dare luogo a reazioni violente
•
Per questo preferibile accostarlo di lato all’altezza della spalla
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MOVIMENTAZIONE DEGLI OVI-CAPRINI Gli ovini hanno una eccellente visione periferica (angolo molto ampio) Hanno una buona visione da lontano, ma poca profondità di campo e quindi difficoltà a giudicare le distanze Preferiscono muoversi verso zone illuminate Hanno uno spiccato senso dell’udito
Come tutti i ruminanti hanno un naturale istinto del branco. Si agitano molto e si sentono persi quando sono separati dal resto del gruppo Amano seguire il leader Sono facilmente distratti da rumori o movimenti improvvisi Le ombre sul terreno li portano a impuntarsi Sono abitudinari e ricordano a lungo le cattive esperienze L’alpeggio nel Veneto, dalla malga all’impresa alimentare Montecchio Precalcino, giovedì 5 Aprile 2012
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Alcuni consigli per la movimentazione degli ovi-caprini
Aver cura di spostare gli animali lentamente ed in modo tranquillo, permettendo agli animali di muoversi con passo regolare e dando loro il tempo di esplorare eventuali passaggi difficili
Evitare di gridare e di agitare bastoni o di avere nelle vicinanze cani che abbaiano, non aiuta a muovere gli animali e può rallentare l'intera operazione.
Dare un po' di tempo alle pecore per trovare la strada all'interno di una apertura stretta. Renderla il più invitante possibile e cercare di non forzarle a fare in fretta: farle andare in panico farà perdere tempo e renderà più probabile che si facciano male
Non afferrare o tirare le pecore per il vello – questo è per loro doloroso e può causare contusioni ed ematomi e quindi carcassa.
un eventuale deprezzamento della
Evitare lungo il percorso angoli ciechi dove gli animali non possano vedere quello che sta per arrivare o dove possano perdere di vista gli animali che stanno seguendo. L’alpeggio nel Veneto, dalla malga all’impresa alimentare Montecchio Precalcino, giovedì 5 Aprile 2012
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Alcuni consigli per la movimentazione degli ovi-caprini
Le pecore preferiscono muoversi da una zona più scura verso una zona più chiara, quindi evitare situazioni nelle quali siano costrette ad entrare in luoghi non illuminati.
Utilizzare il cibo per invitarli dentro i recinti e i locali. Le capre dovrebbero essere afferrate per il corpo, non per le corna o il vello
I
piccoli possono essere catturati prendendoli per il corpo: afferrarli per gli arti può causare serie lesioni articolari.
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IN CHE COSA DIFFERISCONO LE CAPRE DAGLI ALTRI RUMINANTI? Hanno un minor istinto gregario, sono perciò più difficili da riunire in gregge (per questo può essere utile avere delle pecore assieme) Possono diventare aggressive tra loro Le capre sono più difficili da gestire rispetto a bovini e ovini quando si usano attrezzature (recinti, box, corridoi di scorrimento). Non scorrono facilmente come le altre specie e si stressano più facilmente. Sono molto sospettose Quando si spaventano possono gettarsi a terra o ammassarsi in un angolo, rischiando di essere calpestate dagli altri soggetti Si muovono in gruppi familiari con le femmine più vecchie davanti Necessitano di recinti e cancelli più alti rispetto alle pecore e se esistono trovano facilmente dei varchi per scappare
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Bovini: Segnali di rilevazione del nervosismo Orecchie diritte Testa alta Muggiti Fuggire alla sola vista (testa spinta in angoli) Calciare in risposta a stimoli di avvicinamento Eccessiva immobilità (stato estremo)
Suini: segni di Stress
Respirazione a bocca aperta Vocalizzazione (strilli) Macchie cutanee violacee Rigidità Tremori muscolari Aumentata frequenza cardiaca Aumentata temperatura corporea L’alpeggio nel Veneto, dalla malga all’impresa alimentare Montecchio Precalcino, giovedì 5 Aprile 2012
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Decreto Legislativo 26 marzo 2001, n. 146 "Attuazione della direttiva 98/58/CE relativa alla protezione degli animali negli allevamenti" MANGIMI, ACQUA E ALTRE SOSTANZE 14.
