In questo numero:
Autunno Presepi alla Questura di Trieste Animali del Bosco di S. Francesco Natale… col naso all’insù Fantastico Babbo Natale Poesie, foto, racconti, disegni e… Auguri!
NATALE, FESTA D’AMORE, DI LUCE E DI SPERANZA
Signore del tempo e della storia, che ci sorprendi con la meraviglia dei tuoi doni, fa’ che il nostro cuore sia sempre aperto ad accoglierti. Tu ci sei guida e compagno, anche quando non sappiamo riconoscere la tua Presenza. Non farci mancare la luce della tua Grazia, l’amore del tuo cuore, perché chiara ci sia la meta e senza inciampo la via. Affido a questa preghiera i miei più fervidi auguri, a ciascuno di voi, di un Madre Enrica ISTITUTO BEATA VERGINE Scuola Primaria Paritaria Via di Scorcola, 7 – TRIESTE
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GIORNALE DELLE STAGIONI: AUTUNNO – laboratorio della classe III –
La classe terza, con la maestra Tiziana, sta curando uno speciale “Giornale delle Stagioni”, nel quale raccoglie particolarità, caratteristiche, emozioni, poesie tipiche di ogni stagione dell’anno, che i bambini vivono e personalizzano. Eccovi il lavoro preparato per l’Autunno!
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GLI ANIMALI DEL BOSCO DI SAN FRANCESCO – lavoro della classe prima –
La nostra scuola ha partecipato anche quest’anno all’iniziativa “Presepi in Villa”, decorando e personalizzando le sagome di alcuni animali per l’allestimento di uno spettacolare Bosco degli Animali di San Francesco nel prato antistante Villa Manin a Passariano. I nostri bellissimi animali sono stati prima dipinti e poi decorati con tappi di plastica, tappi di sughero, nastri, bottoni, pigne, lana, polistirolo e tutti i materiali che avevamo a disposizione a scuola e... a casa. È stato molto divertente vedere le sagome di legno "prendere vita" grazie alla nostra fantasia e alla nostra creatività! La classe prima, sotto la guida della maestra Katia, ha preparato i propri animali con diversi materiali e con tanto impegno: eccoli in alcune immagini all’opera con la loro inesauribile energia e con entusiasmo… L’esposizione a Villa Manin è liberamente visibile sino al 21 gennaio 2012 (dalle 10 alle 17); per chi lo desidera, abbiamo un link dal nostro sito per visualizzare tramite Internet una particolare foto “navigabile” a 360°, realizzata da un fotografo della nostra Regione…
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COL NASO ALL’INSÙ: CURIOSAMO NEL SISTEMA SOLARE – di ANGELICA, ANNA e GIULIA della classe V B –
Mercoledì 7 dicembre le classi quinte, accompagnate dalle maestre Elena e Flavia, hanno partecipato al laboratorio didattico sul Sistema Solare allestito presso l’Immaginario Scientifico (IS) di Grignano. È stata un’occasione di approfondimento e arricchimento, al termine della quale tre alunne della classe quinta B hanno realizzato un’esposizione molto particolare di quanto hanno appreso nel corso dell’uscita.
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IN QUESTURA… PER LA MOSTRA DI PRESEPI – visita didattica della classe II –
La classe seconda, assieme alla maestra Vita, ha fatto visita alla mostra dei Presepi, allestita anche quest’anno presso la Questura di Trieste nel mese di dicembre, di cui potrete trovare alcune foto nelle prossime pagine. Al rientro i bambini hanno raccontato l’esperienza e le loro emozioni con un testo sul proprio quaderno, decorandolo con vivaci disegni…
Ieri, insieme alla classe quarta, siamo stati ospiti dal Questore e dai poliziotti della Questura perché, all’interno dell’atrio, è stata allestita una mostra di presepi, creata da persone triestine, slovene e croate. Gli artisti hanno utilizzato diversi materiali: carta, legno, polistirolo, cera, conchiglie, semi di zucca, filtri di sigarette, cartone, sughero, spugne di mare, terracotta, lana e tanti altri. Questi presepi fanno parte del Museo del Presepio, che si trova a Trieste nei locali della scuola Elementare “Damiano Chiesa”, in via dei Giardini n. 16. Il Museo conserva circa cinquecento opere presepistiche, raccolte nel corso degli anni, che testimoniano la tradizione, la creatività, l’arte e la cultura triestina.
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BABBO NATALE PROTAGONISTA DELLA FANTASIA –
racconti degli alunni della classe IV –
In vista del Natale i ragazzi della classe quarta, sotto la guida della maestra Simona, hanno scritto dei racconti di fantasia con un protagonista speciale… L’errore di Babbo Natale
La lunga notte di Babbo Natale e le sue amiche renne.
Ciao! Sono Isabell, il capo dei folletti aiutanti di Babbo Natale. E' arrivata l'ora di addormentarsi e, come sempre, io e gli altri folletti aspettiamo Babbo Natale per sentire la sua storia. Eccolo che arriva! “Nella notte del 14 dicembre 1971 feci un grosso errore” cominciò “Scambiai due regali! Adesso vi racconto com'è andata: mentre preparavo gli ultimi regali, ero così stanco che per errore scambia le etichette di Candy e Josh. Sfortunatamente me ne accorsi quando avevo già consegnato i regali. Mi precipitai con la mia veloce slitta da Candy e Josh. Che figura avrei fatto!Candy aveva chiesto un anello, non una macchinina! Per fortuna i due ragazzi erano vicini di casa. Cercai di rimediare all'errore, ma Candy mi sentì arrivare: ero fritto! Inoltre ero talmente grasso che non passavo sotto il divano e il camino era troppo lontano per fuggire. Candy stava per entrare. Cercai un nascondiglio e lo trovai: c'era un armadio in fondo alla stanza. Entrai lì dentro un secondo prima che la ragazza varcasse l'uscio. La dodicenne si guardò attorno e se ne andò senza accorgersi di me. Appena Candy se ne andò, uscii e le presi il regalo. Andai da Josh e, almeno da lui, filò tutto liscio. Riuscii a scambiare i regali e decisi che avevo bisogno di aiutanti, perché iniziavo a diventare vecchio e a fare errori di consegna: non potevo permettere di farmi scoprire! Da quel giorno i folletti divennero i miei fedelissimi aiutanti!” - Sabrina Babbo Natale salta un bambino La vigilia di Natale al Polo Nord era tutto organizzato: giocattoli, elettrodomestici e macchinine. Babbo Natale quella notte pensò di aver saltato qualcuno “Ma chi?” si chiedeva. A notte fonda chiese alla sua coscienza: “Ho saltato qualcuno?” La sua coscienza gli rispose: “Sì” ed egli non le disse più niente. Poi si domandò di nuovo : “Ma chi?, dove?”. Nel frattempo sorse il sole. Il suo fedele folletto Cramp gli indicò la via che si chiamava “via dei Poveri 8, Africa Orientale” “Grazie Cramp” le disse “ma ormai non si può fare più nulla”. “E invece no!” insistette il folletto “ ho conservato questa slitta e delle renne super velici da tanti anni”. Così Babbo Natale partì ed arrivò prima che Pinull, il bambino povero, si svegliasse. Tutti i bambini furono super felici! - Maria pagina 14
La neve scendeva, tutto era pronto per la lunga notte di Natale. La slitta trainata dalle sue fedeli amiche, compagne di viaggio, il grande sacco di regali e lui, vestito a festa per far felici tutti i bambini. Babbo Natale era lì, pronto per compiere il lungo viaggio. Cometa, la prima delle sue renne, era pronta per dare il via al lungo “volo”; tre, due, uno...partenza. Al posto del turbo, dietro la slitta, la loro magica polverina brillava tutta di gioia. Compiuto metà del viaggio, Freccia, l'amica che controllava il tempo per non far tardi, rallentò la corsa. Babbo Natale, incuriosito da questa diminuzione di velocità, chiese a Fulmine di guardare bene cosa stava succedendo in quella buoia stradina. Un piccolo falò stava dando calore ad un gruppo di senzatetto, c'era anche un piccolo bambino infreddolito che, grazie al maglione datogli da un amico del gruppo, aveva smesso di piangere. Passava di lì un uomo che aveva appena finito il suo turno di lavoro e non vedeva l'ora di arrivare a casa al caldo, per passare insieme alla sia famiglia la Vigilia di Natale. Vedendo questo gruppo di persone, che stavano peggio di lui, chiese a tutti di passare la lunga notte a casa sua, dove un po' di caldo li avrebbe riscaldati, un piatto di cibo li avrebbe sfamati e il calore della bontà li avrebbe resi felici per la notte di Natale. Babbo Natale e le sue otto amiche fedeli, vedendo quella tenera scena, fecero calare su quelle persone la loro polverina magica che diede a tutti loro una casa e alla gentile famiglia che voleva ospitarli tanta felicità. - Francesco F. I campanelli magici di Babbo Natale S'avvicinava Il Santo Natale e al Polo Nord Babbo Natale e gli gnometti stavano preparando i regali da portare ai bambini buoni. Alla sera, lo gnometto Alfredo era talmente stanco e indaffarato che si dimenticò di chiudere la porta della casetta delle dodici renne. Durante la notte venne una forte bufera di neve. La mattina dopo Alfredo si svegliò e gli venne subito un dubbio: “Oh no! Non mi ricordo s ho chiuso la porta della casetta delle renne. Preoccupato, chiamò la moglie Dora e insieme andarono a vedere come stavano le renne.
