Il Web e le sue professioni: nuovi percorsi per nuove competenze Roberto Castaldo Responsabile Formazione IWA Italy Via Colombo, 1/E – 30126 Lido di Venezia (VE)
[email protected]
Formarsi, certificarsi e diventare professionista del Web non può prescindere dal contesto europeo: IWA lavora assieme a CEN, UNI ed alle associazioni maggiormente rappresentative per creare framework condivisi dall'intera comunità del Web. Durante il seminario verranno presentati i nuovi profili professionali per il Web, le nuove competenze digitali, ma soprattutto i nuovi orizzonti che si aprono per gli Istituti Superiori Professionali e Tecnici, grazie alla collaborazione tra IWA Italy, Delivery Unit Campania ed USR Campania.
1. Introduzione La forza rivoluzionaria del Web ha enormemente influenzato la società e l’economia, creando nuovi modi di comunicare e di trasmettere la conoscenza, ma anche nuovi modi di lavorare. Molti nuovi mestieri sono nati grazie a questa rivoluzione, ma fino a ieri non esistevano punti di riferimento affidabili e condivisi in grado di guidare i professionisti o aspiranti tali su cosa essi debbano sapere e saper fare per sopravvivere ai continui stravolgimenti delle tecnologie e dei mercati. D’altra parte, imprese, enti, Pubbliche Amministrazioni ed associazioni avevano ed hanno tuttora idee poco chiare sulle competenze da richiedere a dipendenti e consulenti, e persino a livello formativo mancano impianti educativi organici, e il Sistema Scuola si rivela incapace di orientare i suoi alunni nella giusta direzione, fornendo il più delle volte rappresentazioni generaliste e statiche di un universo – il Web – in mutazione perenne.
2. IWA Italy IWA Italy è la sezione italiana di IWA/HWG (International Webmasters Association/The HTML Writers Guild). IWA/HWG è un’Associazione professionale no profit riconosciuta leader mondiale nella fornitura dei principi e delle certificazioni di formazione per i professionisti della Rete Internet; è presente in 110 paesi, con 130 sedi ufficiali in rappresentanza di più di 200.000 associati. Dal 30 agosto 2001, “HTML Writers Guild Inc.”, realtà no profit attiva T. Roselli, A. Andronico, F. Berni, P. Di Bitonto, V. Rossano (Eds.): DIDAMATICA 2012, ISBN: 978-88-905406-7-7
DIDAMATICA 2012
nell’educazione e formazione dei Web authors fin dal 1994, ha scelto di diventare parte integrante dell’IWA. Da questa unione è nata IWA/HWG la più importante Associazione di Web professionals ed unica rappresentante della categoria all’interno del World Wide Web Consortium (W3C). IWA Italy è l’unica Associazione italiana di sviluppatori esperti di accessibilità riconosciuta dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri - Ministero per la Pubblica Amministrazione e l'Innovazione, ai sensi della Legge 4/2004 (Legge Stanca). L’Associazione rappresenta, inoltre, gli editori/autori dei siti Web presso il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali (MIBAC), ai sensi della Legge 106/2004. Il CEN ha riconosciuto IWA/HWG ed i suoi percorsi formativi, standard di formazione e certificazione per i professionisti del Web. IWA Italy è promotrice dell’IWA Italy Web Skills Profiles WG, gruppo di lavoro che ha l’obiettivo di definire i profili professionali del Web. In Italia l’Associazione IWA Italy è riconosciuta anche dal CNEL (Consiglio Nazionale dell’Economia e del Lavoro). IWA Italy ha curato l’iniziativa per lo sviluppo delle linee guida per la formazione dei professionisti del Web. Dal marzo 2004 IWA Italy è Socio UNI (n. E2395) nonché casa editrice di testi specialistici in materia di Web ed ICT. Dal 2001 IWA/HWG partecipa direttamente allo sviluppo di raccomandazioni e alla definizione delle normative di interesse per i professionisti del Web.
