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Martedì 17 Aprile 2012
Marketing Oggi
LE CLASSIFICHE D DI
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IL QUOTIDIANO DEI PROFESSIONISTI ESSIONISTI DI MARKETING, MEDIA E PUBBLICITÀ
I servizi e l’offerta dei treni Ntv. Che serviranno pure per eventi e pubblicità di altri marchi
Italo sui binari dell’intrattenimento Cinema, tv, gastronomia e wi-fi, ma anche salotti per gli affari http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it
DI
Pagina a cura CLAUDIA CERVINI
talo, dal 28 aprile, sfreccerà sui binari dell’alta velocità puntando dritto a uno dei pilastri del marketing: far divertire il cliente. L’obiettivo di Ntv, la prima compagnia privata italiana sulla rete ferroviaria ad alta velocità, infatti, non è solo quello di offrire un viaggio confortevole, ma far sì che quello in corso, non assomigli a un viaggio in treno. E per farlo punta, soprattutto, sull’intrattenimento: tecnologia, con rete wi-fi ovunque, sala cinema, con anteprime e prime di film, tv satellitare e gastronomia, rigorosamente a Km 0 grazie all’accordo con Eataly. Giù dal treno, invece in Casa Italo, il centro servizi di Ntv, la parola d’ordine è assistenza: con punti informativi, biglietterie self service di ultima generazione, macchinette touch screen intuitive e led luminosi lungo tutte le pareti per annunciare l’arrivo dei treni. Se una delle parole chiave per il marketing della società guidata dall’a.d. Giuseppe Sciarrone è intrattenimento, l’altra è comfort per tutte le tasche, hanno ribadito più volte dalla divisione marketing della società. Si punta infatti a fare del viaggio in treno un’esperienza piacevole, emozionante. Ma anche dare un ampio ventaglio di scelta ai viaggiatori. Ecco perché la presenza di tre ambienti distinti: l’area Club (equivalente della prima classe), la Prima e la Smart, con servizi diversi e prezzi modulati.
I
LE TARIFFE DI ITALO OFFERTA
ESEMPIO MILANO ROMA SMART
ESEMPIO MILANO ROMA PRIMA
ESEMPIO MILANO ROMA CLUB
BASE
88 euro
118 euro
130 euro
ECONOMY
65 euro
88 euro
118 euro
45 euro LOW COST (30 euro per il lancio) Il biglietto si sceglie combinando il tipo di posto (Smart, Prima o Club) con la lessibilità desiderata su cambi e rimborsi
Un viaggio da Roma a Milano in tariffa low-cost parte da un minimo di 30 euro, mentre per Napoli e Firenze, da 20 euro. Oltre alla tariffa low-cost si può acquistare nella fascia economy o base (le altre due fasce d’acquisto previste). Esistono sette tipi di biglietti diversi e le tariffe sono il risultato dell’equazione tra ambiente in cui si è scelto di viaggiare e fascia d’acquisto che garantisce una flessibilità nei servizi offerti. Sulla tratta RomaMilano si arriva a un costo massimo di 130 euro per chi sceglie l’area Club. Chi viaggerà sulla tratta Napoli-Roma-Firenze-Bologna-Milano (la prima a essere operativa), grazie al portale di bordo e ai servizi presenti potrà farlo pensando di essere in poltrona davanti alla tv di casa, in un punto vendita Eataly o al lavoro, visto che tra i ser-
of home (fuori casa, vizi di prima classe ndr) nuova, più intec’è anche il salotto rattiva ed esperiendedicato alle riunioziale», ha spiegato ni di business. Il tuta ItaliaOggi Fabio to grazie ai partner Nobili, marketing scelti: Medusa, Sky, Giuseppe Sciarrone e business deveAlpitour, il marchio loper director di CBS Outdoor gastronomico di Farinelli Eataly, Italia. «La pubblicità sul treno Poltrona Frau, che ha firmato le partirà a fine maggio, abbiamo poltroncine, e Travelport (fornitogià una decina di contratti chiusi, re di servizi business per l’indusoprattutto con aziende del settostria dei viaggi) che si occuperà re bancario, assicurativo, automodella distribuzione dei biglietti bilistico e tecnologico, clienti alla alle agenzie di viaggio. Mentre a ricerca di una audience specifica, curare la comunicazione saranno soprattutto in ambito business», LBI, agenzia scelta per promuoaggiunge il manager. Si è parlavere Italo sul web, e CBS outdoto poi di una comunicazione che or, concessionaria esclusiva degli sfrutta formati diversi, spazi fisici spazi pubblicitari Ntv. Italo sarà infatti anche un fore virtuali del treno. «Pensiamo a te moltiplicatore di pubblicità. «Il una marca di beverage, a un apetreno per la forte digitalizzazione ritivo per esempio», racconta Noe i diversi ambienti di viaggio si bili. «Il viaggiatore, ancor prima di presta a una comunicazione out salire, vedrà il treno brandizzato
all’esterno, con il volto del testimonial o con la bottiglia dell’alcolico, una volta montato sul treno vedrà sul portale di bordo le anteprime degli spot e nella sezione delle informazioni, troverà ricette per fare cocktail», continua il manager. «Durante il viaggio passeranno delle hostess a distribuire campioncini di assaggio e infine a distribuire coupon gratuiti per acquistare la bevanda una volta arrivati a Casa Italo». La partenza di Ntv, prevista per il 28 aprile, si appresta ad essere a tutti gli effetti l’evento del 2012. Gli obiettivi sono ambiziosi: entro il 2015 si punta a raggiungere i 10 milioni di viaggiatori l’anno, a regime ci sarà una flotta di 25 convogli che collegheranno in futuro anche Padova, Venezia e Torino. © Riproduzione riservata
Blu jet capital prepara gli aerei di lusso firmati Visionnaire DI
CLAUDIA CERVINI
Se il lusso entra nel settore aeronautico, allora può accadere che nascano jet in linea con la filosofia di un certo brand e disegnati, nello stile e nel comfort, dai clienti. È quanto hanno immaginato Blu jet capital, società di consulenza nel settore aeronautico nata a Milano nel 2008, e Visionnaire, brand di arredamento di alta gamma, che ha fatto il suo ingresso nel settore dell’aviazione di lusso, grazie all’accordo siglato con 328 Support services group, società specializzata nella gestione, produzione e manutenzione degli aerei. Un’operazione che permette a un brand come Visionnaire che si rivolge, per sua natura, a un target alto di offrire una proposta ai suoi
del primo aereo brandizzato Visionnaire verrà presentato giovedì in anteprima al Fuori Salone, presso lo showroom Visionnaire, Milano Piazza Cavour 3). «Svilupperemo un’intera gamma di aerei per Visionnaire: si tratta di jet a media percorrenza che verranno potenziati con plus tecnologici e stilistici», spiega Un bozzetto della linea jet Visionnaire Andrea Pavone, ideclienti più affezionati che hanno atore del progetto, ingegnere aerointenzione di ristrutturare il pro- nautico, fondatore e presidente di prio Jet, oppure di acquistarne uno Blu Jet Capital. «Sarà per esempio personalizzato, in linea con lo stile possibile chiamare e ricevere dal della maison italiana (un assaggio proprio cellulare durante l’intero
