Periodico mensile della Coop Lombardia Comitato di Redazione Antonio Bertolini, Sergio Ferrarlo, Sergio Ghiringhelli, Marco Maggi, Oddino Magnani, Daniele Moltrasio, Ugo Pinferi, Enrico Rossi, Adolfo Scalpelli, Elio Susani, Giorgio Vozza
Associato alla Unione Stampa- Periodica Italiana
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Franco Malaguti Maria Rosa Torri Disegni: Giulio Peranzoni
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Editrice Coop Lombardia Viale Farnagosia, 75 ' 844721 AU142 Milan° C},
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Comitato Regionale Lombardo
Stampa Coop "Il Guado" Corbetta (M1) - Tel. 02-9794461/2 Spedizione in abbonamento postale gruppo 111/70. Autorizzazione del Trib. di Milano n. 144 del 14 aprile 1982
La carta di Quale Consumo è di bassa qualità per la stampa ma di alta qualità ecologica. E tutta riciclata.
Cooperative di consumatori
i velliccEte Il pre-consuntivo '88 dà queste cifre fornite dal presidente nazionale Barberini: 13,4 per cento in più le vendite, aumentati i soci di 128 mila unità, apertura di cinque ipermercati. L'Associazione nazionale cooperative di consumatori tira le somme. Dopo un anno di attività è come sempre giunto il momento di fare i conti per capire quanto e come si è incassato, quali sono stati i margini di incremento e di miglioramento. E se queste cifre vengono elaborate dalla prima catena di distribuzione alimentare del nostro Paese, il dato è ancora più interessante. In una conferenza stampa Ivano Barberini e Giuseppe Fabretti, presidente e vice presidente dell'AN-
CC, hanno tracciato il percorso compiuto nell'88 da Coop. I risultati appaiono lusinghieri. Sono 5.700 i miliardi incassati nell'anno trascorso, con un incremento sull'87 di 675 miliardi pari al 13,4%. Questa cifra assegna a Coop una forza innegabile, ancora più grande se la si accosta al numero dei dipendenti (25.000) ed a quello dei soci (2 milioni raggiunti). Tutto bene dunque? Sì, anche se il futuro presenta qualche nube preoccupante. Innanzitutto c'è la
previsione quasi certa di un rallentamento delle vendite. I motivi vanno ricercati da una parte in una progressiva diminuzione dei consumi alimentari da parte delle famiglie italiane, dall'altra nello sviluppo della concorrenza. Per qualificare sempre più la propria presenza è stata sottolineata la necessità di promuovere da parte di Coop consistenti investimenti (circa 1.000 miliardi), dal momento che si accentuerà il passaggio di una larga quota di mercato della rete di
SPECIALE / CONGRESSO
vendita tradizionale (piccoli negozi) alla moderna distribuzione. Problemi seri dunque che ci si appresta ad affrontare con la dovuta attenzione ma consci delle proprie risorse. Il 1989 rappresenta una grossa sfida per una cooperazione di consumatori in ininterrotta crescita da numerosi anni; una sfida che si configura però anche come un trampolino per crescere e migliorare il servizio ai consumatori; a questo obbiettivo Coop non vuole né può mancare.
Stagione di selvaggina di Laura Suffiotti Oggi/Domani. Terre di Giorgio Vozza Casa dolce casa di Fabio Zanchi Detersivo a fosforo zero di Sergio Ghiringhelli Far rivivere Po e Adriatico di Ermanno Lucchini Al ristorante della scuola di Augusta Albertini Bozzetto: quello che può fare l'ironia Consumi di Daniele Moltrasio "Letture" a cura di Ugo Pinferi Il medico con l'atleta Il gioco Coop-Shock. I vincitori ll quartiere raccontato
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A difesa della fascia di ozono
Coo non venderà fiGilù bomba ette eal gas CFC
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Congresso dell'Associazione Lombarda Cooperative di Consumatori
Congresso dell'Associazione Nazionale Coopèrative di Consumatori
1041 Febbraio 189 Milano
1-3 Marzo °E9 Roma
NELLE PAGINE CENTRALI
Coop prosegue concretamente nell'impegno di combattere gli effetti che il gas CFC contenuto nelle bombolette spray provoca sulla fascia d'ozono. A seguito della campagna di sensibilizzazione "C'è uno strappo nel cielo. Fermiamolo", lanciata la scorsa estate, Coop interviene adesso, concretamente, con una doppia presa di posizione. 11 12 gennaio, nell'ambito di una conferenza stampa tenuta in un'aula di Montecitorio, è stato presentato un progetto di legge ispirato, fra gli altri, dalla cooperazione di consumo che prevede l'abolizione del CFC dagli spray. Ma, come prima catena di distribuzione nel nostro Paese, Coop si as-
daULe 'imprese e daf. sod I con -rPouto a a. ficostruzione dell'Armenia Costruire una scuola nelle zone dell'Armenia colpita dal recente terremoto: questo l'obiettivo della sottoscrizione che la Lega nazionale delle cooperative, d'accordo con l'Ambasciata dell'URSS, ha deciso di promuovere per dare un concreto contributo alla necessaria azione di ricostruzione della Repubblica Sovietica in questa delicata e drammatica fase. Per mobilitare le risorse finanziarie occorrenti per realizzare l'iniziativa (almeno I miliardo e 500 milioni di lire) la Lega impegna tutte le proprie strutture, nazionali, regionali, locali e di settore, così da realizzare una diffusa sottoscrizione da parte delle imprese cooperative e dei soci. I dirigenti e i dipendenti delle strutture politico-sindacali sottoscriveranno una giornata di lavoro. Ai soci delle cooperative verrà richiesto di versare
Questo mese
un contributo pari almeno ad un'ora di stipendio. Contributi ulteriori, da definirsi secondo le specifiche modalità che verranno decise in ogni settore, saranno versati dalle cooperative, dalle società nazionali e dai consorzi. Le Associazioni nazionali cooperative di consumo e tra dettaglianti provvederanno direttamente ad organizzare le adesioni, mentre tutti gli altri settori opereranno d'intesa con i Comitati Regionali che saranno punti di riferimento per l'iniziativa. Le imprese cooperative e i soci della Lega potranno effettuare i versamenti sul c/c N. 45290.30 intestato alla Lega "Pro-terremotati Armeni" aperto presso il Monte dei Paschi di Siena sede di Roma, Via del Corso 232. Per ulteriori informazioni rivolgersi all'Ufficio esteri della Lega nazionale delle cooperative tel. 06/84.43.91.
suine in prima persona precise responsabilità. Dal 12 gennaio Coop non farà più ordini ai propri forni tori di bombole che contengano CFC. Il risultato di questa scelta appare chiaro. Una volta esaurite le esigue scorte, nella rete nazionale di vendita Coop, non saranno più presenti spray contenenti CFC. È una scelta precisa, inequivocabile. La campagna sulla difesa della fascia di ozono raggiunge un importante punto d'arrivo. Si tratta adesso di proseguire nel nostro impegno affinché il progetto di legge diventi effettivo nell'interesse dell'ambiente e dei consumatori.
Set Pulizia Casa 1) Coop piatti liquido lt. 1,5 2) Coop pulizia casa lt. 1,0 3) Coop indumenti delicati It. 0,5 4) Coop ammorbidente concentrato 11. 1,5 Validità dell'iniziativa : 15/28 Febbraio
Sconto riserva o ai soci: L. 3.000
Come variare il gusto e migliorare l'alimentazione
Laura Suffiotti
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La donna del mercato. Quadro di j. Bueckelaer, del Kunsthistoriches Museum di Vienna
se Irmc(-0-393 Valore nutritivo : è piena di proteine nobili
La prima regola di una alimentazione corretta e salutare è quella di variare spesso la qualità degli alimenti consumati, così da assumere tutti i principi nutritivi necessari all'organismo, senza per questo mortificare il piacere, della buona tavola. È una premessa che ci serve ad introdurre una categoria di alimenti che è sempre meno presente nella nostra dieta, sebbene costituisca una vera prelibatezza gastronomica: la selvaggina. Il periodo migliore per gustare la selvaggina è quello autunnale-invernale, che in genere coincide con la stagione della caccia. In alternativa alla selvaggina cacciata si possono reperire in commercio animali che provengono da allevamenti, come nel caso di fagiani e quaglie, altrettanto gustosi. La selvaggina viene solitamente divisa in due grandi categorie: la selvaggina a penna o a piuma (allodole, beccacce, fagiani, pernici, piccioni, quaglie e tordi), e quella a pelo (lepri, conigli selvatici, caprioli, cinghiali, daini). Chiamiamo quelle di selvaggina "carni nere", a dif ferenza di quelle "rosse" (bovine) e di quelle "bianche" (pollame). Le carni nere presentano un tipico colore rosso brunito, dovuto al fatto che in genere quando l'ani-
Oggi
male è abbattuto si trova in uno stato di fatica che comporta l'imbrunimento della mioglobina (pigmento di deposito muscolare del ferro) e quindi delle masse muscolari. La caratteristica principale delle carni di selvaggina è quella di dovere essere sottoposte ad un periodo più o meno lungo di frollatura, effettuato in ambienti freschi e ben ventilati. Uniche eccezioni, sono le quaglie e i tordi per i quali non serve frollatura, Data la maggior durezza delle fibre muscolari rispetto alle carni degli animali domestici, la digeribilità e il grado di tenerezza delle carni di selvaggina sono subordinate proprio alla frollatura. Subito dopo l'abbattimento dell'animale, le fibre muscolari, da morbide che erano diventano più consistenti, si contraggono e si irrigidiscono. Solo dopo alcuni giorni la carne perde lo stato di rigidità a seguito di processi enzimatici e della parziale distruzione di alcune proteine muscolari. Naturalmente bisogna imparare a riconoscere il giusto grado di maturazione della carne sottoposta a frollatura: il fagiano, ad esempio, raggiunge il punto ideale dopo cinque o sei giorni, quando il ventre assume un colore quasi azzurrino.
di Giorgio Vozza
Sul piano nutrizionale la carne di selvaggina è caratterizzata da un alto contenuto di proteine "nobili", ad alto valore biologico, preziosissime per la crescita e la ricostruzione dei tessuti del nostro organismo. In media un etto di carne di selvaggina apporta 20-25 g di proteine che da sole, coprono più di un terzo del fabbisogno proteico giornaliero dell'adulta Le carni di selvaggina sono sode e povere di grassi, poiché provengono per lo più da animali in libertà, costretti a procurarsi il cibo e a difendersi. Questa caratteristica li rende alimenti poco calorici, adatti ad impreziosire anche una dieta che prevede un rigoroso controllo delle calorie, spesso poco tollerata per la monotonia degli alimenti che contempla. Ottimo è poi l'apporto di ferro, oligoelementi e vitamine (B I, B2, PP), tutte sostanze che contribuiscono al buon funzionamento fisiologico del nostro corpo. II limite di questo tipo di carni è rappresentato dal sapore un po' pronunciato e particolare, considerato invece dai veri buongustai un pregio tipico della selvaggina a patto, s'intende, di saperla cucinare nel modo migliorete uniche controindicazioni per la carne di selvaggina riguardano i soggetti affetti da gotta e uricemia; questo a causa dell'elevato contenuto di sostanze cosiddette estrattive (purine) in tale tipo di carni.
Preparazioni
Cottura
Allodola
Ha carni delicate e saporite; particolarmente gustosa al tempo della vendemmia. Non richiede frollatura.
In spiedini, arrosto, in casseruola.
circa 20 min.
