Il Trasporto dei rifiuti speciali: modalità e criticità
Cagliari 14 ottobre 2016
RELATORE : Dott. Chim. Pier Luca Mameli
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Organizzato da :
Dr.Chim. Pier Luca Mameli
Il quadro normativo a) Il Testo Unico Ambientale D.Lgs. 03/04/2006 n°152 (per i rifiuti speciali e assimilabili agli urbani) con s.m.i. b) D.P.R. 254/2003 (per i rifiuti sanitari) c) Rifiuti elettrici ed elettronici: Dlgs. 151/2005; d) Veicoli fuori uso (pneumatici fu) Dlgs 209/2003; e) Recupero dei rifiuti dei beni e prodotti contenenti amianto DM 248/2004
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Dimensione e articolazione Il Decreto Legislativo è costituito da: 318 articoli, suddivisi in 6 “parti” e 45 allegati I: disposizioni generali II: VAS, VIA (ed IPPC) III: difesa del suolo, tutela e gestione delle acque IV: rifiuti e bonifiche V: tutela dell’aria VI: danno ambientale
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Classificazione I rifiuti sono classificati: secondo l'origine: • rifiuti urbani • rifiuti speciali
secondo le caratteristiche di pericolosità: • rifiuti pericolosi • rifiuti non pericolosi
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Classificazione a) Sono rifiuti speciali: b) i rifiuti da attività agricole e agro-industriali;
c) i rifiuti derivanti dalle attività di demolizione, costruzione, nonché i rifiuti pericolosi che derivano dalle attività di scavo; d) i rifiuti da lavorazioni industriali; e) i rifiuti da lavorazioni artigianali; f)
i rifiuti da attività commerciali;
g) i rifiuti da attività di servizio; h) i rifiuti derivanti dalla attività di recupero e smaltimento di rifiuti, i fanghi prodotti dalla potabilizzazione e da altri trattamenti delle acque e dalla depurazione delle acque reflue e da abbattimento di fumi; i)
i rifiuti derivanti da attività sanitarie;
j)
i macchinari e le apparecchiature deteriorati ed obsoleti;
k) i veicoli a motore, rimorchi e simili fuori uso e loro parti; l)
il combustibile derivato da rifiuti;
m) i rifiuti derivati dalle attività di selezione meccanica dei rifiuti solidi urbani.
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Albo nazionale gestori ambientali L’Albo nazionale delle imprese che effettuano la gestione dei rifiuti era già previsto dall’art. 30 del D.Lgs. n. 22/1997 (Decreto Ronchi) con il D.Lgs. 152/06 diventa
Albo Nazionale Gestori Ambientali
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Gestione del rifiuto speciale
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Gestione del rifiuto speciale
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Deposito temporaneo Raggruppamento effettuato prima della raccolta presso la struttura produttrice (per tipi omogenei rispettando le norme tecniche di etichettatura e imballaggio) ; Limite temporale e quantitativo (alternativo a scelta): R.s. pericolosi: non sup a 10 mc o cadenza almeno bimestrale; R. sanitari: entro 5 gg per quantitativi sup ai 200 litri/gg o 30gg se sotto i 200 L/gg R.s. non pericolosi: non sup a 20 mc o cadenza almeno trimestrale;
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Adempimenti amministrativi Registri di carico e scarico
Mud Formulari di identificazione/Scheda SISTRI ??
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Registro di carico e scarico trasportatore Obbligo di tenuta: trasportatore di rifiuti c/t e c/p; Caratteristiche: fogli numerati e vidimati dalla Camera di commercio, indicazione delle caratteristiche quali-quantitative ed eventuali classi di pericolosità (se r.s.pericolosi); Modalità: trasportatori almeno entro dieci giorni dalla effettuazione del trasporto, deve essere tenuto presso la sede legale e conservato per almeno cinque anni,
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Formulario di identificazione dei rifiuti Il formulario deve essere redatto in quattro esemplari, compilato, datato e firmato dal produttore (o detentore) dei rifiuti e controfirmato dal trasportatore. Una copia del formulario deve rimanere presso il produttore o il detentore, e le altre tre, controfirmate e datate in arrivo dal destinatario, sono acquisite una dal destinatario e due dal trasportatore, che, a sua volta, provvede entro tre mesi a trasmetterne una al produttore. Le copie del formulario devono essere conservate per 5 anni.
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Principali errori nella compilazione dei formulari Data di emissione del documento Imprecisione fra Sede legale e luogo di produzione (unità locale) Mancanza/errore degli estremi autorizzativi del destinatario e trasportatore Errata denominazione del rifiuto Mancanza della descrizione dello stato fisico
Mancanza o errate descrizioni delle caratteristiche di pericolo Mancanza del codice di recupero/smaltimento Mancanza del Peso indicato in partenza Mancanza di indicazione del Percorso e dei colli Indicazione della classificazione ADR (nelle annotazioni) Indicazione dell’intermediario (mancante o incompleto) Sosta (su annotazioni) Firme produttore - trasportatore
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Comunicazione annuale (MUD) Consegna alla Camera di commercio entro il 30/04; I rifiuti devono essere identificati dal CER Vengono indicate le quantità trasportate di rifiuti speciali dalle singole unità produttrici
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Formulario di identificazione ECCEZIONI Rifiuti urbani trasportati dal gestore del servizio pubblico Trasporto di rifiuti non pericolosi in quantità inferiore ai 30 Kg o 30 litri effettuati, in modo occasionale e saltuario, dal produttore dei rifiuti stessi. Non c’è obbligo di emissione del formulario, in quanto non è considerata TRASPORTO, la movimentazione di rifiuti in aree private.