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Trovarono un gran trambusto: c'erano gnomi veterinari che curavano le dodici renne raffreddate: Rosa aveva la febbre gli occhi lucidi, Girasole starnutiva a più non posso, a Margherita colava il naso....tutte le renne erano ammalate; mancavano solo due giorni a Natale, a chi avrebbe trasportato la slitta di Babbo Natale?Le renne dovevano guarire in fretta. Alfredo si sentiva in colpa: a causa sua la consegna dei regali era in pericolo. I bambini non dovevano essere delusi; doveva trovare una soluzione. “So io cosa fare” disse Alfredo dopo un po' “ Devo chiedere a Babbo Natale se mi dà i campanellini magici! Con il loro suono fanno volare le renne e la slitta di Babbo Natale, fermano il tempo in modo che la notte della Vigilia, Babbo Natale possa consegnare i doni a tutti i bambini del mondo. Il loro dolce tintinnio può anche fare guarire magicamente le renne”. Così fu. Al suono magico dei campanelli, non ci fu più bisogno di fazzoletti, termometri e veterinari. Le dodici renne guarirono d'incanto e furono pronte a compiere il gioioso viaggio con Babbo Natale. Buon Natale! Lara -
Babbo Natale e il suo aiutante Tanto tempo fa, c'era un vecchio signore un po' cicciottello con la barba bianca, che viaggiava sempre su di una slitta trainata da renne. Un giorno lui volle partecipare a una gara di sci. Al suo turno partì ma ad una curva cadde e ruzzolò giù per la pista, formando una grossa palla di neve, che andò a sbattere contro un bambino. La palla si spaccò e il bambino di nome Marco, un ragazzino appassionato di sport, scoprì che quel signore era Babbo Natale. Il vecchietto chiese al bambino di aiutarlo a consegnare i regali in una notte e lui disse di sì. In quella notte i bambini buoni hanno ricevuto i regali, mentre quelli cattivi hanno ricevuto il carbone fatto di zucchero. Tutti i bambini hanno ricevuto i loro doni e tutti vissero felici e contenti. - Stefano -
Babbo Natale nella mia camera Una notte mi svegliai per bere dell'acqua e mi alzai. Quando tornai a letto non riuscii più ad addormentarmi. Così andai in soggiorno a guardare un po' di tv, mi sdraiai sul divano e vidi un'ombra che veniva dalla cameretta. Quando andai a vedere chi era, con mio grande stupore scoprii che si trattava nientemeno che di............ Babbo Natale! Andai verso di lui e lo salutai. Infine gli chiesi dei regali, lui me li diede ed io lo ringraziai felice. Sebastian -
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Babbo Natale Era la notte della Vigilia, quando ad un tratto sentii un rumore che mi svegliò. Sapendo che era Babbo Natale mi avviai in salotto, dove lo vidi girato che appoggiava i regali. Lui mi sentì e mi chiese se sarei voluto andare a fare un giro con lui sulla sua slitta, io gli risposi di sì e allora mi spiegò che per andare sul tetto bisognava usare una polvere magica; la usammo e arrivammo in due secondi sul tetto, lì vidi la slitta, ci salii e le renne iniziarono a correre. Abbiamo subito preso il volo, le renne andavano da sole, intanto io e Babbo Natale mangiavamo biscotti. Abbiamo sorvolato la Cina, l'America e il Giappone, poi il magico nonno mi riportò a casa. Ci salutammo e tornai a letto contento per aver fatto questa lunga gita. - Gilberto -
Babbo Natale e i libri sbagliati Ciao, sono Babbo Natale e sto prendendo tutte le lettere dei bambini per i regali di Natale. Finito di prendere tutte le lettere era già notte, mi diressi verso la mia fabbrica e mi misi subito a fare i giocattoli aiutato dai miei assistenti-folletti. Il capofolletti mi avvertì che le rotative per fare i libri erano andate in tilt, io corsi subito a vedere che cosa era successo. Da lontano sembrava tutto a posto, ma quando andai a vedere da vicino vidi che le parole erano sbagliate. C'erano milleduecentocinquanta bambini che volevano dei libri, ma solo duecentocinquantasei erano stati stampati nel modo giusto, quindi mi misi a correggere i libri sbagliati per tutta la notte. La mattina del 24 ero ancora lì a correggere i libri sbagliati ma un folletto mi disse che dovevo ancora fare gli altri giocattoli. Era ormai pomeriggio quando finii di fare i giocattoli, mi mancavano ancora trecento libri e sapevo che in tre ore non sarei riuscito a finirli e che 300 bambini non avrebbero avuto il regalo richiesto. Era già sera e dovevo portare i regali ai bambini, li misi nel sacco e partii con la mia slitta. Per sbaglio avevo impacchettato anche i trecento libri sbagliati e quindi li avevo messi nel sacco senza accorgermi. A mezzanotte ebbi finito di dare i regali ai bambini. Avevo detto a un folletto di andare a sentire nelle case se i bambini erano soddisfatti dei regali. Dopo un'ora il folletto mi disse che tutti i regali erano piaciuti, anche i libri con gli errori, perché le lettere sbagliate avevano cambiato soltanto alcune parole. Io dissi : “Anche questo Natale è andato bene!” Diego -
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Un Natale da salvare! Babbo Natale era disperato: non gli era arrivata neanche una lettera! Non sapeva cosa fare o chi potesse aver rubato le lettere. Non era facile individuare chi fosse in quell'immenso mondo. Arrivarono i suoi assistenti: Pinco, Pallo, Nino e Ciccio che erano andati a controllare com'erano i bimbi, se buoni o cattivi. Erano quattro pupazzi di neve, ognuno aveva una sciarpa di colore diverso, una carota, un cappello colorato e dei bastoncini neri davanti,sulla pancia. Dissero che mentre erano in città videro un signore con una slitta piena zeppa di lettere ma che quella montagna di lettere impedì loro di vederlo in volto. Nino disse che da dietro sembrava proprio il buon Giuseppe, ma Babbo Natale non ne aveva le prove e quindi aspettarono per esserne sicuri, anche se tutti lo sospettavano. Allora Pinco, Pallo, Ciccio e Nino ogni giorno, continuando a stare attenti anche ai bambini, andavano a vedere cosa faceva tutto il giorno Giuseppe; finché arrivò il giorno del 23 dicembre. I bambini erano freschi e pronti per ricevere una risposta da Babbo Natale. Era ormai il 24 dicembre e lui non aveva ancora le lettere, finché prese una decisione:mentre passava la notte, passava nella casa di Giuseppe e nell'armadio scovò tutte le lettere. Si mise subito a rispondere alle lettere e a preparare i regali che i bimbi chiedevano. Fu una notte difficile per lui ma con l'aiuto del buon Giuseppe, che confessò di aver commesso un errore, ce la fece. - Massimiliano -
La notte di Natale La notte di Natale, mentre aspettavamo che arrivasse Babbo Natale, io e mia sorella giocavamo fuori con la palla. Ad un certo punto sentimmo un campanellino proveniente dal cielo; prima pensai che fosse un semplice tintinnio, ma dopo un po' di tempo vidi una luce nel cielo. In quel momento ci chiamarono i genitori perché si stava facendo buio; allora noi entrammo in casa e iniziammo a mangiare. Dopo aver cenato siamo andati a letto, ma proprio in quel momento sentii un botto e andai a vedere i soggiorno; vidi nel caminetto un signore tutto vestito di rosso con una lunga barba bianca e un po' grassottello che non riusciva a scendere dal camino. Così sistemai sotto il camino un cuscino morbido, perché non si facesse male,poi tornai a dormire. Il mattino dopo mi svegliai per prima, andai in soggiorno e vidi una marea di regali, allora pensai che quel signore grassottello era Babbo Natale.