volo senza problemi di connessione né di sicurezza, atterrare su piste corte come quella di London city. Inoltre», continua il manager, «si tratta di aerei assolutamente confortevoli: un Dornier 328 Jet da 30 posti sarà infatti trasformato in un Jet executive da 12 posti». L’accordo di Visionnaire con Blu jet capital e 328 Support Service Group potrebbe fare da apri-pista per altri brand del settore moda e design, come spiega ancora Pavone. «Crediamo che questa sia una valida opportunità per i brand Italiani che hanno una clientela top level e che vogliano diversificare affermandosi anche nel settore dell’aviazione privata, come dall’interesse riscontrato da alcuni top brand italiani della moda». © Riproduzione riservata
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Martedì 17 Aprile 2012
MARKETING
Il marchio festeggia 100 anni al Salone. L’a.d. del gruppo Rinero: andiamo incontro al pubblico
Poltrona Frau, la casa cambia pelle Arredi pratici e nuovi materiali. E il divano letto torna design DI
FRANCESCA SOTTILARO
l design di Poltrona Frau group risponde ai richiami del mercato e a una nuova dimensione di casa. Sia essa di tipo metropolitano e necessiti «mobili per spazi piccoli», come quelli pensati da Cappellini oppure lussuosa, ma pratica dove si accomoda Poltrona Frau, brand che festeggia 100 anni anche con un divano letto design. O, infine, una casa estrema e sperimentale, come quella concepita da Cassina, marchio che, al di là dei classici rivisitati, porta per la prima volta al Salone del Mobile un prototipo di rifugio di montagna (il Refuge Tonneau, otto posti letto in meno di 4 metri quadri) disegnato da Charlotte Perriand nel 1938 e «perché no», dice a ItaliaOggi la figlia della designer Pernette Perriand, «presto in qualche stazione sciistica dell’Alta Savoia come Méribel». Le proposte sono in mostra per la settimana del mobile (fino al 22 aprile) al Design Village allestito alla Fondazione Pomodoro dal gruppo del fondo Charme. «E rivelano», spiega Dario Rinero.
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ceo di Poltrona Frau group, «da un lato che le esigenze abitative sono cambiate in tutte le metropoli del mondo, dall’altro che l’approccio alla clientela era da rivedere. I marchi design prima avevano un approccio autoreferenziale, oggi si va incontro al pubblico».
Da sinistra, le icone Poltrona Frau alla zio firmato dal Fondazione Pomodoro e il nuovo divano trio di architetti letto. Sotto, la sala secondo Cappellini Lissone-NavoneCappellini, a stupire del brand sono soprattutto la cifra stilistica e i materiali alternativi. «Le nuove proposte guardano al domani», sottolinea Francesco Moschini, presidente di Poltrona Frau group, «ma soprattutto alle mutate esigenze abitative». La pelle «incontra cuoio e tessuti anche per venire incontro a budget più ridotti», sottolinea Roberto Archetti, brand director Poltrona Frau, «le poltrone si trasformano in Emblema del mutamento in comode bergere e anche il divaatto sicuramente Poltrona Frau. no letto, ha finalmente una diAl di là delle cento candeline, mensione funzionale per le case che festeggia con un grande aldi oggi, più piccole o con ospiti lestimento museale nello spaspesso in arrivo», aggiunge.
L’a.d. Carlotta de Bevilacqua: sempre più luce con meno energia
Artemide studia la fisica per illuminare il business DI
VALENTINA GIANNELLA
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icerca (con uno sguardo alla fisica quantistica per ridurre al minimo il consumo energetico) e consulenza sono le due chiavi su cui si fonda la strategia di Artemide per rimanere in prima fila fra i grandi marchi del design internazionale della luce, senza cedere neanche un passo alle imitazioni low cost made in Cina. Ricerca e consulenza al cliente finale (sia che si tratti di contract, ovvero aziende che costruiscono spazi commerciali e di vendita, sia che siano privati) sono infatti le due divisioni cui saranno dedicati maggiori spazi nella nuova grande sede di 3 mila metri quadri firmata Carlotta de Bevilacqua che Artemide sta ultimando a Pregnana Milanese, dove nel 1960 il presidente e designer Ernesto Gismondi fondò l’azienda che oggi impiega 700 dipendenti in cinque centri produttivi nel mondo, con 60 persone dedicate esclusivamente alla ricerca e sviluppo di nuove tecnologie e nuovi prodotti. Una ricerca che segue un filo ben preciso, quello del «bilancio energetico», spiega de Bevilacqua, designer e presidente di Danese, nel consiglio di amministrazione di Artemide. Un bilancio, precisa, «che non riguarda solo il prodotto ma come lo produco: con un’estrema attenzione a tutti i costi energetici, dal packaging al trasporto». La luce, per de Bevilacqua, «è come l’acqua: bisogna saperla preservare. La fisica quantistica è la nuova frontiera: si possono creare prodotti che con il minimo utilizzo energetico riescono a riprodurre una luce più duratura e di qualità». La consapevolezza che dobbiamo preservare un’equilibrio tra aria, acqua e luce mette in moto la continua ricerca. «Un lavoro stimolante, l’unico che può dare un valore aggiunto al marchio, ai prodotti: minima energia e massima performance sono gli obbiettivi. Sotto questa luce, il 2012 lo vedo in modo positivo. Non ha senso seguire le mode, noi
Carlotta de Bevilacqua fotografata da Elliot Erwitt, autore anche della campagna istituzionale di Artemide non lo abbiamo mai fatto, bisogna avere il coraggio e la determinazione di investire nell’evoluzione che possa davvero cambiare la qualità della vita dei nostri clienti, per molto tempo». Clienti che «vanno seguiti con attenzione in tutta la fase di progettazione», continua Gismondi, «perché il nostro valore aggiunto sta anche nella consulenza, nel lavoro di squadra che i nostri esperti di design e illuminotecnica possono dare agli architetti e a chi vuole semplicemente trasformare uno spazio attraverso la luce». La consulenza continua ci permette di non temere chi gioca solo sul prezzo: «Noi sappiamo fare bene il nostro lavoro», conclude Gismondi, «e questo ripaga in ogni fase della produzione: dalla ricerca all’assistenza post vendita. La differenza di prezzo è ampiamente ammortizzata e i risultati positivi anche in tempo di crisi ce lo confermano».