Agli animali deve essere fornita un'alimentazione sana adatta alla loro età e specie e in quantità sufficiente a mantenerli in buona salute e a soddisfare le loro esigenze nutrizionali. (..omissis).
15. Tutti gli animali devono avere accesso ai mangimi ad intervalli adeguati alle loro necessità fisiologiche. 16. Tutti gli animali devono avere accesso ad un'appropriata quantità di acqua, di qualità adeguata, o devono poter soddisfare le loro esigenze di assorbimento di liquidi in altri modi.
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Consumi e fabbisogni di acqua NEL BOVINO
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Temperatura e benessere bovino E’ troppo freddo: l’animale per rimanere vivo, destina tutta la produzione di calore alla termoregolazione
A questa temperatura l’animale ha troppo caldo: utilizza energia per smaltire il calore
Temperatura corporea
Ipotermia omeotermia
La temperatura si avvicina a quella del benessere: l’animale destina una parte del calore prodotto per l’omeotermia e destina al resto per la crescita
Ipertermia
Mantenendosi tra queste 2 temp. si avrà il miglior indice di conversione degli alimenti
-20 Morte da freddo
-13
ZONA DI
35
40
Temp.Ambiente
BENESSERE 5°-25° L’alpeggio nel Veneto, dalla malga all’impresa alimentare Montecchio Precalcino, giovedì 5 Aprile 2012
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Consumi e fabbisogni di acqua NEL SUINO
Fino a 20 litri/capo/giorno Fino a 35 nella scrofa allattante
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Consumi e fabbisogni di acqua NEL CAVALLO Può aumentare molto: - con esercizio - Temperatura ambiente alta - alimento poco digeribile La restrizione idrica può dare blocco digestivo o disidratazione
ATTENZIONE: - Evitare eccessiva ingestione non frazionata (dopo attività) - Evitare acqua fredda (coliche) - Valutare la qualità dell’acqua
EQUIDI: 20-100 LITRI/GIORNO L’alpeggio nel Veneto, dalla malga all’impresa alimentare Montecchio Precalcino, giovedì 5 Aprile 2012
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Consumi e fabbisogni di acqua NEGLI OVI-CAPRINI OVI-CAPRINI:FINO A 10-12 LITRI Di quanta acqua hanno bisogno? Arieti: 7-10 l/d Pecore gravide: 7-10 l/d Pecore allattanti: 10-12 l/d Agnelli allattati: 0,5 l/d Agnelli allevamento: 3-6 l/d
Gli ovini e caprini sono più sensibili al caldo che al freddo. Generalmente possono sopportare temperature intorno ai 30°C senza gravi ripercussioni su salute e benessere, mentre possono essere esposti a temperature di 35°C solo per brevi periodi. L’alpeggio nel Veneto, dalla malga all’impresa alimentare Montecchio Precalcino, giovedì 5 Aprile 2012
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Decreto Legislativo 26 marzo 2001, n. 146 "Attuazione della direttiva 98/58/CE relativa alla protezione degli animali negli allevamenti" Controllo 2. Tutti gli animali tenuti in sistemi di allevamento, il cui benessere richieda un'assistenza frequente dell'uomo, sono ispezionati almeno una volta al giorno. Gli animali allevati o custoditi in altri sistemi sono ispezionati a intervalli sufficienti al fine di evitare loro sofferenze. 3. Per consentire l'ispezione completa degli animali in qualsiasi momento, deve essere disponibile un'adeguata illuminazione fissa o mobile. 4. Gli animali malati o feriti devono ricevere immediatamente un trattamento appropriato e, qualora un animale non reagisca alle cure in questione, deve essere consultato un medico veterinario. Ove necessario gli animali malati o feriti vengono isolati in appositi locali muniti, se del caso, di lettiere asciutte o confortevoli.
SPAZIO INFERMERIA: Ricavare uno spazio dedicato (recinto/locale di isolamento) provvisto di acqua fresca e lettiera asciutta e confortevole per gli animali malati o feriti.