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SOSTA La sosta durante il trasporto dei rifiuti caricati all’interno dei porti e degli scali ferroviari, delle stazioni di partenza, di smistamento e di arrivo e gli stazionamenti dei veicoli in configurazione di trasporto, nonché le soste tecniche per le operazioni di trasbordo non rientrano nelle attività di stoccaggio, purché le stesse siano dettate da esigenze di trasporto e non superino le 48 ore, escludendo dal computo i giorni interdetti alla circolazione.
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Particolari categorie di rifiuti Rifiuti elettronici Rifiuti sanitari Veicoli a motore Pneumatici fuori uso Oli e grassi vegetali ed animali Beni in polietilene Oli minerali Rifiuti contenenti amianto Rifiuti chimici Rifiuti radioattivi Rifiuti prodotti dalle navi e residui di carico
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Rifiuti chimici Classificati secondo la loro natura e raccolti in modo da evitare miscelamento di prodotti chimicamente incompatibili, in contenitori di PE appositi, facilmente sigillabili , “non scaduti”, chiaramente etichettati e detenuti in appositi spazi (area deposito temporaneo); La zona di deposito temporaneo deve essere adeguata alle caratteristiche di pericolo dei rifiuti in essa detenuti e dotata di adeguata cartellonistica
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Rischi Deposito temporaneo Rischi Associati al deposito temporaneo (alcuni es.): Stoccaggio improprio di formaldeide, solventi , prodotti volatili e infiammabili in ambienti non adeguatamente ventilati; Stoccaggio in contenitori non a tenuta e scaduti; Mercurio non stoccato in contenitori porosi, che continua ad evaporare; Stoccaggio improprio di acido perclorico o acido picrico, con rischio di esplosione; Combinazione di azide con metalli o ammonio , che può formare residui esplosivi allo stato secco; Stoccaggio di sostanze aggressive (es. acidi fumanti, solventi, ecc) in contenitori non adatti
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Precauzioni Deposito temporaneo Smaltire acidi e basi forti separatamente, evitando di mescolarli con altre sostanze o tra di loro. Non tentare diluizioni con acqua o altri solventi Verificare il pH delle soluzioni fortemente diluite e portarlo alla neutralità se non si discosta molto; Maneggiare con cura e smaltire separatamente le soluzioni di acido picrico; Non lasciare seccare le soluzioni; Non mescolare sostanze comburenti con quelle combustibili; Smaltire le soluzioni di formalina separatamente, senza mescolarle con nient’altro Smaltire l’acido acetico da solo; Smaltire l’acido fluoridrico da solo;
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Precauzioni Deposito temporaneo Non mescolare mai: Carbone attivo con ipocloriti o altri ossidanti forti; Metalli alcalini con acqua, CCl4, CO2, alogeni; Composti di alluminio (alchili) con acqua; Ammoniaca con Hg, Cl, ipoclorito, I, HF; Clorati con Sali di ammonio, acidi, metalli, zolfo, combustibili; Cromo e manganese o loro composti con acido acetico, naftalina, canfora, glicerolo, eteri, alcoli, combustibili; Acqua ossigenata con metalli e Sali metallici, alcoli, acetone, materie organiche, anilina,altre sostanze infiammabili; Cianuri con acidi;
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Norme comportamentali In riferimento alle fasi della gestione (luogo di produzione, conferimento al deposito temporaneo, deposito temporaneo, trasporto e smaltimento) si dovranno definire i seguenti aspetti operativi: Individuazione dei rifiuti da raccogliere e differenziare; Caratteristiche dei contenitori per la raccolta; Locali o scomparti mezzo ove dislocare i contenitori; Ubicazione e numero dei contenitori nei vari siti; Informazioni che si debbono fornire per la corretta gestione del rifiuto
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IL TRASPORTO DEI RIFIUTI SPECIALI PERICOLOSI
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Struttura Libro Arancio
PARTI
TITOLO
PARTE 1
Disposizioni Generali, Definizioni, Formazione, Security
PARTE 2
Classificazione
PARTE 3
Lista delle merci pericolose, disposizioni speciali, eccezioni
PARTE 4
Disposizioni applicabili agli imballaggi e alle cisterne, ai fini dell’utilizzo
PARTE 5
Procedure di spedizione
PARTE 6
Prescrizioni per la costruzione e le prove di imballaggi, IBC, grandi imballaggi, cisterne portatili, CGEM, contenitori per la rinfusa
PARTE 7
Disposizioni concernenti le diverse modalità di trasporto
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Struttura ADR/RID
PARTI
TITOLO
PARTE 1
Disposizioni Generali
PARTE 2
Classificazione
PARTE 3
Lista delle merci pericolose, disposizioni speciali ed esenzioni per le merci pericolose imballate in quantità limitate
PARTE 4
Disposizioni relative all’utilizzo di imballaggi e cisterne
PARTE 5
Procedure di spedizione
PARTE 6
Prescrizioni relative alla costruzione degli imballaggi, dei grandi recipienti per il trasporto alla rinfusa, dei grandi imballaggi, delle cisterne e dei contenitori per la rinfusa e prescrizioni relative alle prove cui essi sono sottoposti
PARTE 7
Disposizioni relative alle condizioni di trasporto, al carico, allo scarico e alla movimentazione
PARTE 8 (solo ADR)
Prescrizioni relative agli equipaggi, all’equipaggiamento, all’esercizio dei veicoli e alla documentazione
PARTE 9
Prescrizioni relative alla costruzione e all’approvazione dei veicoli
(solo ADR)
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Struttura Codice IMDG
PARTI
TITOLO
PARTE 1
Disposizioni generali, definizioni e formazione
PARTE 2
Classificazione
PARTE 3
Lista merci pericolose ed esenzioni per merci pericolose in quantità limitate, disposizioni speciali ed eccezioni
PARTE 4
Disposizioni relative all’utilizzo di imballaggi e cisterne
PARTE 5
Procedure di spedizione
PARTE 6
Prescrizioni relative alla costruzione e prove di imballaggi, contenitori intermedi (IBC), grandi imballaggi, cisterne portatili, contenitori di gas ad elementi multipli (CGEM), veicoli-cisterna stradali e contenitori per rinfusa
PARTE 7
Disposizioni relative alle condizioni di trasporto (stivaggio, segregazione, ecc.)