2.1 Mission di IWA Italy -
-
Fornire programmi formativi di alta qualità Fornire certificazioni delle nuove competenze digitali Sostenere la rete mondiale delle sedi ufficiali IWA/HWG Fornire agli associati supporto e collaborazione a livello, regionale, nazionale e internazionale, nonché un marchio di affiliazione riconosciuto in tutto il mondo da clienti ed Aziende Promuovere i principi universali di etica e di pratica professionale per tutti i professionisti della Rete Fornire supporto per la definizione e lo studio di normative nei Paesi in cui è presente
3. I professionisti del Web 3.1 La zavorra Esiste una vasta moltitudine di professionisti che già operano meritoriamente sul Web, magari assunti col contratto dei metalmeccanici, che però attendono di vedere compiutamente identificata la loro professionalità, e che ambiscono ad un più che legittimo riconoscimento anche dal punto di vista normativo, sindacale e – perché no – retributivo. Se però proviamo a definire il concetto di qualità del Web, e le modalità per riuscire a raggiungerla e mantenerla, certamente dovremmo parlare di 2
Il Web e le sue professioni: nuovi percorsi per nuove competenze
standard, di usabilità, ergonomia ed accessibilità, ma anche di altre competenze che attualmente sono estranee a tanti progetti legati al Web, a tanti percorsi formativi, a tante attività PON, e molto spesso ciò avviene a causa della mancanza di conoscenza e di consapevolezza da parte degli addetti ai lavori, delle comunità scolastiche, educative e culturali. In definitiva, la mancanza di un riferimento, magari normativo, che indichi le strade da seguire per avviare un percorso di studi o anche per ridefinire le proprie competenze, è una vera e propria zavorra che opprime l’intera comunità legata al Web ed ostacola la piena realizzazione delle enormi potenzialità economiche, occupazionali e culturali di internet e del Web.
3.2 Il Web, gli altri media e la Scuola Il Web non è come la TV, ma neanche come un giornale o come una vetrina. Il Web è invece un media specifico che mal digerisce modelli e formati ereditati da altri media, e che richiede quindi l’acquisizione e l’utilizzo consapevole di conoscenze ed abilità specifiche, le quali devono necessariamente riferirsi a profili professionali specifici. Ed essere in possesso di un determinato profilo professionale non può non richiedere studio ed approfondimento, visto che sviluppare e gestire siti ed applicazioni Web di qualità non è un’attività banale, e visto soprattutto che non esiste (e probabilmente non esisterà mai) una macchina o un software in grado di farlo automaticamente. In quest’ottica assumono grande importanza sia gli aspetti strettamente tecnici, legati alla conoscenza di linguaggi, tecnologie, protocolli, sia una dimensione troppo spesso ancora latitante, che noi chiamiamo “approccio culturale”, che dovrebbe garantire la condivisione tra individui di valori etici e morali in grado di reggere, motivare e guidare lo sviluppo tecnologico. E’ la natura stessa del web a richiede e favorire la circolazione proprio di quei valori che potrebbero e dovrebbero ispirare i suoi professionisti; eppure, quante volte esso E la latitanza del Sistema Scuola su queste fondamentali questioni etiche e tecnologiche non è più tollerabile, esso deve invece sapersi porre in prima linea nell’indirizzare con autorevolezza tutti i membri della sua comunità verso la scoperta del mondo Web e dei mestieri che – grazie ad IWA Italy – iniziano a prender forma.
3.3 La favola del Webmaster Che significa al giorno d’oggi essere “webmaster”? Può significare tante cose, ma questo termine, che una volta consentiva di esprimere il concetto “io sono in grado di creare siti Web”, oggi ha un significato sempre più sfumato. Cosa vuol dire allora Webmaster? Cosa bisogna sapere e saper fare per potersi definire Webmaster? Ha ancora senso definire la propria professionalità con questo termine, ed utilizzarlo per proporsi sul mercato? Certamente no, e questa parola che una volta poteva significare quasi tutto, oggi non significa quasi nulla.