Beccaccia
Ottima in Novembre. Carni tenere e saporite. Deve essere frollata per 4 o 5 giorni.
Al forno, arrosto. E bene cuocerla al sangue.
20-25 min.
Fagiano
Carne prelibata, saporita. Deve essere frollato per 5 o 6 giorni. La femmina è più tenera del maschio. Ottimo in NovembreDicembre.
Arrosto, in casseruola, al forno.
3/4 d'ora 1 ora.
Pernice
Carne delicatissima e prelibata.
Si cucina come il fagiano.
20-30 min.
Quaglia
Spesso in allevamento. In casseruola, al forno, Non sopporta la frollatura, lessata. deve essere mangiata freschi ssima.
15-20 min.
Tordo
Ottimo nella stagione della uva e quando si nutre di ginepro. Va mangiato freschissimo, non frollato.
15-20 min,
Lepre
Carne scura, molto saporita. In salmi, in umido. Deve "riposare" 2 o 3 giorni. Lombi e cosciotti Ottima da Settembre arrosto. a Dicembre.
Arrosto: 45 min. In umido: 2-3 ore.
Coniglio selvatico
E più piccolo e saporito del coniglio domestico. Se è giovane ha carni molto tenere.
Arrosto: 45 min. In umido: 2-3 ore.
Allo spiedo, arrosto, in casseruola.
Tutte le preparazioni della lepre.
Qualche regola per conservarla e cucinarla Come si conserva. 'È buona regola non mettere la selvaggina nel frigorifero insieme ad altri alimenti, per via dei parassiti che si annidano nel piumaggio o nel pelo. Se gli animali non sono ancora vuotati, meglio togliere Ie interiora prima di metterli a frollare in luogo fresco; è possibile riempirli con un fascelto di erbe aromatiche, ti-
Domani
Terre La "messa a riposo" di un milione di ettari di buona terra europea cambierà la nostra alimentazione? Dì certo comincerà a cambiare il paesaggio. Avremo più prati, cresceranno nuovi boschi e vedremo più bestiame pascolare libero nei campi. Nei prossimi dieci anni, alle soglie del nuovo millennio, il riposo delle terre potrebbe essere molto più ampio, fino a raggiungere i quindici milioni di ettari. Un programma enorme, che gli amministratori della Comunità europea stanno affrontando per diminuire la produzione di latte, carni e cereali, da tempo eccedente le possibilità di assorbimento del mercato mondiale. I coltivatori avranno un premio che compenserà le loro perdite di guadagno sulle terre lasciate incolte. Ma non è detto che la produzione diminuirà. Perché potrà essere concentrata sui terreni più produttivi e perché i prodotti chimici e le nuove tecniche biologiche aumenteranno enormemente i rendimenti su superfici sempre più piccole. Andranno dunque a riposo le terre più stanche e marginali. I coltivatori restringeranno le coltivazioni sui terreni più fecondi, intascheranno i premi e la produzione non calerà. Dal canto suo l'industria chimica c farmaceutica non mollerà la presa dal grasso mercato agricolo e continuerà a premere per collocare i suoi fertilizzanti, le sue medicine, i suoi ormoni, i suoi servizi per l'accrescimento sempre maggiore, sempre più veloce delle piante e de] bestiame. Dunque non è affatto sicuro che al cambiamento deI paesaggio, corrisponda pure un miglioramento della qualità e della sicurezza alimentare. Intanto, sullo sfondo, campeggia la gigantesca contraddizione fra i Paesi ricchi che devono contenere una produzione alimentare prorompente e i Paesi poveri che non riescono a produrre neppure il necessario.
2 - Quale consumo
Caratteristiche
mo, bacche di ginepro, che danno sapore alle carni. Lepri o volatili devono essere appesi ,per le zampe. Frollatura. E. della massima importanza, perché con la frollatura le carni della cacciagione e della selvaggina raggiungono il miglior sapore e diventano tenere. Per accelerare il processo di frollatura si conservano fagiani e altri
volatili sotto piuma e la selvaggina sotto pelo. Dopo aver spennato o scuoiato l'animale, lo si lava con aceto misto a vino. Il tempo di frollatura varia da animale ad animale, qualche volta non,è necessaria. Marinatura. E spesso necessaria, specialmente per la grossa selvaggina da pelo. Significa lasciar macerare la carne, per
un tempo più o meno lungo, nel vino oppure in aceto allungato con un po' d'acqua e aromatizzato da erbe e spezie. Questo bagno rende la carne più tenera e saporita; per certe specie di selvaggina è utile a togliere l'eccessivo sapore di "selvatico". E preferibile far marinare la carne in un luogo fresco, evitando terrine di metallo.
Filo dirette Un grazie da medici e farmacisti pallestinesi A Quale consumo, L'Unione generale dei Medici e Farmacisti palestinesi in Italia ringrazia la Coop, sezione di Vigevano, per la sensibilità dimostrata nei confronti dei bambini palestinesi. I bambini palestinesi sono gli unici bambini del mondo a cui non è riconosciuta una patria. Molti di loro non possono tuttora, e non potranno nell'immediato futuro, usufruire di una casa, di cibo e di alimentazione adeguala, di felicità e di benessere spirituale. Sono tra loro numerosi gli orfani, i feriti, i portatori di un handicap acquisito, I bambini palestinesi hanno bisogno di sentire quell'affetto, quel calore umano, quell'attenzione, che l'avversa situazione storica e i massacri negano loro quotidiaruimente. Per questi motivi la decisione dei soci Coop di donare scarpe da tennis ai bambini palesti-
nesi scampati ai massacri di Sabra e Chatila è un gesto importante perché espressione concreta di pace, di solidarietà e di amicizia fra i popoli. L'Unione generale dei Medici e Farmacisti palestinesi è convinta che è anche grazie a questi atti piccoli e grandi che va avanti e si irrobustisce sempre più la lotta del popolo palestinese per il suo diritto ad avere una patria ed una identità nazionale. Viva la solidarietà internazionale Viva la lotta del popolo palestinese Mouser Salman Presidente dell'Unione Generale dei Medici e Farmacisti palestinesi in Italia
Scarpe della Coop ah bambini pailestinesi
Caro Quale consumo, le donne dell'ANPI di VIGEVANO ringraziano la Coop Lombardia per l'offerta di scarpe da tennis destinate ai bambini pale-
Un piano
Fabio Zanchi
Gli alloggi realizzali dalle cooperative a proprietà indivisa in Lombardia
delle Coop Lombarde
Milano (città) 11.090 Milano (prov.) 9.665 Bergamo 327 711 Brescia 1.526 Como Cremona 188 Mantova 201 Pavia 130 881 Varese Totale
24.719
v21nggo dentro Aozalbarda
cooperzslone
La formula fortunata della proprietà indivisa, una strada. che l'Associazione sta percorrendo nella nostra regione. C'è una categoria di persone che dorme sonni tranquilli. 11 futuro non le preoccupa. Lo sfratto, per loro, non ha più la carica angosciante dell'incubo. Nemmeno in prospettiva. Anzi, soprattutto in prospettiva. No, non sono i soliti privilegiati. Né si tratta di persone particolarmente fortunate. È gente normale. Persino senza troppi soldi. E a questa gente, che poi costituisce la grande maggioranza della popolazione del nostro Paese e della nostra regione, che il movimento cooperativo sta cercando di dare risposte e soluzioni rassicuranti a proposito di uno dei problemi più sentiti: la casa. La proposta, discussa in un recente convegno che si è tenuto a Milano, è particolarmente adatta a chi vive solo del proprio lavoro, pagando le tasse come forse solo i lavoratori dipendenti, non avendo
vie d'uscita, sanno fare. A occhio si tratta di un meccanismo che è un po' l'uovo di Colombo. Uno non ha soldi, ma ha un disperato bisogno di casa. Soprattutto se ha famiglia. Appartamenti in affitto, lo si sa bene e da lungo tempo, quasi non ne esistono. E se esistono sono riservati ad una ristretta cerchia di persone che, come siamo abituati a dire, "possono". Ebbene, bastano cinquanta o cento mila lire, e successivamente un "anticipo" di cinque milioni, non una lira di più, e la casa vien fuori. Bella, nuova, su misura e soprattutto con un canone accettabile, non da strozzini. Detto così sembra un bidone, è vero. E per questo che, per comprendere questa inedita proposta delle cooperative, abbiamo chiesto aiuto a Duilio Sordi, presidente dell'Associazione regionale delle cooperative di abitazione.
Conversazione con Duilio Sordi "Il nostro tentativo", afferma Sordi, "è di utilizare parte dell'agevolato, secondo quanto prevede il piano decennale per la casa, per mettere in moto un meccanismo che, anche se non ha niente a che fare con l'equo canone, determina effetti non dissimili". Il ragionamento è questo; esistono dei fondi per la casa e delle persone che hanno troppi soldi per entrare a far parte delle graduatone dello Iacp e, contemporaneamente, ne hanno troppo pochi per anticipare i soldi per nuovi appartamenti di proprietà. Le cooperative, che qui in Lombardia sono discretamente "forti" nel settore dell'edilizia, sfruttano a nome e per conto dei soci la possibilità di attingere ai fondi nazionali per la casa. Nello stesso tempo, anticipano risorse proprie a copertura del costo dei nuovi appartamenti, in una percentuale che si aggira intorno al trenta per cento. Facciamo il caso di un appartamento che costi cento milioni di lire. Settanta milioni verrebbero coperti dallo Stato e il resto dalle cooperative. Cosa deve fare un normale cittadino che sia in-
stinesi ospiti a Tunisi della "Casa della Resistenza" 'e orfani in seguito ai terribili massacri di Sabra e Chatila. Con questo gesto la Coop ha confermato il suo carattere di cooperativa al servizio del cittadino, in grado di comprendere le esigenze più profonde della parte sofferente dell'umanità: le donne, i bambini, che sono le prime vittime della guerra, del razzismo, della violenza e della povertà, in molte zone del mondo. Regalare un sorriso a un bambino è anche lottare per un mondo diverso, migliore e più libero. Le donne dell'ANPI di Vigevano sono sicure che i bambini palestinesi sorrideranno quando, nei pacchi arrivati da un lontano Paese, troveranno tante paia di scarpe verdi, uguali, nel colore, a un pezzo della loro diletta bandiera. Noemi Gregorio Tognaga p. Segreteria Anpi, VIGEVANO
mercato di Corsico. Leggo sempre con attenzione "Quale Consumo" e lo trovo interessante e abbastanza completo. Ecco il motivo di questa mia; il giorno 15 novembre ho ritirato il pacco iniziativa soci relativo alla carne, dalla polpa di manzo ho tagliato alcune bistecche che qualche giorno dopo sono state cotte in un tegame con olio d'oliva Coop. La carne in oggetto ha emesso una grande quantità di schiuma che, nella mia esperienza, non avevo mai visto prima. E' forse colpa dei famigerati estrogeni? lo non lo so. A chi rivolgermi? Chi è l'esperto per chiedere se quello che io ho acquistato è genuino o no? I lo ancora il resto della carne in freezer e sarei estremamente grato a lei o a qualche suo esperto se venissi gratificato con una risposta chiara ed esauriente. Colga caro Direttore i miei saluti con l'augurio di Buone feste a Lei e ai Suoi collaboratori. Rodolfo Frassoni - Buccinasco (Milano)
A un Socio preoccupato spiegazioni esaurienti
Quale modo migliore per rispondere al nostro socio se non invitarlo a visitare gli impianti dell'azienda che rifornisce di carni la Coop e farlo parlare direttamente con i suoi esperti? Le risposte agli interrogativi sono state esaurienti e hanno escluso la presenza di estrogeni, sottolineando invece i fattori molteplici che
Egregio direttore, sono socio da diversi anni della Coop, super-
teressato a questo meccanismo? Semplice: gli basta diventare socio di una cooperativa (con una domanda ed un versamento che va dalle 50 alle 100 mila lire). Il problema, a questo punto, riguarda le aree sulle quali costruire le nuove case. Se uno ha intenzione di abitare a Milano, deve aspettarsi di dover andare nella sperduta periferia? Sordi non è pessimista: "Se diamo un'occhiata al piano del Cimep, ossia il Consorzio intercomunale per l'edilizia popolare, ci sono numerose aree di esproprio, concentrate per il 90 per cento a Milano ed in provincia". Il che vuol dire che esistono discrete possibilità che le nuove case, circa duemila alloggi, non siano in aree troppo decentrate. L'investimento previsto per questo primo piano presentato dalla cooperazione alle maggiori realtà istituzionali della Lombardia, cioè la Regione, il Comune di Milano, il Consorzio del Cimep e alle altre principali città lombarde, prevede una somma di 186 miliardi; "Ma si tratta solo di un primo test al quale contiamo di farne seguire altri", promette
Sordi. La Lombardia è stata scelta in quanto regione nella quale la realtà della cooperazione nel settore della casa è più forte che altrove. Se il piano "sfonda" qui, si estenderà anche ad altre realtà. I tempi sono piuttosto veloci. Si conta infatti di attingere già al prossimo riparto di finanziamenti agevolati, che dovrebbe avvenire intorno al '90-'91. I primi colpì di piccone, nei cantieri, dovrebbero dunque farsi sentire già nel 1992. Già ai primi dell'anno prossimo l'Associazione lombarda delle cooperative di abitazione s'incontrerà con i responsabili del Cimep per studiare le possibilità concrete di avviare le prime fasi del piano. Quanto ai rapporti tra i soci cui verranno assegnati gli appartamenti e le cooperative di cui fanno parte, c'è un primo dato in grado, da solo, di segnare la distanza che separa la proposta delle cooperative dalla realtà attuale del mercato. A differenza del contratto di locazione "semplice", il socio avrà diritto all'uso dell'alloggio "per sempre", secondo la formula collaudata della proprietà indivisa. "Il
possono essere alla base del fenomeno osservato. Per il socio Frassoni è stata una esperienza positiva e ha offerto a noi l'occasione per poter illustrare il percorso, garantito in qualità e sicurezza, che ogni giorno porta carni di pregio nelle case di migliaia di consumatori, attraverso l'illustrazione fornita direttamente dai nostri fornitori.