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Istruzioni scritte ADR “TremCard” Ulteriori istruzioni per i membri dell’equipaggio sulle caratteristiche di pericolo delle diverse classi di merci pericolose e sui provvedimenti da adottare in relazione alle circostanze prevalenti Etichette e targhe di pericolo
Caratteristiche di pericolosità
Ulteriori istruzioni
(1)
(2)
(3)
Materie e oggetti esplosivi
Possono avere proprietà ed effetti diversi quali: detonazione di massa; proiezione di frammenti; fuoco o flusso di calore intensi; produzione di luce intensa; rumori o fumi intensi.
Mettersi al riparo ma stare lontano dalle finestre.
Sensibili agli urti e/o agli impatti e/o al calore. Sostanze e articoli esplosivi
Basso rischio di esplosione e di incendio.
Mettersi al riparo.
Gas infiammabili
Rischio di incendio.
Mettersi al riparo. Tenersi fuori da zone basse.
Rischio di esplosione. 2.1
Possono essere sotto pressione. Rischio di asfissia. Possono causare ustioni e/o congelamento. I contenitori possono esplodere se riscaldati.
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Trasporto su strada ADR Dal 1995 esiste l’obbligo per gli autisti di veicoli che trasportino merci pericolose al di sopra di un certo limite di essere in possesso di un certificato che attesti l’aver seguito un corso e quindi superato un esame per quanto riguarda la normativa ADR che disciplina in Europa il trasporto stradale di merci pericolose. Dal 1999 esiste invece l’obbligo di addestramento per “Formazione di tutto il personale, diverso dai conducenti aventi un certificato ADR, coinvolto nel trasporto di merci pericolose per strada”, ex-Marginale 10316 ora par. 1.8.3. Dal momento che l’ADR è legge in Italia (DM 4 Settembre 1996 e successivi recepimenti) automaticamente ne consegue che gli obblighi di addestramento (contenuti negli allegati A e B del manuale ADR) sono legge per lo Stato Italiano.
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Trasporto intermodale Nei trasporti comportanti un percorso marittimo o aereo, ai colli, contenitori, cisterne mobili e contenitori-cisterna si applicano le disposizioni di imballaggio, imballaggio in comune, marcatura ed etichettatura previste dal codice IMDG o dalle Istruzioni Tecniche dell’ICAO. I veicoli devono però avere disposti su un piano verticale i due pannelli arancio retroriflettenti 40cm x 30cm, fissati uno anteriormente e l’altro posteriormente (per le cisterne mobili e i contenitori cisterna vuoti, non ripuliti, tale disposizione si applica fino al successivo trasferimento ad un impianto di lavaggio). Questa deroga, che privilegia il Codice IMDG e le Istruzioni Tecniche dell’ICAO sull’ADR, non vale per le merci classificate pericolose nelle classi da 1 a 9 dell’ADR e considerate non pericolose dal codice IMDG o dalle Istruzioni Tecniche dell’ICAO. Le unità di trasporto composte da uno o più veicoli, diversi da quelli trasportanti contenitori, cisterne mobili o contenitori cisterna secondo le disposizioni di cui sopra relativamente a marcatura ed etichettatura, muniti di placche (grandi etichette) non conformi all’ADR ma in accordo al Codice IMDG (etichette di pericolo 250 x 250mm recanti all’interno il numero UN oppure etichette di pericolo 250x250mm e, separatamente, numeri UN su pannello arancio 120x300mm) sono ammessi in una catena di trasporto includente un percorso marittimo a condizione che siano soddisfatte le disposizioni dell’ADR (v. 5.3.2) relative alla segnalazione arancio.
