Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER LA CAMPANIA UFFICIO XIII AMBITO TERRITORIALE PER LA PROVINCIA DI BENEVENTO
ISTITUTO COMPRENSIVO
di SCUOLA dell’INFANZIA – PRIMARIA – SECONDARIA I GRADO Via Manzoni,8 - 82031 AMOROSI (BN) C.M. BNIC85200P sedi FAICCHIO – MELIZZANO – PUGLIANELLO
Al Collegio dei Docenti E p.c. Al Consiglio d’istituto Al D.S.G.A. A tutto il personale dell’Istituto e pc. alle famiglie degli alunni Al Direttore Generale dell’USR Agli Enti territoriali locali All'albo della scuola e sul sito web
Protocollo n.1862/c24
ATTO DI INDIRIZZO RIGUARDANTE LA DEFINIZIONE E LA PREDISPOSIZIONE DEL PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA 15-16 e TRIENNIO 2016-17, 2017-18 E 2018-19 IL DIRIGENTE SCOLASTICO
VISTA la Legge n. 59 del 1997, che ha introdotto l’autonomia delle istituzioni scolastiche e la dirigenza; VISTO il DPR 275/1999, che disciplina l’autonomia scolastica; VISTO il D.L.vo 165 del 2001 e ss.mm. ed integrazioni VISTA la Legge n. 107 del 2015, Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione TENUTO CONTO -delle disposizioni in merito all’attuazione degli Indirizzi Nazionali per il Curricolo (art.1, c.4 DPR 20.03.2009 n.89, secondo i criteri indicati dal DM 254 del 16.11.2012); - delle proposte e delle iniziative promosse dalle diverse realtà istituzionali, culturali, sociali ed economiche operanti nel territorio; - delle sollecitazioni e delle proposte formulate dalle famiglie e dagli utenti in occasione degli incontri formali ed informali; -delle esigenze e della programmazione delle iniziative educative e culturali presentate dagli Enti Locali e dal Servizio socio-sanitario del Territorio; -delle risultanze del processo di autovalutazione dell’istituto esplicitate nel Rapporto di Autovalutazione e nello specifico delle criticità da esso emerse; VISTI i risultati delle rilevazioni nazionali degli apprendimenti restituiti in termini di misurazione dei livelli della scuola e delle classi in rapporto alla media nazionale e regionale a parità di indici di background socio-economico e familiare; CONSIDERATE le criticità rilevate nei consigli di classe e i risultati di apprendimento degli alunni; PREMESSO - che la formulazione della presente direttiva è compito attribuito al Dirigente Scolastico dalla Legge n.107/2015; - che l’obiettivo del documento è fornire una chiara indicazione sulle modalità di elaborazione, i contenuti indispensabili, gli obiettivi strategici, le priorità, gli elementi caratterizzanti l’identità dell’istituzione, che devono trovare adeguata esplicitazione nel Piano Triennale dell’Offerta Formativa, e sugli adempimenti che il corpo docente è chiamato a svolgere in base alla normativa vigente; -che il collegio dei docenti è chiamato ad elaborare il Piano dell’offerta formativa ai sensi dell’art. 3 del D.P.R. 08.03.1999, n. 275 ed a elaborare il PTOF (triennale)ai sensi del c. 14 della Legge di Riforma n.107/2015 sulla base delle linee di indirizzo fornite dal Dirigente Scolastico; VALUTATE Prioritarie le criticità emerse dal Rapporto di Autovalutazione (RAV), nonché gli esiti formativi registrati dagli studenti negli anni scolastici precedenti
TENUTO CONTO
Delle proposte e dei pareri formulati dagli organismi e dalle associazioni dei genitori, di quanto emerso dai rapporti attivati dal Dirigente Scolastico con tutto il personale interno alla scuola e con le diverse realtà istituzionali , culturali , sociali ed economiche operanti sul territorio DETERMINA DI FORMULARE AL COLLEGIO DOCENTI Per l’anno 2015/2016 e ai fini dell’elaborazione del Piano Triennale i seguenti indirizzi per la pianificazione delle attività e dei processi educativi e didattici nonché per le scelte di gestione e di amministrazione, con l’obiettivo di delineare un quadro generale condiviso del servizio scolastico dell’I.C. A. MANZONI di Amorosi:
Implementare processi di costruzione del curricolo verticale caratterizzante l’identità dell’istituto Pianificare interventi didattici ed educativi con il supporto di pratiche didattiche rispondenti ai reali bisogni degli studenti.
Pertanto il Dirigente Scolastico definisce le seguenti linee guida generali per il presente anno scolastico, tutte tese a sostenere l’impegno prioritario nel processo di formazione ed istruzione di base con un arricchimento dell’Offerta formativa volta a favorire il successo scolastico e l’attenzione per il percorso formativo del singolo alunno . AREA DEL CURRICOLO Elaborazione della pianificazione curricolare introducendo standard di valutazione, prove comuni di Istituto, il curricolo per lo sviluppo delle competenze trasversali (tra cui competenze di cittadinanza, competenze digitali), l’adozione del certificato delle competenze come previsto dal modello ministeriale, la promozione dell’innovazione didattico educativa e della didattica per competenze così come indicata nelle Indicazioni nazionali per il curricolo. Potenziamento delle strategie per consolidare le competenze linguistiche (italiano e lingue straniere) e le competenze logico-matematiche. Individuazione di percorsi per lo sviluppo di competenze di cittadinanza attiva e democratica nelle due aree delle competenze comunicativo-relazionali e dei comportamenti responsabili ispirati alla sostenibilità ambientale. SUCCESSO FORMATIVO E INCLUSIONE Definizione di azioni di recupero delle difficoltà, di supporto nel percorso scolastico, di valorizzazione delle eccellenze per la promozione del successo formativo di tutti gli alunni sia adottando forme di didattica innovativa o alternativa all’interno del Curricolo, che integrando attività oltre l’orario curricolare. Potenziamento dell’inclusione scolastica e del diritto allo studio degli alunni con bisogni educativi speciali. Nell’ottica di rimozione degli ostacoli allo sviluppo armonico del bambino e del ragazzo si collocano le attività di prevenzione alla violenza e alle discriminazioni, promozione del benessere, della salute della persona e dello stare bene insieme a scuola. - AUTOVALUTAZIONE DI ISTITUTO Implementazione del sistema di valutazione previsto dal DPR 80 del 2013 con la raccolta e l’elaborazione di dati utili all’analisi della qualità del servizio scolastico, sia sul versante dei risultati scolastici che su altre voci del rapporto di autovalutazione, migliorando le forme di ascolto delle esigenze delle famiglie e del territorio. Attuazione del piano di miglioramento contenuto nel RAV e verifica dell’efficacia delle azioni attuate. - FLESSIBILITA’ ORGANIZZATIVA Introduzione di elementi di flessibilità didattica ed organizzativa finalizzati ad una valorizzazione delle risorse professionali e ad una maggiore sostenibilità del Pof nel suo insieme. La valutazione dei vari progetti e dell’utilizzo della flessibilità deve tener conto della sostenibilità dei progetti proposti oltre ai contenuti indicati nel Curricolo di Istituto, sia in orario curricolare che in quello extracurricolare. - AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA Elaborazione di proposte riconducibili alle aree di miglioramento agli elementi di priorità definiti nel piano di miglioramento, collegate alla programmazione didattica o di potenziamento anche nell’orario extracurricolare. - ORIENTAMENTO/CONTINUITA’ Rafforzamento delle procedure e revisione degli strumenti per l’orientamento e per la continuità educativa tra diversi ordini di scuola. Nell’ottica del Curricolo verticale intensificare la programmazione comune tra i gradi di scuola per gli anni ponte e i rapporti con i servizi di Nido e dell’Infanzia (scuole paritarie) del territorio come con le scuole superiori attinenti all’area geografica di maggior destinazione. -AREA DELL’INTEGRAZIONE CON IL TERRITORIO accrescere la quantità e la qualità delle forme di collaborazione con il territorio: reti, accordi, intese e progetti al fine di rendere la offerta formativa sempre più rispondente alle esigenze culturali, sociali ed economiche del territorio; garantendo la coerenza tra servizi offerti, esigenze dell’utenza, disposizioni normative; valorizzare l’identità specifica della comunità (mediante la promozione del patrimonio storico, artistico, culturale, della sua conoscenza e l’impegno per la sua valorizzazione) coniugate ad una dimensione irrinunciabile di apertura alle dimensioni europea e globale.
L’ISA POTRÀ INSERIRE NEL PIANO ALCUNI DEI SEGUENTI OBIETTIVI (L. 107/2015 c.7)
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Potenziamento delle competenze matematico-logiche e scientifiche Valorizzazione delle competenze linguistiche e utilizzo della metodologia CLIL Potenziamento delle competenze nella musica nell’arte, nel cinema Potenziamento delle metodologie laboratoriali e delle attività di laboratorio Prevenzione e contrasto della dispersione scolastica, di ogni forma di discriminazione Valorizzazione della scuola intesa come comunità attiva, aperta al territorio Valorizzazione di percorsi formativi individualizzati e coinvolgimento degli alunni Individuazione di percorsi funzionali alla premialità e alla valorizzazione del merito degli alunni.
LA PROGETTAZIONE ORGANIZZATIVA-DIDATTICA POTRÀ PREVEDERE: ✓ la possibilità di rimodulare il monte ore annuale di ciascuna disciplina; ✓ il potenziamento del tempo scuola anche oltre i modelli e i quadri orari; ✓ la programmazione plurisettimanale e flessibile dell’orario complessivo; ✓ ‘l’apertura pomeridiana della scuola; ✓ l’articolazione di gruppi di classi, anche con potenziamento del tempo scuola o rimodulazione del monte orario rispetto a quanto indicato al decreto del presidente della Repubblica 89 del 2009’; ✓ Possibilità di apertura nei periodi estivi;
Adesione o costituzione di accordi di rete con altre scuole ed Enti pubblici e privati di cui all’art. 7 del DPR 275/99. Il fabbisogno dei posti dell’organico dell’autonomia (costituito dai posti comuni, per il sostegno e per il potenziamento dell’offerta formativa – c. 63) e dei posti del personale amministrativo, tecnico e ausiliario sarà definito in relazione ai progetti e alle attività contenuti nel Piano. Per i posti relativi al personale docente si considereranno non solo le attività di insegnamento, di potenziamento e di sostegno, ma anche le attività di organizzazione, di progettazione e di coordinamento (c. 5). Inoltre, si terrà conto del fatto che il personale dell’organico dell’autonomia potrà essere utilizzato per la copertura di supplenze temporanee fino a dieci giorni.
Infine - LA GESTIONE E AMMINISTRAZIONE sarà improntata ai criteri di efficienza, efficacia, economicità, trasparenza, nonché, dei principi e criteri in materia di valutazione delle strutture e di tutto il personale delle amministrazioni pubbliche e di azione collettiva - L’ATTIVITÀ NEGOZIALE, nel rispetto della normativa vigente, sarà improntata al massimo della trasparenza e della ricerca dell’interesse primario della scuola; - IL CONFERIMENTO DI INCARICHI al personale esterno e relativo compenso avverrà secondo il Regolamento d’Istituto e dopo aver accertato la mancanza di personale interno con pari professionalità e i casi che rendono incompatibili gli insegnamenti e sulla base di criteri che garantiscano il massimo della professionalità; - L’organizzazione amministrativa, tecnica e generale, sulla base della proposta del Direttore SGA e nel rispetto di quanto previsto nella Contrattazione Integrativa d’Istituto, dovrà prevedere degli orari di servizio e di lavoro che garantiscano la piena attuazione delle attività scolastiche e l’apertura al pubblico, sia in orario antimeridiano che pomeridiano; - NELL’AMBITO DI INTERVENTO DELLE RELAZIONI INTERNE ED ESTERNE si sottolinea la necessità di specifica COMUNICAZIONE PUBBLICA mediante strumenti, quali ad esempio: Sito web per rendere visibile l’offerta formativa dell’istituto Registro digitale Open day finalizzate a rendere pubbliche mission e vision IL DIRIGENTE SCOLASTICO Dott.ssa Antonietta Cerrito
ISTITUTO COMPRENSIVO “A-Manzoni” Sedi di AMOROSIFAICCHIOMELIZZANO PUGLIANELLO
Piano Triennale dell’Offerta Formativa Anni scolastici 2016-17/2017-18/2018-19
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INDICE PPPPPPPPPPPPPPPPPPPAGPPPP
PAG
SEZIONE 1 INTRODUZIONE E RIFERIMENTI GENERALI.
Pag. 4
ORGANIZZAZIONE GENERALE DELL’I.C.
Pag. 5
LA MISSION DELL’ISTITUTO
Pag. 6
SEZIONE 2 IL CONTESTO TERRITORIALE
Pag. 8
LE AREE PRIORITARIE DI INTERVENTO
Pag. 10
COERENZA CON L’AUTOVALUTAZIONE: RAV E PDM
Pag. 13
IL PARERE DELL’UTENZA
Pag. 15
PIANO DI MIGLIORAMENTO – PROGETTAZIONE
Pag. 16
SEZIONE 3 LA PIANIFICAZIONE CURRICOLARE
Pag. 17
LA SCUOLA DELL’INFANZIA
Pag. 17
Pag.21
LA SCUOLA PRIMARIA
Pag. 26
LA SCUOLA SECONDARIA
Pag.36
ACCOGLIENZA, CONTINUITÀ, ORIENTAMENTO
SCUOLA INCLUSIVA (SCHEDA RILEVAZIONE BES)
Pag. 39
PROGETTUALITÀ
Pag. 41
2
LA NOSTRA ORGANIZZAZIONE DIDATTICA
Pag.44
SEZIONE 4 LA GOVERNANCE D’ISTITUTO
Pag.50
L’ORGANICO DELL’AUTONOMIA E L’ORGANICO POTENZIATO
Pag.52
ATTREZZATURE, INFRASTRUTTURE E MATERIALI
Pag.55
RETI DI SCUOLE E COLLABORAZIONI ESTERNE
Pag.55
FORMAZIONE DEL PERSONALE
Pag.56
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Sezione 1 Introduzione e riferimenti generali
Visto il D.P.R. 275/1999 “Regolamento recante norme in materia di curricoli nell'autonomia delle istituzioni scolastiche” ed, in particolare, l’art. 3 come modificato dalla Legge 13 luglio 2015 n. 107; Vista la Legge 13 luglio 2015 n. 107, recante “Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni normative vigenti”; Visto l’Atto di indirizzo concernente l’individuazione delle priorità politiche del Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca per l’anno 2016; Visto il Rapporto di Autovalutazione dell’Istituto e il Piano di Miglioramento; Visto l’Atto di indirizzo per le attività della scuola e delle scelte di gestione e di amministrazione del 13/10/2015 prot. n. 1862/c24 adottato dal Dirigente scolastico ai sensi del quarto comma dell’art. 3, del D.P.R. 8 marzo 1999, n. 275, come modificato dal comma 14 dell’art. 1 della L. n. 107/2015 citata;
Visto il parere favorevole del collegio dei docenti nella seduta del 20/01/2016; Vistala delibera del Consiglio d’Istituto nella seduta del 20/01/2016 .
Il Piano verrà pubblicato sul portale Sidi e su quello di Scuole in chiaro.
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Organizzazione generale dell’I.C.
UFFICIO DI SEGRETERIA Via Via A. Manzoni, 8 - 82031 - Amorosi
L’I.C. assicura l’informazione all’utenza mediante:
Tel. 0824.970280 Fax 0824.972977 Posta elettronica al seguente indirizzo:
[email protected] Sito web: www.icsamorosi.gov.it Posta cerificata:
[email protected]
L’orario di servizio per l’utenza è il seguente: Apertura: dal lunedì al sabato ore 7.30/14.00 Ricevimento al pubblico: dal lunedì al venerdì ore 10.00/12.00 UFFICIO PROTOCOLLO: UFFICIO CONTRATTI PERSONALE: UFFICIO ALUNNI (sostituto DSGA): UFFICIO CONTABILITA’: (sostituto DSGA)
A.A. Antonietta GUARNIERI A.A. Renato GIULIANO A.A. Valeria RAPUANO A.A. Maria Carmela PALMIERI
D.S.G.A.: Cosimo CATILLO
Il Rappresentante della Sicurezza, Protezione e Prevenzione ing. Pasquale MONGILLO, è l’esperto esterno incaricato dall’Istituto: Coordina il servizio di prevenzione, di protezione e di aggiornamento, collabora ed interagisce con il Dirigente Scolastico e vari preposti. Nel corso dell’anno sono previste almeno due prove di evacuazione per ogni plesso dell’Istituto. Tutto il personale (docenti, ATA, addetti) provvede ad aggiornarsi regolarmente secondo le vigenti normative.
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LA MISSION DELL’ISTITUTO
“La conoscenza che viene acquisita con l'obbligo non fa presa nella mente. Quindi non usate l'obbligo, ma lasciate che la prima educazione sia una sorta di divertimento; questo vi metterà maggiormente in grado di trovare l'inclinazione naturale del bambino.” PLATONE
La frase di Platone riassume quella che vuole essere la Mission del nostro istituto, ovvero rende l’idea di come debba essere vissuto da un bambino il contatto con la scuola. La scuola deve essere vicina al discente creando spazi sereni di accoglienza, costruendo un ambiente che possa indurre e accompagnare il bambino /studente a orientarsi nel nuovo mondo, ma soprattutto lo faccia sentire importante ed esclusivo. Il nostro istituto, che unisce la scuola dell’infanzia, la scuola primaria e la scuola secondaria di primo grado, consente di seguire l’alunno nel suo percorso formativo dai tre ai quattordici anni attraverso un POF unitario che intende accompagnare lo studente nella sua crescita fornendogli mezzi per l’inserimento nella società e strumenti per un concreto progetto di vita, sempre tenendo conto dei diversi stili cognitivi, e dei differenti tempi d’ apprendimento. L’accoglienza scolastica deve considerarsi un tassello importante della progettazione, e, come processo di relazione tra docenti, alunni e genitori, senza limitarsi alle fasi iniziali dell’anno scolastico, ma deve rinnovarsi quotidianamente nel tempo; se adottata come strategia didattica per tutti gli allievi, essa può dare risultati positivi sia sul piano cognitivo che affettivo/motivazionale. L’accoglienza si propone di facilitare l’inserimento di tutti gli allievi nella compagine scolastica aiutandoli a superare le difficoltà e a costruire atteggiamenti positivi (particolare attenzione verrà rivolta agli alunni in situazione di handicap e/o in situazioni di disagio relazionale). Per questo è importante guidare l'alunno a comunicare con il contesto sociale utilizzando supporti psicologici e didattici, a possedere mezzi linguistici adeguati per mezzo della conoscenza delle lingue comunitarie, alla padronanza dei nuovi linguaggi avvalendosi dell’uso delle tecnologie informatiche, multimediali e telematiche, alla competenza culturale per mezzo della fruizione e della produzione dei linguaggi artistici. La valorizzazione e l’organizzazione delle competenze professionali di tutti gli operatori deve essere fatta utilizzando al meglio le risorse, naturalmente partendo dalla lettura del territorio, dalle richieste dell’utenza e dalle esigenze di una società in rapida evoluzione, per questo l’attenzione all’inclusione è costante cura della nostra scuola che intende presentarsi come una comunità educante in cui la diversità è un valore, un’occasione di crescita e confronto. 6
Noi crediamo che... Quale idea di educazione ? Noi crediamo che educare oggi significhi: • favorire lo sviluppo e l’affermazione della personalità secondo le caratteristiche individuali; • sviluppare le potenzialità e le capacità dell’alunno perché possa fare, progettare e prendere decisioni; • educare al senso di responsabilità, alla convivenza democratica e all’impegno civile; • promuovere il successo formativo di tutti gli alunni; • favorire il processo di inclusione ispirandosi alla citazione NON UNO DI MENO Quale idea di bambino? Noi crediamo che ogni bambino sia essere unico ed irripetibile nei suoi vari aspetti: dalle diversità affettive a quelle cognitive, dalle diversità socio-culturali a quelle etniche. Quale idea di scuola? Noi crediamo che la scuola deve avvalersi di esperienze dirette e di linguaggi diversificati. Questa modalità permette agli alunni di accedere alle conoscenze seppure con metodologie diverse. In una scuola dove si dà ampio spazio alla conversazione, alla discussione, al confronto, alla fabulazione, alla narrazione e ai vari linguaggi espressivi, c’è spazio per l’interiorità, l’originalità, una varietà infinita di possibilità e sfumature.
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Sezione 2 IL Contesto territoriale Amorosi Il Comune di Amorosi è situato in pianura, sulla destra del fiume Calore ed a sinistra del fiume Volturno. Il territorio comunale risulta compreso fra i 34 e gli 85 m s.l.m., con un'escursione altimetrica pari a 51 metri. Dista dal capoluogo di provincia circa 33 km. Ha una superficie agricola utilizzata di ettari 770,56. L’ Istituto Comprensivo A. Manzoni nasce nell' a. s. 2012 / 2013con la fusione tra l’Istituto Comprensivo di Amorosi e l’Istituto Comprensivodi Faicchio. Attualmente il Dirigente Scolastico è la dott. Antonietta Cerrito, ed in servizio presso l’IC dall’ anno scolastico 2015/16. Il corpo docente presenta una relativa stabilità. L’età media dei docenti rispetta la media nazionale. L'81% degli insegnanti ha un contratto a tempo indeterminato di questo il 50% presta servizio nella scuola da circa 10 anni garantendo una certa stabilità all'organizzazione didattica. Molto basso, infatti, è il tasso dei trasferimenti. I docenti non sono tutti laureati, alcuni sono in possesso di certificazione ECDL, pochi sono in possesso certificazioni di competenze linguistiche e certificazione per l’utilizzo delle LIM. Le metodologie usate in classe dalla maggior parte degli insegnanti sono ancora caratterizzate da un ricorso frequente alla lezione frontale e ad una didattica tradizionale. L’intervento didattico necessita di un rinnovamento delle metodologiecon un’organizzazione delle classi con modalità più rispondenti alle esigenze degli alunni anche incrementando l'applicazione delle tecnologie informatiche a supporto dell’attività didattica. L’Istituto della sede centrale si sviluppa su tre livelli collegati da rampe di accesso, da un ascensore e da scale esterne di sicurezza. Gli spazi interni non sono solo funzionali al passaggio dell’utenza ma non sono utilizzabili per altre attività; infatti il collegio dei docenti sistematicamente si tiene nell’Aula magna di un altro plesso appartenente all’IC. è dotato di palestra ancora non funzionante. Al piano terra sono ubicate le sezioni della scuola dell’Infanzia ed alcune classi della Scuola primaria ed una palestra oggetto di una recente ristrutturazione, ma al momento ancora non funzionante. Al primo piano vi è l’ufficio di dirigenza, gli uffici di segreteria ed alcune aule della scuola Primaria. Al secondo piano si trovano la sala docenti, l’aula multimediale e le aule della Scuola secondaria di primo grado, tutte provviste di L.I.M., e notebook con collegamento ad Internet. L’intero edificio è cablato e l’accesso alla rete è fruibile da tutti i docenti. L’ I.C. “Manzoni” è presente sul Web attraverso un proprio portale all'indirizzo www.icsamorosi.gov.it. Agli alunni viene garantito il trasporto gratuito da parte del Comune. Le risorse economiche disponibili, su cui può contare la scuola, sono quelle derivanti dai finanziamenti regionali, ministeriali ed europei. I fondi
comunali non consentono
di offrire un adeguato ampliamento dell’offerta
formativa. Al momento non è previsto il contributo volontario delle famiglie all'atto dell’iscrizione. Gli
Enti
locali
competenti
garantiscono
la
manutenzione 8
ordinaria
e
straordinaria
dell’edificio.
FAICCHIO Nel Comune di Faicchio, il territorio geograficamente più esteso e numericamente più abitato, sono ubicate 5 sedi: • La Scuola Secondaria di I grado, in Via Regina Elena, è attualmente in ristrutturazione. Gli alunni sono ospitati nell’ex scuola dell’Infanzia (4 classi) e presso la scuola Primaria. (2 classi). La Scuola Primaria e dell'Infanzia "capoluogo" ospita una sezione di scuola dell'Infanzia con 17 alunni e 5 classi di Scuola Primaria che conta 62 alunni per un totale, quindi, di 79 unità. • La Scuola Primaria e dell'Infanzia del plesso "La Selva" con 5 classi di Scuola Primaria con 72 alunni e 2 sezioni di Scuola dell' Infanzia con 33 alunni per un totale complessivo di 105 unità. • La Scuola dell'Infanzia di "Casali" con una sola sezione di 18 alunni. • La Scuola dell'Infanzia di "Tavernavecchia" con una sola sezione di 12 alunni. Le attrezzature didattiche multimediali sono presenti anche nelle scuole primarie (capoluogo e "La Selva") dove tutte le aule sono dotate di Lavagne Interattive Multimediali più due laboratori informatici per i docenti.
MELIZZANO L’edificio scolastico di Melizzano comprende in una unica sede i tre ordini di scuola. Al piano terra ci sono due sezioni di scuola dell’Infanzia , tre classi della scuola secondaria di 1°e un laboratorio multimediale utilizzato dalla secondaria, un locale adibito a cucina e un altro dove si consumano i pasti. Al primo piano ci sono 5 classi di scuola primaria e un laboratorio informatico. Le aule della secondaria e della primaria sono dotate di LIM con collegamento internet grazie alla presenza della linea ADSL e connessione WIRELESS fornite dal comune. Esiste una palestra coperta utilizzata dagli alunni e da associazioni sportive nel pomeriggio. PUGLIANELLO Nel Comune di Puglianello ci sono due plessi: uno di Scuola dell'Infanzia con 2 sezioni di 29 alunni e l'altro di Scuola Primaria, con 5 classi di 49 alunni. La scuola dell’Infanzia è organizzata in due sezioni eterogenee per età, composte da bambini di 3/4/5 anni. La struttura è organizzata su un unico piano in cui oltre alle aule è presente la mensa. All’esterno vi è un giardino alberato. La scuola primaria è costituita da un edificio su un unico piano in cui oltre alle cinque classi è dotato di un laboratorio multimediale, una sala docenti ed una palestra coperta nonché un grande salone utilizzato per attività extracurricolari quali attività teatrali. Tutte le aule sono corredate di LIM con collegamento internet attraverso la linea ADSL e la connessione WIRELESS fornite dal comune.All’esterno è presente un ampio giardino con alberi e piante aromatiche.