Anche Cassina mostra un’occhio di riguardo al nuovo che avanza. Fra gli altri «la clientela cinese», sottolinea Gianluca Armento, direttore marketing del brand, «che sempre più spesso chiede tavoli conviviali di grandi dimensioni per famiglie numerose». Così un’icona come La Rotonda, tavolo disegnato da Mario Bellini per Cassina nel 1976, riscopre un’anima di legno e un centro di cristallo girevole per la tradizione della tavola orientale. Sulla riscoperta del design a misura di clienti va anche Cappellini. «Sono tutti capaci a progettare in grande scala, che risulta di per sé magnifico, ma meno a creare mobili per piccoli appartamenti», aggiunge Giulio Cappellini, art director del marchio omonimo, «così portiamo al Salone la casa metropolitana di oggi in un percorso guidato». Al Design Village Poltrona Frau è dato largo spazio anche ai giovani. In particolare, Poltrona Frau ha premiato il designer britannico Benjamin Hubert con la poltrona Juliet, nell’ambito del Centennial design contest. © Riproduzione riservata
BREVI La Rinascente di Milano laboratorio creativo. In occasione del Salone del mobile la Rinascente presenta il progetto Hacked: per 100 ore il flagship store di Piazza Duomo si trasforma in un laboratorio interattivo per giovani promesse del design internazionale. . Murano e la casa secondo Roberto Cavalli. Roberto Cavalli presenta la collezione Roberto Cavalli home con prodotti (nella foto alcuni cuscini) ispirati allo stile dello stilista toscano inclusi lampadari e complementi in vetro di Murano in collaborazione con Formia Luxury Glass. L’intenzione del gruppo è quella di introdurre l’home decor oltre che nei mercati italiani, europei e americani, anche in Far east, Medio oriente e Cina.
H è sii fa f in i due. d Hermès Doppio appuntamento a Milano per la home collection firmata Hermés. A Brera, con la parete metallica «Module H» realizzata da Shigeru Ban e costruita utilizzando il nuovo sistema modulare rivestibile con diversi pellami della mai-
son. In via Pisoni sarà presentata la nuova collezione di tessuti e carte da parati e il completamento della collezione di arredamento, che farà capolino nel nuovo showroom Hermès Maison. Lufthansa al Fuorisalone. Nell’anno in cui partono i nuovi voli diretti Lufthansa da Milano Linate a Berlino (con due frequenze al giorno), la compagnia aerea presenta in via Bergognone, all’angolo con via Tortona, fino al 22 aprile un’opera d’arte contemporanea dell’artista Manfred Stader: una maxi valigia decorata a graffiti intorno alla quale l’artista ha dipinto un trompe l’oeil che crea un’illusione ottica, simulando un atterraggio su Berlino. Be the change cha con Ing Direct e lo Ied. Ing Direct da domani al 21 aprile ospita nella sua filiale di via Tommaso Gr Grossi a Milano il proget Be the chanprogetto e ge, esposizione dei lav lavori più creativi de dedicati ai temi de dell’innovazione real realizzati dagli stuI denti dello Ied-Istituto eurod design. d peo di Nhow Hotel mette in mostra l’eco-design. In occasione del Fuorisalone Nhow hotel Milano presenta NaturAlly Nhow selezione di designer e artisti riuniti sotto il tema del design ecosostenibile.