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TRASPORTI COMPORTANTI UN PERCORSO MARITTIMO O AEREO
Per i trasporti comportanti un percorso marittimo o aereo, le informazioni relative al documento di trasporto richieste in ADR (v. 5.4.1 e 5.4.2) possono essere sostituite dal documento di trasporto e dalle informazioni richieste rispettivamente dal Codice IMDG o dalle Istruzioni Tecniche dell’ICAO a condizione che sia ugualmente inclusa ogni informazione supplementare richiesta dall’ADR.
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TRASPORTO INTERMODALE di colli, contenitori, cisterne mobili e contenitori-cisterna Nel trasporto stradale (o ferroviario) combinato con quello marittimo o aereo, marcatura ed etichettatura devono essere conformi a quanto previsto dal Regolamento marittimo (Codice IMDG) o aereo (ICAO/IATA) anziché alle prescrizioni ADR/RID (v. 1.1.4.2). In questi casi il documento di trasporto (v. 5.4.1.1.7) deve recare l’annotazione:
”Trasporto in accordo con 1.1.4.2.1”
N.B.: Ai sensi di 1.1.4.2.3, per i trasporti comportanti un percorso marittimo o aereo, le informazioni richieste dall’ADR relativamente al documento di trasporto (v.5.4.1) e al certificato di carico di un contenitore (v. 5.4.2) possono essere sostituite da quelle previste dal codice IMDG o dalle Istruzioni Tecniche dell’ICAO purchè integrate, ove previste, con le informazioni supplementari richieste dall’ADR.
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Classificazione di sostanze e preparati pericolosi La corretta classificazione di una merce od un preparato pericoloso è di importanza fondamentale dato che si tratta del primo passo all’interno del mondo “trasporto delle merci pericolose”. Sulla base della classificazione vengono infatti determinate: Le tipologie di imballaggi utilizzabili per il trasporto; Le indicazioni di pericolo, le modalità di stivaggio e di segregazione; Le informazioni e i documenti da fornire ai trasportatori, operatori ed autorità
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Classificazione merci pericolose CLASSE
NUMERO ONU
GRUPPO DI IMBALLAGGIO
Pericolo primario
Numero di identificazione della materia costituito da quattro cifre estratto dal Regolamento ONU, a cui è associata una Denominazione Ufficiale di Trasporto (PSN: Proper Shipping Name)
Livello di Pericolo
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Classi di merci pericolose CLASSE 1 2 3 4.1 4.2 4.3 5.1 5.2 6.1 6.2 7 8 9
Denominazione Esplosivi Gas: compressi, liquefatti, liquefatti e refrigerati, oppure disciolti sotto pressione Liquidi infiammabili Solidi infiammabili Materie soggette ad accensione spontanea Materie che a contatto con l’acqua sviluppano gas infiammabili Materie comburenti Perossidi organici Materie tossiche Materie infettanti Materie radioattive Materie corrosive Materie pericolose diverse
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Numero ONU e Denominazione Tecnica Numero ONU (UN number): un numero a quattro cifre assegnato dal comitato di esperti delle Nazioni Unite; Denominazione ufficiale di trasporto: ad ogni numero ONU corrisponde un “nome tecnico” standardizzato che deve essere riportato nei documenti ufficiali relativi al trasporto al posto dei nomi commerciali o dei nomi chimici . Gli elenchi dei numeri ONU sono aggiornati periodicamente e riportati nelle “Recommendations on the transport of dangerous goods” (Orange Book) delle Nazioni Unite
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Classificazione di sostanze e preparati pericolosi Rubriche Individuali
1090 ACETONE
Rubriche Generiche
1263 PAINT
Rubriche n.a.s. specifiche Rubriche n.a.s. generali
1224
1993
KETONES, LIQUID N.O.S. FLAMMABLE LIQUID, N.O.S.
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Gruppo di Imballaggio Sono individuati i seguenti gruppi di imballaggio (PG):
PG 1
merci ad elevato livello di pericolosità
PG II
merci a livello di pericolosità intermedio
PG III
merci a basso livello di pericolosità
Nota Non tutte le materie hanno il Gruppo di Imballaggio (tra cui le materie di classe 1, classe 2, classe 5.2 e alcuni specifici numeri ONU)
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Rischio Secondario Alcune materie pericolose, oltre a presentare il rischio di pericolo che gli conferisce la collocazione nella classe appropriata (rischio primario) può presentare altri tipi di rischio, che devono comunque essere messi in evidenza (rischio secondario)
Esempio: Preparato infiammabile Tossico Pericolo primario: infiammabilità Liquido infiammabile e tossico, Classe 3 (rischio secondario 6.1) Pericolo primario: tossicità Liquido tossico e infiammabile, Classe 6.1. (rischio secondario 3)
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Classificazione di sostanze e preparati pericolosi Nel caso di soluzioni e miscele aventi più generi di pericolosità la classificazione (e quindi l’attribuzione del rischio primario e di quello sussidiario) viene determinata facendo riferimento alla tabella delle priorità che stabilisce il rischio predominante in relazione alla classe di pericolo e al gruppo di imballaggio.