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AREE PRIORITARIE D’INTERVENTO -
curricolo, progettazione e valutazione
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ambienti di apprendimento
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inclusione
La pianificazione e la progettualità dell’autonomia scolastica si sono concretizzate nel POF, base del PTOF. Il patrimonio maturato negli anni va valorizzato, pertanto le esperienze pregresse sono la base per l’evoluzione del processo di autonomia rappresentato dal PTOF, documento che descrive l’identità culturale della scuola, le sue priorità e gli obiettivi del periodo triennale, risultato di un grande sforzo collettivo centrato sulla persona dello studente. Vedere Atto d’indirizzo(ALLEGATO n.1) Con il presente documento, si prevede di potenziare i processi di costruzione del curricolo caratterizzante l’identità dell’istituto, di organizzare la didattica in modo che sia in linea con le Indicazioni Nazionali, assicurando i livelli essenziali di prestazioni (LEP) e le mete che devono essere perseguite da ciascuno studente/cittadino, nell’esercizio del suo diritto dovere all’istruzione, di rafforzare l’offerta formativa dell’istituto, potenziando, anche in orario pomeridiano, la proposta di attività particolarmente richieste. Visto l’Atto di indirizzo PTOF 2016 - 2019 del Dirigente Scolastico, considerando le risultanze dell’autovalutazione d’istituto come emerge dal Rapporto di Autovalutazione (RAV) e dal Piano di Miglioramento (PDM), presa visione di proposte e pareri provenienti dall’utenza e dal territorio, l’Istituto Comprensivo “A. Manzoni” indica, per il prossimo triennio, le seguenti priorità: - migliorare del 5% per annualità i risultati degli studenti nelle prove standardizzate nel triennio successivo - superare la dimensione trasmissiva dell’insegnamento e modificare l’impianto metodologico in modo da contribuire fattivamente, mediante l’azione didattica, allo sviluppo delle competenze chiave di cittadinanza europea, che sono riconducibili a specifici ambiti disciplinari (comunicazione in lingua madre, comunicazione in lingue straniere, competenze logico-matematiche, com10
petenze digitali) ed a dimensioni trasversali (imparare ad imparare, consapevolezza culturale, competenze sociali e civiche); - operare per la reale personalizzazione dei curricoli, sia in termini di supporto agli alunni in difficoltà sia nelle direzioni dello sviluppo delle potenzialità, delle attitudini e della valorizzazione delle eccellenze; - tenere in dovuta considerazione gli allievi/e con Bisogni Educativi Speciali (BES) - con Disturbi Specifici di Apprendimento (DSA), alunni con disabilità, alunni stranieri e in situazione di svantaggio - ma anche supportare gli alunni/e di talento grazie a percorsi personalizzati; - sostenere formazione ed autoaggiornamento per la diffusione dell’innovazione metodologicodidattica; prevedere forme di documentazione, pubblicizzazione e valorizzazione delle buone pratiche messe in atto da singoli o da gruppi di docenti e dei prodotti/risultati degli alunni; prendere in considerazione sperimentazioni ed innovazioni didattiche, anche nell'ottica di integrare le tecnologie più complesse nella pratica di classe; - accrescere la quantità e la qualità delle forme di collaborazione con il territorio: accordi in rete, progetti, convenzioni e partenariato con Enti Locali, Atenei, Agenzie Educative e Associazioni presenti sul territorio anche al fine di eventuali sponsorizzazioni e donazioni, sia pubbliche che private, a favore dell’istituzione. -proseguire ed implementare le attività di orientamento in entrata ed
uscita nell’ottica
dell’educazione permanente; - rendere i Consigli di Classe, di interclasse e di intersezione luoghi di
condivisione delle
proposte didattiche, del raccordo educativo e dell'analisi dei problemi/soluzioni degli allievi.
Il PTOF, pertanto, include: 1.
L'offerta formativa;
2. Il curricolo; 3. Le attività progettuali d’istituto; 11
4. il regolamento d’istituto; (ALLEGATO n.2 ) 5. il Piano annuale per l’inclusione PAI;(ALLEGATO n.3 ) 6. quanto previsto dalla Legge n.107/2015 al comma 7 dalla lettera a alla lettera s, cui si rinvia; nonché:
a)
Attività formative obbligatorie per il personale docente ed ATA (Legge n.107/15 comma 12);
b)
Definizione delle risorse occorrenti, attuazione dei principi di pari opportunità, parità dei sessi, lotta alla violenza di genere e le discriminazioni (con specifico impegno alla realizzazione di attività di sensibilizzazione);
c)
Percorsi formativi e iniziative diretti all'orientamento ed alla valorizzazione del merito scolastico e dei talenti (Legge n. 107/15 comma 29);
d)
Azioni per sviluppare e migliorare le competenze digitali di alunni e personale attraverso il Piano Nazionale per la Scuola Digitale (obiettivi specifici al comma 58), descrizione dei rapporti con il territorio .
Il Piano inoltre include ed esplicita:
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il fabbisogno di posti comuni, di sostegno, e per il potenziamento dell'offerta formativa (comma 2), sulla base dell’organico di diritto e di fatto per i posti comuni e di sostegno;
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il fabbisogno di ATA (comma 3), sulla base dell’organico di diritto;
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il fabbisogno di strutture, infrastrutture, attrezzature materiali;
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il piano di miglioramento (riferito alle priorità del RAV) - ALLEGATO n. 4 –
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il Piano nazionale della Scuola digitale (ALLEGATO n. 5 )
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la rendicontazione sociale e la pubblicazione e diffusione dei risultati raggiunti sul portale “Scuola in Chiaro.
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COERENZA CON L’AUTOVALUTAZIONE: RAV Il presente Piano parte dagli esiti dell’autovalutazione d’istituto, così come contenuta nel Rapporto di Autovalutazione, presente sul portale Scuola in Chiaro del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca. In particolare, si rimanda al RAV per quanto riguarda l’analisi del contesto in cui opera l’istituto, l’inventario delle risorse materiali, finanziarie, strumentali ed umane di cui si avvale, gli esiti documentati degli apprendimenti degli studenti, la descrizione dei processi organizzativi e didattici messi in atto. Si riprendono qui in forma esplicita, come punto di partenza per la redazione del Piano, gli elementi conclusivi del RAV e cioè: Priorità, Traguardi di lungo periodo, Obiettivi a breve periodo.
Priorità e Traguardi ESITI DEGLI STUDENTI
DESCRIZIONE DEL DESCRIZIONE DELLA PRIORITA' (max 150 carat- TRAGUARDO (max 150 cateri spazi inclusi) ratteri spazi inclusi) Consolidare e implementare le competenze di lingua madre,di L2, di matematica, di Interpretare, analizzare, valutapratica e cultura musicale. re e trasferire le competenze acquisite in situazioni multiple.
Risultati scolastici
Risultati nelle prove standardizzate nazionali
Raggiungere omogeneità dei risultati tra gli alunni e tra i vari plessi.
Competenze chiave e di cittadinanza
Incrementare: tempi di lavoro Imparare ad imparare - Senso autonomo ,lavoro di gruppo -- di iniziativa Imprenditorialità condivisione di Competenze sociali e civiche comportamenti e scelte organizzative tra alunni
Risultati a distanza
Prevedere un percorso di continuità e orientamento fin dai primi anni della scuola dell'infanzia e costruire strumenti per il monitoraggio.
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Migliorare e confermare i risultati acquisiti
Sapersi orientare nel proprio percorso formativo operando scelte consapevoli
Obiettivi di processo AREA DI PROCESSO Curricolo, progettazione e valutazione
DESCRIZIONE DELL'OBIETTIVO DI PROCESSO (max 150 caratteri spazi inclusi) Condividere la progettazione didattica Elaborare il curriculo verticale per ogni disciplina-Rendere omogeneo il processo di valutazione condividendo metodologie,
Ambiente di apprendimento
criteri e strumenti. Promuovere: - spazi per l'apprendimento offerti dal territorio - setting d'aula didattica laboratoriale - uso di nuove tecnologie - competenze relazionali
Inclusione e differenziazione
Continuita' e orientamento
Condividere strumenti unitari di rilevazione dei bisogni di recupero/potenziamento Prevedere interventi didattici graduati, facilitati e individualizzati - Attivare corsi di recupero/potenziamento Condividere: - criteri di formazione delle classi per garantire equi-eterogeneità -percorsi di continuità educativa Consapevolezza dei propri talenti
Orientamento strategico e organizzazione della scuola
Condivisione degli obiettivi generali e dei processi innovativi -Creare sinergie con il contesto socioculturale su cui insiste l'Isttuto Comprensivo, organizzandosi come comunità aperta.
Monitoraggio delle azioni progettate Sviluppo e valorizzazione delle risorse umane
Definizione dei criteri delle procedure e della mission dell'I.C. - Individuazione di corsi di formazione coerenti con le scelte strategiche adottate e con il P.O.F.
Integrazione con il territorio e rapporti con le famiglie
Informare e formare i genitori sui linguaggi e le sperimentazione del P.O.F. Interagire con associazioni e organizzazioni del territorio in modo coerente col P.O.F.
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IL PARERE DELL’UTENZA
Nella fase di ricognizione preliminare alla stesura del Piano, è stata coinvolta l’utenza durante i consigli di intersezione, di interclasse,e di classe nonché durante i colloqui con le famiglie. Sono state, quindi, formulate le seguenti proposte:
Potenziamento Secondaria: Attività extracurricolari Secondaria: certificazioni linguistiche. (L2)
Potenziamento Primaria: Lingua Inglese certificazioni linguistiche. Pratica vocale Dopo attenta valutazione, e tenuto conto delle risorse disponibili e della compatibilità con gli obiettivi prioritari, tali indicazioni sono state incorporate nel seguente Piano.
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PIANO DI MIGLIORAMENTO – PROGETTAZIONE Per la piena realizzazione e per il raggiungimento degli obiettivi del PTOF risultano necessarie forme di organizzazione più flessibili quali il potenziamento del tempo scolastico e le attività previste nel Piano di Miglioramento (desunto dal RAV e allineato ai tempi del PTOF) che presuppongono una nuova organizzazione del gruppo classe con attività a classi aperte e una ridistribuzione delle classi per livelli (recupero, consolidamento, potenziamento). 1) Per potenziare il temposcuola si utilizzerà parte dell’organico del potenziamento che svolgerà attività pomeridiane di ampliamento, recupero, potenziamento (Cfr. paragrafo sull’utilizzo dell’organico di potenziamento); inoltre, i docenti di tale organico svolgeranno attività curricolari per permettere, di effettuare attività laboratoriali. Per attuare il Piano di Miglioramento, i dipartimenti di Matematica e Italiano della Secondaria definiranno nei mesi di settembre-ottobre un calendario di progetti a classi aperte da svolgere in orario curriculare da novembre ad aprile, a cadenza bisettimanale, mentre alla Primaria verranno realizzati i progetti di recupero e potenziamento in Italiano e Matematica da svolgere durante una pausa didattica fissata al termine del primo quadrimestre nelle classi quinte della Primaria. Si prevedono, inoltre, nuove modalità per lo svolgimento dei corsi di recupero extracurriculari di Italiano: si procederà attraverso alcuni moduli di approfondimento su determinati argomenti a classi aperte per gruppi di livello. La progettazione viene indirizzata verso obiettivi prioritari individuati dal Collegio dei Docenti. I progetti devono essere pertinenti alla mission, preferibilmente rivolti ad un ampio numero di alunni, essere interdisciplinari e in continuità, realizzare prodotti documentabili e avere collegamento e risonanza nel territorio. Per questo sono sottoposti a valutazione: la coerenza con il Piano si misura con i reali benefici didattici ed educativi. I progetti proposti da esterni vengono approvati a condizione che il loro costo non ricada sui Fondi della Scuola, cioè siano autofinanziati con i contributi dei fruitori, subordinatamente alla verifica della professionalità dei proponenti.
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Sezione 3 La pianificazione curricolare
Scuola dell’Infanzia RISORSE UMANE e PROFESSIONALI Ad ogni sezione sono assegnate di norma due insegnati che coprono a turni alterni le otto ore di apertura giornaliera. La compresenza di due ore, consente la suddivisione dei bambini in sottogruppi per attività di approfondimento o laboratoriali e una più accurata vigilanza durante il momento del pasto e della routine che lo precede, momenti altamente formativi per questo ordine di scuola. Le sezioni che ospitano alunni diversamente abili oltre alle insegnanti titolari si avvarranno di un’insegnante specializzato per un numero di ore stabilito in base alla documentazione e certificazione prodotta dagli organi competenti. Ogni plesso infine in base alle disponibilità ed al numero di alunni avrà almeno un Collaboratore scolastico con compiti di vigilanza e pulizia degli ambienti scolastici.
ORGANIZZAZIONE del SERVIZIO Nell’A. S. 2015/2016 tutte le sezioni funzioneranno a tempo ordinario ovvero 40 ore settimanali di attività didattica dal lunedì al venerdì dalle 8.00 alle 16.00 ad eccezione del plesso “La Selva” il cui orario è dalle 8.30 alle 16.30. La scuola funziona secondo il calendario scolastico stabilito dal Ministero della Pubblica Istruzione, dall’Ufficio Scolastico Regionale e da decisioni assunte dal consiglio di Istituto secondo i termini consentiti dall' autonomia scolastica. Ogni plesso affiggerà all’albo copia del calendario per l’anno in corso.
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SERVIZIO MENSA Il servizio mensa è a carico dell’Ente Locale e attraverso un contributo delle famiglie. I genitori dei bambini che presentano allergie e/o intolleranze alimentari, all’inizio dell’anno scolastico, dovranno produrre certificazione medica specialistica dalla quale risulti l’allergia e/o l’intolleranza ad uno o più alimenti, in modo tale che si possa fornire un pasto alternativo. Indisposizioni temporanee che richiedono pasto sostitutivo vanno segnalate al mattino ed eventualmente accompagnate da certificazione medica qualora tali indisposizioni si protraessero per più di due giorni.
ORARIO di FUNZIONAMENTO della SCUOLA L'orario di accoglienza dei bambini può variare da scuola a scuola in base alle esigenze territoriali. L'accoglienza non si protrae oltre le 9.30. L’uscita dei i bambini, che per motivi di salute o motivazioni approvate dal capo d'istituto, non si avvalgono del servizio mensa avviene entro le ore 12.00, dalle ore 15.30 alle ore 16.00 per quelli delle sezioni a tempo ordinario. Gli orari di entrata e di uscita, vanno rigorosamente rispettati. Nei casi in cui il bambino dovrà essere sottoposto a visita medica e/o a vaccinazioni nelle prime ore del mattino, il genitore è tenuto ad informare la scuola il giorno prima.
PROGETTO EDUCATIVO Le Scuole progettano e attuano il loro intervento educativo secondo quanto indicato nelle Indicazioni Nazionali per il Curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo di istruzione. Le indicazioni contengono un’articolata rassegna delle prestazioni che le nostra Scuole, sono chiamate ad assicurare, sia per garantire l’unità nazionale del sistema educativo, sia per consentire ai bambini di sviluppare le dimensioni della loro personalità in forma completa ed organica. Nelle indicazioni Nazionali troviamo quattro aree che raggruppano, ciascuna di esse, gli obiettivi specifici di apprendimento validi per tutti i bambini in età della Scuola dell’Infanzia, ovvero: Il Sé e l’Altro; Il Corpo in movimento; Immagini, Suoni e Colori; I Discorsi e le Parole; La conoscenza del Mondo.
LE SCELTE EDUCATIVE La progettualità caratterizzante la Scuola di base e i livelli successivi di insegnamento è lo strumento principale attraverso cui il docente attua la sua funzione pedagogico didattica di guida dello sviluppo globale dell’alunno; la Scuola dell’Infanzia, pur non essendo ancora compresa nella scuola dell’obbligo, vede nella progettualità sistematica il suo modus operandi. Per lo sviluppo integrale del bambino la Scuola dell’Infanzia si prefigge come finalità specifiche: maturazione dell’identità; 18
conquista dell’autonomia; sviluppo delle competenze. Per maturazione dell’identità si intende il rafforzamento sotto il profilo corporeo, intellettuale e fisico dinamico del bambino per tanto si stimoleranno la sicurezza di sé, la fiducia nelle proprie capacità e la motivazione alla curiosità. La conquista dell’autonomia richiede venga sviluppata nel bambino la capacità di orientarsi e di compiere scelte autonome in contesti relazionali e normativi diversi, nel necessario riconoscimento delle dipendenze esistenti ed operanti nella concretezza dell’ambiente naturale e sociale. Ciò significa che il bambino interiorizzerà i valori universalmente condivisibili, quali la libertà, il rispetto di sé, degli altri e dell’ambiente, la solidarietà, la giustizia e l’impegno ad agire per il bene comune. Per lo sviluppo delle competenza si intende consolidare nel bambino le abilità sensoriali, percettive, motorie, linguistiche ed intellettive, impegnandolo nelle prime forme di riorganizzazione dell’esperienza e di esplorazione e di ricostruzione della realtà.
PROGETTO DIDATTICO CURRICOLARE Il Progetto Didattico, individuato e programmato all'inizio dell'anno scolastico è un percorso incentrato su uno più, argomenti specifici. La scelta dell’argomento da trattare non è casuale ma è la risultante di una serie di considerazioni in merito alla giustezza e all’opportunità di condividere con i bambini un determinato percorso formativo Gli argomenti naturalmente, sono adeguati all’età dei bambini che frequentano la Scuola dell’Infanzia, condizionato dai modi e dai tempi dell’apprendimento peculiari a questa età e al grado di interesse e motivazione che possono suscitare. L’individuazione dell’argomento da trattare è legata anche a considerazioni di ordine: - strutturale, rispetto all’edificio ospitante; - organizzativo, rispetto al numero dei bambini iscritti e frequentanti e all’orario di servizio dei docenti; - pratico, rispetto ai sussidi didattici ma soprattutto al materiale presente nella scuola.
INTERVENTO DIDATTICO ed ORGANIZZAZIONE dei GRUPPI: Per le sezioni a composizione eterogenea rispetto all’età verranno individuati alcuni “momenti di lavoro” che prevedono la formazione di gruppi di lavoro di bambini di pari età, guidati dalle insegnanti di sezione in compresenza. Riteniamo, infatti, fondamentale per lo sviluppo integrale del bambino “l’aprirsi” ad una socializzazione varia, piccolo/grande gruppo. Sempre all’inizio di ogni anno scolastico, collegialmente, verranno decisi gli argomenti da trattare in questi ambiti, con le relative metodologie. Potrebbero rientrare in questo ambito quelle attività relative all’insegnamento extra-curricolare, previsto per i bambini i cui genitori decidono di non avvalersi dell’insegnamento della Religione Cattolica per i loro figli.
AMPLIAMENTO dell'OFFERTA FORMATVA L’offerta formativa della Scuola dell'infanzia si arricchisce con l’organizzazione di alcune attività che si in19
tensificano in alcuni momenti dell'anno e che per la loro attuazione è richiesto un orario di lavoro aggiuntivo da parte dei docenti. Per il corrente anno scolastico sono stati proposti laboratori di Teatro ed Espressività Corporea.
USCITE DIDATTICHE Nel progetto educativo annuale vengono previste delle “uscite didattiche” che servono ad arricchire e ad ampliare, attraverso il metodo dell’osservazione diretta “sul campo”, quanto imparato stando a scuola. La scelta delle mete è frutto del processo decisionale della collegialità dei docenti e sottoposte all’attenzione del Consiglio di Intersezione e di Istituto. Qualora l’uscita preveda l’utilizzo di pullman e l’accesso a luoghi che necessitano di biglietto d’ingresso, le quote relative saranno a totale carico delle famiglie. Nelle uscite non è permessa la presenza di alcun genitore in quanto la vigilanza e l’assistenza dei bambini sarà competenza esclusiva del personale tutto in servizio presso la Scuola. Il Progetto Didattico, le attività per gruppi eterogenei, le attività extracurricolari, tenute dai docenti della scuola, e le uscite didattiche saranno indicate in un documento che all’inizio di ogni anno scolastico verrà illustrato a tutti i genitori dei bambini frequentanti.
ORGANIZZAZIONE DIDATTICA della SEZIONE Le sezioni della Scuola dell’Infanzia, composte in forma eterogenea rispetto all’età dei bambini. Nel rispetto della libertà e dell’autonomia didattica di ciascun docente, alla luce del progetto didattico di istituto, i docenti contitolari di ciascuna sezione, e dove presente l'insegnante di sostegno, in piena autonomia, personalizzeranno il Progetto educativo di Istituto tenendo conto delle individualità di bambini e bambine. Inoltre redigono un piano di lavoro annuale relativo alla propria sezione, tenendo nella debita considerazione la presenza eventuale di bambini non segnalati che però necessitano di percorsi individualizzati. Durante il percorso educativo verranno effettuate periodiche verifiche da parte delle insegnanti per poter rettificare in corso d’opera l’attività didattica. Il percorso evolutivo di ciascun bambino viene monitorato e sistematicamente puntualizzato nell’ ambito di schede di osservazione didattica di ogni alunno.
OSSERVAZIONI DEL PROCESSO EVOLUTIVO In questa fase evolutiva così delicata e densa di conquiste significative emergono, con tempi e modalità differenti, alcuni dei nuclei fondanti della struttura di personalità di ognuno, che nel tempo si andranno affinando, arricchendo e consolidando. Ciò che le nostre scuole dell’infanzia valutano, infatti, non sono le capacità ed abilità misurate in senso stretto, ma più di ogni altra cosa il percorso di crescita di ogni bambino, da cui possano affiorare i tratti individuali, le modalità di approccio ed interazione, lasciando emergere di volta in volta risorse e potenzialità, come pure bisogni e talvolta difficoltà. In linea con le nuove Indicazioni Nazionali, quindi, la valutazione assume per le nostre scuole dell’infanzia una preminente funzione formativa, di accompagnamento dei processi di apprendimento e di stimolo al miglioramento continuo. 20
A tal fine il collegio docenti ha elaborato alcune griglie di Osservazione del percorso evolutivo del discente che evidenziano i seguenti fattori: comportamento cognitivo-relazionale grado di autonomia nell’ esecuzione delle attività raggiungimento delle competenze previste nei vari campi di esperienza.
SCUOLA PRIMARIA ORGANIZZAZIONE DIDATTICA SCUOLA PRIMARIA L'orientamento pedagogico – didattico della Scuola Primaria, in linea con le finalità delle Indicazioni Nazionali, tende a valorizzare la “centralità della persona”, consapevoli che il percorso formativo non consiste in una semplice acquisizione di competenze, ma va arricchito e integrato, considerando il soggetto inteso nella completezza delle sue componenti sociali, etiche, culturali, psicofisiche e spirituali. Pertanto gli insegnanti opereranno su due aree d’intervento, quella educativa e quella cognitiva.
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L’area educativa è obiettivo comune a tutte le discipline, per cui sarà compito di tutti i Docenti sviluppare tematiche ed attività finalizzate alla ricerca e all’approfondimento dei valori che l’Istituto intende promuovere.
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Per l’area cognitiva vengono definite, in base alle singole programmazioni annuali, le competenze prioritarie relative ad ogni disciplina relative a tutto il corso di studi.
La progettazione delle attività didattiche e metodologiche tiene conto dei seguenti punti:
Analisi della situazione di partenza di ciascun alunno;
Definizione degli obiettivi generali e disciplinari;
Definizione dei contenuti di studio e delle azioni necessarie al loro apprendimento;
Verifiche in itinere, finali e valutazione complessiva
I docenti, dopo aver definito la situazione di partenza degli allievi, mettono a punto una progettazione ed una programmazione adeguate ai bisogni ed alle aspettative dei ragazzi. I mesi di dicembre ed aprile sono riservati agli incontri con i genitori per la verifica del processo di apprendimento degli alunni nonché dello sviluppo relazionale ed interpersonale di ciascuno. Gli obiettivi, le priorità e più in generale le scelte educative, didattiche ed organizzative dell’Istituto sono stabiliti dal Collegio dei docenti, dal Consiglio d’Istituto e dai Consigli di classe e vengono raccolti e resi pubblici nel presente Piano dell’Offerta Formativa, che definisce l’identità della scuola. Le scelte operate in questi ambiti coinvolgono gli alunni, la scuola tutta, le famiglie ed in qualche misura la comunità locale, attraverso una collaborazione proficua e di interazione costante tra Scuola, Comune ed altre istituzioni e/o organizzazioni locali per: 21
favorire la promozione del benessere e la prevenzione del disagio;
assicurare l’uguaglianza delle opportunità educative;
rispettare ritmi e modalità di apprendimento di ciascuno;
educare alla cittadinanza attiva e responsabile;
sviluppare conoscenze, abilità e competenze disciplinari e interdisciplinari attraverso la promozione della didattica laboratoriale e dell’apprendimento cooperativo;
mirare alla formazione della persona intesa come acquisizione di identità, di autonomia e di giudizio critico.
AMBITO DIDATTICO PROGETTUALE FINALITÀ e OBIETTIVI Finalità ed obiettivi Il sistema scolastico è funzionale alla formazione dell'uomo e del cittadino e, quindi, alla formazione di una personalità in cui l'elemento corporeo risulti integrato strettamente con quelli intellettivo-cognitivo ed emotivo-affettivo. "Il percorso complessivamente realizzato nella Scuola promuove l'educazione integrale della personalità dei fanciulli, stimolandoli all'autoregolazione degli apprendimenti, ad un'elevata percezione di autoefficacia, di potenziamento cognitivo e di personalità, alla massima attivazione delle risorse di cui sono dotati, attraverso l'esercizio dell'autonomia personale, della responsabilità intellettuale, morale e sociale, della creatività e del gusto estetico"(Indicazioni Nazionali). Così concepita l'attività programmatica si costituisce come azione intenzionale nella prospettiva di un fine da realizzare, laddove il fine rappresenta l'idea-guida, il complesso di valori che danno senso all'azione stessa e che devono portare alla definizione di obiettivi educativi irrinunciabili. Se il fine ultimo è la formazione integrale della personalità, così come prescritto a livello normativo, le mete concettuali da porsi in questa direzione rappresentano dei traguardi formativi, delle finalità educative generali che assolvono una fondamentale azione orientativa e direzionale nei confronti della messa a punto e realizzazione di una progettazione curricolare. Pertanto gli indirizzi principali di tale mappa curricolare costituiscono degli abiti morali che rendono possibile da una parte la "convivenza democratica" (l'uguaglianza giuridica sancita dalla Costituzione, i criteri di condotta relativi all'impegno personale, all'iniziativa e responsabilità, all'autonomia, alla consapevolezza delle varie zone di diversità) dall'altra "l'alfabetizzazione culturale". Rispetto ai proponimenti ideali di tipo pedagogico, si pongono gli obiettivi formativi che definiscono in termini più operativi i risultati che si intende far conseguire agli alunni al termine del processo didattico pluriennale della Scuola Primaria. Le azioni che conducono alla delineazione del "Patrimonio di conoscenze, di abilità e comportamenti dell'individuo" trovano definizione nel concetto culturale dei tre assi fondamentali: "il sapere, il saper fare, il saper essere".
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"La Scuola opera, quindi, in modo che gli alunni, in ordine alla realizzazione dei propri fini ed ideali, possano sperimentare l'importanza sia dell'impegno personale, sia del lavoro di gruppo attivo e solidale, attraverso i quali accettare e rispettare l'altro, dialogare e partecipare in maniera costruttiva alla realizzazione di obiettivi comuni. In questo senso, trova un esito naturale nell'esercizio competente di tutte quelle "buone pratiche" finalizzate alla formazione dei futuri "cittadini attivi" a livello e in prospettiva locale, nazionale, europea e mondiale".(Indicazioni Nazionali)
Gli obiettivi educativi Nell'ambito delle finalità sopra descritte, l’IC Amorosi persegue il raggiungimento di precisi obiettivi in merito all'educazione, alla formazione e alla acculturazione degli alunni. L'obiettivo principale è quello di far acquisire la capacità di una positiva vita di relazione, in cui il soggetto sia autonomo nelle decisioni ma rispettoso delle norme della convivenza civile. La scuola mira, perciò, a far acquisire una mentalità aperta, flessibile, capace di confronto e di scelta. A ciò si aggiunge la necessità di un progressivo ampliamento della sfera cognitiva, così che, in una realtà sociale sempre più complessa e disorganica, l'alunno acquisti una positiva capacità di orientamento.