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Martedì 17 Aprile 2012
MEDIA
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L’area del quotidiano ha aumentato le perdite da 18 milioni (2010) a 20 milioni (2011)
Radiografia del gruppo Sole 24 Ore Va bene l’Area Professionale, ebitda da 32 a 36 milioni DI
MARCO LIVI
area del quotidiano, il Sole 24 Ore, ancora in perdita nel 2011 e con un ultimo trimestre fortemente negativo, il business dei collaterali che funziona bene, ma in un mercato in forte contrazione e ancora, l’area professionale che cresce, ma non è tra quelle su cui il management di via Monte Rosa punta, tanto che si inizia a parlare di un’eventuale cessione. Insomma il Sole 24 Ore sta realmente uscendo dal tunnel della crisi come annunciano i comunicati aziendali? In realtà, le prospettive alla luce della lettura dei dati di bilancio 2011 non sembrano tranquillizzanti. Se infatti è vero che c’è stato un miglioramento rispetto al 2010, il consuntivo 2011 conferma l’esistenza di problemi strutturali irrisolti. Due dati lo sintetizzano: il risultato operativo, seppure in miglioramento, rimane negativo (è passato da -47 a -11 milioni, con un miglioramento conseguito solo sul fronte del taglio dei costi, visto che i ricavi hanno avuto una leggera contrazione); la posizione finanziaria netta in un anno si è dimezzata da (84 a 45 milioni), a indicare come la gestione stia bruciando velocemente la cassa, e quel che resta dei proventi raccolti con l’ipo. Se questi sono i dati complessivi, mai come in questo caso la lettura aggregata è insufficiente. Anche se normalmente si parla del Gruppo solo in termini di giornale, in realtà il Sole 24 Ore è da anni un gruppo editoriale articolato e complesso, da decifrare nelle sue articolazioni interne, visto che i singoli settori hanno trend e performance molto differenti. È illuminante al proposito un confronto fra le singole Business Unit (BU) in termini di ebitda (risultato prima di tasse, ammortamenti, interessi e svalutazioni, con dati espressi in milioni di €) sulla base delle informazioni fornite nel sito del Gruppo (si veda la tabella sopra)
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L’
La gestione del quotidiano Da ciò emerge che il core business giornalistico dell’Area Editrice (il giornale con la pubblicità, la concessionaria System, a cui va logicamente aggiunta l’Area Digital) continua ad avere problemi pesanti. L’ebitda complessivo di Editrice System e Digital è passato da -25 a -21 milioni, a indicare un riequilibrio che non sembra strutturale, soprattutto se si analizzano i dati in dettaglio. Se infatti il conto economico di System ha avuto un miglioramento, a seguito dei tagli dei costi effettuati dal direttore generale Gianni Vallardi, Editrice (la BU del giornale) ha aumentato le perdite, cresciute da -18 a -20 milioni con un peggioramento solo parzialmente compensato dalle
COSÌ IL BUSINESS DEL GRUPPO Ebitda delle singole aree (in milioni di euro) 2010 -18,4 -7,2 0,3
2011 -20,4 -1,8 1,2
DELTA -2 5,4 0,9
-25,3
-21
4,3
Tax and legal Formazione Software solutions TOTALE PROFESSIONALE
19,7 2,8 9,4 32,5
21,4 3,9 10,7 36,3
1,7 1,1 1,3 3,8
Radio Cultura
-0,2 -3,1
0,8 -0,1
1 3
CORPORATE (COSTI INDIVISI)
-20,4
-4,5
15,9
TOTALE GRUPPO
-16,4
11,6
28
Editrice (Area quotidiano) System Digital TOTALE AREA QUOTIDIANO ALLARGATA
Fonte: FY 2011 results Nella tabella un confronto tra le singole Business Unit del Gruppo Sole 24 Ore in termini di ebitda (risultato prima di tasse, ammortamenti, interessi e svalutazioni) da cui emerge che il core business giornalistico dell’Area Editrice (il giornale con la pubblicità, la concessionaria System più l’Area Digital) continua ad avere problemi pesanti. Bene l’Area Professionale (formata da tre unità: Editoria tax and legal, Formazione, Software) i cui risultati rimangono positivi. Resta, invece, ancora marginale il contributo dei business di radio (Radio 24) e cultura.
performance dell’area Digital (poco più di 1 milione di ebitda). Le cattive performance di Editrice sono state peraltro mitigate da un anno eccellente del business dei collaterali, una performance la cui ripetizione è incerta, alla luce dei trend generali di un mercato in contrazione. Fortemente negativo per Editrice è stato l’ultimo trimestre, in cui le perdite sono passate da -1 a -5,5 milioni. Nonostante i comunicati stampa trionfalistici di crescita di copie pur con l’incremento di prezzo a 1,50 tutta la settimana, e nonostante gli accordi sindacali e il varo dei contratti di solidarietà con la struttura giornalistica, la gestione complessiva dei costi del quotidiano non sembra sotto controllo visto che i risultati economici sono in peggioramento. I rumor di corridoio dicono che nella dialettica interna la direzione del giornale abbia preso il sopravvento sul management imponendo foliazioni e tirature non compatibili, e che lo scontro con Roberto Napoletano sia stato alla base dell’uscita di Gianni Vallardi, con l’a.d. Donatella Treu, che vedeva come una minaccia la figura forte di Vallardi, pienamente allineata alle indicazioni del direttore in termini non solo di scelte editoriali, ma di gestione dei costi. In questo contesto, e con una forte problematica di ricavi pubblicitari, curiosa è sembrata la decisione relativa alla direzione generale di System, con la nomi-
na di Alfonso Dell’Erario Dell’Erario, giornalista senza pregresse esperienze di gestione, anche se legato al direttore e uomo di fiducia del presidente Giancarlo Cerutti: per la guida della concessionaria di una società quotata come il Sole 24 Ore sarebbe stato naturale attendersi la scelta di un top management con un’esperienza consolidata nel settore, soprattutto in un periodo di modifiche e profonde trasformazioni della rete di vendita. In sintesi, i problemi del giornale rimangono gravi e irrisolti. Ma la sofferenza dell’ammiraglia è una verità scomoda, che tutti gli interessati (direzione giornalistica, management, vertice di Confindustria) hanno interesse a non evidenziare e a tenere sotto traccia.
Il business dell’Area Professionale C’è però un business del Gruppo che compensa parzialmente queste performance, anche se non ha rilevanza e visibilità mediatica: l’Area Professionale (formata da tre unità: Editoria tax and legal, Formazione, Donatella Software) Treu i cui risultati
rimangono positivi, con un ebitda che passa da 32 a 36 milioni (dal 19 al 21% dei ricavi), con miglioramenti in tutte le linee di prodotto. L’insieme articolato di libri, riviste, banche dati, software gestionali, corsi di formazione ed eventi si è confermato come la cash cow (come dire la mucca da mungere) del Gruppo. È per questo sembrata strana a fine anno l’uscita del direttore generale Eraldo Minella che, partendo quasi da zero, ne aveva guidato la crescita gli anni, avvenuta in primis sottraendo quote di mercato a Wolters Kluwer. Nel professionale anche il software, oggetto di polemiche per le acquisizioni effettuate (Str, Data Ufficio, Esa), ha un ebitda in crescita (da 9 a 11 milioni, dal 14 al 16% dei ricavi), e non rappresenta quindi un reale problema per i conti del Gruppo. Il contributo degli altri business (Radio 24 e la Cultura), pur in crescita, è sostanzialmente marginale (l’ebitda delle due realtà passa da -3,3 a 0,7 milioni).
Le strutture centrali di back ofice Nella lettura complessiva degli economics di gruppo vanno infine considerate le strutture centrali di back office (Direzione, AFC, HR, Acquisti, Comunicazione, Sistemi), i cui costi in buona parte sono allocati nelle BU (modello di full costing), ma in parte significativa rimangono indivisi, e continuano a portare un passivo, -4 milioni anche nel 2011. In questo caso il confronto con l’anno precedente non è omogeneo: la perdita di 20 milioni nel 2010 comprendeva gli oneri di ristrutturazione di tutte le BU aziendali, allocati a livello centrale.