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Scelta degli Imballaggi imballaggio
Recipiente o un qualsiasi elemento utilizzato per contenere o preservare una merce che si vuole trasportare
collo
prodotto finale dell’operazione di imballaggio, pronto per la spedizione, costituito dall’imballaggio stesso e dal suo contenuto
Importante! Alcuni materiali per imballaggio ed alcuni tipi di imballaggio ammessi al trasporto via terra non sono accettati per il trasporto via mare
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Imballaggi – alcune definizioni Imballaggi semplici
Imballaggi compositi: (recipiente interno + imballaggio esterno) = indissociabile
Imballaggi combinati: (imballaggio interno sistemato in imballaggio esterno)
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Imballaggi – alcune definizioni IBC: Intermediate Bulk Containers Contenitore Intermedio per il trasporto alla Rinfusa capacità massima 3 m3
Per liquidi
per solidi
Sono imballaggi con volume superiore a 450 litri ed inferiore o uguale a 3000 litri
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Imballaggi – alcune definizioni Sovrimballaggi Casse di legno Casse di cartone
…anche i pallets!!!
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Imballaggi per spedizioni via mare In generale, devono essere utilizzati imballaggi omologati Gli imballaggi omologati sono identificati da un codice distintivo.
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Scelta degli Imballaggi resistenza Omologazione imballaggio
Garanzia
Codice internazionale:
solidità Serie di prove presso Ente di omologazione
Un numero indicante il tipo di imballaggio Una o più lettere maiuscole indicanti il materiale con il quale è stato costruito Se è necessario un secondo numero indicante la categoria dell’imballaggio tra quelle in cui il tipo di imballaggio è suddiviso.
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Codici imballaggio (esempi) FUSTI
Acciaio
Plastica
TANICHE
CASSE
Plastica
Con parte superiore non amovibile
1A1
Con parte superiore amovibile
1A2
Con parte superiore non amovibile
1H1
Con parte superiore amovibile
1H2
Con parte superiore non amovibile
3H1
Con parte superiore amovibile
3H2
Legno compensato
4D
Cartone
4G
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Imballaggi non previsti per il trasporto via mare Genere
Materiale
Categoria
Codice
0 Imballaggi metallici leggeri
Acciaio
Con coperchio non amovibile
0A1
Con coperchio amovibile
0A2
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Marcatura imballaggi ONU A. Marchio convenzionale B. Codice dell’imballaggio C. Una lettera (X,Y,Z) indicante il o i gruppi di imballaggio per i quali il tipo di costruzione è approvato (X per i gruppi I, II, III, Y per i gruppi II e III, Z per il gruppo III); D. Per solidi o recipienti interni
Per liquidi
Il peso lordo massimo in kg
La densità relativa della materia per la quale il tipo di costruzione è stato approvato se la densità è superiore a 1,2 kg /l, arrotondata alla prima cifra decimale
La lettera S
L’indicazione della pressione di prova idraulica in kPa, se l’imballaggio ha superato la prova di pressione interna
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Marcatura imballaggi ONU E. Anno di costruzione (le ultime due cifre) Per gli imballaggi di tipo 1H1, 1H2, 3H1, 3H2 deve essere riportato anche il mese di costruzione; uno dei modi di riportare il mese di costruzione (oltre l’anno già presente nella marcatura ONU) è con il seguente marchio:
F. La sigla dello Stato nel quale è stata concessa l’omologazione, utilizzando il simbolo degli autoveicoli nel traffico internazionale; G. Il numero di registrazione dell’omologazione e la sigla del fabbricante titolare della stessa. L’impiego di imballaggi marcati ONU non è sufficiente a garantire un trasporto in sicurezza dato che non tutte le tipologie di imballaggi sono utilizzabili per tutte le merci pericolose.
Marcatura imballaggi ONU Esempio Codice imballaggio
Ok per PG II e III
Densità massima relativa in kg/l
Simbolo
Pressione idraulica in kPa
1A1/Y1.4/150/02/NL/VL824 Codice identificativo fabbricante
Anno di fabbricazione Sigla Stato
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Marcatura imballaggi ONU IBC Genere 31 Rigido
Materiale
Codice
Acciaio
31 A
Alluminio
31 B
Plastica rigida (con ossatura)
31H1
Plastica rigida (autoportante)
31H2
Composito con recipiente interno di plastica rigida
31HZ1 (*)
Composito con recipiente interno di plastica flessibile
31HZ2 (*)
Altro metallo
31 N
(*) Questi codici devono essere completati rimpiazzando la lettera Z con una lettera maiuscola che indichi il materiale utilizzato per l’involucro esterno
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Marcatura imballaggi ONU IBC: marcatura Simbolo ONU Codice Imballaggio es: 31HA1 Lettera per gruppo imballaggio: X, o Y, o Z Mese ed anno di fabbricazione Sigla Stato fabbricante Carico di prova test impilamento (in kg) Massa lorda massima ammissibile in kg Carico impilamento
31HA1/Y/1108/GB/9099/2500/1200 Massa massima
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Gestione IBC IBC metallici, IBC in plastica rigida e IBC compositi Periodicità: 30 mesi (o dopo riparazioni) Buon funzionamento Stato esterno Inoltre se destinati al trasporto di materie liquide oppure solidi con riempimento o svuotamento sotto pressione anche la Prova di tenuta
Periodicità: 5 anni (o prima del suo utilizzo) Buon funzionamento Stato esterno ed interno Conformità al prototipo
Gestione IBC Ispezione Deve essere effettuata a soddisfacimento dell’Autorità competente (ad es. Istituto sperimentale della RFI) Prima della sua messa in servizio, e in seguito per le revisioni periodiche
Deve essere rilasciato un rapporto di ispezione che il proprietario deve conservare fino alla data dell’ispezione successiva
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Certificato di omologazione Tutti i tipi di imballaggi omologati devono avere il Certificato di omologazione (processo –verbale di prova).