La continuità Per il raggiungimento di tali finalità, occorre realizzare: -
un curricolo unico, dal primo anno della scuola dell'infanzia all'ultimo anno della scuola secondaria di primo grado;
-
una positiva apertura al territorio, perché la scuola possa utilizzarne le risorse e porsi come elemento trainante di cultura. La continuità del processo educativo nella scuola di base costituisce una condizione essenziale per
assicurare agli alunni il positivo conseguimento delle finalità dell'istruzione obbligatoria, in definitiva il diritto a un percorso formativo organico e completo. La scuola primaria contribuisce a tale finalità con un ruolo assai rilevante. Il suo impegno riguarda un arco di tempo in cui avvengono, e possono essere sostenuti od ostacolati, processi fondamentali di sviluppo delle capacità cognitive, sociali ed affettive degli alunni. Accanto alla continuità "verticale" assume notevole importanza la continuità "orizzontale", vale a dire: il raccordo con le famiglie e con i servizi, gli enti e le "risorse" del territorio.
L’uguaglianza delle opportunità educative Ogni alunno deve trovare nella scuola adeguate opportunità per educarsi, formarsi ed istruirsi ai massimi livelli possibili. Vanno attentamente valutate e adeguatamente affrontate, perciò, le problematiche 23
relative ad alunni iper o ipodotati, culturalmente svantaggiati, provenienti da culture "altre". La positiva collaborazione con il servizio di medicina scolastica e con le famiglie può offrire un contributo notevole al raggiungimento di finalità ed obiettivi educativi.
La cura del processo di formazione Il processo di apprendimento scolastico è curato dai docenti secondo la programmazione deliberata dal Collegio dei Docenti. Sul piano didattico, perciò, non possono essere consentiti interventi esterni che potrebbero determinare distorsioni del processo formativo. Per quanto attiene invece alle problematiche educative, la collaborazione tra scuola, famiglia e altre istituzioni diventa fondamentale. Un ruolo strategico nell'azione educativa spetta all'alleanza tra scuola e famiglia, che scaturisce da comune finalità educative, e rappresenta un punto di forza imprescindibile per la crescita dei nostri alunni, impegnandosi a creare ogni utile spazio di confronto per sviluppare relazioni armoniche , nel rispetto dei relativi ruoli e funzione. Il processo educativo poggia, infatti, esclusivamente su modalità di vita vissuta e sulla coerenza educativa degli adulti,evitando qualsiasi atteggiamento didascalico o enfatizzante che potrebbe risultare inutile se non controproducente.
VERIFICHE E CRITERI DI VALUTAZIONE
La valutazione consiste: - nella verifica dei risultati ottenuti dal singolo alunno in relazione agli obiettivi di apprendimento, formazione e educazione programmati; - nell'esame dei fattori che abbiano potuto determinare un rallentamento o un'accelerazione dei processi di apprendimento. Per una corretta valutazione dei processi di apprendimento si fa ricorso alle prove oggettive che permettono di avere valide informazioni per il confronto fra differenti situazioni educative, informazioni che, per ovvi motivi,
non
sono
possibili
durante
la
quotidiana
azione
di
insegnamento/apprendimento,
esecuzione/correzione dei compiti. La verifica dei livelli di apprendimento, tramite prove oggettive, costituisce, dunque, una delle esigenze fondamentali dell'attività didattica. In particolare, è forte l'esigenza che le procedure di valutazione vengano utilizzate seguendo i principi della moderazione e della accuratezza. La scuola, inoltre, deve rendere consapevoli alunni e genitori di tali risultati, dei motivi che li hanno determinati, nonché delle attività svolte per favorire il processo di apprendimento. A tal fine il collegio docenti ha elaborato griglie di valutazione,specifiche per ogni disciplina, finalizzate 24
all’ accertamento del raggiungimento delle competenze previste dalle Indicazioni Nazionali.
SCUOLA SECONDARIA La legge 59/97 sull’autonomia delle istituzioni scolastiche, il regolamento sull’autonomia (DPR. 275/99) e 25
successivi interventi legislativi hanno permesso di sperimentare nuove forme organizzative e didattiche, rispondenti alle diverse attese dell’utenza. Il tempo scuola è stato organizzato tenendo presenti i bisogni formativi dei ragazzi, le necessità delle famiglie e del territorio, rispettando le nuove indicazioni ministeriali. L’orario scolastico risulta pertanto il seguente:
Per le classi a tempo normale con 30 ore settimanali l’orario è il seguente: dal lunedì al sabato dalle ore 8,00 alle ore 13,00
Per le classi a tempo prolungato con 36 ore settimanali l’orario è il seguente: quattro giorni dalle ore 8,00 alle ore 14,00 due giorni dalle ore 8,00 alle ore 17,00 (compreso il servizio mensa dalle ore 13,00 alle ore 14,00).
CENTRALITÀ DELLA PERSONA "La definizione e la realizzazione delle strategie educative e didattiche devono sempre tener conto della singolarità e complessità di ogni persona, della sua articolata identità, delle sue aspirazioni, capacità e delle sue fragilità , nelle varie fasi di sviluppo e di formazione". (Indicazioni Nazionali pag. 9) Centralità della persona significa porre al centro dell’azione educativo didattica ogni singolo ragazzo, le sue caratteristiche, i suoi talenti, il suo particolare stile cognitivo, i suoi bisogni educativi speciali . Una scuola che ‘include’ è una scuola che progetta tenendo a mente proprio tutti affinché nessun alunno sia sentito come non appartenente, non pensato e quindi non accolto. La scuola non deve muoversi nella condizione di emergenza, per cui è necessaria l’identificazione precoce di possibili difficoltà, strumentali o relazionali, che se ignorate possono trasformarsi in veri e propri handicap. Verranno stimolate tutte le risorse professionali operanti sul territorio (ASL, servizi sociali, servizi socio sanitari) per istaurare un reale rapporto di collaborazione per sostenere gli alunni in difficoltà. . Non si tratta solo di utilizzare gli strumenti compensativi e dispensativi che la normativa consente e prevede in alcuni casi , ma di elaborare ed adottare un preciso ed attento intervento didattico che da una parte miri al conseguimento delle competenze funzionali ad un progetto di vita e dall’altra favorisca, ad esempio attraverso l’ apprendimento cooperativo, lavori a coppie o a piccoli gruppi ,il rapporto con i compagni, che devono essere preparati a rapportarsi con qualsiasi persona in qualunque condizione. La scuola redige il Piano annuale per l’Inclusività, nel quale sono rilevate le tipologie dei diversi bisogni educativi speciali e le risorse impiegabili, l’insieme delle difficoltà e dei disturbi riscontrati, dando consapevolezza alla comunità scolastica dei punti di forza e di debolezza degli interventi di inclusione scolastica operati nell’anno.
CITTADINANZA ATTIVA
"La nostra scuola deve formare cittadini italiani che siano al tempo 26
stesso cittadini d’Europa e del mondo".(Indicazioni Nazionali pag. 9) Educare alla cittadinanza significa dotare i ragazzi della capacità di contribuire allo sviluppo del benessere della società nella quale vivono come cittadini responsabili e attivi. Significa formare individui autonomi e responsabili, in grado di cooperare, sostenere chi è in difficoltà, riconoscere ed accettare le differenze (essere); in grado di conoscere, di informarsi e di capire (sapere); in grado di prendere decisioni, fare scelte, risolvere problemi ( fare) , attraverso lo sviluppo e verso lo sviluppo delle competenze chiave per l’apprendimento permanente definite dal Parlamento europeo e dal Consiglio dell’Unione europea. Le otto competenze europee (comunicazione nella madrelingua, comunicazione nelle lingue straniere, competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia, competenza digitale, imparare ad imparare, competenze sociali e civiche, spirito di iniziativa e imprenditorialità, consapevolezza ed espressione culturale) sono contemporaneamente il principio ispiratore e il punto di arrivo della nostra azione educativa e didattica. Tutte le discipline, attraverso gli obiettivi specifici e attraverso tutte le azioni e le procedure di apprendimento concorrono al loro conseguimento. Si educa alla cittadinanza attraverso un curricolo esplicito, serie di contenuti e conoscenze, abilità, ma anche attraverso un curricolo implicito che diventa ambiente di vita, di relazione, di convivenza nella quotidianità del fare scuola. Promuoviamo una nuova cultura della legalità, intesa non come semplice “non trasgressione” delle norme, ma come rispetto e cura di se stessi, degli altri, del bene comune, dell’ambiente; partecipazione alla vita comune, nel rispetto di regole condivise .
LA SCUOLA AMBIENTE DI APPRENDIMENTO
"La scuola primaria e secondaria di primo grado deve essere un contesto idoneo a promuovere apprendimenti significativi e a garantire il successo formativo per tutti gli alunni". (Indicazioni Nazionali ) L’utilizzo dell’espressione “ambiente di apprendimento” sposta la prospettiva della scuola dal docente, che insegna, al ragazzo, che apprende. Il ragazzo che vive in un contesto attento, in cui si sente rispettato, sostenuto, valorizzato, in un sereno clima collaborativo , apprende molto più facilmente e velocemente. La costruzione di un sereno e stimolante ambiente di apprendimento partirà, ancora una volta, dal ragazzo, portatore di esperienze e conoscenze proprie da accogliere e valorizzare come potenziale per intraprendere nuovi percorsi ; ogni ragazzo sarà il protagonista del proprio processo di apprendimento, perché sarà costantemente invitato a riflettere su come e quanto impara e a comunicare agli altri (docenti e compagni) i traguardi raggiunti. La nostra scuola favorirà la costituzione di gruppi di lavoro sia per attività curricolari che extracurricolari, per incoraggiare l’apprendimento collaborativo e lo scambio di interessi ed esperienze. 27
ALLEANZA TRA SCUOLA E FAMIGLIA
"La scuola ha l’obiettivo di costruire un’alleanza educativa con i genitori. Non si tratta di rapporti da stringere solo in momenti critici, ma di relazioni costanti che riconoscano i reciproci ruoli e che si supportino vicendevolmente nelle comuni finalità educative". (Indicazioni Nazionali pag. 10)
La collaborazione educativa tra scuola e famiglia è un punto di forza necessario per offrire ai ragazzi la più alta opportunità di sviluppo armonico e sereno. Si fonda sulla condivisione dei valori e su una fattiva collaborazione nel reciproco rispetto delle competenze in un rapporto di fiducia e di continuità che va costruito, riconosciuto, sostenuto e valorizzato. I genitori, pertanto, al di là delle semplici comunicazioni di tipo didattico, saranno sollecitati a partecipare attivamente alla vita della scuola, dando il loro contributo nel rispetto del Patto Educativo di Corresponsabilità. Nel corso dell’anno scolastico saranno programmati incontri periodici sia mattutini che pomeridiani, individuali e collettivi per informare e condividere con i genitori il percorso formativo del ragazzo.
VALUTAZIONE "La
valutazione precede, accompagna e segue i percorsi curricolari. Attiva le azioni da intraprendere, regola quelle avviate, promuove il bilancio critico su quelle condotte a termine. Assume una preminente funzione formativa, di accompagnamento dei processi di apprendimento e di stimolo al miglioramento continuo". (Indicazioni Nazionali ) In continuità con la scuola primaria, anche la scuola secondaria di primo grado ha attuato il cambiamento della valutazione secondo le indicazioni previste dalla legge 169/2008 e dal D.P.R. n.122 del giugno 2009 (Regolamento relativo alla valutazione); è mantenuta la certificazione delle competenze al termine del primo ciclo d’istruzione. I cambiamenti ministeriali ribadiscono il principio fondamentale che sta alla base della valutazione nella nostra scuola e cioè quella di essere una valutazione formativa. 28
La valutazione: - è utile per l’allievo, per ricevere un dato di ritorno (feed-back) sul suo apprendimento e per lo stesso insegnante, perché gli dà la possibilità di verificare il suo lavoro, - organizza i dati attraverso i quali esprime un giudizio di accettabilità o meno dei risultati ottenuti sulla base dei risultati attesi da ogni singolo allievo (processo di apprendimento personalizzato), - è un momento di forte scambio tra docenti e allievi e tra docenti e famiglia allo scopo di confermare o di correggere la programmazione, di individuare strategie di studio e di lavoro più idonee agli obiettivi da raggiungere, - è una tappa del percorso scolastico in cui l’alunno verifica il proprio processo di apprendimento (meta-cognizione), favorendo l’autovalutazione, quest’ultima segno di autonomia e di maturità dell’allievo e di consapevolezza del proprio modo di apprendere. - è uno strumento con il quale è possibile riflettere anche sulla propria capacità relazionale, aspetto particolarmente importante nel processo di crescita dei bambini e dei ragazzi. La valutazione finale è preceduta da forme e da strumenti idonei e, se necessario, personalizzati, atti a rilevare i risultati finali ed il processo utilizzato per raggiungere tali risultati; prove strutturate, semi strutturate, non strutturate, osservazioni sistematiche nei diversi tempi e momenti dalla vita scolastica quotidiana, sono alla base della valutazione iniziale (la situazione di partenza di ogni singolo alunno), di quella in itinere e di quella sommativa, al termine del percorso annuale. In questa prospettiva per l’alunno è necessario: Conoscere gli obiettivi da raggiungere posti dal docente, Conoscere l’iter formativo attuato dal docente per favorire il conseguimento dei risultati, Essere consapevole dei risultati conseguiti e quindi essere sicuro dell’acquisizione di conoscenze, abilità. Il fine è il raggiungimento delle competenze indicate dal sistema istruzione nazionale, tenendo conto della situazione di partenza degli allievi ed avendo come fine ultimo la promozione della persona, la sua educazione, ovvero lo sviluppo delle sue potenzialità, perché possa esprimersi al meglio nella sua vita futura di giovane e di adulto e possa quindi apportare il proprio costruttivo contributo nella società. Impegno, partecipazione, capacità di interagire con il gruppo dei pari e con le diverse figure presenti nella scuola, responsabilità, capacità di affrontare le difficoltà e di individuare possibili soluzioni, sono solo alcuni aspetti del percorso scolastico. Il DPR 122 stabilisce, inoltre, che il collegio dei docenti definisca modalità e criteri per assicurare omogeneità, equità e trasparenza della valutazione, nel rispetto della libertà di insegnamento. A tal proposito il collegio docenti ha elaborato griglie di valutazione, specifiche per ogni disciplina, finalizzate all’ accertamento del raggiungimento delle competenze previste dalle Indicazioni Nazionali.
29
MIGLIORAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA Il miglioramento dell’offerta formativa si attua attraverso una serie di attività, iniziative, progetti svolti in orario curricolare o extracurricolare, volti a potenziare, consolidare o recuperare apprendimenti disciplinari e competenze trasversali. Le varie attività, per lo più, vedono la costituzione di gruppi di interesse, per cui ragazzi di diverse classi sono portati a lavorare insieme, sempre in un clima collaborativo.
Sportello Ascolto Adolescenti. E’ un progetto rivolto agli alunni della Scuola Secondaria di Primo Grado . I ragazzi
possono
prenotare un incontro con la dott.ssa CAPOCEFALO, assistente sociale dell’UOCMI del Distretto Sanitario di Telese Terme, che li accoglie, secondo il calendario concordato. Il colloquio può avvenire, a seconda delle esigenze del ragazzo/a, in maniera individuale o in gruppo. Viene garantita la massima riservatezza ai ragazzi che si sentono liberi di esprimere il loro disagio adolescenziale nonché eventuali problemi inerenti ai rapporti interpersonali familiari e/o scolastici.
“Progetto
Accoglienza”
per
l’utenza
in
ingresso
(
I
annualità
dei
tre
ordini,
rispettive sedi ); attuazione di Laboratori didattici comuni tra le sez/classi ponte; Presentazione POF ai genitori delle future classi prime :Open day d’Istituto.
Progetto Orientamento che impegna la scuola in una costante funzione orientativa a partire dall’ingresso nelle classi prime (accoglienza). Il Progetto Orientamento
si
svolge in ambito curriculare e tende ad attuare un percorso in cui il ragazzo acquisisca: consapevolezza delle proprie potenzialità autostima e capacità decisionale al fine di operare scelte consapevoli conoscenza della realtà scolastica locale e delle reali prospettive occupazionali offerte dal territorio. La fase finale viene attuata nel
primo quadrimestre e riguarda gli alunni delle classi terze della scuola
secondaria di primo grado e vuole fornire le conoscenze necessarie per la scelta della scuola superiore attraverso attività di Orientamento ed incontri con le Scuole sec. di II Grado , con il personale Esperto del Mercato del Lavoro- STAP Regione Campania e con l'adesione a percorsi formativi con test di orientamento anche on line ( Progetto Geo Orientiamoci) . Le attività di Orientamento prevedono un Open - day per la conoscenza dei percorsi formativi dei vari Istituti di Istruzione della zona e per informare-formare sia gli alunni che i genitori .
Progetto legalità : interventi su temi riguardanti la legalità e la prevenzione svolti nelle classi della Scuola Secondaria di 1°grado , incontri con la polizia postale sui rischi derivanti dall’uso del web , incontri con le Forze dell'Ordine presenti sul territorio, approfondimenti sul tema della Legalità e dei diritti dell’Infanzia . Corso di
Primo Soccorso per gli alunni della Secondaria di 1° grado per 30
promuovere
la sicurezza ,
diffondere una coscienza di protezione civile e far assumere
comportamenti di solidarietà e responsabilità nei confronti di sé e degli altri, in collaborazione con i volontari IRC .
Progetto Ambiente, Sport e Salute :Educazione alla sostenibilità, all’ambiente, attraverso la collaborazione con le Agenzie del territorio ( Legambiente) e attraverso la partecipazione a Progetti di educazione ambientale svolti dalla Scuola Primaria e dalla Scuola secondaria di I grado, all’interno della programmazione curricolare.
Promozione di attività motorie e sportiveidonee alle varie fasce d’età. Partecipazione delle classi a momenti di competizione guidata in varie specialità : Giochi Sportivi Studenteschi.
Progetto Intercultura :percorsi di educazione all’interculturalità che prevedono anche interventi di testimoni sulle tematiche dei diritti umani, sostegno di progetti di sviluppo e adozioni a distanza , adesione alla proposta educativa UNICEF “L’albero dei diritti”.
Corsi di lingua inglese: attivazione di corsi pomeridiani per il potenziamento della lingua inglese con la possibilità di svolgere l’esame internazionale Cambridge ESOL per la certificazione del livello raggiunto .
Cinema, teatro , giornalismo: partecipazione degli alunni ad eventi e spettacoli (teatro, concerti, cinema…) con riferimento alla programmazione didattica , a giornate di interesse storico ,quali “Il giorno della Memoria” 27 Gennaio e "Il giorno del Ricordo" 10 Febbraio, o per il potenziamento dell’ ascolto e della comprensione della lingua inglese a teatro.
Campionati di Giochi matematiciBocconi per le classi della scuola Primaria e Secondaria.
Concorso Letterario “Carmen Romano”promosso dalla Biblioteca Comunale di Amorosi per potenziare l’area linguistico –espressiva e promuovere valori di solidarietà e cittadinanza .
Viaggi D’istruzione: Partecipazione a Visite Guidate sul territorio e a Viaggi d’Istruzione finalizzati alla crescita culturale, alla conoscenza e salvaguardia del patrimonio ambientale, artistico e storico e a sperimentare la capacità d’autonomia e di socializzazione nel rispetto delle regole.
IL CURRICOLO Il curricolo Va inteso come il complesso organicamente strutturato di elementi culturali e metodologie, in funzione della formazione di una mente aperta, creativa, logica e di una cultura unitaria. Esso va centrato: sui saperi irrinunciabili; sulle opzioni culturali presenti nel territorio; su metodologie operative fondate sulle capacità degli alunni; sulle risorse della scuola.
I saperi irrinunciabili La scuola deve consentire l'apprendimento dei concetti fondamentali e degli strumenti della conoscenza 31
(lingua nazionale orale e scritta, almeno una seconda lingua, i fondamentali concetti matematici, scientifici, storici, geografici e tecnologici) nonché di abilità mentali e motorie. Tale apprendimento va sviluppato dal primo anno della scuola dell'infanzia all'ultimo della scuola primaria, secondo la progressione naturale che va dal rapporto diretto, operatorio, con la realtà, alla definizione delle esperienze secondo linee pre-disciplinari (scoperta delle strutture dei sistemi simbolicoculturali), alla organizzazione dei saperi nelle varie discipline via via più approfondite
L’apertura al territorio Non si può educare alla socialità isolandosi dal sociale. La scuola deve tener conto delle richieste educative del territorio per utilizzarne le risorse culturali, interpretarne i bisogni educativi e porsi come valido elemento di promozione della cultura. Il curricolo deve prevedere la progressiva scoperta dei beni culturali e ambientali del territorio (naturali, archeologici, architettonici, storici, geografici, produttivi ecc.), perché divengano patrimonio vivo della cultura di tutti gli alunni.
La metodologia Costituisce il nucleo portante del curricolo. Per una piena formazione intellettivo/cognitiva, l'attenzione va posta, infatti, più ai processi di apprendimento che alle nozioni. La scuola deve perciò dar vita ad una metodologia operativa in cui l'alunno possa confrontare, ricercare, giocare con le idee, crearsi delle mappe concettuali che possano orientarlo nell'acquisizione di nuovi saperi. Le attività proposte saranno articolate in unità di apprendimento (UA), per scandire il percorso formativo secondo gli obiettivi specifici di apprendimento previsti dalle Indicazioni Nazionali, finalizzate alle reali esigenze degli alunni. L'attivazione di laboratori e di progetti eventualmente con il coinvolgimento di enti o associazioni operanti nel territorio consente di approfondire specifici aspetti della conoscenza. In ogni caso, l'apprendimento deve essere motivato
attuato in forma problematica( P.B.L. e Problemsolving) fondato sulle reali capacità di ciascun alunno organizzato su tempi distesi.
Presupposto di ogni strategia didattica efficace è partire dalle conoscenze e capacità che ciascun alunno già possiede, dai suoi interessi, tenendo conto dei diversi stili di apprendimento. A questo punto balza evidente la questione della personalizzazione dell'insegnamento,che non è didattica individuale, ma è più specificamente attenzione alle doti di ogni alunno, nell'ambito di un'esperienza formativa di cooperative learning, attraverso un percorso didattico diverso, svolto con strategie adeguate.
I sussidi didattici La scelta dei sussidi didattici e del materiale di consumo è fondamentale per la positiva riuscita dell'impegno educativo e va operata in stretta relazione con la programmazione educativa e didattica. I sussidi devono consentire agli alunni di comprendere gli elementi cognitivi soprattutto operando direttamente. Per quanto possibile, devono essere creati dagli stessi alunni. 32
La scelta dei libri di testo La scelta dei libri di testo va effettuata in stretto rapporto alla programmazione. I testi possono essere integrati o sostituiti da materiale multimediale, informatico o bibliografico da utilizzare nelle classi e finalizzato ad attività di ricerca e di studio.
La correzione degli elaborati La correzione degli elaborati, particolarmente importante nel processo di apprendimento, va effettuata direttamente dagli alunni al termine di un processo di ripensamento e chiarificazione. Compiti a casa Le esercitazioni al di fuori dell'orario delle lezioni devono costituire un rinforzo di quanto chiaramente appreso nell'ambito scolastico. In ogni caso non possono essere assegnati compiti che l'alunno non sia correttamente in grado di svolgere senza intervento di altri e comunque sarà evitato un sovraccarico di compiti, tenendo conto della necessità di lasciare il tempo necessario per attività elettive e, soprattutto, di gioco.
Trasporto materiale didattico I docenti, in collaborazione con i genitori, devono evitare che gli alunni trasportino pesi eccessivi che possano danneggiarli e devono aver cura di distribuire nell'arco della settimana le lezioni per le quali occorre più materiale.
Ritardi di apprendimento ed handicap I casi di ritardo nell'apprendimento devono essere fronteggiati dai docenti con specifici interventi (progetti di recupero); inoltre una cura e un'attenzione specifica è rivolta agli alunni affetti da DSA. Quelli più gravi, invece, vanno portati all'attenzione degli specialisti della medicina scolastica. La Programmazione Il Collegio dei Docenti elabora la programmazione educativa che stabilisce dettagliatamente i percorsi di apprendimento, le metodologie, le strategie didattiche, i criteri di verifica e valutazione. La programmazione deve essere organizzata secondo una linea di continuità dal primo anno della scuola dell'infanzia all'ultimo anno di quella primaria. In essa vanno indicati i dati cognitivi oggetto di apprendimento in ordine alle diverse età della scuola dell'infanzia e alle varie classi di quella primaria. La programmazione educativa va attuata nelle varie classi e monitorata ogni bimestre dal Collegio dei Docenti.
Indicazioni per i piani di studio personalizzati Il percorso formativo della Scuola si avvale degli "obiettivi specifici di apprendimento": tali obiettivi indicano i risultati attesi di maturazione da mettere in relazione con le capacità di ogni bambino e con le pratiche pedagogiche e didattiche più opportune. Essi obbediscono al principio dell'ologramma", ovvero sono strettamente connessi l'uno con l'altro. 33
Gli obiettivi specifici di apprendimento adattati ai singoli bambini diventano obiettivi formativi. L'insieme degli obiettivi formativi, delle attività didattiche, delle soluzioni organizzative e delle modalità di verifica, costituiscono le UA ovvero "le unità di apprendimento", individuali o di gruppo. L'insieme delle unità di apprendimento costituisce il "Piano Personalizzato delle Attività Educative", da cui si ricava la documentazione utile per un'attenta e reale valutazione delle competenze individuali acquisite".
ESAME DI STATO AMMISSIONE Verrà ammesso all'esame solo chi avrà il sei in tutte le materie, condotta inclusa. Il voto di idoneità è espresso dal consiglio di classe in decimi, considerando il percorso scolastico compiuto dall'allievo nella scuola secondaria di primo grado. Nel caso in cui la proposta di voto non sufficiente sia modificata in sufficienza attraverso il voto di consiglio, la famiglia ne sarà informata attraverso una nota informativa allegata alla scheda di valutazione.dal consiglio di classe in sede di ammissione, tiene conto del comportamento, dell’interesse, dell’impegno e del metodo di lavoro mostrato nel corso dell’ultimo anno. Non farà media il giudizio di religione. Il voto di comportamentoè assegnato dal consiglio di classe su proposta del docente coordinatore, sulla base del comportamento complessivo dell’alunno, ivi compresa la frequenza, salvo il caso di assenze giustificate. Il voto di condotta inferiore a 6 decimi determina la non ammissione alla classe successiva né all’esame. La decisione comunque di ammettere o no un alunno all’esame non può limitarsi al solo ambito didattico- disciplinare, ma va contestualizzata e riferita alla situazione di partenza dell’alunno, al suo percorso scolastico, alla sua situazione socio-culturale, ai tentativi dei docenti di far superare al ragazzo il gap riscontrato. In tal senso non si può nemmeno prescindere dalla storia scolastica dello stesso e vanno valutati ponderatamente tutti i pro o i contro di un’eventuale promozione o bocciatura. Tali aspetti, infatti, non sono ascrivibili alla mera votazione numerica conseguita, ma investono un campo ben più ampio e complesso, quello della sfera educativa e sociale.