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Così corsi velocemente a svegliare mia sorella e i miei genitori, andammo in soggiorno e iniziammo ad aprire i regali che erano bellissimi. Infine, io mia sorella e i miei genitori andammo fuori e vedemmo Babbo Natale in compagnia delle renne che ci salutava e in un battibaleno scompariva, lasciando scendere dal cielo la sua magia e tanta tanta gioia. - Vanessa -
Lettera di Babbo Natale Ciao, sono Babbo Natale e credo che tu mi conosca, ti vorrei raccontare una storiella di quando ero piccolo: Io sono sempre stato il più preso in giro, a causa della mia pancia gonfia gonfia. Un giorno come al solito mangiavo a ricreazione il mio pollo arrosto, mentre scrivevo un tema di recupero. Arrivarono Jack e Luther, quelli che mi mettevano sempre nei pasticci; questa volta però erano gentili e quindi ho cominciato a parlare con loro e alla fine mi chiesero se sarei andato a North Elj Street con loro alle tre del pomeriggio. Io sono sempre stato vestito con il maglione e i pantaloni rossi, avevo tre fratelli e due sorelle, un papà magro magro e la mamma cicciona. Io sono sempre stato grasso, fin dalla nascita, ho sempre ricevuto regali, giocato a calcio, pescato nel bel mezzo del polo Nord e corso discretamente veloce. Torniamo al fatto di prima: come promesso, giunsi alle tre a North Elj Street ma appena arrivato mi accorsi che non c'era nessuno, quindi intuii subito che si trattava di una trappola. Mi attaccarono subito e io ho iniziato subito a pregarli di non farmi del male;loro fecero cenno che avevano capito e invece......bumm!!!! Uno dei due si schiantò contro la mia pancia e fortunatamente , grazie alla mia ciccia, rimbalzò via. Tornai a casa correndo e mi misi subito a mangiare un hot-dog; subito dopo, andando sul divano, mi sono accorto che mio papà (che era il Babbo Natale prima che io diventassi lui) arrivò e mi portò dei regali. - Alessandro -
La notte di Babbo Natale C'era una volta Babbo Natale che doveva portare due milioni di regali in una sola notte di Natale. Purtroppo era in ritardo e aveva bisogno di un aiuto per portare tutti i regali in una notte in tutto il pianeta. Allora Babbo Natale chiese aiuto a tutti i suoi Elfi che abitavano al polo Nord. Quella sera dopo aver consegnato unmilione novecentonovantanovemila novecentonovantanove regali ne mancava uno da consegnare in sud Africa a un bambino che aspettava il suo regalo. Babbo Natale era molto lontano, in Australia e grazie alle
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sue renne velocissime riuscì a consegnarlo in tempo e fece, così, felice il bambino Africano. - Victor -
Babbo Natale è nei guai Tutto accadde così, proprio così: la vigilia di Natale mi alzai dal letto. Ah scusate, non mi sono ancora presentato: sono Babbo Natale e vivo al Polo Nord, ma torniamo alla nostra storia. Allora, come dicevo, la vigilia di Natale mi svegliai, mi misi una maglia, dei pantaloni e una giacca rossa. Dopo andai nella sala dove i miei aiutanti, cioè i folletti, costruivano i giocattoli ma, quando arrivai, trovai una brutta sorpresa. I folletti non avevano ancora finito di costruire i giocattoli. Mi misi a piangere, poi però mi venne un'idea: chiesi a tutti gli animali del bosco di aiutarci e li diressi alla fabbrica. Per fortuna tutti insieme riuscimmo a costruire tutti i giocattoli in tempo. Così alla sera caricai tutto sulla slitta e, con un volo, io e le mie renne portammo regali e felicità a tutti i bambini del mondo. - Giulia -
Il berretto rosso di Babbo Natale E' un Natale nevoso: Babbo Natale dorme al calduccio sotto la sua copertina di pile, quando un regalo inaspettato piove dal cieli. Babbo Natale non crede ai suoi occhi: è un regalo tutto per lui! Si tratta di un piccolo berretto di lana rossa, purtroppo non lo può indossare perché ne possiede già uno. Allora gli viene l'idea di regalarlo a chi ne ha più bisogno, ma non sa a quale amico. La mattina seguente davanti alla porta di casa Babbo Natale trova un piccolo riccio infreddolito che gli chiede aiuto; ha tanto freddo e fame. Allora Babbo Natale, che è tanto buono, lo fa entrare a casa sua e lo mette davanti al fuoco a scaldarsi, poi lo saluta perché deve andare a portare in tutto il mondo i giocattoli che i bambini gli hanno chiesto. Alla sera quando ritorna cerca il suo amico perché vuole rifargli gli auguri ma non lo trova. A un certo punto sente un rumore e vede il suo berretto di lana rossa che si muove, corre a vedere e scopre che dentro ci sono tanti piccoli ricci nati nella notte di Natale! Babbo Natale è contento perché il suo nuovo berretto ha fatto da casa al suo amico riccio e alla sua nuova famiglia. - Francesco V. -
Babbo Natale è nei guai! Tutti gli anni Babbo Natale portava i regali ai bambini: leggeva le lettere dei bambini e nella sua fabbrica i folletti costruivano i giocattoli. Quella sera era quasi mezzanotte e Babbo Natale doveva partire. Un folletto magico e cattivo, che faceva finta di essere buono, svitò un chiodo dalla slitta. A.S. 2011/12
Babbo Natale salutò tutti, salì sulla slitta e si accorse subito che era rotta e, sorpreso, disse: “Strano che si è rotta la slitta, non mi era mai successo.”Allora Babbo Natale e i folletti tornarono dentro la fabbrica con la slitta e ci misero un'ora per ripararla. Intanto in città, un bambino di nome Charlie stava dormendo. Aveva chiesto in regalo tanti cioccolatini. La sua casa era grande e bella; vi avevano fatto un bellissimo albero di Natale. Il bambino aveva lasciato alcune cose da mangiare per Babbo Natale, che intanto era partito. Quando Babbo arrivò a casa di Charlie, si incastrò nel caminetto, cascò giù svegliando il cane che dormiva lì vicino, l'animale si spaventò e corse in camera del bambino, che si svegliò, andò in soggiorno e vide babbo Natale; Babbo Natale gli disse di non chiamare i suoi genitori, gli lasciò i cioccolatini e andò via. Charlie ritornò a dormire. Il folletto magico cattivo con una magia andò in città, vide Babbo Natale volare e con una magia gli fece perdere alcuni regali, ma Babbo Natale li recuperò e, finito il giro di regali, ritornò nella fabbrica e si mise a dormire. Nella notte profonda il folletto cattivo mise a soqquadro la fabbrica. Babbo Natale, si svegliò, vide il folletto cattivo e tornò a dormire. La mattina seguente Babbo Natale tornò a casa di Charlie e spiegò al bambino che doveva far diventare buono un folletto e gli chiese se voleva andare con lui e Charlie rispose di sì. Allora partirono per il Polo Nord. Arrivati, videro il folletto cattivo, chiamarono tutti i folletti buoni che dissero :”Questo folletto è cattivo”. Allora il bambino e Babbo Natale gli spiegarono che non è bello essere cattivi, perché si rimane senza amici. Allora il folletto si scusò con Babbo Natale e diventò buono. Babbo Natale riportò Charlie a casa e i due amici si salutarono. - Andrea -
Babbo Natale il giorno di Natale Era il giorno di Natale, quando udii un rumore; era proprio lui: Babbo Natale. Io volevo andarlo a salutarlo ma pensai che se lo facevo, lui andava via per timidezza, allora mi misi a dormire. Quando il giorno dopo mi sono svegliato, ho trovato cinque, sei regali per me e allora mi sono messo ad aprirli e sono riuscito a battere il mio record di cinque minuti. Ho giocato con i regali uno alla vola, finendo di farlo alle 16:00. Andando a dormire, mi sono accorto che sotto il letto c'era un biglietto con scritto: “Quest'anno ti sei comportato bene, quindi non ti ho portato carbone”. Di notte ho sognato Babbo Natale e i suoi elfi che lo aiutavano a fabbricare e a portare i regali. A me ha portato quasi tutto quello che avevo chiesto, anche se non mi sono comportato bene. - Federico -
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Il sacco di Babbo Natale
