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CONSORZIO IDEA AGENZIA PER IL LAVORO s.c.s. o.n.l.u.s.
IL WELFARE AZIENDALE PER LE PERSONE E PER IL TERRITORIO Ada D’Onofrio
WELFARE AZIENDALE
CONTENUTI DELL’INTERVENTO
Breve presentazione Idea Agenzia per il Lavoro La realtà del welfare sociale oggi e il c.d. secondo welfare Il welfare aziendale
WELFARE AZIENDALE
PRESENTAZIONE Idea Agenzia per il Lavoro È la prima impresa sociale italiana No Profit di mediazione tra domanda ed offerta di lavoro
È un’agenzia privata di collocamento autorizzata dal 14 settembre 2001 dal Ministero del Lavoro Aderisce a
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LA FILOSOFIA Coniugare i valori della solidarietà e della responsabilità, risultando parte attiva e soggetto facilitatore per la realizzazione di benessere sociale, con le esigenze imprenditoriali legate alla gestione del capitale umano promuovendo l’incontro tra domanda ed offerta di lavoro. Il servizio di collocamento di Idea Agenzia per il Lavoro è incentrato sulla persona come risorsa principale ed opera pertanto secondo il principio della soddisfazione del cliente e della cura del cliente azienda e persona. Il principio cardine sotteso alle attività di Idea Agenzia per il Lavoro è creare un ponte tra datore di lavoro e candidato lavoratore creando relazioni fiduciarie reciproche. Valorizzare l'esperienza della cooperazione collaborazione con il mondo delle aziende profit.
sociale
in
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I SERVIZI OFFERTI I servizi offerti da Idea Agenzia per il Lavoro rivolgono a:
Imprese Profit e No Profit Enti Pubblici
Persone in cerca di occupazione Famiglie
si
LA DIFFUSIONE TERRITORIALE LOMBARDIA
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PIEMONTE
Milano Monza
Torino Pinerolo (To) Luserna S.Giovanni (To) Ovada (Al)
VENETO Cittadella
FRIULI VENEZIA GIULIA Pordenone
LAZIO
LIGURIA
Roma
Genova
PUGLIA Lecce
CAMPANIA Napoli
SICILIA Catania
CALABRIA
Reggio Calabria
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RELAZIONE RETE - TERRITORIO
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…NON CE LA SI PUÒ FARE DA SOLI…
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LO SCENARIO DI RIFERIMENTO Crisi economica 2008-2015 • Contrazione della spesa pubblica • Ampliamento dei rischi per persone e famiglie a rischio di povertà • Ritardo legislativo rispetto al mutamento del lavoro Doveri dell’azienda art. 2087 c.c. • Garantire l’integrità fisica e morale del lavoratore • Dovere di sicurezza • Equa retribuzione • Miglioramento delle condizioni di vita
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AMBITO EXTRA-LAVORATIVO
LO SCENARIO DI RIFERIMENTO
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CAMBIANO LE ABITUDINI Rivedere il proprio stile di vita Ridurre gli sprechi Spese low cost – riciclo - riutilizzo Il 40% delle famiglie ha redditi appena sufficienti a coprire le spese (rinuncia alle prestazioni sanitarie) Non dispongono di risparmi 1/3 delle famiglie riceve risorse a supporto Nonni - fenomeno nonni come ammortizzatore sociale
Contrazione della spesa pubblica
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LO SCENARIO DI RIFERIMENTO Il secondo welfare coinvolge diversi attori economici e sociali, come Imprese
Sindacati Fondazioni Assicurazioni
Organizzazioni del terzo settore Enti locali che vanno progressivamente affiancandosi al primo welfare, di natura pubblica e obbligatoria, integrandone le attività in campo sociale.
IL SECONDO WELFARE
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I 3 PILASTRI Apertura a soggetti non pubblici • Imprese – assicurazioni – enti bilaterali – mutue – enti no profit • Condividere priorità risorse e integrazioni Innovazione sociale • Attività e servizi innovativi per soddisfare bisogni sociali • Comunità flessibile e adattabile • Valore basato non sul profitto ma sul benessere; • Basato su reti territoriali pubblico-privato Empowerment • Maggiore partecipazione e responsabilizzazione dei soggetti
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IL SECONDO WELFARE
CREAZIONE DI RETI PER LA CO-PROGETTAZIONE E CO-PRODUZIONE
Stakeholder connessi e interdipendenti per raggiungere il maggior numero di beneficiari.