PROVE - Ci saranno cinque prove scritte ed un colloquio multidisciplinare su tutte le materie. 1. Prova scritta di Italiano (durata 4 ore) 2. Prova scritta di Matematica (durata 3 ore) 3. Prova nazionale INVALSI (durata 75 minuti + 75 minuti) 4. Prova scritta di Inglese (durata 3 ore) 5. Prova scritta della seconda lingua straniera (durata 3 ore) 6. Prova orale (colloquio multidisciplinare). 34
Ogni prova verrà valutata con un voto numerico intero espresso in decimi.
VOTO FINALE - La valutazione finale dell’esame viene espressa con voto in decimi. Conseguono il diploma di licenza conclusiva del primo ciclo di istruzione gli studenti che ottengono una valutazione complessiva non inferiore a sei decimi. Il voto finale è costituito dalla media dei voti in decimi ottenuti nelle singole prove e nel giudizio di idoneità, arrotondata all’unità superiore per frazione pari o superiore a 0,5. Per media dei voti, precisa il Ministero, deve intendersi la media aritmetica: tutte le prove d’esame hanno ugual peso. Al voto complessivo espresso in decimi si accompagna una certificazione analitica dei traguardi di competenza e del livello globale di maturazione raggiunti dall’alunno.
CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE La fase istruttoria di predisposizione della certificazione delle competenze acquisite dall’alunno nell’iter scolastico sarà affidata a ciascun Consiglio di Classe. La certificazione terrà conto dell’esito dell’Esame di Stato e degli elementi di valutazione riferiti al percorso scolastico dell’alunno nella sua globalità-aspetti cognitivi (modello allegato).
ALUNNI CON DIAGNOSI DI HANDICAP O DSA E ALUNNI BES La valutazione degli alunni con disabilità certificata, secondo quanto disposto dal D.P.R. 122 del 22 giugno 2009, si riferisce al comportamento, alle discipline e alle attività svolte dall’alunno sulla base del Piano Educativo Individualizzato. Per l'esame conclusivo del primo ciclo possono essere predisposte prove di esame differenziate, comprensive della prova a carattere nazionale, corrispondenti agli insegnamenti impartiti, idonee a valutare il progresso dell'alunno in rapporto alle sue potenzialità e ai livelli di apprendimento iniziali. Le prove sono adattate, ove necessario, in relazione al Piano Educativo Individualizzato, a cura dei docenti componenti la commissione. Le prove differenziate hanno valore equivalente a quelle ordinarie ai fini del superamento dell'esame e del conseguimento del diploma di licenza. Le prove dell'esame conclusivo del primo ciclo possono essere sostenute anche con l'uso di attrezzature tecniche e sussidi didattici, nonché di ogni altra forma di ausilio tecnico necessario. Sui diplomi di licenza è riportato il voto finale in decimi, senza menzione delle modalità di svolgimento e di differenziazione delle prove. Nel caso in cui gli obiettivi del Piano Educativo Individualizzato siano nettamente difformi rispetto a quelli dell’ordinamento di studi della classe, la programmazione viene dichiarata differenziata e l’alunno, pertanto, non può conseguire il titolo di studio. La famiglia va informata preventivamente di questa scelta e ha facoltà di opporsi. Agli alunni con disabilità che non conseguono la licenza è rilasciato un attestato di credito formativo, titolo valido per l'iscrizione e per la frequenza delle classi della scuola secondaria di secondo grado ai soli fini del riconoscimento di crediti formativi e per l'accesso ai percorsi integrati di istruzione e formazione. Per gli alunni con diagnosi di disturbi specifici di apprendimento saranno utilizzate misure dispensative e/o compensative in base alla legge 170 del 2010 e successive linee guida del 12 luglio 2011, in base a quanto 35
previsto dalle indicazioni contenute annualmente nelle relative ordinanze sugli esami e quanto previsto dal piano di studio personalizzato. Le misure sono ratificate in sede di consiglio di classe e di riunione preliminare. Per gli altri alunni con Bisogni Educativi Speciali si propongono le stesse prova di esame e gli stessi criteri di valutazione degli altri alunni, considerato che la circ. 8/2013 prevede ulteriori disposizioni che ad oggi non sono state emanate. L’attenzione va comunque posta alle personali condizioni dell’alunno, in modo da facilitare l’utilizzo di una varietà di forme di comunicazione e l’espressione di particolari stili di apprendimento.
ACCOGLIENZA CONTINUITA' E ORIENTAMENTO ACCOGLIENZA: La scuola si impegna, con opportune azioni, e atteggiamenti adeguati da parte di tutti gli operatori, a favorire l'ingresso degli alunni e delle famiglie nella comunità scolastica. Le iniziative a favore degli alunni sono finalizzate a : Evitare situazioni di disagio nel delicato momento di passaggio da un grado di scuola ad un altro Creare, nell'ambiente scolastico, quel clima di BEN-ESSERE che consenta ad ognuno di star bene con se stesso e con gli altri. L'accoglienza è finalizzata a creare anche momenti dedicati ai genitori allo scopo di chiarire loro problema
tiche relative alla transizione tra i vari ordini di scuole.
CONTINUITA': La continuità si sviluppa come continuità orizzontale e come continuità verticale. La continuità orizzontale si realizza attraverso un'attenta collaborazione fra la scuola e il territorio, coinvolgendo, in primo luogo, le famiglie nei percorsi formativi, nelle attività scolastiche e nelle iniziative di formazione. La continuità verticale esprime l'esigenza di realizzare un percorso formativo graduale e unitario per gli alunni dai 3 ai 14 anni, attraverso l'elaborazione di curricoli verticali, costruiti anche con il raccordo delle metodologie e dei sistemi di valutazione.
OBIETTIVI Lavorare in un’ ottica di continuità fra scuola dell'infanzia, scuola primaria e secondaria di I° grado Favorire un passaggio armonico da un ordine di scuola all'altro.
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Prevenire eventuali difficoltà d'inserimento per gli alunni che frequenteranno la prima classe della scuola primaria o secondaria di I° grado nell’ anno successivo. Preparare, dal punto di vista emotivo, i bambini per un ingresso sereno nella nuova scuola. CONTINUITA’INFANZIA-PRIMARIA. Passaggio di informazioni
Accoglienza
Incontri fra gli insegnanti delle classi finali della scuola dell’infanzia e i docenti della scuola primaria delle future classi prime per scambio d‘informazioni. Schede di presentazione degli alunni dell’infanzia. Incontri fra gli alunni/e dei due ordini di scuola e i docenti delle classi prime e fra gli alunni/e e i docenti delle classi quinte della scuola primaria. Visita della scuola primaria da parte dei bambini delle classi finali della scuola dell’infanzia, per conoscerne gli spazi e gli ambienti. Predisposizione di iniziative e attività in comune fra bambini delle classi finali dell’infanzia e alunni della scuola primaria. Gli alunni delle classi quinte della primaria accolgono gli alunni di prima.
CONTINUITA’PRIMARIA-SECONDARIA 1° Passaggio di informazioni
Incontri tra docenti delle classi quinte della scuola primaria e docenti delle prime classi della scuola secondaria di 1°,per lo scambio di informazioni. Elaborazione delle informazioni relative a ciascun allievo di classe quinta ed utilizzo delle stesse nella formazione delle classi prime.
Accoglienza
Visita della scuola secondaria di 1°grado da parte dei bambini delle classi quinte della primaria per conoscerne gli spazi e gli ambienti. Predisposizione di iniziative e attività in comune, curricolari e/o di laboratorio, fra alunni delle classi quinte e prime della secondaria.
ORIENTAMENTO Come si legge nelle indicazioni nazionali per il curricolo del 2012 “la scuola deve fornire all’alunno le occasioni per acquisire consapevolezza delle sue potenzialità e risorse,in particolare la scuola del primo ciclo intende favorire l’orientamento verso gli studi successivi”.L’orientamento assume le caratteristiche di un processo evolutivo,continuo e graduale,che si manifesta via via che l’individuo viene aiutato a conoscere se stesso e il mondo che lo circonda con senso critico e costruttivo. Le attività di orientamento sono rivolte a tutti gli alunni fin dalla scuola dell’infanzia e coinvolge alunni, insegnanti, genitori ed enti territoriali. L’orientamento riceve un impulso forte nella scuola secondaria di 1° in quanto è in questi anni che gli alunni vivono una delicata fase di cambiamenti e transizioni.
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ORIENTAMENTO DIACRONICO Modalità educativa permanente Tutte le materie, attraverso la specifica metodologia disciplinare,concorrono ad orientare l’alunno nella costruzione del proprio progetto di vita,facendo emergere attitudini e coltivando interessi.
ORIENTAMENTO SINCRONICO in prossimità delle scelte Laboratori Illustrazione del sistema scolastico Presentazione delle scuole superiori presenti sul territorio e delle rispettive offerte formative Incontri tra gli alunni della scuola superiore e le classi terze Informazioni sulle professioni e sul mondo del lavoro ad opera dei docenti di classe Distribuzione agli alunni di materiale illustrativo delle offerte formative dei vari istituti.
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METODOLOGIA Classi aperte Attività individuali e di gruppo Discussioni guidate Compilazioni di schede, test, questionari Incontri con l’assistente sociale (sportello ”Spazio Adolescenti”) Incontri con esperto del mondo del lavoro.
SCUOLA INCLUSIVA La Costituzione agli articoli 2, 3 e 4 recita che ogni individuo deve essere messo nelle condizioni di “svolgere, secondo le proprie possibilità e la propria scelta, un'attività o una funzione che concorra al progresso materiale e spirituale della società”. Compito primario della scuola è di riuscire a concretizzare, attraverso l’impegno dei docenti e di tutti coloro che operano in essa, il riconoscimento e la garanzia della libertà e dell'uguaglianza, nel rispetto delle differenze di tutti e dell'identità di ciascuno nelle varie fasi di sviluppo e di formazione. La scuola deve porre particolare cura al sostegno delle varie forme di diversità, di disabilità, di svantaggio e di fragilità, come indicato nelle Indicazioni nazionali per evitare che la differenza si trasformi in disuguaglianza. A tale scopo la scuola adotta annualmente un Piano di Inclusione per dare una risposta personalizzata a tutti i soggetti con Bisogni Educativi Speciali (BES): disabilità, disturbi evolutivi specifici, svantaggio socioeconomico, linguistico, culturale. Il Piano Annuale per l’Inclusione (PAI) è lo strumento istituzionale con cui si opera per accrescere la consapevolezza della comunità scolastica sulla centralità dei processi di integrazione e si promuove la progettazione di una didattica attenta ai bisogni, in quanto viene esplicitato l’impegno programmatico relativo alla trasversalità delle prassi di inclusione negli ambiti dell'insegnamento curricolare, della gestione delle classi, dell'organizzazione dei tempi e degli spazi scolastici, delle relazioni tra docenti, alunni e famiglie. Per fare ciò, la scuola mette in atto una serie precisa d’interventi realistici che sommandosi di anno in anno, plasmandosi e adattandosi sui diversi studenti creano le buone prassi e costituiscono la banca dati su cui si fonda l’inclusività. Questi interventi sono la risposta alla ininterrotta ricerca di modalità e di strategie didattiche per rendere protagonista ogni alunno, nel proprio percorso di apprendimento. L’inclusione attiva dà spinta alla scuola verso l’esterno, non più una scuola autoreferenziale, chiusa verso sé, bensì aperta al confronto e alla collaborazione con i Servizi (es: U.O.M.I. di San Salvatore Telesino) e con il Territorio (Enti, Associazioni, …). Questo Istituto Comprensivo sceglie l’inclusività come obiettivo primario utilizzando come strumenti principali, PEI e PDP, da condividere con la famiglia, primo alleato nel lavoro della crescita per la formazione dello scolaro. Team docenti e Consigli di Classe operano nella prospettiva di rimuovere gli ostacoli all’apprendimento tenendo conto delle differenze degli allievi, soprattutto nel momento in cui elaborano e attuano gli interventi formativi, facendosi carico dei bisogni speciali di ciascuno. I progetti per l’integrazione di alunni con disabilità vedono coinvolti tutti i docenti, che delineando i percorsi multidisciplinari di insegnamento-apprendimento, dove i bisogni formativi di tutti gli allievi, con i loro diversi modi di apprendere e di relazionarsi sono posti al centro della progettazione curricolare. Docenti di sostegno specializzati, coordinati da un docente, creano con gli assistenti ad personam e gli insegnanti curricolari, con la famiglia e gli operatori delle agenzie educative presenti sul territorio sinergie finalizzate al pieno sviluppo delle potenzialità degli studenti. Al fine di promuovere concretamente l'inclusione scolastica e sociale degli alunni migranti, rispondendo alle indicazioni delle recenti “Linee guida per l'accoglienza e l'integrazione degli alunni stranieri”, questo Istituto si è doterà di un protocollo di accoglienza che, fornendo indicazioni precise, definirà gli adempimenti e le opportune azioni educative tese a facilitare l'inserimento nel nuovo contesto e la costruzione di fiducia reciproca tra le famiglie e l'istituzione. La scuola, anche con azioni di formazione del personale, crea le condizioni per consentire all’allievo con DSA di accedere ai significati del testo e raggiungere gli obiettivi di apprendimento nel modo in cui le sue potenzialità cognitive lo consentono, promuove un approccio strategico nello studio e 39
sviluppa processi metacognitivi di autovalutazione e di autocontrollo delle strategie di apprendimento personali. La direttiva sancisce il diritto per tutti gli alunni che presentano queste tipologie di difficol-tà/svantaggio di avere accesso a una didattica individualizzata e personalizzata. Le strategie, le indicazioni operative, l’impostazione delle attività di lavoro, i criteri di valutazione degli apprendimenti e i criteri minimi attesi trovano definizione all’interno del PDP – Piano Didatti-co Personalizzato dell’alunno, predisposto e condiviso con la famiglia entro il primo bimestre di lezioni. Esso viene adottato e attuato da tutti i docenti.
SCHEDA RILEVAZIONE BES – a.s. 2015/2016 Cognome e nome Data - Luogo Classefrequentata Scuola Definizione dello scolaro con BES (Bisogni Educativi Speciali) da parte del Consiglio di Classe/Team Docente Problemi affettivo – relazionale con il gruppo classe Disagio emotivo Disagio socio-economico e/o culturale Difficoltà linguistiche (stranieri; uso del dialetto come lingua madre) Difficoltà di apprendimento DSA (Disturbi Specifici di Apprendimento – con certificazione) DDAI o ADHD (Disturbo da Deficit di Attenzione e Iperattività – con certificazione) Segnalazione da parte dei servizi sociali Altro _________________________________________________________ Presenzacertificazionemedica Sì No Sintesicertificazione
Percorsoscolastico Descrizione del BES da parte del Consiglio di Classe o Team docente
RegolareDifficoltoso
Esigenza di un piano didattico personalizzato Sì No Motivazione sintetica della scelta ________________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________________ ________________________________________________ Firma di tutti i docenti della classe ………………………………… ……………………………………………. ……………………………………. …………………………………………… …………………………………… Data,…………………………………………… 40
PROGETTUALITÀ La progettualità Il curricolo sopra delineato rende necessaria l'attivazione di progetti mirati, in un contesto unitario dal quale siano bandite dispersività ed improvvisazione. Le attività previste fanno parte della normale pratica educativa. I progetti possono essere ideati ed attuati anche con l'apporto di soggetti estranei alla scuola, ma sempre partendo dalle esigenze specifiche degli alunni. Per la loro attuazione può essere richiesto un contributo spese. Per l'attuazione dei progetti va tenuta in conto la necessità del supporto del personale ATA della scuola. Tipologia di progetti I progetti vanno distinti a seconda che si rivolgono all'elevazione dello standard qualitativo dell'azione didattica, rientrando, pertanto, nell'ambito del curricolo, o che mirano all'ampliamento dell'offerta formativa e vengono, quindi, svolti al di fuori dell'orario scolastico. Progetti e curricolo La partecipazione degli alunni ai progetti curricolari è obbligatoria. Si tratta di progetti indirizzati alle varie aree dell'attività didattica: aspetti particolari delle discipline (laboratori); impianti metodologici innovativi; seconda lingua comunitaria; nuovi linguaggi multimediali e informatici; svantaggio e handicap; organizzazione; vita del territorio: a) rapporti col mondo del lavoro (uffici, industrie, banche, botteghe artigiane, esercizi commerciali, incontri con esperti all'interno della scuola); rapporti col mondo dell'arte (incontri con artisti, partecipazione a spettacoli teatrali, b) cinematografici, musicali, organizzazione di concerti all'interno della scuola o in strutture pubbliche ecc.); c) partecipazione a manifestazioni; d) organizzazione di manifestazioni; e) partecipazione a premi e gare. Progetti e ampliamento dell’offerta formativa Possono essere indirizzati a favorire: a) servizi educativi per fronteggiare bisogni particolari dell'utenza (accoglienza ecc.); 41
b) attività rivolte all'approfondimento e al perfezionamento delle conoscenze curricolari (laboratori di recitazione, narrativa e poesia, di lingua straniera, ecc.); c) attività manuali, motorie e di gioco-sport; d) attività relative alla conoscenza dei nuovi linguaggi (teatro, informatico ecc); e) attività di conoscenza del territorio; f)altreattività.
AMPLIAMENTO DELL' OFFERTA FORMATIVA PROGETTI EXTRACURRICOLARI SCUOLA DELL’ INFANZIA A.S. 2015-2016. TITOLO “ GIOCHI DEI NONNI E SPORT “ “ SI VA IN SCENA “ “ LET’ S PLAY “
PLESSO/I Faicchio “ La Selva” Tutti Tutti
PROGETTI EXTRACURRICOLARI SCUOLA PRIMARIA A.S. 2015-2016. TITOLO “ UN TUFFO NEL PASSATO “ “ NESSUN BAMBINO SE….” “ CINEMA CHE PASSIONE” “ STORIE, BALLI, SUONI DEL NOSTRO TERRITORIO “ PROGETTO TEATRO BIENNALE BENESSERE PSICOFISICO E CONOSCENZE DEI GIOCHI FATTI DAI NONNI” “ IL MIO TERRITORIO : SUONI, COLORI, SAPORI “ TEATRO “ NATALE NELL’ ARTE “. “ PAROLE E NUMERI IN GIOCO” “IO MAESTRO” "PROGETTO ACCOGLIENZA"
PLESSO/I Amorosi Amorosi Tutti Faicchio CAP Faicchio “La Selva” Tutti Faicchio “ La Selva” Melizzano Melizzano Puglianello Puglianello Puglianello-AmorosiMelizzano Amorosi
PROGETTO CURRICOLARE SCUOLA PRIMARIA A.S. 2015-2016. 42
TITOLO
PLESSO/I
“ RECUPERO DI ITALIANO E MATEMATICA PER ALUNNI CON DIFFICOLTA’ DI APPRENDIMENTO “ " RECUPERO"
Puglianello Amorosi
PROGETTI EXTRACURRICOLARI SCUOLA SECONDARIA DI 1° GRADO. TITOLO "GEOSANNIO" - CONOSCENZA E ANALISI DEL NOSTRO TERRITORIO "LEGGO, SCRIVO.... MI EMOZIONO!" "LEGGO, SCRIVO.... MI EMOZIONO!" "TUTTI BRAVI A SCUOLA" "LATINITAS INTER NOS" "LATINO LINGUA VIVA" "VIAGGIO TRA LE BELLEZZE ARTISTICHE E PAESAGGISTICHE DEL NOSTRO TERRITORIO" "POTENZIAMENTO MATEMATICA"
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PLESSO/I
Amorosi -MelizzanoFaicchio Faicchio Faicchio Amorosi Amorosi Faicchio Amorosi Amorosi
LA NOSTRA ORGANIZZAZIONE DIDATTICA Il Collegio dei Docenti Il Collegio dei docenti, con le sue articolazioni, è l'organo tecnico e professionale delle istituzioni scolastiche con competenze generali in materia didattica e di valutazione. Il collegio dei docenti del comparto della scuola secondaria di primo grado si articola in Dipartimenti e Consigli di Classe.
I Dipartimenti I dipartimenti sono articolazioni funzionali del Collegio dei docenti per concordare scelte comuni circa il valore formativo e le scelte didattico metodologiche di una preciso sapere disciplinare. I dipartimenti stabiliscono gli standard minimi richiesti a livello di conoscenze e competenze, i nuclei fondanti da scandire all’interno del curriculum, eventuali prove comuni, progettano interventi di recupero, propongono attività didattiche non curricolari attinenti l’area disciplinare e l’adozione di libri di testo. I dipartimenti hanno solo una valenza organizzativa, in quanto le vaste aree di connessione tra le varie discipline rendono improponibili rigide separazioni. Nella nostra scuola sono operanti tre dipartimenti. • Dipartimento linguistico-espressivo • Dipartimento tecnico-scientifico • Dipartimento lingue straniere
Consigli di Classe Il Consiglio di classe è formato da tutti i docenti della classe e quattro rappresentanti dei genitori. Lo presiede il dirigente scolastico o un docente, facente parte del Consiglio, da lui delegato. Si occupa dell'andamento generale della classe, formula proposte al dirigente scolastico per il miglioramento dell'attività, si esprime su eventuali progetti di sperimentazione, presenta proposte per un efficace rapporto scuola-famiglia, ha competenza per i provvedimenti disciplinari. In sede del Consiglio di Classe vengono discusse anche le proposte per 44
le uscite didattiche e le proposte per l'adozione dei libri di testo. Il punto di riferimento del consiglio e della classe è il coordinatore di classe che ha il compito di coordinare l’attività dei colleghi in ordine allo svolgimento dell’attività didattica ed al comportamento degli alunni; raccoglie documenti vari di interesse didattico; in assenza del Dirigente Scolastico presiede il Consiglio di Classe; relaziona ai genitori sull’andamento didattico e disciplinare della classe si fa portavoce delle esigenze dei colleghi e degli alunni relativamente alle attività curricolari ed extracurriculari; vigila sulle assenze degli allievi.
Pratiche di Accoglienza famiglie
Colloqui quadrimestrali (Novembre/Dicembre; Aprile/Maggio) Colloqui su appuntamento Accoglienza per alunni neoarrivati Consigli di interclasse quadrimestrali aperti ai genitori Pratiche di Inclusione Pei per alunni con certificazione L.104/92 Pdp per alunni con altri Bisogni Educativi Speciali (DSA - svantaggio socio-culturale/linguistico, ecc.) Orientamento: consiglio orientativo per ogni alunno
Orario di Funzionamento
Scuola dell’ Infanzia (dal lunedì al venerdì con servizio refezione). Ingresso Uscita
Dalle ore 8.00 alle ore 9.00 Dalle ore 15,30 alle ore 16.00
Scuola Primaria Plesso Amorosi
Ingresso 8,35
Uscita 13,05
Faicchio Cap
8.00
13.00 45
Organizzazione 27 ore (dal lunedì al sabato) 30 ore (dal lunedì al sabato)
Faicchio La Selva
8,30
16,30
Melizzano
8,12
Puglianello
8,30
16.00 (Lun/Merc.) 13.00 (Mar./Giov./Ven.) 13.00
40 ore (dal lunedì al venerdì (Tempo Pieno con mensa) 30 ore (dal lunedì al venerdì con due prolungamenti) 30 ore (dal lunedì al sabato)
Scuola Secondaria Plesso Amorosi
Ingresso 8.00
Uscita 13.00
Faicchio “Pascale”
8.00
13.00
Melizzano “S.D’Acquisto”
8.00
17.00 (Mar/Ven.) 14.00 (Lun./Mer./Giov.)
Organizzazione 30 ore (dal lunedì al sabato) 30 ore (dal lunedì al sabato) 36 ore (dal lunedì al venerdì con due prolungamenti)
QUADRO ORARIO SETTIMANALE DELLE DISCIPLINE QUADRO ORARIO SETTIMANALE SCUOLA PRIMARIA La Scuola Primaria ha organizzato l’attività didattico-educativa su 27/30/40 ore settimanali
27 ore
4
DISCIPLINE
CLASSE I
CLASSE II
CLASSE III
CLASSE IV-V
Italiano
8h
7h
7h
7h
Matematica
7h
7h
7h
6h
Scienze
1h
1h
1h
2h
Tecnologia
1h
1h
1h
1h
Storia
2h
2h
2h
2h
Geografia
1h
1h
1h
1h
Musica
1h
1h
1h
1h
Arte e immagine
1h
1h
1h
1h
Ed. Fisica
2h
2h
1h
1h
Religione
2h
2h
2h
2h
Inglese
1h
2h
3h
3h
46 SCUOLA PRIMARIA TEMPO PIENO
30 ore DISCIPLINE
CLASSE I
CLASSE II
CLASSE III
CLASSE IV-V
Italiano
8h
7h
7h
7h
Matematica
7h
7h
7h
6h
Scienze
2h
1h
1h
2h
Tecnologia
1h
1h
1h
1h
Storia citt. e cost.
2h
2h
2h
2h
Geografia
2h
1h
1h
1h
Musica
1h
1h
1h
1h
Arte e immagine
2h
1h
1h
1h
Ed. Fisica
2h
2h
1h
1h
Religione
2h
2h
2h
2h
Inglese
1h
2h
3h
3h
La Scuola Secondaria ha organizzato l’attività didattico-educativa su 30 e 36 ore settimanali
DISCIPLINE
CLASSE I
CLASSE II
CLASSE III
CLASSE IV-V
Italiano
10h
10h
10h
10h
Matematica
9h
9h
9h
9h
Scienze e Tecnologia
3h
3h
3h
3h
Storia
2h
2h
2h
2h
Geografia
2h
2h
2h
2h
Musica
2h
2h
2h
2h
Arte e immagine
2h
2h
1h
1h
Ed. Fisica
2h
2h
2h
2h
Religione
2h
2h
2h
2h
Inglese
2h
2h
3h
3h
47
30 ore
DISCIPLINE
CLASSE I
CLASSE II
CLASSE III
Italiano
6h
6h
6h
Matematica
4h
4h
4h
Scienze
2h
2h
2h
Storia citt. e cost.
2h
2h
2h
Geografia
2h
2h
2h
Arte
2h
2h
2h
Inglese
3h
3h
3h
Francese
2h
2h
2h
Ed.Fisica
2h
2h
2h
Musica
2h
2h
2h
Tecnologia
2h
2h
2h
Religione
1h
1h
1h
48
36 ore DISCIPLINE
CLASSE I
CLASSE II
CLASSE III
Italiano
8h
8h
8h
Matematica
6h
6h
6h
Scienze
2h
2h
2h
Storia citt. e cost.