Manca un giorno a Natale
E' la Vigilia di Natale e come sempre Babbo Natale sta consegnando i regali a tutti i bambini del mondo. Mentre sta per calarsi nel camino di una casa, scivola sul tetto ghiacciato e il sacco gli scappa di mano e rotola giù dal tetto, finendo nel giardino dove c'è un cane di guardia cattivissimo. Quando Babbo Natale cerca di avvicinarsi per recuperare il sacco, il cane comincia ad abbaiare e ringhiare forte; allora arrivano in aiuto le renne parlanti. Mentre Babbo Natale distrae il cane, una renna, volando con la polvere magica, prende il sacco e lo riporta sul tetto dove c'è la slitta. Anche quest'anno per il bambini di quella casa il Natale è salvo! - Alice -
Ciao, sono Babbo Natale; sai chi sono? Se non lo sapete, io a Natale porto i regali a tutti i bambini del mondo in una sola notte. Oggi che è la Vigilia i folletti ce la stanno mettendo tutta per fabbricare i giocattoli. Intanto le mie renne stanno facendo stretching e massaggi rilassanti, per essere in piena forma; le aspetta un lungo viaggio per consegnare tutti i regali ai bambini, nella notte di Natale. Sarà una notte magica e piena di sorprese. Stefano il folletto, il mio aiutante principale,sta contando i regali e mi ha scritto una lista con tutti gli indirizzi dei bambini. Speriamo non dimentichi qualcuno! - Alessia -
Ho visto Babbo Natale Babbo Natale e il libro magico E' Natale. Babbo Natale ha già sistemato la slitta con tutti i regali e inizia a consegnarli a tutti i bambini del mondo. Quando ritorna a casa, toglie le briglie alle renne, che non stanno ferme, entra dentro e si siede davanti al fuoco, quindi si addormenta al caldo. Ad un certo punto Babbo Natale si sveglia, qualcuno aveva bussato alla porta, va a vedere ma non c'è nessuno, però si trova un pacco regalo davanti ai piedi. Legge il biglietto: “ Per Babbo Natale, il gattino Lulù”. Allora Babbo Natale apre il pacco e dentro trova un gattino grigio a strisce nere che dice : “Miao!”. Babbo Natale porta dentro il gattino e lo mette vicino al fuoco; il gattino Lulù, invece, si accovaccia sui piedi del suo padrone e si addormenta. Anche Babbo Natale si addormenta, ormai è notte. La mattina seguente viene svegliato da una leccatina da parte di Lulù sulla guancia. Ad un tratto, con una zampetta Lulù tenta di tirare su il tappeto. Babbo Natale all'inizio non capisce, ma poi intuisce cosa vuole comunicare il gatto, così si china e tira su il tappeto; sotto c'è una botola. Essendo buio, prende una candela e l'accende, scende le scale e si trova in un corridoio un po' illuminato con pareti di pietre bagnate. In fondo al corridoio c'è una stanza con una finestra e con al centro un libro. Babbo Natale apre il libro,dentro ci sono tante formule magiche e tra queste ce n'è una che ha il potere di far volare le renne o di farle stare ferme. Allora Babbo Natale prende il libro e lo porta su e, quando arriva in cucina, decide di provare la formula trovata: esce e assieme al suo gatto scioglie l'incantesimo di poter far volare le renne. Finalmente le renne stanno ferme! - Sofia -
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Babbo Natale doveva consegnare i regali a tutti i bambini. Arrivò in città e consegnò un paio di regali. Dopo un po' dovette consegnare il mio e quando arrivò vicino a casa mia, scese dal camino e io lo vidi. Poi arrivò anche suo fratello che aveva i super poteri. Appena lo vidi, chiamai mio papà e mia mamma. Dopo un po' decisi di farli vedere la mia casa. Giocammo un po', poi mi diedero il regalo e se ne andarono via. Fui felicissimo di aver conosciuto Babbo Natale! - Marco -
Babbo Natale indaffarato Ogni Vigilia di Natale Babbo Natale porta i regali ai bambini di tutto il mondo. Quella notte Babbo Natale era molto indaffarato. Quando partì con la sua slitta, aveva con sé cinque renne trainate da una corda luccicante e un sacco di regali che tanti bambini avevano chiesto. Nella casa di un bambino, dove era entrato per consegnare un sacco di regali, trovò un pandoro per lui, lo mangiò e consegnò tutti i doni. I bambini si svegliarono entusiasti e trovarono i regali. Fu il Natale più bello di tutti! - Simone -
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Le renne ammalate Arrivò la tanto attesa Vigilia di Natale e Babbo Natale quella mattina si svegliò presto. Andò a salutare le renne ma, quando le vide, si accorse che stavano male. Tutto preoccupato le misurò la temperatura: avevano tutte la febbre altissima. Tutto preoccupato, corse a chiamare il dottore Vito. Il dottore arrivò subito e preparò una tisana magica e, per fortuna, le renne nel pomeriggio guarirono completamente. Per nostra fortuna, Babbo Natale riuscì a consegnare tutti i doni ai bambini. - Anna -
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NATALE NEL… (IL NATALE VISTO DA NOI) – a cura delle classi VA e V B –
I ragazzi delle classi quinta hanno immaginato come potrebbe trascorrere il Natale in alcuni luoghi, ambienti, momenti storici e non solo… Natale… a casa mia Il Natale a casa mia è sempre vivace, perché tutti si vogliono bene… In questo periodo papà arriva presto dal lavoro e mi piace preparare e addobbare l’albero di Natale con lui! Ma la parte più bella è la Vigilia di Natale, quando tutta la famiglia è riunita assieme e soprattutto quando si aprono i regali e tutti si dicono grazie e si sbaciucchiano a vicenda… Quando si gioca a tombola, io sono sempre il primo a dettare i numeri e certe volte giochiamo a Risiko! (un gioco di guerra, strategia e intelligenza). A tarda sera ci salutiamo e andiamo nel nostro lettuccio: ma noi, prima di dormire, baciamo la fronte di Gesù e io resto sempre sveglio fino a tardi perché voglio vivere quello speciale momento di grande felicità, godendomelo facendo delle preghiere in ginocchio davanti a Gesù. Infine vado a dormire con felicità, pensando a Gesù in cielo e pensando di avere l’onore di stare beato al suo fianco… - Massimo - V B
Natale… C’era una volta un bambino che amava i giocattoli e odiava fare i compiti! I genitori erano disperati, perché non voleva lavorare… Così, per evitargli distrazioni, non gli compravano mai nessun dono. Si avvicinava il Natale e lui scrisse a Babbo Natale una letterina, dove gli chiedeva di avere tanti bei giochi e, in più, di non avere compiti da fare… La mise sotto l’albero e aspettò. L’ultimo giorno di scuola prima delle vacanze di Natale il maestro non venne a scuola e così non ebbe compiti da fare! La notte di Natale trovò tanti giocattoli sotto l’albero! Così tutti i suoi desideri furono esauditi e passò il Natale più bello della sua vita… - Gianluca - V B
Natale… nel Cuore Natale, questa parola ossessiona ogni cuore che sa amare… Ma, anche dentro quello dei più malvagi esseri, c’è un briciolo di amore e affetto per il Santo Bambinello nato a Betlemme: Gesù. In attesa del Natale, anche le particelle più piccole che compongono l’acqua sono in festa, anche se non hanno un cuore, ma Dio ha pensato di donare anche a loro un po’ di quello Spirito natalizio che, in attesa della venuta del Salvatore, ci guida durante l’Avvento. Natale vuole dire tolleranza, amore, famiglia e, appunto, pace nei cuori. Girovagando per le strade, si possono avere dimostrazioni di amore dappertutto: i genitori dei bambini che vorrebbero dei regali in più, le commesse dei negozi che fanno sconti più grossi e le canzoncine natalizie che si sentono dappertutto… Questo è il Natale: amore nei cuori! - Alessia - V B
Natale… nel mare In fondo al mare i pesci trascorrono il Natale così… Per l’albero di Natale preparano un’alga verde o rossa e la decorano con conchiglie, sassi colorati e stelle di mare. Per le luci usano il plancton luminescente… All’avvicinarsi della Vigilia c’è molta frenesia tra i pesci per cercare il regalo giusto per amici e parenti. I pesciolini piccoli ricevono i regali da Babbo Pesce, che ha una conchiglia trainata da due cavallucci marini e li consegna tana per tana la notte di Natale. Il regalo più bello che un pesciolino può ricevere è una perla o una conchiglia rara… Sergio - V A