I
I bestiame vivo, viene acquistato da allevamenti preventivamente selezionati, dove viene allevato con criteri rigorosamente naturali e nutrito con mangimi adatti al tipo di carne che si desidera ottenere. Gli animali, scelti scrupolosamente, vengono sottoposti a rigorose visite veterinarie prima e dopo la macellazione per verificarne l'integrità fisica e la salubrità. Le mezzene, dopo l'ispezione sanitaria, vengono classificate secondo la griglia CEE, vengono poi introdotte nelle apposite celle frigorifere in un tempo il più limitato possibile, in modo così da inibire la crescita microbica che si sviluppa sulla superficie esterna. Esperti appartenenti al Coop Italia, tecnici della carne, vengono direttamente in azienda a collaudare le mezzene più adatte a soddisfare le esigenze della clientela. Il collaudo avviene a 24 - 36 ore dalla macellazione. Una parte di queste mezzene viene man-
rapporto", spiega Sordi, "non è quello classico del canone di affitto o locazione. In questo caso il socio pagherà un canone di godimento dell'appartamento che gli verrà assegnato. Più o meno la somma corrisponderà a quella dell'equo canone, ma con la differenza sostanziale che il contratto che si è sottoscritto è a tempo indeterminato". C'è un aspetto, di cui si è discusso anche durante il convegno milanese. Tutti quelli che sono intervenuti hanno sottolineato che sino ad ora l'offerta di alloggi in affitto non ha potuto essere incrementata in proporzioni alle reali capacità in quanto le leggi di finanziamento e le normative fiscali hanno contribuito poco allo sviluppo delle cooperative a proprietà indivisa. Ecco perché si è puntato molto a ribadire la volontà di rafforzare la presenza del movimento cooperativo nel mercato dell'affitto. "Il problema della casa negli ultimi anni è diventato una delle emergenze nazionali", è stato detto, ma per il socio della cooperativa indivisa che riceve la casa in affitto, la parola sfratto non esiste". —
data direttamente ai centri di vendita Coop, un'altra parte viene disossata, sezionata e confezionata sottovuoto direttamente in azienda. Un moderno ed attrezzato laboratorio di Controllo Qualità, garantisce che tutte le carni prodotte rispettino i requisiti igienico-sanitari; un costante controllo microbiologico assicura una bassa carica microbica, l'assenza di germi patogeni come Stafilococchi, Salmonelle, Clostridi, ecc. Viene effettuata su tutti i capi mecellati la ricerca e il dosaggio di sostanze inibenti (antibiotici, sulfamidici, ecc.) così da evitare che vada in commercio carne con requisiti non conformi alle leggi vigenti. Sistematici controlli chimico-fisico (p.H, TVN, grassi, proteine, contenuto in H2O, ceneri, estrattivi inazotati ecc.) garantiscono un'alta qualità dal punto di vista organolettico e nutrizionale delle carni che la nostra ditta commercia. Un servizio questo, altamente qualificato che soddisfa le richieste e le aspettative anche degli acquirenti più esigenti come la Coop Italia che giustamente pretendono garanzie sotto il profilo igienico-sanitario. Dott. Alberto Oldrini Responsabile settore commerciale della Ultrocchi carni Dott. M. Parini Resp. Controllo Qualità
Sergio Ghiringhelli
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Da gennaio nel fustino Coop
Detersivo fosforo z * ro Col 1989 si conclude il lungo braccio di ferro che per diversi anni ha visto il confronto tra consumatoriorganizzati, ecologisti e grandi produttori di detersivi. Sul tema eutrofizzazione, sulle responsabilità del fosforo si sono scritti fiumi di parole, non è il caso di ritornarci. Tuttavia sollecitati da una campagna pubblicitaria recentemente attuata, in cui si afferma che il mare possa ritornare azzurro grazie alla iniziativa di alcune grandi marche (Dash), vogliamo puntualizzare alcune verità. Le dimensioni e le problematiche della presenza di fosforo nelle acque erano certamente note a tutto il mondo scientifico ed economico da parecchi decenni. Anche i pescatori di Goro e di Porto Garibaldi potevano testimoniare da molti anni la situazione di degrado alla foce del Po, ma gli interessi enormi collegati al mercato dei detersivi ovattavano il grave problema, malgrado le decisioni delle leggi del 1982 e del 1983 che prevedevano la diminuzione di presenza del fosforo prima al 6,5 e poi al 5%.
Novembre 1983 Fu grazie ad una iniziativa di Coop Lombardia (scusate questa presuntuosa primogenitura) se, con un primo convegno sulle acque a Como la problematica passava dalle analisi scientifiche a movimento di opinione. La Coop, a livello nazionale, faceva propria questa battaglia ricercando le necessarie alleanze con le altre centrali cooperative e le rappresentanze ecologiste. Il simbolo del pesciolino corda maschera, uscito dal lago di Como accompagnerà una grande campagna nazionale che impegnerà la base sociale delle cooperative. Ne ricordiamo alcune tappe salienti.
Febbraio 1984 Viene elaborato e raccolto un questionario conoscitivo sulle abitudini nei consumi di prodotti lavanti. Si mette a punto una strategia di lotta e una bozza di proposta di legge in collaborazione con Giorgio Nebbia, Marco Vighi e altri uomini di scienza.
Ottobre 1984 Centinaia di migliaia di cartoline vengono inviate alla Presidenza della Camera in appoggio ad una proposta di legge firmata da 50 parlamentari di tutti i gruppi che prevede la riduzione del fosforo nei lavanti dal 5% al 2,5% in una prima fase e successivamente al11%.
Gennaio 1985 Le grandi aziende produttrici contestano la proposta di legge e minacciano la chiusura degli stabilimenti. L'Ansidet chiude lo stabilimento di Marghera senza che la legge sia approvata.
Aprile 1985 Centinaia di ordini del giorno vengono votati nei Comuni, Province, Regioni a sostegno della legge. La stampa, l'opinione pubblica, le organizzazioni democratiche sono ormai schierate. In un grande convegno a Roma, sempre promosso da Coop, eminenti parlamentari e lo stesso ministro all'ambiente Biondi si assumono solenni impegni.
Giugno 1985
Settembre 1985 Dopo aver pasticciato con alcuni decreti sull'NTA (acido nitrico-
LE QUOTE DI MERCATO DEI DETERSIVI PER I PIATTI': 1987 (in % sul volume)
LE QUOTE DI MERCATO DEI DETERSIVI PER IL BUCATO : 1987 (in % sul volume) in lavatrice a mano Procter & Gamble
Panig al Nelsen
Lever
Lever
Nelsen
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Annunziata
14
Mira Lanza
Panig ai
ST.
Manitoba 14
Henkel
Mira Lanza
Brill
3
25 Colgate Palmolive_q Fonte: studio Mktg
4 - Quale consumo
11 governo lascia scadere il precedente decreto e ne ripresenta un altro fissando iI 2,5% a decorrere dal giugno 1986 e Il% entro marzo 1988. La Coop anticipa l'applicazione della legge mettendo in commercio il fustino al 2,5%, grazie all'accordo raggiunto con la casa produttrice Mira Lanza, con una nuova confezione e una etichetta informativa.
Gennaio 1986 Il decreto viene convertito in legge. La campagna di sostegno si attenua rivolgendo ora la propria attenzione ad altre fonti principali di inquinamento: gli scarichi industriali, la zootecnia, l'agricoltura. La Regione Emilia-Romagna e le varie realtà locali ne fanno giustamente una questione centrale di sopravvivenza e una grande battaglia politica.
Aprile 1988 Finalmente il governo decide accogliendo le richieste degli ecologisti e della cooperazione e stabilisce un limite dello 0,5% con 6 mesi per l'adeguamento produttivo e altri 6 mesi per lo smaltimento delle scorte.
Giugno 1988 E qui casca l'asino. Il ministro della sanità cede alle pressioni degli industriali e riporta i valori dei composti di fosforo al 2%, ammettendo in commercio valori superiori fino al 31.3.89. Mentre il limite dell'i% è stabilito per la produzione dall'1.1.1992 (!) e per lo smaltimento delle scorte fino al 30.6.1992! Intanto il colosso internazionale Henkel aveva già l'asso nella manica, e partiva in piena estate con il Dixan ''ecologico" con una grande operazione di marketing cogliendo di sorpresa gli altri operatori di mercato, specialmente la grande concorrente Procter & Gamble.
Finalmente, con un rapido dietrofront, viene abrogato il decreto di giugno e si stabilisce che dall'1.1.89 la produzione di prodotti lavanti abbia un contenuto massimo dell'i% di fosforo con una mora commerciale fino al 30.6.1989. Ciò dimostra come certe "disattenzioni" si paghino anche in termini di immagine. In ogni caso anche il fustino Coop è ormai pronto e verrà immesso nei punti di vendita da gennaio, anticipando ancora il limite della legge previsto per giugno.