2h
2h
2h
Geografia
2h
2h
2h
Arte
2h
2h
2h
Inglese
3h
3h
3h
Francese
2h
2h
2h
Ed.Fisica
2h
2h
2h
Musica
2h
2h
2h
Tecnologia
2h
2h
2h
Religione
1h
1h
1h
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SEZIONE N° 4 LA GOVERNANCE D’ISTITUTO VERTICE STRATEGICO dell’ISTITUTO COMPRENSIVO Esso è costituito dal dirigente scolastico Antonietta Cerrito, dal direttore SGA Cosimo Cachillo, dai due collaboratori del dirigente Pasqualina Straffi (Plesso Amorosi) e Franco Lucia (Scuola Primaria Faicchio “La Selva”). e dai cinque docenti Coordinatori Generali dei Plessi: Apollonia Tebano (Plesso Melizzano), Lucia FRANCO (Plesso “La Selva”), Marzia Rosa GIAQUINTO (Primaria e Infanzia Faicchio), Carmela TRESCA (Primaria e Infanzia Puglianello).
FUNZIONI STRUMENTALI al PIANO dell’OFFERTA FORMATIVA Area
Docenti
COORDINAMENTO POF
Puca Anna Maria
COORDINAMENTO POF
Mezza Mariarosaria
COORDINAMENTO CONTINUITA’/ORIENTAMENTO COORDINAMENTO AREA TCNOLOGICO/INFORMATICA
[email protected]
[email protected]
Russo Anna
[email protected] Domenico TOMMASIELLI
[email protected]
Le Funzioni Strumentali costituiscono il team strategico della Didattica: sostengono, promuovono e coordinano il lavoro dei responsabili dei Progetti e dei Coordinatori di Settore.
Per l’espletamento degli incarichi loro affidati è fondamentale il dialogo sistematico con il dirigente ed una osmosi fra le varie aree da realizzarsi con incontri frequenti. Ai Coordinatori dei Consigli di Classe sono affidati i seguenti compiti: A) Curano i rapporti con le famiglie per conto del Consiglio di Classe; B) Curano l’analisi delle problematiche generali e particolari della classe; C) Curano l’attuazione delle procedure, anche su segnalazione dei Consigli di Classe; D) Curano la tenuta del registro dei verbali; E) Favoriscono la comunicazione fra docenti e allievi e fra docenti e famiglia; 50
F) G) H) I)
Curano il coordinamento del relativo Consiglio di Classe e la verbalizzazione delle sedute; Rilevano le assenze degli alunni, i ritardi e inviano comunicazione scritta alle famiglie; Rilevano le note disciplinari e ne inviano relativa comunicazione alle famiglie; Rilevano le problematiche che necessitano di una convocazione straordinaria del Consiglio di Classe e ne fanno richiesta formale al dirigente; J) Annotano sul Registro Elettronico le assenze degli alunni, le giustifiche, le convocazioni inviate alle famiglie; K) Aggiornano quotidianamente le situazioni dei singoli alunni e/o della classe. Curano la trasmissione delle informazioni ai colleghi attraverso il Registro Elettronico nelle Aree appositamente predisposte.
CONSIGLIO D’ISTITUTO Presidente: FERRUCCI MARIA DOMENICA 1. CERRITO ANTONIETTA DIR. SCOL. Componente di diritto 2. CANDILENO SALVATORE Rappresentante dei Genitori 3. MARCUCCIO GIUSEPPINA Rappresentante dei Genitori 4. FERRUCCI MARIA DOMENICA Rappresentante dei Genitori 5. URBANO GIANNI Rappresentante dei Genitori 6. DE FRANCESCO ROSANNA Rappresentante dei Genitori 7. IANNOTTI CARMELINA Rappresentante dei Genitori 8. MARENNA GIUSEPPE Rappresentante dei Genitori 9. BOTTE MARIO Rappresentante dei Genitori 10. TEBANO APOLLONIA Rappresentante dei Docenti 11. TOMMASIELLI DOMENICO Rappresentante dei Docenti 12. STRAFFI PASQUALINA ELENA Rappresentante dei Docenti 13. GAETANO MARGHERITA Rappresentante dei Docenti 14. TRESCA CARMELA Rappresentante dei Docenti 15. RICCARDI LUCIA ANNA Rappresentante dei Docenti 16. SUPPA DANIELA Rappresentante dei Docenti 17. RUSSO ANNA Rappresentante dei Docenti 18. AMATO PAOLO Rappresentante Personale A.T.A. 19. DE FILIPPO ANTONELLA Rappresentante Personale A.T. La Giunta esecutiva è formata da: Antonietta Cerrito (DS), Cosimo CATILLO (Dsga), Paolo AMATO (ATA), Gianni URBANO(genitore) Carmela TRESCA (docente) e Rosanna DE FRANCESCO (genitore).
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ORGANICO DELL’AUTONOMIA La L. 107/15 prevede che l’organico dell’autonomia sia formato da posti comuni, posti di sostegno e posti di potenziamento, di seguito è riportata l’attuale dotazione dell’organico del personale docente (organico di diritto) e di sostegno (organico di fatto), nonché l’organico di diritto del personale ATA. ORGANICO DI DIRITTO 2015/16 SCUOLA INFANZIA 22 POSTI COMUNI + 2 POSTI DI SOSTEGNO SCUOLA PRIMARIA 36 POSTI COMUNI + 4 POSTI DI SOSTEGNO SCUOLA SECONDARIA 1° GRADO: A043: 9 + 5 ORE A059: 6 + 3 ORE A345: 2 + 15 ORE A245: 1 + 16 ORE A028: 1 + 16 ORE A030: 1 + 16 ORE A032: 1 + 16 ORE A033: 1 + 16 ORE + 1 POSTO DI SOSTEGNO
ORGANICO DI DIRITTO 2016/17 SCUOLA INFANZIA 22 POSTI COMUNI + 1 POSTO DI SOSTEGNO SCUOLA PRIMARIA 36 POSTI COMUNI + 6 POSTI DI SOSTEGNO SCUOLA SECONDARIA 1° GRADO: A043: 9 + 5 ORE A059: 6 + 3 ORE A345: 2 + 15 ORE A245: 1 + 16 ORE A028: 1 + 16 ORE A030: 1 + 16 ORE A032: 1 + 16 ORE A033: 1 + 16 ORE + 4 POSTI DI SOSTEGNO ORGANICO DI DIRITTO PERSONALE ATA 14 collaboratori scolastici 04 Assistenti Amministrativi 1 DSGA
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ORGANICO POTENZIATO In base alla pianificazione dell’ OFFERTA FORMATIVA PREVISTA NEL TRIENNIO 20162019, si prevede per l’istituto Comprensivo di Amorosi il seguente organico potenziato, in base al numero di alunni della Primaria e della Secondaria e alle scelte prioritarie approvate dal Collegio docenti:
POTENZIAMENTO 2016-19: 9 DOCENTI
Classe di Concorso
Disciplina
Attività previste
Orario settimanale
1 POSTO COMUNE (Prima-
24 ORE
ria) con specializzazione d’inglese
1 POSTO COMUNE (Prima-
24 ORE
ria) con specializzazione d’inglese
1 POSTO COMUNE (Prima-
24 ORE
ria) con specializzazione
- 4 h potenziamento (eccellenze); 4 h corso di lingua inglese con certificazione finale; - 8 h laboratorio espressivolinguistico; - 6 h disposizioni sostituzione docenti assenti fino a 10 gg. - 10 h Potenziamento (ambito logicomatematico-scientifico);-4 h corso di lingua inglese con certificazione finaleesterna -4 h laboratori con BES -4 h disposizioni sostituzione docenti assenti fino a 10 - 10gg. h ore per strategie innovative finalizzate al conseguimento degli obiettivi di miglioramento. - 4 h corso di lingua inglese con certificazione finale esterna. docenti - 4h sostituzione assenti fino a 10 gg. -8h disposizioni
d’inglese
5 ORE SETTIMANALI SOSTITUZIONE DODOCENTI ASSENTI CENTI FINO FINO AASSENTI 10 A 10 -4 h corso di lingua inglese con certificazione
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finale - 8 h disposizioni
A 059
A 345
1 CATTEDRA MATEMATICA E SCIENZE (Secondaria)
18 ORE
18 RE
1 CATTEDRA INGLESE (Secondaria)
-12 h per strategie innovative per il conseguimento degli obiettivi di miglioramento -6 h sostituzione docenti assenti fino a 10 gg - 8h Supporto ai docenti di lingua straniera - 4 ore corso di lingua inglese con certificazione finale esterna digitale animatore -4 h sostituzione docenti -6h disposizioni assenti fino a 10 gg
A 043
18 ORE
1 CATTEDRA ITALIANOSTORIA- GEOGRAFIA (Secondaria)
A 032
1 cattedra di ED. MUSICALE
18 ORE
(Secondaria)
A 028
ED. ARTISTICA (Secondaria)
18 ore
A 059
1 CATTEDRA MATEMATICA E SCIENZE (Secondaria)
18 ORE
-8 h per strategie innovative per il conseguimento degli obiettivi di miglioramento -6 h sostituzione parziale animatore digitale -4 h disposizioni
-6 h laboratorio musicale (PDM) -8 h educazione musicale alla Scuola Primaria; -4 h disposizioni 10 h per strategie innovative per il conseguimento degli obiettivi di miglioramento -4 h laboratori con BES -2 h disposizioni Esonero primo collaboratore del DS
La richiesta di due docenti della Scuola dell’Infanzia potrà avvenire in seguito al possibileintervento dell’ente locale per la realizzazione di n. 2 aule(sezioni).
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ATTREZZATURE, INFRASTRUTTURE E MATERIALI
La scuola dispone, nella sede centrale che ospita la Scuola Secondaria, di un’aula multimediale adeguatamente attrezzata. Sono disponibili LIM alla Scuola Primaria e alla Scuola Secondaria di tutti i plessi, 3 palestre, fotocopiatrici per la didattica. Distributori automatici di bevande e snack sono a disposizione nella scuola della sede di Amorosi. L’istituto ha avuto accesso ai Fondi PON per il potenziamento WIFI della Primaria e Secondaria e ha inoltrato richiesta per fondi strutturali europei per l’ampliamento delle dotazioni informatiche e il potenziamento dei laboratori con utilizzo di nuove tecnologie.
RETI DI SCUOLE E COLLABORAZIONI ESTERNE
L’Istituto Comprensivo “Manzoni” partecipa ai seguenti progetti in rete: - “Costruzione del Curricolo verticale” con l’Istituto Superiore “Telesia” di Telese Terme. - “ Inclusione degli alunni con Bisogni Educativi Speciali a.s. 2015/2016 con dieci Istituti di Scuola Secondaria di primo e secondo grado di cui l’I.C. “Massimo D’Azeglio" di Telese Terme “è capofila . La scuola ha anche aderito al Progetto nazionale “Sport di Classe” per la Scuola Primaria. L’istituzione scolastica ha partecipato al Bando n. 9035 del 13/07/2015 FESR Realizzazione / ampliamento rete LAN e WLAN per il potenziamento della rete LAN e al FESR n. 12810 del 15/10/2015 “Ambienti digitali”. La realizzazione del presente Piano è subordinata alla destinazione all’Istituzione Scolastica delle necessarie risorse umane e strumentali.
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FORMAZIONE DEL PERSONALE La formazione in servizio per tutto il personale (obbligatoria, permanente e strutturale per i docenti di ruolo comma 124 della L.107) è organicamente inserita nel PTOF. Infatti, per raggiungere finalità educative ed obiettivi didattici importanti delineati nel PTOF, risulta determinante la funzione formativa del Docente. La formazione dei docenti si muove tra conoscenze fondamentali e competenze chiave, per presentare un sapere unitario e non frammentato, attraverso pratiche didattiche e modalità che prevedono una pianificazione di attività di aggiornamento. Lo sviluppo professionale dei Docenti e l’efficacia dei processi educativi passano attraverso la frequenza di corsi, l’auto-aggiornamento, ed il confronto costruttivo con gli alunni. Anche gli insegnanti sono in continuo apprendimento se vogliono essere dei professionisti della formazione. L’azione di formazione sarà concentrata principalmente sulle metodologie didattiche innovative (PNSD).
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Proseguirà l’azione di aggiornamento rivolto alle figure sensibili del Sistema di Gestione della Sicurezza, mediante corsi di Primo Soccorso, e sulle misure antincendio, in collaborazione con il Comando dei VV.FF.
Durante il triennio di riferimento verranno organizzate le seguenti attività formative
TEMATICA
AMBITO DI RIFERIMENTO
TEMPI
Progettare il curricolo.
Curricolo, progettazione e valutazione
18h gennaio-maggio 2016
Le risorse in rete per la didattica digitale. La gestione della “area studenti” del sito scolastico
PTOF
4h ottobre 2016
PTOF
4 h; marzo 2017
L’interazione digitale fra la postazione del docente e i terminali di lavoro degli alunni/
PON
10 h; gennaio-febbraio 2017
informazione e formazione di base in materia di igiene e sicurezza nei luoghi di lavoro.
D.L.vo 81/2008 artt. 36 e 37.
tutti gli AA.SS. nel mese di aprile.
studenti
FORMAZIONE DEL PERSONALE ATA
Durante il triennio di riferimento verranno organizzate le seguenti attività formative: TEMATICA
AMBITO DI RIFERIMENTO
N° ore e collocazione temporale
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Ricostruzione di carriera
La pubblicazione degli atti sull’area “pubblicità legale” del sito scolastico (DSGA e AA)
La digitalizzazione dei flussi documentali (DSGA e AA) informazione e formazione di base in materia di igiene e sicurezza nei luoghi di lavoro.
Amministrazione
Amministrazione trasparente
8 h; giugno2016 4 h; ottobre 2016
Partecipazione a “protocolli in rete”
8h; marzo 2016
D.L.vo 81/2008 artt. 36 e 37.
tutti gli AA.SS. nel mese di aprile.
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ALLEGATO 2 REGOLAMENTO D’ISTITUTO Titolo 1 Principi fondamentali Art. 1. Garanzie a) L’Istituto Comprensivo di Amorosi A. Manzoni, si impegna a rispettare e far rispettare, in tutte le sue scuole, in tutte le attività educative e in tutti i momenti della vita scolastica, i diritti fondamentali dell’Uomo e del bambino. L’Istituto si impegna a garantire:
un servizio ispirato al principio di uguaglianza dei diritti degli utenti, caratterizzato dal rispetto dei criteri di obiettività e di imparzialità; un ambiente educativo sereno, democratico, attento alle necessità affettive e relazionali degli alunni, capace di stimolare il desiderio di apprendere, scoprire e conoscere, adatto a sviluppare la capacità di collaborare, esprimere le proprie opinioni e rispettare quelle degli altri; un progetto educativo organico, unitario, capace di fornire a tutti gli studenti, in rapporto alle loro capacità, le competenze cognitive, culturali e strumentali necessarie per il proseguimento degli studi e per diventare cittadini capaci di offrire il loro contributo progresso materiale o spirituale della società. una procedura amministrativa caratterizzata da trasparenza, efficacia, rispetto per l’utenza, rapidità e semplificazione delle procedure, rispetto delle norme; un’organizzazione flessibile, adeguata alle esigenze educative degli alunni e alle necessità delle famiglie; un governo della scuola caratterizzato da condivisione delle decisioni, partecipazione delle famiglie, pubblicità degli atti, facile accesso alle informazioni, presenza di motivazione in tutti gli atti della scuola.
b) L’Istituto si impegna collaborare con gli enti locali, nell’ambito delle proprie competenze, affinché si individuino procedure ed interventi a garantire:
ambienti educativi funzionali ed igienici;
servizi assistenziali di refezione e trasporto; servizi educativi integrativi di arricchimento del curricolo formativo.
c) Il presente regolamento entra in vigore con la sua pubblicazione all‘albo, entro ……….. giorni dall‘approvazione. Il personale e gli utenti sono tenuti a rispettarlo e farlo rispettare. d) Per quanto non esplicitamente previsto dal presente regolamento, valgono le norme contenute nel codice civile, nel D.Lgs 297/94, nei vigenti contratti collettivi nazionali, integrativi e decentrati.
Titolo 2. Organi collegiali
Capo 1 Il Consiglio d‘Istituto Art. 1. Premesse a) Il Consiglio d‘Istituto è l‘organo di governo della scuola. b) Esso esercita le attribuzioni stabilite dall‘art.10 del D.Lgs 297/94 ed ha competenze generali per quanto concerne l‘organizzazione e la programmazione dell‘attività scolastica. c) Il consiglio d‘Istituto si può organizzare in commissioni per l‘esame di specifici argomenti. Le commissioni sono di durata annuale. Ogni commissione ha un referente responsabile.
Sezione 1. Regolamento delle sedute del Consiglio d’Istituto Art. 1. Riunioni del Consiglio d’Istituto. a) Il Consiglio d’Istituto si riunisce in sedute ordinarie almeno due volte all‘anno per: b) l‘approvazione del bilancio preventivo; c) l‘approvazione del conto consuntivo. d) Si riunisce altresì tutte le volte che si rende necessario.
Art. 2. Convocazione del Consiglio d’Istituto. a) Il Consiglio d’Istituto viene convocato dal Presidente su richiesta della Giunta Esecutiva o su richiesta scritta di 1/3 dei membri del consiglio stesso. b) La convocazione deve essere effettuata almeno 5 giorni prima rispetto alla data della riunione con lettera diretta ai singoli membri, recante l‘indicazione dell‘ordine del giorno. Alla la convocazione, andrà allegata copia dei documenti relativi agli argomenti più rilevanti, con particolare riguardo a quelli di natura contabile. c) Nei casi urgenti è sufficiente che i consiglieri vengano convocati, con telefonicamente, un giorno prima della seduta. d) Copia della convocazione viene trasmessa ad ogni scuola dell‘istituto, perché sia affissa ai relativi albi e pubblicata sul sito web dell‘istituto, lo stesso giorno in cui vengono inviati gli avvisi di convocazione ai membri del consiglio.
Art. 3. Presidenza del Consiglio d’Istituto. a) Il Consiglio d’Istituto è presieduto dal Presidente ed in sua assenza dal Vice Presidente. Se questi è assente o impedito, la presidenza sarà assunta dal rappresentante dei genitori più anziano d‘età.
Art. 4. Sede delle riunioni a) Il Consiglio si riunisce di norma nella sede della direzione in orario extrascolastico. b) Le sedute si devono ritenere valide ad ogni effetto, quando siano presenti la metà più uno dei consiglieri in carica. c) Se la trattazione degli argomenti previsti non viene ultimata e si delibera di rinviare la seduta, occorrerà che l’avviso di rinvio sia sempre diramato ai consiglieri assenti.
Art. 5. Ordine del giorno
a) Gli argomenti vengono trattati nell‘ordine in cui sono iscritti nell‘avviso di convocazione. b) Potranno essere avanzate proposte d‘inversione dell‘o.d.g. sia da parte del Presidente, sia da parte dei consiglieri. c) Le proposte non incluse nell‘o.d.g. potranno essere sottoposte a deliberazione se accettate dalla maggioranza qualificata dei presenti. d) In caso contrario il Consiglio può decidere d‘iscriverle nell‘o.d.g. della successiva seduta. e) Dal momento in cui inizia la votazione su un argomento sottoposto al giudiziodel Consiglio, nessuno può prendere la parola.
Art. 6. Verbali a) Di ogni seduta viene redatto il processo verbale, steso su apposito registro e firmato dal Presidente e dal Segretario b) Esso deve contenere l‘oggetto delle discussioni, i nomi dei presenti e degli assenti, l‘esito delle eventuali votazioni. c) Ogni membro del Consiglio può chiedere che venga posta a verbale una propria dichiarazione. d) Il segretario è scelto dal Presidente, tra i membri del Consiglio.
Sezione 2. Organizzazione del Consiglio d’Istituto Art. 1. Componenti del Consiglio d’Istituto a) Il Consiglio d’Istituto è costituito da 19 componenti, di cui:
il dirigente scolastico; 8 rappresentanti del personale docente; 2 rappresentanti del personale amministrativo, tecnico e ausiliario; 8 rappresentanti dei genitori degli alunni.
b) Il direttore amministrativo partecipa alle riunioni del consiglio in qualità di consulente. c) Il Consiglio può decidere a maggioranza di invitare consulenti esterni quando lo ritenga necessario. d) Il consiglio può articolare i suoi lavori organizzando al suo interno in commissioni di lavoro o/e partecipando con membri designati dal Consiglio stesso, a commissioni miste. Le commissioni restano in carica un anno scolastico e possono essere riconfermate. Di norma le commissioni vengono costituite all‘inizio di ogni anno scolastico.
Art. 2. Prerogative dei componenti del Consiglio d’Istituto. a) I membri del Consiglio possono partecipare, con diritto di parola, ma senza diritto di voto, alle riunioni dei consigli di classe e interclasse. b) I membri del Consiglio possono accedere alle scuole dell‘Istituto, durante l‘orario delle lezioni, previo accordo con gli insegnanti o dietro autorizzazione del dirigente scolastico. c) Su richiesta, possono accedere alla segreteria, oltre l‘orario scolastico.
Art. 3. Articolazione del Consiglio d‘Istituto a) Il Consiglio d‘Istituto può decidere di costituire al suo interno apposite commissioni di lavoro, per affrontare argomenti di carattere tecnico. b) Le commissioni vengono nominate nella prima seduta del consiglio di ogni anno scolastico. c) Le commissioni relazionano al consiglio al fine di favorire una maggior conoscenza dei problemi in discussione.
Capo 2. La giunta esecutiva Art. 1. Convocazione delle Giunta Esecutiva a) Ne fanno parte di diritto il dirigente scolastico e il direttore amministrativo dell‘Istituto che è anche il segretario della giunta. Vengono inoltre eletti quali componenti due genitori e un rappresentante degli insegnanti. b) la Giunta esecutiva è convocata dal dirigente scolastico, che la presiede. c) L‘ordine del giorno è formulato dal Presidente e contiene gli argomenti proposti dalla Giunta Esecutiva e dai singoli consiglieri. d) All‘ordine del giorno vengono allegati i documenti relativi alle singole proposte, qualora esse vengano formulate dai singoli consiglieri. e) Le elezioni della Giunta Esecutiva hanno luogo a scrutinio segreto. Tutti i genitori del Consiglio sono candidati. f) Il Consiglio può deliberare di eleggere, sempre tra i genitori, anche un vice presidente, da votarsi secondo le modalità previste per l‘elezione del Presidente. g) Le sedute sono valide quando sono presenti la metà dei componenti della Giunta Capo 3 Regolamento delle sedute dei consigli di classe, interclasse, intersezione Art. 1. Convocazione, presidenza e verbalizzazione delle sedute a) Ogni consiglio di intersezione, interclasse o classe, è convocato dal dirigente scolastico, oppure su richiesta scritta di un terzo dei suoi componenti. b) La convocazione dei consigli avviene per iscritto, a mezzo del diario degli alunni. L‘avviso di convocazione, con il relativo ordine del giorno, viene affisso all‘albo della scuola. c) La convocazione deve essere resa nota ai componenti dei consigli con almeno cinque giorni di preavviso. In caso di particolare e comprovata urgenza e gravità, la convocazione può avvenire con un preavviso di 24 ore. d) Ê dovere dei docenti far prevenire ai genitori le comunicazioni sopra indicate nel più breve tempo possibile. e) I consigli di intersezione ,interclasse o classe, nella loro composizione completa, dovranno riunirsi, di norma, almeno una volta ogni bimestre. f) Il consigli sono presieduti dal Dirigente scolastico o, per sua delega, anche verbale,
dall‘insegnante coordinatore di plesso (per la scuola materna ed elementare) o di classe (per la scuola media). g) Il Dirigente scolastico o il docente delegato a presiedere la seduta, nomina un segretario tra i docenti presenti. Il segretario è tenuto a redigere un verbale sull‘apposito registro conservato presso la scuola. Copia di tale verbale deve essere inviata all‘Ufficio di direzione entro i cinque giorni lavorativi successivi alla seduta. Per la nomina del segretario si dovrà seguire, di norma, il criterio della turnazione.
Capo 4. Assemblee dei genitori a) La convocazione e lo svolgimento delle assemblee dei genitori sono regolati dall‘art. 15 del D.Lgs. 297/94. b) Le assemblee dei genitori possono essere di classe, di interclasse o di scuola.
Art. 1. Convocazione a) Le assemblee dei genitori potranno svolgersi su richiesta dei docenti, del Dirigente scolastico, dei rappresentanti dei genitori eletti nel consigli di classe – interclasse-intersezione, su richiesta di almeno un terzo dei genitori o su richiesta dei rappresentanti di classe. b) La convocazione delle assemblee avviene per iscritto, a mezzo del diario degli alunni o telefonicamente. L‘avviso di convocazione, con il relativo ordine del giorno, viene affisso all‘albo della scuola. c) La convocazione deve essere resa nota ai genitori con almeno cinque giorni di preavviso. I casi di particolare e comprovata urgenza e gravità, la convocazione può avvenire con un preavviso di 24 ore. d) E’ dovere dei docenti far prevenire ai genitori le comunicazioni sopra indicate nel più breve tempo possibile. e) Qualora le assemblee si svolgano nei locali dell‘Istituto, la data e l’orario di svolgimento di ciascuna di esse debbono essere concordate di volta in volta con il Dirigente scolastico In ogni caso devono essere convocate in orario non coincidente con quello delle lezioni.
Art. 2. Partecipanti e svolgimento delle assemblee a) Possono partecipare alle assemblee con diritto di parola, oltre ai genitori, anche il Dirigente scolastico e gli insegnanti. Nei casi in cui lo si ritenga opportuno l‘assemblea può aprirsi anche alla partecipazione del personale non docente. I richiedenti possono proporre la partecipazione di esperti o rappresentanti egli Enti Locali, secondo gli argomenti messi all‘ordine del giorno. La partecipazione di personale esterno alla scuola deve essere autorizzata dal Dirigente scolastico b) L‘assemblea elegge di volta in volta un presidente pro tempore che può essere riconfermato nelle assemblee successive. Di norma il presidente è eletto per votazione palese. Il presidente nomina il segretario.
Art. 3. Poteri del presidente a) Il presidente esercita i poteri disciplinari e regola l‘andamento dell‘assemblea. Può stabilire la durata massima degli interventi tenendo conto del numero dei presenti e degli iscritti a parlare. Ê facoltà del presidente interrompere gli interventi palesemente estranei all‘ordine all‘argomento in discussione.
Art. 4. Svolgimento dell‘assemblea a) Il diritto di parola si esercita per alzata di mano con l‘indicazione del proprio cognome e della classe del figlio. Coloro che intervengono debbono attenersi all‘argomento. b) Chi si ritenga chiamato in causa personalmente può chiedere al presidente il diritto di replica per fatto personale. L‘intervento avrà la precedenza sugli altri e avverrà al termine dell‘intervento in corso, ma dovrà limitarsi al fatto in questione.