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Natale… tanti anni fa Tanti anni fa, in un paese di alta montagna che si chiamava Guerraneri, una città cupa e con le case in rovina, il Natale era una festa molto brutta, ma bella per loro… Quegli strani mostri per Natale andavano in altre città per guerreggiare e, visto che vincevano sempre, si prendevano anche qualche schiavo per fargli svolgere i lavori più umili. Un giorno passò di lì un signore molto strano, perché era vestito di rosso e con un cappello che finiva con un pon-pon bianco. Aveva un sacco pieno di addobbi, che cominciò a mettere sulle case, ma tutti ovviamente gli diedero contro. Lui allora pronunciò la parola “Natale” e tutti i mostri diventarono persone normali: da allora in quel paese il Natale dei Pacirossi, il loro nuovo nome, è solo un giorno in cui aiutare i poveri ed essere felici! - Martina C. - V A
Natale… nel bosco Pensate forse che il periodo d’Avvento nel bosco sia triste, perché tutti sono in letargo e non c’è nessuno? Se la pensate così vi sbagliate di grosso! A dicembre il bosco è molto allegro, soprattutto a Valle Natalizia… In questa valle ogni inverno arrivano animali da tutto il mondo, per assistere alla grande fiera: è tradizione che ognuno porti qualcosa dal suo Paese d’origine, però è obbligatorio metterlo in vendita. È tradizione anche assaggiare almeno una torta di mele della zia Topina: lei è la pasticcera della valle! Il giorno prima dell’inizio dell’Avvento nella grande vallata vengono montati sette alberi in fila: ogni animale è poi libero di portare addobbi, purchè in tema con il Natale. Il Comune di Valle Natalizia dona ogni anno un po’ di soldi per le luci nelle strade: queste vengono accese solo il 24 dicembre. Nella Santa Notte tutti i cittadini si trovano nella radura del bosco, per scambiarsi doni e affettuosi auguri, bevendo il vino cotto, caldo e profumato. - Lupo - V A
Natale… nel castello Tanto tempo fa, in un castello fatato, abitava un principe di nome Augusto: era molto severo e odiava il Natale, ma un giorno accadde un fatto straordinario… Augusto se ne stava sulla sua poltrona a guardare la televisione, quando una povera vecchietta bussò alla porta e disse: “Aiutami ragazzo, sono povera e non ho da mangiare!” Augusto rispose: “Vattene via vecchia!” “Ma signore, mi aiuti…” supplicò la donna. “Sentiamo, cosa dovrei offrirle?” chiese il principe. “Vorrei solo un pezzo di pane”, rispose la signora. Dopo questa lunga discussione, il principe chiuse la porta in faccia alla povera vecchietta, dandole soltanto una briciola di pane. Il giorno dopo una principessa di nome Ariel andò a trovare il principe. Augusto si innamorò di lei a prima vista, ma poteva sposarla ad una sola condizione: doveva dare almeno due pani interi ai poveri… Il principe disse: “Io darò un pezzo di pane ai poveri, ma tu mi sposerai?” “Certo Augusto, anch’io mi sono innamorata di te… Raccontami un po’ il tuo carattere…”, rispose la principessa. “Va bene… Io sono una persona molto severa, per questo non ho mai avuto amici, ma la cosa più brutta è che odio il Natale…”, spiegò il principe Augusto. “Ma come fai ad odiare il Natale?”, chiese allora la principessa Ariel. “Non mi piacciono le luci colorate, gli alberi…”, disse il principe. “Se mi vuoi sposare,” spiegò la principessa “devi farmi vedere che stai cambiando…” Passarono i giorni e il Natale ad Augusto stava iniziando a piacere… Decise di organizzare una festa: andò in un bosco e tagliò un pino, poi lo portò al castello e lo abbellì con palline colorate e luci… Mise anche ghirlande da tutte le parti: sulle porte, sulle finestre… Chiamò tutti gli abitanti del paese e disse loro: “Voglio scusarmi con voi e per questo ho organizzato una cena di Natale.” Ovviamente invitò anche Ariel: quando la principessa arrivò al castello rimase sbalordita! Il principe Augusto era molto felice, perché Ariel era venuta al castello e le disse: “Io non ti chiedo di sposarmi, l’unica cosa che desidero è stare con la mia gente nella notte di Natale…” “Hai proprio ragione!”, rispose la principessa “Il Natale è la cosa più meravigliosa del mondo…” - Martina F. - V A
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Natale… d’incontri speciali Mi ricordo lo scorso Natale, stavo passeggiando lungo la riva del mare a Barcola… Mia sorella Marianna mi spaventò e io caddi in acqua: vidi una sirena che aveva all’incirca la mia età e la osservai: era spaventata, così uscimmo fuori dall’acqua. Parlai un po’ con lei e mi disse che era la regina delle sirene… Io mi meravigliai, non avevo mai visto una sirena! Le dissi che stavo facendo la passeggiata di Natale con mia sorella, lei mi chiese cosa fosse il Natale e io glielo spiegai… La cosa che le piacque di più fu la gioia di stare in famiglia e così decise che, quando sarebbe ritornata dal suo popolo, avrebbe fatto festeggiare il Natale anche a loro. Dopo un po’ i miei genitori mi chiamarono, io andai da loro e lei ritornò nel mare… Io pensai che lei mi avesse fatto un dono speciale, quello di credere nell’esistenza delle sirene e fui molto contento… Giacomo - V A
Natale… nelle strade I posti sono tanti per prepararsi al Natale: a casa facendo il Presepe e l’albero di Natale, a scuola studiando poesie e canti, ma anche per strada, tra tanti negozi e bancarelle… C’è tanto trambusto, il posteggio è rarissimo, mille luci e mille colori illuminano le strade con scintillanti cascate o enormi fiocchi di neve. I bambini presenti schiacciano il naso sulle vetrine dei negozi, stracolmi di magnifici e colorati giocattoli: un divertente trenino che va su e giù per i monti, una Barbie che va in tandem con la sorellina Chelse, morbide tigri, conigli, papere, foche, orsi, istrici, tassi, cani e gatti di tanti colori e dimensioni, ruote panoramiche che girano e draghi che sputano fuoco! In strada il freddo è pungente e i bar sono pieni di persone che ordinano soprattutto la cioccolata calda con un’espressione festosa sul viso, appoggiando le borse colme di regali impacchettati. In questa stagione tutti sono eccitati e, attraversando anche solamente una strada della città, lo si può capire: c’è chi è allegro, chi è agitato, chi infreddolito, chi felice… È fantastico il Natale! - Beatrice M. - V B
Natale… nella casa di Babbo Natale! Ogni anno i folletti di Babbo Natale devono aiutarlo a preparare i doni. Nella sua casa c’è molta allegria tra i primo e il 24 dicembre: ognuno aiuta felicemente, ad esempio Madre Natale aiuta il marito a scegliere i doni e a impacchettarli… In estate erano state prese altre renne dal bosco, naturalmente guardando le loro caratteristiche. Le renne che stanno da tanto tempo nella scuderia di Babbo Natale sono: Ballerina, Freccia, Donato, Fulmine, Felix, Salterello, Donnola, Cometa e Cupido… Mancano dieci giorni alla Vigilia di Natale e i regali non sono tutti pronti: nella casa c’è anche troppo disordine ed è difficile lavorare! Nonostante la speranza che arrivi presto la Vigilia, il tempo è poco ma Babbo Natale non si perde d’animo: lui e i suoi aiutanti Folletti stanno lavorando sodo per finire di preparare tutti i doni… Finalmente! Il momento della Vigilia di Natale è arrivato! Nella casa di Babbo Natale non si fa altro che pensare alla consegna dei doni ai bambini: sta per iniziare il magico momento, sono le otto di sera e Babbo Natale parte con le sue renne per portare i pacchi ai bimbi che li aspettano con impazienza… Le magiche renne, mentre volano, lasciano con i loro zoccoli la polverina magica, che serve per non fare rumore quando atterrano sulle case per lasciare i doni ai bimbi della Terra… Babbo Natale, nei giorni seguenti, riceve sempre centinaia di migliaia di lettere di ringraziamento. La letterina che è sempre piaciuta di più a Babbo Natale è quella che anni fa ricevette da un bambino che gli aveva scritto: “Ho visto in cielo una striscia luminosa, eri tu, Babbo Natale. Finalmente, per la prima volta, ti potevo vedere… Ero così eccitato, mi sei sempre stato caro per i doni che mi hai fatto, sempre quelli che scrivevo nella letterina… Grazie Babbo Natale, grazie infinite! Spero che riuscirò a rivederti…” Questa è una delle lettere più belle che ha ricevuto Babbo Natale, è la più commovente. Ogni anno ne arrivano diverse, Babbo Natale è felice dei ringraziamenti e continua a portare i regali ai bambini con il cuore puro… Laura - V B