DIDAMATICA 2012
La verità è che – nel Web come in tanti settori – l’essere “generalisti” ed il pretendere di saper far tutto porta il più delle volte ad approcci generici col risultato di saper fare “bene” pochissime cose; la verità è che il webmaster “tuttofare” oggi non esiste praticamente più – se non a livelli amatoriali o poco più – e che un professionista del Web dovrebbe potersi specializzare in un’area specifica, approfondendo conoscenze ed acquisendo abilità e competenze specifiche di quell’area, senza per questo disconoscere completamente il resto. Lo sviluppo di un’applicazione Web non banale da parte di un’unica figura professionale è cosa d’altri tempi, quando il Web non era così complesso e composito come lo è oggi, e quando approcci “semi-seri” permettevano in ogni caso di intercettare una certa domanda proveniente da un certo tipo di mercato. La favola del Webmaster è oramai arrivata al termine, oggi non si può non parlare di team, di squadra, ed il singolo professionista è chiamato ad interfacciarsi con altri colleghi e a confrontarsi attivamente con loro, condividendo le proprie conoscenze e favorendo lo sviluppo di nuove dinamiche, in favore del raggiungimento degli scopi aziendali condivisi dall’intero gruppo di lavoro. I profili professionali del Web: genesi e metodologia
3.4 Le prospettive Da una parte si deve evidenziare le enormi potenzialità che il mercato riserva per il settore ICT, con particolare riferimento al Web, che già oggi costituisce il 2% del PIL nel nostro paese [1], ma che in altri paesi europei e non arriva tranquillamente all’7-10% [2] con ampi margini di miglioramento. Dall’altra bisogna ricordare che le dieci professioni per il Web che nel 2010 risultavano più richieste, nel 2004 non esistevano. Quindi oggi l’impianto educativo globale dovrebbe essere in grado di formare studenti in grado di svolgere mansioni e lavori che oggi non esistono ancora, ed utilizzare strumenti che non sono ancora stati inventati, con lo scopo di soddisfare esigenze e risolvere problemi che adesso non riusciamo neanche ad intravedere. Il rischio è muoversi “a braccio”, inventandosi un mestiere nei modi più strani, seguendo vie diverse e strettamente legate ai propri gusti, alle proprie abitudini, ai propri “vizi”, giungendo quindi a livelli di conoscenza assolutamente aleatori e non schematizzabili… un ritorno al “fai da te” che ha caratterizzato l’inizio del Web, le sue fasi pionieristiche. Non è certo questo che si auspica, ma un approccio sistematico in grado di garantire – anche e soprattutto negli Istituti Tecnici e Professionali l’acquisizione di conoscenze, competenze ed abilità omogenee e confrontabili.
4
Il Web e le sue professioni: nuovi percorsi per nuove competenze
4. I profili delle professioni del Web 4.1 La genesi Il CEN, Comitato Europeo per la Standardizzazione, nel suo EuropeanICT Skills Meta-Framework del febbraio 2006, indicava l’Associazione IWA/HWG come struttura tra le censite in grado di fornire certificazioni sui percorsi formativi relativi al settore del Web. I lavori del Gruppo IWA Italy Web Skills Profiles sono quindi iniziati nel gennaio 2007, dopo che nel novembre del 2006 l'International Webmasters Association/The HTML Writers Guild (IWA/HWG) ha demandato al suo chapter Italiano, l'Associazione IWA Italy, la definizione dei profili e dei relativi percorsi formativi. L’obiettivo del Gruppo è quindi quello di definire i profili professionali operanti nel Web, tenendo nel dovuto conto le analisi ed i risultati indicati dagli EQF European Qualification Framework. L'Associazione IWA Italy ha invitato i maggiori player del Web a una partecipazione attiva nel Gruppo, ben sapendo che dei buoni standard non potevano che scaturire dal confronto fra Aziende, Enti, Organizzazioni e Professionisti che operano concretamente nella realtà del Web. Al momento i partecipanti sono oltre 200 ed hanno cultura e preparazione trasversale. L'elenco completo dei partecipanti è disponibile sul sito Web del Gruppo di Lavoro, su http://www.skillprofiles.eu/partecipanti/ Il primo draft sui profili è dell’agosto 2008. Il secondo draft sui profili è dell’ottobre 2009. Il terzo draft sui profili è del giugno 2010, dal quale poi è scaturito la stable release vers. 1.0, pubblicata nel luglio del 2010.