Le "cinque sorelle" hanr
Il mercato dei detersivi
30
Novembre 1985
Settembre 1988
La riduzione del fosforo entra nelle tematiche elettorali. Il partito del ministro Biondi, in Emilia Romagna, aggiunge al proprio simbolo la frase "per salvare VAdriadico". A Milano si svolge un importante convegno sulle acque promosso da Coop Lombardia.
Henkel
triacetico, sostituto sospetto nella produzione di detersivi) pur limitandone a 2000 tonnellate l'autorizzazione d'uso, il governo finalmente emette un primo decreto che prevede la riduzione al 4,5% del marzo '86 e al 2,5% dal settembre '86. E già qualcosa anche se non accoglie la proposta di legge.
altre
altre Annunziata
'sono esclusi i detersivi per lavastoviglie
Fonte: studio Mktg
Anche qui "cinque sorelle" detengono il 90% del mer-
cato italiano. I marchi famosi fanno ormai parte della nostra vita. Entrano in tutte le case, in tutti i cervelli, in tutte le lavatrici: Dash (Procter & Gamble), Bio Presto (UniiIt), Dixan (Henkel), Ava (Mira Lanza), Dinamo 2 (Colgate). In particolare la più potente Procter & Gamble, con oltre il 30% del mercato e un fatturato in Italia di quasi 1.000 miliardi nel 1987 si distingue per il grande impegno pubblicitario (115 miliardi nel 1987) e la capacità di dominare il marketing (concorso Celentano nel 1987 — ''Mare azzurro" nel 1988) che avrebbero in-
crementato di oltre il 30% le vendite. Altri marchi famosi di questo gruppo, sorto nel secolo scorso in USA come fabbrica di sapone e candele, sono Camay, Tìde Spie & Span. I detergenti costituiscono il 40% del fatturato. La presenza deI gruppo si estende inoltre ad altri settori di mercato quali: pannolini Pampers, caffè Splcndid ed altri prodotti, con una incidenza del 60% dell'intera produzione. L'altro grande gruppo concorrente della multinazionale è la tedesca Henkel, coi prodotti Dixan, Pedana, Vemel_ Il suo fatturato si aggira sugli 8.000 miliardi di lire a livello mondiale e 600 in Italia. La sua quota ,
E rmanno Lucchini
Far Kvfvere Lanfranco Turci, presidente della Lega
Finalmente l's.o.s. è stato raccolto. Per il risanamento ambientale del Po e dell'intero sistema idrografico padano saranno investite ingenti somme (complessivamente, circa 2 mila miliardi) ed attraverso gli interventi di salvaguardia, programmati dal ministro all'Ambiente, si mirerà a recuperare la salute della fertile Padania, la cui ricchezza è oggi compromessa da una situazione ambientale sull'orlo dell'emergenza. Siamo in ritardo, certo: gli interventi sul Tamigi e sulla Senna, come gli sforzi dell'Ungheria per la difesa e la ristrutturazione del bacino danubiano e i progetti francotedeschi per gli interventi sul Reno hanno già dato qualche frutto concreto. Da noi, matura solo adesso la coscienza di intervenire a difesa del Po, ma l'importante è che dai progetti si possa rapidamente passare ai fatti. "Fare rivivere il Po e l'Adriatico". L'obiettivo del più ambizioso ed impegnativo progetto di sanamento ambientale
mai programmato nel nostro Paese è stato il tema del convegno organizzato a Milano dalla Lega nel dicembre scorso, durante il quale il movimento cooperativo ha dimostrato di essere pronto ad assumere impegni primari. "Vogliamo accreditare in via definitiva il movimento cooperativo come uno dei maggiori protagonisti per far rivivere il Po e l'Adriatico e uno dei più qualificati soggetti nazionali di politica ambientale". Il dottor Luigi Rosafio, responsabile del Dipartimento Relazioni Economiche della Lega, ha spiegato il senso dell'iniziativa, che ha messo a confronto, attorno alla proposta complessiva di interventi in difesa del "sistema Po" avanzata dalla Lega, i massimi esponenti governativi, come il ministro all'ambiente Giorgio Ruffolo, con i responsabili degli Enti locali interessati al progetto (erano presenti, tra gli altri, il presidente della Regione Emilia-Romagna, Luciano Guerzoni e Carlo Tognoli, ministro per le Aree urbane).
itiatsi tutto il mercato di mercato è del 20% nei detergenti. Il colosso inglese Unilever detiene il 1490 del mercato italiano nei lavanti, ma la sua presenza si articola in un ampio marketing intersettoriale, dall'agroalimentare alla chimica. Detiene una grossa parte del controllo mondiale del tè, caffè, semi oleosi. Il fatturato è stimato in circa 45.000 miliardi nel mondo e 2.200 in Italia (1987). Dopo l'acquisto della Mira Lanza, un altro 14% del mercato è in mano alla Benkiser. Una azienda in grande espansione con un fatturato oltre i 500 miliardi in Italia. Produce i noti marchi Calfort, Elan, Finish (avendo acquisito recen-
temente anche la Soilax). La quinta "sorella" è la Colgate-Palmolive, altro colosso con un fatturato mondiale di 65.000 miliardi, 300 in Italia con un 7% di mercato nei prodotti lavanti. Più sotto finalmente si trova una realtà italiana: la Panigal con circa il 5% del comparto. Di proprietà ancora famigliare, produce il marchio Sole nei lavanti e Santarosa nelle confetture, nel cui comparto detiene il 30% del mercato. Altre realtà di una certa dimensione sono Annunziata — 8% detersivi per bucato a mano e Nelsen — 6% nei detersivi per piatti, che si sono ritagliate un segmento di mercato con prodotti a più elevato valore.
Ha sottolineato che il sistema delle imprese che fa riferimento alla Lega delle Cooperative e Mutue non intende in questa occasione proporsi solo come operatore economico qualificato per gli interventi di risanamento, ma intende assumere una funzione di protagonista e di interlocutore nei confronti delle istituzioni e degli Enti locali interessati alla gestione del programma di salvaguardia del Po. "Le nostre imprese, e il movimento cooperativo nel suo insieme, sono ormai da molto tempo protagonisti della battaglia per un nuovo modo di produr-
re e degli sforzi per difendere l'ambiente. Vogliamo continuare a mantenere questa nostra peculiarità e, all'interno di questo grande progetto per il risanamento ambientale della valle padana, possiamo e vogliamo partecipare fin dall'inizio con un ruolo propositivo e un contributo progettuale, oltre che con una funzione concretamente fattiva. La Lega, va riconosciuto, è l'unica grande realtà economico-produttiva del Paese in grado non solo di gestire con proprie capacità gli interventi, ma anche attrezzata adeguatamente per poter garantire, in una
fase successiva ai grandi interventi di risanamento, l'organizzazione e il funzionamento di sistemi di controllo ambientale. Parliamo, ad esempio, di reti di monitoraggio, di servizi qualificati a favore delle aziende agricole, di sistemi di lotta integrata e di agricoltura biologica; di riorganizzazione della zootecnia e di riassetto del territorio e di quelle attività — come il turismo, la pesca, la navigazione interna — ad esso strettamente connesse". "Insomma — ha concluso Turci la presenza della Lega può colmare le carenze operative e gestiona-
li degli enti pubblici, ma è conseguente anche agli interventi che, in passato, ci hannò sempre visto in prima fila nella battaglia per una diversa e migliore qualità della vita: a monte della "operazione Po", con le campagne delle cooperative di consumatori per un'alimentazione più sana e prodotti più naturali, per l'eliminazione del fosforo dai detersivi, per la difesa dell'ozono, per imballaggi meno inquinanti. E, a valle dell'emergenza, con la capacità (culturale e gestionale) di rimuovere dal territorio i veleni che intossicano il Po e la Padani a".
Giorgio Ruffolo, ministro delll'Ambiente Sostanzialmente d'accordo con le tesi di Turci, il ministro all'Ambiente, Giorgio Ruffolo, ha ribadito che 1'89 sarà un anno di svolta per la "questione padana". "Gli interventi programmati non si limiteranno ad una semplice operazione di nettezza urbana" ha commentato il ministro. "Con la creazione della Conferenza del Po l'organo che dovrà amministrare le operazioni di risanamento — si sono poste le premesse per far convergere con azioni efficaci le competenze, le sinergie, le idee e Ie potenzialità di tutti i soggetti interessati al progetto. C'è, in primo luogo, una necessità dell'integrazione geografica degli interventi, che devono ricollegarsi funzionalmente alle altre
analoghe iniziative che riguardano la Valle del Bormida, la zona del Po di Volano e del Delta, Venezia e l'Adriatico. Non secondaria, poi, l'integrazione economico-sociale dell'intero programma di risanamento, che necessariamente mette in causa le radici dell'attuale degrado e richiede, quindi, profonde modifiche nei processi di produzione industriale ed agricola. Il programma triennale '88 290 di salvaguardia ambientale si presenta come strumento per una integrazione legislativa degli sforzi in atto, ed è significativo constatare a questo proposito la sostanziale convergenza di tutte le maggiori forze politiche del Paese. Infine, sarà certamente importante ricercare una
integrazione concreta anche con tutti gli altri progetti in atto, che mirano, ad esempio, alla creazione di un sistema di navigazione europeo attraverso il collegamento del sistema idrografico padano all'asse occidentale del Reno e a quello orientale costituito
dal Danubio". "In definitiva — ha sostenuto Ruffolo — dobbiamo tradurre in pratica un impegno civile per una nuova qualità della vita, e il campo di pratica applicazione di questo ambizioso progetto sarà il programma di risanamento del Po".
Contenuto di fosforo - La situazione nei Paesi Europei (Gennaio 1985) Nazione
Germania Occ.
Limite di fosforo nella soluzione di lavaggio, corrispondente a 6% circa nel detersivo.
Austria
È allo studio una legge simile a quella tedesca.
Svizzera
Limite di fosforo nella soluzione di lavaggio, corrispondente a 6% P irca nel detersivo. E allo studio una proposta di legge per abolire i fosfati e sostituirli con NTA. Ha sollevato numerosi contrasti e la sua approvazione rimane dubbia.
Svezia
7,5% P
Norvegia
5,5% P
Finlandia
7%P
Italia
5% P
Massimo contenuto di fosforo (P) consentito
Inghilterra
Nessuna limitazione.
Belgio
Nessuna limitazione.
Francia
Nessuna limitazione.
Portogallo
Nessuna limitazione.
Spagna
Nessuna limitazione.
Danimarca
Nessuna limitazione.
Jugoslavia
Nessuna limitazione.
Irlanda
Nessuna limitazione.
Olanda
Limite massimo consentito: tra 5% P e 7,5% P a seconda della categoria di prodotti.