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Natale… nel mare Il Natale nel mare è una cosa speciale, molto speciale. I pescatori fanno pace con i pesci e li liberano. I calamari e le seppie si corteggiano una con l’altro, si regalano pesciolini e piccoli crostacei, sotto riva. È una grande festa nel mare, per tutti, i piccoli e i grandi. Gli squali si divertono e lottano fra loro correndo: squalo bianco vs. squalo toro, squalo tigre vs. squalo martello ... Il pesce pappagallo con i suoi fantastici colori lascia il posto al pesce LUNA, di colori bianchi, rosa e marrone chiaro. Questo è il Natale negli oceani e nei mari, Pesce Natale, un grande mangione di molluschi, porta i regali ai buoni. Evviva !!!!!!!!!!! - Sebastiano - V B
Natale… nel mondo In una cittadina di nome Poorcity, si trovava una casetta piccolina piccolina, dove abitava una famiglia composta da padre e figlia. Il padre, di nome Paolo, lavorava come pasticciere, invece la figlia Clarissa si occupava della cassa. Paolo, per Natale, voleva fare un bel regalo a sua figlia, ma non aveva abbastanza soldi e lo stesso Clarissa… Arrivò il Natale, ma nessuno dei due aveva potuto comprare nulla all’altro. Allora Clarissa disse al padre: “Non preoccuparti per me, l’importante è che stiamo uniti in questo giorno di Natale!” Suo padre sorrise e le disse che aveva ragione, anche se non avevano banchetti o cose del genere… Dall’altra parte della città, intanto, c’era una famiglia che non apprezzava il Natale, anzi l’odiava. Per loro era solo uno stupido passatempo, per mangiare e ricevere i regali… Ma il Natale non è questo: il Natale è stare insieme alla famiglia, ai parenti, ma è soprattutto la nascita di Gesù, il nostro Salvatore! - Giulia - V B
Natale… nel bosco Passare il Natale nel bosco è molto bello, perché gli animaletti che vivono sugli alberi li decorano; quindi sembrano quelli che si addobbano nelle case. Ognuno di essi è illuminato da una pallida luce che proviene dalla Luna; sono ricoperti da una lieve brina che, illuminata dalla luce lunare, li fa sembrare piccoli cristalli. A Natale fa freddo, perciò gli animali del bosco si radunano al centro di esso per riscaldarsi. Ognuno di loro ha un regalo da dare a chi vuole, però se li scambiano solo a mezzanotte: sotto le stelle che fanno da piccoli riflettori lucenti. Finito il raduno, vanno a riposarsi nei loro freddi rifugi. - Mattia - V A
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Natale… nel castello fatato Il 24 di dicembre le fate del castello I.A.D.B.N. che voleva dire CASTELLO IN AIUTO DI BABBO NATALE erano molto indaffarate per i preparativi dei regali, oltretutto il giorno dopo era Natale! La fata superiora, di nome Cristallina, stava osservando attentamente che tutti i regali fossero impacchettati bene. Le fatine lavorarono fin la mattina dopo senza sosta. Alle 11 di mattina venne Babbo Natale che disse: “Oh oh oh, buon natale a tutti! Vedo che avete preparato tutti i regali. Visto che siete state così brave vi meritate un bel sonnellino… Buona notte! - “Buona notte!” risposero le fatine. Babbo natale a mezzanotte partì per consegnare tutti i regali. Una fatina, ancora sveglia, si accorse però che un regalo non era stato consegnato: disse tutto al folletto del castello e lui rispose: “Un modo c’è!” Le mostrò la slitta di riserva e le disse: “Se vuoi possiamo salirci e portare il regalo!” Così partirono ed in pochi minuti arrivarono a destinazione: portarono il regalo sotto l’albero e se ne andarono. La missione era riuscita!!! - Elisabeth - V A
Natale… nel cielo Si sa, il Natale è una cosa speciale, il più bel regalo che Dio ci potesse mai fare, ma che non si può impacchettare. Le stelle chiedono al Sole un po’ di luce per illuminare il cuore di chi, la luce, non sa che cosa sia. Ma nessun astro è regale come la Cometa: ogni anno si ravviva la sua coda con batuffoli di nuvola tempestati di diamanti! Quando scorrazza per il cielo, i cuori avvolti nel ghiaccio maligno vengono mutati. La Cometa, con il suo calore e splendore scioglie la fredda barriera dei cuori ammalati e li riscalda. Eh,sì, anche il cuore si può ammalare ed anche di malattie molto gravi: odio,gelosia, angoscia, rancore… Ma la cometa sa come curare tali malattie: basta usare l’amore, l’affetto, il perdono e la tolleranza. La stella Polare, ad ogni Natale, è sempre elegante nel suo abito d’argento, ornato con un alone di aurora boreale e felicità. Anche i fiocchi di neve che cadono lievi dalla loro casa, le nuvole del cielo, si intristiscono se non trovano persone gentili nel mondo. La gentilezza è, infatti, il loro principale nutrimento. Ecco perché sull’Everest, in Asia, nevica tanto: il popolo asiatico ama e rispetta la natura e la ringrazia per quello che ci offre. GRAZIE NATALE! - Isabella - V A
Natale… in Australia Qualche anno fa ho avuto la fortuna di incontrare degli amici dei miei genitori che venivano all’Australia. Sono rimasto affascinato dai loro racconti: quanti animali affascinanti vivono in Australia! Che paesaggi incontaminati! Ma quello che mi ha colpito di più è stato un loro racconto sul Natale. Qui da noi a Natale si va in montagna, fa freddo e si scia. In Australia invece è estate e la gente festeggia in spiaggia. Si fa il bagno, ci si abbronza, si va in barca a vela… Anche Babbo Natale non arriva sulla slitta trainata dalle renne ma si fa accompagnare dai canguri nel cui marsupio ci sono i regali. Devo confessare però che questa cosa mi è sembrata un’invenzione degli amici della mamma… Non so se mi piacerebbe trascorrere il Natale in Australia, perché per me il Natale è la neve, il caminetto acceso e l’albero di Natale con i regali sotto… - Riccardo - V A
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Natale… nel bosco incantato Nel mondo della fantasia c’è un bosco incantato, molto famoso in tutte le parti del mondo. Come tutti sanno lì ci sono elfi, fate, gnomi, streghe, stregoni, orchi, troll, animali magici… Di tutto e di più! Ma nei libri nessuno ha mai descritto come può essere un bosco incantato a Natale: sarò io la prima a raccontarvelo! L’altro anno a Natale sono andata nel bosco incantato ed era tutto candido, bianco, tranquillo. Vidi delle lunghe, lunghissime orecchie e un secondo dopo mi ritrovai un coniglio tra le braccia che mi leccava, leccava e io urlai: “Orecchia! Da quanto tempo!” (se non lo avete capito Orecchia è il nome del coniglio…). Il coniglio (ovviamente magico) urlò anche lui: “Anna! Finalmente sei tornata!” Ci abbracciammo fortissimo e ci avviammo insieme verso una meta sconosciuta. Intanto facevo tante domande a lui e lui faceva tante domande a me. Parlavamo dei tanti mesi in cui non c’eravamo più visti. Orecchia mi invitò ad un banchetto di Natale e io accettai. Lui premette una roccia e si aprì una botola, dal nulla. Scendemmo per le lunghe scale a chiocciola e arrivammo nel VERO bosco