TITOLO 3 REGOLAMENTO ALUNNI Norme di comportamento
Art.1 Gli alunni che frequentano la scuola dovranno indossare l’apposita uniforme scolastica e cioè: a) grembiulino rosa o celeste per i bambini della scuola dell’infanzia; b) grembiule blu per gli alunni della scuola primaria. Tale uniforme va indossata per stabilire un criterio di uguaglianza tra tutti i bambini evitando così la possibile discriminazione ed emarginazione degli alunni meno abbienti, che non possono permettersi abbigliamento e accessori firmati. Art. 2. Gli alunni sono tenuti ad avere nei confronti del Dirigente Scolastico, di tutto il personale e dei compagni, lo stesso rispetto, consono ad una convivenza civile. Art. 3. Gli alunni sono tenuti a rispettare il lavoro dei collaboratori scolastici e a seguirne le indicazioni poiché assicurano, con i docenti, il buon funzionamento della scuola ed in alcuni momenti possono essere incaricati della sorveglianza di una classe o di un gruppo di alunni; durante le ore di lezione sorvegliano corridoi e servizi. Art 4. Gli alunni sono tenuti a frequentare regolarmente le lezioni, a favorirne lo svolgimento e ad assolvere assiduamente agli impegni di studio. Art 5. Gli alunni entrano a scuola secondo l’orario stabilito, accedendo alle aule al suono della campanella. Per i bambini della scuola dell’infanzia, data la tenera età, è consentita flessibilità sia in entrata che in uscita.(un’ora in ingresso , mezz’ora in uscita) Art. 6. Al primo suono della campanella gli alunni entrano con ordine e sollecitamente in classe dove troveranno gli insegnanti ad attenderli. Al secondo suono della campanella avranno inizio le lezioni. Nella Scuola Primaria gli alunni saranno accompagnati in classe dall'insegnante della prima ora. Art.7. Al segnale di fine delle lezioni gli alunni dovranno uscire dalla classi ordinati ed in silenzio. Art.8. Gli alunni in ritardo giustificato, rispetto all’orario di entrata, sono ammessi in classe con visto del Dirigente Scolastico o del docente delegato. Gli alunni potranno anticipare l’uscita o per motivi di salute o su richiesta dei genitori che li preleveranno personalmente o tramite persona di cui sia nota l’identità e delegata dal genitore stesso. Art.9. Le assenze dovranno essere sempre giustificate, mediante l’apposito libretto, nel quale dovrà depositare la propria firma il genitore che firmerà le giustificazioni. Dopo 5 giorni di assenza consecutivi si richiede il certificato medico. Art.10. Non è consentito agli alunni di uscire dall'edificio scolastico prima del termine delle lezioni. In caso di necessità i genitori (o un'altra persona maggiorenne, delegata per iscritto, munita di documento di riconoscimento) dovranno presentare il permesso di uscita, firmato dal Dirigente Scolastico, o da un docente delegato, al collaboratore scolastico che provvederà a consegnarlo al docente presente in classe. Art.11. Gli alunni che, per motivi di salute, non potranno seguire le lezioni di Ed. Motoria dovranno presentare al Dirigente Scolastico la domanda di esonero firmata dal genitore unita a certificato del medico.
Art.12. Gli alunni sono tenuti a portare sempre a scuola l'occorrente necessario per i compiti e le lezioni e lo svolgimento delle varie attività scolastiche. Essi sono tenuti ad indossare tute, magliette e scarpette di gomma per le attività ginniche. Art.13. Gli alunni devono portare quotidianamente il diario scolastico che è il mezzo di comunicazione costante tra scuola e famiglia. I genitori sono invitati a controllare i compiti e le lezioni assegnate, le eventuali annotazioni degli insegnanti, le comunicazioni della scuola e ad apporre la propria firma per presa visione. Art.14. Al cambio di insegnante, negli spostamenti da un'aula all'altra, all'ingresso e all'uscita gli alunni devono tenere un comportamento corretto ed educato. Non è permesso correre, uscire dalla classe senza autorizzazione, gridare nei corridoi e nelle aule, ecc... Art.15. Gli alunni possono recarsi in palestra, nei laboratori o altri locali dell’edificio scolastico solo con l'autorizzazione e sotto il controllo di un insegnante che se ne assuma la responsabilità. Art.16. Nel corso della giornata sarà consentito un breve intervallo ricreativo; la ricreazione dovrà effettuarsi nelle aule . Art.17. Durante la ricreazione gli alunni potranno accedere ai bagni in numero non superiore a uno per volta per classe. Art.18. Gli alunni possono accedere ai bagni dopo la II ora di lezione e fino alla penultima ora, salvo eccezioni documentate o occasionali. Art.19. Nelle lezioni pomeridiane si può chiedere di andare ai servizi per una volta sola e non è consentita la ricreazione. Art.20. I servizi vanno utilizzati in modo corretto e devono essere rispettate le più elementari norme di igiene e pulizia. art.21. Il telefono, da parte degli alunni, deve essere usato solo in caso di comprovata necessità. art.22. Eventuali telefonini, devono essere tenuti spenti durante l’orario scolastico e custoditi dal legittimo proprietario. A tal proposito si veda la regolamentazione specifica a seguire. art.23. La scuola non risponde di furti di oggetti preziosi, telefonini cellulari, somme di denaro o altro che gli alunni portano in classe. art.24. Ogni studente è responsabile dell'integrità degli arredi e del materiale didattico che la scuola gli affida: coloro che provocheranno guasti al materiale e o alle suppellettili della scuola o del Comune saranno invitati a risarcire i danni. art.25. É fatto divieto agli alunni invitare estranei ed intrattenersi con loro nella scuola. art.26. Saranno puniti con severità tutti gli episodi di violenza che dovessero verificarsi tra gli alunni sia all'interno della scuola che fuori. Tutti devono poter frequentare la scuola con serenità senza dover subire le prepotenze di altri. Eventuali danni causati al patrimonio pubblico dovranno essere risarciti. art.28. Gli alunni che trasgrediscono le regole di comportamento, procurando pericolo per sé e per gli altri, con ripetuti e gravi episodi di violenza, anche fisica (aggressività, bullismo, furti, uso di bevande alcoliche), rivolti ai compagni, personale docente e non, potrebbero essere esclusi dai viaggi d’istruzione su decisione del relativo Consiglio. art.29 In occasione di festeggiamenti particolari è consentita la consumazione di prodotti offerti da un alunno o da un docente che non devono essere prodotti in famiglia, ma provenire da esercizi pubblici muniti di permessi e sottoposti a controlli igienico sanitarie e che riportino la data di scadenza del prodotto sulla confezione ben chiusa e integra. art.30. Di norma la distribuzione di bevande, mediante apparecchi automatici, è autorizzata e riservata agli adulti (personale della scuola). 31. Gli insegnanti all’inizio di ogni anno scolastico sono invitati a leggere e a commentare nelle diverse classi i vari punti del presente articolo.
TITOLO 4
DIRITTI DEGLI ALUNNI
Lo svolgimento di ogni attività didattica ha per fine:
Soddisfare al meglio i bisogni di istruzione, formazione ed educazione dell’alunno, valorizzandone l’identità personale, culturale, morale, nel rispetto dei diritti e delle libertà fondamentali, garantiti e tutelati nella comunità scolastica attraverso una convivenza democratica solidale e rispettosa delle diversità e dell’eguaglianza tra i cittadini; Assicurare qualità, efficacia, efficienza e produttività del servizio e l’acquisizione di conoscenze e di competenze adeguate e necessarie all’esercizio dell’autonomia personale e delle scelte future; Assicurare un insegnamento efficace, in linea di continuità con lo sviluppo e la diversità di ciascuno, in relazione a ben individuati obiettivi formativi, come previsto dal P.O.F. In considerazione di ciò gli alunni hanno diritto a: art.1. essere ascoltati ed avere un rapporto comunicativo sereno e positivo art.2. esprimere liberamente il proprio pensiero, nel rispetto delle opinioni altrui art.3. partecipare attivamente e proficuamente alle varie attività scolastiche art.4. usufruire delle attività di recupero, consolidamento e potenziamento delle loro capacità art.5. vedere valorizzati i loro prodotti scolastici art.6. avere un orario scolastico rispettoso dei loro ritmi di apprendimento art.7. conoscere le metodologie didattiche che i docenti intendono seguire, le modalità di verifica e i criteri di valutazione - conoscere le metodologie valutative dei docenti: la valutazione sarà sempre tempestiva e adeguatamente motivata nell'intento di attivare negli alunni processi di autovalutazione che consentano di individuare i propri punti di forza e di debolezza e quindi migliorare il proprio rendimento. art.8. conoscere le procedure dei provvedimenti disciplinari art.9. avere un’equa distribuzione dei carichi di lavoro art.10. non avvalersi dell'insegnamento della Religione Cattolica, in virtù di quanto disposto dalla Legge 25\3\1985,n°121,e dalla Circolare ministeriale 18\01\1991, n°9.
Titolo 5 DOCENTI
Diritti e doveri Capo 1. Doveri dei Pubblici dipendenti Art. 1. Indicazione generali
a) I doveri dei pubblici dipendenti sono indicati dai contratti collettivi di lavoro, dal Codice comportamento dipendenti pubblici: D.P.R., 16/04/2013 n° 62, G.U. 04/06/2013 Art. 2. Doveri del personale. a) Oltre ai doveri sopra indicati e a quelli esposti negli altri articoli del presente regolamento, il personale dell’Istituto deve:
Tenere un comportamento improntato al massimo rispetto degli alunni, dei genitori, degli operatori che lavorano nell’Istituto. Il comportamento deve essere tale da stabilire un rapporto di fiducia e collaborazione tra i cittadini e l’amministrazione; Dimostrare nei rapporti con il cittadino la massima disponibilità e non ostacolarne l’esercizio dei diritti fondamentali. Deve favorire l’accesso alle informazioni di tutti coloro che ne abbiano un interesse legittimo o strumentale, nei limiti in cui ciò non sia espressamente vietato da leggi o regolamenti; Garantire le riservatezza delle informazioni su dati personali sensibili degli alunni o delle famiglie, delle informazioni riservate avute per motivi di lavoro, sulle procedure amministrative che, in fase di elaborazione, sono coperte dal segreto d‘ufficio;
Usare e custodire con cura i beni a disposizione dell’ufficio e delle scuole; Prestare adeguata attenzione alle richieste di ciascuno e fornire motivazioni e spiegazioni in ordine al comportamento proprio o di altri dipendenti dell‘istituto; Astenersi da dichiarazioni pubbliche che vadano a detrimento dell’immagine dell’Istituto. Mantenere la riservatezza su procedure in via di espletamento (assegnazione alle classi, formazione delle classi, programmazione); Evitare di esprimere valutazioni sull‘operato dei colleghi o su scelte pedagogico – didattiche di altre classi, sezioni o scuole, senza averne preventivamente informato gli interessati; Tenere sempre informato il dirigente dell’ufficio dei propri rapporti con gli organi di stampa, qualora siano inerenti le proprie funzioni professionali; Curare la puntuale consegna ai destinatari del materiale informativo e dei documenti; Mantenere un atteggiamento imparziale. In particolare costituisce una gravissima violazione dei doveri professionali qualsiasi atteggiamento, diretto o indiretto, che si traduca in comportamenti ostili o discriminanti nei confronti degli alunni, i cui genitori abbiano rivolto osservazioni critiche alla scuola, all’operato dei docenti o del personale ATA; Chiedere l’autorizzazione del dirigente dell’ufficio per assentarsi dal luogo di lavoro durante l’orario di servizio; Utilizzare il materiale di cancelleria, elaboratori, fotocopiatrici o altre attrezzature di cui dispone in ufficio o a scuola solo per compiti d‘ufficio.
art.1. Gli insegnanti sono disponibili ad incontri individuali, secondo l’orario e/o i giorni previsti per i colloqui informativi o quando venga fatta esplicita richiesta in tal senso dalla famiglia. In questi casi si concorda, tramite il diario degli alunni, l'orario di ricevimento. art.2. In caso di sciopero del personale la scuola avvertirà le famiglie con apposito comunicato e con congruo anticipo. Non sempre sarà possibile garantire il normale svolgimento delle lezioni. E' possibile, quindi, che gli alunni presenti in scuola siano suddivisi in gruppi e affidati per la vigilanza ai docenti e/o ai collaboratori scolastici non scioperanti. In situazioni di emergenza verranno comunque impartite opportune disposizioni. Indicazioni sui doveri dei docenti L’orario di servizio è ispirato a rigorosi criteri didattici che hanno sempre presente la centralità dell’alunno e delle sue esigenze e mira a creare le situazioni più favorevoli all’apprendimento. 1. Il personale docente è tenuto ad osservare un orario settimanale di 18 ore per la scuola secondaria di primo grado, di 24 h (22 di lezione + 2 di programmazione) per la scuola primaria e di 25 h per la scuola dell’infanzia. 2. In caso di assenza prevedibile dal servizio (sia per attività di insegnamento che per riunioni pomeridiane) il docente presenta ESCLUSIVAMENTE al D.S. con congruo anticipo regolare istanza documentata di congedo/permesso retribuito; in caso, invece, di assenza improvvisa ed imprevedibile, comunica al Capo d’Istituto telefonicamente dieci minuti prima dell’orario di servizio la natura dell’impedimento e la presumibile durata. In ogni caso le assenze dovranno essere sempre giustificate al rientro in servizio con apposita domanda documentata. 3. Durante l’orario di lavoro, il personale docente non può assentarsi dal luogo di lavoro senza l’autorizzazione del D.S.. 4. Durante le ore a disposizione ed in quelle dedicate al ricevimento - genitori non è consentito all’insegnante allontanarsi dall’edificio scolastico; è da evitare l’accesso frequente e la sosta prolungata negli Uffici di Presidenza e di Segreteria se non per comprovati motivi amministrativi o didattici. 5. Il docente di sostegno in caso di assenza dell’alunno affidatogli, informa tempestivamente il D.S. e si mette a disposizione per l’intero orario giornaliero. 6. E’ fatto divieto al docente di assumere iniziative personali, occasionali ed incompatibili con la
volontà degli altri colleghi di classe e con gli organi superiori. Ogni decisione concernente gli aspetti organizzativi e le attività interdisciplinari, parascolastiche e integrative della scolaresca sarà presa dal competente consiglio di classe o dal Dirigente Scolastico per la materia di competenza. 7. E’ vietato utilizzare ai fini privati carta intestata, od altro materiale ed attrezzature di cui la scuola dispone per ragioni d’ufficio o didattiche. 8. I docenti per accogliere gli alunni, devono trovarsi in aula almeno cinque minuti prima dell'inizio delle lezioni e dell’entrata degli alunni e, nelle ore intermedie, provvedono al cambio di classe con tempestività, onde evitare precise assunzioni di responsabilità personali. 9. Il docente della prima ora deve segnalare sul registro di classe gli alunni assenti. 10.E’ compito del docente impegnato nella prima ora di lezione provvedere alla verifica delle giustificazioni. 11.In caso di ritardo di un alunno occorre segnare l'orario di entrata, la giustificazione o la richiesta di giustificazione e ammetterlo in classe 12.I docenti devono predisporre per classe un elenco degli alunni completo da inserire nel registro di classe e sul registro personale completo di indirizzi ed numeri telefonici. 13.I docenti hanno cura di non lasciare mai, per nessun motivo, gli alunni da soli. 14. Durante l'intervallo i docenti vigilano sull'intera classe e collaborano con i colleghi delle altre classi. 15. Durante le ore di lezione non è consentito fare uscire dalla classe più di un alunno per volta, fatta eccezione per i casi seriamente motivati. 16. Se un docente, per gravi e motivate ragioni, deve allontanarsi dalla propria classe occorre che avvisi un collaboratore scolastico o un collega affinché vigili sulla classe. 17.In occasione di uscite o per trasferimenti in palestra o nei laboratori, gli alunni devono lasciare in ordine il materiale scolastico chiuso nelle borse. 18. Al termine delle lezioni i docenti accertano che i locali utilizzati vengano lasciati in ordine ed i materiali siano riposti negli appositi spazi. 19. Gli insegnanti accompagnano la classe in fila all'uscita e vigilano affinché gli alunni siano affidati ai genitori o agli adulti delegati. 20.I docenti devono prendere visione dei piani di evacuazione dei locali della scuola e devono sensibilizzare gli alunni sulle tematiche della sicurezza. 21.E' assolutamente vietato ostruire con mobili, arredi, anche solo temporaneamente, le vie di fuga e le uscite di sicurezza. 22. Non è consentito, per ragioni di sicurezza, sistemare mobili bassi accanto a vetrate e finestre, sia in aula che in qualunque altra zona dell'edificio scolastico accessibile agli alunni. 23.I docenti, ove accertino situazioni di pericolo, devono prontamente comunicarlo al Dirigente. 24.Eventuali danni riscontrati devono essere segnalati al Dirigente. I danni provocati vengono risarciti dal responsabile. Qualora questi non venga individuato, gli insegnanti della o delle classi interessate ne discuteranno in C.d.C. con i genitori ed il risarcimento sarà effettuato in modo collettivo. 25.I docenti hanno facoltà di richiedere colloqui e/o approfondimenti telefonici con le famiglie nell'ottica di un rapporto scuola/famiglia più trasparente e fattivo. 26. Ogni docente apporrà la propria firma per presa visione delle circolari e degli avvisi. In ogni caso tutte le circolari e gli avvisi affissi all'albo della scuola o inseriti nell'apposito registro si intendono regolarmente notificati. 27.I docenti sono tenuti a rispettare, improrogabilmente, le scadenze indicate nelle comunicazioni del Dirigente. 28.E’ assolutamente proibito utilizzare i telefoni cellulari durante l'orario di lavoro. 29.E’ assolutamente proibito utilizzare i telefoni della scuola per motivi personali. 30.I docenti possono assegnare piccole esercitazioni domestiche sui contenuti elaborati in classe per rafforzare negli alunni la costruzione di un metodo di studio, per abituarli alla riflessione, all’elaborazione critica, alla rielaborazione personale. I compiti a casa non saranno assolutamente assegnati quando la giornata scolastica prevede attività extracurricolari. Nei plessi funzionanti con orario prolungato non saranno previsti né compiti a casa , né verifiche nel giorno successivo a
quello di prolungamento. 31.I docenti devono informare le famiglie circa le attività didattiche extracurricolari, che saranno svolte. 32.I registri devono essere debitamente compilati in ogni loro parte. In particolare il docente cura la compilazione del registro personale, delle schede degli alunni e di ogni altro documento di sua competenza. 33. Gli insegnanti del turno antimeridiano sono tenuti alla raccolta dei tickets mensa e della loro consegna ai collaboratori scolastici. 34. Gli insegnanti presenti alla mensa abitueranno gli alunni ad una adeguata igiene personale (lavarsi le mani....) e, durante il pranzo, controlleranno gli stessi e li educheranno ad un corretto comportamento. 35.L'autorizzazione all'uscita anticipata degli alunni, firmata dal Dirigente Scolastico o da un docente delegato, verrà portata dal collaboratore scolastico nella classe dell'alunno, dove il docente provvederà alla annotazione sul registro di classe. 36. Gli insegnanti dovranno far pervenire ai genitori per iscritto le comunicazioni della scuola e verificare che sia stata apposta la firma per presa visione.
TITOLO 6 INDICAZIONI SUI CRITERI PER LA FORMAZIONE DELLE CLASSI E SEZIONI
art. 1. Per la formazione delle Sezioni della Scuola dell’Infanziasi terrà conto dei seguenti criteri: a) Equa ripartizione per sesso, tenendo conto del numero degli iscritti e della disponibilità in rapporto alle diverse età b) Esigenze familiari particolarmente motivate art.2. Per la formazione delle classi della Scuola Primaria si terrà conto dei seguenti criteri: a) Inserimento dei bambini provenienti dalla Scuola dell’Infanzia dell’ istituto tenendo conto dei livelli di competenza in uscita; b) Inserimento dei bambini provenienti da altri comuni tenendo conto di esigenze familiari particolarmente motivate. art. 3. Per la formazione delle classi della scuola secondaria di primo grado si terrà conto dei seguenti criteri: a) Equa distribuzione in base alle informazioni degli insegnanti della scuola primaria sul profitto, i livelli di apprendimento e il comportamento degli alunni b) Equa ripartizione per sesso c) In presenza di fratelli/sorelle gemelli/e, l’indicazione è quella di inserirli in due sezioni o classi diverse. d. Su richiesta dei genitori si dovrà consentire l’inserimento di alunni nello stesso corso dei fratelli o sorelle frequentanti. e. Il numero degli alunni stranieri dovrà essere equo nelle varie classi f) Omogeneità nella distribuzione territoriale (nel caso di alunni provenienti da diversi comuni o realtà territoriali va operata un'equilibrata distribuzione tra le varie classi in formazione); art. 4 La formazione delle classi sarà affidata ad una Commissione presieduta dal Dirigente Scolastico o da suo delegato, costituita dai docenti delle classi/sezioni dell'ultimo anno appartenenti all' ordine di scuola precedente. in casi particolari, opportunamente valutati il Dirigente scolastico può procedere ad assegnazioni in difformità da questi criteri. CRITERI PER LA FORMAZIONE DELLE CLASSI Per l’assegnazione ai plessi si tiene conto:
1. per la scuola dell’ infanzia – primaria a) Continuità b) Utilizzo dei docenti in possesso della specializzazione L2 c) Equa utilizzazione dei docenti in base alle competenze epistemologiche con ripartizione eterogenea d) Equa ripartizione dei docenti in base all’eventuale godimento della l.104/92, art. 33 e/o art. 21 2. Per la scuola secondaria di primo grado a) Scorrimento (per le classi II e III) b) Equa ripartizione dei docenti in base all’eventuale godimento della l.104/92, art. 33 e/o art. 21 c) Considerare particolari situazioni di disagio o di provate esigenze personali d) in caso di disponibilità di posti vacanti, con richieste di eventuali cambi precederanno Docenti di ruolo (anzianità di servizio nella scuola, anzianità di servizio a tempo indeterminato) Il Dirigente scolastico può procedere ad assegnazioni in difformità da questi criteri, con decisione motivata. In ogni caso, la priorità è sempre diretta alle necessità e all’interesse pedagogico e didattico degli alunni rispetto alle esigenze dei singoli docenti. Art. 2) – Docenti a tempo indeterminato facenti già parte dell’organico dell’Istituto. Fermo quanto disposto dall’art. 1, il personale docente facente già parte dell’organico dell’Istituto può formulare richiesta di assegnazione ad altro plesso/sede/classi. Le richieste dovranno essere riferite a posti vacanti e dovranno pervenire entro il 30 giugno di ogni anno. Nel caso in cui più docenti formulino richiesta relativa allo stesso posto vacante, l‘assegnazione sarà disposta sulla base della graduatoria formulata in base alla tabella di valutazione dei titoli ai fini delle utilizzazioni allegata al C.C.N.D. concernente le utilizzazioni e le assegnazioni provvisorie del personale docente, senza applicare i punteggi relativi alle esigenze di famiglia. Criteri per la sostituzione dei docenti assenti nella Scuola dell’Infanzia per un giorno: Per quanto riguarda le sostituzioni dei docenti assenti per un giorno, nella scuola dell’infanzia e nella può essere adottato il sistema dello slittamento sul turno. Nelle classi dell’infanzia, con solo due sezioni si interviene con la sostituzione da parte del docente della sezione più vicina. Criteri per la sostituzione dei docenti assenti per un periodo < a 5 gg.nella scuola primaria e per un periodo di < a 16 giorni nella scuola SSI°. 1. Scuola primaria a) Utilizzazione del docente in compresenza - Nella propria classe - In classi parallele - In altre classi b) Utilizzazione del docente di sostegno (solo in assenza dell’alunno affidatole/gli) - Nella propria classe - In classi parallele - In altre classi c) Per i criteri fin qui esposti si seguirà SEMPRE il criterio della rotazione tra docenti nel plesso
Nella Scuola secondaria, dove il numero di ore disponibili per le sostituzioni è esiguo, il collegio ha approvato la costituzione di una “banca delle ore” che consiste nella disponibilità del docente a prestare, senza compenso economico, ore eccedenti l’orario di servizio, fino a un massimo di 6 ore settimanali, e alimentare, così, un credito di ore, da recuperare, compatibilmente alle esigenze di servizio, anche in uno stesso giorno Nell’Istituto sarà presente un registro “banca delle ore” che sarà aggiornato settimanalmente dall’ufficio di vicepresidenza, previa comunicazione dei coordinatori di plesso. Le ore per la sostituzione dei colleghi assenti saranno assegnate secondo i seguenti criteri: a) Docente a disposizione facente parte dello stesso C d C. b) docente a disposizione che insegna la stessa materia c) docente a disposizione nell’Istituto d) docenti che nella loro ora non hanno la classe presente a scuola e) docenti che devono recuperare permessi brevi f) docenti dichiaratisi disponibili (banca ore o con retribuzione aggiuntiva).
TITOLO 7GENITORI Indicazioni e norme da seguire art.1. I genitori sono i responsabili più diretti dell'educazione e dell'istruzione dei propri figli e pertanto hanno il dovere di condividere con la scuola tale importante compito. art.2. Sarebbe opportuno da parte dei genitori a) evitare richieste permessi di uscite anticipate, limitandole ai soli casi di stretta necessità: 1.per contribuire a garantire il diritto allo studio; 2.per rafforzare l’educazione alla legalità e al rispetto delle regole di un’istituzione; 3.per valorizzare il senso e il significato del ”tempo scuola” b) trasmettere ai ragazzi che la scuola è di fondamentale importanza per costruire il loro futuro e la loro formazione culturale; c) stabilire rapporti corretti con gli Insegnanti, collaborando a costruire un clima di reciproca fiducia e di fattivo sostegno; d) controllare, leggere e firmare tempestivamente le comunicazioni scritte inviate dalla scuola; e) partecipare con regolarità alle riunioni previste; f) favorire la partecipazione dei figli a tutte le attività programmate dalla scuola; g) osservare le modalità di giustificazione delle assenze, dei ritardi e delle uscite anticipate; h) sostenere gli Insegnanti controllando l'esecuzione dei compiti a casa facendoli percepire agli alunni come momento di crescita personale, autonoma e sostenendoli nella costruzione di un metodo di studio riflessivo. i) educare ad un comportamento corretto durante la mensa. art.4. le assenze dovranno essere sempre giustificate, mediante l’apposito libretto nel quale dovrà depositare la propria firma il genitore che firmerà le giustificazioni. Dopo 5 giorni di assenza
consecutivi si richiede il certificato medico. art.5. Allo scopo di mantenere vivo e proficuo l'affiatamento tra le famiglie e la scuola i genitori sono invitati ad utilizzare al massimo le occasioni offerte partecipando alle assemblee di classe ed ai colloqui individuali con i docenti nelle occasioni di ricevimento. art.6. I genitori sono tenuti a comunicare agli insegnanti qualsiasi di allergia (alimentare e non) dei propri figli e le eventuali affezioni e/o patologie che potrebbero limitare le normali attività scolastiche e richiede particolari attenzioni da parte degli insegnanti. art.7. I genitori sono tenuti a comunicare all’Istituto le modalità di rientro a casa dell’alunno (da solo, prelevato da un genitore, prelevato da un parente/conoscente munito di delega) sia al termine delle attività curricolari che di quelle extracurricolari. art.8 Il diritto alla critica dovrà essere esercitato all‘interno dei locali scolastici e nelle sedi istituzionali. L’istituto si riserva di avviare tutte le iniziative ritenute utili a difendere il “buon nome” dell’istituto stesso e dei docenti che ne fanno parte. art. 9 I genitori eletti nei vari organi collegiali hanno il compito d‘informare periodicamente i loro elettori individualmente o attraverso apposite assemblee.