4.2 I risultati: i profili professionali del Web 4.2.1 Le macroaree Confrontando le esperienze dei Partecipanti nei diversi ambiti, si è scelto di individuare delle Macroaree contenenti le varie attività che si svolgono dalla nascita dell'idea fino alla pubblicazione di un sito o di un applicazione Web. Sono state quindi individuate le attività più importanti, considerandone alcune di cerniera o border-line e difficilmente etichettabili come appartenenti all'una o l'altra macro area. Si è notato inoltre che alcune variano a seconda dell'ambito applicativo, la dimensione del progetto e altri fattori. Per semplificare l'integrazione e l'identificazione delle attività nei propri processi, si è scelto di non basarsi su un unico e rigido flusso di attività e di non considerare l'ordine in cui vengono eseguite. Le macroaree individuate sono Ideazione, Progettazione, Marketing, Realizzazione e possono essere schematizzate come in fig. 1.
DIDAMATICA 2012
Fig. 1 – Le macroaree
4.2.2 Le attività Ecco di seguito le attività individuate (con la relativa area di appartenenza): - Nascita dell'idea: Ideazione - Definizione dello scopo: Ideazione, Progettazione, Marketing - Analisi di mercato: Ideazione, Marketing - Formalizzazione del progetto: Ideazione, Progettazione - Pianificazione dei tempi e definizione del personale necessario: Progettazione - Progettazione strategica (comunicazione e marketing): Progettazione, Marketing - Progettazione tecnica (tecnologica): Progettazione, Realizzazione - Search Engine Optimization (SEO): Progettazione, Marketing, Realizzazione - Search Engine Marketing (SEM): Marketing, Realizzazione - Sviluppo: Realizzazione - Produzione del contenuti: Realizzazione - Testing e valutazioni: Realizzazione - Pubblicazione (sistema tecnico e contenuti): Realizzazione
4.2.2 Abilità e profili adattivi Sono state poi definite le abilità necessarie per svolgere ciascuna delle attività identificate, e quindi i diversi profili. In teoria le abilità di una persona combaciano con quelle di un determinato profilo. Nella realtà sappiamo che una persona può corrispondere anche a più profili contemporaneamente, o a un singolo profilo avendo anche altre abilità. Inoltre alcune abilità possono riferirsi ad un determinato prodotto o tecnologia e sono soggette a cambiamenti sostanziali nel tempo. 6
Il Web e le sue professioni: nuovi percorsi per nuove competenze
E' stato dunque elaborato il concetto di Profilo Adattivo (Adaptive Profile) cioè un profilo generico composto da più abilità strutturate, alcune necessarie e altre opzionali, così da adattarsi sia all'estro dell’individuo, che alle tecnologie ed alle applicazioni presenti e future. Le abilità sono strutturate come: - Abilità di base: specificano le abilità propedeutiche che è necessario in ogni caso possedere. Alcune di esse possono essere condivise tra più profili. - Abilità qualificanti: qualificano e caratterizzano il percorso. Ampliano le abilità di base e arricchiscono il bagaglio professionale. Parte integrante del profilo adattivo, danno la possibilità di delinare un percorso personale, specifico su una tecnologia o applicazione. Sono stati identificati due livelli di qualificazione, necessari per prevedere l’esistenza di profili simili riferiti però a tecnologie o ad applicazioni differenti. - Abilità di potenziamento: abilità facoltative ed accessorie, potenziano e danno valore aggiunto alle competenze già acquisite. Sono quelle abilità che - anche se non sempre presenti - arricchiscono ulteriormente il profilo, spingendo altresì l’individuo a perfezionare il suo percorso professionale. Una volta scelto il profilo o i profili ai quali aderire: - E’ obbligatorio acquisire tutte le abilità di base previste, almeno un'abilità qualificante 1 e un'abilità qualificante 2. - E' facoltativo, ma fortemente consigliato, acquisire le abilità di potenziamento. - E' inoltre possibile arricchire il proprio profilo con altre abilità qualificanti di competenza.