incantato, perché quello di prima era solo un bosco normale. Gli alberi erano tutti addobbati da luci e palle, le strade erano illuminate e in cima alla grande quercia avevamo messo anche una grande stella, mentre ai piedi del tronco c’era un bellissimo presepe: la statuette si muovevano, l’acqua del pozzo spuntava dal nulla, gli animali emettevano i loro versi, gli alberi ballavano e infine le persone che lo ammiravano potevano rimpicciolirsi e visitare il villaggio. Gli animali del bosco incantato nelle loro grotte preparavano tutto: le loro abitazioni erano piene di luci colorate e foglie di abete: era tutto perfettamente in ordine. Avevo salutato tutti: Fulmine, la lepre, Cip, l’uccellino, Ciop, suo fratello, Cric e Croc, i due scoiattoli, Balto, il lupo, Arces, il cervo volante della slitta di Babbo Natale, Fox, la volpe, Teddy, l’orso… Finalmente arrivammo alla casa di Orecchia. Profumava di carote, era semplice ed era, come sempre, ordinata. Preparammo la tavola e, arrivati tutti gli ospiti, iniziammo a mangiare. Ci furono tante cose buone da mangiare e, per dolce, c’era una specialità molto natalizia: un presepe di zucchero sopra una torta Sacker (proprio la mia preferita!). Finito il banchetto ci furono i regali, tantissimi regali, per tutti gli animali del bosco. Dopo la festa tutti gli ospiti se ne andarono e Orecchia mi invitò a dormire per una notte a casa sua. Il giorno dopo andai a visitare l’altra parte del bosco, dove vivevano gli gnomi , le fate, le streghe, i folletti, gli orchi, i troll, i mostri… Tutti gli abitanti mi piombarono addosso, chiedendomi dov’ero stata, perché ero stata tanto via… La fata Jenny mi invitò ad una festa, perché lei era nata a Natale. Allora ci andai e ci divertimmo un mondo, c’erano tutti, tutti quelli che vivevano in quella parte del bosco. Mangiammo la torta che era alla frutta e glassata sopra con un miscuglio che aveva inventato la famiglia della festeggiata. Mangiammo, bevemmo e giocammo finché arrivò notte e andai a salutare tutti, tutti quelli che vivevano nel bosco incantato. Ecco, vi ho raccontato com’è il bosco incantato a Natale! - Anna - V B
Natale… nel castello reale C’erano una volta un re e una regina che abitavano in un castello. Prima di Natale la regina chiese al re se il 25 dicembre poteva invitare a pranzo qualcuno che conosceva. Il re non era assolutamente d’accordo, allora litigarono e la regina provò a chiamare le sue amiche, ma il re la sorprese e le fece posare il telefono… I due litigarono nuovamente e la regina disse che non era solo lui a decidere, quindi chiamò le sue amiche davanti a lui invitandole. La sera tutte le amiche andarono nel castello a festeggiare il Natale, arrivarono con molti regali e iniziarono ad aprirli buttando tutte le carte per aria. Alla fine il re e la regina fecero pace e il re si unì alla festa con tutte le amiche di sua moglie. - Angelica - V B
Natale… nel bosco Il Natale nel bosco è sempre allegro anche se c’è sempre un via vai per preparare la festa e addobbare il grande albero, cioè un albero alto e robusto intorno a cui si balla e si festeggia. Si festeggia di sera, perché tutto il giorno è dedicato ai preparativi: le farfalle addobbano l’albero, aiutate dagli scoiattoli che fanno avanti e indietro da un albero all’altro mentre gli altri animali terreni preparano un banchetto molto invitante. È faticoso ma alla fine anche soddisfacente, perché uno spettacolo così non si vede tutti i giorni: luci, ghirlande di fiori e frutti di ogni genere! Sarebbe bello festeggiare un Natale così, ma in città è tutta un’altra cosa… - Jacopo - V B
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Natale… nel circo Ogni Natale nel circo, ciascun componente si prepara per questo avvenimento. Gli addestratori allenano gli animali nei diversi numeri: il salto nel cerchio di fuoco del leone, le foche che saltano sopra a mobili; ma ci sono anche alcune persone, come gli equilibristi, i pagliacci, o quelli che cavalcano i cavalli, che si prodigano per addobbare il tendone. C’è chi prepara la platea per il pubblico, chi appende gli addobbi natalizi e chi prepara dolcetti da offrire ai bambini che saranno presenti allo spettacolo. Fuori dal tendone ci sarà la macchina per fare lo zucchero filato di tutti i colori; addirittura il cassiere si è travestito da Babbo Natale con berretto e barba lunga… Gli fa compagnia una vera renna con un grosso fiocco rosso e una campana e quando si muove c’è una musica da vera festa !!! - Roberta - V A
Natale… nel mare Io ho sempre immaginato come potrebbe essere il Natale in fondo al mare: pieno di pesci lanterna, uniti tra loro da un’alga molto lunga come fossero luci natalizie, i coralli come alberi di Natale e Pesce Natale al posto di Babbo Natale. Nella città sottomarina ci sono i pesciolini che cantano in coro brani Natalizi e i pesci adulti seduti sopra a magnifiche conchiglie che li ascoltano con attenzione. Le signore pesciolone sono ben vestite con abiti eleganti e pelliccette fatte di perle, conchiglie, coralli ed alghe. Anche i ristoranti e altri locali sono molto belli ed eleganti. Tra i pesciolini che aiutano Pesce Natale a portare i regali nelle case del villaggio, c’è una pesciolina di nome Ariel, molta timida. Ariel ha un simpatico granchietto in mano, di nome Crispy: è il suo animaletto domestico… Il 25 dicembre, giorno di Natale, tutti i pesciolini, grandi e piccini, si radunarono per incontrare Pesce Natale e ricevere i regali. Tutti ottengono uno o due doni, ma Ariel non ha ancora ricevuto nulla . “Ce ne sono ancora due, per chi saranno?”, esclama Pesce Natale. Ariel inizia a sperare, incrocia le pinne e sente Pesce Natale dire forte: “Queste sono per te, Ariel, perché sei una pesciolina buona, brava e gentile; e questo, invece, è per te, Crispy, perché sei un bravo granchietto!” In quel momento una montagna di regali sommerge Ariel e lei esplode di gioia! - Matilde - V A
Natale… nel bosco In una casetta, che si trova in alta montagna, si intravede dalla finestra, nell’interno, un albero di Natale ed un fuoco invitante. All’esterno, tutt’intorno è bianco per la neve caduta nei giorni precedenti; il silenzio è profondo. Dal bosco, piano piano arriva un lupo che si avvicina alla casa e si ferma nei pressi della porta. Dopo un po’, lentamente, si avvicina una lepre e si ferma distante dal lupo; passa qualche ora e nei pressi della casa si trova, fermo davanti alla finestra, un gruppo di animali come: l’orso, il tasso, lo scoiattolo, il riccio e il topo. Ancora altri come il cervo, lo stambecco, il camoscio e qualche passero, si sentono uniti per l’atmosfera natalizia. Dal cielo arriva una slitta trainata da quattro renne con sopra Babbo Natale che porta dolci per tutti. Diventati amici per una notte, gli animali entrano nella casetta, dove stanno al caldo vicino al fuoco e condividono con armonia i dolci e l’amore. - Pierluca - V B
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A.S. 2011/12
Natale… nel cielo A Natale, nel cielo, gli angeli cantano inni gioiosi, vestiti di rosso e di blu gridano in coro: “Alleluia, Alleluia, oggi è nato il Salvatore!” Riempiono di stelle tutte le nuvole, addobbano il cielo con nastri colorati e fiocchi argentati. Recitano belle poesie, ascoltano musiche festose, suonano la chitarra e, a ritmo di rock, ballano scatenati. Fanno un salto sulla Terra, visitano ogni casa, riempiendola di atmosfera natalizia; con la polvere di stelle illuminano tutte le chiese e con un secchio spolverano la città di neve. Al mattino, sbalorditi, gli angeli trovano dei regali sotto l’albero fatto di panna e ringraziano il buon Gesù per i doni ricevuti con una canzone: NOI ANGELI CANTIAMO È NATO IL SALVATORE OH, GRAZIE BUON GESÙ PER I REGALI A NOI DONATI GRAZIE, GRAZIE! OH GRAZIE!