Il Certificato di omologazione deve essere messo a disposizione degli utilizzatori degli imballaggi.
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Etichettatura colli Lato: 10 cm
1 - Ogni collo in spedizione deve essere provvisto della o delle etichette relative alle materie pericolose contenute 2 - Le etichette devono essere ben visibili 3 - Le etichette devono essere tali che l’informazione sia ancora identificabile sui colli dopo immersione di almeno tre mesi in mare 4 - Se sono più d’una, devono essere affiancate
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Etichettatura colli Scopo dell’etichettatura: Rendere le merci facilmente riconoscibili a distanza;
Permettere una facile identificazione del rischio; Fornire una prima utile indicazione per le operazioni di stivaggio e di movimentazione;
Suggerire i comportamenti più idonei da tenere durante le operazioni di carico, scarico e movimentazione
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Etichette di pericolo Devono soddisfare per colore, simboli e forma generale, ai modelli d’etichette approvati Tutte le etichette devono avere la forma di un quadrato posato sulla punta (a losanga) avente il lato di almeno 100 mm. Esse sono marcate su tutto il loro perimetro con una linea continua posta a 5mm dal bordo. Nella parte superiore la linea è dello stesso colore del simbolo figurante sulla etichetta, mentre nella parte inferiore la linea è dello stesso colore del numero che figura nella parte inferiore dell’etichetta. Le etichette sono divise a metà
5 mm dal bordo
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Etichette di pericolo Ad eccezione delleetichette per le divisioni 1.4, 1.5 e 1.6 della Classe 1, la metà superiore dell’etichetta conterrà il simbolo figurativo e la metà inferiore conterrà: Per le classi 1, 3, 5.1, 5.2, 7, 8, e 9, il numero della classe Per le classi 2.1, 2.2 e 2.3 la cifra “2” Per le classi 4.1, 4.2 e 4.3 la cifra “4” Per le classi 6.1 e 6.2, la cifra “6”. Le etichette possono includere un testo come il numero ONU o parole che descrivano il pericolo (ad es. “infiammabile” conformemente al 5.2.2.2.1.5, purchè il testo stesso non sia sovrapposto o sminuisca gli altri elementi
flammable
1263
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Etichette di pericolo Classe
1
Descrizione
Modello etichetta N°
Materie ed oggetti esplosivi
1, 1.4, 1.5, 1.6
Gas infiammabili
2.1
Gas non infiammabili, non tossici
2.2.
Gas tossici
2.3
2
Etichette
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Etichette di pericolo Classe
Descrizione
Modello etichetta N°
Liquidi infiammabili 3
3
4.1
Solidi infiammabili, materie autoreattive 4.1
4.2
Materie soggette ad accensione spontanea
4.3
Materie che a contatto con l’acqua, sviluppano gas infiammabili
4.2. 4.3
Etichette
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Etichette di pericolo Classe
Descrizione
Modello etichetta N°
Etichette
Materie comburenti 5.1
5.1 Perossidi organici
5.2
5.2 Materie Tossiche
6.1
6.1 Materie infettanti
6.2
6.2
Valida fino al 31 dicembre 2010
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Etichette di pericolo Classe
Descrizione
Modello etichetta N°
7A 7
Materiali radioattivi
7B 7C 7E
Etichette
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Etichette di pericolo Classe
Descrizione
Modello etichetta N°
8
Materie corrosive
8
9
Materie d oggetti pericolosi diversi
9
Etichette
Frecce di Orientamento Devono essere apposte su i due lati dei seguenti colli: Colli contenenti liquidi in recipienti le cui chiusure non siano visibili all’esterno Colli contenenti recipienti muniti di sfiato o recipienti muniti di sfiato senza imballaggio esterno Colli contenenti gas liquefatti refrigerati Le frecce di orientamento non sono richieste sui colli contenenti: Recipienti a pressione ad eccezione dei recipienti criogenici; Merci pericolose sistemate in imballaggi interni di capacità massima di 120 ml e con presenza, tra l’imballaggio interno e l’imballaggio esterno, di materia assorbente sufficiente per assorbire totalmente il contenuto liquido; materie infettanti della classe 6.2 sistemate in recipienti primari di capacità massima di 50 ml; materiali radioattivi della classe 7 in colli di Tipo IP-2, IP-3, A, B(U), B(M) o C; oggetti che sono a tenuta qualunque sia il loro orientamento (per esempio termometri contenenti alcool o mercurio, aerosol, ecc.).