Le prospettive Da una parte è stato annunciato che gli obiettivi del piano industriale 2011-2013 sono rimandati al 2014, a marcare le difficoltà che l’azienda continua ad avere; dall’altra si è annunciato per il 2012 un margine operativo lordo «in sensibile incremento» rispetto al 2011. I numeri 2012 parleranno.
Nel frattempo, a livello organizzativo il filo rosso della gestione Treu sembra una strategia di frammentazione di business tra loro strettamente integrati: sul fronte del quotidiano, sono state separate le responsabilità dell’area Digital rispetto a quelle di Editrice e di System; e anche l’area Professionale nonostante i risultati è stata scomposta (ora ci sono tre distinte direzioni generali ai vertici di Tax and legal, Software, Formazione), di fatto bloccando il percorso di integrazione dei servizi B2B nel segno dell’online finora perseguito. Nel complesso, sembra in prospettiva poco sostenibile nel medio termine la combinazione fra un giornale che, unico fra i grandi quotidiani, continua a perdere pesantemente (e, tra l’altro, nel 2014 verranno meno gli effetti economici del contratto di solidarietà con i giornalisti) e un’Area Professionale che finora ha recitato un ruolo da protagonista sul mercato, ma si trova ora anch’essa di fronte alla stasi del mercato di riferimento, e alla caduta epocale dei ricavi cartacei, che richiederebbero investimenti e ripensamenti del business (peraltro in astratto giustificati dalla redditività del settore). Ma lo sviluppo dell’Area Professionale non pare la prospettiva di Treu: la scomposizione dell’Area e, a quanto si dice, il progressivo svuotamento delle strutture, la difficoltà a ripensare il portafoglio prodotti e l’assenza di un nuovo modello commerciale sembrano denotare di disinteresse verso una strategia innovativa nel settore, il che sembra prefigurare un quadro di progressivo indebolimento. Un esito di cui si parla è la cessione di parte dell’Area Professionale (il software gestionale) o di tutta l’Area nel suo complesso: operazioni queste che porterebbero importanti plusvalenze, e soprattutto, cassa fresca per far fronte alle tensioni finanziarie che si prospettano. Ciò consentirebbe di investire enormi, ulteriori risorse sul giornale, nel suo processo di trasformazione verso il business online. La cessione di pezzi del Professionale potrebbe essere vista con favore anche dalla stessa Treu, che a fronte delle prospettive di un business sì in incremento, ma a tassi decisamente più bassi delle crescite esponenziali ipotizzate nel piano industriale, potrebbe non essere insensibile a una modifica del perimetro del Gruppo. Naturalmente la partita della gestione aziendale si combina con quella più alta del confronto confindustriale, dove la dialettica Bombassei-Squinzi potrebbe avere come punto di confronto anche la governance del Sole 24 Ore, nel passato cassaforte e fiore all’occhiello dell’Associazione, e oggi fonte di problemi, imbarazzi e incertezze strategiche. © Riproduzione riservata
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Martedì 17 Aprile 2012
MEDIA
Boriani lancia il nuovo quotidiano online. Pareggio previsto fra tre anni a 1,5 mln
CONDÉ NAST
AD, le case degli italiani Allo studio dorsi locali in Piemonte, Sicilia e Veneto in mostra
Vostro.it, debutto a fine mese DI
l Vostro quotidiano pensa di debuttare in rete il prossimo 30 aprile e prepara già il lancio di edizioni locali tra Piemonte, Sicilia e Veneto. La nuova testata online diretta da Leonardo Boriani si dà comunque tempo tre anni per arrivare al pareggio, fissato a quota 1,5 milioni di euro. La squadra editoriale e manageriale è già al completo: sotto la guida dell’ex direttore della Padania ci sono i capiredattori Cristina Malaguti, Roberto Schena, Carlo Passera e da Roma Andrea Piersanti, per seguire la politica ma soprattutto cultura e spettacoli. Per editare www.ilvostro.it è nata nel 2011 Pensiero Italia, società di cui sono azionisti di riferimento John Visendi, ex amministratore della linea di abbigliamento intimo Roberta e insieme con Alberto Rigotti nel quotidiano gratuito
I
E Polis, e Michela Crescenti, imprenditrice bresciana nei settori dell’alimentare e del vino. In arrivo a breve ci sono anche nuovi soci, tra cui alcuni fondi esteri. Tra i promotori dell’iniziativa editoriale c’è Massimo Buscemi, ex assessore Pdl alla cultura della Regione Lombardia, che ha assunto la presidenza della concessionaria interna Pensiero Italia pubblicità, guidata operativamente dal direttore generale Odo Raffaelli.
Leonardo Boriani
Il Vostro si occuperà, come anticipato da ItaliaOggi del 9/2/2012, di «cronaca, giovani, sociale, economia e lavoro, esteri, stili di vita», ha dichiarato ieri a Milano Boriani, «e anche di politica, senza limitarci a quello che succede solo dentro i palazzi romani. Faremo la differenza offrendo tutte queste tematiche non secondo il canonico flusso di news, garantito comunque dall’accordo con l’agenzia stampa LaPresse, ma mettendo in evidenza le nostre inchieste, i nostri approfondimenti, i nostri suggerimenti ai lettori per stimolarli a interagire con noi». E grazie a una piattaforma tecnologica la redazione potrà monitorare gli articoli più cliccati dai lettori, in modo da seguirne le preferenze. Con redazioni già operative a Milano e Roma, Boriani sta studiando le edizioni locali in Piemonte, Sicilia e Veneto, mentre in
prospettiva ci sono aperture anche nelle Marche, in Campania e Calabria. Il lettorato di riferimento «comprende tutti, ma soprattutto i giovani, compresi i nuovi italiani, gli immigrati di seconda generazione», ha aggiunto Buscemi. «Ecco perché le nostre notizie saranno disponibili in 16 lingue», dall’arabo al russo, dall’ucraino al cinese, passando per inglese, francese e tedesco. «Daremo attenzione anche ad altri lettori come famiglie, mamme o disabili che hanno esigenze informative particolari». I giovani saranno al centro non solo dell’offerta editoriale, ma anche il perno della raccolta pubblicitaria cercando di «coinvolgere aziende vicine a questo target», ha concluso Raffaelli, «spaziando tra turismo, passioni per i diversi sport, auto, cultura e cibo». Aspettando il debutto online (e le edizioni per tablet e smartphone) il Vostro è già in campagna promozionale con una pianificazione pubblicitaria che durerà fino alla fine dell’estate.