TITOLO 8 Accesso delle famiglie ai locali scolastici
art.1. Non è consentita per nessun motivo la permanenza dei genitori nelle aule o nei corridoi all'inizio delle attività didattiche, fatte salve le esigenze di accoglienza della Scuola dell’Infanzia. Gli insegnanti, pertanto, si asterranno dall'intrattenersi con i genitori durante l'attività didattica anche per colloqui individuali riguardanti l'alunno. art.2. Per le uscite anticipate, autorizzate dal D.S. o da un suo delegato, i genitori consegneranno il permesso al collaboratore scolastico che provvederà a prelevare l’alunno dalla classe e a consegnarlo ai genitori. art.3. Nei casi di indisposizione degli alunni durante le ore di lezione, gli alunni potranno lasciare la scuola solo se prelevati direttamente dai genitori o da altra persona maggiorenne delegata per iscritto che dovrà esibire detta delega unitamente al documento di riconoscimento. I genitori, pertanto, sono invitati a depositare il proprio numero telefonico o quello della persona delegata agli insegnanti. E’ assolutamente vietato, sia ai collaboratori scolastici, sia al personale LSU consegnare i bambini a persone non autorizzate. art.4. I genitori degli alunni possono accedere agli edifici scolastici nelle ore di ricevimento dei docenti.
TITOLO 9 REGOLAMENTO USO CELLULARI E DISPOSITIVI MOBILI
Regolamento per l’uso dei telefoni cellulari e dispositivi mobili da parte degli alunni Il presente regolamento si applica principalmente alle scuole secondarie di primo grado dell’Istituto, in particolare per quanto riguarda le sanzioni, ma è comunque utilizzabile anche nelle scuole primarie. In generale, per le scuole primarie, si suggerisce ai genitori di non consentire ai bambini di portare a scuola il telefono cellulare. L’uso dei dispositivi mobili può essere eventualmente consentito nella classe V, in particolari casi, secondo quanto descritto nel successivo caso 2). Si distingue tra due casi d’uso principali: 1) uso del telefono cellulare per chiamate, sms, messaggistica in genere; 2) utilizzo delle altre funzioni, tipiche degli smartphone (foto, video, varie applicazioni), comuni anche a tablet e altri dispositivi mobili, che possono avere una rilevanza e un possibile impiego nella didattica. Per quanto riguarda il caso 1), si ribadisce la puntuale applicazione della normativa vigente (DPR 249/1998, DPR 235/2007, Direttiva Ministeriale 15.03.2007), pertanto l’uso del cellulare in quanto tale non è consentito per ricevere/effettuare chiamate, SMS o altro tipo di messaggistica. Il divieto non si applica soltanto all’orario delle lezioni ma è vigente anche negli intervalli e nelle altre pause dell’attività didattica (ad es. mensa). Per quanto riguarda uscite, visite guidate e viaggi di istruzione, l’uso è consentito al di fuori dei momenti dedicati a visite guidate e attività legate all’aspetto didattico dell’uscita.
La comunicazione con le famiglie, per qualsiasi urgenza, è sempre garantita attraverso il telefono della scuola. I docenti possono derogare a tale disposizioni, consentendo l’uso del cellulare, in caso di particolari situazioni non risolvibili in altro modo. Le famiglie sono invitate a collaborare strettamente con l’Istituto, nello spirito della corresponsabilità educativa, evitando ad esempio di inviare messaggi o effettuare chiamate ai telefoni dei propri figli, durante l’orario scolastico. Gli alunni sono tenuti a mantenere i loro telefoni spenti durante l’intera permanenza a scuola, salvo quanto previsto nel caso 2). In ogni caso si deve evitare di essere raggiunti da qualsiasi notifica o segnalazione, eventi particolarmente distraenti e disturbanti durante l’attività didattica. L’estensione del divieto d’uso ai momenti di pausa risponde ad una esigenza prettamente educativa, tesa a favorire la socializzazione e le relazioni dirette tra le persone, dal momento che è piuttosto evidente la tendenza dei ragazzi ad “isolarsi”, attraverso l’operatività sui propri dispositivi mobili (per giocare, ascoltare musica o per inviare/ricevere messaggi anche attraverso social network come Facebook, WhatsApp e altri). Le contravvenzioni alle prescrizioni e divieti di cui a questo punto 1) sono sanzionate secondo quanto previsto dalla tabella allegata. Il caso 2) risponde ad esigenze e finalità totalmente diverse, per lo svolgimento di attività didattiche innovative e collaborative, che prevedano anche l’uso di dispositivi tecnologici e l’acquisizione da parte degli alunni di un elevato livello di competenza digitale, soprattutto per quanto riguarda l’uso consapevole e responsabile delle tecnologie. Si ricorda che la competenza digitale è una delle competenze chiave per l’apprendimento permanente, identificate dall’Unione Europea. L’uso di smartphone, tablet e altri dispositivi mobili, o delle funzioni equivalenti presenti sui telefoni cellulari è pertanto consentito, ma unicamente su indicazione del docente, con esclusiva finalità didattica, in momenti ben definiti e con modalità prescritte dall’insegnante. Secondo le recenti indicazioni del Garante della privacy, la registrazione delle lezioni è possibile, per usi strettamente personali. Qualora gli alunni intendessero avvalersi di tale possibilità, sono tenuti a informare l’insegnante prima di effettuare registrazioni audio/foto/video delle lezioni o di altre attività didattiche. In nessun caso le riprese potranno essere eseguite di nascosto, senza il consenso dell’insegnante. Si ribadisce che registrazioni e riprese audio/foto/video sono consentite per uso personale, mentre la diffusione di tali contenuti è invece sempre subordinata al consenso da parte delle persone ritratte/riprese. Si richiama l’attenzione degli alunni, dei docenti e delle famiglie sulle possibili conseguenze di eventuali riprese audio/video o fotografie effettuate all’interno degli ambienti scolastici, al di fuori dei casi consentiti, e successivamente diffuse con l’intento di ridicolizzare compagni o insegnanti o addirittura allo scopo di intraprendere azioni che sono spesso definite con il termine di cyber bullismo. Tali azioni possono configurare, nei casi più gravi, gli estremi di veri e propri reati. Non sono consentiti altri usi (ad esempio giochi). In generale, ogni utilizzo non autorizzato, al di fuori di quanto previsto in precedenza, non è permesso e sarà sanzionato (vedi tabella). Anche in questo caso si ravvisa la necessità di grande sintonia e collaborazione tra scuola e famiglia, nell’ottica di favorire negli alunni lo sviluppo della necessaria consapevolezza e maturità nell’uso dei potenti strumenti ai quali hanno accesso. In particolari casi, i Consigli di Classe o il Dirigente scolastico potranno disporre specifiche condizioni d’uso, sia individuali che collettive, sempre con l’intento di ricondurre le sanzioni ad un intento educativo e di ricercare attivamente forme di collaborazione con la famiglia (ad esempio: il divieto assoluto di portare gli apparecchi a scuola per un certo periodo, per alcuni alunni o per l’intera classe ). La scuola promuove iniziative di informazione e formazione sui temi dell’uso consapevole dei dispositivi informatici, dei nuovi media, dei social network e in generale delle applicazioni web e mobili.
TABELLA PROVVEDIMENTI DISCIPLINARI CONNESSI ALL’ USO DI CEL ULARI ED ALTRI DISPOSITIVI ELETTRONICI Mancanza
Provvedimento
Organo competente
L’alunno non ha il cellulare spento o 1^ volta silenziato (riceve chiamata/notifica di messaggio)
Richiamo verbale (con annotazione sul registro di classe e comunicazione alla famiglia sul libretto/diario)
Docente
2^ volta
Nota sul registro di classe (con comunicazione alla famiglia su libretto/diario) e intervento del Dirigente scolastico
Docente / DS
Uso reiterato
Convocazione della famiglia Coordinatore della In seguito: provvedimento classe / DS / disciplinare Consiglio di classe
1^ volta
Nota sul registro di classe (con comunicazione alla famiglia su libretto/diario). Eventuale intervento del Dirigente scolastico.
Uso reiterato
Convocazione della famiglia Coordinatore della In seguito: provvedimento classe / DS / disciplinare Consiglio di classe
L’alunno utilizza il dispositivo per chiamate e/o messaggistica o altri usi non consentiti (giochi, ascolto musica, ecc.)
Frequenza
Docente / DS
L’alunno usa dispositivi elettronici durante una verifica scritta
Ritiro della verifica e valutazione gravemente insufficiente della stessa. Nota sul registro di classe e comunicazione alla famiglia su libretto/diario
Docente / Consiglio di classe
L’alunno effettua riprese audio/foto/video senza informare preventivamente il docente
Nota sul registro di classe e comunicazione alla famiglia su libretto/diario
Docente
L’alunno diffonde in modo non autorizzato immagini/video/audio, anche se eventualmente acquisiti con il permesso
Intervento del Dirigente scolastico. Convocazione della famiglia.
DS/ Consiglio di classe /Consiglio di Istituto
COMPORTAMENTO
SANZIONE
1. Frequenza irregolare (assenze saltuarie o frequenti, assenze coincidenti con prove di verifica o ripetute sempre nel medesimo giorno settimanale…)
Convocazione dei genitori
2. Mancato assolvimento degli impegni scolastici
Annotazioni sul registro del docente e richiami verbali
Reiterazione
L’alunno non mostra di modificare i propri comportamenti dopo i provvedimenti già presi
3. Mancanza di rispetto nei confronti di adulti o di compagni, anche attraverso l’uso di linguaggio scurrile Reiterazione Persistenza della mancanza disciplinare
Ulteriore reiterazione e uso continuo del linguaggio scurrile nonostante l’intervento degli adulti 4. Mancato rispetto delle procedure di sicurezza e della privacy
Incidenza sul voto di condotta
ORGANO COMPETENTE PROCEDIMENTO AD EROGARE Docente coordinatore Il coordinatore, viste le ripetute assenze riportate sul registro di classe e sentito il Consiglio, convoca i Consiglio di classe genitori.
Docente
Coordinatore Dopo 3 annotazioni, nota sul registro di classe e convocazione della famiglia. Compiti specifici da Consiglio di classe espletare non avendo svolto quelli dovuti Diminuzione del voto in condotta Richiamo verbale
Docente
Convocazione della famiglia
Coordinatore di classe
Definizione di attività o incarichi aggiuntivi per riflettere sull’accaduto
Consiglio di classe
Consiglio di classe
Sospensione dalle lezioni fino ad un massimo di 15 giorni Secondo la gravità: richiamo verbale
Docente
nota e convocazione Coordinatore di
Sedute di verifica e di scrutinio collegiale Controllo dei compiti e annotazione sul registro Comunicazione e nota da parte del coordinatore. Definizione dei compiti o incarichi aggiuntivi
Sedute di verifica e di scrutinio collegiale
Il Consiglio di classe, convocato in seduta straordinaria, irroga la sanzione Procedimento come previsto al punto 8.
5. Ritardi Persistenza nella mancanza disciplinare Ulteriore persistenza
6. Mancata giustificazione dell’assenza Persistenza nella mancanza disciplinare Ulteriore persistenza
7. Uso del telefonino Dopo la terza volta di uso del telefonino
della famiglia
classe/Dirigente scolastico
definizione di compiti o incarichi specifici
Consiglio di classe
nei casi più gravi: sospensione fino a 15 giorni Richiamo verbale Convocazione della famiglia per giustificare la causa dei ritardi Riduzione voto in comportamento Richiamo verbale Convocazione della famiglia per giustificare la causa delle assenze
Il Consiglio di classe, convocato in seduta straordinaria, irroga la sanzione.
Docente della classe Dirigente Scolastico Consiglio di classe
Docente della classe Dirigente Scolastico Consiglio di classe
Riduzione voto in comportamento Oltre i ¾ del monte orario complessivo, nel caso non vi siano giustificazioni coerenti con i criteri approvati dal collegio docenti, non è consentita l’ammissione alla classe successiva Ogni volta ritiro e Docente riconsegna all’alunno alla fine delle lezioni Dirigente scolastico
Reiterazione
Convocazione della famiglia
8. Danneggiamento di cose proprietà dell’istituto scolastico o
Riduzione voto di comportamento Da valutare a seconda dei singoli casi:
Consiglio di classe
Procedimento per il provvedimento disciplinare con
di ambienti in cui l’alunno si trova a seguito di iniziative organizzate dall’istituto stesso
Nei casi meno gravi, per piccoli danni alle cose, avviso alla famiglia e riparazione attraverso attività socialmente utili Nei casi più gravi, avviso alla famiglia e allontanamento dalle lezioni (sospensione) fino ad un massimo di 15 giorni
9. Reiterate violazioni del comportamento da tenere a scuola che, nonostante diversi interventi educativi messi in campo dagli adulti, dimostrano una scarsa capacità di adeguarsi a contesti e regole e di ascoltare le figure adulte di riferimento. Tali comportamenti reiterati possono anche determinare rischi per se stessi e per gli altri in particolari contesti
A seconda della gravità: riduzione voto in comportamento attività socialmente utili esclusione dalle visite guidate o dai viaggi di istruzione
Dirigente scolastico e sospensione dalle consiglio di classe lezioni Il docente avvisa immediatamente il DS che a sua volta Dirigente scolastico e convoca, per le consiglio di classe mancanze più gravi, il Consiglio di classe in seduta straordinaria, in quanto organo competente all’erogazione della sanzione. Viene inviata dalla segreteria una comunicazione di convocazione della famiglia. Viene quindi sentita la famiglia in merito a quanto contestato. Solo dopo aver sentito la famiglia e aver ascoltato le ragioni dell’allievo, si riunisce il consiglio di classe per la definizione del provvedimento. La disposizione stabilita dal Consiglio viene notificata per iscritto alla famiglia. Un docente si occupa del tutoraggio per la riammissione. Consiglio di classe Consiglio di classe Consiglio di classe
Il DS convoca il Consiglio di classe in seduta straordinaria, in quanto organo competente all’erogazione della sanzione. Viene inviata dalla segreteria una comunicazione di convocazione della famiglia. Viene quindi sentita la famiglia in merito a quanto contestato. Solo dopo
aver sentito la famiglia e aver ascoltato le ragioni dell’allievo, si riunisce il consiglio di classe per la definizione del provvedimento. La disposizione stabilita dal Consiglio viene notificata per iscritto alla famiglia. 10. Gravi violazioni del corretto comportamento da tenere a scuola: reiterazione, nonostante siano state messe in atto inutilmente tutte le altre sanzioni, dei comportamenti offensivi nei confronti degli adulti, dell’uso del linguaggio scurrile e irreverente, dei comportamenti aggressivi nei confronti dei compagni, di danni rilevanti agli oggetti e alle strutture. Mancanze gravi: furti, minacce ripetute, violenza contro adulti o compagni, uso scorretto dei materiali e degli strumenti scolastici tale da provocare grave danno, reiterazione di gravi comportamenti non rispettosi delle regole scolastiche e della convivenza civile. Casi eccezionali di particolare gravità**
Riduzione voto di comportamento e sospensioni dalle lezioni (con o senza obbligo di frequenza) fino ad un massimo di 15 giorni
Consiglio di classe
Riduzione voto di comportamento e allontanamento dalla comunità scolastica per più di 15 giorni
Consiglio di classe e Consiglio di istituto
Il DS convoca il Consiglio di classe in seduta straordinaria. Viene inviata dalla segreteria una comunicazione di convocazione della famiglia. Viene quindi sentita la famiglia in merito a quanto contestato. Solo dopo aver sentito la famiglia e aver ascoltato le ragioni dell’allievo, si
riunisce il consiglio di istituto per la definizione del provvedimento. La disposizione stabilita dal Consiglio di istituto viene notificata per iscritto alla famiglia. Recidiva anche dopo la sospensione per più di 15 giorni, atti di violenza grave che provocano elevato allarme sociale, ove non siano possibili interventi per un reinserimento responsabile e tempestivo dello studente nella comunità durante l’anno scolastico
Allontanamento dalla comunità scolastica con l’esclusione dallo scrutinio finale o la non ammissione all’esame di stato conclusivo del corso di studi o, nei casi meno gravi, allontanamento fino al termine dell’anno scolastico
Consiglio di istituto
Fumo negli spazi scolastici
. Rimprovero verbale, nota disciplinare con comunicazione alla famiglia, sospensione
Docente, Consiglio di Classe e DS
N.B. Per fumo negli spazi interni alla scuola, segnalazione ai funzionari di plesso incaricati e al D.S. per l’applicazione delle sanzioni previste dalla normativa vigente (L.584/1975 e C.M.4/2001).
Il DS convoca il Consiglio di classe in seduta straordinaria. Viene inviata dalla segreteria una comunicazione di convocazione della famiglia. Viene quindi sentita la famiglia in merito a quanto contestato. Solo dopo aver sentito la famiglia e aver ascoltato le ragioni dell’allievo, si riunisce il consiglio di istituto per la definizione del provvedimento. La disposizione stabilita dal Consiglio di istituto viene notificata per iscritto alla famiglia.
* D.P.R. 249/1998, art. 4, comma 7: “Il temporaneo allontanamento dello studente dalla comunità scolastica può essere disposto solo in caso di gravi e reiterate infrazioni disciplinari, per periodi non superiori ai quindici giorni”. ** D.P.R. 249/1998, art. 4, comma 9: “L’allontanamento dello studente dalla comunità scolastica può essere disposto anche quando siano stati commessi reati che violano la dignità e il rispetto della persona umana o vi sia pericolo per l’incolumità delle persone. In tale caso, in deroga al limite generale previsto dal comma 7, la durata dell’allontanamento è commisurata alla gravità del reato ovvero al permanere della situazione di pericolo”.
REGOLAMENTO PER LE VISITE GUIDATE E I VIAGGI D’ISTRUZIONE Le disposizioni dell’istituto in materia di visite guidate e viaggi d’istruzione si ispirano alla normativa vigente. Criteri generali Art. 1 Rientra nei fini istituzionali della scuola effettuare viaggi di istruzione, visite guidate, scambi culturali e attività sportive in orario e in giorni di lezione quale effettiva integrazione dell’attività didattica, in quanto parte della programmazione predisposta all’inizio dell’anno scolastico o del ciclo di studi. Le suddette iniziative, quindi, devono essere funzionali alle finalità formative peculiari del curricolo di studi. Art .2 I viaggi e le visite di istruzione sono considerati parte integrante del POF, pertanto vengono proposti solo ed esclusivamente dal/dai Docenti coinvolti, se si svolgono nell'ambito dell'orario di lezione e dal Consiglio di classe se la durata è superiore all'orario di lezione. Spetta al Consiglio d’Istituto determinare, sulla base delle disponibilità finanziarie accertate, i criteri generali per la programmazione delle iniziative, tenendo in considerazione gli orientamenti programmatici del Collegio dei Docenti e dei Consigli di Classe. Il Consiglio d’Istituto riconosce il valore formativo dei viaggi d’istruzione e degli eventuali scambi culturali e autorizza le iniziative proposte dai Consigli di Classe e coordinati da un’apposita commissione. Art. 3 I viaggi potranno svolgersi nel corso di tutto l'anno scolastico ad eccezione dell'ultimo mese di lezione. Art. 4 Ogni C.d.C. dovrà inserire i viaggi proposti nella programmazione annuale delle discipline coinvolte, pertanto le proposte di viaggio dovranno di norma essere presentate all'inizio dell'anno scolastico. Eventuali proposte successive dovranno essere motivate e comunque pervenire alla Segreteria che provvederà a raccogliere i necessari preventivi, con un congruo anticipo sulla data di partenza. Art. 5 Salvo casi particolari e previo accordo con il Dirigente non sono ammesse gestioni autonome
da parte di studenti e Docenti. Art. 6 La realizzazione del viaggio sarà affidata di norma ad agenzie e/o trasportatori operanti sul territorio e di comprovata professionalità anche su proposta dei C.d.C. Art. 7 Si raccomanda la progettazione dei viaggi per aggregazione di classi al fine di contenere la spesa dei singoli partecipanti. Art. 8 Le famiglie devono essere informate del piano di viaggio e devono essere in possesso di recapiti telefonici ai quali fare riferimento per ogni necessità. Art. 9 Gli Studenti sono tenuti a rispettate le comuni norme disciplinari e le regole specifiche dettate dai Docenti accompagnatori. Comportamenti scorretti comportano l'applicazione delle sanzioni disciplinari. Partecipazione, durata e vigilanza Art.10 Al fine di garantire la valenza didattica ed educativa del viaggio o della visita la partecipazione della classe deve essere la più ampia possibile: non si autorizzeranno viaggi con una partecipazione inferiore al 75%. Art. 11. Poiché le visite guidate e i viaggi di istruzione, 1 sono inquadrati nella programmazione didattica dell’Istituto e rappresentano un completamento della formazione e della promozione personale e culturale degli allievi, tutti gli insegnanti del Consiglio di Classe devono contribuire alla preparazione culturale che metta gli studenti nelle condizioni di usufruire al massimo dei benefici delle suddette iniziative. Sentito il parere degli Organi competenti interessati, il Dirigente Scolastico orienta sulla data di effettuazione dei viaggi e procede alla nomina dei docenti accompagnatori, che vengono individuati tra i componenti il Consiglio di Classe che abbiano dato la loro disponibilità al viaggio e che siano preferibilmente di materie attinenti alle sue finalità. Dalla normativa vigente è prevista la presenza di un accompagnatore almeno ogni quindici allievi. Per studenti disabili è necessaria la presenza del docente di sostegno, predisponendo ogni altra misura di sostegno commisurata alla gravità dell’handicap, in accordo con la famiglia dello studente. Deve essere assicurato il più possibile l’avvicendamento dei docenti accompagnatori, che sono tenuti a riferire al Dirigente Scolastico ogni tipo di inconveniente verificatosi nel corso del viaggio. Art.12 Su tale base, l’organizzazione effettiva viene curata dalla Commissione gite e dalla Segreteria didattica. La Segreteria provvede ad interpellare, per iscritto, almeno tre agenzie di viaggio in regola con le istruzioni ministeriali e che garantiscano la massima affidabilità; una volta in possesso delle offerte inviate dalle agenzie interpellate, procede ad un’ analisi comparata dei preventivi da sottoporre al Consiglio d’istituto. La comparazione dei preventivi delle agenzie non dovrà basarsi esclusivamente sul profilo eminentemente finanziario, ma terrà in considerazione tutti gli elementi che possano garantire massima sicurezza, affidabilità e complessiva convenienza. Sarà possibile anche l’organizzazione in proprio dei viaggi d’istruzione, nel rispetto della normativa vigente. Docenti Accompagnatori.
Art. 13 L’incarico di accompagnatore costituisce modalità particolare di prestazione di servizio. Detto incarico comporta l’obbligo di una attenta ed assidua vigilanza degli alunni, con l’assunzione delle responsabilità di cui all’art. 2047 e 2048 del Codice Civile integrato dalla norma di cui all’art. 61 della legge 11/07/1980 n. 312, che limita la responsabilità patrimoniale del personale della scuola ai soli casi di dolo e colpa grave. Nella programmazione delle uscite, deve essere prevista la presenza di un Docente accompagnatore ogni 15 alunni. Al fine di evitare un rallentamento della sorveglianza il programma del viaggio non deve prevedere tempi morti (ore cosiddette “a disposizione”). Deve essere assicurato, di norma, l’avvicendamento dei docenti accompagnatori, al fine di evitare frequenti assenze dello stesso insegnante. I Docenti accompagnatori, a viaggio d’istruzione concluso, sono tenuti ad informare il Dirigente Scolastico e gli organi Collegiali tramite relazione, per gli interventi del caso, degli inconvenienti verificatisi nei caso dei viaggio, con riferimento anche al servizio fornito dall’agenzia o dalla ditta di trasporto. Vigilanza sugli studenti. Art.14. Responsabilità della Famiglia: La famiglia è obbligata ad informare i docenti accompagnatori in caso di allergie/asma/intolleranze o problemi di salute importanti e a controllare che il/la figlio/a porti con sé i farmaci appositi. La famiglia è responsabile di aggravamenti di salute, crisi, ricoveri ecc., in caso non abbia informato i docenti su problemi di salute prima della partenza oppure non abbia messo nella valigia del figlio i farmaci appositi. Art. 15. Compiti dei Docenti Accompagnatori. A bordo del pullman. Per prevenire episodi vandalici, all’inizio e alla fine del viaggio controllare, insieme al conducente, le condizioni del mezzo: se si saranno verificati danni o sottrazioni di componenti d’arredo del pullman, quali tende, posacenere, sedili, braccioli, cuffie poggiatesta, luci di cortesia, plafoniere ecc., il danno economico sarà addebitato all’intero gruppo se non sarà individuato il responsabile. Controllare che gli studenti tengano il seguente comportamento: riporre lo zaino nel bagagliaio, tenere in pullman solo un piccolo marsupio e farmaci salvavita. Restare sempre a sedere durante la marcia, con le cinture di sicurezza allacciate. Controllare che gli studenti non tengano i seguenti comportamenti vietati: fumare, consumare cibi e bevande, disturbare conducente e passeggeri con cori rumorosi e irrispettosi, mettere i piedi sui sedili, gettare carta a terra ( far sì che si utilizzino gli appositi cestini per i piccoli rifiuti ). Tenere presente, nella gestione delle attività previste, che il pullman, la notte, deve restare fermo almeno 11 ore consecutive, quindi non è possibile utilizzarlo anche la sera. Sistemazione alberghiera. All’arrivo in hotel, verificare se vi sono danni nelle camere insieme a uno studente e comunicarlo alla reception; prima della partenza per il ritorno, eventuali danni agli arredi non presenti all’arrivo, saranno addebitati a tutti gli occupanti la camera se non sarà individuato il responsabile. Controllare che gli studenti evitino i seguenti comportamenti vietati: parlare a voce alta nelle camere e nei corridoi, sbattere le porte, sporgersi da finestre o balconi, uscire dalla propria camera in abbigliamento da riposo notturno e / o discinto, uscire dalla propria camera dopo l’orario concordato con i docenti, uscire dall’hotel senza essere accompagnati da un docente, fumare in
camera. In qualsiasi momento del soggiorno i docenti potranno chiedere che gli studenti mostrino volontariamente il contenuto dei propri bagagli: l’ uso o il ritrovamento di oggetti di natura offensiva (coltelli, armi, armi- giocattolo, fionde, ecc) comporta la segnalazione alle autorità di Pubblica Sicurezza. Ore notturne. Le ore notturne sono dedicate al riposo, per questo motivo la sera, gli studenti non possono uscire dalla propria camera dopo l’orario concordato con i docenti per il riposo notturno: in qualsiasi momento i docenti potranno fare un controllo delle camere e gli studenti sono tenuti ad aprire la porta immediatamente dopo che essi avranno bussato. Nel caso fosse richiesto l’intervento dei docenti dal portiere di notte o da altri ospiti dell’hotel a causa di comportamenti rumorosi o irriguardosi, il fatto costituirà, per gli studenti, un’aggravante nel momento della sanzione disciplinare che sarà data dal Consiglio di Classe al ritorno dal viaggio. Denaro / oggetti di valore. In luoghi affollati controllare che gli studenti indossino lo zaino davanti al corpo, non sulle spalle. In caso di furto/smarrimento di oggetti, il responsabile è il proprietario e i docenti sporgeranno denuncia alle autorità competenti. Pranzo libero e/o al sacco. Il pranzo non organizzato, cosiddetto “libero”, deve essere consumato tutti insieme nel momento e luogo concordati con gli studenti. Nel caso il luogo, al chiuso o all’aperto, non contenga tutti gli studenti, i docenti si divideranno per assicurare la sorveglianza ai diversi gruppi. Bevande: è permesso acquistare/consumare solo acqua e bibite analcoliche: ogni abuso (acquistare, consumare o portare da casa bevande alcoliche, anche a bassa gradazione) sarà punito a norma del Regolamento di Istituto. Gli studenti devono informare i docenti per ogni spostamento dal gruppo di riferimento: attardarsi in luoghi senza avvertire o altre iniziative personali non autorizzate saranno sanzionate con provvedimenti disciplinari. Il comportamento durante i pasti deve essere rispettoso dei luoghi e delle persone che li frequentano Abbigliamento. Controllare che l’abbigliamento degli studenti sia decoroso e consono ai luoghi da visitare. Telefono. Durante le visite i cellulari devono essere spenti; è permesso usarli solo nei seguenti momenti: durante i pasti (colazione, pranzo e cena), dopo cena e in camera.; l’uso del cellulare in momenti non permessi prevede il ritiro del cellulare stesso e la riconsegna a un genitore dopo il ritorno dal viaggio. Attività Visite guidate. Verifica in itinere: il viaggio d’Istruzione è attività didattica fuori dalla scuola, quindi i docenti, attraverso l’osservazione degli studenti, verificheranno il loro grado di coinvolgimento, le attività svolte sul campo, l’interesse e attenzione nell’ascolto delle guide, il comportamento durante le attività. Al ritorno sarà verificata l’efficacia del viaggio tramite attività di Verifica di vario tipo. Art. 16. Provvedimenti Disciplinari. Al ritorno dal viaggio, sentiti gli accompagnatori, il Consiglio di Classe, presieduto dal Dirigente Scolastico, sanzionerà eventuali violazioni del Regolamento d’Istituto e del Regolamento d’Istituto relativo ai Viaggi, elencate nel presente documento, attraverso provvedimenti disciplinari che potranno essere individuali, di gruppo o per l’intera classe
nel caso non vengano individuati i singoli responsabili. I provvedimenti disciplinari potranno essere di vario tipo, per esempio: nota disciplinare individuale, sospensione individuale o di più studenti per un numero di giorni da valutare, divieto di partecipazione di singoli studenti alle uscite didattiche per il resto dell’anno scolastico, blocco di tutte le uscite didattiche dell’intera classe per il resto dell’anno scolastico, divieto di partecipazione di singoli studenti al viaggio d’Istruzione nell’anno scolastico successivo, blocco di tutte le uscite didattiche e del viaggio d’Istruzione per l’intera classe nell’anno scolastico successivo.