Natale… nel corpo umano È già Natale, tutti festeggiano, anche i microscopici esserini presenti nel corpo umano. Le cellule ballano, i nervi suonano la chitarra, i globuli bianchi danno i regali ai globuli rossi e viceversa. Il sangue addobba il corpo e prepara lo spinalbero: l’albero sulla spina dorsale. Ma la vera festa sta nel cuore dove le emozioni scalpitano, in attesa di viaggiare nel mondo. L’affetto e la gioia giocano a carte e bevono spumante, l’allegria e la felicità aprono i regali e fanno il presepe e infine l’amore, che sta sempre da solo, perché è timido, quando arriva il momento di sfoggiare la sua bontà e la sua generosità, diventa un’esplosione di colori e allegria. Ognuno festeggia come vuole il Natale, ma l’amore quel giorno è in tutti cuori. - Alice - V A
Natale… nell’anno zero Il Natale nell’anno zero non era ancora conosciuto. Un giorno, il 25 di dicembre, arrivarono sulla Terra quattro angioletti, ognuno con il colore del vestito diverso: uno era bianco, uno rosso, uno blu e uno viola. A quei tempi le persone erano malvagie e cattive. Gli angeli capirono il perché di quella malvagità: non festeggiavano il Natale! Insegnarono le buone maniere a tutti, ma non serviva a niente. Gli angeli cercavano di fare di tutto ma niente, serviva solo un miracolo! A mezzanotte in punto nacque Gesù Bambino, Figlio di Dio, nato a Betlemme: era successo il miracolo!!! Le persone, vedendo Gesù, diventarono buone: ecco perché a Natale diventiamo sempre PIÙ BUONI… - Eugenia e Francesca - V B
Natale… sotto il mare Tanto tempo fa un uomo con la sua truppa si perse nel mezzo dell’Oceano. Il capo della truppa, nuotando per cercare un’isola, avvistò un veliero abbandonato e ci salì. Senza perdere tempo, con il veliero iniziò a cercare almeno una striscia di terra. Dopo ore ed ore al marinaio venne fame ed iniziò a cercare sul veliero se c’era una cucina con del cibo. Ad un tratto vide un bel sacco con su scritto “pane”, andò di corsa verso il sacco, ma dentro ci trovò solo due panini. Provò ad annusarli per sapere se sapevano di buono o di muffa e per fortuna erano ancora buoni. Mangiò e continuò nella navigazione fino a quando vide una piccola isola: appena si avvicinò alla terra arrivarono degli indigeni che lo rinchiusero e lo buttarono in mare. Cercò di risalire, respirando l’aria da un vaso di vetro trovato sott’acqua. Risalì e con astuzia riuscì a tagliare la catena. Nuotò e nuotò in cerca di cibo, fino a trovare una città sottomarina: lui non sapeva se era un sogno o no però ci andò ugualmente. Vide mercati e case, incontrò il re di quella città e gli chiese dov’era finito. Il re gli disse che era la “città perduta”. Il governatore gli procurò una casa e dei soldi. Siccome era il 24 dicembre, il marinaio chiese al re se avessero festeggiato il Natale, ma il re non era a conoscenza di queste festa ed il marinaio gliela spiegò: al re sembrò una cosa molto bella e disse a tutti i cittadini di prepararsi per la festa. In un paio d’ore tutti riuscirono a preparare il presepe ed anche l’albero di Natale: a mezzanotte tutti gli abitanti, tenendosi per mano, cantarono canzoni natalizie per il bambino Gesù. Il giorno 25 tutti erano molto felici e ringraziarono il navigatore che disse anche che il 25 dicembre sarebbe arrivato Babbo Natale, un vecchietto con la barba lunga, bianca e con un vestito rosso, che regalava doni a tutti i bambini. Allora tutti i bambini alzarono lo sguardo al cielo, lo videro e tutti insieme cantarono. Il giorno di Natale fu scritta la storia di un marinaio che portò ai cittadini della città perduta il Natale. Da quel giorno, ogni 25 dicembre, tutti si prepararono a festeggiarlo cantando canzoni natalizie attorno al presepe e all’albero di Natale, ricordando il vecchio marinaio arrivato da lontano. - Leonardo - V A A.S. 2011/12
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Natale… nel bosco C’era una volta, poco tempo fa, anzi pochissimo, un capriolo di nome Neve che viveva nel bosco con la sua mamma. Purtroppo in questo bosco arrivarono i cacciatori, che uccisero molti animali. Tra questi c’era la mamma del capriolo, che fu solo ferita e salvata dall’arrivo del guardiacaccia, il quale la portò in tutta fretta in un ospedale per animali. Pian piano, mentre la madre guariva, il cucciolo soffriva il freddo e la fame sotto la neve, non aveva nemmeno una tana sicura dove ripararsi. Le sue giornate erano lunghe e tristi e piangeva perché pensava che la madre fosse morta. Arrivò Natale e, mentre tutti gli animali della foresta erano in festa, il piccolo capriolo chiese a Babbo Natale di ridargli la mamma. Non aveva finito la sua supplica che un rumore tremendo fece tremare tutto il bosco: stava arrivando un grosso spazzaneve seguito da una macchina e, quando si fermarono, da quest’ultima uscì la madre del piccolo. I due si corsero incontro, alzarono entrambi gli occhi lucidi di lacrime al cielo e festeggiarono il Natale più felici che mai… - Raffaele - V A
Natale… nel castello In un castello, lontano dal paese, viveva la strega Gelsomina: era molto cattiva, per questo tutte le persone le stavano alla larga. Quando i bambini andavano a letto, Gelsomina entrava nei loro sogni e li faceva diventare incubi. Solo a Natale Gelsomina era buona, non faceva brutti scherzi a nessuno. Un giorno, però, si stancò di provocare queste paure ai bambini: da quel giorno Gelsomina divenne buona. La sua casa era piena di sgargianti colori, alberi addobbati con luci che brillavano e fiocchi argentati. Ancora oggi Gelsomina dona regali ai bambini a Natale… - Luna - V A
Natale… nel cielo Ogni Natale tutti gli angeli del cielo sono felici più di ogni uomo: attendono la nascita del Bambino preparando i canti che intoneranno alla nascita di Gesù. Sono impazienti e aspettano il momento in cui l’arcangelo Gabriele andrà sulla Terra a chiamare i pastori. Gli angeli più piccoli volano con cesti di luce e distribuiscono la pace nei cuori degli uomini; poi devono accendere la stella cometa per guidare i Re Magi. Prendono una stella, poi accompagnano un raggio di sole dietro l’astro e questo brilla più del normale. Finalmente il figlio di Dio è nato e gli angeli accorrono contando gioiosi per accogliere il loro e il nostro Signore! - Elisabetta - V A
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- dicembre 2011 -
A.S. 2011/12
SALUTI E AUGURI!!! Per concludere alcune foto delle classi addobbate per il Santo Natale e del nostro Concerto natalizio...
A.S. 2011/12
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