4.2.3 I Profili Di seguito, nella tabella n. 1, si riporta l'elenco di tutti i 17 profili individuati. Il nome dato al profilo deriva da una necessità semplificativa e organizzativa dei vari profili. E' chiaro che vi sono molti modi di nominare un unico profilo, tutti certamente ugualmente corretti. La terminologia da noi adottata deriva dalla ricerca di un equilibrio fra lo stato dell'arte e la necessità di semplicazione. L’elenco dettagliato dei profili individuati con le macroaree di competenza, l'elenco delle abilità di base, le qualificanti e di potenziamento per ciascun profilo è disponibile sul sito Web del Gruppo e sulla stable realease. http://www.skillprofiles.eu/stable/profili_professionali_web_stable.pdf - Web Project Manager - Account - Market Research Analyst - User Experience Designer - Functional Analyst - Db Administrator - Search Engine Optimizator (SEO)
- Advertising Manager - Front-end Web Developer - Server Side Web Developer - Web Content Manager - Web Content Editor - Web Server Administrator - Creative Information Architect
DIDAMATICA 2012
- Search Engine Marketer - Community Manager
- Digital Strategic Planner
Tabella 1 – I profili professionali del Web
4.3 Gli Web Skills Profiles e l’EU Le attività di IWA Italy volte al pieno riconoscimento a livello europeo e mondiale dei suoi Web Skills Profiles, sono in essere ben da prima della release del documento stabile (lug 2010), e sono tuttora in costante evoluzione, lungo le seguenti direttrici: - IWA/HWG ha immediatamente recepito i profili professionali da noi identificati, e adesso essi già rappresentano un punto di riferimento stabile ed obiettivo per tutti gli oltre 300.000 membri della nostra comunità; - IWA Italy è entrata nel comitato scientifico dell’Osservatorio dei Profili Professionali nell’IT 2011, coordinato da Assintel (Confcommercio) ed ha fattivamente contribuito alla pubblicazione dell’edizione cartacea ed elettronica dell’omonimo documento; - IWA Italy è membro CEN, e fa parte dell’ICT/SKILLS Workshop (IT profiles and curricula), che ha riconosciuto i nostri profili professionali, e li ha affiancati agli altri framework che in qualche modo si riferiscono al mondo del Web e ai suoi professionisti, come EUCIP con il suo Web & Multimedia Master; - IWA Italy è membro ISO e UNI, e fa parte del Comitato Tecnico "Attività professionali non regolamentate", gruppo di lavoro “Comunicatori Professionisti”, con lo scopo di addivenire in tempi ragionevoli al riconoscimento normativo delle professioni da noi identificate.
5. I profili professionali del Web e l’Istruzione Superiore Tecnica e Professionale 5.1 Obiettivi IWA Italy da sempre ritiene prioritario intervenire orientando e formando le giovani generazioni, affinchè queste, già tanto vicini al mondo del Web possano: - Acquisire la giusta consapevolezza nell’utilizzo di uno strumento tanto dirompente ed innovativo, quanto sconosciuto nelle reali dinamiche che ne regolano il funzionamento; - Avvicinarsi ai nuovi modelli di business che la rete giorno per giorno propone e reinventa;
8
Il Web e le sue professioni: nuovi percorsi per nuove competenze
-
-
-
Apprendere ed appassionarsi a un mestiere già oggi molto richiesto e che assicura anche negli anni a venire una piena e matura realizzazione personale e professionale; Competere nel mercato globale con un bagaglio solido ed affidabile di conoscenze, abilità e competenze allineate ai migliori standard qualitativi europei; Avviare da subito un processo di tangibile miglioramento del Web e delle sue applicazioni, nonché dei contenuti da esso diffusi.
5.2 Possibili sinergie IWA Italy - Istituti Tecnici e Professionali La nostra proposta di intervento orientativo/formativo e valutativo, destinata agli Istituti Secondari di Secondo grado con particolare riferimento agli Istituti Professionali e Tecnici, si fonda principalmente sul profilo professionale “Web Community Manager” - e relativo syllabus - e prevede la realizzazione dei seguenti step: - Accreditamento e stipula di un protocollo d’intesa; - Collaborazione nella stesura di nuove offerte formative, con particolare riferimento all’utilizzo delle quote di autonomia; - Progettazione ed erogazione di interventi di orientamento/formazione di alunni e docenti; - Erogazione di seminari e corsi online e in presenza; - Certificazione online delle nuove competenze digitali per alunni e docenti con conseguente acquisizione del titolo di “Web Community Manager”.