Dr.Chim. Pier Luca Mameli
Segnalazione colli Trasporto Via Mare
Etichette
UN 1263 PAINT UN 1263 PAINT (Triethylbenzene) (Triethylbenzene) 4G/Y145/S/02/NL/VL823 4G/Y145/S/02/NL/VL823
iscrizioni
Omologazione imballaggio
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Etichettatura ed iscrizioni su IBC
UN 1263 PAINT
Su due facce laterali opposte
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Etichettatura ed iscrizioni sui sovrimballaggi Sul sovrimballaggio devono essere applicate (a meno che non siano visibili quelle dell’imballaggio):
Le iscrizioni e le etichette apposte sui colli in esso contenuti Il marchio “sovrimballaggio/overpack
Devono essere apposte le frecce di orientamento su due lati opposti se: I colli contenuti nel sovrimballaggio prevedono la presenza delle “Frecce”, ma tale etichetta non è visibile dall’esterno; I colli di materie liquide contenute nel sovrimballaggio non prevedono la presenza delle “Frecce”, ma le loro chiusure non sono visibili dall’esterno
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Marcatura ed etichettatura Segnalazione unità di carico Dimensioni almeno 25 cm di lato Etichette unità di carico
Rischio Primario Rischio secondario Marine Pollutant
Etichette imballaggi
Tipo di unità di carico
Posizione etichette
N°
Container, semi trailer, cisterna
Una etichetta per ogni lato
4
Vagone ferroviario
Una etichetta per ogni lato lungo
2
Cisterna compartimentata con più di una merce pericolosa
Una etichetta per ogni lato lungo (2) in corrispondenza delle varie sezioni
nX2
Altre unità di carico
Su due lati lunghi e sul retro
3
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Marcatura, iscrizioni ed etichettatura CTU
Proper shipping name Su entrambi i lati
Non richiesto sui colli
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Documentazione Per l’imbarco delle merci pericolose nei porti italiani occorrono i seguenti documenti: Multimodal Dangerous Goods Form (MDGF)
Schede Dati di Sicurezza (MSDS)
Rappresenta una Dichiarazione di Responsabilità riguardante l’applicazione delle norme dell’IMDG Code Redazione sia in Italiano che in Inglese
Entrambi le documentazioni occorrono anche per l’imbarco di materie pericolose confezionate in quantità limitata
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Documento di Trasporto Multimodal Dangerous Goods Form (MDGF)
Deve essere compilata per le merci spedite: Come collettame (breakbulk cargo) Poste in container o su veicoli (unitezed cargo) In tank-container o veicoli cisterna (bulk packages)
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Multimodal Dangerous Goods Form
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Multimodal Dangerous Goods Form La Multimodal Dangerous Form è suddivisa in ventidue “corpi” numerati che devono essere compilati inserendo le seguenti informazioni: Corpo 1: nome ed indirizzo dello speditore; Corpo 2: numero di riferimento societario della pratica; Corpo 3: numero della pagina; Corpo 4: riferimento speditore; Corpo 5: riferimento spedizioniere; Corpo 6: nome ed indirizzo del ricevitore della merce; Corpo 7: nome ed indirizzo del trasportatore marittimo (compagnia di navigazione); Corpo 8: segnalazione relativa al tipo di aereo con cui la merce viene spedita (Cargo/Passenger and Cargo); Corpo 9: spazio riservato ad ulteriori informazioni (ad esempio EmS e l’annotazione che vengono allegate alla dichiarazione IMO le shede di sicurezza sanitarie a 16 punti ei prodotti messi in spedizione).E’ necessario riportare il numero di telefono di emergenza, come prescritto dalla direttiva 2009/17/CE, art.1,comma 12, punto c; Corpo 10: numero del volo o nome della nave, data; Corpo 11: porto di imbarco; Corpo 12: porto di sbarco, luogo di scarico; Corpo 13destinazione del volo o della nave;
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Multimodal Dangerous Goods Form
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Multimodal Dangerous Goods Form Schede di sicurezza incluse Safety Sheet Included
Numero telefono di emergenza Emergency number
UN 1263 Pitture (nafta), classe 3, GI III, P.Infiammabilita’= 35°C, EmS F-E, S-E Inquinante Marino Numero 5 fusti 1A1
1045
1000
UN 1263 Paint (naphtha), class 3, PG III, Flashpoint= 35°C, EmS F-E, S-E Marine Pollutant Numeber 5 drums 1A1
1045
1000
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Multimodal Dangerous Goods Form Schede di sicurezza incluse Safety Sheet Included
Numero telefono di emergenza Emergency number
UN 3265 Liquido Organico Corrosivo, Acido, N.A.S. (1,3,5,triazina-2,4,6 –triammina, formaldeide) classe 8, GI III, EmS F-A, S-B, Numero 1 fusti 1A1
209
200
UN 3265 Corrosive Liquid, Acid Organic N.O.S. (1,3,5,-triazine2,4,6 –triamine, formaldehyde), class 8, PG III, EmS F-A, S-B Number 1 drums 1A1
209
200
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Separazione di merci pericolose incompatibili Convenzione per la sicurezza della vita in mare (SOLAS) Le merci pericolose devono essere stivate rispettando delle norme di sicurezza che prevedono diversi livelli di segregazione tra le merci a secondo delle classi di appartenenza Escludere a priori che merci pericolose non compatibili possano venire in contatto in caso di sversamento o che gli effetti derivati da un incedente coinvolgente una certa merce pericolosa possano essere aggravati dalla vicinanza di altre merci pericolose.