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IL SECONDO WELFARE
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IL PROGETTO ConTe Conciliazione e Territorio Conciliazione tra tempi di vita e tempi di lavoro Contributi di cui all’art. 9 della legge 8 marzo 2000, n. 53 Progetti per la flessibilità, il reinserimento e gli interventi innovativi in favore di lavoratori e lavoratrici dipendenti • Flessibilità oraria • Formazione e azioni per favorire il rientro al lavoro • Interventi e servizi innovativi volti a favorire la conciliazione vita/lavoro anche attraverso reti territoriali
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DAL PATERNALISMO INDUSTRIALE A MODELLI DI WELFARE AZIENARE Implementare comportamenti datoriali di responsabilità sociale; Incrociare benessere con performance aziendali riducendo assenteismo e turn over; Trasmettere fiducia nell’organizzazione; Rispondere ai bisogni della vita (non solo corrispettivo monetario); Migliorare l’immagine e la reputazione aziendale; Adottare un sistema che concede la possibilità di scegliere tra servizi diversificati.
WELFARE AZIENDALE
DEFINIZIONE DI WELFARE AZIENARE Il welfare aziendale è generalmente inteso come l’insieme di benefit e servizi forniti dall’azienda e/o dai sindacati ai dipendenti al fine di migliorarne la vita privata e lavorativa in numerosi ambiti, dal sostegno al reddito familiare e alla genitorialità, alla tutela della salute e fino a misure per il tempo libero e agevolazioni di carattere commerciale. (Rapporto secondo welfare 2015)
WELFARE AZIENDALE
WELFARE AZIENARE L’idea di welfare aziendale si basa sul presupposto implicito che la relazione di lavoro debba includere anche il soddisfacimento di esigenze non efficacemente o non efficientemente soddisfatte dal compenso monetario (c.d. beni relazionali)
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DEFINIRE IL WELFARE WELFARE o REWARDING? Soddisfazione di bisogni primari Platea dei beneficiari
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10 AREE DI WELFARE AZIENDALE 1. Formazione e sostegno alla mobilità 2. Assicurazione per dipendenti e famiglie 3. Sostegno economico ai dipendenti 4. Previdenza integrativa 5. Salute 6. Sicurezza e prevenzione incidenti 7. Pari opportunità e sostegno genitori 8. Welfare allargato e territorio 9. Integrazione sociale e soggetti deboli 10. Conciliazione vita e lavoro
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LE AREE PIÙ TOCCATE DAL WELFARE AZIENDALE Le quattro aree di maggior intervento: 1. la previdenza complementare 2. la sanità integrativa 3. le politiche per la famiglia (work life balance) 4. i programmi di formazione
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ALCUNI ESEMPI DI SERVIZI Servizi di educazione e istruzione (rimborso libri scolastici, rimborso rette scolastiche, borse di studio) Servizi di Assistenza alla famiglia (centri estivi, doposcuola, sostegno alla disabilità) Servizi di Time utility (disbrigo pratiche amministrative, lavanderia) Mobility (abbonamenti utilizzo mezzi pubblici, abbonamenti bike/car sharing, car pooling) Assistenza legale / Finanziaria Convenzioni Servizi di assistenza sociale agli anziani Servizi di assistenza domiciliare agli anziani Centri di aggregazione per la terza età Cura e assistenza anziani Sportello assistenza agli anziani
Sportello assistenza al nucleo famigliare Sportello orientativo e di consulenza al bilancio famigliare Sportello informativo turismo sociale/mobilità
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PROGETTARE UN PIANO DI WELFARE AZIENDALE Condivisione con la proprietà Condivisione con le realtà sindacali interne Progettazione:
mappatura
dell’esistente,
analisi
delle
esigenze da soddisfare rispetto ai destinatari (questionari – focus aziendali) Analisi di fattibilità: costi, norma, quali benefici sono attesi, comunicazione Unilateralità/bilateralità
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LEGGE DI STABILITÀ 2016
Il tema è regolato dagli artt. 51 e 100 del TUIR. Il lavoratore sceglie se ricevere il premio di produttività in busta paga o in servizi welfare. Erogazione di servizi tramite voucher Nuovi servizi nell’ambito dell’istruzione e dell’educazione: • il servizio mensa; • il servizio navetta; • frequentazione di ludoteche (intrattenimento per bambini per finalità didattiche) e centri estivi e invernali; • viaggi di studio.