5.3 l’ISIS Europa ed IWA Italy: un esempio virtuoso Un esempio delle possibili azioni che IWA Italy è in grado di avviare con gli Istituti Tecnici e Professionali, e che ben testimonia l’immediata spendibilità dei nuovi profili professionali, è rappresentato dal corso di studi professionali “Servizi Commerciali per le Community Online” che l’ISIS Europa di Pomigliano d’Arco ha attivato e che prenderà il via a partire da settembre 2012 con quattro classi prime. L’ISIS Europa, la sua Dirigente Scolastica Prof.sa Rosanna Genni e l’intero collegio dei docenti hanno preso atto della necessità di educare i giovani al cambiamento e fornire le competenze necessarie ad affrontare le nuove sfide. Sfide che oggi passano tutte attraverso l’utilizzo del Web, che viene sovente utilizzato solo per comunicare, ma può realisticamente divenire una grande opportunità di lavoro, anche per superare i confini geografici. La constatazione di quanto oggi i nostri ragazzi siano troppo spesso costretti ad “emigrare”, a causa delle scarse possibilità occupazionali presenti in tutto il Sud Italia, e la necessità di motivare sempre di più una platea scolastica troppo afflitta da fenomeni di dispersione scolastica, hanno rappresentato le leve fondamentali per avviare il cambiamento. Lavorare in rete significa invece poter operare per qualsiasi azienda posta in qualsiasi parte del mondo senza
DIDAMATICA 2012
spostarsi dalla propria camera, consente quindi l’apertura di nuovi, insperati scenari. Queste riflessioni hanno condotto verso la modifica dei piani di studio (quadri orario) e a stipulare protocolli di intesa con enti certificatori (Cisco) e con IWA Italy per l’introduzione delle nuove competenze digitali legate al profilo professionale “Community manager”. Al termine del nuovo percorso gli alunni oltre a conseguire la qualifica regionale (III anno) e il diploma (V anno), conseguiranno le certificazioni (previo superamento di apposito esame) che attesteranno le competenze informatiche raggiunte.
5.3 IWA Italy, Delivery Unit ed USR Campania La migliore testimonianza di quanto un framework di profili professionali condiviso e riconosciuto possa significare per l’intero mondo del lavoro e dell’Istruzione, è rappresentato dal concreto interesse che i Web Skills Profiles di IWA Italy hanno suscitato nelle Istituzioni (USR Campania, Indire) con particolare riferimento alla Delivery Unit della regione Campania, coordinata dalla Prof.sa angela Orabona, che ha coinvolto IWA Italy allo scopo di allargare l’impatto delle nuove professioni per il Web da noi profilate e di permettere ad altri Istituti – dopo il felice incontro con l’ISIS Europa – di beneficiare di nuove idee, per la realizzazione pratica e concreta di nuovi interventi orientativi e percorsi formativi.
6. Riferimenti bibliografici − Pasquale Popolizio, Il Pil dell’Italia? Il web incide poco. Il Denaro, 02/02/2012 http://denaro.it/blog/2012/02/02/il-pil-dell%E2%80%99italia-il-web-incide-poco/ − Enrico Franceschini, Bcg, l'8,3% del Pil britannico ruota intorno alla web economy. La Repubblica – Economia e Finanza Online, 19 marzo 2012, http://www.repubblica.it/economia/2012/03/19/news/bcg_l_8_3_del_pil_britanni co_ruota_intorno_alla_web_economy-31822897/
Conclusioni Lo scopo immediato delle attività formative di IWA Italy e delle sue proposte è quello di iniziare finalmente a colmare il profondo gap esistente tra le competenze richieste delle aziende ed imprese già operanti sul Web ed il mondo dell’Istruzione Tecnica e Professionale. Ma guardando un po’ più avanti appare evidente come l’intero Sistema Scuola debba progressivamente accorgersi, a tutti i livelli, delle enormi prospettive offerte dalla rete internet e adeguare conseguentemente la propria offerta formativa. Il Web - tra tutti i media attualmente disponibili – è certamente il più trasversale e quello che meglio di altri riesce a coniugare gli ideali di libertà e 10
Il Web e le sue professioni: nuovi percorsi per nuove competenze
democrazia, garantendo al tempo stesso grandi margini di sviluppo economico per quelle comunità che sapranno rispondere adeguatamente alle sfide che esso lancia ed ai cambiamenti che esso impone.