REGOLAMENTO PERSONALE ATA. Il personale amministrativo assolve alle funzioni amministrative, contabili, gestionali, strumentali, operative connesse alle attività delle scuole, in collaborazione con il Dirigente Scolastico e con il personale docente. Il ruolo del personale amministrativo è un indispensabile supporto all'azione didattico/educativa e contribuisce all’'efficienza e all'efficacia del servizio per il conseguimento delle finalità educative. La qualità del rapporto col pubblico e col personale è di fondamentale importanza in quanto esso contribuisce a determinare il clima educativo della scuola e a favorire il processo comunicativo tra le diverse componenti interne ed esterne all’istituzione scolastica. TITOLO 1 . Norme di comportamento e doveri del Personale Amministrativo Il personale ATA è tenuto al rispetto delle norme contenute nei provvedimenti legislativi, contrattuali e giuridici che lo riguardano nonché a rispettare il presente regolamento. Il personale ATA, pertanto, deve:
Art. 1 rispettare l'orario di servizio. Della presenza in servizio farà fede la firma apposta nel registro del personale. Art. 2 Curare i rapporti con l'utenza, nel rispetto delle disposizioni in materia di trasparenza e di accesso alla documentazione amministrativa prevista dalla legge. Art. 3 Collaborare con i docenti facendo da supporto all'azione didattica. Art. 4 Rispettare le norme sulla Privacy - D.Lgs. n. 196/2003. Art. 5 Prendere visione dei piani di emergenza dei locali ove opera e controllare la praticabilità ed efficienza delle vie di fuga. Art. 6 Rispettare il divieto di fumo nei locali scolastici e nelle pertinenze della scuola. Art. 7 Apporre la propria firma, per presa visione, sulle circolari e sugli avvisi relativi al personale ATA ; in ogni caso tutte le circolari e gli avvisi affissi all'albo della scuola si intendono regolarmente notificati al personale tutto. Art. 8 Limitare l'uso dei telefoni cellulari e mantenere a livelli bassi la suoneria del proprio cellulare. Art. 9 Utilizzare il telefono fisso e/o la connessione ad internet solo per ragioni di servizio.
TITOLO 2 . Norme di comportamento e doveri dei collaboratori scolastici Art. 1 i collaboratori scolastici sono tenuti a prestare servizio, salvo diverse disposizioni, nella zona di competenza secondo le mansioni loro assegnate. Della presenza in servizio farà fede la firma apposta nel libro firma. Art. 2 Essi devono accertare l'efficienza dei dispositivi di sicurezza e la possibiltà di utilizzarli con facilità. Art. 3 I collaboratori scolastici: a. indossano, in modo ben visibile, il tesserino di riconoscimento per l'intero orario di lavoro; b. sono facilmente reperibili da parte degli insegnanti, per qualsiasi evenienza; c. collaborano al complessivo funzionamento didattico e formativo; d. devono essere presenti all'ingresso e all'uscita degli alunni; e. sorvegliano i corridoi e le classi durante il cambio dell'ora; f. comunicano immediatamente ai referenti di plesso l'eventuale assenza dell'insegnante dall'aula, per evitare che la classe resti incustodita; g. favoriscono l'integrazione degli alunni portatori di handicap; h. vigilano sulla sicurezza ed incolumità degli alunni in particolare durante l'intervallo; i. sorvegliano gli alunni in caso di uscita dalle classi, di ritardo, assenza o allontanamento momentaneo dell'insegnante; j. sono sempre tolleranti e disponibili con gli alunni, non dimenticando mai che la funzione della scuola è quella di educare; k. mantengono i servizi igienici sempre decorosi, puliti e accessibili; l. provvedono alla quotidiana pulizia dei servizi e degli spazi di pertinenza, nonché delle suppellettili delle aule. La cura e la pulizia degli spazi non è solo quella che viene effettuata alla fine delle lezioni, ma anche quella svolta nell'arco della mattinata, qualora si renda necessaria. Questo vuol dire che, in caso di necessità, i collaboratori scolastici devono aver cura di ripristinare la pulizia degli spazi laddove si creino condizioni particolari come riordinare dopo attività laboratoriali o attività ricreative; m. non si allontanano dal posto di servizio, tranne che per motivi autorizzate dal Direttore S.G.A. o dal Dirigente Scolastico; n. invitano tutte le persone estranee, che non siano espressamente autorizzate dal Dirigente Scolastico, a uscire dalla scuola. A tale proposito si terranno informati sugli orari di ricevimento dei genitori. Art. 4 Ove accertino situazioni di disagio, di disorganizzazione o di pericolo, devono prontamente comunicarlo in segreteria. Segnalano, sempre in segreteria, l'eventuale rottura di suppellettili, sedie o banchi prima di procedere alla sostituzione. Art. 5 Accolgono i genitori degli alunni che richiedono l'autorizzazione all'uscita anticipata così come per l'entrata posticipata. Il permesso di uscita verrà portato dal collaboratore nella classe dell'alunno dove il docente dell'ora provvederà alla annotazione dell'autorizzazione sul registro di classe. Dopodiché l'alunno, il cui genitore ha richiesto l’ uscita anticipata, potrà lasciare la scuola. Art. 6 Al termine del servizio tutti i collaboratori scolastici dovranno controllare quanto segue: a. che tutte le luci siano spente; b. che tutti i rubinetti dei servizi igienici siano ben chiusi; c. che siano chiuse le finestre delle aule e della scuola; d. che vengano chiuse le porte e i cancelli della scuola.
Art. 7 Devono apporre la propria firma, per presa visione, sulle circolari e sugli avvisi a loro diretti; in ogni caso tutte le circolari e gli avvisi affissi all'albo della scuola si intendono regolarmente notificati al personale tutto. Art. Devono prendere visione dei piani di emergenza dei locali ove operano e quotidianamente la praticabilità ed efficienza delle vie di fuga.
controllare
Art. 9 Rispettare il divieto di fumo nei locali scolastici e nelle pertinenze della scuola. Art. 10 Limitare l'uso dei telefoni cellulari e mantenere a livelli bassi la suoneria del proprio cellulare. Art. 11 Usare il telefono fisso solo per ragioni di servizio.
ALLEGATO 3
Ministero dell’ Istruzione, dell’Università e della Ricerca ISTITUTO COMPRENSIVO AMOROSI “A. MANZONI”
Piano Annuale per l’Inclusione a.s. 2015-16 Parte I – analisi dei punti di forza e di criticità A. Rilevazione dei BES presenti:
n°
1. disabilità certificate (Legge 104/92 art. 3, commi 1 e 3) minorati vista minorati udito Psicofisici 2. disturbi evolutivi specifici DSA ADHD/DOP Borderline cognitivo Altro 3. svantaggio (indicare il disagio prevalente) Socio-economico Linguistico-culturale Disagio comportamentale/relazionale Altro
Totali % su popolazione scolastica di 843 alunni
N° PEI redatti dai GLHO N° di PDP redatti dai Consigli di classe in presenza di certificazione sanitaria N° di PDP redatti dai Consigli di classe in assenza di certificazione sanitaria
B. Risorse professionali specifiche
Insegnanti di sostegno
Assistenti alla comunicazione Assistenti specialistici e materiali Funzioni strumentali / coordinamento Referenti di Istituto (disabilità, DSA, BES) Psicopedagogisti e affini esterni/interni Docenti tutor/mentor
Prevalentemente utilizzate in… Attività di classe, individualizzate e di piccolo gruppo Attività laboratoriali integrate (classi aperte, ecc.) Sostituzione colleghi - facente parte dello stesso Team o Consiglio di Classe - assenti Sostituzione colleghi – di altri Team o Consiglio di Classe assenti Attività individualizzate Attività individualizzate Attività di piccolo gruppo
1 0 10 4 0 0 1 0 1 3 5 25 3% 11 7 2 Sì / No Sì Sì Sì
Sì = Sì No Sì No Sì No
C. Coinvolgimento docenti curricolari
Coordinatori di classe e simili
Docenti con specifica formazione
Altri docenti
D. Coinvolgimento personale ATA
E. Coinvolgimento famiglie
F. Rapporti con servizi sociosanitari territoriali e istituzioni deputate alla sicurezza. Rapporti con CTS / CTI
G. Rapporti con privato ,
Attraverso… Partecipazione a GLI Rapporti con famiglie Tutoraggio alunni Programmazione didatticaeducativa con attenzione all’ inclusività Progetti didattico-educativi a prevalente tematica inclusiva partendo dai bisogni educativi speciali degli allievi Altro: Partecipazione a GLI Rapporti con famiglie Tutoraggio alunni Programmazione didatticaeducativa con attenzione all’ inclusività Progetti didattico-educativi a prevalente tematica inclusiva partendo dai bisogni educativi speciali degli allievi Altro: Partecipazione a GLI Rapporti con famiglie Tutoraggio alunni Programmazione didatticaeducativa con attenzione all’ inclusività Progetti didattico-educativi a prevalente tematica inclusiva partendo dai bisogni educativi speciali degli allievi Altro:
Assistenza alunni disabili Progetti di inclusione / laboratori integrati Altro: Informazione /formazione su genitorialità e psicopedagogia dell’età evolutiva Coinvolgimento in progetti di inclusione Coinvolgimento in attività di promozione della comunità educante Altro: Accordi di programma / protocolli di intesa formalizzati sulla disabilità Accordi di programma / protocolli di intesa formalizzati su disagio e simili Procedure condivise di intervento sulla disabilità Procedure condivise di intervento su disagio e simili Progetti territoriali integrati Progetti integrati a livello di singola scuola Rapporti con CTS / CTI Altro: Progetti territoriali integrati
Sì / No Sì Sì Sì Sì
No
Sì Sì Sì Sì
No
Sì Sì Sì Sì
No
Sì No No Sì No Sì Sì Sì Sì Sì Sì Sì No
sociale e volontariato
H. Formazione docenti
(corsi frequentati dai docenti o organizzati dalla scuola)
No No
Progetti integrati a livello di singola scuola Progetti a livello di reti di scuole Strategie e metodologie educativodidattiche / gestione della classe Didattica speciale e progetti educativodidattici a tematica inclusiva Didattica interculturale / italiano L2 Psicologia e psicopatologia dell’età evolutiva (compresi DSA, ADHD, ecc.) Progetti di formazione su specifiche disabilità (autismo, ADHD, Dis. Intellettive, sensoriali…) Altro:
Sintesi dei punti di forza e di criticità rilevati*: Aspetti organizzativi e gestionali coinvolti nel cambiamento inclusivo Possibilità di strutturare percorsi specifici di formazione e aggiornamento degli insegnanti Adozione di strategie di valutazione coerenti con prassi inclusive; Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’interno della scuola Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’esterno della scuola, in rapporto ai diversi servizi esistenti; Ruolo delle famiglie e della comunità nel dare supporto e nel partecipare alle decisioni che riguardano l’organizzazione delle attività educative; Sviluppo di un curricolo attento alle diversità e alla promozione di percorsi formativi inclusivi; Valorizzazione delle risorse esistenti Acquisizione e distribuzione di risorse aggiuntive utilizzabili per la realizzazione dei progetti di inclusione Attenzione dedicata alle fasi di transizione che scandiscono l’ingresso nel sistema scolastico, la continuità tra i diversi ordini di scuola. Altro: Altro:
0
1
Sì No No Sì No
2 X
3
X X X X X X X X X
* = 0: per niente 1: poco 2: abbastanza 3: molto 4 moltissimo Adattato dagli indicatori UNESCO per la valutazione del grado di inclusività dei sistemi scolastici
4
Parte II – Obiettivi di incremento dell’inclusività proposti per il prossimo anno Aspetti organizzativi e gestionali coinvolti nel cambiamento inclusivo (chi fa cosa, livelli di responsabilità nelle pratiche di intervento, ecc.) Il Dirigente Scolastico individua risorse interne ed esterne per rispondere alle esigenze di inclusione, assegna i docenti alle classi, costruisce e mantiene i rapporti con gli Enti Locali. Il Gruppo di Lavoro per l’Inclusione - composto dal Dirigente, dalla docente con Funzione Strumentale per l’integrazione, da docenti curricolari coordinatore di classe e di sostegno, rappresentativi dei diversi ordini di scuola, un rappresentante dei genitori di alunni diversamente-abile – effettua, ad inizio anno, la rilevazione dei soggetti con Bisogni Educativi Speciali, definisce le modalità di accoglienza e di passaggio da un ordine all’altro di scuola, formula progetti per l’inclusione, elabora una proposta di Piano Annuale per l’Inclusività e rileva il grado di inclusività della scuola, anche attraverso la divulgazione delle buone pratiche di inclusione sperimentate dai Consigli di Classe e/o dai Team docenti.
I docenti di sostegno si riuniscono periodicamente per gestire la complessità, coordinare gli interventi e redigere in modo corretto e funzionale la documentazione dei processi, secondo necessità. Il gruppo di lavoro è coordinato dalla docente con F.S.
Gli insegnanti di sostegno assumono effettiva contitolarità delle classi in cui operano, partecipano alla programmazione educativa e didattica, all’elaborazione e alla verifica delle attività di competenza del Consiglio di Classe o del Team docente, valutano i percorsi disciplinari proposti alla classe frequentata dall’alunno assegnato. Tutti i docenti di team o di consiglio di classe, con pari dignità, programmano percorsi con finalità inclusive. Il “Gruppo di Lavoro Operativo Interistituzionale” si incontra due o più volte l’anno, secondo la disponibilità dell’équipe dell’UOMI di San Salvatore Telesino e/o a causa di eventuali situazioni di necessità, per la predisposizione e la verifica dei Piani Educativi Individualizzati. I G.L.H.O. sono costituiti, per ciascun alunno, nella primaria dal team docente (costituito dalle insegnanti curricolari e dall’insegnante di sostegno), nella secondaria dal Coordinatore del Consiglio di classe, dagli specialisti dell’U.O.M.I., dai genitori e dal Dirigente Scolastico o da un suo delegato, dagli assistenti educativi coinvolti. Possibilità di strutturare percorsi specifici di formazione e aggiornamento degli insegnanti Corsi di formazione su tematiche - BES, intese come macroarea comprendente tutte le forme di disagio derivanti da situazioni clinicamente certificate e non, - approfondimento e confronto sulle metodologie da adottare di fronte a difficoltà di linguaggio, comportamentale, ... Corsi relativi ad altre tematiche potrebbero essere previsti in base a specifiche necessità emergenti. Inserire nel sito della scuola, alla voce “Didattica”, la normativa in vigore, i modelli da utilizzare per stilare i P.E.I e i P.D.P., gli adempimenti, le loro scadenze e le varie iniziative che il G.L.I. di volta in volta attua. Adozione di strategie di valutazione coerenti con prassi inclusive Valutazione attenta allo sviluppo degli apprendimenti e delle competenze in relazione a quanto stabilito nel P.E.I. o nel P.D.P., alla situazione di partenza dell’alunno ed alla motivazione ad apprendere e, per gli alunni non italofoni, anche al grado di competenza acquisita in lingua italiana. La documentazione – profilo dinamico, P.E.I., programmazione annuale – deve sviluppare gli obiettivi didattici educativi e le modalità di lavoro: rapporto individuale, attività in piccolo gruppo, attività con la classe, sviluppo di percorsi specifici volti all’inclusione, realizzazione di progetti che prendono il via dalla situazione dello scolaro con Bisogni Educativi Speciali. Solo in caso di handicap psicofisico grave, il P.E.I. può prevedere l’esonero dallo studio di una delle due
lingue comunitarie nella scuola secondaria o della lingua inglese nella primaria. Il piano può prevedere riduzione della frequenza delle attività scolastiche all’interno del tempo scuola scelto, per consentire l’esecuzione e di attività laboratoriali e/o riabilitative integrate con l’extrascuola. Per la stesura del P.E.I. ci si attiene al seguente scadenzario: - colloquio con la famiglia entro ottobre; - eventuale incontro con i terapisti che seguono lo scolaro; - stesura del P.E.I. – per la prima decina di novembre - in cui devono essere inseriti i dati anagrafici, composizione del nucleo familiare, diagnosi funzionale, interventi terapeutici, notizie ricevute durante l’incontro con i genitori, l’èquipe di terapisti e le osservazioni sistematiche; - dalla situazione iniziale deve scaturire il percorso educativo-didattico e la metodologia che si intende perseguire, illustrando anche agli interventi di inclusione; - adozione da parte del consiglio di classe o del team docente comprovata dalla firma di ogni componente; - condivisione con la famiglia e l’équipe socio-sanitaria durante il G.L.H.O. con rilascio della firma di tutti i partecipante; - firma del Dirigente Scolastico; - una copia va inserita nel fascicolo personale, una va rilasciata alla famiglia. Il P.D.P. sottolinea punti di forza e di criticità dei soggetti che necessitano attenzione. Indica gli obiettivi, i relativi livelli di apprendimento per quelle discipline in cui emergono particolari difficoltà e le conseguenti scelte metodologiche e didattiche adottate proprie di un percorso personalizzato. La progettazione didattico-educativa deve essere calibrata sui livelli minimi attesi per le competenze in uscita. Gli interventi programmati devono essere sottoposti a continuo monitoraggio in modo che siano messi in atto per il tempo strettamente necessario. Il P.E.P. a favore di alunni con bisogni educativi speciali non documentati privilegia scelte metodologiche di tipo educativo didattico ed evita – quando possibile – l’adozione di strumenti compensativi o di misure dispensative. Per la stesura del P.D.P. ci si attiene alla seguente tempistica: - colloquio con la famiglia entro ottobre o nel mese successivo in cui è stata presentata una diagnosi o si sono rilevate problematiche, in modo che la situazione possa essere esaminata con attenzione e arricchita dai punti di vista delle agenzie educative, tenendo conto che la Circolare Ministeriale n. 8 del 6 marzo 2013 recita “…la presa in carico dei BES debba essere al centro dell’attenzione e dello sforzo congiunto della scuola e della famiglia.”; - eventuale incontro con i terapisti che seguono lo scolaro; - stesura del P.D.P in cui vengono - inserite le notizie scaturite dal colloquio con la famiglia e con l’èquipe di terapisti e le osservazioni sistematiche, - individuate le discipline in cui si intende perseguire obiettivi minimi e l’elencazione degli stessi; - adozione da parte del consiglio di classe o del team docente con firma; - convocazione della famiglia per la condivisione, l’apposizione della firma - da parte dei genitori - al progetto e rilascio copia agli stessi. A fine quadrimestre i docenti stendono una relazione in cui si valuta il tipo di intervento e le eventuali modifiche da apportare a quanto indicato nel P.E.I. o nel P.E.P. Detto documento viene inserito nel fascicolo personale dell’alunno e pubblicato nei verbali del registro elettronico dal coordinatore di classe. Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’interno della scuola I docenti di sostegno si riuniscono periodicamente in gruppo di lavoro e, secondo le necessità, per attività di coordinamento degli interventi, di confronto professionale, di autoformazione, per l’elaborazione di proposte da portare al Collegio. Nella scuola secondaria i docenti di sostegno si incontrano con i docenti di classe per la programmazione delle attività e/o durante i consigli di classe; nella scuola primaria durante le due ore di programmazione settimanali. Utilizzo dell’insegnante di sostegno in modo flessibile all’interno della propria classe, per incrementare le buone prassi di inclusione e realizzare i progetti inclusivi secondo le modalità e i tempi stabiliti in fase di programmazione (come recitano le “Linee guida per l’integrazione scolastica degli alunni con disabilità” del 4/8/2009 al punto 2.5 Il docente assegnato alle attività di sostegno: L'assegnazione dell'insegnante per le attività di sostegno alla classe, così come previsto dal Testo Unico L. 297/94 rappresenta la “vera” natura del ruolo che egli svolge nel processo di integrazione. Infatti è l'intera comunità scolastica che deve essere coinvolta nel processo … dell'integrazione. …il docente in questione (ndr di sostegno) è “assegnato alla
classe per le attività di sostegno”, nel senso che oltre a intervenire sulla base di una preparazione specifica nelle ore in classe collabora con l'insegnante curricolare e con il Consiglio di Classe affinché l'iter formativo dell'alunno possa continuare anche in sua assenza.”)
Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’esterno della scuola, in rapporto ai diversi servizi esistenti Intensificazione dei contatti con l’U.O.M.I. e con i centri specialistici presenti sul territorio, con esperti/consulenti privati scelti dalle famiglie (musicoterapisti, psicologi, psicomotricisti…). Coinvolgimento dei servizi sociali territoriali affinché gli alunni - che ne hanno bisogno - possano usufruire di Sportelli d’Ascolto, del servizio Servizio di Assistenza Domiciliare. Incrementare l’utilizzo dello Sportello attivato dall’U.O.M.I. – di giovedì pomeriggio - presso la sede di San Salvatore Telesino a favore degli insegnanti. Luogo dove l’insegnante può essere supportato dall’esperto anche alla luce di quanto emerso dai colloqui individuali con i ragazzi che hanno usufruito dello “Sportello d’ascolto”. Pianificazione di percorsi di gruppo finalizzati alla presa in carico di problematiche comuni nella gestione della programmazione educativa. Ruolo delle famiglie e della comunità nel dare supporto e nel partecipare alle decisioni che riguardano l’organizzazione delle attività educative Attenzione e cura per instaurare e mantenere un clima di fattiva collaborazione tra le diverse agenzie educative che cercano di dare risposte alle problematicità dello scolaro: reciproca informazione, comprensione, disponibilità ad un confronto aperto e costruttivo. Le famiglie vengono convocate per lo scambio di notizie e delle esperienze che hanno coinvolto lo studente; partecipano agli incontri individuali bimestrali, agli incontri con gli specialisti e con il loro rappresentante al Gruppo di Lavoro per l’inclusione d’Istituto. Sviluppo di un curricolo attento alle diversità e alla promozione di percorsi formativi inclusivi Progettare l’inclusione significa guardare attraverso una pluralità di sguardi. Tra questi, considerare la diversità un valore. La scuola diventa inclusiva se fondata su equità, promozione sociale e, soprattutto, sulla valorizzazione di tutti gli alunni e di tutte le componenti. In fase di stesura ad inizio anno scolastico dei progetti educativo-didattici extra-scolastici, dare la precedenza a quelli che impostano il percorso sui principi dell’inclusività e proposti a classi parallele o verticali affini. Anche il curricolo verticale potrebbe essere uno strumento per sviluppare una didattica inclusiva che pone attenzione alle peculiarità individuali, ai diversi stili di apprendimento; un mezzo per promuovere una didattica costruttivista che utilizza come strategie privilegiate il lavoro cooperativo, il tutoring, la personalizzazione dei percorsi. Valorizzazione delle risorse esistenti Attento monitoraggio nei team e nei C.d.C. dell’efficacia dell’impiego delle risorse ipotizzato all’inizio dell’anno scolastico. Possibile riformulazione del piano di intervento del docente di sostegno e dell’orario. Collaborazione tra docenti di sostegno e docenti curricolari e assistenti alla persona. Assistenti educativi disponibili a lavorare in piccolo gruppo. Utilizzo della LIM per una didattica inclusiva, dei laboratori attrezzati. Operare perché gli alunni usufruiscano delle biblioteche comunali, là dove ci sono, e invitare i singoli assessorati alla cultura a realizzare all’interno delle stesse, sezioni specifiche suddivise per età, ma anche per diversamente-abili, DSA e BES.
Acquisizione e distribuzione di risorse aggiuntive utilizzabili per la realizzazione dei progetti di inclusione Le assegnazioni possono essere variate qualora dovessero sopraggiungere ulteriori risorse. Attenzione dedicata alle fasi di transizione che scandiscono l’ingresso nel sistema scolastico, la continuità tra i diversi ordini di scuola Definizione delle modalità di accoglienza graduate a seconda dei bisogni del singolo. Continuità educativa tra i diversi ordini di scuola attraverso la pianificazione di un progetto educativo organico e condiviso che devono divenire prassi. Predisposizione di progetti ponte per il passaggio ad altro ordine di scuola (secondo quadrimestre) per accompagnare gli studenti con bisogni educativi speciali. Nel mese di maggio, se i docenti del precedente ordine di scuola frequentato dall’alunno con B.E.S. lo ritengono opportuno, si cura la predisposizione di un progetto per l’integrazione iniziale del soggetto relativo al successivo anno scolastico, con particolare attenzione alla conoscenza dei luoghi, dei nuovi docenti, dei compagni. Approvato dal Gruppo di Lavoro per l’Inclusione in data 24 giugno 2015 Per gli insegnanti della Commissione GLI (firme autografe nella copia consegnata da allegare agli atti del collegio docente del 30 giugno 2015) Orlacchio Angela Maria Mezza Maria Rosaria Ciarlo Annunziata
Deliberato dal Collegio dei Docenti in data 30 giugno 2015 Allegati: Proposta di assegnazione organico di sostegno e altre risorse specifiche (Assistenti Comunicazione)