DI
ALESSIO ODINI
Come cambia la casa degli italiani dall’Unità a oggi attraverso gli oggetti, le marche e le abitudini delle famiglie: lo racconta «AD - La casa degli italiani dal 1861 al 2011», mostra multimediale e interattiva che Architectural Digest (AD), mensile di Condé Nast dedicato all’architettura, all’arredamento e al design, ha organizzato presso FieraMilano City in occasione dei suoi 30 anni. L’esposizione continua anche sul sito e sulle pagine del numero speciale dedicato all’evento. «Si tratta di una mostra che mancava in Italia, con cui AD vuole documentare l’evoluzione del gusto degli italiani nelle loro case», spiega Ettore Mocchetti, direttore da 30 anni di AD che ha progettato e curato la mostra gratuita e aperta al pubblico da oggi. © Riproduzione riservata
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Martedì 17 Aprile 2012
MEDIA
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I piani del inanziere: dal quotidiano alla villa dell’ex moglie di Paolo Berlusconi da vendere
Proto, per il Tempo offro 30 milioni Dei quali 25 di debiti. All’1,3% di Rcs con quattro imprenditori DI
CLAUDIO PLAZZOTTA
lessandro Proto non ci sta. Il 38enne finanziere ribatte alle smentite dei vertici del Tempo (si veda ItaliaOggi del 14 aprile), conferma le trattative, poi sfumate, coi manager del quotidiano, e annuncia anche di controllare, attraverso quattro imprenditori, l’1,3% di Rcs MediaGroup, con intenzioni a salire. La Alessandro Proto consulting si è invece liberata delle azioni Fiat e FonSai, mentre vuole mantenere i pacchetti, sotto al 2%, di azioni Tod’s, Mediaset e Unicredit. In tutto ciò «abbiamo pure avuto mandato a vendere la villa di Cannes della ex moglie di Paolo Berlusconi». In poche righe, ecco il concentrato di questo vulcanico imprenditore, che si muove nei paludati salotti della finanza con la grazia di un elefante in un negozio di cristallerie ma che, a quanto afferma, non ci sta a passare solo per un chiacchierone: «Su ItaliaOggi del 14 aprile l’amministratore del Tempo, signor Daniele Gentili, smentisce qualsiasi trattativa con me per la cessione del Tem-
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A
po. Non dice il vero». E giù mail e documenti a dimostrare la verità di Proto. Di vero c’è, tuttavia, che Gentili non ha mai incontrato Proto, né ha mai risposto alle sue mail. Perciò, difficile parlare di trattativa (che, in genere, si fa in due), come peraltro affermato dallo stesso Gentili nell’articolo di ItaliaOggi del 14 aprile. La società Alessandro Proto consulting, con sede a Lugano e uffici a Londra, Milano, Barcellona, Parigi, New York (neanche fosse un atelier di moda), avrebbe iniziato a corteggiare Il Tempo già nove mesi fa «con una prima offerta che è stata rifiutata». Poi, «un paio di mesi fa il signor Gentili è salito a Milano e ha incontrato miei consulenti presso la Banca Imi, advisor scelto dal Tempo per trovare compratori. Ci sono stati altri due o tre incontri a Roma, sempre tra Gentili e miei consu-
Alessandro Proto lenti, quindi noi abbiamo perfezionato una seconda offerta». La Alessandro Proto consulting, il 18 febbraio, ha inviato a Gentili una mail in cui si impegna a versare 5 milioni di euro e ad accollarsi tutti i debiti in essere. «Un’operazione da 30 milioni di euro, mica noccioline», commenta Proto, «ma anche questa offerta è stata rigettata, verbalmente, poi-
Class HorseTv e Class Tv Moda, successo per Rock Riders fashion show È stato un grande successo la prima edizione del Rock Riders fashion show organizzato da Class HorseTv e Class Tv Moda a conclusione del Toscana Tour 2012, l’evento che ha attirato ad Arezzo cavalieri da 45 paesi del mondo per competizioni valide al fine della qualificazione olimpica. La cena e la sfilata si sono svolte nella suggestiva cornice del Riders Lounge di Pommery, illuminato da una cascata di grandi lampadari al di sotto di un cielo di tende bianche a proteggere i 250 e oltre selezionati ospiti dal maltempo. «Eventi come il Rock Riders fashion show confermano l’impegno di Class Horse Tv e di Class Tv Moda nel creare situazioni in cui si cementa il già saldo rapporto con la community di appassionati e professionisti del settore che ogni giorno seguono i nostri canali, apprezzando la qualità e la non convenzionalità della nostra programmazione, che offre sempre qualcosa di nuovo e di grande respiro internazionale», ha commentato Luca Panerai , a.d. di Class Horse Tv e di Class Tv Moda. Panerai ha ricordato «come il forte legame con il pubblico sia uno dei plus più importanti per le aziende che vogliono comunicare con i target di spettatori interessati al mondo del cavallo in ogni suo aspetto e alla moda, perché consente investimenti in comunicazione mirati e non dispersivi. Forte valore
aggiunto in un momento come questo in cui è necessario continuare a investire, ma con precisione». Tra i marchi dell’abbigliamento equestre che hanno sfilato in passerella, Cavalleria Toscana, Equiline, Kep Italia, Parlanti, Fasciani e Mascheroni (coi brand Rock Jo No Fui e Hydrogen), assieme a griffe del fashion quali Galliano, Angelos Frentzos, Acht Jeans ®evolution ed eccellenze del made in Italy come U.S. Polo Assn., Htc-Hollywood Trading Company, Too Easy, 813Ottotredici, Marcello Gallorini e il décor tecnico delle lettiere Litter Relaxing. «È la prima volta che un evento di questo genere è stato anche trasmesso in diretta per il pubblico, in streaming, sui principali smartphone e tablet grazie all’App di ClassHorse.Tv (www.classhorse.tv), la prima al mondo ad aver portato il meglio dell’equitazione in video e i più avanzati servizi digitali pensati per i cavalieri e gli appassionati su tutti i terminali mobili», ha concluso Panerai. Class Horse Tv, il primo canale dedicato al mondo del cavallo a 360°, è in onda ogni giorno sul canale 221 di Sky e 55 di Tivùsat, e in Europa e Medio Oriente su Hotbird (12111 Mhz); Class Tv Moda, dedicato interamente al mondo della moda italiana e dei suoi protagonisti, trasmette ogni giorno sul canale 180 di Sky e sul 56 di Tivùsat.