Quale consumo - 5
"Bambini a tavola" con una regola precisa di ali
Augusta Albertini
r-
Far mangiare in modo equilibrato i bambini a partire dalla scuola materna è sempre più importante per lo sviluppo. La funzione delle mense scolastiche e il rapporto con la famiglia. L'età scolare è il momento più delicato per il bambino perché corrisponde al periodo di accrescimento più intenso e alla fase cruciale dello sviluppo psicologico. Una cura particolare all'aspetto alimentazione è indispensabile per "ottimizzare" questi complessi meccanismi e per "modulare" il gusto soggettivo del bambino che permarrà durante l'età adulta. Qui sta il primo investimento sulla salute: alimentazione equilibrata equivale a prevenzione di quei disturbi che si manifestano sempre più in età avanzata. A giudicare da diversi studi condoni anche in Lombardia, i nostri ragazzi mangiano "male" perché nella loro dieta c'è un eccesso di zuccheri, grassi e proteine. L'evoluzione alimentare del bambino passa via via da atteggiamenti momentanei (fasi di rifiuto categorico per un cibo, decise preferenze, pasti inconsueti...) a un comportamento duraturo, attraverso l'influenza della famiglia, della scuola, dei compagni e, non ultima, della pubblicità. Nella famiglia il bambino può instaurare un corretto rapporto col cibo e abituarsi a mangiare in modo equilibrato, accanto alla famiglia c'è la scuola. Già intorno ai tre anni,
ia
con la scuola materna, inizia il periodo dei pasti consumati fuori casa: è il primo incontro del piccolo utente con livelli organizzativi comunitari. E importante che il bambino e la sua famiglia ricevano indicazioni ed esempi corretti dal servizio mensa. La Regione Lombardia - Settore Sanità e Igiene ha coinvolto un gruppo di esperti (dietologi, nutrizionisti, tecnologi alimentari, dietisti), al fine di elaborare la direttiva per la ristorazione scolastica. La direttiva è lo strumento che raccoglie indicazioni concrete e operative per la gestione del servizio mensa. La direttiva regionale, presentata a Milano lo scorso novembre in un apposito convegno, si rivolge non solo agli operatori della USSL e agli amministratori locali, ma anche ai genitori, agli insegnanti e al personale di cucina. Le indicazioni casalscuota sono da considerare riferimento per la ristorazione scolastica e le famiglie di tutta la Lombardia, una piattaforma da cui partire per la programmazione del menu giornaliero del bambino, adattandolo alle realtà locali, alle tradizioni, ai gusti del piccolo, ai problemi organizzativi dei centri dì ristorazione, nel rispetto dei principi dietetici.
Settimana
6- Quale consumo
Colazione
Pranzo
Merenda
Cena
Lunedì
Yogurt con pane e confettura di frutta
Crema di legumi con crostini Crocchette di riso al forno Insalata mista Pane - Arance
Spremuta d'arancia
Maccheroni al pomodoro Frittata al forno con verdura Finocchi in insalata Pane - Pere
Martedì
Latte con pane e miele
Risotto alla paesana Pollo al forno Patate al prezzemolo Pane - Mele
Tarallini
Pasta e lenticchie Verdure stufate Radicchio in insalata Pane - Mandarini
Mercoledì
Latte con pane e confettura di frutta
Pasta pasticciata Radiccio in insalata Pane - Arance
Macedonia di frutta fresca
Crema di verdura Cefalo al cartoccio Insalata verde Pane - Mandarini
Giovedì
Spremuta d'arancio con pane e formaggio
Riso e piselli Scaloppine aI limone Radicchio in insalata Pane - Arance
Fresella al pomodoro
Orecchiette e cime di rapa Verdure in pinzimonio Pane - Pere
Venerdì
Latte con fiocchi di cereali
Minestra d'orzo con verdure Nasello al forno Finocchi in insalata Pane - Mele
Pane e confettura
Penne pomodoro e basilico Fagiolini e patate in umido Pane - Mandarini
Sabato
Latte con pane e confettura
Torta di spinaci Insalata mista Pane - macedonia
Pop com
Spaghetti aglio e olio Insalata verde .e bianca Patate e peperoni al forno Pane - Pere
Domenica \ '\ ",..
Yogurt con pane e miele
Tortelli di zucca Carciofi trifolati Pane - Arance
Crostata di frutta
Minestra dì riso e verza Coniglio alla cacciatora Patate al forno Pane - Mele
~11~1~~1~
Qualche suggerilmento I menu proposti dalla direttiva si basano
tazione scientifica
sulle più moderne conoscenze scientifiche in campo nutrizionale. Gli orientamenti generali individuati dall'équipe di studio e concretizzati nella tabella dietetica possono essere così riassunti:
•
— incrementare l'assunzione di amido consumando abitualmente pane, pasta, riso ed altri cereali ed aumentare l'assunzione di alimenti consistenti e ricchi di fibra come frutta, ortaggi e legumi;
•
Il menu Per la direttiva regionale è stata studiata una tabella dietetica per i bambini della scuola materna, elementare e media. Obiettivo della tabella è soddisfare i fabbisogni dì energia e nutrienti per l'infanzia, fornendo allo stesso tempo un menu gradevole ed adeguato. I piatti proposti recuperano la tradizione alimentare mediterranea, oggi riconosciuta come il modello più valido nel ridurre l'esposizione al rischio di malattie degenerative. Il pane, la pasta, i legumi, la frutta, glí ortaggi e l'olio di oliva, sono i protagonisti di queste indicazioni. Tali alimenti, sapientemente combinati tra loro, con l'integrazione di piccole quantità di prodotti di origine animale — latte, formaggi, uova,
canti, pesce — compongono piatti piacevoli e dal gusto facilmente accettabile anche dai piccoli. La tabella dietetica comprende il menu del pranzo da consumare a scuola e suggerisce esempi di colazioni, fuori pasto e cene, per rendere equilibrata l'intera giornata alimentare. La mensa si inserisce così nei contesto della giornata, assumendo un ruolo complementare alla famiglia, valorizzando gli importanti aspetti del pasto nel gruppo. Per la mensa di domani è necessario realizzare un cambiamento delle abitudini, operando in modo lento ma progressivo, con l'appoggio e la consapevolezza dei genitori, oltre che del personale addetto alla ristorazione.
La commissione La refezione scolastica viene considerata componente del Diritto allo studio, è parte cioè di un servizio pubblico dovuto al cittadino fin dal suo ingresso nella scuola. Il compito di istituire il servizio della ristorazione scolastica spetta all'amministrazione locale e i genitori sono chiamati a contribuire, in base al loro reddito, al pagamento dei costi complessivi di gestione. Per rendere questo servizio sempre più rispondente alle esigenze sociali della comunità la direttiva regionale caldeggia l'istituzione di una commissione mensa cittadi-
L idia. Settimana
Colazione
na. L'accresciuta attenzione da parte dei genitori sui problemi dell'alimentazione dei propri figli viene recepita come un fatto positivo poiché stimola in continuazione ad una corretta gestione del servizio pubblico. Indubbiamente il controllo di una refezione non è compito molto semplice: la commissione mensa, normalmente composta da genitori,docenti, operatori sanitari, amministratori comunali e responsabili dei centri di cottura, può di volta in volta proporre suggerimenti, così da trovare soluzioni adeguate agli infiniti problemi esistenti in una mensa.
— introdurre il pane integrale come primo approccio ai prodotti ricchi di fibre;
•
— aumentare il consumo e la varietà di frutta e verdura fresca di stagione, da utilizzarsi come contorno, fuori pasto, ingredienti nella preparazione delle ricette;
— inserire giornalmente latte e yogurt come fonte primaria di calcio, limitando il consumo di formaggi grassi;
•
— moderare l'assunzione di salumi a favore di pesce, pollo tacchino, coniglio e tacchino;
— ridurre il più possibile il consumo di condimenti, preferendo quelli di origine vegetale (olio d'oliva, d'arachide, di mais, di girasole...) da utilizzare a crudo;
•
— diminuire gradualmente il consumo di sale portandolo dagli attuali 10-15 g per persona ai giorno, a non più di 5 g; limitare l'aggiunta di sale nella preparazione dei cibi e, soprattutto, contenere il consumo di prodotti confezionati quali insaccati, cibi in scatola, dadi per brodo, patatine confezionate •
Pranzo
I
Merenda
•
— controllare il consu-. mo di dolci, spesso assunti come fuori pasto e preferire le cose semplici: frutta fresca, spremute, latte con cereali, yogurt, pane con miele o marmellata. Porre particolare attenzione a quei prodotti, quali caramelle, croccanti, torroni, che non apportano altro che zucchero e restano aderenti alla superficie dei denti, favorendo l'insorgenza della carie;
•
— favorire il consumo di frutta secca e limitare l'assunzione di frutta sotto forma di succhi che hanno un elevato indice glicemico (velocissimo assorbimento di zucchero dal canale intestinale);
— prevedere, nella settimana, l'inserimento di "piatti completi" accompagnati da un contorno di verdure crude e cotte. Per "piatto completo" si intende una preparazione a base di cereali con legumi o con moderate quantità di alimenti di origine animale (pasta e fagioli, torte di verdure salate, polenta pasticciata...);
•
— il modo più semplice e sicuro per garantire l'apporto di tutte le sostanze nutritive indispensabili è quello di ricorrere alla più ampia varietà possibile di scelta e alla più opportuna combinazione di alimenti diversi. Stimolare l'appetito del piccolo significa: frutta e verdura a seconda della stagione, "piatto unico" in alternativa alla carne, cibo e sapori nuovi... insomma "fantasia" a tavola e "genuinità"
Cena
Lunedì
Yogurt con pane e confettura
Stracciatella in brodo veget. Insalata verde Ratatuia di verdure al forno Pane - Pere
Focaccia al rosmarino
Pasta e fagioli Verdure crude in pinzimonio Pane - Mandarini
Martedì
Latte con pane e miele
Minestrone di riso Pollo al limone Radicchio in insalata Pane - Arance
Fresella con olive
Gnocchetti sardi pomodoro e ricotta Biete all'agro Pane - Pere
Mercoledì
Yogurt e crackers .
Pasta e ceci Crocchette di patate al forno Carote in insalata Pane - mandarini
Sorbetto di frutta
Zuppa di pane e porri Alici in tortiera Insalata verde Frutta secca
Giovedì
Latte con fiocchi d'avena
Polenta con brasato Insalata mista Pane - mele
Frullato
Risotto con la zucca Carciofi ripieni di magro con patate stufate Pane - arance
Venerdì
Yogurt con pane e confettura
Risotto con pesce Patate in insalata Pane - Pere
Pop com
Torta di patate Verdure in pinzimonio Pane - Macedonia
Sabato
Latte con pane e miele
Gnocchi di patate al pomodoro Insalata verde Fagiolini alla menta Pane - Mandarini
Frullato di frutta
Pizza margherita Insalata mista Pane - Pere
Domenica
Spremuta d'arancio con fette biscottate e confetture
Fusilli all'isolana Tacchino al latte Patate al forno Pane - Mele
Torta delle cascine
Vellutata di asparagi Radicchio in insalata Pane Macedonia di frutta fresca
Quale consumo -11
Silvia Bei-ardi
Antonella Belfiori
Ambiente: concorso nazionale per le scuole con fumetti
e cito •
•
r L
G —1
Intervista all'autore di note pellicole di animazione, nominato presidente della giuria che dovrà esaminare i lavori presentati a questo concorso indetto dalla Coop in larga collaborazione con altri enti.
Il recente allarme per lo "strappo" nella fascia protettiva dell'ozono, l'aumento continuo della concentrazione di,anidride carbonica atmosferica, l'avanzamento dei deserti, l'eutrofizzazione dei mari chiusi e l'inquinamento degli oceani sono tutti sintomi che non dovrebbero lasciare dubbi sulla necessità di una urgente inversione di tendenza. Di fronte a lutto questo diventa quindi importante anche il piccolo-contributo che ogni singolo può dare. È necessario imparare a mutare i nostri gesti, le nostre abitudini, i nostri comportamenti che, uguali a quelli di miliardi di altri individui, finiscono per pesare drammaticamente sui già fragili e precari equilibri che governano il nostro ecosisterno. Dobbiamo cambiare mentalità, riflettere sull'uso degli spray, del detersivo "così bianco che
Per Bozzetto trattare i temi dell'ambiente non è certo una novità. Quando in Italia Ia parola ecologia non era ancora così nota, Bozzetto ideava già, seguendo il proprio istinto, dei film a sfondo "ecologico" che trattavano i temi delle problematiche ambientali. Abbiamo chiesto a Bozzetto un giudizio sull'importanza dell'iniziativa Coop, alla quale ha deciso di offrire il suo contributo.