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Trasporto di merci pericolose in “Quantità limitate” Applicabile
Agevolazioni
Merce pericolosa confezionata in recipienti di piccola capacità
Possibilità di impiego imballaggi non marcati ONU (devono comunque rispettare le disposizioni generali di imballaggio e alcune disposizioni di costruzione
Senza limitazioni riguardanti la segregazione di merci pericolose
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Esempio di MDGF per LQ Schede di sicurezza incluse Safety Sheet Included
Numero telefono di emergenza Emergency number
UN 1263 Pitture, classe 3, GI II, P.Infiammabilita’= 13°C, EmS FE, S-E Quantità limitate Numero 1 cassa di cartone contenente imballaggi interni di capacità minore o uguale a 5 l (massa complesiva collo minore di 30 kg) UN 1263 Paint , class 3, PG II, Flashpoint= 13°C, EmS F-E, S-E “limited Quantity” Numeber 1 Fibreboard boxe containing inner packagings volume < 5 l each (total gross mass of package not exceeding 30 kg)
3
1,2
3
1,2
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Trasporto in Esenzione per “Quantità esenti” Modalità di trasporto
Trasporto secondo i criteri delle Quantità esenti
Strada –ADR
Introdotto con ADR 2009
Mare – IMDG
Introdotto con IMDG 2008
Aereo – IATA
Già presente
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Trasporto in Esenzione per “Quantità esenti” Lita delle merci pericolose
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Quantità esenti Ogni imballaggio interno deve essere posto in un imballaggio intermedio con materiale antiurto e, in caso di liquidi, con materiale assorbente. L’imballaggio intermedio deve contenere tutto il materiale in caso di perdita!
L’imballaggio intermedio deve essere posto in un imballaggio esterno rigido e resistente
Quantità esenti Marcatura dei colli
Dimensioni: minimo 10 X10 cm
Tratteggio e simbolo dello stesso colore, nero o rosso, su sfondo bianco o altro sfondo di contrasto idoneo * La classe comparirà in questa posizione; ** Il nome dello speditore o del destinatario comparirà in questo punto se non compare altrove sull’imballaggio
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IMDG Code
Trasporto multimodale Strada/Mare
Dr..Chim. Pier Luca Mameli
Problematiche sul Trasporto multimodale Strada/Mare Documentazione per il trasporto via strada relazionata a quella per il trasporto via mare
Cenni/anticipazioni sulle problematiche legate al trasporto marittimo di container-cisterna, veicoli-cisterna e carri-cisterna impiegati anche per il trasporto stradale o ferroviario in regime ADR/RID
Rispondenza dei veicoli stradali al punto 5 della risoluzione IMO A.581 (14) secondo il decreto 21 marzo 2006
Trasporto multimodale Strada/Mare colli
Etichette
Via MARE
iscrizioni UN 1263 PAINT (Triethylbenzene)
Omologazione imballaggio
4G/Y145/S/02/NL/VL823
Via STRADA UN 1263
4G/Y145/S/02/NL/VL823
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Trasporto multimodale Strada/Mare colli
Via MARE
Via STRADA
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Tipo di spedizione
GROUPAGE (raggruppamento) Spedizione di collettame
UNITA’ DI CARICO: CONTAINER Spedizione in un unico container di una o più merci
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Groupage •Marcatura colli (se non in LQ) •Etichettatura colli
•Iscrizioni colli (UN, PSN) •Eventuali incompatibilità di merci pericolose •Multimodal Dangerous Goods Form
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Container •Marcatura colli (se non in LQ)
•Etichettatura colli •Iscrizioni colli (UN, PSN) •Segregazionie delle merci pericolose •Etichettatura del container •Iscrizioni sul cointainer •Multimodal Dangerous Goods Form
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Container •Dichiarazione del caricatore (corpo 20 MDGF)
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Trasporto multimodale Strada/Mare Tratto stradale Omologazione colli Etichette pericolo colli Marchio (UN 3082 e 3077) Iscrizione colli (UN) Segregazione merci pericolose Etichettatura container
Pannellatura arancione veicolo Documento di trasporto ADR Istruzione scritte
Tratto Marittimo Omologazione colli Etichette pericolo colli Marchio marine pollutant Iscrizione colli (UN, PSN) Segregazione merci pericolose Etichettatura container Iscrizioni container
Documento Multimodal MDGF Consegna MSDS (italiano + inglese)
Dr..Chim. Pier Luca Mameli
Trasporto multimodale Strada/Mare Tratto stradale Quantità limitata
Tratto Marittimo Quantità limitata
Iscrizione colli (UN)
Iscrizione colli (UN)
Iscrizioni container
Documento Multimodal MDGF
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Veicoli a bordo delle navi Rispondenza dei veicoli stradali al punto 5 della Risoluzione IMO A.581 (14) (decreto 21 marzo 2006)
5.1 I veicoli stradali devono essere in possesso di un documento attestante la rispondenza al puntoi 5 della risoluzione IMO A.581 (A) rilasciato dall’Amministrazione del paese di immatricolazioneo da Organismi autorizzati dalla stessa