ché loro vogliono sette milioni di euro». Certo, ciascun venditore è libero di rifiutare un’offerta. «Ma io non sopporto che Gentili smentisca i contatti con noi». Però Proto, venerdì scorso, aveva diffuso una nota in cui annunciava trattative per l’acquisto del Tempo, quando queste trattative, sempre vi fossero state, si erano comunque già interrotte da oltre un mese. Diciamo che Proto ha uno strano modo di condurre i negoziati. E, con queste uscite, si è guadagnato altro spazio sui giornali ma, probabilmente, non concluderà l’affare col Tempo. Sempre che di affare si tratti: «Io sono uscito allo scoperto perché è una mia strategia», spiega Proto, «voglio fare capire che nel panorama finanziario non diciamo solo parole, facciamo anche atti concreti». Di concreto, però, al momento ci sono sole le sue parole, non trova dottor Proto? «No, noi abbiamo fatto un’offerta concreta, che ci impegna per oltre 30 milioni di euro, messi sul piatto ufficialmente. Sono tanti soldi per prendere un giornale indebitato e che non vale certo la cifra che ab-
biamo offerto. Ma un quotidiano mi serve, soprattutto come arma per difendermi dagli attacchi che sto subendo ultimamente». Mah. Comunque, in attesa di eventuali sviluppi, c’è pure la richiesta di fallimento fatta dalla concessionaria Prs contro la Alessandro Proto consulting per 26 mila euro di pubblicità non pagata: «È una questione che va risolvendosi. Abbiamo già versato circa 20 mila euro, abbiamo perso la causa per una pubblicità contestata, e ora pagheremo anche la parte rimanente», assicura Proto. Infine, la questione Rcs, quella per la quale, di recente, Proto è sotto la luce dei riflettori: «Abbiamo già avuto dei contatti con la Consob, anche se, restando sotto al 2%, non abbiamo alcun obbligo. Al momento, con quattro imprenditori, abbiamo l’1,3% del gruppo editoriale e vogliamo salire fino al 2%. I pacchetti Fiat e Fonsai li abbiamo ceduti, quelli Tod’s, Mediaset e Unicredit li abbiamo ancora in carico e vogliamo mantenerli». Poi ci sarebbe sempre quella casa di Cannes, usata ma tenuta bene... © Riproduzione riservata
CHESSIDICE IN VIALE DELL’EDITORIA Google Street View, dalle autorità Usa multa da 19 mila euro. Google è stato multato per 25 mila dollari (circa 19 mila euro) per aver ostacolato le indagini delle autorità Usa sul processo di raccolta dati della piattaforma Street View. Nessun provvedimento è stato invece adottato per quanto riguarda l’accusa di violazione della privacy da parte del servizio online che ha mappato le strade di tutto il mondo. Google era sotto inchiesta dal 2010 per aver catturato informazioni personali sensibili da reti wireless domestiche, proprio mentre le sue vetture percorrevano le strade per scattare foto e videoriprendere il territorio.
traverso la messa in onda di tg ogni 30 minuti, rubriche di approfondimento, storie di sport e curiosità. Disponibile sul canale 21 di TivùSat, la piattaforma satellitare che rafforza così le news sportive, trasmettendo già Class HorseTv e Nuvolari, canale dedicato ai motori.
Accordo radio-discografici su diritti d’autore. Radio 101, Radio 105, Radio Capital, Radio Italia, Rds, Radio Deejay, Radio Montecarlo, M2O e Virgin Radio hanno trovato l’accordo con Scf, consorzio che gestisce in Italia la raccolta e la distribuzione dei compensi dovuti ad artisti e produttori discografici. L’intesa Amanpour torna regolamenta tutte in Cnn. Christiale aree di utilizzane Amanpour torzione di musica sul na alla Cnn con il frontebroadcasting, programma quotiqualunque sia la diano Amanpour piattaforma tecnodedicato all’attualogica utilizzata per lità internazionale. la distribuzione dei La reporter, volto programmi. Ha dunoto dell’emittente rata quadriennale e all news americana, prevede un adeguaera infatti passata mento del 25% delalla concorrente Abc la percentuale del Christiane Amanpour due anni fa circa, compenso spettante dopo aver debuttato e seguito una agli artisti e ai produttori discografici lunga carriera alla Cnn. Tra le sue per la diffusione al pubblico del loro ultime interviste esclusive quelle a repertorio. Il contenzioso giudiziario Gheddafi e Mubarak. Il nuovo protra le emittenti radiofoniche e i discogramma sarà anche su internet (www. grafici era iniziato nel 2009. amanpour.com) con la possibilità per i telespettatori di dire la propria via Assorel, oggi l’elezione del presisocial network. dente. L’Associazione delle agenzie di relazioni pubbliche (Assorel) si riuniRaiSport1, tutte le news su Tisce oggi per fissare il programma di lavùSat. RaiSport1 ha iniziato a travoro del biennio 2012-2013 ed eleggere smettere in diretta sul satellite tutta il nuovo presidente che, insieme con il l’informazione sportiva, dalle 7 del consiglio direttivo rinnovato, rimarrà mattino alle 14 e dalle 16 alle 24 atin carica fino al marzo 2014.