"Trovo ottima l'idea di questo progetto perché coinvolgerà un elevatissimo numero di persone le quali, dovendo trovare delle idee originali per le vignette, saranno costrette a sviscerare e a valutare attentamente il problema.
più bianco non si può", del sacchetto di plastica, imparando a riciclare i rifiuti, a risparmiare l'acqua e così via. Su questi temi, la Coop con il patrocinio del ministero dell'Ambiente, in collaborazione con la rivista "Airone" e le Associazioni Italia Nostra, Lega per l'Ambiente e WWF, promuove un concorso nazionale per la realizzazione di strumenti di comunicazione da utilizzare per una campagna ecologica di educazione al consumo.
Scopo dell'iniziativa è innanzitutto quello di coinvolgere i ragazzi in un'azione educativa nel campo ecologico che impegni concretamente, nelle piccole scelte giornaliere tutti gli individui, tutte le famiglie. stimolando una riflessione sull'utilizzo degli strumenti di comunicazione in campagne di carattere sociale.
In questo senso, a mio modo di vedere, sta l'utilità e la potenzialità di un concorso del genere che, torno a ripetere, metterà la gente nella condizione di riflettere profondamente sui gravi problemi ambientali del nostro Paese". Potrebbe anticipare quale sarà il metro di giudizio che intende utilizzare nella selezione delle opere vincenti? "Il mio criterio di valuta-
zione rispecchia, ovviamente, le mie preferenze personali nonché il mio stesso modo di essere o di considerare la vita. Personalmente, però, sono attratto maggiormente dagli aspetti umoristici di qualsiasi cosa mi si presenti davanti. "Sono convinto, infatti, che con l'umori-
112 - Quale consumo
AI concorso possono partecipare le prime e le seconde classi di scuola media inferiore che ne facciano richiesta. Alle classi iscritte verrà inviata tutta la documentazione necessaria per la partecipazione al concorso. La partecipazione prevede l'ideazione di una campagna di sensibilizzazione e di educazione su aspetti concreti della vita quotidiana che riguardano l'ecologia e i consumi e in particolare: — realizzazione di un manifesto su carta con dimensioni 50x70 (per la spedizione si consiglia l'utilizzo di un rubo). — produzione di un fumetto per la realizzazione di uno spot pubblicitario in cinema di animazione (cartoni animati) della
(maggior indice di spesa a livello mondiale) per riconquistare qualche pelo sulla testa. Seguono a ruota gli afflitti dall'acne, volgarmente detti brufolosi, anch'essi pronti a vuotare il portafoglio per la soluzione del loro problema. Ogni mattina l'umanità si alza, si guarda allo specchio e non si piace. Vuole essere più bella, più vicina ai modelli suggeriti dall'edonismo che governa il mercato. La vera lotta oggi non la si combatte più sugli autobus, negli uffici, nelle piazze, ma la mattina allo specchio contro i brufoli. Fortunatamente un residuo di solidarietà emerge da tutto questo guardarsi addosso, da questo narcisismo dilagante. Spendiamo infatti ben 8.000 miliardi per nutrire gattini, barboncini ed altri animali
durata di trenta secondi. — il materiale dovrà essere accompagnato da brevi note dì motivazione della campagna (massimo 2 cartelle). In particolare, per concorrere alla realizzazione dello spot in cinema di animazione, è sufficiente realizzare un fumetto utilizzando la gabbia che troverete allegata al materiale che invieremo su vostra richiesta. Tra tutti i fumetti pervenuti la giuria, entro il marzo 1989, ne selezionerà tre. Le tre classi prescelte lavoreranno alla trasformazione dei propri fumetti in story board (sceneggiature con visualizzazione delle scene e sequenze). Le classi verranno seguite nel lavoro da esperti di didattica dell'immagine
Nostra intervista a Bruno Bozzetto sino si possano raggiungere maggiori bersagli. Ossia, la gente di fronte ad una vignetta spiritosa, pur divertendosi, riesce nel contempo a riflettere su temi seri quali l'ambiente appunto, la società, luolitica, ecc. "E chiaro che ciò non vuol dire che l'umorismo sia il mio unico parametro di scelta. Diciamo che è più un fatto personale, anche perché nella mia lunga carriera ho sempre cercato di creare dei film che facciano ridere oppure che abbiano cercato di insegnare qualcosa." E di
Consumi
Daniele Moltrasio In questi giorni di acquisti forzati (potenza del Natale) un nuovo rapporto sull'andamento dei consumi è venuto a turbare (si fa per dire) la nostra buona coscienza. L'interesse della rilevazione sta nella dimensione, che travalica gli spazi un po' angusti e provinciali del Bel Paese per tuffarsi invece nel vasto oceano del consumismo internazionale, quel fenomeno cioè che attraversa trasversalmente frontiere, ideologie e mode. Se siamo quel che consumiamo, da quel che emerge dall'indagine, c'è poco da stare allegri. Si, perché pare proprio che la razza umana almeno quella che puà consumare molto, abbia preoccupazioni minime. Al primo posto vengono i capelli. I calvi sono un esercito disposto a spendere cifre spropositate
Come partecipare al concorso
domestici. E un elemento consolante. In fin dei conti esiste ancora solidarietà per chi conduce una vita da cani. Questo è quanto e la fotografia non ci sorprende. Siamo un'umanità nevrotica, sicura, che riflette fedelmente nei consumi le proprie piccole e grandi angosce. Resta la sensazione di una logica sempre più evanescente nei nostri modi di produrre, nei nostri modelli di consumo. Che fare per ritrovarla? Forse, tutti insieme, uno sforzo di autoironia perché, complice una pubblicità che crea miti e, nelle sue punte estreme, ci spinge a considerarci semidei, ci stiamo prendendo tutti troppa sul serio. Visto come vanno le cose nel mondo e considerato il nostro modesto ruolo nell'universo, non è davvero il caso.
filmati Bozzetto ne ha fatti davvero tanti da quando conquistò il successo nel 1960 con "Un Oscar per il Signor Rossi", Centinaia di pellicole tutte, o quasi, sui temi della civiltà, ivi compresi quelli sull'ecologia e sul comportamento dell'uomo rispetto all'ambiente. Ce n'è uno a cui — per un'esperienza di vita che lo ha portato da una cittadina nel verde alla "civiltà" di una grande metropoli — è particolarmente affezionato: "La vita in scatola". Un film di 6 minuti in cui mostra all'uomo quanto
.della società "La Lanterna Magica" di Torino. La stesura degli story board verrà terminata entro il giugno 1989. Successivamente la giuria selezionerà lo story board vincente e ne darà comunicazione agli insegnanti entro il settembre 1989. Ad ottobre la classe che avrà realizzato lo story board che risulterà vincente realizzerà, con il contributo tecnico-metodologico ed artistico della società " La Lanterna Magica" lo spot in cinema di animazione: disegni, riprese, sonorizzazione. Il film verrà terminato entro il dicembre 1989. Sul retro di ogni scheda con i fumetti va indicata: scuola, classe e indirizzo. Il manifesto e il fumetto vanno inviati a: La Lanterna Magica, Concorso
nazionale Ecologia del Quotidiano, Via S. Massimo 47 - 10123 Torino. Il materiale prodotto potrà essere utilizzato in campagne informative o educative con citazione degli autori.
tempo passa chiuso tra le famose "quattro mura": dalla nascita in ospedale, quindi a casa, poi a scuola o in ufficio, al teatro, al cinema. Pochissimi momenti della sua vita li dedica ad ammirare e ad apprezzare le bellezze della natura, E per il valore sociale ed educativo dei temi trattati nei suoi filmati che Bozzetto conclude questa sua dichiarazione, esprimendo la speranza per un più proficuo utilizzo del mondo dei cartoons. "Una volta — prosegue Bozzetto — esistevano dei cortometraggi, proiettati prima dei film, che sono stati via via eliminati perché annoiavano il pubblico. Oggi, a differenza di allora, i filmati sono molto belli ed edu-
cativi, quello che manca totalmente però è un complesso di mezzi e strumenti per la migliore divulgazione di filmati didattico-formativi. La televisione, d'altra parte, chiede in genere film di almeno mezz'ora e soprattutto di serie. L'eccezione alla regola è rappresentata dalla positiva esperienza di Quark, in cui passiamo filmati di 8 minuti, "Vorrei concludere con un augurio affinché le istituzioni o chi per loro, creino, un idoneo sistema di diffusione tramite il quale poter propagare una serie di cartoons intelligenti, a sfondo sociale, adeguatamente programmati per l'educazione ambientale, alimentare, ecc."
Crema: "Gioco dell'ambiente" L'animazione "Gioco dell'Ambiente" con il computer ha conosciuto un nuovo successo con l'iniziativa intrapresa a beneficio delle scuole medie di Crema e circondario. Grazie alla cortese ospitalità concessa dalla Presidenza della scuola media "G. Vailati", che ha fornito spazi ed apparecchiature, dal 28 novembre al 3 dicembre ben sedici classi della media inferiore hanno potuto assistere e partecipare all'animazione condotta dalle nostre collaboratrici della Cooperativa Teatro Laboratorio di Brescia. Anche questa esperienza ha ribadito il largo consenso già ottenuto in passato dal tipo di animazione, tanto che nuove richieste per ripetere l'iniziativa sono nel frattempo pervenute da altre scuole cremasche. Ciò ad ulteriore dimostrazione dell'utile e costruttivo rapporto instaurato da Coop Lombardia e mondo scolastico cremasco che negli ultimi anni ha conosciuto più occasioni di proposta ed interventi educativi nei confronti dei giovani consumatori. Il gioco ecologico così notevolmente apprezzato troverà pertanto modo di essere perfezionato anche a seguito delle esperienze condotte. Tra le classi che maggiormente si sono distinte
dimostrando vivo interesse e proficua partecipazione sono da segnalare la B della scuola "Vailati" e le classi 3" A e 3' B della medesima scuola. Interessanti anche i risultati ottenuti dalle classi 31 A e 3' B della media "Agello". Un caloroso ringraziamento per il coordinamento organizzativo eseguito vada al prof. Mario Ciuzzi e al prof. Alfonso Di Lauro, che tra l'altro sono membri del Comitato Soci Coop Lombardia di Crema.
Voghera Lo stand promozionale della Coop Lombardia ormai tradizionalmente denominato "pagoda'', ha ottenuto considerevoli risultati anche a Voghera_. Dal 25 novembre al 3 dicembre l'iniziativa ha permesso oltre un migliaio di colloqui diretti tra nostro personale specializzato ed i soci e clienti. Particolarmente approfondite e richieste le argomentazioni sul prestito sociale e nel prodotto coop. Accolto con vivo interesse il servizio da noi offerto a supermercato con "dieta al computer" a cura di dietiste della USSL di Pavia, nostre collaboratrici. I positivi riscontri della "pagoda" ne fanno ormai una istituzione, ma contiamo in ogni caso di perfezionare il servizio con ulteriori innovazioni al passo con i tempi.