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Decreto Legislativo 26 marzo 2001, n. 146 "Attuazione della direttiva 98/58/CE relativa alla protezione degli animali negli allevamenti" Animali custoditi al di fuori dei fabbricati 12. Agli animali custoditi al di fuori dei fabbricati deve essere fornito, in funzione delle necessità e delle possibilità, un riparo adeguato dalle intemperie, dai predatori e da rischi per la salute.
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Decreto Legislativo 26 marzo 2001, n. 146 "Attuazione della direttiva 98/58/CE relativa alla protezione degli animali negli allevamenti" Fabbricati e locali di stabulazione
8. I materiali che devono essere utilizzati per la costruzione dei locali di stabulazione e, in particolare, dei recinti e delle attrezzature con i quali gli animali possono venire a contatto, non devono essere nocivi per gli animali e devono poter essere accuratamente puliti e disinfettati. 9. I locali di stabulazione e i dispositivi di attacco degli animali devono essere costruiti e mantenuti in modo che non vi siano spigoli taglienti o sporgenze tali da provocare lesioni agli animali.
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ANIMALI ALLA CATENA ALL. A DGR 272 DEL 6 FEBBRAIO 2007 “LINEE GUIDA DA REGOLAMENTO DI VETERINARIA”
APPLICARE AL IGIENE URBANA
Art. 3 - Detenzione e animali
maltrattamento di
h. La custodia a catena di un animale deve essere una condizione provvisoria e transitoria. La lunghezza della catena non deve comunque essere inferiore ai 4 metri o deve disporre di un anello od altri meccanismi di scorrimento.
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ANIMALI ALLA CATENA ALL. A DGR 272 DEL 6 FEBBRAIO 2007 “LINEE GUIDA DA REGOLAMENTO DI VETERINARIA”
APPLICARE AL IGIENE URBANA
5. Tenuto presente che la custodia di un animale deve essere una condizione provvisoria e transitoria, è consentito detenere cani legati alla catena, purché questa sia munita di due moschettoni rotanti alle estremità, adeguata alle caratteristiche fisiche e di salute del cane e che consenta un moto fisiologico. In ogni caso al cane dovrà essere consentito in ogni momento l’agevole raggiungimento della cuccia, del cibo e dell’acqua ed esso dovrà poter disporre di tutto lo spazio consentito dalla catena senza alcun impedimento. Il collare dovrà essere flessibile, regolabile e non stretto.
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BENESSERE BOVINI DA LATTE
- VITELLI (bovini di età inferiore ai sei mesi) I VITELLI NON DEVONO ESSERE LEGATI: gli animali possono essere legati soltanto per un breve periodo di tempo, al massimo un’ora, al momento della somministrazione dell’alimento. Inoltre E’ VIETATO L’USO DELLA MUSERUOLA.
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BENESSERE BOVINI DA LATTE - VITELLI (bovini di età inferiore ai sei mesi)
NESSUN VITELLO DI ETÀ SUPERIORE ALLE OTTO SETTIMANE DEVE ESSERE RINCHIUSO IN UN RECINTO INDIVIDUALE; gli animali devono essere allevati in gruppo in un sistema di stabulazione (box multipli) che garantisca sufficiente spazio per l’esercizio fisico, i contatti con altri bovini ed i normali movimenti.
L’alpeggio nel Veneto, dalla malga all’impresa alimentare Montecchio Precalcino, giovedì 5 Aprile 2012
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BENESSERE BOVINI DA LATTE
MUTILAZIONI
SONO VIETATI: • IL TAGLIO DELLA CODA, se non a fini terapeutici certificati. • LA CAUTERIZZAZIONE DELL’ABBOZZO CORNEALE se non al di SOTTO LE TRE SETTIMANE DI VITA.
L’alpeggio nel Veneto, dalla malga all’impresa alimentare Montecchio Precalcino, giovedì 5 Aprile 2012
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Si rammenta che la SANZIONE prevista per chi non ottempera alle norme, salvo che il fatto non costituisca reato, è DA € 1549,37 A € 9296,22 .
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Grazie per l’attenzione.
Dr. Fabrizio Berto L’alpeggio nel Veneto, dalla malga all’impresa alimentare Montecchio Precalcino, giovedì 5 Aprile 2012
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