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Martedì 17 Aprile 2012
MEDIA
I nuovi dati dell’Istituto Piepoli. Le grandi emittenti cercano l’accordo. Insorgono le piccole stazioni
Ascolti radio, Rtl 102,5 resta prima Seguono Deejay e 105. R 101 si ferma a 1,3 mln di affezionati DI
CLAUDIO PLAZZOTTA
ggi Eurisko presenterà nei dettagli l’indagine Radio Monitor, che potrebbe essere presa come nuovo riferimento dal mondo in Fm dopo la liquidazione di Audiradio. Nel frattempo, tuttavia, in assenza di dati di ascolto affidabili sul mercato da quasi due anni, anche altre società di ricerca si sono date da fare. Una di queste è l’Istituto Piepoli, che ha messo a punto una indagine Cati su 6 mila individui sopra gli 11 anni nel periodo di febbraio e marzo 2012, e che ItaliaOggi pubblica in esclusiva. In base alle interviste telefoniche, effettuate tra il 1° e il 14 febbraio, e tra il 14 e il 27 marzo (il 23% delle interviste è riservato agli utenti di sola telefonia mobile), risulta che in Italia gli ascoltatori di radio nel giorno medio ieri siano 38.960.000. Di questi, il 13%, ovvero 5,064 mln, ha ascoltato Rtl 102,5, che si conferma, quindi, prima emittente in assoluto. Al se-
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O
QUOTE DI ASCOLTO GIORNO MEDIO IERI (RILEVAZIONE FEBBRAIO-MARZO 2012) 012) EMITTENTE QUOTA% RADIOFONICA Rtl 102,5 13 Deejay 11,8 105 11,3 Rds 10,8 Rai Radio Uno 10,7 Rai Radio Due 8,5 Radio Italia solo 7,7 musica italiana Virgin Radio 5,6 Rai Radio Tre 3,9
EMITTENTE RADIOFONICA
QUOTA%
Rmc Radio 24 Capital R 101 Kiss Kiss Radio Maria m2o Isoradio Radio Radicale
3,8 3,8 3,4 3,3 3,2 2,5 1,9 1,1 0,5
Totale ascolto radio: 38.960.000 individui Fonte: Istituto Piepoli spa, indagine telefonica Cati su 6 mila indivudui ui
condo posto Deejay (11 8%) e (11,8%) al terzo 105 (11,3%), davanti a Rds (10,8%) e a Rai Radio Uno (10,7%). Più staccate Rai Radio Due (8,5%) e Radio Italia solo musica italiana (7,7%), che, come Deejay, festeggia i
DIGITALE EXTRATERRESTRE
suoi 30 anni di vita a proprio nel 2012. Quindi Virgin Radio (5,6%) che precede un folto gruppo di emittenti a attorno al 3%. Qui va
segnalato il risultato di R 101, con una quota del 3,3%, ovvero 1,285 m mln di ascoltato ascoltatori nel giorno medio che n non si posson possono cerdefin to definire un s grande succesfo so, se fossero confermati anche da altre indagini indagini. E mentre men i big prep preparano un accor accordo di massim massima sui nuovi si sistemi di rilevam rilevamento d e l l ’ a u d i e n c e, l e radio locali, in invece, pie restano sul piede di guerra. In part particolaConna-Coo re, il Conna-Coordinamento antenne nuocond ve, condanna sce la scelta di affidare anc ancora a società esterne le indagini sugli
ascolti, sottolineando che l’unica soluzione affidabile sarebbe invece quella di «un ente pubblico investito del compito di effettuare sondaggi e rilevazioni, pagato dall’Agcom cui i soldi non mancano e dalle società incettatrici della pubblicità (le concessionarie, ndr), le sole veramente interessate a capire l’andamento del mercato». Invece, secondo il Conna, anche l’eventuale soluzione Radio Monitor di Eurisko tenderebbe a ripetere il «modello fallimentare di Audiradio, in cui dovrebbero essere ancora una volta le imprese rilevate a versare ingenti quote di iscrizione», influenzando, quindi, gli istituti di ricerca privati che, accusa duramente il Conna senza peraltro portare prove, «non possono che fornire alle concessionarie di pubblicità dati falsi». © Riproduzione riservata
Altri articoli sul sito www.italiaoggi.it/radio
I PROGRAMMI TV E RADIO DI CLASS EDITORI
La morte di Morosini DI
MASSIMO TOSTI
CANALE 27 Canale 30
La morte in diretta di un giovane calciatore (sul satellite d Sky e sul digitale terrestre di Mediaset) durante l’incontro PescaraLivorno ha rivoluzionato i palinsesti televisivi. Cancellate tutte le partite (che rappresentano la hit televisiva domenicale), il dramma di Piermario Morosini ha invaso i telegiornali (con la straziante immagine delle tre cadute sul campo), i talk e le trasmissioni sportive. Dall’angoscia dei primi istanti si è presto passati ai processi, con pubblici ministeri del tutto impreparati nel lanciare accuse generiche contro i controlli dei medici sportivi, contro il ritardo e l’approssimazione dei soccorsi, contro il vigile urbano che aveva parcheggiato l’auto dove non doveva, impedendo per qualche minuto all’ambu- Piermario Morosini lanza di entrare in campo. Si è dato fiato alla retorica, esaltando le doti umane di un ragazzo sfortunato, rimasto orfano troppo presto, con a carico un fratello (suicida) e una sorella disabili. Grande rispetto per la disperazione dei compagni (erano tutti in lacrime i giocatori del Livorno, mentre i medici tentavano di rianimare Piermario). Molto meno per i giornalisti (tanti) e gli opinionisti tanto al chilo che hanno tranciato giudizi a vanvera, per schierarsi poi pro o contro la sospensione del campionato, e discettando di regole (è più opportuno far slittare il calendario, rinviando a domenica prossima le partite in programma l’altro ieri, o è meglio non modificare il calendario e recuperare gli incontri non giocati nella prima data utile e disponibile). La morte di Morosini ha invaso anche i programmi di attualità (come il delitto di Avetrana, la scomparsa di Roberta Ragusa o il naufragio della Costa Concordia), con la stessa bulimia e la medesima superficialità. Ogni evento, anche il più drammatico, viene tritato in televisione e trasformato in spettacolo. E in polemica rovente. Ai protagonisti della cronaca nera non è concessa la normalità, né quel minimo di riserbo (e di rispetto) che meriterebbe chiunque. Il minuto di silenzio che merita sul campo di gioco un ragazzo stroncato mentre giocava.
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