"Letture" o
A cura di Ugo Pinferi
Consumo medio per giorno e per abitante nei Paesi europei (in grammi). Fonte: Comité des Farines et du Pain
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Pane storia e salue
Scritture e scrittrici (a cura di Maria Rosa Cutrufelli), Coop e Longanesi, Milano, pp. 183, lire 16.000
Antonio Marinoni, Pane. Storia, tradizioni, ricette. Edizioni Acanthus, Milano, pp. 324, lire 30.000.
la prima parte del libro, articoli e saggi che hanno per oggetto trame di donna: i riti del vivere quotidiano, collegati alla dimensione del tempo; gli anni dei movimenti; le figure maschili, l'erotismo, i rapporti di coppia, il maschile e il femminile nella scrittura e nella lettura. Nella seconda parte, intitolata 1987, i temi dopo i contributi di Anna Maria Crispina Ri-nominare la politica e di Chiara Valentini
consumi di pane in Europa sono illustrati nella tabella qui a fianco: La storia del pane è antichissima e le dispute sul luogo dove ha avuto origine trovano diversi sostenitori. Anche cercando le origini del frumento troviamo indicazioni differenti e, a seconda delle varietà, troviamo indicate la valle dell'Eufrate, il Giordano, l'India, la Sicilia, l'Africa occidentale, l'Asia occidentale, il Mediterraneo orientale. Si sono trovati semi di frumento in caverne abitate nel Paleolitico in Austria, ma se ne sono trovati anche in ambienti umani dell'età. neolitica. Ci sono tracce nella Cina antica come nelle piramidi egiziane. E nell'antico Egitto troviamo ordinamenti e regole sulla coltivazione del grano e sulla confezione del pane prodotto con la fermentazione. Altri popoli come quello ebraico erano invece per il pane non lievitato. Di certo le forme del pane sono state diverse in relazione anche alle condizioni di vita e di lavoro. Il pane a sfoglia, cotto su una
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L'attualità del femminismo, Paola Di Cori, storica, In una società dominata da modelli culturali imposti dal mezzo televisivo, vanno accolte con piacere le iniziative promosse a sostegno del libro e della lettura; e con maggior soddisfazione quelle che promuovono l'attività letteraria femminile. È questo il caso di "Firmato donna", manifestazione promossa dalla Lega nazionale delle Cooperative, che si propone di condurre un confronto fra il mondo dell'informazione e la cultura prodotta dalle donne. Uno dei frutti di questo impegno è l'interessante almanacco curato da Maria Rosa Cutrufelli di cui ricordiamo i saggi "L'invenzione della donna" (1974) e "Il cliente" (1981). La curatrice ha chiamato a collaborare al libro 16 donne, romanziere, saggiste, giornaliste, chiedendo a ciascuna un contributo all'approfondimento critico di alcuni temi, che sono al centro della riflessione contemporanea Non un elenco di titoli da salvare o da scartare, ma una lettura trasversale organizzata attraverso l'analisi del lavoro di alcune delle firme più belle della nostra letteratura recente. Introdotti da una presentazione circostanziata di Marisa Rusconi, si dipanano, nel-
presenta una rassegna di ciò che è stato prodotto negli ultimi anni sulla scorta dell'esigenza, sempre più avvertita, di appropriazione, da parte delle donne, di una dimensione storica. Seguono uno scritto della stessa Cutrufelli sul rapporto fra editoria e mondo femminile, un'acuta analisi dei più importanti periodici femminili di Anna Del Bo Bollino, integrata da Silvia Neonato, che interpreta i modelli femminili di seduzione così come vengono proposti e imposti dalle riviste. Ai libri italiani scritti da donne, pubblicati e distribuiti nel 1987, è dedicata la terza parte, a cura di Mimma Di Leo, utilissima rassegna di 38 titoli di narrativa e poesia e di 20 titoli di saggi 'presentati' in modo sinteticamente incisivo, attraverso recensioni di riviste e quotidiani. Numerosissimi sono gli stimoli offerti dalla lettura di questo libro che chiude con un racconto di Leila Baiardo, Incroci. "Lavori come questi — ha scritto Gina Lagorio — avvicinano il tempo che si augurava la Woolf nel quale le scrittrici saranno zanzare -e farfalle, le zanzare, che punzecchiano lo Stato e le farfalle che regalano arte e poesia".
"Singlle e bello Dibattito a Milano Presso il Consiglio della Zona 20 di Milano opera il Centro Donna, che si propone come luogo di incontro-dibattito, ma anche divertimento per le donne della zona. 11 19 dicembre 1988 il Centro Donna ha affrontato un tema tipico delle aree metropolitane: la crescita dei "single". Franca Romé, giornalista e ricercatrice sociale, ha affermato che il termine "single" ha connotazioni positive, al contrario del termine "solo" o "sola". Ha anche riferito di sondaggi di opinione dai quali emerge come la donna "sola" venga vista con diffidenza da un pubblico maschile. Ardesia Orfani del Coordinamento femminile della CGIL ha evidenziato come regolamenti di concorsi per posti pubblici, ma anche per l'assegnazione di alloggi, penalizzino le persone sole e in particolar modo le donne. Ugo Pinferi dell'Associazione lombarda delle cooperative di consumatori ha sottolineato come dalla produzione e dalla distribuzione moderna arrivino confezioni ridotte, libero servizio per ortofrutta, gastronomia, panetteria e pasticceria. E sicuramente altri servizi e altre confezioni roonodose sono in arrivo.
Paola Nobile
Sarà capitato anche a voi, durante un viaggio nei Paesi a nord dell'Italia di sostare al ristorante. Il pane messo sul tavolo è poco, finisce presto, vi tocca ordinarlo una volta, poi una seconda. Vuol semplicemente dire che in Austria, in Svizzera, in Belgio, in Francia si mangia meno pane che da noi, soprattutto durante i pasti. Perché invece ottimo pane fresco, in più forme e qualità, vi viene proposto in abbondanza a colazione, assieme a formaggi e salumi. I
Francesco De Lorenzo, Pane e ambiente. Alimenwione, ecologia, salute e società nell'Italia degli anni '80. Longanesi, pp. 186, lire 20.000. A conferma di come il pane sia sinonimo di alimentazione per la cultura italiana, Francesco Di Lorenzo, primo titolare del dicastero dell'Ambiente, lo usa come simbolo per un libro che cerca di correlare problemi di nutrizione con aspetti di difesa del consumatore e dell'ambiente. C'è una sproporzione nel libro che deriva forse dalle esperienze professionali dell'autore, medico professore di biochimica. Mentre vengono analizza-
e
Corso di formazione soci Tra novembre e dicembre si è tenuto il Corso di formazione per sezioni soci presso la sede di Viale famagosta. Vi hanno preso parte tredici soci rappresentativi della realtà delle nostre zone. Il corso ha approfondito i temi dell'azienda Coop, del ruolo delle sezioni soci, della comunicazione e gestione riunioni, del lavoro per obienivi,oltre a temi commerciali e finanziari. Esperienza utile e vivamente apprezzata dai partecipanti che sono stati: Contu Franco (Cassano d'Adda) Zigiotto Dario (Bollate); Mauri Leonilde (Niguarda); Di Santo Luciano (Muggiò); Farina Angelo (Villasanta); Giordano Rosalia (Como); Moriggi Franca (Novate); Tornello Mario (Bareggio); Colombo Dario (Bareggio); Cesati Gianni (Corsico); Dellera Antonio (Mi Appennini); Bossolo Romualdo (Opera); Ariotti Giuseppe (Crema).
È partita "Bonollatouirs" Una nuova agenzia turistica, nata da un progetto comune di Coop Lombardia, Coop turismo e Camera del Lavoro, ha preso il via nel mese di gennaio: "Bonolatours". Situata sul corridoio centrale del Centro com-
ti in numerosi capitoli i consumi alimentari, i loro mutamenti, le tecnologie dell'agricoltura e del settore alimentare, all'inquinamento sono dedicate troppo poche pagine. Ne risulta una visione parziale, insufficiente del problema. E indubbio che dall'agricoltura asservita alla chimica risultino numerosi danni che deve sopportare il mondo. Ma analoghe scelte ad alto consumo energetico e a forte impatto ambientale provengono dalle attività
Grecia Portogallo Italia 200
Germania Federale
186,5
Spagna
183,5 •
Irlanda Francia Olanda Austria Belgio
160 150 150
Gran Bretagna Lussemburgo 131,5
Svezia Svizzera
lastra di pietra rovente, lo si ritrova presso le popolazioni nomadi, presso i pastori che dovendo seguire le greggi o le mandrie difficilmente potevano servirsi di forni o avere il tempo di seguire le lievitazioni. Ma anche tra le popolazioni stanziali è sempre stata presente la focaccia a fianco di forme più complesse di pane e a ingredienti per l'arricchimento del sapore. Elemento di base dell'alimentazione, il pane divenne strumento della politica sociale di Roma, e le zone di grande produzione dí frumento furono og-
getto delle politiche imperiali. In questo libro, firmato dal presidente dell'associazione dei panificatori e curato da Mila Contini, si percorrono le vicende storiche e sociali del mondo seguendo le tracce del pane. E sono numerose le riproduzioni di documenti, pitture, incisioni che hanno attinenza con il tema. Non manca una parte del libro dedicata alle ricette sia per produrre diversi tipi di pane, sia per cucinare con il pane. Gli ultimi capitoli riguardano le tradizioni popolari e i rapporti tra pane e religione.
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schia di spostare l'attenzione, di sollecitare l'illusione che in fondo cambiando abitudini alimentari, facendo attenzione a quali prodotti usiamo, con qualche legge che elimini alcuni degli effetti inquinanti, si può sperare di non fare la fine dei dinosauri. Si tratta di una visione che viene dal mondo occidentale industrializzato, che non vuole mettere in discussione il tipo di industria che ha prodotto questi danni, il tipo di sviluppo che rischia di trascinare nell'abisso la parte del mondo che non riesce a partecipare a questo tipo di sviluppo.
Francesco De Lorenzo
PANE E AMBIENTE reT11.,In
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industriali. L'insistere solo sugli aspetti nutrizionali o delle tecniche agrarie ri-
merciale Bonola l'agenzia fomirà a tutti i clienti del centro ed ai soci di Coop Lombardia un servizio di vendita al dettaglio di viaggi, oltre a quello di biglietteria aerea e navale. Una possibilità nuova per chi già è cliente dell'Ipercoop Bonola di godere di un servizio moderno per il tempo libero, le vacanze o gli spostamenti di lavoro. Buon lavoro "Bonolatours".
Vigevano: Cooperazione e Sviiuppo L'ultimo appuntamento 1988 dell'articolata attività della Sezione Soci di Vigevano si è tenuto
martedì 29 novembre. Ospitati dalla sala teatro GI.FRA, presso il convento dei frati Cappuccini, sono stati presentati i progetti di solidarietà con i Paesi in via di sviluppo. Erano presenti, oltre al Presidente Bertolini, il Prof. Ettore. Tibaldi coordinatore del progetto in Burkina Faso, il Dott. Flavio Lovisolo responsabile dell'intervento in Niger che hanno illustrato le caratteristiche specifiche di queste iniziative. Nel corso della serata hanno portato la loro testimonianza anche padre Costantino, segretario generale per missioni cattoliche in Zaire, e Rita Bazzigalupi segretaria del gruppo Impegno Missionario. A confronto dunque esperienze diverse ma che esprimono la stessa volontà e lo stesso impegno per migliorare i processi di crescita
sociale ed economica del sud del mondo. "La cooperazione in nome della libertà" questo è il titolo di un articolo apparsa su un giornale locale che informava i propri lettori dell'iniziativa da noi promossa. Crediamo abbia colto lo spirito del nostro impegno.
MI/Livigno: "Sette note in zona sette" Questo il titolo di un'iniziativa culturale promossa dal Consiglio di Zona 7 (Bovisa/Dergano) e organizzata dal Comitato soci di via Livigno. L'appuntamento si è svolto sabato 10 dicembre alle ore 16 al Centro culturale polivalente, presenti più di 120 persone che hanno trascorso il pomeriggio ascoltando buona musica eseguita da "Il Quartettone", un gruppo di giovani musicisti formato presso la Civica Scuola di Musica di Milano. Diretti dal Maestro Carlo De Martini hanno eseguito musiche di A. Corelli, I.S. Bach, W.A. Mozart e B. Bartok. Anche in questa occasione è stato sottolineato il nostro impegno nel quartiere che contribuisce ad elevarne il tono della convivenza e della qualità della vita. La promessa, esplicitata dal Presidente della Commissione Cultura Sig. Agostino Di Gangi, è stata di moltiplicare questi momenti aggregativi per il 1989.
Quale consumo -13
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Una nuova Cooperativa a Sesto San Giovanni
Il medie con !! Il C.M.S., Centro Medico Sportivo di Sesto San Giovanni è una cooperativa di servizi fondata per cercare di rispondere alle esigenze delle società sportive. Sorto nel 1985 per iniziativa di due delle più importanti polisportive sestesi, il GEAS e l'ANPI, ha ottenuto nel 1986 l'idoneità regionale per il rilascio di certificati di validità alla pratica sportiva agonistica come previsto dalla legge regionale del 30 novembre 1981 n. 66 e dal decreto ministeriale del 18 febbraio 1982. Dal 1987 agisce in regime di convenzione con il Sistema sanitario nazionale per cui gli atleti della provincia di Milano possono ottenere il certificato dì idoneità alla pratica sportiva agonistica gratuitamente previa richiesta della società sportiva di appartenenza ed autorizzazione de1111SL di competenza. Nel 1987, primo anno di attività in regime convenzionato, sì sono eseguite circa 2.400 visite mentre nel 1988 tale numero si è incrementato sino a raggiungere circa 3.500 prestazioni. 11 C.M.S. è localizzato all'interno del campo sportivo Manin ed è dotato di tutte le apparecchiature previste per legge. È quindi possibile eseguire gli accertamenti obbligatori che consistono nell'esecuzione di visita medica, elettrocardiogramma a riposo e dopo sforzo, esame spirometrico ed esame delle urine. Per gli sport previsti sono inoltre possibili accertamenti ulteriori: esame neurologico (con l'esecuzione di eventuale elettroencefalogramma), esame
otorinolaringoiatrico ed esame oculistico. La presenza di specialisti in medicina dello sport e di consulenti specialisti in cardiologia, oculistica, otorinolaringoiatria e neurologia consente di fornire agli atleti un punto di riferimento costante durante tutta la stagione agonistica. Ciò può contribuire a superare il limite imposto dalla visita obbligatoria annuale che pur essendo sicuramente un passo importante verso la realizzazione degli scopi della riforma sanitaria, e cioè di creare dei servizi di medicina preventiva, forse non è sufficiente a salvaguardare l'atleta. Tra gli scopi del C.M.S. vi è proprio quello di creare un rapporto continuativo tra sportivo e struttura medica. Tale tipo di rapporto è già ben definito con alcune società sportive di alto livello (ad es. Telcom Geas Pallavolo militante nel massimo campionato nazionale) che per prime hanno compreso l'importanza di una assistenza medica continua nel raggiungimento di risultati sportivi di eccellenza. Tale assistenza non si deve limitare all'intervento nel momento in cui si verifica un infortunio ma trova ampio campo d'azione nell'esecuzione di tests di valutazione dell'atleta, tests che permettono di definire le caratteristiche fisiologiche del soggetto che si sta analizzando e quindi consentono di impostare o correggere programmi di allenamento personalizzati. Oltre alle attrezzature previste dalla legge il C.M.S. è dotato di strumentazioni per la realizzazione di tali test di valutazione e per indagini più sofisticate.
COSC
Quali esami Le strumentazioni esistenti presso il Centro sono: — un cicloergometro che permette di eseguire prove da sforzo massimali con monitoraggio continuo del tracciato elettrocardiografico del soggetto. Tale tipo di prova consente di rilevare eventuali anomalie elettrocardiografiche e/o, nel caso dell'atleta sano, di determinare parametri che forniscano indicazioni sulle caratteristiche della capacità di resistenza; — piattaforme a contatti che consentono di determinare, tramite tests idonei, le caratteristiche di capacità di potenza dell'atleta; — cardiofrequenzimetri, cioè registratori della frequenza cardiaca, che consentono l'esecuzione di tests sia in laboratorio che sul campo (situazione questa possibile vista la localizza-
zinne peculiare del Centro) per definire le caratteristiche di impegno dell'atleta sia in allenamento che in gara e di conseguenza programmare un allenamento mirato sulle caratteristiche proprie di ogni atleta; — plicometro ed antropometro per determinare le caratteristiche corporee del soggetto (percentuale di grasso corporeo, definizione delle masse muscolari, parametri corporei riferiti ad ogni singolo sport, ecc); — personal computer dotato di software sia per l'archiviazione delle visite effettuate e l'esecuzione di indagini statistiche sui dati raccolti che per l'esecuzione di controlli alimentari con eventuale prescrizione di dietoterapia che tenga conto delle necessità personali dell'atleta.
Specializzazione e attrezzature specifiche
Due momenti di controllo dello sforzo fisico.
Per I a " terza età" un'attenzione particolare Il C.M.S., dalla sua fondazione, svolge anche una attività per conto del Comune di Sesto San Giovanni e cioè l'esecuzione di visite animali di idoneità alla pratica motoria per la terza età. Il fenomeno della pratica motoria nella terza età sta assumendo importanza sempre maggiore e ciò è confermato dall'incremento continuo di iscritti
ai Corsi e di conseguenza di soggetti che si sottopongono a visita annuale: si è passati dalle circa 300 visite del 1985 alle circa 650 del 1988. Anche in questo caso, lo specialista in medicina dello sport può svolgere un ruolo importante, affiancandosi al medico di base, nel fornire indicazioni utili all'utente perché la pratica motoria ri-
sulti essere vantaggiosa e non comporti rischi inutili. Tra i compiti dei centri di medicina dello sport vi è anche quello di fornire agli sportivi aggiornamenti culturali che possano contribuire al miglioramento delle conoscenze nell'ambito medico-sportivo. Il C.M.S. in tal senso intende porsi come struttura di riferimento e i primi ri-
sultati si sono ottenuti con la realizzazione di un convegno sulla "Valutazione funzionale dell'atleta" svoltosi a Sesto San Giovanni il giorno 12 novembre 1988 e di un opuscolo divulgativo che affronta alcune delle più frequenti tematiche riferite alle implicazioni mediche nella pratica sportiva e fornisce semplici consigli in merito.
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Quale consumo -15
Massimo Campi Maurilio Pogliani
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Una ricca mostra fotografica della Sezione soci Coop di via Livigno (Milano)
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I dinamici soci della sezione di Via Livigno hanno condotto una importante iniziativa culturale nella propria zona. In collaborazione con il Consiglio di zona hanno promosso una mostra foto grafica dal titolo: "Zona 7, passato e presenze".
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Lo scopo della manifestazione è stato quello di riportare alla luce immagini sulla storia del quartiere, dando così la possibilità alla cittadinanza ed ai soci Coop di poter vedere questi patrimoni, altrimenti rinchiusi in archivi pubblici o privati. La mostra si inserisce nel programma di iniziative culturali promosse ed organizzate dalla sezione soci di via Livigno, con il Consiglio di zona, che fa seguito alle conferenze sulla salute per gli anziani ed ai corsi sull'alimentazione. La mostra è stata divisa in tre parti: "Appunti di storia'', "La zona tra passato e presente", "Presenze in Zona". Nella prima sezione le immagini presentate sono tratte dall'archivio storico del Dott. Aldo Bartoli. Gli argomenti trattati e le fotografie esposte non sono una pedante ricerca didascalica sul passato, ma una sorta di album familiare tra mille ricordi. Fabbriche, case, momenti di aggregazione politica e sportiva, la vecchia chiesa di Dergano e tante altre immagini ancora, hanno destato la curiosità e tanta nostalgia per il tempo che fu. Si assiste sul piano sociale ad una preponderanza di immagini derganesi. Il quartiere, ex centro agricolo e primo punto di collegamento tra Milano e Como vanta storia e tradizioni molto più antiche della Bovisa. La Bovisa, di contrappunto, viene presentata come luogo di produzione. Montedison, Sirio, Azienda del Gas, Face Standard, sono stati poli industriali della metropoli lombarda riuniti su quest'area. La seconda sezione "La zona tra passato e presente", è un tramite tra il passato prossimo e il presente della zona. Le immagini sono tratte da alcune ricerche sulla zona effettuate da sei giovani fotografi: Tommaso Borrello, Massimo Campi, Luca Giovannelli, Maurilio Pogliani, Gaetano Puglielli, Diego Vitaloni. Le ricerche ricalcano i temi dell'archeologia industriale, le aree dismesse della Sirio e Montedison, case a ringhiera, arca Bassi. La scelta delle immagini è tesa a valorizzare sia i contenuti estetici che quelli documentativi, senza però scadere nel facile tranello delle polemiche o degli atti di denuncia, tanto cari negli ultimi tempi alla stampa quando si tratta di parlare della zona 7.
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Nella terza sezione denominata "Presenze in zona", si è dato spazio ad alcune realtà presenti in Dergano ed in Bovisa. I sei fotografi che hanno condotto le ricerche sulla zona si ripresentano con una serie di piccole personali tratte da loro precedenti mostre o ricerche. Con una decina di foto a testa hanno sintetizzato anni di esperienza creativa nel difficile mondo della fotografia. Tre studenti della facoltà di Architettura milanese: Cristina Primi, Alessio Saglia e Franco Tedone hanno presentato un loro elaborato, materia d'esame, sul segno grafico in cui la zona è punto di partenza e campo di indagine. Il corso di fotografia della Civica Scuola Serale di Via Catone 24, operante da anni nel quartiere, si presenta con opere tratte da una recente mostra dal titolo: "Lo specchio di Alice". In questo spazio viene pure ricordata la vita e il lavoro di Antonio Arcari che fu, per oltre un ventennio, il direttore didattico dei corsi di fotografia della Società Umanitaria, nonché presidente del Consiglio di zona 7 negli anni '70. Il materiale esposto, tratto dagli originali del libro "La forma, gli oggetti, l'uomo" è frutto delle ricerche svolte dagli allievi sotto la sua direzione e testimonia il particolare interesse di Arcari nell'insegnamento di questa arte figurativa. La mostra è stata ospitata nei locali del Centro Culturale Polivalente in Via Livigno. La lunga opera di organizzazione è stata curata da Massimo Campi, Maurilio Pogliani, Sergio Telaroli, ed è costata diversi mesi di lavoro per riuscire a coordinare le 550 immagini esposte. Alla presentazione della mostra avvenuta sabato 22 ottobre, sono intervenute alcune personalità tra cui il Presidente della Coop Lombardia, Antonio Bertolini, ed il Presidente del Consiglio di zona 7, Gianfranco Spiriti. Cesare Colombo, fotografo e critico, ha tenuto un significativo discorso sulla validità dell'iniziativa. La mostra nei dieci giorni di apertura ha avuto un grande successo, testimoniato da oltre un migliaio di presenze, tra cui diverse scolaresche che hanno visionato l'opera in chiave didattica.